QE-MAG@ZINE N° 18 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB #18 Anno 4 - 30 maggio 2019

Foto: copyright Andrea Scotti Cabiale



Edito

QE-MAGAZINE #18 30 mag io 2019

E dopo il rombo dei motori delle auto da corsa e delle monoposto che da giovedì a domenica scorsi hanno monopolizzato il circuito cittadino, ecco che il Principato di Monaco si appresta ad accogliere altre scintillanti manifestazioni. Il tutto si dovrebbe snodare tra matrimoni regali - immaginate voi di chi -, esposizioni e saloni dedicati alle super-car. In questo contesto, attese anche numerose auto iscritte al Grand Road Venezia MonteCarlo: decine di gioielli su quattro ruote, condotti da appassionati di vetture sportive e Gran Turismo, dopo aver percorso 1.000 Km (intervallati da ben tre tappe intermedie), giungeranno nel cuore del Principato per sfilare sulla Piazza del Casinò. L'effetto wow, nonostante i giardini dove prima c'erano le boutique effimere non siano ancora al loro posto, è assicurato, grazie anche alle scintillanti vetrine dove le più importanti griffe della moda mondiale espongono i loro capi esclusivi arricchendo il neo quartiere One Monte-Carlo, meta dei visitatori fashion-addicted. Inoltre, il tutto avviene in concomitanza con le celebrazioni del 2 giugno in cui, per ricordare la festa della Repubblica, è in programma il consueto ricevimento dell'Ambasciata d'Italia a Monaco, appuntamento dove invitati, connazionali e residenti s'incontrano anche per parlare del più e del meno mentre sullo sfondo il sole tramonta. Per molti, organizzare eventi a Monte Carlo è sinonimo di successo per il solo fatto di essere arrivati qui. Ed in parte è così, anche se ci sono episodicamente soirée che, dopo una prima esperienza, non si ripetono più. Storia a sé, invece, certi appuntamenti eccezionali. E' il caso di quello programmato il 6 giugno prossimo al Méridien Beach Plaza Monaco, nel quale si è cercato di conciliare l'aspetto gastronomico - con la degustazione di una selezione dei migliori prodotti del territorio provenienti da San Patrignano - e la beneficenza a favore della nota comunità di recupero. Alla stessa serata partecipa anche una delegazione dell'associazione BESAFE presieduta dall'ultima figlia della Principessa Stéphanie di Monaco, Camille Gottlieb. Come testata giornalistica, oltre che coordinatori, siamo direttamente coinvolti. Per questa ragione, ci aspettiamo che sia un vero successo, tanto da raccontarlo su QE-MAGAZINE #19 eccezionalmente on line la sera di venerdì 7 giugno. Intanto, da segnare in agenda anche l'ultimo atto, per quest'anno, degli incontri filosofici organizzati l'8 giugno nell'ambito dei "Rencontres Philosophiques de Monaco", con i finalisti ospitati al Museo Oceanografico e, a seguire, le lezioni di filosofia organizzate al Nuovo Museo Nazionale. Ma di questo ne parlerei un'altra volta, a cose fatte! In ogni caso, come ogni volta, ricordiamo ai nostri lettori che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta scrivendo a ampmonaco@ampmonaco.com, mentre i numeri arretrati restano visibili sul sito QE-MAGAZINE.COM e naturalmente anche sulla piattaforma issuu.com/ampmonaco

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QE-MAG@ZINE #18 30 maggio 2019 Sommario PAG 4 TOP CARS: super-auto da ammirare ma senza esagerare...// « MONACO S’ENGAGE », la nuova campagna per favorire la transizione energetica e migliorare la qualità di vita

PAG 6 Gran Premio di Monaco: 90 anni di leg enda sul grande schermo...//Le parole che curano

PAG 12 Liturgie del Gran Premio PAG 15 Arte culinaria in Piemonte : se ne parla a MADE IN ITALY PAG 16 MO MO i TO: TO L’ingrediente base della pozione di questa edizione: un

pizzico di zenitude a Moncalieri // INCONTRI: Elena Bucci // MONACO MOUSETRAP CAR GRAN PRIX: a vincere non è solo la fantasia...

PAG 24 Gran Premio di Formula 1: ritorno in immagini glam, sport e chic...

SALUTE & BENESSERE

PAG 26 PHAM: l'association de référence en Principauté PAG 27 Monaco Solar & Energy Challenge: sempre più in... PAG 28 Lions Monaco: 150 sacchi a pelo per gli indigenti a Nizza // Croce Rossa di Monaco: al lavoro anche al Gran Premio

PAG 30 AGENDA DE MONACO AGENDA DE MONACO

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TOP CARS: super-auto da ammirare ma senza esagerare... Quest'anno avrebbe dovuto spostarsi allo Chapiteau di Fontvieille il salone « Top Marques » ma il cambio al timone con Salim Zeghdar, garantisce per questa 16a edizione ben altre meraviglie e sempre al Grimaldi Forum di Monaco. Considerata come una specie di fiera del lusso che negli anni ha accolto anche altri oggetti dei desideri (orologi, nautica, collezionismo), s'intende ora ritornare alla formula iniziale del format, per mettere in evidenza il mondo - e suoi collaterali - delle super e iper-car provenienti da tutto il mondo, ma non solo. Difficile trovare, del resto, tanti marchi in un solo luogo, nonostante questi gioielli su due, tre o quattro ruote - il cui costo parte da qualche decina di migliaia di euro fino a tanti milioni - proprio nel Principato di Monaco vengono esposti principalmente per cercare amatori e ricchi acquirenti. Tuttavia, per gli altri possessori di vetture d'eccezione, la tentazione di approfittare della situazione per sgommare e accelerare tra le vie del Principato - come è avvenuto fino allo scorso anno - questa volta sarà decisamente messa a dura prova. Difatti, pur considerando questo evento come una prestigiosa vetrina per l'automobile di lusso, l'amministrazione monegasca si è preoccupata di prevenire episodi di inciviltà rafforzando misure di repressione per combattere e multare chiunque sia responsabile dei disturbi all'ordine pubblico con comportamenti irresponsabili a volante. A Foto dal profilo FB di MonacoTech normare questa decisione sovrana, l' Ordinanza n. 7.433 del 18 aprile 2019 - modifica la precedente n. 1.691 del 17 dicembre 1957 - che disciplina il codice della strada, rafforzato dall' ordine ministeriale del 18 aprile 2019 in cui si regola il tempo di immobilizzazione dei veicoli dei proprietari inadempienti alla normativa. Quindi, per tutti, il messaggio è chiaro: i conduttori di auto che violano le regole del codice della strada (non conformi ai limiti di velocità imposti in città, le manovre pericolose o il mancato rispetto dei livelli di rumore) potrebbero consentire l'immobilizzo del loro automezzo per una durata che parte da 120 ore, oltre a multe fino a 1.000 euro. Inoltre, la sospensione della patente di guida o il diritto di usarla sul Il territorio monegasco (per un permesso rilasciato da un'autorità estera) può essere estesa per un periodo fino a 3 mesi, sempre per decisione del Ministro di Stato. A questo punto ci chiediamo se aspettarsi dagli automobilisti dalla guida disinvolta un minimo di senso civico possa incidere sull'andamento del Top Marques. Per il momento è difficile dirlo, anche perché certe vetture, sulla strada, non si vedono facilmente. Ci sono infatti prototipi che non verranno mai realizzati, altri nemmeno omologabili. Per quest'anno nessun test per tutti loro. Nel salone, invece, confermata la presenza di circa 70 vetture ed una trentina di espositori e costruttori prestigiosi come Ferrari, Lamborghini, Bentley, Rolls Royce, Mercedes, Audi, McLaren, oltre ad altri brand indipendenti del calibro di Zaccaria, Puritalia, Ferox o Devinci. Insomma le meraviglie e lo spettacolo non mancano nel salone, mentre in strada, assicurano, gli sgommamenti selvaggi dovrebbero essere finiti! 4

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« MONACO S’ENGAGE », la nuova campagna per favorire la transizione energetica e migliorare la qualità di vita

Crédit photos : © Manuel Vitali / Direction de la Communication

Con il programma "Monaco s'engage' sono principalmente due gli obiettivi da raggiungere per il Dipartimento delle infrastrutture, ambiente e pianificazione urbana: la transizione energetica - per favorire l'evoluzione del Principato verso una società decarbonizzata -; e la qualità della vita, a cui i monegaschi e i residenti sono particolarmente sensibili, oltre ad essere uno dei pilastri dell'attrattiva del principato. Per promemoria, il Patto Nazionale, istituito nel gennaio 2018 dalla Missione di Transizione Energetica, mira alla riduzione delle emissioni del 50% entro il 2030 (rispetto ai dati registrati nel 1990) fino alla totale neutralità di CO2 nel 2050. Di questo impegno ne furono firmatari S.A.S. il Principe Sovrano ed il suo Governo. Ma è proprio per dare maggior impulso all'iniziativa che s'inserisce il recente programma "Monaco si impegna", che tra il 29 maggio e il 20 luglio, nei 6 quartieri del Principato di Monaco propone atelier informativi oltre che occasione per raccogliere firme, anche di semplici cittadini, per aderire al patto nazionale per il transizione energetica, con l'impegno ad un dialogo costruttivo sulla qualità della vita. Il tour dei 4 stand, incluso quello dedicato alla sottoscrizione, sono organizzati in stretta collaborazione con i dipartimenti e le entità interessate: ci saranno per i rifiuti la DAU, SMA,Municipio / MC2D; per la mobilità la DPUM, DE, CAM, Mobee e per la parte energetica la SMEG e la SMBP. Inoltre è prevista anche una squadra di giovani impegnati ad intervistare, su base volontaria, le persone che vogliano comunicare bisogni e aspettative circa il vivere bene in città. L'elaborazione delle risposte ottenute permetteranno di stabilire proposte ed azioni mirate al miglioramento dell'ambiente di vita nel Principato di Monaco, oltre che oggetto di un volume che ne spiegherà i risultati.Infine, per questi incontri conviviali, è stato creato anche un corner ludico battezzato "La Boîte de jeux", con diversi giochi a difficoltà crescente che permetteranno a tutti, giovani e meno giovani, di approfondire la loro conoscenza sulla transizione energetica di Monaco. Ai partecipanti omaggi e regali eco-responsabili (scatole per spuntini, cannucce, sacchetti di pane, ecc.) Per saperne di più basta cliccare qui o telefonare al (+377) 98 98 47 59 6

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Gran Premio di Monaco: 90 anni di leg enda sul grande schermo...

E' stato presentato in anteprima nella barocca sala Garnier, lo scorso 22 maggio, il docu-film co-prodotto da Check Productions, Monaco Info e RTBF per celebrare i 90 anni dalla nascita della più glamour corsa di auto su circuito urbano, nota come il Grand Prix de Monaco. Per QE abbiamo incontrato Yann-Anthony Noghés, nipote dell'ideatore del tracciato. Giornalista monegasco e produttore cinematografico, Yann ci ha raccontato come è nata l'idea: "Circa un anno fa, incontrando Geneviève Berti, direttore di Monaco Info e Alexandre Rougier il mio partner in Check Productions, abbiamo pensato che sarebbe stato bello poter celebrare nel 2019 il 90 ° anniversario della creazione del Grand Prix. Volevamo raccontare la storia di questa "gara automobilistica urbana" perché è una vicenda molto stimolante". Come ha affermato il Principe Alberto, voce narrante e filo conduttore di tutto il filmato, il Principato di Monaco, grande (circa) la metà di Central Park, anche allora non aveva ragione di non pensare in grande. E così fu che, nonostante i molti ostacoli è stato realizzato un circuito "reale" sul territorio esiguo del paese, trasformando Monte Carlo nella capitale mondiale del motorsport." E quanto tempo ci avete impiegato per girare questa pellicola? Per essere onesti, la produzione di questo documentario è stata una corsa contro il tempo. Siamo riusciti a preparare (a Monaco) il film, le registrazioni di 33 interviste in tutta Europa e il montaggio (a Bruxelles) in soli nove

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mesi. Ma questo non è niente, se guardiamo all'incredibile lavoro svolto dall'Automobile Club dell'epoca. Partendo da zero nonostante i famosi ostacoli politici, economici e urbani, impiegò nemmeno un anno per organizzare il primissimo Gran Premio di Monaco nel 1929." Raccontaci il percorso di questo film..."Il progetto è cresciuto man mano che andavamo avanti. Abbiamo avuto il via libera dal Governo, che ha accettato di essere il nostro principale partner con la televisione belga (RTBF); poi siamo andati a vedere Michel Boeri che, con grande gentilezza, ci ha aperto l'Automobile Club di Monaco (ACM) e i suoi archivi. Abbiamo quindi contattato i piloti per intervistarli: Coulthard, Hakkinen, Rosberg, Prost, Alesi, Leclerc, Ickx o Stewart, tutti hanno immediatamente risposto di sì alla nostra proposta. Abbiamo inoltre scritto ai grandi leader della Formula Uno: Ecclestone, Todt, Carey ed anche loro hanno voluto riceverci. Ma la sorpresa più incredibile l'abbiamo avuta quando lo stesso Principe Alberto II ha accettato di essere il narratore del film e di ricevere la nostra squadra al Palais per quasi una settimana di riprese. Ci sono progetti come questo in cui tutto avviene naturalmente..." Che cosa apprendiamo con un documentario come questo? " Ad esempio, vi diciamo come è stato immaginato il Grand Prix nel 1928. E comprendiamo come l'idea di una gara a Monaco in realtà era stata annunciata come progetto pur essendo un bluff! Franck Florino, il regista, ha girato delle scene per ricostruire alcuni dialoghi di allora. Per tornare alla trama, mettiamo poi in luce come certe innovazioni introdotte dall'ACM - tipo la pratica delle qualificazione, la bandiera a scacchi o le misure di sicurezza - siano state avveniristiche per l'epoca. Trattiamo poi anche dei momenti critici in cui il Grand Prix è quasi scomparso a causa delle guerre monetarie. Michel Boeri e Bernie Ecclestone raccontano questi negoziati con una franchezza sorprendente." Il tuo sguardo al mondo della Formula 1 è cambiato dopo la realizzazione di questo documentario? "Beh, ho imparato molto da questo lavoro e da tutte indagini e approfondimenti. « Grand Prix de Monaco, La Légende » è un documentario sportivo ma, come giornalista, ( presento anche programmi politici ed economici) mi ha particolarmente colpito il fatto che il Gran Premio monegasco abbia beneficiato di un gran numero di deroghe nel codice sportivo internazionale. I regolamenti FIA sono pieni di clausole che recitano "tranne a Monaco". Ad esempio, la famiglia principesca richiede sul podio a Monaco una sua organizzazione protocollare molto diverse dalle altre gare del campionato mondiale. Il Grand Prix è stato inventato, ricordiamolo, perché l'Automobile Club di Monaco voleva far parte dell'AIACR (l'antenato della FIA) che richiedeva ai suoi paesi membri di partecipare a una gara sul loro territorio. Ma avere un Gran Premio a modo nostro, con le nostre caratteristiche, tra il mare e la montagna, tra le case, questo è ciò che lo ha reso così eccezionale. E un evento così nel Principato ci permette di essere pienamente parte della comunità internazionale pur preservando le nostre specificità..." ....................................................................................................................................................................................................

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Le parole che curano

di Salvatore Dimaggio

Nel 2014 uno studio del Journal of American Medical Association ha dimostrato che ridurre significativamente la durata dei turni di lavoro dei medici ha un impatto quasi nullo sulla quantità di errori da essi compiuti.

Artgate Fondazione Cariplo - Canova Antonio, Critone chiude gli occhi a Socrate.

Tale studio si inseriva in un ampio e profondo dibattito pubblico sulla durata, alle volte abnorme dei turni di medici ed in generale del personale sanitario. Il tutto aveva avuto origine da un fatto, purtroppo grave, avvenuto ad una ragazza affidata alle cure di un medico che lavorava ininterrottamente da 24 ore. Il dolore provato padre per la perdita della figlia aveva messo in crisi la scansione del tempo all'interno del mondo della salute statunitense. Scrive Don De Lillo: "La gente ha smesso di pensare all’eternità. Ha cominciato a concentrarsi sulle ore, ore misurabili, ore lavorative, e a usare il lavoro in modo più efficiente." Ma in effetti qual è il modo migliore per gestire l'opera di chi ha nelle proprie mani la sussistenza stessa del tempo di un altro individuo e può determinarne la fine? Gli amministrativi che creano sui propri fogli di Excel, gli schemi delle turnazioni dei medici si fermano solo un istante a chiedersi se nascoste in quella griglie non ci siano anche le durate della vite dei pazienti? L'amara scoperta che medici sfiniti e che avevano perso gran parte della propria lucidità erano imprudentemente venuti dal lavoro anche sul casi difficilissimi hai un posto al personale sanitario degli Stati Uniti buttare dei tetti massimi ragionevoli per le durate dei turni. Un cambio di rotta di buon senso, si dirà. Eppure questo cambio di rotta non ha portato praticamente alcun miglioramento come rivelato dallo studio del 2014. Cosa accade quando una miglioria in realtà si rivela completamente inutile? 10

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Succede che, socraticamente, ci accorgiamo di non sapere. Già, sapere di non sapere. Si doveva ammettere di non conoscere ancora quasi per nulla una professione antichissima come quella del medico. I suoi tempi e, come vedremo, la sua comunicazione. Mi torna alla mente un pensiero del principale allievo di Socrate, che sosteneva che “si può scoprire su una persona molto di più da un'ora di gioco che da un anno di conversazione”. E’ vero. Osservando qualcuno confrontarsi con la fatica e l'imprevedibilità del gioco possiamo apprezzare le sue gracilità inconfessate e le sue risorse insospettate. Posso dire per esperienza che quando si aiuta qualcuno a sviluppare il suo potenziale, il gioco può essere uno strumento fondamentale. E allora seguitiamo ad osservare questo gioco e vediamo cosa scopriamo del nostro medico. Lo studio del 2014 dimostrava che, anche riducendo i turni, errori e, ahimè anche decessi, non diminuivano. Ciò ha fatto pian piano emergere una realtà diversa: è vero che durate abnormi del ciclo lavorativo sono assai pericolose ma altrettanto pericoloso si rivela il passaggio del paziente da un medico all'altro. Uno studio sui “medical malpractice” condotto da CRICO Strategies sul periodo dal 2009 al 2013 chiarisce meglio la questione. Ben il 30% degli errori era imputabile a problemi di comunicazione tra il personale sanitario. Purtroppo ancora oggi non esiste alcun protocollo chiaro per passare le informazioni sui pazienti dal medico che lascia al medico che gli subentra e così gran parte dell'informazione sul paziente va irrimediabilmente smarrita e questo a quanto pare ha il medesimo peso della fatica.

“Ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso?” (cit. Italo Calvino) ....................................................................................................................................................................................................

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IL PIZZI(no)

Opinioni e pensieri in libertà

Liturgie del Gran Premio

a cura di Riccardo Pizzi

Un Gran Premio bellissimo e avvincente quello appena conclusosi a Monte Carlo che ha messo in luce le doti dell’amato pilota monegasco Charles Leclerc e fatto entusiasmare i fans della Formula 1 presenti sul circuito.

A Monaco come ogni anno riparte il progetto del prossimo Gp già mentre le squadre di tecnici stanno smontando le tribune. Mentre gli yacht lussuosi di passaggio levano l’ ancora verso altri lidi riprende il singolare brulicare operativo intorno alla “macchina” Gran Premio di Monte Carlo. Un evento dal fascino speciale che riesce a far presa anche su chi di auto e motori non sa nulla. Il Fairmont attrezza le splendide terrazze sulla curva più lenta del campionato per dare ospitalità a centinaia di clienti e appassionati che forse riusciranno proprio in quel punto a scattare una foto incredibile. E’ il momento del relax, dello champagne che si mischia all’odore dell’olio bruciato e’ il momento del rito pagano 12

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IL PIZZI(no) fatto di glamour e gomme che stridono. La città è sparsa di filo di ferro, metallo, residui di gomma, è transennata come sotto assedio e nell’ aria si sente ancora l’odore delle miscele delle auto in gara, ma a Monaco si mixa con quello del mare e i suoni degradano dalla caciara dei motori a quella delle serate nei locali all’aperto. Per chi sta a Monaco il Gp è come una stagione che si ripete puntuale, con le sue liturgie, i piccoli disagi del quotidiano e i grandi momenti di divertimento legati a un evento che per caratteristiche, spettacolarità e collocazione non ha eguali nel resto del mondo.

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———————————————— 47, bd du Jardin Exotique - 98000 Monaco Tel: +377 99 90 81 11 14

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Arte culinaria in Piemonte : se ne parla a MADE IN ITALY

“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Nell' ultima puntata on line, la 237 del 27 maggio parliamo di arte culinaria. Euthalia in greco significa “fiore che sboccia”. Ed è il nome che lo chef Gian Michele Galliano ha

scelto per il suo ristorante di Vicoforte, in provincia di Cuneo, tra le Langhe Monregalesi. Ma non a caso, visto che proprio di fiori e di erbe si parla in questa sua cucina che affonda le radici nell’ambiente montano dove egli attinge ciò che la natura gli offre, seguendo le stagioni. Lo chef Galliano è nostro ospite a “Made in Italy”, in compagnia di Francesca Valentini. Per ascoltare questa e le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it

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MO i TO MO TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione.

L’ingrediente base della pozione di questa edizione: un pizzico di zenitude a Moncalieri

di Silvia Giordanino Cari amici del nostro Mo i TO, a questo “giro”, dato il tema trattato, non possiamo che parlare del vino “da meditazione” per eccellenza…Anche se, in questo caso, non servono presentazioni, a voi: l’Amarone della Valpolicella! Strutturato e ricco di corpo, ma al tempo stesso morbido e perfettamente equilibrato. Il Dalai Lama ci perdonerà, ma questa è anche una riuscita descrizione del Buddismo…

Fino al 9 giugno 2019, presso la galleria " Mostre Marotta" Strada Carpice, 22, a Moncalieri (Torino), in mostra una esposizione dal titolo: " Un trono tra le nuvole: la storia moderna del Tibet attraverso gli occhi del XIII Dalai Lama", è curata da Giovanni Carlo Rocca.

Tibet - Mount Everest | by Göran Höglund (Kartläsarn)

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La narrazione della storia moderna del Tibet dal 1876 al 1933: 57 anni di cammino attraverso l'arte e gli avvenimenti del Tibet. Il progetto dell'esposizione è nato dalla collaborazione tra l'associazione Purple Middle Way e la galleria Mostre Marotta: materiale librario, cartaceo e fotografico d'epoca, oggetti antichi e mobili di cultura tibetana, un ampio patrimonio librario e fotografico, inediti documenti sul Tibet... il tutto per raccontare la meravigliosa storia moderna del Tibet attraverso gli occhi del XIII Dalai Lama la cui vita viene qui narrata da un videodocumentario. Ma non finisce qui...

File:13th Dalai Lama Thubten Gyatso.jpg|thumb|13th Dalai Lama Thubten Gyatso

Thubten Gyatso o Tupten, in tibetano Thub Bstan Rgya Mtsho (Thakpo Langdun, 12 febbraio 1876 –Palazzo del Potala, 17 dicembre 1933) è stato il XIII Dalai Lama del Tibet. La sua importanza per la storia tibetana fu straordinariamente incisiva, al punto che ancora oggi ci si riferisce a lui con l'appellativo di Grande Tredicesimo. Egli firmò la dichiarazione d'indipendenza del Tibet del 4 febbraio 1913. A tal proposito rimangono celebri le sue parole: «Noi siamo parimenti riusciti a tornare nel Nostro sacro e legittimo Paese, […]. Siamo una nazione piccola, religiosa ed indipendente. [...] Per adeguarci al resto del mondo dobbiamo

The Great Renunciation of SiddharthaThe Metropolitan Museum of Art

difendere il nostro Paese. Ognuno dovrà lavorare duramente per salvaguardare e mantenere la nostra indipendenza.» Il Buddismo è una delle religioni più diffuse al mondo ed anche viene seguito, o meglio, praticato, da numerosi opinion leader e vip del mondo occidentale. Non è una vera e propria religione, quanto piuttosto un sistema di pensiero volto alla pace personale e universale. L’esposizione di Moncalieri sta riscuotendo un notevole successo. In vendita anche il libro illustrativo della mostra, il cui ricavato sarà destinato alla realizzazione di un orfanotrofio in Nepal. L'ingresso è libero.

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INCONTRI: Elena Bucci

di Silvia Giordanino

Nota regista, drammaturga ed attrice, sempre straordinaria e credibile in ogni suo ruolo, Elena Bucci è una di quelle talentuose artiste italiane la quale si muove con innata eleganza e leggerezza in quella terra di nessuno che è il fantasmagorico mondo del teatro, dove lo spettatore si fonde con l'attore e l'attore diventa un altro da sé. Fra i più recenti riconoscimenti: Premio Ubu 2016, Premio Eleonora Duse 2016, Premio Hystrio - Anct 2017.

Foto: copyright M_Agus

Sul palcoscenico è generosa Elena Bucci, come lo è in questa intervista, regalando parole ed emozioni che fanno commuovere, sorridere e pensare. Nello spettacolo “In Canto ed in Veglia”, come in uno specchio, lo spettatore si riflette nella rappresentazione, ma non è quello stagno in cui si specchia Narciso, forse potrebbe avvicinarsi concettualmente all’estetica passiva degli specchi di Borges... Ma, essendo una riflessione emotiva e concettuale dal punto di vista della Donna, è piuttosto quello specchio che potrebbe uscire dalla borsa di una delle protagoniste de “ La casa degli spiriti”, capolavoro letterario firmato da Isabel Allende. Perché, veramente, qui impera il Femminile, pur essendo l’improvvisa assenza di un uomo a causare quell’atroce sofferenza che dà il via alla rappresentazione. La Bucci, interpreta, con naturale maestria, diversi personaggi, rivelando le sue doti di imitatrice. Canta e danza, funanbula tra le emozioni che variano nella gamma dei colori sentimentali: dai tenui toni pastello della tenerezza a quelli cupi del dolore.Un grave lutto, non ancora elaborato, conduce la Bucci all'esplorazione della propria e dell’altrui umanità, alla ricerca di un filo conduttore che la guida fino nell'Aldilà. Emma Bonino (Wikipedia) 18

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Il suo spettacolo è come un quadro di Chagall: stessa dimensione onirica, stessa rielaborazione colorata dei sentimenti. Si ritrova in questo artista? Essere paragonati a Chagall per me è un grande complimento. È un pittore che amo molto per quella sua quella cifra stilistica legata al Sogno, essenza della quale secondo me, dovremmo riappropriarci e, per riuscire in questo, dovremmo liberarci dalla costante pressione di ciò che quelli che detengono il potere vogliono da noi, dalle leggi del mercato… Dovremmo poter di nuovo, come un tempo, poter godere delle piccole cose, arrivare ad essere tutt’Uno con la Natura, con la Terra ed il Cielo e ad essere consapevoli di far parte di un’unica Energia, respirando il respiro degli altri, i quali, a loro volta, respirano il nostro.

Foto: copyright M_Agus Foto: copyright M_Agus

Foto: copyright M_Agus

Foto: copyright M_Agus Foto: copyright M_Agus

Non possiamo esimerci dal chiederle: “Dal Canto in Veglia” è frutto dell'elaborazione di un lutto? Effettivamente sono stata colpita da una grave perdita. L’ho affrontata con tutte le armi il mio possesso ed alla fine l'ho portato in scena attraversandolo in ogni sua dimensione per mezzo del mio lavoro che per me è passione allo stato puro ed è l'unica via per me possibile… non potrei vivere altra vita che questa. Nella catarsi del teatro si percepisce lo scorrere di un’Energia in grado di cancellare quella quotidiana assurdità che il potere, nella sua forma più meschina, ci costringe a vivere in modo assurdo ponendoci l'uno contro l'altro. Ecco perché il teatro continua a vivere e perché è nutrimento e rigenerazione. Nella sua scelta registica, il canto assume una pari importanza rispetto al recitato. Come spiega il suo approccio alla drammaturgia in tale senso? Effettivamente mi sono ispirata ai canti della tragedia greca, parte integrante e decisamente ....................................................................................................................................................................................................

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Foto: copyright Vito Pavia

reale. Cerco di spiegarmi meglio: io lavoro su un' intelaiatura e poi inserisco i canti, le parole... nella mia drammaturgia c’è traccia di tutto, ma poi esiste una parte di improvvisazione ed esattamente in quel momento, in quell'attimo di trasformazione, io riesco a sentire che sono tutt'uno con il pubblico. Valicando il confine dell'interpretazione con l'improvvisazione io sono vera. Inoltre, il Sogno ha un ruolo principe ne “In Canto ed in Veglia” ed io ritengo che l'uomo di oggi abbia perso proprio quella parte di sé legata alla sottile connessione con l'invisibile e con l'infinito. Nel mondo intellettuale, politico ed artistico le donne stanno ancora cercando 20

complementare degli spettacoli più antichi, fonte di inspirazione per tutti noi che scriviamo testi per il teatro. Trovo che al mondo manchi il canto anche nella quotidianità. Un tempo si cantava di più. Il canto era un momento di incontro e di risposta l'uno all'altro, persino mentre si lavorava ci si accompagnava con le note attraverso la propria voce. Ho inserito nello spettacolo anche la musicalità dei dialetti, anch’essi riposti nel dimenticatoio della memoria collettiva. Ora che non li utilizziamo più nell'uso della lingua corrente, ci ritroviamo depauperati, senza accorgersene, di una parte espressiva molto importante di noi stessi e delle nostre radici. Come il movimento corporeo trova la propria espressione nel suo spettacolo? È di nuovo un discorso generale, non è solo diretto a chi sta sul palcoscenico. Bisogna "riannodarsi" al movimento...è come se noi fossimo slegati dal nostro corpo. Invece, non esistiamo se non attraverso il corpo e quindi il movimento risulta essere non solo fisico bensì anche cognitivo, sensoriale ed emozionale. Qual’é il segreto del successo di questo spettacolo? Non ci sono formule. E’ un lavoro certosino partorito poi all'istante con emozioni e dolore

Foto: copyright Elena Bucci

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Foto: copyright M_Agus

di far sentire la propria voce. Cosa ne pensa? È incredibile come la questione femminile sia ancora criticamente attuale. Intendo questo: quando porto in giro i miei spettacoli spesso le persone, facendomi i complimenti, mi domandano di chi sia la regia. Ma…insomma…io sono la regista! Ecco, questo genere di mentalità, estremamente diffusa, rende vacillanti i diritti delle donne e vacui i tentativi di coloro i quali si battono per gli stessi. Tempo fa ho fatto parte di un cast europeo per un film straniero. Le altre attrici si erano alquanto stupite del fatto che regista, tecnici, sceneggiatori, insomma, tutti coloro che rivestivano un ruolo in qualche modo decisionale per la realizzazione dell'opera erano uomini. Soprattutto in Italia esiste ancora una forte predominanza del maschile nei ruoli apicali in tutti gli ambienti. Quello della donna, alla fine, risulta essere un destino sconcertante perché, nonostante l'impegno, nonostante i risultati ottenuti, siamo sempre considerate “un gradino più basso”, siamo relegate in un’eterna “serie b”, senza che ci venga data la possibilità di salire. Sembrava si fossero fatti passi in avanti, invece poi, tirando le somme, pare proprio di no… Quale è stata la sua evoluzione professionale e quali sono i progetti? La vita di un artista è in continua mutazione: oggi non sono la stessa di ieri…vale per tutti, certamente, ma noi attori, registi, drammaturghi portiamo in scena il Tempo…Ciò che serve sapere su di me si può trovare sul web o sul sito della mia compagnia Le Belle Bandiere (www.lebellebandiere.it)…per le emozioni che vorrei condividere con voi….vi invito a teatro! .....................................................................................................................................................................................................

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MONACO MOUSETRAP CAR GRAN PRIX: a vincere non è solo la fantasia...

Potrebbe essere la classica scenetta dei cartoni animati degli anni Sessanta, dove il Gatto Silvestro insegue Tom e Jerry, una sorta di gara all'ultimo topolino da inseguire, se l'obbiettivo della MONACO MOUSETRAP CAR GRAND PRIX fosse quello di catturare i simpatici e veloci roditori grazie alla solita esca del formaggio. Ed invece no, qui si tratta di utilizzare il principio che muove la trappola per i topi, quella famosa molla a scatto, per stimolare i giovani a creare, con l'aiuto del loro professore, prototipi in grado di muoversi rapidamente per una certa distanza e nel minor tempo possibile.

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Come di consueto alla sesta edizione della singolare competizione ideata dall'ing. Marco Casiraghi, hanno partecipato studenti tra i 14 ed i 18 anni. Tuttavia non sono molti gli istituti scolastici ad aver colto l'opportunità nonostante a concorrere quest'anno c'erano e ragazze provenienti dall'Usa, Italia, Francia e Monaco. Alla finale, organizzata nel tunnel Riva, a qualche metro dai Paddock Club di Formula 1, sono stati impalmati i creatori delle macchinine più performanti. L'iniziativa, nata sotto l’Alto Patronato di Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II, ha permesso allo stesso sovrano di assistere anche alla premiazione che, come al solito, è stata molto animata visto il coinvolgimento delle 7 scuole qualificate. Con un evento ludico come questo, la scienza, la fisica e la meccanica sono brillantemente messi in pratica e per i 21 studenti un momento indimenticabile perché, oltre ad essersi confrontati tra loro, hanno anche avuto il privilegio di incontrare piloti di Formula 1 prima della finale, come ospiti dell’organizzazione durante tutto il weekend del Gran Premio di Formula 1. A margine dell'evento, una splendida DALLARA Fo.To_Camera_Fan in delirio al concerto dei Beatles al Vigorelli di Milano, 24 giugno 1965. Archivio Publifoto Stradale è stata esposta nel Tunnel Riva accanto agli omonimi meravigliosi motoscafi. Insomma, un'esperienza da ricordare per tutti, non solo per i partecipanti ma anche per i numerosi spettatori. Per saperne di più sulla competizione cliccare qui Foto: copyright Andrea Cabiale

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Gran Premio di Formula 1: ritorno in immagini glam, sport e chic...

a cura di Marco Piovanotto

Auto, VIP e feste esclusive. A quanto pare chi afferma che le persone affollano il Principato di Monaco sono poco interessate alla gara ma attirate dalle feste che si rincorrono sul porto, negli hotel, sui terrazzi e per la strada, non ha torto. E la dimostrazione che questo è quanto accade a Monaco, sono il gran numero di attori, personalità e personaggi che continuano a popolare la pit lane, il parterre alle sfilate all'Amber Lounge dove, tra le ospiti, splendono gli angeli di Victoria's Secret, attrici come Pamela Anderson, Principi e Re (Carl Gustav e Carl Philip di Svezia,) Lapo Elkann...

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Insomma, il tapis rouge della settimana appena trascorsa vale la pena ricordarla con queste foto esclusive del fotoreporter Marco Piovanotto, autore anche degli scatti presi sul bordo pista che pubblichiamo per tutti i nostri lettori appassionati di questo sport emozionante. Un Gran premio, questo, che sarĂ ricordato per molte ragioni ed anche per aver reso omaggio alla memoria del tre volte campione Niki Lauda scomparso il 20 maggio

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SALUTE & BENESSERE

PHAM Monaco: l'association de référence en Principauté

De toute récente constitution l’Association Phlébologique Monégasque est une association à but non lucratif en synergie avec l’activité de Chirurgie Vasculaire à orientation Phlébologique, présente au sein du Centre Hospitalier Princesse Grace de Monaco. PHAM a pour objet le développement et la promotion de la recherche scientifique, la formation, la coopération internationale, sur le thème de l’Insuffisance Veineuse Chronique (IVC) des membres inférieurs. Il s’agit d’une affection fréquente dans les pays industrialisés ; d’après les données épidémiologiques, elle serait présente chez 30 à 40 % de la population générale. Cette maladie fonctionnelle présente des complications potentiellement sévères, des implications esthétiques importantes, un coût sanitaire ainsi que social significatif. C’est pour cette raison que le conseil directif de l’association, basé à Monaco et présidé par le docteur Gianvittorio Tommasi, souhaite privilégier de façon prioritaire la prévention et la gestion des aspects sociaux-humanitaires en collaboration avec l’Ecole, l’Université et la Société. Les principaux axes dans les mois à venir seront orientés vers le développement d’une campagne de prévention à travers l’organisation de conférence, Workshops, information scientifique en relation aussi avec d’autres associations actives sur la Principauté. Pour plus de renseignements, partenariat, demande d’adhésion, dons, contacter le secrétariat de l’Association au +33 6 15 70 24 49, ou www.pham-monaco.com. 26

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Monaco Solar & Energy Challenge: sempre più in...

Monaco Solar & Energy Challenge

Manca un mese eppure l'entusiasmo è già alle stelle per la sesta edizione del “Monaco Solar & Energy Challenge”, evento sportivo organizzato a zero impatto carbone e senza alcun impiego di combustibili fossili, che si svolge dal 2 al 6 luglio nella baia del Principato, proprio di fronte allo Yacht club monegasco, sede dell'iniziativa. Al momento sono iscritti, © David Nivière in rappresentanza di 15 Paesi, ben 33 team distribuiti nelle tre categorie (19 nella Solar, 8 nella Energy e 7 nella Offshore). A difendere i colori dell'Italia sono in gara: BLUE.E Matrix dell’Università di Bari nella Solar Class; nella Offshore Class il Politecnico di Milano insieme al battello Anvera Lab del cantiere Anvera di Misano Adriatico (Ravenna). Oltre alle gare, i vari giovani che comporranno i team iscritti all'iniziativa, parteciperanno al termine di ogni giornata anche ad alcuni Tech Talk (aperti al pubblico) a cui interverranno diversi esperti del settore. Le competizioni, invece, patrocinate dallo stesso Yacht Club di Monaco, la Fondazione Principe Alberto II di Monaco e l’Union Internationale Motonautique sono calendarizzate le mattinata e suddivise per categorie: la Solar Class, la Energy Class (con imbarcazioni spinte da qualsiasi fonte di energia (pulita) e la Offshore Class. In quest'ultimo specialità qui sono raggruppati i natanti realizzati dai progettisti in collaborazione con cantieri, e a bordo possono salire, oltre al timoniere, anche due passeggeri invitati a percorrere 26 miglia sottocosta, da Monaco a Ventimiglia andata e ritorno. Nota di merito anche alla Energy Class, che dallo scorso anno permette di confrontare le prestazione delle imbarcazioni alimentate da diverse energie pulite ( elettricità, idrogeno, aria compressa,...): tra questi anche il catamarano One Design che misura 5 x 2,50 metri e 250 kg. Sarà infine interessante vedere gli studenti provenienti da università di tutto il mondo che dovranno installare, sulle 8 barche iscritte, non solo il posto di pilotaggio, ma anche il sistema di propulsione, nonostante tutti si siano indirizzati esclusivamente a quello alimentato dall’idrogeno. Staremo a vedere chi avrà la meglio... .....................................................................................................................................................................................................

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Lions Monaco: 150 sacchi a pelo per gli indigenti a Nizza

Dopo il lancio del progetto "LUNETTES POUR TOUS" - ancora in corso fino al 14 giugno prossimo, come abbiamo indicato nel nostro articolo accessibile cliccando qui -, alcuni membri del direttivo del club LIONS di Monaco sono scesi in campo al fianco dei volontari dell'associazione Les Anges Gardiens de Monaco. L'occasione è stata la consueta missione di beneficenza in notturna a Nizza, durante la quale sono stati donati non solo le consuete derrate alimentari e beni di prima necessità, ma anche 100 sacchi a pelo acquistati dal club monegasco. Molti i momenti emozionanti e tante le persone indigenti che sono accorse a ritirare quello che potevano per sopravvivere. Mai come in questo caso il motto dei Lions WE SERVE è stato più appropriato.

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Croce Rossa di Monaco: al lavoro anche al Gran Premio Dal 1950, la Croce Rossa monegasca affianca

l’Automobile Club di Monaco per presiedere la sicurezza delle gare automobilistiche, E come ogni anno, un grande dispiegamento di primo soccorso viene stato schierato anche per garantire la sicurezza di tutti, in appoggio non solo al corpo dei vigili del fuoco, polizia e dei Carabinieri del Principe ma anche ai medici, infermieri e i commissari di gara. Questa edizione, a differenza delle altre, ha permesso di allargare la cooperazione anche in notturna: "Per il primo anno, lo staff della Croce Rossa monegasca (CRM) ha fornito le guardie le sere di venerdì e sabato con i vigili del fuoco [...] e ha funzionato molto bene", dice Claude Fabbretti, coordinatore principale della CRM. In tutto, sono stati impiegati 320 volontari per cinque i giorni (Formula E e Gran Premio di Formula 1) per un totale di oltre 10040 ore di lavoro. Inoltre una squadra supplementare si è aggiunta la domenica durante la gara di Formula 1, e 250 persone con 16 ambulanze mobilitate. "Abbiamo effettuato 148 interventi in otto settori, impiegato 22 ambulanze e sette guardiani notturni presso la caserma dei pompieri. Alla fine, sono molto soddisfatto del risultato e del maggiore spirito di collaborazione caratterizzata dalla facilità degli interventi e cure d'urgenza ", ha aggiunto Fabbretti. Inoltre, condivisi tra i responsabili dei 8 settori interessati le informazioni relative alla logistica ed allo scambio di dati trasmessi per vie informatica, permettendo di sopperire alle limitazioni delle comunicazioni radio sempre difficili durante le gare. Particolarmente apprezzata, anche questa volta, la visita del Sovrano di Monaco e della Consorte : "È un bellissimo riconoscimento. Il fatto che il nostro Principe saluti individualmente i volontari è per noi un momento importante visto il coinvolgimento di tutti in questa missione quotidiana in seno alla Croce Rossa". Debby, infermiera professionale e volontaria della Croce Rossa belga (fiammingo) ha affermato: "Ho partecipato al mio primo Gran Premio di Monaco nel 2003 e negli ultimi cinque anni qui non manco mai. Con il tempo, ho familiarizzato con molte persone e trovo immenso piacere esserci. È bello poter dare il proprio contributo circondati da un ambiente così internazionale ". .....................................................................................................................................................................................................

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HEBDO-AGENDA DE MONACO

Exposition Ombre d'Azur, transparence jusqu’au 3 novembre prochain. Le projet d’Ettore Spalletti (né à Cappelle sul Tavo dans la province de Pescara, en Italie, en 1940) a été réalisé spécialement pour les espaces de la Villa Paloma – à travers un parcours constitué de trente œuvres réparties en sept environnements sur les trois étages du bâtiment. NMNM - Villa Paloma. Renseignements : +377 98 98 19 62

Musée océanographique de Monaco : "L’Odyssée des tortues marines" : la grande aventure des tortues se raconte dans un nouvel espace permanent de 550m2 à ciel ouvert. Renseignements : +377 93 15 36 00 Musée océanographique de Monaco : Exposition photos en Salle de Conférences " Mission Badu – Explorations de Monaco". Renseignements : +377 93 15 36 00 Jusqu’au dimanche 29 septembre, Nouveau Musée National de Monaco - Villa Sauber : Exposition "Step by Step, Un regard sur la collection d’un marchand d’art". Renseignements : +377 98 98 91 26 Jusqu’au dimanche 3 novembre, Nouveau Musée National de Monaco - Villa Paloma : Ettore Spalletti "Ombre d’azur, transparence". Renseignements : +377 98 98 48 60 Jusqu’au mardi 15 octobre, Les Grands Appartements du Palais Princier : Exposition inédite, "Monaco, 6 mai 1955. Histoire d'une rencontre" qui retrace la première rencontre de Grace Kelly avec le Prince Rainier III de Monaco, organisée par les Archives du Palais Princier et l'Institut audiovisuel de Monaco. Renseignements : +377 93 25 18 31 Jusqu’au dimanche 29 septembre, Nouveau Musée National de Monaco - Villa Sauber : Exposition "Step by Step, Un regard sur la collection d’un marchand d’art". Renseignements : +377 98 98 91 26 Jusqu’au lundi 3 juin, Espace Diaghilev - Grimaldi Forum Monaco : Top Marques Monaco 2019. Renseignements : +377 97 70 12 77 Samedi 1er et dimanche 2 juin, Stade Louis II : Challenge Prince Albert au sabre (cadets). Renseignements : +377 92 05 40 78 Samedi 1er et dimanche 2 juin, Jardin Exotique : 3ème édition "Le Jardin Exotique en fête", animations pour enfants (balades à poney, jeux géants, grand jeu Interactif, exposition-vente de plantes succulentes... Visites du Centre Botanique et conférences en Salle Marcel Kroenlein). Renseignements : +377 93 15 29 80 Samedi 1er juin à 20h30, Espace Léo Ferré : Concert des Négresses Vertes. Renseignements : +377 93 10 12 10 Lundi 3 juin à 13h, Bibliothèque Louis Notari : E-formation/nouveau site Internet de la médiathèque de Monaco. Renseignements : +377 93 15 29 40 Lundi 3 juin à 19h, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Concert par Troy Von Balthazar (rock indépendant). Renseignements : +377 93 15 29 40 Lundi 3 juin à 19h30, Auditorium Rainier III : Conférence-débat "Résilience et Littérature" par Boris Cyrulnik. Renseignements : +377 93 10 84 00 Lundi 3 juin à 20h, Théâtre des Variétés : "Chimères"par la Compagnie Contraste 6. Renseignements : 06 13 86 18 43 Mardi 4 juin à 20h, Théâtre des Variétés : Tout l'Art du Cinéma - projection du film "Volver" de Pedro Almodovar, organisée par l'Institut audiovisuel de Monaco. Renseignements : +377 97 98 43 26 Mercredi 5 juin à 18h30, Maison de France : Cycle Culture et Francophonie 2019 : Conférence sur le thème "Yves Klein et le blues d'Icare" par Christian Loubet. Renseignements : +377 93 25 21 64 Mercredi 5 juin de 14h à 15h30, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Princesse Caroline : " Je crée mes mandalas" (dès 7 ans). Renseignements : +377 93 15 22 72 Mercredi 5 juin de 14h à 15h30, Médiathèque de Monaco - Ludothèque : " Et si on bricolait… pour la fête des pères ". Renseignements : +377 93 15 22 74 Jeudi 6 juin à 19h30, Méridien Beach Plaza : Dîner gourmand de solidarité organisé par l’Association Monaco Italia Hub, Sous le Patronage de l'Ambassade d'Italie à Monaco et en collaboration avec l'Académie italienne de la cuisine. Renseignements : +33 (0)677065238 32

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