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Anno II - n.100 - Venerdì 21 maggio 2010

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Ora di punta di

Ennio SimEonE

quotidiano www.altroquotidiano.it

La scoperta annunciata dal genetista Craig Venter

Cellula autoreplicante

Santoro come Berlusconi/2 Cambia la definizione di ciò che s’intende per “vita”

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ichele Santoro ci costringe ad una riedizione (ma non è detto che sia l’ultima) del “Santoro come Berlusconi” di due giorni fa. Ieri infatti ha dato ufficialità e soprattutto sostanza alla linea del perseguitato che, solitario, si immola in nome della libertà d’informazione, fa appello al popolo e intanto passa all’incasso. ell’introduzione alla puntata di “Annozero” nella quale ha dato una nuova prova della indubbia bravura sua e della sua squadra parlando coraggiosamente ed efficacemente della pedofilia nella Chiesa - ha motivato la scelta di dimettersi (con una liquidazione milionaria) da dipendente Rai per diventarne collaboratore (cioè pagato, bene ma non esageratamente, a prestazioni) con il seguente argomento: sono stanco di dovermi battere per esercitare la libertà d’informare, assediato dagli “indiani” come il generale Custer, senza che “i nostri” mi vengano in aiuto, anzi con “i nostri” (giornali e partiti) che prendono le distanze da me. qui la mossa da maestro, il colpo di teatro: non ho ancora firmato l’accordo, anzi sono pronto a rinunciarvi, ma solo se me lo chiedete voi telespettatori che siete gli unici miei padroni. Come? Non si sa. Ma il sasso è lanciato. L’appello è al popolo, come Berlusconi. E magari si scoprirà che Michele ha qualche Grillo per la testa.

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ma potrà servire anche contro i virus e l’inquinamento

«Abbiamo progettato, sintetizzato e assemblato cellule capaci di autoreplicarsi. Una cellula che cambia la definizione di ciò che si intende per "vita"...Questa è la prima specie auto-replicante esistente sul pianeta Terra il cui padre è un computer»: così annuncia su "Science" la costruzione della prima cellula batterica artificiale il gruppo americano che fa capo a Craig Venter, il genetista dei primati nella lunga corsa alla realizzazione della vita artificiale. Autore della prima mappa del Dna umano e del primo cromosoma sintetico, Venter è ormai a un passo dal traguardo. «Pensiamo che sia davvero un risultato importante, sia dal punto di vista scientifico sia da quello filosofico. Di sicuro ha cambiato il punto di vista sulla definizione della vita», ha detto Venter. Il punto di arrivo sarà molto probabilmente una forma vivente interamente costruita in laboratorio per una funzione precisa. «La cellula artificiale - ha detto ancora Venter è uno strumento davvero potente per progettare tutto quello che vogliamo far fare alla biologia. Abbiamo in mente un grandissimo numero di possibili applicazioni». Tra le prime, potrebbero esserci i batteri salva-ambiente dei quali Venter parla da anni, da utilizzare come fabbriche viventi di biocarburanti o per liberare acque e terreni da sostanze inquinanti, o alghe che assorbono anidride carbonica come spugne, o ancora batteri che producono vaccini. La prima

cellula sintetica, chiamata Mycoplasma mycoides JCVIsyn1.0, è stata costruita nel Craig Venter Institute di Rockville dal gruppo coordinato da Daniel Gibson. La cellula in sé è naturale, ma è completamente controllata da un Dna artificiale. Ottenerla è stato un lavoro ai limiti della fantascienza, ma anche un'opera di bricolage che ancora una volta ha utilizzato i batteri da sempre protagonisti delle ricerche di Venter sulla vita artificiale: il Mycoplasma mycoides e il Mycoplasma capricolum. Composto da circa un milione di lettere (quello umano ne comprende 3,2 miliardi), il Dna artificiale è del tutto simile a un Dna naturale, comprese mutazioni acquisite durante il processo di assemblaggio. Solo una sorta di "filigrana molecolare" aiuta a riconoscere che è davvero artificiale. E' la prima tappa verso la vita sintetica, ma la cellula sintetica può essere utilizzata anche per ripulire l'atmosfera dal biossido di carbonio, oppure per mettere a punto vaccini migliori, oppure per realizzare batteri utili per produrre combustibile. Il VATICANO - «Aspettiamo di saperne di più»: così il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha commentato con l'Ansa la notizia, aggiungendo che «pur senza porre in dubbio l'autorevolezza della rivista scientifica, già altre volte simili annunci sono stati, a distanza di tempo, ridimensionati»

A Cannes applausi per Luchetti ma anche cronaca giudiziaria Presentato ieri a Cannes l’unico film italiano in concorso, “La nostra vita” di Daniele Luchetti. Ma al Festival si parla anche del mandato d'arresto spiccato in California per l'attrice Lindsay Lohan, arrestata due volte per guida in stato d'ebbrezza. L'artista si trova a Cannes e non si è presentata a una udienza per l'aggiornamento del suo stato di libertà vigilata. PAG.11


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ROMA

L’IMMObILIARIsTA

ROMA

MILANO

“Non è facile vivere chiuso in carcere e sapere di essere additato come un mostro". Lo ha scritto in una lettera Angelo Stazzi, sospettato di essere il serial killer di Roma. “Chi mi conosce sa che sono una persona diversa - si legge nella missiva -. Mi domando cosa resta della mia vita. Ho sbagliato e chiedo scusa alla mia famiglia e ai familiari della Dell'Unto". La figlia di Stazzi: Mio padre non è un killer”

Si chiude con 41 indagati, tra i quali anche Carlo De Benedetti, l'inchiesta sul crack da 300 milioni di euro del gruppo che fa capo all'immobiliarista Danilo Coppola. De Benedetti è rimasto coinvolto nel caso per un episodio relativo a un finanziamento all'immobiliarista Luigi Zunino. In passato esponente del Cda della Banca Intermobiliare di Investimento e di Gestione (Bim). Inquisiti anche numerosi manager.

ll figlio 17enne di Ilona Staller è stato denunciato dai carabinieri di Roma con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Quest'ultima accusa è dovuta al fatto che il giovane si è opposto con forza alla perquisizione dell'appartamento dove vive con la madre, la pornostar Cicciolina. Anche Ilona Staller è stata segnalata alla procura di Roma per aver ostacolato i carabinieri.

La polizia di Milano ha smantellato un'organizzazione che gestiva occupazioni abusive in alcuni stabili di proprietà del Comune. Cinque le persone arrestate, tra cui un funzionario pubblico, che chiedeva denaro e favori sessuali per evitare gli sgomberi delle case occupate. Devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata alla compravendita di occupazioni abusive in alloggi pubblici e concussione.

Il presunto serial killer si difende con una lettera

Crack Coppola Accusa di spaccio 41 inquisiti: pure al figlio De benedetti di Ilona Staller

Case abusive e favori sessuali cinque arresti

Ostia. L’insegnante era intervenuta dopo un diverbio in classe

LA FOTO

Rimprovera alunna, strattonata

Polverini ottimista

In manette la madre e il fratello della ragazza Sconcertante episodio in una scuola media di Ostia, dove un'insegnante è stata insultata a strattonata dalla madre di una ragazzina: unica colpa della prof, quella di aver "osato" rimproverare l'alunna per aver offeso una compagna. All'episodio ha preso parte anche un'altra figlia della donna, di 20anni: entrambe sono state arrestate con l'altro figlio 18enne e un fratello della madre, dopo essersi scagliati contro i carabinieri intervenuti. Tutto ha avuto inizio, secondo quanto raccontato dall'insegnante, quando la ragazzina ha offeso una compagna di classe. La professoressa ha ripreso la giova-

ne, ma il rimprovero non è piaciuto alla madre che, avvisata al cellulare dalla studentessa, ha atteso la docente all'uscita da scuola e l'ha aggredita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Ostia, ma il loro arrivo ha ulteriormente infiammato gli animi. La mamma, 40 anni, aiutata da un'altra figlia, di 20 anni, ha insultato, minacciato e strattonato anche i militari. Le donne sono state arrestate e trasferite in caserma dove sono poi giunti un altro figlio e un pregiudicato ed iniziata un’altra bagarre. Poi le manette.

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Direttore responsabile: Ennio Simeone Redazione: tel: 06-86293192 Indirizzo e-mail: redazione@altroquotidiano.it Editrice: GECEm (Gestione Cooperativa Editoria Multimediale) - Presidente:Stefano Clerici Sede legale: Via Aldo Sandulli 45, Roma Registrazione del Tribunale Roma n..343/08 del 18 settembre 2008 - Registrato al ROC Partita Iva 09937731009

Entro il 31 maggio la Regione Lazio dovrà presentare al governo il piano di riordino della rete ospedaliera e i budget 2010 per le strutture, pena aumento di Irpef e Irap. Il presidente Renata Polverini è ottimista.

L’OnOmasticO

Enrico Un caso di martirio nell'Inghilterra del Quattrocento, assolutamente caduto nell'oblio quantomeno agli occhi del opinione pubblica. E' la triste ma al tempo stesso gloriosa vicenda del sovrano Enrico VI.

accadde Oggi Bikini Il 21 maggio del 1956 nell'Oceano Pacifico, presso l'Atollo bikini, avviene la detonazione della bomba shot RedwingCherokee. È la prima bomba all'idrogeno aviotrasportabile testata dagli stati Uniti d'America.


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FRANCIA

Il Capo del protocollo Usa scivola ma Obama e lady non la aiutano ad alzarsi

Il numero uno dell’Eta arrestato vicino a bayonne

Il Capo del Protocollo degli Stati Uniti, Capricia Penavic Marshall, è scivolata sui gradini del portico della Casa Bianca, mentre il presidente Obama stava aspettando il presidente messicano Felipe Calderon e sua moglie Margarita Zavala per una cena di Stato. Il presidente Obama e Michelle hanno chiesto ai giornalisti di non fare foto, ma la caduta di Capricia è stata talmente elegante da non farla sfigurare. Il Capo del Protocollo del resto è stata velocissima a rimettersi in piedi da sola. Infatti non ha ricevuto alcun aiuto da Obama e Capriccia Penavic Marshall scivola sui gradoni della dalla moglie. Casa Bianca in attesa del presidente messicano

Il numero uno e il numero due dell'Eta sono stati arrestati in Francia in un'operazione congiunta con la polizia iberica. Lo ha riferito il ministro degli interni spagnolo Alfredo Rubalcaba. Mikel Karrera, leader militare dell'organizzazione basca, è finito in manette nei pressi di Bayonne, al confine con la Spagna, insieme a Arkaitz Aguirregabiria del Barrio, responsabile dell'addestramento dei terroristi. Karrera aveva affittato il furgoncino che il 9 gennaio fu intercettato dalla Guardia Civile a Zamora, carico di esplosivo. Si tratta di un duro colpo inferto all’organizzazione terroristica.

sTATI UNITI

sTATI UNITI

Ecco la cellula artificiale che si autoriproduce

Marea nera, si muove anche Kevin Costner

E' stata sviluppata in laboratorio la prima cellula artificiale, controllata da un patrimonio genetico sintetico. L'impresa, di grande valore scientifico, è firmata da un gruppo di ricercatori statunitensi guidati da Craig Venter, lo scienziato che ha “sfidato" il Progetto genoma nella corsa al sequenziamento del nostro Dna, arrivando per primo. La scoperta è un importante passo avanti vero la vita artificiale, che da ora è più vicina. L'equipe di Venter in passato aveva già sintetizzato chimicamente il genoma di un batterio e trapiantato il patrimonio genetico di un batterio in un altro. Ora ha messo insieme i due metodi per creare quella che gli stessi ricercatori hanno definito una “cellula artificiale", nonostante solo il suo Dna sia artificiale. Comunque, “è la prima cellula sintetica mai creata, totalmente derivata da un cromosoma sintetico, costruita con quattro bottiglie di composti chimici su un sintetizzatore a partire da informazioni eleborate al computer", spiega un entusiasta Venter. Un procedimento complesso che ha portato appunto, dall'assemblaggio di vari pezzi, alla prima cellula artificiale. Gli scienziati puntano adesso a "disegnare" alghe salva-ambiente in grado di catturare anidride carbonica, stanno lavorando a nuovi metodi per velocizzare la produzione di vaccini.

Potrebbe essere Kevin Costner a risolvere il disastro della marea nera che ormai da una mese affligge il Golfo del Messico. L'attore, riporta il Daily News, ha donato alla British Petroleum un marchingegno di sua invenzione per depurare l'acqua dal petrolio. Bp, alla disperata ricerca di soluzioni alla fuoriuscita, ha dato il via libera all'utilizzo della centrifuga da 24 milioni di dollari, chiamata "Ocean Therapy". Il funzionamento è semplice: messa su una chiatta assorbe l'acqua contaminata dal petrolio, la depura e la rigetta nel mare. "E' come un grande aspirapolvere", ha detto John Houghtaling, socio d'affari di Costner. L'attore di "Balla con i lupi" e "Waterwolrd" rimase molto colpito dal disastro della Exxon Valdez in Alaska del 1989, e decise di agire in prima persona

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esare Prandelli tace, ma la Fiorentina lo libera: “Se vuole la nazionale, decida in fretta". Messo già alle strette dai titoloni sparati dai giornali questa mattina, l'attuale tecnico viola ieri pomeriggio ha "incassato" il via libero che gli concede il suo club. Prandelli, quindi, è libero di decidere se accettare o meno la panchina della nazionale che la Figc gli ha offerto per il dopoMondiale, quando Marcello Lippi, vada come vada, saluterà. La

ALTRO sPORT

Calcio, Prandelli verso la Nazionale Fiorentina si è infatti affrettata ieri pomeriggio a precisare che "solo mercoledì il presidente della federcalcio Giancarlo Abete ha chiesto ad Andrea Della Valle di poter prendere contatto con Prandelli" e che, "preso atto che la richiesta riguardava la nazionale italiana", l'azionista di riferimento

ha "manifestato la disponibilità della società di rimettersi alle decisioni del proprio allenatore". Ieri mattina, prima di lasciare l'Italia dall'aeroporto Fiumicino alla volta di Toronto, dove martedì guiderà la Fiorentina in amichevole contro la Juventus, Prandelli aveva schivato microfoni e taccui-

ni. Prandelli non potrà però schivare i tifosi viola, che già hanno cominciato a chiedersi chi ha "tradito": l'allenatore, che lo scorso 30 marzo aveva fatto pubblicare dal sito della Fiorentina un comunicato con il quale dichiarava "senza dubbi e perplessità" di voler rispettare il suo contratto (scadenza 2011), o i Della Valle, la proprietà, che conoscevano già da tempo il finale di questo film ma che lo hanno taciuto alla piazza fino alla fine?


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Intercettazioni

Giornalisti salvi per ora ''Vengo da una riunione con il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e Niccolò Ghedini nella quale, ovviamente con l'accordo del presidente Berlusconi si è deciso di ritirare l'emendamento 1.2008 del relatore che aggrava le pene per i giornalisti nel caso di pubblicazione di una notizia''. Lo ha detto il relatore del provvedimento sulle intercettazioni, Roberto Centaro, confermando a Sky Tg24 l'orientamento emerso in commissione. L'emendamento 1.2008 di cui Centaro ha annunciato il ritiro prevedeva per i giornalisti in caso di pubblicazione di atti vietati l'arresto fino a due mesi o il pagamento di un'ammenda dai 2.000 ai 10.000 euro. Qualora fossero pubblicate delle intercettazioni, la condanna prevista era sempre l'arresto fino a due mesi, ma con l'aggiunta di una ammenda dai 4.000 ai 20.000 euro. Stesse pene anche per chi pubblicava la foto o il nome del magistrato titolare del procedimento. Casson (Pd): “Rimane l’arresto per i giornalisti”. ''Se verrà confermata questa indicazione si può parlare di un primo passo importante che però non risolve il problema'' perché ad esempio, la sanzione dell'arresto rimane e spero che maggioranza e governo condividano la nececessità di eliminarla''. Il vicepresidente dei senatori del Pd, Felice Casson, ospite di Sky Tg24, commenta così l'annuncio del relatore Roberto Centaro (Pdl). sky: “Ricorreremo alle autorità europee”. Sky Italia chiederà un intervento a tutte le Autorità internazionali competenti, anche ricorrendo presso la Corte europea dei diritti dell'Uomo contro il disegno di legge sulle intercettazioni che "accoglie con grande preoccupazione". Per Sky queste norme

La maggioranza ritira l’emendamento per inasprire le pene per i cronisti. Il popolo del web scende in piazza oggi per manifestare di

ArCAnGELo ArAGonESE

La locandina della manifestazione di oggi

"rappresentano un grave attacco alla libertà di stampa e di espressione, ma soprattutto costituirebbero una grande anomalia a livello europeo". "Il diritto a un'informazione completa è un diritto irrinunciabile per ogni cittadino, ma è anche un dovere fondamentale per ogni editore", dice Sky Italia spiegando le ragioni della contrarietà alle norme sulle intercettazioni. "Per questo motivo SKY TG24, che in questi anni ha sempre cercato di compiere la propria missione con la massima professionalità e imparzialità, continuerà a lavorare avendo come unico scopo quello di fornire ai cittadini un'informazione obiettiva e più completa possibile". Secondo l'editore "queste norme rappresentano un grave attacco alla libertà di stampa e di espressione, ma soprattutto costituirebbero

una grande anomalia a livello europeo. Per questo motivo SKY, editore di SKY TG 24, chiederà un intervento a tutte le Autorità internazionali competenti, anche ricorrendo presso la Corte europea dei diritti dell'Uomo". Il popolo della rete ritorna in piazza. No 'alla riforma delle intercettazioni che mette il bavaglio alla stampa e le manette alla magistratura licenziata dalla Commissione Giustizia del Senato''. Il 'popolo delle rete' torna in piazza con sit-in e speakers corner contro le nuove norme sulle intercettazioni, all'esame del Senato. L'appuntamento è per oggi dalle 14 davanti a Montecitorio: "I cittadini italiani non vogliono la censura che scaturirebbe da questa norma. Parmalat, i fatti di Genova e tante altre inchieste esplose in questi anni sareb-

bero passate senza nessuna informazione se il ddl intercettazioni fosse già stato in vigore", denunciano gli organizzatori. "Ma soprattutto per noi - popolo della rete - con le nuove norme verrebbe di fatto impedito di diffondere le libere informazioni come facciamo da quando abbiamo scoperto che il web è anche uno spazio di libera circolazione delle notizie". All'appello contro la "legge bavaglio" sulle intercettazioni hanno già aderito quasi 120.000 persone, gruppi, sindacati e associazioni e hanno dato il loro sostegno i costituzionalisti Valerio Onida, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Mario Dogliani, i giornalisti Marco Travaglio, Peter Gomez, editori come Giuseppe Laterza e Lorenzo Fazio di Chiarelettere, le associazioni Articolo 21, Free Hardware Foundation, Il Popolo Viola, Valigia Blu, Festival Internazionale del Giornalismo, i sindacati Usigrai, Unione degli Studenti, e poi Current Tv, Wikimedia Italia, Boicotta il Biscione e tantissimi altri. "Chiediamo a tutti di partecipare imbavagliati" al sit in di domani, dove sarà allestito uno speaker's corner dal quale "ciascuno potrà manifestare il proprio dissenso". Anche l’Idv scende in piazza. Intanto l'Idv annuncia scintille. "Una delegazione dell'Italia dei Valori sarà domani (ndr. oggi per chi legge) in piazza Montecitorio accanto al popolo viola per partecipare al sit-in di protesta contro la vergognosa e criminale legge bavaglio sulle intercettazioni. Faremo le barricate fuori e dentro il Parlamento. Come già affermato ieri, saremo in piazza al grido di 'Arrestateci tutti, siamo tutti giornalisti'", rende noto il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando.


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Il premier corregge una sua frase

Berlusconi smentisce Bruno Vespa Silvio Berlusconi. Sotto, Bruno Vespa

“Non ho mai fatto i nomi di Scajola e Verdini”, dice il Cavaliere e il conduttore di “Porta a Porta” gli dà ragione di Antonio AmoroSo Che Berlusconi smentisca giornali e giornalisti è una cosa a cui ormai siamo abituati. Ma che smentisca addirittura Vespa, questa proprio è nuova. "Mi dispiace - scrive il premier in una nota - che un banalissimo equivoco rischi di far nascere un caso che non esiste. Non ho mai pronunciato i nomi di Scajola e di Verdini, né altri nomi''. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, corregge un'anticipazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, 'Nel segno del cavaliere' e in una nota afferma di confermare "la propria fiducia nell'onorevole Denis Verdini quale coordinatore nazionale del Popolo della Libertà". Nell'anticipazione del libro di Vespa si legge che il premier aveva detto a Bruno Vespa, in merito ai casi Scajola e Verdini: "Si tratta di casi personali e isolati che nulla hanno a che vedere con l'attività del Governo e del partito. Dagli ultimi sondaggi risulta che per l'opinione pubblica è chiaro che questi casi non hanno nulla a che vedere né con l'attività di Governo né con quella del par-

tito. Una cosa è certa: il Popolo della libertà non ha mai ricevuto finanziamenti illeciti da nessuno e semmai è stato il presidente del Consiglio ad intervenire sulle finanze interne con mezzi propri". B r u n o Vespa conferma: "La precisazione del presidente del Consiglio è corretta. Durante la nostra ultima conversazione, in u n a domanda sui rischi di una nuova tangentopoli, ho fatto riferimento tra l'altro alle inchieste su Scajola e Verdini. Ma è vero che nella sua risposta il presidente non ha fatto nomi, come dimostra il testo riportato nelle anticipazioni del mio libro".

Vespa chiede poi a Berlusconi se siamo in presenza di una nuova Tangentopoli, cosa che Berlusconi esclude in modo categorico, ma senza negare che ci possano essere mele marce da isolare e punire: "Non mi è piaciuta per nulla l'ennesima esibizione di isteria giustizialista, con la pubblicazione di centinaia di nomi di clienti di un'azienda presentati come se fossero tutti dei colpevoli. Non è gettand o fango s u degli innocenti che si fa giustizia. Se ci sarann o uno, d u e , tre casi d i comportamenti illegittimi saranno i magistrati ad accertarlo. E in questo caso - aggiunge il premier - ci sarà severità di giudizio e di decisione nei confronti di chi fa politica e ha responsabilità pubbli-

che. La nostra linea, da quando siamo scesi in campo, è sempre la stessa: nessuna indulgenza e impunità per chi ha sbagliato. In politica penso di avere portato una nuova visione morale, che non è solo quella di non rubare per sè o per il partito, ci mancherebbe, ma è soprattutto quella di mantenere la parola data agli elettori realizzando gli impegni assunti con il programma elettorale. Su questo, nessuno può darmi lezioni. E sfido chiunque ad affermare il contrario". Intanto Ercole Incalza, capo della struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, resta al suo posto. "Ci ho parlato, ho respinto le dimissioni, resta là". Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, così ha detto a chi gli ha chiesto se avesse parlato con l'ingegnere, che sarebbe coinvolto nell'inchiesta sugli appalti per i grandi eventi. Nei giorni scorsi, era stato lo stesso Matteoli ad annunciare un incontro con il manager per avere un chiarimento sulla vicenda. Secondo i magistrati di Perugia Incalza sarebbe coinvolto nell'inchiesta per il presunto acquisto di un appartamento di via Emanuele Gianturco a Roma, in parte pagato con i fondi neri dell'imprenditore Diego Anemone.


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Il furto al Museo d’arte moderna di Parigi

Ladro solitario ruba 5 opere d’arte come Diabolik L’uomo ripreso dalle telecamere di sicurezza ha portato via quadri di Matisse, Modigliani, Picasso, Braque e Leger. Il museo è privo di allarme da alcuni mesi di FrAnCESCo ruSSo I guardiani del Museo di Arte moderna di Parigi dove è stato compiuto il maxi furto delle tele di cinque grandi maestri, Picasso, Matisse, braque, Modigliani e Leger, non potevano essere allertati che un intruso era penetrato nell'edificio perchè il sistema di allarme è fuori uso da due mesi. Il guasto “era stato segnalato nel registro del personale", ha detto una fonte, e i responsabili avvertiti. “bisognerà capire -ha aggiunto- perchè non è stato fatto niente in due mesi". Un colpo da 100 milioni Intanto la polizia parigina indaga. Il valore delle opere sottratte ammonta a 100 milioni di euro (all'inizio si era parlato di 500 milioni). Gli agenti di sorveglianza hanno trovato una finestra divelta e la serratura del lucchetto che dà accesso ai locali, dove erano custoditi i quadri, spezzata. Il furto è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì. A scoprire quanto accaduto sono state le guardie del museo che, intorno alle 6.50 di giovedì mattina, si sono accorte di un vetro rotto. I quadri trafugati sono

“La femme à l’èventail” di Modigliani; al centro “L’olivier près de l’Estaque” du Georges Braque; sotto “La pastorale” di Henri Matisse

“Le pigeon aux petits pois" di Pablo Picasso, “La pastorale" di Henri Matisse, “L'olivier près de l'Estaque" di Georges Braque, “La femme à l'éventail" di Amedeo Modigliani, e la “Nature morte aux chandeliers" di Fernand Léger. Gli inquirenti ritengono che si possa trattare di un furto su commissio-

ne. La brigata anti banditismo Il museo è situato all'interno del Palais de Tokyo, a pochi passi dal Trocadero, nell'elegante sedicesimo arrondissement della capitale francese. Le indagini sono affidate alla Brigata per la repressione del banditismo (Brb). La Francia terra di furti Non è la prima volta che la Francia è teatro di furti di quadri di grandi maestri: l'ultimo risale al dicembre scorso quando era stato trafugato un Degas dal Museo Cantini di Marsiglia. Il ladro come Diabolik Tornando al furto delle cinque opere d’arte, gli inquirenti confermano che a portare via i capolavori è stato un ladro solitario, vestito di nero e con il passamontagna. Le telecamere di sorveglianza, infatti, hanno filmato secondo per secondo l’uomo in azione. Nelle immagini si vede il ladro che si aggira indisturbato nei corridoi, fra quadri e statue, dopo essersi introdotto da una finestra. Come prima cosa, infatti, il ladro ha rotto un vetro non collegato al sistema d'allarme, poi ha segato l'inferriata, quindi ha tagliato un lucchetto con le pinze. Poi, sempre da solo, si è impadronito delle cinque tele tagliandole una ad una con il classico metodo del taglierino, usato con abilità. Le tele sono state poi arrotolate e infilate una a una in un borsone di tela che il ladro aveva a tracolla.


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Puglia

Pubblicazioni al Comune di bologna

Ai cattolici praticanti Vendola piace molto

Frattini si sposa con Stella Franco Frattini si sposa. Le pubblicazioni che annunciano il matrimonio tra il ministro degli Esteri e la fidanzata, la modenese trentatreenne Stella Coppi, sono state affisse due giorni fa a Bologna negli spazi appositi di Palazzo d' Accursio, sede del municipio. Come fa notare un articolo del Resto del Carlino, dalla scadenza delle pubblicazioni, per le nozze ci sono sei mesi di tempo e quindi la data precisa non è nota. "La notizia doveva restare riservata - ha dichiarato al quotidiano Stella Coppi, laureata

in Economia e Commercio, ex campionessa di golf - Ma ormai non posso più smentire. Mi spiace solo per papà Gaetano e mamma Giuliana, che l' hanno saputo da un cronista 'ficcana-

so' e non da me. Volevo far loro una sorpresa. Ad ogni modo sono entrambi felicissimi".

Appassionato di sci, Frattini ha conosciuto prima il futuro suocero. Il padre della promessa sposa infatti è Gaetano Coppi, già presidente della federazione italiana sport invernali, con base all' Abetone poi trapiantato a Sassuolo. Con il ministro spiega il Carlino - l' ex presidente della Fisi aveva rapporti istituzionali. "Non immaginavo sfociassero in una parentela", ha commentato soddisfatto. E ha avvertito: "Ho giurato a mia moglie che tratterò Franco come un genero, non come un ministro".

Firenze

Sindaci al tappeto per protesta Se l’ala più prudente del Pd temeva che candidare nuovamente in Puglia Nichi Vendola (nella prima foto) potesse spaventare l’elettorato più moderato, può tranquillizzarsi leggendo i dati dell’ultimo sondaggio: Vendola è stato il candidato del centrosinistra alle regionali più gradito agli elettori cattolici, fra i quali ha prevalso rispetto al suo avversario Rocco Palese. Questo in controtendenza visto che il centrosinistra ha pagato un gap del 13,7% rispetto al centrodestra tra l’elettorato cattolico, cosa che ha determinato la sconfitta di candidati come Mercedes Bresso (nella foto in basso) o Emma Bonino. E’ quanto emerge da una ricerca della Swg sul voto dei cattolici praticanti alle ultime regionali, commissionata dai Cristiano Sociali di Mimmo Lucà e presentata nel corso di un convegno. (da Blitzquotidiano.it)

Uno squillo di sirena e 100 sindaci sono andati 'al tappeto' in piazza della Signoria, in mezzo ad una folla di turisti assai stupiti. Si è svolto così ieri il flash mob organizzato dagli amministratori locali dell'Italia centrale per protestare contro la rigidità del patto di stabilità e chiedere al Governo un allentamento dei vincoli di bilancio. I sindaci, tutti con addosso la fascia tricolore, si sono sdraiati all'unisono in terra sopra dei lenzuoli con sopra scritto "stanno mettendo il tuo comune al tappeto". Poco prima, una delegazione dei sindaci ha incontrato il prefetto di Firenze Andrea de Martino, quindi i manifestanti con striscioni e vessilli dei Comuni si sono diretti in Piazza della Signoria. Tra questi, Alessandro Cosimi presidente

di Anci Toscana e il vicesindaco di Firenze Dario Nardella. La protesta è stata organizzata dalle Anci regionali di Toscana,

Umbria, Emilia Romagna, Lazio, Marche e Abruzzo. "In questi anni, i comuni sono stati gli unici enti pubblici a ridurre la spesa è l'ora di dire basta", ha detto il sindaco di Livorno e presidente dell'Anci

Toscana Alessandro Cosimi, "siamo arrivati al punto di non essere più in grado di garantire i servizi e così si va ad incidere sulla carne viva dei diritti dei cittadini". Il vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, ha sottolineato come occorra "dare una maggiore flessibilità ai comuni nella gestione dei loro budget", invitando il Governo "a non spalmare il debito pubblico solo in periferia". Tra i manifestanti anche un sindaco del Pdl Claudio Scarpetti primo cittadino di Firenzuola (Firenze) "i problemi dei sindaci e dei comuni - ha detto - sussistono a prescindere dal colore politico; siamo tutti i giorni in prima fila per i cittadini e abbiamo bisogno della massima attenzione e sostegno, soprattutto i piccoli comuni come il nostro".


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A parte gli specchietti per le allodole

Ma Tremonti mette le mani nelle tasche degli italiani Il governo si sgola a ripetere che le tasse non saranno aumentate. Cos'è allora il prelievo, in varie forme e percentuali, su stipendi, pensioni e quant'altro? Formalmente non è una tassa, di fatto lo è. I 30 miliardi di cui hanno bisogno le casse dell’erario non si trovano con la lotta (sacrosanta) all'evasione o con la lotta (sacrosanta) ai falsi invalidi, di là da venire e di cui ricordiamo gli impegni dichiarati dell'allora ministro Tremonti nel lontano 2003 e oggi ripetuti, razionalizzando la spesa pubblica: vero o no che lo spoil system nella Sogei, la Società di Information and Communication Technology del Ministero dell'Economia e

delle Finanze, è costato 11 milioni di euro? Tagliare i trasferimenti agli enti locali comporterà un aumento delle addizionali di competenza di Comuni e Regioni. E non è questo un aumento delle tasse o si considerano solo quelle nazionali? Insomma, Tremonti le mani in tasca agli italiani le mette, eccome! Si ripete la proposta (specchietto per le allodole) della diminuzione del 10% delle indennità ai ministri e sottosegretari; sarebbe opportuno, se si vuole dare il cosiddetto "segnale" ai contribuenti, che si diminuissero i ministri: nell'attuale governo ce ne sono 11 di troppo. Primo Mastrantoni segretario Aduc

Ancora bloccata la legge sugli animali da compagnia Che la riforma della Gelmini, i tagli violenti di Tremonti, e tutta l'azione del governo rispetto all'Istruzione pubblica in Italia fossero devastanti, l’ho detto lo scorso anno nell'Aula di Montecitorio. Ho allora definito “una macellaia” la ministra dell'Istruzione, ho presentato decine di interrogazioni e interpellanze con le quali annunciavo i danni gravissimi che sarebbero stati provocati alle scuole italiane, in particolare al sud, in Calabria. Oggi tutto viene confermato. La nostra solidarietà va ai ricercatori e studenti dell'Università della Calabria che hanno protestato nell'ateneo di Arcavacata di Rende. Studenti e docenti precari si sono mobilitati contro i tagli previsti dal ddL Gelmini. Si tratta di tagli devastanti che uccidono l'Università e con essa il diritto allo studio. Ho perciò chiesto al Ministro dell’Istruzione: se il governo è a conoscenza di quanto sta accadendo all’Università della Calabria; se intende intervenire o meno per tranquillizzare docenti e studenti in merito ai fondi destinati all’Università della Calabria; se non ritiene opportuno ricevere una delegazione di docenti e studenti per ascoltare le loro richieste che riguardano esclusivamente i destini dell’ateneo calabrese. Franco Laratta, deputato del Pd

Luneur Roma non si vedono spiragli

Visto che ad oggi non si vedono soluzioni risolutive per quanto riguarda la vicenda del Luneur, presenteremo nuovamente, nei nostri

rispettivi consigli, due mozioni che impegneranno il Sindaco e il Presidente della Regione a risolvere la delicata situazione che vede coinvolti decine di lavoratori e le loro famiglie. Chiederemo inoltre anche la convocazione delle commissioni competenti, per capire quali siano stati i reali

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migLiOre deL giOrnO

Vauro su “il manifesto” motivi che hanno impedito sino ad oggi di trovare una soluzione definitiva a questa delicata situazione. Ci permettiamo infatti di ricordare che alla presenza dello stesso assessore comunale alle attività produttive Bordoni, il Presidente di Eur Spa prese degli impegni precisi e garantì una rapida e definitiva soluzione. E' insopportabile che oltre a dover fare i conti con la perdita del loro posto di lavoro, queste persone e loro famiglie debbano anche subire continue prese in giro. Dario Nanni consigliere comunale Pd, Roma Enzo Foschi consigliere regionale Pd, Roma

Inceneritori I dubbi di Bolzano allarmano Verona Le ultime strategie di marketing dell’incenerimento hanno individuato un nuovo "mostro sacro": dopo Brescia il nuovo impianto promosso ovunque è l’inceneritore di Bolzano. Così è ora Parma (capitale della Food Valley) oggetto di attenzioni del direttore di Idecom, Andrea Miorandi, che con una mano lavora a progetti di raccolta e con l’altra delega il suo

titolare, l’altoatesino Ladurner, a bruciarne almeno un tot. E così, dopo quella di Nimby trentino e quella del coordinamento dei comitati veronesi su Ca’del Bue, arriva anche a Bolzano la diffida sull’inceneritore. A Brescia invece si scopre che nell’estate 2008 il Comune si era visto costretto ad apporre nell’area il dibattuto cartello che sanciva il «Divieto di pascolo». La vicenda è iniziata però con i rilievi di Arpa e Asl: i primi sul suolo, dove «nessuna anomalia è stata riscontrata»; i secondi sull’erba, dove è invece stata riscontrata la presenza di Pcb. A distanza di due anni, il Comune ha chiesto all’Asl di ripetere le indagini per confermare (o smentire) la contaminazione. Ma i cittadini non sono soddisfatti. Perché se è vero che il divieto è stato apposto da tempo, è altrettanto vero che «nessuno se ne è mai più preoccupato. Se il Pcb (diossina) è stato rintracciato in alcune aree, secondo quali criteri - e quando - ne è stata esclusa la presenza nei campi circostanti? La situazione può essere - e sarà risanata oppure quel che è stato è stato? Come è possibile che il terreno sia sano e l’erba inquinata? Da dove proviene quel Pcb (diossina)? Dall’aria? Ciò che accade ora a Brescia noi non lo vogliamo! Mirko simonaio Verona


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argOmenti

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Violenza sui disabili e fragilità delle giovani generazioni S

embra un bollettino di guerra, di una delle più crudeli ed assurde guerre. Ecco due episodi, di quelli che colpiscono e lasciano terribilmente un segno indelebile: Palermo: dodici anni, con lievi disturbi cognitivi. Di lei hanno abusato in dieci, tutti giovani fra i 12 e i 18 anni, appartenenti a famiglie del ceto medio, in parte compagni di scuola di lei, altri residenti nel quartiere dell'istituto scolastico. L'hanno filmata con il telefonino mentre la stupravano e hanno fatto girare le immagini da un cellulare all'altro”. Vibo Valentia: cinque minorenni, tutti al di sotto dei 14 anni di età, sono responsabili di alcuni episodi di violenza sessuale nei confronti di una ragazzina portatrice di handicap. Teatro della vicenda è una scuola media. A compiere gli abusi sarebbero stati quattro compagni di scuola più grandi della ragazza. asi del genere purtroppo ce ne sono tanti e troppi di questi, spesso, rimangono nel sommerso! Ci si domanda cosa stia succedendo alla nostra società, quali errori abbiamo fatto come genitori, educatori, istituzioni e altro perché siano così esponenzialmente in aumento tali gesti scellerati ai danni di minori disabili da parte di loro coetanei. Di frequente, si tengono convegni, tavole rotonde sull’integrazione scolastica e sociale dei soggetti chiamati comodamente con un buonismo ipocrita “diversamente abili”, salvo poi, nella concretezza della realtà quotidiana e senza bisogno di essere acuti osservatori, accorgersi che manca l’effettiva inclusione delle persone portatrici di handicap in qualsivoglia settore e che sussiste una sorta di subdola discriminazione ed emarginazione nei loro confronti. uanti sono in Italia i dirigenti scolastici e i docenti che hanno potuto constatare una misteriosa e massiccia migrazione degli alunni cosid-

Il rispetto del “diverso”

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mArGhEritA CorriErE*

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terci il lusso di restare impassibili ed insensibili a registrare passivamente queste notizie. Non possiamo abituarci a tali nefandezze. Devono essere presi seri provvedimenti da tutti, sia a livello istituzionale che individuale, per l’affermazione, ancor prima che della normativa vigente e dei dettami della nostra Costituzione, del più importante e fondamentale principio etico: il rispetto per l’altro. n magistrato del Tribunale dei Minori, specializzato in reati minorili, ha affermato che ragazzini che commettono tali stupri “sono soggetti senza valori, che non hanno avuto un'adeguata educazione e sono cresciuti magari seguendo i modelli negativi della tv..” e che ”parlano degli abusi sessuali compiuti con una freddezza e una lucidità che lascia sgomenti … non capiscono la gravità di quello che hanno commesso”. Un Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni ha dichiarato, rivolto a tutti i genitori: “State attenti ai vostri figli, informatevi su come trascorrono il tempo. C'è troppa disattenzione”. i associo a questa dichiarazione e invito tutti, in primis le famiglie e le istituzioni scolastiche, a fare più attenzione. Episodi efferati come quelli prima citati non possono e non devono succedere più: è un nostro dovere. Ogni volta che accade un illecito del genere colpevoli non sono unicamente i soggetti materiali del reato, ma noi tutti che, con la nostra incuranza, superficialità e trascuratezza, abbiamo “creato” delle vittime sacrificali e dei “mostri”, che di solito sono loro stessi delle vittime, perché la loro fragilità e le loro debolezze, senza una guida adeguata, spesso sfociano in devianza e bullismo.

detti normodotati dalle classi e dalle scuole dove sussistono presenze di alunni disabili a suon di richieste di nullaosta da parte di genitori che non vogliono che i loro figli ‘rimangano traumatizzati’ dalla presenza nelle loro classi di alunni diversi?? Ma è ben altro che rende fragili le nuove generazioni: la latitanza della famiglia, la mancanza della giusta attenzione verso le loro problematiche esistenziali, lo svuotamento degli autentici valori su cui basare un sano e corretto modus agendi. uali concrete iniziative hanno preso le istituzioni scolastiche per capire, frenare e segnalare tali problematiche?? In un contesto del genere, il disabile – sin da bambino –, senza averne colpa alcuna, oltre allo scotto della propria minorazione psichica e/o fisica, deve pagare anche una subdola e silente discriminazione messa in atto proprio da genitori di alunni normali che, primi fra tutti, dovrebbero educare la loro

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prole al rispetto e all’attenzione per il diverso. È lecito, per tale motivo, porsi un’inquietante quanto fastidiosa domanda: può esistere un’autentica e reale integrazione sociale e culturale, prima ancora che scolastica? Per carità, ci sono tanti genitori di ragazzini normodotati molto sensibili alle problematiche dei disabili e attenti alle loro esigenze, ma di contro ce ne sono tantissimi purtroppo che con i loro comportamenti e le loro azioni, anche se a volte inconsapevolmente, imprimono nei propri figli le basi di una cultura della discriminazione del disabile, che così diviene facile bersaglio delle rabbie represse di quei ragazzini, o semplicemente un soggetto da denigrare e umiliare in qualsivoglia modo. Da qui il passo è breve per giungere ad azioni di gruppo turpi come quelle sopracitate. a le istituzioni, in tali contesti a rischio, dove sono? Cosa facciamo noi come società civile? Non possiamo permet-

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*Avvoccato, presidente dell’AMI di Cosenza e dell’Osservatorio Diritti dei Disabili


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Culture & tendenze

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Iniziativa a sostegno dell’arte

La Giornata europea della musica all’«Ombra del Colosseo» Raccolta di fondi per il restauro di quattro opere di Modigliani

Martedì 22 giugno a Roma si terrà una grande e unica serata di comicità e musica di qualità a sostegno dell'arte in occasione della Giornata Europea per la Musica, Fondazione CittàItalia e Mecenate 90, con il patrocinio dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, del Ministero per i Beni Culturali, del Modigliani Institut Archives Légales ParisRome e il supporto di Amici della Musica. L’iniziativa è organizzata da “All'Ombra del Colosseo” insieme al Mei-Meeting degli Indipendenti di Faenza e all'Agenzia Ridens, con la partecipazione di ospiti di eccezione che si esibiranno per la raccolta di fondi per il restauro di quattro disegni di Amedeo Modigliani. Hanno con-

fermato la loro partecipazione alcuni comici della celebre trasmissione di cabaret "Zelig", nonché Fabrizio Fontana, meglio conosciuto come James Tont, il livornese Paolo Migone con il fedele camice bianco e la sua visione pessimistica della vita di coppia, Sergio Sgrilli con le sue parodie musicali e Giorgio Verduci alias Padre Donovan. In un connubio di buona musica e sano divertimento, saranno presenti anche i Gem Boy, storico gruppo rock demenziale italiano originario di Bologna. Tra i tanti artisti che si esibiranno ricordiamo, per la parte musicale, il cantautore, attore e noto regista Alessandro Benvenuti, il cantautore romano Marco Fabi, il giovane cantautore rivelazione The Niro in

uscita con il suo secondo disco Best Wishes e il cantautore Luca Bussoletti , targa Mei per la colonna sonora del film "Tutti giù per aria". Parteciperanno inoltre i Nobraino, band romagnola, i quali presenteranno il loro ultimo album "NO USA! NO UK!”, e Stefano Saletti & Barbara Eramo in "Oriental Night Fever", progetto musicale dello scomparso Hector Zazou. All’iniziativa hanno aderito e stanno continuando ad aderire molti artisti italiani, tra i quali il celebre musicista modenese Paolo Belli, il quale dice: "Sono convinto che il restauro delle opere d'arte non sia solo un dovere ma anche una grande gratificazione per chi vi contribuisce. Per ragioni lavorative non potrò essere presente alla

Un saggio-inchiesta di Pantaleone sergi

Stampa migrante

Giornali della diaspora italiana e dell’immigrazione Venerdì 28 maggio alle ore 18,30 nell’Aula Magna del Liceo Classico di Rossano Calabro (Cosenza) verrà presentato “stampa migrante - Giornali della diaspora italiana e dell'immigrazione in Italia” di Pantaleone sergi, con un contributo di Elida sergi. La stampa etnica ebbe il suo massimo splendore all'apice della presenza italiana nei singoli paesi di emigrazione. Fogli di ogni tipo, periodicità e orientamento, dall'Ottocento in poi sono apparsi laddove le navi conducevano ogni settimana migliaia di disperati partiti in cerca di una nuova vita e di una patria di adozione. Anche gli immigrati in Italia hanno dato vita a una loro stampa. In questo volume

viene condotta un'indagine «a specchio», che può aprire nuovi spunti e inediti scenari di analisi per la storiografia sui movimenti migratori di massa, tra le pagine ingiallite dei periodici dell'emigrazione italiana e quelle fresche d'inchiostro dell'immigrazione in Italia. Pantaleone Sergi, infatti, ricostruisce la storia degli stessi giornali, degli uomini e delle donne che li hanno animati e li animano in funzione di autorappresentazione collettiva, autodifesa sociale e conservazione identitaria. Verificando consonanze e diversità, affiorano evidenti le identiche motivazioni e l'identico obiettivo che le comunità immigratorie assegnano ai loro mezzi di comunicazione.

manifestazione ma vi sarò con il cuore, perchè credo che l'arte stia attraversando un periodo difficile in Italia. La scarsa tutela del nostro patrimonio culturale, fatto di letteratura, musica, pittura, teatro e cinema ma in generale da tutte le arti, ha come conseguenza che le nuove generazioni non solo non potranno godere delle emozioni che le opere d'arte sono in grado di regalare, ma soprattutto avranno sempre meno stimoli a confrontarsi con il passato per dare vita a nuove espressioni artistiche. Collocare una serata come questa all'interno della Festa della Musica rende il tutto ancor più importante, perchè sottolinea come l'arte sia una soltanto e debba essere sempre tutelata e valorizzata".

Il libro verrà presentato da Mimmo Guaragna (Casa dei Diritti Sociali, Roma) e da Pier Emilo Acri, vicpresidente dell’associazione culturale Roscianum, parteciperà Francesco Filareto; inteverrà il sindaco di Rossano, Francesco Filareto. Seguirà l’illustrazione di brevi video-percorsi sull’emigrazione rossanese nei primi del XX secolo a cura dei giovani soci della Roscianum: Maria Cristina Saccone, Katia Longo, Rosaria Vulcano, Gianpaolo Russo, Mario Gedeone, Francesco Laurenzano e Pasquale Tramonti coordinati da Anna Saccone, con una riflessione di Maurizio Minnicelli sui periodici rossanesi all’estero. Considerazioni conclusive di Antonino Morfea, dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione secondaria “San Nilo”. Pantaleone Sergi, per anni inviato del quotidiano "la Repubblica", insegna Storia del giornalismo all'Università della Calabria ed è autore di pubblicazioni storiche sul Mezzogiorno.


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ribalte

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Festival di Cannes

Applausi al Festival e da oggi nelle sale il film di Luchetti Lunghi applausi e accoglienza calorosa ieri per "La nostra vita" di Daniele Luchetti unico film italiano in concorso alla 63/a edizione del Festival di Cannes, che sarà nelle sale da oggi, distribuito da 01. In sala a ricevere gli applausi il regista e l'intero cast. Del film di Luchetti ha scritto nei giorni scorsi la nostra critica Luciana Vecchioli. Ieri erano due le proiezioni di film per il concorso: c’è stata cioè anche una proiezione speciale inventata fuori tempo massimo e riservata a pochi appassionati, aria di vacanza per gli ultimi frequentatori del Marché sopravvissuti alla 'traversata nel deserto' del cinema in tempo di crisi, chiusura della Semaine de la Critique e giochi virtualmente fatti anche per le altre sezioni parallele. Cannes si prepara al lungo week end della Pentecoste (che in Francia è festa nazionale) con il sole della Croisette e un'attesa crescente per i verdetti della giuria. Erano in programma, tra l'altro: HORs LA LOI di Rachid bouchareb - In concorso. Algeria ieri e oggi. Scacciati dalla patria tre fratelli prendono strade diverse. Uno ritornerà per militare nel movimento indipendentista del suo paese, uno finirà in Indocina, il terzo farà fortuna nei localini a luci rosse di Parigi. Uniti solo dall'amore per la madre, emblematica donna senza terra, i tre protagonisti della storia rappresentano bene il destino senza pace di un popolo che cerca se stesso. Preceduto da feroci polemiche sia in Francia che in Algeria, il film di Bouchareb finalmente svela la sua realtà oltre i pettegolezzi ideologici. LO ZIO bOMME CHE sI RICORDA DEL PAssATO di Apichapong Weerasethakul In concorso. Giunto quasi al termine della vita il saggio Bomme si

“La nostra vita” è l’unica pellicola italiana in concorso. Attesa per il verdetto della giuria, mentre alla Croisette si respira aria di vacanza

rifugia nella giungla accompagnato dai fantasmi dei suoi familiari ormai morti. La traversata della foresta verso una caverna della conoscenza lo metterà in una condizione sospesa tra la vita reale e il ricordo. Il talentuoso regista thailandese non affronta la bruciante cronaca di questi giorni, ma il suo cinema ha abituato da tempo a narrare il presente attraverso l'inconscio. Candidato a un premio per il suo stile visionario. Inoltre sono stati proiettati: HAHAHA di Hong sangsoo Un Certain Regard. A un anno da

"Lost in the Mountain" l'ultimo protagonista di un cinema coreano che quest'anno va decisamente di moda sulla Croisette si rifugia in un racconto di "cinema nel cinema". Mette infatti in scena l'incontro tra un regista che medita di lasciare la sua terra e un critico che gli è amico da sempre. Come nell'affabulazione de "Le mille e una notte" i due si raccontano frammenti di vita paralleli non realizzando che hanno vissuto idealmente fianco a fianco senza mai riconoscersi. LA CAsA MUDA di Gustavo Hernandez - Quinzaine des

raoul Bova e Elio Germano in “La nostra vita”. In alto: il regista daniele Luchetti. Foto grande in basso: la giuria del Festival

Réalisateurs. E' un po' l'evento emblematico di quest'edizione della selezione parallela del festival. Costato poche migliaia di dollari, concepito come un horror d'autore, illuminato da un talento fiammeggiante tipico del cinema latinoamericano, si rifà a una storia vera, quella della giovane Laura che va a vivere col padre in una sinistra casa di campagna. Quando il padre, allertato da un rumore al piano superiore, sale le scale per non più ridiscendere, per Laura comincia l'incubo. Girato in un solo pianosequenza di oltre un'ora.


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La novità è lady Marion

8 personaggi in cerca d’autore

robin hood

happy family Regia: Gabriele Salvatores con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Carla Signoris, Valeria Bilello

Regia: Ridley Scott con Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt, Max Von Sydow.

Certo, se si pensa che è stato il regista di Blade Runner e Thelma & Louise qualche attimo di sconforto assale. Non è che fosse così indispensabile l'ennesima pellicola su una figura trita e ritrita come l’arciere di Sherwood. Tuttavia non si può dire che sia, nel suo complesso, un brutto film. Conosciamo tutti le capacità del grande regista americano. Il prodotto infatti è ben confezionato, e non a caso sia Scott che Crowe lo hanno anche prodotto. A parte qualche sprazzo di vera noia, soprattutto durante le interminabili e sanguinolente scene di scontri armati tra buoni e cattivi, la vera novità è la figura di Lady Marion, qui in una insolita ed improbabile veste di rivoluzionaria in un’epoca dove le donne stavano zitte, obbedivano e procreava-

russell Crowe e Cate Blanchett in una scena della versione di “robin hood” per la regia di ridley Scott no. Vedova di guerra senza figli, non solo respinge i pretendenti, ma combatte anche con arma-

tura e spada, coltiva i campi ed esprime la sua opinione. Già annunciato Robin Hood 2.

Non è l'ennesimo film sulla famiglia. Salvatores semplicemente racconta degli uomini e delle donne, e lo fa con un film originale, poetico, spassoso, colorato, elaborato su diversi piani narrativi e continui passaggi tra finzione e realtà. Otto personaggi in cerca d'autore. Sono questi i protagonisti, la famiglia felice a cui il titolo ironicamente allude. Escluso Ezio, 38 anni, una vita trascorsa senza aver mai concluso nulla di buono che un giorno decide di scrivere una sceneggiatura per il cinema. Due coppie, i loro figli, i nonni, il cane, esseri del tutto inventati che ad un certo punto però vivono di luce propria, escono dallo schermo del computer di Ezio (un Fabio De Luigi in grande forma) per rivendicare la loro esistenza. Il cinema nel cinema.

Dalla parte del detenuto

Un po’ volgare ma divertente

il profeta

notte folle a manhattan

Regia: Jacques Audiard con Tahar Rahim e Niels Arestrup

Difficile non identificarsi con la faccia d'angelo del protagonista, perché anche se la storia è politicamente poco corretta (un percorso di formazione alla rovescia, un anti-eroe) non si può non stare dalla sua parte. Accertato ormai il fatto che il carcere non riabilita proprio nessuno, il film è abilmente orchestrato da un regista che conferma qualità straordinarie nel dirigere gli attori. La faccia del giovane Malik (felice esordio), analfabeta e ladruncolo che entra in carcere per uscirne dopo sei anni più acculturato, spietato ed a capo di una pericolosa banda, e quella del boss corso César Luciani (si intuisce ad occhio nudo la consolidata esperienza anche teatrale), reggono praticamente tutto il film.

Steve Carell e tina Fey in “notte folle a manhattan” capace di trovare un ruolo di primo piano in un ambiente dove dopo i quaranta già si annaspa. Grazie alle sue innate capacità è in grado di far apparire decente un E’ complicato film che molto probabilmente con Regia: Nancy Meyers con altri interpreti avrebbe creato Meryl Streep, Alec Baldwin, qualche imbarazzo. La storia del Steve Martin triangolo over 50 tra una donna, il E' sempre un piacere ritrovare la suo ex marito ed un ipotetico pregrande Meryl Streep, anche se in tendente stenta a decollare. E poi, questo caso è protagonista di una va bene dare un'immagine di commedia non proprio originalis- donna realizzata, ma perché la sima e forse troppo hollywoodiana scelta di stamparle sul viso, dalper un talento del suo livello. l'inizio alla fine, quell'insistente Tuttavia, tanto di cappello ad una sorriso a volte davvero fuori attrice che a sessant'anni è ancora luogo?

Triangolo hollywoodiano

Regia: Mira Nair con Steve Carell, Tina Fey Battute e situazioni scopiazzate da altre celebri pellicole, tuttavia divertente e anche poco corretta (è pieno di parolacce) per una commedia americana destinata alle famiglie. La coppia Carell & Fey funziona, ben diretta dal regista di "Una notte al museo", per cui alla fine il film risulta piacevole ed alcune gag sono davvero esilaranti. Ipotetico plot alla intrigo internazionale, con il più classico scambio di persona. Una tranquilla ed annoiata coppia con tanto di prole chiassosa decide di uscire dalla routine concedendosi una serata speciale e cenare in uno dei ristoranti più trandy della città. Non avendo la prenotazione, però, ha la malaugurata idea di prendere il posto di una coppia che non si è presentata.


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Perbenismo di facciata

Anti-reportage sul terremoto

mine vaganti

draquila

Regia: Ferzan Ozpetek con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini

Gruppo di famiglia in un interno. Il paragone con il grande film di Luchino Visconti finisce qui. Tuttavia, nulla da togliere al regista turco che ha realizzato un film godibile, intimo, per la prima volta curioso di esplorare il cuore della famiglia tradizionale e tradizionalista, animata dal perbenismo di facciata. Un nucleo numeroso, come tanti nel Sud d'Italia, proprietario di un pastificio, con una nonna dolce e ribelle, una madre affettuosa e tollerante, la zia stravagante (una piacevole sorpresa l'interpretazione di Elena Sofia Ricci), il padre molto attento alle apparenze e due figli gay che hanno da sempre nascosto la loro vera identità. Scamarcio particolarmente bravo a non strafare in un ruolo non certo facile. Sullo sfondo la splendida Lecce con i vicoli, piazze ed il candore della sua architettura.

La genialità di Polanski

Regia: Sabina Guzzanti. Interpretato da Sabina Guzzanti

Sabina Guzzanti in una imitazione di Berlusconi nel filmdocumentario “draquila” sul dopo terremoto in Abruzzo

Gli amori extraconiugali matrimoni e altri disastri Regia: Nina Di Majo con Margherita Buy, Fabio Volo, Luciana Littizzetto, Francesca Inaudi.

L'intento della regista era una commedia semplice e sofistica, in realtà è complicata (tanto da apparire improbabile) ed abbastanza ordinaria, quasi scontata. Sceneggiatura debole e poco

equilibrata, dialoghi fuori dal mondo. La Buy, sulla cui faccia la cinepresa non molla mai un attimo facendo sparire dallo schermo tutto il resto, fa sempre la solita parte della single ansiosa e nevrotica. Poi, per chissà quale magico artifizio, ad un certo punto tutti si innamorano di lei. L'adolescente inquieto, l'intellettuale di sinistra inevitabilmente sfigato, il tecnico che aggiusta i computer e pure il cognato mezzo leghista ed ignorante come una capra al quale dà anche un bacetto tutto casto. Cast stellare sottoutilizzato.

L’uomo nell’ombra Regia: Roman Polanski con Ewan McGregor, Pierce Brosnan. Che Polanski sia un maestro nella regia è fuor di dubbio ed anche in questa occasione dà prova di grande abilità del dirigere gli attori. Ha sdoganato definitivamente uno come Brosnan che nella vita ha trovato non poche difficoltà a costruire una dignitosa carriera non legata quasi esclusivamente al fascino ed al glamour. Unico punto debole forse una sceneggiatura a volte prevedibile ed improbabile (come quando il protagonista scova alcune delicate e segrete informazioni semplicemente consultando Internet. Va bene che nella rete si trova di tutto, ma questa volta appare un po' esagerato) per un film che ha la sua forza in una storia costruita su temi importanti, piena di inganni e tradimenti, dove ognuno è molto diverso da ciò che appare.

L’Italia cialtrona che si redime La vita è una cosa meravigliosa Regia: Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli, Luisa Ranieri

Saranno pure i furbetti del quartierino, ladroni e corrotti, però in fondo in fondo sono dei buoni. Insomma, prevale la tesi dei "birbantelli". E' questa l'Italia descritta dai Vanzina. Gli italiani? Un popolo di cialtroni, dicono, sempre pronti a trovare la scorciatoia, la raccomandazione, l'appoggio del

potente di turno, ma subito dopo arriva puntuale l'assoluzione. Così il direttore di un potente gruppo bancario, intrallazzone ed imbroglione, si ritira in campagna a coltivare gli ortaggi in compagnia di belle ragazze (!), il chirurgo che cercava e dispensava favori a destra e manca si redime andando a curare i poveri. Il poliziotto intercettatore, che usa il suo potere per conquistare una bella ragazza, ritrova l'amore. E via discorrendo. Unico punto forza del film un eccellente cast di attori, che riesce a tenere in piedi una storia mediocre ed improbabile. Con tutto il "materiale" che la cronaca regala ogni giorno si poteva fare veramente di più.

rubrica a cura di LuCiAnA VECChioLi

Il ministro dei Beni Culturali ha disertato il Festival di Cannes per protesta, il documentario secondo lui è fazioso e non veritiero. Ad alcuni aquilani è piaciuto ad altri per niente. Sabina Guzzanti riaccende le polemiche e questa volta si occupa del terremoto dell'Aquila e non solo. Snocciola con insolita pacatezza la sue teorie, utilizzando questa volta tecniche da reportage giornalistico, puntiglioso e cronologico. Non manca neanche la satira, con l'imitazione del premier. Una ricostruzione certosina di quello che è accaduto in Abruzzo ma anche al G8, a Napoli con la questione dei rifiuti e quant'altro. Da vedere.

Un road movie musicale Basilicata coast to coast Regia: Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè, Rocco Papaleo, Giovanna Mezzogiorno

Easy Rider in salsa lucana. Dal Tirreno allo Ionio a piedi per dieci giorni, attraversando una delle regioni più belle e suggestive del nostro Sud d'Italia. Divertente e surreale road movie musicale che vede protagonisti cinque personaggi in cerca delle proprie identità. Interessante esordio dietro alla macchina da presa per l'attore Rocco Papaleo, fino ad ora quasi esclusivamente relegato nei panni del caratterista, che con questa strampalata pellicola tenta di raccontare risorse e potenzialità della sua terra. Cinque amici, una piccola band di provincia per non rinunciare ai propri sogni. Cast credibile ed a proprio agio nelle singole interpretazioni, anche per un cantante come Gazzè alla sua prima prova cinematografica.


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storia d’amore in tempi di crisi

Alba rohrwacher e Pierfrances co Favino in una scena di “Cosa voglio di più”

Cosa voglio di più Regia: Silvio Soldini con Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston

Il ricordo di "Pane e tulipani" è ormai lontano, tanto da non sembrare un film di Soldini. Manca la poesia e quel tocco surreale che caratterizza il suo cinema, anche nell'affrontare temi vicini all'attualità. "Per la prima volta è stato un episodio di vita reale a far scattare in me l'idea di questo film" ha affermato. L'intento, quello di raccontare una storia d'amore in tempi di crisi, recessione e precariato, ma è come se mancasse di personalità. Ecco, forse ha un po' spiazzato il suo pubblico cercando di fare altro da quello realizzato fino ad ora, per questo il film non convince fino in fondo. Per il resto la bravura del regista milanese dietro alla macchina da presa è indiscutibile come quella nel dirigere gli attori, soprattutto nelle famose scene di sesso che sono sicuramente le più difficili.

Ipazia contro l’oscurantismo Agorà Regia: Alejandro Amenàbar con Rachel Weisz, Max Minghella

Non è un film contro il cristianesimo ma contro tutti i fondamentalismi. Sostanzialmente è questa la chiave di lettura. Un concetto però non condiviso dalle alte gerarchie della Chiesa che, secondo la casa di distribuzione, dopo una proiezione

Il “riscatto” del maestro

riservata ha avuto reazioni stizzite di dissenso sul taglio dato alla pellicola. La vera storia della filosofa greca Ipazia uccisa e fatta a pezzi dagli integralisti cristiani nel 391 dopo Cristo ad Alessandria d'Egitto, ha faticato non poco ad uscire in Italia, suscitando, come era prevedibile, parecchie polemiche. Il ruolo del vescovo Cirillo, che avrebbe istigato la congrega dei Parabolani ad uccidere la scienziata, non è molto piaciuto, ma secondo il regista quello che si vede nel film è solo il 30 per cento del male che ha fatto l'alto prelato..

daniele Liotti e marco rossetti in una scena di “Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio

il concerto Regia: Mihaileanu con Aleksei Guskov, MiouMiou "Il concerto" è quello per orchestra e violino di Cajkovskij. Bello e commovente il nuovo film del regista di "Train de vie". La storia di Andrei Filipov, celebre direttore russo d'orchestra licenziato in tronco ai tempi di Breznev per non aver cacciato i suoi musicisti ebrei. Trent'anni dopo, caduto in disgrazia, l'uomo lavora ancora al Bolshoi ma come custode. Grazie ad uno stratagemma riunisce la sua vecchia orchestra per tornare a suonare nel Teatro di Chatelet a Parigi. Parte alla ricerca spasmodica degli artisti che nello sfacelo dell'Unione Sovietica tutto fanno meno che suonare. Riuscirà a mettere insieme un consistente gruppo di varie etnie, dalla ebraica alla rom, nel tentativo di riscattare una "dignità umana calpestata".

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L’altra faccia della società Scontro di civiltà per un ascensore in Piazza Vittorio Regia: Isotta Toso con Daniele Liotti, Kasia Smutniak, Francesco Pannofino

Peccato, un'occasione mancata. Perché l'omonimo romanzo di Amara Lakhous (se vi capita leggetelo), dal quale è stato tratto il film, è piacevole, a tratti divertente nel raccontare le vicissitudini di un gruppo di inquilini di varie nazionalità,

ricco di spunti interessanti per riflettere sulla nostra società. Lo scontro di civiltà del titolo, si consuma nel chiuso di un palazzo e di un condominio a Piazza Vittorio, nel cuore del quartiere più multietnico di Roma. Come spesso avviene, la trasposizione tradisce in parte l'opera letteraria, in questo caso però quello che manca è la mano ferma di una regia esperta capace di dirigere un buon cast di attori e plasmare, rendendola scorrevole e convincente, una trama a tratti complessa. Un intreccio narrativo con un preciso scopo, da scoprire solo nel finale.

rachel Weisz nei panni di ipazia nel film “Agorà”

I cattivi in Iraq sono gli Usa Green zone Regia: Paul Greengrass con Matt Demon, Greg Kinnear

Agli americani non è piaciuto molto. Anzi, visti gli esigui incassi potremo dire quasi niente. Perché i cattivi, ebbene si, questa volta sono loro. A dirla tutta, è difficile trovare nella cinematografia a stelle e strisce un altro film così esplicito, così diretto, nell'incolpare il governo Usa di aver provocato una guerra senza senso. La Green Zone del titolo è il blindatissimo quartiere situato nel centro di Baghdad dove risiedono le truppe, è da qui che parte l'avvincente thriller a sfondo politico. Da qui il maresciallo Roy Miller e la sua squadra di ispettori ricevono l'incarico di scovare nel deserto dell'Iraq i depositi con le famose armi di distruzione di massa. Non trovando nulla di tutto ciò, l'ufficiale inizierà ad avere qualche sospetto.


Altro

l’

L’aLtrO canaLe

Il mistero ha due teste di

venerdì 21 maggio 2010

PiCCOlO SChermO

quotidiano

mAriA FrAnCESCA rotondAro

Raz Degan mi è sempre stato simpatico, oltre al fatto evidente che sia un uomo affascinante. Lo ricordate quando, sotto la doccia, ci informava di voler stare a digiuno di donne nello spot del Pino Silvestre? Ora è tutto pulito e profumato, ma soprattutto è di nuovo ricongiunto a sua moglie Paola Barale (foto) . Insomma possiamo dormire sonni tranquilli? Manco per niente! Perchè ogni venerdì sera, su Italia1, lui vorrebbe agitar-

ci con il suo "Mistero". Il condizionale è d'obbligo visto che questa trasmissione sembra la copia patacca di Voyager (ed è quanto dire!). La minestra - o se preferite il minestrone - è sempre quella: alieni, 2012, fantasmi, mummie, maya, templari e cerchi nel grano. Venerdì scorso botta di novità: servizio sulle gemelle con due teste e un unico corpo felici di aver preso la patente e di poter vivere una vita assolutamente normale. Mistero! Per non parlare del fatto che cercando di allargare la cerchia degli argomenti misteriosi è stato

anche inserito un servizio sui transessuali: chi sono? Da dove vengono? Cosa vogliono? Praticamente da via Gradoli all'area 51. Mistero! Al livello qualitativo dei servizi - che non convince - si assomma l'incapacità del conduttore ad esprimersi in italiano: su tre parole ne sbaglia una. Per fortuna c'è Daniele Bossari, l'inviato, che non solo parla correttamente in italiano ma è anche disposto a vivere di persona e sul campo nuove esaltanti avventure. Per quanto mi riguarda il mistero s'infittisce: perchè hanno chiamato Raz Degan a condurre questo programma?

auditeL

prima serata Raiuno – Ciak… si canta! Varietà. Seconda puntata speciale. Esibizioni: Al Bano con “Nel sole” sfiderà i Righeira con “Vamos a la playa”, Edoardo Vianello con “I Watussi” sarà il primo sfidante di Nico Fidenco con “Con te sulla spiaggia”, Catherine Spaak con “L’esercito del surf” si misurera’ con Mariano Apicella, Jo Squillo cn “Siamo donne” sarà l’avversaria del Los Locos e della “Macarena”. (Nella foto la giuria) . Ospite d’onore della serata il vincitore di Sanremo, Valerio Scanu. Raidue - Crimini 2 Serie tv. Bestie. Raitre - Mi manda Raitre Attualità. Argomento: l’assurda morte di un bambino sbranato dai cani mentre era in spiaggia. Canale 5 - Ciao Darwin 6

La “Squadra antimafia” al primo posto

Varietà. Decima puntata: Nani e Ballerine vs Critici Tv. Ospiti: Matilde Brandi, Alessio Vinci. Italia 1 – CSI Scena del crimine Serie tv. Nona stagione, undicesimo episodio. Benvenuto dottor Langston. Rete 4 – Braveherart Film storico, di e con M. Gibson.

La7 – Exit Files Attualità, sesta puntata. Raiquattro–Battlestar Galactica: serie tv, quarta stagione. Alleanza permanente, Ammutinamento. Iris – Cuore di tuono Film poliziesco, di M. Apted, con V. Kilmer.

La nOtizia

Riprenderà la produzione della fiction “Agrodolce” Dopo quattordici mesi di stop e le continue voci di cancellazione sempre seguite da smentite, r i p a r t e “Agrodolce”: tra qualche giorno riapriranno gli stabilimenti televisivi della Med Studios a Termini Imerese e si ricominceranno a registra-

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re le puntate della soap, opera siciliana di Raitre. In autunno dovremmo rivedere la fiction voluta da Minoli. La Einstein Fiction, società di produzione, ha commentato: «Una buona notizia per la comunità di attori e mae-

stranze impegnate nella fiction siciliana in onda su Raitre. Dopo 14 mesi di stop forzato, il progetto riprenderà grazie al rinnovo della convenzione stipulata tra Regione Sicilia e la Rai, che martedì ha approvato la partenza della nuova serie… Una grande soddisfazione per quasi 300 famiglie e le 700 dell’indotto del provato comparto di Termini Imerese,

Continua la corsa di Squadra Antimafia 2 su Canale 5 che distanzia la concorrenza: la fiction con Claudio Gioè, Simona Cavallari e Giulia Michelini ha guadagnato mercoledì una media di 5.727.000 telespettatori (share 23,45%). Voglia d’aria fresca, il programma comico di Raiuno condotto da Carlo Conti, e che ha avuto come ospite Emanuele Filiberto che si è cimentato in una gag in stile anni 70, chiude il suo rinnovato ciclo con 4.702.000 telespettatori /19,43%). Continua a crescere Mistero, condotto da Raz Degan con Daniele Bossari e Marco Berry su Italia 1: l’esistenza degli ufo, l’inspiegabile formazione dei cerchi sul grano, la vita del mostro di Lochness e la storia di Abby e Brittany, le due ragazzine con un solo corpo e due teste, hanno appassionato 2.365.000 spettatori, share 10,77%. Buon risultato anche per la settima stagione della serie americana, Senza traccia, visto da 2.322.000 telespettatori, Raitre con il film d’azione The guardian prevale nettamente su Due amiche esplosive: il movie con Kevin Costner e Ashton Kutcher: ha ottenuto 2.081.000 spettatori,


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