QE-MAGAZINE WEB #11 Anno 4 - 4 aprile 2019
CrĂŠdits photo: G. Luci /Palais Princier
Edito
QE-MAGAZINE #11 4 aprile 2019
Nel Principato di Monaco, la battaglia alla plastica è iniziata da tempo. Per essere più precisi dal 1 gennaio 2017, con l'ordinanza sovrana che ha vietato l'utilizzo di shopper monouso a tutti i commercianti di Monte Carlo. Il cambiamento di abitudini, che all'inizio ha scatenato qualche polemica alla pubblicazione della comunicazione ufficiale, avvenuta nel giugno del 2016, non ha tardato a fare proseliti soprattutto tra gli ecologisti monegaschi e presso la Direzione del Turismo e dei Congressi che ha lanciato, poco dopo, la sua campagna 'Green is the new glam'. L'anno successivo, il 5 maggio Monaco ha aderito alla Giornata mondiale dell'ambiente, dedicata alla lotta contro la plastica, con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini su alcune evidenze sostanziali. 800 miliardi di rifiuti plastici, si stimava allora, inquinano gli oceani che, in termini di massa, equivalgono ad una superficie pari a tre volte la Francia. Portarsi da casa il sacchetto della spesa, spesso in stoffa, e iniziare ad fare la raccolta differenziata con più attenzione, per una città come Monaco, abituata al lusso, è stata una piccola rivoluzione di coscienza, ammettiamolo. Iniziative come Monacology o ancora meglio il salone EVER, che quest'anno corona la sua 14a edizione con un ambasciatore d'eccezione, Niko Rosberg (in concomitanza con la terza edizione monegasca della Formula E, in calendario 11 maggio) rappresentano un segnale forte di come questo paese viva una specie di dualismo che tira in direzioni opposte. Da una parte, infatti, c'è la pulsione futuristica verso la trasformazione a cui ci si deve adeguare in vista di una città moderna: la costruzione del nuovo inceneritore di ultima generazione è un esempio (per sapere del bando cliccare qui https://www.gouv.mc/A-la-Une-du-Portail/Monaco-lance-un-appel-a-propositionspour-le-futur-centre-de-traitement-des-dechets). Nel frattempo, a Monaco, non possiamo dire che la qualità della vita qui, sia ottimale. Dall'altro capo, invece, ci sono grossi gruppi come la SMEG che, unico fornitore di energia elettrica e gas di tutto il Principato di Monaco, si preoccupa di agevolare i trasporti privati ad energia elettrica mettendo a disposizioni nuovi strumenti per la ricarica veloce sia per l' utilizzo domestico che per il lavoro. In mezzo, tra i due, si posiziona la Fondazione Principe Alberto II in quanto, pur agendo globale pensa locale. E poi c'è l'attualità con tutte le solite difficoltà. Significativo è quanto ha affermato Laurence Genevet durante la presentazione dell'ultima edizione del "BEST OF": nonostante il traffico ed i disagi dei tanti lavori in corso, vedere una città come Monaco così piena di cantieri significa che le prospettive lavorative sono in progressione, a differenza dei paesi europei che stanno passando un periodo non facile. E già, l'Europa, questo agglomerato di Stati a cui il Principato e gli altri due Piccoli Stati, Andora e San Marino, dovrebbero associarsi a breve: sarà un bene o un male? La strada, in fondo, è già tracciata verso un accordo. Singolare poi che, nel contempo, nell'ambito dei lavori della 6a riunione dei piccoli paesi d'Europa, conclusa il 2 aprile a San Marino sul tema “Health 2020” (è un programma dell’Organizzazione mondiale della sanità, n.d.r.) c'è pure chi intraveda la possibilità di creare un organismo che raggruppi tutti i paesi con meno di un milione di abitanti per stimolare quelli di più ampie dimensioni. Come dire, tutto è possibile. E noi, diligentemente, ne prendiamo nota... In ogni caso, cari e fedeli lettori di QE-MAGAZINE , vi ricordiamo che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta scrivendo a ampmonaco@ampmonaco.com, mentre i numeri arretrati restano visibili sul sito QE-MAGAZINE.COM e naturalmente anche sulla piattaforma issuu.com/ampmonaco
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QE-MAG@ZINE #11 4 aprile 2019 Sommario PAG 4 MONACO OCEAN WEEK: i traguardi della Fondazione Principe Alberto II per il Mar Mediterraneo // Innovazione: due sale ibride inaugurate al Centro Cardio-toracico di Monaco // Transazione energetica: dopo un anno, il bilancio // MEB: Guillaume Rose ele o Dire ore Generale
PAG 10 Ballo della Rosa: una elegante tradizione di famiglia // Sono solo parole: la responsabilitĂ
PAG 14 Hotel de Paris, a Monaco una leg enda PAG 16 Bolzano: serata golosa con il team di Visit Monaco // Arte e capolavori della Belle Epoque : se ne parla a MADE IN ITALY
PAG 18 MO i TO MO TO: nello splendido Palazzo Madama a Torino in Piazza Castello vi aspe ano un pizzico di Notre- Dame di Parigi e gli sca i di Steve McCurry // INCONTRI: Giovanni di Torlonia
PAG 24 Ballo della Rosa: parola d'ordine, eleganza! // Coppa Milano Sanremo: vince l'eleganza e la tradizione SALUTE & BENESSERE
PAG 26 PHAM Monaco: le cara eristiche dell'IVC PAG 27 La Belle Classe Superyachts organizza il suo Symposium.. PAG 28 4.000 euro per Fight AIDS Monaco // Mozambico: appello per le vi ime del ciclone
PAG 32 HEBDO-AGENDA DE MONACO AGENDA DE MONACO
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MONACO OCEAN WEEK: i traguardi della Fondazione Principe Alberto II per il Mar Mediterraneo
Beyond Plastic Med (BEMED) ha dato il benvenuto alla maison CHANEL come principale collaboratore del suo Club aziendale. A formalizzare il partenariato, lo scorso 28 marzo, la firma apposta alla presenza di SAR la Principessa di Hannover e SAS il Principe Alberto II di Monaco. L'immagine, pubblicata in copertina, vede coinvolti anche SEM Bernard Fautrier, Vicepresidente della Fondazione Principe Alberto II di Monaco (FPA2), la signora Marianna Nitsch, Segretario Generale CHANEL e del Consiglio generale in Europa, e la signora Annabelle Jaeger, presidente della sezione francese della FPA2. In questo contesto, per agevolare un confronto diretto, sono stati convocati i premiati della scorsa edizione ed i titolari dei progetti vincitori di quest'anno, rappresentanti di 15 micro-iniziative che saranno sostenute finanziariamente dalla FPA2. Di fatto, questo è solo uno delle tanti traguardi raggiunti nell'ambito della Monaco Ocean Week, appuntamento che ha dato spazio e occasione per mettere a punto anche vere e proprie campagne contro l'inquinamento del Mar Mediterraneo causato dai rifiuti plastici, battaglia promossa dalla stessa FPA2 che con la Fondazione Expeditions Tara, Surfrider Foundation Europe e la Fondazione Mava, hanno unito le forze per dare vita all'iniziativa Beyond Med plastica (BeMed). "Beyond Plastic Med mira a sostenere le parti interessate impegnate contro l'inquinamento plastico nel Mediterraneo, a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle buone pratiche e a promuovere la ricerca di alternative alla plastica. Con questa missione, si cercherà di agire nel Mediterraneo per ridurre la presenza di plastiche inquinanti, utilizzando tutti gli strumenti in possesso seguendo tre pilastri fondamentali: il rapporto tra scienza e business; la realizzazione di soluzioni innovative e sostenibili; e infine diffondere l'informazione e la consapevolezza delle imprese. Sono poi felice che un grande gruppo con fama internazionale supporti la creazione del nostro Club aziendale. CHANEL mostra 4
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così la strada verso un atteggiamento più rispettoso dell'ambiente" ha sottolineato Bernard Fautrier, Vicepresidente della Fondazione Principe Alberto II di Monaco. Inoltre, altro traguardo importante tra i tanti, ma che riguarda sempre il Mediterraneo, è stato il partenariato siglato tra tra la FPA2 ed il Fondo ambientale per le aree marine protette nel Mediterraneo, a cui è stato offerto 1 milione di euro - frutto della raccolta fondi del Gala di Monte Carlo per l'Oceano globale 2018 - per rafforzare l'efficacia di circa 20 aree marine protette nel sud e nell'est del Mediterraneo, con particolare riferimento alle aree costiere della Tunisia, Albania, Marocco, Libano, Montenegro, Algeria e Turchia. A formalizzare l'accordo (vedi foto qui sotto) c'era SEM Bernard Fautrier e SE Yann Wehrling, ambasciatore francese per l'ambiente e vicepresidente del Fondo ambientale. Infine, per informazione, secondo gli ultimi dati forniti dalla FPA2, il 7% del Mediterraneo beneficia di uno statuto ufficiale per la sua conservazione (aree marine protette e altre misure di conservazione spaziale). Più numerosi nel Nord che nel Sud, alcune aree marine protette AMP sono considerate strumenti essenziali per preservare la biodiversità marina, a condizione che siano gestite in modo efficace e sostenute da mezzi finanziati adeguati. Sfortunatamente però, una grande maggioranza di questi siti non ha mezzi economici in grado di promuovere interventi mirati alla preservazione gli ecosistemi marini. Per superare queste carenze, Francia, Monaco e Tunisia hanno lanciato, nel corso del segmento ministeriale del terzo Congresso mondiale per le aree marine protette, nell'ottobre 2013, con l'intento di creare un fondo fiduciario ambientale per le aree marine protette ( AMP) del Mediterraneo. Sei paesi mediterranei e nove organizzazioni internazionali sono coinvolti nel Fondo ambientale per la preservazione del Mediterraneo. L'operazione di questo fondo si basa su un meccanismo di finanziamento innovativo volto a capitalizzare un importo finanziario sostanziale a seguito di una strategia di investimento predeterminata al fine di ottenere benefici regolari che saranno reinvestiti in modo durevole nel rafforzamento e nell'efficacia delle AMP mediterranee. La mobilitazione di altri partner finanziari, attraverso una politica di raccolta fondi attraverso l'intervento di donatori pubblici e privati (patrocinio ambientale, compensazione della biodiversità, progetti di carbonio blu, ecc.) insieme agli attuali partner finanziari, sarà decisiva per la crescita e per creare una rete ecologicamente rappresentativa e ben collegata di tutte le AMP gestite in modo efficiente nel Mediterraneo. (Foto: ©Cedou)
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Innovazione: due sale ibride inaugurate al Centro Cardio-toracico di Monaco
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AA
La settimana scorsa, al Centro Cardio-Toracico di Monaco sono state inaugurate, alla presenza di SAR la Principessa di Hannover, le prime 2 sale operatorie ibride robotizzate per la gestione delle patologie cardiache e vascolari. Novità assoluta per il Sud-Est della Francia, con questo servizio il Centro è in grado ottimizzare la gestione terapeutica miniinvasiva ottimale dei pazienti in cardiochirurgia, cardiologia interventistica e chirurgia vascolare. Attualmente l'apertura di queste camere di intervento ibride dotate dei più moderni sistemi di intervento Siemens Healthineers, CCM e Siemens Healthineers hanno permesso e rinnovato la loro reciproca collaborazione strategica, già avviata nel 2010. Ma che cosa s''intende per sala operatoria ibrida? Tecnicamente è una stanza attrezzata che riesce a combinare i classici schemi di una sala operatoria tradizionale con un insieme di strumenti e sistemi di imaging a 2 e 3D, grazie ai quali si possono eseguire interventi endo-vascolari all’avanguardia, coinvolgendo cardiochirurghi, chirurghi vascolari e cardiologi allo stesso tempo. Per il paziente, invece, il vantaggio è quello di poter essere operato con tecniche meno invasive rispetto alle tradizionali, soprattutto in casi di trattamenti di aneurismi o di dissezione aortiche, il cui intervento si adatta in funzione della gravità della patologia. Ovviamente, avere sale così ben equipaggiate significa anche poter gestire nel migliore dei modi eventuali complicazioni impreviste, soprattutto quando il tempismo è vitale per la sopravvivenza e la guarigione del paziente. La piattaforma tecnica delle 2 sale operatorie ibride si estende su un’area di 180 mq e per il Professor DOR, direttore del Cardio-Toracico, queste nuove strutture sono un passo importante "nel nostro obiettivo di far progredire il trattamento medico e chirurgico completo di tutti i disturbi toracici e cardiovascolari”. 6
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Transazione energetica: dopo un anno, il bilancio
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Il Governo monegasco, da qualche anno, ha proposto alla comunità monegasca formata da aziende, società civili ed ai lavoratori di aderire, su base volontaristica, al Patto Nazionale per la Transizione Energetica (PNTE), iniziativa lanciata dal
Governo monegasco che prende spunto dall’Accordo di Parigi e dal Libro Bianco di Monaco. Quest'ultimo, lanciato due anni fa, si basa su tre principali azioni collegate tutte alla riduzione delle emissioni di CO2:
Foto: copyright Direction de la Communication
trattamento dei rifiuti in plastica, la mobilità a energia pulita e le costruzioni. Tutti e tre i settori dovranno contribuire alla diminuzione del 50% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 (l'anno 1990 è quello di riferimento) e permettere di arrivare all'emissione zero del carbonio entro il 2050. Per arrivare a questi traguardi il Governo monegasco si è impegnato ad agevolare l’evoluzione di modelli e abitudini di consumo, senza ostacolare lo sviluppo, creando nuove opportunità attraverso la messa a disposizione di un documento che in quest'ultimo anno è stato sottoscritto da numerose entità, sia pubbliche che private. Come previsto, trascorsi 12 mesi dal lancio dell'iniziativa, è stata organizzata la Conferenza annuale per la transizione energetica che si è svolta lo scorso venerdì 29 marzo presso lo Yacht Club di Monaco. Nel corso dell'incontro, dopo alcune testimonianze - come quella di Sébastien Uscherl, dipendente che si è espresso contro la vendita di plastiche negli scaffali di una nota azienda di articoli sportivi (e assecondata poi dalla stessa dirigenza) - tre "Trofei della transizione energetica" sono stati assegnati ad altrettanti vincitori esemplari. Nello specifico alla SBM Offshore, per l’applicazione del telelavoro, è stato consegnato il Premio per la riduzione di gas effetto serra. Per la gestione più efficace dei rifiuti si è distinta la Maison Lino, mentre il giovane Quentin Demé, che per lavorare ha scelto di raggiungere Monaco (da Roquebrune Cap Martin) su una bicicletta elettrica da lui costruita, si è guadagnato il premio per essere la persona più innovativa per la protezione dell’ambiente. SAS il Principe Alberto II, nel corso del suo intervento, ha voluto sottolineare quanto sia necessario armarsi di buona volontà per dare, ciascuno di noi, un servizio al "nostro futuro comune, andando oltre gli organismi internazionali, e rivolgendo lo sguardo verso modelli più innovativi, virtuosi e sostenibile, al servizio del Pianeta e della qualità della vita, tutelando la salute dei nostri contemporanei e delle future generazioni". Per saperne di più sul PNTE cliccare su: http://transition-energetique.gouv.mc/PacteNational-pour-la-Transition-Energetique/Comment-adherer-au-Pacte .
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MEB: Guillaume Rose ele o Dire ore Generale
(Crédits : MEB/Carte Blanche)
Lo scorso 21 marzo, Guillaume Rose è diventato Direttore Generale Esecutivo del Monaco Economic Board mentre Michel
degli imprenditori monegaschi; e dar vita a nuove attività del MEB all’estero. Tra le
attività in programma già confermate del Dotta, Presidente del MEB dal 2009, è stato MEB, un viaggio a Vienna (13-15 maggio) nominato Presidente Onorario. Ad approvare e a Bucarest (5-7 novembre). i due nuovi ruoli formalizzati all'interno dello statuto modificato ad hoc, come già annunciato mesi fa, sono stati i 400 membri riuniti per l'assemblea generale, che poi si sono intrattenuti per i 20 anni di questa entità prima conosciuta come CDE, Camera dello Sviluppo Economico. Alla cerimonia erano presenti alcuni invitati, ma anche SAS il Principe Alberto II e il Ministro di Stato, Serge Telle. Per Rose, che si è già recato a Roma giovedì 28 marzo, in occasione della presentazione del THINK TANK TRINITÀ DEI MONTI, (durante il quale ha presentato il modello economico del Principato di Monaco e le opportunità per gli stakeholder internazionali), la missione sarà quella di animare il team del MEB; essere all'ascolto 8
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Ballo della Rosa: una elegante tradizione di famiglia
Creato nel 1954 su iniziativa della Principessa Grace come primo appuntamento mondano monegasco che dà il benvenuto alla Primavera, il Bal de la Rose ha di per sé tutti gli elementi tipici di festa glamour senza pari, ma che non dimentica i più bisognosi, poiché i profitti di questa serata annuale sono donati dal 1964 alla Princess Grace Foundation, di cui è presidente S.A.R. la Principessa di Hannover. Con il passare del tempo, soprattutto nelle ultime edizioni, un osservatore attento potrebbe dire che il format, che non ha eguali nel mondo, si è trasformato in una occasione speciale per poter sfilare come star sul tapis rouge circondato da migliaia di rose - quest'anno ce n'erano 14 mila - e vedere riuniti tutti insieme i figli della Principessa Carolina che ora, con i loro congiunti e fidanzati, sono davvero una bella fotografia di famiglia. Inoltre con le atmosfere della Dolce Vita, sabato 30 marzo è la data che ha aperto la stagione glamour del Principato di Monaco, perché la 65a edizione del Ballo della Rosa, la cui presidenza d'onore è di SAS il Principe Alberto II presente alla serata al fianco della sorella maggiore, è l'appuntamento da non mancare. Tuttavia, sono tutti concordi nell'affermare che questo evento iconico deve continuare a far sognare; veder sfilare principesse e marchese in abiti Haute Couture fa un certo effetto, ma ancor di più se a brillare sono i quattro fratelli Andrea, Pierre, Charlotte e Alexandra, allegri, spensierati e complici tra loro, soprattutto quando si sono scatenati con i rispettivi coniugi o fidanzati, a danzare sulle note dei Portofinos, gruppo italianissimo capeggiati da Alessandro Ristori che a Monaco, o meglio al Twiga, è di casa. La serata, condotta da 10
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Stéphane Bern, per la prima volta ha avuto due temi conduttori ispirati ad un unico personaggio: Karl Lagerfeld e la "Riviera" degli anni '60 illustrata da Monsieur Z (Richard Zielenkiewicz), ed i cui dettagli artistici sono stati orchestrati dallo stilista prima della sua scomparsa. Anche quest'anno, grazie alla presenza di circa 820 ospiti presenti che hanno pagato 800 euro per la cena e lo spettacolo, il ricavato contribuirà al finanziamento di progetti umanitari, culturali e filantropici della Fondazione Princesse Grace. Riviviamo dunque in immagini l'atmosfera di questo magico galà, in attesa del prossimo gran ballo perché le soirée monegasche, si sa, sono due - della Croce Rossa, atteso il 26 luglio con il concerto di John Legend. Per chi non c'era, vi invitiamo a visionare il video ricordo realizzato, come gli altri anni, in esclusiva per AMP Monaco dalla Rugolo Production. Per visionarlo, sul canale YouTube di Montecarloblog by MaBo, cliccare qui. © Foto: Gaetano Luci / Palazzo del Principe - Olivier Huitel e Jacques Witt / SBM
La marchesa Gilardi ed il marito
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Sono solo parole: la responsabilità di Salvatore Dimag io
Tutti noi siamo in viaggio. Siamo diretti verso qualche obiettivo, verso qualche meta o stiamo fuggendo da qualcosa. La vita è evoluzione e trasformazione. Tuttavia spesso incontriamo delle difficoltà in queste trasformazioni personali, perché cambiare abitudine, cambiare modo di pensare è spesso percepito come qualcosa di frustrante.
Crediamo che avremo difficoltà a cambiare un'abitudine che abbiamo da tanto tempo e perciò rinunciamo prima ancora di provarci oppure ci proviamo per un po' sentendoci frustrati. Fortunatamente ormai c'è una vasta ricerca su questo e sono state individuate strategie che hanno un elevato successo. Mi sembra molto interessante un dato pubblicato dall'American Society of Training and Development (ASTD). Se sei ritenuto responsabile nei confronti di qualcun altro, se lo svegliarti o non svegliarti presto, se il fumare o non fumare un’altra sigaretta, impatta su qualcun altro, le possibilità di successo schizzano al 95%. È una consapevolezza utile per dare forza alla nostra volontà di cambiare ed allo stesso tempo ci dice qualcosa in più sul modo in cui siamo fatti. Siamo animali sociali, non dimentichiamolo, e la dimensione sociale è molto importante nel nostro modo di pensare e di vivere. Senza percepire responsabilità perdiamo qualcosa. A tutti i livelli. 12
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Comprendere ciò è prezioso soprattutto se si ha il privilegio di dirigere altri individui. Mi spiego meglio: molto spesso nei team la struttura delle responsabilità e le istanze che il capo fa suo team sono concetti che viaggiano su due binari completamente diversi. Al contrario connettere nel modo giusto istanze di cambiamento e responsabilità, può essere uno strumento ottimo per ottenere dalle persone quell’evoluzione che magari da sole non riuscirebbero a conseguire. È davvero un peccato sentir dire frasi come “a quella persona non posso affidare mansioni di responsabilità perché non riesce ad evolvere nel modo che io gli ho chiesto”. In realtà spesso è vero proprio il contrario: è affidandogli un compito di responsabilità che per lui sarà molto più semplice cambiare. La carenza di responsabilità è un problema non solo perché è un limite al cambiamento ma anche perché in generale rende inutili ed alle volte addirittura frustranti, le occasioni di incontro nelle aziende e nelle istituzioni. Tutto ciò ha un costo quantificato in una stellare cifra compresa tra 70 e 283 miliardi di dollari all’anno nei soli USA. E’ Lucid Meetings ad aver pubblicato questo dato. Un recente studio firmato da un un team di ricercatori dell'Università del Nebraska, Omaha e Clemson, ha portato avanti una meticolosa metanalisi di ben duecento studi sui meetings confermando i limiti di una fetta consistentissima di questi incontri. Allo stesso tempo hanno anche stilato un elenco di raccomandazioni molto utili. Molte di esse sono connesse al problema delle responsabilità perché in definitiva chi non è in una posizione di leadership gioca un ruolo veramente marginale nella creazione della riunione,
durante il suo svolgimento e nella valutazione successiva della riunione stessa. Mi sembra utile sottolineare come spesso ci si concentri su quanto le responsabilità eccessive ci possano schiacciare. Questo è assolutamente vero, ma mi pare che si sottovaluti come una carenza di responsabilità possa fiaccare le nostre energie sia nel cambiamento individuale che nel migliorare le performance nelle aziende nelle quali lavoriamo. Ma cosa accade se allarghiamo un po' di più il playground che stiamo osservando? Scopriamo che le conseguenze di una carenza di responsabilità sono ancora più forti: ci distaccano dal nostro mondo e possono renderci involontariamente conniventi con gesti atroci, inumani, inaccettabili. E’ quello che è accaduto in Yemen. Il nostro Paese è corresponsabile del fiume mostruoso di armi che giunge in quel contesto e lo insanguina. Ritengo doveroso riportare le seguenti parole degli amici di Save the Children ed invitarvi con tutto il cuore a sottoscrivere la loro petizione. “Purtroppo si aggrava il bilancio delle vittime della tragedia in Yemen, dove è stato bombardato un ospedale che supportiamo, è salito infatti a 5 il numero dei bambini rimasti uccisi. Milioni di bambini stanno vivendo orrori indescrivibili a causa della guerra in Yemen. Colpiti per strada, bombardati mentre sono a scuola: sono bambini e bambine a cui è negata un’infanzia. Rimasti orfani, senza più una casa, senza più i propri cari. Tutto questo è inaccettabile. [...] Rapporti, foto e reportage realizzati in Yemen documentano che alcuni resti delle bombe esplose in zone civili, su case e villaggi in cui erano presenti famiglie con bambini, recavano il codice A4447 che riconduce ad una fabbrica di armi in Sardegna.”
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IL PIZZI(no)
Opinioni e pensieri in libertà a cura di Riccardo Pizzi
Hotel de Paris, a Monaco una leg enda
L’arrivo di Xi Jinping in visita nel Principato ha consentito di evidenziare un aspetto interessante della vita nel piccolo stato monegasco. La Salle Empire e’ parte dell’Hotel de Paris ed e’ un posto leggendario. Dichiarato monumento storico alla fine del XIX secolo e’ stata recentemente restaurata e rinnovata facendola oggi apparire in tutta la sua bellezza. Si affaccia sulla piazza del casino offrendone una vista unica. I suoi soffitti sono ricoperti di foglie d’oro, stucchi elegantissimi e i grandi lampadari che scendono dall’alto sono opere preziose e uniche. Una sala che
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IL PIZZI(no)
ha un’anima e che avrebbe molto da raccontarci, poiché é stata protagonista dei banchetti e delle feste private più spettacolari del secolo. Hanno calpestato i suoi marmi Errol Flynn, Rita Hayworth, tutta la Hollywood storica e quella contemporanea. Una sala che e’ un esempio di lifestyle europeo e di eleganza raffinatissima e unica. Foto Riccardo Pizzi - Web Studio 06
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Bolzano: serata golosa con il team di Visit Monaco
Per la prima volta Bolzano ha accolto, lo scorso 28 marzo, la delegazione dell' Ufficio del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco in Italia che, con il Consolato Onorario del Principato di Monaco per il Triveneto, ha organizzato una serata in occasione della nuova campagna: “Green is the new glam”. L'appuntamento,che ha riunito autorità ed un selezionato pubblico, ha permesso di mettere in luce le "eccellenze di questa Regione italiana che per antonomasia incarna l’attenzione allo sviluppo sostenibile", come ha sottolineato da Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco per il Triveneto. Forte delle iniziative svolte a Monaco, dal 2006, per opera della Fondation Prince Albert II, il Principato si presenta così come destinazione turistica consapevole, ma senza trascurare il glamour e l’appeal di eventi unici al mondo e che da sempre la caratterizzano: dagli appuntamenti legati allo sport come il tradizionale Grand Prix di Formula 1, il Monaco E-Prix, il Rolex Master Series, alle proposte culturali del Grimaldi Forum, passando per i tradizionali Bal de la Rose e de la Croix Rouge che fanno oggi del Principato una terra di sogno. “La nuova campagna governativa mette l’accento su Monaco quale destinazione sostenibile del lusso – ha aggiunto Gloria Svezia, Direttore dell’Ufficio del Turismo e dei Congressi di Monaco in Italia – Il Principato è indubbiamente una delle icone delle destinazioni del lusso di oggi, uno Stato che sa sempre rinnovarsi seguendo le logiche dell’eco-sostenibilità: ne è un chiaro esempio il nuovo progetto di estensione in mare che nel 2025 darà vita a un nuovo eco-quartiere”. La serata è stata accolta presso il ristorante gestito dalla famiglia Bertani “Essere chiamati dal Principato di Monaco per organizzare questo evento” – ha commentato Nadia Bonazza, general manager del locale – è un grande onore e un piacere. La nostra famiglia da sempre fa dell'accoglienza un plus e questo si ritrova anche nel Palato Italiano dove abbiamo creato un modo innovativo di pensare il food”. L'appuntamento bolzanino, che ha permesso la valorizzazione del territorio nel pieno rispetto della stagionalità e del “ Km vero” è stata dunque una belle esperienza per tutti i partecipanti presenti numerosi.
Da sinistra: Eric Marsan (DTC Monaco, Gloria, Svezia (DTC Milano, Nadia Bertani General Manager de Il Palato Italiano e Anna Licia Balzan, Console Onorario del Principato di Monaco per il Triveneto
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Arte e capolavori della Belle Epoque : se ne parla a MADE IN ITALY
“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Nell' ultima puntata on line, la 229 del 1° aprile ci spostiamo in Emilia Romagna per apprezzare i lavori del pittore ferrarese Giovanni Boldini, considerato uno degli
interpreti più sensibili e fantasiosi del fascino della Belle Époque. Palazzo dei Diamanti di Ferrara racconta i legami tra la sua opera, la moda e la letteratura nella Belle Époque attraverso la mostra dal titolo “Boldini e la moda”. Al microfono di Alessandro Mantero ce ne parla Barbara Guidi, curatrice della mostra e conservatore capo delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. Per ascoltare questa e le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it
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MO i TO MO TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione. L’ingrediente base della pozione di questa edizione: nello splendido Palazzo Madama a Torino in Piazza Castello vi aspe ano un pizzico di Notre- Dame di Parigi e gli sca i di Steve McCurry
di Silvia Giordanino
Troppo? Tanto, sì, e nulla è da perdere!!! Cari fruitori di MOiTO, ormai sappiamo che ci aspettate con ansia per sapere dove andare a fare un giro a Torino che mai vi deluderà. Un solo luogo, Palazzo Madama in Piazza Castello nel cuore della città sabauda vi offre ben due mostre di altissimo livello.
Appena inaugurata NOTRE-DAME DE PARIS. Sculture gotiche dalla grande cattedrale una mostra innovativa e multimediale, che dà vita a quattro sculture gotiche provenienti dalla celebre cattedrale di Notre-Dame de Paris. L’evento si configura come una mostra dossier dedicata al tema della scultura gotica francese nella prima metà del 1200 e, in particolare, al cantiere della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi. Dal portale dell’Incoronazione della Vergine sulla facciata occidentale proviene la Testa d’Angelo, mentre dal portale del braccio settentrionale del transetto provengono la Testa di Re mago, la Testa di uomo barbuto e la Testa di figura femminile, allegoria di una virtù teologale. Fino al 30 settembre. 18
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Continua con successo fino al 1 luglio 2019 la mostra Steve McCurry. Leggere dedicata a un tema specifico: la passione universale per la lettura. La rassegna è costituita da una selezione di scatti realizzati in oltre quarant’anni di carriera e ritrae soggetti colti nell’atto di leggere. Comprende la serie di immagini che egli stesso ha riunito in un magnifico volume, pubblicato come omaggio al grande fotografo ungherese André Kertész. Con questa nuova rassegna Steve McCurry presenta le sue foto legate al tema universale della lettura in una città, Torino, che, anche in virtù del Salone del Libro, può essere considerata la “capitale italiana della lettura”. Nell’immaginario collettivo McCurry è ricordato in modo indelebile per lo scatto fatto alla “Ragazza afgana” fatto nel 1984 , e successivamente pubblicata sulla copertina della rivista “ National Geographic Magazine ” del numero di giugno 1985 . L'immagine divenne una sorta di simbolo dei conflitti afgani degli anni ottanta...
Riproduzione riservata
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#11 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
INCONTRI: Giovanni di Torlonia
di Grazia Pitorri
Con la recente scomparsa di Marella Caracciolo di Castagneto, nota come la moglie di Giovanni Agnelli, non sono viene meno una rappresentante dell'aristocrazia italiana, ma anche un pezzo di storia dell'imprenditoria italiana. Elegante e raffinata, Marella Caracciolo è nata a Firenze da un' antica famiglia nobile, i Caracciolo di Castagneto, ma è con il matrimonio con Gianni Agnelli, noto Presidente della Fiat, che la sua figura come stilista è stata sovrapposta a quella di mamma di Edoardo scomparso in tragiche circostanza, nel 2000, - e di Margherita che ora risiede in Svizzera. Una famiglia nobilissima, quella di Marella, che la storia vuole imparentata con un'altra dinastia, quella dei Principi di Torlonia. Ed è proprio con suo nipote, il Principe Giovanni di Torlonia, apprezzato stilista e figlio della cugina di Marella, Orsetta, abbiamo cercato di tracciare un ritratto inedito di donna di altri ed indimenticabili tempi lontani. 20
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#10 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
Principe Giovanni, solo qualche mese fa
immaginario...
è scomparsa sua zia Marella Caracciolo Agnelli. Lei che ha avuto la possibilità di
In che senso? Se chiamavi il centralino di casa Agnelli e
starle vicino, ci racconta chi era questa signora dai modi eleganti e molto
lei era in casa te la passavano subito. E’ sempre stata affabile e, al contrario di
riservata? E' stata una donna unica, di gran classe
tante altre, sapeva relazionarsi con tutti in maniera semplice e genuino. E aveva
non solo per il suo stile di vita, ma anche nel vestire. E' stata per tutti, un esempio
pure un grande senso dell’umorismo. Il mio contatto con lei è stato discontinuo,
nel porsi verso gli altri, dai modi garbati,
ma il legame era forte anche a distanza.
mai aggressiva, e discreta nel suo spendersi nel sociale. La zia, in famiglia, è sempre stata vista una persona quasi inarrivabile, ma forse era così nel nostro
Donne come lei direi che non esistono quasi più. Me la ricordo sempre elegantissima, ma allo stesso tempo molto naturale, insomma una vera Signora con la S maiuscola. Ci racconti qualche episodio... Quando arrivava lei calava il silenzio. Lo diceva spesso suo marito, anche se non la nominava esplicitamente ma usava descriverla come una donna di classe:"La Signora di classe non e’ quella che quando passa fa fischiare, bensì quella che fa calare improvvisamente il silenzio.” Questa sua caratteristica mi ricorda per esempio la mia bisnonna, la regina Victoria Eugenia di Spagna, da cui la zia Marella aveva ereditato molto. Tuttavia era una donna con i piedi per terra, aveva attraversato tanti percorsi nella vita, ed invecchiando, come disse in una intervista, non era propensa a combatterne i segni attraverso interventi chirurgici perché era fiera dei segni lasciati dal passare tempo. Sua zia e sua madre provengono da un'antica e nobilissima famiglia, ma
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#11 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
non hanno mai fatto pesare il loro status anzi hanno trasmesso semplicità ed eleganza e garbo... Esatto. Loro erano cugine di primo grado: infatti suo padre Filippo e mio nonno Adolfo, che stravedeva per lei (ne è stato anche testimone di nozze), erano fratelli. Si dice che il vero signore non ostenta mai e non dice:” Lei non sa chi sono io!” Il vero gentiluomo sa stare al posto suo pur esprimendo la propria idea, ed anche quando resta in silenzio. La semplicità, l’eleganza e il garbo sono sinonimi di signorilità, nell'aspetto esteriore come in quello interiore che spesso si riflette su tutta la persona. Del resto certi modi di essere, per fortuna, fanno parte del DNA, si tramandano, e permettono di conservare una certa dignità e la stima di sé. L’importante è essere se stessi, non fingere, semmai plasmare il carattere in meglio e sapere sempre chi hai di fronte per non urtare la sua sensibilità. Come si ricorda qualcosa di sua zia ed il marito, Gianni Agnelli? Non posso entrare in merito sulla vita privata di una coppia, qualunque essa sia, e anche se sapessi qualcosa non lo direi. Posso però solo dedurre che la zia abbia amato suo marito fino all’ultimo giorno. Spesso citava nei suoi discorsi Gianni. Edoardo il loro unico figlio maschio aveva una sensibilità piuttosto fuori dal comune. Infatti i suoi studi non furono di marketing come ci si poteva aspettare dall'erede di Agnelli, ma di filosofie orientali. Purtroppo le situazioni della vita lo portarono a seguire un percorso terapeutico che non diede i suoi frutti. Spesso zia Marella, una delle donne più importanti del jet set internazionale, si confrontava con altri genitori, con molta semplicità.Un giorno mi disse: " Ma cosa credi Mostricino ( mi chiamava così da piccolo) che Edoardo dopo tutto questo uscirà dalle sue angosce? Sto facendo dei gruppi con gli altri genitori, ma non è per niente facile aiutarlo ".Mia zia si era aperta, aveva pianto con gli altre mamme, come può capitare ad una donna qualunque. La ricordo come una madre meravigliosa, soprattutto una "vera" nei suoi sentimenti. Ed è questo quello che mi è rimasto nel cuore. Una grande passione di sua zia era per il giardinaggio e per l'arte, vero? Sicuramente ha sempre avuto uno spiccato amore per la natura. Infatti anche quando disegnava le sue stoffe fin dagli anni 70, raffiguravano spesso fiori e piante. Si dedicava con piacere nella creazione di giardini per le sue dimore, ma si dedicò con maggior passione a questo hobby solo a partire dal 2003, cioé dopo pochi anni dalla morte di Edoardo e pochi mesi da quella di Gianni. Probabilmente aveva bisogno di Immagine da Wikipedia 22
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#10 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
concentrarsi su qualche cosa di estremamente ambizioso e che la coinvolgesse totalmente. Con l’aiuto del suo caro amico Federico Forquet e dell’architetto Gae Aulenti si dedicò alla realizzazione del suo più noto giardino a Marrakesh in Marocco, impiegando piante e fiori in via di estinzione. Fu un impresa grandiosa, non c’era nulla solo campi da polo e qualche ulivo prima del suo arrivo. La casa che comprò con il marito era appartenuta al conte Tolstoj, uno dei figli di Lev, fuggito dalla rivoluzione Russa ed originariamente era un casetta bianca, a un solo piano circondato da agrumeti. Ci furono altre persone competenti a cui si affidò la proprietà per completarne l'opera. Ad esempio, per gli arredi, la zia si avvalse di Alberto Pinto, un decoratore di origini marocchine, nato e cresciuto a Casablanca, ma di stanza a Parigi. Insomma, aveva trovato un modo per compensare il dolore della perdita di un figlio e di un marito, scomparsi a tre anni di distanza l'uno dall'altro, creando il suo meraviglioso giardino descritto nel suo libro “Ho coltivato il mio giardino” Ed ora parliamo di lei. Nella sua professione di stilista, lo stile " Marella" ha influenzato il suo lavoro? Sicuramente figure come mia madre, come la zia e come tante altre signore di famiglia sono state essenziali e di riferimento per la mia formazione lavorativa. Questo è un bagaglio personale che conservo preziosamente dentro di me, e vale più di un qualsiasi diploma di scuola di design. Mia madre ha lavorato per anni, come PR di un amico della zia Marella, lo stilista Valentino, e fu in parte artefice del suo successo in USA. Infatti grazie ad una lettera di presentazione della zia Marella, amica dell’allora first lady Jacqueline Kennedy, mia madre poté introdusse alla Casa Bianca. Nella prima presentazione di Alta Moda che feci nel lontano 1990, molti abiti da gran soirée furono indubbiamente ispirati alla sua eleganza. Che ne pensa della moda di oggi? Purtroppo, per la maggior delle volte, mi rendo conto che il cattivo gusto impera, ed è per questo che mi sento in dovere di tornare a far moda. Ho iniziato da un anno con la creazione di un profumo (PRINCE PREVIEW). Inoltre sto lavorando ad un progetto che prevede la realizzazione di una capsule da uomo e forse anche da donna. Mettiamola così. Mi sento investito di una missione, vorrei riportare le persone, e soprattutto i giovani, a vestire con gusto. Lo stilista deve insegnare ad acquisire il buon gusto, non solo proporre qualsiasi cosa pur di fare soldi. Zia Marella ha sempre appoggiato la mia inclinazione dandomi dei consigli preziosi. E farne buon uso è, ancora oggi, il mio obiettivo e ragione di vita.
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#11 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
Coppa Milano Sanremo: vince l'eleganza e la tradizione
Con una elegante serata di gala organizzata al Fairmont Monte Carlo, si è conclusa sabato 30 marzo la XI rievocazione storica della Coppa Milano-Sanremo, partita venerdì da Milano. Ad aggiudicarsi il primo premio l'equipaggio formato da Alberto Aliverti e Stefano Cadei al volante di una Fiat 508 C del 1937. Al secondo posto si è classificata la coppia di Antonino Margiotta e Valentina La Chiana, a bordo di una Volvo PV 444 del 1947. Al terzo posto, invece, Massimo Zanasi e Barbara Bertini alla guida di una Volvo P 120 04 VB del 1958. “Partecipiamo ogni settimana a una gara di regolarità, la Coppa Milano – Sanremo è una delle competizioni più organizzate nel panorama nazionale e siamo rimasti piacevolmente stupiti dal livello tecnico e dai coefficienti di difficoltà del percorso, ma soprattutto dallo spirito glamour che abbiamo respirato in questi tre giorni” – hanno dichiarato i vincitori durante la premiazione. La Coppa delle Dame è, invece, stato assegnata all' equipaggio femminile, composto dalle russe Anna Lepetukhina e Tatyana Titova, impegnate nella competizione a bordo di una Ermini 750 Sport del 1950. Il “Trofeo d’Eleganza”, invece, è stato assegnato dalla Monaco Boat Service all’equipaggio n. 71 di Aldo Maria Colombo e Claudio Montagni su una splendida Alfa Romeo 6C 1750 del 1932. Il Premio degli Ordini Dinastici di Casa Savoia per il fair play è stato consegnato da S.A.R. il Principe Emanuele Filiberto di Savoia alla coppia di Sara Cagliero e Tae Serafini (n. 47) 24
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#10 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
a bordo di una Fiat Dino Spider 2.0 del 1968. Infine al Principe di Savoia, con il co-driver Simone Balestrini a bordo di una Fiat 1100 TV del 1955, è stato premiato da Cuvage come “Equipaggio più frizzante”. Già assegnato a Milano, invece, durante la cena inaugurale all'Hotel Melià, alla presenza di S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, il Premio “Best Performance in pista” di Pirelli all’equipaggio n. 41 Enzo e Federico Moroni su Alfa Romeo Giulia TZ del 1964. Buona parte delle auto in gara hanno potuto, già nel pomeriggio, sfilare nel Tunnel Riva per la gioia degli appassionati che non hanno mancato di apprezzare le 'vecchie signore' in tutta la loro bellezza. La manifestazione è stata patrocinata da: Regione Lombardia, Comune di Milano, Comune di Monza, Assolombarda, Montenapoleone District, Regione Piemonte, Comune di Aqui Terme, Regione Liguria, Comune di Rapallo, Comune di Sanremo. Tra le autorià presenti alla cena del Fairmont il Vice Sindaco Jacques Pastor, la dott.ssa Raffaella Olivieri (COM.IT.ES. di Monaco) e l'avv. Geronimo Larussa, presidente dell'ACI Milano.
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#11 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
SALUTE & BENESSERE
PHAM Monaco: le cara eristiche dell'IVC Al fine di comprendere le
ragioni e le caratteristiche dell'Insufficienza Venosa Cronica (IVC) degli Arti Inferiori non si puo' prescindere da qualche nozione anatomica di base. Il ritorno venoso del sangue che le arterie hanno trasportato dal cuore verso la periferia é garantito da due sistemi venosi; il circolo venoso profondo e il circolo venoso superficiale. Collettori principali del primo sono tra gli altri le vene poplitee e le vene Femorali. Da queste il sangue raggiunge la vena Cava Inferiore attraverso le vene iliache e da qui l'atrio destro del cuore. Il circolo venoso superficiale é costituito da numerosissime vene, di calibro e decorso diverso e variabile, tra le quali le più conosciute sono la vena Grande Safena o Safena Interna e la vena Piccola Safena o Safena Esterna. Tra i due sistemi, molteplici comunicazioni per messo delle vene Perforanti, munite di valvole unidirezionali anti-reflusso. Le valvole venose unidirezionali , dette " a nido di rondine", sono presenti a diversi livelli del sistema venoso e consentono una progressione centripeta del flusso sanguigno, La perdita di "continenza" di tali dispositivi é uno degli elementi causali dell'apparizione delle varici. Un "reflusso venoso" corrisponde dunque a un'inversione della direzione circolatoria all'interno di una o più vene, amplificata da fattori quali la stazione eretta o l'esecuzione di tests dinamici quale la manovra di Valsalva, ovvero un'espirazione forzata a glottide chiusa. Un accurato esame clinico del Paziente e un Eco Color Doppler venoso permettono di diagnosticare i reflussi veni patologici , orientando il Medico verso una diagnosi corretta e un'appropriata proposta terapeutica. Ricordiamo ai nostri lettori, in caso di domande particolari da porre all'equipe che compone l'associazione PHAM o di necessità per informazioni più precise, di non esitare a scrivere a info@pham-monaco.com oppure di consultare il sito www.pham-monaco.com, su cui pubblicheremo aggiornamenti in merito. 26
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#10 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
La Belle Classe Superyachts organizza il suo Symposium..
A margine della Monaco Ocean Week (24-30 Marzo 2019), lo Yacht Club de Monaco ha organizzato la 9a edizione del suo simposio ambientale della Belle Classe Superyachts. Quest'anno è stato proposto in un nuovo formato, con un'intera giornata dedicata a conferenze e dibattiti ispirati al tema generale che era: "Yachting, Laboratorio del futuro / vettore di conservazione dell'oceano". Di fronte a un pubblico composto da armatori, professionisti del settore nautico e associazioni che lavorano nella protezione dell'ambiente, ben ventiquattro relatori provenienti da tutta Europa si sono alternati per discutere sulle principali tendenze nel futuro del mondo super yacht. "Dopo un periodo di consapevolezza della società, siamo entrati in un'era più attiva, con l'intenzione di proporre nuove alternative. Questo simposio ha dimostrato dunque che queste soluzioni esistevano e che erano numerose ed efficaci. È un vero messaggio di speranza, anche se è certo che un lavoro quotidiano sarà necessario per progredire, passo dopo passo. Ed ora azione!" ha commentato Bernard d'Alessandri, segretario generale del Monaco Yacht Club. Momento importante di questo Symposium, inoltre, è stata la presentazione dei primi Y.C.M. La Belle Classe Explorer Awards, assegnati alla presenza di S.A.S. Il Principe Alberto II, Presidente del Monaco Yacht Club, che ha partecipato in seguito alla cena degli armatori, riuniti insieme a 170 persone, tra cui circa 60 proprietari di imbarcazioni. "Creare questi Award significa celebrare lo spirito conquistatore del Principe Alberto I, che ha trascorso la sua intera vita a navigare il mare alla ricerca della verità scientifica. Sono passati più di tre anni da quando abbiamo avuto l'idea di premiare gli armatori che, ora, finalmente, sono pronti ad assumere pienamente le loro responsabilità ambientali" ha chiosato d'Alessandri. Per sapere il nome dei vincitori dei premi cliccare qui .....................................................................................................................................................................................................
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#11 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
4.000 euro per Fight AIDS Monaco
Un bell'assegno di 4000 euro è stato offerto alla Fight AIDS Monaco come ricavato della serata organizzata al Twiga il 30 marzo scorso dall'associazione Chicken Show Dance di Stephan Combaluzier. All' occasione, erano presenti Camille Gottlieb, Louis Ducruet con la sua fidanzata Miss Marie Chevallier e la signora Christine Barca, segretaria generale di Fight AIDS Monaco. Le foto dell'iniziativa sono la prova tangibile della soddisfazione di tutti i partecipanti alla generosa serata. (Immagini: copyright F.Nebinger)
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#10 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
Mozambico: appello per le vi ime del ciclone Idai
Secondo quanto comunicato dalla Croce Rossa monegasca, questa è la peggiore crisi umanitaria della storia recente del Mozambico. Il 14 e 15 marzo, il ciclone Idai si è scatenato sulla città di Beira, causando piogge torrenziali in diverse province del paese, e colpendo più di 1.850.000 abitanti della regione africana. La città, nel frattempo, è distrutta al 90%. A seguito del terribile ciclone, 483.000 persone sono state costrette a trasferirsi. Nel frattempo altre migliaia di persone sono alloggiate in centri di accoglienza di emergenza. L'accesso e la valutazione del danno nelle aree più allagate rimane difficile. Secondo le autorità, almeno 1.000 persone hanno perso la vita ed altrettante sono state ferite. Si ipotizza che questa cifra aumenterà inevitabilmente nelle prossime settimane. Nonostante queste difficoltà, il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è al lavoro nel Paese. 31 milioni di franchi svizzeri sono necessari per sostenere nei prossimi 2 anni circa 200.000 persone, le più vulnerabili e i superstiti di questo disastro. Un ospedale mobile, in grado di trattare circa 150.000 persone, è in corso d'installazione nei pressi delle aree colpite dal ciclone. Rifugi, coperte e altri beni di prima necessità sono stati distribuiti Beira a più di 3000 persone. È stata inoltre installata un'unità di igiene per 20.000 persone e presto verrà consegnata acqua potabile per 15.000 persone. Per partecipare attivamente all'azione della Croce Rossa in Mozambico, i lettori possono donare la loro offerta sia in contanti, recandosi presso la sede centrale (27 Boulevard de Suisse, 98000 Monaco) oppure via assegno intestato alla Croce Rossa monegasca, con indicazione "Ciclone Mozambico". Oppure basta cliccare sul sito web www.Croix-rouge.mc, selezionando "ciclone Mozambique" e seguire le indicazioni. .....................................................................................................................................................................................................
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#11 4 APRILE 2019 4 APRILE 2019
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HEBDO-AGENDA DE MONACO Jeudi 4 avril, de 19h à 21h, Théâtre Princesse Grace : Conférence sur le thème "Serons-nous immortels ?" par Jean-Gabriel Ganascia, informaticien et philosophe, Gilbert Hottois et Francis Wol f, philosophes, organisée par Les Rencontres Philosophiques de Monaco. Renseignements : +377 99 99 44 55 Jeudi 4, vendredi 5, et samedi 6 avril à 19h, Atelier des Ballets de Monte-Carlo : Les Imprévus (2) par la Compagnie des Ballets de Monte-Carlo. Renseignements : +377 97 70 65 20 Jeudi 4 avril, de 20h à 22h, Agora Maison Diocésaine - Salle Polyvalente : Conférence de l’abbé David Sendrez, professeur au Collège des Bernardin et à l’Institut catholique de Paris dans le cadre du cycle de formation "Approfondir sa foi : Dieu a-t-il raté sa création ?" Renseignements : 00 33 (0)6 80 86 21 93 Samedi 6 avril, Stade Louis II - Salle Omnisports Gaston Médecin : Championnat "Jeep Elite" de basket : Monaco - Bourg en Bresse. Renseignements : +377 92 05 40 10 Samedi 6 avril à 20h, Eglise St-Paul's Church : "Splendeurs du Baroque Italien" avec des œuvres de Haendel, Montecerdi et Corelli par Ristretto Ensemble Vocal et Instrumental, sous la direction de Errol Girdlestone, organisé par l'Association Musique de Chambre Monaco. Renseignements : 00 33 (0)6 43 91 67 43 Du samedi du 6 avril au dimanche 5 mai, Musée océanographique de Monaco : Animations des vacances de Printemps : bassin tactile, casse-croûte des poissons, vidéo à 360°…Renseignements : +377 93 15 36 00 Dimanche 7 avril à 16h, Théâtre des Variétés : "Le retour de Manfredini à Monaco" - concert par l'Orchestre Baroque de Rome "Furiosi a feti" avec Lorenzo Gugole, violon. Renseignements : +39 338 761 0460 Dimanche 7 avril à 18h30, Stade Louis II - Salle Omnisports Gaston Médecin : Championnat "Jeep Elite" de basket : Monaco - Le Portel. Renseignements : +377 92 05 40 10 Lundi 8 avril de 14h30 à 17h, Médiathèque de Monaco - Ludothèque : "Tous fondus de chocolat ! " avec le chef pâtissier Benoît Perruchon (+ 7 ans). Inscription : +377 93 15 22 74 ou sur place Du lundi 8 au vendredi 26 avril, Maison de France : Exposition de photos noir et blanc "De la piste au sentier" par Solange Podell et Brigitte Dubanchet. Renseignements : +377 93 25 21 64 Mardi 9 avril, Stade Louis II à 19h - Salle Omnisports Gaston Médecin : Championnat "Jeep Elite" de basket : Monaco - Le Portel. Renseignements : +377 92 05 40 10 Du mardi 9 au samedi 13 avril, Baie de Monaco : Monaco Swan One Design - Voile (Clubswan 42, Swan 45 & Clubswan 50), organisé par le Yacht Club de Monaco. Renseignements : +377 93 10 63 00 Mardi 9 avril à 18h30, Auditorium Rainier III - Troparium : Série Happy Hour Musical : concert de musique de chambre avec Andriy Ostapchuk et Jae-Eun Lee, violons, Raphaël Chazal, alto, Alexandre Fougeroux, violoncelle et Carlos Brito-Ferreira, clarinette. Au programme : Marie Jaëll et Fanny Mendelssohn. Renseignements : +377 98 06 28 28 Mardi 9 avril à 21h, Grimaldi Forum Monaco - Salle des Princes : Concert de Cœur de Pirate. Renseignements : +377 99 99 30 00 Mercredi 10 avril, de 10h à 11h, Médiathèque de Monaco - Ludothèque : Atelier à 4 mains parent/enfant (+ 3 ans). Inscription : +377 93 15 22 74 ou sur place Mercredi 10 avril, de 14h30 à 16h30, Médiathèque de Monaco - Ludothèque : Découverte du jeu "Les petits vélos " avec son créateur, Frédéric Foire (+ 10 ans). Inscription : +377 93 15 22 74 ou sur place Du mercredi 10 au vendredi 12 avril, de 15h-16h30, Médiathèque de Monaco – Sonothèque José Notari : Atelier BD : Stage de dessin avec Céline Marin pour les 12-16 ans. Inscription : +377 93 15 29 40
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