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Anno I - n. 152 - Mercoledì 9 dicembre 2009

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Ora di punta dI

EnnIo SImEonE

Il tarlo del sospetto

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hi avrebbe mai immaginato che sarebbe toccato a un vecchio comunista difendere un cardinale dai tentativi di linciaggio che arrivano dal fronte leghista? Nessuno, fino a pochi anni fa. Eppure ieri è accaduto: Giorgio Napolitano ha avvertito la necessità di ribadire il diritto del vescovo di Milano, monsignor Tettamanzi, di manifestare le posizioni che da tempo ha assunto sull’accoglienza degli immigrati senza farsi abbagliare da diversità religiose o frenare da barriere etniche. a i leghisti non demordono. E il ministro della Semplificazione, Calderoli, per mantenere il punto di vista del Carroccio si è avventurato in una richiesta per così dire teocratico-campanilistica. Semplificando il suo pensiero (ed è finora l’unica semplificazione che gli è riuscita da quando dirige l’apposito dicastero), Calderoli ha rivolto alla Chiesa (e implicitamente anche al presidente della Repubblica) una severa rampogna: «Avrei preferito che nel giorno di Sant’Ambrogio fossero stati ricordati i nostri santi; non vedo perché pensare sempre a quelli che vengono da fuori». n effetti è vero: il Papa era in piazza di Spagna a Roma a celebrare una certa Maria, di origini palestinesi. Che, in base alle leggi leghiste, sarebbe colpevole di clandestinità.

quotidiano www.altroquotidiano.it

Duro monito del Papa a giornali, televisioni e radio

«Non intossicateci» E invoc pietà per chi chiede accoglienza In cinque attentati 130 morti e 500 feriti

Carneficina a Bagdad

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Raffica di attentati terroristici contemporanei: obiettivo un attacco contro le elezioni del 6 gennaio. PAG. 3

Impossibile apportare correzioni se il governo porrà la questione di fiducia: l’opposizione darà battaglia

Finanziaria blindata La Finanziaria viaggia blindata verso il via libera della Camera: oggi pomeriggio inizia l'esame in Aula a Montecitorio e le possibilità di correzioni sono praticamente inesistenti. Sempre più probabile invece che il governo decida di chiedere la fiducia. Il testo, dice il viceministro al Tesoro Giuseppe Vegas, è «equilibrato» e modifiche sono escluse. Le opposizioni continuano a protestare, chiedendo all'Esecutivo un «confronto» nel merito: in alternativa, promette il Partito Democratico, «sarà battaglia». Intanto sul fronte dell’econo-

mia c’è il governatore della Banca d’Italia, Draghi, che lancia un nuovo allarme: uno dei principali rischi per il futuro è quello «dell' impressionante massa di debito pubblico e privato» in scadenza nel mondo, e che potrebbe fare i conti con un aumento dei tassi di interesse. Un evento «che non succederà domani» ma che deve preoccupare e indurre ad agire in fretta, anche se «la situazione è migliore rispetto a quella di alcuni mesi fa». Lo ha detto parlando alla conferenza sul “futuro della Finanza” organizzata dal Wall Street Journal.

«Ogni giorno, attraverso i giornali, la televisione, la radio ha detto il Papa ieri durante la celebrazione della festa dell’Immacolata - il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci anche alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perchè il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula». Nelle città, «il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono». Città segnate non solo dall'inquinamento dell'aria, che richiede comunque l'impegno di tutti, ma soprattutto da quello dello spirito, meno percepibile ai sensi, ma altrettanto pericoloso». Ci si abitua a tutto - denuncia Benedetto XVI rivolgendosi a giornali, televisioni e radio - e alla fine non si riesce neanche a provare pietà. Il portavoce del pontefice, padre Federico Lombardi spiega che il Papa si rivolge ai mass media non per metterli sotto accusa, ma per esortarli a dare messaggi positivi. E, collegando questo discorso anche al tema dell’immigrazione e della convivenza, punta il dito contro quel «meccanismo perverso» che fa sì che alcune «persone invisibili», protagoniste di qualche disgrazia, «ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi e vengono sfruttate fino all'ultimo, finchè la notizia e l'immagine attirano l'attenzione». «La città - ha insistito Benedetto - prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà. C'è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perchè ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto».


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VentiquattrOre

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lutto DellA CulturA

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CroNACA

Morto lo storico del cattolicesimo Gabriele De Rosa

Dal 1987 viveva in egitto. ora trova il padre su Facebook

Lo storico Gabriele De Rosa è morto ieri nella sua casa romana. Nato il 24 giugno 1917 a Castellammare di Stabia aveva 92 anni. Oggi, dalle 10 alle 18, la camera ardente sarà allestita all'Istituto Luigi Sturzo (in Via delle Coppelle) di cui era presidente dal 1979. I funerali si svolgeranno domani mattina alle 11,30 nella chiesa di Sant'Agostino, officiati dal cardinal Silvestrini. Storico del movimento cattolico, De Rosa è stato anche senatore (1987-'92) e deputato (1992-'96) prima per la Dc e poi il Ppi. Dopo la Liberazione De Rosa, comunista, era Dallo scorso mese di settembre don Pietro Du celestato caposervizio esteri del quotidiano l’Unità. bra la messa in mandarino. Ed è un successo.

Nel 1987 il padre lo aveva fatto rapire a Guidonia (Roma) da un amico per sottrarlo alla madre e portarlo in Egitto, dove viveva. Da allora Alex, che oggi ha 28 anni, ha sempre vissuto nel Paese nord africano con il padre, di nazionalità egiziana, che gli ha anche cambiato il nome in Alì. Dopo 22 anni Alex è stato rintracciato dalla trasmissione "Chi l'ha visto" dopo aver contattato per caso sul social network Facebook un operatore Rai. Il 28enne, nelle settimane scorse, decide di riscoprire le sue radici italiane e, attraverso Facebook e riesce a scovare il genitore.

DAl 1° geNNAio

AttACChi leghisti

In arrivo l’aumento delle bollette del gas

Napolitano difende il cardinale Tettamanzi

Le bollette tornano a salire. Almeno per quanto riguarda il gas che dal primo gennaio del prossimo anno potrebbe registrare un aumento del 2,8%. Un rialzo, legato alla recente ripresa delle quotazioni dell’oro nero, che per le famiglie italiane si tradurrebbe in una maggiore spesa annua di circa 26 euro. L’aumento del costo del metano nel primo trimestre genna-

«L’impegno della Chiesa nella vita sociale è essenziale per la società italiana», ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lasciando la biblioteca Ambrosiana dove ha incontrato il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone e l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi. La Chiesa chiede rispetto quando parla di questioni sociali, fa bene? A questa domanda dei giornalisti, Napolitano ha risposto: «Certamente, tante volte ho detto che la religione è un fatto pubblico». Poco prima, lasciando la biblioteca ambrosiana dove è allestita una mostra con i disegni originali del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci, Tarcisio Bertone aveva detto: «Raccomando il rispetto e la verità anche per l’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi» definendolo «un grande pastore». «Non sono ancora un martire…», lo aveva interrotto, con una battuta ironica Tettamanzi, che era accanto a lui. Per il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone, non c’è «nessun problema» dopo gli attacchi della Lega nord all’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi. «Io raccomando rispetto e verità anche per il cardinale di Milano, un grande pastore della Chiesa che dà la vita per il suo popolo».

io-marzo del 2010 – annunciato dalle prime stime degli esperti di Nomisma Energia – se confermato dall’Autorità per l’Energia segnerà il primo rialzo delle bollette del gas dopo un anno. Erano infatti quattro trimestri che le tariffe del metano registravamo ribassi. Ferma invece la luce che per i primi mesi dell’anno prossimo non dovrebbe registrare ‘variazioni.

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione e stampa: via Carciano 45, 00131 Roma tel. 06 86293192 redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEm (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

L’OnOmasticO

Anna oggi si festeggia sant’Anna. e’ una delle due mogli di elkana lo Zufita. essendo sterile, andata pellegrina al tempio di silo, una vallata tra sichem e rama, la località dove abitava, implora il signore di renderla madre, facendo voto di offrigli la sua creatura per per tutti i giorni della sua vita. ottenuta la grazia, Anna impone al figlio agognato uno splendido nome che fa capire trattarsi di una vera e propria consacrazione: samuele in ebraico vuoi dire infatti "il nome (di Dio) è ei"


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VentiquattrOre

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CopeNAgheN

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BoliviA

Clima. Appello della Cina ai Grandi Aiutiamo i paesi poveri

Morales fa cinquina eletto nuovamente presidente

La Cina chiede ai "Paesi sviluppati" presenti alla conferenza sul clima in corso a Copenaghen di "dimostrare la loro sincerità e la loro volontà politica con impegni concreti e trasferimenti di tecnologia ai Paesi più poveri". La Cina ritiene che "la chiave per il successo" della conferenza internazionale sul clima stia nel "seguire i principi stabiliti dal protocollo di Kyoto".In esso si legge che i Paesi più ricchi devono prendere impegni precisi e vincolati per agire contro il surriscaldamento del Pianeta. Insomma un passo importante la Appello della Cina al vertice sul clima di richiesta avanzata dalla Cina. Copenaghen: è stato chiesto di aiutare i paesi poveri

Evo Morales è stato rieletto alla presidenza della Bolivia con oltre il 60% dei voti, secondo quanto risulta dagli exit poll post-elettorali. Secondo la rete Atb, il presidente ha avuto il 63,2% dei voti, a fronte del 24,1% del suo avversario, Manfred Reyes Villa (destra). Secondo un'altra emittente, la Unitel, Morales si è invece imposto con il 62%, contro il 23% di Reyes Villa. La rete Pat dà, infine, il 61% a Morales e il 25% a Reyes Villa."Il popolo boliviano ha di nuovo fatto la storia", ha detto Morales rivolgendosi dal balcone del palazzo presidenziale a una folla di migliaia di sostenitori.

AMsterDAM

irAq

Cinque esplosioni «Coltivare la cannabis a Baghdad, 127 i morti contro il crimine» Almeno cinque esplosioni sono state avvertite nella zona centrale di Baghdad, capitale irachena. Al momento si hanno notizie di almeno 127 vittime e 448 feriti nelle deflagrazioni, avvenute a pochi minuti di distanza l'una dall'altra. Dalla fine di ottobre, quando due autobomba colpirono gli uffici amministrativi cittadini, la città simbolo del Paese era rimasta relativamente tranquilla. Le prime due hanno colpito il ministero dell'Interno, mentre altre due sono avvenute nei pressi della sede del ministero del Lavoro e delle Finanze, che di recente ha cambiato sede perché colpito da un precedente attacco. Poco dopo un'autobomba guidata da un kamikaze ha colpito un posto di blocco della sicurezza nel quartiere di alDora. Tutto è avvenuto nell'arco di cinque minuti. Dietro i cinque attacchi kamikaze coordinati, secondo le forze di sicurezza locali, vi è la mano di Al Qaeda. La prima autobomba è esplosa nel centro della capitale irachena, nei pressi del ministero dell'Interno. La seconda deflagrazione è avvenuta poco più a est, nel Parco di Zawraa, mentre la terza, ha avuto come obiettivo l'Università di Mustansiriya. Tra le vittime, moltissimi civili, donne, bambini e diversi studenti. Gli ultimi due attacchi hanno colpito il ministero del Lavoro e una pattuglia di polizia nel quartiere di Dura.

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vigili del fuoco della Contea di Orange hanno risposto a una chiamata d'emergenza partita dalla residenza di Tiger Woods alle 2 e 36 del mattino. Dalla tenuta è stata portata via in barella la suocera del campione di golf, Barbro Holberg, madre della moglie, Elin Nordegren. La donna è stata trasportata in ambulanza all'Health Central Hospital di Ocoee, lo stesso in cui era stato portato Woods dopo il misterioso incidente del 27

Il sindaco di Amsterdam, Job Cohen, ha chiesto al governo olandese di legalizzare la coltivazione della cannabis sotto la supervisione dello Stato. Il primo cittadino, noto per le sue posizioni controcorrente, parte dal concetto che, visto che la cannabis è consentita nei coffee shop, non si vede perché non si debba dare dare la possibilità ai "commercianti" di rifornirsi alla luce del sole e non da bande criminali. La coltivazione controllata dallo Stato "potrebbe far crollare gli affari del crimine organizzato", sostiene Cohen in una lettera inviata al ministro degli Interni, Guusje ter Horst, secondo quanto riportano i media olandesi. E' difficile tuttavia che l'appello di Cohen possa venire accolto dall'attuale esecutivo.

il CAso

guinava dal viso e aveva le labbra spaccate. finestrini posteriori del Suv erano infranti e le mazze erano a terra vicino ad un carrello da golf. Mercoledì scorso Woods, 33 anni, sposato da cinque anni con l'ex top model svedese Elin Norgren e padre di due bambini, si era scusato per le trasgressioni compiute e per aver tradito i "valori della sua famiglia". Evidentemente scuse che non sono state tanto gradite.

Il ricovero della suocera di Woods I novembre. e condizioni della donna, che è già stata dimessa, secondo i media americani sono "stabili". Intanto sull'"incidente" di dieci giorni fa emergono nuovi particolari, assieme a rivelazioni su nuove presunte amanti. Secondo il rapporto dell'agente di polizia

L

giunto per primo sul luogo dell'incidente, per terra vi erano due mazze da golf e all'interno del fuoristrada 235 dollari in contanti. Il poliziotto ha trovato Woods steso sull'asfalto, con un cuscino sotto la testa e una coperta stesa sul corpo. Il golfista respirava normalmente, ma san-


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pistoia

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Agrigento

La maestra Neonata morta implora perdon0 undici indagati «Perdonatemi, ma sto male, ho bisogno di essere curata», questo dice Anna Laura Scuderi, la titolare dell’asilo Cip-Ciop di Pistoia, in carcere per maltrattamento sui bambini, ai suoi legali Stefano Panconesi e Alessandro Mencarelli. Chiede scusa, Anna Laura, «invoca il perdono non solo delle piccole vittime e dei loro genitori, ma anche della collettività pistoiese e nazionale». E chiede di essere aiutata «a sconfiggere la sua malattia che ha tenuto nascosta a tutti, ai suoi familiari prima e alle famiglie dei bambini che le venivano affidati poi». Per questo i legali nomineranno a giorni un con-

sulente tecnico, uno psichiatra. In modo che «una volta raggiunta la lucidità possa finalmente spiegare a tutti cosa è successo». La maestra – riferiscono sempre i suoi legali – pensa ai bambini che ha picchiato. Da giorni non mangia, piange e cerca un perché: la malattia dello zio molto amato, malato oncologico, che lei ha seguito fino all’ultimo giorno, lo stress della cura di due asili. Ma capisce, tra la nebbia della sua personale disperazione, di aver compiuto atti orribili. Che forse l’Italia intera non le perdonerà mai.

lucca

autorizzato l'autopsia e il sequestro delle cartelle cliniche. La madre, 24 anni, aveva partorito su una sedia del corridoio del reparto di maternità dell'ospedale di Canicattì e, insieme al marito Valentin Paun, 23 anni, sin da subito ha sostenuto che l'infezione è la conseguenza delle condizioni precarie in cui è avvenuto il parto e di una serie di gravi negligenze. I medici hanno diagnosticato un'infezione che attecchisce dalla cicatrice ombelicale. I genitori hanno raccontato di avere suonato per mezz'ora alla porta del reparto, ma non ha risposto nessuno. Solo dopo il parto si è presentata una donna che ha tagliato il cordone ombelicale e ha accompagnato la madre in corsia. Ma la piccola si è rapidamente aggravata ed è stata trasferita a Palermo dove è morta una settimana dopo la nascita.

puglia

Strangola l’amica che non ci sta Non ha ammesso subito le sue colpe Simone Baroncini, arrestato ieri per l’omicidio dell’amica Vanessa Simonini (nella foto), 20 anni. Intorno all’1.30, l’uomo ha chiamato il 112 dicendo di trovarsi sul greto del fiume Serchio, nei pressi di Gallicano (Lucca) e di essere stato aggredito da due uomini incappucciati che avevano ucciso la sua ragazza. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Gallicano e del Comando provinciale di Lucca, che lo hanno interrogato per quattro ore, per far luce sulla vicenda. Alle

Undici sanitari dell'ospedale di Canicattì (Ag) e dell'ospedale dei bambini di Palermo sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Agrigento per il decesso di una neonata figlia di genitori di origine romena avvenuto la sera del 3 dicembre. La mamma aveva partorito il 27 novembre su una sedia all'ospedale di Canicattì, poi la neonata era stata trasferita a Palermo quando una setticemia, partita dal cordone ombelicale, si era allargata. Lunedì l'assessore regionale alla Sanità ha inviato gli ispettori nel'ospedale di Canicattì. Anche la commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari ha annunciato l'avvio di un'inchiesta sulla morte. Il pm Michela Francorsi, in seguito alla denuncia dei genitori, due disoccupati di Camastra, aveva

Denunciati falsi braccianti prime luci dell’alba il 35enne ha confessato di essere lui l’autore dell’omicidio. Lui e la vittima si conoscevano da un paio di anni, ed erano diventati amici. Ieri sera la ragazza ha accettato di andare insieme a lui a una festa; Baroncini è passato a prenderla in macchina sotto casa, ma invece di andare nel luogo convenuto, si è appartato in una stradina tentando un approccio: lei lo ha respinto, graffiandolo, e lui allora ha perso la testa, le ha messo le mani intorno al collo e l’ha strangolata.

I militari della Guardia di finanza di Monopoli, in Puglia, hanno scoperto una truffa ai danni dell’Inps per 1,8 milioni di euro e hanno denunciato 110 persone. Secondo quanto accertato dagli investigatori, il titolare di un’azienda che svolgeva l’attività nel settore delle coltivazioni floricole, in liquidazione dal 2005, avrebbe dichiarato oltre 30 mila giornate lavorative in favore di 100 falsi braccianti agricoli, consentendo agli stessi di maturare le indennità di disoccupazione agricola, di malattia e di mater-

nità, per una truffa all’Inps di 800mila euro. Inoltre, – secondo quanto accertato – sono stati omessi contributi previdenziali per oltre un milione di euro. Nel corso delle indagini è stata appurata l’assenza di terreni coltivabili riconducibili all’azienda e la totale inattività della stessa azienda. Oltre alla denuncia delle 110 persone, la vicenda è stata segnalata alla Procura regionale della Corte dei Conti e all’Inps.


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Napoli

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Oggi flash mob anti camorra

Morto il ragazzo massacrato dal rivale

Incontra pr contattata su Facebook e la rapina

L'appuntamento è per oggi, alle ore 12, in piazza del Gesù, nel cuore di Napoli. A quell'ora suonerà una tromba, come quelle che si utilizzano allo stadio, e sarà allora che tutti cadranno a terra come colpiti a morte da un ipotetico colpo di pistola sparato da mille cecchini. Prima di cadere, un grosso urlo liberatorio. Flash Mob, oggi a Napoli: e l'obiettivo sarà dire no alla camorra. Le voci, come di consueto, si rincorrono sul web, sul sito ufficiale, su Facebook. Con il termine Flash Mob si indica, infatti, un gruppo di persone che si riunisce all'improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un'azione insolita generalmente per un breve periodo di tempo per poi successivamente disperdersi. Il

Alla fine la tragedia si è consumata. Troppe le botte ricevute e poi quel colpo di pistola micidiale e il suo corpo non ha sopportato. È morto nella notte tra domenica e lunedì Stefano, il 26enne picchiato con una mazza da baseball e colpito da un colpo di pistola alla nuca nelle campagne tra Tivoli e Castel Madama. Il ragazzo sarebbe deceduto intorno alle 4.30 al policlinico Umberto I. Il pm, che ha interrogato i tre ragazzi presunti responsabili dell’aggressione nella caserma dei carabinieri di Tivoli, ha emesso un provvedimento di fermo per tutti e tre per tentato omicidio in concorso, ma con la morte del giovane la loro posizione cambierà. Il movente dell’aggressione sarebbe da legare a motivi di gelosia. Alla base della tragedia la sfida per una ragazza.

Una giovanissima pr romana di 16 anni dopo essere stata contattata per le prevendite di una festa si è incontrata con l'acquirente per concludere la vendita, ma anziché essere pagata è stata rapinata dei biglietti. Una 14enne, tramite un annuncio su fb, aveva preso contattati con la pr per l'acquisto di biglietti per una festa in un noto locale di tendenza del litorale. Le due ragazze si sono date appuntamento per il pomeriggio del 5 dicembre. La 14enne con la scusa di vedere i biglietti, li ha strappati dalle mani della pr fuggendo. Ma, accorgendosi che la ragazza la stava rincorrendo, si è girata ed ha iniziato a strattonarla facendola cadere a terra, procurandole lesioni. La pr ha raccontato alla polizia quanto le era accaduto. I poliziotti si sono così appostati all’ingresso della festa e hanno preso la piccola rapinatrice.

raduno viene generalmente organizzato attraverso comunicazioni via internet o tramite telefoni cellulari. In molti casi, le regole dell'azione vengono illustrate ai partecipanti anche pochi minuti prima che l'azione abbia luogo. Oggi, a Napoli, sarà la volta, di “60 secondi contro la camorra l'unico potere che avete”. E così, per un minuto i partecipanti resteranno tutti a terra. Un altro suono di tromba segnalerà, poi, la fine dell'azione. «Ci alzeremo e continueremo a camminare attraverso la piazza, come se nulla fosse accaduto - dicono gli organizzatori - soprattutto diremo no alla criminalità organizzata».

roma

Bologna

Detenuti spazzini ai Fori Imperiali

Per disfarsi del fidanzato lo fa arrestare

Grandi pulizie per i Fori Imperiali, oggi a Roma, con settanta spazzini particolari: a imbracciare scope e palette saranno i detenuti della casa di reclusione maschile e femminile di Rebibbia. Come è già avvenuto a Ferragosto, quando ci fu un’iniziativa analoga, interverrà anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno. I detenuti usciranno dalle celle alle 7 e lavoreranno fino alle 12:30. In programma c' è anche un intervento per pulire il Parco della Caffarella. L' uscita dei reclusi è frutto di un accordo tra l'

Per togliersi di torno il convivente, che accusava anche di maltrattamenti, tramite due amiche si è fatta rifornire di due pistole che poi ha piazzato in un armadio di casa, quindi lo ha denunciato e fatto arrestare. Poi, dopo che l'uomo era in carcere da quasi un mese, ha ritrattato. Ritrattazione che ha trovato riscontri e così l'uomo è stato scagionato e scarcerato. Per la donna e le due amiche, però, il Pm di Bologna Valter Giovannini ha fatto scattare le accuse di calunnia, e di acquisto di armi e munizioni. Tutti e tre

Ufficio detenuti, diretto da Sebastiano Ardita, del Dipartimento dell' Amministrazione Penitenziaria e il Comune di Roma. «L' obiettivo - spiega l' ispettore Vincenzo Locascio, coordinatore delle attività dei detenuti all'esterno degli istituti di pena - è creare una cerniera tra il mondo dei liberi e i detenuti per rendere il carcere utile alla società». Iniziative di questo tipo sono state organizzate in passato in varie città e altre sono in cantiere.

hanno già ricevuto l'avviso di fine indagine. La donna, 33 anni, è la stessa che il 29 giugno scorso aveva denunciato ai carabinieri di essere stata violentata a Bologna da un uomo di mezza età, distinto e molto elegante, che le aveva dato un passaggio in auto dopo che aveva litigato con il suo convivente. Un racconto che venne ritenuto plausibile anche perché il rapporto sessuale era stato confermato dagli accertamenti sanitari. Le indagini, però, non hanno consentito di individuare l'autore del reato.


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Diritti & DOVeri L’aLtrO

L’iniziativa

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sOciaLe

A CuRA dI Il recente convegno “Comunicare la salute mentale” dell’ Associazione “Porte Aperte” di Ravenna ha portato in primo piano la realtà della salute mentale dal punto di vista della comunicazione e della percezione sociale. La sofferenza psichica e psichiatrica è un problema che riguarda l’intera società civile, eppure viene inconsapevolmente o consapevolmente relegata ai margini attraverso veri e propri processi di separazione culturale, ignorata nel migliore dei casi, stigmatizzata quasi sempre. Conoscenza e condivisione da parte della collettività dovrebbero essere e sono i primi obiettivi da perseguire a proposito delle esperienze di malattia mentale, in una società in cui la percezione della malattia mentale è abitualmente distorta, incompleta e alterata da pregiudizi. Esattamente quanto è emerso dalle risposte date al questionario “Cosa sapete di noi?” dai cittadini di Ravenna riguardo alle persone portatrici di disabilità pschiatriche e alle loro esperienze di vita quotidiana. I cittadini di Ravenna, come i cittadini di tante altre comunità italiane, in realtà non sanno quasi nulla di veritiero sui malati psichiatrici e le emo-

mercoledì 9 dicembre 2009

FIdAlmA FIlIPPEllI

interrogarsi sul disagio mentale

Malati psichiatrici sappiamo ancora troppo poco di loro

lo stigma accompagna da sempre la malattia mentale

zioni prevalenti rispetto a questa complessa e difficile realtà sembrano essere disagio, imbarazzo, paura negazione. La malattia mentale, tra l’altro in forte crescita nell’Unione Europea dove un cittadino adulto su quattro è affetto da disturbi mentali, è da sempre oggetto di forte stigmatizzazione sociale. Le persone portatrici di disabilità psichiatrica si trovano così ad affrontare timori immotivati e pregiudizi della gente che hanno l’effetto devastante di acuire la sofferenza personale e di aggravare i processi di emarginazione. Il rapporto del malato psichiatrico col territorio diventa in tal modo un’ulteriore ferita dell’anima difficile da sanare...Abbiamo chiesto a Fabiana, un’educatrice professionale che lavora da tempo con i disabili psichiatrici, cosa ne pensa e la sua risposta è stata chiara : “Nel mio lavoro, che consiste nel favorire l’inserimento del paziente nel tessuto sociale locale, l’osso duro non sono i malati con le loro problematiche, bensì quelli che li circondano: il vicino diffidente, il barista sprezzante, la signora nel parco impicciona ed insensibile, le mille occhiate di compatimento...” f. f.

A Rimini vittime e colpevoli di reati a confronto nel carcere

Arriva dagli Usa il “Progetto Sicomoro” E’ stato presentato a Rimini il “Progetto Sicomoro” per la riabilitazione nelle carceri attraverso il confronto tra vittime e colpevoli di reati, nell’ambito della Conferenza Nazionale Animatori di Rinnovamento nello Spirito. E’ in corso a Rimini la Conferenza Nazionale Animatori di Rinnovamento nello Spirito, nell’ambito della quale è stato presentato ieri l’interessante “Progetto Sicomoro” per l’evangelizzazione nelle carceri. Si tratta di una sperimentazione di

matrice statunitense che punta alla riabilitazione dei detenuti attraverso la vicinanza ed il confronto tra chi ha commesso reati e chi li ha subiti. Due prospettive diametralmente opposte unificate dal dialogo e, si spera, dalla reciproca com-

prensione e da un superiore livello di consapevolezza e crescita. Nel concreto, piccoli gruppi di 8 o 12 persone si confronteranno per qualche settimana all’interno della realtà carceraria, per capire ciascuno le motivazioni, le esperienze di vita e le scelte

comportamentali degli altri. Un percorso che richiede già in partenza una grande capacità di mettersi in gioco ed una coraggiosa spinta all’evoluzione personale, oltre che una dose non trascurabile di forza interiore. Perchè certo non sarà facile gestire le emozioni negative suscitate dal racconto dell’altro, di quello che ha agito o subito dalla parte opposta della “barricata”. Ma la rabbia, la paura, il senso di colpa possono essere superati e trasformati attraverso il perdono, un processo difficile e salvifico. f.f.


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La tribuna

quotidiano

il fallimento del colosso arabo

Quali messaggi dal Dubai World dI

P

mARIo lEttIERI

ochi secondi dopo l’annuncio del Dubai World, la holding pubblica degli Emirati, di sospendere per 6 mesi i pagamenti del suo debito in obbligazioni di 60 miliardi di dollari, le banche internazionali si sono affrettate a parlare di questo crac come di un “problema limitato e circoscritto”. Per una situazione simile negli Stati Uniti si è obbligati a invocare il “Chapter 11” e cioè a mettere l’istituto in crisi sotto amministrazione controllata e all’interno di un procedimento di bancarotta. Esorcizzare la paura di questa crisi non risolve il problema e tanto meno ci fa capire le potenziali implicazioni. E’ verissimo che il fallimento del Dubai World era proprio visibile a tutti e scritto sulla sabbia con i suoi grattacieli sorti dal nulla e nel nulla. Non è paragonabile allo scoppio della bolla dei derivati, ma l’esplosione di questa nuova bolla immobiliare ha mandato in fibrillazione proprio i derivati più pericolosamente instabili, i Credit Default Sawps (CDS), le cosiddette polizze di assicurazione contro i rischi di insolvenza e di inesigibilità dei crediti. Si consideri che, secondo gli ultimi dati forniti dalla Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, a fine giugno 2009 il valore nozionale totale dei derivati OTC era aumentato del 10% in rapporto al livello di sei mesi prima raggiungendo i 605.000 miliardi di dollari. I prezzi dei CDS sono schizzati in alto non solo per i titoli degli Emirati e degli altri paesi arabi, ma anche per quelli della Russia, della Turchia, della Grecia, dell’Irlanda. La crisi del Dubai ha rafforzato i dubbi sulla reale capacità di tenuta dei bond sovrani, delle obbligazioni e dei titoli degli stati emittenti. a qualche tempo ci si chiede, come ha fatto anche il Financial Times: “Il debito sovrano sarà il nuovo subprime?”.

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La migLiOre deL giOrnO

PAolo RAImondI Infatti l’anno prossimo le nazioni industriali dovranno piazzare, tra nuove e vecchie emissioni, più di 12.000 miliardi di dollari in obbligazioni di stato per finanziare i loro deficit di bilancio. La crisi del Dubai World manda anche un messaggio forte al dollaro. Il debito totale del Dubai è di 80 miliardi di dollari. L’Abu Dhabi, l’altro Emirato ricchissimo di petrolio, non potrà lasciarlo andare a fondo e convoglierà gran parte delle royalties petrolifere in suo sostegno. Inoltre due tra i più grandi conglomerati controllati dalla famiglia reale Saudita vantano debiti per oltre 15 miliardi di dollari la cui solvibilità è a rischio. Quindi l’intero mondo arabo smette di essere la fonte di petrodollari per i mercati internazionali. Si ricorda che esso è uno dei maggiori possessori, con la Cina, dei titoli del Tesoro americano. Perciò non bisogna minimamente sottovalutare i possibili effetti sistemici di questa crisi sia sui mercati valutari, già in gran parte impegnati a sostenere il dollaro, sia sulle borse pericolosamente sopravalutate. olti hanno detto che con il Dubai World sarebbero stati ignorati parecchi segnali di pericolo. Noi pensiamo invece che in passato tutti abbiano semplicemente partecipato all’euforia collettiva della speculazione che negava ogni rischio e poi si è deliberatamente portato il fallimento al centro del sistema, per domandare lo stesso bailout, il salvataggio già ottenuto dalle grandi banche internazionali. Non è un caso che l’annuncio del fallimento sia arrivato mentre la dirigenza degli Emirati era alla City di Londra. La vicenda ripropone prepotentemente ai governi l’urgenza di definire le nuove regole della finanza senza perdere altro tempo. E’ preoccupante, dopo le decisioni del G-20 di Pittsburgh di lasciare per più di due anni tutto come prima, il

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Giannelli sul “Corriere della sera” silenzio del Financial Stability Board. Intanto il presidente della BCE, Jean-Claude Trichet, ha recentemente ribadito i suoi timori sul rischio di un collasso sociale in caso di una nuova ondata di fallimenti bancari. «E’ certamente troppo presto per dire che la crisi sia finita, ha detto, e l’enorme bolla delle borse creatasi nei passati otto mesi deve essere vista come la fonte di pericolo piùgrande di un altro crac». «Le nostre democrazie non accetterebbero che il sistema finanziario fosse largamente sostenuto per la seconda volta con i soldi dei contribuenti», ha ammonito.

I debiti da sanare della sanità abruzzese Già la vicenda Sanitopoli, ben prima del terremoto, aveva messo in grave crisi il sistema sanitario regionale in Abruzzo. Poi la chiusura della clinica Villa Pini, la più prestigiosa d'Abruzzo, ha contribuito in maniera determinante al declino delle strutture ospedaliere locali. I cittadini delle altre regioni hanno

preferito recarsi altrove per le loro cure mediche. E’ auspicabile, quindi, che le risorse messe a disposizione dal governo per la ricostruzione della Regione siano in gran parte destinate al risollevamento della sanità abruzzese. Ora si parla del buco di 60 milioni delle Asl locali. Ebbene, le strutture sanitarie devono affrontare i costi di tutti quei cittadini residenti, che a seguito dell'emergenza post terremoto si sono recati in ospedali di altre regioni. Inoltre, dal prossimo anno la Regione dovrà ottemperare al piano di rientro, versando nelle casse dello Stato 150 milioni l'anno. Lo Stato con una mano dà e con l'altra toglie Questa vicenda è una doppia beffa per la regione Abruzzo. È impensabile che sulla Regione gravino i costi dei residenti che vanno a curarsi nelle regioni limitrofe. Ed è ancora più sconcertante che l'Abruzzo, già duramente martoriato, dovrà far fronte al piano di rientro imposto dal governo. Occorre che il debito sia immediatamente azzerato. Barbara Del Fallo luigino smiroldo

per commenti e lettere da pubblicare su queste pagine scrivete a: tribuna@altroquotidiano.it


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previdenza Lavoro

Quando il co.co.pro conviene di più Dopo 24 anni di contratto a tempo indeterminato, come dipendente di una ditta di prodotti alimentari, mi sono licenziato e da 4 anni ho aderito ad un contratto a progetto, nello steso settore merceologico ma più remunerativo. Ai fini pensionistici posso sommarli? e, cosa più importante, conviene? S. Nicotera, Roma Sì, è possibile la totalizzazione tra i due diversi tipi di contribuzione, però dopo aver raggiunto i 40 anni di versamenti. Anche se l'operazione non è conveniente. Infatti, è meglio liquidare le due pensioni separatamente al compimento del 65° anno di età.

maternità

Anche le autonome hanno il congedo sono una signora di 34 anni, commerciante ed in attesa del secondo figlio. parlando con una mia amica, lavoratrice dipendente, ho appreso che lei può usufruire del congedo parentale (la vecchia astensione facoltativa) dopo il parto, per rimanere accanto al bambino, nei suoi primi mesi di vita. perché tale possibilità è negata alle lavoratrici autonome? E. Nobili, Rieti Non è negata, anche se ha modalità diverse. Infatti, anche le lavoratrici autonome possono usufruire del congedo parentale, per tre mesi entro il primo anno di età del bambino e con l'obbligo di astensione dal lavoro. Ai padri lavoratori autonomi non è, invece, riconosciuto il diritto al congedo parentale.

Risponde il dottor AntonIno nIColo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it

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Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

invalidità anzianità

Appena pensionato da subito al lavoro Mi è stato riferito che il lavoratore che va in pensione non può rioccuparsi se non trascorre un certo tempo minimo dalla decorrenza della prestazione. la notizia ha fondamento?

M. Russo, Torino Fino a pochi mesi fa era effettivamente così. Ma di recente il Ministero del Lavoro ha stabilito che ora è possibile liquidare la pensione a prescindere dalla durata del periodo di inattività, sia se il soggetto si rioccupi presso un datore di lavoro diverso, sia se ciò avvenga con il medesimo datore di lavoro. Al riguardo, al fine di accertare l’avvenuta interruzione del precedente rapporto di lavoro, è necessario soltanto verificare l’avvenuto esperimento di tutte le formalità relative alla cessazione di detto rapporto: dimissioni del lavoratore, comunicazioni e scritture di legge, liquidazione di tutte le competenze economiche ecc.

contributi

Per lui la pensione con il sistema misto ho iniziato la mia attività lavorativa nel settembre 1978. pertanto, alla data del 31 dicembre 1995 non avevo ancora raggiunto i 18 anni di contribuzione. la mia pensione sarà calcolata col metodo contributivo? B. Mentasti, Varese A coloro che, come lei, al 31 dicembre 1995 avevano un'anzianità contributiva inferiore ai 18 anni si applica il sistema misto: l'importo della pensione viene calcolato sulla base sia del sistema contributivo sia di quello retributivo.

dal 2010

Donne in pensione più tardi Dal 1° gennaio 2010 l’innalzamento dell’età per

le donne della pubblica Amministrazione varrà per tutte, senza alcune eccezione? grazie e complimenti all’Altro quotiDiANo per l’utile rubrica. C. Baraldi, Modena L’INPDAP ha di recente chiarito che l'innalzamento dell’età riguarda anche le dipendenti del comparto sanità, comprese le infermiere. Le nuove norme non si applicano, invece, al personale femminile delle Forze armate, della Polizia, dell'Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e del Corpo dei vigili del fuoco. Restano le vecchie regole negli ordinamenti di alcuni settori che prevedono già un limite di età superiore ai 60 anni. È il caso delle donne magistrato, ambasciatore e professore universitario.

L’assegno può essere revocato e’ vero che l’assegno ordinario di invalidità, erogato dall’iNps, non può essere considerato una pensione definitiva? e che può essere revocato? D. Agostinelli, Ancona Sì, è vero. L'assegno ordinario di invalidità non è una pensione definitiva: ha una durata massima di tre anni ed è rinnovabile su domanda del beneficiario, che viene quindi sottoposto ad una nuova visita medico-legale. Dopo due conferme consecutive l'assegno diventa definitivo. L'assegno ordinario di invalidità viene concesso anche a chi continua a lavorare. In questo caso il titolare, ogni anno, può essere sottoposto a visita medico-legale.

pensione

Per alcuni 15 anni di contributi bastano presso la sede iNps della mia città, un funzionario mi ha riferito che, in alcuni casi, è ancora possibile ottenere la pensione di vecchiaia con soli 15 anni di contributi. sono un po’ perplesso. vorrei il suo parere. grazie. A.Righetti, Verona L’informazione ricevuta è esatta. Infatti, bastano 15 anni di contributi per coloro che al 31 dicembre 1992: • avevano già raggiunto i 15 anni di contributi; • avevano già compiuto l’età pensionabile prevista all’epoca (55 anni per le donne e 60 per gli uomini) • erano stati autorizzati ai versamenti volontari.


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previdenza riscatto laurea

Il genitore può detrarre il costo Mio figlio si è laureato a luglio scorso ed attualmente svolge solo attività sociale non retribuita. Domanda: è possibile effettuare il riscatto degli anni di studio? se sì, a quanto ammonterebbe l'importo da pagare? poiché mio figlio non ha ancora alcun reddito, tale importo può essere detratto da me? B. Polizzi, Caltanissetta Da gennaio 2008 è possibile riscattare la laurea anche se non è ancora iniziata l'attività lavorativa. Per ogni anno da riscattare nel regime contributivo, il costo è pari al 33% del minimale contributivo degli autonomi, che è di 14.240 euro per il 2009. La spesa per il riscatto di un anno è quindi di 4.700 euro. I contributi possono essere pagati in 120 rate mensili senza interessi e sono detraibili dal genitore con aliquota del 19%.

Risponde il dottor AntonIno nIColo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it

La differenza

La pensione supplementare e il supplemento della pensione sono un ex dipendente pubblico in pensione dal 2006 con 40 anni di contributi. ho compiuto 65 anni ad ottobre 2009. Mi sono accorto che ho giacenti 3 anni di contributi presso l’iNps, anteriori al mio accesso nella pubblica Amministrazione. Alcuni mi dicono che avrei diritto ad un supplemento di pensione, altri ad una pensione supplementare. Come mi devo regolare?

G. Di Benedetto, Perugia Lei ha diritto alla pensione supplementare e deve farne subito richiesta all’INPS. Questa prestazione, infatti, spetta: a) a chi è titolare di un’altra pensione; b) a chi ha compiuto l’età per la pensione di vecchiaia e, c) non svolge lavoro dipendente. Ne sono esclusi i titolari di pensione delle Casse professionali. Il supplemento di pensione è un’altra cosa. Capita spesso di parlarne in questa rubrica.

i 57 anni di età rispettivamente entro il 30 giugno e il 30 settembre. Altrimenti si passa alle successive uscite di gennaio e aprile dell'anno successivo.

anzianità

Quattro finestre, che confusione! Mio marito raggiungerà i 40 anni di contributi a marzo 2010, non avendo ancora 57 di età. il mio patronato dice che la sua finestra si aprirà a luglio 2010. Da quello che leggo nella vostra rubrica sembrerebbe che debba aprirsi a gennaio 2011. Chi ha ragione? D. Ricciardi, Caserta Per chi raggiunge la pensione di anzianità con 40 anni di contributi sono previste quattro finestre. Due di queste, quelle di luglio e ottobre, sono riservate a coloro che riescono anche a raggiungere

il dubbio

In pensione quando vuole sono nato il 3 luglio 1950 ed ho fatto sempre lavoro dipendente, regolarmente assicurato. Alla data del 31 marzo 2007 avevo raggiunto (come da estratto conto dell’epoca) 1810 contributi settimanali, tutti utili per la pensione di anzianità. vorrei chiederle, alla luce della nuova riforma pensionistica, quando potrei andare in pensione, anche se per ora la mia attività non mi pesa. S. Rizzo, Cosenza

Vengono richiesti 3 anni di contributi (ivi compresi quelli da riscatto e da ricongiunzioni) nei 5 anni che precedono la domanda, oppure 5 anni di contributi versati in qualsiasi epoca.Nel caso di lavoratori che hanno contributi misti, ossia da lavoro dipendente e da lavoro autonomo, l’autorizzazione ai versamenti volontari viene rilasciata nella gestione in cui sono prevalenti i contributi versati nelle ultime 156 settimane.

contributi

Da versare finché si lavora sono un artigiano, nato a febbraio 1947, ed andrò in pensione (anzianità) dal prossimo 1° aprile 2010, avendo raggiunto i 40 anni di contribuzione ad agosto 2009. se continuo a lavorare dopo la pensione, come è mio intendi-

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Avvertiamo i lettori che alcuni quesiti e relativi pareri vengono ripetuti perché riguardano argomenti che hanno già ottenuto risposta

mento, sono obbligato a versare ancora i contributi? M. Mancuso, Napoli Sì. I contributi INPS rimangono obbligatori per chi, dopo il pensionamento, continua l’attività. Quando raggiungerà i 65 anni di età, potrà chiedere di versare il 50% della normale aliquota (ma anche l’importo di eventuali supplementi di pensione si dimezzerà). I pagamenti che effettuerà, ovviamente, non sono a fondo perduto. Dopo 5 anni o prima (in caso di cessazione dell’attività) avrà diritto ad un supplemento di pensione calcolato con le stesse regole del trattamento principale.

pensione

Lavoratore autonomo penalizzato Al 31/12/2008 mi trovavo con un’età di 58 anni e 5 mesi e con 38 anni complessivi di contributi, di cui lavoro dipendente dall'1/7/69 al 30/6/98 e lavoro autonomo (commerciante) dall' 1/7/98 al 31/12/08. quando avrò diritto alla pensione (nel 2011?). Nel frattempo, continuo a lavorare. P. Mazzotta, Lecce Se lei ha raggiunto, come appare peraltro evidente, i 59 anni entro il 30.09.2009, la finestra per la sua pensione si aprirà il 1° Gennaio 2011 (ciò in quanto lei andrà in pensione come un lavoratore autonomo e quindi è obbligato ad attendere alcuni mesi in più di un lavoratore dipendente) .


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iL FattO

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La grandi collezioni in mostra: Siviglia

I tesori di Cayetana venti volte contessa dAnIElE AdoRnAto

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aría del Rosario Cayetana Alfonsa Victoria Eugenia Francisca Fitz-James Stuart y de Silva (nota a tutti come Cayetana, Madrid 1926) è la XVIII duchessa d’Alba. A questa sfilza di cognomi corrispondono 49 titoli nobiliari, il massimo numero di titoli legalmente riconosciuti in possesso di una sola persona (è 20 volte contessa, 18 marchesa, 5 duchessa e varie altre volte “Grande di Spagna”...). Oggigiorno stravolta e resa irriconoscibile da un eccesso di lifting, ha animato per anni la “prensa rosa”, la stampa scandalistica, stando continuamente nel mirino dei paparazzi. La sua famiglia è tra le più antiche ed importanti di Spagna, avendo ottenuto il Ducato sin dal 1472 e legandosi da allora a doppio filo alla famiglia Reale. In questi cinque secoli ha costruito uno dei più grandi patrimoni del Paese, costituito da palazzi (da quelli di Liria a

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SIvIGlIA

Madrid, di Dueñas a Siviglia e di Monterrey a Salamanca sono stati riuniti i quadri dell’esposizione), proprietà immobiliari urbane, terreni agricoli (oltre 34 mila ettari), e, appunto, una straordinaria collezione d’arte. Fortunatamente fu un viaggio in Italia a far contagiare la famiglia alla passione per l’arte. Il terzo Duca d’Alba, Fernando Álvarez de Toledo, il repressore della rivolta delle Fiandre (ancora oggi in Olanda quando un bambino non vuole dormire lo si spaventa dicendogli che viene il Duca di Alba), partì nel XVI secolo alla volta di Napoli per servire il Re Filippo II, innamorandosi, e non era difficile, della pittura del Belpaese. (Non era solo, l’imperatore Carlo V teneva ai suoi otto Tiziano come a poche altre cose, e li volle con se’ anche nel suo ultimo ritiro nel convento di Yuste). Il grand tour, le diverse unioni matrimoniali con altre famiglie e gli sconvolgimenti storico politici

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mueso de Bellas Artes de Sevilla, Plaza del museo 9. Fino al 10 gennaio. Ingresso g r a t u i t o all’espozione e alla collezione per i cittadini uE, 1,50 € per tutti gli altri.

nella foto: duquesa de Alba

contribuirono ad ampliare e variare il contenuto della collezione. Ora, se uniamo la ricchezza, l’antichità e il gusto per l’arte, si può facilmente immaginare l’incredibile collezione della famiglia d’Alba, di cui l’esposizione di Siviglia, ospitata nello splendido complesso del Museo de Bellas Artes, è una selezione di 40 dei gioielli sparsi tra i vari palazzi di famiglia. Tra queste spiccano il ritratto del Gran Duca di Alba, di Tiziano, un Felipe IV di Rubens, che ritrae appieno il carattere debole del re attraverso l’espressione sciocca del suo volto, due ritratti femminili di Goya, un San Luca di Guido Reni, e uno Chagall, “Vaso di fiori davanti alla finestra”. Vi sono poi rappresentanti della scuola spagnola barocca come Murillo, e Sorolla, campione della pittura del XIX secolo, francesi (Corot, Renoir), italiani (Luca Giordano, Andrea Vaccaro), fiamminghi (Seghers, Cornelio di Vos) e inglesi (Romeny, Ferneley). In definitiva, si tratta di un piccolo ma vero e proprio compendio della pittura in Europa tra il XVI e il XX secolo.

Non manca però la polemica, visto che la duchessa è stata accusata di aver ceduto questi quadri per mera necessità e interesse, visti gli importanti sgravi fiscali che ne otterrà. Inoltre le si rimprovera di ottenere sovvenzioni da parte dello Stato per la conservazione del suo patrimonio considerato di interesse pubblico e nazionale, e che per questo dovrebbe essere normalmente fruibile ai cittadini, e di tenerlo chiuso al pubblico. I rapporti personali tra i membri della famiglia d’Alba, a volte come muse, più spesso come mecenati, e gli artisti sono stati alla base della collezione. Così l’esposizione ospita poi uno dei quadri certamente più noti per gli spagnoli, che lo hanno visto riprodotto sui libri di scuola: il ritratto della IIIª duchessa d’Alba da parte di Goya, che lo dipinse nel 1795. Anche l’ultima duchessa ebbe la sua possibilità di passare alla storia iconografica quando Picasso gli fece pervenire, attraverso il torero Domenguín, marito di Lucia Bosé, la richiesta di poterla ritrarre come una maja di Goya. Chissà se ora sta ripensando a quel rifiuto.


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ribaLte

quotidiano

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Piccolo schermo

Tre film tv con la Ferrari in pausa Isabella ha deciso di prendersi un anno sabbatico ma sui teleschermi la vedremo in tre impegnative fiction Mentre il film tv “Nel bianco” di cui è protagonista, sta per andare in onda in due serate su Canale 5, Isabella Ferrari ha deciso che si concederà un anno sabbatico. «Invece di ripartire a gennaio con un altro film, smetto di lavorare per un anno» dice a Marrakech dove si trova in questi giorni come

giurata del festival del cinema. «Quando l'ho deciso ero un po’ spaventata, ma adesso sono più tranquilla. Ho avuto un anno di grande esposizione che mi ha un po’ portato via dalla mia vita. E comunque ho tre figli di età diverse di cui mi devo occupare. Ma a parte i figli, mi piace l'idea di fermarmi

Isabella Ferrari per tornare a fare altri lavori con uno spirito diverso. In fondo sono 30 anni che lavoro senza sosta: ho lavorato quando ero incinta e quando ho allattato. Ora mi concedo una pausa». In tv continueremo però a vederla grazie ai lavori che ha già girato: “Nel Bianco”, da un romanzo di Ken Follet, poi

Al Bano non canta in vaticano

«Escluso perché divorziato» Non ci sarà un Natale in Vaticano per Al Bano. Lo rivela lo stesso artista in un'intervista che «Tv Sorrisi e Canzoni» pubblica nel numero in edicola oggi. Il cantante non nasconde il proprio rammarico per l'esclusione dal cast del tradizionale concerto. «Magari potessi farlo -dice Al Bano- Ma non mi chiamano ormai da anni. Purtroppo ho una colpa non mia da scontare: il divorzio da Romina, che fra l'altro ho dovuto subire. Per via della mia condizione di divorziato, la Chiesa non mi chiama più. E pensare che davanti a Papa Giovanni Paolo II mi sono esibito ben sette volte». Un'esclusione che secondo l'interprete di Cellino San Marco viene a volte esplicitata dalle gerarchie ecclesiastiche. «Lo dicono apertamente, o lo fanno capire -continua Al bano- Una

volta dovevo partecipare a un concerto con altri artisti a Lourdes e arrivò il veto. Annullarono la mia partecipazione all'ultimo momento dicendo: “Ci spiace, lei è divorziato”. Pazienza. Mi vedrò ancora il concerto da spettatore. Per me quel che conta davvero è il rapporto con il loro Capo Supremo. E il mio rapporto col Capo Supremo è splendido». Per Al Bano però è arrivata nel frattempo una bella consolazione: un'offerta da Raiuno per alcune puntate di un varietà di prima serata, sul modello di «Grazie a tutti» di Gianni Morandi. «Mi hanno appena chiamato per propormi una cosa del genere -conclude il cantante- l'ha fatta anche Ranieri, ora forse tocca veramente a me. Mi piacerebbe avere una donna accanto, magari Giorgia».

“La storia di Laura”, un film-tv che andrà in onda su Raiuno in data da stabilire e “Amatemi”, il film che suo marito Renato de Maria ha scritto proprio su di lei e che sarà tra breve proposto su Sky. «”Nel bianco” - dice la Ferrari - è un thriller che ho girato in Germania e in Scozia, ma dove c'è una protagonista italiana: il capo della sicurezza di un laboratorio da cui, nella notte di Natale, è scomparso un virus. Il libro di Follet è divertente e nel film mi sono divertita a fuggire, come faccio ogni tanto. Quanto a “La storia di Laura”, lo considero un lavoro bellissimo, è la storia, molto interiore, di una cocainomane che non so perché Ivan Cotroneo ha voluto scrivere proprio su di me. È il secondo film scritto su di me dopo “Amatemi” (girato dal marito Renato De Maria n.d.r.) che Sky manderà in onda tra poco e che è diventato ormai un cult su youtube. “La storia di Laura” l'ho appoggiato sin dall'inizio anche se sembrava molto difficile da interpretare. È un film un po’ tosto ma vero».


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GranDe SChermO

storia torbida con vampiro

la prima linea

Regia: Chris Weitz con Kristen Stewart e Robert Pattinson

se l’alieno è uno di noi Planet 51 Regia: Jorge Blanco con le voci di Linus, Albertino, Nicola Savino, La Pina e Platinette

Lem ha 16 anni ed è felice di aver appena ricevuto l'incarico di vice guardiano del planetario della sua città. Vorrebbe fidanzarsi con Neera, la ragazza dei suoi sogni. Ma mentre sta nel giardino della sua amica, intenta a preparare il barbecue con la famiglia, atterra una astronave. Ne esce uno strano essere racchiuso in una buffa corazza, con in testa un pallone di vetro, che pianta sul prato una bandiera a stelle e strisce, tra l'incredulità dei verdognoli abitanti di Planet 51. Questa volta l'alieno è un umano. Il diverso, colui che verrà perseguitato perché ritenuto pericoloso è uno di noi. Divertente ed acuto film d'animazione, una produzione tutta europea per sfidare i colossi americani e giapponesi.

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tema difficile e scottante

new moon Abbandonata (temporaneamente) dal vampiro Edward si butta tra le braccia di Jacob, un licantropo che all'occorrenza di trasforma in un minaccioso lupo. Bella, la ragazza divisa tra due mostri. Va di scena il triangolo in questa seconda puntata della celebre saga di Twilight, il bestseller che fa impazzire le adolescenti di tutto il mondo. Prodotto e confezionato per un preciso target di pubblico, il film non fa altro che solleticare, dall'inizio alla fine, l'immaginario erotico delle ragazzine. Tutto casto, ma con una serie di ammiccamenti più o meno espliciti. Il licantropo, manco a dirlo, è tutto pettorali e bicipiti e va in giro con un gruppo di suoi simili, anche sotto una pioggia battente, sempre a torso nudo. Memorabile la scena in cui si sfila la maglietta. Storia piuttosto torbida, trattata con leggerezza.

mercoledìì 9 dicembre 2009

Regia: Renato De Maria con Riccardo Scamarcio, Giovanna Mezzogiorno

Il giovane cast di “new moon”

un ritratto anche ironico valentino tre last emperor

giornalismo senza scrupoli un alibi perfetto

Regia: Matt Tyrnauer

Regia: Peter Hyams con Michael Douglas e Amber Tamblin

Eccentrico, atteggiamenti da star e tutto sommato meno divo di quanto si possa immaginare un personaggio del suo calibro. Ritratto sincero ed ironico dello stilista Valentino Garavani, un'esplorazione intima ed avvincente di uno degli italiani più famosi nel mondo. Il film documenta l'ultimo atto della celeberrima carriera del couturier. Un universo dorato fatto di ville, castelli, yacht, arte e tesori vari, ma anche la storia di uno stile di vita ormai non più proponibile. Accanto a lui, il compagno Giancarlo Giammetti con il quale ha costruito un fashion business miliardario ed una storia d'amore inossidabile.

Un giovane giornalista affamato di scoop si mette sulle tracce di un procuratore distrettuale dalla dubbia moralità, candidato a sindaco. Per incastrarlo, il giornalista-detective si autoaccusa di un omicidio dal quale dovrebbe scagionarlo, al momento opportuno, un suo fidato collaboratore. Ma il procuratore viene a conoscenza della macchinazione e medita la vendetta mettendo in piazza la relazione sentimentale tra il suo accusatore e la giovane assistente. Storia decisamente intrigata e poco chiara, remake di un vecchio cavallo di battaglia di Fritz Lang, che focalizza l'attenzione su un giornalismo senza scrupoli e sulla politica corrotta.

esilarante antimilitarismo

patia e capacità paranormali. Leggere il pensiero dell'avversario, far sparire le nuvole, attraversare i muri ed uccidere una capra semplicemente fissandola negli occhi. Esilarante commedia, tratta dal libro del giornalista Jon Ronson, con uno strepitoso cast di attori (grande Jeff Bridges nei panni di un militare che si trasforma in figlio dei fiori) che riesce a dare un taglio grottesco ed apparentemente strampalato ad una pellicola profondamente anti-militarista (stile M.a.s.h. di Altman). Una sonora presa per i fondelli degli strateghi della guerra.

l’uomo che fissa le capre Regia: Grant Heslov con George Clooney, Jeff Bridges, Ewan McGregor, Kevin Spacey

La storia è più vera di quanto pensiate. Un esercito di guerrieri new age che profetizzano la non violenza e fanno uso di Lsd, finanziato dal governo americano, per combattere il nemico sfruttando tele-

Non è più il protagonista di "Tre metri sopra il cielo". L’attore pugliese si sdogana definitivamente dalle prime interpretazioni di "bello e dannato" ma dall'espressione fissa. Riesce per la prima volta a dare spessore ed intensità ad un personaggio non certo facile come quello del terrorista di Prima Linea, Sergio Segio. Notevole anche la prova della Mezzogiorno nei panni di Susanna Ronconi. Probabilmente uno dei film più interessanti finora realizzati su un tema ancora di grande attualità, capace di rispolverare aspre polemiche ed antichi dissidi. Liberamente tratto dal libro "Miccia corta" di Segio, per nulla compiacente o indulgente nei confronti degli anni di piombo, il regista si concentra maggiormente sulle emozioni rispetto ad una ricostruzione storica decisamente piena di lacune.

Due umanità smarrite Good morning Aman Regia: Claudio Noce con Valerio Mastandrea, Said Sabrie, Anita Caprioli

Grande interpretazione di Mastandrea che riesce a dare vita fin dalle prime sequenze a un personaggio pieno di dolore e solitudine, dallo sguardo disperato e sconfitto. Un ex pugile di quarant'anni intrappolato nelle sue colpe e con un passato da espiare. Una sera sul terrazzo del palazzo dove abita, nel quartiere romano dell' Esquilino, dal quale non esce da oltre due anni, incontra Aman. Un ragazzo si origine somala, scappato a quattro anni con i familiari superstiti dalla guerra, italiano a tutti gli effetti, che non riesce a trovare la sua ragione di vita. Due umanità smarrite alla ricerca della propria identità.


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esilarante mediocrità

ricordare con commozione

Cado dalle nubi

l’uomo nero

Regia: Gennaro Nunziante con Dino Abbrescia, Fabio Troiano e Giulia Michelin

Regia: Sergio Rubini con Valeria Golino, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio, Guido Gianquinto.

Ignorante, cafone, scorretto, razzista, non azzecca un congiuntivo, però sfonda nel mondo della tv. Il trionfo della mediocrità. La fotografia esatta dell'Italia di oggi, quella che ci propina tutti i giorni il piccolo schermo. E lui, Checco Zalone, il comico di Zelig, ci sguazza. La sua parodia è esilarante. Un esordio felice per il comico tv, rispetto a tanti colleghi che hanno tentato la stessa strada con risultati davvero deludenti. Riesce a fare un film corale dove anche i personaggi di contorno danno il loro significativo contributo, evitando che la storia sia solo una lunga sfilza di gag. Prende in giro tutti, con ingenuità usa un linguaggio scorretto ed assurdo. Fa la pipì nella sacra ampolla di acqua del Po e scambia Alberto da Giussano per un Power Ranger.

un omaggio a Cantona Il mio amico Eric Regia: Ken Loach con Eric Cantona, Steve Evets Un omaggio al calciatore del Manchester United Eric Cantona, personaggio discusso e borderline, per raccontare ancora una volta una storia di periferia. Loach lascia per il momento i toni seriosi dei suoi precedenti film ed affronta con leggerezza ed un tocco di fantasia i temi che gli sono da sempre cari. Il titolo originale, Looking for Eric, probabilmente si adatta meglio ad una storia dove il protagonista Eric Bishop, dipendente postale con una situazione famigliare e sentimentale disastrata, è alla continua ricerca di se stesso. Nel tentativo di rimettere insieme i pezzi della sua vita immagina di dialogare con il grande campione francese, che nel film recita se stesso. Da non perdere nel finale la vera conferenza stampa di Cantona, rimasta nella storia del calcio.

Pagine a cura di luCIAnA vECCHIolI

Sergio Rubini, regista e protagonista de “l’uomo nero”

Capolavoro di tecnica Christmas Carol

umorismo yiddish A serious man

Regia: Robert Zemeckis con i volti di Jim Carrey, Gary Oldman e Colin Firth

Regia: Joel & Ethan Coen con Michael Stuhlbarg

Onestamente un po' troppo lugubre e poco adatto a bimbi molto piccoli per essere definito un film di Natale destinato alle famiglie. Inizia con un morto disteso dentro una bara con due monete sugli occhi, per poi proseguire con una serie di fantasmi che fanno visita al vecchio avaro Scrooge nella sua casa oscura e sinistra. Tuttavia l'adattamento cinematografico della celebre fiaba di Charles Dickens è un piccolo capolavoro, soprattutto di tecnica. Realizzato con il sistema motion capture (quello utilizzato per The Polar Express), ossia cattura delle espressioni degli attori (celebri!) riportate digitalmente sul grande schermo sotto forma di animazione, riesce a dare una profondità ed una nitidezza alle immagini da sembrare un film su pellicola

Il film è ambientato nel 1967 in una comunità ebraica di una non bene identificata cittadina del Mid West. Larry Gopnik è un docente universitario e cerca di vivere secondo le regole della collettività. Tenta di fare del suo meglio nonostante abbia il figlio che fuma erba, la figlia che vuole rifarsi il naso, la moglie che lo lascia per un altro e tanta sfiga lo perseguita. Il tutto condito da un tagliente umorismo yiddish. Gli stessi Coen, intervenuti al festival del cinema di Roma, hanno ammesso di aver attinto a piene mani dai ricordi della loro infanzia. Grande prova dell'attore protagonista, Michael Stuhlbarg, in Italia del tutto sconosciuto, del quale però si intuisce l'enorme capacità interpretativa per cui è noto nell'universo teatrale Usa.

una commedia furbetta

con loro verrà dimezzato. Partono, convinti di andare incontro ad una vacanza a cinque stelle invece scopriranno presto che la frequentazione della stravagante terapia non è a discrezione di chi ne ha bisogno e non è un optional. Jean Reno con il codino nelle vesti di santone che dovrebbe aiutare gli sposi. Una commedia (furbetta) che deve essere presa per quello che è: un paio d'ore di divertimento ammirando e sognando località tropicali irraggiungibili per molti. Non rimarrà nella storia del cinema.

l’isola delle coppie Regia: Peter Billingsley con Vince Vaughn, Jason Bateman, Kristen Bell

Coppia in crisi convince gli amici ad accompagnarla in una vacanza terapeutica per sposi con problemi coniugali, in uno splendido resort di Bora Bora. Il costo del biglietto è esoso ma se accettano di andare

Uno dei migliori film di Rubini. Intenso, commovente, ironico e fortemente autobiografico. Dopo "La stazione" del 1990, il regista-attore torna a parlare della sua infanzia e della Puglia ripartendo da quella stazione ferroviaria che sembra sia rimasta fortemente ancorata ai ricordi. Ma questa volta lo fa con un tocco di maggiore maturità, riuscendo a fare un film più compiuto. Sceneggiatura ben calibrata, cast di attori decisamente convincenti. Iniziando dal piccolo e straordinario protagonista fino ad arrivare ad una brava Valeria Golino che riesce ad interpretare il ruolo di una donna moderna ed emancipata degli anni '60, che non rinuncerebbe mai al suo lavoro di insegnante, capace però di conservare intatti gli atavici dettami della tradizione.

la brutalità della guerra triage Regia. Danis Tanovic con Colin Farrell, Paz Vega, Christopher Lee

Premio Oscar nel '93 con No Man's Land, Tanovic ritorna ad affrontare gli orrori della guerra, da un altro punto di vista. Quello dei sopravvissuti, ma che hanno lasciato in quei terribili luoghi gran parte della loro vita. Tratto dall'omonimo romanzo dell'ex reporter Scott Anderson che ha seguito i conflitti in Uganda, Beirut, Cecenia e Bosnia, il film è la storia di due fotoreporter nel Kurdistan iracheno nel 1988 poco prima dei massacri di gas ordinati da Saddam Hussein. Le scene sono forti, particolarmente violente. In un ospedale da campo improvvisato, senza acqua ed attrezzature adeguate, il medico è costretto a sparare in testa ai pazienti più gravi, quelli senza speranze.


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mercoledì 9 dicembre 2009

14

la copertina

tv

Canalis nuda ma non per il suo George

La Hunziker casca in diretta ma si rialza subito

Monica Bellucci aspetta il secondo figlio Monica belluci aspetta un bimbo, il secondo, dal marito Vincent Cassel. La lieta notizia è stata confermata dalla mamma dell'attrice umbra al settimanale «Tutto in» in edicola. Interrogata sui rumors che da giorni vorrebbero Monica in attesa del secondo figlio dall'attore francese Vincent Cassel, mamma Brunella ha risposto: «Preferisco che ne parli lei, sono cose così personali e non voglio essere io la prima. Ma, comunque, sono cose normali. Sarà una conferma sicuramente decisa da lei». L'agente della Bellucci, dal canto suo, non ha confermato né smentito il lieto evento, lasciando però intendere che potrebbero esserci degli sviluppi: «È troppo presto - ha risposto -. Se sarà, sarà più avanti. E siccome anche lei è donna, capisce bene che non è mai detto». La diva quarantacinquenne non ha mai fatto mistero di voler dare un fratellino o una sorellina alla piccola Deva, cinque anni. Ora, l'atteso momento sembra essere arrivato.

Dopo l'edizione francese, Elisabetta Canalis conquista la copertina anche dell'edizione tedesca di Fhm, mensile dove molte bellissime (da Megan Fox a Rihanna, da Hayden Panettiere a Tamara Ecclestone) hanno messo in mostra la propria bellezza.

Le new entry dell’Isola dei Famosi Daniele Battaglia cantante e conduttore radiofonico, figlio di Dodi, il chitarrista dei Pooh e l'olandese Ruud Gullit, mitico calciatore del Milan tra gli anni '80 e '90, sarebbero molto vicini alla firma del contratto che suggellerà la loro partecipazione alla prossima edizione de «L'Isola dei Famosi», al via su Raidue a fine febbraio. Lo riporta, nel numero in edicola oggi, «Tv Sorrisi e Canzoni». I due arricchirebbero il cast del quale fanno parte anche Pamela Prati, Claudia Galanti, Loredana Lecciso, Sandra Milo e Ivana Trump.

Michelle Hunziker, star del programma «Wetten, dass...?» sulla tv tedesca cade rovinosamente dalla Vespa durante una delle scommesse. Per lei nulla di grave, ma forse il tacco 18 della 32enne italo-svizzera era davvero troppo alto. Nel corso della puntata un concorrente, Gerold Morandell di Termeno in Alto Adige, scommetteva di riuscire a impastare, preparare e cuocere una pizza (in un mini forno) a bordo della sua moto e di consegnarla ancora fumante in studio entro cinque minuti e con tanto di bicchiere di vino. A seguirlo c'era Michelle Hunziker a bordo di una Vespa. Prima dell'entrata in studio, però, la showgirl stramazza al suolo. A tradirla, con ogni probabilità, le scarpe Gucci con 18 centimentri di tacco e il manto bagnato. Michelle, tuttavia, si rialza subito ed entra correndo sul palco; la scommessa è vinta.


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