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Edizione del 26 settembre 2009

Anno I - n° 91 - € 0,50

Maroni attacca i magistrati perché «non la applicano»

Legge “clandestina” Non è colpa dei giudici se quel “reato” non si riesce a contestarlo: la norma è fatta male Duro, e grave, attacco del ministro Roberto Maroni alla magistratura sul reato di clandestinità. «La legge è chiarissima e se un magistrato non la applica dovrebbe intervenire il Csm o un altro giudice, perché non applicare la legge è reato» ha tuonato il titolare del Viminale dalla festa del Pdl a Milano. Per l'Associazione nazionale magistrati sono «parole inaccettabili». L’Anm respinge l’accusa che i giudici vogliono «politicizzare e boicottare» le nuove norme sull'immigrazione sottolineando che è «del tutto inammissibile confondere la libera espressione delle idee con presunti complotti volti al boicottaggio di una legge». «Non può esistere che un magistrato dica che è una legge incomprensibile e quindi lo interpreti in un modo o nell'altro - replica Maroni. - Le leggi «vengono fatte dal Parlamento e la magistratura

Sassari, rapito allevatore di cavalli Un allevatore di 57 anni è stato sequestrato nella sua casa di campagna a Florinas, in provincia di Sassari. Potrebbe trattarsi di una vendetta legata al mondo delle scommesse sui cavalli. L'uomo, infatti, è proprietario di alcuni esemplari che hanno gareggiato nell'ippodromo di Chilivani. Il padre ha trovato la porta sfondata e alcune stanze a soqquadro.

Il ministro Maroni: nuovo attacco ai magistrati sulle norme contro l’immigrazione clandestina

deve applicarle. È ovvio che qualunque cosa si faccia c'è sempre qualcuno che è contrario; è però strano quando a dire queste cose sono i magistrati». A Maroni risponde direttamente il presidente dell'Anm, Luca Palamara: «I magistrati devono essere liberi di applicare e interpretare le leggi secondo Costituzione. Questa non è disapplicazione, ad essere inaccettabili sono le parole del ministro». «Forse l'avvocato Maroni è da troppo tempo lontano dai banchi dell'università e da un'aula di tribunale - dice il vice presidente della Camera Rosi Bindi - ma ciò che allarma è che, da ministro, Maroni non abbia ancora imparato che il fonda-

mento della democrazia è la separazione dei poteri e che nella nostra Costituzione la magistratura è autonoma e indipendente». «Maroni Lasci perdere i magistrati - attacca Lanfranco Tenaglia - e si concentri sul fatto che la norma sugli immigrati è tecnicamente inapplicabile: una legge fatta male e incostituzionale, che produce solo aggravi per i tribunali». «Maroni sa fin troppo bene che il reato di clandestinità è il frutto di una leggespot contraria alla Costituzione e agli obblighi internazionali assunti dal nostro Paese. Non confonda il suo ruolo con quello di esponente del pdl», dichiara il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia.

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La curva dei consumi

rana di prima grandezza sul piano dell’economia nazionale, che continua a segnare purtroppo dati preoccupanti. Infatti l’Istat ha confermato agli italiani (che, comunque, avevano intuito e “vissuto” sulla propria pelle, anche perché sempre in corsa verso lo spettro di una povertà, per tanti, irreversibile) il grave calo dei consumi. Nel solo mese di luglio, le vendite al dettaglio di prodotti commestibili ma anche non alimentari (medicinali, calzature e pellami, libri, giornali e

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MoIsè AstA

riviste) sono calate dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 2,6% rispetto al luglio dello scorso anno, togliendo introiti alla piccola distribuzione, senza tuttavia risparmiare la grande. Da più parti si leva il “grido di dolore”. Per la Confederazione degli esercenti commercianti «la crisi dei consumi esige più

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Il Cavaliere scaglia Scajola contro Porta a Porta I resoconti della puntata di “Annozero” hanno raggiunto a Pittsburg (dove si trova peril G20) e mandato su tutte le furie Berlusconi. Il quale ha contattato il ministro Claudio Scajola, che ha convocato i vertici Rai. Pronta reazione di Zavoli. A pagina 2

Presentato il festival del film tutto al femminile La quarta edizione del Festival internazionale del cinema di Roma (15-23 ottobre), diretta da Piera Detassis, è sotto il segno delle donne. Madrina dell'apertura sarà Margherita Buy mentre una delle più grandi attrici contemporanee, Meryl Streep chiuderà con la sua commedia anni '50 Julie & Julia di Nora Ephron fuori concorso. Ci sarà anche l'atteso esordio da regista di un'attrice icona del cinema italiano: Stefania Sandrelli con il suo “Christine Cristina”, Luciana Vecchioli a pag. 10 attenzione da parte del governo. Sono a rischio 30.000 piccoli negozi con una ricaduta di posti di lavoro che potrebbe essere drammatica in assenza di un piano straordinario di interventi». E’ chiara la difficoltà reale in cui sono stati ricacciati il Paese e le famiglie: chi è alla guida della cosa pubblica deve cercare, e subito applicare, soluzioni vere, incisive, perché – evidentemente – quelle che si vanta di aver sin qui escogitato non sono servite un gran che. Almeno così pare.


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Il Colle: «Il diritto d’asilo è inalienabile» ne comune". Un'esigenza che, per il presidente della Repubblica, è sentita anche rispetto al confronto dell'Europa con il tema dell'immigrazione. Tema rispetto al quale Napolitano evidenzia "limiti in materia di immigrazione e asilo, garantendo l'inalienabile diritto di asilo a chi è costretto a chiederlo". Per questo, per il capo dello Stato "non si può esitare, rispetto ad una Ue che abbia nel suo futuro una direzione unitaria in materia di

Influenza A

Vaccino anche per la Nazionale politica estera e di sicurezza e che "eviti il declino esprimendo come entità unitaria". In questo senso, secondo Napolitano, deve concentrarsi l'impegno della rappresentanza italiana al Parlamento europeo. Un paese, l'Italia, che da sempre "ha portato avanti questa lotta con una coerenza che, oltre all'Italia, può essere riconosciuta solo alla Germania che come noi non ha mai praticato né la politica della sedia vuota né quella dei veti".

Fisco. Sportivi nel mirino della guardia di finanza

I campioni dell’evasione Rebellin e Liuzzi al centro dell’inchiesta

Vittorio Emanuele

Quasi 500 milioni di euro, sportivi e imprenditori coinvolti: è questo il bilancio di quattro inchieste delle Fiamme Gialle contro i paradisi fiscali. Tra i presunti evasori sotto la lente della Guardia di Finanza nelle ultime operazioni di contrasto all'evasione internazionale ci sarebbero, secondo quanto apprende l'ANSA, il campione di ciclismo Davide Rebellin e il pilota di Formula 1 Vitantonio Liuzzi. Rebellin avrebbe scelto per custodire i

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In ItalIa

Immigrazione

Le "preoccupazioni" di Giorgio Napolitano rispetto al processo di integrazione europea "permangono". "E' ineludibile un balzo in avanti nel processo di integrazione", sottolinea il capo dello Stato incontrando al Quirinale gli Eurodeputati italiani. Ricordando di aver sempre seguito il processo di integrazione, Napolitano sottolinea la "incontestabile esigenza che la Ue faccia precisi passi in avanti in materia di integrazione e rafforzi la capacità di azio-

sabato 26 settembre 2009

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Direttore responsabile: Ennio simeone Redazione e stampa: via Carciano 45, 00131 Roma tel. 06 4131710 - Fax 06 41299020 redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

suoi capitali il Principato di Monaco ma, secondo le indagini svolte dalla Compagnia Gdf di Cittadella (Pd), sarebbe facile incontrarlo per le vie di un paese padovano. Liuzzi invece si sarebbe trasferito a Londra, ma continuando ad investire in immobili e barche in Italia. Il terzo sportivo sospettato di evasione sarebbe invece Tiziano Sivieri, navigatore di Miki Biasion, ex campione di rally. Davide Rebellin è uno dei nomi più noti del ciclismo italiano degli ultimi anni. La sua carriera è costellata di vittorie, in particolare alle classiche del Nord. Il suo anno magico è stato il 2004, che lo vede vincente alla Amstel Gold Race, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi riuscendo a essere il primo a conquistare le tre classiche. Quell'anno arrivò anche secondo in Coppa del Mondo. Tornato in nazionale due anni dopo decisivo il suo contributo nella vittoria iridata di Paolo Bettini. Nel 2007 rivinse la Freccia Vallone.

"Si sta valutando l'ipotesi di vaccinare i giocatori di tutte le squadre di calcio contro l'influenza A; infatti è soprattutto la contagiosità fortissima di questa influenza che ci preoccupa". Lo ha detto Marcello Lippi, commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, a margine del Festival del Salute in corso a Viareggio. "Abbiamo parlato con il responsabile dello staff medico, il professor Castellacci (che l'aveva anticipato all'ANSA, ndr) - ha detto Lippi - e abbiamo valutato soprattutto non tanto la pericolosità di questa influenza in se stessa per i soggetti sani, quanto la sua contagiosità fortissima". Quindi, ha annunciato Lippi, "può darsi che si prendano dei provvedimenti riguardo la vaccinazione di tutti i calciatori".

Taranto

Si dimettono i dieci assessori dieci assessori della giunta di centrosinistra alla Provincia di Taranto si sono dimessi. La decisione è stata presa all'unanimità dopo una riunione degli stessi assessori. Ieri la sezione di Lecce del Tar aveva deciso di annullare l'esecutivo, su ricorso di un'associazione locale, perché priva di rappresentanza femminile.

Crisi

Diecimila negozi in meno in sei mesi La crisi mette il freno ai consumi, e il calo delle vendite, confermato dai dati Istat diffusi oggi, riduce in ginocchio sempre più negozi. Nei primi sei mesi dell'anno, infatti, gli esercizi commerciali al dettaglio sono calati di 10.159 unità, secondo quanto risulta dal rapporto Movimprese curato da Unioncamere diffuso a luglio. A chiudere le saracinesche, infatti, sono stati ben 36.798 negozi. Solo parzialmente rimpiazzati dalle 26 mila nuove aperture.


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nel Mondo Turchia

E’ morto l’ultimo ottomano E' morto il principe Osman Ertugrul, ultimo discendente della dinastia ottomana e ultimo possibile aspirante al trono imperiale. Aveva 97 anni ed e' spirato ad Istanbul dopo una lunga malattia. Lo riferisce l'Anadolu. Osman Ertugrul, che se fosse salito sul trono avrebbe portato il nome di Osman quinto o Ertugrul primo, era il decano degli ultimi discendenti della dinastia ottomana, espulsi dal Paese nel 1924. Sara' sepolto in un mausoleo di Istanbul dove riposano i suoi antenati.

Germania

Sgominata cellula di Al Qaeda La polizia tedesca ha reso noto di aver arrestato un giovane turco di 25 anni. E' sospettato di aver messo su Internet il video che minacciava attentati in Germania in occasione delle elezioni di domenica. In un comunicato, la polizia di Stoccarda ha precisato che non si ritiene che l'uomo sia coinvolto nella realizzazione del video che riprende un membro tedesco di al Qaida mentre minaccia la Germania di un attacco dopo le elezioni.

Moldavia

Nominato il Premier E’ Vlad Filat Il parlamento moldavo ha approvato la nomina a premier di Vlad Filat, 40 anni, leader del partito liberale-democratico. Filat e' uno dei 4 leader della maggioranza liberale 'Alleanza per l'integrazione europea'. L'assemblea ha approvato anche la composizione del nuovo governo e il suo programma. Nel pomeriggio e' previsto il giuramento dell'esecutivo. Nelle ultime elezioni del 29 luglio i comunisti hanno perso la maggioranza per la prima volta dal 1991.

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Desta preoccupazione il nuovo impianto nucleare iraniano

Obama striglia Teheran La Casa Bianca chiede l’invio di ispettori Onu Il presidente americano Barack Obama ha detto che la rivelazione di un nuovo impianto nucleare iraniano dimostra che Teheran continua a non rispettare i suoi obblighi internazionali. Obama chiederà accesso immediato agli ispettori internazionali al nuovo impianto nucleare iraniano che, secondo informazioni della Casa Bianca è ancora incompleto ma potrebbe contenere fino a tremila centrifughe. Il consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità una risoluzione presentata dagli Stati Uniti riguardante il disarmo e la non proliferazione nucleare. La riunione, a livello di leader, è presieduta dal presidente americano Barack Obama. La risoluzione approvata oggi all'unanimità dal consiglio di sicurezza dell'Onu indica come obiettivo un pianeta senza armi nucleari. La risoluzione chiede la fine della proliferazione delle

armi atomiche e chiede ai Paesi firmatari del Trattato di Non Proliferazione nucleare (Tnp) di mantenere il loro impegno a non sviluppare armi atomiche. Il documento esorta gli stati che non hanno firmato in Tnp a partecipare allo sforzo per giungere al disarmo. La risoluzione non menziona Paesi spe-

cifici, ma è un riferimento a India e Pakistan (mentre Israele non ha mai ammesso ufficialmente di avere ordigni atomici). La risoluzione, senza nominare direttamente Iran e Corea del Nord, menziona anche le "grandi sfide esistenti al regime di non proliferazione nucleare".

Il Caso

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n un giorno solo ben cinque soldati statunitensi hanno perso la vita in azione nel sud dell’Afghanistan, mentre erano impegnati in combattimenti contro i Talebani: lo ha reso noto a 24 ore di distanza il Comando dell’Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza guidata dalla Nato, cui appartenevano le vittime.

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re gli attacchi letali, tutti risalenti a ieri ma dei quali non è stata specificata l’area di ubicazione. Due dei militari sono stati feriti a morte separatamente a colpi di arma da fuoco, uno dopo essere caduto in un’imboscata e il secondo mentre era in servizio di pattuglia.

Afghanistan Forze Isaf nel mirino Muoiono cinque americani Gli altri tre, due dei quali uccisi sul colpo, sono stati dilaniati dall’esplosione di una bomba, come di consueto nascosta lungo il ciglio della strada che stavano percorrendo e fatta detona-

re a distanza dai ribelli. Sale così a 365 il numero delle perdite militari internazionali nel 2009, anno che risulta così essere il più sanguinoso in otto anni di campagna.


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Infibulazione/I

La pratica dei pregiudizi In Africa è ancora una pratica diffusa, in Asia in misura minore esiste ancora, ma anche l’America e l’Europa, a causa stanno dell’immigrazione, risentendo di questo fenomeno. Parliamo delle MGF, una sigla di tre lettere che sta per mutilazioni genitali femminili, una breve parola per indicare tantissime pratiche diversificate che si fanno sul corpo delle donne. Dal 2006 esiste in Italia una legge che punisce con il carcere chi la pratica. Una legge che allo stesso tempo ha messo a disposizione dei fondi per l’informazione e la comunicazione. Cosa di cui c’è davvero bisogno, perché è una pratica che fa leva sull’ignoranza e su tradizioni radicate. Grazie a questi fondi è nato un progetto “Corpi consapevoli”*, che ha dato vita a un volume, un opuscolo e un dvd, che servirà a diffondere tra le donne africane, ma anche tra quelle italiane la conoscenza del fenomeno. Ieri è stato presentato a Roma. Proviamo a sintetizzarvi le informazioni, cercando di superare alcuni luoghi comuni. MGF, che cos’è In Italia parliamo di infibulazione, ma non è un termine corretto. L’infibulazione è solo una delle tante pratiche di MGF. L’Oms le divide in quattro categorie: 1) taglio del prepuzio con o senza taglio di parte della clitoride o della clitoride intera; 2) taglio della clitoride con taglio parziale o totale delle piccole labbra; 3) taglio parziale o completo dei genitali esterni e cucitura dell’apertura vaginale (è questa l’infibulazione); 4) tutte le altre operazioni sui genitali femminili compresi puntura, foratura, tiraggio e/o incisione della clitoride o delle labbra; bruciatura della clitoride e del tessuto circostante;

Cosa sono le mutilazioni genitali femminili? La stampa italiana le considera una barbarie maschile, invece è un fenomeno più complesso di EloIsA CovEllI

Una donna della somalia, dove sono ancora diffuse le pratiche della mutilazione genitale femminile incisione della parete vaginale; raschiamento (taglio detto angurya) o taglio della vagina e del tessuto circostante (taglio detto gishiri); introduzione di sostanze corrosive o erbe nella vagina per provocare emorragia o contrazione o restringimento. Perché si pratica E’ riduttivo dire che è una pratica imposta dagli uomini sulle donne. Capita che siano le donne a farla e a volte a richiederla, perché è vista come un rito di iniziazione delle ragazze all’età adulta. E’ un mezzo di integrazione sociale, spesso chi non l’ha subita viene isolata perché considerata impura. In molte comunità una donna non “circoncisa” (così viene chiamata in diverse lingue) non si può sposare perché considerata sporca. False credenze attribuiscono alle MGF un valore igie-

nico. La pratica viene considerata un onore per la famiglia, a seguito alla “circoncisione” ci sono giorni o addirittura settimane di feste, banchetti e regali. Al contrario la mancata “infibulazione” viene vista come un disonore. Si pensa che la mancanza del taglio della clitoride faccia venire alle donne dei desideri sessuali irrefrenabili e che quindi siano più propense al sesso e al tradimento. Addirittura si pensa che la clitoride possa crescere fino a diventare quanto un pene. C’entra la religione? Contrariamente a quanto si pensa non è una pratica fatta solo dai musulmani (tra i quali è praticata in maggiore misura) ma anche gli ebrei, i cristiani e gli animisti la praticano. In alcune comunità viene presentato come un dogma religioso, ma in realtà il Corano non pre-

vede l’MGF, né nessun altro testo sacro lo fa. Quante sono le donne coinvolte e dove avviene Secondo l’Oms sono dai 100 ai 140 milioni le donne nel mondo sottoposte a mutilazioni genitali. Ogni anno subirebbero questa pratica 3 milioni di bambine. Questa pratica è diffusa in 28 paesi africani e in Medio Oriente (Iran, Iraq, Yemen, Oman, Arabia Saudita, Israele). Tracce di MGF si rinvengono anche in alcuni paesi asiatici come l’Indonesia, la Malesia o in alcune regioni dell’India. Il fenomeno è presente anche in Europa e America, a causa dell’immigrazione. A che età avvengono le mutilazioni genitali L’età è variabile. Si va dai primi 3-8 giorni di vita degli Amhara in Etiopia, ai 16-18 anni tra i Kissi in Guinea. In Kenya i Kikuyu lo praticano prima della comparsa del primo ciclo mestruale, in Burkina Faso, Ghana e Costa d’Avorio prima della gravidanza o in caso di sterilità. La diversa età delle donne sottoposte alle mutilazioni lascia intuire un diverso significato simbolico attribuito. La legge italiana Nel nostro paese la legge n.7/2006 vieta le mutilazioni genitali femminili. Punisce la pratica con la reclusione dai 3 ai 7 anni, pena aumentata di un terzo se fatta su un minore. I medici hanno l’obbligo di denunciare il reato, in caso contrario oltre al carcere, vengono interdetti dalla professione da tre a dieci anni. *Hanno partecipato al progetto: ISTISSS onlus, BE free cooperativa sociale, donna Tv, Assolei Sportello Donna Onlus, l’università Roma Tre, Integra, Delta News, Lobby Europea delle Donne


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Infibulazione/II

Parlano le protagoniste Fairus, Somalia: «Per noi è una pratica naturale» «Nella mia famiglia sono le nonne che insistono affinché la pratica venga perpetrata. Mi sono “salvata” se così si può dire, perché invece di essere sottoposta alla pratica in casa (quella che comunemente viene chiamata la faraonica, la più incisiva e invadente), mia madre ci ha portate in clinica dove siamo state sottoposte alla pratica sunnita (considerata più leggera rispetto alla faraonica). Ero una bimba di 9 anni e mezzo, in Somalia a quell’età si è già piccole donne. Il motivo del ritardo è dovuto al fatto che mia madre si è rifiutata e ha temporeggiato finché le è stato possibile. Ricordo di essere stata discriminata dalla mie compagne, perché considerata impura non essendo ancora stata sottoposta alla pratica. Per noi che l’abbiamo vissuta è considerata un fatto naturale, non una violenza sul corpo delle donne. La diversa percezione che si comincia ad avere subentra nel momento in cui si ci relaziona ad un contesto culturale completamente diverso da quello di provenienza». Thema, Burkina Faso: «L’ho fatto a mia figlia, mio marito non voleva» Thema ricorda la sua pratica di mutilazione come molto dolorosa. Nonostante ciò l’ha fatto a sua figlia. Viveva in Italia e durante una vacanza passata in Africa, di nascosto di suo marito l’ha fatta mutilare. «Sentivo parlare i miei figli maschi di ragazze italiane e mi dicevo cos’è Amina in realtà? Una nera diversa. Una nera sbagliata. Tanto per i bianchi quanto per i neri. E mi covavo tutto questo dentro quando morì mia nonna ed io ebbi l’occasione per tornare a casa. Mio marito non venne perché era

Fairus, Faduma e Annarita ci raccontano il loro approccio con le mutilazioni genitali femminili. Tre storie diverse di EloIsA CovEllI

stato assunto da poco. A casa rimasi un mese e dopo poco mi sembrava di non essermene mai andata. Amina mi urlava contro che per colpa mia e di quella vecchia che l’aveva operata aveva i dolori, e rifiutava i dolcetti che mia madre e le altre donne le portavano. Eppure, quando tornammo in Italia mi sembrò di vederla un po’ più sicura di sé, un po’ meno sensibile alle offese che riceveva dai bianchi. A 18 anni ha sposato uno di noi e mi pare serena. E non mi ha mai più rimproverata per averla fatta operare. Mio marito invece sì. Mio marito ha fatto il diavolo a quattro, quando l’ha saputo. Non mi ha alzato le mani ma poco c’è mancato. Diceva: “Perché? Siamo venuti qua, qua non ce n’è bisogno”. “Perché, siamo italiani adesso?” Avrei voluto urlargli. Ancora avevo soggezione di lui, stavo

zitta e piangevo perché non sapevo più neanche io cosa era giusto e cosa no. Mio marito mi sfidava: “Se siamo ancora come eravamo a casa allora io mi prendo un’altra moglie più bella e giovane di te”. Oppure: “E allora io ti ripudio e voglio vedere tu che fai”». Annarita, italiana, sposata con un egiziano: «Ancora non ho trovato il coraggio di parlare di questa cosa

con la mia famiglia» «C’è molta ignoranza su questo tema. La prima volta che uscii con mio marito gli chiesi che ne pensasse delle mutilazioni genitali femminili, gli chiesi se sapesse di che si trattasse, di quanto danno creasse alla donna e alla coppia e lui mi disse che di tutto questo non ne aveva idea. Allora, ci siamo accordati sul fatto che se avessimo avuto una figlia femmina non l’avremmo “circoncisa”. Adesso ho una bambina di 2 anni e una in attesa. Le mie cognate e le mie nipoti hanno subito la pratica. E non ho mai avuto il coraggio di parlarne con mia suocera e le mie cognate. Ho paura, nonostante so che non faranno mai niente a mia figlia contro la mia volontà. Un anno fa ho saputo che mia nipote è stata “circoncisa”, come si dice in arabo. L’ho sentita come un fallimento. Perché con la madre della bimba, la moglie del fratello di mio marito, ne avevo parlato e mi era sembrata interessata. Mi ha fatto molte domande, mi ha chiesto se avessi quel desiderio irrefrenabile che attribuiscono alle donne non circoncise. E mi ha chiesto se la mia clitoride fosse grande quanto il membro di un uomo. Pensate che è una donna di 30 anni, che ha partorito 4 figli e ancora non sa queste cose... L’ultima mia nipote è nata in Italia, sono stata una delle prime persone a tenerla in braccio. Credo che per lei non saprò tacere». (I primi due testi sono tratti dal libro “Corpi consapevoli”, ISTISS onlus editore. La terza è la testimonianza di una donna che ha partecipato al progetto)


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Abruzzo

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Lazio

In tendopoli Renata Polverini ancora per un po’ non si sbilancia Il piano di dismissione delle tendopoli, il cui termine è previsto per il 30 settembre prossimo, potrebbe subire uno slittamento, sia per la richiesta di proroga da parte di alcuni Comuni - tesa a far entrare i terremotati direttamente nelle case provvisorie in legno senza il transito per pochi giorni in albergo - sia per la paura provocata dalla scossa di magnitudo 4.1 di ieri pomeriggio. Lo rende noto il responsabile della Sala Italia della Protezione civile nazionale, Titti Postiglione, la quale, facendo il punto «sulla complessa attività di chiusura delle tendopoli», chiarisce che «l'obiettivo rimane invariato, perchè per l'importante macchina operativa in campo da mesi il termine rimane quello del 30 settembre per vari motivi, i principali perché lo ha chiesto la gente e perché la stagione fredda non è lontana». Ci

potrebbero essere slittamenti, prosegue Postiglione, «considerando che le casette in legno sono pronte in qualche settimana» e per alcuni sindaci non vale la pena fare un trasferimento provvisorio. «In questa situazione si trovano, tra gli altri, i paesi di Fossa e Sant'Eusanio Forconese. Nello slittamento potrebbe anche influire la scossa di ieri, che ha fatto tornare la paura». L'operazione di dismissione è a metà percorso: sono 86 le tendopoli chiuse da maggio dalla Protezione Civile, ne rimangono ancora da chiudere 85, alcune tra breve, come quelle aquilane del Globo, con circa mille sfollati, e Acquasanta, con circa 400. I lavori proseguono a pieno ritmo, coinvolgendo complessivamente 50 persone e una task force del Genio Militare che entra in funzione per lo sgombero finale.

Prato

l'organizzazione». Ieri ha incassato con un sorriso complimenti e attestati di stima intervenendo al convegno «Roma Città Capitale nell'Italia Federale. Ruolo della Regione Lazio», organizzato dai democristiani nel Pdl. Il suo è stato un discorso da quasi candidata dove più volte ha toccato temi e futuro del ruolo della Regione. Ha spaziato dal federalismo che «deve avere un rapporto sempre più solidale tra le istituzioni che lavorano sul territorio», alle riforme che «il sindaco sta portando a casa per dare risposte alla sua città». Il suo carattere è venuto subito fuori quando ha detto che però bisogna fare attenzione perché «la Regione dovrà evitare una spinta eccessivamente “romanocentrica” che lasci indietro le altre Province».

Palermo

Nasce il tempio buddista Un grande tempio buddista, capace di ospitare 300 persone, è da ieri aperto al culto all'interno di una grande fabbrica tessile dismessa, in una zona abitata da molti cinesi e poco distante dalla vera e propria 'Chinatown' di Prato. Il tempio è il secondo in Italia, dopo quello di Roma. La progettazione e la realizzazione del tempio, che hanno seguito un lungo percorso burocratico, sono stati voluti da una parte della foltissima comunità cinese residente nella città toscana. Non tutti gli orientali, d'altra parte, sono

Se non è stata l'investitura ufficiale sicuramente ieri per Renata Polverini, segretario generale dell'Ugl, è stata la prima uscita da candidata in pectore del Pdl per le regionali nel Lazio. Complimenti dal sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro (che già l'aveva lanciata nella corsa alla Pisana), «Renata ha molte chance», e complimenti anche dal sindaco di Roma Gianni Slemanno, «Renata è molto brava», che pure qualche giorno fa aveva proposto un suo uomo di fiducia come possibile candidato, il senatore Andrea Augello. Ma ieri il sindaco ha sottolineato: «A Berlusconi chiederò un nome condiviso». E Polverini sembra, per ora, mettere d'accordo tutti. Lei non si sbilancia, ringrazia per i complimenti e precisa «faccio il segretario dell'Ugl» per poi aggiungere «non decido da sola ma con

Doppia Irpef senza voto buddisti né, come imponeva la dottrina del Paese d'origine, atei. Non mancano, per esempio, cristiani protestanti, testimoni di Geova e un centinaio di cattolici. Non è un caso, che nei giorni scorsi, prima dell'apertura, il nuovo tempio sia stato visitato dal vescovo di Prato, monsignor Gastone Simoni, che ha colto una forte volontà d'apertura da parte «dell'associazione buddista e dei monaci che gestiscono il tempio». Simoni e un giovane monaco hanno addirittura stretto una sorta di patto d'amicizia.

Alcuni consiglieri di centrosinistra hanno fatto irruzione ieri sera a Palazzo Palagonia, dove la Giunta comunale di Palermo guidata dal sindaco Diego Cammarata, era riunita per approvare il raddoppio dell'aliquota Irpef. In base ad un decreto firmato dal premier Silvio Berlusconi, infatti, il Comune di Palermo aveva la possibilità di raddoppiare l'Irpef attraverso una delibera di Giunta e senza passare dal Consiglio comunale, che durante l'estate aveva bocciato il tentativo della Giunta di

aumentare la tassa sui rifiuti. L'incursione dei consiglieri di centrosinistra, che hanno interrotto i lavori, è stata, secondo la Giunta comunale, «una vera e propria intimidazione nei confronti del sindaco Cammarata e di tutti gli assessori». «Ciascuno può e deve difendere le proprie posizioni e le proprie scelte -dice il vicesindaco del capoluogo siciliano, Francesco Scoma-, ma episodi come questo sono assolutamente inaccettabili e rendono ancora più aspro il confronto politico».


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sabato 26 settembre 2009

la tribuna

Che cosa si nasconde dietro (quasi) tutti i concorsi pubblici Caro direttore, da anni, unico in Italia, denuncio alle istituzioni il problema dei concorsi pubblici truccati elevato a sistema, come denuncio gli insabbiamenti degli esposti. Tutto lettera morta. Per questo sono perseguitato. Il problema è locale come è nazionale. Si pensi, per esempio, che per quello forense, in Italia, presso tutte le sedi di Corte di Appello, ci sono circa 40.000 candidati all'anno e solo il 30 % di loro ottiene l'abilitazione, oltretutto in moltissimi casi senza merito. Il concorso notarile o giudiziario non è diverso. Ho le prove che dimostrano in modo oggettivo gli abusi del sistema e ho il coraggio di denunciare, ma non ho il sostegno mediatico per attivare una campagna nazionale di denuncia sociale a favore delle vittime, spesso codarde. Ho il sostegno di piccoli network, o di giornali come il suo, ma non basta. Tutti i programmi d'informazione o d'inchiesta dei grandi network nazionali hanno solo da parlare di politica, eludendo i veri problemi dei cittadini. Mi dispiace che in Italia il problema non abbia l'attenzione che merita, solo perché ritengo non dignitoso adottare forme estreme di protesta. O forse perché sono sottovalutate le mie segnalazioni. Esse non sono frutto di mitomania. La gravità le fa apparire non vere, ma in Italia nulla è come appare. Basterebbe appurare le fonti sul sito associativo al link giustizia. Spero che lei, attraverso i suoi canali e gli strumenti professionali voglia continuare ad appoggiare la mia giusta e generale battaglia per attivare una campagna mediatica nazionale, affinché solo così, come spesso accade, si potrebbero avere dei risultati. Grazie dell'attenzione. Antonio Giangrande Associazione contro tutte le mafie

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la vIgnetta

Rivoglio Botteghe Oscure Franceschini non mi piace, un democristiano non può essere il mio leader. Bersani ride sempre, mi dà l’impressione che se non ottiene quello che vuole molla tutto senza pensarci due volte. Marino sembra il ragionier Precisetti di Attalo. Come la penso? C’è ancora da scavare per trovarne uno migliore di leader. Si è capito che… rivoglio Botteghe Oscure? Marameo

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Lettera aperta a Roberto Saviano: resti sempre com’è Egregio signor Saviano, ho letto che in questi giorni ha “festeggiato” il suo trentesimo compleanno. Posso solo immaginare quanto sia difficile affrontare nella Sua situazione una ricorrenza di per se importante come tappa di vita. Da cittadina italiana, meridionale e campana come Lei, pur non avendo letto il Suo libro, né visto il film, mi ha colpito, in alcune interviste, il modo chiaro, lineare ed efficace con cui spiega le cose che ha scoperto e raccontato. Ma ancor di piu' mi ha colpito - ed al tempo stesso mi ha rassicurato -

il tono di tensione e vibrante rabbia unito forse ad una nemmeno tanto inconscia ribellione che ha mostrato nel corso di una puntata, di qualche mese fa, del programma "Che tempo, che fa” a Lei dedicata. Non dico fosse collera, ma rabbia (?) per una vita non piu' vissuta ma patita, per una condizione di fuggiasco non voluta, ma subita, di un ragazzo di 26 anni che certo poteva pensare che il Suo libro facesse scalpore (perchè considerandoLa intelligente, non potrei ritenere il contrario), ma forse non a tal punto da entrare di diritto nell'elenco di

coloro che, lottando per la verità e la giustizia, sono "sanamente" puniti a vita, vagando in uno stato di premorte permanente. Cio’ dimostra che nessuno le ha tolto la Sua umanità, la Sua fragilità, la Sua dignità e la Sua essenza di essere vivente. Per tale ragione, a dispetto di quanto altri ed alti e sicuramente piu’ onorevoli rappresentantti dello stato le hanno chiesto, quasi supplicato (?) in relazione alla sua permanenza in Italia, se un giorno intendesse andare via da questo paese, io non lo troverei tanto strano in quanto lo farebbe il

ragazzo e non lo scrittore condannato a morte. La Sua sarebbe una scelta di libertà e non di fuga.. Il mio augurio è che Lei rimanga cosi', con quel tono arrabbiato, incollerito, insomma umano, sapendo che, indipendentemente dal luogo in cui Lei si trovi, ci sarà sempre qualcuno che l’ascolterà e l’apprezzerà. Laura p.s. Come “nota distensiva” mi piacerebbe immaginarla a (ri)vedere "ricomincio da 3"...mentre spegne le candeline: 'na risata sa dda' fa'..comunque!


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Culture & tendenze

quotidiano

sabato 26 settembre 2009

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I luoghi del cinema. Tra l’immaginario e la realtà

Viaggio a Baarìa pezzo di Sicilia rifatto in Tunisia dI

MonICA sIMEonE

La scorsa primavera - come ho già riferito qualche tempo fa su questo giornale - sono stata per circa un mese per lavoro in Tunisia: dovevamo girare uno dei quattro episodi di “2 imbroglioni e mezzo”, la serie tv con Claudio Bisio e Sabrina Ferilli. La cosa curiosa è stata che mi sono trovata a girare un film nei film, ossia molti dei set dove abbiamo lavorato erano stati a loro volta set di altri famosissimi film . Alla prima tappa del mio viaggio era Tunisi dovevo cercare degli abiti etnici per vestire due personaggi della storia: il “cattivo” e la sua “bella”. Prima di addentrarmi nella Medina alla ricerca di jebbe e turbanti mi accompagnarono agli uffici della produzione tunisina che ci affiancava nel lavoro. E fu li, alle porte della città di Tunisi, che mi ritrovai ad attraversare la piazza di “Baaria “ di Giuseppe Tornatore, ricostruita in quegli stessi studi. All'epoca si parlava molto del film ma ora che è uscito nelle sale cinematografiche si apprezza doppiamente la magia del posto, dove abilissimi artigiani hanno lavorato per molti mesi alla ricostruzione di un pezzetto di Italia d'altri tempi. Da Tunisi città, con 5 ore di auto, ci siamo trasferiti nel Sud del paese : a Tamerza, sui rossi monti dell'Atlas, un posto davvero magico. A pochi chilometri da Tamerza, ai confini con l'Algeria, uno dei nostri set era Djebel en Negueb che è stato anche uno dei set del film di Anthony Minghella

“Il paziente inglese “: un luogo sospeso nel tempo, dove si possono vedere le sentinelle algerine che sorvegliano i confini. In effetti benché il libro da cui è stato tratto il film fosse ambientato fra il Cairo, il deserto del Sahara e l'Italia, in gran parte fu girato in Tunisia e le scene ambientate al Cairo del 1938 furono fatte utilizzando alcune parti delle città di Tunisi, El Mahdia e Sfax, sulla costa, perché a differenza della moderna città del Cairo queste avevano mantenuto un sapore più antico e incontaminato. Il posto più particolare dove abbiamo girato è senz'altro OngJemal , vicino a Nefta, dove si trova il villaggio di “Guerre Stellari”, meta di molti fans della famosa saga diretta da George

Lucas: uno strano villaggio trogloditico fatto di casupole del colore della sabbia, dove hai la fantastica sensazione di trovarti dentro il film. Sempre lì, a Ong Jemal, anche Minghella ambientò altre scene del suo film. Il luogo fu scelto dal regista per il colore della sua sabbia: non rossa come quella del Marocco, che inizialmente aveva visitato, ma sabbia chiara che evocava le atmosfere del Sahara di Lawrence d'Arabia. Anche se non era proprio vicinissimo a dove lavoravamo, ho avuto l'occasione di visitare i teatri di La- trache- bir- bourgegba che si trovano vicino ad Hammamet : costruiti nel 2001 e terminati nel 2002, sono i luoghi dell'antica Roma dove la Lux ha

ambientato tutta la serie di film tv legata alle storie dei più famosi imperatori, ed ultimo il “Sant'Agostino” di prossima uscita in televisione. Ci sono tanti modi di viaggiare, ma oltre alle destinazioni verso le mete tradizionali esistono quelle che ci portano nei luoghi dell'immaginario per antonomasia, quelli del cinema.

lE Foto. In alto: Uno scorcio del villaggio di ongJemal dove fu girato “Guerre stellari”. Sotto: Bagheria ricostruita alle porte di tunisi per il film “Baarìa” di tornatore


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ribalte

La “Tribù” di Canale5 deve tornare a casa E’ arrivata la conferma definitiva che il programma di Paola Perego “La Tribù missione India” è stato cancellato dai palinsesti televisivi di Canale 5. Il programma della bella conduttrice televisiva che avrebbe dovuto debuttare il 16 settembre portando tredici vip in India a vivere nelle capanne della tribù Bhil era già nato sotto cattivi auspici ed è ora stato definitamente eliminato dalla programmazione Mediaset. Ora inizia la caccia alle streghe per capire di chi è la responsabilità dei ritardi che hanno poi convinto la dirigenza a prendere una così dura decisione. Secondo Mediaset la colpa sarebbe principalmente dell'ideatore del reality show Silvio Testi, incapace di ottenere i visti necessari per tutti i concorrenti in tempo utile, mentre lo stesso Testi si difende addossando la colpa al Governo indiano reo di aver ritardato apposta le pratiche burocratiche dopo espresso Da un’idea dell’Associazione Culturale Rompighiaccio e di Simone Di Pasquale, questa sera prenderà il via “Danzando con le stelle del Barrio” (presso il Club Lanciani, via di Pietralata 135, Roma) la prima di un ciclo di serate che vedrà prota-

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Il tendone

Televisione

di MAUro MontI

sabato 26 settembre 2009

Cancellato dal palinsesto il programma di Paola Perego nato sotto una cattiva stella. Anche la Ventura aveva “gufato” dubbi sui contenuti del format che a suo parere avrebbe leso l'immagine del paese. Ma le indiscrezioni più feroci, si scatenano su altri obiettivi: la lite fra Barbara D'Urso e Paola Perego che avrebbe poi procurato prima alla rinuncia, poi ritirata, della Perego dal programma, e la “gufata” di Simona Ventura che a Quelli che il calcio aveva profetizzato che «I cloni delle trasmissioni altrui non partono mai bene». Resta comunque il fatto che la dirigenza Mediaset ha emesso il comunicato stampa relatiamente alla cancellazione definitiva del programma. Il finale trilling del comunicato è emblematico di come la cosa non sia piaciuta per nulla a Piersilvio Berlusconi: «Alla luce del grave danno subito, Mediaset si riserva ogni iniziativa giudiziaria a tutela dei propri diritti».

Paola Perego

Il circo americano in Italia Arriva in Italia il Ringling Bros and Barnum&Bailey. Il circo americano debutterà il 14 ottobre, al Palalottomatica di Roma. Nella capitale sono in programma date fino al 18, poi la compagnia si trasferirà al Palasharp di Milano, dove gli spettacoli saranno in scena fino al 25 ottobre. Così, per dieci giorni, i bambini, e non solo loro, avranno la possibilità di assistere per la prima volta ad uno spettacolo circense interattivo: il Circus party show.

A Taormina inizia il festival creato da Peter Gabriel Al via questa sera nel Teatro antico di Taormina la dodicesima edizione del Womad - World of Music, Art and Dance. Il festival etnico itinerante, creato da Peter Gabriel, fino al 27 settembre presenta un cartellone di artisti provenienti da Mali, Ovest Sahara, Guinea, Cuba, Siria, Algeria, Inghilterra e Italia. Fra gli ospiti del festival, promosso dall'Assessorato regionale al Turismo, il pianista Capossela Stefano Bollani, Vinicio Capossela e il cantante algerino Khaled.

Al Barrio le star danzanti di “Ballando con le stelle” gonista la danza. Sarà Simone a dare il benvenuto e presentare i maestri della sua scuola, Stars Dance Accademy, per poi dare inaugurare una serata ricca

spettacoli per tutto il mese di ottobre

di sorprese, cui interverrà anche Foxy Jones, la voce di “Ballando con le stelle”, e Miss Tia Architto, che presenterà il suo nuovo album. Tante le perfor-

mance di danza che coinvolgeranno anche il pubblico. Si parte alle ore 21 con una cena a buffet per poi proseguire fino a tardi sulle note della disco dance anni ’70 e ’80 e di coinvolgenti ritmi latini. Una serata da non perdere per chi ha già il ritmo nel sangue.


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ribalte

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sabato 26 settembre 2009

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Festival del film di Roma Dal 15 al 23 ottobre: presentato ieri da Rondi e Detassis

Figure femminili in primo piano (e 25 schermi) dI

lUCIAnA vECChIolI

Grande risalto alle figure femminili. Margherita Buy madrina d'eccezione e ospite d'onore della serata di apertura. Maryl Streep chiuderà la kermesse ricevendo il Marc'Aurelio d'Oro alla carriera, protagonista di "Julie&Julia" il film di Nora Ephron, proiettato fuori concorso. Esordio alla regia per Stefania Sandrelli che presenta "Christine Cristina" (nel cast anche la figlia Amanda) ispirato alla vita poco conosciuta della poetessa medievale Cristina da Pizzano. «In questa edizione si parla anche molto di crisi, della difficoltà di vivere, di ricchezza e povertà, di guerra e spiritualità, di politica nel senso più ampio della parola, lontano dalle ideologie. Un cinema che riflette. Una osmosi tra il pop scintillante del red carpet e la più austera competizione». Illustra così il direttore artistico Piera Detassis i temi che caratterizzeranno la quarta edizione del Festival Internazionale del film di Roma in programma dal 15 al 23 ottobre. Diciannove i film italiani che saranno complessivamente presenti. In concorso: "Alza la testa" di Alessandro Angelini con Sergio Castellitto nel ruolo del padre single che allena il figlio alla boxe sperando nel riscatto sociale; "L'uomo che verrà" di Giorgio Diritti sulla strage di Marzabotto con Maya Sansa e Alba Rohrwacher; "Viola di mare" di Donatella Maiorca sulla storia di una lesbica nella Sicilia dell'Ottocento che si finge uomo,

Colin Farrell e (in basso) Johnny depp nel film Parnassus di terry Gilliam

Apertura con gli Avion Travel

con Valeria Solarino, Isabella Ragonese e Maria Grazia Cucinotta. Ben 25 le location, dal centro alla periferia, che ospiteranno un fittissimo calendario delle proiezioni, eventi ed incontri. Ad aprire la kermesse "Triage" del premio Oscar Danis Tanovich, film di bruciante attualità sul trauma dei soldati di ritorno da missioni nel Kurdistan interpretato da Colin Farrell e Paz Vega. Tra gli eventi annunciati, l'ultimo film dei fratelli Coen, "A serious man", e gli annunciati venti minuti di anteprima di "New Moon", secondo episodio della saga Twilight. Tra i divi attesi anche George Clooney (nella parte di una cacciatore di teste in "Up in the air" di Jason Reitman) e poi ancora Helen Mirren, Anthony Hopkins e Richard Gere (oltre ad essere protagonista di " Hachiko: a dog's story") terrà anche un incontro sui temi ambientali. Tra gli omaggi quello a firma di Franco Zeffirelli alla Capitale "Omaggio a Roma" con Andrea

Bocelli e Monica Bellucci; ad Heath Ledger con la proiezione di sue inedite prove da regista e con il film " "Parnassus" di Terry Gilliam (uscita in Italia il 30 ottobre); a Luciano Emmer con "Le ragazze di Piazza di Spagna". Il 19 ottobre saranno a Roma anche Lech Walesa ed il primate di Polonia Jozef Glemp per il film "Popieluszko, freedom is within us", la storia di un sacerdote torturato ed ucciso per il suo impegno con Solidarnosc. In primo piano anche una retrospettiva dedicata a Luigi Zampa, la mostra su Sergio Leone a venti anni dalla scomparsa. Mentre l'attore e regista Luciano Salce è ricordato con un documentario del figlio Emanuele. "Una intera giornata verrà dedicata al mio collega ed amico Tullio Kezich, recentemente scomparso - ha sottolineato il presidente della manifestazione Gian Luigi Rondi - Ho scelto apposta la prima giornata del festival in cui vengono proiettati film italiani".

Sarà un concerto degli Avion Travel ad aprire il Festival Internazionale del Film di Roma. A trent'anni dalla morte del maestro Nino Rota, il gruppo musicale ripercorre le tappe più significative della sua arte celebrandolo con un concerto il 13 ottobre all'Auditorium Conciliazione, dal titolo "Nino Rota l'Amico Magico". Un omaggio alla poliedricità di uno dei più grandi compositori del '900 con alcuni brani tratti dalle colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del cinema, come "La dolce vita", "Amarcord", "Il padrino", a cui Rota ha dedicato una repertorio che è ormai entrato a far parte della memoria collettiva. Peppe Servillo, Fausto Mesolella e Mimì Ciaramella, accompagnati per l'occasione dall'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Le scenografie dello spettacolo saranno costruite in diretta dall'artista visuale Giuseppe Ragazzini, mixando contributi fotografici e cinematografici con la sua tecnica di video pitture animate che creano un movimento continuo di sottofondo. Nel corso della serata saranno letti alcuni brani inediti, tra i quali la lettera in ricordo de "l'amico magico" che Federico Fellini inviò il giorno della morte di Rota alla signora Silvia Blancheart, sua cugina. l. v.


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Grande SChermO

Il Woody Allen di una volta

Lo scoop che salva l’hacker la ragazza che gioca con il fuoco Regia: Daniel Alfredson con Noomi Rapace e Michael Nyqvist Seconda parte con più sangue e dolore di "Uomini che odiano le donne" e protagonista assoluta Lisbeth Salander, l'hacker androgina. Questa volta finalmente scopriremo molte cose sul suo passato. La madre vittima di un padre violento. Internata in un istituto psichiatrico a dodici anni ed una vita costellata di ingiustizie. Dopo l'uccisione di due giornalisti di Millennium e del suo tutore, tutti credono che Lisbeth sia l'assassina. Il direttore della rivista, Mikael Blomqvist, invece l'aiuterà a scoprire i colpevoli, con un vero e proprio colpo di scena finale. Qualche passaggio nebuloso per chi non ha letto il libro

Pagina a cura di lUCIAnA vECChIolI

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Un secolo di storia italiana

Basta che funzioni Regia: Woody Allen con Larry David, Evan Rachel Wood E' tornato il vecchio Woody Allen! Dopo la parentesi europea, il regista newyorchese riparte da Manhattan per proporci una delle sue migliori commedie, condita da quantitativi esorbitanti di cinismo e pessimismo cosmico. Avevamo quasi dimenticato le caustiche e sferzanti battute dei suoi primi lavori che qui fortunatamente ritroviamo in abbondanza. Un film tutto da ridere (e riflettere), dove il protagonista questa volta è il suo alter ego Boris, ex professore della Columbia University, divorziato, un tentativo di suicidio alle spalle, esperto in meccanica quantistica, irascibile misantropo che soffre di attacchi di panico e disprezza la mediocrità umana. Incontra per caso una slavata e banale biondina di provincia della quale si innamora. Ricambiato.

sabato 26 settembre 2009

Baarìa Regia: Giuseppe Tornatore con Francesco Scianna, Margareth Madè, e unaffollatissimo cast di attori noti

Margareth Madè e Francesco scianna mentre girano una scena di Baarìa sotto la guida di tornatore

Il vizio del gioco fino al paradosso

Commedia adolescenziale

tris di donne & abiti nuziali

Bandslam high school band

Regia: Vincenzo Terracciano con Sergio Castellitto, Paolo Briguglia

Regia: Todd Graff con Gaelan Connell e Vanessa

Un'amara commedia sul vizio del gioco, con una bravo Sergio Castellitto che ha detto di essersi ispirato per questo ruolo ai più bravi attori napoletani. Il film si svolge nel quartiere di Napoli, Vomero Alto, dove il protagonista, l'ex dipendente delle poste Franco Campanella, ora pensionato baby, vive con la sua famiglia. E' un accanito giocatore d'azzardo, sommerso dai debiti, in preda ai criminali locali, che procura parecchie difficoltà all'intero nucleo. La figlia Luisa sta per sposarsi è lui vorrebbe comprarle il più bello e prezioso abito nuziale. Musiche di Piovani.

Will Burton è un ragazzo che vive con la madre single. E' goffo, introverso, ha grossi problemi nel rapportarsi con i coetanei, la sua sola passione è la musica. Quando arriva nel liceo del New Jersey, dopo qualche esperienza non proprio esaltante nelle altre scuole, prova a socializzare suo malgrado con gli altri studenti. Conosce una strana ragazza dal nome buffo, Sa5m, mentre si ritrova manager di un gruppo rock. Obiettivo, vincere il concorso musicale più importante della scuola, il Bandslam. Garbata commedia adolescenziale. Dialoghi interessanti.

Un ‘68 rivissuto con passione

gico, perché è profondamente autobiografico. Un omaggio al giovane ribelle che è stato. Si intuisce subito la passione e la forza che ha impiegato nello scrivere la storia. Sullo schermo, il suo alter ego è un credibile Riccardo Scamarcio che in piena rivoluzione culturale si ritrova, dopo aver indossato i panni del poliziotto meridionale, dall'altra parte della barricata con l'intento di fare l'attore. Si innamora di una ragazza borghese e stringe amicizia con uno studente torinese.

Il grande sogno Regia: Michele Placido con Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Luca Argentero, Silvio Orlando, Laura Morante Raccontare la complessità di un periodo storico come il '68 non è un'operazione semplice, soprattutto da un punto di vista cinematografico. Ed infatti il film di Placido, come afferma lui stesso, non può essere letto come politico o ideolo-

Il mondo di Tornatore. La Bagheria dove è nato e vissuto per 28 anni, descritta con passione e dovizia di particolari. Un microcosmo attraverso il quale passa tutta la Storia. Una cittadina che cambia come cambiano i suoi abitanti. Dagli anni '10 fino ad oggi. Scene di vita rurale e contadina del primo '900 passando attraverso il fascismo, la guerra, l'arrivo degli americani, il referendum Monarchia e Repubblica, le lotte sindacali, la conquista delle terre, la mafia, la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista, il '68, la ribellione. Su tutto, l'amore tra Ninetta e Peppino. Come sempre scrupoloso e attento ai dettagli, il regista ci regala un kolossal che racchiude tutta la sua maestria, con una fotografia ed una ambientazione scenografica da Oscar.

Una denuncia con sarcasmo the Informant! Regia: Steven Soderbergh con Matt Damon, Scott Bakula «Tutti in questo Paese sono vittime di un crimine delle grandi compagnie prima che abbiano finito di fare colazione», dice il protagonista. Spionaggio industriale, i prezzi concordati delle multinazionali, le intercettazioni telefoniche, l'appropriazione indebita, le indagini dell'FBI ed un informatore che ricopre un alto incarico in una compagnia di derivati agricoli. Tutto questo e molto altro raccontato con una sarcasmo insolito per un film-denuncia diretto magistralmente dal regista di "Traffic". Un grande e quasi irriconoscibile Matt Damon è l'imbolsito informatore.


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PerSOne

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sabato 26 settembre 2009

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La cantante

Il click

Nozze

Lilly Allen sul web dice addio alla musica

Marina e Lucrezia tornano “amiche”

La casalinga “disperata” si sposa di nuovo

riprende la stagione delle inaugurazioni romane: questa volta è toccato al brand “Piazza sempione”, che ha scelto la centralissima via del Babuino per il suo monomarca capitolino. tanti i volti noti presenti: fra gli altri, Marina ripa di Meana e la figlia lucrezia lante della rovere, che sotto i flash dei

lilly Allen Lily Allen dice addio alla musica: é la stessa cantante a renderlo noto, scrivendo sul suo blog, e spiegando che non rinnoverà il suo contratto con la Emi. «Non ho progetti per fare un altro album», ha detto. Scrivendo su Idon'twanttochangetheworld. blogspot.com, Allen ha confermato quanto anticipato in precedenza, ovvero l'idea di concentrarsi sul lavoro di attrice, una volta finito l'attuale tour. In un “post”, nel quale invitava la gente a non scaricare illegalmente la musica da internet, Lily spiega: «Tanto perché lo sappiate, non ho rinegoziato il mio contratto discografico e non ho progetti per fare un altro album. Resto una fan della nuova musica, e questa non è una crociata egoista... i giorni in cui facevo soldi con la musica registrata sono finiti, così non farò soldi grazie alle misure del governo sullo scambio di file... eccetto quando comprerete in futuro mie vecchie cose, il che non sarà un granché».

Thais lo ammette «E’ crisi con Teo» «Io e Teo siamo in crisi». L’ex velina bionda Thais Wiggers avrebbe così giustificato la sua partenza alla volta del Brasile con alcuni amici milanesi. Secondo un settimanale (Chi), la ragazza avrebbe scelto di prendersi una pausa da Mammucari lontano dall’Italia. A Florianopolis vive la sua famiglia e chi meglio dei propri cari per poter riflettere in santa pace? Thais ha portato con sé anche la piccola Giulia, la bimba nata proprio dalla relazione con il conduttore. Riuscirà a rimettere insieme i pezzi? Chissà...

Oggi nelle sale il film con Vanessa Hudgens Vanessa Hudgens è la protagonista di Bandslam, High School Band, il film che uscirà oggi in circa 200 copie da Eagle Pictures. La proiezione nelle sale avrà in anteprima mondiale anche il trailer di New Moon, l’atteso nuovo episodio della saga Twilight diretto da Chris Weitz e in uscita il 20 novem-

bre. La commedia musicale con Hudgens, popolare tra i giovani come la Gabriella Montez della trilogia di High School, racconta di una vera e propria battaglia fra gruppi rock.

Eva longoria Eva Longoria vuole sposarsi di nuovo. L’attrice, che nel luglio del 2007 è convolata a giuste nozze con il campione di basket Tony Parker, sta preparando una cerimonia per rinnovare i voti matrimoniali. L’interprete di “Desperate Housewives” ha dichiarato: «Sembra ieri quando mi sono sposata e voglio farlo ancora. Il mostro matrimonio è stato così veloce e frenetico che mi è sembrato di vivere questa esperienza fuori dal mio corpo. Vogliamo farlo di nuovo, perché ci piace essere sposati». Eva Longoria ha anche parlato al magazine “Hello!” del suo rapporto con il marito Tony Parker: «La fiducia viene prima di tutto. Siamo davvero fortunati ad avere questa fiducia incredibile l'uno dell'altra. Ci aiuta il fatto che siamo grandi amici, ci rispettiamo reciprocamente come persone e come coniugi». Di Tony poi Eva dice: «Non è mai geloso, è divertente. Non si sente minacciato da nessuno».


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