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Edizione di martedì 22 settembre 2009

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Anno I - n. 86 - € 0,50

www.altroquotidiano.it

L’incontro Berlusconi-Fini

Vaghi cenni dopo il pranzo a casa Letta Giani Letta è il principe dei mediatori e tra le pareti della sua villa, grazie anche alla buona cucina abruzzese che la consorte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio fa gustare agli ospiti, le sue potenti capacità persuasive raggiungono risultati insperati. I giornalisti accampati per oltre due ore e mezzo davanti all’elegante e confortevole residenza romana alla fine hanno cercato di interpretare come sono andate le cose ieri al pranzo che a casa Letta ha visto di nuovo faccia a faccia Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Scarne e formali le dichiarazioni dei commensali tenuti ai margini dell’evento. Solo cenni dai due protagonisti. Cenni che ai giornalisti è toccato interpretare. Il più comunicativo, come al solito e come è naturale, è stato Berlusconi. Il quale ha alzato il pollice della mano

destra. Buon segno, perché non ha mosso le altre dita, che in passato ha usato per goliardici gesti scaramantici da foto ricordo, o per minacciose premonizioni ai suoi avversari. Il più ermetico è stato Fini, il quale è riuscito a non far fare una piega alle incipienti rughe che segnano il suo volto sempre più da quando le responsabilità della politica si sono fatte più onerose e difficili. Per sapere come effettivamente è andata, e soprattutto come andrà in avvenire, fra i due (precisiamo: l’uno fondatore, l’altro cofondatore del Pdl) bisognerà attendere gli eventi. Intanto dovremo accontentarci delle parole lapidarie di Capezzone. Il quale sarà certamente in grado di farci conoscere il menù. E fisserà le telecamere, con sguardo austero, quando arriverà alla frutta. Ennio Simeone

L’addio di Martino

I FUNERALI DEI 6 PARA’. Il pacifista che ha gridato dall’altare «A casa!». In alto il piccolo Martino vicino alla bara del suo papà. Servizio a pagina 4

L’inglorioso “granpremio” di Briatore L’annunciata tempesta si è abbattuta sulla Formula 1, sulla Renault e su Flavio Briatore, il più penalizzato: la casa automobilistica francese è stata squalificata per due anni, ma con la condizionale; Flavio Briatore invece è stato radiato a vita. La sentenza del Consiglio mondiale della Federazione internazionale automobilistica sul “caso Piquet junior”, cioè sulla denuncia del corridore che rivelava il trucco di un falso incidente al Gran Premio di Singapire del 2008 per far vincere Alonso, è arrivata ieri dopo ore di attesa, annunciata dal presidente della Fia Max Mosley. (Nella foto: Flavio Briatore con Nelson Piquet) A pagina 3 il servizio


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VentiquattrOre

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L’incontro tra Fini e Berlusconi

In ItalIa

Due visioni diverse nel Partito delle libertà

Milano

Due ore e mezza di faccia a faccia, al termine del quale il Cavaliere è uscito senza rilasciare dichiarazioni, ma visibilmente soddisfatto. L'incontro fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, attesissimo, si è svolto in campo "neutro" - la residenza romana di Gianni Letta di via della Camilluccia e non alla Camera, a sottolineare il carattere politico e non istituzionale del vertice a due. È la prima volta che il Cavaliere e Fini si confrontano in privato dopo le tensioni e il botta e risposta delle scorse settimane. Tanti i temi messi sul tavolo dal presidente della Camera. A partire dalle richieste avanzate dall'ex leader di An alle assise di Gubbio: una "maggiore democrazia interna al Pdl" e un "cambio di marcia" nel parti-

Cade per colpa degli stivali, risarcita

to. Ma anche i temi dell'immigrazione, del testamento biologico, delle regionali 2010. Dall'entourage del presidente Fini bocche cucite sull'esito del vertice. Il primo a parlare, a qualche ora dal faccia a faccia, è Italo Bocchino. Il vice capogruppo Pdl alla Camera, promotore della "lettera dei 50" ex An a Berlusconi, afferma che dall'incontro "sono emerse le condizioni per avviare il percorso che noi avevamo auspicato e che può portare a un rafforzamento del Pdl e a una sua strutturazione sul territorio con una costante convocazione degli organi e quindi un autentico funzionamento democratico". Ma non nasconde "l'esistenza di due visioni diverse di partito".

L’incidente avvenuto vicino allo svincolo di viale Monza

Due indagini sul treno in cortile Incomprensibili le cause del deragliamento

La rimozione dei vagoni

Un treno passeggeri, che era vuoto, è deragliato a Milano. L’incidente è avvenuto nei pressi dello svincolo ferroviario di viale Monza: la motrice del convoglio è uscita dalla sede dei binari finendo nella massicciata sottostante mentre un vagone si è ribaltato. Il macchinista, secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco, è rimasto lievemente ferito. Poco dopo il deragliamento è sopraggiunto nel punto dove si è verificato l’incidente un

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione e stampa: via Carciano 45, 00131 Roma tel. 06 4131710 - Fax 06 41299020 redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

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altro convoglio passeggeri che è però riuscito a frenare la corsa senza che nessuno rimanesse coinvolto. Due le inchieste aperte, una da parte della procura di Milano, la seconda da parte delle Ferrovie dello Stato. L’incidente nella sua pericolosità, è stato molto spettacolare. Una parte del treno deragliato, -due vagoni sono infatti precipitati dalla massicciata ferroviaria, che scorre sopraelevata dietro alle case, finendo nel cortile interno di un palazzo. «Ci sono piovuti dal cielo, non credevo ai miei occhi quando ho visto diradarsi il fumo e mi sono trovato due carrozze ferroviarie accatastate una sopra l’altra in cortile, davanti alla finestra» ha detto una persona che abita nel caseggiato. Va sottolineato che a causa dell’incidente di ieri notte si sono registrati numerosi disagi nel traffico ferroviario che è tornato alla normalità soltanto ieri pomeriggio.

Sarà risarcita con 9mila euro l'hostess che aveva riportato un trauma a una caviglia e a un ginocchio cadendo per la rottura del tacco alto degli stivali. Lo ha deciso il tribunale di Milano, che ha condannato la ditta produttrice di quel tipo di stivale a pagare il risarcimento e le spese di giudizio fissate in 2mila e 300 euro. L'incidente è avvenuto in una manifestazione.

Calabria

Giovane ucciso in un agguato Un giovane è stato ucciso e un altro è rimasto gravemente ferito in una sparatoria avvenuta nella serata di domenica a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Sulla dinamica del fatto, sono in corso accertamenti da parte della polizia di Gioia Tauro. La vittima, il 20enne Antonio Morano, è stato raggiunto da diversi colpi di pistola alla testa. Il ferito, Salvatore Celini, 19 anni.

Manovra in 2 tempi

Tremonti presenta la Finanziaria 2010 La Finanziaria all'esame dei sindacati e di Confindustria. La soluzione che si profila è quella di una manovra in due tempi, una "leggera" da 3 miliardi da varare subito. L'altra, invece, è da rimandare a quando ci saranno più risorse. Critiche sono arrivate dalla Cgil che chiede maggiori fondi e dal Partito democratico.

Influenza A

Autopsia per la donna deceduta a Messina I funerali di Giovanna Russo, la 46enne deceduta all'ospedale Papardo di Messina dov'era ricoverata per l'influenza di tipo A/H1N1 si svolgeranno senza la salma. Nella bara, infatti, non c'è, ufficialmente, il corpo della donna che è sotto sequestro nell'obitorio del Policlinico peloritano dove sarà eseguita l'autopsia.


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VentiquattrOre

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nel Mondo Usa

Confessa l’omicidio della miliardaria Ha confessato l'assassino della miliardaria libanese, Andrée Bejiani, uccisa in un lussuoso albergo di New York mentre si trovava nella sua suite, al nono piano dell'edificio. Si tratta del capo delle pulizie dello stesso hotel, la Essex House. Si chiama Derrick Praileau, ha 29 anni, ed era già stato arrestato dalla polizia in quanto sospettato dell'omicidio.

Scozia

Bimbo di tre anni reo di vandalismo In Scozia un bambino di soli tre anni è stato indagato dalla polizia per atti di vandalismo. Secondo quanto riporta la stampa britannica, il piccolo, divenuto il più giovane sospetto criminale nella storia della Gran Bretagna, è stato segnalato al'autorità giudiziaria dopo un sopralluogo efefttuato nella casa della sua famiglia in seguito a una denuncia per danni.

Taiwan

Rapitanore galante finisce in manette Prima l'ha accoltellata durante un tentativo di rapina ma poi l'indomani l'ha cercata per chiederle scusa e confessarle il suo amore. Il rapinatore gentiluomo è un 22enne taiwanese. Il giovane ha chiesto alla sua vittima, un'infermiera, un appuntamento. La ragazza però, non si è fatta impietosire e ha fatto arrestare l’aggressore.

Londra

Sesso con alunna professoressa espulsa In tribunale è scoppiata in lacrime, quindi ha ammesso di essere colpevole dei sei capi d'accusa contestati. E così Helen Goddard, 26enne britannica insegnante di musica, è stata condannata a 15 mesi di prigione e all'interdizione perpetua dall'insegnamento per aver avuto una relazione omosessuale con una studentessa di 15 anni. Inutile la testimonianza della ragazzina.

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Formula 1. La decisione della Fia dopo le accuse di Piquet jr

Briatore radiato a vita «Organizzò un falso incidente in un GP di Singapore» Flavio Briatore radiato a vita, due anni di squalifica alla Renault con la condizionale, il che significa che la casa francese potrà continuare a correre. Nessun provvedimento per Alonso. Questa è la decisione del consiglio mondiale della Fia che si è riunito per esprimersi in merito al falso incidente che avrebbe organizzato a tavolino Flavio Briatore nel gran premio di Singapore. Briatore era stato accusato da Nelsinho Piquet. Da ciò prima, le dimissioni del team manager e del direttore tecnico Pat Symonds. Quindi, era intervenuta la Renault con che considerava un duro colpo» la vicenda che ha coinvolto il team di F1 e il conseguente addio di Flavio Briatore e Pat Symonds, rispettivamente team principal e direttore tecnico della scuderia francese. Ad affermato era stato Patrick Pelata, direttore generale della casa automobilistica transalpi-

na, in un’intervista alla radio Rtl. «La scuderia ha ritenuto che sia stato commesso un errore e ogni errore richiama una sanzione», è il commento di Pelata. «Se ne sono già andati Piquet e Pat Symonds», aveva continuato il dirigente Renault. Poi, sull’addio del manager italiano: «Flavio Briatore ha reputato di essere moralmente responsabile e si è dimesso».

Il Caso

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cusate il ritardo. Antonio Conte (nella foto) entra in serie A dalla porta di servizio, dopo esserci quasi arrivato attraverso il portone principale in estate, quando la Juve pensò a lui per il dopo Ranieri. A tre mesi di distanza l'Atalanta gli offre la grande chance, dopo averlo a sua volta corteggiato senza esito in estate. «Sono stato uno dei papabili alla panchina bianconera, ma ormai è storia. Adesso sono contento di accettare questa sfida con l'Atalanta», ha detto Conte. Il presidente Alessandro Ruggeri l'ha chiamato domenica sera, dopo la figuraccia di Bari. «Gregucci sembrava la scelta giusta, ma non è stato così. Voglio comunque ringraziare lui e il suo staff.

Atalanta Esonerato Gregucci ecco Conte Abbiamo pensato a Conte e l'abbiamo contattato subito: lui non ci ha pensato due volte», ha spiegato Ruggeri, che ha fatto firmare al nuovo tecnico un contratto annuale. Archiviata la sfortunata parentesi Gregucci (quattro partite, quattro sconfitte), l'Atalanta riparte da un altro esordiente, seppur di lusso. «Vengo dalla serie B e rifarei la gavetta: mi è servita molto

- ha risposto Conte a chi gli ha chiesto di Ciro Ferrara e Leonardo, giovani 'deb' catapultati su panchine che contano. Mercoledì sera mi emozionerò. La panchina mi fa questo effetto. Molto più di quando giocavo. Perchè quando vedi che la squadra recepisce il tuo pensiero è una grande soddisfazione. C'è grande passione, so che posso fare bene».


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L’attentato di Kabul

Saluto solenne per i sei parà eroi della Patria Ieri si sono svolti i funerali di Stato dei militari uccisi nell’agguato di giovedì in Afghanistan La protesta di un pacifista nella basilica di MIChELE DE SEtA Uniti dalla stessa commozione, politici e gente comune hanno assistito ai funerali solenni dei sei parà morti nell’attentato di Kabul: il tenente Antonio Fortunato, il primo caporal maggiore Matteo Mureddu, il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, il sergente maggiore Roberto Valente, il primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, il primo caporal maggiore Massimiliano Randino. Nella basilica romana di San Paolo fuori le Mura a rendere omaggio ai valorosi ragazzi morti in Afghanistan c’erano il Capo dello stato, Giorgio Napolitano, il premier Silvio Berlusconi, i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, il governo al completo e tutti i vertici delle forze armate. Prima dell’inizio della cerimonia, Napolitano e Berlusconi hanno salutato e confortato i familiari delle vittime e i quattro militari feriti nello stesso attentato (il Primo maresciallo dell’Aeronautica Felice Calandriello e i primi caporalmaggiori della Folgore, Rocco Leo, Sergio Agostinelli e Ferdinando Buono) rientrati in Italia che

hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto ai loro compagni. Applausi hanno accolto l’arrivo delle bare, avvolte nel tricolore, in Chiesa. Il rito è stato officiato dall’ordinario militare per l’Italia, mons. Vincenzo Pelvi, che ha letto il messaggio inviato dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, con il quale è stato espresso il cordoglio di Papa Benedetto XVI «profondamente addolorato per il tragico attentato». Nell’omelia, monsignor Pelvi ha

Il piccolo Martin sulla bara del padre, al centro una persona che interviene durante la messa, sotto la folla

ricordato uno a uno le vittime chiamandole per nome ed esaltando le loro vite vissute al «servizio della pace». Sul finire della cerimonia funebre l’ex parà Gianfranco Paglia, deputato del Pdl, costretto su un sedia a rotelle dopo essere rimasto ferito in Somalia, ha letto la preghiera del paracadutista. Accanto a lui il

figlio di Antonio Fortunato, Martin, di sette anni, con in testa il basco amaranto della Folgore, che aveva commosso tutti prima ancora che cominciassero le esequie alzandosi dalla sua sedia e andando ad accarezzare la foto del suo papà deposta sulla bara. Le persone hanno aspettato e applaudito compostamente le bare che lasciavano la basilica di San Paolo poi, quando è uscito il premier Silvio Berlusconi qualcuno ha urlato: «Adesso ritirateli!». Alla frase sono seguiti numerosi applausi. Un’altra voce si è levata per dire: «Quanti morti ancora?». Al passaggio delle bare in molti hanno chiesto di applaudire più forte «per far sentire la propria vicinanza e solidarietà ai familiari dei sei caduti».


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City & Siti

Roma

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Calabria

Preside nega Pd, Rosa Calipari il silenzio ai caduti «Voto irregolare» «Solo alle 11 e 30 di questa mattina (ndr. ieri, per chi legge) ho ricevuto la circolare del ministro Gelmini sul minuto di silenzio. Ma nel mio istituto, né alle elementari e né alle materne si parteciperà a questo invito per la “riflessione solidale”, perché in questo momento sarebbe solo retorico». Lo ha detto il dirigente scolastico della scuola materna ed elementare 'Iqbal Masih' di Roma, Simonetta Salacone. L'istituto statale, che sorge alla periferia di Roma e conta circa il 30% degli stranieri, in particolare nomadi, è stato lo scorso anno capofila della protesta contro la riforma Gelmini. «Se proprio va osservato un minuto di silenzio - ha aggiunto Salacone - dev'essere dedicato a tutte le vittime che muoiono sul posto di lavoro e del resto anche quei soldati stavano facendo il loro lavoro».

«Una vera missione di pace va fatta con dottori e insegnanti, non con i militari», ha spiegato la dirigente, che ha ricordato «il mancato sostegno agli ospedali di Emergency». Per Salacone «in un momento in cui si discute sul senso della missione in Afghanistan, se ritirare o meno le truppe, penso che sia più necessaria una discussione tra adulti, come docenti e genitori, che sarà avviata nel mio istituto nei prossimi giorni. I bambini delle scuole materne ed elementari, invece, sono troppo piccoli per riflettere su alcuni temi». «È davvero triste -replica il ministro all’Istruzione, Mariastella Gelmini, apprendere che in alcune scuole si sia deciso di non osservare il minuto di silenzio in memoria dei militari italiani caduti in Afghanistan».

Sicilia

livello regionale». Così Rosa Calipari, deputata del Pd e sostenitrice della mozione Marino, «commenta - è detto in un comunicato - le notizie allarmanti su possibili brogli in Calabria». «Il segretario, Marco Minniti - aggiunge ha infatti il dovere di intervenire subito se ci sono notizie di irregolarità». «Se il congresso del Pd - dice ancora Rosa Calipari - deve essere esempio di trasparenza e partecipazione in un partito vivo ed aperto, non è possibile partire da queste premesse. Non possiamo non prendere posizioni nette di fronte a possibili violazioni di regolamenti. Ed è per questo che chiediamo a tutti di assumersi la responsabilità politica di rifiutare i voti non regolari».

Matera

Cous cous per la pace a San Vito La «granella della pace» quest'anno a San Vito Lo Capo (Trapani) abbraccerà le differenze tra popoli e culture testimoniando il suo messaggio di pace. Il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, simbolo di apertura e contaminazione, sarà celebrato ancora una volta a San Vito in occasione della dodicesima edizione del Cous Cous Fest, festival internazionale di integrazione culturale che si svolgerà da oggi a domenica. Il messaggio pacifista è già nello slogan 2009 della rassegna «Make

Fernanda Gigliotti, candidata della Mozione Marino alla segreteria del Pd della Calabria, ha annunciato il suo ritiro motivando la sua decisione, è detto in un comunicato della mozione, «le irregolarità e le violazioni delle regole congressuali». L'esponente della Mozione Marino illustrerà i motivi della sua decisione nel corso di una conferenza stampa in programma oggi pomeriggio a Rende (Cosenza). All'incontro parteciperà anche la parlamentare del Pd, Rosa Calipari (nella foto). «Chiedo che i vertici nazionali del Pd si preoccupino di verificare la correttezza dello svolgimento del congresso in Calabria. E lo stesso dovrebbe avvenire anche a

Il sindaco vuole la medaglia cous cous, not war» (Fai il cous cous, non la guerra), che sottolinea l'appello che, ancora una volta da San Vito Lo Capo, parte da ambasciatori di otto paesi dell'area euro-mediterranea - Costa d'Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia che dialogano intorno ad una tavola. «La rassegna - spiega Matteo Rizzo, sindaco di San Vito - da quest'anno diventa festival dell'integrazione culturale per confermare l'anima della rassegna, da sempre confronto tra popoli e culture».

«Chiederò al presidente della Repubblica Napolitano, in occasione della sua visita a Matera il 1° ottobre, che la città di Matera venga insignita della medaglia d'oro al valore civile per i tragici fatti accaduti il 21 settembre 1943». Lo ha annunciato il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, nel corso dell'intervento in piazza Vittorio Veneto, in occasione del 66esimo anniversario del 21 settembre. Per il sacrificio dei soldati Matera è già insignita della medaglia d'argento al valor militare. «La tragica coin-

cidenza con i drammatici fatti di Kabul deve indurci alla riflessione: la scomparsa di sei nostri figli per una missione di pace in un teatro di guerra deve indurre ad un cambiamento di metodologia: bisogna vincere la povertà del territorio afgano per eliminare le sofferenze e i disagi - ha aggiunto - Oggi, i processi di integrazione sono incessanti ma l'identità non ha carte geografiche. Dobbiamo dire no all'immigrazione clandestina ma sì al diritto di asilo, che è un diritto naturale, per superare le disegueglianze».


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PreVidenza

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Sanatoria colf e badanti/I

Stranieri da regolarizzare Manca ormai poco più di una settimana al 30 settembre, che costituisce il termine ultimo per la regolarizzazione di colf e badanti che hanno lavorato in nero nel nostro Paese. Come è noto, da qualche tempo il Governo ha adottato una politica restrittiva nei confronti dei cittadini extracomunitari che costituiscono la maggior parte di quanti si adattano a svolgere lavori di pulizia nelle abitazioni private o di assistenza materiale agli anziani, ai portatori di handicap e ai non autosufficienti. Tali lavoratori, non è un mistero per nessuno, entrano clandestinamente o con viso turistico o di studio in Italia perché non riescono ad ottenere, per le vie ordinarie, quello che una volta era definito “permesso di soggiorno”. Tante famiglie, che hanno bisogno delle loro prestazioni e non riescono a trovare, per la forte domanda che esiste nel settore, soggetti in regola, sono indotte ad accettare, giocoforza e per mancanza di alternative, la situazione irregolare e ad assumerli. Una precedente sanatoria di alcuni anni addietro consentì la regolarizzazione di un numero esiguo di extracomunitari e, pertanto, il problema non fu risolto che in piccola parte. Da qui l’esigenza di un nuovo provvedimento, di portata più ampia ed interpretativo delle esigenze dei datori di lavoro e di queste due categorie di lavoratori, che altrimenti avrebbero rischiato il rimpatrio per il reato di immigrazione clandestina. Per tutti gli altri, che prestano lavoro in forma irregolare, la sanatoria non opera. E’ doveroso segnalare che le possibilità offerte dalla legge riguardano anche lavoratori italiani e comunita-

Oggi il nostro esperto Antonino Nicolò vi spiega come fare per chi ha colf straniere. Continuate a mandare i quesiti all’email: toniconc@libero.it

ri. La norma che ha introdotto le descritte possibilità è la legge n° 102 del 3 agosto 2009, di conversione del decreto legge n° 79/2009, e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 179 del 4-8-2009. Con essa, viene prevista la possibilità dell’emersione del rapporto di lavoro irregolare intercorrente con i cittadini italiani e comunitari, oppure extracomunitari comunque presenti sul nostro territorio nazionale e addetti al lavoro domestico delle famiglie

oppure all’assistenza di persone affette da patologie o handicap limitativi della loro autosufficienza. Vediamo, qui di seguito ed in sintesi, le condizioni richieste dal legislatore e le procedure da seguire per mettersi in regola ed evitare problemi e sanzioni futuri. -La sanatoria interessa datori di lavoro italiani o stranieri che, alla data del 30 giugno 2009 occupavano in maniera irregolare e da almeno 3 mesi colf o badanti e continuavano ad occuparli almeno fino al 30

giugno. -Non possono essere regolarizzati coloro che erano già colpiti da provvedimento di espulsione; quelli segnalati come non ammissibili sul territorio italiano; quelli condannati per reati per i quali è previsto l’arresto obbligatorio. -Ogni famiglia può provvedere alla sanatoria degli irregolari fino ad un massimo di 3 persone: 1 colf e 2 badanti. - Il primo adempimento del datore di lavoro è il pagamento, con il modello F24, di un contributo forfettario di euro 500 per ogni lavoratore. Il modello è scaricabile dal sito Internet del Governo: www.interno,it e va compilato con molta cura. -Il secondo adempimento è l’acquisto di una marca da bollo di € 14,62. - Si prosegue presentando in via telematica (www.interno.it) la dichiarazione riguardante l’esistenza del rapporto di lavoro. Consulenze e trasmissioni possono essere richieste ai Comuni. Nella dichiarazione vanno inseriti: 1) i propri dati identificativi; 2) le generalità complete del lavoratore; 3) la tipologia del lavoro svolto; 4) l’attestazione di possesso di un reddito annuo di almeno euro 20.000 se si tratta di famiglia con una sola entrata e di almeno euro 25.000 se le entrate sono almeno 2 (questa norma vale solo per le colf); 5) l’attestazione che il lavoratore era occupato da almeno 3 mesi; 6) la dichiarazione che la retribuzione è conforme al contratto collettivo e che l’orario di lavoro non è inferiore a 20 ore settimanali; 7) gli estremi della ricevuta di pagamento dei 500 euro di cui sopra. (segue)


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Sanatoria colf e badanti/II

Lo Sportello Unico per l’Immigrazione, delegato appositamente alla procedura, riceve le domande ed acquisisce il parere della Questura. Quindi, se nulla osta, convoca le parti per stipulare il contratto di soggiorno. In tale occasione, il datore di lavoro deve dimostrare il suo reddito. Se si tratta di badanti, deve produrre un certificato dell’ASL o di un medio convenzionato, che certifichi la non autosufficienza dell’assistito. Esauriti i descritti adempimenti, il lavoratore straniero deve chiedere il permesso di soggiorno con il modello 209 che gli viene consegnato per essere presentato all’Ufficio Postale. Da parte sua, il datore di lavoro deve dare comunicazione dell’assunzione all’INPS, utilizzando un apposito modello, che si chiama LD-EM2009.extraUE. Fino a che il procedimento non è concluso, vengono sospese nei confronti del lavoratore e del datore di lavoro tutte le procedure penali ed amministrative. In

tale periodo lo straniero non può essere espulso. Come si può notare, le procedure burocratiche non sono poche né irrilevanti. Quanto abbiamo descritto fino a questo punto vale soltanto per la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari. Invece, per i cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea, così come per i cittadini extraco-

Procedura no problem Dalla A alla Z

- attraverso il Contact Center dell’’INPS al numero 803 164; - attraverso la procedura online collegandosi al sito www.inps.it - agli sportelli dell’INPS, allegando la fotocopia del documento di identità del datore di lavoro; - per posta con raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando la fotocopia del documento di identità del datore

La seconda parte della spiegazione del dott. Antonino Nicolò sulla sanatoria per le aiutanti domestiche straniere munitari in possesso di permesso di soggiorno che permette loro attività di lavoro subordinato, in corso di validità, il procedimento di emersione inizia con la presentazione all’INPS della “Dichiarazione di sussistenza del rapporto di lavoro” con il Mod. LD-EM2009, scaricabile dal sito www.inps.it , che potrà essere presentato:

di lavoro. Lo stesso Mod. LD-EM2009 ha valore anche come comunicazione obbligatoria di assunzione, ai sensi della Legge 28 gennaio 2009 n. 2, che ha previsto che i datori di lavoro domestico presentino all’INPS le comunicazioni di assunzione, cessazione, trasformazione e proroga del rapporto di lavoro. Nel caso in cui il procedimen-

to di emersione riguardi un rapporto di lavoro instaurato con un cittadino extracomunitario in possesso di permesso di soggiorno valido per lavoro subordinato, permane l’obbligo per il datore di lavoro di trasmettere il Contratto di soggiorno (Mod. Q) allo Sportello Unico dell’Immigrazione competente per territorio. L’iscrizione del rapporto di lavoro all’INPS, che avverrà dopo la verifica dell’avvenuto pagamento della quota forfetaria e della rispondenza di quanto dichiarato alle norme vigenti in materia di lavoro domestico, comporta l’estinzione degli illeciti amministrativi derivanti dalla violazione delle norme relative all’impiego di lavoratori, di carattere finanziario, fiscale, previdenziale o assistenziale. Rammentiamo che le risposte ai quesiti dei lettori sulla regolarizzazione di Colf e badanti vengono pubblicate sull’apposita rubrica dell’Altro quotidiano.


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diritti & dOVeri

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Reversibilità

Quanto spetta al coniuge superstite Mia madre è commerciante con un reddito di circa 28.000 euro l’anno. Mio padre ha 75 anni, è pensionato con quasi 2.500 euro mensili. Purtroppo, è molto malato. Vorrei sapere, nell’ipotesi in cui venisse a mancare, se al coniuge superstite vengono apposti limiti reddituali per la fruizione della pensione di reversibilità. E in caso affermativo, come avviene la riduzione? D. Marchi, Parma In caso di decesso di un soggetto, assicurato o pensionato, qualora nel nucleo familiare dei superstiti non vi siano figli minori, studenti o inabili, alla pensione si applicano alcune riduzioni, in presenza di redditi assoggettabili all’Irpef (viene escluso soltanto il reddito della casa di abitazione). Le percentuali di riduzione sono stabilite nella seguente misura: -25% quando il reddito supera 3 volte il trattamento minimo Inps (17.869,80 euro nel 2009); -40% quando il reddito supera 4 volte il minimo (23.826,40 euro) e -50% quando il reddito supera 5 volte il minimo (29.783,00 euro). La verifica dei redditi va effettuata già alla data di decorrenza della pensione.

Contributi volontari

Pesano troppo sul bilancio Mia moglie è un’ex lavoratrice dipendente di 49 anni e le risultano attribuiti, complessivamente, 22 anni di contributi (14 anni come dipendente e 8 anni di contributi volontari). Sta continuando a versare tali ultimi contributi con un esborso di circa 3.000 euro l’anno. Da qualche tempo ci stiamo

PREVIDENZA Risponde il dottor ANtONINO NICOLO’ potete inviargli i quesiti direttamente all’indirizzo email: toniconc@libero.it

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Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

Congedo parentale

Vale per la pensione ma occorre il riscatto E’ possibile il riconoscimento, ai fini pensionistici, dei periodi di astensione facoltativa dal lavoro per i genitori dei minori? F. De Rosa, Anzio. Anche il congedo parentale (la vecchia astensione facoltativa dopo il parto) può essere riconosciuto come utile per le assicurazioni sociali: però a pagamento, tramite riscatto, e fino ad un massimo di 5 anni. Pure il padre può riscattare il congedo parentale. La domanda non è impegnativa: conosciuto l’importo da versare, si può decidere se pagare o no. In caso positivo, la spesa può essere dedotta dal reddito ai fini fiscali. chiedendo se è opportuno continuare con i pagamenti considerata la spesa annuale. S. Bruno, Caserta Ritengo che è consigliabile smettere di versare contributi volontari. Infatti, sua moglie ha già raggiunto i requisiti minimi (20 anni) per ottenere la pensione di vecchiaia, che conseguirà a 60 anni di età. I contributi volontari hanno come principali finalità quella di far raggiungere il diritto a pensione, che altrimenti non maturerebbe, oppure di anticipare questo diritto. Non è invece oculato pensare di aumentare l’ammontare della rendita, versando contributi volontari: il rendimento non compenserebbe la spesa effettuata.

Pensione

Troppe riforme, quando la finestra? Vorrei sapere le ultime novità sulla pensione di anzianità. Sono un'assistente amministrativa in una scuola d'istruzione secondaria con 58 anni e 34 anni e 8 mesi di servizio al 31.12.2009. Sono nata il 27 set-

tembre 1951. Fino ad ora ero certa di poter andare in pensione il 1° settembre 2011, adesso cosa mi succederà? Grazie per l'attenzione che vorrà prestarmi. B. Mariani, Imperia Lei potrà ancora andare in pensione (di anzianità) a decorrere dal 1° settembre 2011, in quanto in quell'anno raggiungerà la "quota 96" costituita da almeno 60 anni di età e 36 anni di contributi. Per il personale della scuola, la cui finestra si apre il 1° settembre, è sufficiente che i requisiti si raggiungano nel corso dell'anno. Tenga conto, inoltre, che nel 2011 lei compirà 60 anni e potrà, pertanto, chiedere anche la pensione di vecchiaia, a meno che, nel frattempo, il legislatore non elevi l'età pensionabile delle donne.

Pensione

Meglio andarci dopo 36 anni Vorrei fugare una mia incertezza e spero mi possiate dare una risposta adeguata. Nel mese di febbraio 2009 mio marito ha

raggiunto i 35 anni di contribuzione come lavoratore dipendente, ma la sua finestra di uscita si aprirà il 1° gennaio 2010. La sua pensione sarà calcolata con i 35 anni minimi prescritti (ossia al 70% della media retributiva) oppure 35 anni e 10 mesi (vale a dire il 71,66%). E' più conveniente a questo punto lavorare altri 2 mesi (fino a febbraio) e raggiungere i 36 anni di contributi? L. Acierno, Potenza Se suo marito chiederà la pensione con decorrenza dal 1° gennaio 2010, essa sarà calcolata sulla base di 35 anni e 10 mesi. Naturalmente, se raggiungesse i 36 anni, l’importo sarebbe leggermente più consistente.

Contributi

Si ritira prima e paga il resto Sono un funzionario regionale di 45 anni di età e 24 anni di anzianità contributiva. Poiché le mie condizioni economiche me lo consentono, vorrei ritirami dal lavoro tra circa 8 anni. Gli anni di contribuzione che mi mancherebbero (7 o poco più) per il raggiungimento dei 40, possono essere versati da me facoltativamente? In quale forma? G.L., Roma Sì, è possibile, anche se sarà un po’ costoso. Lei potrà continuare ad incrementare la sua posizione assicurativa con contributi volontari, per i quali deve chiedere l’autorizzazione. Una volta raggiunti i 40 anni, potrà chiedere la pensione di anzianità. Tenga conto anche delle finestre di uscita, che ritardano di qualche mese l’erogazione della prestazione.


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l’

quotidiano

di FIDALMA FILIPPELLI L’ANFFAS (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) chiede urgentemente un incontro col Ministro della Scuola Gelmini. Obiettivo: concordare con il governo un piano d’azione per stabilizzare il tetto massimo di alunni per classe ed autorizzare le ore di sostegno necessarie. Negli ultimi giorni numerosissime famiglie hanno segnalato all’ Associazione l’esistenza, in tutta Italia, di classi formate da oltre trenta alunni, con al loro interno tre o quattro alunni con disabilità. Si tratterebbe di classi generate tanto dalla composizione di nuove prime classi, quanto dalla fusione di classi terminali. A Vercelli il CIIS (Coordinamento italiano insegnanti di sostegno) ha denunciato addirittura la formazione di una classe con sette studenti disabili su un totale di ventitrè, laddove il numero complessivo degli alunni di una classe con disabili non dovrebbe essere superiore a venti, stando a precedenti direttive del Ministero dell’ Istruzione. Dunque, al problema del taglio delle ore di sostegno in buona parte delle scuole italiane, si va ad aggiungere quello dello scadimento della qualità dell’inclusio-

l’InIzIatIva

diritti & dOVeri

martedì 22 settembre 2009

l’altro soCIale Classi con disabili superaffollate

Monta la protesta dei genitori

ne scolastica, a causa della costituzione di classi superaffollate che violano palesemente la normativa sulla sicurezza nelle classi. I referenti degli uffici scolastici,

dinnanzi al montare della protesta delle famiglie, si sono giustificati in massa dichiarando di non aver potuto agire diversamente. Eppure, le “Linee guida sull’inclusione scolastica degli alunni

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con disabilità” diffuse dal Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca il 4 agosto scorso lasciavano sperare in un rilancio della qualità dell’inclusione scolastica, sebbene non specificassero il tetto massimo di disabili per classe. Il mondo dell’associazionismo familiare è in subbuglio in queste ore appunto per le due questioni relative al tetto massimo di alunni per classe ed al tetto massimo di studenti disabili per classe. Si distingue nel panorama nazionale la Regione Calabria, che ha destinato sei milioni e mezzo di euro all’integrazione degli alunni con disabilità. Alcune delle azioni previste nel primo dei due bandi pubblicati il 31 luglio scorso riguardano l’incremento degli strumenti e delle attrezzature da destinare a supporto degli alunni disabili delle scuole primarie e secondarie di primo grado, attraverso la concessione ai comuni di contributi per l’acquisto e/o la sostituzione di scuolabus e miniscuolabus obsoleti o inquinanti per il trasporto di studenti con disabilità. I comuni beneficiari potranno inoltre acquistare attrezzature specialistiche, arredi per la mensa, per la palestra, ecc., specificamente finalizzate ad agevolare l’inserimento scolastico di alunni con disabilità.

Un progetto di qualificazione professionale dei detenuti

Al via “Dolce in carcere” a Busto Arsizio Parte la seconda edizione del progetto “Dolce in carcere” a Busto Arsizio. Cinque maestri pasticceri di rinomata fama daranno lezione ai detenuti del carcere, che acquisiranno così professionalità.

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arte per il secondo anno consecutivo il progetto “Dolce in carcere”, con corsi tenuti da cinque maestri

pasticceri per offrire una qualificazione professionale ai detenuti del carcere di Busto Arsizio, in provincia di

Varese.Per promuovere questa valida iniziativa, l’Associazione carcerati e famiglie di Gallarate ha organizzato per domenica 27 settembre un evento gastronomico a Villa Buttafava. Si svolgerà, a partire dalle 19, una cena a base di cioccolato dal costo di 30 euro. Il cioccolato sarà presente sin dall’antipasto, con abbinamenti inusuali, per passare poi al risotto mantecato al cacao, fino alle fontane di fondente fuso. Artefici del menu saranno i cinque maestri

pasticceri responsabili del corso al carcere di Busto Arsizio: Denis Buosi di Varese, Mario Bacelieri di Marchirolo, Mariano Massara di Morazzone, Fabio Longhin di Olgiate Olona e Luca Riccardi di Gavirate. ’Associazione carcerati e famiglie di Gallarate ha l’ obiettivo di creare un vero e proprio laboratorio all’interno del carcere. Vuole inoltre sensibilizzare gli studenti con un ricettario del carcere, che verrà diffuso nelle scuole, e mettere in vendita ceste natalizie realizzate dai detenuti.

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martedì 22 settembre 2009

la tribuna

La guerra è un errore Le cosiddette emozioni a caldo sono roba troppo forte, strillata, scombinata. Si mette insieme tutto, si riconsiderano meriti e colpe disordinatamente. I sei morti di Kabul hanno scatenato, manco a dirlo, quelle confuse emozioni. Ma la riflessione non verrà, neanche stavolta. La domanda da porsi, sempre, è il senso da attribuire alle cose. Il senso di una “missione di pace”, in un paese ancora in guerra. Il senso da dare a ferite che, da noi, non si sono mai davvero aperte o rimarginate, altra storia rispetto agli States. Da noi non si parla di guerra, qui le scelte della politica – e, soprattutto, le vite di quei soldati – valgono il tempo di un battibecco parlamentare, di un virgolettato al Tg1, di uno sfondo di Porta a Porta. Mi sono tornate in mente le parole di Kitty Walker, alias Calista Flockhart, in Brothers & Sisters, mia ultima addiction (mi rimproverano di arrivare sempre tardi). Kitty è uno stupendo personaggio, una repubblicana californiana e dunque con un perenne filo di senso di colpa, ma non pentita. Ha un fratello, Justin, che ha prestato servizio in Afghanistan e viene richiamato in Iraq. Kitty cerca persino di corrompere un senatore (chi conosce la serie sa di chi parlo) pur di non far partire il fratello per il fronte. Perché «mistakes were made», come diceva Reagan (sopravvalutato dalla maggior parte dei repubblicani, e pure da qualche democratico), e come dice lei – che fa la giornalista – in un discorso in tv: «Un tempo ammettere i propri errori era considerato un atto di forza. Io ho fatto un errore. Ho fatto l’errore di continuare a difendere una guerra che aveva un disperato bisogno di essere riesaminata. E ho sbagliato perché non ho pensato che non ci può essere un riesame senza la consapevolezza che la guerra stessa è stata un errore». I serial americani riflettono più e meglio della nostra politica.(dal blog) Matteo Carzaniga Invia le tue mail a tribuna@altroquotidiano.it

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La vignetta

Partito democratico

Afghanistan

Cambiate le regole congressuali

Missione di pace o di guerra?

Chiunque vinca il Congresso del Pd, per favore, provveda a cambiare le norme congressuali. Lo chiedo dal profondo del cuore. Si tratta, come sanno tutti i poveri iscritti, di un percorso che ha i tratti della unanime follia autolesionista di un partito che lo ha votato, per farsi consapevolmente del male. Per quattro lunghi mesi (e mezzo) mentre, intorno, il mondo gira e non si cura granché di noi. Il bello è che lo hanno votato tutti. Cambiamolo. Altrimenti, nelle facoltà italiane, sarà necessario istituire una cattedra di diritto democratico. (dal blog) Pippo Civati

Di tutte le scemenze e le cose reazionarie che si stanno dicendo in queste ore sulla missione in Afghanistan, una fa veramente ridere: “Ecco, questa non è una missione di pace. Le missioni di pace non si fanno con le armi!”. Perché, come si fanno? Mi spiegate, seriamente, come dev’essere una missione di pace per essere definita tale? Deve prevedere una folla di ragazze che dicono aloha ai marines appena scendono dall’aereo? Con i tiranni che dicono “Oh, benvenuti”, i talebani che offrono il tè e i civili che “beh, non dovevate disturbarvi”? (dal blog) Francesco Costa


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Culture & tendenze

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Il libro inchiesta di Stefano Livadiotti

“L’ultracasta” Uno Stato nello Stato Sarà presentato mercoledì a Roma il volume del giornalista de l’Espresso che fa le bucce alla magistratura di MARIA F. ROtONDARO «Quella dei giudici e dei pubblici ministeri è la madre di tutte le caste». A sostenerlo è Stefano Livadiotti, una delle firme più note de “L’Espresso”, che mercoledì prossimo presenterà (alle 18.30 al Tempio di Adriano di piazza di Pietra a Roma) il suo ultimo libro: “Magistrati. L’ultracasta” edito da Bompiani. Insieme all’autore ci saranno anche: Angelino Alfano, Giuseppe Di Federico, Maurizio Laudi e Valerio Spigarelli coordinati da Roberto Arditti. In questo libro il giornalista, che da oltre venti anni si occupa di economia e di politica con inchieste, scrive di «Uno stato nello stato, governato da fazioni che si spartiscono le poltrone in base a una ferrea logica lottizzatoria e riescono a dettare l’agenda alla politica. Un formidabile apparato di potere che, sventolando spesso a sproposito il sacrosanto vessillo dell’indipen-

denza, e facendo leva sull’immagine dei tanti magistrati-eroi, è riuscito a blindare la cittadella della giustizia, bandendo ogni forma di meritocrazia e conquistando per i propri associati un carnevale di privilegi». Per la prima volta, cifra per cifra, tutta la scomoda verità sui 9.116 uomini che controllano l’Italia: gli scandalosi meccanismi di carriera, gli

Stefano Livadiotti e la copertina del suo libro

stipendi fino all’ultimo centesimo, i ricchi incarichi extragiudiziari, le pensioni d’oro, la scala mobile su misura, gli orari di lavoro, l’incredibile monte-ferie, i benefit dei consiglieri del Csm. E, parola per parola, le segretissime “sentenzeburla” della Sezione disciplinare, capace di assolvere perfino una toga pedofila.

Sei artisti “diversamente” simili a Porta San Paolo Resterà aperta al pubblico fino al 10 ottobre prossimo la mostra d’arte “Sull’identità” allestita al Museo della via Ostiense a Roma in Porta San Paolo. Tre pittori e tre scultori (Salvatore Dominelli, Jonathan Hynd, Bruno Menissale, Marina Buening, Cosetta Mastragostino, Antonio Pujia Veneziano) espongono sei opere, ognuna realiz-

zata a “quattro mani” sperimentando un modello di comportamento creativo insolito. I sei artisti “diversamente simili”, pronti all'abbandono dell'identità artistica individuale, hanno scelto che l’opera sia frutto di creatività condivisa rinunciando alla singolarità dell’impronta esclusiva. Il “Museo della via Ostiense” in Porta San Paolo è il loro suggestivo luogo ispiratore.

Vernissage Nel centro storico di Perugia

Una torta di 16 metri per Warhol Un vernissage nel segno di Marilyne è stata la punta di diamante dell'inaugurazione della mostra “AndyWarhol... in the city” a Perugia. La mostra nel cuore del centro storico di Perugia è la più grande antologica mai realizzata nel centro Italia con i lavori, tutti originali, dell'artista poliedrico di Pittsburgh. Tra le iniziative c'era anche una torta di 16 metri quadrati (6.400 porzioni distribuite), preparata da otto maestri pasticcieri dell'Antica pasticceria Muzzi di Foligno.


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ribalte

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Anteprima cinema

Quentin Tarantino “riscrive” la storia di LUCIANA VECChIOLI La settima arte cambia i destini del mondo? "Io lo credo. Uno degli elementi che più mi intrigava della storia mentre la scrivevo, era che il cinema potesse far cadere il Terzo Reich. Demolito grazie ad un ammasso di pellicole incendiate. Una metafora che ha un fondo di verità" ha affermato senza esitazioni il regista Quentin Tarantino, sbarcato ieri a Roma ed accolto da una folla festante e plaudente di giornalisti. Ovazioni più che meritate perché "Bastardi senza gloria"(dal 2 ottobre nelle sale) sarà anche la pellicola della maturità, come molti hanno scritto dopo il passaggio all'ultimo Festival di Cannes, ma sicuramente è il film più riuscito di Quentin Tarantino. L' attore Christoph Waltz, ci ha conquistato la Palma d'Oro per la migliore interpretazione maschile. "Non credo esista un progresso o una crescita, nel corso della mia carriera da regista sono sempre andato avanti ed indietro dice Tarantino - Dopo "Pulp Fiction" ho fatto "Jackie Brown", poi "Kill Bill". Diciamo che continuo a fare quello che mi piace in un dato momento, nulla di più". Riscrive la Storia Tarantino, e per farlo

A Roma il regista racconta il suo film “Bastardi senza gloria” dal 2 ottobre nelle sale. La pellicola della maturità

Alcune immagini tratte dal e la locandina

rovescia anche un abusato cliché: l'ebreo visto solo come vittima della Shoah. "Una volta stabilito il genere, una sorta di maccheroni-kombat

come dicono i giapponesi, ho pensato che sarebbe stato interessante raccontare la storia di un gruppo di ebrei americani che andava a cac-

cia di nazisti per ucciderli e tagliargli lo scalpo, alla maniera degli Apache. Diventando così il terrore delle truppe tedesche nella Francia occupata". Il gruppo, capitanato dal tenente Aldo Raine (un bravo Brad Pitt), ha tra le sue file il temibile Danny Donowitz, detto Orso ebreo, interpretato da Eli Roth, anche lui nella Capitale. "Sono ebreo e sono cresciuto vedendo molti film in cui eravamo rappresentati come vittime. Impugnare la mazza da baseball è stato a dir poco liberatorio". Poi alla domanda di come abbia imparato l'atroce italiano che sfoggia ad un certo punto della pellicola, risponde ironico, tra le risate generali: "La mia scuola di italiano è stato Bombolo, Alvaro Vitali, e film come "Viva la Foca". Ho visto anche tutti i film di Edwige Fenech e Barbara Bouchet". Tarantino piace a tutti, sia al pubblico più intellettuale che a quello popolare. Dove sta il segreto? "Non mi considero un cineasta americano anche se sono nato negli Usa. L'America per me è solo un mercato. Faccio film per il mondo - aggiunge il regista Sono una specie di aspirapolvere, prendo materiale da ogni cinematografia".


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Grande SChermO

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Il Woody Allen di una volta

Una denuncia con sarcasmo

Basta che funzioni

the Informant!

Regia: Woody Allen con Larry David, Evan Rachel Wood E' tornato il vecchio Woody Allen! Dopo la parentesi europea, il regista newyorchese riparte da Manhattan per proporci una delle sue migliori commedie, condita da quantitativi esorbitanti di cinismo e pessimismo cosmico. Avevamo quasi dimenticato le caustiche e sferzanti battute dei suoi primi lavori che qui fortunatamente ritroviamo in abbondanza. Un film tutto da ridere (e riflettere), dove il protagonista questa volta è il suo alter ego Boris, ex professore della Columbia University, divorziato, un tentativo di suicidio alle spalle, esperto in meccanica quantistica, irascibile misantropo che soffre di attacchi di panico e disprezza la mediocrità umana. Incontra per caso una slavata e banale biondina di provincia della quale si innamora. Ricambiato.

L’Italia della tv commerciale Videocracy Regia: Erik Gandini Rai e Mediaset lo hanno censurato decidendo di non trasmettere il trailer, che invece su Internet è assai cliccato. I giornali non gli hanno riservato una grande accoglienza. Quasi quasi vale la pena andarlo a vedere questo documentario sulla tv commerciale creata da Silvio Berlusconi. "In una videocrazia la chiave del potere è l'immagine" dice l’autore italo-svedese. E proprio attraverso le immagini dei vari programmi e dei suoi testimonial si racconta l'Italia degli ultimi i trent'anni. Nel 1977 a Tele Torino International, Pino Maffi conduce, riscuotendo grande successo, "Spogliamoci insieme", primo sexy quiz televisivo.

Pagina a cura di LUCIANA VECChIOLI

Regia: Steven Soderbergh con Matt Damon, Scott Bakula

Evan Rachel Wood e Larry David in una scena del film “Basta che funzioni” di Woody Allen

Commedia sul vizio del gioco

Gente ai tempi dello Sputnik

tris di donne & abiti nuziali

Cosmonauta

Regia: Vincenzo Terracciano con Sergio Castellitto, Paolo Briguglia

Regia: Susanna Nicchiarelli, con Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Angelo Orlando, Miriana Raschillà

Un'amara commedia sul vizio del gioco, con una bravo Sergio Castellitto che ha detto di essersi ispirato per questo ruolo ai più bravi attori napoletani. Il film si svolge nel quartiere di Napoli, Vomero Alto, dove il protagonista, l'ex dipendente delle poste Franco Campanella, ora pensionato baby, vive con la sua famiglia. E' un accanito giocatore d'azzardo, sommerso dai debiti, in preda ai criminali locali, che procura parecchie difficoltà all'intero nucleo. La figlia Luisa sta per sposarsi è lui vorrebbe comprarle il più bello e prezioso abito nuziale. Musiche di Piovani.

Un ‘68 rivissuto con passione Il grande sogno Regia: Michele Placido con Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Luca Argentero, Silvio Orlando, Laura Morante Raccontare la complessità di un periodo storico come il '68 non è un'operazione semplice, soprattutto da un punto di vista cinematografico. Ed infatti il film di Placido, come afferma lui stesso, non può essere letto come politico o ideolo-

Non è la preistoria, ma la fine degli '50 e gli inizi dei '60. La cagnetta Laika è appena stata sparata nello spazio dai sovietici e Luciana è una bimba di nove anni che scappa dalla cerimonia della comunione perché, come urla lei, "è una comunista". Poi la piccola crescerà e si accorgerà, a sue spese, che non è proprio tutto rose e fiori. Una favola delicata ed ironica, per raccontare, con un tocco di originalità, un'epoca finita e dimenticata. Il tutto condito con le sonorità delle cover delle canzoni anni Sessanta curate da Max Casacci dei Subsonica. Estroso il corto animato che introduce il film. gico, perché è profondamente autobiografico. Un omaggio al giovane ribelle che è stato. Si intuisce subito la passione e la forza che ha impiegato nello scrivere la storia. Sullo schermo, il suo alter ego è un credibile Riccardo Scamarcio che in piena rivoluzione culturale si ritrova, dopo aver indossato i panni del poliziotto meridionale, dall'altra parte della barricata con l'intento di fare l'attore. Si innamora di una ragazza borghese e stringe amicizia con uno studente torinese.

«Tutti in questo Paese sono vittime di un crimine delle grandi compagnie prima che abbiano finito di fare colazione», dice il protagonista. Spionaggio industriale, i prezzi concordati delle multinazionali, le intercettazioni telefoniche, l'appropriazione indebita, le indagini dell'FBI ed un informatore che ricopre un alto incarico in una compagnia di derivati agricoli. Tutto questo e molto altro raccontato con una sarcasmo insolito per un film-denuncia diretto magistralmente dal regista di "Traffic". Un grande e quasi irriconoscibile Matt Damon è l'imbolsito informatore.

Un noir venato di ironia Cattivo tenente Ultima chiamata New Orleans Regia: Werner Herzog con Nicolas Cage, Eva Mendes Non sarà il remake del film di Abel Ferrara del '92, come ha tenuto a precisare il regista al Festival di Venezia, ma le atmosfere sono le stesse. Quelli che erano i panni di Harvey Keitel oggi sono indossati da un Nicolas Cage che non è alla sua altezza, anche se riesce a dare prova di grande concentrazione sul personaggio. Un poliziotto corrotto che sniffa coca per sopportare i forti dolori alla schiena, conseguenza dell'eroico gesto di salvare un detenuto che stava per affogare nella sua cella dopo l'uragano Katrina. Credibili anche le curve della Mendes. Ne viene fuori un noir venato di ironia, girato con inconfondibile stile.


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PerSOne

quotidiano

Il desiderio di Italia prima delle candeline

martedì 22 settembre 2009

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appuntamento al “The Club” di Milano per festeggiare la spumeggiante Italia, che presto ritornerà in tv: “Ho appena fatto un casting per un importante progetto ma non posso aggiungere altro, per scaramanzia non parlo". Italia è stata spesso accostata a Michelle Hunziker. “Durante le registrazioni di Veline - spiega Italia - Teo Mammucari più volte ha messo in risalto la somiglianza con la bravissima Michelle, riscontrando anche il consenso del pubblico da casa”.

Italia Caruso con la sua torta al the Club di Milano

Italia Caruso ha festeggiato il suo compleanno al The Club di Milano ed ha voluto accanto a se i suoi più cari amici. Finalista a Miss Italia nel 2001 e velina mancata nel 2004, era in coppia con Sara Tommasi e, come da copione, essendo le superfavorite non vinsero. Ma la sfavillante showgirl in questi anni ha fatto tanta stra-

Presto sposi

Il click

Il divo

Per George ed Elisabetta il “sì” prima di Natale

Striscia: confermate le Veline

Dal cinema alla televisione momento d’oro per Raoul Bova

Clooney e la Canalis Far capitolare lo scapolo d'oro di Hollywood sarebbe davvero un bel colpo per Elisabetta Parrebbe davvero che la ragazza e il divo siano a un passo dal sì, almeno secondo il Metropolitan Post. La coppia avrebbe deciso di celebrare le nozze a ridosso del prossimo Natale. Lo avrebbero svelato al giornale amici vicini ai due. La location scelta per i fiori d'arancio sarebbe niente meno che la nave da crociera MSC Fantasia, alta quanto un palazzo di venti piani e dotata di 1637 cabine per un totale di 27.000 mq.

da. E’ stata inviata di “Pianeta Mare”, trasmissione itinerante di Rete 4 e “udite udite” è stata proprio lei, in veste di presentatrice ufficiale del concorso di Miss Italia in Calabria, a premiare la bellissima Maria Perrusi, Miss Italia in carica, poco prima dell’estate in un piccolo paesino del Sud Italia. Vip e volti noti si sono dati

Confermati i conduttori, confermate le veline: ripartita “Striscia la Notizia”. Al timone, ancora una volta, Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti. Sul bancone, invece, vedremo per un altro anno gli stacchetti della mora Federica Nargi e della bionda Costanza Caracciolo. Le due hanno visto rinnovato il loro contratto, nonostante le voci che le davano in rotta con la produzione. E a Milano Ezio, Enzo e le due veline hanno posato per i fotografi dopo la conferenza stampa.

Oprah Winfrey trionfa a Toronto E’ andato a “Precious”, il film prodotto dalla star della tv Usa Oprah Winfrey, il riconoscimento più importante al festival di Toronto. Il premio del festival, che si è chiuso ieri, è quello attribuito dal pubblico. La pellicola, diretta da Lee Daniels, racconta la storia di abusi e rinascita di un'adolescente cresciuta ad Harlem, basata sul romanzo “Push by Sapphire”. L’ultimo “People’s Choice Award” del Toronto International Film Festival era andato a “The Millionaire”.

Raoul Bova A novembre girerà per i Vanzina “Ti presento un amico” una commedia che definisce "sofisticata" e all'inglese, il 18 ottobre scorso è partito per lo Iowa per il fantasy americano in 3d Legendary, al cinema sarà il fratello di Elio Germano nel nuovo atteso film di Daniele Luchetti “La Vita” e il 14 febbraio, data non casuale, invaderà le sale con “Scusa ma ti voglio sposare”, commedia per innamorati con la regia di Federico Moccia. Raoul Bova, 38 anni, riesce nell’alternanza di generi e mezzi. E poi è tornato in tv, con una produzione kolossal da 20.000.000 di euro, “Intelligence” su Canale 5.


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