QE-MAGAZINE WEB #1 Anno 4 - 24 gennaio 2019
© Manuel Vitali – Direction de la Communication
Edito
QE-MAGAZINE #01 24 gennaio 2019
"La sicurezza è il cemento che fortifica questo paese" ha detto il direttore della Pubblica Sicurezza del Principato di Monaco, Riccardo Marangoni, in occasione della cerimonia inaugurale del nuovo anno organizzata alcuni giorni fa nella grande sala del Museo Oceanografico. Ed in e fetti, come dargli torto? A Monaco, dove vivono in armonia 137 nazionalità, è rassicurante sapere che tutto è a misura d'uomo. Del resto i numeri lo dimostrano: ad esempio la criminalità generale è diminuita di oltre il 10% (1.045 contro 936) mentre ci sono stati 26 furti in appartamenti denunciati, 3 in meno rispetto all'anno precedente. I semplici furti, ancora meglio, sono passati da 233 a 170, così com'è diminuita pure l'attività internazionale, vedi le comunicazioni con l'Interpol passate da 99054 a 84640 nel 2018. Questi risultati potrebbero sembrare normali, ha spiegato il responsabile della sicurezza monegasca, ma in realtà sono ottenuti grazie al lavoro quotidiano di 554 uomini e donne impiegati nella Sicurezza pubblica. E, aggiungiamo noi, dal senso civico dei cittadini che qui vivono e lavorano. Monte Carlo, del resto, non è esente da fenomeni di delinquenza occasionale ed accogliendo ogni giorno oltre 36 mila lavoratori frontalieri, ed il fatto che ci siano più di 100 mila veicoli in entrata ed uscita non può non generare una serie di ri lessioni. Anche sull'impatto ambientale e sulla qualità della vita dei residenti. Ma questo è un altro problema che non a frontiamo qui. Di sicuro è grazie alla forza pubblica di Monaco che si deve la certezza di essere protetti, con gli oltre 837 telecamere di sorveglianza disseminate in tutta la città, accese 24 ore su 24 nel fine settimana e nei giorni festivi inclusi. D'altro canto, come ogni cosa, è necessario essere sempre più performanti e l'amministrazione della 'Sûreté Publique', come ha dichiarato Marangoni, non è da meno con l'attuazione del Piano 2020, di cui il 2018 ha visto la realizzazione di 9 nuove disposizioni delle 20 in programma. La sfida più importante, che prescinde però dai confini geografici del Principato di Monaco, riguarda comunque il controllo dei lussi d'informazioni legati ad internet e i social network: la privacy dei dati, la cybercriminalità, così come la di fusione d'immagini pedo-pornografici, anche a danno dei minori, devono essere monitorati con strumenti più moderni. Sempre secondo quanto dichiarato dall capo della Sicurezza Nazionale monegasca, che conta anche sulla collaborazione delle varie forze di polizia in capo alla vicina Francia e dell'Italia, l'importante è non deludere il Sovrano, il Principe Alberto II di Monaco il quale, presente anche lui, come ogni anno, alla cerimonia degli auguri, si è felicitato dei risultati comunicati. Il Principe inoltre, con l'occasione, ha voluto indicare come sia fondamentale la sensibilizzazione dei giovani ad una guida responsabile, visto il numero crescente di conducenti di veicoli fermati in stato di ubriachezza. Ed infine, probabilmente riferendosi al cosiddetto 'A faire Rybolovlev '( il miliardario russo titolare della squadra di calcio nazionale, l'AS Monaco, coinvolto in una serie di querelle sfociate in denunce di diverso ordine e grado), il Sovrano ci ha tenuto, ancora una volta, a ria fermare "solennemente che, nel nostro Stato di Diritto, ci sono dei principi intangibili di cui mi aspetto il rispetto assoluto, come la presunzione d'innocenza ed il segreto d'istruzione". Averlo sottolineato con forza in questa occasione, ci pare, sia un forte segnale che Monaco, nonostante sia un Principato con pochi abitanti, non sia esente dall'applicazione e l'imparzialità della legge, a garanzia e tutela della cittadinanza tutto. Saperlo, come primo messaggio d'inizio anno, rassicura davvero tutti... Gentili lettori di QE-MAGAZINE , vi ricordiamo che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta. Gli arretrati fino al 2018, invece, sono pubblicati sul sito QE-MAGAZINE.COM e su issuu.com/ampmonaco
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QE-MAG@ZINE #01 24 gennaio 2019 Sommario
PAG 4 Nominato un nuovo Consigliere interministeriale: Albert Croesi //
Rapporti franco monegaschi: la commissione transfrontaliera sulla cooperazione si riunisce a Monaco // Sanità: bilancio positivo e nuove prospe ive e servizi previsti per il 2019 // Il Principato di Monaco rende operativo il suo 'Conseil du Patrimoine' // Comune di Monaco: in a esa delle elezioni... // MEB: Guillaume Rose nominato dire ore esecutivo
PAG 10 Celebrazioni principesche per San Sebastiano...// Sono solo parole: FUGGIRE
Il PIZZI(no)
PAG 14 ADRIAN PAG 16 ZANZIBAR: appunti di un viag io indimenticabile // GRANDI MOSTRE : se ne parla a MADE IN ITALY
PAG 18 MOiTO MO TO: Ingredienti base della pozione di questa edizione: l’Arte Moderna presso la GAM, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino // INCONTRI: Giovanni Tesio // DANTE ALIGHIERI MONACO: da Leonardo alla musica di Eugenio Allegri
PAG 24 43a edizione del Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo: lustrini e spe acoli straordinari
PAG 27 Rallye, ma che passione!
PAG 28 Journée Mondiale des Lépreux
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www.fishow.org
FISHOW supporta PASSION SEA
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PAG 32 HEBDO-AGENDA DE MONACO AGENDA DE MONACO
www.passionsea.com
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#01 24 GENNAIO 2019 24 GENNAIO 2019
Nominato un nuovo Consigliere interministeriale: Albert Croesi
©Direction de la Communication / Manuel Vitali
E' stato presentato ufficialmente, lo scorso 17 gennaio, una nuova figura amministrativa monegasca, il Consigliere interministeriale del Ministro di Stato, creato per negoziare tra le richieste della cittadinanza e le problematiche inerenti ai servizi offerti dal governo (vedi alloggiamenti demaniali principalmente). Se così facendo la catena tra la fonte ed il solutore si allunga, è anche vero che concentrare su una sola carica competenze specifiche potrebbe agevolare le soluzioni che fanno capo alle varie strutture monegasche incaricate. Il ruolo di 'responsabile dell'ambiente di vita e delle relazioni con gli utenti' è stato assegnato al monegasco Albert Croesi, presentato ufficialmente alla stampa al fianco del Ministro di Stato Serge Telle, di Jean Castellini, Consigliere Governo - Ministro delle finanze e dell'economia - e di Robert Colle, Segretario generale del governo. Mancava al tavolo, invece, Marie-Pierre GRAMAGLIA, Consigliere di Governo - Ministro di Governo per le infrastrutture, l'ambiente e l' urbanismo. "Questa funzione, voluta dal Sovrano risponde al desiderio del governo di essere più attento alle esigenze dei monegaschi e residenti, e mira a migliorare la loro vita quotidiana così come facilitare le relazioni tra lo Stato e gli amministrati", ha affermato il Ministro Serge Telle che intende avvicinarsi, come esecutivo, alle esigenze della popolazione interessata alla normativa la cui applicazione che ora si ritrova ad avere un sostegno supplementare. Di suo, Albert Croesi, ha già una discreta esperienza maturata come incaricato nel trasferimento che, in pochi mesi, ha interessato le 300 famiglie residenti negli immobili demaniali del complesso Les Jardins d'Apolline, e quelli (69 famiglie in tutto) della residenza Helios. Come interlocutore privilegiato per tutte le questioni relative all'ambiente di vita, Croesi farà da staffetta con i servizi di Stato, con l'obiettivo di soddisfare al meglio le preoccupazioni degli utenti: "Mi piacciono le persone e mettermi al loro servizio, sono certo, non significherà solo prendere atto di lamentele. Anzi è probabile che il loro punto di vista ci aiuterà a vedere le cose in maniera diversa, permettendoci di migliorare le nostre attività intraprese per il loro benessere" ha concluso il neo Consigliere che, fin da subito ha comunicato le sue coordinate per diffusione immediata (00377 98989855, email ac@croesi.mc). Un buon segno che lascia presagire una disponibilità e grandi vedute d'insieme, si direbbe... 4
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Rapporti franco monegaschi: la commissione transfrontaliera sulla cooperazione si riunisce a Monaco Si è svolta lo scorso 11 gennaio, presso il Ministero di Stato, l'ottava riunione della commissione transfrontaliera sulla cooperazione franco-monegasca creata per trattare tematiche come affari sociali, salute, pianificazione ed ambiente che accomuna entrambi i paesi. A parteciparvi, un nutrito gruppo di esperti, rappresentanti istituzionali e diplomatici che hanno approfondito, tra i principali temi in programma, l'annosa questione della gestione dei diversi mezzi di trasporto che fanno servizio tra i due i due stati, all'origine delle preoccupazione delle autorità nazionali impegnate a trovare miglioramenti attraverso l'eventuale apertura della bretella d'uscita dell'autostrada di Beausoleil; e la pianificazione degli incroci sulle strada metropolitana 6007, meglio nota come la Moyenne Corniche. Questo è quanto si evince dalla nota congiunta diffusa dalla Direzione della comunicazione monegasca trascritta in lingua originale qui di seguito. La huitième réunion de la commission locale transfrontalière de coopération francomonégasque s’est tenue le 11 janvier 2019 au Ministère d’État de la Principauté de Monaco.
Créée en 2005, cette commission a lieu annuellement en alternance à Monaco et à Nice. Elle a vocation à traiter les questions de voisinage entre la Principauté de Monaco et les collectivités territoriales des AlpesMaritimes, notamment en matière d’affaires sociales, de santé, de transport, d’aménagement et d’environnement dans l’esprit de la « communauté de destin » qui anime les deux pays.La réunion était co-
©Direction de la Communication/Michael Alesi
présidée par S.E. M. Serge Telle, Ministre d’État de la Principauté de Monaco, S.E. Mme Marine de CarnéTrécesson, Ambassadrice de France à Monaco et M. Georges-François Leclerc, préfet des Alpes-Maritimes. La délégation monégasque comprenait notamment les membres du Gouvernement Princier. La délégation française était composée de représentants de l’Ambassade de France à Monaco, de la préfecture des Alpes-Maritimes et d’élus. Parmi les sujets à l’ordre du jour, la question de la desserte de Monaco, qui est une préoccupation centrale pour laquelle les autorités ont examiné ensemble les possibilités d’amélioration, a été abordée. A ce titre, les avancées concernant la réouverture de la bretelle de sortie d’autoroute de Beausoleil ont été évoquées, de même que celles relatives aux aménagements de carrefours sur la moyenne corniche. Les échanges ont également porté sur des modes de transport alternatifs tels que la création d’une liaison maritime et sur l’amélioration de la coordination des services nationaux de police et de gendarmerie en matière de gestion de la circulation aux heures de pointe. En outre, la commission a eu des discussions constructives sur le projet d’aménagement de la carrière de la Cruella, sur le logement des actifs ou encore sur la mise en œuvre du télétravail pour les salariés d’entreprises monégasques résidant en France. La commission a salué la bonne avancée des aspects techniques de la sécurisation du tunnel Rainier III et les délégations se sont mises d’accord sur l’accélération de sa validation au niveau gouvernemental, pour améliorer la sécurité des voyageurs. Différents sujets concernant les activités développées par des entreprises de la Principauté sur le territoire français ont également été discutés, de même que l’intégration de l’institut de formation en soins infirmiers de Monaco au sein de ParcourSup pour l’année 2019-2020. La commission s’est réjouie de la bonne mise en œuvre du partenariat dans le domaine du numérique signé en 2015 entre la Principauté de Monaco et la Métropole Nice Côte d’Azur et a évoqué d’autres projets de coopération transfrontalière.
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Sanità: bilancio positivo e nuove prospe ive e servizi previsti per il 2019
Nel corso della consueta cerimonia di auguri organizzata alla presenza di SAS il Principe Alberto II di Monaco, del Ministro di Stato Serge Telle e del Consigliere-Ministro degli Affari Sociali e della sanità, Didier Gamerdinger, la direttrice del Centro Ospedaliero Principessa Grace (CHPG ), Benoîte de Sevelinges,ha espresso la sua valutazione sull'andamento del complesso ospedaliero ponendo particolare enfasi sulle attività svolte nell'anno appena terminato. In particolare, ha evidenziato come, per la maggior parte dei servizi medicali effettuati, c'è stato un tasso d'impiego superiori al 90%; oltre 80.000 pazienti sono stati trattati a CHPG almeno una volta e di questi, quasi 200 (cioé lo 0,025%) hanno ha scelto di fare anche un check-up completo. Inoltre il 99,8% dei pazienti ritiene che l'assistenza ricevuta sia buona, molto buona, uniforme o eccellente. Da un punto di vista sociale, Benoîte de Sevelinges ha accolto con particolare favore la generosità del governo monegasco che si è speso per creare un piano pensionistico integrativo ed un
© Michael Alesi
adeguamento salariale, ora completato, a favore dei salariati. In termini di progetti, il 2018, secondo quanto ha affermato la Sevelinges, 36 anni, a capo del CHPG, dopo la reggenza di Patrick Bini, il 2019 si parte dei buoni presupposti, a cominciare dalla passata firma del Patto Nazionale per la transizione energetica siglata il 18 aprile. In termini di lavori, il nuovo anno vedrà, in primo luogo, la messa in servizio del Centro per la trasfusione di sangue ed un nuovo laboratorio per l'analisi del sangue, battezzati Centre de Transfusion Sanguine e Centre de prélèvement du Laboratoire che saranno inaugurati a fine mese dal Sovrano. In termini d'infrastrutture, prima dell'estate, dovrebbe entrare in funzione un ulteriore servizio diagnostico installato in nuova stanza di radiologia interventistica, per consentire al CHPG di sviluppare nuove tecniche a beneficio dei pazienti. Infine, per fine anno è prevista l'apertura del nuovo reparto di consultazioni all'interno del padiglione Louis II, nel quale saranno riunite, in strutture più funzionali, le specialità di chirurgia digestiva, epatogastroenterologia e urologia . Inoltre, come 6
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avevamo anticipato, il 2019 sarà finalmente l'anno del digitale, con un progetto d'implementazione e revisione globale del sistema informativo che inizia a prendere vita con il nome di e-CHPG. Infine Benoîte de Sevelinges ha reso omaggio al suo predecessore, Patrick Bini, per l'impeccabile gestione della struttura ospedaliera che ha permesso di procedere alla sua modernizzazione anche prima dei tempi previsti. A margine della riunione, rileviamo anche l'intervento di SAS il Principe Alberto II di Monaco, di cui riportiamo la parte conclusiva in lingua originale: ...Je veux aussi saisir l’opportunité que m’offre cette cérémonie des vœux pour rappeler l’évolution rapide de nos besoins en équipements pour personnes âgées, liée à l’allongement de la durée de vie. Les femmes de notre pays ont une longévité exceptionnelle et celle des hommes s’affirme. Nos besoins en EHPAD sont évidents. Mon Gouvernement travaille très activement sur ce dossier à ma demande et je peux vous assurer que votre Conseiller de Gouvernement-Ministre, Monsieur GAMERDINGER, mesure combien cette priorité me tient à cœur. Mais il nous faut aussi la sagesse de continuer à œuvrer au maintien à domicile le plus longtemps possible, en particulier pour les couples. L’hospitalisation à domicile, les soins à domicile sont indispensables et rejoignent, au demeurant, les aspirations de nos aînés en quête de préservation d’autonomie. Il n’en reste pas moins que l’agencement de ces organisations est complexe, lourd et ne doit pas s’opérer au détriment de l’accompagnant du malade ou de la personne âgée. Permettez-moi, enfin, de saluer les efforts consentis aussi pour la mise en place de l’e-santé. Tirons-en le meilleur et veillons à préserver la relation humaine dans l’accompagnement médical. En un mot, à vous tous, soignants, accompagnants, mais aussi gardiens des grands équilibres de notre hôpital dont nous sommes fiers, très heureuse année 2019 au service du malade, de la personne âgée ou de la parturiente qui attendent toujours le meilleur de vous-mêmes et dont la guérison ou le sourire est la plus belle des récompenses. Je vous remercie.
Il Principato di Monaco rende operativo il suo 'Conseil du Patrimoine'
Preservare il patrimonio urbano nazionale © Manuel Vitali / Direction de la Communication è uno degli obbiettivi della recente Ordinanza del Sovrano n° 6.708 dell'11 dicembre 2017, legge che ha promulgato l' Instituto del Patrimonio, organismo responsabile alla conservazione e la valorizzazione del patrimonio nazionale. Tra le attività del Consiglio del patrimonio presieduto da Rainier Boisson e composto da altri dieci i membri, ci sarà anche quella di "formulare proposte per orientarsi o migliorare identificazione, protezione, conservazione, promozione, valorizzazione e trasmissione a generazioni future del patrimonio nazionale ". Del resto, in un paese costretto dalle sue piccole dimensioni e costantemente ricostruito, case, palazzi e la conformazione urbanistica del passato rappresentano una priorità per il governo. Tanto che il Ministro di Stato Serge Telle, ha voluto sottolineare come " uno Paese con una piccola dimensione territoriale, com'è il caso del Principato, deve vigilare per preservare ciò che lo rende unico in un mondo che cambia rapidamente". ....................................................................................................................................................................................................
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Comune di Monaco: in a esa delle elezioni...
Crédit photo : Mairie de Monaco
I monegaschi, ogni 4 anni, sono chiamati alle urne per eleggere i 15 membri della Giunta comunale. Straordinariamente dal 1991 il farmacista Georges Marsan, prima come consigliere e poi, dal 2003 nelle vesti di Sindaco, si avvia al suo quinto mandato per le elezioni comunali previste il 17 marzo prossimo. In attesa, e come consuetudine, lo scorso 21 gennaio, la stampa locale è stata invitata al consueto appuntamento d'inizio anno per stilare un bilancio delle attività in corso e per ringraziare i media, all'origine del successo dell'azione pubblica a servizio dei monegaschi e dei residenti:"Jean Nohain, pioniere della televisione francese, sosteneva che il successo è dato da sapere, dal saper fare e molto dal « faire-savoir »" ha sottolineato Marsan che, affiancato da alcuni i membri della giunta (- Marjorie Crovetto-Harroch, Jacques Pastor, Nicolas Croesi, André J. Campana, Charles Maricic, Henri Doria, Axelle Amalberti-Verdino et Karyn Ardisson-Salopek), ha voluto ricordare inoltre i principali progetti in corso in questi mesi. Tra i più importanti è stata evocata, per la transazione numerica, la dematerializzazione relativa ai documenti delle gare d'appalto e la creazione di un portale web dedicato alle famiglie, entrambi operativi dall'inizio di febbraio. Inoltre, dato il successo del centro sportivo Hercule Fitness Club, assicurata la predisposizione di un ulteriore spazio all'aperto, chiamato la Pergola, riservato ai corsi di fitness all'aperto. Sempre Marsan ha ricordato poi che alla gestione della biblioteca Princesse Caroline-ludoteca si è aggiunta anche quella della Mediateca. Continua, infine, l'impegno comunale a favore dello sviluppo sostenibile con l'acquisto di ulteriori veicoli elettrici a completamento della flotta già disponibile. L'apertura dei nuovi locali del Club le Temps de Vivre - che prossimamente raggiungeranno quelli del Foyer Sainte Dévote - ed il concerto del gruppo Hyphen Hyphen, previsto all’Espace Léo Ferré il 29 marzo prossimo, hanno completato il quadro delle iniziative di questa giunta entusiasta e nuovamente pronta a nuove sfide. Aspettando le prossime elezioni, ovviamente... 8
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MEB: Guillaume Rose nominato dire ore esecutivo In occasione della 34a edizione dell'incontro degli associati del Monaco Economic Board, meglio noto come il Rendez-Vous des Adhérents il Presidente Michel Dotta, davanti ad una ricca platea composta da oltre 330 operatori economici del Principato di Monaco, ha tracciato un sintetico bilancio dell'attività svolte nell'anno appena trascorso e annunciato, fin da ora, che il prossimo 31 marzo, dopo la consueta assemblea generali, si celebreranno i 20 anni del Monaco Economic Board, con una soirée prevista allo Yacht Club monegasco. Elencate poi le maggiori operazioni all'estero in programma come il viaggio a Nuova Delhi, organizzato dal
2 al 6 febbraio in occasione del viaggio ufficiale del Sovrano; la missione a Vienna dal 13 al 15 maggio, seguita da quella a Bucarest dal 5 al 7 novembre; oltre che numerose attività promozionali a Madrid, Francoforte ed infine a Rostov sul Don, in Russia. Inoltre il Presidente Dotta ha approfittato per comunicare che, a capo dell'entità denominata Team Monaco, creata su domanda del Ministro di Stato Serge Telle per federare strutture pubbliche e para-pubbliche durante attività di promozione all'estero, siederà come direttore esecutivo generale Guillaume Rose, a partire da 21 marzo. Tra le missioni di Rose, ex delegato al Turismo (equivalente del nostro direttore dell'ufficio del turismo), quella di ottimizzare gli eventi organizzati all'estero, siano essi economici, ma anche di carattere scientifico, ambientale o culturale.
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Celebrazioni principesche per San Sebastiano... Il 21 gennaio scorso si è svolta la consueta
cerimonia commemorativa di San Sebastiano, patrono del corpo dei Carabinieri del Principe di Monaco dal 1954, per volontà del Principe Ranieri III. Ricordato come uno dei primi santi martiri della chiesa cristiana, in tutto il mondo San Sebastiano è celebrato per essere il protettore degli arcieri, dei fanti e dei poliziotti. Nel Medioevo e fino a poco tempo fa, invece, il santo veniva spesso invocato per combattere la peste e le epidemie in generale. Alla messa solenne, officiata in mattinata da mons. Bernard Barsi, arcivescovo di Monaco, e concelebrata da don Guillaume Paris, Vicario generale, don Daniel Deltreuil, curato della cattedrale e padre Caesar V. Penzo, cappellano militare della forza pubblica, hanno partecipato S.A.S. il Principe Sovrano, Alberto II di Monaco, e la Principessa Stefania S.A., Madrina dei Carabinieri. Durante il servizio, l'orchestra dei carabinieri, diretta dal maggiore Olivier Dréan, accompagnato dall'organista Stéphane Catalanotti, ha interpretato la musica tradizionale di San Sebastiano. Per terminare, è stato poi organizzato un cocktail, preceduto da un discorso del capo dei Corpi dei Principi Carabinieri, il comandante Gilles Convertini, svoltosi nella sala conferenze del Museo Oceanografico. Per il colonnello Tony Varo, comandante della Forza Publique questa è stata la sua prima cerimonia dal suo insediamento. Immagine: © Manuel Vitali – Direction de la Communication 10
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Sono solo parole: FUGGIRE Cosa porta J.W. O’Malley nel suo Quattro culture dell’Occidente, a poter sostenere che «il binomio profezia-riforme diviene così una delle culture fondamentali costitutive della civiltà occidentale»? Penetrando le pagine dell’Antico Testamento e calandolo correttamente nella sua cultura e nella sua epoca, scopriamo che il profeta è un autentico contropotere all'arbitrio ed alla tirannide più o meno velata. Egli lega indissolubilmente la prospettiva di un futuro inquietante e la necessità di un cambiamento radicale. Se l'apocalisse ecologica è una questione assolutamente contemporanea, i contrasti che anima sono, come si vede, antichissimi, addirittura fondanti della nostra civiltà.
Hieronymus Bosch, The Garden of Earthly Delights, oil on oak panels, 220 cm × 389 cm (87 in × 153 in), Museo del Prado, Madrid
Ma se proprio vogliamo fuggire dai problemi e fare come gli struzzi (anche se non si è mai ben capito quali grossi problemi possano avere gli uccelli più grandi e forti del pianeta) le alternative non mancano. Dunque fuggiamo dal dolore e rifugiamoci nel suo opposto. Un piacere intenso, bruciante, desiderabilissimo, che monopolizza la mente e fa svanire dall'orizzonte qualsiasi altro pensiero. Il coronamento della ricerca del piacere per il piacere, indifferente a misura e progetto. Non è il modus vivendi dei membri di qualche segreto club edonistico, ma la filosofia dei cirenaici. A suo modo modernissima. Rigetta la possibilità di una conoscenza 12
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che vada oltre quella dei sensi. Ciò la rende rigorosa. Estremamente rigorosa: rifiuta la speculazione. Rifiuta il tempo. Si occupa solo di ciò che può essere considerato indubitabile, vale a dire le sensazioni del presente. Trattare il presente come un rifugio dal quale succhiare tutto il piacere possibile. Una bella tentazione per la prima generazione a stare peggio di quella che l'ha preceduta. Eppure anche una forzatura del rapporto tra coscienza e tempo ben inquadrato da Bergson: “Trattenere ciò che ormai non è più, anticipare ciò che non è ancora, ecco dunque la funzione principale della coscienza. Per essa non ci sarebbe presente se il presente si riducesse all’istante matematico. Quest’istante non è che il limite, puramente teorico, che separa il passato dal futuro.” Cullata nel dogma di un benessere e di una sicurezza sempre crescente, la nuova
generazione ha cavalcato anni randagi che l'hanno condotta in un mondo che battezza il declino. Guardando la società con l'occhio del Pil è facile incappare in ansia da prestazione. Ma se si pretende di crescere sempre forse si dovrebbe accarezzare l'idea di considerare il lievito e non l'essere umano come il miglior prodotto della selezione naturale. E allora forse guardare in faccia un futuro inquietante diventa necessario, anzi diventa il modo per assistere allo spettacolo dello smembramento purpureo, del fallimento, della fine. Una fine temuta però, allo stesso tempo, sinistramente desiderata. Sperimentare la misteriosa quiete dell’accoccolarsi all'ombra del declino. Di più: dell’esserne incantati. E’ stato il filosofo John Gray ad individuare questo: “una cultura ipnotizzata dallo spettacolo della propria fragilità”. La fragilità è uno spettacolo l'autodistruzione ancor di più. Forse anche perché la catastrofe ecologica è, in un modo molto oscuro, il monumento definitivo del passaggio dell'uomo su questa terra. Una definizione che gode di sempre maggior successo, anche per la sua utilità pratica, è quella di impronta ecologica, ecological footprint. Impronta ecologica è la pressione che l'uomo esercita sull'ambiente modificandolo sotto vari punti di vista. In ultima analisi l’impronta ecologica è un reperto archeologico a futura memoria. Una sorta di pittogramma rupestre, di dimensioni planetarie ed allo stesso tempo involontario. Come le “opere d'arte involontarie” riprese o fotografate da Ali Farahzad. ....................................................................................................................................................................................................
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ADRIAN
Siamo abituati alla narrativa auto glorificante di Adriano Celentano dai tempi di Joan Lui (1985) il resto è storia televisiva fatta di lunghe pause, buoni ascolti e qualche fiasco.
Foto da Wikipedia
Adrian è una produzione da venti milioni di euro ricca di nomi importanti (Manara e Piovani su tutti) per una serie televisiva d’animazione di nove puntate da 25 minuti ciascuna che come progetto nasce nel 2009. Tra intoppi, cause legali tra il Clan Celentano e tutti i collaboratori, financo la stessa Sky che inizialmente aveva l’esclusiva della serie, il progetto ha visto la luce su Canale 5 nel febbraio 2019. Di recensioni sul manufatto ne trovate tantissime. Preferisco dare un’occhiata alla comunicazione “Celentanese” uguale a sé stessa da mezzo secolo. 14
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Le tematiche care al molleggiato sono sempre le stesse. La natura è bella, l’inquinamento fa schifo, il potere è cattivo, la gente semplice è bella, la guerra non è una cosa buona e la pace è sempre auspicabile e via così a suon di ovvietà buone per un tema di prima media. La comunicazione lenta e asincrona, sia dello stesso Celentano che del prodotto di animazione è una “cifra” stilistica reiterata da tempo. Immagine di un post Instagram pubblicata nel profilo della fanpage di Adriano Celentano
Evidentemente funziona, o meglio, a
un certo pubblico piace questa simulata fermezza che nell’intenzione tende a dare maggior peso drammatico alla battuta successiva. Viene percepito come un atto di saggezza da parte di uno che ha cose importantissime da dirci. Ecco il guru, il santone, ecco Dio. “Come hai detto che ti chiami?” Adrian: “non l’ho detto”. In questa battuta presente nella prima puntata, che è già stata sfruttata praticamente in tutti i film di Celentano, è racchiuso il Celentano pensiero. Vuoi sapere, ma io non dico, tuttavia lascio intendere che sono un tipo tosto e che il mio stesso nome è carico di “sintomatico mistero” (citando il maestro Battiato). Così Celentano da sempre si auto elegge uomo delle verità a metà tra Quinto potere (di Lumet) con dialoghi e movenze in stile Bud Spencer prima di una rissa. Ma Celentano non si può discutere perché crea sempre aspettative altissime e riesce ad avere sempre il controllo totale delle proprie produzioni e questo spiega il fatto che nessuno all’interno del suo staff osi obiettare su scelte artistiche e comunicative. È produttore di sé stesso e Dio onnipotente del proprio mondo, ci mancherebbe altro. Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che dagli anni settanta canti il brano inglese “Woman in love” storpiando le parole e che nessuno a lui vicino glielo abbia fatto notare..
Foto da Wikipedia
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ZANZIBAR: appunti di un viag io indimenticabile
In questa isola tutto sole, mare e fantasia, il cantante e frontman dei Queen, Freddy Mercury, ha avuto i suoi natali nella capitale Stone Town, il 5 settembre del 1946. E mentre in questi giorni si celebra al cinema il talento di questo uomo stroncato dall'AIDS 24 novembre 1991, una nostra lettrice, Anna, ha voluto condividere con noi alcune foto ed Dal profilo FB di Charles Leclerc: Credits : @kymillman appunti del suo ultimo viaggio a Zanzibar... Esiste il Paradiso, anche qui, sulla terra:
coccolarmi come una principessa, ho scelto il centro benessere Samawati Spa , fiore all'occhiello del Karafuu Resort che, come recita il loro slogan 'Awaken your senses". Ebbene, la promessa l'hanno davvero mantenuta. Qui mi sono davvero rilassata, tra massaggi, oli essenziali e trattamenti per il viso e per il corpo che mi sono concessa tra un bagno e l'altro. Nota di merito alle estetiste che si dedicano ai clienti con un'attenzione senza pari. Inutile dire che rientrata in Italia, ho giĂ nostalgia... 16
si chiama Zanzibar ed il mio luogo preferito si trova a Pingwe, sulla costa est dell'isola delle spezie. Qui, ogni due anni, vengo per ritemprarmi: mare, sabbia bianca finissima e tanto relax è la giusta ricompensa che mi offro per riprendermi dopo 24 mesi di lavoro. E questa volta mi sono davvero rilassata...Infatti, per farmi
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GRANDI MOSTRE : se ne parla a MADE IN ITALY
“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Nell' ultima puntata on line, la 219 del 21 gennaio 2019, parliamo di una grande mostra ospitata a Palazzo Buonaccorsi, sede del Museo Civico di Macerata, nelle Marche, dove sono riunite, per la prima volta, le opere
del pittore veneziano del Rinascimento, Lorenzo Lotto, create per il territorio e poi disperse nel mondo: presenti anche quelle che, per storia e realizzazione, hanno avuto forti legami con le Marche, sua terra d’elezione. Ci guida alla conoscenza di Lotto il curatore della mostra, Enrico Maria Dal Pozzolo, professore di Storia dell’Arte moderna all’Università di Verona, al microfono di Luca Giacon. Per ascoltare questa e le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it
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MO i TO MO TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione. Ingredienti base della pozione di questa edizione: l’Arte Moderna presso la GAM, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino con tre mostre assolutamente da non perdere. di Silvia Giordanino
Cari fruitori di MO i TO, vi diamo il benvenuto in questo nuovo anno! Gustatevi queste immagini del vostro QE che provengono tutte da uno stesso sito: la GAM, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
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Come sempre la capitale sabauda non tradisce le aspettative degli amanti della Bellezza, proponendo, in questo caso, l’arte moderna declinata in tre diverse esposizioni.
Fino al 17 febbraio “La Videoteca” di
Laura Grisi- Opere filmiche, 1968-1972 Le tre opere che la VideotecaGAM presenta al pubblico, insieme con alcuni libri e documenti, costituiscono l’intera filmografia dell’artista: Wind Speed 40 Knots; The Measuring of Time e From One to Four Pebbles.
Wunderkammer APOLLINAIRE E L'INVENZIONE "SURRÉALISTE" Il poeta e i suoi amici nella Parigi delle Avanguardie in mostra fino al 24 Febbraio 2019. Fulcro della mostra è la prima rappresentazione, nel 1917, de Les Mamelles de Tirésias di Apollinaire, un testo paradossalmente sospeso tra il registro tragico e quello comico e grottesco, a proposito del quale l'autore coniò l'aggettivo “surréaliste”.
Fino al 24 marzo I MACCHIAIOLI, Arte
italiana verso la modernità. 80 opere provenienti dai più importanti musei italiani, enti e collezioni private, in un ricco racconto artistico sulla storia del movimento, dalle origini al 1870, con affascinanti confronti con i loro contemporanei italiani. L’esperienza dei pittori macchiaioli ha costituito uno dei momenti più alti e significativi della volontà di rinnovamento dei linguaggi figurativi, diventata una priorità alla metà del XIX secolo. È proprio a questo periodo, e precisamente nel 1863, che risale la nascita della collezione civica d’arte moderna – l’attuale GAM – che aveva il compito di documentare l’arte allora contemporanea. Imperdibile! (Immagini, copyright GAM Torino) .....................................................................................................................................................................................................
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INCONTRI: Giovanni Tesio
di Silvia Giordanino
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto . È stato così designato dall’ Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio dello stesso anno durante la quale questo Congresso celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto. Si è stabilito di onorare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nell'o fensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Lo spettacolo davanti a cui si trovarono fu orribile: scheletri ambulanti che un tempo erano stati uomini, donne e bambini. Il pretesto, se mai ce ne fosse bisogno, per a frontare l’argomento, è un libro edito da Interlinea dal titolo: “Nell’abisso del lager, voci poetiche sulla Shoah”. L’antologia è a cura di Giovanni Tesio, noto professore universitario e autore; molti i libri a sua firma sul tema, quali “Primo Levi, Io che vi parlo”(2016) e “Primo Levi. Ancora qualcosa da dire”, (2018), tutti e due per Interlinea, dove è tra i fondatori e direttori della collana “Lyra”, di cui fa parte questa pubblicazione. Una raccolta di diversi autori italiani come ad esempio: Levi, Belgiojoso, Lodi, Osano, Anedda, Carpi, Jona, De Luca e Vasari; e di altre nazionalità Katzenelson, Blumenthal-Weiss, Cayrol, Desnos, Jacob, Maurice, H.Stern, Sachs, Plath e molti altri… 20
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Professor Tesio, coniugare la poesia con l’immagine del lager risulta molto di ficile da accettare intellettualmente e, soprattutto, a livello di sensibilità. Ci spieghi questa scelta. L’idea che l’indicibilità dell’esperienza del lager passi per la cruna della poesia, che è a sua volta vertigine del limite, impossibilità di dire interamente, una scommessa di parola che – absit iniuria – è un poco come la scommessa di Dio: credere o non credere, crederci o non crederci, ma fare il passo, decidere l’indecidibile, e – nel caso specifico – dare voce a chi non ce l’ha, cercare la parola di chi non ce l’ha fatta e parlare per lui, testimoniarne la soppressione. Nell’introduzione lei parla del “segreto di Hurbinek”: chi è Hurbinek? Tutti coloro che hanno letto La tregua di Primo Levi sanno che lì, al capitolo Il Campo Grande, è raccontato un personaggio, che si chiama Hurbinek, un «figlio di Auschwitz», un bambino che non sa parlare e che non ha nome se non quello che gli è stato dato interpretando le voci inarticolate che ogni tanto emette. Un essere quasi informe, ma con occhi mobilissimi,
saettanti, che sembrano mostrare un’irresistibile volontà di «rompere la tomba del mutismo». Un’urgenza di parola che si mostra nel suo sguardo «carico di forza e di pena». Una parola destinata a rimanere segreta, nonostante i molti tentativi di forgiarne emissione e senso. La parola morta di un essere che muore e di cui nulla resta se non la testimonianza dello scrittore che parla per lui. È uno dei momenti più alti della Tregua, ed è anche per questo che viene assunto qui a emblema di un’ intenzione generale, che presiede a tutto il disegno. Possiamo, quindi a fermare che queste poesie qui raccolte rappresentano, in qualche modo, la voce di Hurbinek? Entrare nel segreto di Hurbinek è decidersi a pensare che in quel segreto – in quel silenzio senza remissione – s’annidino le sillabe di una voce che viene dall’abisso: in fondo distinguere nell’universo caotico di una Babele linguistica (che è un coacervo, un groviglio, un indistinto) i suoni della parola che sfonda la barriera del mutismo e si fa, si fa dire. Così facendo, Hurbinek diventa l’allegoria (più ancora che la metafora) di un’urgenza: parlare di un mondo incredibile attraverso un linguaggio in cui – nonostante tutte le sue ontologiche deficienze – continuare a credere. Hurbinek, insomma, che parla anche attraverso questa antologia su poesia e Shoah. Non trova che esista sempre una certa di fidenza nei confronti della poesia? E’ vero! Non è però da escludere – a parte ogni considerazione su quel poco o tanto di compiacimento estetico che accompagna la scrittura poetica – una di fidenza radicata nei confronti non solo della poesia come tale, ma soprattutto della natura esibizionistica ed ibrida dei poeti: antica questione che da Platone in poi non ha cessato di dettare testi in
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o fesa e in difesa, a cui appartengono opere di bizzarri e detrattori, di nichilisti e sbastigliatori, di sovversivi e scardinatori, o semplicemente di polemisti scettici, antiretorici, o malignamente ludici (dal Dialogo contra i poeti del Berni al pamphlet di Sebastiano Vassalli Arkadia). Lo stesso Primo Levi era legittimamente propenso a dubitare di essere poeta, parlando non a caso di «singoli stimoli» capaci di assumere «una certa forma, che la mia metà razionale continua a considerare innaturale», pur mostrando alla necessità di quegli stimoli di non sapersi negare. Con ciò intendo semplicemente e brevemente sottolineare l’onda lunga di una di fidenza che nel tempo accumula, riprende, rinnova, forse più un rifiuto d’aura, e insieme un’insopportabile ipertrofia dell’io, che non un vero e proprio rifiuto della poesia come modalità letteraria. Come concludiamo, professor Tesio, questa ri lessione sulla Shoah e sulla Poesia? Citando Anedda quando ricorda l’ammonizione di Celan: «Di fida del bello. Cerca il vero», capace di spiegare la lotta che il poeta ingaggia con il pericolo estetistico, e commenta Todorov: «[…] parlare a partire da se stessi, ma senza lasciarsi invadere da se stessi, parlare senza cedere a quell’allusività che consente una scappatoia nell’armonia, nello sfumato della bella scrittura». O ancora, convocando il personaggio di Lucile nella Morte di Danton di Georg Büchner: «Non la parola, specchio di un’armonia, ma l’antiparola che si oppone e scardina l’ordine della morte». Ed è, credo, quanto può bastare.
Da destra: Giovanni Tesio e Erri De Luca Istituto Balbo
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DANTE ALIGHIERI MONACO: da Leonardo alla musica di Eugenio Allegri Il 15 gennaio scorso presso, il Théâtre des Variétés, si è svolta alla presenza dell'Ambasciatore S.E. Cristiano Gallo, del Ministro degli Affari Sociali Didier Gamerdinger e del Ministro dell'Interno Patrice Cellario, la conferenza della prof.ssa Maria Teresa Fiorio, già co-curatrice della grande mostra dei capolavori vinciani durante l’Expo 2015 a Milano dedicata al genio di Leonardo da Vinci, di cui ricorrono i 500 anni dalla sua morte. La dotta esposizione, raccontata come una sorta di passeggiata nella storia, ha condotto il pubblico dal Castello Sforzesco di Milano fin all'interno della Sala delle Asse, il cui nome è tutt'oggi oggetto di dibattito dagli studiosi del maestro. Tralasciando alcuni passaggi, interessante l'accenno alla scoperta dell'architetto Luca Beltrami che, nel 1893-94, in occasione del restauro del Castello, ritrovò tracce della pittura che, nascosta sotto la scialbatura, a causa del suo degrado, decise di farla ridipingere radicalmente da Ernesto Rusca, in stile liberty, attirandosi così gli strali degli storici dell’arte coevi (Adolfo Venturi parlò di una «Gambrinus-Halle») e futuri. La pittura leonardesca, sempre secondo quanto dichiarato dalla professoressa Fiorio, ritrovò la sua forma originale grazie all'intervento del restauratore Ottemi della Rotta che, staccando il rivestimento ligneo di Beltrami, permise di ritrovare i famosi monocromi di Leonardo. La Sala delle Asse ha ritrovato il suo splendore solo verso gli Anni '50. Da allora l' insieme l'opera vinciana splende nella sua completezza, e ancora oggi riesce ad ipnotizzare lo spettatore il quale , avvolto dalla maestosità dello scenario naturalistico, si ritrova circondato da una fitta rete di rami, foglie e fiori che ricoprono il soffitto come una pergola in piena estate. Prossimo appuntamento dell'associazione Dante Alighieri di Monaco è con la musica, martedì 26 febbraio 2019 ore 20,00, Théâtre des Variétés con lo spettacolo DI SUONI e D’ASFALTO, letteratura e musica di viaggio di Eugenio Allegri e Les Nuages Ensemble. ....................................................................................................................................................................................................
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43a edizione del Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo: lustrini e spe acoli straordinari
tendone, un numero equestre, intervallato da saltimbanchi che si davano il cambio con
© Photos : A. Bastello/Palais Princier
Lo spettacolo del circo, più o meno come lo vediamo ora, risale al 1768, quando l'ufficiale britannico Philip Astley esibì in pubblico, racchiuso su una pista circolare allestito sotto un
altri intrattenitori pagati per far ridere il pubblico. Tradizionalmente dunque, un'esibizione circense in senso moderno, senza alcun spettacolo di animali, non potrebbe più chiamarsi così. Se a questo aggiungiamo la ferrea convinzione di SAS la Principessa Stéphanie di Monaco di salvaguardare gli show con gli animali perché questi "prima, durante, prima e
dopo le performance sono trattati quasi come umani", ecco che abbiamo confezionato il pacchetto più glamour del pianeta, il Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo, mai uguale a se stesso nonostante siamo giunti alla 43a edizione, con 150 artisti provenienti da 15 paesi diversi, impegnati fino al 27 gennaio ad esibirsi sulla famosa pista del
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tendone di Fontvieille. E' infatti consuetudine che qui, per 10 giorni, si debbano esibire i migliori atleti, giocolieri, acrobati e domatori del pianeta, tutti pronti a sfidarsi per conquistare il Clown d'oro, che è un po' come l'Oscar delle arti circensi. Ed in effetti quest'anno dobbiamo dire che i numeri proposti, a cui abbiamo assistito, sono veramente sensazionali. A cominciare dalle performances del Royal Circus di Gia Eradze, a cui è stato attribuita la meritatissima ambita statuetta: non si contano infatti le standing ovation del pubblico conquistato dalla bellezza dei costumi quanto dall'intera coreografia del suo spettacolo, un misto tra sogno e meraviglia associato alla bravura dei suoi protagonisti, 68 in tutto, tra artisti e ballerini. E ci siamo pure commossi nel vedere il domatore Martin Lacey Junior, l'altro vincitore di questa edizione del Festival Internazionale del circo
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monegasco presieduto dalla Principessa Stéphanie, giocare con le sue leonesse, tigri e leoni, addomesticati quasi come dei grandi gattoni capricciosi. Nell'arena, circondato da gabbie robuste, i felini non sono stati costretti a saltare in cerchi infuocati o camminare in equilibrio su assi traballanti. No, qui tutto lo show è stato improntato sull'empatia di Martin con i suoi animali, con i quali l'intesa era tangibile. Il successo di questa performance è piaciuta proprio a tutti, anche altri partner del festival, chiamati a votare la loro preferenza. Tra questi spiccano i rappresentanti dello stilista Piero Guidi, storico brand italiano noto per le borse glamour a sfondo bianco su cui campeggiano le sagome ispirate al magico mondo circense. A questo, infatti, si è ispirato Guidi, seguendo le suggestioni offerte dalle tele di Marc Chagall quando descriveva gli spettacoli circensi, i cui personaggi sono riprodotti anche sulle pochette indossate per l'occasione da una trentina di hostess. Per l'occasione, realizzata anche un'edizione limitata di borse create con il marchio del Festival, perfettamente in linea con la filosofia del brand marchigiano. Come sappiamo, questo grande show, o meglio le esibizioni premiate, le rivedremo sul piccolo schermo il prossimo Natale, ma siamo certi che riuscirà ad avere altrettanti consensi. A Monaco, invece, non da meno saranno acclamati gli show dei giovani talenti circensi, attesi sulla pista per l'8a edizione del Festival New Generation che si svolgerà il 2 e 3 febbraio 2019, il cui annuncio è visibile cliccando qui. Insomma a Monte Carlo tutto è un grande spettacolo, non credete? Tutte le foto: Copyright : Direction de la Communication - Manuel Vitali et Michael Alesi
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Rallye, ma che passione! Dal 22 gennaio fino al 6 febbraio gli appassionati di Rallye sono invitati a
raggiungere il Principato di Monaco per vivere l'emozioni ad alto tasso adrenalinico. Infatti è proprio questo il centro vitale da cui parte il campionato mondiale WRC Montecarlo, con il lancio ufficiale in diretta sul porto di Monaco, il 24 gennaio a partire dalle 18h00, come annunciato nel post qui di fianco riprodotto nel profilo Instagram automobileclubmonaco. Per tutti i piloti in gara invece, tolta la tappa di “Sisteron“, a causa della non conformità alle nuove regole FIA, la sfida si gioca tra le notturne ed il solito passo del colle del Turini. Per assistere allo spettacolo, se per i più pigri sarà molto più facile grazie ai post pubblicati sul profilo dedicato al Rallye di Montecarlo gestito dall'Automobile Club di Monaco (rallyemontecarlo), per tutti l'appuntamento è su Canal+ o sulla rete monegasca Monacoinfo. A chi, infine, preferisce seguire dal vivo le varie tappe della gara, raccomandiamo di attenersi alle regole imposte agli spettatori, onde evitare spiacevoli incidenti come è purtroppo accaduto in passato: la sicurezza, ricordiamolo, è una cosa seria...
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En photo S.A.R. la Princesse de Hanovre, Isabelle Bonnal, Directeur de l’Education Nationale, de la Jeunesse et des Sports (à droite), Patrice Cellario, Conseiller de Gouvernement – Ministre de l’Intérieur et Jérôme Froissart, Secrétaire Général de l'AMADE Mondiale (à gauche). ©Direction de la Communication / Michael Alesi
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AAA Ricerchiamo agenti commerciali con pluriennale esperienza nel settore dell'editoria, per la vendita d'inserzioni pubblicitarie. La rivista digitale di riferimento è un settimanale dedicato al lifestyle, cultura e società, con articoli multimediali realizzati con particolare attenzione all'attualità del Principato di Monaco ed eventi della Costa Azzurra, personaggi eccellenti, prodotti del 'Made in Italy'. Idealmente, il candidato è un professionista plurimandatario, già in possesso di un portafoglio clienti selezionati per serietà ed affidabilità. Offriamo l'esclusiva della testata ed alte provvigioni. E' richiesta la conoscenza della lingua francese. Per informazioni: info@qe-magazine.com.
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HEBDO-AGENDA DE MONACO
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Jeudi 24 janvier à 20h30, Théâtre Princesse Grace : "Le Fils" de Florian Zeller avec Stéphane Freiss et Florence Darel. Renseignements : +377 93 25 32 27 Vendredi 25 janvier à 19h, Bibliothèque Notari : Concert par Julien Pras (Indie Pop)- 1ère Partie : Queen of the Meadow. Renseignements : +377 93 15 29 40 Vendredi 25 (gala), mardi 29, jeudi 31 à 20h et dimanche 27 janvier à 15h, Opéra de Monte-Carlo - Salle Garnier : "Falsta f" de Giuseppe Verdi avec Nicola Alaimo, Jean-François Lapointe et Enea Scala, le Choeur de l’Opéra de Monte-Carlo et l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo sous la direction de Maurizio Benini, organisé par l'Opéra de Monte-Carlo. Renseignements : +377 98 06 28 28 Samedi 26 janvier à 19h, Stade Louis II - Salle Omnisports Gaston Médecin: Championnat "Jeep Elite" de basket : Monaco - Gravelines Dunkerque. Renseignements : +377 92 05 40 10 Samedi 26 à 14h30 et 20h, dimanche 27 janvier à 10h30 (spectacle de 2h, tarif réduit), 14h30 et 19h, Espace Fontvieille : 43e Festival International du Cirque de Monte-Carlo : show des vainqueurs. Renseignements : +377 92 05 23 45 Samedi 26 janvier à 10h30, Eglise Sainte-Dévote : Festivités de la Sainte-Dévote : Messe des Traditions. Renseignements : +377 93 30 87 70 Samedi 26 janvier à 18h30, Port de Monaco : Festivités de la Sainte-Dévote : Hommage à Sainte-Dévote - Arrivée de la Barque Symbolique suivie de la Procession de Sainte-Dévote depuis l'Avenue Président J.- F. Kennedy à 18h30. Renseignements : +377 93 30 87 70 Samedi 26 janvier à 19h, Eglise Sainte-Dévote : Festivités de la Sainte-Dévote : Salut du Très Saint-Sacrement suivi de l'Embrasement de la Barque Symbolique sur le Parvis de l'Eglise Sainte-Dévote à 19h45. Feu d'artifice. Renseignements : +377 93 30 87 70 Samedi 26 et dimanche 27 janvier, Principauté de Monaco : Célébration de la Fête de Sainte-Dévote, Patronne de la Famille Princière de la Principauté de Monaco et du Diocèse de Monaco. Renseignements : +377 93 30 87 70 Dimanche 27 janvier à 9h45, Cathédrale de Monaco : Festivités de la Sainte-Dévote : Accueil des Reliques par les Membres du Clergé et de la Vénérable Archiconfrérie de la Miséricorde suivi de la Messe Pontificale à 10h et d'une Procession dans les D rues de Monaco-Ville. Renseignements : +377 93 30 87 70 Dimanche 27 janvier, à 16h, église Ste Dévote : Dans le cadre des festivités de la Ste Dévote, concert d'orgue à l'église Ste Dévote. Organisé par la Direction des A faires Culturelles en collaboration avec In Tempore Organi et la Paroisse Ste Dévote. Entrée libre. Renseignements: +377 98 98 83 03 Lundi 28 janvier à 18h, Bibliothèque Louis Notari : Apéro des mots animé par Eric Lafitte. Renseignements : +377 93 15 29 40 Lundi 28 janvier à 18h30, Théâtre des Variétés : "Poisons cachés ou plaisirs cuisinés – dialogue entre un chef et un scientifique", conférence par Gilles-Éric Séralini et Jérôme Douzelet, organisée par la Fondation Prince Pierre. Entrée libre- Réservation conseillée : www.fondationprincepierre.mc Renseignements : +377 98 98 85 15 Mardi 29 janvier à 18h, Bibliothèque Louis Notari : Conférence " Louis Blériot, L’homme de la Manche" par sa petite-fille, Nicole Sabbagh. Renseignements : +377 93 15 29 40 Mardi 29 janvier, de 20h à 22h, Agora Maison Diocésaine - Salle Polyvalente : Conférence commune de l’abbé Félix Baudoin, spécialiste des sectes, et du diacre Bertrand Chaudet, kinésithérapeute et ancien coordinateur national de la Pastorale Nouvelles croyances : "Thérapies alternatives et dérives sectaires". Renseignements : 06 80 86 21 93 Mardi 29 janvier à 20h, Théâtre des Variétés : "Récits d'un pèlerin russe" adapté et interprété par Françoise Thuriès, organisé par le Service Diocésain de la Culture. Renseignements : +377 92 05 36 99 Mercredi 30 janvier à 19h, Sonothèque José Notari : Ciné Pop-Corn, « New-York 1997 » de John Carpenter. Renseignements : +377 93 30 64 48 Mercredi 30 janvier à 19h, Stade Louis II - Salle Omnisports Gaston Médecin : Match "Top 16 Eurocup" de basket : AS Monaco/ Alba Berlin. Renseignements : +377 92 05 40 10 Du mercredi 30 janvier au samedi 2 février : 3e Rallye Monte-Carlo Classique, et mercredi 30 janvier au mercredi 6 février : 22e Rallye Monte-Carlo Historique. Renseignements : +377 93 15 26 00 .....................................................................................................................................................................................................