aq20novembre2009

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Anno I - n. 136 - Venerdì 20 novembre 2009

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l’

quotidiano

€ 0,50

Ora di Punta dI

ennIo SImeone

Tremonti bis (ma in Cina)

C

on la tv a volume basso, quelle immagini di Tremonti in primo piano davanti a un microfono non suscitavano particolare interesse, fino a quando la telecamera non ha inquadrato l’uditorio, formato da uomini e donne tutti con gli occhi a mandorla. Il nostro ministro stava tenendo a Pechino una lezione agli allievi della scuola di partito della Cina rossa, a coloro, cioè, che vengono addestrati a diventare dirigenti di primo piano di quello che è oggi il più grande partito comunista del mondo. I quali lo ascoltavano assorti, prendevano appunti e s’interrompevano solo per applaudirlo. Poco mancava che chiedessero il bis. n sintesi Tremonti ha detto intervallando la sua dotta esposizione con sagaci e salaci battute, accolte con compiaciuti ammiccamenti dai presenti - che le regole dei rapporti economici vanno scritte insieme almeno da una sorta di G3 formato da Stati Uniti, Cina ed Europa, meglio, naturalmente, se allargato a tutti i paesi del G20. E si è spinto fino ad affermare che la particolarità dell’esperienza cinese «non consiste nel passaggio dal socialismo al capitalismo ma in un intenso processo di riforme interne al socialismo». In quelle stesse ore, a Roma, i suoi colleghi di governo Bossi e Brunetta, parlando della finanziaria e della Tremontiter, l’uno in Transatlantico, l’altro ai commercialisti, dicevano: «Meno male che Tremonti è in Cina...». Che strana comitiva.

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www.altroquotidiano.it

Dichiarazioni a conclusione del viaggio in Turchia

Napolitano: «Camere in difficoltà. Interverrò»

E preannuncia che incontrerà presto il presidente del Senato dI Alberto

SPAmPInAto

inviato ansa

SMIRNE - Come non riconoscere che «oggi ci sono grosse difficoltà» a fare funzionare il Parlamento in modo efficiente, operoso, per produrre leggi di buona qualità, per fare le riforme lungamente attese? Ne parlo con rispetto e con tutte «le cautele dovute», ma «è chiaro» che è questa la situazione, dice Giorgio Napolitano, allargando le braccia. Consolandosi con alcuni spiragli che «forse» si sono aperte per le riforme istituzionali. È una riflessione a tutto campo quella

che il presidente della Repubblica offre ai giornalisti prima di lasciare la Turchia. Proprio in questi giorni, gli dicono, lei ha fatto il giro di boa del Settennato e ha commentato che «il tempo passa in fretta». A che punto è la richiesta del suo discorso di insediamento di realizzare finalmente la matura democrazia dell'alternanza e una politica basata sul riconoscimento dell'avversario? Quando si lavora, risponde Napolitano, non c'è tempo di fare bilanci. «Il mio mandato è in pieno svolgimento. Le linee guida restano quelle e io

Dopo il filmato che lo accusava

Preso il killer di Napoli

Così uccise, in pieno centro, in pieno giorno, e si allontanò indisturbato. Identificato, è stato arrestato. PAG. 2

le interpreto a seconda dei problemi sul tappeto». L'altro giorno il capo dello Stato ha riaffermato la centralità del Parlamento, la scelta per la democrazia parlamentare, la difesa della prima parte della Costituzione e la contrarietà ad una riforma in senso presidenzialista. Oggi ribadisce e dice che però il Parlamento deve anche essere produttivo, e non può esserlo a scapito dei diritti della minoranza e delle proposte delle opposizioni. «È chiaro che ci sono grosse difficoltà in questo senso», sottolinea. L'altro punto a cui Napolitano tiene è la difesa delle sue prerogative. Gli ha dato fastidio, l'altro ieri, mentre si trovava ad Ankara, essere tirato a forza nella polemica politica innescata dalle dichiarazioni del presidente del Senato Renato Schifani che paventavano elezioni anticipate. «Mi avete descritto sorpreso, stupito, irritato, ossessionato dai lanci di agenzia, scandagliando il mio stato d'animo con strumenti misteriosi. Qualcuno ha scritto che siamo stati intenti in colloqui notturni. A me pare che abbiamo dormito sonni tranquilli», ha protestato bonariamente con i giornalisti, rinviando al rientro a Roma un possibile commento, dopo un eventuale colloquio con Schifani. Napolitano è molto soddisfatto dei colloqui con le autorità turche, dei rapporti rafforzati con questo Paese che, non si stanca di dire, al di là dei «polveroni» appare molto più avanzato di quanto si vorrebbe far credere.


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venerdì 20 novembre 2009

Ventiquattr’ore

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POlitica Napolitano: «Difficoltà in Parlamento» «È chiaro che oggi ci sono in Parlamento grosse difficoltà», ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Io rispetto - ha precisato Napolitano - l'autonomia del Parlamento, le difficoltà che incontrano i presidenti delle assemblee parlamentari per farle funzionare e per rendere il lavoro più efficace e spedito, ma con la massima attenzione per tutti i diritti della minoranza e per tutte le proposte delle opposizioni».

sì definitivO

In Italia la ripresa è lenta

calabria Placanica indagato per stupro

«La mediocrità delle performance economiche in Italia prima della crisi incita alla prudenza circa l'eventualità di una ripresa rapida e precoce o di un'accelerazione forte in seguito». Ad affermarlo è l'Ocse che sottolinea che l'attività economica in Italia «potrebbe essere più debole del previsto nel medio termine se la situazione finanziaria mondiale migliora meno del previsto o se il miglioramento degli scambi mondiali è più contenuto».

Mario Placanica, l'ex carabiniere accusato e poi prosciolto per la morte di Carlo Giuliani durante il G8 di Genova, è indagato dalla procura di Catanzaro per violenza sessuale su minore e maltrattamenti. La minorenne, che all'epoca dei fatti aveva 11 anni e ora ne ha solo 13, è stata ascoltata dal gip della città calabrese Gabriella Reillo in sede di incidente probatorio, su richiesta del pubblico ministero.

Via libera definitivo della Camera al decreto legge Ronchi che contiene anche la privatizzazione della gestione dell’acqua. Il provvedimento di urgenza è stato infatti approvato dall’Aula di Montecitorio consentendone così la conversione in legge. Il semaforo verde è stato preceduto dall’ennesima protesta contro quella che viene definita «l’espropiazione della gestione del servizio idrico agli enti locali con tutto vantaggio per i privati».

Ocse

Non piace l’acqua privatizzata

Dopo 26 anni c’è un indagato

il video

Svolta nel caso Orlandi

Catturato il killer di Bacioterracino

L’uomo sarebbe legato alla banda della Magliana Gli investigatori spiegano che si tratta di un gregario della banda della Magliana, non un personaggio di primissimo piano, ma uno che conosceva bene Enrico De Pedis «Renatino», e i suoi segreti compreso quello della sparizione-rapimento e presunto omicidio di Emanuela Orlandi. Sarebbe questo l'identikit del “telefonista” che spiegò di chiamarsi Mario e che chiamò a casa di Emanuela Orlandi il 28 giugno del 1983, sei giorni dopo la scomparsa della figlia quindicenne del postino personale di papa Wojtyla. Quella telefonata venne registrata e per anni quella voce è rimasta uno dei tanti

misteri che avvolgono la scomparsa della Orlandi. Un mistero svelato da Sabrina Minardi al procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo: dopo le rivelazioni di un anno e mezzo fa, Sabrina ha riconosciuto e dato un nome a quella voce. Quel nome è finito nel registro degli indagati nel fascicolo coordinato da Capaldo sull'affaire Orlandi, per le ipotesi di reato di omicidio aggravato dalle sevizie e dalla minore età della vittima e rapimento a scopo di estorsione. Ma oltre al telefonista gli inquirenti hanno nel mirino anche uno dei presunti rapitori della ragazza.

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Direttore responsabile: ennio Simeone Redazione: via Carciano 45, 00141 Roma tel. 06 4131710 - Fax 06 41299020 indirizzo e-mail: www.redazione@altroquotidiano.it Editrice: GeCem (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici sede legale: via aldo sandulli 45, Roma autorizzazione del tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al RoC Partita iva 09937731009

l’OnOmasticO

Il killer è Costanzo Apice, 27 anni. È accusato dell'omicidio di Mariano Bacioterracino. E’ stato individuato grazie al video diffuso dalla procura.

Cipriano

Alcuni km sopra Pavigliana, località situata sulle colline a Sud-Est di Reggio Calabria, vi sono una serie di grotte, testimonianze di una presenza attiva di eremiti. Proprio in queste grotte trascorse parte della sua vita un santo tra i più importanti di Reggio, cioè San Cipriano. Nacque verso il 1110-1120 da una nobile e ricca famiglia. A 25 anni chiese di far parte dei monaci del monastero del SS.mo Salvatore di Calanna. La austera vita monacale caratterizzata da veglie, lavoro e penitenze, non lo convinse completamente; pertanto chiese ed ottenne dal Superiore di praticare vita eremitica. Si ritirò nei possedimenti paterni a Pavigliana. Qui trascorse venti anni nella più totale solitudine, pregando e meditando.


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Ventiquattr’ore

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america

russia

Il presidente Obama apre a Cuba attraverso un blog

Prolungata moratoria su pena di morte

La diplomazia ai tempi di Obama passa anche dai blog. Così il Presidente degli Stati Uniti sceglie 'generazione Y', il sito internet di una giovane dissidente cubana, per proporre all'Avana «una diplomazia diretta e senza condizioni», in grado di ammorbidire il difficile dialogo tra Washington e l'isola socialista. Un gesto inedito per un Capo di Stato, con cui Obama, di fatto, sdogana i tanti blogger in giro nel mondo, legittimando politicamen- dopo l’ok della corte brasiliana, gli occhi te il loro lavoro, in molte realtà prezioso sono puntati su lula che deve decidere dell’estradizione del terrorista Cesare perché libero. battisti.

La Corte costituzionale russa ha prorogato oggi la moratoria sull'applicazione della pena di morte, ulteriore importante passo verso la completa abolizione della pena capitale. La decisione, che era peraltro largamente attesa, è un segnale ulteriore della volontà di Mosca di integrarsi pienamente nel consesso dei paesi europei. «La Corte costituzionale ha stabilito che l'applicazione della pena di morte non sarà possibile in Russia dopo il primo gennaio 2010», data di scadenza della moratoria.

Unione Europea

Francia

Mr Pesc è donna e sfuma D’Alema

Fissato lo sciopero degli immigrati

Il premier belga Herman Van Rompuy è stato nominato presidente stabile dell'Ue, mentre la commissaria Ue al commercio estero Catherine Ashton (nella foto) è stata nominata Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione e vicepresidente della Commissione europea (in pratica è il nuovo ministro degli Esteri dell'Unione, vale a dire il cosiddetto «Mr. Pesc»).

'24 heures sans nous', 24 ore senza di noi. È il titolo del manifesto con il quale si annuncia lo sciopero degli immigrati francesi, previsto per il primo marzo: chi ha un'occupazione non andrà a lavorare, chi non ce l'ha si asterrà dal consumare. Obiettivo, sottolineare con forza la propria importanza per avere più rispetto. «Sarà una giornata della dignità», spiega alla “Stampa” un portavoce del comitato organizzatore, Nadir Dendouane, «l'idea ci è venuta dagli Stati Uniti, dove nel maggio 2006 un gruppo di ispanici

L'indicazione della Ashton, la più travagliata, si era consolidata solo quando aveva trovato in precedenza concordi i leader del Partito socialista europeo. Facendo tramontare le candidature di M a s s i m o D'Alema e del ministro degli Esteri britannico David Miliband.

organizzò una protesta analoga» contro «un progetto di legge che intendeva criminalizzare l'immigrazione clandestina». Dendouane invita a mobilitarsi «tutti quelli che si sentono o sono considerati immigrati, anche se come me sono nati in Francia»; «il nostro collettivo raduna tutti, bianchi, neri, magrebini, uniti nel rifiuto di essere un capro espiatorio. Settanta anni fa eravate voi italiani» a essere insultati, «oggi è il nero o l'arabo. Ci siamo stufati».

il casO

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a polizia peruviana ha arrestato quattro persone sospettate di far parte di una banda che avrebbe assassinato almeno 60 persone per estrarre dai loro corpi grasso da vendere in Perù, ma anche in Europa, ad aziende disposte ad utilizzarlo per la fabbricazione di prodotti cosmetici. Lo ha reso noto il procuratore del tribunale penale di Lima, Jorge Sans. Secondo i media locali,

Uccidevano uomini per venderne il grasso tra i potenziali acquirenti ci sarebbero anche due «italiani» che gli inquirenti stanno cercando di arrestare. Il caso è venuto alla luce agli inizi del mese, quando la polizia ha arrestato due persone mentre stavano ritirando un involucro

di plastica che, presumibilmente, conteneva il grasso umano estratto dal corpo di un uomo, Abel Matos Aranda, ucciso in Perù lo scorso settembre. Secondo gli inquirenti, i detenuti apparterebbero ad una banda di 'pishtacos': come

nelle leggende peruviane - ne parla anche lo scrittore Mario Vargas Llosa nel romanzo Il caporale Lituma sulle Ande -, sono le persone che aggrediscono uomini e donne per sgozzarli, mangiare la loro carne e vendere, appunto, il loro grasso. Sempre secondo gli inquirenti, nel corso delle indagini sarebbero sorti indizi secondo i quali il grasso sarebbe stato venduto ad acquirenti europei.


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il Fatto

quotidiano

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Il ddl Gasparri-Quagliariello

I numeri di Alfano sul processo breve Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha risposto ieri al question time della Camera sugli effetti che il ddl GasparriQuagliariello-Bricolo avrebbe sui processi in corso di eloisa Covelli

Che cosa prevede il ddl

Immagine da il foglio.it

L’Anm: «Sono dati lontani dalla realtà» «Non credo che la realtà corriponda alla rosea previsione di via Arenula. E comunque decine di migliaia di vittime del reato private di giustizia non sono un dato di cui poter essere soddisfatti». Così il presidente dell'Associazione magistrati Luca Palamara replica al ministro della Giustizia Angelino Alfano. «Se la previsione fosse vera, più di 30 mila procedimenti andrebbero a mare, cioè sarebbero estinti. Ciò significa dire a 35 mila vittime di reato che lo Stato rinuncia a fare giustizia e significa non processare chi è imputato di fatti che hanno destato allarme sociale». «Noi continueremo a monitorare la reale incidenza di questo provvedimento» aggiunge Palamara, che rivolgendosi alla maggioranza osserva: «Questi conti sarebbe stato opportuno farli prima della presentazione del ddl e non dopo». Il ddl, osserva Palamara, «non è certo un contributo alla sicurezza ed è un incentivo per chi commette reati. Comunque, anche l'Anm ha promosso una rilevazione sugli effetti del processo breve».

Che cosa dice Alfano

Il ddl sul processo breve fa cadere da subito i processi di primo grado.

«Alla data del 31 dicembre 2008 risultavano pendenti al dibattimento di primo grado 391.917 processi, di cui circa 94mila da oltre due anni, pari circa al 24%».

La legge non si applica ai recidivi, cioè a chi è imputato per un reato che ha già commesso in passato, né a chi è definito delinquente abituale o professionale.

Dai 94mila processi pendenti da oltre due anni va tolto «il dato relativo ai recidivi, poiché dal casellario giudiziario risulta che l'incidenza percentuale della recidiva è stimabile nella misura del 45% dei soggetti condannati»

La legge sul processo breve non è applicabile ai reati che superano nel massimo della pena i dieci anni di reclusione né per alcuni tipi di reato: mafia, terrorismo, immigrazione, sicurezza stradale e sul lavoro, ecc.

«Occorre poi escludere ulteriormente tutti i procedimenti per reati per i quali la normativa non risulta applicabile: è questo uno dei passaggi più delicati, considerato che la variegata vastità delle eccezioni previste dalla normativa non consente di effettuare valutazioni definitive sulla base dei dati disponibili, ma rende necessario un approfondimento».

Se il ddl venisse approvato ogni grado di giudizio non potrebbe durare più di due anni. Tuttavia una norma transitoria prevede che questa legge non valga per i procedimenti che sono già in appello o in cassazione.

«I procedimenti che si prescriveranno saranno contenuti in una percentuale collocata nell'intorno dell'1 per cento del totale dei procedimenti penali pendenti oggi in Italia, senza calcolare naturalmente l'incidenza delle assoluzioni».


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City & Siti

Genova

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Roma

Vietati i calendari Horus, sgombero impiegate furiose ad alta tensione Via dalle pareti dell'amministrazione giudiziaria i calendari dei divi. Lo ordina il dirigente del personale del Tribunale genovese, Vincenzo Grasso, perché "indecorosi". Così finiscono nel cestino i calendari George Clooney, David Beckham e altre celebrità, del cinema come dello sport. La decisione del dirigente è arrivata dopo l'entrata in vigore della riforma del ministro Renato Brunetta, che prevede tra le altre cose, anche regole per il decoro degli uffici della pubblica amministrazione. Ma le impiegate, punte nel vivo, non ci stanno. "Qui abbiamo tutto che non funziona - fanno sapere - dai bagni indecorosi ai

fili scoperti. Ma soprattutto un organico con una carenza del 30 per cento. Si fanno pagelline sui lavori che non dovremmo nemmeno svolgere e invece di sistemare le vere cose che non funzionano, la priorità è togliere foto appese sui muri da almeno dieci anni". Per oggi, i delegati delle Rappresentanze sindacali unitarie del tribunale di Genova hanno indetto una riunione alla fine della quale stileranno anche un documento. Obiettivo: rimettere al loro posto i radiosi sorrisi di Clooney e Co. Ma anche per cercare di fare fronte alle autentiche carenze dell'amministrazione giudiziaria ligure.

Cremona

e alcuni di noi erano davanti ai cancelli, di fronte a lui, per permettere agli altri di entrare». L'agente è stato filmato e il video è finito subito su YouTube: ad un certo punto si vede che al poliziotto cade di mano la pistola, mentre i manifestanti gli urlano di metterla via. «Lui l'ha ripresa - testimonia un ragazzo - e noi gli abbiamo fatto notare che così avrebbe potuto partire un colpo; così accadono gli incidenti, basta un colpo vagante e la disgrazia è fatta. Lui ha risposto "So quello che faccio"». Dopo qualche ora gli occupanti hanno deciso di abbandonare l’occupazione dopo aver trovato un accordo con il presidente Cristiano Bonelli che incontreranno nuovamente venerdì, quando discuteranno sulla destinazione alternativa allo spazio sgomberato ieri mattina.

Lamezia Terme

Cimitero islamico disordinato A Cremona il camposanto per i musulmani esiste dal 2001 ma ora l'assessore ai Servizi cimiteriali del Comune, Claudio Demicheli, vuole riportare ordine tra le lapidi degli islamici e gli immigrati sono d'accordo tanto che l'assessore e il responsabile del centro culturale islamico, Hamid Tournesi, hanno concordato un sopralluogo per verificare come, nell'ambito dell'operazione di riordino complessivo del cimitero che si sta portando avanti, si possano sistemare le tombe che non guardano alla Mecca e che sot-

Momenti di tensione nella tentata occupazione del IV Municipio a Roma dopo lo sgombero, ieri mattina, del centro sociale Horus di piazza Sempione. All'interno dello spazio occupato, al momento dell'intervento delle forze dell'ordine, non erano presenti persone, ma sono stati trovati mazze, sampietrini e bastoni, che sono stati sequestrati. Intanto, grazie a un tam tam sulle radio e via email, sul posto si sono concentrati gli attivisti dei centri sociali della Capitale, che hanno deciso di occupare la sede della vicina Circoscrizione. In questa fase, un agente di polizia ha estratto la pistola d'ordinanza. «Appena siamo arrivati scavalcando i cancelli della sede del IV Municipio, sono arrivati gli agenti della polizia - raccontano - uno di loro aveva una pistola in mano

Le minacce non fermano le ruspe traggono terreno. Una ventina di tombe con la mezzaluna, infatti, sono in posizione diagonale, rivolte verso La Mecca, ma decina invece sono state scavate alla rinfusa. «Lo spazio per i morti, italiani e stranieri, è sempre meno - ha spiegato Demicheli -. Alcuni islamici hanno seppellito i loro cari in modo disordinato, non rispettando le regole della loro religione, con il risultato che avanti di questo passo, nel giro di un paio d'anni, non ci sarà più posto né per i nostri defunti né per i loro».

Le minacce e le intimidazioni non fermano l'opera di bonifica del territorio di Lamezia Terme dall'abusivismo che ha imperato per anni. Ieri mattina il personale del Genio militare, con l'impiego di ruspe, ha proseguito la demolizione degli 11 immobili disposta dalla Procura della Repubblica in esecuzione delle sentenze del tribunale passate in giudicato. Il sindaco, Gianni Speranza, insiste nel suo impegno per la legalità. Le minacce rivoltegli durante un incontro al Comune dal proprietario di uno degli

immobili da demolire, identificato come il fratello di un boss della 'ndrangheta, non lo hanno toccato. Anzi, lo hanno convinto ancora di più ad andare avanti. «Perché chi fomenta questa protesta - ha detto Speranza - non vuole ammettere di avere illuso in questi anni i cittadini che hanno costruito abusivamente? Spero che su questa vicenda venga fuori la verità. I cittadini avevano costruito sull'aspettativa di un condono che però non c'è stato. Perché ora scaricano su di me questa situazione?».


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la tribuna

Occupazione e “bamboccioni”

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la migliOre del giOrnO

Francis Coppola fa torto ai genitori italiani Il regista italo-americano Francis Coppola ha detto alla "Stampa" dell'Italia: «Non offre opportunità ai giovani. In giro per il mondo, persino in Messico o Guatemala, trovi ragazzi italiani che cercano occasioni di lavoro. Per avere un futuro ci vogliono buoni genitori alle spalle. I padri italiani, invece, sono come quelli dei miei film, vogliono tutto per se stessi, i soldi, le ragazze, il centro dell’attenzione. Sono addirittura capaci di rubare la fidanzata ai figli, come in “Tetro”». Questa affermazione del famoso regista del "Padrino" e di "Apocalipse now" è stata subito legata dalla stampa di destra alla campagna aperta anni orsono dai liberisti della Bocconi di Milano sul conflitto generazionale, sui padri che tolgono spazio ai figli, sulle pensioni che mangiano le risorse che dovrebbero essere destinate ai giovani. Insomma sulla contrapposizione tra genitori privilegiati e protetti e figli precari, insicuri e senza rete. La generalizzazione di Francis Coppola è del tutto campata in aria. Le nuove generazioni italiane sopravvivono alla crudele legge del lavoro imposta dal potere dei liberisti soltanto perché esiste una fortissima solidarietà parentale inter-generazionale. Milioni di giovani con retribuzioni basse fino al ridicolo sopravvivono con le integrazioni dei loro genitori o dei loro nonni, due generazioni precedenti al profondo e radicale sconvolgimento introdotto dagli accordi concertativi del 1993, dalla destrutturazione del contratto di lavoro in lavoro precario variamente denominato, dalla legge Sacconi-Maroni e prima di questa dal cosiddetto pacchetto Treu, dalla alienazione

della loro personalità. Il mercato manipolato dice loro: non mi interessa se hai due lauree e sei musicologo. A me occorre un domestico. Vieni a fare il domestico. La voracità dell'imprenditoria italiana è giunta financo ad andare oltre il contratto a tempo determinato. Non gli basta più. Oggi è assai gettonato il rapporto di collaborazione, a progetto, un fumus che dietro l'autonomia della prestazione "professionale" fasulla nasconde il disimpegno datoriale da ogni sia pur minimo welfare. Le famiglie italiane hanno fatto di tutto per assicurare ai figli l'avvenire migliore. Molti ragazzi e ragazze si sono laureati con difficoltà e sacrifici enormi dei genitori. L’ex ministro Padoa Schioppa aveva definito i giovani italiani che fino ai 35 anni si trattengono ancora nella casa paterna "bamboccioni" imputando loro mancanza di coraggio nell'affrontare la vita. Ai giovani meridionali è stata imputata - in passato - la mancanza di mobilità, il restare in casa per non trasferirsi al Nord dove ci sono le opportunità. Ma come si fa ad andare al Nord quando l'affitto di una stanza costa più di quanto si ricaverebbe da uno "stipendio"? Insomma, Francis Coppola esprime un giudizio sbagliato. Non deve imputare ai genitori la cattiva condizione economica e sociale dei figli ma chiedersi quali siano le responsabilità del governo e come si sia trasformato ed involuto il sistema economico italiano che si è ridotto oramai a produrre infelicità e non soltanto per i giovani ma per quanti non appartengono ai gruppi sociali del privilegio. Pietro Ancona

Vauro sul “manifesto”

Scuola Scarse proteste contro il 5 in condotta Non sono stata mai favorevole alle occupazioni, però, visto il momento critico della scuola, apprezzo il tentativo da parte degli studenti di farsi sentir contro il provvedimento annunciato da alcuni licei, quali il Netwon di Roma e l'Anco Marzio di Ostia, che ritengono opportuno punire il tentativo di occupare la scuola, sanzionando gli studenti colti in "fallo" col 5 in condotta. Ciò che mi sbalordisce è il totale disinteresse da parte della classe docente per quanto concerne l'attuale progressivo sgretolamento del sistema didattico del nostro paese. La reale gravità della questione, invece, è la totale indifferenza da parte della classe docente che non mostra un cenno di presa di posizione, facendo emergere al contrario la solita acquiescenza e incuria per la quale si è sempre contraddistinta, palesemente dimostrabile anche dalla scarsa affluenza agli scioperi. Eppure il provvedimento riguarda tutti gli studenti che

perseguono l'obiettivo di generare un cambiamento, e perciò è impopolare ed eccessivamente drastico, poiché sono gli unici, ora come ora, ad avere il merito di affrontare delle problematiche realmente serie sono loro. Annalisa Martino responsabile Scuola di ”Italia dei diritti”

Candidature D’Alema chi avrebbe portato in Ue? Ho 66 anni e sono un ex dipendente del MPI. Ho sentito sempre in questi giorni parlare gli sponsor del signor D'Alema per la sua eventuale elezione come responsabile della politica estera europea. Ieri mattina anche Solana si è spellato le mani. Poi la sua candidatura è caduta. Ma vorrei egualmente sapere se D'Alema, qualora fosse stato eletto, si sarebbe portato come portaborse anche il signor Franco Bruno (amico di Totò Cuffaro ) e la signora Marianna Li Calzi. Cordiali saluti. Nazzareno Mancini ex di sinistra

Per commenti e lettere da pubblicare su queste pagine scrivete a: tribuna@altroquotidiano.it


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Diritti & DoVeri l’altrO

l’iniziativa

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sOciale

A CurA dI Nell’ambito della Conferenza nazionale sull’infanzia in corso in questi giorni a Napoli il Gruppo Crc - una rete di 86 organizzazioni coordinate da Save The Children - ha presentato un rapporto sull’infanzia in Italia dai dati allarmanti. Su circa 10 milioni di minori nel paese 1.728.000 verserebbero in condizioni di povertà relativa, pari al 23% della popolazione povera. Come dire che quasi 1/4 dei poveri italiani sono minori, e per giunta con una netta prevalenza delle età infantili, visto che il 61,2% ha meno di 11 anni. Il 72% dei minori poveri italiani risiede nel Meridione. Inoltre, molti minori sono coinvolti in gravi fenomeni di abuso , quali le tratte a scopo di sfruttamento sessuale , la mendicità, il lavoro nero. Non esiste, e la denuncia è fatta nero su bianco nel Rapporto Crc, un Piano Nazionale Infanzia come previsto dalla Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. E non è ancora adeguatamente tutelato il diritto alla partecipazione dei bambini e all’ascolto, in particolare nell’ambito dei procedimenti giudiziari che vedono i minori coinvolti sia in qualità di autori dei reati che di parte offesa o di vittime di reati sessuali. Il

venerdì 20 novembre 2009

FIdAlmA FIlIPPellI

Rapporto Crc sull’infanzia in Italia

Bambini italiani sempre più poveri e non ascoltati

un quarto dei poveri italiani è costituito da minori

diritto alla partecipazione è stato introdotto dalla Convenzione dei diritti del fanciullo di New York del 1989, la cui ricorrenza si celebra proprio oggi. Tale diritto riveste un’importanza cruciale perchè rende i minori soggetti e non più oggetti di diritto, dal momento che il minore acquisisce il diritto di partecipare attivamente all’assunzione di decisioni che riguardano la sua persona (art.12). E’ proprio da questa concezione innovativa che nascono iniziative interessanti attuate anche nel nostro paese come il consiglio comunale o il parlamento dei banbini. Si sono registrate delle polemiche, nel corso della Conferenza, sulla scelta del governo di non trattare il tema dell’interculturalità, ovvero il riconoscimento dei diritti per tutti i bambini presenti in Italia, a prescindere dalla loro cittadinanza. In questo modo non si è parlato dei minori migranti. Un vero peccato. Il Rapporto Crc, curato anche dalla Caritas in alcune sue parti, verrà presentato il 24 novembre prossimo alla Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e poi inviato alle Nazioni Unite. f. f.

Protesta a Napoli per l’inclusione degli studenti disabili

Troppe le classi scolastiche sovraffollate Oggi si protesta a Napoli ed in altre città contro l’inefficienza del sistema scolastico nell’accoglienza ed inclusione degli studenti disabili. Nel mirino il problema delle classi sovraffollate, segnalato da mesi dalle associazioni. Oggi associazioni di genitori e disabili in piazza a Napoli e altre città italiane per manifestare contro l’inefficienza del sistema scolastico nell’accoglienza e inclusione degli studenti disabili.Nel mirino soprattutto il sovraffollamento delle classi, che negli ultimi

mesi è divenuto, e non a torto, un vero e proprio tormentone. Nonostante, infatti, esistano un Decreto Antincendio del 1992 che prevede massimo 26 alunni per classe ed un Decreto Gelmini del 2009 che innalza a 27 unità suddetta soglia, nume-

rosissime sono nelle scuole italiane le classi “illegali”, con più di trenta studenti e vari disabili. Il quadro è davvero pesante, soprattutto ne gli istituti superiori, e se da un lato le famiglie protestano, dall’altro i presidi rispondono che con i tagli ai fondi scola-

stici attuati in sede governativa non si può fare altrimenti.Ciò che è in ballo, però, sono due diritti fondamentali degli studenti: il diritto alla sicurezza ed il diritto allo studio, che viene in tal modo svilito se non negato. E questa limitazione colpisce ancor più gli studenti disabili, i quali hanno minori possibilità di essere seguiti in maniera adeguata in una classe sovraffollata. Oggi a Napoli ed in altre città si protesta davanti agli uffici scolastici provinciali e regionali e speriamo serva a qualcosa. f. f.


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Culture & tenDenze

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Libri

Il certosino che citava Cesare Pavese La vita del frate venuto dall’Olanda in Calabria a fare l’archivista della certosa di Serra San Bruno in Calabria di moISè AStA

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uel dom Basilio, coltissimo, ferrato bibliotecario-archivista in Serra San Bruno… corrispondente dei ricercatori non solo sulla Certosa… signore delle Scienze storiche, difensore sincero e tenace della Calabria… “grande anima che ha saputo coniugare il principio di Dio e il servizio ai fratelli”!… Citava, spesso e a memoria – a riprova di un interesse ampio per la cultura anche laica – versi e aforismi del sublimatore delle Langhe, Cesare Pavese (“La massima sventura è la solitudine; la preghiera è uno sfogo come un amico. Tutto il problema è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri”…)… uscita, ancora oggi, a tredici anni dalla dipartita (4 settembre 1996), rimpianto e riconoscimento, fra’ Basilio Maria Caminada, al secolo Leonard, nato in Olanda nel 1920 e approdato, quaranta anni dopo, nell’anacoretica comunità brunoniana delle Serre, da dove – come dicono i cristianocattolici – è “tornato alla casa del Padre”, dopo che, l’11 novembre 1987, gli era stata concessa, dall’allora Presidente della Repubblica, Cossiga, la cittadinanza italiana. L’esperienza “della solitudine e del silenzio” di dom Basilio

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la copertina del libro di Antonio Piperata, “una voce dal silenzio”, sul fra’ basilio maria Caminada. In basso: una panoramica della certosa di Serra San bruno (Vibo Valentia)

di Petrizzi” e “Riflessioni sulla solennità della Pasqua”, soprattutto “La via crucis di un certosino” attraverso cui seppe “rivedere la serie delle quattordici stazioni della Via Crucis per renderle più credibili, più accessibili all’entusiasmo del cuore giovane, contemporaneo, credente”. che dire delle sue impressioni sulla Calabria? “Due cose mi colpiscono, maggiormente: la ricchezza e il disordine… Accanto ad una natura esuberante, con splendidi panorami, arricchiti da suggestivi tramonti, azzurre marine e cime verdeggianti, si vedono delle grigie costruzioni in cemento armato, senza ordine, rispetto delle leggi e dell’ambiente, che costituiscono una vera offesa alle bellezze e all’ordine del creato. Una palese profanazione… Comunque, il disordine, in questa ricca e amata regione, non è la conseguenza della politica degli ultimi decenni, è un patrimonio quasi ereditario. Gli Elleni della Magna Grascia spinsero i Bruzi sui monti dell’entroterra. I Romani li tennero in schiavitù. I Bizantini li oppressero con un fisco esoso. Gli spagnoli li fecero “spagnàre” ed i Francesi tribolare, trattandoli come delinquenti. Tutti spogliarono i calabresi delle loro ricchezze, come fossero servi della gleba o degli schiavi, senza diritti umani, civili e sociali”…

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aveva preso l’avvìo, con il noviziato e la presa dei voti, nelle Certose di Sélignac, di Vedana e di Farneta, ma fu a Serra che maturò, anche sul piano operativo, divenendo essenziale punto di riferimento per accademici, uomini di cultura e studenti, il suo umanesimo più autentico che non ha mai disatteso le rigide regole interne dell’Ordine abbracciato. E’ da qui – sottolinea Elio Anzani sulle colonne di “Joniostar” – che “ha guidato e consigliato numerosi studenti universitari, impegnati nelle tesi di laurea sulla storia, la biblioteca, l’archivio, l’arte, l’artigianato e la spiritualità della Certosa, sulla Patristica, sulla Calabria, sulla Sicilia greca, sui Bizantini, compreso alcuni autori latini ed i funghi”, assistendo anche le giovanette, tramite intermedia-

ri di fiducia, dato che, in Certosa, alle donne era inibito l’accesso. Si deve ad Antonio Piperata, una monografia lucida, essenziale, devota (“Una voce dal silenzio: padre Basilio, certosino”, Ursini Edizioni), corredata da riflessioni del dotto monaco “dal saio bianco” che consigliava, sovente, la lettura dei libri di S. Giovanni della Croce, dei mistici russi e di Santa Teresa d’Avila, oltre che dei salmi penitenziali di Davide. iperata è riuscito a recuperare alcuni rari scritti e articoli del certosino olanditaliano, così consapevole della propria caratura da aspettarsi, intimamente e senza vana modestia, una scalata gerarchica all’interno dell’Ordine. Piace, qui, ricordare, con “Il cristianesimo dei calabresi”, “Incontro col Cristo

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l’

quotidiano

Culture & tenDenze

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L’inaugurazione a Roma

Un “MAXXI” spazio per l’arte L’imponente opera che piace a “Le Monde” aprirà ufficialmente al pubblico nella primavera del prossimo anno di mArIA F. rotondAro Costruito in cemento, ferro e vetro, sinuoso e labirintico, imponente e unico per la stratificata storia architettonica di Roma, il MAXXI si è svelato finalmente agli occhi del pubblico. Dopo undici anni di gestazione, sei di cantiere effettivo, sei governi e la spesa di 150 milioni di euro, l’Italia ha il suo primo museo Nazionale dedicato alle arti e all’architettura del XXI secolo. “Un capolavoro sorprendente sotto tutti i punti di vista”: così Le Monde definisce il MAXXI. La struttura è firmata dall'architetta anglo-irachena Zaha Hadid, “star tra le star”, ed è stata inaugurata a Roma il 12 novembre scorso. Il progetto “ha tutto del boa constrictor, si inoltra tra ex edifici industriali, li digerisce, raddrizzando la testa per diventare una buffa finestra che da’ su un vasto giardino pubblico”. Il MAXXI si insinua con il suo aspetto fluido e avvolgente come una sorta

di base spaziale nel cuore del quartiere Flaminio, in un area in cui nel corso dell’ultimo secolo, più che in altre zone della capitale, sono stati realizzati edifici innovativi dedicati allo sport (Foro Italico, stadio Olimpico, Palazzetto di Nervi), allo spettacolo e all’arte (Auditorium di Renzo Piano) e altri ne vedrà nei prossimi anni. L’apertura ufficiale al pubblico è fissata per la prossima primavera con una serie di esposizioni: Spazio!; Gino De Dominicis; Luigi Moretti e l’istallazione Geografie italiane di Studio Azzurro.

la struttura architettonica del mAXXI

Niente pantaloni per le donne francesi Sembra incredibile ma ancora oggi a Parigi e' vietato per legge alle donne di indossare i pantaloni, proprio come a Karthoum.Nella capitale francese e' ancora in vigore una norma della fine del diciannovesimo secolo, secondo cui le donne non

Una cerimonia per “Abo” A 70 anni appena compiuti A.B.O. (Achille Bonito Oliva) si sente ancora un “bambino”, perché, dice egli stesso - «l'immaturità produce una curiosità costante nella vita e nell'arte». Ad uno dei personaggi più eclettici del panorama arti-

stico internazionale il sindaco di Roma Giovanni Alemanno e l’Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma Umberto Croppi hanno conferito nei giorni scorsi nella Sala Pietro da Cortona presso i Musei

possono vestirsi 'da uomo' senza l'autorizzazione d e l l a polizia.Nella capitale della moda, qualsiasi parigina che desidera vestirsi come un uomo 'deve presentarsi all'ufficio centrale di polizia per ottenere l'autorizzazione', recita la legge.

Capitolini, il riconoscimento alla carriera in occasione dei suoi 70 anni. La cerimonia, ha voluto celebrare la persona e il personaggio A.B.O. – che dal 1968 vive a Roma, dove ha iniziato la sua avventura di critico d'arte e insegna storia dell'arte contemporanea alla facoltà di architettura.


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ribalte

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Il viaggio dei divini danzatori per l’Airc Un passo di danza verso la ricerca e la solidarietà. “Mythos - La danza il gioco degli dei” - lo spettacolo di danza contemporanea ispirato alle favole dell’antica Grecia - proprio con questo intento è andato in scena ancora una volta nella Capitale. Lo scopo è stato infatti quello di raccogliere fondi per l’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro Comitato Lazio). Uno spettacolo realizzato con il sostegno del Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione con messa in scena della compagnia Il Cerchio e il Centro diretta da Rossana Longo, (in dta unico, lo scorso 17 novembre). Sul palco del Teatro Italia prendono vita le favole della Grecia antica: il labirinto di Arianna e Teseo, il canto di Orfeo per Euridice, la vanità di Narciso, l’amore non contraccambiato di Eco, l’audace volo di Icaro, il sentimento sublime tra Amore e Psiche ed Apollo e Dafne. Storie di uomini incapaci di uscire dal loro labirinto interiore, l’ironia del destino, il gioco degli dei che tutto muove. Disobbedire al dio conduce ad un’inesorabile fine. “Gli dei - spiega Rossana

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Calendari

Sipario

di mArIA GrAzIA PAPA

venerdì 20 novembre 2009

le fotografie sono di richardson

Il mitico Pirelli torna alla pop art

Successo per lo spettacolo andato in scena al Teatro Italia di Roma Raccolti fondi per sostenere la ricerca

una foto del backstage

Il balletto

Longo, che ha fondato la compagnia nel 2001 e firma l’idea e la coreografia dello spettacolo - hanno abbandonato l’Olimpo per assumere le fattezze umane dei danzatori Carlotta Ballanti, Luigi Bonincontro, Alessia Cutigni, Luana D’Anzi, Valerio De Vita, Chiara Garrasi e Michela Sancamillo che, a loro volta, indossano le vesti dei mitici personaggi, cantati dagli antichi poeti”. Una danza senza sosta, intervallata dalla voce di

due "sopravvissuti" Andrea de Bruyn e Edoardo De Girolami. La scenografia è curata da Sandra Di Coste, docente della cattedra di "Plastico Ornamentale" all'Accademia di Belle Arti di Roma e dai suoi allievi: Carla Paiolo, Francesca Rachele Ili, Vanessa Trovò, Grazia Amendola, Valerio Gagliardi, Alessandra Marano, Marie Fages, Maria Marcelli, Antonella Nardi, Antonella Ricci, Alessia Spetrillo, Valentina di Raimondo, Giuliana Silvestrini.

Un ritorno agli anni Sessanta e a un'atmosfera da Pop Art: questa l'edizione 2010 del leggendario Calendario Pirelli, fotografato dall'ex enfant terrible americano Terry Richardson. Undici modelle giovanissime, alcune emergenti e altre gia' famose, da Lily Cole a Daisy Lowe, da Miranda Kerr a Ana Beatriz Barros, hanno posato per Richardson in Brasile. Il risultato e' una serie di foto essenziali, nella natura e senza artifici scenografici che contribuiranno a far restare "The Cal" un oggetto di culto per i collezionisti di tutto il mondo. "Fotografare il calendario Pirelli e' stato un'esperienza nuova e unica per me, - ha detto Richardson presentando il calendario a Londra stamattina. – Ho avuto totale liberta' di essere me stesso e quindi ho scelto una fotografia vera, semplice e onesta, senza orpelli, senza ritocchi e senza artifici. Il mio obiettivo e' creare immagini memorabili, che restano negli occhi e nella mente di chi le guarda."


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l’

quotidiano

GranDe SChermo

venerdì 20 novembre 2009

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Storia torbida con vampiro

Tema difficile e scottante

new moon

la prima linea

Regia: Chris Weitz con Kristen stewart e Robert Pattinson

Abbandonata (temporaneamente) dal vampiro Edward si butta tra le braccia di Jacob, un licantropo che all'occorrenza di trasforma in un minaccioso lupo. Bella, la ragazza divisa tra due mostri. Va di scena il triangolo in questa seconda puntata della celebre saga di Twilight, il bestseller che fa impazzire le adolescenti di tutto il mondo. Prodotto e confezionato per un preciso target di pubblico, il film non fa altro che solleticare, dall'inizio alla fine, l'immaginario erotico delle ragazzine. Tutto casto, ma con una serie di ammiccamenti più o meno espliciti. Il licantropo, manco a dirlo, è tutto pettorali e bicipiti e va in giro con un gruppo di suoi simili, anche sotto una pioggia battente, sempre a torso nudo. Memorabile la scena in cui si sfila la maglietta. Storia piuttosto torbida, trattata con leggerezza.

Se l’alieno è uno di noi Planet 51 Regia: Jorge Blanco con le voci di Linus, albertino, nicola savino, La Pina e Platinette

Lem ha 16 anni ed è felice di aver appena ricevuto l'incarico di vice guardiano del planetario della sua città. Vorrebbe fidanzarsi con Neera, la ragazza dei suoi sogni. Ma mentre sta nel giardino della sua amica, intenta a preparare il barbecue con la famiglia, atterra una astronave. Ne esce uno strano essere racchiuso in una buffa corazza, con in testa un pallone di vetro, che pianta sul prato una bandiera a stelle e strisce, tra l'incredulità dei verdognoli abitanti di Planet 51. Questa volta l'alieno è un umano. Il diverso, colui che verrà perseguitato perché ritenuto pericoloso è uno di noi. Divertente ed acuto film d'animazione, una produzione tutta europea per sfidare i colossi americani e giapponesi.

Regia: Renato De Maria con Riccardo scamarcio, Giovanna Mezzogiorno

Velentino circondato dalle sue modelle nel film-documentario

Un ritratto anche ironico Valentino tre last emperor

Giornalismo senza scrupoli un alibi perfetto

Regia: Matt tyrnauer

Regia: Peter Hyams con Michael Douglas e amber tamblin

Eccentrico, atteggiamenti da star e tutto sommato meno divo di quanto si possa immaginare un personaggio del suo calibro. Ritratto sincero ed ironico dello stilista Valentino Garavani, un'esplorazione intima ed avvincente di uno degli italiani più famosi nel mondo. Il film documenta l'ultimo atto della celeberrima carriera del couturier. Un universo dorato fatto di ville, castelli, yacht, arte e tesori vari, ma anche la storia di uno stile di vita ormai non più proponibile. Accanto a lui, il compagno Giancarlo Giammetti con il quale ha costruito un fashion business miliardario ed una storia d'amore inossidabile.

Un giovane giornalista affamato di scoop si mette sulle tracce di un procuratore distrettuale dalla dubbia moralità, candidato a sindaco. Per incastrarlo, il giornalista-detective si autoaccusa di un omicidio dal quale dovrebbe scagionarlo, al momento opportuno, un suo fidato collaboratore. Ma il procuratore viene a conoscenza della macchinazione e medita la vendetta mettendo in piazza la relazione sentimentale tra il suo accusatore e la giovane assistente. Storia decisamente intrigata e poco chiara, remake di un vecchio cavallo di battaglia di Fritz Lang, che focalizza l'attenzione su un giornalismo senza scrupoli e sulla politica corrotta.

Esilarante antimilitarismo

patia e capacità paranormali. Leggere il pensiero dell'avversario, far sparire le nuvole, attraversare i muri ed uccidere una capra semplicemente fissandola negli occhi. Esilarante commedia, tratta dal libro del giornalista Jon Ronson, con uno strepitoso cast di attori (grande Jeff Bridges nei panni di un militare che si trasforma in figlio dei fiori) che riesce a dare un taglio grottesco ed apparentemente strampalato ad una pellicola profondamente anti-militarista (stile M.a.s.h. di Altman). Una sonora presa per i fondelli degli strateghi della guerra.

l’uomo che fissa le capre Regia: Grant Heslov con George Clooney, Jeff Bridges, Ewan McGregor, Kevin spacey

La storia è più vera di quanto pensiate. Un esercito di guerrieri new age che profetizzano la non violenza e fanno uso di Lsd, finanziato dal governo americano, per combattere il nemico sfruttando tele-

Non è più il protagonista di "Tre metri sopra il cielo". L’attore pugliese si sdogana definitivamente dalle prime interpretazioni di "bello e dannato" ma dall'espressione fissa. Riesce per la prima volta a dare spessore ed intensità ad un personaggio non certo facile come quello del terrorista di Prima Linea, Sergio Segio. Notevole anche la prova della Mezzogiorno nei panni di Susanna Ronconi. Probabilmente uno dei film più interessanti finora realizzati su un tema ancora di grande attualità, capace di rispolverare aspre polemiche ed antichi dissidi. Liberamente tratto dal libro "Miccia corta" di Segio, per nulla compiacente o indulgente nei confronti degli anni di piombo, il regista si concentra maggiormente sulle emozioni rispetto ad una ricostruzione storica decisamente piena di lacune.

Due umanità smarrite Good morning Aman Regia: Claudio noce con valerio Mastandrea, said sabrie, anita Caprioli

Grande interpretazione di Mastandrea che riesce a dare vita fin dalle prime sequenze a un personaggio pieno di dolore e solitudine, dallo sguardo disperato e sconfitto. Un ex pugile di quarant'anni intrappolato nelle sue colpe e con un passato da espiare. Una sera sul terrazzo del palazzo dove abita, nel quartiere romano dell' Esquilino, dal quale non esce da oltre due anni, incontra Aman. Un ragazzo si origine somala, scappato a quattro anni con i familiari superstiti dalla guerra, italiano a tutti gli effetti, che non riesce a trovare la sua ragione di vita. Due umanità smarrite alla ricerca della propria identità.


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La star

venerdì 20 novembre 2009

PerSone

quotidiano

Red Carpet

Il click

Nicole Kidman Anna Oxa: eterna adolescente racconta A quasi 50 anni, Anna oxa continua l’effetto a sentirsi un'eterna adolescente. gravidanza Gossipnews l'ha paparazzata in giro per il centro di milano in compagnia di alcuni amici. Jeans larghissimi e stracciati, zeppe ai piedi e zainetto in spalla. un look da ragazzina, che la cantante cresciuta nei quartieri popolari di bari non ha mai abbandonato. neppure nella very fashion milano.

nicole Kidman Nicole Kidman adorava essere incinta. Il motivo? Finalmente poteva dire di avere un seno grosso! L'attrice, famosa per la sua bellezza eterea, non ha certo un corpo formoso, il suo fascino risiede proprio nell'aspetto filiforme e androgino. Ma, almeno per una volta in vita sua, ha provato l'effetto che fa essere una donna con le curve... L'ex moglie di Tom Cruise, il sette luglio del 2008, ha dato alla luce la sua prima figlia naturale (l'attrice ha altri due ragazzi, adottati con lo stesso Cruise), frutto dell'amore con il secondo marito, il cantante country Keith Urban. E, mentre aspettava la piccola Sunday Rose, Nicole era felice dell'effetto che la gravidanza aveva sul suo décolléte: "Il mio seno ha rivelato la star - non è mai stato prosperoso, così, quando ero incinta, ho raggiunto una taglia normale. La cosa mi piaceva! Mi sentivo finalmente una donna con la D maiuscola".

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Paolo Bonolis riesce a incastrare l’Italia Chi ha incastrato Peter Pan?' di Paolo Bonolis su Canale 5 e' il programma piu' seguito del prime time di mercoledì, superata Italia-Svezia. La trasmissione su Canale 5 ottiene 7.217.326 telespettatori, con uno share del 28,98%. L'incontro amichevole di calcio ItaliaSvezia in onda su Raiuno ha avuto 6.013.616 telespettatori, share 21,72%. Record stagionale poi ieri sera per X-Factor su Raidue, che ottiene 2.652.752 spettatori e il 12.68% di share.

Parata di vip per re Valentino

elenoire Casalegno Accoglienza calorosa a Milano per Valentino Garavani. Alla proiezione de 'L'ultimo imperatore', il docu-film che ripercorre la carriera dello stilista, si sono precipitati tantissimi personaggi noti. A calcare il red carpet anche Martina Colombari mano nella mano con il suo Billy Costacurta. Poi due ex 'rivali' in amore: Simona Ventura e Cristina Parodi, entrambe in rosso. Così come la neo-single Elenoire Casalegno. Poi Emanuela Folliero in splendida forma, Piero Chiambretti, Silvana Giacobini, Re Giorgio Armani, Rossella Brescia con Luciano Cannito, Stefania Rocca con il compagno Carlo Capasa.

Martina e Primo presto sposi Innamorata e felice. Martina Stella parla del suo legame con Primo Reggiani in un'intervista a Diva e Donna. L'attrice, presto su Canale 5 con "Angeli e Diamanti", una fiction ispirata alla serie tv culto "Charlie's Angels", ammette quanto le dispiaccia incontrare poco il fidanzato

per impegni sul set: "A volte non vederlo mi pesa moltissimo, ma fa parte di questo meraviglioso lavoro e quindi va bene così". In futuro non pensa ancora al matrimonio: "E' presto par parlare di nozze, siamo molto giovani entrambi e spesso siamo lontani". La 'stella' dell'amore

la coppia continua a brillare, ma senza rimandare sui due un profumo inebriante di fiori d'arancio...


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