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Anno II - n. 29- Martedì 9 febbraio 2010

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LA PRIMA SIT-COM PENSATA PER IL WEB

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Ora di punta di

quotidiano www.altroquotidiano.it

«Glielo mandò mio padre», dice Massimo Ciancimino

Il “pizzino” mafioso a Berlusconi

Stefano CleriCi

Il paese dei sospetti e dei veleni

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oi non sappiamo, ovviamente, se Forza Italia è davvero nata da un patto di ferro (e di cemento) tra Berlusconi e Cosa Nostra. Non sappiamo se Marcello Dell'Utri sia realmente il braccio operativo di un'operazione scellerata tra Politica e Mafia. Così come non siamo in grado di dire se l'attentato di piazza Duomo contro il presidente del consiglio possa essere stata, come qualcuno dice, una montatura, magari supportata dai soliti servizi segreti. Vorremmo tanto saperlo, ma non lo sappiamo. Ma, quel che è peggio, temiamo che non lo sapremo mai. I processi - non certo per volontà del popolo sovrano - si svolgono ormai su giornali e tv prima che nelle aule dei tribunali. l mistero per noi italiani sembra quasi un fatto genetico. Fin dalla nascita della Repubblica. Qualche esempio. E' vero che ci furono brogli nel referendum che sconfisse la monarchia? Chi e perché volle la morte di Enrico Mattei? Quanti punti oscuri restano ancora nella strage di Piazza Fontana? Quale disegno c'era dietro l'assassinio di Aldo Moro? Chi e perché ha avvelenato Michele Sindona e impiccato il banchiere Calvi? Tutti interrogativi ancora senza risposta. Il che mette una grande tristezza. Assai prossima alla rassegnazione. Come fossimo condannati dalla storia a essere solo il paese dei sospetti e dei veleni.

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L’ex sindaco minacciava rivelazioni su FI. La replica: «Invenzioni» Massimo Ciancimino, a sorpresa, deponendo al processo al generale dei carabinieri Mario Mori, ha consegnato in aula una lettera scritta dal padre, l'ex sindaco mafioso di Palermo, indirizzata per conoscenza a Silvio Berlusconi. Il documento, di cui i pm e le difesa non avevano conoscenza , è stato ammesso dai giudici. Non se ne conosce ancora il contenuto. La lettera redatta dall'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino e indirizzata a

Dell'Utri e, per conoscenza, a Silvio Berlusconi, è la rielaborazione di un "pizzino" scritto da Bernardo Provenzano agli stessi destinatari e già agli atti del processo Mori. Nella lettera c'é una parte che coincide con quella scritta da Provenzano e relativa a un tentativo di intimidazione al figlio di Berlusconi e alla necessità che il politico metta a disposizione alcune sue reti tv. Nella rielaborazione di Ciancimino, però, c'é una parte

Al Consiglio per la famiglia

nuova in cui si legge: «Se passa molto tempo e ancora non sarò indiziato del reato di ingiuria sarò costretto a uscire dal mio riserbo che dura da anni». Secondo il testimone, che riferisce quanto saputo dal padre, si trattava di una sorta di minaccia al premier. L'ex sindaco lo avvertiva che avrebbe potuto raccontare quanto sapeva sulla nascita di Forza Italia. «Pura invenzione», dicono Dell’Utri e Ghedini, che annunciano querele.

La denuncia è dell’ospedale

Il Papa denuncia Stuprata sul bus etiope a Roma i preti pedofili Alcuni membri della Chiesa hanno violato i diritti dell'infanzia, ''un comportamento che la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare e condannare''. Lo ha affermato papa Benedetto XVI ricevendo i partecipanti all'assemblea plenaria del Pontificio consiglio per la famiglia. ''La tenerezza e l'insegnamento di Gesù - ha aggiunto il Papa, che ha già annunciato per le prossime settimane una lettera pastorale ai fedeli irlandesi dopo alcuni rapporti giudiziari su abusi compiuti da religiosi hanno sempre costituito un appello pressante a nutrire nei loro confronti profondo rispetto e premura''. "La Chiesa, lungo i secoli, sull'esempio di Cristo - ha detto il Papa commentando il ventesimo anniversario della Convenzione dell'Onu sui diritti dell'infanzia - ha promosso la tutela della dignità e dei diritti dei minori e, in molti modi, si è presa cura di essi. Purtroppo, in diversi casi alcuni dei suoi membri, agendo in contrasto con questo impegno, hanno violato tali diritti”.

Sarebbe stato già identificato a Roma l’autista di una società di trasporti privata (che ha in gestione alcuni servizi dell’Atac) il presunto autore della violenza notturna su una viaggiatrice di 41 anni di origine etiope ma cittadina italiana. La donna, secondo quanto si apprende, si sarebbe recata al pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli, dove i medici avrebbero riscontrato i segni di una violenza. Il fatto però riferito alla polizia dall’ospedale mentre la donna ha denunciato al commissariato di polizia di Trastevere giovedì sera la violenza, che, però, sarebbe avenuta domenica 31 gennaio nel quartiere Prenestino. Alcuni indumenti della donna sono stati sequestrati dalla polizia per sottoporli ad esami scientifici. Dai laboratori, infatti, gli inquirenti attendono riscontri al racconto della presunta vittima dello stupro. La versione della somala, secondo un inquirente, presenterebbe allo stato alcune lacune ed incongruenze.


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VentiquattrOre

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FIAt

mALtemPo

SALerno

PALermo

Speranza per gli operai Fiat di Termini Imerese. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola ha affermato: ”Per lo stabilimento siciliano sono arrivate 8/10 proposte. Il ministero le sta valutando per capire quale sia la migliore migliore e quale di esse garantisca più posti di lavoro. Saranno presentate il prossimo 5 marzo al Tavolo dell’Auto. Abbiamo tempo un anno e mezzo”.

Il carcere per chi, provocando una valanga, si rende responsabile della morte di altre persone e cinquemila euro di ammenda per chi scia fuori pista o compie escursioni in montagna quando c’è una situazione di pericolo. E’ quanto prevede un provvedimento contenuto in un emendamento del governo al decreto legge emergenze. Il testo è in discussione al Senato. Un provvedimento che è stato accolto con favore.

Due pregiudicati sono stati arrestati per la rapina sfociata nella morte della tabaccaia del Salernitano. Il bottino è stato di 500 euro ed alcune stecche di sigarette, ritrovate nella lavatrice dell’abitazione dei due insieme a indumenti sporchi di sangue. La vittima si chiamava Gaetana Spinosa, Il corpo è stato trovato disteso sul pavimento del locale con ferite alla testa e ustioni sul volto. I killer hanno incendiato il negozio.

Quando il proprietario di un bar a Palermo ha visto la porta d'ingresso forzata, ha pensato che i ladri avessero ripulito per bene tutto il negozio. Invece gli sconosciuti hanno portato via solo alcuni pacchetti di chewing-gum. Dopo un controllo l'uomo ha accertato che erano stati sottratti solo alcuni pacchetti di gomme da masticare, prelevati da un contenitore. Il proprietario ha comunque sporto denuncia alla polizia.

Scajola annuncia Il carcere Tabaccaia uccisa I soliti ignoti “Per Termini per chi provoca per rapina, fermate in azione, furto dieci proposte” valanghe due persone di chewing gum

Delitto raciti. L’accusa è di omicidio preterintenzionale LA Foto

Chiesti 15 anni per Speziale

Il sogno è Trapattoni

Il poliziotto ucciso durante scontri tra ultrà Quindici anni di reclusione. Questa la richiesta dei pm al termine della requisitoria al processo per il delitto dell’ispettore di polizia, Filippo Raciti. I Pm Angelo Busacca e Silvia Vassallo hanno chiesto la condanna per Antonino Speziale, accusato di omicidio preterintenzionale per l’uccisione di Filippo Raciti, morto il 2 febbraio 2007 in seguito agli scontri tra ultrà e polizia nel corso del derby Catania-Palermo. Il processo si svolge davanti al tribunale dei minorenni perché l’imputato all’epoca dei fatti aveva ancora 17 anni. Nella loro requisitoria durata circa tre ore e mezza i pm hanno chie-

sto la riqualificazione dell’accusa da omicidio volontario a preterintenzionale e l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, sostenendo che Speziale spinse il sottolavello d’acciaio che avrebbe provocato le lesioni mortali all’agente di polizia con l’intenzione di uscire dallo stadio, essendosi trovato di fronte gli agenti di polizia a sbarrargli il passo. Tra gli “elementi obiettivi” dell’ accusa anche le ammissioni di responsabilità fatte dallo stesso Speziale, rilevate in intercettazioni fatte durante un colloquio con un altro fermato e tracce di metallo.

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Direttore responsabile: ennio Simeone Redazione tel. 06 86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GeCeM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Come possibile nuovo possibile tecnico della Lazio si fanno i nomi di reja, Camolese, Cagni, Arrigoni e Giordano. Secondo Sky il sogno 'proibito' porta invece al ct dell'Irlanda, Giovanni trapattoni.

L’OnOmasticO

anna Katharina La beata Anna Katharina nacque l'8 settembre 1774 nella comunità di contadini di Flamschen presso Coesfeld. nel 1802 entrare nel monastero di Agnetenberg e prese i voti. Qui ricevette le stigmate, i cui dolori aveva già sofferto da molto più tempo.

accadde Oggi il futurismo Il 9 febbraio 1909 sul quotidiano Arena di Verona è pubblicato, secondo la rivelazione dello storico Antonio Pantano, in lingua italiana il manifesto del Futurismo a firma F.t. marinetti, 11 giorni prima della pubblicazione parigina su "Le figaro".


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VentiquattrOre

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FrAnCIA

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toKyo

Due banditi camuffati col burqa rapinano ufficio postale

Boeing viaggiava con un cadavere nella stiva

Due malviventi, coperti dal velo islamico integrale, hanno fatto irruzione nell’ufficio postale di Evry, a sud di Parigi, riuscendo a mettere a segno il colpo e a darsi alla fuga. In Francia riesplode così il dibattito sull'opportunità di vietare il burqa. Non è la rapina in sé a fare scalpore, non è neppure il bottino, circa 4.500 euro, è l’abbigliamento dei balordi a finire in prima pagina sui giornali francesi e non. Poco importa se i ladri siano di fede islamica o il loro abbigliamento sia indossato solo per sviare le indagini, alla sbarra sale prepotentemente il burqa Due banditi, si camuffano indossando il burqa per che, in Francia, è già al centro di polemiche. rapinare un ufficio postale nel Parigino.

Macabro ritrovamento a bordo di un Boeing 777 della Delta Air Lines, atterrato all'aeroporto di Tokyo e proveniente da New York. Il cadavere di una persona non ancora identificata è stato infatti trovato nella stiva del velivolo. Il corpo, è stato rinvenuto da un meccanico subito dopo l'atterraggio, apparentemente congelato, con addosso solo una maglietta e un paio di jeans. Sul caso stanno cercando di far luce le autorità aeroportuali nipponiche. "L'uomo era già morto - ha detto un portavoce della polizia -, probabilmente per ipotermia e mancanza di ossigeno.

IrAn

yemen

Al qaida yemenita “L’11 febbraio daremo invita alla guerra santa schiaffo all’occidente” L'ala di Al qaida nello Yemen ha invitato tutti i musulmani della Penisola arabica alla jihad (guerra santa) contro i cristiani e gli ebrei presenti nella regione. L'appello è stato fatto attraverso un messaggio audio diffuso su internet. "Non c'è altra via d'uscita che combattere una guerra santa", ha detto il leader Saeed Al Shehri, ex detenuto di Guantanamo, esortando ad attaccare "gli interessi americani e crociati". Il leader del braccio yemenita dell'internazionale del terrore ha invitato i suoi sostenitori ad attaccare "ovunque gli interessi americani e crociati". Poi ha rivelato che l'organizzazione vuole assumere il controllo del distretto strategico di Bab al Mandeb, che divide lo Yemen dal Corno d'Africa per controllare l'accesso al Golfo di Aden. "Se riuscissimo ad assumere il controllo dello stretto di Bab al Mandeb e riportarlo nel grembo dell'islam, si tratterebbe di una vittoria eclatante", ha dichiarato Said al Shehri. “Allora, lo stretto sarà chiuso e sarà stretta la morsa intorno agli ebrei, perché è attraverso (Bab al Mandeb) che l'America porta loro il suo sostegno, passando per il Mar Rosso". Naturalmente non mancheranno le prese di posizione da parte degli Usa e delle Nazioni uniti.

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i voleva una vittoria sportiva a sancire la rinascita di New Orleans dopo le devastazioni dell'uragano Katrina. E' quello che è successo nella notte del Super Bowl, la finale del campionato di football americano, l'avvenimento sportivo e mediatico più importante della stagione negli Stati Uniti. A portare a casa la vittoria infatti sono stati i New Orleans Saints (alla prima affermazione), che hanno battuto i favoritissimi Indianapolis Colts per 31-17, rega-

L'11 febbraio, anniversario della cacciata dello Scià, l'Iran regolerà i conti con l'Occidente e con l'opposizione interna. Lo ha promesso la Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, in un discorso rivolto all'aviazione militare iraniana. "Il 22 del calendario Bahman - ha spiegato - la Nazione iraniana, unita e con la grazia di Dio, sferrerà un cazzotto tale all'arroganza dell'Occidente, che lo lascerà stordito". Che cosa intenda di preciso Khamenei, ovviamente, non è chiaro; quel che è certo è che il regime ha messo in cantiere una serie di solenni cerimonie e, per evitare sorprese, ha avviato un'operazione su larga scala di rastrellamento della dissidenza, impegnata a preparare le contromanifestazioni di giovedì.

IL CASo

I Saints vincono il SuperBowl lando una gioia incredibile a una popolazione messa a dura prova dalla catastrofe di cinque anni fa. A dimostrazione le parole del Presidente della squadra, Tom Benson: "La Louisiana è tornata, dopo Katrina New Orleans è tornata, lo abbiamo dimostrato a tutto il mondo". l Super Bowl

XLIV si è dimostrato il solito show: personaggi famosi in tribuna, Brad Pitt e Angelina Jolie, Tom Cruise, Demi Moore e molti altri, l'inno cantato da Carrie Underwood, lo spettacolo musicale dei "The Who" nell'intervallo e il grande carrozzone imbastito dalla Nfl. A sublimare la serata, lo spet-

tacolo poi c'è stato anche in campo. La gara infatti è stata bellissima, con il quarterback di New Orleans Drew Brees ha dominare la scena, e vincere in confronto con il collega Peyton Manning, con 32 passaggi completati su 39 (nuovo record per la finale) e con l'intercetto di Tracy Porter a poco più di tre minuti dalla fine (22-17 per i Saints ma Manning a pochi metri dalla meta), che segna dopo una corsa di 74 metri e condanna i Colts alla sconfitta.


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La tribuna

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europa politicamente corretta

Ecco come dovremmo riscrivere la morte di Cesare di

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migLiOre deL giOrnO

UlderiCo niStiCò

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are che l’Europa voglia vietare l’uso della parola clandestino, riferita a quanti si trovino non in regola con permessi di soggiorno e cose simili. Non è dell’argomento che qui voglio parlare, ma del divieto. È un altro colpo del politicamente corretto, quello stile che, tra malcelati risolini, ha imposto l’operatore ecologico, il diversamente abile, il non vedente... nell’intento di realizzare, in mancanza di quella effettuale, almeno l’uguaglianza linguistica.

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l politicamente corretto dobbiamo quei film americani in cui con Robin Hood, ladro inglese del XII secolo, troviamo per forza un eroe... stavo per dire nero... non sia mai... di colore? Manco, pare brutto... diciamo africano; e lady Marianna che, seminuda, tira di spada come uno scherano lanzichenecco; e mentre il Titanic affonda, è lei che salva lui e non lui che salva lei, se no le femministe si offendono. In Europa, si offendono e basta; ma in America si rivolgono al giudice, e quello è capace di far rifare il film fin quando tutti i personaggi non sono perfettamente uguali.

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on è solo facile ironia. Qui, di questo passo, qualcuno ordinerà di eliminare la Gerusalemme Liberata finché non è Clorinda che uccide Tancredi, o meglio fin quando non pareggiano; e la Divina Commedia perché se non si offendono i peccatori... scusate le peccatrici e i peccatori. Beh, già qualche musulmano si è lamentato che Maometto è all’Inferno!

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ovremo d’ora in poi stare attenti ad ogni virgola, e magari dire che Cesare nel 44 a. C. (ma perché avanti Cristo? E se si offendono gli scintoisti e gli atei?) subì una repentina e inattesa cessazione delle funzioni biologiche a seguito dell’indesiderata intromissione di numerosi oggetti acuminati ad opera di... no, congiurati è pesante, discriminante... diciamo dissenzienti dalla sua linea politica di rafforzamento dei poteri dell’esecutivo sul legislativo. Roba da annacquare il miglior vino d’annata...

E

se un ragazzino dovesse dire che è morto? Gli devo assegnare un cattivo voto... ma poi si becca un trauma infantile (l’infanzia, nel politicamente corretto, si protrae fino ai 17 anni, 11 mesi e 29 giorni!)... No, non si può fare neanche questo. Bah, meglio saltare il capitolo, e fare finta che il grifagno imperatore sia ancora vivo. Imperatore? Parola troppo pesante: diciamo consigliere comunale... è più terra terra, più ugualitario.

I

congiurati, alla fine, saremo noi, noi i pochi superstiti della lingua antica, delle parolecorpo, sintetiche, convincenti, pregnanti di significato, lontani dal politichese, ecclesiastico conciliarese, scolastichese, televisivese e tutte le altre parlate fatte di vento come i versi di Euripide nelle Rane di Aristofane. Quelli di Eschilo pesavano, invece. Accetto congiurati: scrivetemi. PS: Respingo ogni missiva più lunga di cento parole!

Giannelli sul “Corriere della sera”

Indagato per aver partecipato a una manifestazione pro immigrati

esprimere tutta la mia preoccupazione e indignazione contro chi intende reprimere ogni forma di dissenso sociale con l’intervento della polizia e con i processi. Luigi nieri assessore al Bilancio della Regione Lazio ed esponente di Sinistra, Ecologia e Libertà

Nei giorni scorsi la Digos mi ha comunicato di essere indagato per aver partecipato, dopo i fatti di Rosarno, a una manifestazione in difesa dei diritti degli immigrati. Lo ritengo un fatto grave per almeno due ragioni. In primo luogo, perché rivendico la legittimità di ogni forma di protesta contro chi tratta gli immigrati come ‘non persone’, proprio mentre in Italia si respira una brutta aria intrisa di razzismo. In secondo luogo, perché vorrei ricordare a tutti che la partecipazione di un assessore regionale a una manifestazione è una garanzia per i manifestanti. E’ una necessaria presenza sociale e istituzionale, un segnale di democrazia. Infine, voglio

Le infiltrazioni mafiose a Milano

Lo scioglimento della Associazione SoS Racket e Usura, in seguito alle diverse intimidazioni subite dal suo presidente Frediano Manzi, dimostra che l'infiltrazione mafiosa purtroppo è una realtà presente anche nel territorio milanese, a dispetto di quello che sostengono alcune autorità cittadine. E così i cittadini o le associazioni che denunciano gli interessi economici dei poteri forti vengono messi a tacere e abbandonati dalle istituzioni. Filippo monteleone Milano

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Spagna al top della recessione

Come aumentano i disoccupati così cala Zapatero DA

MADRID daniele adornato

Uno spettro si aggira per la Spagna: lo spettro “greco” della recessione. L’accostamento si deve agli indicatori economici sempre più negativi che provengono da Madrid. Anche se a suggerire l’immagine ci ha pensato proprio lo spagnolo Joaquín Almunia, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari, quando la settimana scorsa ha accostato la difficile situazione economica del Paese iberico a quella disastrata della Grecia, che dal canto suo rischia fortmente di uscire fuori dai parametri economici fissati dalla Unione europea. La dichiarazione ha scatenato gli speculatori di borsa spagnola, che stanno mettendo a dura prova la tenuta del sistema finanziario spagnolo, mentre ha suscitato varie critiche nei confronti di Almunia, ex ministro del governo socialista di Felipe González.

Settimo trimestre in netta perdita Dichiarazione però che non appare così infondata, considerando gli ultimi dati trimestrali sull’econonomia forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica. L’economia spagnola è stata l’unica di tutto il G-20 a non crescere (in compagnia in Europa di Ungheria, Islanda e, appunto, Grecia), registrando un ulteriore calo dell’0,1 % del PIL, per un totale del 3,1 % annuo. Si tratta del settimo trimestre consecutivo in perdita, e tecnicamente ne bastano tre per parlare di recessione; dato questo che sembra confermare il timore che la Spagna sarà l’unico Paese del G-20 a non uscire dalla crisi in questo

2010. Lo stato di malattia dell’economia spagnola è confermato dal numero dei disoccupati, che ha sfondato quota 4 milioni, raggiungendo quota 18 % della popolazione. Tutto questo proprio durante il semestre di presidenza UE, che la Spagna aspettava con ansia dal 2002 e che ha preparato con molte aspettative.

Zapatero pronto a lasciare? E mentre si sta aprendo il dibattito sulla necessità di un’eventuale successione a Zapatero in vista delle elezioni politiche del 2012. Lui, spinto da esigenze familiari, lascerebbe. Ma facendo così, darebbe la sensazione del capitano che lascia la barca che affonda. Inoltre, manca un sustituto di peso che non sia stato logorato da questa legislatura di profonda crisi. Il primo ministro spagnolo si è sforzato di difendere la stabilità del sistema economico in ogni occasione, nazionale ed internazionale, come il foro di Davos o addirittura l’annuale Colazione di Preghiera Nazionale negli USA alla quale è stato invitato da Obama come presidente di turno della UE. Il governo è alla prese con la delicata riforma delle pensioni – proposta di spostare dai 65 ai 67 anni l’età per andare in pensione – anche per dare un’immagine di austerità. Ma tutti questi sforzi per rassicurare i propri concittadini e i mercati non sembrano aver sortito effetto, visto che se si votasse oggi, andrebbe al governo il Partido Popular di Mariano Rajoy: e il divario cresce così velocemente come il numero dei disoccupati.

il premier spagnolo Zapatero

Il caso Moragan e la mia esperienza Non amo particolarmente l'artista Morgan e non posso giudicare l'uomo Morgan perché non lo conosco. Una cosa la so però ed è che la lotta ad una dipendenza da sostanze inizia dalla sua amissione pubblica. Lo so per il semplice fatto che è stato il mio percorso: io da normale cittadino l’ho reso pubblico al Sert. Invece Morgan, da persona pubblica lo ha fatto a mezzo stamapa, poteva certo fare meno chiasso ma di sicuro quando una persona decide di uscire dalla situazione disastrosa di una tossicodipendenza è come se avesse una esplosione interiore e non è facile controllare una esplosione. Rimane da chiedersi se l'escluso debba essere Morgan e la sua ammissione coraggiosa oppure debbano essere quelle altre miliaia di persone che il suo coraggio non lo hanno avuto, a mio parere dopo 15

anni di lontanaza da certi ambienti pur conoscendoli e riconoscendoli negli occhi e negli atteggiamenti. Su questo argomento c’è una ignoranza abissale, iniziando dai politici che preferiscono non parlarne, tranne quando ci potrebbe essere un ritorno. Anche in questi giorni si sentono discorsi, soluzioni, idee, pensieri "allucinanti". L'avvicinamento alle sostanze è un percorso differente e per ciascuna persona, i motivi che scatenano il problema sono centinaia. Ricordo che io alla mia psicologa in comunità ho tentato per mesi di dire che lo facevo per piacere, poi assieme abbiamo capito che i motivi erano altri e lontanissimi, questo per dire che a volte nemmeno il tossico sa o si ricorda perché è diventato tossico, pensate se può saperlo Gasparri o un Giovanardi. Morgan ha dato perlomeno un’altra occasione per dibatterne, ma chi di dovere la sta già trasformando in campagna elettorale. rudi toselli Bologna

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pensione 33 anni di contributi non bastano Vorrei andare in pensione a luglio 2010, perché il lavoro mi è divenuto pesante. Ho 62 anni e 33 di contributi. In totale raggiungerei la quota “95” prevista per tale anno. Vorrei chiederle se la mia ipotesi è realizzabile o meno. E. Tosti, Perugia Purtroppo la sua aspirazione non è realizzabile. La legge di riforma delle pensioni (la n° 247 del 1997) prevede una soglia minima di 35 anni di contributi, cui non è possibile derogare, anche se si ha un’età superiore a quella richiesta per quell’anno (nello specifico: 59).

anzianità Una donna può lavorare fino a 65 mia moglie ha compiuto 62 anni a novembre. Lavora presso un’agenzia assicurativa. Può lavorare fino a 65 anni ed oltre? Quale sarà la sua finestra d’uscita? P. Messina, Roma Sua moglie ha già superato i limiti minimi di età per la pensione di vecchiaia (60 anni). Per tale motivo non deve attendere l’apertura di finestre, ma può accedere alla prestazione dal mese successivo alla cessazione dal lavoro. Ha la possibilità, inoltre, di lavorare fino a 65 anni. Raggiunta tale età, però, può essere licenziata dalla sua azienda.

Lavoro all’estero L’Italia liquida solo la sua pensione mio fratello, 56 anni, è, da 18 anni, un lavoratore

PreVidenza Risponde il dottor antonino niColo’ Potete inviargli i vostri quesiti direttamente all’indirizzo email: toniconc@libero.it oppure potete telefonargli al numero 388 0554031 ogni giovedì dalle 15 alle 18 tasse

Sulle pensioni di invalidità si paga l’Irpef mio padre è titolare di una pensione privilegiata a causa di servizio. Considerata la natura della prestazione, è soggetto ad IrPeF? M. Rossi, Genova Sì. Come tutti i trattamenti di invalidità ed inabilità. L’esenzione da IRPEF interessa i militari di leva (pensioni privilegiate per causa di servizio), i titolari di pensioni di guerra o di rendita INAIL per invalidità permanenti.

dipendente in Germania, nella regione della Baviera. Ha diritto alla pensione in Italia avendo lavorato come dipendente in una ditta siciliana per 6 anni (periodo 197076), indipendentemente dal guadagno mensile di allora? G. F., Messina I contributi versati in Germania si cumulano automaticamente con quelli italiani, ai soli fini del diritto alla pensione. Suo fratello non dovrà fare alcuna ricongiunzione, ma soltanto indicare il periodo di lavoro all’estero. La pensione Inps gli verrà liquidata a 65 anni di età sulla base della sola contribuzione versata in Italia. Per il lavoro in Germania, sarà la competente Cassa di Previdenza tedesca a liquidargli quanto ivi maturato.

calcolo pensione Prende il 70% della media Lavoro, con funzioni di

ampia responsabilità, in un’azienda di prodotti petroliferi. Ho già riscattato gli anni di laurea per raggiungere 18 anni di contributi entro dicembre 1995. Sono nato nel 1954. Quando potrò andare in pensione e che somma mensile dovrei prendere? T. Carlucci, Potenza Potrà andare in pensione con 35 anni di contributi e 62 di età (quota 97) oppure con 40 anni di contributi. Nel sistema retributivo di calcolo della pensione, ogni anno di lavoro vale il 2% ai fini della prestazione. Con 35 anni prenderà circa il 70% della media delle retribuzioni, rivalutate, degli ultimi dieci anni di attività. Il calcolo è molto semplice.

contributi volontari Periodo già passato no ai versamenti Vorrei sapere se è possi-

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bile, come mi suggerisce qualcuno, versare volontariamente i contributi per un periodo di disoccupazione non indennizzata (verificatosi nel 2002) di sei mesi. In quel tempo ero iscritto nelle liste di disoccupazione. Ciò allo scopo di poter computare anche tale periodo (per me importante) ai fini pensionistici. B. Valente, Napoli Purtroppo, in base ad una normativa costante, non è possibile versare i contributi volontari per un periodo ormai trascorso. Unica eccezione: per i 6 mesi antecedenti la domanda.

anzianità Anche in Svizzera in pensione a 65 Ho 57 anni di età e dal 1970 al 1979 ho lavorato in una industria svizzera. Ad ottobre 1979, dopo la nascita del primo figlio, ho preferito ritornare nella mia regione dove ho iniziato un nuovo lavoro dipendente. In Italia ho 28 anni di contributi. Vorrei sapere quanti anni me ne sono ancora necessari per ottenere la pensione in Italia. e se si sommano anche gli anni lavorati all'estero. E. De Giorgio, Taranto Potrà ottenere la pensione Inps al raggiungimento dei 40 anni di contribuzione, considerando anche gli anni di lavoro in Svizzera. La pensione Inps sarà calcolata sulla base della sola contribuzione italiana. I contributi svizzeri le daranno diritto ad una rendita (pagata dalla Svizzera) al 65° anno di età.


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diritti & dOVeri L’aLtrO

L’ iniziativa

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sOciaLe

a CUra di Il Progetto “Famiglie Accoglienti” lancia il concorso scolastico “La famiglia accogliente dei tuoi sogni”, per dar modo agli alunni delle scuole elementari di Gioia del Colle, Casamassima, Sammichele di Bari e Turi di riflettere sui concetti di famiglia, accoglienza, amicizia e affido familiare di minori. I piccoli alunni delle quinte classi delle scuole elementari del Circolo di Gioia del Colle potranno elaborare un disegno sul tema “La famiglia accogliente dei tuoi sogni”, su un foglio formato A3 e con una tecnica d’esecuzione a proprio piacimento: dalla tempera all’acquerello, dalla matita al gesso e alla cera. Fonte d’ispirazione degli elaborati sarà la lettura del racconto inedito “I bambini di lunaria” di Damiano Maggio, che verrà fornito ad ogni classe partecipante all’iniziativa e che aprirà le porte dell’immaginazione per gli artisti in erba. Il Progetto “Famiglie Accoglienti” vuole parlare ai bambini ed alle bambine affinchè insieme si possano costruire legami di conoscenza e solidarietà verso quei coetanei che vivono momenti di fragilità familiare e difficoltà psicologica e sociale. Stando al regolamento, sul retro

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fidalMa filippelli

Arriva il concorso di disegno sociale

“La famiglia accogliente dei tuoi sogni”

del saggio dovranno essere indicati i seguenti dati: nome, cognome e data di nascita dell’autore, classe e nome della scuola, titolo dell’elaborato. E’ obbligatorio iscrivere le classi che vogliono aderire al concorso entro e non oltre il 20 febbraio 2010, compilando la scheda disponibile su www.famiglieaccoglienti.blogspot.com. Insieme ai disegni dovrà essere inviato, a cura della scuola di appartenenza, il modulo di partecipazione completo di indirizzo, telefono e fax dell’istituto, nome dell’insegnante referente ed elenco delle classi, con relativi partecipanti per ogni classe, specificando per ciascun concorrente cognome, nome e data di nascita. La commissione giudicatrice, composta da 4 assistenti sociali ed un rappresentante del Progetto “Famiglie Accoglienti”, sceglierà tre elaborati, che verranno segnalati sul blog ed esposti, con tutti gli altri, il 31 maggio, giorno della premiazione a Gioia del Colle, alla presenza delle autorità comunali. Il Progetto “Famiglie Accoglienti” è ancora una volta sul campo a sostegno della genitorialità e della vita familiare e comunitaria. f. f.

Scuola elementare G.Mazzini di Gioia del Colle

Un corso di alta formazione per operatori

Ricerca di qualità nel settore nel sanitario L’approccio qualitativo, rivalutato negli ultimi anni nella ricerca sociale, approda anche al settore sanitario, con un corso di alta formazione fortemente innovativo al Polo Formativo dell’ Università Tor Vergata di Sora (FR). Partirà a marzo, presso il Polo Formativo di Sora (FR) dell’ l’Università Tor Vergata, il corso di alta formazione “Metodologie e tecniche per la ricerca qualitativa in ambito sociale e sanitario”. L’iniziativa è rivolta alle figure professionali socio-sanita-

rie che si occupano di ricerca qualitativa. Il corso fornirà loro le competenze adeguate per progettare il disegno di ricerca, per eseguire il fieldwork secondo l’approccio qualitativo, per condurre focus group, per analizzare i risultati e stendere

report. La durata del corso equivale ad un anno accademico per un totale di 500 ore ripartite tra attività in aula, seminari, workshop e ricerca sul campo. Abbiamo chiesto alla D.ssa Patrizia Magnante, titolare del corso, quali sono le novità introdotte da questa

iniziativa e ci ha spiegato che: “L’approccio qualitativo, riscoperto negli ultimi 10 anni come complementare rispetto a quello quantitativo, viene proposto per la ricerca in ambito sanitario, oltre che sociale. E’ proprio questa la particolarità del corso, laddove nel settore sanitario il paziente diviene il centro di tutta l’attività e ci si interroga sulle motivazioni, sulle dinamiche relazionali e sulla comunicazione”. Per informazioni inviare una mail a direzionemaster@torvergata.it. f.f.


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CuLture & tendenze

quotidiano

Libri

martedì 9 febbraio 2010

8

Raimonda Vaga Scarano “Dai pascoli della Calabria ai Prati di Roma”

La memoria personale che si fa storia Anzi, “microstoria” che però attraversa le generazioni e l’evoluzione del nostro paese di

MoiSè aSta

La divisione della critica sulla “recrudescenza” della memorialistica contemporanea (sia che concerna la storia e la politica e sia che riguardi l’autobiografia o una qualsiasi ricostruzione genealogica) è fatto acclarato. I detrattori per partito preso adombrano il sospetto che il genere letterario sia il prodotto di nostalgici di un passato che sarebbe meglio non tornasse più. Chi, invece, conserva la visione storicistica della vita e del mondo ne esulta: il passato è portatore di messaggi e valori che dinamicizzano, anche come provocazione, il presente in funzione di un futuro di crescita per l’umanità, intesa come singoli e come insieme. E tale caratteristica si consolida, tanto più, quando il narrato si infarcisce di nomi “veri”, di personaggi autentici, che dicono “qualcosa” ancora, non soltanto allo scrittore ma pure a tanta parte dei suoi lettori. L’accostamento di gente vissuta a gente inserita nella trama del racconto per… una comodità espositiva e per l’esigenza della cattura di simpatizzanti, è un espediente per la tacita, implicita, sollecitazione all’amena lettura. Un bel prototipo di tale memorialismo è costituito dal lavoro di Raimonda Vaga Scarano che, con tanto sangue calabrese nelle vene, vive la sua terza età nel quartiere Prati della capitale. Si parla di “Dai pascoli della Calabria ai Prati di Roma”, pubblicato da Calabria Letteraria

Editrice. Scopo dell’autrice, figlia di un ex giornalista di “Epoca” e pubblicista ella stessa, “è ricordare – scrive il prefatore, che è il sociologo de “La Sapienza” Corrado Barberis – la propria infanzia, attraverso quell’infanzia del mondo che è stata l’agricoltura, il mondo rurale” e, ancora, puntualizzare “come si diventa uomini attraverso il lavoro dei campi”. Dilatando la visuale retrospettiva della Vaga Scarano, si può parlare di una storia… a rapido volo di uccello di un’antica famiglia – i De Siena – che, muovendo dalle origini tosca-

ne con gli annessi sconvolgimenti legati alle contrapposizioni anche cruente tra guelfi e ghibellini, approda, dopo tanti e tanti lustri, nel Vibonese, ad imparentarsi con molte delle famiglie più in vista della zona (i Berlingeri, i Falduti, i Cordopatri, i Morelli, i Froggio), per poi passare, armi e bagagli, a Roma, appunto, nel quartiere Prati. Gratifica la prosa scorrevole, essenziale, della Vaga Scarano, quando cita o descrive il “paradiso terrestre” della campagna calabra, le sue lunghe vacanze estive tra Vibo e Tropea (a Presinaci), la Santa Messa domenicale, i grandi cestoni per il grano che ora sono soltanto nel Museo della civiltà contadina, “il bosco di castagni tappezzato di ciclamini rosa” o, ancora, le offerte dei contadini ai ragazzi (“frutta, pannocchie arrostite e anche patate calde cotte sotto la cenere, buonissime!”) e, infine le liturgie popolareggianti in onore della Madonna del Lume

(ecco la genesi del nome Illuminata così diffuso nel comprensorio!). “Tutto questo pensare, ricordare, scrivere, ha portato la mia mente a tempi lontani. Anche a sognare quei luoghi, quelle persone a me assai care…” E Raimonda non è da meno anche quando “riscopre” Prati; “… è la mia culla. Culla quasi bagnata dal Tevere, tutte le strade mi sono familiari e piene di ricordi; qui, nel quartiere, l’incontro casuale con mio marito…”. E, poi, Via dei Gracchi, piazza Cola di Rienzo, via degli Scipioni, piazza Mazzini, Lungotevere Flaminio, piazza Adriana… Quanti sussulti nel cuore e nella mente! Ben venga e si moltiplichi, allora, questo sinergico genere letterario che attinge, con scioltezza, proprietà e buon gusto, nel bisogno di narrare fantastico ma, pure, nella storia individuale come momento magico, di quella, generale, dell’umanità.

La Maraini all’Università di Roma oggi alla Sapienza (aula Magna, ore 15.00) lo spettacolo "passi affrettati", scritto e curato da dacia Maraini, in collaborazione con amnesty international e Sapienza in Movimento. Si parlerà della violenza sulle donne e di quanto la parità dei diritti sia ancora, solo un sogno.


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CuLture & tendenze

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In mostra nella Capitale

“Realtà diverse” a confronto in via Margutta di paolo danieli Un confronto fra autori di linguaggi diversi e pubblico per riflettere insieme su alcuni aspetti significativi delle varie tendenze artistiche. Questo il leit-motiv della mostra collettiva “Realtà diverse”, organizzata dalla Galleria “Il Mondo dell’Arte”, in programma a Palazzo Margutta (Via Margutta, 55 a Roma) dal 13 al 20 febbraio prossimi (ingresso gratuito). L’evento, che è uno degli incontri fissi nel calendario della nota Galleria, mira a sviluppare una coscienza critica che permetta allo spettatore di riconoscere le “differenze” più che le “somiglianze” presenti nella visione della realtà propria di ciascun artista. L’appuntamento per il vernissage è fissato per sabato 13 alle 18.30 alle 22.00. A selezionare i sei pittori che prenderanno parte alla kermesse, tutti caratterizzati da stili vari e da estrazioni socio-culturali e tecniche diverse, il Maestro Elvino Echeoni, direttore artistico della celebre Galleria, che da anni - propone nella sede espositiva di Via Margutta

artisti professionisti, Maestri che hanno portato l’arte italiana nel mondo. A prendere parte a questo piacevole scambio artistico: Claudio Bellino, Nera D’Auto, Valeria De Bustis (Figarola), Gaia Intaglietta (Gaia Macchina), Elzbieta Krasinska (Elkra), Girolamo Lania. Claudio Bellino muove i suoi primi passi artistici da giovanissimo. Nera D’Auto, fin da piccola, è interessata a combinare il caleidoscopio di colori che scopre nella bottega da sarto del padre tra ritagli di stoffe e mescolanze di quelle sfumature che, più tardi, avrebbero fatto parte della sua espressione artistica. Valeria De Bustis in arte Figarola comunica direttamente l’intimità di una sensazione, una gioia emotiva, uno stato d’animo individuale attraverso un’intensa picchiettatura di tonalità e l’utilizzo di colori densi. Gaia Intaglietta, in arte Gaia Macchina, allieva di Renata

martedì 9 febbraio 2010

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San Valentino

Musei gratis e regali su internet

due opere in mostra Boero, Claudia Campanella, Omar Galliani, mixa tecniche diverse e innovative, utilizzando il computer, la webcam e i programmi multimediali come i pittori del passato usavano resine e pennelli. Elzbieta Krasinska, in arte Elkra, ha seguito un percorso artistico definito dall’espressività prorompente e dalla passione per il vivo colore. Dai gioielli all’arredamento fino alla pura pittura, ogni sua opera è armoniosa composizione di elaborati contrasti. Girolamo Lania, dopo aver frequentato corsi alla Scuola del nudo presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, ha praticato l’incisione con successo tanto da essere inserito nel catalogo che li riunisce. La mostra si protrarrà fino al 20 febbraio: dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 (chiuso domenica tutto il giorno e lunedì mattina).

Entri per due e paghi per uno. Con San Valentino torna Innamorati per l'arte, la promozione dei musei italiani aperta a coppie di ogni tipo. E quest'anno, per fronteggiare la crisi, dura un giorno di piu', cioe' l'intero week end, ma con un taglio drastico di eventi collaterali, senza dolci, omaggi o fiori. Musei, monumenti e siti archeologici di tutta Italia aprono le porte a chi della cultura e' innamorato o si vuole innamorare. Sul web, invece, 19 milioni di italiani sono pronti a rivendere i regali degli ex fidanzati, cercando di guadagnarci. Secondo una ricerca di Tns Italia per conto di eBay, il 48% degli italiani vende i doni dell'ex su internet,mentre il 39% preferisce conservarli e il 15% li butta. Dallo studio emerge il 53% di chi rivende online lo fa per un guadagno economico che si aggira fra 100 e 600 euro.I regali piu' venduti sono gioielli, oggetti per la casa e prodotti tecnologici.


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ribaLte

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martedì 9 febbraio 2010

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Al Teatro “Anfitrione”

Costa ironizza sull’Italia dell’apparenza Il comico trasformista porta il suo spettacolo in scena dal 17 febbraio al 24 marzo di Maria GraZia papa Si ha sempre fame di successo, specialmente in un’epoca in cui un reality come ‘L’Isola dei famosi’ comsegue la sua fama, affamando i suoi concorrenti/vip in posti splendidamente sperduti. In questo caso Antonello Costa non pensa alla “fame” come ad una privazione del “companatico”, ma ad una voglia di successo che per l’artista è alla base della sua professione. Dopo il buon riscontro della scorsa stagione con ‘A me gn’occhi please 2’ , il comico trasformista si veste di nuovo con ‘Fame’ (scritto in inglese ma letto in italiano), in cartellone al Teatro Anfitrione dal 17 febbraio fino al 14 marzo (dal mercoledì alla domenica). In primo piano l’Italia dell’apparenza, quella che è pronta a tutto per diventare un personaggio televisivo e per acquisire un attimo di visibilità. Il protagonista rac-

conta e si identifica con le aspirazioni della gente, si impegna a trovare un lavoro che lo porti a sentirsi appagato tra le luci della ribalta. Sul palcoscenico il funambolico attore, in coppia con sua sorella Annalisa Costa e Gennaro Calabrese, insieme ad un corpo di ballo di quattro avvenenti

il comico antonello Costa ballerine, darà vita ad un gioco di illusioni, di luci ed effetti speciali per rendere al meglio il desiderio di essere il numero uno. Uno spettacolo nuovo, dove il comico siciliano ballerà, canterà, delizierà con le sue macchiette il pubblico in sala e prenderà di petto lo spettatore che più gli aggra-

Sul palco dell’Ariston salirà Jennifer Lopez Dopo i tentativi di Fabio Fazio, Raffaella Carrà, Pippo Baudo, Giorgio Panariello e Paolo Bonolis, Antonella Clerici è riuscita nell'impresa: portare all'Ariston Jennifer Lopez. L'attrice, ballerina, pop star, stilista, produttrice discografica, televisiva e cinematografica, nonché mamma felice di due gemellini (Max ed Emme),

secondo quanto si è appreso sarà ospite del Festival venerdì o sabato sera. Sempre sul fronte superospiti, sembra improbabile l'arrivo di Bill Clinton, ma si sta puntando, pare con buone possibilità, ad avere Sandra Bullock, l'attrice più pagata di Hollywood e candidata all'Oscar per The Blind Side.

da, per far finta che sia un provinato alla ricerca della notorietà. Insomma un pubblico che si specchia, suo malgrado, con le aspirazioni di Antonello sul diventare ‘famosi’, augurandosi però che a fine spettacolo l’allievo – astante non superi il maestro… La televisione è pur sempre un obiettivo raggiunto per Costa che ogni martedì, mercoledì e giovedì alle 22,30 (tranne il mercoledì che va in onda alle 23) su Italia7, Puglia Channel, TeleTirreno Elba, Telelombardia e Antenna Sicilia, porta una galleria dei suoi personaggi più riusciti teatralmente (Sergio l’esaurito, Don Antonino, Il Poeta Karaoke, Tony Fasano, Rocco Stilista e Lookmaker, Raffaello Piombo, Chaplin, Jackson, Totò Break, Il Torero e tanti altri che fanno parte dei suoi ‘Live’). Venticinque minuti che rendono il meglio del repertorio del ‘Costa Collection’ .


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Grande SChermO

martedì 9 febbraio2010

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memorie di una giornalista

ricordare con commozione

an education

l’uomo nero

Regia: Lone Scherfig con Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Alfred Molina

Regia: Sergio Rubini con Valeria Golino, Sergio Rubini, Riccardo Scamarcio, Guido Gianquinto.

Londra inizi anni '60. Qualche tempo prima della rivoluzione culturale e sessuale che cambiò l'approccio al mondo del genere femminile. Jenny ha sedici anni, è carina, intelligente, studiosa e presto andrà all'università di Oxford. Un giorno però un bel ragazzo elegante e ricco, con il doppio degli anni ed appartenente ad un ceto sociale molto diverso dal suo, le dà un passaggio in macchina. Se ne innamora e da allora la sua vita cambierà. Deliziosa commedia, tratta dalle memorie della giornalista inglese Lynn Barber, candidata a tre Oscar, con un gruppetto di attori straordinari: dalla protagonista, la giovanissima Carey Mulligan, fino alla breve apparizione (quasi irriconoscibile) di Emma Thompson.

Uno dei migliori film di Rubini. Intenso, commovente, ironico e fortemente autobiografico. Dopo "La stazione" del 1990, il regista-attore torna a parlare della sua infanzia e della Puglia Josiane Balasko e (sin.) Garance le Guillermic protagoniste de “il riccio” ripartendo da quella stazione ferroviaria che sembra sia rimasta fortemente ancorata ai ricor poche scene, pagine e pagine di. Ma questa volta lo fa con un scritte con raffinata maestria da tocco di maggiore maturità, riuMuriel Barbery. L'acuto e minuscendo a fare un film più comzioso diario di una geniale dodipiuto. Sceneggiatura ben calicenne, figlia di un ministro, che il riccio brata, cast di attori decisamente intende suicidarsi il giorno del convincenti. Regia: Mona Achache con suo tredicesimo compleanno. Josiane Balasko Iniziando dal piccolo e straordiLa descrizione della complessa nario protagonista fino ad arriSarà anche una banalità, però è personalità di una (apparente) vare ad una brava Valeria così. Quando si trae un film da banale e sciatta portinaia, che ha Golino che riesce ad interpretaun best-seller, alla fine la consi- trascorso ogni istante della vita a re il ruolo di una donna moderderazione è sempre la stessa: sì il sottrarre tempo al lavoro per leg- na ed emancipata degli anni '60, film è bello, però il libro è meglio. gere, lontana da occhi indiscreti: che non rinuncerebbe mai al suo Ovvio. Difficile concentrare 321 saggi, trattati di economia e psi- lavoro di insegnante, capace pagine in una pellicola di un'ora canalisi, guardare film ed ascol- però di conservare intatti gli atae quaranta. Impossibile ridurre a tare musica classica. vici dettami della tradizione.

Una indagine psicologica

esilarante mediocrità

Il “riscatto” del maestro

Cado dalle nubi

il concerto

Regia: Gennaro Nunziante con Luca Medici Dino Abbrescia, Fabio Troiano e Giulia Michelin

Regia: Radu Mihaileanu con Aleksei Guskov, Miou-Miou

Ignorante, cafone, scorretto, razzista, non azzecca un congiuntivo, però sfonda nel mondo della tv. Il trionfo della mediocrità. La fotografia esatta dell'Italia di oggi, quella che ci propina tutti i giorni il piccolo schermo. E lui, Checco Zalone, il comico di Zelig, ci sguazza. La sua parodia è esilarante. Un esordio felice per il comico tv, rispetto a tanti colleghi che hanno tentato la stessa strada con risultati davvero deludenti. Riesce a fare un film corale dove anche i personaggi di contorno danno il loro significativo contributo, evitando che la storia sia solo una lunga sfilza di gag. Prende in giro tutti, con ingenuità usa un linguaggio scorretto ed assurdo. Fa la pipì nella sacra ampolla di acqua del Po e scambia Alberto da Giussano per un Power Ranger.

"Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

Umorismo yiddish

Storia d’amore tra diciottenni

a serious man

dieci inverni

Regia: Joel & Ethan Coen con Michael Stuhlbarg

Regia: Valerio Mieli con Isabella Ragonese e Michele Riondino

Il film è ambientato nel 1967 in una comunità ebraica di una non bene identificata cittadina del Mid West. Larry Gopnik è un docente universitario e cerca di vivere secondo le regole della collettività. Tenta di fare del suo meglio nonostante abbia il figlio che fuma erba, la figlia che vuole rifarsi il naso, la moglie che lo lascia per un altro e tanta sfiga lo perseguita. Il tutto condito da un tagliente umorismo yiddish. Gli stessi Coen, intervenuti al festival del cinema di Roma, hanno ammesso di aver attinto a piene mani dai ricordi della loro infanzia. Grande prova dell'attore protagonista, Michael Stuhlbarg, in Italia del tutto sconosciuto, del quale però si intuisce l'enorme capacità interpretativa per cui è noto nell'universo teatrale Usa.

Appena dieci inverni per dirsi ti amo? Buon esordio per il giovane regista romano, uscito da un paio d’anni dal Centro Sperimentale di Cinematografia, che scrive e dirige una storia d'amore nella città più romantica del mondo: Venezia. Tuttavia, evita (quasi) accuratamente i luoghi comuni e cerca di raccontare, tra realismo e fiaba, l'incontro tra due diciottenni, Camilla e Silvestro, che solo dopo dieci anni saranno in grado di confessare i loro veri sentimenti. Cameo musicale di Vinicio Capossela con il brano "Parla piano" nel ruolo di invitato a un matrimonio in una dacia nella campagna moscovita.


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Un romanzo familiare

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Italia pizza e mandolini

la prima cosa bella

nine

Regia: Paolo Virzì con Valerio Mastandrea, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Micaela Ramazzotti.

Svolta intimista per il regista toscano che si allontana decisamente dalle tematiche sociali che hanno caratterizzato le sue precedenti pellicole, per concentrarsi sui sentimenti e sulla psicologia dei personaggi in una sorta di romanzo famigliare. Un percorso tutto nuovo per il quale sceglie l'attrice simbolo della commedia all'italiana, la splendida Stefania Sandrelli che insieme ad un Mastandrea in grande forma (una delle migliori interpretazioni dell'attore romano nel ruolo di Bruno e del suo mal di vivere) da vita ad un duetto recitativo di ottimo livello, riuscendo a coinvolgere l'intero cast. Costruito su due piani temporali, il film percorre circa quarant'anni di vita livornese, la storia di una mamma bellissima e svampita e dei suoi due figlioli dagli anni 70/80 fino ai nostri giorni

martedì 9 febbraio 2010

Regia: Rob Marshall con Daniel Day-Lewis, Sophia Loren, Nicole Kidman, Penelope Cruz, Marion Cotillard

Stefania Sandrelli e Valerio Mastandrea in “la prima cosa bella”

I clandestini di Calais Welcome Regia: Philippe Lioret con Vincent Lindon, Firat Ayverdi

Se avrete la forza di farvi largo tra cine-panettoni e film natalizi, vale la pena dare un'occhiata a questa interessante commedia che affronta un tema di grande attualità attraverso una storia d'amore e d'amicizia. Senza ricorrere a toni eccessiva-

mente drammatici. In Francia la pellicola ha scatenato non poche polemiche. Al centro la sconcertante situazione nella cosiddetta "giungla" di Calais, dove ogni anno si ammucchiano centinaia di clandestini in attesa di approdare in Inghilterra. Una legge, voluta da Sarkozy, prevede cinque anni di reclusione per i cittadini francesi che cercassero di aiutare gli immigrati nei loro disperati tentativi di attraversare i 33 chilometri di mare che li dividono da Dover. Grande prova di Vincent Lindon

L’amore interrotto

Già il musical di Broadway sembra non sia piaciuto per nulla a Fellini. Immaginate cosa potrebbe dire oggi di questo film, se fosse ancora vivo. Una sfilza di banalità e luoghi comuni sull'Italia e sugli italiani, da non credere. La pizza, i mandolini e siamo al completo. Ovviamente nulla a che vedere con un capolavoro come “8 e mezzo“. A parte questo, le canzoni sono accattivanti, i balletti rocamboleschi, i costumi sfavillanti. Ingredienti essenziali per catturare il grande pubblico. Per non parlare della lunga sfilza di star e bellezze internazionali. Penelope Cruz insolitamente conturbante e sexy. Guido Contini è affascinante, glamour e donnaiolo ma non possiede l'ironia di Mastroianni.

Un cane che commuove Hachiko

a single man Regia: Tom Ford con Colin Firth e Julianne Moore

Regia: Lasse Hallstrom con Richard Gere e Joan Allen

Patinato e forse stilisticamente troppo perfetto (poteva essere diversamente?), ma con un grande Colin Firth nei panni di un professore universitario che non riesce a dare un senso alla vita dopo la morte del suo compagno per un incidente stradale. Discreto esordio alla regia per il celebre stilista texano che è riuscito a fare un film con parecchie imperfezioni, eppure coinvolgente ed emozionante. Libero adattamento del romanzo di Christopher Isherwood "Un uomo solo", è un racconto sull'amore interrotto, sull'isolamento della condizione umana e l'importanza dei momenti apparentemente insignificanti della vita.

Un consiglio, anche per i più duri di cuore: portatevi parecchi fazzoletti perché si piange, inesorabilmente. Riadattamento di un famoso racconto giapponese ispirato ad una storia realmente accaduta. Le curiose vicende di Hachiko, un cane di razza Akita e la sua speciale amicizia con il suo padrone, il professor Parker. Il professore incontra casualmente il bel cucciolotto e se ne innamora. Lo porta a casa, anche contro il parere della moglie, lo addestra, vivono quasi in simbiosi. Ogni mattina lo accompagna alla stazione dove prende il treno per andare al lavoro, ed alle 5 in punto del pomeriggio aspetta nel medesimo luogo il suo ritorno. All'improvviso il professore muore ma il “migliore amico dell’uomo” continuerà ad aspettarlo alla stazione.

Sergio fiorentini, Carlo Verdone, anna Bonaiuto e Marco Giallini in una scena di “io, lara e loro”

Il miglior Verdone io, loro e lara Regia: Carlo Verdone con Carlo Verdone, Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Marco Giallini, Sergio Fiorentini, Angela Finocchiaro

E' il miglior film del regista romano. Equilibrato e maturo. Quello più riuscito e, contrariamente a quanto si possa credere, il meno religioso, anche se il protagonista è un prete missionario. In realtà

parla di noi, delle nostre famiglie, di come siamo diventati. Senza utilizzare toni troppo altisonanti, con il solito garbo e gentilezza ed una buona dose di umorismo. Ottimo cast di attori, sapientemente diretto. In mezzo a tanta professionalità anche la Chiatti fa la sua bella figura. Da guardare con attenzione una delle scene più divertenti del film, dove si fronteggiano, da un punto di vista recitativo, una grande Angela Finocchiaro nei panni dell'assistente sociale tutta intenta a sedurre il sacerdote Verdone, alias padre Carlo Mascolo


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Baciami ancora

Sherlock Holmes

Regia: Gabriele Muccino con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore

Regia: Guy Ritchie con Robert Downey Jr. e Jude Law

thriller (poco) psicologico Bangkok dangerous Regia: Oxide e Danny Pang con Nicolas Cage e Charlie Young

Remake dell'omonima pellicola del '99 dei fratelli di Hong Kong, già noti per "The eye", che rifanno se stessi. Come spesso avviene, la star indigena viene rimpiazzata da quella a stelle e strisce. In questo caso Nicolas Cage, che oltre al ruolo di interprete principale (spietato killer che si innamora di una ragazza sordomuta) si è anche ritagliato quello da produttore. Action movie a tinte noir (con velleità da thriller psicologico) che però non convince per niente. Regia svogliata ma anche una performance non certo eccellente del protagonista che si ostina a porsi con la stessa smorfia stampata sul volto, nel tentativo di esternare disagio ed inquietudine.

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La generazione dei quarantenni

Poliziesco fantasioso

Dimenticate l'investigatore con il cappello dalle orecchie spioventi, mantellina sulle spalle e pipa in bocca. Il nuovo Sherlock Holmes ha la faccia stralunata di Robert Downey Jr, un gentleman dai modi decisamente originali e moderni. Il suo obiettivo smascherare i mille complotti nell'Inghilterra di fine Ottocento. Scrittura attenta ed accurata, accompagnata da una capacità registica insospettabile da parte dell'ex consorte della Ciccone. Azzeccata la scelta degli attori ed una sapiente capacità ad ambientarli in una Londra grigia e cupa dove l'insicurezza regna sovrana. Un potente ed oscuro signore terrorizza la cittadina facendo credere di possedere poteri soprannaturali, che presto però si riveleranno dei banali trucchi. Escamotage per seminare paura ed incertezza per poi partire all'assalto delle istituzioni e del potere politico. Un deja-vù?.

martedì 9 febbraio 2010

avatar: una delle tante scene con effetti speciali in 3d

La strage di marzabotto

Buoni, cattivi e effetti speciali

l’uomo che verrà

avatar

Regia: Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher e Maya Sansa

Regia: James Cameron con Sam Worthington, Sigourney Weaver

Girato con assoluto rigore, non Cosa dire di più di quanto non si scade mai nella retorica. Diretto sia già sproloquiato su questo film. in maniera magistrale, con atto- Gli effetti sono davvero speciali ri di grande spessore che recita- (l'animazione è splendida, in parno i rari dialoghi in dialetto ticolare le figure dei Na'vi e l'ambolognese (sottotitolati in italia- bientazione di Pandora), la storia no). Meritatamente premiato però, per quanto politicamente all'ultimo festival del cinema di corretta, è un po' banalotta. I Roma, ripercorre gli ultimi nove buoni, i cattivi, l'amore, il lieto mesi dalla strage di Marzabotto fine, con pistolotto moralistico. Il dove furono massacrate dai cattivo è così cattivo da sembrare nazisti 770 persone, per la mag- una caricatura. Già dalle prime gior parte donne, bambini ed scene si capisce al volo dove andrà anziani. Il racconto cadenzato a parare. Sembra un lungo déjàvu. A tratti dei nove viene in mesi d'atmente "Balla tesa per la coi lupi", "The nascita di Fountain" di un bambiAronofskye no in (ma l'albero un'umile della vita non famiglia di è simile?), contadini, "Soldato blu", attraverso "Il signore lo sguardo degli anelli", della sorel"Apocalypse lina muta Now". Un di otto c o n s i g l i o: anni. Film provate a di forte vederlo senza impatto gli occhialini, emotivo, nei cinema forse di senza 3D. I non facile colori sono fruizione, molto più ma decisavivaci. mente da non perdealba rohrwacher in “l’uomo che re. verrà”

Muccino in grande forma. La trasferta americana gli ha fatto bene, lo ha galvanizzato ed arricchito e con la macchina da presa fa faville. Corre letteralmente dietro agli attori, non li molla un istante nel tentativo di estrapolare emozioni e sentimenti. Dopo i trentenni racconta gioie e dolori della generazione dei quaranta. Il ritorno alle radici ma anche la voglia di rimettersi in gioco, l'amore per l'altra persona e quello per i figli. Un gruppo di amici impegnati in una estenuante ricerca della felicità. Forse una costruzione un po' troppo adrenalitica ed affannata (in 2 ore e 19 di durata), ma decisamente efficace nel delineare i personaggi. La new entry Vittoria Puccini non fa rimpiangere Giovanna Mezzogiorno.

Un manager senza scrupoli tra le nuvole Regia: Jason Reitman con George Clooney e Vera Farmiga

Un film attraversato da un umorismo fresco e leggero per affrontare un tema di scottante attualità, dai risvolti inevitabilmente drammatici. La storia di un "tagliatore di teste", un manager molto ricercato in tempi di crisi, che le aziende assumono per brevi periodi con il compito di licenziare il personale in eccesso. Un grande Clooney nei panni del professionista senza scrupoli che dopo tanti anni spesi felicemente tra una città e l'altra dell'America, improvvisamente sente di dover cambiar vita. La sfilza dei dipendenti che passa sotto la mannaia di Clooney sono veri disoccupati provenienti da Detroit e St. Louis, le città più colpite dalla recessione. Il regista è il figlio di Ivan Reitman, quello che ha diretto "Ghostbusters".


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Flirt

martedì 9 febbraio 2010

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George e Carmela si sposeranno al mare

“Guerra” a Matteo sbugiardato dalla Tommasi

George e Carmela

George Leonard, tra i gieffini più chiacchierati di quest'anno, svela quale sarebbe la location perfetta per le sue nozze con Carmela: "Sicuramente mi sposerò al mare. Forse in Sicilia, la terra di Carmela". E stila anche una possibile lista degli invitati: "La mia famiglia, quella di Carmela, ma anche Massimo, Marco e Alberto, tre persone di

questo GF che mi sono state molto vicine". Stare lontano dalla persona amata non è facile, soprattutto se c'è qualcuno che fa di tutto per rovinare il rapporto, continua a raccontare il Principe. Impegnato a Roma con una partita di basket a fin di bene, alla faccia di chi lo vuole irriducibile latin lover. Ma George non si perde d'animo.

Il click

Il divo

Serata fashion per l’ex gieffino

Di Caprio in visita agli scavi di Pompei

Matteo Guerra Matteo Guerra non perde il vizio di uscire sui rotocalchi mentre bacia quache bellezza. Dopo Manuela Arcuri, Sara Varone, Daniela Martani e triangoli vari, era stata anche la volta di Sara Tommasi. L'ex naufraga, però, ha smentito a Ecco il flirt: "Matteo Guerra? Figurati. Quello che fa lui non mi riguarda. Tra di noi non c'è stato un bel niente. Sono single da sei mesi, ma in questo momento sto bene così. Non sono alla ricerca costante di un uomo. Vivo la mia vita, penso a me stessa, al mio lavoro e quando incontrerò qualcuno di interessante valuterò. Le cose accadono naturalmente e le persone vanno conosciute: a diciott' anni puoi giocare e uscire con chi ti pare, a ventisei ventisette, vuoi iniziare a costruire qualcosa". Sbugiardato.

Pagina a cura di Maria f. rotondaro

pomeriggio fashion a Milano: è in scena la sfilata del brand amy Gee. e i Vip accorrono. in prima fila, il gieffino daniele Santoianni, chiacchieratissimo per le sue dichiarazione su Veronica Ciardi ("Vai a fare film porno") e per il recente scontro con un altro ex coinquilino, Massimo Scattarella. insieme al manager dei volti noti lele Mora

Il giudizio della Clerici sugli altri della tv Antonella Clerici ammira la grinta e la mascolinita' di Simona Ventura. Vorrebbe avere l'eloquio di Bonolis e saper ballare come la Cuccarini. Fedelissima alla Rai confida a Grazia che ''farebbe fatica a pensarsi altrove'' e dichiara cosa pensa della prima donna di Mediaset Maria De Filippi: ''E' bravissima, la adoro. Siamo amiche e sarebbe perfetto lavorare insieme perche' abbiamo due stili diversi: in video io sono piu' passionale, lei piu' cerebrale. Lei conduce con la testa, io col cuore''.

leonardo di Caprio Di Caprio e' giunto agli scavi come un turista qualsiasi, con mamma e fidanzata, e si è soffermato davanti ai graffiti erotici. Jeans, felpa, giubbotto scuro e capellino con visiera calata sulle lenti da sole, a nascondere gli occhi azzurri, Leonardo, 36 anni, origini campane, ha fatto un lungo giro con la guida dedicando particolare attenzione al Lupanare, salendo poi alla Casina dell'Aquila. Con lui una decina di amici, la splendida fidanzata russa Anne e la mamma Irmalin.


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