Città :Diritti

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Hai guardato con attenzione la copertina di :Diritti? Le città sono il luogo in cui molti dei tuoi diritti umani si realizzano. Non solo i tuoi: se nel 1800 la quasi totalità delle persone viveva in campagna, oggi più della metà della popolazione mondiale vive in città. Negli ultimi 200 anni le città sono diventate sempre di più il luogo ideale dove cercare una casa, un lavoro e una vita migliore. Oggi molte persone hanno un’abitazione dignitosa, vanno a scuola o al lavoro, incontrano gli amici e si divertono in aree urbane più o meno estese, dalle piccole cittadine alle grandi metropoli. Ma per tante altre persone, purtroppo, le città sono il luogo in cui subiscono violazioni dei loro diritti. Non sempre le case sono adeguate e, per esempio, molte famiglie (soprattutto in paesi dell’Asia e dell’Africa) non hanno il bagno in casa! Addirittura può capitare che le autorità decidano di distruggere delle abitazioni senza avvertire chi ci vive dentro. Potrà sembrarti incredibile, ma è una cosa che accade anche nel nostro paese, a molti cittadini italiani di etnia rom.

:Diritti

Sfogliando le pagine di Città leggerai notizie curiose e inaspettate a volte positive a volte non troppo, su tante città del mondo.

AGUZZA LA VISTA!

Cerca il simbolo di Amnesty International in ogni pagina (inclusa la copertina). Quante sono in totale? La soluzione è a pagina 15.

Potrai mettere alla prova la tua città e diventare anche tu un attivista pronto a…

Difendere i diritti umani insieme a noi!

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© Amnesty International Sezione Italiana Via Magenta 5, 00185 Roma - amnestykids.it - amnestykids@amnesty.it

Perché :Diritti si chiama così?

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:D è una faccina che ride e “difendere i diritti umani significa, soprattutto e in definitiva, difendere il diritto alla felicità”. È una frase di Lydia Cacho, un’attivista per i diritti delle donne e dei bambini, nata in una delle più grandi metropoli del mondo: Città del Messico. ( :Diritti si legge “duepuntidiritti”)

In collaborazione con:

OTTIMOMASSIMO

ASSOCIAZIONE B5 associazioneb5.com

Libreria itinerante per ragazzi ottimomassimo.eu

Progetto grafico e illustrazioni di:

IBBY Italia

Francesco Esposito, Lorenzo Conti, Valeria Cunto, Fabiola Martelli, Francesco Morelli


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Incredibili notizie dalle

città del mondo La prima città a raggiungere una popolazione di 1 milione di abitanti fu Roma, nel I secolo a.C.. Oggi c’è una città chiamata Roma in ogni continente. Il nome per intero della città di Los Angeles, negli Usa, è El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de Los Ángeles de Porciúncula. Ma molti la chiamano “el-ei”. Istanbul, in Turchia, è l’unica città al mondo situata su due continenti (ma non è la capitale della Turchia). Damasco, capitale della Siria, era già una città fiorente circa duemila anni prima che Roma fosse fondata. Per questo è considerata la più antica città ancora abitata che esiste. Spetta alla cosiddetta “grande area di Tokyo”, un’area metropolitana formata dalla capitale del Giappone e alcune città limitrofe, il record di conurbazione* più popolata al mondo, con circa 35 milioni di abitanti! La città con il nome più lungo è Bangkok, la capitale della Thailandia. Il suo nome per intero è: Krungthepmahanakhon Amonrattanakosin Mahintharayutthaya Mahadilokphop Noppharatratchathaniburirom Udo-mratchaniwetmahasathan Amonphimanawatansathit Sakkathattiywitsanukamprasit. Cerca online i video delle persone che provano a pronunciarlo. Il primo museo per bambini al mondo è stato il Brooklyn Children’s Museum, fondato nel 1899 nella città di New York, Usa. Cerca le parole con l’asterisco nel glossario a pagina 14.

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VIVERE IN CITTÀ Le città sono abitate da persone diverse tra loro. Quando tutti possono esprimere liberamente le loro emozioni e i loro talenti, la vita urbana si trasforma in una scoperta continua. Nascono sport nuovi ed

emozionanti, nuove forme di arte e nuove feste a cui partecipare. In città si impara che nessuno è uguale, ma tutti abbiamo gli stessi diritti! Ognuno ha qualcosa da insegnarci, basta essere curiosi.

Sport urbani Parcour (abbreviato PK) è uno sport metropolitano che consiste nel superare gli ostacoli, facendo solo i movimenti strettamente necessari. La sigla PK è l’abbreviazione delle parole “percorso del combattente”. Gli atleti del parcour fanno dei salti spettacolari (ma attenzione, ci si può fare molto male).

Altri sport urbani sono Jungle ball, una variante del basket, ma senza regole. :-( Biking blading, acrobazie fatte sulle bici o sui pattini in linea. Molti le riprendono con le loro videocamere “indossabili” per poi condividere online i video spettacolari. Buildering, arrampicate sui palazzi (ma questo non ve lo consigliamo).

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Graffiti I graffiti (writing ) sono un’arte di strada nata alla fine degli anni ’70 nel quartiere Bronx di New York. Spesso in città decorano i tunnel delle metropolitane o i muri di cemento. I bravi graffitari seguono regole molto precise su dove e come dipingere. Il going over, in italiano il “crossare”, cioè il coprire il lavoro di altri, è vista come una gravissima mancanza di rispetto. Le urban performances sono eventi in cui la strada diventa un palcoscenico per ballare, suonare e mostrare i propri talenti. Tutte le “arti urbane” passano velocemente di moda. Oggi una cosa è sulla bocca di tutti, domani l’hanno già dimenticata… e a volte è meglio così. Tu cosa ne pensi?

Anche i muri protestano! Durante le rivolte scoppiate nel 2011 in molti paesi del Nord Africa e del Medio Oriente molti attivisti hanno realizzato graffiti. Al Cairo, in Egitto, i muri di via Mohamed Mahmoud sono stati dipinti con murales per protestare contro le violenze delle autorità verso chi manifestava (in particolare verso le donne). Anche se fare murales è illegale, molte persone hanno utilizzato i muri delle città come la tela di un quadro, per esercitare la loro libertà di espressione e manifestare in modo creativo e pacifico contro le autorità. Leggi il fumetto su amnestykids.it/muri.

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VIVERE IN CITTÀ Vivere in città non è sempre una festa. Molti problemi derivano dall’essere troppi e dal produrre troppo di tutto: troppo rumore, troppi scarti, troppo inquinamento… Per questo c’è chi vorrebbe scappare in campagna!

100 km di coda! Il traffico è un grande problema in città. L’aria che respiriamo diventa molto inquinata, si creano ingorghi paurosi e i cittadini sono costretti a passare ore nel traffico, specialmente dove non sono stati adottati dei buon piani urbanistici*. La città dei record negativi di traffico è Pechino che detiene il primato del più grande ingorgo con 100 km di coda.

IAP!

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In molte metropoli* del mondo ci sono persone che vivono nei così detti insediamenti abitativi precari (la sigla è IAP). Sono conosciuti anche con il nome di slum, bidonville, favelas o “baraccopoli”. Le case sono fatte con materiali di recupero e tante sono prive della corrente, dell’acqua o del bagno in casa. Questi insediamenti sono spesso considerati “illegali” o irregolari dalle autorità (anche se a chi ci abita non è data altra scelta) e per questo chi ci vive subisce di frequente sgomberi forzati*.


Inquinamento, un disastro A Bhopal, una città al centro dell’India, è accaduto il più grande incidente industriale della storia. La notte del 3 dicembre 1984 una nube tossica fuoriuscì da una fabbrica di pesticidi. Circa 500 mila persone respirarono quei gas e gli effetti sulla salute furono molto gravi. Oltre 7 mila persone morirono nel giro di pochi giorni e altre 15 mila nei 20 anni successivi. Ancora oggi le persone non sono state risarcite per i danni subiti. È una grande ingiustizia!

Bambini attivisti! Nel maggio del 1963 i bambini di Birmingham, Alabama (USA) decisero di andare a piedi dal sindaco per chiedere che fossero tutelati i loro diritti, ma quei bambini erano neri e non potevano passeggiare in alcune parti della città a causa della segregazione razziale. Ogni giorno le autorità li arrestavano e poi li liberavano e ogni giorno loro cercavano di raggiungere il sindaco. Fino a quando il capo della polizia si spazientì e li colpì con gli idranti, liberando i cani poliziotto per aggredirli e ferendone alcuni gravemente. Questa azione fu importante per affermare il diritto all’uguaglianza dei neri d’America!

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Il “dirittometro” urbano Persone tutte diverse, di età differenti, di nazionalità differenti, di religioni differenti, di culture differenti, anche odori differenti... si ritrovano a vivere nella stessa città. Lo spazio è veramente poco per tutti. Come fanno a convivere? Grazie ai diritti umani! Conoscere e rispettare i propri diritti e quelli degli altri è il modo migliore per vivere felicemente. Ogni volta che questo non accade le persone tendono a sopraffare gli altri, ma invece di migliorare le cose, aumentano la sofferenza e il malessere… e le città diventano invivibili!

1. Trasporti Nella tua città è facile spostarsi, per raggiungere ospedali, scuole, parchi pubblici, biblioteche? Possono farlo tutti con la stessa facilità (bambini, anziani, disabili)? La libertà di movimento in una città garantisce il diritto di ognuno di incontrarsi e di fare quello di cui ha bisogno per vivere, anche se non ha un suo mezzo di locomozione personale.

2. SCUOLA Com’è la tua scuola? Ci sono un giardino pulito, una biblioteca, una palestra? Le maestre sono gentili? Urlano? Vi insegnano cosa sono i diritti umani? Tutti possono frequentare le lezioni? Ogni individuo deve essere messo in condizione di conoscere i propri diritti e frequentare la scuola, che deve essere gratuita e sicura, senza subire discriminazioni di origine etnica, religione, sesso o altre condizioni personali.

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FAI IL TEST TUA ALLA À! CITT

COME FUNZIONA

Leggi tutte le domande di ogni sezione e dai un punteggio generale da 1 a 10. Puoi anche farlo insieme ai tuoi genitori, fratelli o sorelle e amici, calcolando la media tra le varie risposte.


3. Esprimersi Nella tua città sei libero di vestirti come ti pare? Puoi partecipare a manifestazioni pubbliche? Puoi promuovere ed esprimere le tue idee? Incontrarti con i tuoi amici per parlare di quello che vi pare? Il diritto di incontrarsi, parlare ed esprimere liberamente le proprie idee e aspirazioni è importantissimo per vivere liberi.

gi Leg il o a tat l u ris agina p 15.

4. Abitazioni Hai una casa sicura, pulita, con l’acqua, il gas e la luce e il riscaldamento? C’è spazio per tutti? Vedi molte persone dormire per strada nella tua città? Le persone senza un posto dove dormire ricevono assistenza? Nessuno deve vivere senza che siano garantiti i bisogni primari, tra cui il diritto a un alloggio adeguato che permetta di essere puliti e sazi, avere un tetto e un letto. Se ci sono persone che non hanno la possibilità di avere una casa, la comunità deve occuparsi di loro.

5. Sicurezza Puoi giocare vicino casa? C’è un parco? Hai paura di camminare per strada? Gli adulti la chiamano “sicurezza” ed è la libertà di non essere aggrediti, derubati o rischiare la vita, camminando per strada. Tutti hanno diritto a vivere in una città (ma anche in uno Stato e in un mondo) in cui siano garantite la pace e la sicurezza delle persone.

6. Tempo libero C’è una libreria nel tuo quartiere? Un teatro, una biblioteca, un cinema, un museo? Hanno attività o spettacoli per ragazzi? L’accesso costa molto o puoi entrare gratis? Ti piace l’arte, la musica? Hai la possibilità di impararle? In una città che rispetta i diritti umani le persone possono trascorrere in modo attivo e intelligente le ore in cui non sono occupate al lavoro o a scuola. La lettura, la musica e il teatro ci insegnano a comprendere e capire le sensazioni e le emozioni nostre e degli altri. Per questo passare il tempo libero in modo intelligente, creativo e attivo, partecipando alla vita culturale della nostra comunità, è un diritto fondamentale.

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Molte città del mondo hanno monumenti per ricordare gravi violazioni dei diritti umani oppure importanti passi avanti nella loro difesa. Questi sono solo alcuni, tu ne conosci altri?

Porta d’Europa, Lampedusa (Italia) È un monumento dedicato ai migranti che attraversano il mare per fuggire da persecuzioni, guerre e altre violazioni dei diritti umani.

Torre dei libri a Bebelplatz, Berlino (Germania) Il monumento sorge nella piazza in cui, nel 1933, i nazisti bruciarono circa 25.000 libri ritenuti pericolosi.

Nelson Mandela, Pietermaritzburg (Sudafrica) Il monumento si trova in realtà fuori dalla città, nel luogo esatto in cui fu arrestato Nelson Mandela quando era uno dei leader del movimento contro l’apartheid, la politica di segregazione dei neri che fu in vigore fino al 1993.

Memoriale della pace, Hiroshima (Giappone) È l’unico edificio rimasto in piedi dopo l’esplosione della bomba atomica nel 1945. Oggi è un simbolo di pace, per ricordare gli effetti devastanti delle guerre.

Tre sedie, Santiago (Cile) Il monumento è stato realizzato per ricordare le violazioni dei diritti umani avvenute durante il regime di Augusto Pinochet.

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Great petition, Melbourne (Australia) Il monumento ricorda la grande raccolta di firme con cui, nel 1891, 30.000 australiani chiesero al parlamento di riconoscere anche alle donne il diritto di voto.


Costruisci i tuoi occhiali dei

Scrivi la tua iniziale dentro lo stemma, realizzerai i tuoi occhiali dei diritti personalizzati!

diritti umani!

Per non tagliare :Diritti puoi fotocopiare questa pagina, incollarla su un cartoncino e poi ritagliare le varie parti prima di assemblarle. Personalizzali usando i disegni che trovi sparsi nella pagina. Poi indossali e osserva il mondo che ti circonda. Quanti diritti umani hai visto intorno a te?

Fai una foto ai tuoi occhiali dei diritti umani e inviala a amnestykids@amnesty.it. Faremo una bellissima galleria di immagini!

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la rimozione di persone, contro la loro volontà, dalla loro casa o dal luogo in cui vivono. Si usa il termine “forzato” solo quando gli sgomberi sono eseguiti senza rispettare la legge o le altre regole che garantiscono alle persone coinvolte di essere informate su ciò che gli sta accadendo e di avere un’altra casa in cui andare.

Città:

le prime città sono a volte indicate come grandi insediamenti in cui gli abitanti non si limitavano a coltivare le terre circostanti, ma cominciavano ad avere occupazioni specializzate e dove il commercio e il potere erano centralizzati. Le società basate sulla vita nelle città sono spesso chiamate civiltà. Secondo questa definizione, le prime città di cui abbiamo notizia erano situate in Mesopotamia, come Uruk e Ur, o lungo il Nilo, la vallata dell’Indo e la Cina.

Città giardino:

indica una città ideale a misura d’uomo. Il nome “città giardino” deriva dall’inglese garden city, i quartieri immersi completamente nel verde. Letchworth, nel Regno Unito, è stata la prima città giardino, fondata nel 1903. Intorno aveva una cintura di verde da coltivare e per tenere lontano la città. L’idea venne a Ebenezer Howard, che voleva salvare la città dal troppo traffico e la campagna dall’abbandono.

Conurbazione:

un’area urbana formata da diverse città che, attraverso la crescita della popolazione e l’espansione urbana, si sono “saldate” tra di loro, formando un’area uniforme e continua.

Megalopoli:

territorio molto vasto, simile a una regione, che può comprendere anche giardini e foreste, ma che è tutto abitato. Seoul è considerata la megalopoli più grande del mondo, con 20 milioni di abitanti.

Urbanistica:

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una disciplina che studia il territorio in cui vivono le persone e il suo sviluppo. Ha come scopo la pianificazione dello spazio in modo che le persone possano convivere in uno stesso territorio, considerando i bisogni di ognuno e le necessità del vivere insieme.

IL GLOSSARIO della metropoli

Sgombero forzato:


Hai trovato tutte le candele? Le candele di Amnesty International sono

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Da 1 a 20

Da 21 a 40

Non disperare, è uno di quei casi in cui si Le cose non vanno malissimo ma c’è può solo migliorare! Con i tuoi amici o la ancora molto da fare. Scegli la sezione tua classe, scrivi una lettera al sindaco per in cui hai dato il punteggio più basso e, chiedergli di risolvere almeno uno dei tanti insieme alla tua famiglia, agli amici o alla problemi di cui soffre la tua città! Per scuola, trovate un modo per provare a dare più forza alla lettera, raccogli risolverlo. Ricordati che insieme delle firme di altre persone si pensa meglio! di’ la tua! che la pensano come te. cosa ti è piaciuto di più e Ricordati di essere educato cosa ti è piaciuto di meno di quando scrivi!

questo numero di :Diritti? SU amnestykids.it/due-punti-diritti-2 puoi esprimere la tua opinione e scegliere l’argomento per il prossimo Fantastico, sembri Partecipa alle Azioni Urgenti numero! abbastanza contento della tua Kids, per difendere i diritti umani città. Ci sono città in cui questo di altre persone. Visita amnestykids.it.

Da 41 a 60

punteggio sarebbe impossibile da ottenere, quindi non dare per scontati i tuoi diritti e difendili appena ti accorgi che qualcosa va storto! Nel frattempo leggi a fianco cosa puoi fare…

ATTIVATI!

Leggi un libro!

Ada decide, A. Roveda e V. Volonté (Sinnos) Il grande albero di Case Basse, L. Mattia (Il Castoro) Oppure gioca a Iure, la città dei diritti (Carthusia)

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