Giovedì 9 luglio 2009 - Edizione ore 15
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Anno I - n° 24 - € 0,50
Ora di punta dI
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E la chiamano sicurezza Torna l'estate, torna il caldo, tornano le proteste nelle carceri. Sono più di trenta gli istituti dove i detenuti o fanno lo sciopero del vitto o manifestano battendo bastoni contro le sbarre per tutto il giorno. La protesta dura alcuni giorni e poi passa in altri istituti. Per poi riprendere da dove era partita. La situazione sta diventando esplosiva. Il capo del Dap, Franco Ionta è preoccupato. Ha inviato una circolare alle direzioni degli istituti raccomandando, dove è possibile, di tenere i detenuti fuori dalle celle, nei cortili o nei luoghi di ricreazione, di distribuire ghiaccio e di stare attenti agli oggetti in possesso dei detenuti. Perché in estate aumenta la possibilità di tentativi di suicidio. La ragione della protesta è quella che si rinnova ogni anno: sovraffollamento e condizioni di vita spesso insopportabili. Nelle carceri italiane, che dovrebbero ospitare circa 43mila detenuti, sono attualmente rinchiusi oltre 63mila uomini e donne. Il più alto numero mai registrato. In compenso mancano oltre 5mila agenti penitenziari. Il loro lavoro, sempre difficile, è diventato impossibile. Anche questo sarebbe in tema di sicurezza un punto centrale. Ma la propaganda porta altrove il discorso. Il fatto è che questo Paese alla devianza, al reato, al crimine sa dare solo la risposta della reclusione. In carcere finiscono delinquenti pericolosi, ma anche persone che non provocano alcun allarme sociale. Tutti insieme, senza distinzione. Così le carceri si riempiono e diventano scuola di violenza. Bella politica per la sicurezza.
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Arrivano la class-action e le ferrovie liberalizzate
Torna il nucleare Si scelgono le sedi
L’opposizione: «Scelta inutile e pericolosa» Michelle turista ma niente shopping
Approvato in via definitiva il decreto legge “Sviluppo”. L'Aula del Senato ha approvato con 154 sì, 1 no, 1 astenuto, in via definitiva il ddl Sviluppo. A favore il voto del Pdl, Lega Nord ed Udc. Contro Pd ed Idv che non hanno votato nel tentativo di far mancare il numero legale. Il provvedimento riguarda nucleare e non solo ma anche class action, contributi all'editoria, lotta alla contraffazione. Il ddl sviluppo dopo quattro letture in Parlamento diventa legge con il sì definitivo del Senato. segue a pagina 5
SOTTOTRACCIA Di Pietro ha comprato un’intera pagina sull’Herald Tribune. E chi gliel’ha scritta? Idran
Farmaci. Per gli italiani come il caffè Quasi come bere un caffè: acquistare e assumere un medicinale è diventato per gli italiani un atto tra i più consueti. Ogni connazionale, infatti, consuma in media una dose e mezzo di farmaco al giorno, con un trend che ha fatto registrare una crescita del 60% dal 2000. Complici il peso delle patologie croniche, legato all’invecchiamento della popolazione, ma anche le abitudini di tipo socio-culturali. È quanto emerge dal Rapporto Osmed (Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali), relativo al 2008, presentato oggi a Roma nella sede dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Nel complesso, la spesa farmaceutica totale, comprensiva della prescrizione
territoriale e di quella offerta attraverso le strutture pubbliche (Asl, aziende ospedaliere, policlinici universitari ecc.) è stata di 24,4 miliardi di euro, di cui il 75% rimborsata dal Servizio sanitario nazionale. In media, per ogni cittadino italiano, lo Stato ha speso 410 euro. Come ogni anno in cima alla classifica dei farmaci più utilizzati compaiono quelli contro le malattie cardiovascolari, seguiti da quelli gastrointestinali, del sistema nervoso centrale, gli antimicrobici e gli antineoplastici. Un fiume di antibiotici: l’Italia si piazza al secondo posto in Europa per consumo di questi farmaci, prescritti spesso con troppa facilità.
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Sospesa l’assistenza militare
Pugno duro degli Usa con l’Honduras Dura svolta economico-finanziaria degli Usa nei confronti dell'Honduras. Il governo degli Stati Uniti ha infatti sospeso programmi di assistenza militare per 16,5 milioni di dollari al Paese centroamericano, in seguito al colpo di Stato del 28 giugno. A renderlo noto, tramite un comunicato ufficiale, l'ambasciata americana a Tegucigalpa, aggiungendo che sarebbero a rischio anche 180 milioni di aiuti per l'Honduras. Intanto il Nicaragua ha inter-
detto lo spazio aereo a Roberto Micheletti, il rappresentante dei golpisti che in Honduras hanno esiliato il presidente regolarmente eletto Manuel Zelaya. Una richiesta in tal senso era stata inviata a Managua, anche se non se ne conosce il motivo. Lo ha reso noto il direttore dell'aviazione civile dell'Honduras. Ieri, sia Micheletti che Zelaya si erano detti disposti a incontrarsi per trovare una soluzione al rientro dell’ex presidente.
Tragedia Varese: sono ventitre i morti
Lo stupratore seriale minacciò una delle sue vittime. Fiaccolata il 14
Entra in chiesa si finge gelataio e violenta una bimba
Sale a 23 il bilancio delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio dopo che nella notte una ragazza, ricoverata in un ospedale di Genova, è morta. La fuoriuscita di Gpl da una cisterna che si è rovesciata dopo aver deragliato vicino alla stazione nella notte del 29 giugno ha provocato un forte incendio che ha investito le strade vicine alla ferrovia, bruciando intere palazzine. Sulla vicenda sono in corso due inchieste.
Non si fermano le indagini per identificare lo stupratore seriale di Roma. In almeno uno degli stupri l'uomo ha costretto la vittima a consegnargli un suo documento per tenerla in uno stato di soggezione. E dopo le avrebbe detto, minacciandola: "So dove abiti". In un altro caso, quello della Bufalotta del giugno scorso, il violentatore si è invece fatto consegnare il cellulare del quale però si è sbarazzato subito dopo la violenza.
Un italiano senza fissa dimora 59enne con precedenti per piccoli reati e per stupro è stato arrestato non lontano da una chiesa nella zona periferica di via Padova, a Milano. Dovrà rispondere di violenza sessuale. L'uomo è entrato in un oratorio e, spacciandosi per un gelataio, con una scatola di gelati in mano si è fatto seguire in bagno da due bambine. Lì ha abusato di una mentre l'altra si è ribellata. Dopo un paio d'ore il presunto aggressore è stato rintracciato dai carabinieri nascosto dietro una siepe, in un parco della zona. Secondo gli educatori dell'oratorio l'uomo ha approfittato di un approvvigionamento di gelati all'ora di pranzo per entrare. Ha visto il camion del fornitore parcheggiato di fronte all'entrata. Lo sbandato ha così prelevato una cassetta di gelati e ha fatto finta di doverla consegnare al bar, riuscendo così a superare la vigilanza all'ingresso. Entrato in chiesa, poi le violenze.
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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione e stampa: via Carciano 45, 00131 Roma tel. 06 4131710 - Fax 06 41299020 redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 Partita Iva 09937731009
Pista del JFK bloccata da tartarughe Una pista dell'aeroporto JFK di New York è stata chiusa dopo che 78 tartarughe, provenienti dalla vicina baia, si sono incamminate verso la via di decollo degli aerei. Gli addetti della struttura sono dovuti entrare in azione per catturare gli animali e riportarli in acqua. La singolare invasione ha provocato ritardi fino a un'ora e mezza sui voli. In genere gli scali aereoportuali hanno problemi con la presenza di uccelli, ma mai con tartarughe che hanno costretto le autorità a chiudere una pista del JFK.
Secondo gli inquirenti, inoltre, l'uomo indossava sempre lo stesso abbigliamento. Lo stupratore porterebbe una felpa di colore scuro e un paio di jeans chiari. La polizia sta controllando le strade più isolate di Tor Carbone, spesso anche gli accessi ai garage e box auto, luoghi dove l'uomo ha consumato gli stupri. Tra gli abitanti del quartiere resta alta l'allerta e la sensazione di essere finiti nel mirino di un maniaco. Martedì 14 luglio è stata organizzata dai comitati di quartiere e dal Municipio XI una fiaccolata di protesta. Le autorità, comunque, sembra che abbiamo accertato che in almeno tre casi di stupro avvenuti recentemente nella Capitale, il dna del violentatore coincida. Si tratta di un elemento importante che va aggiunto a quello dell’identikit fornito da una delle vittime che ha detto alle forze dell’ordine che l’uomo quando l’ha minacciata parlava con un marcato accento romanesco.
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Ubriaco e indigente regala 52 mila euro
Pechino
Impiegati australiani accusati di spionaggio Arriva la conferma dalla Cina che 4 impiegati dell'impresa australiana Rio Tinto sono stati arrestati perché sospettati di spionaggio. Il quotidiano China Daily, che pubblica la notizia in prima pagina, scrive che tre degli arrestati sono cinesi e uno australiano. Da sottolineare che la Rio Tinto, una delle più grandi imprese minerarie del mondo, ha interrotto in giugno le trattative per una joint venture con la cinese Aluminium Corporation.
Ferrara
Nuova infuenza caso in Emilia Un nuovo caso di influenza di tipo A H1N1, la nuova influenza, è stato riscontrato in EmiliaRomagna. E' il primo episodio di questo tipo a Ferrara. ''Il paziente - spiega una nota della Regione - un uomo di 45 anni di Ferrara, rientrato da un viaggio a Parigi, ha avvertito i primi sintomi, caratterizzati da una lieve febbre, giovedi' 2 luglio''.
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Mappamondo
Palma di Maiorca
Ubriaco e in apparenza indigente, un "angelo" dei cieli ha distribuito incredibilmente 52mila euro ai viaggiatori in transito all'aeroporto di Palma di Maiorca. Protagonista dell'episodio, un cittadino britannico di 59 anni appena atterrato con un volo proveniente da Manchester, dall'aspetto, secondo la polizia "indigente, sporco, sgradevole" e di "totale abbandono". La provenienza del denaro? Parrebbe lecita, ma i dubbi rimangono. L'uomo aveva 50mila euro in travel cheque e 2mila in contanti ha accompagnato il suo gesto con larghi sorrisi. La polizia lo ha identificato e ha contatto il consolato britannico e ha accertato che il denaro era suo, sembra frutto di una eredità.
giovedì 9 luglio 2009
L’Europa è cambiata di Moisè Asta
Spese folli per i funerali di Jackson Il funerale e la grande cerimonia di estremo saluto alla star del pop, Michael Jackson, che si è tenuta allo Staples Center sono costati alle casse della città di Los Angeles un milione e 400mila dollari. Lo hanno reso noto le autorità cittadine, precisando che i soldi sono serviti per assicurare tutti gli aspetti della sicurezza, i servizi e il controllo del traffico, con oltre 4.000 addetti. Il costo stimato dalle stesse autorità era ben più alto: si ipotizzavano quattro milioni di dollari.
Attentato in Afghanistan
Erano in classe dodici bambini uccisi da un camion- bomba Almeno dodici studenti sono rimasti uccisi in Afghanistan, a causa di un'esplosione avvenuta all'esterno della loro scuola. Vero obiettivo dell'attentato, organizzato pare con un camion bomba parcheggiato e radiocomandato a distanza, un convoglio di agenti afghani, tre dei quali sono morti. Testimoni riferiscono che lo scoppio ha provocato anche morti e feriti tra i civili, alcuni in modo molto grave. Drammatico e purtroppo ormai abituale il panorama apparso ai primi soccorritori: negozi completamente distrutti, finestre infrante per un chilometro intorno. L'esplosivo era probabilmente nascosto sotto il legname riverso in strada ed è stato innescato a distanza; ma secondo una televisione privata di Kabul, la deflagrazione è stata provocata da
un kamikaze. Dunque, si fa sempre più grave la situazione in Afghanistan dove quotidianamente vengono presi d’assalto convogli militari delle forze della pace, oppure compiuti attentati nei confronti di agenti di polizia. Ma a morire sono sempre semplici cittadioni innocenti.
Fra le positività colte, fin qui, a metà strada del G8, piuttosto poco spazio si è dato al gesto umano, moderno, solidale della “tedesca” Angela Merkel – indizio che l’Europa è cambiata, malgrado certi ricorrenti rigurgiti di crudeltà come le vessazioni agli extracomunitari, le schiavizzazioni, l’emarginazione e la criminalizzazione dei più deboli – che si è portata tra le macerie di Onna, quasi a fare ammenda di quanto accaduto 65 anni or sono. L’11 giugno ‘44, in quel borgo piccino e laborioso, i nazisti della Germania di allora (nelle mani di uno psicopatico, sanguinario) sterminarono, per rappresaglia senza appiglio vero, 17 onnesi innocenti, per la cui morte non pagò mai nessuno, visto che, negli anni ‘60, la Procura di Hof archiviò il caso assumendo si trattasse, al più, di omicidio colposo plurimo, caduto in prescrizione. I tedeschi di oggi non la pensano così: ne è prova, oltre alla visita della Merkel che ha rinnovato l’impegno a contribuire alla ricostruzione dell’infelice Onna, anche la gara di solidarietà di cui la Germania tutta si è fatta protagonista in favore della zona devastata dal terremoto. Commovente, in questo quadro, la consegna alla Cancelliera, da parte di un’anonima casalinga, di un fascio di margherite da campo. Un modo semplice di ringraziare, sì per i segni contingenti ma pure per il riconoscimento, a distanza di anni, dei torti dispensati da qualsiasi politica assurda e con la linea del non rispetto dell’uomo con le sue dignità e libertà. Ricordare, perché il male non si ripeta.
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Vertice a L’Aquila
G8, gli sfollati “Più case meno chiacchiere” Il presidente degli Stati Uniti, Barack obama e il presidente del Consiglio Berlusconi in giro tra le case crollate di L’Aquila
Dopo il “We camp” gli aquilani protestano all’insegna del motto “The last ladies”. Berlusconi chiede aiuti per la Palestina di AStolfo PErroNGEllI Obama docet: il suo motto “Yes we can”, dopo avere fatto il giro del mondo è diventato il simbolo di chi protesta. Basta cambiare le parole e il gioco è fatto. Dopo “Yes we camp” di ieri oggi è la giornata di “The last ladies. The last ladies Case subito, si requisiscano e si diano agli sfollati”. È la protesta dei cittadini aquilani, sfollati che denunciano i loro disagi e la mancanza di interventi dopo il terremoto. Un centinaio di manifestanti della
Rete di Comitati cittadini, dell'Associazione 3.32 e di Epicentro solidale hanno occupato simbolicamente un complesso residenziale in viale Carducci, nella zona di Pettino, all'Aquila. Diversi gli striscioni esposti mentre molte ragazze hanno indossato al collo la scritta 'the last ladies'. Alcune di loro hanno tatuato anche sul corpo “Più case meno chiacchiere”. “Prima del terremoto ha detto Claudia Pajewski, c'erano all'Aquila tremila case sfitte, dopo il 6 aprile ne sono
rimaste ufficialmente solo 250. Noi chiediamo che vengano requisiti gli alloggi per i cittadini”. Intanto, continua la contestazione pacifica di Greenpeace che ha occupato la centrale a carbone Enel di Torre Valdaliga Nord, presso Civitavecchia. Tuttavia, questa volta gli attivisti hanno trovato l’opposizione degli operai che hanno chiesto di avere l’0pportunità di lavorare tranquillamente. Piano Marshall per la Palestina Nel frattempo stamattina Silvio Berlusconi ha ribadito che in “Medio Oriente è necessario il varo di un Piano Marshall per il rilancio dell'economia palestinese e la
creazione di un comitato di aiuti'' con la partecipazione anche di privati. La minaccia di Al Qaeda E non poteva mancare Al Qaeda: secondo il sito web israeliano di intelligence Debka dai 15 ai 20 terroristi di al Qaeda, addestrati nei campi del Pakistan e dell'Algeria a sequestrare e far esplodere jet, sarebbero stati infiltrati segretamente in sei Paesi tra Europa, tra cui l'Italia, e il Medio Oriente. Democrazia in pericolo Infine Di Pietro ha acquistato un'intera pagina dell'International Herald Tribune per lanciare un "appello alla comunità intenzionale: la democrazia è in pericolo in Italia".
Clima, arriva il no delle Nazioni Unite Insoddisfatto per le decisioni riguardanti il clima. Questa volta le critiche non arrivano dalla stampa estera ma dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon che attacca gli Otto Grandi. “I progressi sul clima fatti dagli Otto Grandi non sono sufficienti”. I Grandi della Terra, che nella prima giornata del vertice hanno approvato la dichiarazione sull'economia e quella politica
sono concentrati ora proprio sul clima. “Le politiche che sono state annunciate fino ad ora non sono sufficienti” ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite al suo arrivo all'Aquila. E ha aggiunto: “E’ un imperativo morale e politico e una responsabilità storica, per il futuro dell'umanità e dello stesso pianeta Terra”. Sul clima comunque, i Paesi del Mef (Major economies
forum) hanno raggiunto un accordo sul limite dell'aumento a due gradi della temperatura globale. È quanto si apprende da fonti diplomatiche, secondo cui il Mef si è impegnato da subito per trovare “un accordo ambizioso” alla conferenza dell'Onu di Copenaghen sul clima in programma a dicembre. E Barack Obama non esclude che Cina e India possano rivedere le loro posizioni.
Il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon
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Sì dal Senato
L’Italia avrà il nucleare L'Aula del Senato ha approvato con 154 sì, 1 no, 1 astenuto, in via definitiva il ddl Sviluppo. A favore il voto del Pdl, Lega Nord ed Udc. Contro Pd ed Idv che non hanno votato nel tentativo di far mancare il numero legale. Il provvedimento riguarda nucleare e non solo ma anche class action, contributi all'editoria, lotta alla contraffazione. Il ddl sviluppo dopo quattro letture in Parlamento diventa legge con il sì definitivo del Senato. Queste le misure contenute.
Approvato in via definitiva il disegno di legge “Sviluppo”. Previste modifiche sulla contraffazione, editoria e Robin tax di ArCANGElo ArAGoNESE
NUCLEARE l governo avrà la delega per decidere quali tecnologie scegliere, i criteri per l'individuazione dei siti delle future centrali e le compensazioni alle popolazioni che ospiteranno sul loro territorio gli impianti. AGENZIA PER LA SICUREZZA NUCLEARE Sarà costituita l'Agenzia per la sicurezza nucleare. Dovrà dettare le regole tecniche, controllare e autorizzare tutto il ciclo, compreso lo smaltimento delle scorie.
CONTRAFFAZIONE Sara' sanzionato chi trae profitto dalla violazione delle norme sul diritto d'autore. Sopra l’aula del Senato. Sotto un reattore nucleare
ASSICURAZIONI POLIENNALI Sono in arrivo polizze poliennali per l'Rca auto. In cambio di uno sconto, l'assicurato dovra' restare fedele alla compagnia per 5 anni o paghera' una penalita'. FERROVIE PRIVATE Le licenze per il servizio ferroviario passeggeri saranno rilasciate solo a imprese italiane o con sede in un Paese legato da vincolo di reciprocita'.
GAS Eliminata la proroga dei tetti antitrust alla vendita di gas dal 2010 al 2015. Resta il tetto del 61% fino a tutto il prossimo anno. PETROLIO Aumentate le royalties dal 7 al 10%, a partire dal primo gennaio 2009, sull'estrazione di idrocarburi in Italia. I maggiori introiti saranno finalizzati alla riduzione del prezzo dei carburanti nelle regioni interessate. Previste anche norme autorizzative più snelle per i giacimenti italiani, compresa l'area dell'Alto Adriatico. Confermato l'obbligo per i gestori delle sta-
2010. CLASS ACTION Introdotta una nuova disciplina che varrà solo dal momento dell'entrata in vigore della legge. Nessuna possibilità dunque per i risparmiatori coinvolti nei crac finanziari degli ultimi anni di ricorrere all'azione risarcitoria collettiva, poichè è stata esclusa la retroattività. L'entrata in vigore della prima normativa in materia, targata governo Prodi, è stata fatta slittare continuamente in attesa del via libera definitivo del ddl sviluppo. Il decreto legge varato dall'esecutivo la settimana scorsa ne sposta ulteriormente l'applicazione al primo gennaio 2010.
RETI D'IMPRESA Le imprese che si metteranno in rete potranno godere delle stesse agevolazioni dei distretti industriali.
zioni di servizio che riforniscono gli autotrasportatori di comunicare i prezzi dei carburanti al Mse. EDITORIA E ROBIN TAX
L'addizionale Ires sulle compagnie petrolifere aumenta dal 5,5 al 6,5% e 1e risorse saranno destinate per coprire il ripristino del fondo per l'editoria con 140 milioni divisi nel biennio 2009-
ADDIO A VECCHIE LAMPADINE E FRIGO Grazie a due emendamenti del Pd, spariranno progressivamente dal mercato le lampadine a incandescenza e i frigoriferi di classe inferiore alla A.
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La ricerca scientifica
Spermatozoi in vitro contro l’infertilità Un medico analizza uno degli spermatozoi in provetta
La scopertà è il risultato della attività svolta dall’equipe di Karim Nayerna. Ma resta la scetticità della comunità scientifica di MArIA SAlEMI
mentato a New Scientist Robin Lovell-Badge, del National Institute for Medical Research di Londra - questo non significa che questi spermatozoi siano normali". Battezzati In Vitro Derived Sperm
Le cellule staminali embrionali umane potrebbero rappresentare una fonte di fertilità per i maschi: infatti a partire da linee di staminali embrionali sono stati creati per la prima volta spermatozoi umani. Il risultato è dell'equipe di Karim Nayernia presso la Newcastle University e il NorthEast England Stem Cell Institute (NESCI) che è una collaborazione tra le università di Newcastle e Durham, e il NHS Foundation Trust. Creati spermatozoi umani Secondo quanto riferito sulla rivista Stem Cells and Development, gli spermatozoi sono stati ottenuti prendendo le cellule staminali degli embrioni umani (donati da coppie che si erano sottoposte a fecondazione assistita) e coltivandole in provetta con speciali fattori di crescita fino a trasformarle in cellule germinali, ovvero le cellule riproduttive che normalmente sono contenute nei testicoli e nelle ovaie. L'ultimo passo è stato far maturare
queste cellule fino a formare gli spermatozoi con il processo naturale detto 'meiosi'. Un video per la credibilità della scoperta Ma nonostante il team britannico, per dare credibilità al suo studio, abbia anche prodotto un video che dimostrerebbe la mobilità degli spermatozoi, questo non basta a ridurre lo scetticismo di molti scienziati: "Sebbene abbiano la coda e possano nuotare - ha com-
(IVD) o sperma derivato in vitro, gli spermatozoi sono stati creati a partire da cellule staminali di embrioni umani maschili; la stessa operazione non é riuscita partendo da staminali di embrioni umani femminili, segno che il cromosoma maschile, mancante nel Dna delle staminali femminili, è fondamentale per la maturazione dello sperma. Le staminali embrionali sono state coltivate in provetta in un mezzo di coltura contenente
acido retinoico e così trasformate in cellule della linea germinale. Poi queste ultime hanno subito il normale processo di maturazione fino a dare spermatozoi maturi che, almeno apparentemente, assomigliano a spermatozoi naturali; anche se resta da chiarire se al di là delle somiglianze morfologiche, questi spermatozoi in provetta siano funzionali come quelli veri. Servono studi sulla validità della scoperta Secondo quanto avrebbe riferito Nayernia al magazine New Scientist, serviranno ulteriori studi per capire se questi spermatozoi sono buoni; inoltre la sua equipe avrebbe anche creato una sorta di testicolo artificiale per favorire la maturazione degli spermatozoi a partire da staminali. "Si tratta di uno sviluppo importante - ha sottolineato Nayernia - che permetterà di capire cosa porta alla sterilità maschile, cause e meccanismi e perché un giorno potrebbe servire a scovare nuovi metodi per aiutare le coppie sterili ad avere un figlio". Gli esperti hanno sottolineato però che non hanno intenzione di usare questi spermatozoi per la fecondazione assistita, ma solo per studi sulla fertilità maschile.
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La notte bianca contro il bavaglio
Nasce Il Fatto «Il giornale giustizialista» Padellaro e Travaglio lanciano il nuovo giornale nel corso della Notte bianca contro il Ddl sulle intercettazioni. Sarà in edicola a settembre. E c’è l’attacco del Foglio di Ferrara. dI
FrAnCeSCo nArdI
«Berlusconi non salirà mai al Quirinale». È questo il messaggio che si può estrapolare dalla “Notte bianca contro la legge bavaglio” organizzata dai fondatori de Il Fatto, il nuovo quotidiano diretto da Antonio Padellaro che sarà nelle edicole dal prossimo 23 settembre.
Una lunga serie di interventi di giornalisti, intellettuali e artisti ha tenuto banco per oltre 6 ore all’Alpheus Multiclub di Roma, locale che da sempre rappresenta un punto di riferimento per il pubblico giovanile della sinistra capitolina. Fin dalle prime ore è apparso chiaro che il risultato della manifestazione avrebbe assunto i contorni di un successo. Al punto da suggerire l’impressione che gli organizzatori, molto prudentemente, abbiano forse sottostimato la loro capacità di aggregazione. La manifestazione, trasmessa in diretta dal sito Antefatto.it, si è svolta nella sala più grande del locale. Ma ovunque, in tutte le altre sale, nel cortile e nella piazza antistante sonostati piazzati schermi che hanno permesso a quella che alla fine è diventata una vera e propria folla di seguire la lunga serie di interventi e siparietti. Mattatore della serata è stato Marco Travaglio, il cui appeal sul pubblico ha messo presto in ombra tutti gli altri; il giornalista ha presentato, intratte-
nuto il pubblico e duettato con gli artisti in esilaranti rappresentazioni di testi di intercettazioni tra Berlusconi “Silviuccio” e Dell’Utri “Marcellino”, e fatto da spalla, alla maniera di Serena Dandini, a Caterina Guzzanti, per l’occasione c a l a t a nelle improbabili vesti di una sgrammaticata Mariastella Gelmini. Gli interventi di Furio Colombo, Paolo Flores D’Arcais e Pancho Pardi hanno fatto il resto, rispondendo in pieno a quelle che ragionevolmente dovevano essere le aspettative del vasto pubblico accorso. Motivo dominante è stato quello dell’opposizione al Ddl sulle intercettazioni, la cosiddetta “Legge bavaglio”: «Un grido chiaro e forte contro ogni forma di censura e prevaricazione alla libertà di stampa e informazione». La coincidenza con l’inizio del G8, probabilmente non casuale, ha completato definitivamente il quadro, conferendo all’atmosfera militante quel fremito in più che ha reso ancora più “attuali” le varie emergenze democratiche denunciate nel corso della serata. Denunce che gli organizzatori non lasciano senza una proposta di soluzione concreta: ed ecco Il Fatto. Il nuovo giornale è presentato, infatti, come il baluardo dietro il quale è chiamato a raccolta l’antiberlusconismo più intransigente. Proposito che viene divulgato, dal palco, in questa forma inequivoca: «Il Paese, da questo momento, è nelle nostre mani». Le polemiche non mancano. A promuovere quella più diretta è stato il Foglio di Ferarra che
ha definito il nuovo progetto «giustizialista e forcaiolo». Immediata la reazione di Padellaro affidata a Dagospia: «abbiamo trovato una ragione in più per caricarci di tanti problemi. Non darvela vinta. E non darla vinta a chi pensa che in Italia fare giornalismo significa costringere i lettori a ingoiare di tutto. Anche che Papi Silvio è un benefattore di fanciulle bisognose. Caro Ferrara, grazie di esistere». Il Fatto, che sarà composto di sedici pagine tutte a colori e di una versione web, si picca di non aver chiesto, e di non voler chiedere per il futuro, finanziamenti pubblici «concessi da questo o quel partito». Il giornale di prossima uscita, per il momento sembra poter ambire a un buon successo, almeno così sembra, dato che la soglia delle diecimila prenotazioni, posta come condizione per la fattibilità del progetto editoriale, sembra esser stata abbondantemente superata: «Il prezzo della nostra libertà di informare e del diritto di essere informati dipende dal numero di copie che i lettori acquisteranno in edicola, ma soprattutto dagli abbonamenti che raccoglieremo prima di partire. Più abbonamenti, più libertà». La sfida è lanciata; non resta che vedere come andrà a finire.
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Avvenire
Un nemico? L’egoismo Quando i potenti della Terra si incontrano hanno in realtà un unico comune nemico: l’egoismo. E sono purtroppo gli egoismi nazionali, spesso mascherati da ragion di Stato, a far fallire i progetti più ambiziosi oppure a svuotare di senso i migliori propositi. L’altolà sul clima che India e Cina potrebbero opporre al G8 dell’Aquila che ha preso avvio ieri è un esempio lampante di come gli interessi dei singoli possano andare a detrimento di quel fantasma che si suole chiamare ' bene comune': un concetto antico, già di San Tommaso, poi di Locke e Montesquieu e oggi più che mai di Benedetto XVI, tanto bello e semplice da invocare quanto difficile da perseguire. [...] (dall’editoriale di Giorgio Ferrari)
nerO
su
bIancO
Le opinioni degli altri
Accordo anticrisi il G8 dice di sì la stampa
Ripresa non prima del 2010 Un documento ad amplissimo raggio, frutto di mesi di lavoro delle maggiori diplomazie mondiali e approvato rapidamente dai vertici del G-8; un impegno, solenne ma generico, a risolvere pressoché tutti i problemi del pianeta, dall’inquinamento alla povertà. Buone parole [...]; per il momento, però, solo buone, bene auguranti parole. Intanto il Fondo Monetario continua nel valzer delle previsioni con cifre che [...] mostrano semplicemente che la ripresa, che si spera arrivi presto, è comunque spostata un po’ più in là, al 2010. C’è qualcosa di un po’ irreale in ogni riunione del G8 ma particolarmente in questa che vede i leader delle maggiori potenze del pianeta riuniti a convegno in una città in cui la terra non smette di tremare per parlare di un’economia globale che non smette di sobbalzare. [...] (dal commento di Mario Deaglio)
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CORRIERE DELLA SERA
Polemiche stemperate Il colloquio sembrava destinato ad avere un’importanza laterale sul palcoscenico del G8. Invece, la visita di cortesia di Obama a Napolitano è diventata uno snodo decisivo del vertice. Il riconoscimento non rituale, perfino caloroso verso il capo dello Stato da parte del presidente statunitense si è proiettato sullo stesso governo. E le parole di amicizia e di stima reciproca hanno permesso a Silvio Berlusconi di ricevere i suoi ospiti preceduto dai complimenti di Obama sulla forte leadership italiana: un aiuto prezioso per ridimensionare le polemiche della stampa britannica e americana, soprattutto; e per esorcizzare i fantasmi di un accerchiamento internazionale [...]. (dalla “nota” di Massimo Franco)
la Repubblica
Il Messaggero
Il manifesto delle intenzioni
Smentiti i profeti di sventure
"Abbiamo fatto un miracolo", dice Berlusconi al termine della prima giornata del G8 a L'Aquila. Ma se questo è vero dal punto di vista del format, lo è meno dal punto di vista dei contenuti. Il sedicente "accordo" raggiunto dai Grandi del Pianeta sul rilancio dell'economia e sulla ri-regulation della finanza ruota intorno a un impianto quasi moroteo: "Brevi cenni sull'universo". Un manifesto di intenzioni universalmente condivisibili, perché volutamente generiche. Come da copione. Nessuno si aspettava nulla, da questo appuntamento mondiale che serviva molto più al capo del governo italiano che a tutti gli altri. E il nulla, puntualmente, è arrivato. Non tanto per l'inefficienza dell'ospitante (l'Italia), quanto per la dissonanza tra gli ospiti (Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia e Germania)
e per l'insufficienza dello strumento (il G8). La crescita doveva essere il piatto forte del summit. E il piatto è rimasto sostanzialmente vuoto. Gli Otto (a dispetto del miracolismo berlusconiano) non hanno moltiplicato pani e pesci. Nel documento finale l'analisi della congiuntura resta contraddittoria: ci sono "segnali di stabilizzazione", ma la situazione rimane "incerta" e permangono "rischi significativi per la stabilità economica e finanziaria". "People first", questo sì. Priorità assoluta alle persone, a chi non ha lavoro, a chi lo ha perso. Ma sono parole. Nei fatti, nessun nuovo "stimolo", nessun altro "Piano Marshall", per sostenere economie da mesi allo stremo. Chi può, farà per conto suo. [...] (dall’editoriale di Massimo Giannini)
Le parole del presidente Obama di apprezzamento per la capacità del governo del nostro Paese di organizzare efficacemente il G8 hanno fatto giustizia una volta per tutte delle previsioni di una parte della stampa britannica di una prossima uscita dell’Italia dal gruppo degli otto Paesi più industrializzati. I risultati ampiamente positivi sinora ottenuti su i temi economici, finanziari e ambientali dal vertice aquilano hanno dato sostanza al successo meritato del lavoro preparatorio di tanti mesi. L’Italia ha dato prova di leadership, smentendo i profeti di sventura. Questi ultimi, piuttosto, dovrebbero essere più attenti a predire cadute del prodotto nazionale quale quelle che avrebbero fatto uscire l’Italia dal G8. Nel 2009 il prodotto interno lordo britannico potrà scendere al di
sotto del nostro a causa della caduta del valore della sterlina e del pesante impatto causato dalla crisi del settore finanziario. E al di sotto del nostro prodotto interno lordo, ricordiamocelo, si trovano quelli di Paesi come il Canada e la Russia che pure fanno parte del G8 e che nessuno si sogna di estromettere dal consesso. Il sorpasso del Pil inglese su quello italiano è destinato dunque addirittura a rovesciarsi già quest’anno, come è stato autorevolmente stimato dagli esperti di Oxford Economics. Chi allora dovrebbe uscire dal G8? Non ci permettiamo di impartire lezioni a riguardo, perché nutriamo nei confronti del Regno Unito il rispetto che vorremmo per il nostro Paese. (dall’articolo di Franco Reviglio)
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Accordo anticrisi, il G8 dice di sì
la Repubblica
Obama, l’amico americano, ha riabilitato l’Italia e il premier Con la forza che la sua figura sprigiona, e con il prestigio ineguagliato della nazione che rappresenta, Barack Obama ha detto all'Italia che al tavolo dei Paesi che aspirano alla guida del mondo, un posto per noi c'è ancora e deve esserci. Questo è il risultato vero che il nostro Paese, il governo Berlusconi e i futuri governi italiani, incassano nel primo giorno decisivo del G8 e che l'Italia può riporre in cassaforte come un capitale che potrà essere speso nei quattro, od otto anni, nei quali Barack Obama resterà presidente. Non c'era dunque bisogno che il "New York Times" gli chiedesse ieri di prendere il timone di questa edizione del G8, perché dal momento in cui ha messo piede in Italia si è visto benissimo chi sia il sole at-
il Giornale
Che batosta per i gufi Alla fine le temute foto sono uscite. Foto di escort? Villa Certosa? Palazzo Grazioli? Bacio saffico o doccia lesbo? Topolanek scatenato? Festini hard? Macché. Le foto del giorno sono quelle di Obama e Berlusconi che passeggiano fra le macerie dell’Aquila. Il presidente americano in manica di camicia che si avvicina ai vigili del fuoco e dice loro: «Avete fatto un buon lavoro». Il premier italiano che fa da compunto padrone di casa. E poi la Merkel, e poi Medvedev, anche loro fra le case distrutte, i Grandi della Terra che per una volta diventano Grandi sulla terra. Eccole qui le foto che tutti temevano. [...] Chissà come saranno delusi i gufi che favoleggiavano di esclusioni dell’Italia dal G8 [...] (dall’editoriale di Mario Giordano)
Da sinistra, Obama, Sarkozy, Berlusconi
torno al quale ruota il sistema che noi definiamo "occidentale" e che il resto del mondo accetta o subisce. Per ora compresa anche quella Cina che, nella partenza affannosa del suo presidente Hu Jintao, l'as-
sente giustificato, ha mostrato che sulla propria stupenda crescita industriale e finanziaria ancora pesa, come aveva ricordato garbatamente il presidente Napolitano, quella vulnerabilità e incompiutezza
civile che ne limita la capacità di leadership internazionale. Se il G8 in sé, come istituzione, è da tempo un organismo incurabilmente obsoleto che non può essere ringiovanito neppure suonandolo come una fisarmonica che si allarga e si restringe, le polemiche sulle "agende", sul lavoro dei portatori di carta, i cosiddetti "sherpa" che sfornano i documenti annunciati non cambiano il fatto essenziale: dal momento che esso esiste, e in attesa che qualcosa di meno ingombrante e macchinoso venga creato, è meglio stare dentro, piuttosto che starne fuori. E per i più piccoli fra i grandi, come l'Italia, è doppiamente necessario parteciparvi [...] (dal commento di Vittorio Zucconi)
CORRIERE DELLA SERA
Sulla questione clima pesa l’incognita cinese Il G8 dell'Aquila [...] non è rimasto orfano del presidente Hu Jintao. Perché la Cina entrerà in scena soltanto oggi nel formato del G14, ma anche perché gli Otto hanno mostrato coraggio decisionale proprio là dove Hu Jintao, prima di rientrare improvvisamente a Pechino, aveva comunicato al presidente di turno Berlusconi il suo scetticismo: nella difesa dell'ambiente. Per la prima volta gli Otto si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas serra del 50 per cento entro il 2050 (rispetto ai livelli del 1990, anche se Obama preferirebbe fissare il riferimento al meno severo 2005). Il solito proclama, le solite buone intenzioni destinate a rimanere lettera morta? Forse no, perché i Paesi più industrializzati, recependo le critiche di quelli emergenti, promettono che per loro il taglio sarà dell'80 per cento.
Così, dicono gli otto Grandi, si riuscirà a ottenere che la temperatura globale non salga di più di due gradi rispetto all'era pre-industriale. E qui torna in gioco Hu Jintao. Perché senza la partecipazione di Cina e India l'accordo di ieri rischierebbe di giungere moribondo alla conferenza di Copenaghen incaricata di disegnare il dopo Kyoto. Perché senza Cina e India gli stessi europei danno diverse interpretazioni dei loro accordi in sede Ue, figurarsi gli americani. Oggi, insomma, l'assenza di Hu si farà sentire. Forse anche lui direbbe no. Ma soprattutto è improbabile che la sua acefala delegazione dica sì. E così dovrà ricominciare quella rincorsa della Cina che oggi, come mai prima, tiene in ostaggio il mondo. Non è forse vero, in tema di crisi economica e finanziaria, che la Cina ha stimolato il suo
mercato interno più di chiunque altro e continua a crescere dell'otto per cento? Non è forse vero che la Cina finanzia buona parte del deficit statunitense? Il G8 di ciò è perfettamente consapevole come lo è il G20 e la sua diagnosi, tutta prudenza diversamente da quella sul clima, non ha riservato sorprese. E' vero che esistono segnali di miglioramento, ma la ripresa ancora non c'è ed è prematuro parlare di exit strategy per prevenire che i massicci stimoli già varati inneschino inflazione o portino alle stelle i debiti pubblici. Bisogna invece tenere la rotta, preparare un sistema di regole (i global standards voluti dall'Italia), rafforzare e riformare il Fondo monetario, colpire i paradisi fiscali. E, con urgenza, lottare contro la disoccupazione. [...] (dall’editoriale di Franco Venturini)
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il Giornale
Le esequie di Michael Jackson: quando Youtube batte la tv Dopo la cerimonia privata al cimitero Forest Lawn, il corpo ultrapop di Michael Jackson è stato trasportato allo Staples Center di L.A. per il memorial più transmediale che la storia della nostra cultura occidentale abbia finora registrato. In «Thriller» voleva esse zombie e, fasciato in una bara d’oro, Jacko ha partecipato al suo funerale da zombie. Il memorial per MJ è il funerale di Lady Diana più il Live Aid e Live 8, è il cordoglio in mondovisione per la morte di Madre Teresa più l’orfanità dei fans, inconsolabile, da Elvis, da Lennon in poi. Le tv di tutto il mondo hanno trasmesso questa «messa secolare» per un’audience stimata intorno al milione di persone. Meno di altri celebri funerali mediatici, ma la ragione è presto detta: la
I funerali di Michael Jackson
vera esplosione mediatica riguarda la Rete. Il mondo globalizzato è ormai percorso da ondate emotive che i grandi media, come la tv, non riescono più a contenere e dominare. Dal giorno della sua morte, Jacko è diventato il soggetto principale del web 2.0. I noti-
ziari tv hanno subito dato la notizia ma non sono più stati in grado di gestirla, almeno dal punto di vista emotivo. YouTube e i social network hanno incominciato il loro silenzioso tam tam, Twitter è esploso, Google è impazzito, al limite del collasso (bastava digitare la lettera «emme» perché appa-
risse il nome del Re del Pop). I turisti che si trovavano a New York si ammassavano a Times Square solo per farsi fotografare col cellulare avendo alle spalle lo schermo gigante che trasmetteva le sue clip. Ieri sera è andato in onda un altro grande, perfetto evento mediatico ma a differenza dei precedenti non aveva più un andamento verticale (finora è sempre stata la tv a scandire la temporalità delle cerimonie) ma orizzontale. Come se la tv fosse diventata un enorme deposito, una smisurata cineteca da cui attingere materiale per alimentare Internet. Tra la morte (25 giugno) e il tributo (7 luglio) c’è stato un lasso di tempo che ognuno ha riempito secondo i propri gusti. (dal commento di Aldo Grasso)
la Repubblica
l’Unità
Felicità interna lorda, altro che il Pil
Riecco Giovanardi
Felicità interna lorda. Un indicatore che smonta il mito occidentale del reddito, sostituendolo con soddisfazione personale, speranza di vita, politiche ambientali. Il Costa Rica vince, è il paese con il Fil più alto. Ci si vive bene, a lungo, in armonia con la natura. Mentre i leader riuniti in Italia per il G8 si preoccupano di Pil e deflazione, la seconda edizione dell’"Happy planet index", che indica il tasso di benessere sostenibile, premia standard alternativi: impronta ecologica del sistema produttivo, lunghezza e pienezza dell’esistenza. La ricchezza non può comprare la felicità. Alibi o buon senso? "In questa età di incertezza, di crisi grave, le persone temono il futuro" scrive The New Economics Foundation (Nef), l’organizzazione non governativa britannica che ha redatto la classifica delle nazioni più felici. Con un obiettivo: far capire che le priorità della gente sono ora diventate altre. Merce e soldi, petrolio e titoli non hanno reso il mondo un posto migliore, figuriamoci noi. Anzi, molte potenze economiche (Usa, Cina, India) erano più felici venti anni fa, ecosistemi e risorse erano
Ci eravamo dimenticati di lui, come di tanti altri pollicini persi nella favola della maggioranza. Invece si è svegliata la bella addormentata Giovanardi. Ed eccolo lì, che prova a bucare la bolla mediatica, per chiedere la regolarizzazione delle badanti. Apriti cielo. La reazione della Lega è barbarica. Ma, ci si domanda tra noi umani: dov’era Giovanardi mentre si discuteva la legge che doveva cancellare per sempre il buonismo della sinistra? Magari anche lui avrà una mamma assistita da un’immigrata. O magari anche a lui farà impressione sentire ogni giorno che un clandestino cade da un ponteggio o viene arso vivo, come a Viareggio, da fuoco che non distingue tra italiani e stranieri, regolari o no. Mentre l’incredibile Capezzone spiega in tv che, siccome la legge non è retroattiva, non colpirà i clandestini da tempo in Italia. Benissimo. Allora la sanatoria non si farà perché è già stata fatta? Insomma, la bolla mediatica è una balla continua. (dal corsivo di Maria Novella Oppo)
meno sfruttati. Guarda il Costa Rica, che ha scalzato il paradiso dell’arcipelago Vanuatu, Oceano Pacifico meridionale, dal primo posto dell’indice 2006: più dell’85 per cento degli abitanti si dichiara felice di vivere nel paese latino americano, "la speranza di vita è di 78,5 anni, il paese non è lontano dall’aver trovato l’equilibrio tra i suoi consumi e le sue risorse naturali, il 99 per cento dell’energia che produce deriva da fonti rinnovabili", segnala Nic Marks, uno degli autori dello studio. Ma l’America latina è tutta allegra, monopolizza ben nove dei primi dieci posti. Consumare e consumare non porta da nessuna parte. Non a caso a guidare la classifica sono paesi a reddito medio, i ricchi e sviluppati stanno invece a metà. Nella lista, stilata sulla percezione degli abitanti di 143 paesi, la maggior parte delle nazioni "verdi" e contente si concentra in America Latina, la prima tra le europee è l’Olanda (43esima), l’Italia è 69esima (slittata dal 66esimo posto del 2006), prima di Francia, Uk e Spagna ma dopo la Germania [...]. (dall’articolo di Alessandra Retico)
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CORRIERE DELLA SERA
Dai vicoli al villaggio globale ecco l’ondata dei neomelodici Snob di tutto il mondo tremate, uno spettro s’aggira per l’Europa, lo spettro delle centinaia di guaglioni canterini clonati all’ombra del Vesuvio. Eccoli i nuovi neomelodici, o postmelodici, raccolti nel libro Vesuvio pop, la nuova canzone melodica napoletana, un esercito di canterini eredi di Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio. Si fanno largo nei vicoli, alle feste di piazza e ai matrimoni, poi passano a studi di registrazione artigianali, a case discografiche undeground che spuntano come funghi sfornando cd a getto continuo, tentando il salto dalle strade alla ribalta. È uno strano fenomeno, tutto napoletano, con tv private che trasmettono musica 24 ore su 24, con sale da concerti sempre strapiene, tutti ormai popolarissimi tra i vicoli e le «guagliuncelle», e pronti a lanciare nell’immaginario popolare la loro immagine di divi alla D’Angelo e alla D’Alessio di oggi. E allora fuori i nomi delle «promesse»; Alessio è il capostipite del movimento, quello che ha sposato la tradizone con un pizzico di soul, che canta anche in spagnolo e il cui brano Ma si vene stasera spicca nella colonna sonora di Gomorra. Tra quelli con un piede nel successo c’è Raffaello, 22 anni, inventore del «Pop Nap Sound», anche il suo hit La nostra storia si può ascoltare in Gomorra e i suoi brani sono trasmessi da Radio Deejay e perfino dalla tv francese. Tra gli altri big Rosario Miraggio, figlio d’arte di Franco Miraggio (neomelodico scomparso da poco) cresciuto nelle tv locali: in concerto duetta spesso con D’Alessio che ha prodotto il suo ultimo album Prendere o lasciare.
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Tony Colombo (siciliano di nascita) è un altro pretendente che canta nei palazzetti dello sport di mezza Italia e ha un buon seguito anche a New York; il suo ultimo cd si intitola, provocatoriamente, Si accettano scommesse. Tra le promesse Gianni Fiorellino con due partecipazioni a Sanremo giovani (quarto nel 2002 con Ricomincerei), dischi come Featuring con Dodi Battaglia dei Pooh e collaborazioni con bluesmen come Roberto Ciotti e ancora Vito Sirio recente vincitore del Festival di Napoli, Nando Mariano scoperto da Nino D’Angelo, Mimmo Dany soprannominato il «molleggiato neomelodico» per la sua vena leggermente rock (ha anche diretto e girato il film me ne vado in vacanza, e ancora Tony Arco, la sexy cowgirl Valentina, Fortuna che ha inciso un album con Caterina Balivo e tantissimi altri, che fanno gavetta dura e spesso sbucano nelle trasmissioni di punta di Mediaset e Rai aspettando l’occasione giusta. Non a caso sono tutti belli e curano molto l’immagine, non si sa mai. «Non sono un cantante alla Mario Merola né per lo stile né per i contenuti delle canzoni», diceva D’Angelo nel 1986. Il pop postmelodico è l’evoluzione di quella filosofia. «Io ho fatto un disco dai suoni un po’ più americani per distinguermi dagli altri - dice oggi Alessio - perché queste canzoni sono tutte uguali, parlano sempre d’amore». «Io voglio cantare il romanticismo in modo moderno, senza dimenticare le radici ma vivendo nel mondo di oggi», passata dal mondo dei pianobar a quello dei dischi. (dall’articolo di Antonio Lodetti)
La migliore di oggi
Giannelli sul Corriere
il Riformista
Chi vuol scacciare le badanti danneggia le donne italiane Il termine “badante” non è neanche tradotto dall'italiano, nella letteratura internazionale, quando si parla del nostro anomalo welfare. Più che anomalo, Chiara Saraceno preferisce chiamarlo «inesistente». Da Berlino la sociologa segue con ansia la polemica in Italia sul pacchetto sicurezza e sulla sanatoria per le badanti proposta da Giovanardi. Già due anni fa, in un volume del Mulino sulle politiche del welfare (La riforma del welfare. Dieci anni dopo la “Commissione Onofri”, a cura di Luciano Guerzoni), la sociologa sottolineava che l’assenza di aiuti alle donne per accudire gli anziani e i bambini le ha spinte a organizzarsi un «proprio welfare informale» imperniato molto sull'immigrazione irregolare. Perché «si offre a basso prezzo, consentendo il ricorso a servizi privati anche ad ampie fasce del ceto medio». La gran parte di questo mercato della cura si è sviluppato mentre «lo Stato centrale è rimasto per lo più a guardare». Salvo poi ricordarsene quando si tratta di pic-
chiare duro contro gli immigrati. Così, contestualmente con la Bossi-Fini del 2002, è stata promossa la più grande sanatoria della storia repubblicana. E adesso, mentre si procede nuovamente con una legge-manganello, si propone un'altra regolarizzazione di massa, stavolta per le badanti. «A noi sembrano più utili commenta Saraceno - perché suppliscono alle enormi carenze sulle politiche per la famiglia, ma è evidente che non è l'unica categoria a rischio. Il governo ha la coda di paglia, ha paura di alienarsi una fetta consistente della popolazione. Ma cosa ne sarà di chi sta perdendo il lavoro in molte fabbriche del Nord, a causa della crisi, e non riesce a trovarne un altro in tempo per il rinnovo del permesso di soggiorno? Si tratta di miriadi di persone che rischiano di passare dalla condizione di regolarità attuale alla clandestinità». La legge rischia di creare nuovi clandestini invece che di scongiurarli. [...] (dall’articolo di Tonia Mastrobuoni)
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Firenze
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Punito giornalista ex della Nazione
Bambino nato invalido Risarcimento alla famiglia
Il leghista Salvini chiede scusa ai napoletani
Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Toscana ha condannato, con decisione unanime, Franco (Francesco) Carrassi, ex direttore della Nazione, alla sanzione di 12 mesi di sospensione dall'esercizio della professione. Il procedimento era stato aperto lo scorso 26 febbraio, dopo la pubblicazione sulla stampa di brani di intercettazioni telefoniche della Procura fiorentina che sta indagando sulla trasformazione urbanistica dell'area di Castello, di proprietà Fondiaria-Sai. Carrassi era accusato «nella sua qualità di direttore del quotidiano “La Nazione”, di avere violato i doveri di cui all'art. 2 della legge n. 69/1963, così come individuati dalla “Carta dei doveri del giornalista” dell'8 luglio 1993, condizionando la propria attività direzionale e la funzione giornalistica agli inte-
Il giudice monocratico di Venezia ha riconosciuto ad una famiglia residente nel veneziano un risarcimento danni di circa 2,5 milioni di euro a conclusione di una causa legata ai danni cerebrali subiti dalla figlia nata nel 2002 con una tetraparesi spastica causata da un parto molto difficile. I genitori della piccola, invalida al 100%, avevano avviato la causa alcuni anni fa citando l'Asl 12 e due medici, uno dei quali però è poi risultato estraneo alla vicenda. La battaglia legale durata cinque anni è stato segnata da alcune perizie, con la segnalazione di alcune presunte negligenze in sala operatoria. I consulenti di parte del giudice avevano rilevato, tra l'altro, che un semplice taglio cesareo avrebbe ridotto i danni subiti dalla nascitura.
Dopo le polemiche arrivano le scuse. Il leghista Matteo Salvini, finito nei giorni scorsi nella bufera per i cori da stadio contro i napoletani alla festa di Pontida, si è scusato questa mattina di fronte alle telecamere durante la visita ad un campo rom abusivo nella zona sud ovest di Milano. «Se qualche napoletano si è sentito offeso mi scuso - ha detto Salvini -. Tutte le persone di buonsenso sanno che la politica è diversa dal calcio. Chi ha un minimo di ironia capisce che quello che accade in uno stadio è diverso dalla politica». Salvini ha poi aggiunto: «Non ce l'ho coi napoletani come non ce l'ho con i veronesi, con i bergamaschi o con gli interisti». «A chi non ha capito la mia ironia do appuntamento al prossimo Milan-Napoli», ha concluso scherzando.
ressi personali e a quelli del gruppo imprenditoriale con il quale era in contatto (Sai-Fondiaria). Carrassi aveva redatto e pubblicato un editoriale ispirato ai voleri e agli interessi del predetto gruppo e aveva dimostrato disponibilità ad assecondare gli interessi di quest'ultimo, ottenendo in cambio il beneficio di un soggiorno vacanza in un villaggio turistico della Sardegna o la promessa di un soggiorno vacanza dello stesso tipo per la stagione a venire. Aveva poi sollecitato un esponente del gruppo a far sì che al più presto gli venisse dato l'incarico di direttore delle relazioni esterne del gruppo imprenditoriale medesimo». Questi atteggiamenti secondo l' accusa, compromettono il rapporto fiduciario tra il giornale e i lettori, il prestigio e la credibilità del quotidiano.
Lazio
Pescara
Bandi per assegnare i beni della mafia
Sequestrati 500 chili di carne non a norma
Sono due i bandi per interventi di ristrutturazione o riqualificazione di beni immobili pubblicati in questi giorni dalla Regione Lazio. Ne ha dato notizia l' assessore della Regione alla Sicurezza Daniele Fichera nel corso di una conferenza stampa. Il primo bando, di 2 mln di euro, è rivolto a tutti i Comuni che hanno avuto in gestione dal Demanio un bene confiscato alla criminalità, ma anche alle associazioni di volontariato, alle cooperative sociali, alle comunità terapeutiche e ai centri di recupero per tossicodi-
Otto persone denunciate e 500 chili di carne macellata sequestrata dal Corpo forestale dello Stato di Pescara su 50 controlli effettuati nella provincia. I reati per i quali sono scattate le denunce vanno dalla produzione e lavorazione di carni in assenza di autorizzazione, alle violazioni delle norme igieniche; dalla detenzione di animali in condizioni non compatibili alla loro natura, all'attivazione di impianti di macellazione del tutto abusivi.
pendenti. I stanziamenti serviranno a finanziare opere strutturali per il ripristino dell'agibilità del bene o per la sua messa in sicurezza, compreso l' abbattimento delle barrire architettoniche e l'adeguamento alla normativa antincendio. Ciascun progetto potrà essere finanziato per un importo massimo di 100 mila euro. Il secondo, di 300 mila euro, riguarda attività e iniziative di educazione alla legalità, connesse con l'utilizzo di un bene confiscato alla criminalità.
Oltre alla carne sono stati sequestrati quattro locali adibiti a stalle in totale assenza di norme igienico-sanitarie (dove gli animali vivevano al buio totale tra sporcizia e deiezioni, senza ricambi di aria pulita); agende personali e documenti dove si annotavano vendite in nero di carni di vitello; marchi auricolari non legali e 37 bovini detenuti in condizioni non igieniche.
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POrtaFOglIO
Gruppo petrolifero
L’Eni va in Messico e chiude in Sardegna Eni ha avviato la produzione di petrolio dal giacimento Thunder Hawk, situato nella parte centrale del Golfo del Messico statunitense nel Mississippi Canyon Block 734. Lo annuncia il gruppo petrolifero in una nota. Il giacimento Thunder Hawk si trova a circa 145 miglia a sud est di New Orleans a una profondità d'acqua di 1.700 metri. Scoperto nel 2004, Thunder Hawk è uno degli asset nel Golfo del Messico acquisiti da Dominion nel 2007 ed è stato sviluppato attraverso tre pozzi sottomarini collegati a un'unità di produzione semisommergibile con una capacità di trattamento di 45.000 barili di petrolio al giorno e circa 2 milioni di metri cubi di gas al giorno. Nel giacimento, Eni ha una quota del 25%. Gli altri partner sono Murphy Oil (37,5% e operatore), Statoil (25%) e Marubeni Oil & Gas (USA) Inc. (12,5%). Intanto in Sardegna dal primo agosto dovrebbe chiudere l'impianto di cracking dello stabilimento petrolchimico di Porto Torres. Il presidente regionale, Cappellacci, ha annunciato che si farà promotore di un’assise generale, da tenersi prima del tavolo tecnico Stato-Regione fissato dal Governo nazionale per il prossimo 17 luglio, alla quale prenda parte «la Sardegna intera». «Si tratterà - ha detto il presidente - di un momento di politica alta, dove tutte gli interpreti si troveranno uniti nel dare una risposta forte di fronte all'atto inaccettabile minacciato dall'Eni, mosso da mere speculazioni».
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Niente vini stranieri per i nostri vermut
Bce: “Il Pil in Europa crescerà dal 2010”
«Abbiamo bloccato - grazie anche all'appoggio di altri Paesi europei - la possibilità di utilizzare vino extracomunitario per la preparazione dei vini aromatizzati». Lo annuncia, in una nota, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia nel sottolineare che «l'Italia è un importante produttore di vini aromatizzati, come i vermut, che vengono in larga parte elaborati utilizzando vini prodotti nel Mezzogiorno». «Per ora resta, quindi, riservata al vino europeo - sottolinea Zaia - un'importante filiera, con piena garanzia per la qualità del prodotto e a tutela degli interessi e delle aspettative dei consumatori e dei produttori del nostro Paese». Attualmente la normativa europea prescrive che gli operatori possano utilizzare soltanto vino comunitario nella preparazione dei vini aromatizzati: una limitazione che la Commissione Europea aveva però proposto di far cadere, ammettendo anche l'utilizzo di vino extracomunitario. A bloccare l'iter della proposta della Commissione è stato il Comitato Speciale Agricoltura (Csa) dell'Unione Europea, anche per effetto dell'iniziativa della delegazione italiana che si è espressa contro tale innovazione. «Il dissenso delle cinque delegazioni - precisa infine Zaia - ha impedito alla Commissione di raggiungere la maggioranza qualificata necessaria per l'adozione del nuovo regolamento, anche se bisogna continuare a vigilare».
La previsione di un ritorno alla crescita economica in eurolandia «entro la metà del 2010» può contare su rischi bilanciati osserva la Bce nel Bollettino mensile di luglio. Dal lato positivo il Consiglio direttivo di Francoforte mette la possibilità che le misure di stimolo possano avere effetti più marcati del previsto e anche il clima di fiducia «potrebbe migliorare più rapidamente rispetto alle attese correnti». Dal lato negativo, invece, si considerano i timori di «interazioni negative più intense o prolungate fra l'economia reale e le turbolenze finanziarie, ulteriori rincari del petrolio e delle altre materie prime, maggiori spinte protezionistiche, condizioni sempre più sfavorevoli nel mercato del lavoro, e, infine, andamenti avversi dell'economia mondiale dovuti a una correzione disordinata degli squilibri internazioali». La crisi sta provocando nell'area dell'euro «un aumento dei disavanzi, del debito e delle passività potenziali sulla sostenibilità dei conti pubblici» che «sarà avvertito appieno nel medio-lungo periodo». In questo contesto scrive la Bce nel bollettino «è essenziale che i governi si assumano un impegno deciso e credibile a compiere un percorso di risanamento per il ripristino di solide posizioni di bilancio, nel completi rispetto del patto di stabilità e crescita». La Bce aggiunge che in questo modo «si manterrà la fiducia nella sostenibilità delle finanze pubbliche» e si sosterrà sia la ripresa che la crescita nel lungo periodo.
Fiat. Ancora uno stop agli impianti Fiat di Termini Imerese (Pa- Borsa. «La Borsa è pronta a 12 anni di rialzi». Cosi, in un'intervilermo). Anche questa mattina gli operai dello stabilimento siciliano hanno scioperato, insieme con le aziende dell'indotto, contro la decisione della Fiat di riconvertire la fabbrica, sospendendo la produzione di auto a partire dal 2012. Una decisione, quest'ultima, che ha trovato conferma ieri sera, a Roma, al termine dell'incontro del tavolo tecnico con i sindacati. Questa mattina si è tenuta anche un'assemblea davanti i cancelli della Fiat di Termini Imerese a cui ha partecipato la delegazione di 150 lavoratori che ieri sono andati in pullman a Roma.
sta a Il Giornale, l'amministratore delegato di Mediolanum, Ennio Doris. Per il numero uno del gruppo «la crisi è una grande opportunità di investimento. Le Borse sono tornate ai livelli del 1996, quindi 12 anni in cui i guadagni sono stati nulli». Doris aggiunge: «periodi del genere erano già capitati, nel '37-49, nel '63-74, ad esempio. E ogni volta sono stati seguiti da periodi altrettanto lunghi di forti guadagni. È quello che ci aspetta ora: altri 12 anni di ripresa», dice. Doris dà poi la sua ricetta agli investitori: «Bisogna entrare gradualmente nell'azionario».
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DIrIttI & DOverI
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PREVIDENZA risponde il dottor ANtoNINo NIColo’ Potete inviare i vostri quesiti direttamente al nostro esperto all’indirizzo e-mail: toniconc@libero.it
come possono essere interessi bancari, Bot, CCT e titoli di analoga natura. Pertanto, essi non vanno dichiarati nemmeno sui modelli reddituali che gli Enti previdenziali inviano periodicamente.
Pensione
Pensione
Contributi francesi restano lì
“Quota 98” per la signora
Anzianità
Sono nata a maggio 1952 ed ho sempre svolto l’attività di coltivatrice diretta. Ho al mio attivo 32 anni di contribuzione e vorrei sapere a che età potrò andare in pensione. M. R., Lametia Terme
Operaio pensionato nel 2011
Nel periodo dal 1978 al 1982, per quasi 4 anni, ho lavorato a In Francia. Posso vedermi riconosciuti in Italia quegli anni di contributi versati dai miei datori di lavoro? Quali procedure devo intraprendere per trasferirli in Italia? D. De Francesco, Roma I contributi versati in Francia non possono essere trasferiti in Italia. I periodi lavorati vengono invece sommati a quelli italiani solo per il raggiungimento del diritto alla pensione. Deve solo conservare la documentazione fino al momento del pensionamento.
Disabilità
Legge 104, solo permesssi di lavoro Ho una figlia disabile al 100%. Sono nato nel marzo del 1954 e lavoro dal 1971. Quando andrò in pensione? Sono previste agevolazioni previdenziali per la mia situazione? C. F., Chieti Purtroppo, non sono previste agevolazioni in termini di pensione (solo permessi dal lavoro in base alla legge n 104/1992). Per ottenere la pensione di anzianità, che è quella per lei più vicina, dovrà raggiungere i 40 anni di contribuzione. Maturerà i requisiti, quindi, nel 2011 e, poi, occorrerà attendere la prevista finestra di uscita.
I lavoratori autonomi possono, dal 2008, ottenere la pensione di anzianità, con una progressione della loro età e in presenza della cosiddetta “quota” formata dalla somma degli anni di contributi e dell’età. Nel suo caso, occorre “quota 98” con un’età minima di 62 anni. Requisiti che lei realizzerà nel primo semestre del 2014 con finestra di uscita al 1° luglio 2015. Tanto vale chiedere la pensione di vecchiaia, per la quale sono sufficienti 60 anni di età e almeno 20 di contributi.
Sono nato il 16 aprile 1954 ed ho iniziato a lavorare nel mese di marzo 1970, dapprima come apprendista, poi come operaio, ed infine come operaio specializzato. I contributi risultano tutti regolarmente versati, senza interruzione. Manca il servizio militare, che non ho fatto. Quando potrei andare in pensione? L. Carullo, Firenze Dovrà raggiungere i 40 anni di contribuzione, nel 2010, ed attendere la prima finestra utile, a gennaio 2011. Non può fruire delle finestre di luglio e ottobre 2010 in quanto, a quelle date, non raggiunge il richiesto requisito dei 57 anni di età.
Pensioni
Inpdap
Che cos’è Bot e Cct la finestra? non vanno dichiarati Sento molto spesso parlare di Mia suocera è una pensionata INPDAP di reversibilità, con circa 1.600 euro mensili. Inoltre, ha una discreta disponibilità bancaria, avendo acquistato nel tempo certificati di deposito ed altri titoli finanziari ben remunerativi. Paga, come previsto, la dovuta ritenuta fiscale alla fonte. Ai fini del cumulo con la pensione, deve denunciare tali rendite di capitale all’Inpdap? Sua suocera può stare tranquilla. Per il cumulo con la pensione ai superstiti, non si tiene conto dei redditi di capitale, soggetti a ritenuta alla fonte,
“finestre” per accedere alle pensioni, sia di vecchiaia che
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di anzianità. Ma in concreto, cosa si intende effettivamente per “finestra”? V. Toscano, Alessandria Con una nota del 1998, l’INPS ha precisato che le “finestre” devono intendersi come termini a partire dai quali si può accedere alle pensioni da lei indicate (anche in qualsiasi mesi successivo) e non come date fisse per ricevere le prestazioni pensionistiche.
Invalidità
Assegno definitivo dopo tre visite Nell’aprile 1999 ho ottenuto dall’INPS l’assegno di invalidità, che mi è stato confermato nel 2002 e nel 2005, diventando così definitivo. Nel 2008 sono stato chiamato a visita di revisione e l’assegno mi è stato tolto per “miglioramento delle patologie”. E’ giusto? F. Grasso, Vercelli Di norma, l’assegno diventa definitivo dopo 3 visite positive. Ma se l’invalido ha un reddito da lavoro dipendente, o autonomo o da impresa, che superi 3 volte il trattamento minimo annuo, l’INPS è obbligato a verificare di anno in anno se il soggetto sia effetti-vamente invalido ed, in caso negativo, a revocare la prestazione.
Aggiornamenti Banca centrale europea: variazione tasso di riferimento A decorrere dal 13 maggio 2009, la Banca Centrale Europea ha fissato nella misura dell’1% il nuovo tasso ufficiale di riferimento da utilizzare per la determinazione del tasso di differimento e di dilazione da applicare ai debiti contributivi dovuti agli enti di previdenza. Gli interessi di dilazione e di differimento, sempre a partire dal 13 maggio, saranno quindi calcolati applicando l’aliquota del 7%. La modifica produce effetti anche nei confronti delle somme aggiuntive per ritardato od omesso versamento dei contributi, come descritto nella circolare n° 78 del 29 maggio 2009. Bando per l’ammissione alla pratica forense presso l’Inps. Presso gli uffici dell'Avvocatura INPS può essere compiuta la pratica forense, per l'ammissione all’esame di Stato per l’esercizio della professione di avvocato, per informazione visitate il sito www.inps.it.
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la trIbuna
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La vignetta
Il dibattito
Ma quanto servono questi summit? Questi grandi che non decidono mai niente Il G8 serve a tutto, il G8 non serve a nulla. I Grandi non decidono mai niente, i Grandi hanno in pugno il destino del mondo e le loro decisioni sono fondamentali. Dietro queste asserzioni perentorie che affollano i giornali in queste settimane, si nascondono due concezioni opposte della Storia e della politica. Da una parte troviamo chi sostiene che la Storia la fanno i popoli e tutti i cambiamenti, infallibilmente, provengono dal basso. Dall'altra troviamo coloro che ritengono essere i grandi uomini e i potenti gli unici in grado di dirimere le controversie fondamentali e indirizzare il mondo. Scuole di pensiero antichissime, da Platone agli elitisti italiani, da Rousseau ai marxisti, si sono scontrate sull'argomento senza trovare una soluzione intermedia. Io invece, miserando blogger con i brufoli sulle chiappe, ho la presunzione di credere che oggi, grazie alla diffusione dei media digitali e alla conseguente maggior coscienza partecipativa di ampi settori della popolazione mondiale, si può raggiungere il tanto agognato equilibrio fra le pulsioni sanguigne e veraci del popolo e le ponderate, spesso progettuali, scelte dei potenti. Insomma, il G8 serve eccome e ancor più servirà se diventerà G14 o G20 nei prossimi anni. Ma la pubblica opinione ha un peso sempre maggiore sulla scelta delle opzioni per il futuro. Nel confuciano "giusto mezzo" ci stanno le capacità dei grandi uomini di ascoltare le persone, di orientare realmente la quotidianità e non lasciare lettera morta delle decisioni prese durante i vertici in-
ternazionali. Dal blog Ilneoaristocratico .ilcannocchiale.it
I limiti del summit Non volevamo pensarlo, un po’ per orgoglio, un po’ per l’impensabilità della cosa, ma è vero. Il G8 ha un programma ed un calendario sostanzialmente preparato di getto, soprattutto in questa prima giornata, perché essenzialmente l’obiettivo del G8 siamo noi, in particolare il terremoto dell’Aquila, la ricerca a tutti i costi di fondi per evitare che questa piaga ricada ancora di più sul bilancio dello Stato. Così si spera che gli Usa rinnoveranno la loro promessa di recuperare e ricostruire le opere d’arte, la Germania ha già offerto una congrua somma di 140 mila euro per inviare esperti della Protezione Civile. Tre mesi fa si diceva: “Non abbiamo bisogno di aiuti dagli altri paesi. Siamo in grado di farcela da soli”. Oggi no. Non sono bastati i concerti di Bocelli e della Pausini, le raccolte fondi da parte di tutti, giornali, tv, chiese, comuni, protezione civile… Lo Stato italiano non ce la fa da solo e quelle case promesse per settembre arriveranno sì, ma grazie ad un Piano Marshall ed a continui ricorsi all’aiuto internazionale, anche per vie traverse, con gli accordi con la Cina e la Russia. Non so se gli aquilani potranno essere contenti, ma io mi sento, da italiano, molto debole, vulnerabile e se qualcuno ha paventato un’Italia fuori dal G8 è forse proprio per l’incapacità di fronteggiare situazioni standard, dagli allagamenti alle esplosioni in stazione… figuriamoci i terremoti. Angelo D’Addesio È il momento del capitalismo
Invia le tue mail a tribuna@altroquotidiano.it
E’ il momento del capitalismo etnico etnico. Primo effetto: al G otto, i primi ministri hanno consumato la colazione di lavoro invitando i camerieri a sedersi a tavola con loro: Un duro monito all'idea di privilegio di casta, che ha avuto il suo momento effervescente con la gara di rutti e la briscolina finale tra le stoviglie da lavare. Per la cronaca, hanno vinto i primi ministri e i camerieri hanno dovuto pagare sull'unghia diverse migliaia di euro. Tra gli altri provvedimenti varati, di ordine tecnico ma anche politicoculturale spicca, l'etnica del profitto: il profitto rimane il valore-base, ma verrà reso meno impopolare grazie all'introduzione del profitto etico: il capitano d'industria o il finanziere, ma sopratutto il ministro dell'economia che ha appena incassato cento milioni di euro affamando gli operai o rovinando i risparmiatori dovrà mostrarsi molto dispiaciuto, scuotere il capo e allargare le braccia senza darsi pace. Una apposita commissione valuterà il grado di dispiacere, conferendo un ulteriore premio governativo in denaro a chi risulterà più avvilito. Il resto degli spettatori, farebbero meglio, come diceva il buon Fabrizio, a smetterla di contare i denti ai francobolli. Dal blog di Giang Sonogians.blogspot.copm
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culture & tenDenze
Il cd sarà presentato al festival di Viterbo “Caffeina Cultura” di MArIA f. rotoNdAro E’ la rassegna - l’unica in Italia - che “spaccia” liberamente creatività così come viene liberamente venduto e consumato il caffè, accettato universalmente come sostanza stimolante lecita. Ma è anche il luogo ideale per la presentazione di un nuovo progetto musicale tutt’altro che canonico. Il prossimo 11 luglio, infatti, verrà presentato in anteprima nazionale il primo cd del giornalista Gianluca Nicoletti, a “Caffeina Cultura”, il festival che si svolge a Viterbo da diversi anni e che fa della cittadina laziale un centro di scambio culturale con nomi illustri del giornalismo, della letteratura e del mondo dello spettacolo. Già dal titolo, “Macchina per fughe domestiche”, si intuisce che si tratta di un disco sui generis. In realtà, secondo Nicoletti, si tratta di un «rivelatore sonoro che traccia la mappa delle tiepide fessure che si nascondono nel quotidiano di ogni persona». Ogni brano della raccolta racconta un modo diverso per fuggire dalla normalità e godere di innocui e controllati attimi di evasione, senza creare danni irreversibili. Anche per quanto riguarda la composizione dei brani, c’è una particolarità. Tutto nasce dall’incontro di Gianluca Nicoletti con i fratelli Riccardo e Francesca Alemanno (conterranei, non sono parenti del
Chi ne paga le spese sembra essere sempre la Cultura. I festival culturali italiani resistono alla crisi e, pur dovendo ridurre i budget, badano a non diminuire la ricchezza dei palinsesti. Sempre più concentrati nel periodo pri-
Il giornalista Gianluca Nicoletti
Gianluca Nicoletti un giornalista cantante
Una “Macchina per fughe domestiche” sindaco di Roma!) che inizia on line, ma finisce nelle reciproche cucine. I tre passano notti intere a inventarsi canzoni nella cucina di Nicoletti ispirati dai fumi di “Suor Margarita”, cocktail preparato rigorosamente dal giornalista con una bottiglia di Tequila in
I Festival riducono i budget maverile ed estivo, i festival tendono a ridursi in durata (con una media di 4,6 giorni contro i 6 del 2007)
media riescono a comporre il testo e l'abbozzo della melodia di una ballata. In solitudine, invece, Riccardo Alemanno, musicista per puro diletto, riesce a dare forma musicale alle creazioni della nottata insonne, nel cucinino della sua casa romana. Assieme alla so-
e hanno dovuto diminuire il budget nel 60% dei casi, con tagli del 20-30% che hanno portato le cifre medie a calare da 450mila euro di due anni fa a 380mila. Solo il 15% ha ridotto però il numero di eventi.
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rella Francesca infine presta la voce alle ballate. Il cd si compone di 15 brani che toccano gli argomenti che più stanno a cuore al giornalista, autore e voce di Melog 2.0 in onda su Radio 24: gli incontri di passione nella “seconda vita”, il mondo dei media, la mistica mordi e fuggi, i cybermondi e la nostalgia di amori svaniti. In coda al cd sono state inserite due utility perché chiunque possa ripetere la preparazione del “Margarita” a casa propria, agevolando l’esperienza della fuga domestica. A Viterbo Gianluca Nicoletti e il duo “Casa Alemanno” si esibiranno sul palco, sistemato in una splendida piazza medievale nel rione San Pellegrino, in una performance artistica che alternerà musiche, reading e dibattiti sul più sconvolgente, ma innocuo meccanismo per fuggire dal quotidiano. La “macchina” ha avuto il suo preludio teatrale circa un anno fa con lo spettacolo “La notte di Giano”, una piéce incentrata sull’alternanza tra mondo reale e mondi virtuali in cui le ballate per “fughe domestiche” accompagnavano lo sviluppo scenico del progetto. Ora, con il disco, le canzoni diventano protagoniste assolute di questo viaggio alla ricerca di istanti di felicità e appagamento. «Ma avverte Nicoletti - l’uso della macchina è sconsigliato alle persone che soffrono di patologie dell’umore come la rassegnazione cronica o la perdita dell’uso corretto dell’azzardo. Si raccomanda altrettanta cautela a tutti coloro che si sentano vincolati in maniera indissolubile a circostanze abituali o persone con cui hanno familiare e prolungata frequentazione. Qualora dopo pratica prolungata di fuga domestica dovessero presentarsi sintomi ricorrenti quali senso di colpa o frequente stimolo alla sincerità, si raccomanda di rivolgersi al proprio carnefice di fiducia». Attenzione, quindi. Il ritorno al quotidiano è assicurato solo se ci si attiene scrupolosamente alle istruzioni.
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rIbalte
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Festival
Serata musicale
da Marghera a Sanremo
Insieme a teatro per cantare
“Erotica” Si parte da domani
Una serata speciale all’insegna della musica quella organizzata dall’Accademia di canto di Margary Signorino, la cantante protagonista femminile del Musical dedicato a Padre Pio, in passato vincitrice di una delle puntate di “Sei un mito”, trasmissione in onda su Canale 5 in cui imitava la Bertè. Al Teatro dell’Angelo di Roma, stasera alle 21, un evento riunirà i suoi allievi non solo capitolini, ma anche provenienti dalle sedi dell’Accademia in Sicilia e a Malta. A fare da madrina e a condurre la kermesse sarà Rosaria Renna, voce storica di RDS, che ogni giorno accompagna gli ascoltatori dalle 16 alle 19 attraverso musica, curiosità, attualità. Dopo il palco del S. Siro a Milano, dove è stata coconduttrice insieme alla altre ragazze della radio di “Amiche per l’Abruzzo”, Rosaria salirà sul palco del Teatro dell’Angelo e, nel corso della serata, dimo-
La madrina della serata musicale sarà la speacker Rosaria Renna voce storica di Radio Dimensione Suono
strerà al pubblico presente in sala che la sua voce non è solo in grado di presentare egregiamente, ma anche di cantare. Si esibirà infatti dal vivo in un classico della canzone napoletana, “Munastero 'e Santa Chiara”. Riserverà inoltre agli ospiti una magnifica sorpresa. Rosaria Renna esordisce in radio giovanissima, all’età di soli 12 anni con un suo spazio di due ore il sabato pomeriggio. A 18 anni approda a Radionorba cui segue anche a Telenorba, dove presenta programmi
sportivi, musicali e per bambini. Nel 1992 la voglia di mettersi alla prova è così forte da farle lasciare la sua amata Puglia per la radio più importante di Roma: Radio Dimensione Suono e diventare in breve una delle voci più note e premiate d’Italia. Nel 1994 vince il Gran Premio della Radio come miglior speaker; nel 1997 viene eletta dai lettori di TV Sorrisi e Canzoni “la voce più sexy della radio” e premiata con il Telegatto.
“Oggi sposi” di Luca Lucini approderà al prossimo Festival Internazionale del film di Roma (15-23 ottobre). “Oggi sposi” è una commedia brillante in cui quattro giovani coppie sono alle prese con i preparativi delle nozze. Nel cast Michele Placido, Gabriella
“Oggi sposi” alla kermesse del cinema romano
Nella foto Gabriella Pession
Nella foto rosaria renna una delle voci storiche dell’emittente radiofonica rds
Pession, Carolina Crescentini, Renato Pozzetto, Moran Atias, Luca Argentero. «Faccio la cafona spiega la Pession - una sou-
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brette tv disposta a tutto pur di approdare al prime time».
Erotica, la kermesse del sesso in programma da domani e per 4 giorni a Marghera, si terrà. Il Tar del Veneto ha accolto la sospensiva. Un'ordinanza del Comune di Venezia ne impediva lo svolgimento. Unica prescrizione decisa dal Tar è il versamento di diecimila euro nelle casse comunali per i servizi di polizia municipale.
Sono aperte le iscrizioni per i “Giovani” Aperte fino al 14 agosto le iscrizioni a SanremoLab, il concorso giovani da 16 ai 36 anni, che non hanno mai partecipato al Festival. Presentato oggi a Milano, il concorso è organizzato dal Comune di Sanremo. Le lezioni di formazione si svolgeranno dal 21 al 25 settembre. Entro il 15 dicembre i vincitori saranno sottoposti alla commissione Rai che sceglierà gli artisti che parteciperanno al 60° Festival nella categoria Giovani.
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granDe schermO
I Transformers sono tornati
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Immigrazione e speranza
trasnsformers - la vendetta del caduto
Crossing over
Regia Michael Bay con Shia Labeouf, Megan Fox
Regia Wayne Cramer con Harrison Ford, Ray Liotta, Ashely Judd
Divertente, spettacolare, adrenalitico, nonostante la durata di oltre due ore, questo è un film che scorre via velocemente. Il rischio era che alla fine risultasse un po' noioso e ripetitivo. Invece, botte da orbi tra robotoni alieni buoni e cattivi (Autobots e Decepticons) ed una sana ironia nei dialoghi tra gli umani (la madre del giovane Sam e Alice, "l'amichetta" del collage, valgono l'intero film), salva la seconda puntata dei mitici Transformers. Ebbene sì, promossi a pieni voti. Anche se non amate il genere e dovete accompagnare figli e nipoti, vale la pena dare un'occhiata.
La stesura originale del film prevedeva scene talmente crude da indurre la produzione ad un drastico taglio di almeno 20 minuti prima di farlo uscire, lo scorso febbraio, negli Usa. Stessa versione decurtata destinata alle sale italiane. La dura realtà di un fenomeno come quello dell'immigrazione non può essere certo nascosta. Kramer, che ha scritto e diretto "Crossing Over", non ha lasciato spazio all'immaginazione. Attraverso l'operato dell'agente Max Brogan (Harrison Ford) racconta il destino di un gruppo di disperati. Pellicola di impegno civile (anche se un po' autocelebrativa), per sapere cosa avviene negli Usa, dove migliaia di persone ogni giorno varcano i confini con un sogno.
Il diritto alla felicità la donna di nessuno Regia Vincenzo Marano con Anna Galiena, Laurent Lucas Sarà la provenienza dal piccolo schermo di Vincenzo Marano, da anni direttore della fotografia, sceneggiatore e regista di serie tv in Francia, che trasforma "La donna di nessuno" in un prodotto forse maggiormente aderente ad un linguaggio televisivo. Un giallo, una storia animata da una serie di personaggi così diversi, eppure destinati ad incontrarsi. Prostitute d'alto bordo, un giudice ambizioso e senza scrupoli, una giornalista alla ricerca della verità. Un intreccio di esistenze, dove trova spazio, oltre al dramma, anche l'amore.
Pagina a cura di lUCIANA VECCHIolI
Una scena del film “la rivolta delle ex”
Uno strano risveglio
Una favola per adulti
Miss Marzo
Coraline e la porta magica
Regia Zach Cregger e Trevor Moore Commedia che nelle intenzioni dei due registi, che l'hanno anche scritta e interpretata, dovrebbe appartenere al filone giovanilistico-demenziale. Invece è solo scemetta e triviale. Sarà per questo motivo che hanno dovuto fare tutto da soli. Eugene è ossessionato dal sesso (che novità!) mentre il suo amico Tucker crede nella verginità. Quando però decide di perderla con la fidanzatina (anche lei vergine, ci mancherebbe) cade nella tromba delle scale e rimane in coma per 4 anni. Al risveglio scopre che è diventata una coniglietta di Play Boy.
I postumi della sbornia Una notte da leoni Regista Todd Phillips con Bradley Cooper, Justin Bartha, Ed Helms Il titolo originale del film è "The hangover", tradotto sarebbe "i postumi della sbornia". In effetti rispetto a "Una notte da leoni" rende molto meglio l'idea di ciò che accade durante tutto il film. Il regista è Todd Phillips, quello di "Old
Regia Henry Selick. La voce di Coraline è di Fanning Non è un cartone animato per bambini, se non per i più grandicelli. "Coraline e la porta magica" è un magnifico film d'animazione in stop-motion 3D. Una favola nera, inquietante e visionaria, dal punto di vista figurativo decisamente raffinata, tratta dal romanzo di Neil Gaiman, diretta dal regista di Nightmare Before Christmas. Inevitabile l'accostamento con lo stile di Tim Barton. La storia, quella di una ragazzina di 11 anni, trascurata dai genitori impegnati nel loro lavoro, che un giorno scopre un mondo parallelo pieno di insidie. School" e "Starsky & Hutch", e questa volta ci propone una divertente e ben orchestrata commedia sugli effetti della vecchia e sempre buona sindrome di Peter Pan. A pochi giorni dal matrimonio, Doug si reca in macchina fino alla città di Las Vegas con i suoi migliori amici e lo strano cognato per un indimenticabile addio al celibato. Il mattino dopo la loro suite è completamente distrutta, lo sposo è sparito e c'è una tigre nel bagno.
Un play boy incallito la rivolta delle ex Regia Mark Waters con Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Michael Douglas Anche il play boy più incallito alla fine capitola e si sposa. Cosa lo convince? La lunga schiera delle sue tante ex (con alcune delle quali è rimasto addirittura fidanzato delle ore) piangenti ed incavolate, ed il fantasma dello zio Wayne. Scopre così di essere innamorato da sempre di Jenny, che però fa finta di non volerlo. Il tutto avviene nel giro di una notte. O quasi. Eccola qua la storia del fotografo dei divi Connor Mead (uno strepitoso Matthew McConaughey! Nel senso fisico, of course) grande sostenitore delle relazioni libere che il giorno del matrimonio di suo fratello, buono e gentile, ritrova la ragazzina della quale da adolescente aveva una cotta. Ma lui timido ed impacciato non era mai riuscito a conquistare.
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PIccOlO schermO
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Teledipendenze
The Club: un contenitore di incubi, slang e taguaggi Alcuni format sono come i conservanti e i coloranti: non si sa dove si annidino di CArlA MoNtEfortE Accendere la tivvù è come aprire un sacchetto di patatine fritte: non si sa che c'è dentro, ingrassa, produce assuefazione ma, sfidando le leggi naturali della nausea, si divora fino all'ultima briciola spinti da ingordigia e accidia. Gli ingredienti sono irrilevanti e neanche il sapore importa troppo. Il teledipendente vero, così come l'ingordo, non è un buongustaio e non ha appetito. A spingerlo è un incontrollabile masochismo che, nei
momenti di addiction acuta, sfocia in istinto suicida. Questa drammatica verità per alcuni programmi vale ancora di più. Questi, come il junk food, non sono incastonati in un preciso punto del palinsesto giornaliero. La loro fruizione non è programmata in anticipo. E, seppure il gusto abbia un non so che di artificioso, una volta di fronte, impossibile è smettere di guardarli. Alcuni format sono come i coloranti e i conservanti, non
si conosce dove si annidino, ma creano assoluta dipendenza. Come "The Club", un contenitore di sogni, incubi, piercing, tatuaggi, slang, ambizioni, mancanza di ambizioni, dance music, videomessaggi e tutto il resto degli accessori della generazione X - dove la "X" sta per X
factor e tutto il resto dei provini - il tutto racchiuso tra gli scaffali di All Music. Una second life abitata da avatar umani, con nickname ben precisi, autori del remake di "Teorema": prendi una donna e dille "nel dubbio ti amo".
I giovani leoni con Brando
Uno speciale sul G8
la 7, ore 21.10 - I giovani leoni con Marlon Brando, Montgomery Clift - regia di Edward Dmytryk
rai 1, ore 23.20 - News, speciale Tg 1 sui lavori del G8
Il bavarese Christian Diestl partecipa dapprima con entusiasmo alla seconda guerra mondiale; ma l'euforia derivante dall'accettazione delle mete ideali conclamate dalla propaganda nazionalsocialista, è destinata a sfumare a poco a poco. Il contatto con gli orrori della guerra costringe Christian a prender coscienza di alcuni elementari principi di morale naturale, invano conculcati dalla legge di guerra e dall'ideologia nazista. Egli si rifiuta di arrestare dei giovani francesi e di assassinare feriti inglesi inermi. Alla vigilia del crollo cerca conforto presso una francese di costumi leggeri.
In tutte le edizioni dei telegiornali ci sono degli approfondimenti su quello che accade a L’Aquila, con doppia conduzione dallo studio di Roma e dagli studi organizzati all’interno della sede G8 a L’Aquila. In seconda serata, alle 23.20, uno Speciale Tg1 dedicato al G8. Per fare il punto sui lavori, interviste a protagonisti ed esperti, e una serie di collegamenti con L’Aquila e gli inviati in zona. Domani, invece, ci sarà la telecronaca della conferenza stampa di chiusura dei lavori del Vertice e, nel pomeriggio, dell’incontro del Presidente Obama con Papa Benedetto XVI.
Auditel & Share
Deagonfly vince Il film proposto da Raiuno, Il segno della libellula-Deagonfly, ha vinto il prime time di ieri con 3.694.000 (share 18.62%). Ha così superato la fiction di Canale, 5 La scelta di Laura, seguita da 3.121.000 spettatori (share 16.29%).
Prossimamente
Una nuova fiction tv per Amendola Nuovo impegno fictional per Claudio Amendola, che ha deciso di trascorrere le sue “ferie” - dettate dai periodi di pausa delle riprese de I Cesaroni - sul set di una nuova fiction per Ca-
nale 5 con la regia di Stefano Vicario. Si tratta di una miniserie in sei parti, intitolata “Tutti per Bruno”, in cui Amendola indossa la divisa di un poliziotto un po’ pasticcione - Bruno appunto - che fa squadra con altri due combinaguai con i fiocchi, interpretati da Antonio Catania (Giuliano) e Gabriele Mainetti (Luca). Sono lontani dall’immagine del difensore della legge senza macchia e senza paura.
Claudio Amendola
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Strane coppie
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Cri e Fabio alle Maldive per smentire la “maretta”
Jennifer vittima della gelosia del suo cane
Cristina Chiabotto
L’ex Miss Italia Cristina Chiabotto in crisi con il suo Fabio Fulco? Giammai! La bionda, che ora è diventata mora, ha voluto smentire insieme al fidanzato le voci che li volevano verso la rottura. Così ecco il solito servizio d'amore alle Maldive, tra le mete preferite dei vip, pubblicato da Chi. "Siamo venuti per non far nulla
e guardare il tramonto. Mangiare, dormire e nuotare e, quando ci va, lo facciamo", spiega Cri. Sui gossip di addio dice Fabio: "Non mi sento di fare commenti. Il fatto è che io non sono un personaggio da scoop e così, per simpatia nei miei confronti, pur di parlare di me, ogni tanto si deve pur inventare qualcosa".
Il click
La rivelazione
Nozze in bianco per Gilardino
Alessandro Gassman: «Mio padre mi picchiava»
Nozze in bianco per Alberto Gilardino, che ha scelto il total white per sposare la fidanzata storica Alice Bregoli. I due si sono detti 'si' a Santa Margherita ligure, circondati da amici, parenti e da tantissimi compagni di squadra di lui (attaccante della fiorentina). Non ammessi i fotografi, ma GossipNews ha pubblicato lo stesso le immagini paparazzate delle nozze. fra i presenti anche Andrea della V a l l e .
Jennifer Aniston e il suo cane Jennifer Aniston avrà anche una vita sentimentale tormentata ma un fedele compagno che la affianca ovunque lei vada esiste, è il suo cagnolino Norman. A quanto pare però la tenera bestiola è anche piuttosto gelosa e non ama molto i nuovi amici di Jen. Nonostante ciò, la star hollywoodiana non se ne separa mai e l'ha portato anche sul set del film "Io & Marley". Nella pellicola la Aniston e Owen Wilson interpretano una coppia di coniugi alle prese con un labrador un po' troppo vivace... Durante le riprese, il piccolo Norman è stato allontanato dal set perché geloso degli altri cani che, per motivi di lavoro, stavano a stretto contatto con la sua padroncina: «Cerchiamo sempre - ha spiegato Mark Forbes, l'addestratore del film, a BANG Showbiz - di non mescolare troppo i cani. L'ultima cosa che volevamo era che litigassero tra di loro e si distraessero da quello che dovevano fare».
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PersOne
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Alessandro Gassman
Placido rilegge Silone per aiutare l’Abruzzo Le opere di Ignazio Silone sono utili a chi sta ricostruendo l'Aquila, parola di Michele Placido che presenta “I fatti di Fontamara”. «Silone scrisse sul terremoto del 1915 in Marsica, in “Uscita di Sicurezza”, del 1965» spiega Placido. «Rileggendolo mi è venuta voglia di proporre uno spettacolo che
non facesse spegnere i riflettori su L'Aquila». Il regista ha rielaborato l'opera dello scrittore abruzzese. In scena undici giovani attori diplomati che useranno anche il dialetto.
'«Mio padre aveva certe manone. Il doppio delle mie. Mi rincorreva urlando», così Alessandro racconta suo padre Vittorio Gassman. «In tutto me le avrà date tre o quattro volte. La verità? Ne meritavo molte di più». «C'è stato un periodo in cui con il gruppetto di amici andavamo alla Standa a rubare le penne. Quando mio padre l'ha scoperto lascio immaginare cosa può essere successo. Certe botte». «E ricordo la bocciatura in latino, greco e italiano. Un'onta per la famiglia».