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dove sta scritto che parlare è un diritto? Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. (Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani) Bambine/i e ragazze/i hanno diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, ricevere e divulgare informazioni e idee di ogni specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta, stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo. (Articolo 13 della Convenzione internazionale sui diritti dei minori) Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. (Articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana) Attenzione, questo non vuol dire che possiamo dire tutto quello che vogliamo, nel modo che ci pare! Esatto! Per esempio un limite è che quando ci esprimiamo non possiamo incitare all’odio o alla violenza nei confronti di qualcuno! E dovremmo anche fare attenzione a non insultare gli altri, come eravamo abituati a fare noi in classe… Girate pagina e guardate cosa è sucesso…
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Le lingue del mondo
Attualmente esistono sulla terra circa 6.912 lingue. Le più parlate sono: cinese mandarino, inglese, hindi/urdu, spagnolo, russo, arabo, bengali, portoghese, indonesiano e giapponese. L’italiano è parlato da circa 70 milioni di persone e si attesta al 19° posto.
La più grande concentrazione di lingue parlate si trova nelle zone del pianeta dove c’è anche la maggiore biodiversità (varietà di animali, piante e ambienti). Nelle foreste pluviali tropicali, che occupano solo il 7% della superficie emersa della Terra, ci sono il 36% dei gruppi linguistici del mondo.
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Valutando la situazione degli ultimi decenni, si calcola che, entro la fine del ventunesimo secolo, potrebbero estinguersi il 90 per cento delle lingue attualmente parlate... che diventerebbero così lingue morte! Questo è grave perché, come dice un grande ricercatore del linguaggio Anthony Aristar: “Una lingua non è fatta solo di parole e grammatica, è una rete di storie che mettono in contatto tutte le persone che usano e hanno usato in passato quella lingua, ha in sé tutte le conoscenze che una comunità linguistica ha lasciato ai suoi discendenti. La morte di una lingua è come la morte di una specie, con essa si perde un anello della catena e tutto ciò che quella parte significava per il tutto”.
In alcune zone dell’India, si parla la lingua malayalam: l’unica lingua parlata il cui nome è una parola palindroma.
La lingua vietnamita sedang contiene il più alto numero di vocali con addirittura 55 suoni diversi.
Il wichita sarebbe usato solamente da una decina di persone residenti in Oklahoma, mentre la lingua karaim sarebbe nota solamente a sei persone che si trovano in Ucraina.
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Supereroi del inguaggio Supereroi delllinguaggio Naque il 27 giugno del 1880 a Tuscumbia. Dopo una malattia, all’età di un anno e mezzo, Hellen diventò totalmente cieca e sorda. Tutti pensarono che sarebbe stato impossibile insegnarle a comunicare con il mondo, ma per sua fortuna arrivò in casa sua Anne Sullivan. Anne e Hellen vissero inseme, isolate dal mondo e un po’ alla volta piano piano Anne riuscì a insegnarle a comunicare, usando i gesti, le mani e dando un nome a tutte le cose. Crescendo Hellen imparò a leggere le parole, sentendole con le mani Hellen Keller Adams sulle labbra di chi le pronunciava, poi imparò il linguaggio Braille e anche quello dei segni. La sua fame di comunicare con il mondo era talmente forte che Hellen diventò una giornalista e un’intellettuale. Un giorno disse: “Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell’uso che ne facciamo, nell’immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi”.
Alan Turing
È stato un matematico inglese, oggi considerato uno dei più importanti matematici del XX secolo e uno dei padri dell’informatica. Durante la seconda guerra mondiale fu un brillante crittoanalista inglese: il suo compito era decifrare i messaggi diplomatici e militari che i generali dell’esercito tedesco si scambiavano, utilizzando linguaggi volutamente inconprensibili ai “nemici”: i codici segreti. Dopo la fine della guerra Alan Turing fu però arrestato con l’accusa di essere omosessuale,
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una condizione che nella Gran Bretagna dell’epoca era considerata illegale. Durante il processo Turing dichiarò apertamente di essere gay, affermando che non ci trovava nulla di male. Non fu condannato al carcere ma fu costretto a subire terribili cure mediche. Per il malessere che gli provocarono, qualche anno dopo, quando aveva solo 41 anni, Turing si tolse la vita. Nel 2013 la regina Elisabetta II gli ha concesso la grazia postuma, riconoscendo i suoi grandi meriti e la persecuzione che aveva subito in vita da parte dello Stato.
È un filosofo austriaco, nato a Vienna il 26 aprile 1889. In tutta la sua vita ha pubblicato un solo libro (tutte le sue teorie e i suoi appunti furono pubblicati dopo la sua morte) e la sua opera ancora oggi è studiata dai filosofi in tutto il mondo. Il suo maestro e filosofo Bertrand Russell l’ha descritto come “il più perfetto esempio di genio che abbia mai conosciuto: appassionato, profondo, intenso e dominante”. All’età di 30 anni si liberò della cospicua eredità paterna, dicendo che il Ludwig Wittgenstein denaro corrompe, e decise quindi di lasciarla alle sorelle che secondo lui erano già corrotte! Decise di vivere per sempre tra pochi mobili essenziali e nessun oggetto che non fosse strettamente utile. Wittgenstein, nei suoi lavori (molto complicati da raccontare) ragionò sul linguaggio. Ma il linguaggio per Wittgenstein non è solo quello che parliamo: è l’enorme capacità d’espressione che ha l’uomo, dalla pittura, alla matematica, alla musica. “Il linguaggio è sempre comune,” diceva “non esiste un linguaggio privato”. Ecco una sua frase difficile su cui ragionare: Il senso del mondo dev’essere fuori di esso. Nel mondo tutto è come è, tutto avviene come avviene; non v’è in esso alcun valore, né, se vi fosse, avrebbe un valore. (L. Wittgenstein)
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storia delle comunicazioni di massa Da sempre gli esseri umani cercano di sviluppare tecnologie che permettano di comunicare in modo semplice e veloce con il maggior numero di persone possibili. Queste tecnologie sono dette “mezzi di comunicazione di massa”. Ecco alcune tappe fondamentali della loro storia...
1455 Johann Gutenberg inventa la stampa, pubblicando il primo libro (una Bibbia) attraverso l’uso di caratteri mobili.
1563 A Venezia è stampato il primo foglio di notizie, anche se il primo quotidiano della storia è stampato in Germania, nel 1660, e si chiama Einkommende Zeitungen.
1850 Il tedesco Paul Julius Reuter 1770 crea un servizio di trasmissione Il filosofo francese di notizie tra le città di AquiVoltaire scrive in una sgrana e Bruxelles, utilizzando lettera: “Non sono dei piccioni viaggiatori. Da Aquid’accordo con quello sgrana le notizie erano inviate che dice, ma darei la a Berlino attraverso il telegrafo. vita affinché lei possa Nacque così l’agenzia di stampa continuare a dirlo”.* Reuters, che nel 1918, in Gran Bretagna, fu la prima agenzia a * Sembra che Voltaire non abbia mai dare l’annuncio della fine della scritto questa frase. Ma è talmente bella che ancora oggi è citata come uno prima guerra mondiale. dei più famosi aforismi sulla libertà di espressione e rispetto per le idee altrui.
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1644 Nel libro “Areopagitica”, il poeta inglese John Milton difende la libertà di stampa: “chi distrugge un buon libro uccide la ragione stessa”.
1871 Il fiorentino Antonio Meucci inventa il “telettrofono”, considerato il primo telefono della storia.
1922 In Gran Bretagna nasce il primo canale radiofonico del mondo (che esiste ancora oggi): la BBC. Dopo l’invenzione della stampa, la radio è la prima radicale innovazione nelle comunicazioni di massa.
1895 A Parigi, i fratelli Lumière organizzano delle proiezioni a pagamento dei primi film della storia (ma si trattava di brevi scene di vita quotidiana, più che veri e propri film come li conosciamo oggi). Il primo giorno erano presenti soltanto 33 spettatori venuti ad osservare questo “nuovo spettacolo”.
1925 L’ingegnere scozzese John Logie Baird espone in un centro commerciale di Londra il primo esemplare di televisore.
192 9 Il giudice statunitense Oliver Wendell Holmes afferma: “Il principio della libertà di pensiero non risiede nella libertà per chi la pensa come noi, ma nella libertà per le idee con cui non siamo d’accordo”.
2001 Dopo gli attacchi dell’11 settembre il governo degli Stati Uniti emana una legge, il Patriot Act, che dà alle autorità nuovi poteri per investigare su individui sospettati di essere una minaccia per la società. Secondo Amnesty International, però, il Patriot Act “è considerato da molti un grave attacco alle libertà fondamentali, a causa del modo con cui sacrifica i diritti umani in nome della sicurezza”.
1991 A Ginevra il ricercatore Tim Berners-Lee inventa un sistema che permette la creazione e trasmissione di ipertesti, documenti in cui si può passare da un punto all’altro mediante l’utilizzo di link. È la nascita del world wide web che rivoluzionerà il modo di effettuare le ricerche su internet e di comunicare in rete.
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UNITI IN UN'AZIONE EFFICACE no siasi g ior l a u q n u iano s tro quotid ete la notizia d i o v il e it Apr he è ro ver mondo, c imana e t l tt e e d s e a t l r l le a e p d qualche iso po iché c a c d u , o o n i u to a r qualc accettabil in ato, tortu n o n io o s ig r e p elig ion s tato im e la sua r i n io in p te sue o o. e in ques n n r e io v o ig g r p o ne in per il su i d i perso n io il m to. o Ci son tid ioso in aumen e r p m e s ce un fas is i, p n e c io r e iz p d con iano nti d i del quotid i sentime t e s r e o u tt q le e e s l I sero esser enza. Ma t s e o t p o m p 'i o d d senso l mon ficace unque ne osa d i ef v o lc a u to q s u e g n d is o mu n'azione c uniti in u . ssere fatto potrebbe e rver, 28 maggio
ati”, The Obse ionieri dimentic
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(Peter Benenson
1961)
Il 28 maggio 1961 l’avvocato inglese Peter Benenson scrisse sul quotidiano inglese The Observer un articolo intitolato «I prigionieri dimenticati» nel quale denunciava le ripetute violazioni della Dichiarazione universale dei diritti umani, invitando i lettori a unirsi alla sua protesta. L’effetto fu inaspettato: migliaia di persone delle più diverse nazionalità si misero in contatto con l’autore e insieme organizzarono la prima campagna internazionale in difesa dei diritti umani. Nacque in questo modo Amnesty International! Negli anni successivi l’associazione si è progressivamente ingrandita aprendo gruppi e sezioni in tutto il mondo e diventando sempre di più un punto di riferimento importante per le vittime di violazioni dei diritti umani. Nel 1977, ottenne il Premio Nobel per la pace con la motivazione di “aver contribuito alla salvaguardia degli elementi fondamentali di libertà, di giustizia e di conseguenza anche alla pace del mondo”.
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Tocca a te! C’è una notizia o un avvenimento che ti ha fatto particolarmente arrabbiare o ti ha indignato? Per quale motivo? Cosa pensi che si potrebbe fare per cambiare la situazione? Parlane con i tuoi amici o compagni di classe, insieme potreste trovare una soluzione. Oppure raccontalo in una lettera e inviala a Amnesty Kids c/o Amnesty International, via Magenta 5, 00185 Roma (o anche via email a amnestykids@amnesty.it). La pubblicheremo su amnestykids.it e potrà essere di ispirazione per altri difensori dei diritti umani!
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Peter Benenson
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Abracadabra e altre magie Tutti credono nel potere delle parole, in molte fiabe e storie fantastiche ci sono incantesimi e formule magiche: pronunciandole nel momento giusto e con la giusta intonazione... possono far cambiare il mondo. “Abracadabra” è una delle più famose.
corrente, in lingua antica (spesso in latino), o in una lingua inventata. Anche la lunghezza può variare da pochi suoni a molti versi in rima tra loro.
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Dal punto di vista etimologico l’incantesimo dovrebbe richiedere l’uso della voce, la ripetizione di parole più o meno in rima, una cantilena. Infatti deriva dal latino “incantare” con il significato di “cantare formule magiche”.
Una formula magica è una parola, o un gruppo di parole, che va pronunciato o pensato per evocare un incantesimo. Può essere in lingua
La pietra dell’eloquenza Se vi manca la parola, il modo migliore per acquistarla è, secondo la leggenda, baciare la “Blarney Stone”, la pietra dell’eloquenza, custodita in un antico castello irlandese, il Blarney Castle, appunto. La credenza deriva probabilmente dalla lamentela della regina Elisabetta I verso uno dei proprietari del castello che sarebbe riuscito a tenere testa a sua maestà con la sua parlantina. Ma il modo per scoccare il fatidico bacio è arzigogolato: bisogna salire 1200 scalini, poi sdraiarsi sulla schiena, restare sospesi nel vuoto e… SMACK!
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Giochi di parole Come con tutte le cose, gli esseri umani usano le parole anche per giocare. Sono tantissimi i giochi che si possono fare usando il significato, il suono oppure le lettere delle parole. Molti serissimi adulti passano ore e ore a risolvere questi giochi che prendono il nome di “enigmistica”. Eccone alcuni...
Acrostico: componimento dove le prime lettere di ogni riga o parola formano una parola o frase. Prova a creare un acrostico della parola DIRITTI, oppure del tuo nome. D I R I T T I bifronte: parola o frase ottenuta leggendo un’altra parola alla rovescia (esempio: acetone/enoteca). Incastro: meccanismo che ottiene una parola da altre due parole inserendo la seconda nella prima (es.: età / lettrici = elettricità). Panvocalismo: parola o frase che contiene tutte le vocali (es: aiuole). Tautogramma: componimento nel quale tutte le parole hanno la medesima lettera iniziale.
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Scrivi la frase “Tutti nasciamo liberi e con gli stessi diritti.”
Con dei SIMBOLI ASTRATTI
Con delle LINEE
Con un DISEGNO
Con i COLORI
Con il CORPO (mimalo ai tuoi amici o familiari)
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se sei rimasto senza parole...
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...leggi! Andrew Clemens, Drilla, Fabbri Simonetta Annibbali, Matteo è sordo, Sinnos Erik Orsenna, La grammatica è una canzone dolce, Salani Mark Haddon, La strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Einaudi Jeane Pierre Simeon, Questa è la poesia che guarisce i pesci, Lapis Pino Paces, Un gatto nero in candeggina fini… 35 haiku per bambini
di ogni età, Notes Edizioni Gianni Darconza, Il ladro di parole, Giovane Holden Edizioni Patricia Machalan, Una parola dopo l’altra, Rizzoli Elena Lowenthal, Quando i pensieri presero la parola, Fabbri Andrew Clements, Il gioco del Silenzio, Rizzoli Bianca Pitzorno, Parlare a vanvera, Mondadori E.L. Konisburg, L’alfabeto del silenzio, Mondadori
Ci vediamo nel prossimo :Diritti! Intanto dicci cosa ti è piaciuto di più e cosa ti è piaciuto di meno di questo numero su amnestykids.it/ due-punti-diritti-3 I simboli di Amnesty International presenti in questo :Diritti sono 12.
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