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Anno II - n. 42 - Giovedì 25 febbraio 2010

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Il fondatore di Fastweb coinvolto nell’inchiesta sul riciclaggio annuncia

Scaglia: «Arrivo e parlo» Intanto dalle intercettazioni emergono nuovi elementi, ed entrano in scena le foto di Di Girolamo pubblicate dall’Espresso L'ex numero uno di Fastweb Silvio Scaglia torna in Italia. E' stato organizzato un volo privato per poterlo far rientrare in giornata. «Desidero parlare al più presto con i magistrati per poter rispondere dei fatti che mi sono stati attribuiti», fa sapere Scaglia. '«Sono totalmente tranquillo sulla correttezza del mio operato e della società da me amministrata», aggiunge in merito all'inchiesta che lo vede coinvolto per riciclaggio. Invece Stefano Parisi, amministratore delegato di Fastweb in carica, non ha intenzione di dimettersi. Lo ha detto rispondendo a una domanda nel corso di una conferenza stampa tenuta a Milano, dove ha assicurato che, anche in caso di un eventuale commissariamento, "l'attività comunque continuerà". '«Dai nostri apparati risultava che il traffico telefonico c'era se poi fosse fittizio dal punto di vista dell'uso a noi non era dato saperl'». Così Stefano Parisi descrive i rapporti commerciali con le società al centro dell'indagine sul maxiriciclaggio. «La stessa Procura - ha aggiunto - ha impiegato tre anni per scoprire la finzione perché ha dovuto raccordare informazioni finanziarie che l'hanno portata a queste deduzioni». «Abbiamo ascoltato 15 persone, gli interrogatori riprende-

ranno venerdì». Con queste parole il gip del Tribunale di Roma, Aldo Morgigni, ha lasciato il carcere di Regina Coeli dove per circa dieci ore, sono stati ascoltati una parte degli arrestati. PAG. 4

La torta per Di Girolamo a una festa in Calabria (Espresso)

Dietrofront della Camera sul “tetto” a stipendi e bonus per i manager Dietrofront sul tetto agli stipendi dei manager di banche e società quotate: la commissione Finanze della Camera ha approvato l'emendamento soppressivo della misura introdotta durante l'esame in Senato. Il testo cancella infatti i due commi che prevedevano che il ''trattamento economico onnicomprensivo'' dei manager degli istituti di credito e delle società quotate non potesse superare il trattamento annuo lordo spettante ai parlamentari e che vietavano di includere tra gli emolumenti e le indennità le stock option. Il

regolamento di Montecitorio prevede un iter particolare per le leggi comunitarie: gli emendamenti approvati dalle singole commissioni sono infatti ritenuti accolti dalla commissione Politiche dell'Unione europea salvo che questa non li respinga per motivi di compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale. E dunque anche un emendamento del relatore che non appartiene alla commissione di merito potrebbe comportare l'accantonamento della norma.

Aborto in Spagna

Poliziotto ucciso

Diritti tv a Sky

Il Senato di Madrid ha approvato definitivamente la nuova legge di depenalizzazione dell'aborto voluta dal governo Zapatero.La nuova legge, che ha ottenuto 132 voti favorevoli, 126 contrari e un'astensione, consente alle donne di scegliere liberamente fino alla 14/a settimana di gravidanza se abortire o meno. La nuova normativa entrerà in vigore fra circa 4 mesi. E' stata contestata dalla gerarchia cattolica.

Un agente in servizio nella stazione di Rho (Milano) è stato ucciso per aver cercato di difendere la fidanzata. Il poliziotto, 30 anni, è entrato nel bar dove lavora la ragazza, importunata da un coetaneo. Durante la lite l'agente è stato colpito al collo ed è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale. Il presunto omicida, un ex bancario, arrestato dai carabinieri, era in cura per depressione dopo il licenziamento

Sbloccata l'assegnazione a Sky dei diritti tv sul calcio per effetto di una decisione della Corte d'Appello di Milano. La Corte, accogliendo il ricorso proposto dalla Lega Calcio, ha annullato l'ordinanza del Tribunale di Milano che, nella causa proposta da Conto Tv, aveva bloccato l'assegnazione a Sky Italia dei diritti tv dei campionati di serie A 2010-2011 e 2011-2012. Lo rende noto la stessa Lega Calcio.


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VentiquattrOre

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inqUinAMento

GenovA

PADovA

MiLAno

Ha raggiunto il Po la macchia di petrolio fuoriuscita ieri dalla raffineria Lombarda Petroli di Villasanta vicino a Monza. In un incontro in prefettura a Piacenza è stato comunicato che il petrolio ha raggiunto il territorio piacentino e le barriere in Lombardia non hanno retto. Il prefetto Luigi Viana ha annunciato che verranno posizionate paratie ed è stata emanata un’ordinanza che vieta il prelievo dell’acqua.

Il Pg della Corte d’Appello di Genova ha chiesto la condanna per 27 poliziotti imputati per i fatti della Diaz al G8 di Genova del 2001. Le richieste variano da 4 anni e 10 mesi a 4 anni. Per i vertici della polizia Francesco Gratteri e Giovanni Luperi il pg ha chiesto 4 anni e 10 mesi ciascuno. Condonata la pena di 3 anni per falsita’ ideologica e non doversi procedere per prescrizione di calunnia e arresto illegale.

Un detenuto tunisino di 27 anni si è ucciso martedì sera nella sua cella nel carcere di Padova. Lo rende noto il sindacato Uil Pa Penitenziari. E’ il nono suicidio nel 2010. Il giovane, secondo la versione del sindacato, avrebbe utilizzato le lenzuola per impiccarsi. A nulla purtroppo sono valsi i soccorsi prestati al tunisino dai due compagni di cella e dal personale di sorveglianza. I sindacati denunciano mancanza di controlli.

Un uomo di 44 anni è stato ucciso a Desio (Monza) con colpi di arma da fuoco. Il cadavere e' stato rinvenuto in casa. Si tratta di un italiano, C.A., il cui corpo era a terra colpito da due proiettili di arma semiautomatica che l'hanno raggiunto al collo: sul pavimento sono infatti stati trovati due bossoli e la morte sarebbe avvenuta intorno alle 17,30 anche se per confermarlo si attendono i risultati dei primi esami del medico legale.

La macchia di petrolio è arrivata al Po

incidenti alla Diaz, mano pesante del Pg

Detenuto tunisino s’impicca in carcere

Uomo uccio in casa a Desio

La bicamerale “indisponibile” a modificare il testo

LA Foto

Par condicio per tutte le tv

Ranieri sogna

Sergio Zavoli: “La mediazione è andata male” Talk show a rischio. Non cambia il contestato regolamento sulla par condicio varato dalla Vigilanza Rai, in particolare la norma che ‘ingessa’ gli approfondimenti sottoponendoli alle regole della comunicazione politica. La maggioranza infatti nella riunione della bicamerale, si è detta indisponibile a modificare il testo.. ”Siamo qui per dire che la mediazione è fallita, non per colpa della Vigilanza, ma per responsabilita’ che sono al difuori di questa commissione”. Lo ha rivendicato il presidente della bicamerale, Sergio Zavoli, puntando il dito contro le pressioni esterne che hanno

impedito di modificare il regolamento sulla par condicio. Questa cosa – ha sottolineato – ha avuto la sua gestione extra moenia”. E ha aggiunto: ”Non posso fare processi ai miei colleghi , ma non posso non constatare che è mutato di colpa il clima” dopo i segnali di disponibilità arrivati dalla maggioranza nei giorni scorsi. ”Si è arrivati persino a credere che io abbia tirato per la giacca il Presidente della Repubblica. Non mi sono mai sognato di portare la mediazione nei palazzi dove si esercitano la mediazione vera e la garanzia”, ha sottolineato Zavoli.

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione: Viale Regina Margherita n. 232 int. 19 tel. 06 44250406 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

“Certo che mi piacerebbe poter vincere la coppa, portare un trofeo internazionale a Roma dopo 50 anni sarebbe un sogno”: Ma Ranieri per ora pensa al campionato e al prossimo impegno.

L’OnOmAsticO

Cecilia La Beata Cecilia dopo otto anni di matrimonio, d'accordo col marito, che si fece domenicano, Cecilia entrò nel monastero ferrarese del le Domenicane di S. Caterina martire, dove tra scorse trent'anni di vita ascetica.

AccAdde Oggi Landru il 25 febbraio 1922 nella prigione di St. Pierre a versailles viene ghigliottinato Henri Désiré Landru seduttore ed omicida di dieci donne, ingannate con la promessa di matrimonio. e’ considerato uno dei primi serial killer della storia.


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VentiquattrOre

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GeRMAniA

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StAti Uniti

Era al volante ubriaca Ha deciso di dimettersi la papessa protestante

Pediatra accusato di avere abusato di oltre 103 bambini

Margot Kaessmann, leader della Chiesa protestante tedesca, rassegnerà le sue dimissioni. Lo scrive il tabloid Bild. Con le dimissioni, scrive la Bild - che cita fonti vicine alla donna vescovo la Kaessmann si "assume le conseguenze" del suo comportamento di sabato scorso, quando è stata fermata dalla polizia ad Hannover per guida in stato di ebbrezza. La papessa era stata sottoposta al test dell'etilometro dopo essere stata fermata per aver attraversato un incrocio con il rosso e nel sangue i livelli di alcol erano a 0.154 mentre il limite consentito è lo 0.05. Ora Dopo essere stata trovata dalla polizia in stato di arrivano le sue dimissioni. ebbrezza la volante la papessa si dimette.

Un pediatra del Delaware è accusato di violenze sessuali su 103 minorenni di cui 102 bambine. Ad incastrarlo ci sarebbero i filmati girati dallo stesso medico, Earl Bradley, sequestrati dalla polizia. Se le accuse venissero confermate, sarebbe il più grave caso di abusi su minori della storia degli Stati Uniti. L'uomo venne arrestato a dicembre, dapprima con l'accusa di stupro su nove piccoli. Poi, l'indagine ha portato a scoprire molti più casi. Durante le perquisizioni nell'abitazione e nello studio del medico, sono state trovate 13 ore di filmati in cui compaiono tutte le sue vittime.

iRAq

DUBAi

Il Papa teme la fuga in massa dei cristiani

Oltre 15 sospettati per la morte di Al Mabhouh

Il Papa è molto preoccupato per la situazione dei cristiani in Iraq e lo ha detto molte volte, ha spiegato e rispiegato che i diritti di queste comunità vanno rispettati". E' quanto ha detto il visitatore apostolico per i caldei in Europa, mons. Philip Najim. "riferisco spesso in Vaticano in merito a quanto sta avvenendo - ha detto ancora mons. Najim -. Il Vaticano cerca di dare sostengo ai cristiani iracheni e ai vescovi, di scongiurare la fuga di massa; in ogni caso un segno tangibile dell'attenzione del Santo Padre è la convocazione del prossimo sinodo generale per il Medio Oriente che si terrà a ottobre". Najim denuncia anche che c'è un piano messo in atto dalle forze integraliste e fondamentaliste musulmane per cacciare tutti i cristiani dal Paese. In questo senso vanno lette le innumerevoli aggressioni contro le comunita' cristiane che stanno avvenendo in Iraq. ."Si tratta di azioni ben organizzate - ha detto - con le quali si vuole svuotare l'Iraq dei cristiani e ad agire sono i gruppi fanatici e integralisti musulmani". "La Chiesa nel Paese ha le mani legate, non può fare molto. I vescovi non possono che invitare i fedeli a partecipare alla vita civile del Paese, alle elezioni, a testimoniare la propria fede Sarebbe la comunità internazionale rompa il silenzio assoluto sul massacro dei cristiani”.

La polizia di Dubai ha reso noto di aver identificato 15 nuovi sospetti per l'assassinio il 20 gennaio scorso di uno dei fondatori del braccio armato di Hamas, Mahmoud AlMabhouh. Lo riferisce la tv al Arabiya, precisando che sei sono in possesso di documenti d'identità britannici, tre sono irlandesi e tre australiani. Sono poi francesi gli altri tre dei 15 sospetti identificati dalla polizia. Molti tra loro inoltre, stando sempre a quanto riferisce al Arabiya, risultano aver utilizzato carte di credito tutte rilasciate dallo stesso istituto bancario. Sale così a 26 il numero delle persone sospettate di essere coinvolte nella vicenda. Nel frattempo proseguono le attività investigative alla ricerca di nuovi sospetti.

L

a crisi economica ha picchioato duro sul Mezzogiorno d'Italia e tra quanti hanno perso il lavoro, sono le donne quelle che hanno pagato il prezzo più alto. Lo affermano i vescovi italiani nel documento sul Chiesa e Mezzogiorno, rilevando che "i dati negativi si concentrano nelle regioni del Mezzogiorno, caratterizzate dalla presenza di molte famiglie monoreddito, con un alto numero di componenti a carico, con scarse relazioni sociali ed ele-

iL CASo

La crisi ha danneggiato donne e sud vati tassi di disoccupazione". "Questa situazione - spiega il testo - è favorita dalla bassa crescita economica e da una stagnante domanda di lavoro, che a loro volta provocano nuove povertà e accentuano il disagio sociale. La disoccupazione tocca in modo preoccupante i giovani e si riflette

pesantemente sulla famiglia, cellula fondamentale della societa'". Per i vescovi, "i giovani del Meridione non devono sentirsi condannati a una perenne precarieta' che ne penalizza la crescita umana e lavorativa". Anche se "non è facile individuare quali possano essere le migliori politiche del

lavoro" per il Sud,la Cei chiede alla politica di puntare sulla "formazione professionale". I vescovi esprimono rammarico tanto per l'emigrazione di giovani da sud a Nord quanto per il fenomeno del mercato sommerso, "che non e' certo un sano ammortizzatore sociale e sconta talune palesi ingiustizie intrinseche". L'intento del documento, spiegano i vescovi, è "riprendere la riflessione sul cammino della solidarietà nel nostro paese”.


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L’inchiesta su riciclaggio, telefonia, politica

Le accuse al senatore Interrogate ieri a Regina Coeli le prime 14 persone coinvolte in quella che è stata definita la madre di tutte le inchieste riguardanti frodi e riciclaggio di denaro sporco: 56 le ordinanze di custodia cautelari, numerosi gli indagati: manager, esponenti delle forze dell’ordine, imprenditori, mafiosi e un senatore. Indagine relativa a un maxi raggiro utilizzando tanti soldi che sarebbero stati “puliti” sfruttando iniziative, ‘Phuncards’ e ‘Traffico Telefonico, legate a due compagnie telefoniche: Fastweb e la Telecom Italia Sparkle. Gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Soltanto il commercialista Fabrizio Rubini ha parlato di somme messe a disposizione dell’organizzazione, che avrebbe come punto di riferimento l’imprenditore romano Gennaro Korbel, al fine di sponsorizzare l’elezione in un seggio all’estero (in Germania) del senatore del Pdl, Nicola Di Girolamo. Il parlamentare che in una intercettazione telefonica (pubblicata ieri da Altro) è stato definito da Korbel come suo “schiavo”. Su questo dettaglio Di Girolamo ha glissato, ribadendo tuttavia che con la Calabria lui ha poco a che fare, sostenendo di esserci stato due volte: la prima portato da un amico per una colazione elettorale e la seconda per ringraziare dopo le elezioni. Su questo fronte per il senatore è arrivata una frecciata lanciata dall’Espresso che ha recuperato fotografie in cui Di Girolamo è ritratto con Franco Pugliese, presunto boss di Isola Capo Rizzato, legato alla famiglia Arena. C’è voluta un’ordinanza di 1600 pagine per spiegare metodi, amicizie e connivenze della presunta gang. Il gip del tribunale di Roma evidenzia come gli inquisiti abbiano messo in piedi un’associazione per un giro di

Le intercettazioni e la documentazione fotografica su cui si basa la richiesta di arresto per Nicola Di Girolamo (Pdl) Di

AStoLfo PErroNGELLi

La foto (pubblicata dal settimanale “l’Espresso”) del senatore Nicola Di Girolamo insieme con un presunto boss della ‘ndrangheta calabrese affari di oltre 2 miliardi di euro, gestiti attraverso società con sede a Panama ma anche in Paesi dell’Ue, e altre società usate come scatole cinesi. Per fare tutto ciò, affermano gli investigatori, Gennaro Korbel aveva bisogno di entrate nel mondo politico che conta (sebbene già in passato lui avesse avuto esperienze nel campo); quindi la decisione di far eleggere in qualche modo un parlamentare. Potendo contare anche su amicizie tra le forze dell’ordine. Scrive il gip nella sua ordinanza: “Le attività delittuose del gruppo criminale risultano talmente macroscopiche che era sostanzialmente necessario per i membri del sodalizio associarsi con pubblici ufficiali, ed in particolare ufficiali di polizia giudiziaria, al fine di impedire che fossero svolte indagini sui reati commessi o

che, comunque, fosse possibile avere notizie ed informazioni sullo stato delle indagini, ostacolandole ove necessario”. Ancora: “L’adesione al sodalizio anche di appartenenti alla Guardia di finanza ed ai carabinieri, perciò, costituiva l’ulteriore passo verso un “terzo livello” di associati che fosse rivestito delle pubbliche funzioni indispensabili ad assicurare i profitti dell’associazione mediante il sistematico ostacolo alla giustizia posto in essere sia con attività di intralcio alle indagini che con diretta attività di collaborazione, in cambio di elevatissime somme di denaro che costituivano il prezzo della corruzione”. Fin qui le connivenze con gli apparati dello Stato. Ma l’associazione aveva bisogno di referenti anche nella malavita. Si legge nel provvedimento restrittivo: “Nel suo

punto di vertice l’associazione ha scelto, infine, di avvalersi di appartenenti a una pericolosissima cosca della ‘ndrangheta calabrese (il menzionato clan Arena) per ottenere collaborazione e protezione e per portare a segno un’operazione che segna il “salto di qualità” del sodalizio criminale sul piano delle protezioni ottenute, poiché venivano organizzati gravissimi brogli elettorali per ottenere l’elezione nella circoscrizione estero di un senatore (Di Girolamo Nicola Paolo) mediante la creazione di una serie di falsi documenti che ne attestassero la residenza all’estero, fatto per il quale nei confronti del Di Girolamo e altri è già stata emessa ordinanza di arresti domiciliari, che non è stata eseguita per il diniego dell’autorizzazione da parte del competente ramo del Parlamento”. Da evidenziare che proprio ieri, a tal proposito la procura di Roma ha ipotizzato che il senatore Nicola Di Girolamo sia riuscito a evitare che il Senato desse il via libera all’autorizzazione a procedere per gli arresti domiciliari chiesti dai magistrati di Roma a giugno del 2008 e all’annullamento della sua elezione disposto dalla Giunta per le Autorizzazioni di Palazzo Madama (a gennaio del 2009 l’Assemblea ha rinviato gli atti alla Giunta), grazie alla protezione politica di esponenti politici di area An. Di Girolamo è rimasto al suo posto per la mancata attuazione dell’indicazione della giunta. Per questo i magistrati hanno aperto un nuovo filone di indagine finalizzato a individuare le coperture politiche di cui avrebbe goduto Di Girolamo. Nell’ambito di questa inchiesta la contestazione è di attentato contro i diritti politici dei cittadini e falso per essersi candidato senza essere residente all’estero dichiarando una fittizia residenza in Belgio.


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City & Siti

napoli

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enna

Scampia si ribella Multiservizi, salvi alla camorra lavoratori (per ora) Gli abitanti di Scampia sembrano aver deciso di prendere in mano il loro destino scegliendo di mettere i paletti alla camorra. Secondo gli inquirenti i pusher adesso farebbero fatica a trovare gente comune disposta a tenere in casa la droga affidata dagli uomini dei clan. Ieri l'ultimo caso, riportato da “Il Mattino”: il sequestro di otto chili tra cocaina ed eroina (per un valore sul mercato di 100 mila euro) nascosti in una bombola di gas gettata tra i rifiuti e opportunamente modificata. La droga era suddivisa in dosi e già pronta per la vendita al dettaglio: è stata trovata in uno scantinato all'interno delle «case dei Puffi». Difficile era stato finora,

per la polizia, entrare in alcuni rioni senza che i pusher venissero avvisati ed altrettanto rari gli episodi di collaborazione e denuncia. Proprio il coinvolgimento della gente comune, impaurita, rendeva ancora più impenetrabili le piazze dello spaccio. Insomma, quello di ieri, secondo gli investigatori, è solo l'ultimo di una serie di segnali che potrebbero far pensare ad un cambio di atteggiamento della gente del quartiere. Finora prevaleva la paura di dover affrontare in prima persona uomini della camorra. Negli ultimi tempi, invece sarebbe maturata la consapevolezza del rischio di accuse di favoreggiamento dello spaccio.

Pavia

Multiservizi, Occhipinti, e con il quale si cercherà di studiare tutte le modalità necessarie per avviare verso la pensione coloro i quali ne avranno la possibilità, poi si andrà in deroga alla ricerca di ammortizzatori sociali che possano far sopravvivere questi lavoratori, i quali subiranno una decurtazione da parte dello stipendio che si aggira sui 75/100 euro. Il presidente Monaco ha anche evidenziato che, allo stato attuale, le risorse finanziarie della Provincia regionale sono ridotte al lumicino e più di 3 milioni e 600 mila euro non si possono togliere dalle casse dell’ente da qui la necessità di effettuare delle riduzioni. Ma il presidente ha anche detto che difficilmente alla fine del 2011 ci potrà essere un rinnovo della convenzione. (da ViviEnna.it)

varese

Neomedici protestano per le tasse Gli specializzandi sono scesi in piazza: davanti al Policlinico ma anche all’università. Per dire no all’aumento delle tasse e per chiedere più servizi. Un ’intera giornata di sciopero. Il camice bianco e lo striscione «schiavizzandi». Così circa duecento specializzandi hanno sfilato dal Policlinico all’università. «Cosa comporta il nostro sciopero? Significa il blocco delle attività nei reparti - spiega Daniele Maniaci, rappresentante degli specializzandi in senato accademico - ma non dovrebbe essere così, perché

Sono stati revocati i licenziamenti dei 9 lavoratori della Multiservizi, la società che opera nella salvaguardia dell’ambiente in tutto il territorio provinciale, che dal primo marzo avrebbero dovuto cessare la loro attività. E’ stato questo il risultato di un incontro tra il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, una delegazione di operai, accompagnata dai rappresentanti sindacali, Scronavacche per la Cgil, Bubbo per la Cisl, Savarino per la Uil, Camera per la UGL, ma le difficoltà rimangono e sarà difficile che alla scadenza della convenzione, prevista per il dicembre del prossimo anno, che i 96 lavoratori possano essere ancora sotto contratto con la società Multiservizi. I rappresentanti sindacali tra qualche giorno incontreranno il neo presidente della società

Discarica abusiva ancora lì noi non dovremmo essere titolari di nessuna attività». L’ateneo ha circa 900 specializzandi, la maggior parte sono al San Matteo, ma lavorano anche al Mondino, alla Maugeri, alla Città di Pavia. Chiedono che venga rispettata la convenzione firmata da Policlinico e università. E che sia bloccato l’aumento delle tasse previsto anche per loro oltre che per gli studenti, e che almeno ci siano gli stessi servizi che a quest’ultimi sono garantiti. «Ma noi non siamo né carne né pesce», sottolinea Maniaci.

Due anni fa VareseNews, grazie alla collaborazione con il sito Valganna.info che realizzò un reportage, denunciò la presenza di una vasta discarica abusiva nei boschi tra Cugliate Fabiasco e Montegrino Valtravaglia. Un vero e proprio scempio a cielo aperto, con rifiuti di ogni tipo scaricati da alcuni "pirati dell'ambiente" senza troppi scrupoli. Fotografie emblematiche, commentate con preoccupazione ma anche con promesse di intervento da parte dei politici a capo dei comuni e della comu-

nità montane interessate. Ebbene, ventiquattro mesi dopo, le immagini raccolte da Valganna.info sono nuovamente implacabili: dai copertoni alle bottiglie di plastica, dai sacchetti (pieni a loro volta di sporcizia) fino alla carcassa metallica di un'automobile: non è cambiato nulla, e nella zona non c'è neppure una recinzione a vietare l'accesso agli incivili armati di rifiuti. Il tutto è stato documentato anche da un video postato su You Tube. (da Varesenews.it)


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La memoria degli smemorati Di

C

M

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migLiOre deL giOrnO

ULDEriCo NiStiCò

urioso questo esempio di mitopoiesi sballata, ovvero come reinventa la storia, e persino in buonissima fede. A Cittanova, in Calabria, un gruppo di volenterosi ha celebrato una giornata della memoria; non quella del 27 gennaio, ma quella del 27 febbraio, commemorando il giorno del 1943 in cui morirono in un bombardamento centotrenta cittadini. Lodevole iniziativa, doveroso ricordo. Che c’è di strano? C’è che qualcuno, nel discorsetto ufficiale, ha messo in mezzo l’altra giornata della memoria, che con Cittanova e la Calabria in genere non c’entra nulla; nè con la data in parola. Peggio, qualcuno ha detto, e il giornalista del TG3 ha diligentemente ripetuto, che il bombardamento del 27 febbraio e i relativi morti sono stati dovuti ad un “fatale errore”. Di chi, questo errore fatale? Dei bombardatori, i quali, stante la data, non potevano che essere coloro i quali, il 27 febbraio 1943, erano nemici, cioè aerei statunitensi e inglesi. Ma siccome è noto che inglesi e americani sono buoni come il pane qualunque cosa facciano, allora i commemoratori, di fronte all’imbarazzo evidente, non possono che inventarsi una pezza a colore: fu un piccolo sbaglio, sorry, una distrazione! invece no, sicuramente i comandi di Usa e Gran Bretagna lo hanno fatto apposta, e, dal loro punto di vista, hanno fatto bene; esattamente come fecero, per restare alla sola Calabria, contro Reggio, Catanzaro, Vibo, Crotone eccetera; e contro le campagne eccetera. Si chiamavano bombardamenti terroristici, e avevano lo scopo preciso di fiaccare il morale delle popolazioni. À la guerre comme à la guerre, dicono giustamente i francesi. Del resto, era la dottrina del generale italiano Dohuet! a non è di questo che voglio parlare, bensì del potere enorme e devastante del politicamente corretto a tutti i costi, che obbliga persino a mentire senza

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sapere di mentire, anzi, se mai, facendosene un merito. Pericoloso, e non solo per i pochi superstiti cultori della verità storica. Anche i politicamente corretti dovrebbero preoccuparsi di questo essere saltati tutti i criteri della certezza, di queste costruzioni di verità orwelliane. Se infatti un bel giorno uno si mette a sostenere tesi qualsiasi di segno del tutto diverso, le menti vuote saranno disponibili a bersi X esattamente come oggi si bevono Y e Z; e al posto di opinioni “buone”, quelle “cattive”, e, indifferentemente, viceversa. l nocciolo del problema è che oggi nessuno conosce la storia... Eh, direbbe il mio collega, possibile? Oggi che la scuola è obbligatoria? E, sì, proprio oggi... Perché la storia è diventata una materia scolastica, e, fatte rarissime e casuali eccezioni, viene trattata dai ragazzi come la geometria o il greco: imparare la lezione, prendere il voto, dimenticare subito dopo. Aggiungete che i testi in uso nelle scuole italiche profumano un po’ di scopiazzatura dall’estero, se contengono trenta pagine sulla Guerra dei trent’anni, e giusto un accenno persino ai moti e all’unificazione del 1861. iguratevi se quel qualcuno a Cittanova sa che il 10 giugno del 1940 l’Italia dichiarò guerra a Francia e Gran Bretagna, e, il 9 dicembre del 1941, anche agli Stati Uniti; e che ne seguirono atti di guerra per terra, cielo e mare fino all’8 settembre del 1943, quando metà dell’Italia passò più o meno con loro, e l’altra metà restò contro. Donde i bombardamenti di Genova, Torino, Milano, Parma, Treviso eccetera, tutti rigorosamente angloamericani. Ognuno, s’intende, è libero di interpretare questi eventi come meglio o peggio crede: nessuno è libero di inventarsi che le cose non andarono così ma come meglio fa, e provvisoriamente, comodo, nemmeno gli intellettuali di Cittanova.

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Giannelli sul “Corriere della sera”

Sono 500 al giorno i degenti “sistemati” in lettiga negli ospedali romani C'è un evidente legame tra la corruzione e il dissesto finanziario della sanità laziale. Milioni di euro provenienti dall'Erario, utilizzati per acquistare ville e auto di lusso piuttosto che ambulanze e macchinari per gli ospedali. Non i può commentare altrimenti l'ennesima emergenza sanitaria dovuta al sovraffollamento dei reparti ospedalieri. E’ sempre più critica, infatti, la situazione nei nosocomi capitolini: ambulanze respinte all'arrivo in Pronto Soccorso, pazienti con codice rosso che stazionano anche per giorni prima che si liberi un posto in reparto. Complice anche il recente taglio dei posti letto, sono circa cinquecento al giorno i malati in let-

tiga in attesa di una sistemazione in reparto. Nella critica non si può non coinvolgere l’intero nsistema di welfare italiano, sbandierato solo nei programmi elettorali, a differenza - per esempio - di quello scandinavo, in cui, a parità di pressione fiscale con il nostro paese, il cittadino è realmente assistito dalla culla alla bara. In Italia invece, si tende a trascurare la prima e garantire la seconda, se un cittadino che arriva in Pronto Soccorso con codice rosso non può essere immediatamente visitato. Di fronte a questo problema la classe politica italiana è a un bivio: o decide di sopprimere questa parvenza di stato sociale, o allontana dalla gestione della cosa pubblica papponi e corruttori che determinano sistematici casi di malasanità. vittorio Marinelli Roma

interventi e lettere per questa pagina vanno indirizzati a tribuna@altroquotidiano.it


Diritti & DOVeri

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PreVidenZA Pensione

Calcolo misto per la signora Mia moglie è nata nel settembre del 1951 e percepisce uno stipendio di 1.550 euro lordi mensili. Se volesse andare in pensione a 60 anni e con 30 anni di contributi, considerato che ha iniziato nel 1981, quanto percepirebbe? Se invece aspettasse i 35 anni di lavoro (ne dubito, però) a quanto ammonterebbe la rendita? M. Tamburini, Rimini Sua moglie ricade nel meccanismo di calcolo misto: retributivo per l'anzianità maturata fino al 1995, contributivo per quella successiva. Difficile fare un calcolo preciso, ma con trenta anni di contributi la pensione ammonterà a circa il 55% dell'ultima retribuzione. Con 35 anni maturerà circa il 65%.

Pensione

Anzianità o vecchiaia? Per esigenze familiari, vorrei andare in pensione prima possibile. Ma ho difficoltà nel calcolare la data di uscita dal lavoro. Sono nata ad aprile 1951 ed ho compiuto 36 anni di contribuzione in agosto 2009. Secondo lei, è più conveniente chiedere la pensione di vecchiaia o quella di anzianità? M. Tamburini, Rimini Per lei, è più conveniente la pensione di vecchiaia, che potrebbe ottenere già dal 1° ottobre 2011. Se invece volesse chiedere la pensione di anzianità, dovrebbe attendere fino al 1° gennaio 2012. Per il seguente motivo: chi è nato nel 1951, deve raggiungere la “quota 96” (formata da alme-

risponde il dottor ANtoNiNo NiCoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it

inps

Come fa la colf ad avere la maternità? quale requisito contributivo deve possedere una Colf per aver diritto all’indennità di maternità, corrisposta dall’inPS?

N. Lorenzon, Treviso Deve possedere 52 contributi settimanali nei 24 mesi precedenti la data di inizio del congedo per maternità oppure 26 contributi settimanali nei 12 mesi precedenti tale data.

no 60 anni di età e, di conseguenza, 36 anni di contributi). Per effetto delle finestre, chi compie, come lei, 60 anni di età nel 1° semestre del 2011, otterrà la pensione da gennaio 2012.

Anzianità

Autonomo si informa sulla pensione

Proseguendo la tradizione lavorativa della mia famiglia, ho sempre svolto un’attività autonoma, come tappezziere. Sono nato il 30 novembre 1952. Ho iniziato ad effettuare i versamenti inPS nella mia gestione dal 1° giugno 1978. Anche se ci vorrà ancora del tempo, gradirei sapere quando potrò beneficiare della pensione di anzianità. Grazie. T. Ciccarelli, Avellino

Dovrà attendere fino a quando raggiungerà i 62 anni di età, secondo la riforma Prodi. Matura, infatti, i 35 anni minimi di contribuzione nel 2013, quando avrà 61 anni. Ma a quell'epoca l'età minima per il pensionamento dei lavoratori auto-

nomi sarà di 62 anni. Pertanto, dovrà pazientare fino al 2014 e, poi, attendere l’apertura della finestra.

Vecchiaia

Quando la pensione da colf? Ho 54 anni di età e sono nubile. Ho dovuto cercare lavoro senza badare molto per il sottile. infatti, fino ad oggi ho svolto 7 anni di bracciante agricola. Poi, sono stata assunta da una ditta di pulizie per 5 anni, ma il salario era troppo basso. infine, sono stata assunta da un’ottima famiglia come colf con 25 ore di lavoro settimanale e, con tale qualifica, ho maturato otto anni di servizio. quanti anni di contributi mi occorrono per la pensione? A che età potrò andarci? F. G., Frosinone Per ottenere la pensione di vecchiaia lei dovrà raggiungere due requisiti: 60 anni di età ed almeno 20 anni di contributi. Considerata la sua età e la contribuzione finora acquisita, non dovrebbe avere difficoltà a pervenire al traguardo in tempi brevi.

Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

Pensionamento

Sbaglia la finestra il nostro lettore Ho un fratello maggiore di me di poco più di 3 anni. e’ nato il 31 ottobre 1945. Per la futura pensione di vecchiaia, come dipendente, quale sarà la sua finestra di riferimento, dopo aver naturalmente compiuto i 65 anni? Lui sostiene che la finestra cui è interessato si apra il 1° gennaio 2011. B. Vascotto, Trieste Suo fratello sbaglia. Infatti raggiungerà i requisiti per la pensione di vecchiaia nell'ultimo trimestre dell’anno 2010. La sua finestra, pertanto, si aprirà il primo aprile 2011.

riscatto lavoro

Autocertificazione non basta il lavoro fatto come bracciante agricolo alle dipendenze del padre può essere riscattato con un’autocertificazione? Si possono riscattare gli anni di università regolarmente frequentati ed in cui si sono sostenuti tutti gli esami richiesti, anche se poi non si è conseguita la laurea? C. Varriale, Napoli I periodi da bracciante non sono riscattabili alle condizioni indicate. Per quanto riguarda la laurea, ovviamente essa si può riscattare solo se il diploma è stato conseguito.


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Culture & tenDenze

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Un festival alternativo

Si balla con “Yo! Urban dance fest” Tre giorni, dal 12 al 14 marzo, dedicati alla danza hip hop e alla gestualità metropolitana Gli Stormy Brothers

di MAriA GrAziA PAPA La prima edizione di Yo! Urban Dance Fest sta per arrivare. Si svolgerà, infatti, a Roma il 12/13/14 marzo con una programmazione internazionale che include spettacolo, competizioni, workshops e club nights. Yo! è un contenitore dedicato al mondo della danza urbana, con particolare riferimento all’universo Hip Hop e alle altre forme gestuali provenienti dal mondo metropolitano come la House Dance, il Ragga ed il Jazz-Rock. Ospiti internazionali di questa prima edizione alcuni tra i massimi esponenti della danza hip hop e della urban dance come MR. WIGGLES (New York), pioniere del movimento Hip Hop e membro attivo della Rock Steady Crew e degli Electric Boogaloos (le due più significative realtà artistiche al mondo nell’ambito della breakdance e dei Funk Styles), il pioniere della House Dance BRIAN GREEN (New York) che in

questa occasione sarà presente per la prima volta in Italia con il collettivo da lui fondato e diretto WORLD SOUL (New York), il francese DOMINIQUE LESDEMA (Parigi) pioniere del Jazz-Rock presente con la sua compagnia STORMY BROTHERS (Parigi). Forte anche la presenza femminile con l’arrivo di LAURE COURTELLEMONT, creatrice del Ragga Jam, una particolare forma di danza che unisce la gestualità di strada dell’hip hop alla tradizione gestuale africana e delle Antille, e YEYA, una delle maggiori esponenti della new wave europea legata alla danza hip hop. Molti anche gli ospiti italiani come i FLAVOR KINGZ, team di ballerini che riunisce alcuni tra gli esponenti più attivi nell’ambito della breakdance italiano. Obiettivo del progetto Yo! è creare una piattaforma di incontro e interscambio culturale per giovani e giovanissimi.

Nel cuore di Roma suona l’ensemble Bach Consort Nei suggestivi spazi dei Mercati di Traiano e del Pantheon, sabato 27 e domenica 28 febbraio alle ore 18, arriva per la prima volta a Roma il quintetto russo Bach Consort. Di rinomato spessore artistico e culturale, l’ensemble formato da coro e orchestra vuole consacrare nella Capitale il successo ottenuto durante una tournee in tutta Europa l’anno scorso, presentando un repertorio di musica barocca e sacra del XVII secolo, da Bach a Vivaldi, da Handel ad altri artisti coevi come Muffat, Rosenmueller e Purcell. L’ensemble, fondato nel 2005 dal contralto Yulia Mikkonen che ne è direttore artistico, suonerà in una formazione inedita con l’inserimento di musicisti italiani della stessa caratura artistica a suggello della collabora-

zione tra istituti culturali russi e centri di cultura italiani, per ribadire la centralità di Roma come capitale della convivenza e della contaminazione tra popoli. I concerti, patrocinati dall’Assessorato alle Politiche culturali e della Sovraintendenza ai Beni culturali del Comune di Roma, sono organizzati in collaborazione con Zetema. Concerto sabato 27 febbraio, ore 18 Mercati di Traiano, via IV novembre; Concerto domenica 28 febbraio, ore 18 Pantheon, Piazza della Rotonda. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. L’ensemble suona soprattutto in Russia e annualmente partecipa al “Natale russo a Vienna” durante il quale tutti i concerti vengono trasmessi dalla Radio Austriaca ORF. r. c.


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Testimonial tv

E Luciana Littizzetto va alla Coop In onda gli spot che la vedono protagonista (prima di lei fu il Tenente Colombo) Tre spot (ma altri ne arriveranno) e una protagonista. E’ Luciana Littizzetto che dal 21 febbraio presta il proprio volto alla nuova campagna di comunicazione Coop. Per l’impresa della grande distribuzione italiana una novità. Per trovare il precedente testimonial occorre infatti ritornare agli anni Ottanta. Allora fu Peter Falck-alias tenente Colombo- a provare a raccontare la particolarità di un’impresa che non ha eguali perché, proprio in virtù della sua natura, non ha un privato come proprietario, fa gli interessi dei suoi soci (sono oggi oltre 7 milioni) e dei consumatori, sforzandosi di dare il meglio al miglior prezzo, di svolgere un’azione di calmieramento e di indirizzo nel mercato, di rispettare i diritti fondamentali della salute, del lavoro, dell’ambiente in cui viviamo. “Vogliamo provare a raccontare chi siamo e come siamo, concentrandoci sul senso dell’essere cooperativa –ha spiegato Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia alla presentazione della campagna- e per farlo abbiamo deciso di ritornare dopo tanti anni al testimonial. Devo dire però che la scelta di Luciana Littizzetto obbedisce a regole diverse rispetto a quelle di Peter Falck. Peter Falck era il suo personaggio, il tenente Colombo: popolare, arruffone e arguto, vicino. Luciana invece è se stessa, non è il personaggio ma la persona ad essere coerente con il profilo di Coop. E’ un volto familiare, una donna intelligente e spiritosa, una che non sembra scesa

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Direttore creativo esecutivo Vicky Gittc Direttore creativo art Director Umberto Mauri Direttore creativo copy writer Dario Alesani tV producer Gabriella Colombo AccountSandra Macass Giuseppe Moltedo Valentina Salice Casa di produzione Film Master Executive producer Karim Bartoletti Producer Stefania Dell’Agnese regia Matteo Pellegrini Dop Umberto Manente Scenografia Alessio Baskakis Musica originale di Ferdinando Arnò per Quiet, Please Post Produzione Toboga telecinema definitivo Interactive Contrast Video Toboga Audio Top Digital Pianificazione media Mediaedge:cia

tASSiNAri (Coop italia): E’ dagli anni’80 che non ci affidavamo a un testimonial (allora era Peter falck, il tenente Colombo). Pensiamo che Luciana Littizzetto possa rappresentarci al meglio perché è una donna intelligente e spiritosa, una che non sembra scesa dalla Luna.

LittizzEtto: Mi piace l’idea di collaborare con una cooperativa, perché in questi tempi in cui il cittadino conta sempre meno, l’idea che ci sia un luogo che gli dia la possibilità di fare sentire la propria voce, anche solo in un supermercato, mi piace.

dalla Luna, ma che immagini alle prese con i problemi e le opportunità di tutti i giorni. Pensiamo che da questa prima esperienza possa nascere una storia di collaborazione importante”. Gli spot in effetti, ideati dall’agenzia Y&R con la Direzione Creativa Esecutiva di Vicky Gitto, da Dario Alesani e Umberto Mauri, rispettivamente direttori creativi art e copy, girati nel supermercato Coop di via Arona a Milano con la regia di Matteo Pellegrini, raccontano, attraverso l’esperienza di spesa, quali sono lo spirito e i van-

taggi della cooperazione, i valori dei prodotti a marchio coop, gli impegni di convenienza. Il tutto con un approccio ironico, con l’umorismo intelligente e graffiante tipico di Luciana Littizzetto. “Un testimonial – dice Vicky Gitto - deve essere credibile per la marca che rappresenta e non semplicemente per la propria notorietà. Per questo Luciana Littizzetto non interpreta alcun ruolo se non se stessa, perché incarna tutti i valori di vicinanza, genuinità e ironica intelligenza che distinguono da sempre Coop.”

“Ho accolto subito con piacere la proposta di Coop di diventare testimonial della nuova campagna, perchè ne condivido la visione –ha ammesso Luciana Littizzetto presente in conferenza stampa- Mi piace l’idea di collaborare con una cooperativa, perché in questi tempi in cui il cittadino conta sempre meno, l’idea che ci sia un luogo che gli dia la possibilità di fare sentire la propria voce, anche solo in un supermercato, mi piace. E poi la Coop mi è simpatica”. Alla presentazione ufficiale della campagna hanno partecipato anche Maura Latini, vicepresidente Consiglio di Gestione di Coop Italia, Aldo Soldi, presidente Ancc-Coop, Ernesto Dalle Rive, presidente Consiglio di Sorveglianza di Coop Italia e Marco Lombardi, presidente Y&R Italia. m. s.


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A teatro

in tv

Sylos Labini celebra la nascita dell’Italia

La Ventura cade ma si rialza subito

Edoardo Sylos Labini (a destra) e Antonello Aprea in “Donne, velocità, pericolo”

di roBErtA QUArtA Fra poco più di un anno ricorrerà il 150° anniversario della nascita dell’Italia. L’idea di nascita della nazione italiana attraverso la conquista dell’unità nazionale e dell’identità culturale, per troppo tempo perdute, serve a ricordare, far “risuonare” un valore sul quale si fondano le nostre radici culturali: il Risorgimento. “Disco-Risorgimento/Verso l’Unità d’Italia” (dal 30 marzo al 18 aprile alle ore 21; al Teatro Lo Spazio di Via Locri, 42 a Roma), si propone di riavvicinarci ai grandi autori della letteratura Risorgimentale italiana. Attraverso l’utilizzo del DISCOTEATRO, innovativa formula di intrattenimento teatrale che l’attore Edoardo Sylos Labini sperimenta da anni, la moderna mediazione tra letteratura e musica elettronica diventerà un insolito e

L’attore vestirà i panni di Giuseppe Mazzini per raccontare la grandiosa impresa con il suo “Disco-Risorgimento” divertente ripasso della nostra storia nazionale, grazie all’uso del linguaggio dei computer, esaltato dalla voce di un attore e dalle dirompenti sonorità di un dj. Sarà Giuseppe Mazzini, interpretato da Sylos Labini nella drammaturgia di Filippo Gili, a rivivere e a raccontare appassionatamente la reminiscenza di un’impresa grandiosa: l’unità d’Italia. La gioia per una nascita fondamentale, ma la sofferenza per i tasselli mancanti di questa nascita: la dialettica con Cavour, con Pio IX, con Vittorio Emanuele II. In tutto questo, lo straordinario ardore, l’inaspettato umorismo di un gigante del pensiero troppo spesso dipinto, da una storiografia unilaterale come

introverso, triste, solitario. Nella sua visionarietà, Mazzini legge le lettere di Garibaldi ad Anita, urla al Popolo Romano la sua sconfitta e la sua grandezza, esalta Dante, rilegge Leopardi, Foscolo, Manzoni e nel suo pensiero, come piattaforma inconscia di tutto il riflusso delle sue idee, c’è il “rumore” del Trovatore verdiano cantato dalla splendida voce di una donna (Babyra) accompagnata dalle sonorità elettroniche di una consolle dj. La performance si potrà seguire anche via web grazie alla diretta che sarà disponibile su www.lospazio.it. Sulla scia del precedente lavoro della compagnia sul Futurismo “Donne Velocità Pericolo”, che ha toccato famo-

Esordio sfortunato per l’Isola dei famosi Prima puntata decisamente sfortunata per l'edizione 2010 dell'Isola dei Famosi. Simona Ventura inciampa nello studio in un gradino mentre sta camminando per lo studio (e commenta c o s ì : "L'importante non è cadere, ma sapersi rialzare...") ma, soprattutto, in Nicaragua si fa male il rubgista Denis Dallan, uno dei dieci concorrenti famosi. Per lui un infortunio che lo porta addirittura a piangere in diretta, e il rischio di dire addio all'Isola quasi ancor prima di cominciare l'avventura...

si luoghi artistici e di aggregazione (Galleria Alberto Sordi a Roma, Mart di Rovereto, Palazzo Strozzi a Firenze, monastero di Santa Chiara a Napoli, Palazzo Reale a Milano) lo spettacolo sarà “mobile” e si adeguerà alle sedi ospitanti: un teatro, un localedisco, un museo, una biblioteca, fino ad arrivare, magari, ad un aeroporto. Con: Edoardo Sylos Labini; voce e consolle dj: Babyra; musiche : Antonello Aprea; scene: Giacomo Tringali; costumi: Cristina Da Rold; regia e drammaturgia: Filippo Gili.


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Memorie di una giornalista

Cinico affresco del Bel Paese

An Education

il figlio più piccolo

Regia: Lone Scherfig con Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Alfred Molina

Londra inizi anni '60. Qualche tempo prima della rivoluzione culturale e sessuale che cambiò l'approccio al mondo del genere femminile. Jenny ha sedici anni, è carina, intelligente, studiosa e presto andrà all'università di Oxford. Un giorno però un bel ragazzo elegante e ricco, con il doppio degli anni ed appartenente ad un ceto sociale molto diverso dal suo, le dà un passaggio in macchina. Se ne innamora e da allora la sua vita cambierà. Deliziosa commedia, tratta dalle memorie della giornalista inglese Lynn Barber, candidata a tre Oscar, con un gruppetto di attori straordinari: dalla protagonista, la giovanissima Carey Mulligan, fino alla breve apparizione (quasi irriconoscibile) di Emma Thompson.

Regia: Pupi Avati con Christian De Sica, Laura Morante, Luca Zingaretti, Nicola Nocella

zingaretti con baffi, la Morante, De Sica e Nocella nel film di Pupi Avati

Una indagine psicologica Sarà anche una banalità, però è così. Quando si trae un film da un best-seller, alla fine la considerazione è sempre la stessa: sì il film è bello, però il libro è meglio. Ovvio. Difficile concentrare 321 pagine in una pellicola di un'ora e quaranta. Impossibile ridurre a

poche scene, pagine e pagine scritte con raffinata maestria da Muriel Barbery. L'acuto e minuzioso diario di una geniale dodicenne, figlia di un ministro, che intende suicidarsi il giorno del suo tredicesimo compleanno. La descrizione della complessa personalità di una (apparente) banale e sciatta portinaia, che ha trascorso ogni istante della vita a sottrarre tempo al lavoro per leggere, lontana da occhi indiscreti: saggi, trattati di economia e psicanalisi, guardare film ed ascoltare musica classica.

esilarante mediocrità

il “riscatto” del maestro

Umorismo yiddish

Cado dalle nubi

il concerto

il riccio Regia: Mona Achache con Josiane Balasko

Regia: Gennaro Nunziante con Luca Medici Dino Abbrescia, Fabio Troiano e Giulia Michelin

Regia: Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov, Miou-Miou

Ignorante, cafone, scorretto, razzista, non azzecca un congiuntivo, però sfonda nel mondo della tv. Il trionfo della mediocrità. La fotografia esatta dell'Italia di oggi, quella che ci propina tutti i giorni il piccolo schermo. E lui, Checco Zalone, il comico di Zelig, ci sguazza. La sua parodia è esilarante. Un esordio felice per il comico tv, rispetto a tanti colleghi che hanno tentato la stessa strada con risultati davvero deludenti. Riesce a fare un film corale dove anche i personaggi di contorno danno il loro significativo contributo, evitando che la storia sia solo una lunga sfilza di gag. Prende in giro tutti, con ingenuità usa un linguaggio scorretto ed assurdo. Fa la pipì nella sacra ampolla di acqua del Po e scambia Alberto da Giussano per un Power Ranger.

"Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

Con la scusa di completare la trilogia sulla paternità (dopo "La cena per farli conoscere" e "Il papà di Giovanna"), Avati racconta l'Italia di oggi e lo fa con particolare cattiveria ed ironia, aiutato anche da un più che brillante cast di attori. Apparentemente parla di beghe familiari, in realtà dà vita ad un preciso affresco del Bel Paese: cinico, corrotto e corruttore, egoista, disposto a tutto in nome del dio denaro. Un insospettabile De Sica (dopo tanti cine-panettoni) riesce finalmente a dare corpo ad un personaggio complesso e spietato, il "furbetto del quartierino" di turno che pur di salvarsi dalla galera per i suoi guai finanziari, non si fa scrupolo di riversare le sue colpe sull'ingenuo figlio.

Storia d’amore tra diciottenni

A serious man

Dieci inverni

Regia: Joel & Ethan Coen con Michael Stuhlbarg

Regia: Valerio Mieli con Isabella Ragonese e Michele Riondino

Il film è ambientato nel 1967 in una comunità ebraica di una non bene identificata cittadina del Mid West. Larry Gopnik è un docente universitario e cerca di vivere secondo le regole della collettività. Tenta di fare del suo meglio nonostante abbia il figlio che fuma erba, la figlia che vuole rifarsi il naso, la moglie che lo lascia per un altro e tanta sfiga lo perseguita. Il tutto condito da un tagliente umorismo yiddish. Gli stessi Coen, intervenuti al festival del cinema di Roma, hanno ammesso di aver attinto a piene mani dai ricordi della loro infanzia. Grande prova dell'attore protagonista, Michael Stuhlbarg, in Italia del tutto sconosciuto, del quale però si intuisce l'enorme capacità interpretativa per cui è noto nell'universo teatrale Usa.

Appena dieci inverni per dirsi ti amo? Buon esordio per il giovane regista romano, uscito da un paio d’anni dal Centro Sperimentale di Cinematografia, che scrive e dirige una storia d'amore nella città più romantica del mondo: Venezia. Tuttavia, evita (quasi) accuratamente i luoghi comuni e cerca di raccontare, tra realismo e fiaba, l'incontro tra due diciottenni, Camilla e Silvestro, che solo dopo dieci anni saranno in grado di confessare i loro veri sentimenti. Cameo musicale di vinicio Capossela con il brano "Parla piano" nel ruolo di invitato a un matrimonio in una dacia nella campagna moscovita.


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Un romanzo familiare

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italia pizza e mandolini

La prima cosa bella

Nine

Regia: Paolo Virzì con Valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Micaela Ramazzotti.

Svolta intimista per il regista toscano che si allontana decisamente dalle tematiche sociali che hanno caratterizzato le sue precedenti pellicole, per concentrarsi sui sentimenti e sulla psicologia dei personaggi in una sorta di romanzo famigliare. Un percorso tutto nuovo per il quale sceglie l'attrice simbolo della commedia all'italiana, la splendida Stefania Sandrelli che insieme ad un Mastandrea in grande forma (una delle migliori interpretazioni dell'attore romano nel ruolo di Bruno e del suo mal di vivere) da vita ad un duetto recitativo di ottimo livello, riuscendo a coinvolgere l'intero cast. Costruito su due piani temporali, il film percorre circa quarant'anni di vita livornese, la storia di una mamma bellissima e svampita e dei suoi due figlioli dagli anni 70/80 fino ai nostri giorni

mercoledì 24 febbraio 2010

Regia: Rob Marshall con Daniel Day-Lewis, Sophia Loren, Nicole Kidman, Penelope Cruz, Marion Cotillard

Colin fifrth in “A single man” per la regia di tom ford

Commedia degli equivoci il Missionario Regia: Roger Delattre con Jean-Marie Bigard

Divertente commedia degli equivoci, senza troppe pretese ma ben costruita, prodotta da Luc Besson. L'attore protagonista, che ha anche scritto la sceneggiatura, nel raccontare il suo primo incontro con Besson sul set di un precedente film, ha rivelato che

in quell'occasione, prima di squadrarlo da cima a fondo, gli ha detto che lo avrebbe visto bene nei panni di un prete. Parole profetiche. Bigard veste i panni di Mario Diccara, ex galeotto appena uscito dalla prigione che ha qualche conto in sospeso con la malavita. Chiede aiuto al fratello prelato che gli suggerisce di raggiungere Padre Etienne in un paesino dell'Ardèche, travestito da sacerdote. Al suo arrivo scopre che il parroco è morto e gli abitanti lo scambiano per il sostituto.

L’amore interrotto

Già il musical di Broadway sembra non sia piaciuto per nulla a Fellini. Immaginate cosa potrebbe dire oggi di questo film, se fosse ancora vivo. Una sfilza di banalità e luoghi comuni sull'Italia e sugli italiani, da non credere. La pizza, i mandolini e siamo al completo. Ovviamente nulla a che vedere con un capolavoro come “8 e mezzo“. A parte questo, le canzoni sono accattivanti, i balletti rocamboleschi, i costumi sfavillanti. Ingredienti essenziali per catturare il grande pubblico. Per non parlare della lunga sfilza di star e bellezze internazionali. Penelope Cruz insolitamente conturbante e sexy. Guido Contini è affascinante, glamour e donnaiolo ma non possiede l'ironia di Mastroianni.

Un cane che commuove Hachiko

A single man Regia: Tom Ford con Colin Firth e Julianne Moore

Regia: Lasse Hallstrom con Richard Gere e Joan Allen

Patinato e forse stilisticamente troppo perfetto (poteva essere diversamente?), ma con un grande Colin Firth nei panni di un professore universitario che non riesce a dare un senso alla vita dopo la morte del suo compagno per un incidente stradale. Discreto esordio alla regia per il celebre stilista texano che è riuscito a fare un film con parecchie imperfezioni, eppure coinvolgente ed emozionante. Libero adattamento del romanzo di Christopher Isherwood "Un uomo solo", è un racconto sull'amore interrotto, sull'isolamento della condizione umana e l'importanza dei momenti apparentemente insignificanti della vita.

Un consiglio, anche per i più duri di cuore: portatevi parecchi fazzoletti perché si piange, inesorabilmente. Riadattamento di un famoso racconto giapponese ispirato ad una storia realmente accaduta. Le curiose vicende di Hachiko, un cane di razza Akita e la sua speciale amicizia con il suo padrone, il professor Parker. Il professore incontra casualmente il bel cucciolotto e se ne innamora. Lo porta a casa, anche contro il parere della moglie, lo addestra, vivono quasi in simbiosi. Ogni mattina lo accompagna alla stazione dove prende il treno per andare al lavoro, ed alle 5 in punto del pomeriggio aspetta nel medesimo luogo il suo ritorno. All'improvviso il professore muore ma il “migliore amico dell’uomo” continuerà ad aspettarlo alla stazione.

Sergio fiorentini, Carlo Verdone, Anna Bonaiuto e Marco Giallini in una scena di “io, Lara e loro”

il miglior verdone io, loro e Lara Regia: Carlo Verdone con Carlo Verdone, Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Marco Giallini, Sergio Fiorentini, Angela Finocchiaro

E' il miglior film del regista romano. Equilibrato e maturo. Quello più riuscito e, contrariamente a quanto si possa credere, il meno religioso, anche se il protagonista è un prete missionario. In realtà

parla di noi, delle nostre famiglie, di come siamo diventati. Senza utilizzare toni troppo altisonanti, con il solito garbo e gentilezza ed una buona dose di umorismo. Ottimo cast di attori, sapientemente diretto. In mezzo a tanta professionalità anche la Chiatti fa la sua bella figura. Da guardare con attenzione una delle scene più divertenti del film, dove si fronteggiano, da un punto di vista recitativo, una grande Angela Finocchiaro nei panni dell'assistente sociale tutta intenta a sedurre il sacerdote Verdone, alias padre Carlo Mascolo


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Baciami ancora

the Wolfman

Regia: Gabriele Muccino con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore

Regia: Joe Johnston con Benicio Del Toro, Emily Blunt, Anthony Hopkins

La Genova di De Andrè La bocca del lupo Regia: Pietro Marcello con i reali protagonisti della storia.

Piccolo film di nicchia, per raffinati cultori del cinema d‘autore. Ricco di poesia e sentimento. Due anime perse raccontano le loro vite. Sullo sfondo la Genova storica, descritta e fotografata alla De Andrè. Quella di ieri, delle "tripperie" ormai scomparse, e quella di oggi percorsa dai disperati e dagli ultimi. Enzo è appena uscito dalla galera e attraversa la città, alla ricerca dei luoghi di un tempo ormai dismessi. Nella piccola casa nel ghetto, tra i vicoli del vecchio quartiere, l'aspetta da anni l’amatissima Mary, prostituta transessuale. Nato da un'idea della fondazione San Marcellino, gesuiti di Genova, che da anni assiste in diversi modi la comunità dei senza tetto, degli emarginati.

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La generazione dei quarantenni

Monster movie di tutto rispetto

Monster movie di tutto rispetto. Diretto con mano ferma ed interpretato con la stessa convinzione da un intenso Benicio Del Toro (bravo anche con il pesante trucco da lupo) accanto al sempre straordinario Hopkins, nel ruolo del padre. Remake del classico horror "L'uomo lupo" di George Waggner del 1941, costruzione di un sanguinoso puzzle con un'antica maledizione che trasforma le persone in lupi mannari durante le notti di luna piena, che sta lentamente uccidendo gli abitanti di Blackmoor. Poco splatter ma di certo non annoia, diligentemente condensato in poco più di un'ora e mezzo con una tensione narrativa che non cala mai. Interessante ricostruzione d'epoca in stile vittoriano.

mercoledì 24 febbraio 2010

Benicio Del toro, Emily Blunt e Anthony Hopkins in “the Wolfman”

La strage di Marzabotto

Buoni, cattivi e effetti speciali

L’uomo che verrà

Avatar

Regia: Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher e Maya Sansa

Regia: James Cameron con Sam Worthington, Sigourney Weaver

Girato con assoluto rigore, non Cosa dire di più di quanto non si scade mai nella retorica. Diretto sia già sproloquiato su questo film. in maniera magistrale, con atto- Gli effetti sono davvero speciali ri di grande spessore che recita- (l'animazione è splendida, in parno i rari dialoghi in dialetto ticolare le figure dei Na'vi e l'ambolognese (sottotitolati in italia- bientazione di Pandora), la storia no). Meritatamente premiato però, per quanto politicamente all'ultimo festival del cinema di corretta, è un po' banalotta. I Roma, ripercorre gli ultimi nove buoni, i cattivi, l'amore, il lieto mesi dalla strage di Marzabotto fine, con pistolotto moralistico. Il dove furono massacrate dai cattivo è così cattivo da sembrare nazisti 770 persone, per la mag- una caricatura. Già dalle prime gior parte donne, bambini ed scene si capisce al volo dove andrà anziani. Il racconto cadenzato a parare. Sembra un lungo déjàvu. A tratti dei nove viene in mesi d'atmente "Balla tesa per la coi lupi", "The nascita di Fountain" di un bambiAronofskye no in (ma l'albero un'umile della vita non famiglia di è simile?), contadini, "Soldato blu", attraverso "Il signore lo sguardo degli anelli", della sorel"Apocalypse lina muta Now". Un di otto c o n s i g l i o: anni. Film provate a di forte vederlo senza impatto gli occhialini, emotivo, nei cinema forse di senza 3D. I non facile colori sono fruizione, molto più ma decisavivaci. mente da non perdeAlba rohrwacher in “L’uomo che re. verrà”

Muccino in grande forma. La trasferta americana gli ha fatto bene, lo ha galvanizzato ed arricchito e con la macchina da presa fa faville. Corre letteralmente dietro agli attori, non li molla un istante nel tentativo di estrapolare emozioni e sentimenti. Dopo i trentenni racconta gioie e dolori della generazione dei quaranta. Il ritorno alle radici ma anche la voglia di rimettersi in gioco, l'amore per l'altra persona e quello per i figli. Un gruppo di amici impegnati in una estenuante ricerca della felicità. Forse una costruzione un po' troppo adrenalitica ed affannata (in 2 ore e 19 di durata), ma decisamente efficace nel delineare i personaggi. La new entry Vittoria Puccini non fa rimpiangere Giovanna Mezzogiorno.

Un manager senza scrupoli tra le nuvole Regia: Jason Reitman con George Clooney e Vera Farmiga

Un film attraversato da un umorismo fresco e leggero per affrontare un tema di scottante attualità, dai risvolti inevitabilmente drammatici. La storia di un "tagliatore di teste", un manager molto ricercato in tempi di crisi, che le aziende assumono per brevi periodi con il compito di licenziare il personale in eccesso. Un grande Clooney nei panni del professionista senza scrupoli che dopo tanti anni spesi felicemente tra una città e l'altra dell'America, improvvisamente sente di dover cambiar vita. La sfilza dei dipendenti che passa sotto la mannaia di Clooney sono veri disoccupati provenienti da Detroit e St. Louis, le città più colpite dalla recessione. Il regista è il figlio di Ivan Reitman, quello che ha diretto "Ghostbusters".


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giovedì 25 febbraio 2010

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Einaudi chiude a Trieste Scanu ha vinto il suo tour italiano con 236 mila voti Con un concerto di due ore e mezza al Politeama Rossetti di Trieste, Ludovico Einaudi ha concluso le tappe italiane del tour mondiale. Il tour per il suo nuovo album 'Nightbook', cominciato a settembre, ha gia' superato le 50 tappe, e proseguira' ora a Londra, con

un concerto alla Royal Albert Hall il prossimo 2 marzo, e poi negli Stati Uniti, in California. Einaudi suonera' il 13 marzo a Santa Monica e due giorni dopo a San Francisco. Poi concerti a Vienna e Parigi e, a luglio, a Roma.

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La Clerici confessa «Mai portata la “42»”

Tenerezze tra l’ex Gf e la fidanzata

Antonella Clerici Stavolta Antonella Clerici non bara: 'Non sono mai stata una taglia 42, piuttosto una 46, e dopo la gravidanza non ne parliamo'. Dopo la sfilata di Elena' Miro, la conduttrice di Sanremo scherza sul record di ascolti: 'Il prossimo Sanremo? Affari di chi mi succedera''. Poi torna sulla linea. 'Non sono mai stata una taglia 42 e non mettero' mai i jeans calati sui fianchi. A Sanremo ho preteso abiti esagerati e che mettessero in evidenza il mio seno, per poterci scherzare'.

Pagina a cura di Maria f. rotondaro

In poco meno di un'ora, tra le 23.39 e le 00.32, Valerio Scanu ha vinto Sanremo raggiungendo 236.105 televoti e superando il trio. Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici fino alle 23.12 erano in testa con 212.482 voti, pari al 32,95%

Lui ha detto di far sul serio: e a vedere con quale passione bacia la fidanzata Vanessa Contini, si direbbe che Gianluca zito è perdutamente innamorato di lei. La coppia è stata protagonista di un party all'old fashion di Milano, dove si festeggiava l'uscita del libro di Vanessa, 'La vita è solo in prestito...'. ospiti anche Gabriele Belli e Marcello Calabria torre.

Muti trionfa al Met ma fischi per Prada Applausi per Riccardo Muti, al suo debutto alla Metropolitan Opera di New York con il verdiano Attila. Fischi invece per i costumi di Prada. Gli abiti della stilista sembravano piu' da greco antico che da unno. Criticate anche le scene di Herzog & Meuron, architetti svizzeri del teatro olimpico di Pechino e la regia di Pierre Audi. Senz'appello il critico dell'Associated Press:'Attila e' una pietra miliare nella storia del Met, ma e' meglio seguirlo con orecchie spalancate e occhi chiusi'.

preferenze. delle Nel rush finale il trio di Italia amore mio ha avuto appena 1.384 nuovi voti, mentre Valerio Scanu e' stato televotato da ulteriori 96.517 spettatori. I tabulati del televoto, non diffusi dalla Rai, sono stati pubblicati da Avvenire.

Sanremo

Conti condurrà il premio Regia

Carlo Conti In attesa di condurre il prossimo Sanremo, Carlo Conti sara' proprio al Teatro Ariston per presentare il 50/mo premio Regia televisiva.La manifestazione andra' in onda il 18 marzo in prima serata su Raiuno. Il conduttore premiera' il meglio della produzione televisiva italiana e festeggera' Daniele Piombi che raggiunge il traguardo della cinquantesima edizione. C'e' attesa per i riconoscimenti per il Miglior personaggio femminile, il Miglior personaggio maschile e la Miglior Fiction 2010.


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