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Anno I - n. 163- Martedì 22 dicembre 2009

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Dopo i tre e gli aeroporti, in difficoltà le autostrade

L’Italia in bianco La situazione sulle autostrade alle 6 di stamattina Previsto un nuovo peggioramento già in serata

Nevica da ieri pomeriggio su circa mille chilometri della rete di Autostrade per l'Italia e nella notte si sono verificati estesi fenomeni di pioggia gelata su circa 300 Km di autostrade. Ecco il punto fatto dal Gruppo Autostrade alle ore 6 di stamattina. Nella notte, per oltre 7 ore, si sono verificati estesi fenomeni di pioggia gelata sulle seguenti tratte autostradali: A7 tra Genova Bolzaneto e Genova ovest; A10 - tra bivio A7 e Genova Pegli; A12 - tra bivio A7 e Genova Nervi; A1 - tra Reggio Emilia e Roncobilaccio; A13 - tra Bologna e Ferrara nord; A14 - tra bivio A1 e Cattolica; A23 - tra Udine sud e Gemona. Per fare fronte a questo fenomeno, viene spiegato, si sono attivate 'safety car' da parte della Polizia Stradale, secondo il previsto piano operativo, o disposta la chiusura dei tratti interessati. Alle ore 6, le tratte autostradali interessate dal pomeriggio di ieri dagli eventi nevosi sono le seguenti: A1 Inizio autostrada-Terre di Canossa; A4 Pero - bivio A21; A8 bivio A4Varese; A9 bivio A8 - Chiasso; A7 Serravalle Scrivia-bivio A12; A26

bivio A10 - SS 33 del Sempione; A5 Autoporto- bivio SS 26; A6 Torino - Savona; A10 Genova Pegli Savona; A13 Occhibello - Padova Industriale; A23 Udine sud Confine di Stato; A27 bivio A4 - SS 51 Alemagna; Piazzale italiano del Traforo del Monte bianco; A24 Carsoli-L'Aquila ovest. Autostrade per l'Italia prevede un miglioramento in tarda mattinata ma poi una nuova intensificazione in serata con possibili precipitazio-

ni a carattere nevoso solo su Pianura Padana occidentale ed area milanese. Gli automobilisti sono invitati ad informarsi sulle condizioni meteo e della strada prima di partire e durante il viaggio e a porre la massima attenzione alle indicazioni dei cartelli a messaggio variabile; ascoltare Isoradio (103.3), Rtl 102.5 o altre emittenti dedicate.Per ulteriori informazioni chiamare il call center di Autostrade: 840.04.21.21.

30 arresti a Gioia Tauro e nel Lazio

Le mani della ‘ndrangheta sui traffici con la Cina Un'operazione dei carabinieri ha portato stamattina a una trentina di arresti in Calabria e nel Lazio di presunti affiliati alle cosche della 'ndrangheta che controllavano importanti attività commerciali nel porto di Gioia Tauro, nonché di due funzionari della dogana. Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa ma anche di importazione di notevoli quantità di prodotti cinesi con la complicità di società di import-export che, eludendo i controlli, evadevano i dazi. A far emergere il traffico illegale è stata la collaborazione tra i carabinieri del Ros e l'ufficio antifrode doganale. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, sono stati sequestrati numerosi container di merce, spesso contraffatta, per un valore di decine di milioni di euro.

Napolitano in difesa del Parlamento Non c'è ancora il clima propizio, ma ci sono tutte le premesse per crearlo e imboccare la «strada maestra» della larga condivisione, per realizzare in questa legislatura, «con un approccio realistico, alcune essenziali e ben mirate riforme». Così si è espresso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo ieri al Quirinale le alte magistrature dello Stato. Ma il capo dello Stato ha colto l’occasione per ribadire che le prerogative del Parlamento vanno salvaguardate, soprattutto evitando di abusare

della decretazione di urgenza e del ricorso al voto di fiducia da parte del governo quando non ne esiste la necessità procedurale. Napolitano ha anche espresso «turbamento per la brutale aggressione» al premier Silvio Berlusconi. Naturalmente anche questa volta i commenti delle varie forze politiche sono stati molto positivi; il più entusiasta è apparso il legista Calderoli. Resta da vedere se i buoni propositi manifestati troveranno conferma nei comportamenti.

Intanto è previsto per oggi il via libera definitivo del Parlamento alle legge Finanziaria. I lavori del Senato riprendono questa mattina: con la replica dei relatori e del governo si chiuderà la discussione generale. In bilico, ma è sempre più probabile che non venga posta, la possibilità che l'Esecutivo chieda anche a Palazzo Madama la fiducia: i tempi stringono, considerato che sempre oggi iniziano le vacanze di Natale per i senatori. La manovra lorda nel 2010 vale oltre 11,1 miliardi.


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cronaca

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DIsaGI

Non faceva pagare la spesa agli amici Cassiera arrestata

portate i panini per viaggiare con i treni italiani

Aveva fatto passare alla cassa una coppia di amici non facendo pagare loro la spesa che doveva servire per la cena della vigilia di Natale e per il pranzo del giorno dopo, ma è stata scoperta e arrestata dai carabinieri. Protagonista della vicenda una cassiera 51enne di un ipermercato sulla Tiburtina, nella periferia romana, che già da qualche giorno era "sotto osservazione" da parte dei suoi superiori. Arrestata anche la coppia di amici. Negli ultimi giorni, i due incensurati, approfittando del ruolo di cassiera della loro amica, avevano portato via Cassiera di un ipermarket di Roma arrestata perchè senza pagare prodotti per oltre duemila euro. non faceva pagare la spesa ad amici.

L’ad di Ferrovie Mauro Moretti ha detto: “Abbiate pietà. Quando si lavora si può anche sbagliare. Siamo stati l’unico servizio italiano che non hanno mai interrotto il servizio: invece strade e servizi portuali sono stati interrotti”. L’amministratore delegato di Ferrovie Mauro Moretti ha detto: “Oggi hanno circolato 3700 treni e 400 stanno circolando ora”. «Per le lunghe percorrenze, nel caso dovesse saltare la rete elettrica e quindi il treno fermarsi, il mio unico consiglio a chi prende il treno è quello di portare qualche coperta, un pò d’acqua e qualche panino in più».

MaLTeMpo

poLITIca

A Cossiga lo “scudetto” Neve e gelo in Italia Soldati a Milano dei Ddl presentati Come l’Inter in campionato: nessun avversario in grado di contrastarla e all’orizzonte lo scudetto. Nel caso del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, senatore a vita, lo scudetto sono i 64 disegni di legge presentati come primo firmatario (oltre ai 25 come cofirmatario) a palazzo Madama dall’inizio della legislatura, con i quali ha sbaragliato la concorrenza degli altri 6

senatori a vita, gli ex presidenti della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi, Rita Levi Montalcini, Giulio Andreotti, Emilio Colombo e Sergio Pininfarina, questi ultimi due a quota zero. L’iniziativa legislativa di Cossiga si è concentrata soprattutto su questioni attinenti la giustizia. E soprattutto legate ai servizi segreti, settore al quale Cossiga è sempre stato legato.

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione e stampa: via Carciano 45, 00131 Roma tel. 06 86293192 redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Pesanti disagi su strade, autostrade e aeroporti, 350 treni cancellati con la stazione di Venezia assediata dal gelo, temperature polari dalla Valle d’Aosta all’Abruzzo, chiusura anticipata delle scuole in diverse regioni, Milano in tilt a causa delle nevicate, con il ministro della Difesa Ignazio La Russa che ha disposto l’invio di 800 militari, la metà subito, per pulire le strade ed evitare ulteriori disagi ai cittadini: per il secondo giorno consecutivo la morsa di neve e gelo si è stretta sull’Italia centro-settentrionale. «La situazione è critica» sintetizza il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, sottolineando però che «L’Italia non è nel caos» come invece è avvenuto in altri paesi europei, investiti anche loro dall’ondata di maltempo. «Fino a 10-15 anni fa – dice – in un momento come questo, l’Italia si sarebbe bloccata. E invece oggi non è così: Parigi o Londra sono completamente paralizzate, in Italia, malgrado i ritardi, ogni grande città è raggiungibile». Parole condivise dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli: «il sistema dei trasporti è stato messo a dura prova – ha detto – ma il nostro paese sta rispondendo in modo soddisfacente anche a questa emergenza, evitando blocchi che nel periodo natalizio avrebbero gettato il sistema nel caos».

L’OnOmasticO

Pietro Kanijs comunemente chiamato canzio dalla latinizzazione di Kenty o Kety, sua città natale in polonia, Giovanni nasce nel 1390 sotto il re Ladislao II, iniziatore di una decennale guerra contro i cavalieri teutonici. all'Università di cracovia diverrà «baccelliere» e poi «maestro in arti». Divenuto sacerdote e quindi direttore della scuola del monastero del santo sepolcro a Miechow, sarà proprio a cracovia che ritornerà nel 1429, per insegnare e studiare teologia. compirà quattro pellegrinaggi a roma e uno in palestina, prima di morire nel 1473 a 83 anni.


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sTaTI UnITI

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FrancIa

Obama soddisfatto “La riforma sanitaria è ormai una realtà”

cielo azzurro e sole Bagno natalizio a Villeneuve

Il presidente Obama ha detto a Washington che la storica riforma sanitaria ''sta per diventare una realta''. Per Obama l'accordo raggiunto al Senato, che garantisce ai democratici i 60 voti necessari per far approvare la legislazione, ''eè un importante passo avanti'' sulla strada della riforma. Tornando poi sull'accordo sul clima siglato a Copenaghen, Obama lo ha definito 'un'importante svoltà nella battaglia contro gli effetti del riscaldamento del pianeta. Insomma, nonostante calino i sondaggi di popolarità il presidente Obama comincia a rac- Nonostante la sua popolarità sia in calo. Obama sta cogliere i suoi frutti. raccogliendo i suoi frutti. Come la riforma sanitaria.

Cielo azzurro, sole, mare. Come non concedersi un tuffo in quell'acqua limpida? A Villeneuve Loubet, vicino a Nizza, nel Sud della Francia gli ingredienti ci sono tutti per una splendida vacanza. Peccato che la temperatura dell'acqua sia di 7°C e che sia il 20 dicembre. Ma un gruppo di coraggiosi (e poco freddolosi) bagnanti si è concesso comunque una nuotata fuori stagione e un brindisi pre-natalizio. Una tradizione che dura da diversi anni e alla quale partecipano diverse decine di persone. Appuntamento, ora al prossimo anno per l’ennesimo bagno natalizio secondo tradizione.

FaKKa

FrancIa

Eurostar fa viaggiare Petrolio, mezzo ritiro passeggeri del weekend delle truppe iraniane La società Eurostar ha confermato ieri sera che oggi sarà riattivato un «servizio limitato» dei treni che collegano Londra con Parigi e Bruxelles attraverso il tunnel sotto la Manica. Un comunicato pubblicato sul sito web della società spiega che «i treni partiranno tra le 7.30 e le 18.00». Oggi, comunque, possono viaggiare «solo i clienti che hanno un biglietto che in origine era per sabato 19 o domenica 20 dicembre». Chi ha biglietti che erano prenotati per ieri (lunedì) e oggi (martedì) potranno farli valere mercoledì 23 dicembre. A loro volta, quelli con biglietti per mercoledì 23 e giovedì 24 potranno farli valere il 24, giorno della vigilia di Natale. La società continua a «consigliare fortemente ai clienti i cui viaggi non sono essenziali a non viaggiare e a cambiare i loro biglietti con un viaggio in date posteriori o a farseli rimborsare». I clienti vengono anche consigliati di non tentare di viaggiare autonomamente tramite i porti della Manica o attraverso l'Eurotunnel a meno che non abbiano «prenotazioni confermate». Intanto la società sta indagando sul guasto di sei treni - che trasportavano 2.500 passeggeri - cinque dei quali fermatisi nel tunnel sotto la Manica che collega Francia e Gran Bretagna.

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entre sui giornali circolano ipotesi sulla candidatura dell'ex premier di centrosinistra Massimo D'Alema alla presidenza del Comitato di controllo parlamentare sui servizi segreti, Francesco Rutelli ha reso pubblica la sua decisione di lasciare definitivamente la guida del Copasir. "Francesco Rutelli ha comunicato ai membri del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica le proprie 'dimissioni irrevocabili'

Le truppe iraniane hanno compiuto un parziale ritiro da un pozzo petrolifero conteso da Teheran e Baghdad. Lo ha riferito un portavoce del governo iracheno, attenuando forse così la tensione fra i due Paesi per una controversia di confine. Ali al-Dabbagh ha detto che un piccolo gruppo di militari iraniani che avevano preso possesso del pozzo petrolifero in una remota regione del confine fra i due Paesi la settimana scorsa non controllano più il pozzo, che l'Iraq considera parte del suo campo petrolifero di Fakka. “La bandiera iraniana è stata ammainata. Le truppe iraniane si sono ritirate di 50 metri, ma non sono tornate da dove erano venute. Il governo iracheno ha chiesto che i militari tornino dov'erano prima", ha detto Dabbagh.

IL caso

Copasir, dopo Rutelli arriva D’Alema da Presidente del Copasir, dice un comunicato diffuso via email dal suo portavoce. "La lettera è stata trasmessa lo scorso venerdì 18 dicembre, al termine degli adempimenti che Rutelli si era impegnato a concludere come Presidente", e cioè le audizioni relative all'aggressione subita

dal premier Silvio Berlusconi a Milano domenica scorsa. Nella lettera, "Rutelli ricorda che la sua decisione 'non è un atto dovuto' poiché non è richiesto né dalle norme né dalla prassi". ubito dopo l'uscita dell'ex sindaco di Roma e ministro della Cultura dal Pd per dare

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vita alla centrista "Alleanza per l'Italia", alcuni esponenti democratici ne avevano reclamato le dimissioni dalla guida del comitato. l 12 novembre scorso, Rutelli aveva dunque annunciato di aver deciso di rimettere il mandato, affermando che l'indicazione del nuovo presidente sarebbe spettata ancora al Pd, principale partito di opposizione.

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napoli

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Monza

Da oggi Mercatino Detenuto brucia multietnico aperto la cella: agenti feriti

L’edizione dell’anno scorso del Mercatino multietnico Il Comune di Napoli, da sempre impegnato nell'accoglienza, nel favorire l'integrazione e nel tutelare le cittadine e i cittadini migranti, organizza la IV edizione del “Mercatino multietnico”, che si svolgerà da oggi fino al 26 dicembre 2009, in Piazza Dante a Napoli. Questo evento - ha detto l’assessore alle politiche sociali del Comune - è diventato un appuntamento atteso ed importante nel reale processo di integrazione delle migranti e dei migranti presenti nella nostra Città. L'iniziativa nasce da proposte

avanzate dagli stessi cittadini migranti ed ha riscosso, nelle precedenti edizioni, un successo notevole, ed ha contribuito all'affermazione dei diritti umani, contro la xenofobia ed il razzismo, contaminando sia la cittadinanza napoletana che gli stessi migranti presenti in città. Stamattina alle ore 11 si terrà la conferenza stampa di inaugurazione dell'evento, cui prenderanno parte: Giulio Riccio, assessore alle politiche sociali del comune di Napoli; Svitlana Hryhorchur, responsabile provinciale sportello immigrati RdB

Il detenuto responsabile dell’incendio della propria cella nella Casa Circondariale di Monza è stato denunciato all’autorità giudiziaria e trasferito in altra struttura penitenziaria della Lombardia. La cella incendiata è stata totalmente distrutta e pertanto, allo stato, inagibile. Eugenio Sarno, segretario generale della Uil pubblica amministrazione penitenziari, aggiorna le notizie del grave fatto di cronaca avvenuto ieri nella Casa Circondariale di Monza: «L’incendio - riferisce - si è sviluppato in una cella della sezione infermeria del carcere monzese dove è stato necessario evacuare i pochi detenuti presenti. Fortunatamente la sezione infermeria era insolitamente poco affollata, per cui per il personale di polizia penitenziaria è stato più agevole portare a termine l’evacuazione dei sei detenuti presenti. Allo stato non è ancora possibile stabilire le motivazioni dell’insano gesto anche se le particolari condizioni mentali dell’uomo potrebbero far propendere

per l’ipotesi di un gesto sconsiderato senza alcuna motivazione». Sono, invece, nove gli agenti penitenziari ricoverati all’Ospedale San Gerardo di Monza. Le loro condizioni di salute per fortuna non solo particolarmente gravi. Per ora sono tenuti in osservazione. A loro il sindacato lha fatto giungere manifestazioni di soloidarietà e di gratitudine per aver impedito con il loro coraggioso intervento conseguenze molto più gravi per uomini e cose. L’episodio comunque riporta all’attualità le difficili condizioni di lavoro del personale di polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Monza «Da tempo immemore - fa notare Sarno - la Uil Penitenziari e tutte le altre organizzazioni sindacali hanno segnalato al Dipartimento la particolare e difficile situazione di Monza: dall’inefficiente servizio mensa alle disastrate condizioni della caserma degli agenti penitenziari». La criticità più grave, però, attiene alla situazione degli organici.

Dall’Inps solidarietà ai licenziati Yamaha La Rappresentanza di base dell’ Inps di Monza esprime la sua solidarietà ai lavoratori della Yamaha in lotta per la difesa del posto di lavoro contro i sessantasei licenziamenti, il rifiuto della cassa integrazione, in sostanza la decisione della multinazionale giapponese di chiudere lo stabilimento di Lesmo e trasferire l’unità produttiva in Spagna. «La nostra solidarietà - è detto in un messaggio -

è ancora più convinta di fronte alla dura lotta dei lavoratori che dal 17 dicembre, nonostante la rigida temperatura, hanno deciso di salire sul tetto come forma di protesta. La crisi capitalistica morde anche in Brianza. Sono migliaia i lavoratori colpiti dai licenziamenti, cassa integrazione e mobilità come anticamere del licenziamento: Carlo Colombo di Agrate, etc. Proprio per questo la nostra

solidarietà si estende a tutti i lavoratori che lottano per la difesa del posto di lavoro ed i diritti conquistati in decenni di lotte in una Repubblica “fondata sul lavoro”, come recita la Costituzione. Invitiamo tutti i lavoratori, i democratici ad esprimere la loro solidarietà ai lavoratori della Yamaha partecipando/visitando il presidio davanti ai cancelli della Yamaha di Lesmo».


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calabria

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Lazio

Scopelliti: “Basta Polverini si lancia attacchi personali” Zingaretti frena Alle scorse elezioni del comune di Reggio Calabria è risultato il sindaco più amato di Italia, con oltre il 70 percento delle preferenze e ora mira a diventare il governatore più amato della regione. Eh sì, perché il sindaco Giuseppe Scopelliti è il candidato ufficiale del Pdl in Calabria. Non che ci fosse bisogno dell’ufficializzazione, dato che i numeri parlavano già da soli, anche se negli ultimi tempi circolava anche il nome di Bernardo Misaggi, medico personale di mamma Rosa (Berlusconi). Una trovata dei concorrenti, secondo Scopelliti che vorrebbe invece «una campagna elettorale propositiva e non fatta di attacchi personali». Per i suoi primi 100 giorni pensa di puntare tutto sul «miglioramento della sanità, burocrazia e ripresa economica». Ma teme invece che «visto che non hanno fatto niente in questi 5 anni», la sinistra «punterà solo su una campagna denigratoria nei miei confronti». ora è uscita fuori quella storia del bando regionale che dava a reggio calabria 15 milioni di euro per fare

delle case popolari, per le quali il comune avrebbe dovuto concorrere con il 30 percento... Ma sembrerebbe che la delibera comunale non sia mai arrivata... «Tutte menzogne, questa è una storia che ha tirato fuori l’assessore Demetrio Naccari, che è anche lui di Reggio Calabria». Ma la delibera c’è o non c’è? «La delibera c’è, l’abbiamo fatta con 4 giorni di ritardo, dopo che la regione ci ha messo un anno per decidere sul bando». Troppo tardi? «No, la data non era vincolante. Ora se vogliono accampare scuse per non darci i fondi... Quello che sta avvenendo è una campagna denigratoria nei miei confronti. L’ha sentita quella storia della mia condanna al Consiglio di Stato?». no, non mi pare... Allora il sindaco di Reggio Calabria ce la racconta per filo e per segno. La storia è interessante e merita un approfondimento. Carte alla mano la racconteremo anche a voi. eloisa covelli

Oggi il Pdl avrà un candidato ufficiale alla presidenza della Regione Lazio: è infatti il gran giorno di Renata Polverini, leader Ugl, che presenta ufficialmente la sua candidatura. «Il programma sarà pronto a gennaio e sarà concordato con tutte le forze politiche della coalizione, a partire dal Pdl. Conterrà pochi punti, concreti e anche i tempi in cui li realizzeremo», ha annunciato ieri sera la Polverini intervenendo ad un convegno su “Valori e identità”, insieme con il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. La candidata ha già le idee chiare e un obiettivo ambizioso: “Porteremo il Lazio - ha detto tra gli applausi - alla guida di tutte le Regioni italiane. Questa è una sfida difficile, non ho dubbi, ma tutto il tempo che ho lo dedicherò a questa Regione, a partire dalla campagna elettorale”. La Polverini, consapevole di essere stata scelta anche perché “non sono tesserata al Pdl”, ha già enunciato anche il suo stile in campagna elettorale: niente insulti e rispondere con i fatti. “Cercherò di fare

una campagna elettorale porta a porta - ha proseguito come ho fatto da sindacalista, andando a parlare con i lavoratori sui posti di lavoro”. Una corsa, la sua, che rischia però, almeno per un po’, di essere solitaria. In casa centrosinistra, infatti, manca ancora uno sfidante e sebbene il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti non smetta di dire che “non ci sono le condizioni” per la sua candidatura, il nome dell'inquilino di Palazzo Valentini resta ancora l'unico in gioco, e molti danno la sua discesa in campo, alla fine, tutt'altro che improbabile. Lui oggi ha passato la palla ai vertici di partito: “Il Pd parta con un nome, che non può essere il mio, per costruire la coalizione. La Polverini ufficializzata? Non bisogna farsi prendere dallo spirito di rincorsa, ma essere sereni e forti”. Oggi in casa Pd è prevista una riunione di partito. E al centro dei dibattiti, inevitabilmente, ci sarà anche Zingaretti: “Lui farà quello che deciderà il partito” ha detto l'assessore regionale al Turismo Claudio Mancini.

Roma: vigili armati, ma niente pistoleros «Nessuno faccia il pistoleros, fate in modo che nessun cittadino romano si senta solo e insicuro». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno si è rivolto lunedì ai 300 vigili urbani della capitale ai quali ha "simbolicamente" consegnato l'arma, una Beretta 84. Alemanno ha ricordato, davanti al comandante Angelo Giuliani, che «avere un'arma in servizio è una responsabilità profonda,

bisogna usarla solo in casi estremi e avere un atteggiamento ancor più disponibile per affrontare i problemi». «Molte armi sono ancora da consegnare - ha detto Alemanno - perché è necessario un attentissimo lavoro di addestramento e bisogna procedere gradualmente. Anche se il passaggio è simbolico possiamo dire che da oggi - ha aggiunto - il corpo della polizia municipale è armato e in

grado di difendersi anche nelle situazioni più rischiose». «La vera sfida è come si porta l' arma e non averla nella fondina». È quasi un monito quello che il Comandante generale del Corpo dei vigili urbani Angelo Giuliani ha rivolto ai suoi 300 vigili urbani «armati» che hanno superato il corso di addestramento presso il Centro di perfezionamento al tiro della polizia di Stato a

Nettuno e le visite mediche fisiche e psichiche. Giuliani, nel ribadire che la consegna delle prime 300 pistole «è solo un primo passo per la difesa personale dell'agente ma garantisce più sicurezza ai cittadini. Un agente sicuro ha ricordato - dà più sicurezza». Il Comandante ha detto inoltre che « il Corpo si armerà tutto, ma con gradualità perchè abbiamo scelto la politica dei piccoli passi».


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carceri

Il caso Cucchi si rivela sempre più un segnale Grazie al senso di giustizia e di amore della famiglia Cucchi, a cui va tutto la mia solidarietà e affetto, le indagini sulla morte di Stefano stanno andando avanti. Con la speranza che questo possa servire ad aprire una fessura di verità e trasparenza su quello che accade fra queste mura. Molti si chiedono perché i prigionieri quando vengono picchiati non denunciano le botte. Alcuni detenuti non lo fanno per cultura, altri invece non parlano, non reagiscono, non protestano, in particolar modo i più deboli, perché hanno paura della “giustizia” e dello Stato, più che delle botte. Hanno paura della Polizia Penitenziaria e della Magistratura perché sanno che i giudici non credono mai a loro, credono solo ai “buoni” con la divisa. E poi non tutti i detenuti hanno una famiglia meravigliosa come Stefano che sta lottando per avere giustizia. È solo grazie al coraggio della famiglia Cucchi che sta emergendo la verità, ma poi tutto ritornerà come prima e quando accadranno questi fatti si dirà che la colpa è di solo poche mele marce. I sindacati di Polizia Penitenziaria anche di fronte a questi gravi episodi rivendicano più soldi, più uomini, più mezzi. Non regge questo ragionamento secondo cui le guardie carcerarie sono poche e stressate e quindi ci sta che possano avere la mano pesante con qualche detenuto. E’ come legittimare che si va a fare una rapina perché si ha bisogno di denaro per cambiare la macchina. Fare reati fuori è un conto, farli dentro, da chi indossa una divisa, è ancora più da criminale. In un paese la giustizia dovrebbe essere il bene più prezioso e maltrattare, istigare al suicidio, picchiare, a volte uccidere, un prigioniero che non si può difendere, è il più disumano dei delitti.

La tribuna Nei carceri italiani ci si toglie la vita più che in qualsiasi altro carcere nel mondo non tanto per mancanza di libertà, ma soprattutto per carenza di giustizia e umanità. In carcere le parti si invertono e ti accorgi di essere migliore e meno criminale di chi porta una divisa. E io mi sono accorto che c’è più legalità nella malavita che nello Stato. Il carcere in Italia è dominato dall’ingiustizia e qualsiasi cosa accada è sempre colpa del detenuto. Il carcere, così com’è, quando ti va bene, ti annienta, ti stritola, ti elimina, quando ti va male, ti uccide o ti fa suicidare. Non lo dico solo io che sono brutto, sporco, cattivo e pure ergastolano, ma lo dice anche la Fondazione Farefuturo, vicina all’attuale Presidente della Camera, che dichiara: «In Italia troppi casi Cucchi» (“Il Manifesto” di sabato 14 novembre 2009). E Vincenzo Cerceo, colonnello in congedo della Guardia di Finanza di Trieste, sulla rubrica “Lettere” di “Liberazione” di domenica 15 novembre 2009 scrive «I detenuti picchiati (da sempre)… Ho prestato servizio per oltre 28 anni per compiti di polizia giudiziaria ed ho potuto costatare che il fenomeno, purtroppo, esiste da sempre, almeno fino a quando sono stato in servizio, ed è comune a più corpi di polizia». carmelo Musumeci Carcere Spoleto

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Stefano Cucchi, sulla cui morte dopo l’arresto è in corso un’inchiesta dell’autorità giudiziaria

stampa di questi mesi ma anche le dichiarazioni del sindaco di Venezia e del portavoce del presidente Galan, Franco Miracco. Ci auguriamo che il ministro Bondi voglia smentire voci e illazioni. In ogni caso chiederemo che la questione sia sottoposta ad una discussione nella sede delle competenti commissioni parlamentari". Giuseppe Giulietti portavoce di Articolo 21 Vincenzo Vita parlamentare del Pd

Un provvedimento Nel ddl che azzera sul processo breve il consiglio una svista della Biennale? Chi sta tentando il golpe alla corretta Biennale di Venezia? Lo chiediamo in extremis al minstro Bondi in relazione alle notizie pubblicate ieri da numerosi quotidiani veneti. Stando alle cronache di quei giornali, il governo con un colpo di mano e saltando il parlamento si appresterebbe a inserire nel provvedimento sugli enti lirici una riga killer per azzerare il consiglio della Biennale. Questo nonostante i risultati raggiunti e il ricostruito clima unitario che ha registrato un consenso ampio e trasversale come dimostrano peraltro non solo la rassegna

martedì 22 dicembre 2009

Con l'approvazione del nostro emendamento sul processo breve si è posto rimedio ad una grave svista della maggioranza nella redazione del testo. Senza questa correzione infatti il processo breve si sarebbe applicato solo ai delitti puniti con la reclusione e non anche a tutti gli altri reati puniti con la pena dell'arresto

(sempre inferiore ai dieci anni), il che avrebbe determinato una irragionevole (ed ulteriore) disparità di trattamento tra le varie categorie di processo e di imputati. La rapidità e la fretta con cui il disegno di legge sul processo breve era stato redatto aveva comportato evidentemente un errore macrocoscopico che grazie alla nostra opera di riduzione del danno è stato corretto. Una modifica che rende la nuova disciplina applicabile anche a tutte le contravvenzioni (non solo dunque ai delitti che prevedono la reclusione, ma anche a tutti gli altri reati previsti dal codice penale come le contravvenzioni appunto che prevedono l’arresto). Il provvedimento arrivera' in aula solo alla ripresa dei lavori dopo le vacanze di Natale e confidiamo che si sia avuto il tempo per riflettere su un fatto: se c’è un provvedimento preliminare di cui necessita il Paese, prima di intraprendere organiche riforme in materia di giustizia, questo è l’amnistia. Donatella poretti deputato radicale del Pd Mario perduca Partito radicale

per commenti e lettere da pubblicare su queste pagine scrivete a: tribuna@altroquotidiano.it


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La tribuna

all’incontro convocato dal ministro sul personale civile non dirigente di polizia

martedì 22 dicembre 2009

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La migLiOre deL giOrnO

Caro Brunetta, ecco perché non verremo Abbiamo inviato al ministro Brunetta la seguente lettera. Signor ministro, abbiamo ricevuto dai suoi uffici una lettera di convocazione, per la giornata del 22 dicembre, relativa alla prosecuzione delle trattative e della concertazione inerenti il biennio economico 2008 – 2009 riguardante il personale non dirigente delle Forze di Polizia ad ordinamento civile, ad ordinamento militare e le Forze Armate. Come rappresentanti della quasi totalità delle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato, Le comunichiamo che non è nostra intenzione prendere parte all’incontro in questione perché non sono stati rispettati gli impegni assunti formalmente dalla compagine governativa. Rispetto all’ultima riunione da Lei convocata, svoltasi il 16 settembre scorso, non si registrano novità che possano indurci a modificare l’indisponibilità a proseguire la trattativa per rinnovare un contratto che è scaduto ormai da due anni, caso più unico che raro anche rispetto al resto del pubblico impiego. L’offerta governativa continua a limitarsi ad un incremento pari al tasso inflattivo, il 3,2 per cento, senza per altro fornire garanzie sugli arretrati che il personale deve percepire. Ad oggi, per quel che riguarda il biennio economico 2008 – 2009, non sono state previste risorse economiche aggiuntive per valorizzare la specificità professionale. Gli impegni finora assunti, per altro ancora da concretizzare, prevedono risorse aggiuntive pari a cento milioni di euro dal prossimo anno e quindi si tratta di appostamenti che saranno utilizzati nell’ambito del prossimo contratto. Non è stata, altresì, ancora impressa la giusta accelerazione all’iter di approvazione del riordino delle carriere e siamo fermi alle Sue pubbliche dichiarazioni di impegno del novembre 2008. Urge, inoltre, pro-

cedere all’avvio dei tavoli della previdenza complementare. In questo caso il Comparto Sicurezza risulta fortemente penalizzato rispetto al restante pubblico impiego e, anche in considerazione delle modifiche al sistema previdenziale previste dal 2010, i giovani appartenenti alle Forze dell’Ordine rischiano di trascorrere in povertà i loro anni di vecchiaia. Per questi motivi, confermiamo la nostra indisponibilità a partecipare alla riunione convocata per la giornata del 22 dicembre e confermiamo il nostro stato di agitazione e mobilitazione. Distinti saluti. I segretari Generali dei sindacati di polizia

Zone franche urbane: impegno da rispettare Se dal prossimo 1° gennaio il governo non farà partire le Zone Franche Urbane in Italia (gran parte delle quali nel Mezzogiorno e tre in Calabria) ci troveremmo davanti ad una situazione molto grave, ad un governo che agisce con l'inganno e che prende in giro le popolazioni che vivono in aree difficili dal punto di vista sociale ed economico. Ci troveremmo davanti ad un governo irresponsabile che, davanti ad una crisi che si fa sentire in maniera sempre più grave, preferisce nascondere la testa come uno struzzo. Le Zone franche urbane definite dal governo Prodi nel 2007 - rappresentano una speranza di crescita economica e sociale per le zone interessate, per le piccole e medie imprese, per lo sviluppo e l'occupazione di vaste aree del paese, soprattutto al Sud e per le tre aree in Calabria. Il governo aveva mantenuto gli impegni presi a suo tempo da Prodi, e un paio di mesi fa aveva sottoscritto le intese con i sindaci interessati. La partenza ufficiale delle Zone franche urbane è prevista per il 2010. Ma sembra certo

Giannelli sul “Corriere della sera”

che nel Decreto “milleproroghe” il ministro Tremonti abbia deciso lo scivolamento al prossimo anno. Se è così, non possiamo che gridare alla irresponsabilità di un governo che non mantiene nemmeno gli impegni sottoscritti. Ho già annunciato una mia interpellanza urgente per sapere se queste notizie sono vere e se non ritiene di dovere rivedere questa inspiegabile posizione. Franco Laratta deputato del Pd, Cosenza

Archiviato Qualitel ma sale il canone Rai E’ da condividere il giudizio critico espresso dall'Agcom in ordine all'aumento del canone Rai perché avviene all'indomani di un irrazionale passaggio al digitale che ha comportato costi ulteriori (ai danni delle famiglie più povere) anche con chiari disservizi per gli utenti. L'aumento del canone andava legato ad un rafforzamento dell'autonomia industriale ed editoriale e ad una maggiore indipendenza del servizio pubblico dal governo e dalle forze poltiche e ad una nuova attenzione alla qualità, per esempio attraverso l'introduzione di quel Qualitel che sembra definitivamente archiviato. Si tratta dunque di una aumento scollegato da qualsiasi progetto di qualificazione e che

rischia di assumere tristemente il sapore di una mancia, peraltro largamente inadeguata, da parte di chi ha messo praticamente sotto controllo quasi tutto il servizio pubblico rendendolo succube del concorrente privato. Giuseppe Giulietti portavoce di Articolo 21

Lavoratori tv più uniti Va salutata con favore la nascita del Coordinamento Lavoratori Broadcast, una associazione di professionisti del settore televisivo che punta a riunire e dare voce alle categorie della produzione televisiva come troupe, cameraman, tecnici. Queste persone hanno vissuto negli ultimi anni il peggioramento delle condizioni di lavoro del settore: nonostante siano al centro di un business miliardario, coloro che materialmente consentono la messa in onda di trasmissioni televisive vedono solo le briciole di una torta enorme. Costretti turni massacranti; convocati su tempi brevissimi, spediti per pochi euro da una parte all’altra dell’Italia; appalti in cui si scarica sulle loro spalle tutto il peso della concorrenza e del rischio d’impresa. peppe Mariani consigliere regionale del Lazio

per commenti e lettere da pubblicare su queste pagine scrivete a: tribuna@altroquotidiano.it


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Diritti & DOVeri L’aLtrO

L’iniziativa

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sOciaLe

a Cura di Da questa settimana è di nuovo attivo il grande centro di accoglienza polifunzionale diurno “Binario 95” per persone senza fissa dimora, a Roma, in via Marsala 95 presso la Stazione Termini. Dopo 4 mesi di ristrutturazione il centro, gestito come sempre dalla Cooperativa Sociale Europe Consulting, si presenta completamente rinnovato, con un’area di 600 mq dedicata al sostegno sanitario, all’ orientamento occupazionale, alla fisioterapia, a laboratori didattici e creativi di vario genere. L’obiettivo cui tende il progetto e l’azione degli operatori sociali è quello di risolvere innanzitutto le problematiche più impellenti, quelle di prima necessità (doccia, cambio biancheria e per i casi più fragili accoglienza notturna in emergenza), ma anche quello di soddisfare bisogni di tipo relazionale, culturale e di reinserimento sociale. Per ciò che concerne la ricerca del lavoro, per esempio, all’azione di supporto psicologico viene affiancata un’azione di supporto pratico per la redazione di un curriculum e si offre agli utenti l’opportunità di consultare giornali specializzati e internet per le agenzie di lavoro on line. Viene inoltre messa a disposizio-

martedì 22 dicembre 2009

FidaLMa FiLiPPELLi

nuovo centro polifunzionale alla stazione di roma Termini

Accoglienza ai senzatetto al “Binario 95”

La Stazione Termini offre rifugio ai senzafissadimora

ne degli ospiti la possibilità di utilizzare il telefono per effettuare chiamate e di lasciare come recapito personale lo stesso numero del centro diurno o la casella postale della cooperativa. Per quanto riguarda invece l’area culturale e creativa, l’offerta dei laboratori è estremamente variegata: è disponibile un laboratorio di scrittura terapeutica, per dar modo alla persona senza fissa dimora di confrontarsi con se stessa e con la propria storia, con le proprie difficoltà e la volontà di risolverle o meno; è inoltre previsto un corso di italiano per gli utenti stranieri ma anche per la ri-alfabetizzazione di quegli ospiti italiani che non hanno completato gli studi di base. A queste iniziative se ne affiancano altre molto interessanti come un giornale di strada, un laboratorio video con web tv, un laboratorio teatrale, un laboratorio di candele e di puzzle. Non mancano assolutamente le attività ludiche e socializzanti, dalle partite a carte alla pizza del sabato sera. Binario 95 è un progetto sostenuto da Ferrovie dello Stato, che hanno concesso i locali in comodato d’uso, e da Enel Cuore, che ha finanziato la ristrutturazione. f. f.

Un progetto del MIT di Boston per un blog dei detenuti

“Behind the Bars”, dalle sbarre alla rete Il giovane e brillante ricercatore del MIT di Boston Benjamin Mako Hill ha creato “Behind the Bars”, una piattaforma online grazie alla quale i detenuti potrebbero gestire direttamente un blog dal carcere. Sebbene in tutte le carceri del mondo sia rigorosamente proibito l’accesso ad Internet, Benjamin Mako Hill è riuscito a creare “Behind the Bars”, una piattaforma online che permette ai detenuti di gestire un blog dal carcere. Ma chi è Benjamin Mako Hill e,

soprattutto, come funziona “Behind the Bars”? Benjamin Mako Hill, neppure trentenne, è un brillante ricercatore del MIT di Boston, ma prima ancora è stato un abilissimo hacker ed un attivista per le libertà online e per un accesso al web

delle minoranze. Subito dopo aver lavorato all’Olpc, il computer da 100 dollari, è entrato nel comitato scientifico di Wikipedia e si è dedicato a “Behind the Bars”, la sua ultima creatura socio-digitale. Lo scopo di questo affascinante progetto è quello di creare un

software libero che faccia da base ad una tecnologia di scansione e pubblicazione automatica, utilizzabile da tutti, dei post scritti dai detenuti, che al momento vengono inviati per lettera ai familiari, per essere da questi trascritti ed infine pubblicati sulla rete. Un processo lungo e farraginoso che potrebbe essere velocizzato da una tecnologia libera di scansione e pubblicazione, quella a cui sta lavorando Benjamin Mako Hill. Per far sì che i detenuti non siano isolati bensì impegnati sul piano civile. f. f.


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CuLture & tenDenze

martedì 22 dicembre 2009

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Reggio Calabria

La processione dei Bronzi Stavolta non sarà il quadro della Madonna ad essere portato in processione, né il Bambinello, ma i Bronzi di Riace. Che domani mattina lasceranno il museo di Reggio Calabria in pompa magna per approdare a Palazzo Campanella, la sede del Consiglio regionale, collocata sulla punta dello Stretto (al contrario della Giunta, che si trova nel capoluogo di regione, Catanzaro). Una processione in grande stile che bloccherà le strade del centro della città per celebrare quella che tutti i reggini considerano una loro vittoria: i Bronzi di Riace, esempio unico della Magna Grecia, non si sposteranno da Reggio Calabria. Amen. Agli abitanti di questa città, dai ritmi lenti tipici della provincia, non andava giù la decisione di portare le statue a Roma per un restauro. E così dopo l’annuncio fatto nei mesi scorsi erano iniziati i mugugni. Complice anche il fatto che il museo di Reggio Calabria resterà chiuso al pubblico fino al 2011 per le ristrutturazioni per i 150 anni dell’Unità di Italia, si sarebbe voluto fargli fare un giro nella Capitale. Mentre il malcontento cresce, deus ex machina ai primi di novembre la situazione si sblocca. Giuseppe Bova (Pd), presidente del Consiglio regionale, calcoli alla mano, propone di trasferire le statue nella sede del Consiglio e di pagare con i risparmi della regione l’adattamento di un’ampia sala di rappresentanza in un laboratorio di restauro. E così è stato. Non ha trovato nulla da

Salvati (per il momento) dalla clonazione le statue della Magna Grecia, trovate a Riace, restano a casa per il restauro di ELoiSa CovELLi

ridire il sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti, prossimo candidato alle regionali per il Pdl. E neanche il ministro Bondi ha potuto fiatare di fronte ad un piano che aveva avuto il beneplacito della soprintendenza archeologica della Calabria. E davanti ai 500mila euro messi a disposizione dal Consiglio regionale. Domani sarà il gran giorno: i Bronzi saranno trasportati nella loro nuova dimora dove saranno rimessi in forma dai restauratori dell’Istituto centrale di Roma e della soprintendenza calabrese. Tutto questo sotto gli occhi degli abitanti. Il 23 mattina i Bronzi saranno scoperti al pubblico e saranno collocati in una teca trasparente grazie alla quale i visitatori potranno guardare i lavori. Vinta la lotta per mantenere le statue a Reggio, i reggini ne hanno un’altra ancora aperta: quella della loro clonazione. Una sentenza del Consiglio di Stato del settembre scorso ha annullato una decisione del Tar che proibiva di creare una copia dei Bronzi. I cittadini si sono già detti contrari alla loro clonazione con un referendum, un po’ per gelosia per questo simbolo della città, un po’ per paura di vedere ridotto l’afflusso di turisti d’arte (già scemato in questi ultimi anni). Ma il sindaco di Reggio Calabria minimizza: «Anche se c’è questa sentenza, quello della clonazione non è un problema, perché il Governo non ha mai espresso la volontà di copiare i Bronzi e noi siamo assolutamente contrari, perché la città non lo vuole». I reggini possono quindi stare tranquilli. Almeno per ora.


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storia torbida con vampiro

La prima linea

Regia: Chris Weitz con Kristen Stewart e Robert Pattinson

se l’alieno è uno di noi Planet 51 Regia: Jorge Blanco con le voci di Linus, Albertino, Nicola Savino, La Pina e Platinette

Lem ha 16 anni ed è felice di aver appena ricevuto l'incarico di vice guardiano del planetario della sua città. Vorrebbe fidanzarsi con Neera, la ragazza dei suoi sogni. Ma mentre sta nel giardino della sua amica, intenta a preparare il barbecue con la famiglia, atterra una astronave. Ne esce uno strano essere racchiuso in una buffa corazza, con in testa un pallone di vetro, che pianta sul prato una bandiera a stelle e strisce, tra l'incredulità dei verdognoli abitanti di Planet 51. Questa volta l'alieno è un umano. Il diverso, colui che verrà perseguitato perché ritenuto pericoloso è uno di noi. Divertente ed acuto film d'animazione, una produzione tutta europea per sfidare i colossi americani e giapponesi.

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Tema difficile e scottante

New moon Abbandonata (temporaneamente) dal vampiro Edward si butta tra le braccia di Jacob, un licantropo che all'occorrenza di trasforma in un minaccioso lupo. Bella, la ragazza divisa tra due mostri. Va di scena il triangolo in questa seconda puntata della celebre saga di Twilight, il bestseller che fa impazzire le adolescenti di tutto il mondo. Prodotto e confezionato per un preciso target di pubblico, il film non fa altro che solleticare, dall'inizio alla fine, l'immaginario erotico delle ragazzine. Tutto casto, ma con una serie di ammiccamenti più o meno espliciti. Il licantropo, manco a dirlo, è tutto pettorali e bicipiti e va in giro con un gruppo di suoi simili, anche sotto una pioggia battente, sempre a torso nudo. Memorabile la scena in cui si sfila la maglietta. Storia piuttosto torbida, trattata con leggerezza.

martedì 22 dicembre 2009

Regia: Renato De Maria con Riccardo Scamarcio, Giovanna Mezzogiorno

vincento Lindon e Firati ayverdi in “Welcome” di Pilippe Lioret

I clandestini di calais

storia d’amore tra diciottenni

Welcome

dieci inverni

Regia: Philippe Lioret con Vincent Lindon, Firat Ayverdi

Regia: Valerio Mieli con Isabella Ragonese e Michele Riondino

Se avrete la forza di farvi largo tra cine-panettoni e film natalizi, vale la pena dare un'occhiata a questa interessante commedia che affronta un tema di grande attualità attraverso una storia d'amore e d'amicizia. Senza ricorrere a toni eccessivamente drammatici. In Francia la pellicola ha scatenato non poche polemiche. Al centro la sconcertante situazione nella cosiddetta "giungla" di Calais, dove ogni anno si ammucchiano centinaia di clandestini in attesa di approdare in Inghilterra. Una legge, voluta da Sarkozy, prevede cinque anni di reclusione per i cittadini francesi che cercassero di aiutare gli immigrati nei loro disperati tentativi di attraversare i 33 chilometri di mare che li dividono da Dover. Grande prova di Vincent Lindon

esilarante antimilitarismo L’uomo che fissa le capre Regia: Grant Heslov con George Clooney, Jeff Bridges, Ewan McGregor, Kevin Spacey

La storia è più vera di quanto pensiate. Un esercito di guerrieri new age che profetizzano la non violenza e fanno uso di Lsd, finanziato dal governo americano, per combattere il nemico sfruttando tele-

Appena dieci inverni per dirsi ti amo? Buon esordio per il giovane regista romano, uscito da un paio d’anni dal Centro Sperimentale di Cinematografia, che scrive e dirige una storia d'amore nella città più romantica del mondo: Venezia. Tuttavia, evita (quasi) accuratamente i luoghi comuni e cerca di raccontare, tra realismo e fiaba, l'incontro tra due diciottenni, Camilla e Silvestro, che solo dopo dieci anni saranno in grado di confessare i loro veri sentimenti. Cameo musicale di Vinicio capossela con il brano "Parla piano" nel ruolo di invitato a un matrimonio in una dacia nella campagna moscovita. patia e capacità paranormali. Leggere il pensiero dell'avversario, far sparire le nuvole, attraversare i muri ed uccidere una capra semplicemente fissandola negli occhi. Esilarante commedia, tratta dal libro del giornalista Jon Ronson, con uno strepitoso cast di attori (grande Jeff Bridges nei panni di un militare che si trasforma in figlio dei fiori) che riesce a dare un taglio grottesco ed apparentemente strampalato ad una pellicola profondamente anti-militarista (stile M.a.s.h. di Altman). Una sonora presa per i fondelli degli strateghi della guerra.

Non è più il protagonista di "Tre metri sopra il cielo". L’attore pugliese si sdogana definitivamente dalle prime interpretazioni di "bello e dannato" ma dall'espressione fissa. Riesce per la prima volta a dare spessore ed intensità ad un personaggio non certo facile come quello del terrorista di Prima Linea, Sergio Segio. Notevole anche la prova della Mezzogiorno nei panni di Susanna Ronconi. Probabilmente uno dei film più interessanti finora realizzati su un tema ancora di grande attualità, capace di rispolverare aspre polemiche ed antichi dissidi. Liberamente tratto dal libro "Miccia corta" di Segio, per nulla compiacente o indulgente nei confronti degli anni di piombo, il regista si concentra maggiormente sulle emozioni rispetto ad una ricostruzione storica decisamente piena di lacune.

Due umanità smarrite Good morning aman Regia: Claudio Noce con Valerio Mastandrea, Said Sabrie, Anita Caprioli

Grande interpretazione di Mastandrea che riesce a dare vita fin dalle prime sequenze a un personaggio pieno di dolore e solitudine, dallo sguardo disperato e sconfitto. Un ex pugile di quarant'anni intrappolato nelle sue colpe e con un passato da espiare. Una sera sul terrazzo del palazzo dove abita, nel quartiere romano dell' Esquilino, dal quale non esce da oltre due anni, incontra Aman. Un ragazzo si origine somala, scappato a quattro anni con i familiari superstiti dalla guerra, italiano a tutti gli effetti, che non riesce a trovare la sua ragione di vita. Due umanità smarrite alla ricerca della propria identità.


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martedì 22 dicembre 2009

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esilarante mediocrità

ricordare con commozione

Cado dalle nubi

L’uomo nero

Regia: Gennaro Nunziante con Dino Abbrescia, Fabio Troiano e Giulia Michelin

Regia: Sergio Rubini con Valeria Golino, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio, Guido Gianquinto.

Ignorante, cafone, scorretto, razzista, non azzecca un congiuntivo, però sfonda nel mondo della tv. Il trionfo della mediocrità. La fotografia esatta dell'Italia di oggi, quella che ci propina tutti i giorni il piccolo schermo. E lui, Checco Zalone, il comico di Zelig, ci sguazza. La sua parodia è esilarante. Un esordio felice per il comico tv, rispetto a tanti colleghi che hanno tentato la stessa strada con risultati davvero deludenti. Riesce a fare un film corale dove anche i personaggi di contorno danno il loro significativo contributo, evitando che la storia sia solo una lunga sfilza di gag. Prende in giro tutti, con ingenuità usa un linguaggio scorretto ed assurdo. Fa la pipì nella sacra ampolla di acqua del Po e scambia Alberto da Giussano per un Power Ranger.

Un omaggio a cantona il mio amico Eric Regia: Ken Loach con Eric Cantona, Steve Evets Un omaggio al calciatore del Manchester United Eric Cantona, personaggio discusso e borderline, per raccontare ancora una volta una storia di periferia. Loach lascia per il momento i toni seriosi dei suoi precedenti film ed affronta con leggerezza ed un tocco di fantasia i temi che gli sono da sempre cari. Il titolo originale, Looking for Eric, probabilmente si adatta meglio ad una storia dove il protagonista Eric Bishop, dipendente postale con una situazione famigliare e sentimentale disastrata, è alla continua ricerca di se stesso. Nel tentativo di rimettere insieme i pezzi della sua vita immagina di dialogare con il grande campione francese, che nel film recita se stesso. Da non perdere nel finale la vera conferenza stampa di Cantona, rimasta nella storia del calcio.

Pagine a cura di LuCiaNa vECCHioLi

Uno dei migliori film di Rubini. Intenso, commovente, ironico e fortemente autobiografico. Dopo "La stazione" del 1990, il regista-attore torna a parlare della sua infanzia e della Puglia una scena di “Christas Carol”, grandi scene ma poco adatte ai bambini ripartendo da quella stazione ferroviaria che sembra sia rimasta fortemente ancorata ai ricordi. Ma questa volta lo fa con un tocco di maggiore maturità, riuscendo a fare un film più comChristmas Carol a serious man piuto. Sceneggiatura ben caliRegia: Robert Zemeckis con i brata, cast di attori decisamente Regia: Joel & Ethan Coen con volti di Jim Carrey, Gary Michael Stuhlbarg convincenti. Iniziando dal picOldman e Colin Firth Onestamente un po' troppo lugubre Il film è ambientato nel 1967 in una colo e straordinario protagonie poco adatto a bimbi molto piccoli comunità ebraica di una non bene sta fino ad arrivare ad una brava per essere definito un film di Natale identificata cittadina del Mid West. Valeria Golino che riesce ad destinato alle famiglie. Inizia con un Larry Gopnik è un docente univer- interpretare il ruolo di una morto disteso dentro una bara con sitario e cerca di vivere secondo le donna moderna ed emancipata due monete sugli occhi, per poi pro- regole della collettività. Tenta di degli anni '60, che non rinunceseguire con una serie di fantasmi fare del suo meglio nonostante rebbe mai al suo lavoro di inseche fanno visita al vecchio avaro abbia il figlio che fuma erba, la gnante, capace però di conserScrooge nella sua casa oscura e sini- figlia che vuole rifarsi il naso, la vare intatti gli atavici dettami stra. Tuttavia l'adattamento cine- moglie che lo lascia per un altro e della tradizione. matografico della celebre fiaba di tanta sfiga lo perseguita. Il tutto Charles Dickens è un piccolo capo- condito da un tagliente umorismo lavoro, soprattutto di tecnica. yiddish. Gli stessi Coen, intervenuRealizzato con il sistema motion ti al festival del cinema di Roma, capture (quello utilizzato per The hanno ammesso di aver attinto a Polar Express), ossia cattura delle piene mani dai ricordi della loro Triage espressioni degli attori (celebri!) infanzia. Grande prova dell'attore Regia. Danis Tanovic con riportate digitalmente sul grande protagonista, Michael Stuhlbarg, in Colin Farrell, Paz Vega, schermo sotto forma di animazione, Italia del tutto sconosciuto, del Christopher Lee riesce a dare una profondità ed una quale però si intuisce l'enorme Premio Oscar nel '93 con No Man's nitidezza alle immagini da sembra- capacità interpretativa per cui è Land, Tanovic ritorna ad affrontare gli orrori della guerra, da un re un film su pellicola noto nell'universo teatrale Usa. altro punto di vista. Quello dei con loro verrà dimezzato. Partono, sopravvissuti, ma che hanno convinti di andare incontro ad una lasciato in quei terribili luoghi gran vacanza a cinque stelle invece sco- parte della loro vita. Tratto dalpriranno presto che la frequenta- l'omonimo romanzo dell'ex reporzione della stravagante terapia ter Scott Anderson che ha seguito i L’isola delle coppie non è a discrezione di chi ne ha conflitti in Uganda, Beirut, Cecenia bisogno e non è un optional. Jean e Bosnia, il film è la storia di due Reno con il codino nelle vesti di fotoreporter nel Kurdistan iracheRegia: Peter Billingsley con Vince Vaughn, Jason santone che dovrebbe aiutare gli no nel 1988 poco prima dei massaBateman, Kristen Bell sposi. cri di gas ordinati da Saddam Una commedia (furbetta) che Hussein. Le scene sono forti, partiCoppia in crisi convince gli amici deve essere presa per quello che è: colarmente violente. In un ospedaad accompagnarla in una vacanza un paio d'ore di divertimento le da campo improvvisato, senza terapeutica per sposi con problemi ammirando e sognando località acqua ed attrezzature adeguate, il coniugali, in uno splendido resort tropicali irraggiungibili per molti. di Bora Bora. Il costo del biglietto Non rimarrà nella storia del cine- medico è costretto a sparare in testa ai pazienti più gravi, quelli è esoso ma se accettano di andare ma. senza speranze.

capolavoro di tecnica

Umorismo yiddish

La brutalità della guerra

Una commedia furbetta


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martedì 22 dicembre 2009

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La classifica di “People”

C’è anche il look della recessione di MoNiCa SiMEoNE Questo 2009 verrà ricordato come l'anno della recessione economica forse soprattutto in America, così il magazine di gossip “ P e o p l e ” (www.people.com), sempre attento all'influenza delle star sulla moda, ha stilato tra le altre una classifica dei 16 “look chic della recessione 2009”, ossia quei capi di abbigliamento fashion indossati dalle più famose donne di spettacolo che sono costati sotto i 100 dollari, considerati quindi dei veri affari, alla portata di tutti. Fa bella mostra in questa curiosa classifica la foto di Halle Berry che indossa ad un party un jeans di Gap (catena di abbigliamento americana presente in tutto il mondo eccetto che in Italia) costato 70$; Kim Kardashian indossa un abito di H&M costato 30$, mentre Demi Moore è stata fotografata durante lo shopping con indosso una giacca da 98$ di Gap. Invece Sienna Miller nel suo “street style” veste un top a righe da soli 8 dollari. Persino la miliardaria Paris Hilton, che di certo non ha risentito della recessione, indossa un abito che è costato 84 dollari di Crash and Burn, certo accessoriato con degli stivali di YSL costati qualche zero in più dell'abito. Quello che questa rubrica ci

ricorda è che per essere alla moda o comunque per creare un nostro look personale ormai non serve necessariamente disporre di un grande budget: la moda degli ultimi anni, con la nascita di molte grandi catene di abbigliamento che praticano piccoli prezzi, ma non solo loro, anche con la riscoperta del vintage, ossia l'usato griffato, ci ha liberato dall'idea che elegante corrisponda necessariamente a costoso, ma piuttosto ci suggerisce il binomio fantasia e buon gusto. Così ormai molti famosi stilisti si prestano a questo idea disegnando piccole collezioni con prezzi molto contenuti per queste

grandi catene internazionali di abbigliamento: l'ultimo è stato Jimmy Choo,famoso creatore di scarpe bellissime e costose, divenuto noto al grande pubblico anche grazie alla serie “Sex and the city”che a novembre scorso ha disegnato una mini collezione per la H&M. Una piccola grande rivoluzione che segue l'evoluzione della società, ricordandoci che in fondo tutto è effimero, di breve durata, e quindi soprattutto la moda : dunque vale la pena giocarci, senza spendere necessariamente una follia. LE FoTo- A sinistra: Paris Hilton. In alto: Kim Kardashian. Qui sopra: demi Moore


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