La cucina spagnola: alla ricerca dei piatti tipici
La costa mediterranea: dalla Catalogna all’Andalusia La costa mediterranea spagnola è rinomata per i suoi piatti tipici caratterizzati da prodotti locali di qualità .
L’ i t i n e r a r i o Luogo: attraverso le diverse regioni della
Spostamenti:
costa mediterranea spagnola a partire dalla Catalogna, proseguendo per la Comunità Valenzana e la regione della Murcia, per finire poi in Andalusia.
il cliente raggiungerà la sua prima tappa, Barcellona, in aereo col volo diretto del 12 aprile: 8:25 → 10:00 FR 6354
Tempo: dal 12 al 22 aprile
Per un prezzo di 34€ Sul luogo si potrà spostare con vari mezzi tra i quali un’auto elettrica e il monopattino elettrico a noleggio.
Milan Bergamo Airport – Barcellona El Prat
Target: un uomo di 40 anni, food-trotter, amante della natura alla scoperta dei sapori, degli odori e della cultura spagnola.
Note: il cliente desidera che sia realizzato un itinerario turistico sostenibile.
Alloggio: per quanto riguarda l’alloggio, soggiornerà in varie strutture ecosostenibili come le case rurali oppure degli Hotel sostenibili a marchio Ecolabel.
Cosa mangiare in Catalogna? Verdure ESCALIVADA CATALANA
ESQUEIXADA
Un contorno caldo di verdure grigliate (generalmente melanzane, peperoni rossi, cipolle e pomodori) sbucciati, privati dei semi e serviti con olio.
Insalata fresca che mescola il bacalao crudo, semplicemente dissalato, con le verdure e i profumi dell’estate. Bacalao è l'equivalente del baccalà (merluzzo sotto sale, sciacquato prima di essere servito) ed è tipico di questa regione.
CALÇOTS Piccoli porri tipici della stagione primaverile, quando si tengono feste tradizionali conosciute come "Calçotadas". Le verdure vengono generalmente cotte al barbecue e servite con salsa romesco (una salsa di mandorle, aglio arrostito, olio d'oliva e peperoncini rossi essiccati).
Carne
Pesce
ESCUDELLA
Si tratta di uno dei piatti preferiti per Natale ed è il corrispettivo catalano del lesso italiano. Si tratta di una stufa cucinata con carne, fagioli, patate, cavolo e a volte pasta.
Dolci CREMA CATALANA Dolce sbarcato ormai da tempo anche in altri Paesi, consiste nella creazione di una crema a base di uovo e latte, che viene infine caramellata in superficie. Alcuni la inquadrano in una simpatica storia secondo la quale un vescovo spagnolo andò in visita ad un convento di monache che, per omaggiarlo, prepararono un budino, il quale però risultò troppo liquido. Per compensare decisero di aggiungere dello zucchero e caramellizzarlo, ma quando il vescovo lo assaggiò non poté fare a meno di gridare “crema!” che in catalano significa anche “brucia!”
PANELLETS Piccoli dolcetti rotondi fatti di mandorle, zucchero, uova e pinoli. Possono essere ricoperti con vari tipi di coperture anche se quelli tradizionali sono ricoperti di pinoli.
día 1 : Barcellona Dopo la sistemazione nell’hotel, dove alloggerà per due notti, il cliente potrà iniziare il suo tour per la città di Barcellona a bordo di un monopattino elettrico. ITINERARIO GUIDATO IN MONOPATTINO L’itinerario organizzato dalla società TP Scooter ha una durata di 2 ore e porterà il cliente a visitare i luoghi principali della città passando per le caratteristiche vie.
L’ARC DE TRIOMF L’arc de Triomf è un arco monumentale progettato dall’architetto Vilaseca come ingresso dell’esposizione universale del 1888, e venne realizzato insieme al viale pedonale che lo attraversa. Questa Esposizione, che ebbe oltre un milione e mezzo di visitanti, permise di far conoscere Barcellona all’estero come città industriale e di progresso. Difatti, differentemente dagli archi di Roma o Parigi, realizzati per celebrare una vittoria militare, questo arco doveva omaggiare il progresso economico, artistico e scientifico dell’umanità. Chiari sono i riferimenti stilistici all’architettura mudéjar, caratteristica della dominazione araba in Spagna, evidente nell’utilizzo di mattoni e maiolica. Gli artisti catalani dell’epoca decorarono l’arco con fregi e sculture rappresentanti le personificazioni della città di Barcellona, delle scienze e dei settori dell’economia. A rappresentare la fama e il successo sono poste invece 12 figure alate agli angoli.
RSC HOTEL BARCELONA 1882, hotel ecosostenibile che punta sulla sostenibilità come elemento chiave che consentirà al turismo di rimanere uno dei principali motori economici in tutto il mondo. Opera con enti che combattono contro lo spreco alimentare e enti che possono dare una seconda vita ai propri rifiuti, così come punta al minimo spreco di luce e gas. Per quanto riguarda la gastronomia, tale struttura opera con prodotti locali: il 70% dei prodotti sono a Km 0. Inoltre mettono a disposizione dei clienti biciclette per ridurre l’utilizzo di mezzi inquinanti.
día 1 : Barcellona PLAÇA D’ESPANYA Realizzata anch’essa per l’Esposizione del 1888, si estende per 34mila m² rappresentando una delle piazze più grandi di Spagna. Uno degli ingressi è fiancheggiato da due campanili: due vistose torri ispirate al campanile di San Marco (Venezia). Si tratta di uno dei nodi principali della città in quanto è punto d’incontro di numerose reti viarie.
ARENA LA MONUMENTAL Si tratta di un edificio fatto in mattone il cui stile è un miscuglio di mudéjar e di bizantino. All’interno ospita anche il Museo della tauromachia con ferri ed emblemi dei più importanti allevamenti, così come raccolte di vecchi manifesti e biglietti. Dopo l’abolizione della corrida, si punta a far divenire l’arena venue per concerti e eventi: ad esempio i Beatles nel 1985 vi si esibirono. Si tratterebbe di un’importante possibilità, in quanto può ospitare fino a 25.000 persone.
LA SAGRADA FAMILÍA Il tempio iniziato nel 1882 e tutt’oggi incompiuto, rappresenta la città a livello mondiale. La parte realizzata dal famoso Gaudì è dichiarata patrimonio dell’UNESCO e la Commissione spera di poter terminare l’opera per il 2026, centenario della morte dell’artista. Ogni anno è visitata da numerosi turisti che si recano ad ammirare questa realizzazione pressoché contemporanea. Ciascuna delle 18 torri della struttura è dedicata a una figura importante della Bibbia. Quella dedicata a Gesù, ancora incompleta, sarà la più alta e sarà sormontata da una croce andando a rappresentare, a lavoro ultimato, la chiesa più alta del mondo e l’edificio più alto della città.
Ospita la tomba di Gaudí che, a differenza della credenza popolare, non è stato il primo architetto, ma bensì Francesc de Paula Villar; Gaudí ha apportato grandi modifiche al progetto originale .
día 1 : Barcellona LA PEDRERA (Casa Milà) Si tratta dell’ultima opera civile eseguita da Antonio Gaudí, è ben evidente come abbia lasciato la sua impronta sulla città con le sue opere. Il nome proviene dal prevalente utilizzo della pietra per realizzarla e, ad oggi, con anche il Parco Güell, è patrimonio mondiale UNESCO. Considerata come opera moderna, ai suoi tempi era molto derisa. L’effetto che provoca agli occhi di chi lo contempla, è quello del movimento delle onde del mare, come se fosse un omaggio al Mediterraneo. Non invano l’autore utilizzò tecniche di ingegneria navale per costruire quest’edificio. Oggi è per metà una residenza, per un’altra appartiene alla Fondazione Catalunya la Pedrera che punta a valorizzarla e renderla meta turistica visitabile.
PARCO GÜELL Anche questo è opera di Gaudí e l’obiettivo era quello di realizzare un parco elegante per l’aristocrazia di Barcellona. È interamente decorato secondo motivi ondeggianti e mosaici colorati. La realizzazione simbolo del parco è la fontana del dragone. Dalla terrazza superiore è possibile ammirare un panorama mozzafiato, seduti su una serie di panchine riccamente decorate.
QUARTIERE GOTICO Rappresenta il centro storico della città che è rimasto invariato nei secoli. Camminando nel dedalo di viuzze che lo animano, ci si trova di fronte a maestose chiese gotiche e a mura romane del primo secolo a.c. Col calare del sole l’atmosfera potrà sembrare inquietante, ma resta comunque una zona animata dai numerosi locali e venditori ambulanti di birra.
día 2 : Montserrat e Sant Miquel del Fai Nuova giornata, nuove visite: per quelle del secondo giorno sarà necessario noleggiare un’auto elettrica per un prezzo di circa 20€/giorno che lo accompagnerà in tutti i suoi spostamenti. Il cliente potrà andare a ritirare l’auto da noi prenotata in Gran Via De Les Corts Catalanes 680, Barcellona e potrà riconsegnarla indietro direttamente al terminal dell’aeroporto AGP di Malaga, sua ultima tappa.
MONTSERRAT Montserrat è una montagna dal profilo inconfondibile, situata vicino a Barcellona. Si eleva fino ai 1236 metri ed è raggiungibile a piedi dalla stazione di monte della funicolare, e la sua fama è dovuta all’abbazia benedettina costruita alle sue pendici, Santa Maria de Montserrat, la quale ospita il famoso santuario della Vergine di Montserrat ed è anche il luogo dove, secondo alcune leggende locali, si trova il Sacro Graal del mito di Re Artù. Monserrat è il primo parco nazionale istituito in Spagna. Inutile dire che è meta di numerosi pellegrini che si recano a pregare davanti alla Moreneta, la Vergine nera, e sono accolti dal Centro di Coordinamento Pastorale. Consigliata la visita a Il Santuario La Santa Grotta La porta di Montserrat
Oltre che monastero e santuario, è un luogo spettacolare dal punto di vista geologico. Il perché della particolare forma della montagna? Milioni e milioni di anni fa Monserrat si trovava in fondo al mare, dove i movimenti delle acque le avevano conferito forme sinuose e tondeggianti.
día 2 : Montserrat e Sant Miquel del Fai SANT MIQUEL DEL FAI Sant Miquel del Fai è una meta imperdibile se si decide di visitare la Catalogna per il suo perfetto connubio di natura e storia. Vi si accede attraverso un ponticello romanico e la passeggiata è mozzafiato. È un luogo di culto fin dai tempi più antichi: basti pensare che le prime notizie riguardanti la chiesa-grotta risalgono all’anno 997. Sulla parte più alta del precipizio è situata la Casa del Priorato; nelle vicinanze vi è poi la famosa Chiesa: si tratta dell’unica chiesa romanica costruita completamente in una grotta della Spagna.
Si tratta di un antico complesso religioso immerso in una natura rigogliosa e verdeggiante, in cima a un canyon scavato da acque pluviali e fluviali. L’ambiente è reso caratteristico, altre che dalla presenza della nota chiesa-grotta, anche da canali d’acqua che sgorgano in limpide cascate.
Curiosità: se il turista rimarrà affascinato da questo paesaggio, sarà felice di sapere che anche in Veneto abbiamo una chiesa completamente scavata nella roccia e arroccata in cima ad una montagna. Si tratta del Santuario della Madonna della Corona.
MAS DE MANXOL è una fattoria ristrutturata immersa nella natura, ottenuta dunque senza apportare ulteriori modifiche alla natura, ma riformando un’antica fattoria. Si tratta di un complesso unico dotato di cucina completa, soggiorno con camino, wifi gratuito, piscina esterna, barbecue, giardino e orto biologico. Per una notte alloggerà qui.
día 3 : Tarragona Lasciato l’hotel il turista potrà intraprendere il suo viaggio verso la Comunità Valenzana, ma prima sarà inevitabile la visita alla città di Tarragona.
La città fu dichiarata Eredità Mondiale dall’UNESCO nel 2000, in quanto la sua storia risale a numerosi secoli fa: venne fondata da Giulio Cesare nell’anno 45 a.C. sotto il nome di «Colonia Urbs Triumphalis Tarraconensis”. Dall’epoca romana ha mantenuto varie strutture urbanistiche che oggi la portano ad esser meta turistica ambita, in particolar modo per coloro che sono alla ricerca delle tracce della storia nel paesaggio odierno. Tuttavia, non sono presenti solo resti romani, ma bensì anche medioevali e gotici. Inoltre, essendo posta sulla Costa Dorada è considerata una delle perle del Mediterraneo.
CATTEDRALE DI TARRAGONA, la
MURA ROMANE, con il
cui facciata è impreziosita da varie arcate e sculture.
bellissimo Portal de Sant Antoni, ultimo varco integro del sistema difensivo della città
ANFITEATRO DI TARRAGONA, dove si giustiziavano i condannati a morte
CIRCO ROMANO DI TARRAGONA, dove un tempo si svolgevano le corse dei carri trainati da cavalli
Cosa mangiare nella Comunità Valenzana? Pesce
PAELLA È il punto di riferimento della gastronomia spagnola e rispecchia l’unione degli elementi culinari che ogni popolo ha intorno a se stesso. Rappresenta la cucina spagnola nel mondo ed è a base di riso, coniglio, pollo e numerose verdure e spezie.
FIDEUÁ
Anche se è descritto come semplice ed economica, non si tratta di un piatto scandente, anzi! Oramai diffuso in tutta Spagna in varie forme, è uno dei protagonisti della cucina spagnola; somiglia alla nostra frittata alle patate, ma presenta differenze importanti: ad esempio all’interno l’uovo deve rimanere un po’ crudo affinché sia ritenuta una buona tortilla.
AGUA DE VALENCIA
Il fideo (una sorta di spaghetto corto) è l’elemento principale del piatto, così come di tanti altri della Costa Levante. In questo piatto è accostato sia a carne, che a verdura, ma la variante coi frutti di mare è la più richiesta.
La zona limitrofe al centro città di Valencia è sempre stata ricca di verdure fresche, di polli e conigli per quanto riguarda la carne, e numerose erano anche le risaie: è allora dimostrato il fatto che la gastronomia di un posto ne rispecchia gli elementi tipici.
TORTILLA SPAGNOLA
Cocktail Un cocktail composto principalmente da spremuta d’arancia, vino frizzante, gin, vodka e, opzionale, dello zucchero.
Dolci ROSCÓN DE REYES Solitamente consumato nel giorno dell’Epifania: in tutta Spagna solitamente non è Babbo Natale a portare i doni, ma i Re Magi e i bimbi scrivono delle letterine a Los Reyes Magos chiedendo loro quello che desiderano. Nell’attesa di questi allora si mangia questo dolce tipico a forma di ciambella e decorato con pezzi di frutta candita e un importante strato di zucchero condensato.
In ognuno di questi dolci, per tradizione, viene inserita una fava secca e una statuina dei magi: chi trova la statuina è il re per un giorno, chi trova la fava pagherà il roscón l’anno seguente!
Riprendendo il tragitto verso Valencia, il turista potrà fare tappa a Castellón de la Plana e a Sagunto, due città poste lungo la sua rotta, fermandosi a soggiornare a Sagunto.
día 4 : Castellón de la Plana
Grazie ad una fortunata posizione geografica, poco distante sia dal litorale, sia da Valencia, può vantare ogni anno di un grande flusso di turismo balneare e culturale.
PLAZA DE LA HIERBA È la piazza che ospita la Oficina de Turismo, dove il turista potrà reperire facilmente una mappa della città per la sua rapida visita. Potranno suggerirgli i posti principali da visitare, quelli che consigliamo noi sono questi:
PARC RIBALTA polmone verde della città
TEATRO ANTICO
PLAÇA MAJOR : EL FADRÍ El Fadrí è il simbolo della città: si tratta di un campanile separato dall’edificio ecclesiastico, ecco qui spiegato il perché del suo nome che, tradotto, significa «scapolo». Conformemente allo stile gotico, presenta una pianta ottagonale e quattro sezioni, una scala a chiocciola conduce fino alla terrazza superiore, dalla quale, con un po’ di fatica, è possibile godere di una splendida vista sulla città.
PLAÇA MAJOR : PALACIO MUNICIPAL È un edificio del 17esimo secolo che, nonostante le numerose modifiche, ha mantenuto l’eleganza dello stile barocco. Il Palazzo è caratterizzato da due piani superiori e da un portico a cinque archi con capitelli in stile toscano.
PLAÇA MAJOR : MERCADO CENTRAL Un vivo centro di commercio dove si può trovare dell’ottimo pesce fresco e numerose altre specialità locali. È il luogo perfetto per una pausa enogastronomica alla scoperta delle prelibatezze locali, prima di ripartire!
día 4 : Sagunto B&B DOMUS ATILIA è una struttura ricettiva che segue la guida delle maniere per ridurre l’inquinamento ambientale. Essendo un b&b, è già di conseguenza una struttura ecosostenibile che è stata realizzata senza apportare ulteriori modifiche al territorio. Decorato con richiami all’arte romana, alloggiare qua ricorda un po’ la vita dell’epoca.
UNA CITTÀ CON UN PASSATO TURBOLENTO Sagunto nasce sotto il nome di Arse e fu una delle città attaccate dal generale Annibale durante la sua corsa verso Roma. Sotto i romani prese, poi, il nome di Saguntum, anche se la prosperità durò poco perché venne saccheggiata da numerose popolazioni come i Vandali, Goti e Bizantini. Leggendo questo elenco di devastazioni pare impossibile sia rimasto qualcosa da vedere a Sagunto ma invece la città è ricchissima. Anche perché la storia è proseguita: divenne infatti una città islamica sotto i Mori e poi tornò ad essere cristiana ospitando tuttavia una delle più importanti comunità ebraiche della penisola iberica. L’impronta che hanno lasciato è indelebile: oggi la città ne vanta, così come può vantare anche di splendide spiagge. IL CASTELLO Con castello, o castillo, intendiamo la parte fortificata della città, con le ciclopiche mura lunghe oltre un chilometro estese per tutta la collina sulla quale la cittadella storica affonda le radici. Dalle mura la vista sul mare è mozzafiato. All’interno l’area può essere suddivisa in diverse zone.
PLAZA MAJOR: il centro medievale Intorno alla piazza si può vedere il Palazzo Comunale e i resti del Tempio di Diana, un altro Monumento Nazionale dal 1963, e l’unico edificio che è stato risparmiato dalla distruzione di Annibale. Ai piedi della collina su cui sorge il castello si trova poi ciò che resta del teatro romano che aveva una capienza di 8.000 persone. Ancora oggi vengono allestiti degli spettacoli in particolare durante la stagione estiva quando si svolge un festival di grande interesse.
Suggeriamo la PLAZA DE ARMAS, che comprende i resti dell’antico foro romano, presente per via della struttura urbanistica del cardo e decumano romani.
día 5 : Valencia giro di Valencia in bici Valencia è una città completamente pianeggiante e quindi facile da girare in bicicletta; inoltre sono numerosi i centri che noleggiano bici, sarà facile per il cliente trovarne uno.
GUEST HOUSE KASA KATIA ECO è una casa comoda e pulita di proprietà di due italiani, Katia e Daniele, che lavorano duro per tenere vivo il concetto della sostenibilità urbana. L’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili o la colazione a Km 0 e con pane fatto in casa sono un piccolo assaggio di ciò che il cliente troverà.
GIARDINI DEL TURIA
BIOPARC
È un immenso giardino costruito su un antico letto del fiume Turia, che attraversa la città da est a ovest. Appunto la città è stata fondata dove questo fiume sfocia, in terre molto fertili che permisero un rapido sviluppo della popolazione. Curiosità: prima di realizzare il Giardino, si pensava di utilizzare il letto del fiume, ormai spoglio, per realizzare un’autostrada che connettesse Valencia con Madrid; i cittadini però si opposero, nacque un gruppo di azione civica mosso da un motto «il letto del Turia è nostro e lo vogliamo verde». Ad oggi è una sorta di omaggio alla natura; in mezzo troviamo anche diversi campi dediti a diverse discipline. La città ci porta a riflettere su quanto sia sempre meglio scegliere l’albero, di fronte alla scelta tra posare un albero o dell’asfalto.
Il Bioparc è situato all’interno del Parco della Cabecera, parte dei Giardini, ed è un innovativo parco zoologico che ribalta la logica degli zoo tradizionali: qui gli animali sono in semilibertà, mentre gli esseri umani sono confinati in percorsi protetti per evitare invasioni; le barriere sono davvero invisibili e gli animali (leoni, rinoceronti, elefanti, iene, giraffe e molti altri…) vivono a proprio agio. Ospita fino a 4000 animali di 250 specie diverse.
día 6 : Valencia visita alla Città delle Arti e della Scienza
PALAZZO DELLE ARTI REINA SOFIA Nel Palazzo trovano spazio tutte le manifestazioni culturali più importanti legate a musica, danza e teatro. L’insolita forma fu pensata dall’architetto Calatrava: pensò ad una nave che solca il mare fino ad arrivare nel letto del fiume Turia. Dunque è qui che ci si dedica alla creazione, promozione e diffusione delle arti sceniche nella città. Al suo interno ci sono 4 teatri, dedicati rispettivamente a lirica, sinfonica, balletti e spettacoli teatrali.
La struttura si estende su 350.000 metri quadrati ed è suddivisa in 6 grandi sezioni: Palazzo delle Arti, Umbracle, Hemisféric, Museo della Scienza, Oceanogràfic, Agorà Già spiegando questo, è chiaro che visitarla tutta richiederebbe molto tempo, perciò abbiamo individuato 3 aree, quelle che il cliente potrebbe ritenere più interessanti.
UMBRACLE E HEMISFÉRIC
L’Umbracle è una passeggiata panoramica di circa 320 metri formata da granito, legno, acciaio e opere d’arte; si tratta di uno spazio da cui si può vedere il presente e, soprattutto, il futuro della Scienza e della Tecnologia. L’Umbracle riprende, in modo estremamente moderno e tecnologico, la tradizione europea del Giardino d’Inverno. Sopra gli archi ci sono piante rampicanti (Madreselva e Buganvillea), e anche varie specie di albero accompagnano la passeggiata. L’Hemisféric ospita un planetario destinato principalmente alla proiezioni di film e documentari in formato Imax Dome (un sistema di proiezione che ha la capacità di mostrare immagini e video con una grandezza e una risoluzione molto superiore rispetto ai sistemi di proiezione convenzionali).
OCEANOGRÀFIC Un acquario immenso in cui sono ospitate circa 500 specie per un totale di 45.000 esemplari. Tutti i mari e gli ambienti marini del mondo sono stati riprodotti in modo fedele, accompagnando i visitatori attraverso un percorso realistico all’interno della natura del mondo. Quattro le aree principali: Mediterraneo, Artico, Oceani, Tropici, a cui si aggiungono un delfinario e un auditorium.
La cucina murciana vede i suoi punti forti nei prodotti dell’orto e del mare, oltre al riso.
Verdure
Cosa mangiare nella regione della Murcia?
ZARANGOLLO Lo zarangollo è un piatto comune della Murcia fatto con una combinazione di uova strapazzate, zucchine e cipolle tagliate a fettine sottili. A volte vengono aggiunte anche le patate. Il piatto viene servito caldo e spesso accompagnato da un bicchiere di vino. Lo zarangollo può essere servito anche come contorno per accompagnare una varietà di piatti di pesce.
INSALATA MURCIANA Un piatto freschissimo che prevede pomodori, cipolla, tonno, baccalà, uova, olive nere…
Pesce
LA DORADA DEL MAR MENOR Ovvero l’orata del Mare Minore (una sorta di laguna che si trova a pochi chilometri da Cartagena)
Dolci PAPARAJOTES Sono sostanzialmente dolcetti realizzati friggendo la foglia di limone, impanata in farina e zucchero, ma attenzione: la foglia non si mangia! Le foglie hanno il solo scopo di aromatizzare la pastella: solo quella viene mangiata.
CAFFÈ ASIATICO
E per terminare….
Un caffè mescolato a latte condensato e al liquore 43.
HOSTEL-ALBERGUE LA CASA VERDE È l’ostello dove alloggerà per una notte: il rapporto qualità-prezzo è ottimo ed è situato in un’unica area verde vicina al centro. Alcuni servizi, come quello di ristorazione, sono in comune, ma molte delle camere hanno bagni privati.
PLAZA DE LA GLORIETA con Municipio e Palacio Episcopale È il luogo di ritrovo principale nella città di Murcia; la sua sistemazione urbanistica e architettonica è stata concepita in modo da renderla un grande giardino all'aperto, con una fontana a vasca lunga centrale e aiuole tutt'intorno.
MONASTERO DI SANTA CLARA Il museo è allestito dal convento di clausura di Santa Clara e dai resti archeologici e architettonici degli antichi palazzi reali musulmani e cristiani. Particolarmente interessanti il cortile e la decorazione dei suoi archi. All’interno è possibile visitare una sezione dedicata all'arte e l'archeologia andalusí e un'altra di arte sacra. La prima custodisce una ricca collezione di ceramiche e utensili risalenti a diversi periodi della dominazione islamica in Andalusia. La seconda raccoglie numerose manifestazioni di arte religiosa e illustra la storia della comunità del monastero di Santa Clara.
PLAZA DE JULIÁN ROMEA con l’omonimo teatro inaugurato nel 1862 dalla regina Isabella II.
día 7 : Murcia Murcia è conosciuta come la “Huerta de Europa”, ovvero “l’Orto d’Europa”, grazie alla presenza di immense vallate di orti e frutteti che la circondano rendendola una città verde, dalle atmosfere rilassanti e caratterizzata da una gastronomia genuina e di qualità. La città, capoluogo della omonima comunità autonoma, è stata a lungo dominata dagli arabi.
REAL CASINO Per la sua insolita bellezza e i suoi elegantissimi ambienti è stato dichiarato Monumento Storico Nazionale. In passato è stato lussuoso luogo d’intrattenimento della classe agiata della città, funzione che mantiene tutt’oggi in quanto rappresenta un club privato i cui soci sono selezionatissimi. L’ingresso del Casinò è un vero e proprio patio arabo, ispirato ai più raffinati palazzi moreschi. Altre sale da visitare sono: - la Biblioteca Inglese, con uno splendido soffitto dipinto e specchi ovali dorati; - il patio pompeiano, decorato con colonne e statue classiche - la Sala da Ballo, costruita tra il 1870 e il 1875 in stile neobarocco e dotata di giganteschi lampadari.
día 7 : Murcia IL CASTELLO E IL CRISTO DI MONTEAGUDO A MURCIA Anche Murcia ha il suo Cristo Redentore, una statua di 14 metri che è posto sulla cima di un’altura a 4 km dalla città, in cima a un castello di origini islamiche. Il Castello di Monteagudo è una fortezza costruita con la funzione di prigione e di magazzino per il grano, data la presenza di enormi cisterne. Dopo il regno musulmano il castello fu utilizzato come residenza dalla Corona di Castiglia. Solo nel 1951 fu costruito il Monumento al Cuore di Gesù.
Cosa mangiare in And alusia? GAZPACHO È il piatto più famoso e rappresentativo dell'Andalusia. Si tratta di una zuppa fredda in cui il principale ingrediente è il pomodoro cui si aggiunge cetriolo, pepe, pane, aglio, cipolla, olio di oliva e aceto. È una ricetta tipicamente estiva.
Pesce SALMOREJO È una variante del gazpacho tipica della città di Cordoba. La maggiore aggiunta di pane la rende una zuppa cremosa servita con uovo sodo e pezzi di prosciutto iberico.
Carne
RABO DE TORO È una specialità a base di carne che conta molte varianti, ma la più tradizionale è quella che si può assaporare a Cordoba. Si tratta di uno stufato di carne cucinato con carote, cipolle e pomodori accompagnato da patate fritte.
Dolci MIGAS Si preparano con molliche di pane fritto a cui si aggiungono salsicce, uova, cetrioli e pepe; è un antico piatto dei pastori tramite il quale sfruttavano il pane avanzato
TORTILLA DI GAMBERETTI Frittatina sottile e croccante di gamberetti preparata con farina di frumento e ceci, cipolla e prezzemolo
MANTECADOS Sono dei dolcetti tipici della pasticceria spagnola, ormai diffusi in tutta la Spagna diventando uno dei simboli gastronomici delle feste di Natale. Il nome deriva da uno dei suoi ingredienti principali, la manteca (strutto) e ne esistono di moltissime varietà e sapori: di mandorle, semi di sesamo e cannella, cioccolato o limone.
HOTEL LA ALMUNIA DEL VALLE
È l'hotel ecosostenibile dove alloggerà per una notte: è stato ristrutturato sulla base di un tipico casale Serrano a Granada, costruzione tradizionale in questa zona della Sierra Nevada e costruito, nelle sue origini, con un approccio di assoluto rispetto e integrazione nell'ambiente naturale in cui si trova. Inoltre, i proprietari prestano particolare attenzione alla cura del magnifico ambiente circostante nel quale la struttura è inserita.
día 8 : Granada Granada è una città a impronta araba, oggi ritenuta molto giovane e moderna per via del suo carattere universitario, che la porta ad essere frequentata da numerosi giovani studenti.
L’AHLAMBRA
Si tratta di uno dei simboli più importanti del dominio musulmano nella città e, per la sua bellezza, è dichiarato Patrimonio UNESCO. I mori costruirono sulle rovine di una vecchia cittadella (Alcazaba) la loro roccaforte, cambiandole nome, che cela il significato di «fortezza rossa» (per via del colore dei mattoni). Da essere una cittadella militare, col tempo divenne un palazzo ricco di cortili, giardini e fontane. Ciò che colpisce è il forte contrasto tra la visione esterna e interna della struttura: da fuori, rigida e maestosa, all’interno, delicata e aggraziata.
GENERALIFE Giusto di fronte all’Ahlambra, un altro palazzo definito oasi di pace e relax avvolto da giardini: si tratta, deducendo dal nome, del «Giardino di Dio», architetto supremo. I giardini di questa struttura risalgono al ‘300 e sono veramente eccezionali: arabeggianti, eleganti e variopinti soprattutto in primavera quando i colori vivaci tingono tutti i fiori.
día 8 : Granada QUARTIERE ALBAYZIN Il quartiere è divenuto Patrimonio UNESCO per via della sua unicità architettonica; fu fondato dai mori che vi lasciarono importanti tracce: basti pensare che realizzarono ben 26 moschee! Nostro malgrado, molti elementi non sono giunti a noi, ma resta intatto l’intricato sistema di stradine, patii, balconcini fioriti che lo rendono il luogo più caratteristico e autentico di Granada.
MONASTERO DI SANTA ISABELLA Unico edificio del quartiere che è stato preservato e ha mantenuto il suo aspetto originario. Deriva da un antico Palazzo dei re musulmani dove, per volere della Regina Isabella la Cattolica, fu fondato il Convento Reale di Santa Isabella. Il Palazzo appartenne all’ordine religioso fino al XX secolo, fino a quando non fu acquisito dal governo. All’interno della cappella sono esposte opere di artisti come Pedro de Mena e Bocanegra. La cappella conserva le spoglie dello scultore Bernardo Francisco de Mora.
día 8 : Granada IL BAGNO ARABO
PARCO DELLE SCIENZE
Contrariamente alla credenza cattolica, secondo la quale nei bagni arabi si praticava la prostituzione, nei bagni i mori si riunivano per parlare di religione, curarsi con le acque e praticare altre attività di salute, con una rigida separazione tra uomo e donna. Dopo la Reconquista della Spagna (per mano cattolica), vennero distrutte tutte le tracce arabe, ma questi bagni sopravvissero: uno dei pochi. Ci sono tre ampi spazi (sala fredda, sala centrale e sala calda), e un cortile centrale con vasca.
Un parco scientifico veramente ben riuscito, nonostante non sia molto rinomato. Si parte con un Viaggio nel corpo umano dove si scoprono tutti i segreti del DNA umano, si passa a quella della Percezione in cui si gioca con luci e suoni e poi alla Camera Esplora, dedicata proprio ai più piccoli. Nel Parco delle Scienze di Granada c’è anche un Planetario.
HOSTAL FUNKY è un ostello situato in una posizione perfetta per fare un giro turistico della città e provare la gastronomia locale; il turista passerà qui una notte. Dispone di aree comuni dove è possibile rilassarsi, incontrare altre persone e divertirsi.
MEZQUITA DI CORDOBA La struttura venne eretta sulla chiesa di San Vincenzo e sorge nel bel mezzo della città. L’interno della Mezquita è il più grandioso omaggio all’architettura gotica-rinascimentale unita all’arte araboislamica, complice di questo fatto è anche un sapiente uso della luce per mettere in risalto le decorazioni. La Mezquita ha anche un’importante valenza storico-religiosa in quanto per degli anni fu utilizzata contemporaneamente da cristiani e musulmani: emerge sia nello stile, che nella storia, la tolleranza religiosa ritrovata dopo la Reconquista.
día 9 : Cordoba Cordoba è stata la capitale dell’Impero Musulmano in Spagna, e nonostante siano passati tanti secoli da allora, la città conserva il fascino incantato della città più araba dell’Andalusia; i mori fecero di questa città la più importante città del loro Impero europeo. La bellezza di Cordoba si è conservata intatta, la storia della città riaffiora nell’urbanistica.
ALCAZAR DEI RE CRISTIANI La struttura in cui venivano ricevuti i sovrani fedeli alla Chiesa; l’edificio è circondato da giardini bellissimi, abbelliti con grandi vasche in cui abbondano getti d’acqua ballerini: a momenti ci si domanda se veramente siamo in Europa! Il passato arabo di questo luogo riaffiora ad ogni angolo di strada, ma soprattutto all’interno di questo palazzo, dove le stanze conservano ancora, grazie ai mosaici e agli ornamenti, la tipica atmosfera mediorientale.
día 9 : Cordoba JUDERIA: QUARTIERE EBREO In Andalusia, la percentuale di praticanti della religione ebraica è relativamente elevata, motivo per il quale i quartieri ebraici pullulano in questa regione. Nonostante siano simili, quello di Cordoba ha un particolare: si compone di abitazioni bianche, quasi tutte con un piccolo giardinetto sul davanti, arroccate tra loro, e separate da stradine molto strette.
MEDINA AZAHARA A 8 km dalla città, questa cittadina per la cui realizzazione necessitarono ben 4300 colonne. Ci giunge la sua bellezza, nonostante fu quasi completamente distrutta dai Berberi in una sanguinosa battaglia. Pare che Abderraman III volle costruire una città bellissima, per poterla dedicare alla sua sposa, la tanto amata Az-Zahara. Anche se non ci sono conferme di questa versione dei fatti, resta il fascino della favola e la bellezza che ancora traspare dalle rovine
Màlaga è considerata la quintessenza della Spagna; è situata all’ interno dell’Andalusìa in una posizione privilegiata sulla Costa del Sol, della quale gode. È il litorale spagnolo più amato dai turisti di tutto il mondo, caratterizzato da lunghissime spiagge e da temperature calde e miti durante tutto l’anno. Màlaga fu fondata dai fenici nell’800 a.C., quando era conosciuta col nome di Malaka, derivante dalla parola fenicie “sale”, dal momento che l’attività più rilevante dell’epoca era la salatura delle vivande. Passò sotto vari domini le differenti origini romane, fenicie e musulmane emergono da diversi luoghi della città. Da non dimenticare il ruolo che la capitale della Costa del Sol assume nell’arte del Novecento. Màlaga, infatti, diede i natali al celebre Pablo Picasso, la cui storia e le cui opere si possono conoscere presso la Casa Natal ed il Museo di Picasso.
día 10 : Málaga CASA LA CONCHA BOUTIQUE HOTEL L’hotel ecosostenibile dove soggiornerà per l’ultima notte: è molto ecologico e attento all'ambiente, si pensi che è stato finalista nel 2013 ai Boutique Hotel Awards per la sua sostenibilità.
ALCAZABA Luogo simbolo in cui si fondono le tre culture, romana, araba e rinascimentale; il nome arabo significa fortezza: fu il re a richiederne la costruzione nelle vesti di residenza musulmana. Oggi si possono ammirare resti romani, tra cui porte fortificate, statue e colonne con capitelli, gli incantevoli giardini arabi ricchi di una splendida vegetazione e, ancora, le stanze di Granada, dove vivevano i re e i governatori.
MUSEO PICASSO Pablo Picasso nacque, infatti, in un edificio della centralissima Plaza de la Merced, dove oggi sorge la Fundaciòn Picasso. Con la realizzazione del museo si realizzò il sogno dell’artista: che la sua arte avesse un proprio luogo simbolico nella sua città natale. Oggi ospita più di 200 opere appartenenti alla collezione privata di due suoi familiari.
día 10 : Málaga PLAZA DE TOROS Se il cliente sarà interessato, potrà assistere a una delle celebri gare tra tori e toreri all’interno della famosa Plaza de Toros, si tengono corride una volta a settimana; se, tuttavia, questo non fosse di suo interesse, potrà passeggiare attorno alla «Malagueta» (nome informale della piazza).
RITORNO A MILANO All’aeroporto potrà lasciare l’auto elettrica che è stata di compagnia al cliente per tutto il lungo soggiorno in Spagna. Tornerà a Milano col volo FR 4674 14:40 – 17:10