Anno I - n. 103 - venerdì 9 ottobre 2009
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Ora di Punta di
SteFAnO CleriCi
Quando Bossi diceva...
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a cosa sorprendente nei più o meno infuocati dibattiti delle ultime ore dopo la sentenza che ha bocciato il lodo Alfano e quella che ha condannato la Fininvest, in sede civile, a pagare 750 milioni di euro di danni per aver “comprato” a suo tempo una sentenza - è l'assoluta, improvvisa e inspiegabile amnesia che pare aver colpito conduttori e ospiti dei salotti televisivi. Specie quando parlano gli esponenti della Lega. L'altro ieri l'ex ministro della Giustizia Castelli e ieri l'onorevole Cota, a Porta a Porta, si sono spesi al massimo per difendere il loro capo Berlusconi. Il quale rischia, teoricamente, ora che il lodo Alfano è saltato, d'essere condannato per corruzione e di venire addirittura bollato per rapporti con mafiosi. bbene, nessuno tra gli ospiti del salotto buono della Rai ha avuto la voglia o il coraggio di ricordare ai seguaci di Bossi alcuni episodi del passato altamente significativi. Chi, quando con Tangentopoli esplose il bubbone della corruzione politica, si mise ad agitare un cappio in Parlamento? I leghisti. E chi definì per primo Berlusconi "il mafioso di Arcore"? Umberto Bossi. Per carità, tutti col passare del tempo si possono redimere. Ma chi gli sta di fronte e chi li ascolta oggi faccia una bella cura per rinforzare la memoria.
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Il conflitto aperto da Berlusconi con Napolitano
Uno “strappo” difficile da ricucire Ridda d’ipotesi sull’obiettivo del Cavaliere La domanda che tutti si pongono è: perché Berlusconi ha deciso di sferrare questi attacchi così duri, così laceranti, al capo dello Stato? I suoi fedelissimi, come il portavoce e sottosegretario Bonaiuti (un po’ meno arcigno del suo parifunzione Capezzone) si rifugiano in una motivazione caratteriale: il comprensibile nervosismo dopo il susseguirsi di due verdetti - anche se profondamente diversi - sfavorevoli ai suoi disegni, cioè quello che condanna la sua principale azienda a risarcire ingentissimi danni al “nemico” De Benedetti e quello della C orte Costituzionale che lo rende di nuovo processabile penalmente. Già, ma perché prendersela con Napolitano, che
soltanto due giorni prima aveva firmato la legge contenente lo scudo fiscale (provocando reazioni pesantissime di Di Pietro), e che aveva promulgato il lodo Alfano (che peraltro prevedeva la protezione anche per il presidente della Repubblica)? E ha fatto di peggio, tanto da smentire l’interpretazione di Bonaiuti, perché, dopo aver ammorbidito la sera le prime parole di fuoco pronunciate il pomeriggio contro il
capo dello Stato, il giorno successivo ha ripetutamente rincarato la dose, accusandolo di non aver fatto una telefonata ai giudici costituzionali per convincerli ad approvare il “lodo”. Una cosa assurda e gravissima, che - se Napolitano l’avesse fatta - lo avrebbe esposto all’accusa di interferenza indebita nelle funzioni della Corte (inconcepibile per un capo dello Stato). E allora? Forse ha ragione chi ipotizza che voglia provocare il ritorno anticipato alle urne alla ricerca di un consenso plebiscitario che gli verrebbe da un elettorato disinformato e imbonito con il vittimismo di un premier “invidiato e perseguitato dai giudici”. E qualche sondaggio diffuso ieri gli darebbe ragione, purtroppo.
Inondazioni e morti nelle Filippine Oltre novanta persone sono state uccise da una serie di smottamenti di terreno causati dalle piogge torrenziali cadute nelle regioni montagnose delle Filippine settentrionali. Sessantanove persone sono perite nella provincia di Benguet per le frane avvenute in cinque diverse città. A Baguio 17 persone sono state uccise da smottamenti di terreno che hanno sepolto le case in diverse zone della città turistica. Un terzo smottamento di terreno ha fatto cinque morti e 32 dispersi.
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GIUdIzIarIa
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cronaca
Abu Omar, la moglie chiede cinque milioni come risarcimento
arrestato a catania il superboss santo la causa
E' di cinque milioni di euro la richiesta di risarcimento presentata dal legale della moglie di Abu Omar nel processo che vede imputati l'ex direttore del Sismi, Nicolò Pollari, e 26 agenti della Cia. L'avvocato della donna, Luca Bauccio, a spiegato che quella di Abu Omar "è una morte che si ripete ogni giorno" e ha parlato di "immenso dolore" da parte della moglie e dei figli per le violenze subite dal religioso durante il sequestro.L'avvocato Carmelo Scambia, legale di Abu Omar, ha invece preMaxi risarcimento ha richiesto la moglie di Abu sentato la richiesta di un risarcimento di 10 Omar nel corso del processo in corso per il sequemilioni di euro agli imputati. stro del marito.
Importante colpo inferto alla mafia a Catania. E' stato arrestato dai carabinieri il superlatitante Santo La Causa, indicato come il reggente della 'famiglia' Ercolano-Santapaola nel capoluogo etneo. La Causa, condannato all'ergastolo per omicidio, era inserito nell'elenco dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia. Il boss, 44 anni, era tra i partecipanti a un summit interrotto da militari dell'Arma nel Catanese. Sono diversi i pentiti che lo indicano come il "capo di tutti i gruppi di Cosa nostra a Catania" in dipendenza gerarchica dalla "famiglia" Ercolano-Santapaola.
MessIna, doManI I FUneralI
PertUrbazIone atlantIca
Alluvione, sono 28 le vittime accertate
Oggi in arrivo nuova ondata di maltempo
Sono 28 i cadaveri delle vittime dell'alluvione di Messina finora recuperati dopo il ritrovamento a Giampilieri Superiore di altri tre corpi nelle ultime ore, quelli della piccola Ilaria De Luca, 5 anni, e di due anziane. Di conseguenza il numero ufficiale dei dispersi si è ridotto da 10 a 7. Nel campo della solidarietà gli operatori di telefonia mobile Tim,
Nuova ondata di maltempo in arrivo sull'Italia. Una perturbazione atlantica determinerà, da oggi, un peggioramento delle condizioni meteo. Temporali interesseranno dapprima le regioni nord-occidentali e la Toscana e si estenderanno con il passare delle ore anche al nord-est. Infine, domenica, la perturbazione dovrebbe spostarsi sulle regioni meridionali. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso un avviso meteo valido dalle prime ore di venerdì: sono previsti precipitazioni sparse e temporali, che localmente potranno essere molto intensi, sulle regioni nordoccidentali e sull'alto Tirreno, in Toscana in particolare. Le piogge interesseranno anche localmente la Sardegna e potranno essere accompagnate da forti raffiche di vento e fulmini. Il Dipartimento della Protezione civile seguirà l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le strutture locali di protezione civile. Naturalmente maggiore attenzione è puntata verso la Sicilia dove si la pioggia ha provocato un’alluvione. Gli esperti della Protezione civile, comunque, sono in allerta, pronti a intervenire.
Vodafone, Wind e 3 Italia hanno attivato un numero comune per raccogliere fondi a favore degli alluvionati. Inviando un sms al 48580 si donerà un euro, con destinazione vincolata. Domani si svolgeranno nel Duomo, celebrati dall'arcivescovo Calogero La Piana, a cui prenderanno parte il premier Silvio Berlusconi e il presidente del Senato Renato Schifani e altre autorità.
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Direttore responsabile: ennio Simeone Redazione e stampa: via Carciano 45, 00131 Roma tel. 06 4131710 - Fax 06 41299020 redazione@altroquotidiano.it Editrice: GeCeM (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009
L’OnOmasticO
donnino oggi si festeggia san donnino. le varie redazioni della passione di san donnino, che narrano, con ricchezza di particolari, la sua vita, elencate dai bollandisti, sono tutte posteriori al sec. V e in gran parte leggendarie. sembra siano state compilate sulla falsariga di quella di san Maurizio, ma sono importanti come testimonianza della diffusione del culto. si legge che il 9 ottobre senza altra precisazione, natalis s. domnini martyris si attesta l'esistenza di un donnino martire. non lo commemorano i Martirologi di beda, adone, notkero e il Parvum romanum.
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statI UnItI
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cIttà del VatIcano
Late Show, licenziata la valletta ex amante di Letterman
I buoni propositi di abu Mazen dopo la visita dal Papa
Stepanie Birkitt, la valletta del "Late Show" al centro dello scandalo sessuale che ha coinvolto David Letterman, è stata esclusa dalla trasmissione della Cbs. Il comico americano era stato costretto a rivelare in diretta nel suo talk-show serale, il più seguito negli Usa, di aver avuto relazioni sessuali con diverse vallette, dopo aver subito un tentativo di estorsione di 2 milioni di dollari dall'ex fidanzato della donna, il produttore Joe Halderman. La puntata in cui Letterman ha confessato e chiesto scusa pubDopo avere ammesso di essere stato ricattato ha blicamente scusa alla compagna per la scappa- dovuto scusarsi con la compagna. E lo ha fatto in tella è stata un boom di ascolti. diretta, il grande David Letterman.
''Una soluzione giusta e duratura al conflitto israeliano-palestinese, in cui i diritti di tutti siano riconosciuti e rispettati'': è l'auspicio espresso ieri mattina da papa Benedetto XVI e dal presidente dell'Autorita' nazionale palestinese, durante il colloquio avuto ieri mattina in Vaticano. Abu Mazen ha incontrato il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, e monsignor Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Successivamente le più alte cariche dello Stato con le quali ha discusso dei rapporti tra Palestina e lo Stato italiano.
aFGhanIstan
FrancIa. Il MInIstro resta
Frederic Mitterrand Autobomba a Kabul accusato di pedofilia sono 17 le vittime Il ministro alla Cultura Frederic Mitterrand, sotto attacco per aver scritto in un libro di quattro anni fa di avere fatto sesso a pagamento con alcuni ragazzini in Thailandia, ha detto che non ha intenzione di dimettersi.Intervenendo al telegiornale delle 20 su TF1, il principale canale francese - privato - il nipote dello scomparso presidente Mitterrand ha detto, parlando del libro del 2005 "La Mauvaise Vie" (La vita cattiva), definito "non totalmente autobiografico", di non avere mai avuto rapporti sessuali con minori e che il suo scritto non era "in alcun caso l'apologia del turismo sessuale". Il libro di Mitterrand è finito al centro della polemica con le richieste di dimissioni da parte del Partito socialista e del Fronte nazionale - dopo che il ministro si è schierato in difesa del regista Roman Polanski, arrestato in Svizzera il mese scorso e a rischio di estradizione negli Stati Uniti per avere avuto rapporti sessuali con una tredicenne nel 1977. L'attacco agli Usa - con l'arresto di Polanski dopo così tanto tempo hanno rivelato un lato "spaventoso", ha detto il ministro - è stato criticato da tutti i partiti. L'Eliseo ha difeso MItterrand. "Il dibattito politico francese a volte assume forme patetiche", ha detto il consigliere del presidente Nicolas Sarkozy Henri Guaino su France 2.
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l capitano della Nazionale è risultato positivo ai controlli. verrà interrogato nei prossimi giorni dalla Procura del Coni. Fabio Cannavaro è squalificato per la gara Irlanda-Italia e raggiungerà il gruppo azzurro solo nella giornata di domenica. Per questo motivo ha continuato ad allenarsi a Vinovo e proprio durante l’allenamento il difensore è stato punto da una vespa. Così si è sottoposto all’utilizzo di un farmaco a base di cortisone. Lo stesso
Un attentato con un'autobomba è stato compiuto davanti all'ambasciata dell'India a Kabul: diciassette i morti (tra i quali un agente delle forze di sicurezza afghane) e 76 i feriti nell'attacco, quasi tutti civili, secondo un bilancio ancora provvisorio. Il veicolo imbottito di esplosivo si sarebbe schiantato contro un muro della rappresentanza diplomatica indiana, vicino all'entrata dell'ufficio passaporti. Il veicolo si è schiantato contro il muro di cinta della sede diplomatica ed è detonato. A seguito della deflagrazione è andata in frantumi parte della struttura e sono state distrutte alcune finestre dei negozi vicini alla sede diplomatica e anche due automobili, di cui una delle Nazioni Unite.
Il caso
La vespa e il doping di Cannavaro Cannavaro però aveva invocato regolare richiesta di esenzione al test antidoping per aver assunto un farmaco in condizioni di emergenza, nella richiesta però mancava un documento e, in attesa di chiarimenti, il giocatore è stato sottoposto al test risultando positivo.
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n ambienti juventini si sottolinea che si tratta di un antiallergico ma il Coni tramite una nota apparsa sul proprio sito ha così deciso: “ In base alle vigenti norme antidoping, il Procuratore Capo dell’Ufficio di Procura Antidoping, Ettore Torri, ascolterà quanto prima l’atleta e il medico curante”
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Il Cavaliere contro il capo dello Stato
Lui attacca, ma Schifani e Fini lo difendono Silvio Berlusconi e Giorgio napolitano, sotto Gianfranco Fini
Comunicato dei presidenti delle Camere dopo un vertice con Napolitano. D’Antoni critica la Lega. No comment di D’Alena di MAriA PreziOSi Ancora una giornata ad alta tensione dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità del lodo Alfano. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ribadito quanto affermato sul presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e sulla Consulta, ma anche l'intenzione di andare avanti nell'azione di governo e di dimostrare l'estraneità alle vicende al centro dei processi che lo vedono coinvolto. Si susseguono così i tentativi per evitare che la situazione degeneri ulteriormente e nel pomeriggio di ieri i presidenti di Senato e Camera, renato schifani e Gianfranco Fini, salgono al Quirinale per incontrare il capo dello Stato. «I presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, Renato Schifani e Gianfranco Fini, hanno dato atto -si legge nel comunicato- al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del suo rigoroso rispetto delle prerogative che la Costituzione gli riconosce; hanno espresso l'auspicio che tutti gli organismi istituzionali e
di garanzia agiscano, in aderenza al dettato costituzionale e alla volontà del corpo elettorale, per determinare un clima di leale e reciproca collaborazione nell'interesse esclusivo della Nazione». E in serata il presidente della Repubblica, Giorgio napolitano, dopo aver assistito al concerto «Giovani contro la guerra», cerca di distendere gli animi: «Sto bene. Di momenti difficili ne ho passati tanti, supereremo anche questo». Come detto ad animare la giornata le dichiarazioni di prima
mattina di berlusconi. «C'è un presidente della Repubblica di sinistra -ripete- e c'è una Corte costituzionale con undici giudici di sinistra che non è certamente un organo di garanzia, ma è un organo politico. Il presidente della Repubblica è stato eletto da una maggioranza che non è più maggioranza nel Paese, una maggioranza di sinistra, ed ha le radici totali della sua storia nella sinistra. Credo che anche l'ultimo atto di nomina di un magistrato della Corte dimostri da che parte sta». Ancora altri commenti: «A essere incredibile non è il numero dei giudici campani della Consulta ma il coraggio di certi esponenti leghisti, che pur di compiacere Berlusconi e lanciare attacchi al Colle, si coprono di ridicolo affermando sciocchezze dal vago sapore razzista». Lo afferma sergio d'antoni, responsabile Mezzogiorno del Pd, commentando le dichiarazioni di Emilio Zamboni e Luca Baggio, secondo i quali è «alquanto strano che 9 dei 15 giudici siano campani». «Penso che ci sia stata una pagina non raccomandabile della Corte Costituzionale italiana, la quale ha purtroppo portato a spasso il Parlamento
italiano». Lo dice l'ex presidente del Senato, Marcello Pera. «In un Paese democratico e in uno Stato di diritto il rispetto tra le istituzioni è fondamentale. Bisogna prendere atto della sentenza della Corte Costituzionale. È importante il fatto che la Corte ha deciso con assoluta autonomia nei confronti di tutti, così come la Corte deve fare, così come la Corte Costituzionale fa, in tutti i paesi». Lo afferma il Vice Presidente del Senato Vannino chiti, a Firenze per la presentazione del suo nuovo libro «La sinistra possibile - Il Partito democratico alle prese col futuro» (Donzelli Editore). «Non intendo entrare in questi dibattiti. Ci vorrebbe un costituzionalista». Lo dichiara Massimo d'alema commentando l'affermazione del premier Silvio Berlusconi che aveva detto che la sua carica va rispettata perchè è l'unica eletta dal popolo, a margine del convegno 'L'Europa e la Russia a 20 anni dall«89'. «Siamo molto preoccupati dai toni da golpe che il premier Berlusconi usa nei riguardi della Consulta e del presidente della Repubblica». Lo sostiene il segretario del Prc, Paolo
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Riproponiamo i testi su cui si è basata la Corte Costituzionale
Per capire quella sentenza La Corte costituzionale (9 sì, 6 no) ha dichiarato che è in contrasto con gli articoli 3 e 138 della Costituzione (perché era necessaria una legge costituzionale con relativa procedura speciale) la legge ordinaria approvata dal parlamento dopo l’insediamento di questo governo - legge nota come “lodo Alfano” dal
nome del ministro della giustizia che l’ha presentata - che sospende, per la durata della carica, i processi che eventualmente dovessero esserci a carico del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera e del presidente del Consiglio. Quest’ultimo - che è l’unico in questo momen-
Una seduta pubblica della Corte costituzionale. la foto è stata scattata 3 anni fa quando fu respinto il lodo Schifani
Il testo della legge che è stata ribattezzata “lodo alfano” (dichiarato dalla Corte in contrasto con gli articoli 3 e 138 della Costituzione) «Salvi i casi previsti dagli articoli 90 e 96* della Costituzione, i processi penali nei confronti dei soggetti che rivestono la qualità di Presidente della Repubblica, di Presidente del Senato della Repubblica, di Presidente della Camera dei deputati e di Presidente del Consiglio dei ministri sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l’assunzione della carica o della funzione». * Art. 90 della Cosituzione: Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri. Art. 96: art. 96. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale.
to, per quanto se ne sa, ad avere processi pendenti ha sferrato un durissimo attacco alla Corte, accusandola di essere “di sinistra” e di avere emesso una “sentenza politica” contro di lui. Ma, non soddisfatto di ciò, ha attaccato inopinatamente anche Giorgio Napolitano (affermando che “si sa da che parte sta” ) e i suoi
predecessori per la scelta dei giudici costituzionali (per la parte di loro competenza). Questa è l’apertura unilaterale di un conflitto istituzionale di una gravità senza precedenti. Ma siano i lettori a giudicare. Ecco qui sotto gli elementi oggettivi per farlo con la massima serenità: le norme costituzionali.
L’opinione pubblica deve essere informata per poter valutare serenamente l’operato della Corte
l’articolo 3 della costituzione «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
art. 138 della costituzione
«Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
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L’intervista a Emanuela Baio
Mai più un’altra Hina in Italia emanuela Baio, senatrice Pd
La senatrice spiega il suo disegno di legge contro il burqa, che deve servire a integrare le donne islamiche meno libere di elOiSA COvelli In Italia esiste già una legge che vieta di andare in giro coperti in modo tale da rendere “difficoltoso il riconoscimento”. E’ la legge n.152 del 1975, ma in questa norma ci sono tre parole: “senza giustificato motivo”, quanto basta per far sì che in certi contesti il burqa (il velo che copre il volto) venga tollerato. Per porre fine a questa eccezione la senatrice Emanuela Baio (Pd) ha presentato una proposta di legge al Senato, che si aggiunge a quella shock fatta dalla Lega, che prevede fino a due anni di reclusione per chi si rende “irriconoscibile”, e a quella della deputata Souad Sbai (Pdl) di cui vi abbiamo già parlato. emanuela baio, come giudica la proposta della lega? «Il linguaggio usato dalla Lega in questa proposta è inadeguato al tema dell’integrazione, e lo stesso vale per la proposta dell’onorevole Sbai, cosa di cui mi stupisco. Tutti questi testi prevedono che in Italia si possa andare in giro solo a volto scoperto. Poi i tre disegni di legge (ndr.compreso quello dell’on.Baio) prevedono diverse
pene. Ma i tre differiscono per il linguaggio. L’on. Sbai parla di donne di religione islamica, quindi è una legge che si rivolge solo a una categoria di persone». sì, parla chiaramente di burqa e niqab, due veli che coprono anche il volto. «E’ terribilmente sbagliato. Il linguaggio usato in queste due leggi è un linguaggio che esclude, che separa». Ma il disegno di legge fatto dalla lega non parla espressamente di donne islamiche. «Parla di “affiliazione religiosa”, però. Leggendo il testo si vede che il termine è usato in accezione negativa, ma un’appartenenza religiosa non è negativa. In Italia c’è la libertà religiosa. Noi chiediamo solo che il volto sia scoperto, non c’è nessun problema a portare un velo che lascia il viso scoperto, come fanno d’altronde anche alcuni ordini cattolici. E’ una questione di rispetto della scelta di una persona e della sicurezza propria e altrui. Il disegno di legge, che ho presentato, ritengo che sia equilibrato, perché non fa
riferimento a nessuna religione. Su questo ho ottenuto anche il consenso delle diverse comunità religiose: cattolici, musulmani e ebrei. Se noi riusciremo ad approvare trasversalmente la legge, ci sarà una risposta positiva, perché le stesse donne musulmane diranno alle loro sorelle che in Italia è bene usare il velo ma non il burqa o il niqab». la sua legge prevede come pena anche il carcere da tre a sei mesi. non pensa che questo potrebbe penalizzare le donne che invece si vuole aiutare? «In una legge sulla sicurezza è logico che sia prevista anche la pena. Ma l’obiettivo non è quello. Io mi auguro che non sarà mai applicata perché la legge serve per prevenire. E’ per questo che mi sono confrontata con le diverse comunità musulmane. Il fatto che loro abbiano accettato la legge, significa che saranno loro stesse a farla applicare e quindi non ci sarà bisogno di applicare la pena». come pensa che vivano le donne musulmane in Italia? «Penso che la maggioranza delle donne, soprattutto quelle che vivono qui da diversi anni, sono sufficientemente integrate. La maggioranza delle donne parla l’italiano, magari non lo conosce alla perfezione...
Conosce la nostra società... C’è però una minoranza con la quale stiamo facendo molta fatica. Se la legge sarà approvata, con la collaborazione delle altre donne, sarà più semplice avvicinarsi a quelle che non sono libere. In casi estremi abbiamo visto come si sia arrivati alla morte di queste ragazze, soggiogate dai padri e dalle madri. Questi casi ci devono far riflettere. La morte delle due ragazze uccise dai padri musulmani, mi hanno fatto pensare. Mi sono chiesta se non siamo stati capaci di dare loro una mano. Spero che da oggi nessuna di loro si sentirà sola. Non è un processo semplice, pensi alle battaglie che le nostre donne hanno fatto nell’800 per affermare i diritti, che hanno aperto la strada a donne come me, che sono nata negli anni 50». Visto che ha preso il discorso, cosa pensa della situazione attuale della donna italiana? Mi riferisco soprattutto agli ultimi casi di cronaca: rosy bindi è stata offesa in diretta su Porta a Porta da berlusconi e castelli. «L’educazione si impara da piccoli e molti politici non l’hanno imparata. Spero che le donne che hanno votato quei politici, si chiedano se si riconoscono in un politico che offende così una donna».
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Intervista a Emma Bonino
“Maschilismo non esclusivo dei berluscones” Cosa pensa Emma Bonino del velo integrale per le donne islamiche? E come vive la donna nel nostro paese, araba o italiana che sia? di elOiSA COvelli emma bonino, lei si è sempre dichiarata contraria al burqa in Italia, cioè al velo integrale. secondo lei, è una questione di ordine pubblico o di rispetto d e l l a donna? «Chi si rende irriconoscibile in pubblico uomo o donna, con passamontagna o burqa - si scontra con uno dei pilastri della convivenza civile, quello dell’assunzione della responsabilità individuale. Questo è per me un punto fondamentale in uno stato di diritto». cosa ne pensa dell’uso di chador o hijab in Italia, ovvero dell’uso del velo che lascia scoperto il volto?
«Per gli stessi motivi, finché il viso è scoperto non ho alcun problema». come si fa a coniugare il rispetto per la cultura islamica con le leggi italiane? «Intanto distinguendo appunto tra cultura e religione, il che n o n sarebbe una cattiva idea. Ma soprattutto promuovendo una politica dell’integrazione individuale anziché comunitaristica, evitando cioè che i musulmani in Italia formino delle comunità chiuse all’interno delle quali la sharia prevale sulle leggi dello Stato». Ma l’Islam prevede l’uso
del burqa o del velo? «Come ci ripetono da tempo e in maniera insistente le più alte cariche islamiche, il burqa e gli altri copricapi integrali non sono simboli religiosi ma discendono da arcaiche tradizioni tribali che vedono nella donna un essere inferiore la cui presenza va tenuta il più possibile nascosta o addirittura annullata». secondo lei qual è la condizione della donna islamica oggi in Italia? «Non rosea perché da una parte c’è intolleranza, che a volte rasenta il razzismo, e dall’altra usanze dure a morire ma che magari nel paese d’origine, grazie all’emancipazione femminile, cominciano ad essere abbandonate - penso ad esempio all’infibulazione e alle mutilazioni genitali femminili o ai matrimoni forzati - e che qui invece trovano un terreno ferti-
le perché fuori da qualsiasi controllo sociale. Gli episodi delle giovani ragazze assassinate dal padre perché volevano vivere “all’occidentale”, o perché avevano un fidanzato italiano, ne sono gli esempi più eclatanti e tragici». e la condizione della donna italiana? Proprio ieri rosy bindi è stata insultata in diretta da berlusconi e castelli. cosa ne pensa? bisogna riderci su o preoccuparsi? «E’ semplicemente patetico. Nessuno scontro politico giustifica ingiurie di stampo misogino, così dozzinali per giunta. Sono sorpresa che nessuno dei “signori” presenti in studio si sia sentito in dovere di reagire alle parole di Berlusconi e di Castelli. Forse perché da noi il maschilismo non è un’esclusiva dei berluscones o dei leghisti…»
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roma
Cure alternative, Abusi edilizi accusa d’omicidio nei circoli sportivi La Procura di Bologna ha trasformato da omicidio colposo a omicidio volontario l'accusa nei confronti del medico che avrebbe fatto sospendere - ma lui ha sempre negato con decisione la terapia medica tradizionale cui era sottoposto un bambino di sei anni affetto da fibrosi cistica per curarlo con la medicina ayurvedica, basandosi su erbe medicinali e polveri minerali e il piccolo dopo alcuni mesi morì. È forse il primo caso, o comunque tra i primi, in cui per la morte di un paziente un medico viene accusato di omicidio volontario. Il «colpo di scena» della modifica è avvenuta ieri davanti al Gup in occasione dell'udienza preliminare che vede imputato un medico bolognese di 52 anni, G.S.. La modifica del capo di imputazione fatta all'udienza dal Pm Francesco Caleca (l'inchiesta
era stata condotta dalla collega Antonella Scandellari) ha reso necessario un rinvio al 10 dicembre. «Prima dell'udienza preliminare una rivisitazione complessiva dei fatti ha indotto la Procura a rivalutare la qualificazione giuridica della drammatica e gravissima vicenda», ha spiegato il Pm Valter Giovannini, portavoce della Procura. In particolare sono state rilette le testimonianze di altri pazienti meno gravi, a cui il medico aveva sospeso le terapie tradizionali. Secondo la nuova accusa il medico, sospendendo la terapia tradizionale, ha accettato il rischio che si potesse verificare la morte. Il dottore prese in cura il piccolo, che è morto nel giugno 2006. Quando emerse la vicenda, il medico si era difeso dicendo che non fu lui a suggerire di interrompere la terapia.
Padova
tiere Parioli. Strutture abusive, ancora in fase di edificazione, sono state sottoposte a sequestro nei circoli: «Roma 70», «Polisportiva Parioli Tiro a Volo», «Roma team sport», «Polisportiva Città futura». Sigilli alle strutture già ultimate nei circoli: «Acqua Aniene», «Cristo Re», «Axa Immobil sport», «Real sport village», «Associazione Agepi», «Villa Flaminia», «Sport 2000». Il gip aveva già disposto nei mesi scorsi il sequestro di strutture (dal 15 settembre scorso diventato definitivo dopo l'uso concesso per i mondiali di nuoto) in altri quattro circoli di Roma: «Salaria Sport Village», «Tevere Remo», «Gav New city», «Flaminio sporting club». Il gip ipotizza, a vario titolo, la violazione delle norme urbanistiche, paesaggistiche, per le opere realizzate.
Perugia
Falsi nonni frodano il fisco Undici arresti e trentasette denunce della Guardia di Finanza a Padova che ha scoperto evasione per 1 miliardo di euro. È questo il bilancio delle Fiamme Gialle del Veneto nei confronti di professionisti dell'evasione che, attraverso un carosello di società fasulle italiane e straniere gestite da “nonnetti” improvvisati capitani di industria, hanno sottratto allo Stato un vero e proprio tesoro. Quarantotto sono in tutto i denunciati dai militari di
Piscine, foresterie, parcheggi, spogliatoi e palestre, e altre strutture edificate in violazione delle norme paesaggistiche, urbanistiche e in genere ritenute abusive, sono state sequestrate ieri mattina in 11 circoli sportivi romani, tra i più noti della capitale. L'iniziativa giudiziaria si inquadra nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma sui presunti abusi edilizi compiuti per la realizzazione degli impianti destinati alla organizzazione dei Mondiali di Nuoto Roma 2009. Il sequestro, che viene eseguito dalla polizia municipale, è stato disposto, su richiesta del pm Sergio Colaiocco, dal gip Donatella Pavone. Tra le strutture sottoposte a sequestro totale c'è il circolo Acqua Aniene, amministrativamente facente capo al Circolo Aniene, in via della Moschea nel quar-
Crescono gli studenti Erasmus Padova e Venezia nel corso di indagini coordinate dall'Autorità giudiziaria di Padova che ha fatto eseguire 11 ordinanze di custodia cautelare. L'associazione a delinquere spiega la Gdf - era costituita da imprenditori veneti e lombardi, da faccendieri napoletani e da cittadini stranieri, una vera e propria holding di carta del crimine transnazionale che ha portato gli 007 delle Fiamme Gialle ad indagare in tutta Europa, dalla Germania alla Grecia.
L'Università di Perugia registra un incremento del 20% degli studenti 'incoming', che partecipano al programma di mobilità Erasmus. Un dato definito dall'ateneo in contro tendenza rispetto all'andamento nazionale che nell'ultimo anno ha registrato un rallentamento della mobilità di studio, passato dal +3% all'attuale +2%. Metà provengono dalla Spagna. Ieri nell'aula magna si è svolto l'incontro di accoglienza di oltre 400 studenti stranieri che sono a Perugia per partecipare all'Erasmus. Il pro rettore
Antonio Pieretti - riferisce l'Università in un comunicato ha rilevato come «non sia casuale» la scelta di tanti studenti europei per il capoluogo umbro e il suo Ateneo. Nilo Arcudi, vice sindaco di Perugia, ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione comunale a rendere «quanto più accogliente il soggiorno degli studenti stranieri, non solo cooperando con l'Ateneo». «La città - ha aggiunto - tiene conto della massiccia presenza degli universitari anche nell'organizzazione dei servizi».
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Tre anni fa la voce inascoltata sulle navi dei veleni in Calabria
CETRARO - Cunski e Jolly Rosso, il nesso c'è. L'ipotesi della presenza di rifiuti tossici nella fascia del Tirreno cosentino, diventa ancor più inquietante. Nel puzzle disegnato dal sostituto procuratore di Paola, Francesco Greco, si inserisce, prepotente un ulteriore tassello oscuro. Il probabile ritrovamento della Cunski, la nave che scomparve all'improvviso nel 1992. La vicenda della Cunski potrebbe essere collegata all'intricata storia di un'altra motonave, la Jolly Rosso, arenatasi quindici anni fa, sulla costa amanteana. Nello scorso mese di giugno un boss della Ndrangheta "pentito" in un memoriale inviato alla direzione nazionale antimafia, riferiva che questa nave, veniva affondata a largo di Cetraro, per conto della compagnia armatrice "Ignazio Messina" la stessa che mandò in giro per il Mediterraneo la Jolly Rosso, che si sospetta abbia trasportato scorie pericolose. Il collaboratore di Giustizia nella sua rivelazione sostiene che l'imbarcazione venne fatta colare a picco nell'ottobre del 1992 a pochi chilometri dal litorale cetrarese. Adesso due precisi elementi fanno ritenere che l'ex boss della mafia nel suo memoriale abbia scritto il vero: 1) nelle carte nautiche redatte nel febbraio del 1992, come ha giustamente osservato il pm Greco, non si fa alcun riferimento al relitto nei fondali a largo di Cetraro. Mentre ve n'è traccia nella carte nautiche dell'anno successivo; 2) nei giorni scorsi, i tecnici della Blue Teak, in collaborazione con la società Nautilus, di Vibo Valentia, a circa cinque miglia dalla costa di Cetraro ed a quttrocento metri di profondità, hanno rinvenuto un relitto di una motonave lunga tra gli ottantotto e i cento metri e larga
di DA
“Il QuOTIDIAnO
PAOlO OrOFinO CAlAbRIA” DEl 19
DEllA
GEnnAIO
2006
Ecco la corrispondenza pubblicata dal “Quotidiano della Calabria” il 19 gennaio del 2006 sulla nave Cunski e sulle rivelazioni del pentito di mafia al pm Greco Tutto finì nel silenzio
la mappa (provvisoria) delle navi affondate. in alto: palombari in esplorazione nei mari calabresi
dai quindici ai venti metri, che sono, più o meno, le dimensioni che aveva la Cunski, prima della sua misteriosa sparizione. I due dati di fatti, sono la coordinata temporale e geografica a supporto della deposizione del pentito, che, fra l'altro, nel suo racconto pubblicato in anteprima dal settimanale "L'espresso", fa esplicito riferimento all'illecito traffico di
scorie radioattive caricate sulle cosiddette "navi a perdere" da affondare nel Mediterraneo. "Per il momento - dichiara il sostituto procuratore Francesco Greco - non è il caso di produrre allarmismi che potrebbero rivelarsi infondati, giacché a tutt'oggi non c'è alcuna prova certa che dimostri che il relitto sommerso a largo di Cetraro,
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appartenga effettivamente alla Cunski, ovvero all'imbarcazione citata dall'ex boss. Potrebbe trattarsi, invece, di una nave affondata tanti anni fa il cui relitto è stato notato solo adesso". E se da un lato la cautela espressa dal magistrato inquirente, tende a rasserenare la gente del posto, dall'altro vi sono le anzidette inquietanti coincidenze che infondono timore e turbamento. Si ricorda, che il sofisticatissimo strumento saidscansonner, ha rilevato una macchia scura a circa trecento metri dalla nave squarciata in due. Si presume l'entità materiale captata sia il carico che l'imbarcazione affondata stava trasportando. Sarà fondamentale conoscere con precisione cosa ci sia realmente "dietro" la macchia oscura apparsa sui monitor dei tecnici incaricati dalla procura della Repubblica di Paola. Il mistero della Jolly Rosso è ora quello della Cunski. I sospetti che ancora avvolgono la motonave che rimase incagliata nella spiaggia di Amantea si trasmettono, sul relitto di Cetraro, attraverso l'anello che verosimilmente collega le due vicende, in cui compare la compagnia armatrice "Ignazio Messina". "E' giunta l'ora di fare chiarezza sulla questione dei rifiuti tossici - si legge in una nota dell'associazione ambientalista Vas, di Cetraro - soprattutto alla luce delle nuove scoperte del sostituto procuratore di Paola, Francesco Greco". Il gruppo di volontari per la tutela dell'ambiente, ha encomiato la magistratura paolana "per il proficuo lavoro svolto sollecitando, altresì, i parlamentari dei Verdi a far approdare per l'ennesima volta, questa brutta vicenda, sulle scrivanie dei ministri competenti".
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Caro Venditti, perché Dio ha fatto la Calabria di
MAriOtOCCi*
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erché Dio ha fatto la Calabria? Nel corso di un recente concerto tenuto in Sicilia, Antonello Venditti, che da qualche tempo associa all’attività di cantautore quella di opinionista (con risultati che mi astengo dal commentare), si è retoricamente interrogato sui motivi della divina creazione della Calabria e ha poi osservato che in quella regione non vi sia davvero nulla.L’artista romano ha posto una domanda alla quale intendo rispondere. L’entità superiore e demiurgica cui Venditti si è riferito, denominandola Dio ma denominabile in qualsivoglia altro modo, ha fatto tante cose e tanti uomini. Se dovessimo chiederci il perché della creazione di tanti uomini, credo (anzi sono sicuro) del fatto che potremmo concentrare la nostra attenzione proprio su quelli che più frequentemente parlano e della cui utilità sociale difficilmente forse ravviseremmo la sussistenza. Ovviamente, non mi riferisco a nessuno in particolare. ornando all’argomento del mio intervento, non è facile rispondere a un quesito di così ampio respiro. Certamente Venditti una cosa buona l’ha fatta, perché ha risparmiato a tanti docenti di materie letterarie la fatica di scervellarsi onde reperire una traccia originale e stimolante da assegnare ai propri studenti per il prossimo tema in classe. D’accordo, adesso basta perdere tempo con astratte considerazioni, mi cimento nella risposta e che Dio (proprio quello la cui creazione della Calabria ora tanti problemi filosofici sta creando) me la mandi buona. A mio avviso, Dio ha creato la Calabria per contestualizzare e definire il concetto di cultura. Perché dalla Calabria sono venuti fuori i migliori ingegni del mondo, in tutti i campi di applicazione della vita quotidiana e in qualsiasi epoca storica. Chissà se il signor Venditti ha letto delle gesta dei calabresi nel mondo. na domanda allora, riconvenzionalmente, la formulo pure io al signor Venditti, dal quale mi piacerebbe sapere se qualcuno dei moltissimi libri esaminati parlasse appunto delle gesta dei calabresi nel mondo. Nessuno potrà accusare o processare il signor Venditti se altre e diverse sono state le tematiche praticate. In libreria, ciascuno, usando del proprio libero arbitrio, può scegliere se acquistare un libro di fantascienza o di cucina. La fantascienza e la cucina sono generi bellissimi, sia chiaro: chi ne fruisce saprà tutto delle mitiche saghe degli irreali marziani o delle migliori regole per cucinare un’ottima e gustosissima pasta alla carbonara ma ignorerà cosa di buono hanno fatto i calabresi nella storia universale. E, francamente, non c’è nulla di grave: non c’è nessuna legge dello Stato (e se ci fosse sarebbe, quella invero, anticostituzionale) che impone la lettura di un testo anziché di un altro. Però, avvedutezza vorrebbe che, prima di gettarsi a capofitto in qualsivoglia discorso, ci si documentasse; diversamente, si rischierebbe di essere smentiti piuttosto che criticati (eppur sempre cristianamente fatti destinatari del clericale perdono riservato ai puri di cuore ignari dell’effettiva consistenza delle proprie condotte). l di là di queste mie farneticazioni, spero di essere riuscito a rispondere al signor Venditti. Infine, posso farla un’altra domanda (una l’ho già fatta) al signor Venditti? La faccio, mi si perdonerà se sto abusando del tempo di chi legge e, soprattutto, di quello preziosissimo del signor Venditti. Perché Dio ha fatto la Calabria?
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U
A
*Avvocato in Cosenza. Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’università della Calabria. Consigliere nazionale Agit (Associazione degli Avvocati Giusconsumeristi Italiani) vww.mariotocci.eu
Antonello venditti
Inutilizzabile il polo natatorio di ostia Continuano le proteste dei cittadini di Ostia in risposta al grande regalo del sindaco Alemanno: il polo natatorio del lungomare Duilio, una struttura di mille metri quadrati, due piscine coperte, una piscina olimpica all'aperto, palestra, bar e sala tv che gli abitanti del litorale romano tuttavia non hanno ancora potuto utilizzare. Oltre al danno, la beffa; il mega impianto infatti si è trasformato in un centro federale riservato agli allenamenti delle nazionali italiane e alle competizioni internazionali e ne è stato vietato l'accesso al pubblico. I cittadini quindi sono costretti a subire la presenza di unastruttura costruita abusivamente a 200 metri dal mare senza neanche poterne usufruire. Insomma il polo natatorio di Ostia è un complesso destinato ai cittadini e come tale deve essere utilizzato. Chiediamo quindi la trasformazione del-
l'impianto in un polo sportivo che, tramite un'iscrizione, possa essere aperto al pubblico. Il centro, costruito per i mondiali di nuoto 2009, fino adesso è stato adoperato esclusivamente dall'ingegnere che lo ha costruito, il quale si è fatto riservare 300 posti auto sottratti alla struttura per il suo stabilimento privato. Non è ammissibile lo spreco di un polo sportivo con tali potenzialità. L'impianto, inoltre, rischia di cadere a pezzi se continuerà a non essere utilizzato e potrebbe finire come molte di quelle strutture costruite con i soldi dei cittadini e mai aperte alla comunità. Paola torbidoni responsabile per il XIII Municipio di Roma dell'Italia dei Diritti
Per sansonetti Mi complimento per l’ormai consueta presenza di Sansonetti presso Porta Porta, Matrix, etc. Mi ricorda il buon Bertinotti a Rete 4. Avanti così che il Silvio ti sistema, prima o poi. Saluti. alberto comelli
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Messina, basta fango sugli alluvionati La dignità della nostra classe politica finita nel fango. La realtà stravolta per fini di difesa o per propaganda. Ieri l’ennesimo teatrino di politici parlanti a “Porta a porta” ha svelato ancora una volta la loro incapacità nel prevenire e curare i mali di questa nostra nazione. Ieri gli italiani ma ancor di più i messinesi e le popolazioni colpite dal nubifragio volevano risposte. Dalla "terza camera" dello stato così ricca di esponenti autorevoli, volevano rassicurazioni, scuse e certezze. Niente di tutto questo hanno ascoltato. Come in un flipper che sta per andare in “tilt” la pallina saltava con scatti nervosi da una parte all’altra. Non c’era maggioranza ed opposizione a farsi rimbalzare la responsabilità. Stavolta era il governo contro gli enti locali. Tutti politicamente schierati dalla stessa parte ma tutti alla ricerca del capro espiatorio. Uno piccolo e poco importante su cui far ricadere ogni colpa. L’oggetto del contendere era ovviamente rappresentato dagli interventi di “messa in sicurezza” che dopo l’alluvione e le frane dell’ottobre 2007 dovevano essere eseguiti nei territori oggi cancellati dal fango. Dopo una breve dissertazione sull’abusivismo riscontrato sul territorio ed ora denunciato dal comandante dei vigili urbani di Messina («vorremmo capire come mai queste denuncie arrivano sempre il giorno dopo le tragedie...») si inizia a parlare delle reali responsabilità. Il sindaco di Scaletta Zanclea a gran voce dichiara che questi interventi erano stati più volte sollecitati alla Regione Sicilia. Lombardo risponde che tutti i fondi a disposizione(“tre milioni di euro”) erano stati spesi per le opere necessarie ma erano ovviamente pochi. “Noi non abbiamo colpe, abbiamo fatto il possibile e la magi-
stratura lo accerterà”. Insomma come si dice da noi mettiamo le mani avanti...” Il ministro Prestigiacomo smentisce Lombardo asserendo che i tre milioni di euro risultano ancora nel capitolo di spesa e pertanto non sono stati mai spesi. Il ministro all’ambiente aveva a caldo dichiarato: «La comunità messinese è stata molto sfortunata, ma una cattiva gestione del territorio ha fatto il resto». “Hanno litigato, protezione civile regionale e genio civile, non concludendo niente.” Dopo l’affondo alla regione si diletta in propaganda, sbandierando le ampie risorse che il governo aveva generosamente messo a disposizione per il ripristino degli assetti idrogeologici della nazione, dimenticando però quanto già affermato poche ore dopo l’alluvione: "Niente soldi per il suolo". "Per quest'anno per la difesa del suolo abbiamo 50 milioni. Per il 2010 sapete quanto c'e'? Zero'' Bertolaso gioca allora la sua carta. “Oltre i tre milioni ne sono stati messi a disposizione altri quattro per mettere in sicurezza quei luoghi”. Il capo della protezione civile è convinto che a la causa sia da ricercarsi nell’abusivismo: “Io non faccio polemiche - aveva dichiarato prima - ma cerco di risolvere i problemi, è però evidente che non può essere la Protezione Civile a risolvere i problemi di dissesto idrogeologico creati dall’abusivismo”. I servizi esterni da Giampilieri evidenziano però che solo 40 mila euro sono stati investiti per realizzare inutili “gabbiotti” di inerti per tentare di arginare il torrente. Insomma chi non ha speso questi soldi? Chi non ha adempiuto al suo mandato? Vale la pena ricordare la denuncia precisa dell’Ing. Sciacca a proposito dei lavori
la tragica frana di Giampilieri non eseguiti: A seguito dell'alluvione del 2007 negli stessi luoghi in cui si è registrata oggi la tragedia - ha raccontanto l'ingegnere capo - fui incaricato dalla Protezione Civile regionale di redigere un piano di interventi che desse soluzione al dissesto idrogeologico della zona, piano che presentai tra novembre e dicembre dello stesso anno. Da allora non ebbi più notizie nonostante le frequenti sollecitazioni che feci al responsabile, Salvatore Cocina, che - denuncia Sciacca - ha responsabilità gravissime nel disastro. Certo in questo momento accusare qualcun altro sembra sia il miglior modo per non sentirsi il peso sulla coscienza di uomini, donne e bambini morti per colpa di una criminale mancanza da parte di chi ci governa e ci amministra. Si getta altro fango per sporcare tutto, lordarlo per renderlo irriconoscibile, far scomparire le impronte, devastando la sola cosa che è rimasta in piedi, la dignità dei messinesi. Le case abusive, se abusive erano andavano demolite! I muri, i
terrazzamenti e la piantumazone andava eseguita in tempo! I soldi si dovevano rendere disponibili subito! Ognuno con il proprio ruolo, assolvendo il proprio dovere, avrebbe dovuto impedire questo eccidio. Adesso invece tutti attenti a non finire invischiati in quelfango che ha cancellato la vita di troppe persone. Certo si scoprirà che alla fine probabilmente saranno tante “piccole” mancanze che messe tutte insieme hanno generato un grave dolo. Così come il dolore adesso è diviso e condiviso in tante case dove si piangono i morti, anche le responsabilità verranno frammentate in tanti parti. Piccoli pesi che scompariranno presto sulle spalle di funzionari e politici a differenza di quel dolore che resterà immenso, indivisibile e indelebile nei cuori di chi senza colpa ha pagato per errori altrui. Con i funerali si spegneranno i riflettori del circo mediatico e tutto verrà spinto verso l'oblio. Ma, per favore, basta fango. davide scimone, Messina
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di FidAlMA FiliPPelli E’ nato Easy Move ed il mondo del sociale tutto gli da un giosioso benvenuto, perchè è il primo carrello per la spesa per persone con problemi motori. Questo mezzo, che è un rivoluzionario apparecchio semovente ed elevatore a funzionamento elettrico dotato di joystick, è stato realizzato a S.Casciano Val di Pesa dalla MP srl. L’Unicoop Firenze ha stipulato un accordo con l’azienda produttrice per l’acquisto in esclusiva (fino a dicembre 2009) di 10 carrelli da mettere a disposizione dei clienti nei punti vendita più grandi. Il primo modello, unico al mondo, è già disponibile alla Coop di Pontassieve (Firenze) e si tratta di un’esperienza pilota di vera ed onoratissima avanguardia sociale. Easy Move, che dunque nonostante il nome è italianissimo - e solo un appunto sull’inglesismo possiamo fare del resto alla casa madre -, consente qualsiasi tipo di movimento fra le corsie, grazie ad una semplice cloche alla quale si aggancia direttamente la carrozzina. Essendo stato congegnato per semplificare l’atto del fare la spesa alle persone con problemi motori, Easy Move dà la possibilità ai suoi fruitori di muoversi sia orizzontalmente che in altezza,
L’iniziativa
Diritti & DOVeri L’aLtrO
sOciaLe
Il carrello per la spesa per disabili
Per prima la Coop adotta Easy Move
per poter prendere i prodotti sugli scaffali superiori senza dover prima affannosamente inseguire qualcuno degli addetti. Nel supermercato di Pontassieve hanno voluto fare proprio le cose
per bene, prima di realizzare questa scelta di altissima responsabilità sociale, e infatti sono stati effettuati vari test e prove di ogni genere, con la collaborazione di alcuni clienti. La dimostrazione
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ufficiale del funzionamento di Easy Move è stata effettuata da Susanna Spugnoli, sportiva diversamente abile e campionessa italiana in coppia con Sebastian Mureddu nella categorie danze-standard combinate, over 16, classe w2. Per poter usufruire di Easy Move basta recarsi al box informazioni del punto vendita, dove viene fornita al cliente una semplicissima chiavetta. La persona portatrice di disabilità fisica può a questo punto “entrare” nel carrello direttamente con la propria carrozzina - e questo è un grande vantaggio -, agganciandosi ad una cloche che poi va guidata. C’è nel carrello sia un vano per i prodotti che un telefono per comunicare con il box informazioni del supermercato in caso di difficoltà o bisogno di chiarimenti. Per pagare, vi è infine una cassa dedicata dove hanno la precedenza i fruitori di Easy Move e le persone con disabilità in generale.E’ disponibile in rete il sito www.easy-move.it, con un’ efficace dimostrazione virtuale del funzionamento del macchinario. Sempre sul sito troviamo la bellissima dedica di M.Paolacci, Presidente della MP srl “a chi fra noi non ama ingiustizie, differenze sociali, al rispetto della dignità umana, a chi per sentirsi libero può solo sognare”
Un progetto pilota di emergenza sanitaria per i sordomuti
Un sms ed arriva il soccorso sanitario A Parma i sordomuti bisognosi di soccorso possono chiedere aiuto al 118 con un sms al numero dedicato 339.9941118. una bella conquista, che nasce da un’idea tanto semplice quanto geniale.
E
’appena partito a Parma un progetto pilota grazie al quale le persone sorde bisognose di soccorso possono
chiedere aiuto al 118 con un semplice sms al numero dedicato 339.9941118. Questo modo innovativo di gestire
l’emergenza rispetto ad una specifica categoria di disabili è stato ideato dalla centrale operativa del soccorso dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma, in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi. La comunicazione avviene integralmente tramite sms, che sostituiscono la classica chiamata vocale: la persona sorda chiede aiuto con un sms, l’operatore gli risponde dal terminale sempre tramite sms, ed ancora via sms vengono scambiate le informazioni
utili per un soccorso efficace e mirato: luogo, estremi dell’accaduto, grado dell’urgenza. Il progetto, prima di essere lanciato nella provincia, è stato sottoposto ad un periodo di prova. Si tratta di una modalità di comunicazione rapida, economica, funzionale e non in concorrenza con altre comunicazioni che possono avvenire in contemporanea, allargando lo spettro delle possibilità a disposizione dell’utente.Il commento è tanto ovvio quanto dovuto: brava Parma, un’idea semplice e al contempo geniale.
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Culture & tenDenze
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Dall’età classica al Medioevo
Racconti di storia dell’arte Ogni sabato sera e domenica mattina nelle più importanti strutture museali della capitale di dAvide MArinO Anche la “storia dell’arte” è ora al centro di una nuova iniziativa di divulgazione culturale del Comune di Roma: “Racconti di storia dell’arte. Luoghi, uomini e idee dall’età classica al medioevo”, in programma fino al prossimo al 18 ottobre. Ogni sabato sera (ore 21.30) e ogni domenica mattina (ore 11.30), alternandosi all'interno di alcune fra le più conosciute e amate sedi museali di Roma (Museo dei Fori Imperiali Mercati di Traiano, Tempio di Adriano e Palazzo delle Esposizioni), si svolgerà un ciclo di incontri sulla storia dell'arte, un percorso che parte dal periodo classico per arrivare al Medioevo, attraversando mondi e culture ancora oggi di inesauribile vitalità. Il ciclo di incontri continuerà il prossimo anno fino ad arrivare alle forme artistiche del contemporaneo. Gli incontri del primo ciclo, animati dal-
l’utilizzo di strumenti multimediali e della musica, saranno condotti da undici esperti, studiosi e grandi divulgatori. La serie di appuntamenti è stata aperta dal Sovraintendente ai Beni Culturali del Comune di
Roma Umberto Broccoli. Poi seguiranno gli incontri tenuti da: il Soprintedente per i Beni Archeologici di Roma Angelo Bottini, il professore di Storia Medioevale nell'Istituto Italiano di Scienze Umane e Istituto di
Una mostra a Torino per i 110 anni dell’Aci Un'esposizione di fotografie, filmati, documenti, oggetti e opere d'arte che ripercorrono più di un secolo di storia. E' la mostra “Aci: 110 anni di emozioni” che, dopo l'inaugurazione dei giorni scorsi, ha aperto al pubblico a Palazzo Bricherasio a Torino e sarà visitabile fino 15 novembre. L'esposizione è allestita in cinque sale: la prima sulla storia dell'Automobile Club Torino e le sue varie sedi; la seconda sui fondatori; la terza sulle corse; la
quarta (in collaborazione con il Museo dell'Automobile di Torino) sulle grandi esposizioni e i concorsi di eleganza; la quinta dedicata all'arte. Tra le opere esposte nell'ultima sala si possono ammirare i disegni originali di Carlo Biscaretti di Ruffia e le serigrafie dei pittori Giacomo Soffiantino e Giorgio Ramella. La mostra conclude i festeggiamenti dei 110 anni dell'Automobile Club Torino, il primo costituito in Italia nel 1898.
Studi Umanistici Franco Cardini, il professore di Antichità Greche e Romane all'Università di Perugia Filippo Coarelli, il professore di Storia Medioevale all'Università di Roma “La Sapienza” Paolo Delogu, la professoressa di Archeologia alla Seconda Università di Napoli “S. Maria Capua Vetere” Serena Ensoli, il professore di Storia Medioevale all'Università di Roma “La Sapienza” Ludovico Gatto, il professore di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana all’Università di Roma “La Sapienza” Eugenio La Rocca, la professoressa di Civiltà Bizantina all'Università di Siena Silvia Ronchey, il professore associato di Archeologia all’Università di Roma “La Sapienza” Stefano Tortorella e il professore di Storia Medioevale all'Università degli Studi “RomaTre” Jean Claude Maire Vigueur. L’ingresso è libero: bisogna approfittare.
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ribalte
Williams torna dopo tre anni di silenzio Dopo tre anni di silenzio e 20 di carriera il 6 novembre in Italia (il 9 nel resto del mondo) esce il nuovo album di Robbie Williams “Reality Killed the Video Star”, anticipato dal singolo “Bodies”. Nel 2006 disse che aveva ottenuto tutto il possibile dalla sua carriera, che il futuro non le avrebbe riservato nient'altro. Invece ecco un nuovo disco. «Devo lavorare. Ho sperimentato una specie di pensione anticipata: il tempo libero, il golf. Bello, per carità, però mi sentivo Dean Martin. Non ho mai smesso di scrivere canzoni, - ha dichiarato il cantante - ma
Il 6 novembre uscirà anche in Italia il nuovo lavoro discografico del cantante diviso tra amore e musica il cantante robbi e Willia ms
mi sembrava diventato una specie di hobby. Sentivo che mi stavo decomponendo. Sono felice di aver avuto il coraggio di uscire da quel torpore». Nel video di “Bodies”, Williams è nel deserto e una donna, Ayda Field, la sua fidanzata nella vita vera, la
salva. «È successo così anche nella realtà. Ho passato gli ultimi tre anni con lei e non so che cosa sarebbe successo se non ci fosse stata, ma credo che la mia vita non sarebbe stata troppo sana senza averla accanto. Posso dire che è la mia salvatrice? Sono ancora vivo». Pensa che i rehab siano al momento «la migliore soluzione possibile». «Ultimamente mi piace sempre di più pensarmi come “papà Williams” - ha detto -, ma qualche volta mi viene una paura pazzesca». Noi ci accontentiamo di ascoltarlo.
Un concerto all’Ara Pacis per il ventennale del “Muro” L’associazione culturale “Cane Nero!” (Canta o Nerone!) realizza, con il sostegno di Zètema, all’interno della manifestazione “Roma in scena” il concerto Berliner Maur, allestito presso il Museo dell’Ara Pacis sul lungotevere in Augusta a Roma, in programma per questa sera alle 21. Il concerto prevede l’esecuzione dei WesendonkLieder di R. Wagner, e dei Vier Letzte Lieder di R. Strauss. Il soprano
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l’evento
Discografia
di MAriA GrAziA PAPA
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Nausicaa Policicchio, riconosciuto interprete wagneriano e straussiano sarà accompagnata al pianoforte dal maestro Pietro Cangiano del Teatro dell’Opera di Roma. Berliner Mauer vuole celebrare il ventennale della caduta del muro di Berlino con un concerto che sia un viaggio nell'identità culturale del popolo tedesco. attraverso il linguaggio che maggiormente essa ha usato per palesarsi e dialogare con i
in concerto a Catanzaro
Cresce l’attesa per Aznavour A poco meno di un mese esatto dal concerto di Charles Aznavour, in programma il 6 novembre, il botteghino del Politeama di Catanzaro ha registrato la vendita del 40% dei biglietti disponibili, «a testimonianza della grande attesa per l'evento internazionale che chiuderà la rassegna La Grande Musica per il Cinema». E' quanto si legge in una nota della Fondazione Politeama di Catanzaro. Ad applaudire Aznavour in quello che la critica italiana ha definito un concerto “storico e irripetibile” sarà dunque un pubblico proveniente soprattutto da Calabria e della Sicilia.
il muro di Berlino
popoli di tutto il mondo: la Musica. «La prima parte del concerto – dichiara il maestro Nicola Colabianchi direttore artistico dell’Associazione – è dedicata a Richard Wagner con l’esecuzione dei Wesendonk Lieder, autentica gemma del
Romanticismo musicale. La seconda parte a Richard Strauss il cui nome è legato indissolubilmente a quello di Wagner nel segno della continuità della tradizione musicale tedesca, e del quale i Vier Letze Lieder rappresentano un’ultima grande occasione di espressione».
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GranDe SChermO
Un noioso polpettone
lo scoop che salva l’hacker la ragazza che gioca con il fuoco Regia: Daniel Alfredson con noomi Rapace e Michael nyqvist Seconda parte con più sangue e dolore di "Uomini che odiano le donne" e protagonista assoluta Lisbeth Salander, l'hacker androgina. Questa volta finalmente scopriremo molte cose sul suo passato. La madre vittima di un padre violento. Internata in un istituto psichiatrico a dodici anni ed una vita costellata di ingiustizie. Dopo l'uccisione di due giornalisti di Millennium e del suo tutore, tutti credono che Lisbeth sia l'assassina. Il direttore della rivista, Mikael Blomqvist, invece l'aiuterà a scoprire i colpevoli, con un vero e proprio colpo di scena finale. Qualche passaggio nebuloso per chi non ha letto il libro
Pagina a cura di lUCiAnA veCCHiOli
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Un secolo di storia italiana
Barbarossa Regia: Renzo Martinelli con Rutger Hauer, Raz Degan, Kasia Smutniak A parte alcune falsità storiche già rivelate dagli esperti (vedere articolo di Franco Cardini sul quotidiano Il Tempo), il film è un noioso polpettone in costume infarcito da una lunga serie di slogan tanto cari alla Lega di oggi. Concetti e parole d'ordine da sempre sbandierati dal Carroccio, che suonano fuori luogo. Al di là delle legittime convinzioni politiche di ognuno, stupisce che un regista del calibro e della capacità di Martinelli, autore di pellicole come Vajont, abbia potuto realizzare un prodotto cinematografico così scadente, non al livello dei precedenti. Sceneggiatura sfilacciata, dialoghi eccessivamente enfatizzati, sequenze dei combattimenti poco credibili. Sembra una pellicola propagandistica, neanche riuscita tanto bene.
venerdì 9 ottobre 2009
Baarìa Regia: Giuseppe Tornatore con Francesco Scianna, Margareth Madè, e unaffollatissimo cast di attori noti
Ksenia rappaport e Filippo timi in una scena del film “la doppia ora” dell’esordiante regista Giuseppe Capotondi
I segreti di quel mega-concerto
Un thriller sotto zero
Motel Woodstock
incubo bianco
Regia: Ang lee con Demetri Martin McAdams Woodstock come non lo avete mai visto. Senza star, senza Jimi Hendrix, Janis Joplin o Joe Cocker. A quarant'anni dallo storico concerto ecco un bel film che racconta come è nato uno degli eventi più famosi della storia della musica e non solo. Tratto dal libro autobiografico di Elliot Tiber, è la storia di un ragazzo di provincia che per rilanciare il fatiscente hotel di famiglia creò le condizioni per realizzare il memorabile raduno. Dopo la rinuncia della cittadina di Wallkill (dove ancora si mordono le mani), Elliot contatta gli organizzatori ed offre l'hotel come base per l'evento. Poi convince il suo vicino di casa, proprietario di una fattoria di 250 ettari che produce latte, ad ospitare il festival.
Regia: Dominic Sena con Kate beckinsale, Gabriel Macht
Il miglior tarantino doc
Francia. Il colonnello nazista Hans Landa (uno strepitoso Christoph Waltz, capace di esprimere contemporaneamente ironia e ferocia) entra a passi lenti nell'abitazione di un contadino e delle sue figlie. Sotto le tavole del pavimento è nascosta una intera famiglia di ebrei. Il duello dialettico tra i due è finemente studiato e calibrato, drammaticamente esilarante. Leit motiv di tutta la pellicola, con un cast di attori che riesce alla perfezione ad incarnare lo stile di uno dei registi più innovativi di Hollywood.
Bastardi senza gloria Regia: Quentin Tarantino con brad Pitt, Eli Roth, Christoph Waltz Un consiglio: il film va visto assolutamente in lingua originale con i sottotitoli, altrimenti perde gran parte della sua bellezza. Forse il miglior lavoro di Tarantino, sicuramente il più ispirato. Primi anni dell'occupazione tedesca in
Il continente più freddo ed isolato della terra. Temperature fino a -50. Vento a cento miglia l'ora. Una lunga serie di inspiegabili delitti. Una poliziotta depressa che ha scelto di lavorare nella base dell'Antartide (dalla quale non vede però l'ora di andarsene) e che dovrà scoprire i misteri dei cadaveri trovati in un aereo russo sepolto nella neve. Un thriller sotto zero. Tutti qua gli elementi di un film un po' scontato, la cui unica emozione arriva dagli sterminati paesaggi di ghiaccio. A ben pensarci qualche sensazione affiora anche quando il medico taglia le due dita assiderate della mano alla protagonista.
Il mondo di Tornatore. La Bagheria dove è nato e vissuto per 28 anni, descritta con passione e dovizia di particolari. Un microcosmo attraverso il quale passa tutta la Storia. Una cittadina che cambia come cambiano i suoi abitanti. Dagli anni '10 fino ad oggi. Scene di vita rurale e contadina del primo '900 passando attraverso il fascismo, la guerra, l'arrivo degli americani, il referendum Monarchia e Repubblica, le lotte sindacali, la conquista delle terre, la mafia, la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista, il '68, la ribellione. Su tutto, l'amore tra Ninetta e Peppino. Come sempre scrupoloso e attento ai dettagli, il regista ci regala un kolossal che racchiude tutta la sua maestria, con una fotografia ed una ambientazione scenografica da Oscar.
Un noir con colpi di scena la doppia ora Regia: Giuseppe Capotondi con Ksenia Rappoport, Filippo Timi Felice esordio alla regia di un giovane cineasta con un passato di videoclip e spot pubblicitari. Un film di genere come ormai non se ne vedono da tempo in giro. Molto curato, ben scritto e diretto, un intreccio narrativo originale e pieno di colpi di scena. Coppa Volpi a Venezia per la protagonista Ksenia Rappoport che insieme al sempre bravo e credibile Filippo Timi danno vita ad una storia che sfuma verso l'horror, il noir ed il thriller. Lei è una cameriera che arriva da Lubiana. Lui, il custode di una lussuosa villa. Si incontrano ad uno speeddate ed è subito amore, fino a quando non rimangono coinvolti in una rapina.
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venerdì 9 ottobre 2009
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Francesca non posa nuda Ferdi è troppo geloso
Gli ex concorrenti del Grande Fratello Francesca e Ferdi
Ha ricevuto alcune proposte per posare senza veli: Francesca Fioretti, fidanzata col vincitore dell'ultimo Grande Fratello Ferdi Berisa ed ex gieffina lei stessa, potrebbe presto finire appesa al muro in pose sexy e provocanti. Al settimanale “Vivo”, racconta: «Ho avuto due proposte da due testate per fare un calendario. La prima voleva distribuirlo come gad-
get, e la cosa non mi è stata bene e non l'ho fatto... E la seconda non era proprio il mio ideale... non mi ci vedevo su quella testata». Poi aggiunge: «Non sono contraria ai calendari, se mi capita una testata di tutto rispetto ci penso, mi interessa». Un problema, però, potrebbe essere proprio il fidanzato montenegrino: «Si ingelosirebbe da matti».
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Fuga d’amore in Thailandia per Katy e Russell
Cristiana acqua e sapone
Anna Safroncik per la prima volta senza veli
Splendida anche senza trucco: Cristiana Capotondi è una bellezza acqua e sapone. Gossipnews ha paparazzato la giovane attrice nel centro di Milano senza un filo di make up sul viso, ma con il fascino di sempre. dopo aver seguito alcune sfilate, Cristiana ha atteso un taxi carica di buste. destinazione aereoporto, da dove è decollata per tornare nella sua roma. Katy Perry e russell Brand Quasi un mese fa sono stati fotografati in un bocca a bocca appassionato. Il bacio è stato a beneficio di molti e così si è iniziato a parlare e sparlare del flirt tra la bella Katy Perry e Russell Brand. Gli intimi, conoscendoli, hanno detto che l'inciucio sarebbe stato fulmineo: troppo esuberanti per poter rimanere insieme. Invece a smentirli arrivano altri gossip. Katy e Russell avrebbero fatto un viaggio romantico in Thailandia per poter vivere liberamente la loro passione.
Halle Berry: «Truccata mi sento un uomo» Halle Berry è considerata una delle donne più sexy del mondo ma, secondo la sua stessa opinione, è meglio per lei non eccedere con il make-up... L'attrice, fidanzata con il modello Gabriel Aubry e mamma della piccola Nahla, ha dichiarato durante un'intervista che quando è troppo truccata sembra un uomo travestito da donna. Quindi preferisce optare per un look naturale piuttosto che passare tanto tempo davanti allo specchio applicando sul viso svariati prodotti di bellezza.
Anna Safroncik «È la mia prima volta, non avevo mai posato senza veli. Devo essere sincera: è stata una mia scelta ma ho fatto fatica. Nella vita privata sono molto riservata, pudica direi. Non mi si vede con abiti volgari, non giro molto scoperta, non ho minigonne, non ho cose scollate». A parlare è Anna Safroncik, che posa senza veli su Max di ottobre. Uno spazio riservato a poche elette. Non servono altri dettagli perché le foto sono già ovunque, per strada (nelle edicole) e sotto gli occhi di tutti. E piace. Ovviamente.