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Anno II - n.99 - Giovedì 20 maggio 2010

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l’ € 0,50

Ora di punta di

Moisè AstA

I conti non tornano

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inalmente una briciola di verità nell’ultimo “confiteor” di Berlusconi che non ha approfittato per tacere dinanzi all’opportunità offertagli da Vespa con il proprio ennesimo volumeinterviste a giorni nelle librerie italiane. Ce n’è voluto di tempo ma, alla fine, ha dovuto ammettere, un po’ a denti stretti, che la crisi c’è ed è ben più dura dell’immaginabile se non consente (nonostante le reiterate promesse) alcuna decurtazione (Ici a parte) all’imposizione tributaria e, peraltro, “in nessun Paese d’Europa – egli ha detto – si sta parlando di taglio delle tasse né si pensa di poterlo fare da parte dei governanti responsabili”; figurarsi, però, se poteva non metterci un’illusoria toppa ricorrendo al linguaggio criptico di Tremonti (“il taglio delle tasse sarà il dividendo del federalismo fiscale”) e rivendicando al suo Gabinetto meriti miracolistici. “Oggi, questi titoli (ndr – quelli del Tesoro) sono riconosciuti tra i migliori in Europa, tra i più affidabili e sicuri”. on deve, però, trattarsi, in concreto, di una grande, tranquillizzante circostanza: se così fosse, perché non dovrebbero far festa (piuttosto che scioperi e sitin, forzate rinunzie e gesti disperati) i lavoratori licenziati dalle aziende che chiudono magari per trasferirsi all’estero, o quelli che si arrabattano da precari e/o sottopagati? Come al solito, qualcosa non quadra (o è taciuta) nei discorsi del Cavaliere.

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quotidiano www.altroquotidiano.it

Imposte in commissione giustizia del Senato

Le regole-bavaglio sulle intercettazioni

Rinviata quella che prevede l’arresto dei giornalisti Nella commissione giustizia del Senato l’iter verso la legge-bavaglio sulle intercettazioni procede anche con votazioni notturne. Rinviata a lunedì la discussione sulla norma che prevede l’arresto per i giornalisti, è passata quella che impone pesanti sanzionipecuniarie per gli editori: un modo per imporre il silenzio ai giornalisti oltre che ai proprietari dei giornali, dei telegiornali, dele radio e dei siti di informazione. Inoltre niente riprese tv ai processi, se non c'è il consenso preventivo di tutte le parti in giudizio, e stop alle immagini "rubate". Coloro che forniscono le notizie e le intercettazioni rischiano il carcere da 1 a 6 anni. PAG. 5

Coprifuoco a Banghok

Coprifuoco dopo gli scontri nei quali è stato ucciso il fotoreporter Polenghi. PAG. 3

Pronto il piano di austerità (altro taglio delle tasse...) Un contributo per 2 o 3 ann del 10% a carico dei top manager della P.A. che superano i 100.000 euro di stipendioi: è' una delle ipotesi che il ministro Giulio Tremonti starebbe valutando nel 'mix' delle misure che comporranno la prossima manovra e che verrebbero presentate a Berlusconi in un incontro programmato in serata. Tagli anche agli stipendi di parlamentari e ministri per coprire quelli in programma per tutti gli italiani.


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VentiquattrOre

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AFGhANIStAN

CRISI

LomAzzo

VotAtA LA FIduCIA

Le salme del sergente maggiore Massimiliano Ramadù e del caporal maggiore scelto Luigi Pascazio, i due alpini uccisi in Afghanistan, sono rientrate ieri mattina in Italia. Il C130 dell'Aeronautica è atterrato all'aeroporto di Ciampino. Ad accogliere le salme, i parenti, il Capo dello Stato, Napolitano, i presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini, il ministro La Russa e i vertici militari.

Diversi segnali mi inducono a “guardare non con eccessivo pessimismo, ma anzi con ottimismo" all'attuale situazione economica. Tra questi l'export nel primo trimestre e l'aumento della raccolta pubblicitaria. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi aggiungendo che “la realtà economica è staccata da quella finanziaria". Poi però ha detto che “di riduzione delle tasse non se ne può parlare, a a causa di questa crisi".

Una ragazza di 16 anni ha denunciato di essere stata violentata da uno straniero in pieno giorno, in un giardino pubblico vicino alla stazione di Lomazzo, nel Comasco. Gli accertamenti ginecologici e le riprese delle telecamere della stazione hanno confermato il racconto della giovane. E ieri pomeriggio è stato fermato un marocchino di 33 anni che si ritiene sia l’autore dello stupro. L’uomo si trova ora in carcere.

Via libera del Senato al decreto legge incentivi. Con 163 voti favorevoli, 134 contrari e zero astenuti l'assemblea di Palazzo Madama ha votato, in seconda lettura, la fiducia al provvedimento, che diventa legge. Passa dunque il testo che prevede incentivi all’acquisto per alcuni settori industriali in crisi, la stretta all’evasione fiscale internazionale e la soppressione degli uffici provinciali del Tesoro.

Rientrate in Italia le salme dei due alpini uccisi

ll Cavaliere pensa Ragazza di 16 anni dl incentivi positivo ma aggredita via libera non taglia le tasse e violentata dal Senato

La ragazzina stava giocando quando è stata assalita dal cane LA Foto

dobermann azzanna bimba

Benitez boccia Mou

Luceto. Necessario l’intervento chirurgico Una bambina di nove anni e mezzo è stata azzannata alla testa da un dobermann mentre giocava con l'animale insieme ad alcuni amichetti a Luceto di Albisola Superiore, nel Savonese. La piccola ha riportato lesioni al cuoio capelluto e alla parte posteriore del capo. Trasportata d'urgenza all'ospedale San Paolo di Savona, è stata operata. Per ricucire le ferite provocate dalle unghiate e dai morsi del cane applicati oltre 50 punti di sutura. La bimba stava giocando con altri ragazzini quando all'improvviso il cane, di proprietà di persone che abitano nelle vicinanze, si è avventato su di

lei, facendola cadere a terra. Le urla della bambina e dei suoi compagni di gioco hanno richiamato gli adulti che sono intervenuti in pochi istanti sottraendola alla violenza dell'animale. La piccola è stata operata all'ospedale San Paolo di Savona dal chirurgo pediatrico Antonio Langone che le ha suturato le ferite con oltre cinquanta punti. Ora si trova ricoverata nel reparto di pediatria. Nei prossimi giorni, dopo un periodo di convalescenza post-operatoria, potrà lasciare l'ospedale. Non si capisce come mai sia stata aggredita dal dobermann.

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Direttore responsabile: Ennio simeone Redazione: tel: 06-86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

“Non credo che José mourinho sia l'allenatore adatto per il Real madrid”. A bocciare la candidatura del tecnico portoghese dell'Inter alla panchina delle merengues è un collega, Rafa Benitez.

L’OnOmasticO

Bernardino San Bernardino da Siena, canonizzato nel 1450, cioè a soli sei anni dalla morte, era nato nel 1380 a massa marittima, dalla nobile famiglia senese degli Albizzeschi. Rimasto orfano dei genitori in giovane età fu allevato a Siena da due zie.

accadde Oggi delitto d’Antona Il 20 maggio 1999 a Roma le Brigate Rosse uccidono massimo d'Antona, docente di diritto del lavoro all'università "La Sapienza" di Roma. Con l’uccisione del docenete ed economista riprende in Italia una breve fase del terrorismo.


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VentiquattrOre

CuBA

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StAtI uNItI

Al via rapporti tra Usa e l’Avana per fermare la marea nera

Suora consiglia aborto a paziente Scomunicata

Dopo anni di silenzio Cuba e Stati Uniti tornano a confrontarsi in seguito all'avanzare della marea nera. Il petrolio della Bp infatti potrebbe raggiungere tanto le isole americane di Key West quanto le coste nord occidentali dell'isola di Cuba. Così, tra funzionari del ministero degli Esteri Usa e funzionari del governo cubano sono stati avviati colloqui operativi per trovare una soluzione al grave problema ambientale nel Golfo del Messico. A renderlo noto i media americani, citando fonti anonime del Dipartimento di Stato. Si tratta comunque, di Stati Uniti e Cuba hanno avviato rapporti per arginaun importante passo avanti tra le due nazioni. re la marea nera.

Suor Margaret McBrid, membro della commissione etica di un ospedale cattolico di Phoenix, è stata scomunicata e trasferita per aver autorizzato un aborto di una paziente gravemente malata. L'intervento era stato ritenuto necessario dai medici per salvarle la vita, ma il comportamento della religiosa è stato duramente stigmatizzato dal vescovo Thomas Olmsted, capo della diocesi di Phoenix secondo cui un aborto non è ammissibile, in nessuna circostanza. Tutto è avvenuto al St. Joseph's Hospital and Medical Center della città dell'Arizona.

GRAN BRetAGNA e CASo CLAPS

thAILANdIA

Resa delle “camicie rosse” Arrestato Restivo dopo la morte di Polenghi per il delitto della sarta E' stata a Bangkok, dopo una delle giornate più tormentate dall'inizio della lotta delle camicie rosse. Un'altra notte di sofferenze, come ha dichiarato, minaccioso, il portavoce del governo, annunciando che le operazioni dell'esercito andranno avanti per stroncare la protesta, dato che alcune aree della città “non sono ancora sotto il nostro controllo". E' stata la giornata della resa dei leader della protesta, della rabbia dei manifestanti, dei centri commerciali, della Borsa e di un'emittente televisiva dati alle fiamme. Ma anche il giorno di una vittima italiana, Fabio Polenghi, fotoreporter milanese di 48 anni, colpito all'addome da un proiettile. Con lui, sono state uccise altre 5 persone, mentre i feriti sarebbero 58, tra cui altri due reporter. Gli scontri, particolarmente violenti, sono iniziati all'alba, quando le forze dell'esercito hanno deciso di rompere gli indugi e attaccare i dimostranti nella cosiddetta zona rossa, nel centro turistico e commerciale della capitale, occupata da diverse settimane. Dopo l'annuncio governativo della fine dei negoziati, l'esercito ha fatto irruzione con i blindati attraverso le barricate delle camicie rosse, aprendo il fuoco in tutte le direzioni. Poi, l'annuncio dei leader della protesta, radunatisi sul palco posto al centro della zona rossa: “Ci arrendiamo".

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assimo Moratti, presidente nerazzurro avrebbe già individuato in Fabio Capello il successore ideale del portoghese. L’attuale ct dell’Inghilterra è considerato dalla dirigenza interista uno dei pochi, se non l’unico tecnico in circolazione con l’esperienza e l’autorevolezza per dare continuità al percorso vincente iniziato da Mourinho. Molto dipenderà dal destino dell’Inghilterra al Mondiale: l’ex allenatore di Juventus e Roma

Danilo Restivo, il 38enne indagato per l'omicidio di Elisa Claps, è stato arrestato dalla polizia inglese per l'omicidio di Heather Barnett, la 48enne trovata uccisa e orrendamente mutilata nella sua casa di Bournemouth nel 2008. La donna abitava proprio di fronte alla casa di Restivo, la cui abitazione è stata passata al setaccio dagli esperti della polizia scientifica. Nella casa della vittima è stato poi trovato proprio il Dna di Restivo. L'operazione è stata condotta dalla squadra investigativa della polizia del Dorset, guidata da sovrintendente Mark Cooper. Restivo è stato condotto in una stazione della polizia e poi posto ad interrogatorio. La sua difesa ha affermato che l’indagato è estraneo “ogni vicenda contestata”.

IL CASo

Calcio, Moratti punta su Capello ha già chiarito che non arrivare in finale sarebbe un fallimento, mentre la Federcalcio britannica nei giorni scorsi ha assicurato che Capello sarebbe rimasto al suo posto fino all’Europeo del 2012, proprio quando cominciavano a diffondersi le prime voci su un contatto fra lui e Moratti.

Ma Capello sembra intenzionato a rispettare fino in fondo il suo contratto con la nazionale inglese. onostante le voci di un suo possibile addio al termine della Coppa del Mondo, il tecnico italiano ha voluto fare chiarezza circa il suo futuro stralciando

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una clausola presente nel suo contratto che gli avrebbe consentito nelle due settimane successive alla finale di Johannesburg di rescindere l’accordo che lo lega alla Federcalcio inglese fino al 2012. Negli ultimi giorni Capello, complice anche l’autogol mediatico causato dal "Capello Index", è stato al centro delle attenzioni della stampa inglese che dopo due anni di idillio per la prima volta ne ha criticato l’operato.


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il FattO

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Prima tappa verso il federalismo

I beni statali andranno alle Regioni L’idv vota assieme alla Lega per il federalismo demaniale

Sì in commissione Bilancio della Camera al dl sul federalismo demaniale dall’IdV. Astensione del Pd, il no dell’Udc e di Rutelli di Antonio AMoroso Via libera della commissione Bilancio della Camera al decreto legislativo sul federalismo demaniale. Assieme al Pdl e alle Lega ha votato a favore l’Italia dei Valori, mentre il Pd si è astenuto, l'Udc e l’Api di Rutelli hanno votato contro. Si tratta del primo decreto attuativo del federalismo fiscale che oggi sarà all'esame del Consiglio dei ministri. A inizio giugno sarà invece pronto il secondo decreto legislativo, quello sulle entrate. In sostanza si inizierà a trasferire i beni demaniali dallo Stato alle Regioni. Tra le osservazioni, la commissione chiede al governo di "predisporre nei tempi più brevi consentiti l'elenco dei beni da trasferire e di comunicare alle Camere", anche insieme alla relazione prevista dalla legge sul federalismo fiscale, "le minori spese stimate conseguenti all'attribuzione dei beni" previsti dal provvedimento. Come condizioni si afferma che non dovranno essere trasferiti beni pubblici agli enti locali in dissesto. Altro vincolo posto è che le risorse

derivanti dalla vendita di questi beni vadano a riduzione del debito e, in sua assenza, solo a copertura di spese per investimenti e non per la spesa corrente. La ripartizione fra stato ed enti è fissata al 25% e 75 per cento. La commissione ritiene poi che alle spese per la gestione e manutenzione dei beni trasferiti non si debbano applicare i vincoli relativi al patto di stabilità interno entro il limite degli oneri già sostenuti dallo Stato. Infine, la commissione bilancio ritiene che l'alienazione degli immobili debba avvenire "previa attestazione della congruità del valore" del bene da parte dell'agenzia del demanio o dell'agenzia del territorio, da rilasciare entro 30 giorni dalla richiesta. "Sono molto contento, oggi il federalismo è partito: abbiamo raggiunto la prima tappa importante" commenta il leader della Lega Umberto Bossi. E Silvio Berlusconi nell'anticipazione del libro di Bruno Vespa spiega: "Il federalismo fiscale sarà lo strumento più efficace di contrasto nei confronti dell'evasione".

Sorprende, anche se era annunciato il sì di Italia dei Valori. Un'intesa sancita dalla conferenza stampa comune tra Antonio Di Pietro e il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli. Fianco a fianco per l'annuncio ufficiale del sì dell'Idv alle nuove norme sul federalismo demaniale (il cui decreto sarà varato oggi in consiglio dei ministri). "L'Idv si assume la responsabilità delle proprie decisioni e dice sì al termine di un lavoro condotto senza contrapposizioni preconcette. Chi, invece, si astiene - sottolinea Di Pietro tirando una frecciata al Partito democratico che oscilla tra l'astensione e il no - dimostra di non essere né carne né pesce". Per i Verdi, invece, si profila una corsa alla cementificazione selvaggia. "I comuni, infatti nell'80% dei casi saranno costretti alla vendita non solo per ripianare il debito, come espressamente previsto dal ministro Calderoli, ma anche perché i deficit di comuni, province e regioni non consentono di sostenere i costi di manutenzione e gestione dei beni" dice il presidente Angelo Bonelli. "Il testo è stato migliorato ma non in modo totalmente soddisfacente" spiega il presidente dei deputati del Pd Dario Franceschini. Per quanto riguarda i costi

della riforma Calderoli assicura: "Non ci sono costi occulti". Il ministro leghsita torna sulla questione, al centro di una lunga querelle con l'opposizione, spiegando che "il federalismo nasce proprio per ridurre i costi, per ridurre la pressione fiscale e dare più servizi". "Solo se lo si applica male - conclude Calderoli - nascono delle duplicazioni e noi in questo momento stiamo proprio tagliando quelle che sono state fatte in passato. Quindi parlare di costi occulti è un non-sense". Un plauso al federalismo viene anche da Violante del Pd: "Il Federalismo non è la rottura dell'unità nazionale ma deve costituire la forma moderna della stessa unità, questo è per me un punto imprescindibile", ha detto il responsabile del dipartimento Riforme del Pd, Luciano Violante, a Palermo, a margine della conferenza stampa di presentazione della "Scuola per la democrazia" per giovani amministratori pubblici. "E' stato il centrosinistra a dare il primo impulso al modello federale con la riforma del titolo V della Costituzione ha aggiunto -. Siamo quindi favorevoli al Federalismo ma c'é un problema di costi che va affrontato con grande attenzione per evitare che si mettano in moto meccanismi di spesa che non riusciamo a reggere".


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Commissione Giustizia del Senato

Intercettazioni pene per editori bluff sui giornalisti In Parlamento si era sparsa la voce che era stato approvato il capitolo relativo alle condanne per i cronisti. Polemica in Aula, si vota lunedì notte. L’Fnsi si mobilita di FrAnCEsCo russo La Commissione Giustizia del Senato ha dato il via libera alle norme del ddl intercettazioni che puniscono gli editori con il pagamento di una somma che potrà arrivare ai 464.000 euro. Ieri pomeriggio si era diffusa la voce che era passata anche la parte del ddl riguardante i giornalisti. ma si è trattato di un malinteso poi corretto in tarda serata. Comunque, ecco i principali punti approvati dalla Commissione Giustizia. Pene per le talpe Chiunque sveli indebitamente notizie che riguardarano atti o documenti del processo coperti da segreto rischia il carcere da 1 a sei anni. E' questa una delle norme 'calde' del ddl intercettazioni. La persona che rivela indebitamente questo tipo di notizia deve esserne venuta a conoscenza “in ragione del proprio ufficio o servizio svolti in un procedimento penale". Rinviato il capitolo giornalisti Probabilmente a causa delle prolungate sedute notturne, senatori di maggioranza ed opposizione danno ai cronisti, fuori dell'aula

della commissione Giustizia del Senato un'informazione sbagliata: l'emendamento che inasprisce le condanne per i giornalisti che pubblicano atti e intercettazioni vietati per legge, non è stato approvato ma é stato accantonato. A precisarlo è il relatore del provvedimento Roberto Centaro. Nello stesso errore di Centaro erano incappati anche il responsabile Giustizia dell'Idv Luigi Li Gotti e il senatore del Pd Felice Casson. “Invece - corregge il tiro Centaro - ricontrollando tutti gli emendamenti che sono

stati votati, respinti e accantonati, ci siamo resi conto che l'1.2008, e cioé la norma che riguarda le condanne per la stampa, è stato accantonata e non ancora votata". “La stanchezza fa brutti scherzi - commenta Li Gotti - la tensione e lo stress di queste sedute sono stati considerevoli". Ma la norma, sottolinea il presidente della commissione, Filippo Berselli (nella foto a sinistra), “verrà votata senz'altro nella seduta notturna di lunedì prossimo". Niente processi show Non si potranno più fare riprese televisive di un processo senza che ci sia il consenso di tutte le parti interessate. La commissione Giustizia del Senato ha respinto poi tutti gli emendamenti dell'opposizione che puntavano a sopprimere questa parte del ddl intercettazioni. “In questo modo - spiega Luigi Li Gotti - basterà che una sola delle parti non dia il suo assenso che il processo non potrà più essere ripreso dalle telecamere anche se si tratterà di un procedimento rilevante per l'opinione pubblica". diritto di cronaca Nessuno potrà più registrare conversazioni senza che ci sia il consenso di tutte le parti interessate. Ne fare riprese visive. Chiunque verrà condannato per riprese e registrazioni fraudolente rischia fino a 4 anni di carcere. Si farà eccezione nei casi in cui tali registrazioni vengono fatte per la sicurezza dello Stato o per dirimere una

controversia giudiziaria o amministrativa. E' stata infatti accolta la richiesta dell'opposizione di inserire una norma salva-Iene: il giornalista professionista che effettuerà riprese e registrazioni nell'ambito di attività di stampa o di cronaca sancite solennemente dall'articolo 21 della Costituzione non rischierà alcuna condanna. La Fnsi annuncia battaglia In nessun paese avanzato viene “considerato un crimine" l'informazione che dà conto di come procedono le inchieste giudiziarie. Lo ha detto il segretario generale della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi) Franco Siddi . “Ci sono ancora due fasi anzi quattro (passaggio in aula e esame alla camera) prima che il provvedimento diventi definitivo. Per questo continueremo la nostra battaglia. Nel caso la norma venisse approvata - ha annunciato Siddi - siamo pronti arriveremo alla Corte di Strasburgo". Facciamo di tutto - ha detto Siddi - per contrastarne l'approvazione. Speriamo in un sussulto". Le istituzioni parlamentari, aggiunge il segretario della Fnsi, "meritano sempre rispetto, ma non c'é dubbio, che il via libera in commissione giustizia, ne inclina parecchio la fiducia". E' una tappa “imposta da una politica di comando che il governo ha imposto alla propria maggioranza". “Approvare questa legge - conclude - significa impoverire la democrazia, mortificando la libertà di tutti".


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Roma

Maestra ricoverata, è allarme tubercolosi Sospetta tubercolosi in una scuola elementare di Roma. Una maestra dell’istituto in via Al Sesto Miglio, sulla Cassia, è ricoverata dal 4 maggio scorso all’ospedale Forlanini perché si ipotizza abbia contratto la malattia causata dal bacillo di Koch. Dai controlli effettuati dall’Asl RmE a partire da venerdì scorso sulle classi della maestra, su 20 alunni, 9 sono positivi alla tubercolina. Le indagini delle autorità sanitarie continuano: i bambini saranno sottoposti a una radiografia al torace. Se indenni da Tbc, dovranno assumere per sei mesi un antibiotico. Per chi, invece, l’avrà contratta, scatterà il ricovero. I controlli sono scattati anche nei punti più critici dell’Aniene e sul reticolo dei fossi lungo la Tiburtina e la Predestina. “Continueremo con i test su un’altra ventina di bambini”, spiega Enrico Di Rosa dal servizio Igiene pubblica della Asl. “I risultati ci diranno se estendere i controlli a tutti, entro una decina di giorni, tempo più che adeguato per una valutazione completa delle condizioni di ognuno”. Sarà così, visti gli esiti dei primi accertamenti. “Attenzione agli allarmismi”, aggiunge Mario Alma, primario della Pneumotisiologia del Forlanini, “sono positivi alla tubercolina due miliardi di persone, avendo avuto un contatto con il bacillo di Koch. Per loro c’è il 10% di possibilità di ammalarsi di Tbc nel corso della vita, perciò, soprattutto per i bambini, è consigliata la profilassi”.

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I legali della famiglia fanno questo nome

Caso Brenda, spunta Lany La storia della morte di Brenda, una delle trans dello scandalo Marrazzo, diventa sempre più intricata. I legali della famiglia chiedono ora di rintracciare una parrucchiera di nome Lany, che potrebbe sapere molte cose. Ecco ciò che dicono i legali Nicodemo Gentile e Walter Biscotti: “Riteniamo che trovare Lany, la parrucchiera brasiliana, sia indispensabile per fare luce sulla morte di Brenda. E’ certo, ormai, che esiste una pista romena in questa vicenda che è giusto e necessario percorrere

ed approfondire”. Brenda, che era stata chiamata in causa come testimone del caso Marrazzo, è morta a Roma la notte del 23 novembre scorso dopo un incendio scoppiato nel suo monolocale. “L’8 novembre scorso – affermano i due legali – Brenda viene aggredita e derubata del telefono cellulare da dei romeni. Lany parla di più romeni che la notte della morte di Brenda si sono allontanati dal suo appartamento. Molti romeni gravitano intorno al mondo dei trans e vivono insieme con loro”.

“Perché Lany – si chiedono Gentile e Biscotti – parla di romeni? Li ha riconosciuti? Lany conosceva Brenda ed aveva una relazione con lei, perché è andata via?”. “Per ritrovare questa persona e sciogliere gli interrogativi – concludono i due legali – abbiamo dato mandato ad una agenzia investigativa privata affinché inizi un lavoro diretto ad acquisire informazioni per noi utili in questo mondo torbido fatto di reticenze, silenzi colpevoli e bugie”.

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Roma

Nelle grandi città i posti negli asili comunali sono pochi, e i redditi medi non riescono ad accedere a quei pochi posti. Perciò si è spesso costretti a portare i propri figli in asili privati. Che a Milano possono arrivare a costare cifre “astronomiche”: negli istituti di Milano e provincia la retta mensile arriva anche a 760 euro al mese. Il dato viene fuori dalla Seconda relazione sociale stilata dall’assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Milano. Secondo i dati raccolti, il nido più caro è a Cernusco sul Naviglio (760 euro per redditi Isee superiori a 45 mila euro). Va decisamente meglio ai cittadini di Legnano, con rette da 30 euro. A Milano, le tariffe mensili medie sono di 447 euro. Nel 2008 sono state 1500 le famiglie di Milano e provincia che hanno goduto di buoni asilo o voucher.

Tempi duri per Gabriele Paolini (nella foto), il disturbatore tv più famoso d’Italia. Dopo aver ricevuto cause su cause dalla Rai, ecco che un’ordinanza del tribunale di Roma lo bandisce dalla Capitale: non potrà più risiedere nel perimetro del comune di Roma né vi potrà entrare più senza prima aver avvisato le autorità. Una vera e propria messa al bando per uno dei volti “imbucati” più noti del Paese. Quello che molti chiamano “il profeta del condom”, in ricordo delle numerose apparizioni di Paolini con un preservativo in mano, dietro agli inviati tv in diretta televisiva. Sembra, quindi, che Paolini, oltre ai cronisti tv, abbia “disturbato” anche la Questura di Roma che ha chiesto e ottenuto questa misura cautelare ai suoi danni. E anche il Giudice per le indagini preliminari, che ha dato il via libera al provvedimento. Gabriele Paolini era già stato richiamato tempo fa con un avviso orale dal questore di Roma e poi con un “figlio di via obbligatorio” con il divieto di rientro nel comune di Fiumicino.

Via Paolini Qui gli asili costano un occhio dalla Capitale


Diritti & DOVeri

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preVidenZa contributi figurativi

Assente perché il figlio è ammalato e’ vero che, quando il figlio di un lavoratore dipendente è ammalato ed il genitore si assenta dal servizio, quei giorni sono coperti da contributi figurativi, utili ai fini pensionistici? L. Donato, Messina Sì, lo prevede la legge, per i figli di età fra i tre e gli otto anni di vita. Se il bambino ha meno di tre anni non ci sono limiti di durata dell'assenza; se il bambino ha un'età compresa tra i tre e gli otto anni, l'assenza non può superare i cinque giorni l'anno per ciascun genitore.

risponde il dottor Antonino niCoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18

donne e lavoro

L’età pensionabile sta aumentando Sono una pubblica dipendente, con 22 anni di servizio, nata a febbraio 1953. mi dicono che potrò andare in pensione di vecchiaia non prima dei 64 anni. mi può confermare e chiarire la notizia? Grazie.

P. D’Oronzo, Barletta Si, confermo: lei andrà in pensione nel 2017, quando, appunto, avrà 64 anni di età. Questa novità normativa è stata portata dall’articolo 22 del Decreto legge n° 79 del 2009. Esso, appunto, prevede che dal 2010 l’età per il pensionamento di vecchiaia delle lavoratrici del pubblico impiego aumenta di 1 anno ogni 2 per arrivare ai 65 anni nel 2018. Dalla normativa sono escluse le ferroviere e le appartenenti ai corpi di polizia, militari, vigili del fuoco e magistratura.

Quota 95

Dopo una vita arriva la pensione mio padre è nato il 12 settembre 1951 e, appena diplomato, è riuscito a trovare una gratificante occupazione, dal 1° dicembre del 1971. Con la nuova riforma pensionistica varata dal Governo Prodi, quando potrà andare in pensione di anzianità? V. Siclari, Roma Nel periodo da luglio 2009 a dicembre 2010 la nuova legge sulle pensioni prevede, per quelle di anzianità, un’età minima di 59 anni. Suo padre li compirà a settembre 2010 e, a quella data, avrà anche raggiunto e superato la “quota 95” grazie ai 39 anni di contribuzione. Per effetto delle finestre, riscuoterà il primo assegno pensionistico solo il 1° luglio 2011.

Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

controllo

Medico arriva, ma il malato non c’è Sono un operaio dell’industria. Nel mese di aprile sono stato assente per malattia per una settimana. Il medico di controllo non ha trovato il mio nome sul citofono (l’indirizzo, però, era preciso) e l’INPS mi ha rifiutato la prestazione. e’ legittimo ciò? D. V., Cagliari Sì e la conferma viene dalla Cassazione che, nel 2006, ha affermato che se il medico di controllo non può effettuare la visita domiciliare in quanto non ha trovato il nome del lavoratore sul citofono o sulla cassetta della posta, questi perde il diritto all’indennità di malattia.

pensione

Due settimane saltate dall’Inps Sono una ex impiegata di una ditta privata, da qualche anno in pensione (con euro 830 netti al mese). Sono stata in mobilità lunga dal 1999 al 2007, allorchè sono stata collocata a riposo. di recente ho effettuato un controllo del mio estratto contributivo e mi sono accorta che, per l’anno 1997, mancano 2 settimane. Vale a dire, anziché 52 settimane nell'anno, me ne sono state accreditate 50. Vorrei sapere quanto possono incidere sulla pensione le 2 settimane mancanti. e’ il caso di fare presente all'Inps questo errore? G. Barletta, Modena Le due settimane mancanti

non modificano l’importo riscosso, anche perché si tratta di pensione d’importo non elevato. Comunque è sempre opportuno fare presente, alla Sede Inps competente, la circostanza. Se necessario, le faranno presentare una domanda di ricostituzione della pensione.

inps

Anzianità senza 40 anni di contributi Sono un lettore del giornale e seguo la rubrica previdenziale con interesse. Solo su un punto ho qualche perplessità. ed è il seguente: mi chiedo cosa comporta, per un dipendente, andare in pensione a 65 anni, senza però aver raggiunto i 40 anni di contributi. V. Ferreri, Salerno Per la pensione di vecchiaia (a 65 anni per gli uomini) occorrono almeno 20 anni di contribuzione. Ogni anno di lavoro (con i relativi contributi) vale, ai fini della pensione (calcolata col metodo retributivo), il 2%. Quindi, ad esempio, chi raggiunge 25 anni di contributi prenderà una rendita pari a circa il 50% della media rivalutata della retribuzione degli ultimi 10 anni. Naturalmente, chi arriva ai 40 anni, riceverà all’incirca l’80%.


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la tribuna

Appello dell’Aduc

Denuncia contro un forum accolta, ma a caro prezzo

L'Aduc si batte contro la censura sul web e per questo siamo sempre in questo o quell'altro tribunale d'Italia a difendere i diritti dei navigatori per esprimersi in libertà. Ma tutto questo ha un costo, in generale e nello specifico. Nei giorni scorsi il tribunale di Firenze ha accolto il reclamo che avevamo presentato dopo la pronuncia con cui era stato disposto l'oscuramento di un forum dove i consumatori scrivevano sulla loro esperienza (negativa) con la società di consulenza finanziaria di tal Fabio Oreste. La riapertura del forum, però, per decisione inspiegabile del giudice, ha avuto per noi un costo economico notevole: siamo stati condannati al 50% delle spese legali della controparte. In attesa dei prossimi

gradi di giudizio, dovremo quindi far fronte al pagamento di 3.650,40 Euro, una cifra non indifferente per le nostre disponibilità. L'Aduc non riceve alcun finanziamento pubblico né' ospita pubblicità a pagamento. Grazie a varie iniziative, anche giudiziarie, abbiamo ottenuto sentenze che costituiscono buona parte della giurisprudenza italiana in materia di libertà di espressione sul web. Per questo facciamo appello a chi come noi ha a cuore la libertà di espressione su web perché contribuisca economicamente nella comune battaglia. Aduc Associazione diritti utenti e consumatori Firenze

Ancora bloccata la legge sugli animali da compagnia La Convenzione europea relativa alla protezione degli animali da compagnia, firmata a Strasburgo il 13 novembre 1987, gia’ ratificata da 13 Stati Europei, prevede all’articolo 10 come gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi, debbono essere vietati. In particolare vieta: a) il taglio della coda; b) il taglio delle orecchie; c) la recisione delle corde vocali; d) l’esportazione delle unghie e dei denti. La Convenzione ammette eccezioni al divieto solamente se un veterinario considera un intervento non curativo necessario sia per ragioni di medicina veterinaria, sia nell’interesse di un determinato animale, nonche’ per impedirne la riproduzione. Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 2 ottobre 2009 il Disegno di Legge di ratifica prevedendo come tali mutilazioni, non motivate da esigenze terapeutiche, divenissero reati penali attraverso la modifica dell’art. 544 ter del Codice Penale. Dopo l'approvazione della Camera, il testo giace al Senato da mesi. Era in aula alla vigilia di Natale 2009, poi e' scomparso dal calendario. Poi e' tornato in aula ad aprile solo per rimandarlo in commissione perche' meglio venisse amputato dalla modifica del codice penale grazie ad un emendamento del relatore. Siamo a maggio e ogni settimana sembra esser quella buona per la ratifica che poi non avviene. Per parte nostra abbiamo presentato emendamenti per ripristinare il reato penale e un ordine del giorno che ricorda come le mutilazioni siano attualmente regolate e vietate dall’Ordinanza 3 marzo 2009 “sino all’emanazione di una legge di divieto generale specifica in materia” e con cui si impegna il Governo: a prevedere un sistema di monitoraggio dell’applicazione di tale divieto, avvalendosi della collaborazione dei Servizi Veterinari. sen. donatella Poretti

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staino su “l’unità”

Ci vuole la castrazione per chi stupra "Lo stupro di Lomazzo commesso da un marocchino di 33 anni ai danni di una ragazzina minorenne di 16 anni fa cadere nuovamente l'attenzione su ciò che da anni diciamo: la presenza di extracomunitari, in special modo di origine islamica, è dannosa per il nostro paese in quanto sono portatori di una cultura avversa alla nostra. Lo stupro è la cosa che più di ogni altra ferisce una donna e quando viene commesso contro una bambina diventa ancora più atroce. Padre di questi gesti è la mancanza di considerazione verso le donne e la cultura islamica ne è la porta bandiera. Il marocchino era regolare e ciò dimostra che non è soltanto contro i criminali che vengono abusivamente nel nostro paese che dobbiamo scagliarci ma contro chiunque considera la donna un oggetto e la cultura islamica vede le donne sottomesse agli uomini, per questo venendo in Europa e vedendo le nostre donne, anche così giovani, da sole per strada le considerano oggetti da poter usare a loro

piacimento. Non voglio far scendere in piazza nessuno, ma voglio invitare tutti gli abitanti della provincia di Como, Varese, Monza e alto Milanese a esporre venerdì fuori dai loro balconi un drappo bianco simbolo di questa purezza violentata dalla brutalità di queste persone e la sera accendete una candela alle vostre finestre affinchè la luce della ragione illumini gli amministratori nazionali al fine di essere sempre più intransigenti su reati del genere. Noi restiamo fermi sulle nostre posizioni. Chi si macchia di reati di stupro deve essere sottoposto alla castrazione fisica Luciano Silighini Garagnani presidente nazionale della Giovine Italia ______________ Al signor Silighini non sfuggirà che il reato di stupro in Italia c’è sempre stato e veniva consumato anche quando le frontiere erano chiuse: è un reato di cui si macchiano indistintamente italiani (soprattutto) e stranieri. L’islamismo non c’entra un bel niente. Comunque immaginiamo che lui sia per la castrazione a prescindere dalla nazionalità e dalla fede religiosa di chi commette violenza sessuale su una donna. O no?


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Berlusconi, Governo, Pdl e Lega: l'intero centrodestra subisce una nuova forte perdita in termini di fiducia tra gli italiani. Unico ad approfittarne è però l'Idv che, pur non crescendo, riesce ad affiancare il Pdl in cima alla classifica. Operazione che non riesce alle altre opposizioni (Pd e Udc) tutte penalizzate dal giudizio degli italiani. E' quanto risulta dal consueto sondaggio mensile effettuato Marketing per dall'Ipr Repubblica.it sulla fiducia di cui godono il presidente del Consiglio, il governo nel suo complesso, i singoli ministri e i partiti. PREMIER: Il presidente del Consiglio continua a perdere punti dal febbraio di quest'anno, quando toccò il primo record negativo di fiducia (solo il 46% degli intervistati aveva "molta o abbastanza fiducia" in Berlusconi, mentre per la prima volta i giudizi negativi, "poca o nessuna fiducia", superarono il 50%, attestandosi al 52%). Il calo di questo mese é particolarmente accentuato: il premier perde il 3% rispetto ad aprile scendendo al 41% nella fiducia e salendo di un ulteriore punto,

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argOmenti

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Gli indici del calo

Il sondaggio che non piace a Silvio arrivando al 55%, nella sfiducia. Valori, entrambi, che costituiscono nuovi "record". Sale contemporaneamente il numero dei senza opinione, che passa dal 2 al 4%. GOVERNO: Anche l'esecutivo è in calo costante, più o meno dai primi mesi del 2009. Anche questa rilevazione segna un nuovo doppio record negativo: la fiducia è infatti scesa di 3 punti (arrivando a quota 35%), mentre la sfiducia aumenta di 3 punti superando per la prima volta 'quota 60' e attestandosi al 62%. I senza opinione sono fermi al 3%. PARTITI: Come avviene dal dicembre dello scorso anno, il Pdl continua a perdere punti, ma senza che le opposizioni ne traggano nel complesso grande

beneficio. Il partito del premier, che finora aveva però comunque mantenuto in solitudine il primo posto nella fiducia degli italiani, ora viene raggiunto in cima dall'Idv, unico partito a non perdere punti (resta stabile al 38%). Infatti, insieme al Pdl, anche Lega, Pd e Idv perdono percentuali di fiducia. Per il Pdl si tratta di un nuovo record negativo (38%, -2%). Stesso calo di due punti per gli altri tre partiti: il Pd è dietro a Pdl e Idv con il 36%, segue l'Udc con il 35% e la Lega Nord con il 32%. Da notare che il partito di Bossi aveva invece avuto un'ottima performance nella rilevazione di aprile, guadagnando 3 punti sul sondaggio di marzo. MINISTRI: Nessuno in questo mese fa registrare un segno

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positivo. Pertanto, complice le dimissioni di Claudio Scajola, sono adesso solo sette i componenti della squadra di Governo al di sopra del 50% di fiducia. In testa al 62%, questo mese si conferma stabile Maurizio Sacconi, titolare del dicastero del Welfare. Alle sue spalle rimane vicino alla vetta, anch'egli stabile al 60%, il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Alle sue spalle il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, stabile al 59%. Dietro di lui Giulio Tremonti, ministro dell'Economia, al 57%. Seguono Mara Carfagna (stabile al 55%) e Renato Brunetta (al 54%, 2%). In forte decremento si fanno notare i risultati di Matteoli (-4%), Bondi e Calderoli (-3%). Giancarlo Galan, nuovo Ministro per le Politiche Agricole, debutta al 33%. In coda alla classifica, dall'ultimo posto: Michela Brambilla (25%, stabile), Raffaele Fitto (26%, -2%) ed Elio Vito (27%, -2%). Il sondaggio è stato effettuato nel periodo 14-16 maggio con interviste con l'ausilio del sistema Telematico "Tempo Reale" su un campione di 1.000 cittadini residenti in Italia.

Stasera ad “Annozero” Santoro spiegherà come è andata? Pare che stasera ad “Annozero” Santorò spiegherà quale tipo di accordo ha preso con la Rai per la prosecuzione della sua attività sganciato dal rapporto di dipendente, anche se quell'accord , consensuale, secondo quanto spiega Viale Mazzini, ''deve essere implementato attraverso contratti applicativi che saranno messi a punto nei prossimi giorni” e prevede la realizzazione di nuovi progetti editoriali che verranno realizzati da Michele Santoro nei prossimi due anni''. Qui finisce la formalita' di un accordo che, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe di svariati milioni di euro in quanto oltre alla dovuta risoluzione consensuale che prevede per legge il pagamento di tre annualita', il contratto dovrebbe essere triennale per la realizzazione di alcune miniserie a prezzi di mercato. Quindi la Rai ''continuera' ad avvalersi della collaborazione di Santoro che, in questo modo, avra' la possibilita' di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale''. In Cda sono sette i voti a favori e due le astensioni, di Angelo Maria Petroni e Rodolfo De

Laurentiis. De Laurentiis, a quanto si apprende, avrebbe espresso in consiglio le sue perplessita' sui contenuti e l'urgenza di un'intesa di questo tipo e in questo momento con Santoro. Tra le poche reazioni politiche, quella dell'Udc Roberto Rao, secondo il quale ''i telespettatori e tutti gli italiani hanno diritto di sapere subito, senza aspettare altro tempo, con la massima trasparenza e fin nei dettagli, le modalita' e i termini economici che hanno portato alla clamorosa decisione della risoluzione consensuale del contratto di lavoro di Santoro con la Rai''. Finche' l'accordo non sara' firmato comunque Michele Santoro non ne spieghera' le ragioni. Lo fara' solo dopo, quando probabilmente convochera' una confe-

renza stampa per chiarire le motivazioni alla base della decisione. In realta' il giornalista ci pensava da tempo: non solo a lasciare la Rai come dipendente ma soprattutto a individuare nuovi spazi e nuovi progetti, a cercare di non recitare sempre la stessa 'parte in commedia' con il fiume di polemiche che sempre lo seguivano quanto il successo negli ascolti. I suoi programmi non hanno mai superato le quattro edizioni e dunque per lui era maturo il tempo di cambiare e di riprendere l'idea delle docu-fiction, sulla scorta di 'Corre bisonte corri' andato in onda lo scorso anno. Lo studio vuoto, lui che introduce il tema e poi la messa in onda. Probabilmente lo vedremo su Raitre, vista la disponibilita' offerta da Antonio Di Bella ed esplicitata gia' quando il giornalista venne ospitato da Serena Dandini a Parla con me durante la preparazione di Rai per una Notte. ''Questa e' stata la tua casa ed' pronta a esserlo nuovamente'', disse allora il direttore di Rete. Comunque se ne parla per la prossima stagione perche' il giornalista portera' a termine questa serie di Annozero su Raidue.


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Culture & tenDenze

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Voci di corridoio in “Edizione straordinaria” Si esibiranno nel castello di Moncalieri al Summer jazz festival l’8 giugno. La serata, dedicata al nuovo lavoro discografico del gruppo, sarà presentata da Dario Salvatori Grande appuntamento al restaurato Castello di Moncalieri con la musica Jazz. Martedì 8 giugno, in anteprima nazionale, il gruppo vocale “Voci di corridoio” presenterà dal vivo il nuovo lavoro discografico Edizione straordinaria, un Cd che – come scrive Dario Salvatori nella prefazione all’opera - propone una riflessione sul nuovo swing, su quel "cut-up" musicale con un'attenzione particolare alle pratiche di replicabilità dei nostri affollati tempi musicali. La formazione, composta da Roberta Bacciolo, Elena Bacciolo, Roberta Magnetti, Paolo Mosele, Fulvio Albertin alle voci, accompagnati dal trio

strumentale di Giuseppe Bima (pianoforte), Saverio Miele (contrabbasso) e Luca Rigazio (batteria), rivisita le più celebri canzoni che fanno parte della vita e del costume italiano dagli anni ’30 agli anni ’60, da Natalino Otto a Rabagliati, con particolari omaggi al Quartetto Cetra, principale fonte di ispirazione, che tuttavia non cerca di emulare, ma semplicemente di citare. Tredici brani di puro swing che catturano l’udito e l’umore con sonorità ora ironiche e scherzose, ora calde ed avvolgenti. Tra questi spiccano il brano poco noto e recuperato dall’archivio Cetra L'importanza del microfono, rielaborato a 5 voci dall’ori-

ginale e insignito della partecipazione vocale di Caparezza nei panni del “marito geloso”; Crapa pelada, brano che simboleggia il duraturo sodalizio fra Gorni Kramer e Tata Giacobetti, nel quale è presente un assolo del trombettista Fabrizio Bosso e La moglie di mio marito, cha cha scritto da Fabor in cui incalza un divertente ed inequivocabile assolo del sassofonista prodigio Francesco Cafiso. Edizione straordinaria tocca tutte le variazioni musicali dello swing - charleston, one-step, shimmy, lindy-hop, black bottom… - riscrivendo le partiture per cinque voci anche quando il brano in origine era interpretato da un solista. Lo spirito di for-

Oggi all’università roma tre

Convegno internazionale su Maria Antonetta Macchiocchi Un convegno Internazionale su "Maria Antonietta Macciocchi, interprete e protagonista del XX secolo si svolge oggi nell'aula magna della facoltà di Scienze Politiche (Via G. Chiabrera, 199) dell’università a Roma tre. Questo l'ordine dei lavori: Saluti del Rettore Guido Fabiani, dell' on. Rosa Russo Jervolino, del Preside Francesco Guida e della Direttrice Dipartimento Nunzia Nobile. Alle 10 avrà inizio la prima sessione, presieduta da Giuseppe Vacca (Istituto Gramsci ). Parleranno Ginevra Conti Odorisio dell'Università Roma Tre su «M. A. Macciocchi: intellettuale “engagé” tra cronaca, cultura e storia»; Miriam Mafai su «M. A. Macciocchi e i rapporti con il Partito comu-

nista italiano»; Barbara Alberti «Ricordo di M. A. Macciocchi»; Giovanni Belardelli (Università di Perugia) su «La Cina di M. A. Macciocchi». Successivamente, sotto la presidenza di Giuseppe Monsagrati (Università La Sapienza), interverrà Christine Fauré, Directrice de recherche au CNRS Triangle/Université de Lyon, su«De l’antifascime au récit des passions révolutionnaires: le féminisme contrasté de M.A. Macciocchi». Dopo la proiezione del video «Le nouvel ordre intérieur» (Université Paris VIII, 1979) e la pausa pranzo, alle 14.30 si svolge-

mazioni storiche quali Trio Lescano e Quartetto Cetra, rimane comunque inalterato, mentre l’interpretazione scanzonata dei cantanti, accompagnati da un trio strumentale affiatato, conferisce ai brani una nuova freschezza e un gusto del tutto personale. Il disco, prodotto dalle VOCI DI CORRIDOIO e distribuito da Egea, uscirà nei negozi di dischi il 7 giugno 2010 e verrà presentato ed interpretato alla presenza di numerose special guest il giorno dopo, nella serata inaugurale della prima edizione estiva del Moncalieri Jazz Festival. Per maggiori informazioni: www.vocidicorridoio.com

rà la seconda sessione, presieduta da Laura Pisano dell' Università di Cagliari. Parleranno Fiorenza Taricone (Università di Cassino) su «M. A. Macciocchi nell’associazionismo femminile»; Eleonora Selvi, dottore di ricerca Roma Tre, su «M. A. Macciocchi: dall’ortodossia all’ “eresia”»; Francesca Russo (Università Suor Orsola Benincasa) su «La Napoli della Macciocchi: dalla politica alla storia»; JeanYves Frétigné (Université de Rouen) su «“Pour Gramsci”: dibattiti e polemiche nella Francia del dopo ‘68». Infine il saluto di Giorgina Amendola. L'iniziativa è stata coordinata da un Comitato Scientifico composto da Ginevra Conti Odorisio, Roberta Modugno, Francesca Russo e Fiorenza Taricone, e da un Comitato organizzativo composto da Angela Ammirati, Eleonora Selvi, Antonella Silvestro e Raffaella Stimato, Coordinamento di Rosanna De Martino


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Festival di Cannes: “Stones in exile”

Mick Jagger: «Eravamo giovani, belli e stupidi Ora siano solo stupidi» Folla scatenata, Croisette bloccata per lui che con la sua ironia ha travolto tutti: Mick Jagger, al festival come produttore di “Stones in exile”, un documentario presentato alla Quinzaine des realisateurs. «Nei primi anni '70 eravamo giovani, belli e molto stupidi, ora siamo solo stupidi'», così Jagger ha esordito facendo venire giù la sala tra applausi e flash. «Nixon alla Casa bianca, la guerra in Vietnam andava avanti, Eddy Merks aveva appena vinto il Tour de France, ma noi non sapevamo nulla di tutto questo, eravamo chiusi a fare questo album», ha detto il rocker oggi di 67 anni, parlando dell'album “Stones in exile”, su cui è stato fatto il documentario. Giacca grigia ad un solo bottone, jeans e scarpe sportive bianche, magro e dinoccolato come al solito, Mick Jagger ha presentato il regista Stephen Kijak e i produttori John Battsek e Victoria Pearmarn e poi ha dato via al film dando appuntamento alla platea di giornalisti e spettatori, ma soprattutto fan dei Rolling Stones, al termine del film. StoNeS IN eXILe di Stephen Kijak - Quinzaine des relisateurs. Con materiali d'archivio spesso inediti si racconta la pagina più tragica nella vita dei Rolling Stones quando alla fine degli anni '60 e al massimo del successo, il gruppo si ritiro' in Francia per incidere il disco che sarebbe diventato un capolavoro del rock "Exile on main street".

PoetRY di Lee Chang-dong in concorso. Il maestro del giovane cinema coreano si è presentato con un ritratto di donna a tutto tondo nella provincia rurale, lontano dalle sirene occidentali delle grandi città. Al centro del

L'attrice Elizabeth Banks arriva all’anteprima del film coreano “Poetry”. Foto grande in basso: Mick Jagger (anche nella foto a sinistra) accompagnato dalle guardie del corpo a Cannes per la proiezione di “stones in exile”

racconto una madre di famiglia che ama la poesia e crede nella bontà di cose e persone. Fino ad una cocente delusione. mYJoY di Sergei Loznitsa in concorso. Un camionista, giovane e ancora pieno di illusioni si "arena" casualmente in un piccolo villaggio dove vige la legge del più forte e della rozzezza tribale. Arriva dall'Ucraina il più giovane regista della competizione, candidato al premio per l'opera prima. CARLoS di olivier Assayas -

fuori concorso. E' il giorno di "Carlos", fluviale fiction francese firmata da uno dei registi più amati dai cinefili. Quasi sei ore per raccontare ascesa e caduta del più famoso terrorista degli anni '70, un po' emulo di Che Guevara, un po' bombarolo al servizio del miglior offerente. Primo caso di una fiction francese ospitata al gran ballo di Cannes. Rischia di essere l'evento di questa edizione. ChANtRAPAS di otar Iosseliani - proiezione speciale. Racconto quasi autobiogra-

fico di un giovane regista georgiano osteggiato dalla censura del suo paese e incoraggiato a fuggire in Francia col sogno della terra della libertà. Ma anche l'Occidente ha il suo rovescio della medaglia. ALL Good ChILdReN di Alicia duffy - Quinzaine des relisateurs. Alla morte della madre due ragazzini inglesi vanno a vivere in campagna da una zia in Francia. Qui scoprono amore e sessualità ma la piccola Dara vive sulla sua pelle i pregiudizi per una amicizia al femminile.


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La novità è lady marion

8 personaggi in cerca d’autore

robin Hood

Happy family Regia: Gabriele Salvatores con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris, Valeria Bilello

Regia: Ridley Scott con Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt, Max Von Sydow.

Certo, se si pensa che è stato il regista di Blade Runner e Thelma & Louise qualche attimo di sconforto assale. Non è che fosse così indispensabile l'ennesima pellicola su una figura trita e ritrita come l’arciere di Sherwood. Tuttavia non si può dire che sia, nel suo complesso, un brutto film. Conosciamo tutti le capacità del grande regista americano. Il prodotto infatti è ben confezionato, e non a caso sia Scott che Crowe lo hanno anche prodotto. A parte qualche sprazzo di vera noia, soprattutto durante le interminabili e sanguinolente scene di scontri armati tra buoni e cattivi, la vera novità è la figura di Lady Marion, qui in una insolita ed improbabile veste di rivoluzionaria in un’epoca dove le donne stavano zitte, obbedivano e procreava-

russell Crowe e Cate Blanchett in una scena della versione di “robin Hood” per la regia di ridley scott no. Vedova di guerra senza figli, non solo respinge i pretendenti, ma combatte anche con arma-

tura e spada, coltiva i campi ed esprime la sua opinione. Già annunciato Robin Hood 2.

Non è l'ennesimo film sulla famiglia. Salvatores semplicemente racconta degli uomini e delle donne, e lo fa con un film originale, poetico, spassoso, colorato, elaborato su diversi piani narrativi e continui passaggi tra finzione e realtà. Otto personaggi in cerca d'autore. Sono questi i protagonisti, la famiglia felice a cui il titolo ironicamente allude. Escluso Ezio, 38 anni, una vita trascorsa senza aver mai concluso nulla di buono che un giorno decide di scrivere una sceneggiatura per il cinema. Due coppie, i loro figli, i nonni, il cane, esseri del tutto inventati che ad un certo punto però vivono di luce propria, escono dallo schermo del computer di Ezio (un Fabio De Luigi in grande forma) per rivendicare la loro esistenza. Il cinema nel cinema.

dalla parte del detenuto

un po’ volgare ma divertente

il profeta

notte folle a Manhattan

Regia: Jacques Audiard con Tahar Rahim e Niels Arestrup

Difficile non identificarsi con la faccia d'angelo del protagonista, perché anche se la storia è politicamente poco corretta (un percorso di formazione alla rovescia, un anti-eroe) non si può non stare dalla sua parte. Accertato ormai il fatto che il carcere non riabilita proprio nessuno, il film è abilmente orchestrato da un regista che conferma qualità straordinarie nel dirigere gli attori. La faccia del giovane Malik (felice esordio), analfabeta e ladruncolo che entra in carcere per uscirne dopo sei anni più acculturato, spietato ed a capo di una pericolosa banda, e quella del boss corso César Luciani (si intuisce ad occhio nudo la consolidata esperienza anche teatrale), reggono praticamente tutto il film.

steve Carell e tina Fey in “notte folle a Manhattan” capace di trovare un ruolo di primo piano in un ambiente dove dopo i quaranta già si annaspa. Grazie alle sue innate capacità è in grado di far apparire decente un E’ complicato film che molto probabilmente con Regia: Nancy Meyers con altri interpreti avrebbe creato Meryl Streep, Alec Baldwin, qualche imbarazzo. La storia del Steve Martin triangolo over 50 tra una donna, il E' sempre un piacere ritrovare la suo ex marito ed un ipotetico pregrande Meryl Streep, anche se in tendente stenta a decollare. E poi, questo caso è protagonista di una va bene dare un'immagine di commedia non proprio originalis- donna realizzata, ma perché la sima e forse troppo hollywoodiana scelta di stamparle sul viso, dalper un talento del suo livello. l'inizio alla fine, quell'insistente Tuttavia, tanto di cappello ad una sorriso a volte davvero fuori attrice che a sessant'anni è ancora luogo?

triangolo hollywoodiano

Regia: Mira Nair con Steve Carell, Tina Fey Battute e situazioni scopiazzate da altre celebri pellicole, tuttavia divertente e anche poco corretta (è pieno di parolacce) per una commedia americana destinata alle famiglie. La coppia Carell & Fey funziona, ben diretta dal regista di "Una notte al museo", per cui alla fine il film risulta piacevole ed alcune gag sono davvero esilaranti. Ipotetico plot alla intrigo internazionale, con il più classico scambio di persona. Una tranquilla ed annoiata coppia con tanto di prole chiassosa decide di uscire dalla routine concedendosi una serata speciale e cenare in uno dei ristoranti più trandy della città. Non avendo la prenotazione, però, ha la malaugurata idea di prendere il posto di una coppia che non si è presentata.


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Perbenismo di facciata

Anti-reportage sul terremoto

Mine vaganti

draquila

Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini

Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.

La genialità di Polanski

Regia: Sabina Guzzanti. Interpretato da Sabina Guzzanti

sabina Guzzanti in una imitazione di Berlusconi nel filmdocumentario “draquila” sul dopo terremoto in Abruzzo

Gli amori extraconiugali Matrimoni e altri disastri Regia: Nina Di Majo con Margherita Buy, Fabio Volo, Luciana Littizzetto, Francesca Inaudi.

L'intento della regista era una commedia semplice e sofistica, in realtà è complicata (tanto da apparire improbabile) ed abbastanza ordinaria, quasi scontata. Sceneggiatura debole e poco

equilibrata, dialoghi fuori dal mondo. La Buy, sulla cui faccia la cinepresa non molla mai un attimo facendo sparire dallo schermo tutto il resto, fa sempre la solita parte della single ansiosa e nevrotica. Poi, per chissà quale magico artifizio, ad un certo punto tutti si innamorano di lei. L'adolescente inquieto, l'intellettuale di sinistra inevitabilmente sfigato, il tecnico che aggiusta i computer e pure il cognato mezzo leghista ed ignorante come una capra al quale dà anche un bacetto tutto casto. Cast stellare sottoutilizzato.

L’uomo nell’ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce Brosnan. Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.

L’Italia cialtrona che si redime La vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri

Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del

potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.

rubrica a cura di LuCiAnA VECCHioLi

Il ministro dei Beni Culturali ha disertato il Festival di Cannes per protesta, il documentario secondo lui è fazioso e non veritiero. Ad alcuni aquilani è piaciuto ad altri per niente. Sabina Guzzanti riaccende le polemiche e questa volta si occupa del terremoto dell'Aquila e non solo. Snocciola con insolita pacatezza la sue teorie, utilizzando questa volta tecniche da reportage giornalistico, puntiglioso e cronologico. Non manca neanche la satira, con l'imitazione del premier. Una ricostruzione certosina di quello che è accaduto in Abruzzo ma anche al G8, a Napoli con la questione dei rifiuti e quant'altro. Da vedere.

un road movie musicale Basilicata coast to coast Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno

Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.


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Storia d’amore in tempi di crisi

Alba rohrwacher e Pierfrances co Favino in una scena di “Cosa voglio di più”

Cosa voglio di più Regia: Silvio Soldini con Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston

Il ricordo di "Pane e tulipani" è ormai lontano, tanto da non sembrare un film di Soldini. Manca la poesia e quel tocco surreale che caratterizza il suo cinema, anche nell'affrontare temi vicini all'attualità. "Per la prima volta è stato un episodio di vita reale a far scattare in me l'idea di questo film" ha affermato. L'intento, quello di raccontare una storia d'amore in tempi di crisi, recessione e precariato, ma è come se mancasse di personalità. Ecco, forse ha un po' spiazzato il suo pubblico cercando di fare altro da quello realizzato fino ad ora, per questo il film non convince fino in fondo. Per il resto la bravura del regista milanese dietro alla macchina da presa è indiscutibile come quella nel dirigere gli attori, soprattutto nelle famose scene di sesso che sono sicuramente le più difficili.

Ipazia contro l’oscurantismo Agorà Regia: Alejandro Amenàbar con Rachel Weisz, Max Minghella

Non è un film contro il cristianesimo ma contro tutti i fondamentalismi. Sostanzialmente è questa la chiave di lettura. Un concetto però non condiviso dalle alte gerarchie della Chiesa che, secondo la casa di distribuzione, dopo una proiezione

Il “riscatto” del maestro

riservata ha avuto reazioni stizzite di dissenso sul taglio dato alla pellicola. La vera storia della filosofa greca Ipazia uccisa e fatta a pezzi dagli integralisti cristiani nel 391 dopo Cristo ad Alessandria d'Egitto, ha faticato non poco ad uscire in Italia, suscitando, come era prevedibile, parecchie polemiche. Il ruolo del vescovo Cirillo, che avrebbe istigato la congrega dei Parabolani ad uccidere la scienziata, non è molto piaciuto, ma secondo il regista quello che si vede nel film è solo il 30 per cento del male che ha fatto l'alto prelato..

daniele Liotti e Marco rossetti in una scena di “scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio

il concerto Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou "Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

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L’altra faccia della società scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio Regia: Isotta Toso con Daniele Liotti, Kasia Smutniak, Francesco Pannofino

Peccato, un'occasione mancata. Perché l'omonimo romanzo di Amara Lakhous (se vi capita leggetelo), dal quale è stato tratto il film, è piacevole, a tratti divertente nel raccontare le vicissitudini di un gruppo di inquilini di varie nazionalità,

ricco di spunti interessanti per riflettere sulla nostra società. Lo scontro di civiltà del titolo, si consuma nel chiuso di un palazzo e di un condominio a Piazza Vittorio, nel cuore del quartiere più multietnico di Roma. Come spesso avviene, la trasposizione tradisce in parte l'opera letteraria, in questo caso però quello che manca è la mano ferma di una regia esperta capace di dirigere un buon cast di attori e plasmare, rendendola scorrevole e convincente, una trama a tratti complessa. Un intreccio narrativo con un preciso scopo, da scoprire solo nel finale.

rachel Weisz nei panni di ipazia nel film “Agorà”

I cattivi in Iraq sono gli usa Green zone Regia: Paul Greengrass con Matt Demon, Greg Kinnear

Agli americani non è piaciuto molto. Anzi, visti gli esigui incassi potremo dire quasi niente. Perché i cattivi, ebbene si, questa volta sono loro. A dirla tutta, è difficile trovare nella cinematografia a stelle e strisce un altro film così esplicito, così diretto, nell'incolpare il governo Usa di aver provocato una guerra senza senso. La Green Zone del titolo è il blindatissimo quartiere situato nel centro di Baghdad dove risiedono le truppe, è da qui che parte l'avvincente thriller a sfondo politico. Da qui il maresciallo Roy Miller e la sua squadra di ispettori ricevono l'incarico di scovare nel deserto dell'Iraq i depositi con le famose armi di distruzione di massa. Non trovando nulla di tutto ciò, l'ufficiale inizierà ad avere qualche sospetto.


Altro

l’

L’aLtrO canaLe

SOS Tata cerca famiglie di

giovedì 20 maggio 2010

PiCCOlO SChermO

quotidiano

MAriA FrAnCEsCA rotondAro

I vostri piccoli sono ingovernabili, non sanno stare a tavola, dormono male e vi rendono la vita molto "movimentata"? Le vostre piccole pesti dettano legge e non sapete come fare? I capricci sono all'ordine del giorno e non riuscite a tener testa ai vostri figli? Allora siete perfetti per Sos Tata. Gli autori della trasmisisone di La7 sono infatti a caccia di nuove famiglie e monelli da aiutare. Per prendere parte ai casting è sufficiente avere almeno due "diavoletti" tra i 2 e i 12 anni e tanta voglia di mettersi in gioco.

Al resto penseranno le tate e gli esperti che si occupano della nuova serie del programma. Le selezioni sono aperte a tutte le tipologie di famiglie: tradizionali, allargate, separate e miste. Del resto la società cambia, e anche i nuclei familiari che si creano presentano dinamiche, problematiche e temi diversi da affrontare. Non so se lo avete mai visto, ma il programma - mutuato da un format inglese - funziona così: una tata (in "uniforme") bussa alla porta di una famiglia disperata composta da due genitori esauriti con dei figli isterici che spadroneggiano. E questa sorta di Mary Poppins salvifica va in loro soccorso, educa i bam-

bini ma soprattutto i genitori, e nell'arco di una settimana - e senza bacchetta magica - riesce a riportare l'ordine e l'armonia tra le mura domestiche. Qual è il suo segreto? Stabilire delle regole che tutti devono rispettare, aprire un dialogo con i "Gian burrasca" di casa, non dare in escandescenza per le piccole monellerie. Ho sempre pensato che quando la tata miracolosa va via - lontano dalle telecamere - in quella casa si ritorna al caos originario. Ma soprattutto quello che mi viene da pensare è: possibile che questi genitori abbiano bisogno dell'intervento della tv per educare i loro figli? E' proprio vero che "mazze e panelli fanno i figli belli", ma se a prendersi le sculacciate sono per primi mamma e papà. Comunque se volete partecipare alle selezioni basta scrivere a sostata@magnoliatv.it o chiamare lo 02-37009155.

auditeL

prima serata Raiuno – donna detective 2 Serie tv. Sesta puntata: La tonaca nera, Tango assassino. Raidue - Annozero Santoro continua il suo programma. Titolo della puntata di stasera: Peccati e reati. Argomento: Lo scandalo pedofilia che ha coinvolto la Chiesa cattolica. Ospiti: il Vescovo di Palestrina Domenico Sigalini, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e il giornalista Antonio Socci. Raitre – Law & order Serie tv. Quinta stagione: Punti di vista, Pregiudizio razziale. Ulteriori informazioni da Serietivu. Canale 5 – the perfect man Film commedia, con C. Noth, H. Duff

La nOtiZia/

Valeria Golino, Filippo Pucillo e Francesco Casisa in una scena del film “respiro” Italia 1 – Fenomenal Varietà. Seconda puntata. Ospiti: Mago Forest, Juliana Moreira, Sergio Muniz, Stefano D’Orazio, Rita Rusic, Cecilia Capriotti. Rete 4 – the Interpreter Film drammatico, di S. Pollack, con N. Kidman, S. Penn.

La7 – S.o.S. tata Reality. Raiquattro - Final Fantasy Film d’animazione, di H. Sakaguchi, con Aki. Iris – Respiro Film drammatico, di E. Crialese, con V. Golino.

La guerra dei Tg

Paola Perego passerà a condurre “L’Italia sul due” L’ufficio stampa di Mediaset fa una puntualizzazione sugli ascolti delle trasmissioni informative: «Martedì 18 maggio Canale 5 si è aggiudicata la prima serata e le 24 ore sul pubblico attivo, rispettivamente, con una share del 21.79% (4.968.000 telespettatori totali) e una share del 21.38%, (1.857.000 telespettatori totali). Il Tg5 delle ore 20 si conferma al vertice dell’informazione sul

pubblico attivo con uno share del 25.61% (5.047.000 telespettatori totali). L’edizione delle ore 13 è leader sul pubblico totale con 4.301.000 telespettatori e con il 30.07% di share sul target commerciale. Su Canale 5 “Striscia la notizia” si conferma al vertice dell’access prime time sul pubblico attivo con uno share del 29.01% e con 6.325.000 telespettatori totali».

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Mimun, direttore del tg5

Tutti pazzi per amore, molto meno per Zelig Nonostante lo spostamento al martedì sera “Tutti pazzi per amore 2” si aggiudica lo scontro contro “Zelig Svisti e mai visti”: l’undicesima puntata della fiction di Raiuno, interpretata da Emilio Solfrizzi e Antonia Liskova, è stata vista da 4.718.000 telespettatori, share 17,32% nel primo episodio, e 4.502.000 spettatori, share 18,91% nel secondo. Al di sotto delle aspettive la comicità di Canale 5: il meglio dell’ultima stagione di Zelig, condotto da Vanessa Incontrada e Claudio Bisio, si ferma a 3.737.000 telespettatori, share 15,01%. Molto bene lo speciale di Raidue, dedicato alla figura di Giovanni Paolo II, che ha appassionato 3.005.000 telespettatori con uno share pari al 12,01%. “Ballarò” di Giovanni Floris, sul tema della manovra finanziaria ha interessato 3.876.000 telespettatori, share 15,54%. Il film storico “Tristano & Isotta” su Italia 1, con James Franco e Sophia Myles, ha toccato 2.368.000 telespettatori, share 9,92%. Su Rete 4, per “Il collezionista di ossa”, con Angelina Jolie e Denzel Washington, 2.096.000 telespettatori, share 8,48%.


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