QE-MAGAZINE WEB #28 Anno 4 - 26 settembre 2019
CrĂŠdit photo : DR
QE-MAGAZINE #28 26 se embre 2019
L' editoriale by Maria BOLOGNA
Bernard Fautrier e Olivier Wenden: fino a qualche tempo fa questa coppia sembra indissolubile, in quanto entrambi coinvolti professionalmente e direttamente nella gestione della Fondazione Principe Alberto II di Monaco (FPA2). Eppure, a qualche giorno dallo svolgimento di un fastosissimo galà dal suggestivo titolo Monte-Carlo Gala for the Global Ocean, con 800 partecipanti e tanto di asta milionaria - il cui ricavato sarà impiegato per finanziare progetti promossi appunto dalla FPA2 - apprendiamo che c'è un cambiamento epocale. SE il Ministro Plenipotenziario Bernard Fautrier lascia la Fondazione che ha seguito come vice-Presidente fin dalla sua creazione, nel 2004, ed assume il ruolo di Consigliere Speciale del Principe di Monaco per le questioni ambientali, a partire dal 1° ottobre. Contestualmente, al suo posto, subentra il giovane Wenden, che dal 2014 ha lavorato nelle vesti di direttore esecutivo della FPA2, assicurandone lo sviluppo in termini di partenariati Foto: copyright FPA2 istituzionali e la ricerca di mecenati. Un bel successo per entrambi. Si cambia scenario, invece, con la situazione creatasi solo pochi giorni fa, con il 'ballo delle poltrone' su cui si sono seduti alcuni alti funzionari di Stato monegasco. A dirimere la questione non semplice è intervenuto direttamente il Sovrano monegasco il quale, credendo fermamente nella piena indipendenza della giustizia monegasca, ha scelto di nominare Laurent Anselmi, dimissionario dal suo incarico di Direttore dei Servizi Giudiziari, al posto del 61enne Gilles Tonelli, Consigliere-Ministro degli Affari Esteri ora in pensione anticipata. Per aneddoto è utile ricordare che Anselmi, suo malgrado, era entrato nel vortice delle polemiche e bersaglio di alcune testate giornalistiche parigine - vedi qui l'articolo per aver deciso di non rinnovare l'incarico, dopo 3 anni di onorato servizio, al giudice Edouard Lecrault. Come è accaduto anche a Philippe Narmino, predecessore di Anselmi ora sostituito dal magistrato francese Robert Gelli, molti di questi cambiamenti sono attribuiti alla gestione dell'affaire 'Rybolovlev', il miliardario ed oligarca russo, patron della squadra dell'AS Monaco, su cui Lecrault aveva aperto un fascicolo a seguito dell'accusa di frode a carico del mercante d'arte svizzero Yves Bouvier. Per chi dice che a Monaco non accade mai nulla di speciale, questo 'piccolo' cambiamento di ruoli è una vera novità. Anche perché sia Anselmi che Tonelli sono persone rispettate e apprezzate per la loro professionalità. I complottisti però - e sì, esistono anche a Monaco - sostengono che queste nuove nomine rallenterebbero le pratiche per siglare l'accordo di associazione con l'Europa, da una parte, e metterebbero nuovamente in discussione le indagini a carico di Rybolovlev che in molti credono intoccabile... Comunque siano le cose, una certezza: governare uno Stato come Monaco, per il Principe Alberto II, non deve essere semplice. Di sicuro per lui sarà più lieve il viaggio a Sanremo programmato, come avevamo già anticipato nello scorso numero di QE, per il 28 settembre. Anche lì, ad attenderlo, un bagno di folla osannante. Perché, in fondo, gli italiani adorano il Sovrano come una vera star popolare, forse anche per le cui origini genovesi, le cui tradizioni riverberano ancora nel folclore monegasco. Diceva Sant'Agostino: “Qualsiasi evento storico, per quanto nefasto possa essere, è sempre posto su di una via che porta al positivo, ha sempre un significato costruttivo.” Più attuale di così...
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QE#28 26 se 26 se embre 2019
Sommario PAG. 4: Transizione energetica: al Grimaldi Forum la Smeg fa tris // Non i
giochi ma l'immobiliare è la fortuna del gruppo SBM // Qualità della vita a Monaco: una priorità per il Governo ed il Consiglio Nazionale PAG. 8: Una giornata di educazione civica con il Principe ambientalista
Alberto II di Monaco! // Le Parole che curano: Kilowarhol IL PIZZINO
PAG. 12 OPINIONI E PENSIERI IN LIBERTÀ: C’era una volta a Hollywood
PAG.14 GEMLUCART 2019: una edizione decisamente...esagerata! // MADE
IN ITALY: l'aria buona delle Dolomiti
PAG. 18 MO i TO: un artista molto interessante: Paolo Icaro //
INCONTRI: Roberta FICACCI ZAMPINO // Arti e divertimento: ecco il programma della giornata del patrimonio del Principato di Monaco PAG. 26 IAM: il 6 o obre l'invasione degli influencers conquistano il Monte
Carlo Sporting
SALUTE & BENESSERE
PAG. 28 PHAM: la donazione degli organi
PAG. 30 Club 500 Monte Carlo: una passeg iata da ricordare...
PAG. 32 Edouard Philipponnat: "Ci vuole disciplina per fare l'a ore!"
PAG. 36 HEBDO-AGENDA DE MONACO
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Transizione energetica: al Grimaldi Forum la Smeg fa tris
Dopo l'impianto fotovoltaico installato sui tetti dell'asilo vicino al Roseto Principessa Grace e quello dell'Hotel Monte Carlo Bay, anche il Grimaldi Forum si è dotato di pannelli solari diventando ufficialmente il più grande produttore di energia fotovoltaica del Principato di Monaco. Formato da 1500 moduli che generano produrre circa 650 MWh all'anno, l'impianto ricopre 2500 m², ossia la quasi totalità della superficie che ricopre l'intera area congressi. Il progetto finalizzato ad aprile con la firma di un contratto tra la SMEG (Société Monégasque de l’Electricité et du Gaz) - che ha finanziato e costruito la centrale solare urbana - e il Grimaldi Forum, consente a quest'ultima struttura di utilizzare l'energia prodotta per 15 anni, mantenendo virtuosamente 'verde' la sua politica di gestione, come certificata nel 2008 dai termini ISO 14 001 a cui risponde pienamente.
Foto aerea del Grimaldi Forum: copyright MC-Clic 4
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Con questa scelta, precorrendo i tempi di realizzazione rispetto alla costruzione dell'estensione sul mare 'Anse du Portier' previsto per il 2025, si è rafforzata ancora di più l'etichetta di 'eco-quartiere' affibbiata alla zona del Larvotto. In realtà però è anche una conferma, in quanto da mesi si parla di transazione energetica a Monaco. Di rilievo è il fatto che la Smeg abbia puntato a fornire prodotti provenienti da fonti rinnovabili confermando la volontà dell'amministrazione ad investire su tecnologie pulite. Ricordiamo infatti che il Governo, su invito di SAS il Principe Alberto II (presente il 20 settembre scorso all'inaugurazione dell'impianto del Grimaldi Forum) sta perseguendo una politica di sviluppo di energie verdi erogando sussidi anche ai privati interessati ad installare pannelli solari fotovoltaici sui tetti o terrazze delle proprie abitazioni. Inoltre, dal giugno 2017, il Governo ha predisposto anche un catasto solare che consente ai proprietari e inquilini che vogliano simulare la capacità di produzione solare fotovoltaica prima di richiedere preventivi alla SMEG (www.cadastresolaire.mc). Al fine di ottimizzare al massimo questa situazione ed in linea con l'obiettivo di diventare un paese 'carbon free' entro il 2050, ricordiamo che il Governo di Monaco e la compagnia monegasca di elettricità e gas (SMEG), già alla fine di due anni fa, si sono associati creando la Monaco Energies Rinnovabile (M.E.R.), azienda la cui missione è quella di individuare opportunità d'investimento e di sviluppo in progetti legati alla produzione di energia rinnovabile all'estero; e permettere al Principato di ambire ad essere uno dei primi Stati ad avere una capacità di produzione elettrica equivalente al consumo del suo territorio 100% verde. Fino ad ora MER possiede e gestisce ben otto parchi impianti fotovoltaici con una capacità produttiva di 39 MWpec, distribuiti su sette dipartimenti del sud della Francia. .................................................................................................................................................................................................... 26 Se embre 2019
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Non i giochi ma l'immobiliare è la fortuna del gruppo SBM
Hanno banchettato sui prati de neo-giardini dei Boulingrins oltre 400 invitati della Société des Bains de Mer (SBM), qualche giorno fa. Un evento esclusivo, riservato ai giocatori fidelizzati al programma 'My Monte-Carlo'. Per deliziare i loro palati i 10 chef del gruppo che, interpretando il tema "La chance nous sourit" (la fortuna vi sorride), hanno preparato una degustazione gastronomica esclusiva nel pieno centro del quartiere di Montecarlo. L'allestimento, organizzato come un sofisticato pique-nique, l'ha firmato dal Charles Kaisin, e comprendeva anche animazioni, spettacoli effimeri e comparse travestite da carte da gioco. Un modo inconsueto, insomma, per ringraziare i clienti che da anni contribuiscono ad arricchire il budget del gruppo. Tuttavia però non sono più solo loro, i giocatori, ad arricchire le casse della SBM. No, da tempo la strategia decisamente vincente è stata aver investito in complessi immobiliari che hanno permesso di recuperare il deficit, visto che il fatturato consolidato a settembre è di 526,5 milioni di euro contro 474,6 milioni di euro registrato nel 2017/2018. Merito, molto probabilmente, del nuovo complesso immobiliare One Monte Carlo, a due passi dall'Hotel de Paris. Basti pensare che 26 appartamenti dei 37 hanno già il loro affittuario. Per farsi una idea sui costi, basti pensare che per 597 m2 in duplex, l'importo mensile da sborsare non è inferiore ai 130K. Del resto non potrebbe comunque essere diverso, se è vero che ila SBM punta a consolidare l'immagine del Principato di Monaco come una delle destinazioni più esclusive d'Europa. Tra le novità in arrivo ora gli occhi sono puntati sul Camembert, l'area verde della piazza del Casinò perché, da febbraio 2020, la collinetta su cui svetta la scultura di Anish Kapoor sarà appiattita a beneficio di una maggiore fruibilità... 6
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Qualità della vita a Monaco: una priorità per il Governo ed il Consiglio Nazionale
E' un inedito per il Principato di Monaco che un organo di Stato come il Governo e quasi contemporaneamente anche il Parlamento monegasco (Consiglio Nazionale) chiedano ai monegaschi, ai residenti ed ai
pendolari un parere sull'attuale ©Conseil National de Monaco qualità della vita in città. Nel primo caso è stata la FEDEM (Fédération des Entreprises Monégasques) a domandare ai propri iscritti, già lo scorso 9 settembre, di aderire ad una sorta di questionario on line (accessibile cliccando su www.cadre-de-vie-monaco.com ) realizzato sotto l'egida della Consigliera-Ministro delle infrastrutture, ambiente ed urbanismo Marie-Pierre Gramaglia. L'intenzione, secondo quanto indicato nella nota, sarebbe quella di identificare quali sono le azioni per migliorare la permanenza ma anche la propria quotidianità in una città che non riesce a contenere la crescita esponenziale di nuovi cantieri. La ricerca di uffici ed abitazioni sono tra gli argomenti più dibattuti in tutte le sedi, non solo tra monegaschi. Purtroppo però, nei fatti la città vive giornalmente i disagi dovuti dalla continua metamorfosi urbana, in netto contrasto con la volontà, soprattutto del Sovrano, di riuscire a classificare Monaco una città attenta all'ambiente, green e smart. Per ritornare al questionario diffuso dalla FEDEM, ci fanno notare che chiunque possa compilarlo a più riprese senza controllo: misteri del web. Di diversa portata, invece, sembrerebbe il contenuto del sondaggio lanciato dall'emiciclo del Consiglio Nazionale di Monaco nel corso della prima conferenza stampa di settembre organizzata la scorsa settimana. Qui, i consiglieri ed in testa il loro Presidente, Stéphane Valeri, hanno formulato una proposta più strutturata, prevedendo per i monegaschi l'invio di un questionario inviato per vie postali, avvalendosi dell'archivio anagrafico del Comune di Monaco. Per i residenti di tutte le nazionalità e pendolari, invece, la chiamata a rispondere ad un formulario con diverse domande a risposta guidata, è prevista per via digitale. Anche in questo caso l'obiettivo dell'inchiesta è di individuare come sono percepiti sulla vita quotidiana gli effetti dell'inquinamento acustico urbano, proveniente principalmente dai cantieri e dal traffico stradale. Se preservare la qualità di vita è, per Monaco, un valore aggiunto, la preoccupazione espressa sia dal Governo che dai membri del Consiglio Nazionale (e sì, perché questa iniziativa è stata votata all' unanimità) rivela solo una cosa: la gestione a misura d'uomo di una città è davvero una questione che riguarda proprio tutti! .................................................................................................................................................................................................... 26 Se embre 2019
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Una giornata di educazione civica con il Principe ambientalista Alberto II di Monaco!
Si è inginocchiato per terra, ha scandagliato i marciapiedi, fatto selfie, rilasciato rapide interviste camminando sotto il sole e pure scherzato con i fotografi che cercavano di ritrarlo attento a raccogliere i mozziconi gettati nei tombini. Il 21 settembre, mentre era in corso al Museo Oceanografico la 51a edizione del GIEC ( Groupe d'experts intergouvernemental sur l'évolution du climat) il Principe Alberto II di Monaco, da Capo di Stato sensibile ai temi ambientali, ha dato spettacolo dando nuovamente il buon esempio . Lo ha fatto, questa volta, accettando l'invito di Kate Powers, Didier Rubiolo e Sébastien Uscher (costui ha convinto i dirigenti del Decathlon Monaco, dove lavora come responsabile dello sviluppo sostenibile del negozio, a ritirare dalla vendita le bottiglie in plastica, n.d.r.) che, insieme al Comune di Monaco, hanno organizzato la prima edizione monegasca - e seconda nel mondo - del World Clean up day, iniziativa nata con lo scopo di sensibilizzare la popolazione all'educazione civica per mantenere più pulito il nostro Pianeta. Del resto, lo sappiamo, il Principe Alberto II, quando si tratta di darsi da fare, non si tira mai indietro. Anzi, è il primo a spendersi per una buona causa, nella speranza di spronare gli altri a fare lo stesso, come ci ha rivelato in una battuta lui stesso, al termine della mattinata: "Ho sempre un sacchetto nella mia auto privata, se vedo qualcosa per strada non trovo sia degradante e nemmeno disonorevole fermarsi e raccoglierlo. Questo 8
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Foto: copyright Gaëtan Luci / Palais princier
atteggiamento, se insegnato anche ai giovani, non può far altro che migliorare la nostra convivenza su questo pianeta sporco anche per colpa nostra". Coinvolti nella passeggiata, con tanto di guanti e sacchi, anche una decina di studenti delle scuole monegasche, e molti volontari che si sono dati appuntamento per accogliere il Sovrano alla fine del percorso, iniziato allo Stars’N’Bars e terminato al Larvotto con un lauto rinfresco offerto dal Comune. Risultato: 150 partecipanti ed almeno 1 tonnellata di rifiuti urbani recuperati. Purtroppo nemmeno qui, malgrado la fatica di molti, non sono mancati le fantomatiche comparse che, senza aver raccolto nemmeno una cicca di sigaretta, hanno cercato il loro momento di gloria posando nella foto di gruppo - in un paio di casi chiedendo anche pure dei selfie rifiutati con garbo dal Sovrano. Tuttavia, nemmeno 2 giorni dopo, si cambia atmosfera ed eccoci proiettati a New York, dove rivediamo la delegazione monegasca composta e capeggiata dallo stesso Sovrano ed altri 59 Capi di Stato, tra i partecipanti al Summit organizzato a margine della 74a Assemblea Generale delle Nazioni Unite. A conclusione della stessa, sessantasei Paesi hanno ufficialmente aderito all'obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Novità per loro ma non tanto per il Principato di Monaco che aveva già sottoscritto nel 2015, a Parigi, lo stesso impegno! Insomma le premesse ci sono tutte per eleggere il SAS Alberto II Principe ambientalista,
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Le Parole che curano: Kilowarhol
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a cura di Salvatore Dimaggio Avete mai sentito parlare del Kilowarhol? Il Kilowarhol è una singolare unità di misura della fama. Questa umoristica ma ingegnosa unità di misura è ispirata al fortunato aforisma di Andy Warhol secondo il quale nel futuro tutti saranno famosi per quindici minuti. Di conseguenza il Warhol rappresenta la durata della fama di una persona. Ad esempio ammonta ad un Megawarhol la fama di chi è famoso per quindici milioni di minuti, ovverosia 28,5 anni. Per un bizzarro capriccio del destino è esattamente la durata della fama dell'artista al momento della sua scomparsa nel 1987.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Ma su cosa si basa la fama di qualcuno? Ma quanti sono i personaggi che meriterebbero ben maggiore fama, per come hanno plasmato il nostro modo di vivere e che invece sono stati quasi dimenticati dai più? Steve Jobs è certamente uno dei personaggi più celebrati della storia recente: iconico esempio di imprenditore/innovatore di successo. È il protagonista indiscusso della tecnologia di consumo nel 2000, così come il suo amico-nemico Bill Gates lo è stato di quella degli anni ‘80 e ‘90. All'inizio della parabola di questi uomini, il computer era uno strumento legato alle aziende e alle università. Era pesante, costosissimo, occupava un'intera stanza, alle volte anche di più. Steve Jobs completa quella evoluzione tecnologica che trasforma gli elaboratori elettronici in strumenti sempre più minuscoli e sempre più amichevoli nei confronti dell'utente comune. È una transizione epocale che avviene grazie a tanti ingegni, come quello di Adriano Olivetti, ma anche ad aziende come Intel, IBM e, fondamentale anche se poco ricordata, Xerox. Bill Gates ha ripetuto in ogni modo che la sua missione era quella di portare un computer in ogni casa. Possiamo ben dire che la missione di Steve Jobs è stata quella di portare un computer in ogni taschino. L'iPhone, iPad e tutti gli smartphone e tablet che hanno ripreso questo modello vincente, hanno finito per imprimere un segno indelebile nelle nostre vite. Jobs ha raccontato come un confusionario percorso di studi lo abbia portato a studiare i caratteri 10
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tipografici, ma ciò si sarebbe rivelato straordinariamente utile nella creazione dei primi computer Apple che vantavano la possibilità di scegliere tra splendidi caratteri tipografici e, più in generale, gli avrebbe insegnato che l'informatica può essere attenta allo stile ed attraente. La sua sensibilità per le esigenze del pubblico prima ancora che questo le manifesti, lo ha portato a sviluppare tavolette di piccole e medie dimensioni molto facili da usare, in luogo dei classici computer con monitor, tastiera e mouse. Questo suo originale percorso e queste sue intuizioni si sono fuse durevolmente con le abitudini della nostra vita. Nel passato c'è un personaggio, che purtroppo è ricordato davvero troppo poco, che, in un certo senso ha seguito un percorso simile ed ha lasciato un contributo similare ma più pesante ed influente. Si tratta dell'italiano Aldo Manuzio. Per comprendere l'importanza di questo straordinario personaggio dobbiamo tornare con la mente ai suoi tempi: il Quattrocento. All'epoca i libri erano davvero grandi, pesanti e scomodi. Eppure nessuno li giudicava tali. Sì, perché i libri erano fatti per stare sul leggio, anzi i libri erano connaturati a due istituzioni ben precise: monasteri ed università. Il libro esisteva soltanto in queste due istituzioni e molto difficilmente fuori di esse. Ma chi era Manunzio? La risposta semplice è: un editore. La risposta lunga è: uno dei più grandi innovatori della sua epoca. Aldo Manunzio è stato il primo ad intuire che il libro non è necessariamente legato alle pietre ed alle pesanti panche di legno di un monastero, ma può essere anche legato alla persona, al suo corpo, alle sue abitudini quotidiane, alla sua curiosità individuale. Per fare ciò deve diventare molto più piccolo, molto più maneggevole. Insomma il classico libro che conosciamo oggi. I suoi libri “le Aldine” erano autentici capolavori tipografici. Il suo modello di libro, che è anche il nostro, si diffuse ad una velocità incredibile in tutta Europa, tanto che come Jobs si lamentava di Google con il sistema operativo Android, Manunzio si lamentava di tutti quegli editori che plagiavano la sua idea e il suo stile tanto da introdurre un caratteristico cartiglio per evitare la contraffazione. Helga Piaget, Elisabeth Muhr,Anna-Maria Kaufmann Ma il suo spirito innovatore non si ferma qui. Come Jobs aveva sviluppato una sorta di feticismo per i caratteri tipografici, infatti insieme all'incisore Francesco Griffo inventa il corsivo. Lui per primo pensa che una casa editrice debba avere un catalogo. Vi sembrerà strano, ma prima di lui cataloghi degli editori non esistevano, così come non esisteva il corsivo e così come non esisteva la fondamentale distinzione tra una collana più economica ed una più curata e costosa. Signore e signori, ecco a voi l'editoria come la conosciamo oggi. Uno dei suoi contributi più rilevanti è stato l'organizzazione della punteggiatura. All'epoca l’ utilizzo della punteggiatura era diverso e non così chiaro come oggi. Tra l'altro è lui ad inventare il punto e virgola. Aldo Manunzio era ben più di un imprenditore visionario: come il suo fraterno amico Pico della Mirandola egli è stato un umanista. Un umanista capace di legare in modo indissolubile il sapere e l’essere umano, la cultura e la MCW19@Carlo Borlenghi quotidianità. .................................................................................................................................................................................................... 26 Se embre 2019
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IL PIZZINO
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OPINIONI E PENSIERI IN LIBERTÀ
a cura di Riccardo Pizzi
C’era una volta a Hollywood Una gestazione lunghissima, nato come romanzo e poi convertito in film. Novantasei milioni di dollari di budget con il coinvolgimento di tre studios. Il nono film dei dieci annunciati da
Quentin Tarantino prima del suo ritiro dall’attività registica è un oggetto da trattare con attenzione. Once upon a time in Hollywood è lontano dalla narrazione classica del regista, pur conservandone tutti i tratti distintivi. Semplicemente è tutto più sfumato, più maturo e decisamente bellissimo. Se è vero che non ci sono dialoghi eccelsi che entreranno nella memoria collettiva, come é successo per quasi tutti i suoi film precedenti, è anche vero che tutto è incentrato su un amore, quello per il cinema, che negli anni 68/69 è esploso nel buon Quentin, regalandoci uno dei registi e autori più personali e creativi degli ultimi cinquant’anni. É una storia di amicizia maschile onesta ed essenziale, resa credibile da quei due fenomeni di Brad Pitt e Leo Di Caprio, ma è anche la narrazione di un fallimento, di un disagio condiviso e di due vite al bivio. Il bivio non spaventa, e il fallimento è vissuto in modo composto, anche se con l’ausilio di centinaia di sigarette e di abbondante alcool. Gli eroi di Tarantino sono sempre così pieni di difetti, di onestà intellettuale e coerenza da renderceli sempre cari. Non c’è sesso, non c’è nemmeno la 12
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IL PIZZINO
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parvenza di sessualità e sensualità in tutto il film, ma la tensione erotica è costante. Semplicemente è canalizzata verso il cinema, ed è presentissima nella maniacalità delle inquadrature e dei movimenti di macchina. Margot Robbie è attrice di grandissimo talento e di una bellezza singolare, talmente bella che può permettersi di semplicemente apparire sullo schermo per illuminare la scena. E questa è una caratteristica che fino a oggi apparteneva solo ad alcune dive del passato. Tarantino riscrive la storia e lo fa con la pietà appassionata di chi ama. Oggi può, grazie al pennello del regista, dipingere la sua Hollywood come la ricorda, ma anche come l’avrebbe voluta. .................................................................................................................................................................................................... 26 Se embre 2019
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GEMLUCART 2019: una edizione decisamente...esagerata!
L'anno scorso erano circa 120 ma per questa 11a edizione, contro ogni aspettativa, ben oltre 150 sono state le opere selezionate al concorso internazionale GEMLUCART, iniziativa diretta da Laurence Garbatini e coadiuvata da un team di volontari per sostenere la ricerca sul cancro grazie, appunto alla vendita di queste tele, fotografie, sculture e installazioni che fino al 27 settembre adornano la hall dell'Auditorium Rainier III. Ispirandosi al tema « Silence, le bruit court », i partecipanti hanno realizzato composizioni originali e di queste ben 7 hanno ricevuto l'ambito riconoscimento. Tra tutti, però, a conquistare il Premio GemlucArt si è distinto l'artista francese non vedente Garrandes che ha composto, utilizzando sapientemente dei fili di rame, una installazione dal titolo “Il vecchio uomo e il suo cane-Viva il silenzio” . Per vedere il catalogo della mostra basta cliccare qui mentre, per sapere tutti gli altri vincitori, vi rimandiamo direttamente alla pagina Facebook dell'associazione, espressione stessa della creatività che tutti i partecipanti riescono a trasmettere ogni volta che si associano a questa iniziativa. (Foto WSM/Colman) 14
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Arte e design: accoppiata vincente per Zanaboni
Dopo il successo della prima edizione, anche quest'anno ZANABONI, tra i più rinomati marchi leader di creatori di mobili ed arredamenti, ritorna ad esporre alcune delle sue 'opere' d'arte selezionate dagli interior-designers Tullia e Paolo CANCIANI, organizzatori dell'evento collaterale al " Monaco Yacht Show 2019 ", ideato in occasione di una iniziativa presentata dal Comite' National Monegasque A.I.A.P. UNESCO al 10, Quai Antoine 1er, con il Patrocinio dell'Ambasciata d'Italia a Monaco. Si tratta della mostra dal tema "ARTE e DESIGN per Interni da Yacht : il nuovo lusso contemporaneo": qui , tra le tele di alcuni artisti spiccheranno infatti poltrone, divani e tavoli dalle tonalità della sabbia, con una particolare attenzione agli elementi marini come conchiglie, coralli, e riflessi della madreperla. Un omaggio, insomma, al lussuoso mondo dello yachting a cui è destinata questa linea della " Collezione Outdoor ", risultato di anni di esperienza dei maestri artigiani la cui la sapienza è determinante nel recuperare una tradizione secolare, mirabile espressione del nostro made in Italy.
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MADE IN ITALY: l'aria buona delle Dolomiti
“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Ed è accessibile gratuitamente!
Misurina, compressa in loco e imbottigliata in appositi inalatori. Così rimane pura e intatta, e si può godere la sua freschezza naturale in qualsiasi parte del mondo vi troviate. È nata in questo modo “Bonair Misurina” che vuole farci respirare un’aria sana e pulita. Di questa idea rivoluzionaria, in tempi in cui il pianeta soffoca per l’inquinamento, “Made in Italy” ha parlato con la fondatrice di Bonair, Chiara Bonel, ospite di Marco Leone.
Nella puntata in onda il 23 settembre parliamo Per chi desidera, invece, ascoltare anche le altre di tecnologia, ossia dell’aria pura delle interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it Dolomiti, quella della zona del lago di .................................................................................................................................................................................................... 26 Se embre 2019
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MO i TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione L’ingrediente di questa pozione: un misterioso vino bianco dal sapore stru urato e vibrante miscelato con aromi ricercati eppur essenziali alla rice a finale dal sapore unico.
a cura di Silvia Giordanino
Cari fruitori del nostro/vostro MOiTO, Cari lettori, a questo “giro” di MO i TO vi presentiamo un artista molto interessante: Paolo Icaro. “Così profondo da parlare al cuore e così elegante da lasciare spazio alla testa”(cit.). Ossia, cari amici, la sua arte riesce a liberare i pensieri e nutrire la creatività in un sol colpo quando il cuore e la testa sono di chi avrà il privilegio di godere della vista delle sue opere, ovviamente...E' appena stata inaugurata presso la GAM, la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la mostra a cura di Elena Volpato: Paolo Icaro Antologia/Anthology 1964-2019. Paolo Icaro è una delle più importanti figure dell’arte italiana degli ultimi decenni e tale antologica racconta 55 anni del suo lavoro, dal 1964 al 2019, compendiati in una cinquantina di opere, alcune realizzate appositamente per l’esposizione. È un omaggio che si è fatto sempre più atteso negli ultimi anni, per l’interesse costantemente crescente che la critica, le istituzioni museali e in particolar modo le giovani generazioni di artisti e curatori vanno
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dimostrando per la sua opera. La GAM è orgogliosa di poterlo fare nella città che ha visto gli inizi della storia personale e professionale dell’artista e di poter allestire per la prima volta in uno spazio museale una mostra che attraversa le diverse stagioni del suo lavoro sino agli esiti attuali. “L’esposizione propone una rilettura dell’opera di Icaro che intende mostrare la continuità e l’evoluzione del pensiero poetico dell’artista attraverso i decenni afferma la curatrice - la sua cifra più propria, la costante riflessione dell’artista che incessantemente rilegge lo spazio e la scultura alla luce di un principio trascendente per il quale la vita delle forme coincide con il senso del divenire, dove il mondo sensibile è illuminato dalla forza
rovine, la pubblicazione presenta un testo di Bernard Blistène, direttore del Musée national d'art moderne, Centre de création industrielle Centre Pompidou: PAOLO
ICARO, un’estetica dell’opera aperta e un testo di Lara Conte: La reinvenzione dello studio come pratica della scultura. L'esposizione, che durerà fino al 1 dicembre 2019, è stata resa possibile grazie alla vitale del tutto, dove nulla è visto nella luce preziosa collaborazione della Galleria P420 asettica e atemporale del pensiero, ma tutto di Bologna. nasce nel fluire del tempo, tutto viene alla luce del mondo impastato d’universale e d’umano. È una mostra in cui il percorso tende a compiersi e riavviarsi su sé stesso, nel quale le energie creative vanno esprimendosi in un crescendo in cui ogni seme di riflessione torna a parlare ad anni di distanza con sviluppi di inesauribile vitalità.” L’antologica è anche l’occasione per la pubblicazione di un catalogo edito da Corraini che raccoglie le immagini dell’allestimento nelle sale del museo nel tentativo di catturare una traccia dello speciale rapporto che le opere dell’artista intrattengono con lo spazio e il loro rispondersi di sala in sala. Oltre al testo della curatrice Elena Volpato: Giocavo tra le .................................................................................................................................................................................................... 26 Se embre 2019
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INCONTRI: Roberta FICACCI ZAMPINO
di Silvia Giordanino
Nel famoso libro Il codice dell'anima di James Hillman, l'autore spiega di quanto sia praticamente impossibile frenare la crescita di quel “quid “ che alcune persone portano dentro di sé. Lo paragona ad una ghianda incapace di fermare la propria crescita e destinata a diventare una quercia. Se questa evoluzione viene fermata, la persona, gravida di quell'albero, ne avrà sofferenza e priverà il mondo di qualcosa di potenzialmente grande. Questa citazione di Hillman è perfettamente calzante per la protagonista del nostro appuntamento Incontri : la dottoressa e ricercatrice Roberta Ficacci Zampino che, residente monegasca, ha aperto un'attività come wellness coach per proseguire il lavoro del marito ed offrire nuove speranze a chi soffre di disturbi di varia natura. La sua è una vita ricca ed appagante, come la sua storia, il grande amore e la sua grande passione. Di questo ed altro ci parla nell'intervista esclusiva di QE.
Il suo sogno? Aiutare i miei simili a stare meglio. Quale è la sua biografia e la sua formazione? Nata nell’Italia degli anni ’50, trascorsi l’infanzia in Toscana, l’adolescenza in Piemonte e a Roma con la mia famiglia, molto sensibile ai valori della vita, i quali mi furono profondamente trasmessi. A Roma completai la mia formazione conseguendo la maturità classica per poi laurearmi in Lettere e Filosofia negli anni ’70 presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e mi dedicai alla organizzazione di eventi culturali e anche all’insegnamento. Ho sempre coltivato, anche, uno spirito sportivo manifestando un profondo interesse per la natura, per lo studio dell’essere umano e delle sua capacità creative in ogni campo dello scibile, da quello scientifico a quello artistico. Il “motus” principale della mia vita è sempre stato quello di conoscere meglio l’individuo partendo dal principio socratico “ Conosci te stesso”. Ci regali 20
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una vena romantica: ci parli dell'incontro con colui il quale sarebbe diventato suo marito ed anche la sua guida. In una splendida serata estiva romana mi venne presentato Michele Zampino, medico, ricercatore, più grande me di circa 15 anni. Un incontro straordinario che mi diede un senso più profondo alla mia vita nel mio percorso formativo. Classico colpo di fulmine. Avevo incontrato l’amore, un compagno, un marito, il padre di nostro figlio Claudio. Un maestro e più tardi anche un collega. Avremmo condiviso 37 anni della nostra vita, prima che la morte ci separasse. Ma credo che il distacco sia stato solo materiale, in quanto il suo spirito e la sua energia continuano ad essere sempre molto presenti. Anni trascorsi insieme all’insegna di profondi ideali, avendo al centro l’interesse di come intervenire per meglio curare attraverso nuovi percorsi scientifici. In questo modo incontrò anche la Medicina...Sì, per mezzo di un “uomo vero e un vero medico” che mi fece appassionare al mondo della Medicina, e all’interesse per lo studio delle malattie, ma soprattutto all’osservazione attenta del malato, per contribuire a migliorare la qualità della vita e a gestire in modo appropriato i sintomi conseguenti alla patologia. Il percorso formativo per arrivare alla laurea in questa disciplina mi permisero di integrare la mia formazione filosofica, con la conoscenza di quella meravigliosa realtà che è lo studio del corpo umano. Mi rivolsi verso la visione di una medicina preventiva, a supporto dei protocolli terapeutici tradizionali, attenta a fornire gli strumenti di un benessere a tutto campo per contrastare le patologie sempre più frequenti, legate allo stress generato dai nuovi stili di vita ( come ad esempio la sindrome dell’intestino irritabile, la sindrome metabolica, il diabete, l'ipertensione, i dolori muscolo-scheletrici, etc...).
Possiamo citare alcuni incontri davvero significativi nella sua vita? Ricordo con piacere ed onore quello con Rita Levi Montalcini, prima che le fosse assegnato il Premio Nobel, la quale volle conoscere tutto sugli studi che portavamo avanti. Ne rimase profondamente colpita: “sappiamo talmente poco del funzionamento del nostro cervello, che tutte le intuizioni pionieristiche che lo riguardano devono essere sempre considerate”. Poi con il fisico Bruno Pontecorvo: l’incontro fu in occasione di un invito avuto dall’Accademia delle Scienze Mediche dell’allora Unione Sovietica, con molta semplicità , umiltà e disponibilità, nonostante l’età avanzata e il Parkinson che lo affliggeva, mostrò una sincera e profonda capacità di ascolto ed attenzione quando riferirono studi innovativi. Due grandi personaggi, caratterizzati entrambi da una profonda umanità e da una sincera capacità di ascolto. .................................................................................................................................................................................................... 26 Se embre 2019
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Può parlarci del suo brevetto? Tutto iniziò dall’intuizione di mio marito. Quale medico, neurologo e stomatologo-odontoiatra decise di utilizzare la bocca, o meglio le vie nervose ad essa collegate, in modo da creare un autostimolo (mediante un’estensione dei muscoli facciali) per favorire l’attivazione di nuove connessioni nervose, potenziare quelle esistenti, per dare un supporto alla attività fisiologica dell’organismo, promuovendo anche una simmetria facciale. Basti ricordare l’importanza del meccanismo della suzione che accompagna in modo fisiologico le prime fasi della vita, nel suo sviluppo soprattutto neuro-cognitivo, e come spesso retaggi di tali azioni possano persistere ed essere considerati solo da un punto di vista negativo comportamentale . Dopo anni di studi, di sperimentazione, proseguiti con mio figlio, Claudio Zampino, biologo molecolare, sia sulla ricerca di base che clinica è stato realizzato un dispositivo endorale ( EPO n.2879630). Il dispositivo è basato sul principio del rilassamento dei muscoli della faccia e di quelli del tratto cervicale, mediante uno stretching prolungato (apertura protratta della bocca) per un certo lasso di tempo variabile a seconda del soggetto, con un’azione, quindi, anti-stress. Quali i progetti più recenti? La recente partecipazione al Congresso della FEPS (Federazione delle Società Europee di Fisiologia) e della SIF (Società Italiana di Fisiologia) a Bologna dove è appena stata presentata una relazione riguardante le applicazioni del dispositivo sopracitato a seguito di uno studio condotto con l’Università di Perugia e la Azienda Sanitaria Locale 2 di Roma su un campione di 296 soggetti, che hanno manifestato una riduzione della percezione del dolore a seguito dell’utilizzo del dispositivo stesso. Nel prossimo futuro l’intenzione è quella di diffondere con una visione sempre più ampia la medicina preventiva e la conoscenza dei principi scientifici che sono alla base anche del nostro dispositivo che, spero, possa aiutare le persone sofferenti a stare meglio...
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Arti e divertimento: ecco il programma della giornata del patrimonio del Principato di Monaco
43 siti, alcuni dei quali mai aperti al pubblico, sono all'origine dell'iniziativa prevista questa domenica 28 settembre, nell'ambito della 24a edizione delle 'Journées du Patrimoine' che quest'anno celebrano le arti ed il divertimento. Dal Casinò al tendone di Fontvieille ed ai teatri, musei e luoghi insoliti come l'atelier di Folon, il Principato di Monaco offre nuovamente un'esperienza unica ai visitatori che vogliono scoprire, meravigliarsi e apprendere la storia di questo paese, da oltre due secoli sede di migliaia di eventi culturali ed artistici di fama mondiale. A piedi, in bici o con i mezzi pubblici, chiunque è invitato ad aderire a questa occasione, approfittando delle guide turistiche che non mancheranno di raccontare aneddoti che sveleranno la ragione per la quale le arti, nel Principato di Monaco, sono una risorsa inesauribile. Si segnala, inoltre, che il Comune, a conclusione della giornata, organizza una sfilata di costumi coordinata dagli studenti del Pavillon Bosio, direttamente nella Corte d'Onore del palazzo comunale, sulla Rocca e, contemporaneamente alla Fonoteca José Notari è previsto un un set live DJ per chi ha voglia di ballare fino a sera. Per chi raggiunge in auto i principali parcheggi pubblici monegaschi, ricordiamo che la tariffa per l'intera giornata, eccezionalmente, è di 3 euro. Per saperne di più ed avere tutti i dettagli dei luoghi da visitare cliccare direttamente qui. 24
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Helga Piaget, Elisabeth Muhr,Anna-Maria Kaufmann
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IAM: il 6 o obre l'invasione degli influencers conquistano il Monte Carlo Sporting Salif (FR), Caroline Receveur (FR), Hugo Phillip (FR), Lufyyy (BE), Neloofa, le sorelle Kaplan (LA), Laury Thillemann (FR), Supercarblondie (Dubai), Giulio (Israele) e molti altri ancora sono i possibili candidati selezionati per aggiudicarsi il titolo di IAM - INFLUENCER AWARDS MONACO, evento che dopo il successo dello scorso anno assicurerebbe oltre 200 milioni di visualizzazioni sul in poco meno di 24 ore. L'appuntamento è in programma domenica 6 ottobre 2019 presso il Monte Carlo Sporting e fin da ora sono attesi oltre un centinaio tra i principali influencer (di Instagram o Youtube) provenienti da tutto il mondo, invitati a contendersi i premi suddivisi in 14 categorie. L'iniziativa è nata nel 2018 dall'idea di Lolita Abraham, una giovane imprenditrice belga che, lo scorso anno, ha coinvolto la sua amica Pauline Ducruet, in qualità di ambasciatore e presidente della giuria. Quest'anno, è il caso di dire, lo scettro passerà ad un'altra principessa, SAR Camilla di Borbone Due Sicilie. Molte celebrità attese all'appuntamento: tra queste Sliman, Vita, Imagination, Soolking, Maître Gims, Gypsy King, New Gypsy e altri ospiti del Principato di Monaco e del mondo degli affari. Mai come in questo caso il virtuale sarà più popolato del reale! 26
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SALUTE & BENESSERE
PHAM: la donazione degli organi
Il nostro appuntamento scientifico-divulgativo di questa settimana è dedicato alla donazione e al trapianto di organi solidi. Cominciamo dalla DONAZIONE DI ORGANI
Il prelievo di organi o di parti di essi può) essere effettuato su donatori viventi o su donatori cadaveri. Nel secondo caso, il donatore cadavere può) essere a cuore battente o a cuore fermo. Per donatore a cuore fermo si intende un cadavere come tutti se lo immaginano, dove tutte le funzioni vitali hanno cessato di esistere e il cuore ha smesso di pulsare. Per donate cadavere a cuore battente, invece, si intende un corpo in morte cerebrale accertata e documentata, ventilato artificialmente, il cui cuore , persistendo questa assistenza artificiale, continua a pulsare.
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SALUTE & BENESSERE
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La data e l)ora del decesso in questo caso corrispondono alla data e allora dell)accertamento e della certificazione della morte cerebrale irreversibile. Donatore vivente è colui che decide di donare un organo o parte di un organo a un altro Paziente in attesa di trapianto. Attualmente, nei diversi centri specializzati di tutto il mondo si praticano trapianti di rene, fegato, pancreas, cuore, polmoni, isolati o combinati, simultanei o sequenziali secondo le diverse esigenze cliniche su Pazienti adulti e pediatrici. Le percentuali di sopravvivenza degli organi trapiantati e dei Pazienti variano in rapporto alle indicazioni, allo stadio clinico delle malattie, congenite o acquisite, che hanno reso il trapianto necessario, agli episodi di infezione o di rigetto che possono complicare il post operatorio. Al fine di prevenire il rischio di rigetto, secondo protocolli terapeutici diversi, vengono somministrati cronicamente ai Pazienti trapiantati farmaci capaci di interagire con il sistema immunitario , modulando e modificando la risposta anticorpale dell'organismo del ricevente. L'attività trapiantologica resta un settore di eccellenza della Medicina, fondata su una collaborazione una gestione interdisciplinare e polispecialistica dei Pazienti. Com' è facile comprendere, notevoli sono le implicazioni culturali, etniche,sociali e religiose che possono condizionare la "cultura del trapianto e soprattutto della donazione di organi". Molto è stato fatto e molto si sta facendo a vari livelli istituzionali e scientifici per favorire queste importantissime pratiche clinico terapeutiche. Molto ancora resta da fare e la Scuola, i mezzi di comunicazione di massa, la politica e le Istituzioni giocheranno in tal senso un ruolo determinante e decisivo.
Per maggiori delucidazioni sul tema o richieste di approfondimenti: Dott. Gianvittorio Tommasi (Chirurgo vascolare CHPG Monaco), Presidente dell'associazione monegasca PHAM www.phammonaco.com .................................................................................................................................................................................................... 26 Se embre 2019
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Club 500 Monte Carlo: una passeg iata da ricordare... StĂŠphane Valeri tra Elisabeth Muhr ed Helga Piaget, al pranzo Passion Sea
Gran successo per questa prima iniziativa organizzata dal Club Fiat 500 Monte Carlo presieduta da Massimo Peleson. E' stato il Sindaco di Monaco in persona, Georges Marsan, ad accogliere sulla piazza del Comune, a Monaco Ville, le numerose piccole Fiat 500 storiche che si sono ritrovate il 21 settembre, in mattinata, per raggiungere tutte in file in corteo, seguendo la via lungomare fino a Ventimiglia, alcuni paesi dell'entroterra imperiese con tappa gastronomica a Dolceacqua, dove le auto sono state accolte come delle piccole regine. Tra i 27 partecipanti, anche un illustre monegasco 30
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appassionato della piccola quattro ruote: il consigliere comunale AndrĂŠ Campana che non ha fatto mistero della sua passione per la Fiat 500, di cui possiede un esemplare. Le foto della partenza, qui pubblicate per gentile concessione del Comune di Monaco, resteranno tra i ricordi dei partecipanti che giĂ attendono la prossima iniziativa. Per iscriversi o saperne di piĂš del Club Fiat 500 Monte Carlo, scrivere a: club500@monte-carlo.mc
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Edouard Philipponnat: "Ci vuole disciplina per fare l'a ore!" E' franco-finlandese, classe 1999, Edouard Philipponnat. Di lui possiamo dire che è un giovane determinato, abituare ad ottenere quello che vuole. Suo padre è un ex ufficiale della legione straniera francese e un diplomatico nel Principato di Monaco, sua madre si occupa di dottrine olistiche. La sua formazione iniziata in Svezia e poi in Svizzera, un percorso complesso, che gli ha permesso di parlare correntemente cinque lingue (finlandese, svedese, inglese, francese e spagnolo). Ma gli piace anche suonare ed un bravo sportivo. Insomma Edouard ha tutte le carte in regola per realizzare il suo sogno: diventare un attore professionista. A ispirarlo è stato, senza saperlo, Johnny Depp, quando ha recitato come attore protagonista nel film ' Pirati dei Caraibi'. vedendolo sul grande schermo, il giovane Philipponat ne rimane folgorato, tanto da decidere che un giorno, anche lui avrebbe potuto interpretare personaggi così complessi. Suo padre, assecondando questa inclinazione artistica, a 13 anni, gli ha regalato il suo primo viaggio a Los Angeles dove ha preso la prima lezione di recitazione. Da allora non ha più smesso, lavorando sui diversi set cinematografici, indossando pure le vesti del giovane scudiero in 'Dragonheart 3: The Sorcerer's Curse'. Ma quello che gli sta più a cuore, a Edouard è diventare protagonista di un film drammatico. Ed il copione del progetto che tanto sperato, infine è arrivato: Philipponnat è stato scelto come attore principale del thriller The Runner, la cui trama è ispirata ad una storia vera. Abbiamo incontrato Edouard per farcelo raccontare. Edouard, allora, come ti stai preparando per diventare Aiden, il giovane che devi interpretare in questa non facile pellicola? "Beh, intanto devo perdere diversi chili per essere più credibile. Il mio personaggio è uno studente delle superiori, arrestato dalla polizia per possesso di droga. Mentre combatte la sua dipendenza, si ritrova immischiato in una storia più grande di lui quando si presta, sotto copertura, a scovare un boss della droga ed aiutare la giustizia a fare il suo corso. Oltre alla concentrazione, per impersonare Aiden devo essere molto disciplinato nella mia dieta. In questo momento peso circa 59 kg e il mio stile di vita è cambiato. Non ci penso, ma mangiare solo 500 calorie al giorno fino al termine delle riprese è una bella sfida..." Hai vissuto a Monaco 32
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ma poi hai scelto di andare negli Stati Uniti: perché? "Monaco è sempre stata una casa per me. È dove ho trascorso le mie estati e le mie vacanze quando ero bambino. Dopo essermi diplomato al liceo di Helsinki, in Finlandia, ho deciso di voler andare a Los Angeles per dedicare tutta la mia attenzione alla professione che amavo, recitare. Fu lì che ho incontrato il mio agente, insieme al resto della mia squadra. Credo che qui possa crescere professionalmente più in fretta che altrove. Tuttavia considero ancora Monaco la mia casa e rimarrà tale a causa della sua vasta cultura e del senso di appartenenza ad una comunità familiare che, ancora ora, mi è particolarmente cara." Che ricordi hai della tua infanzia? "Sono nato in Francia e ho vissuto lì per i primi tre mesi della mia vita. Più tardi la mia famiglia e io ci siamo trasferiti in Finlandia dove ho vissuto fino a 13 anni in una fattoria. Mio fratello ed io abbiamo trascorso innumerevoli ore fuori, correndo e giocando nei boschi con le mucche. Inventavamo centinaia di personaggi immaginari, facevamo finta di essere chiunque ed usato qualunque cosa a disposizione per creare il nostro set personale. Crescendo, mi sono ritrovato a viaggiare tra le case dei miei genitori, soprattutto durante le vacanze. È stato un periodo affascinante, perché ho imparato la lezione più preziosa della mia vita, ossia valutare ed apprezzare al meglio ciò che possiedo. Mio padre viveva nel sud della Francia, dove il glamour è un elemento del quotidiano. Crescere in una fattoria è stata una giustapposizione incredibile. Avere i migliori genitori al mondo mi stanno aiutando ad avere entrambi i piedi per terra. Sono davvero un ragazzo fortunato". .................................................................................................................................................................................................... 26 Se embre 2019
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PRIVATE CONCERT BY STELLA ALMONDO Giovane pianista monegasca si esibisce young and talented Monegasque pianist CONCERT PRIVE DE STELLA ALMONDO jeune et talentueuse pianiste monégasque 18:30 | CREM Member: €20 - Non Member: € 25 Per informazioni cliccare qui
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HEBDO-AGENDA DE MONACO
Jusqu’au dimanche 3 novembre, Nouveau Musée National de Monaco - Villa Paloma : Ettore Spalletti "Ombre d’azur, transparence". Renseignements : +377 98 98 48 60 Jusqu’au mardi 15 octobre, Les Grands Appartements du Palais Princier : Exposition inédite, "Monaco, 6 mai 1955. Histoire d'une rencontre" qui retrace la première rencontre de Grace Kelly avec le Prince Rainier III de Monaco, organisée par les Archives du Palais Princier et l'Institut audiovisuel de Monaco. Renseignements : +377 93 25 18 31. Du mercredi 25 au samedi 28 septembre, présenté par le Comité National Monégasque de l'Association Internationale des ArtsPlastiques (AIAP) à l'UNESCO et sous le patronage del'Ambassade d'Italie, l'exposition "ART et DESIGN pour l'intérieur du yacht: le nouveau luxe contemporain". Ouvert gratuitement au public de 10h30 à 18h30. SIEGE AIAP: 10 Quai Antoine 1er Renseignements: e-mail:comite.aiap.monaco@monaco.mc Tèl: 0033 06 03910148 Vendredi 27 septembre à 19h, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Concert avec le groupe Twin Apple (pop rock). Renseignements : +377 93 15 29 40 Vendredi 27 septembre à 19h, Espace Léo Ferré : Apero Concert avec Nowhere et The Ska Lip Souls. Renseignements : +377 93 10 12 10 Samedi 28 septembre, Stade Louis II : Championnat de France de Football de Ligue 1 : Monaco – Brest. Renseignements : +377 92 05 74 73 Dimanche 29 septembre, Principauté de Monaco : 24e Journée Européenne du Patrimoine sur le thème "Arts est Divertissement". Renseignements : +377 98 98 94 53 Dimanche 29 septembre, Nouveau Musée National de Monaco - Villa Sauber : Dans le cadre de la Journée Européenne du Patrimoine : Une collection peut en cacher une autre. Restitution de la résidence d’Oriol Vilanova dans les collèges Charles III et François d’Assise Nicolas Barré. Présentation des œuvres produites par l’artiste et les élèves. Renseignements : +377 98 98 91 26 Dimanche 29 septembre à 15h, Nouveau Musée National de Monaco - Villa Sauber : Atelier en famille, découverte des œuvres au travers d’un jeu de piste. Participation gratuite sur réservation. Renseignements et inscriptions : public@nmnm.mc Dimanche 29 septembre à 15h, Nouveau Musée National de Monaco – Villa Paloma : Atelier en famille, découverte des œuvres de Michel Blazy installées dans les jardins de la Villa Paloma et initiation botanique. Participation gratuite sur réservation. Renseignements et inscriptions : public@nmnm.mc Dimanche 29 septembre à 17h30, Chapelle des Carmes : Concert par Marc Giacone, organiste, dans le cadre de la Journée Européenne du Patrimoine. Renseignements : 06 83 58 06 38 Du mardi 1er au dimanche 6 octobre, Divers Lieux : 10e Festival International de Tango Argentin de Monte-Carlo, (cours d'initiation, projections de films, exposition, conférences...) organisé par l'Association Monaco Danse Passion. Renseignements : 06 19 80 51 57 Mardi 1er octobre à 12h15, Médiathèque de Monaco - Sonothèque José Notari : Picnic Music. Renseignements : +377 93 30 64 48 Mardi 1er octobre à 19h, Stade Louis II : Basketball : Match d'EuroCup : AS Monaco Roca Team / Morabanc Andorra. Renseignements : +377 92 05 43 06 Mercredi 2 octobre à 18h30, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Rencontre dédicace avec Chantal Thomas autour de son ouvrage "East Village Blues". Renseignements : +377 93 15 29 40 Mercredi 2 octobre à 20h, Théâtre des Variétés : Voyage musical sur le thème "Sous le soleil de Paris" par la formation musicale "Champs-Elysées Chansons Françaises". Au programme : succès de C. Aznavour, E. Piaf, G. Bécaud, C. Trenet, J. Brel et des musiques de films de M. Legrand et F. Lai, organisé par le Kiwanis de Monaco au profit de ses œuvres.
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