Anno II - n. 85 - Mercoledì 28 aprile 2010
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Ora di punta DI
ENNIo SImEoNE
Napolitano dimezzato iorgio Napolitano si è commosso, nel suo G discorso per il 25 aprile,
ricordando Pertini. Ma lui non è Pertini. Il quale le cose che pensava non le mandava a dire. A differenza dell’irruento predecessore, che conservava la foga del combattente della Resistenza, Napolitano usa modi e linguaggi affinati nella lunga navigazione attraverso la politica. Il che lo espone sovente alle manipolazioni di chi non disdegna l’arma dell’equivoco. E’ accaduto anche ieri con il suo discorso ai 300 neo-magistrati. Ai quali (ma in realtà a tutto il Paese) ha detto due cose ben precise, entrambe giuste. La prima: «Quella del magistrato è una funzione che esige equilibrio, serenità e sobrietà, rispettando le leggi attraverso un esercizio della giurisdizione che coniughi il rigore con la scrupolosa osservanza delle garanzie previste per i cittadini, senza cedere a esposizioni mediatiche o indulgere ad atteggiamenti impropriamente protagonistici e personalistici». La seconda: «I valori costituzionali dell'autonomia e indipendenza si difendono tutelando i magistrati dai comportamenti che creano nei loro confronti un clima di ingiusta delegittimazione». Il giornale berlusconiano “Libero” ha fatto questo titolo: «Miracolo Napolitano. Siluro ai giudici. Il Colle invita i magistrati a fare autocritica». Ha usato solo metà del ragionamento di Napolitano. Berlusconianamente.
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Reggio Calabria. L’arresto del capo-’ndrangheta
Applausi per il boss La folla di curiosi all’uscita del boss della ‘ndrangheta Giovanni Tegano dalla Questura di Reggio Calabria per essere portato in carcere. Da molti, incredibile, è partito l’applauso PAG. 5
Grecia al tracollo: i titoli di Borsa sono “spazzatura”
Fini precisa strategia e critiche a Berlusconi
La crisi greca (i titoli definiti “spazzatura”) rischia di avere ripercussioni pesanti anche sull’euro. PAG. 3
Intervenendo ieri sera a “Ballarò”, Gianfranco Fini ha precisato la sua strategia: non è in discussione il diritto di Berlusconi a governare, ma il modo in cui lo fa, e quindi su questo lo incalzerà dall’interno del Pdl. PAG. 4
Il brindisi del presidente con le nuove magistrate Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, brinda con le neo-magistrate al Quirinale. Ce ne occupiamo nel commento a lato.
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CARBURAnti
BAnCARottA
iL CARd.BERtonE
EditoRiA
Proseguono i rialzi sulla rete dei carburanti. Dal monitoraggio di quotidianoenergia.it risulta che hanno rivisto al rialzo i listini Agip, Api-IP, Erg e Tamoil. Nel dettaglio, a quattro giorni dall'ultimo intervento, il market leader torna ad aumentare la benzina di 0,6 centesimi, fino a 1,431 euro/litro, e il diesel di 0,8 centesimi a 1,275 euro/litro. Una decisione opposta al protocollo stilato nei giorni scorsi.
Arrestato per bancarotta Vincenzo Angelini, patron di Villa Pini e grande accusatore di Ottaviano Del Turco nella sanitopoli abruzzese . L’arresto ai domiciliari nella sua villa di Francavilla al Mare (Chieti), eseguito dalla Guardia di Finanza, è stato disposto dalla Procura di Chieti in merito alla vicenda del gruppo sanitario Villa Pini, i cui 1.500 lavoratori non percepiscono stipendio da oltre un anno. Angelini sarà interrogato oggi.
Il celibato dei sacerdoti "non é intoccabile" ma è una "tradizione positiva" nella storia della Chiesa, ha affermato in una intervista diffusa in chiusura della sua visita di tre giorni in Catalogna il segretario di stato vaticano cardinale Tarcisio Bertone. Il numero due della Santa Sede è stato intervistato dalla tv pubblica catalana che gli ha chiesto, dopo i casi di pedofilia emersi negli ultimi tempi, se il celibato dei preti fosse "intoccabile".
Mondadori e Fininvest non entreranno con posizioni di maggioranza in societa' di controllo di quotidiani, dice Marina Berlusconi Presidente di Mondadori e di Fininvest, la Berlusconi ha risposto a una domanda sulle prospettive da fine 2011 con il decadere del divieto di legge. Nella seconda parte dell'anno il calo pubblicitario potrebbe essere recuperato aggiunge l'ad Mondadori, Maurizio Costa.
Continua il ballo del prezzo della benzina
Ai domiciliari “Il celibato “Mondadori Angelini dei sacerdoti non non entrerà accusò del turco è intoccabile” nei quotidiani”
La madre appicca fuoco all’auto sulla quale era con la bimba LA Foto
Uccide la figlia di sette mesi
Sneijder stasera in campo
Benevento. A incastrarla alcuni testimoni Sembrava un tragico incidente, si è rivelato il progetto folle di una mente labile e disperata. Una mamma uccide la piccola figlia di 7 mesi, appiccando il fuoco al sedile posteriore della sua auto, mentre la bimba è seduta nel seggiolino di sicurezza. Poi simula un incidente stradale, con la Fiat Multipla in fiamme che va a finire fuori strada in una piccola scarpata. È successo ieri mattina vicino Benevento, al chilomentro 0 della ex strada statale 212, contrada Cardoncelli. La donna, Daniela Liguori, 32 anni del posto, madre di altri tre bambini, non ha riportato gravi ferite: minime ustioni, forse
una frattura. È stata ricoverata all'ospedale di Benevento, ma da subito il suo racconto dell'accaduto ha convinto poco gli agenti della squadra mobile che hanno lavorato sul fatto. . Ieri sera l'arresto per omicidio volontario, già convalidato dal magistrato. La mamma, che soffrirebbe da tempo di problemi psichici, ha dato fuoco con della benzina al sedile posteriore dell'auto mentre la stava guidando, quindi si è gettata dal mezzo in movimento. La Multipla si è fermata nella scarpata ed ha continuato a bruciare. Con la piccola all’interno.
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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione: tel: 06-86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEm (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009
Wesley Sneijder si allena con i compagni: è questa la notizia che tutti i tifosi dell’inter attendevano, alla vigilia della semifinale di ritorno di Champions League a Barcellona. Ci sarà anche Balotelli.
L’OnOmasticO
Luigi maria San Luigi Maria associò sacerdoti e fratelli alla propria attività apostolica, e scrisse le regole dei Missionari della Compagnia di Maria. Fu proclamato santo da Pio Xii il 20 luglio 1947. Ed è venerato in ogni angolo della terra.
accadde Oggi mussolini e il Papa il 28 aprile 1940 Papa Pio Xii manda un messaggio a Benito Mussolini, chiedendogli di non entrare in guerra. Galeazzo Ciano scriverà sui suoi diari: l'accoglienza del duce è fredda, scettica, sarcastica
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StAti Uniti
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StAti Uniti
Le sorelle Gucci cercano inquilini per l’attico di NY 60 mila dollari al mese
obama fa flop il Senato boccia la riforma fiscale
Alessandra e Allegra Gucci, ereditiere della casa di moda, cercano inquilini per il lussuoso attico di famiglia, sulla 5th avenue di New York. Chiedono 60mila dollari al mese. L'appartamento si trova nella Olympic Tower, all'incrocio con la 52esima strada ed ha 14 stanze da letto (due con caminetto), nove bagni, finestre a tutta parete con vista su gran parte della città, compresa la Statua della Libertà, l'Empire State Building e il porto di New York. In tutto 930 metri quadri su due livelli, collegati da due ascensori privati, al 50esimo e Un appartamento lussuoso da fittare a New York per 51esimo piano. 60 mila dollari al mese. Appartiene ai Gucci
Stop alla riforma delle finanza negli Stati Uniti. In Senato la proposta democratica di cambiare le regole di Wall Street si è chiusa con 41 voti contrari e 57 favorevoli, ovvero meno dei 60 necessari per andare avanti. A esprimersi contro, oltre ai repubblicani, anche il democratico del Nebraska Ben Nelson. Repubblicani e democratici restano divisi su alcuni temi chiave, fra i quali la regolamentazione dei derivati. Barack Obama pensava di avere i voti utili al Senato e così di poter dare un’altra svolta agli Stati Uniti dopo che nei mesi scorsi il parlamento Usa ha approvato la riforma sanitaria.
CRiSi in GRECiA
doPPio CoLPo
Servono 9 miliardi entro il 19 di maggio
Mafia e imprenditori quattrordici arresti
La crisi greca pesa sui listini e innesca la protesta dei cittadini: sono in tanti a disapprovare la decisione del premier Georges Papandreu di ricorrere al meccanismo di sostegno Ue-Fmi. La Borsa di Atene è in forte ribasso, e intanto si annunciano nuovi scioperi. Manifestazioni ad Atene e Salonicco sono state convocate dal sindacato dei dipendenti pubblici. Appello del ministro Papaconstantinou: “Servono 9 miliardi entro il 19 maggio". Sulla delicata questione è intervenuto anche il vicepresidente della Bce Lucas Papademos, presentando ai parlamentari europei il rapporto annuale 2009 della Banca centrale. E ha sottolineato che l'attuale programma economico elaborato insieme alla Grecia dall'Unione europea, dalla Banca Centrale europea e dal Fondo monetario internazionale deve contenere misure fiscali e riforme strutturali capaci di risolvere gli squilibri del Paese. “È essenziale che il piano specifichi ampie misure fiscali e riforme strutturali che intervengano alla radice degli squilibri fiscali greci e delle sue debolezze strutturali, in modo da assicurare un miglioramento dei conti pubblici e della competitività internazionale del Paese" ha affermato Papademos
Quattordici persone sono state arrestate nell'ambito di una vasta operazione denominata "Doppio colpo", che ha interessato Sicilia, Lombardia, Lazio e Abruzzo. Sequestrate sette aziende siciliane operanti nel settore del movimento terra. Tra gli arrestati, alcuni boss accusati di associazione mafiosa e illecita concorrenza con violenza e minaccia, e dirigenti della Calcestruzzi Spa di Bergamo. Secondo l'accusa vendevano cemento depotenziato. L'operazione è stata condotta da carabinieri e guardia di finanza dei comandi provinciali di Caltanissetta. Ai dirigenti della Calcestruzzi Spa di Bergamo sono stati contestati i reati di associazione per delinquere e frode in pubbliche forniture.
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ui blog specializzati se ne parla da tempo. Addirittura qualcuno, il sito russo Mobile-Review nello specifico, ha bocciato una versione "pre sample" del terminale per alcune funzionalità non all'altezza delle grandi aspettative di cui era accreditato. Il Nokia N8, svelato ufficialmente proprio ieri, si presenta con caratteristiche che lo pongono di diritto nella fascia dei super cellulari multifunzione e lo etichettano come nuovo top di gamma del produttore fin-
iL CASo
Cellulari, la Nokia scommette sull’N8 landese. Nei negozi arriverà a partire da luglio, con un prezzo di vendita stimato di 370 euro (tasse e sovvenzioni escluse). rimo smartphone a sfruttare il nuovo sistema operativo Symbian 3, la versione open source derivata da Symbian S60, ha una dotazione oggettivamente
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importante: processore da 680MHz, 16 byte di memoria integrata (espandibile fino a 48 Gbyte tramite Micro SD card), schermo a tecnologia Oled da 3,5 pollici con interfaccia multitouch capacitiva, camera digitale da 12,1 megapixel con ottica Carl Zeiss e con capacità di registra-
zione video in alta definizione in formato Hd 720p e una porta Hdmi per collegare il telefono al televisore Full Hd (queste ultime sono due primizie assolute per un cellulare Nokia). A completare il quadro tecnico l'accesso diretto al negozio di applicazioni Ovi store, lo scontato supporto di Ovi Music Store e Ovi Maps e il modulo Wi-fi integrato, che si aggiunge alla compatibilità con le reti mobili 3,5G Hsupa. Insomma, è un concorrente diretto dell’iPhone.
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Intervista a Ballarò
Fini si spiega: no al voto anticipato sì al dialogo Il presidente della Camera smussa i toni. Il vicecapogruppo Bocchino dà le dimissioni, ma poi precisa: o tutti o nessuno "Sono convinto che una leadership forte e carismatica come quella di Berlusconi non sia negativa per il paese. Ma credo che il rapporto tra leader e corpo elettorale debba essere mediato dal partito", ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, ospite della trasmissione di Giovanni Floris Ballarò in onda ieri sera su Rai Tre. Ecco in sintesi il suo discorso: "POSITIVO CI SIA COMPONENTE CHE ESPRIME DISSENSO" - Che all'interno del Pdl ci sia una "piccola ma significativa componente che non ha votato il documento finale" della direzione Nazionale, e che, "anche attraverso il mio intervento ha espresso un dissenso motivato su alcune questioni" è "una cosa positiva". Fini ha indicato nellla "coesione nazionale e dunque su quale federalismo, sulla legalità e su come garantire il programma" i punti principali sollevati. "BERLUSCONI HA DIRITTO GOVERNARE, LO DEVE
FARE AL MEGLIO" - "Il Berluscononismo è un neologismo coniato da alcuni osservatori, nei partiti si deve discutere di politica. Berlusconi ha il diritto di governare avendo vinto le elezioni ed il dovere di farlo al meglio per rispettare gli elettori. Il Pdl è uno strumento per aiutare il governo a non commettere errori". "FEDERALISMO FISCALE?DA FARE SE' E' UTILE AL PAESE" -"Il federalismo fiscale può essere utile al Sud perché lo aiuta a responsabilizzarlo, ma siccome al momento non sappiamo quanto costa e soprattutto quali risorse ci siano a disposizione, va discusso tenendo conto che la stella polare è la coesione nazionale. Il federalismo va fatto se è utile al Paese". "SI' LARGHE INTESE,NO IMPORRE VOLERE MAGGIORANZA" - ''Le elezioni anticipate sarebbero il fallimento di questa maggioranza. Anzi, questi 3 anni di legi-
Gianfranco Fini ha ripreso a parlare in tv slatura devono essere utilizzati per fare le riforme di cui si parla in maniera intermittente''. Le riforme vanno fatte - ha aggiunto - ''cercando ampie intese in Parlamento. Perché - ha spiegato- fare le riforme non significa imporre il volere della maggioranza sull'opposizione ma cercare la massima convergenza. Questo è un buon motivo per mandare avanti la legislatura''. "IRRESPONSABILE EVOCARE URNE, SI METTE A RISCHIO PAESE" - Il presidente della Camera esclude categoricamente il rischio di elezioni anticipate. Intervistato da Ballarò Fini ha infatto sottolineato che "nessuno sarebbe così irresponsabile da esporre il paese ad effetti devastanti. Per quanto la politica possa essere confusa e aspra", ha aggiunto Fini evocando il rischio - Grecia, nessuno vorrebbe far cadere "l'Italia in speculazioni finanziarie". "MAGISTRATI BALUARDO LEGALITA' MA GIUSTA AUTOCRITICA" - "Quando penso al significato di legalità penso ai successi delle forze dell'ordine quando arrestano tanti criminali ricercati da anni. Ma penso anche al
rispetto delle regole, alla garanzia che chi sbaglia paga". "Fare una riforma della giustizia - ha aggiunto Fini - significa mettere il cittadino davanti a tempi certi" perché una riforma della giustizia "é nell'interesse del Paese e della stragrande parte dei magistrati - che sono un baluardo della democrazia - e che non si candidano dove hanno operato, non fanno comizi tv, che non agiscono con un intendimento che, come ha detto con tutta l'autorevolezza del caso il capo dello Stato, merita da parte dell'Anm una certa autocrictica". BOCCHINO DA’ LE DIMISSIONI, MA POI PRECISA Il capogruppo vicario alla Camera del Pdl, Italo Bocchino, ha consegnato al capogruppo Fabrizio Cicchitto, la sua lettera di dimissioni. Bocchino ha annunciato anche l'intenzione di candidarsi ai vertici del gruppo in contrapposizione allo stesso Cicchitto o ad altri. In giornata ha precisato in un’intervista nel post.it di Luca Sofri che le sue dimissioni sono subordinate a quelle degli altri. "Io ho detto 'volete la testa di Bocchino? D'accordo, ma allora si ridiscute e ci si conta'"
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Lotta alla criminalità organizzata
Tegano arrestato la folla applaude Alla polizia? No, al superboss Era uno dei più pericolosi capiclan della ‘ndrangheta latitanti. L’incredibile scena davanti alla questura a Reggio Calabria di FRANCESCo GRò Parenti, amici, “sostenitori”. tutti ad aspettarlo fuori dalla questura di Reggio Calabria. Un centinaio. Chi parla addirittura di oltre 500 persone, ma la polizia ha subito ridimensionato i numeri dei “fan” di Giovanni tegano, 70 anni, un pezzo di storia della ‘ndrangheta arrestato lunedì a tarda sera dalla polizia nel suo territorio. ossia, in una frazione della Città dello Stretto. non sono mancati i cori da parte dei supporter: “E’ una brava persona, è un uomo di pace”. Quasi fosse un grande giocatore acquistato per rafforzare una qualsiasi squadra di calcio. oppure un leader politico sceso a far visita a Reggio Calabria. E lui, con la mano a salutare. Le forze dell’ordine hanno transennato parte di corso Garibaldi dove si è radunata la folla. Nessun problema. E quando Tegano (Maroni lo ha paragonato a un pezzo da novanta come Riina o Badalamenti) è apparso ammanettato sul portone della questura, la gente ha applaudito. “Una vergogna. È stato uno spettacolo che ci
auguriamo di non vedere più in avvenire”, ha detto il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, riferendosi alla clap. Il questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, ha commentato: “E' un fatto molto brutto vedere che a Reggio Calabria si applauda Giovanni Tegano”. Delusi ed amareggiati dall'atteggiamento dei “fan” del boss anche i giovani rappresentanti del movimento antimafia “Ammazzateci tutti" che, in una nota, hanno
La folla davanti alla questura di Reggio Calabria. Sotto il boss con le forze dell’ordine e la sua foto segnaletica.
espresso tutta la loro solidarietà al procuratore e alle forze dell'ordine; invitando la società reggina ad uno scatto d'orgoglio che rappresenti reale volontà di “cambiar testa” e di non nascondersi più dietro omertà o addirittura apprezzamento per i malavitosi. Comunque, a parte la sceneggiata imprevista, è giunta soddisfazione dal ministro dell’Interno Maroni. Che ha affermato: “Con l’arresto di
Giovanni Tegano è stato inferto un durissimo colpo alle famiglie reggine. Era il latitante più pericoloso della criminalità organizzata. E la sua cattura rappresenta davvero un successo per le istituzioni e le forze dell’ordine”. Stesso tenore per il ministro della Difesa, Angiolino Alfano il quale è già pronto a firmare il decreto per il 41 bis per l’ex primula rossa. Pignatone, ha ricevuto i complimenti anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Finiti i complimenti c’è da dire che la gran parte della Reggio Calabria onesta ha condannato l’esibizione dei fan del pericoloso boss. Tornando a Tegano, c’è da dire che era latitante dal 1993. Accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di armi ed altro. Il 13 luglio del 1995 erano state diramate le ricerche in campo internazionale. Gli investigatori che da diverso tempo gli davano la caccia non esitano a ricordare che il “nome dei Tegano è legato alla guerra di mafia che ha mietuto tantissime vittime". Le cosche contrapposte nella guerra di mafia durata dall'ottobre '85 all'estate del '91 erano da una parte i De Stefano, Tegano, Libri, Latella, Barreca, Paviglianiti, Zito, dall'altra Imerti, Saraceno, Condello, Fontana, Serraino, Rosmini. Furono uccise oltre seicento persone. Giovanni Tegano è stato preso nel corso di un'operazione eseguita dalla squadra mobile di Reggio Calabria, diretta da Renato Cortese, in località Terreti. Era armato e in compagnia di altre cinque persone, il genero, un pregiudicato e i proprietari dell'appartamento nel quale si nascondeva.
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la tribuna
Alla Camera 800 emendamenti
S’inceppa la legge di riforma dell’avvocatura Fino ad oggi la legge di riforma dell'avvocatura aveva avuto un iter condiviso in commissione, ma arrivato in aula, sono emersele criticità: una controriforma che limita l'accesso alla professione, non favorisce la concorrenza e il consumatore, entra in contrasto con la normativa comunitaria su tariffe, pubblicità, società multidisciplinari e accesso alla professione. Dopo il parere della Commissione Bilancio, negativo su buona parte della legge chiedendone la modifica in particolare sulla complessa macchina facente capo al Consiglio nazionale forense, tanto da chiedere di aggiungere all'ultimo articolo una "clausola di invarianza finanziaria riferita all'intero disegno di legge", i lavori dell'aula sono stati sospesi. L'aula riprenderà stamattina l'esame degli oltre ottocento emendamenti, ma forse la sera porterà consiglio e confidiamo che l'intero testo torni in commissione Giustizia dove finalmente possano essere prese in considerazione le tante critiche, a partire dalle segnalazioni dell'Antitrust fino alla necessità di rendere il testo compatibile con la normativa europea. Registriamo, inoltre, con soddisfazione il successo dei nostri emendamenti. sen. donatella Poretti
Scuole e fondi Fas La Gelmini discrimina il Sud Sui Fas per l'edilizia scolastica il ministro Gelmini ha proposto di assegnare il 40% al Sud e il 60% al Nord. Si tratta dell'ennesimo scippo in violazione delle norme. Infatti i Fas, per legge, sono destinati all' 85% al Sud e al 15% al Nord. Perché la Gelmini propone il contrario
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migLiOre deL giOrnO
con un forte vantaggio per il Nord? Perché i parlamentari meridionali del centrodestra tacciono? Cosa ha da dire a proposito il presidente della Regione Calabria, Scopelliti, nei confronti del “governo amico” che toglie al Sud per dare al Nord? Si tratta di una proposta indecente che il ministro Gelmini deve ritirare assolutamente! on. Franco Laratta
marassi sul “mattino” I vertici Rai insistono Sulla Pec è bene Rifiuti a Napoli: nella sceneggiata sapere dai Comitati su Ruffini anche questo appello all’Europa Quando Paolo Ruffini fu rimosso dalla direzione di Raitre i vertici Rai, a cominciare dal direttore generale, giurarano e spergiurarono, addirittura con solenni dichiarazioni, che per lui sarebbe stato predisposto un incarico ancora più prestigioso proprio perchè non di rimozione si trattava ma di una promozione a più alto incarico per i positivi risultati acquisiti. Peraltro alcuni testi noti delle intercettazioni telefoniche hanno già svelato la ben più triste realtà: non si trattava di promozione ma di rimozione imposta dall'esterno. Oggi i suddetti vertici hanno dimostrato di non essere in grado neppure di dimostrare gli impegni solennemente assunti. Appare sempre più evidente che gli autori di questa sceneggiata dovrebbero autoinviarsi una lettera di sospensione dai loro incarichi. on. Giuseppe Giulietti portavoce di Articolo
La Posta elettronica certificata (Pec) è entrata in vigore su larga scala anche per il privato cittadino, ma la questione è in pieno sviluppo, piuttosto complessa e ancora da "rodare". Intanto, però, è bene sapere alcune cose: - per il privato cittadino dotarsi di un indirizzo Pec ed utilizzarlo non è obbligatorio, ma rappresenta solo una facoltà, a differenza di altri soggetti (enti pubblici, aziende e professionisti); - in questi giorni il sito ad hoc predisposto dal ministero della Funzione pubblica è perennemente intasato. La Pec nell'ambito del progetto "Pec al cittadino" è richiedibile anche all'Aci e all'Inps, i due enti che hanno iniziato a rilasciare caselle Pec a livello sperimentale fin dall'Ottobre 2009, grazie ad una convenzione col ministero della Funzione pubblica. Per dare una concisa e completa informazione al cittadino, l'Aduc ha predisposto una scheda pratica, con tutte le indicazioni in merito al funzionamento del nuovo strumento, opportunità e limiti. Presidenza dell’Aduc
Il Comitato Sangiorgese "Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia" rende noto, che oggi 28 aprile alle ore 19 i Comitati dell'intera Regione Campania (Coordinamento regionale Rifiuti della Campania e Rete Campana Salute e Ambiente) incontreranno la Commissione Europea Petizioni presso l'Hotel Palazzo Caracciolo, in Via Carbonara, 112. In tale occasione si terrà un presidio informativo. Per la precisione, dal 28 al 30 Aprile 2010 la Commissione Europea per le Petizioni, a seguito di puntuali denunce sul tema rifiuti pervenute fin dal 2006 da parte di liberi cittadini delle zone di Acerra, Chiaiano, Serre, Basso dell’Olmo e Taverna del Re, effettuerà una missione investigativa in Campania per verificare dal vivo gli aspetti concreti della gestione rifiuti nella regione, con particolare riferimento all’impatto sulla salute umana, alla raccolta differenziata, allo stato delle discariche esistenti e a quelle abusive. Rosanna Carpentieri Napoli
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Lecce
Bimbi della materna in bagno accompagnati I bambini della scuola materna sono troppo piccoli per essere lasciati soli in bagno, e le maestre non possono limitarsi ad accompagnarli al gabinetto per fare subito ritorno in classe dagli altri bimbi. Se non possono lasciare sola la classe, allora devono chiedere al personale della scuola di stare in bagno col bambino che ne ha necessità. Lo sottolinea la Cassazione con la sentenza 9906. In particolare la Suprema Corte ha dato torto al ministero dell'Istruzione che non voleva corrispondere il risarcimento danni ai genitori della piccola Sara, una bimba di tre anni che si era fatta male nel bagno del suo asilo. Tirando la catenella del wc, infatti, le era caduto nell'occhio un gancio e l'aveva ferita gravemente. Il ministero ha contestato di essere responsabile del comportamento della maestra che aveva accompagnato la piccola alla porta del bagno per poi far ritorno subito in classe, dagli altri 26 bimbi a lei affidati. Per la Cassazione la maestra, Maria M., insegnante della scuola materna comunale del comune di Sava (Lecce), è responsabile per non aver vigilato, in modo completo sulla piccola "ritornando immediatamente in classe". La maestra "non doveva lasciare sola la bimba avvalendosi eventualmente - spiega la Cassazione convalidando quanto già affermato dai giudici della Corte d'appello di Lecce - dell' ausilio e dell'intervento del personale non docente" che doveva essere allertato "su interessamento della maestra". Responsabile del comportamento di Maria M. è il suo datore di lavoro, ossia il Ministero.
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Roma
Braccio di ferro tra questura e Blocco studentesco E’ un vero e proprio braccio di ferro tra la questura e Blocco studentesco, il movimento di destra più rappresentato tra gli studenti. La questura non ha dato il via libera alla manifestazione da loro organizzata per il 7 maggio a Roma. Il titolo è “Giovinezza al potere”, e mirava a manifestare per un maggiore coinvolgimento dei giovani nell’università e nelle istituzioni. Ma loro non ci stanno e decidono di scendere in piazza ugualmente. «E’ una decisione che naturalmente non possiamo accettare - scrivono in un comunicato - in piazza il 7 ci saremo comunque, perché accettare questo divieto equivale a sottomettersi alla violenza e
all`ingiustizia, e noi non possiamo certo permettere che siano i violenti, i prepotenti, gli arroganti fautori del pensiero unico a decidere, a colpi di intimidazioni, quando e come dobbiamo manifestare, imponendo alle istituzioni la loro volontà a furia di minacce». «Il questore in sostanza - questa è la loro versione - ha ritenuto che le minacce di provocare disordini da parte dei centri sociali costituissero un problema per la sicurezza tale da impedire lo svolgimento di una manifestazione pacifica autorizzata già da tempo». Il corteo aveva suscitato non poche polemiche. Per prima l’Anpi, l’associazione dei parti-
Basilicata
Elisa Claps fu accoltellata Elisa Claps (nella foto) fu accoltellata e soffocata. E’ questa la conclusione alla quale è giunto l’anatomopatologo Francesco Introna che ha eseguito l’autopsia sul cadavere della sedicenne scomparsa il 12 settembre 1993 e i cui resti sono stati trovati nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza il mese scorso. Secondo gli inquirenti l’omicidio sarebbe avvenuto durante un tentativo di violenza sessuale. I dettagli aggiuntivi emersi dall’autopsia sono ancora mantenuti segreti per decisione della Procura generale di Salerno. Gli investigatori ritengono comunque che il delitto sia avvenuto domenica 12 settembre 1993, lo stesso giorno della scomparsa della studentessa.
giani, aveva chiesto di vietare questa «marcia su Roma». Poi la stessa cosa aveva fatto il gruppo del Pd capitolino. Ma i ragazzi del Blocco intendono andare fino in fondo. Domani una delegazione andrà dal ministro dell’Interno Maroni assieme al deputato del Pdl Francesco Aracri, e ai due consiglieri capitolini Ugo Cassone e Luca Gramazio. «A Maroni scrive in una nota l’organizzazione - porteremo il dossier sulle aggressioni di cui siamo stati bersaglio negli ultimi anni e gli chiederemo di garantire il legittimo diritto di tutti a manifestare. Un diritto che siamo pronti a difendere anche con altre pacifiche iniziative». e.c.
Roma
Notaio evasore per 300 milioni La Guardia di Finanza di Roma ha scoperto una maxi evasione fiscale messa a segno da un notaio della capitale: una truffa di ben 300 milioni di euro, operata fra il 2001 e il 2008. Le Fiamme Gialle hanno passato a setaccio fondi di investimento, anche esteri e numerosi conti correnti bancari riconducibili al notaio: alcuni intestati alla moglie. Nella disponibilità di quest’ultima, anche case a Roma, San Felice Circeo, Siena, Milano e in Sardegna. Il notaio non avrebbe dichiarato al fisco 250 milioni di euro e avrebbe evaso Iva per altri 51 milioni di euro. I militari – spiega una nota – hanno accertato, anche attraverso la ricostruzione dei flussi finanziari e che hanno preso in considerazione il periodo dal 2001 al 2008, “gravi e ripetute violazioni alla normativa fiscale, la mancata istituzione di scritture contabili e l’omessa presentazione delle prescritte dichiarazioni”. I Finanzieri hanno ricostruito in maniera minuziosa “il percorso” di tutti i proventi riscossi dal professionista, che venivano fatti transitare su fondi di investimento, anche esteri, e su circa trenta conti correnti bancari.
argOmenti
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Una lettera inedita dello scrittore
Le amarezze familiari di Corrado Alvaro DI
A
moISè ASTA
veva dei cari amici a Vibo Valentia, Corrado Alvaro, il giornalista-scrittore di San Luca, cui confidava le sue cose più intime e delicate, come possono essere quelle connesse ai consueti dissidi tra germani quando c’è da fronteggiare le esigenze improrogabili di uno dei genitori anziani e non autosufficienti né sul piano fisico né su quello economico. L’Autore, tra l’altro, de “L’uomo è forte” ne parla, con disinvolta franchezza e tono molto asciutto, ma anche con la premurosa accortezza di non dimostrarsi affranto e senza mai sfociare in risentimenti spietati e odi mortali contro congiunti o altre persone, in una delle lettere olografe del 1941 che il giornalista Michele Garrì è riuscito a “pescare” nel quadro della ricerca voluta dal preside del Liceo classico vibonese, professor Antonio Potenza, in vista del convegno su “Corrado Alvaro tra tradizione e modernità a 50 anni dalla morte”, tenutosi con la partecipazione del professor Vito Teti, dell’Università della Calabria, e del saggista, professor Gianni Carteri, che è noto specialista della produzione letteraria del grande calabrese della Locride (oltre che di Cesare Pavese, finito al confino, sempre nella Locride, a Brancaleone). l messaggio epistolare che colpisce di più (e che, insieme agli altri, è stato affidato da Garrì alla custodia ed alla lettura del preside Potenza) è quello, partito da Roma (civico 20 di Piazza di Spagna) il 16 settembre 1941 e che meglio focalizza e “disegna” il tormento dello scrittore perché – come dice Garrì – in
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esso «le sue vicende letterarie si intrecciano con quelle umane, quelle di ogni giorno, vicende che gli hanno reso difficile la vita fin da quando era bimbo»; lettera in cui, tra l’altro, c’è un forte riferimento al suo rifiuto della cattedra di Lettere all’Università di Roma, offertagli dal fascismo e che contribuisce a dissipare alcuni dubbi sul suo sincero antifascismo che avevano pure finito con offenderlo. n una delle lettere, oltre a soffermarsi sulla vicenda della sua “quota” mensile per l’assistenza della vecchia madre (al posto dei fratelli che erano entrati in possesso delle poche sostanze ereditate dal loro padre), torna, amareggiato e per nulla rassegnato, sulla vecchia questione del suo rapporto difficile con la maggior parte dei propri consanguinei piuttosto che con il suo paese, la sua terra natia. «E con che cuore vuoi – scrive Alvaro – che io ritorni in Calabria quando so che nella mia famiglia esiste questa tradizione inestinguibile contro di me?». Nel testo, poi, non mancano pesanti riferimenti di carattere prettamente familiare in relazione a persone ancora viventi, nessuna delle quali – egli scrive – “ha mai pensato che io ho una famiglia, che ho traversato anni pericolosi e duri, senza conforto di parenti e di familiari”. ’Alvaro delle epistole, insomma, conosce la discrezione del destinatario delle sue missive ed è aperto ed austero nell’esternare i propri sentimenti di rabbia che, in fondo, danno corpo e senso a tutto quello che, per lui, avrebbe dovuto essere la
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famiglia e non lo è stato. Si direbbe un Alvaro nuovo, da conoscere e scavare, se non ora, quando l’ipercontemporaneità può anche far prendere degli abbagli, almeno quando il tempo galantuomo avrà propiziato la completa sedimentazione di qualsiasi, volontaria o involontaria, passioncella di
parte. Ed è in questa prospettiva che la “scoperta” di Garrì potrà risultare foriera di provvidenziali fasci di luce su certi momenti esistenziali del grande sanluchese, capaci pure di consentire una più propria ed ampia “lettura” di un letterato che offre tant’altro da scoprire
Il nostro no alla legge sulle intercettazioni DI
RobERTo NATALE
presidente della Federazione della Stampa La mobilitazione sulle intercettazioni non è una semplice azione di testimonianza, che si fa per riaffermare principi sacrosanti, ma una battaglia che può essere vinta. E’ non solo giusta, ma utile. E’ importante averlo chiaro, oggi che a piazza Navona ci ritroveremo in contemporanea con l’inizio del dibattito sul ddl Alfano nella Commissione Giustizia del Senato. Avevamo chiesto a gran voce modifiche al testo uscito dalla Camera, che aveva raccolto tante critiche, a partire da quelle del presidente della Repubblica. La settimana scorsa le modifiche sono arrivate, attraverso gli emendamenti presentati dal relatore Centaro, ma vanno nella direzione di peggiorare ulteriormente il testo: pene inasprite, restrizioni ancora maggiori al lavoro del cronista e dunque ulteriore secretazione dei fatti, un nuovo reato come la registrazione abusiva che avrebbe l’effetto di colpire anche una parte del giornalismo di indagine. I numeri della commissione e dell’aula sembrano non lasciare scampo, perché sul tema della pubblicabilità delle intercettazioni - dicono concordi tutte le ricostruzioni - il presidente del Consiglio è irremovibile. Ma la situazione non è affatto chiusa. Per quello che faremo noi giornalisti, innanzitutto. Se l’iniziativa di piazza Navona non basterà (come è probabile), possono esserci azioni ancora più incisive: questo sindacato, del resto, fece uno sciopero tre anni fa contro un altro disegno di legge sulla materia, quando ministro della Giustizia era Mastella anziché Alfano e a Palazzo Chigi sedeva Prodi anziché Berlusconi. E comunque nessuna legge potrà imporci di venir meno al diritto-dovere di dare notizie: forse nella maggioranza non hanno ancora ben calcolato l’effetto che avrà - se il ddl dovesse passare in forme tanto pericolose - la disobbedienza civile e professionale che si metterà in atto con l’appoggio delle rappresentanze del giornalismo italiano a tutti i colleghi e le colleghe che sceglieranno di continuare ad informare. E poi c’è l’Europa: la Corte Europea di Strasburgo può essere attivata un minuto dopo l’approvazione della legge.
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preVidenZa reversibilità
Divorzio all’estero pensione italiana Una stretta parente di mia moglie ha vissuto, col marito, diversi anni in Francia. in quel Paese ha divorziato ed è ritornata presso i familiari in italia. ove l’ex marito (titolare di pensione italiana) morisse, a lei toccherebbe la pensione ai superstiti?anch’io quest’anno? C. Olivieri, Civitavecchia Potrebbe competere. E’ necessario, comunque, che la sentenza di divorzio abbia riconosciuto alla signora l’assegno di divorzio e che la stessa sentenza sia stata debitamente trascritta in Italia.
di che si tratta
Risponde il dottor ANToNINo NICoLo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18
maternità
Essere incinta non comporta il rischio di licenziamento Ci siamo accorti che, da poche settimane, mia moglie è in attesa del primo figlio. Alla gioia dell’evento, si aggiunge la preoccupazione che possa essere licenziata, appunto perché incinta, dall’azienda presso cui presta lavoro da gennaio 2006.potrebbe ammontare il costo.
L. Esposito, Roma La legge stabilisce il divieto di licenziamento della lavoratrice dall’inizio della gestazione fino al compimento di un anno di età da parte del figlio. La legge 151 del 2001, all’articolo 54, ha stabilito che nel periodo indicato la lavoratrice non può essere, inoltre, collocata in mobilità a seguito di licenziamento collettivo, a meno che esista il collocamento in mobilità a causa della cessazione dell’attività dell’azienda. Queste sono le regole generali, cui si aggiunge qualche piccola eccezione.
Cristallizzazione della pensione Ho sentito parlare, in più di un’occasione, di “cristallizazione della pensione”. Al di là del nome suggestivo attribuito all’operazione, non sono a conoscenza dettagliata della sua natura e delle circostanze in cui si verifica. Potrei saperne di più? G. Semeraro, Fasano (Br) Quando un pensionato, titolare di una pensione integrata al trattamento minimo, supera, in un determinato anno, i limiti di reddito per quella prestazione, l’importo della pensione viene “cristallizzato”, ossia bloccato al valore mensile raggiunto nel dicembre dell’anno precedente, fino al suo eventuale superamento dovuto alla cosiddetta perequazione automatica.
cariche elettive
In aspettativa si hanno i contributi Sono venuto a conoscenza che è possibile l’accreditamento di contributi previdenziali anche per chi è in aspettativa per funzioni pubbliche elettive o per cariche direttive sindacali. Risponde al vero? C. Valsecchi, Lecco La risposta al suo quesito è positiva. Dal 1° gennaio 2000, i lavoratori dipendenti che assumono una carica elettiva per la quale è assicurato un vitalizio e che vogliono mantenere l'originaria posizione assicurativa, devono versare al proprio ente di previdenza l'equivalente dei contributi pensionistici per la quota a carico del lavoratore. La domanda di accredito deve
essere presentata, a pena di decadenza, per ogni anno solare o frazione di esso, entro il 30 settembre dell'anno successivo a quello nel corso del quale abbia avuto inizio o si sia protratta l'aspettativa. Ai fini dell'accredito è necessario almeno un contributo obbligatorio precedente il periodo da accreditare
trattamento minimo
Qual è il reddito per l’anno 2009 Poiché ho la vaga sensazione che l’inPS mi abbia liquidato la pensione di vecchiaia con un importo inferiore al dovuto, le chiedo se può precisarmi i limiti di reddito previsti per l’integrazione al minimo negli anni 2009 e 2010. Preciso che sono coniugato e mia moglie
Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta
fruisce di assegno di invalidità. Unico, ulteriore reddito, la casa di abitazione, di carattere popolare. Grazie. N. Cucinotta, Messina Nel 2009, il reddito individuale per il trattamento minimo, è stato di 11.901,76 euro annui, mentre quello coniugale è stato di 23.803,52. Nel 2010, tali valori sono stati elevati, in via previsionale, a 11.985, 22 e 23.970,44 euro).
prima del 1996
Co.co.co vuole riscattare il lavoro Ho letto, qualche settimana fa, che è possibile riscattare anche il lavoro svolto, anteriormente al 1996, quale lavoratore parasubordinato. La notizia mi può essere utile, a condizione che il costo del riscatto sia sostenibile. B. Martini, Roma L'importo è calcolato dall'Inps sui compensi percepiti nei periodi oggetto del riscatto. Se non è possibile dimostrare l'ammontare dei compensi, l'onere di riscatto è calcolato in base al reddito minimo stabilito per i commercianti. Una volta ricevuta dall’INPS la lettera con l’importo da pagare, l'interessato ha 60 giorni di tempo per versarlo. Il pagamento può essere effettuato in un'unica soluzione oppure rateizzato in 60 mensilità. Il mancato versamento nei termini viene considerato come rinuncia alla domanda e ne comporta la decadenza, mentre il tardivo pagamento può essere considerato, a richiesta, come nuova domanda.
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iL casO
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sOciaLe
A CuRA DI Riviste e pubblicazioni periodiche del sociale, di importanza cruciale per l’informazione che garantiscono ad alcuni settori della disabilità, stanno via via cadendo sotto la mannaia del Decreto interministeriale 30/03/2010 “Tariffe postali agevolate per l’editoria”. Il Decreto in questione è quello, a decorrenmza immediata, con il quale il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero dell’Economia hanno sospeso senza preavviso e sine die le tariffe postali ridotte per la spedizione dei prodotti editoriali, portando di fatto ad un aumento medio del 700% dei costi di spedizione di libri e riviste. A risentirne è soprattutto la piccola editoria, l’editoria indipendente e quella di nicchia, in particolare nell’ambito del volontariato e del terzo settore. L’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili, tanto per fare un esempio, ha dovuto bloccare la spedizione del numero di questo mese della rivista “Tempi Nuovi”, che ha una tiratura di 180.000 copie. Il motivo? L’aumento, tanto inaspettato quanto esponenziale, dei costi di spedizione, che dal primo aprile sono lievitati da 12000 ad oltre 50000 euro. Quarantamila
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FIDALmA FILIPPELLI
decreto a sorpresa del governo
Le tariffe postali mettono in crisi l’editoria sociale
E’ stata sospesa la rivista “Parole & Segni” per i sordi
euro in più che potrebbero comportare la chiusura della pubblicazione. Ed i casi di sofferenza sono numerosi, purtroppo, soprattutto nel campo dell’editoria sociale, che rischia un vero e proprio tracollo del vitale potere di comunicazione verso soci, sostenitori e società civile. E’ stata sospesa anche la spedizione del mensile di informazione “Parole & Segni” edito dall’Ente Nazionale Sordi sin dal 1955 ed attualmente diffuso con una tiratura di 30000 copie. In questo modo, come hanno sostenuto a gran voce i maggiori esponenti del mondo del no profit, si vanno ad erigere anzichè abbattere barriere di comunicazione a sfavore di settori significativi della disabilità. Si va a colludere con dinamiche di marginalizzazione e ghettizzazione che segnano il ritorno ad un passato oscurantista e remoto. Il Governo dovrebbe rivedere questa decisione o quantomeno ridurre l’impatto distruttivo dell’abolizione delle tariffe agevolate, che se non tocca e anzi favorisce i grandi gruppi editoriali, rischia di soffocare la voce dei più piccoli che si fanno portavoce dei più deboli e indifesi. f. f.
Dilaga anche nel nostro Paese una presunta variante dell’anoressia
Allarme “drunkoressia” anche in Italia Alcuni giornalisti del New York Times hanno individuato una pericolosa variante dell’anoressia non ancora riconosciuta dalla medicina ufficiale: la “drunkoressia”, per cui le adolescenti mangiano meno per bere di più. “Drunkoressia”: un nuovo e preoccupante disturbo alimentare individuato e battezzato dai giornalisti del New York Times che si presenta come variente specifica dell’anoressia e che sembra dilaggare all’impazzata tra le adolescenti del mondo occi-
dentale. Le “drunkoressiche”, non ancora riconosciute dalla medicina ufficiale, si abituano a mangiare sempre meno per poter bere sempre di più senza ingrassare. La differenza con le anoressiche è data dal fatto che l’assunzione di calorie c’è ma
è di tipo alcolico, per compensare la quale si riduce drasticamente la quantità di cibo assunta quotidianamente. Pare che questo specifico disturbo alimentare nasca dal bisogno di ottenere l’approvazione della componente maschile del gruppo, dal
momento che gli adolescenti maschi sono attratti dalle coetanee che adottano comportamenti trasgressivi. L’assunzione di alcool, in virtù del relativo introito di zuccheri, procura un senso di sazietà che permette di non avvertire lo stimolo della fame. Sembra che inizialmente la volontà di dimagrire sia puramente funzionale alla possibilità di assumere più alcool, mentre in un secondo momento diviene predominante e fine a se stessa. f.f.
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Culture & tenDenze
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Nell’anno di lotta all’obesità I primi cittadini di Campobasso (centrodestra) e di Cinisello Balsamo (centrosinistra) in simpatica “competizione dimagrante” il 9 giugno a Polignano a Mare: li premierà Nichi Vendola Un sindaco del nord e uno del sud, uno di centrodestra e uno di centrosinistra, una donna e un uomo accomunati solo dal sovrappeso si sfidano per riconquistare la forma. Una sfida tra due comuni, uno del Sud e uno del Nord. Ma anche un "duello" tra sessi. Lei di centrosinistra, sindaco di Cinisello Balsamo, si chiama Daniela Gasparini. Lui di centrodestra, sindaco di Campobasso, si chiama Luigi Di Bartolomeo. Due sindaci sovrappeso, accompagnati da tre concittadini fuori forma, che in sette giorni si impegneranno a tornare in linea. Una sfida bipartisan. Luogo della competizione: un hotel a cinque stelle, Borgobianco, a Polignano a Mare, in provincia di Bari. Quale sarà il comune più virtuoso? Chi sarà più determinato? Sette giorni ricchi di avvenimenti, iniziative, incontri, dal 4 al 10 giugno. Compagni d’avventura, nel ruolo di educatori, oltre a medici specialisti, anche personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e della gastronomia. Luca Sardella parlerà di alimentazione sana,
Gara per la linea tra sindaci in sovrappeso DI
mARIA FRANCESCA RoToNDARo
equilibrio, natura. Barbara Chiappini presenterà "Bimbi in forma": serata che vede la partecipazione dei bambini che si scontrano nel gioco e nel canto. Mentre si potrà andare a lezione di cucina con Maria Giovanna Elmi. Ideatore del progetto il
Presidente di Asso Tisanoreica, Gianluca Mech, grazie al quale, lo scorso 9 dicembre, si è dato il via all'anno di lotta all'obesità. Al suo fianco Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia), Federsanità Anci (aziende
ospedaliere e comuni per l’integrazione socio-sanitaria), la Fondazione Campagna amica della Coldiretti, Assofarm (Associazione nazionale delle farmacie comunali). Nel corso della settimana si svolgeranno seminari informativi, attività sportive, una tappa di Miss e Mister Salute 2010, una serata di danza, una dedicata ai bambini ed una alla musica. Alla fine ci sarà un vincitore, scelto da una giuria presieduta da un membro del governo e composta dai promotori della Campagna "2010. Anno di lotta all’obesità". Ad aiutare i due sindaci a ritrovare la forma anche Valeria Marini, Costantino Vitagliano, il cantante Luca Di Risio, Diletta Franceschetti (Gf 10), Tommaso De Mottoni (Gambero Rosso Channel), il campione del mondo di nuoto pinnato, Andrea Rampazzo (Mister Salute 2009). A premiare il vincitore il 9 giugno il presidente della Regione, Nichi Vendola. Foto: a sinistra il sindaco e lo stemma di Cinisello, a destra il sindaco e lo stemma di Campobasso
Il “Valzer lento” di Katherine arriva in Italia Katherine Pancol conquista la vetta della classifica dei libri più letti in Francia con il suo “Valzer lento”, attesissimo seguito de”Gli occhi gialli dei coccodrilli”, uno dei più grandi successi degli ultimi anni, che diventerà presto un film di Claude Lelouch. “Valzer lento” nella traduzione italiana sarà in libreria dal 18 maggio, edito da B.C. Dalai. Sapere se davvero un coccodrillo dagli occhi gialli ha divorato oppure no suo marito
Antoine, scomparso in Kenya, per Joséphine non è più importante. Grazie ai soldi guadagnati con le vendite del suo best seller, ha lasciato Courbevoie, nella banlieue parigina, per un appartamento chic nell’elegante quartiere di Passy. Invece sua sorella Iris, che aveva tentato di attribuirsi la scrittura del romanzo, è finita in una clinica per malati di depressione. Ormai libera, attenta spettatrice della commedia strampalata e talvolta ostile che le offrono i
suoi nuovi vicini, Joséphine sembra alla ricerca del grande amore. Ancora una volta intorno all’irresistibile e discreta Joséphine gravita tutto un mondo di seduttori, carogne, imbroglioni ma anche di persone buone e generose. Nata a Casablanca nel 1954 e venuta in Francia all’età di 5 anni, Katyherine, dopo aver insegnato lettere classiche, è diventata giornalista, collaborando con «Paris-Match» e «Cosmopolitan».
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Tutti pazzi per amore del musical DI
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PiCCOlO SChermO
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mARIA FRANCESCA RoToNDARo
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elespettatori impazziti. Si conferma ancora vincente nel prime time la fiction di Raiuno "Tutti pazzi per amore 2". Nel primo episodio ha ottenuto 4 milioni 478 mila spettatori e uno share del 17.14% e nel secondo 3 milioni 942 mila e il 20.09%. I numeri parlano chiaramente di un successo. Stefania Rocca è stata sostituita egregiamente da Antonia Liskova, Emilio Solfrizzi è il
nuovo Amedeo Nazzari italiano, Pietro Taricone è davvero bravo e simpatico, e Neri Marcoré secondo alcuni - è "il Walter futuro Veltroni del socialismo italiano". Fatto sta che piace, e tanto. Personalmente i musical mi irritano. Nel bel mezzo di una scena topica, di un dialogo tra i protagonisti, ecco che - ad un certo punto - gli attori si mettono a cantare e ballare come in un videoclip. Come uno spot pubblicitario lungo, noioso e improvviso che taglia il filo del discorso. Ma in questa fiction (farsa) è tutto così assurdo da risultare simpatico. A far da cornice alle varie vincende, che mano a
mano si intrecciano, sono canzoni di successo, dagli anni ‘50 ai giorni nostri, talmente ben integrate nella struttura narrativa da rendere la serie altamente innovativa. Tra queste anche tanti successi italiani (in playback ovviamente): “Gloria” di Umberto Tozzi, “Montagne verdi” di Marcella Bella, ma anche “Lamette” di Donatella Rettore e “Ballo ballo” di Raffaella Carrà (in una scena, all’ombra del Colosseo, che sa già di cult). Occhio poi alle guest star, tra le quali spicca Dario Argento, nei panni del professor Ugolino che, manco a dirlo, incute terrore tra i suoi allievi. Un musical che fa diventare matti dalle risate!
Zapping per Oggi Sport
Film
Scienza
90° minuto semifinali
in prima serata “troy”
Geo & geo alla scoperta
Raidue - ore 22,45. Paola Ferrari ci dà appuntamento con i suoi ospiti nello studio di “90° minuto Champions” al termine della semifinale di ritorno disputata tra Barcellona ed Inter. La squadra di Mourinho dovrà affrontare gli spagnoli per aggiudicarsi il biglietto d’accesso alla finale.
Canale 5 - ore 21,10. Il racconto della guerra tra spartani e troiani è sull’ammiraglia Mediaset. Al torto subito si doveva rimediare: la guerra ed il continuato assalto a Troia. Il rapimento della bella Elena ad opera di Paride, figlio di Priamo doveva avere una giusta condonna: la guerra. I due schieramenti sono l’emblema dei due valorosi guerrieri: Ettore, l’uomo che avverte la paura ma non si sottrae al pericolo ed Achille, l’invulnerabile.
Raitre - ore 17,50. “Geo e geo”, un programma dedicato alle scienze, con Francesco Petretti, ci accompagnerà alla scoperta delle falene giganti, uno degli insetti più colorati.
Cartoni
Cartoni
Film
il quartetto vocale di Homer
“Grazie dei fiori” La magnolia
“Casomai” la coppia
italia 1 - ore 14,45. In questo episodio Homer racconta della sua avventura in un quartetto vocale. Durante la rivelazione a Bart e Lisa, Homer ha nostalgia di quei tempi. Tenta di ritrovare i componenti della band per poter fare un ultimo concerto. Ci riuscirà Homer ad avverare il suo sogno?
Raidue - ore 9,00. “Grazie dei fiori”, un programma condotto da C h i a r a Giallonardo, si occuperà d e l l a Magnolia. Visiterà i giardini di Villa La Magia a Pistoia e lo chef Diego Bongiovanni preparerà un piatto a base di fiori.
Raisat Cinema - ore 17,25. Un film che racconta la storia di una coppia che ha la gioia di un bambino e soprattutto di vivere un amore attorniato dai genitori, dai partenti e dagli amici. Ma tutto questo contorno gioverà alla coppia? Analizzando solo una delle possibilità, il matrimonio entra in crisi. Tommaso e Stefania litigano fino a desiderare la separazione ma forse non tutto è perduto.
Rubrica a cura di LuCA FoRTuNATo
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auditeL “i soliti ignoti” non si fermano La trasmissione di Fabrizio Frizzi, da quando va in onda non ha mai fatto passi falsi. “i soliti ignoti” hanno raggiunto anche ieri sera un ottimo gradimento per il pubblico italiano. Hanno conquistato dalle 20:43 in poi, 6758000 telespettatori. il programma racchiude in se la comicità delle espressioni, delle situazioni, la suspense del game show e soprattutto sono un ottimo intrattenimento del preserale adatto sia ad adulti che bambini. La scoperta e la curiosità sono proprie dell’uomo e forse sarà questa la ricetta adottata da “i soliti ignoti”. E’ stata buona anche la prestazione de “il commissario Montalbano”, interpretato da Luca Zingaretti, che ha totalizzato 5009000 telespettatori.
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Perbenismo di facciata
Un road movie musicale
mine vaganti
basilicata coast to coast
Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini
Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.
La genialità di Polanski
Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno
margherita buy, Francesca Inaudi e Fabio Volo in una scena di “matrimoni e aljtri disastri”
Gli amori extraconiugali matrimoni e altri disastri Regia: Nina Di Majo con Margherita Buy, Fabio Volo, Luciana Littizzetto, Francesca Inaudi.
L'intento della regista era una commedia semplice e sofistica, in realtà è complicata (tanto da apparire improbabile) ed abbastanza ordinaria, quasi scontata. Sceneggiatura debole e poco
equilibrata, dialoghi fuori dal mondo. La Buy, sulla cui faccia la cinepresa non molla mai un attimo facendo sparire dallo schermo tutto il resto, fa sempre la solita parte della single ansiosa e nevrotica. Poi, per chissà quale magico artifizio, ad un certo punto tutti si innamorano di lei. L'adolescente inquieto, l'intellettuale di sinistra inevitabilmente sfigato, il tecnico che aggiusta i computer e pure il cognato mezzo leghista ed ignorante come una capra al quale dà anche un bacetto tutto casto. Cast stellare sottoutilizzato.
L’uomo nell’ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce Brosnan. Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.
L’italia cialtrona che si redime La vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri
Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del
potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.
Rubrica a cura di LuCIANA VECCHIoLI
Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.
Scorsese con il fiato sospeso Shutter Island Regia: Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow
Un affresco sul dolore e sulla follia. Film particolarmente claustrofobico e cupo, con una magnifica fotografia, come tutte le opere di Scorsese curato e costruito nei minimi particolari. Maestro nel dirigere i suoi attori. Dramma psicologico avvincente, che lascia con il fiato sospeso sino alla fine, mai scontato, con una ambientazione quasi maniacale. Un'isolafortezza, battuta dal vento e da una pioggia incessante, sede di un noto manicomio criminale. Siamo nel 1954, all'apice della Guerra Fredda, quando il capo della polizia locale Daniels (Di Caprio) ed il suo collega vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla misteriosa scomparsa di una pluriomicida, ma nulla è come appare.
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ipazia contro l’oscurantismo
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Un omaggio a new York
Agorà
Remember me
Regia: Alejandro Amenàbar con Rachel Weisz, Max Minghella
Regia: Allen Coulter con Robert Pattinson, Emilie de Ravin
Non è un film contro il cristianesimo ma contro tutti i fondamentalismi. Sostanzialmente è questa la chiave di lettura. Un concetto però non condiviso dalle alte gerarchie della Chiesa che, secondo la casa di distribuzione, dopo una proiezione riservata ha avuto reazioni stizzite di dissenso sul taglio dato alla pellicola. La vera storia della filosofa greca Ipazia uccisa e fatta a pezzi dagli integralisti cristiani nel 391 dopo Cristo ad Alessandria d'Egitto, ha faticato non poco ad uscire in Italia, suscitando, come era prevedibile, parecchie polemiche. Il ruolo del vescovo Cirillo, che avrebbe istigato la congrega dei Parabolani ad uccidere la scienziata, non è molto piaciuto, ma secondo il regista quello che si vede nel film è solo il 30 per cento del male che ha fatto l'alto prelato..
iran e musica clandestina I gatti persiani Regia: Bahman Ghodabi con Negar Shaghaghi, Hamed Behdad
Durante la lavorazione il regista è stato arrestato per ben due volte. In Iran la musica è considerata, dall'attuale regime, impura in quanto fonte di allegria e quindi vietata. I ragazzi sono costretti a suonare e cantare clandestinamente, nel chiuso di cantine e sotterranei. Un mondo nascosto, del quale la maggior parte della popolazione ignora l'esistenza. Completamente girato a Teheran, al di là dell'aspetto musicale, è un interessante viaggio nelle dinamiche che oggi governano l'ex Persia, che aiuta a capire meglio cosa stia realmente avvenendo in quel Paese. Premio Speciale della giuria al Festival di Cannes, la sceneggiatura è stata scritta da Ghobadi e dalla fidanzata Roxana Saberi, la giornalista americana di origine iraniana processata per spionaggio.
IRachel Weisz in una scena di “Agorà” quando Ipazia insegnava
da bambina a donna d’affari
Una sorpresa. Che il vampiretto più celebre del momento si sia cimentato, nonostante il travolgente successo di Twilight, in una pellicola del genere depone a favore di questo bel ragazzone rimasto improvvisamente sepolto dalla notorietà e da una stuolo di adoranti fan. Il film, contrariamente a quanto si possa credere, non è solo una storia d'amore destinata al filone giovanilistico, l'intreccio è molto più raffinato e complesso, pieno di humour, acume, con dialoghi ben scritti ed interpretati. Finale sorprendente che vuole essere un omaggio alla città di New York. Senza voler svelare nulla, perché l'epilogo è davvero inaspettato, la storia parte da due ventenni provenienti da mondi del tutto opposti, che si incontrano in maniera non proprio casuale, e che si innamorano. Ma non ci sarà l'happy end.
Spettacolare ed emozionante Burton. Ancora una volta non delude, regalandoci una inedita Alice, indipendente, moderna ed ormai ventenne. Non più la bambina del Paese delle Meraviglie, ma una donna che intraprende un nuovo viaggio nel Sottomondo per conoscere il
suo futuro, che non sarà quello di sposare il viscido e stupido Lord Hamish. Il suo destino è diventare una donna d'affari. Johnny Depp sempre all'altezza dei personaggi che interpreta, anche in questo caso bizzarro e divertente al punto giusto nei panni del Cappellaio Matto. Strepitosa Helena Bonham Carter (dolce metà del regista), la tirannica monarca "capocciona" Iracondia, dal carattere irascibile ed una certa propensione a tagliare la testa dei suoi nemici, che poi lascia soavemente galleggiare nel fossato che circonda il castello.
il “riscatto” del maestro
i cattivi in iraq Un mago sono gli Usa della truffa
Alice in Wonderland Regia: Tim Burton con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway.
Il concerto
Green zone
Colpo di fulmine
Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou "Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".
Regia: Paul Greengrass con Matt Demon, Greg Kinnear
Regia: John Requa e Glenn Ficarra con Jim Carrey, Ewan McGregor
Agli americani non è piaciuto molto. Anzi, visti gli esigui incassi potremo dire quasi niente. Perché i cattivi, ebbene si, questa volta sono loro. A dirla tutta, è difficile trovare nella cinematografia a stelle e strisce un altro film così esplicito, così diretto, nell'incolpare il governo Usa di aver provocato una guerra senza senso. La Green Zone del titolo è il blindatissimo quartiere situato nel centro di Baghdad dove risiedono le truppe, è da qui che parte l'avvincente thriller a sfondo politico. Da qui il maresciallo Roy Miller e la sua squadra di ispettori ricevono l'incarico di scovare nel deserto dell'Iraq i depositi con le famose armi di distruzione di massa. Non trovando nulla di tutto ciò, l'ufficiale inizierà ad avere qualche sospetto.
Certo, la storia nella fase di scrittura della sceneggiatura è stata parecchio romanzata ma sembra che tutti gli eventi descritti siano realmente accaduti. Basta questo per rendere il film apprezzabile di una certa attenzione, perché se fosse vero solo un terzo di ciò che è narrato è davvero incredibile come un uomo possa arrivare a fare tanto nel corso di una vita. A parte questo, l'interpretazione di Carrey è un po' troppo fumettistica e gli eventi si susseguono con un certa confusione. Un morigerato agente di polizia, sposato con prole, che suona l'organo in chiesa, dopo un incidente stradale decide di cambiare vita. Si dichiara gay, inizia a vivere una esistenza fatta di truffe ed imbrogli. In prigione trova l'amore della sua vita.
granDe SChermO
Altro
l’
quotidiano
mercoledì 28 aprile 2010
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il cinema nel cinema
Pezzo di storia senza retorica
Happy family
Invictus
Regia: Gabriele Salvatores con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris, Valeria Bilello
Non è l'ennesimo film sulla famiglia. Salvatores semplicemente racconta degli uomini e delle donne, e lo fa con un film originale, poetico, spassoso, colorato, elaborato su diversi piani narrativi e continui passaggi tra finzione e realtà. Otto personaggi in cerca d'autore. Sono questi i protagonisti, la famiglia felice a cui il titolo ironicamente allude. Escluso Ezio, 38 anni, una vita trascorsa senza aver mai concluso nulla di buono che un giorno decide di scrivere una sceneggiatura per il cinema. Due coppie, i loro figli, i nonni, il cane, esseri del tutto inventati che ad un certo punto però vivono di luce propria, escono dallo schermo del computer di Ezio (un Fabio De Luigi in grande forma) per rivendicare la loro esistenza. Il cinema nel cinema.
Regia: Clint Eastwood con Morgan Freeman e Matt Damon
Dario Castiglio (figlio di Peppino Di Capri) e martina Codecasa sul gozzo dell’innamoramento nel film di D’Alatri, “Sul mare”
il gozzo galeotto Sul mare Regia: Alessandro D'Alatri con Dario Castiglio, Martina Codecasa
D'Alatri torna a sorprenderci. Dopo il cine-panettone alternativo "Commediasexy", il regista romano questa volta firma un film completamente in digitale, a basso budget, interpretato da attori semisconosciuti. Una commedia sentimentale appartenen-
te al filone giovanilistico, dai risvolti sociali, ambientata nella splendida isola di Ventotene che, ad onor del vero, contribuisce parecchio alla riuscita della storia tratta dal romanzo di Anna Pavignano (In bilico sul mare). Il giovane e bel Salvatore (Dario Castiglio, figlio di Peppino di Capri) d'estate porta i turisti in giro con il suo gozzo mentre d'inverno fa il muratore in nero nei cantieri sulla terraferma. L'amore arriva con Martina, la ragazza di buona famiglia che usa la sua barca per le immersioni da sub.
Il capitano Francois Pienaar entra nella minuscola cella dove per 27 anni è stato recluso Nelson Mandela. Allarga le braccia, come per prenderne le misure e dalla finestra lo immagina nel cortile, in catene, intento a spaccare pietre sotto il sole cocente. Perché un uomo che ha dovuto subire tanto dolore parla di perdono? Forse l'eccesso di retorica, inusuale per un film di Eastwood, può in un primo momento generare qualche attimo di smarrimento. Poi con lo scorrere delle immagini prevale l'emozione, quella di veder rappresentato un momento cruciale della storia del Sudafrica ma forse anche del mondo. Le interpretazioni di Freeman nei panni di Nelson Mandela e Damon in quelli del biondissimo capitano della squadra di rugby sono appassionanti.
dalla parte del detenuto
Gianburrasca d’oltralpe
Il profeta
Il piccolo Nicolas e i suoi genitori
Regia: Jacques Audiard con Tahar Rahim e Niels Arestrup
Difficile non identificarsi con la faccia d'angelo del protagonista, perché anche se la storia è politicamente poco corretta (un percorso di formazione alla rovescia, un anti-eroe) non si può non stare dalla sua parte. Accertato ormai il fatto che il carcere non riabilita proprio nessuno, il film è abilmente orchestrato da un regista che conferma qualità straordinarie nel dirigere gli attori. La faccia del giovane Malik (felice esordio), analfabeta e ladruncolo che entra in carcere per uscirne dopo sei anni più acculturato, spietato ed a capo di una pericolosa banda, e quella del boss corso César Luciani (si intuisce ad occhio nudo la consolidata esperienza anche teatrale), reggono praticamente tutto il film.
Regia: Laurent Tirard con François-Xavier Demaison, Daniel Prévost
Tahar Rahim, protagonista del film di Audiard “Il profeta” capace di trovare un ruolo di primo piano in un ambiente dove dopo i quaranta già si annaspa. Grazie alle sue innate capacità è in grado di far apparire decente un E’ complicato film che molto probabilmente con Regia: Nancy Meyers con altri interpreti avrebbe creato Meryl Streep, Alec Baldwin, qualche imbarazzo. La storia del Steve Martin triangolo over 50 tra una donna, il E' sempre un piacere ritrovare la suo ex marito ed un ipotetico pregrande Meryl Streep, anche se in tendente stenta a decollare. E poi, questo caso è protagonista di una va bene dare un'immagine di commedia non proprio originalis- donna realizzata, ma perché la sima e forse troppo hollywoodiana scelta di stamparle sul viso, dalper un talento del suo livello. l'inizio alla fine, quell'insistente Tuttavia, tanto di cappello ad una sorriso a volte davvero fuori attrice che a sessant'anni è ancora luogo?
triangolo hollywoodiano
Adattamento sul grande schermo di uno dei più importanti classici per l'infanzia francesi, probabile primo esempio di letteratura moderna per piccoli, nato dalla fantasia di René Goscinny (l'ideatore di Asterix) e Jean-Jacques Sempè. Il protagonista è un bambino di otto anni, Nicolas, una sorta di Gian Burrasca d'Oltralpe. Ambientato negli anni '50, le avventure del pestifero ragazzino con la sua strampalata combriccola di amici, divertono molto e riescono a creare un processo di identificazione sia nei bimbi che nei grandi, con un abile doppio piano di lettura. Riuscita trasposizione sul grande schermo, senza trascurare le magiche atmosfere dei racconti.