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QE-MAGAZINE #30
QE-MAGAZINE WEB #30 Anno 4 - 10 ottobre 2019

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Foto: copyright Gaetan Luci / Palais princier










QE-MAGAZINE #30 10 o�obre 2019
L' editoriale by Maria BOLOGNA
In una nota inviata recentemente dal Palazzo del Principe di Monaco si apprende che "nella continuità della riorganizzazione del suo Governo", SAS Alberto II ha riconfermato la sua fiducia a Gilles Tonelli nominandolo Ambasciatore -Consigliere speciale responsabile dei negoziati con l'Unione europea. In pratica l'ex consigliere-Ministro degli esteri e della cooperazione, anziché andare in pensione -come era indicato nel comunicato datato 24 settembre - per lasciare il suo posto a Laurent Anselmi, (ex Direttore dei Servizi Giudiziari, ora rimpiazzato da Robert Gelli), Tonelli è titolato a proseguire le negoziazioni per l'accordo di associazione tra il Principato di Monaco e l'Unione Europea. Questa delicata missione in cui è coinvolto fin dall'origine delle trattative, sarà svolta rispettando la tabella di marcia tracciata dal Sovrano e con il supporto del suo Governo al quale, sembrerebbe, dovrà continuare a riferire. In questo contesto, il regnante ha approfittato per ricordare che la "conservazione delle specificità monegasche, così come la sostenibilità del nostro modello economico e sociale devono rimanere le priorità da tenere in debito conto nel caso di conclusione di un accordo". Ora, riflettendo su quelli che sono i punti fermi per Monaco, vale a dire la protezione dei cittadini monegaschi e delle prerogative a loro riservate, è evidente che rispetto ai canoni di condivisione e di scambio promosse nell'Unione Europea, il percorso è impervio, anche perché le opposizioni manifestate anche in seno al Consiglio Nazionale non permettono grandi manovre. Casualmente poi, mi sono soffermata sui dati statistici esposti nell'ultimo rapporto dell'IMSEE e, con grande sorpresa, ho scoperto che il numero dei dipendenti comunali di Monaco (745) è lo stesso di quelli impiegati per amministrare la città di Como che amministra 85 mila abitanti, ossia oltre il doppio di quelli registrati a Monaco (37.308, dati IMSEE 2016). Inoltre, di questi ultimi, scopro che 1800 monegaschi sono impiegati nell'amministrazione pubblica. E calcolando che su un totale di 8378 cittadini con passaporto del Principato circa la metà è in età da lavoro, si deduce che a malapena qualche migliaia di loro potrebbero essere danneggiati nella loro quotidianità se il Principato entrasse in Europa senza protezioni. Sono cifre relative, d'accordo, ma visti gli sforzi del Governo per aprire le porte all'internazionalizzazione è evidente che ci siano altre ragioni che spingono verso Unione Europea. Alla base, i dati parrebbero chiari: sì all'integrazione con un accordo di associazione ma solo se vengono rispettati diritti ed obblighi reciproci, con azioni condivise e procedure particolari d'applicazione, secondo l'articolo 217 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Quindi l'immobilità è garantita se non si rinuncia a qualcosa. Ma chi farà il primo passo? In attesa di vedere i prossimi sviluppi QE vi porta una ventata di novità, con notizie, interviste e eventi che non potete mancare. Buona lettura a tutti! www.qe-magazine.com, unico settimanale digitale in italiano del Principato di Monaco (Facebook, Instagram e Twitter), propone anche una versione stampabile del magazine digitale, ma ESCLUSIVAMENTE agli abbonati che ne facciano richiesta. Per maggiori informazioni scrivere a ampmonaco@ampmonaco.com. Tutti i numeri di QE- MAGAZINE.COM sono sfogliabili sulla piattaforma gratuita issuu.com/ampmonaco



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QE#30 10 o�obre 2019
Sommario
PAG. 4: L'universo digitale e la sua sicurezza al centro del diba�ito dell'Assise de la Sécurité // Lavoratori frontalieri: in corso confronti e tra�ative con il Governo di Monaco // Italia ed italiani DOC: ritra�i d'autore a Monaco con Amedeo Turello
PAG. 8: FILOSOFIA CONTEMPORANEA: a Monaco un ambito premio...//Dalla parte dei bambini:Chiodi arrug�initi
IL PIZZINO
PAG. 12 OPINIONI E PENSIERI IN LIBERTÀ: Ba�ute libere...da Facebook
PAG.14 Celebrity Hunted - Caccia all'uomo: To�i tra i protagonisti // MADE IN ITALY: alla scoperta di Archimede// Printemps des arts: Quebec, musica francese e tante sorprese per l'edizione 2020
PAG. 16 MO i TO: Al Filatoio di Caraglio le macchine di Leonard da Vinci// Incontri: Sergio Camole�o // L'Ambasciatore Gallo in visita alla prima edizione della Biennale dell'arte sacra a Mentone
PAG. 24 Giochi segreti e sorprendenti: una cena molto royal al Casinò di Monaco
SALUTE & BENESSERE
PAG. 26 PHAM: una giornata porte aperte a Sospel








PAG. 28 Coppa Principessa di Monaco": campioni e sportivi insieme per una buona causa...
PAG. 30 GEMLUC: nuovo generatore di radiofrequenze donato all'ospedale di Monaco // "Fourche�e Solidaire": operazione generosità continua al Columbus di Monaco



PAG. 34 HEBDO-AGENDA DE MONACO
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Celebrity Hunted - Caccia all'uomo: To�i tra i protagonisti



E' stato annunciato l'8 ottobre e già si parla di un successo annunciato. Si tratta della prima serie originale italiana - senza sceneggiatura - firmata Amazon: Celebrity Hunted - Caccia all'uomo, un thriller ad episodi di vita reale, in sei puntate, in cui le celebrità fuggono per sottrarsi da un squadra di cacciatori esperti. I protagonisti sono ben otto celebrità italiane: il calciatore Francesco Totti, l'artista rapper Fedez, il noto YouTuber Luis Sal, l'attore Claudio Santamaria, la giornalista e scrittrice Francesca Barra,gli attori Diana Del Bufalo (Che Dio ci aiuti, C'era una volta Studio Uno) e Cristiano Caccamo (Matrimonio italiano, Questo è il mio paese), ed il conduttore televisivo Costantino della Gherardesca (Pechino Express). Prodotto da EndemolShine Italia la prima serie Celebrity Hunted - Caccia all’uomo è visibile unicamente sul canale Amazon Prime Video ed accessibile in oltre 200 paesi e territori a partire dal 2020. Dalle prime indiscrezioni, abbiamo compreso che i concorrenti, per 14 giorni, devono girovagare per l'Italia in anonimato, da soli o in coppia, disponendo di limitate risorse finanziarie. Ad inseguirli, invece, sono chiamati in causa alcuni dei più rinomati e temuti investigatori professionisti italiani, cyber analisti, profiler online, ma anche le forze dell'ordine e l'intelligence militare. Questi pseudo Sherlock Holmes nostrano, da bravi segugi per raggiungere l'obbiettivo possono usare qualsiasi mezzo legale per rintracciarli, incluso il tracciamento delle chiamate, la CCTV, il riconoscimento della targa e tutti gli strumenti utilizzati comunemente per ricercare persone scomparse. Lo spettatore assiste dunque ad una vera e propria caccia all'uomo raccontata attraverso un format innovativo dai risvolti sorprendenti. L'edizione italiana di Hunted è l'ottavo adattamento di quello creato originariamente nel Regno Unito da Shine TV, Gli episodi, in diretta o differita, saranno disponibili per i clienti Prime, ovunque e in qualsiasi momento, anche grazie all'app Prime Video per smart TV, dispositivi mobili, Fire TV, Fire. Una vera rivoluzione per gli amanti del genere...
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MADE IN ITALY: alla scoperta di Archimede...
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“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Ed è accessibile gratuitamente! Nella puntata in onda il 7 ottobre viaggiamo nel tempo per raggiungere la città Siracusa, che del terzo secolo avanti Cristo fu teatro
della storia e delle invenzioni del più grande scienziato dell’antichità. “Archimede a Siracusa” è anche il titolo della mostra allestita alla Galleria Civica Montevergini, ideata dal Museo Galileo e curata dal professor Giovanni Di Pasquale. L’esposizione fa conoscere una delle più geniali figure della storia dell’umanità. Ce ne parla a “Made in Italy”, il professor Di Pasquale. Francesca Valentini lo ha intervistato.
Ricordiamo a chi desidera ascoltare anche le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it
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L'Ambasciatore Gallo in visita alla prima edizione della Biennale dell'arte sacra a Mentone
Ode alla vita, è il titolo della prima edizione dellaprima Biennale di Arte Contemporanea Sacra(BACS), in corso fino al 31 ottobre al Grand Hotel desAmbassadeurs di Mentone. Per l'occasione tutto ilcomplesso alberghiero, dimora storica datata 1865, siè trasformato in un grande e prezioso scrigno checontiene ben 214 opere di altrettanti artisti provenientida tutto il mondo (fra i quali 35 sono tra i più quotatidel pianeta). BACS offre agli spettatori la possibilità diammirare da vicino non solo quadri ma ancheinstallazioni e sculture distribuite in 13 diversi spaziespositivi. Fino ad ora, ben oltre 1000 persone hannovarcato la soglia di BACS, premiando l'impegnodell'iniziativa nata qualche anno fa da un'idea di LianaMarabini, cineasta e mecenate (è presidente deiMecenati dei Musei Vaticani nel Principato diMonaco). Tra gli ultimi visitatori anche S.E.l'Ambasciatore Cristiano Gallo che ha manifestato vivo interesse e lodevoli apprezzamenti all'iniziativa nel corso di una visita di cortesiaeffettuata in questi giorni. La Presidente di BACS, ha poi donato al diplomatico anche uncatalogo sulla cui copertina spicca l' opera monumentale in bronzo che troneggia nelgiardino del Grand Hotel des Ambassadeurs. La statua, intitolata Notre-Dame desInnocents, (firmata dell’artista olandese Daphné du Barry) pare abbia infiammato gli animidel comitato 06 pro-aborto che ne vorrebbe occultarne la vista al pubblico. Sembrerebbeinfatti che questa opera possa offuscare l'efficacia della loro campagna a favore dell'abortocome diritto fondamentale di ogni donna. Censurare una statua ritenuta miracolosa per ilpotere che avrebbe di influenzare le scelte delle donne o colpevolizzarle per aver scelto diavere o meno dei figli, è davvero rivoluzionario, soprattutto quando l'intento della Marabini,che ha ordinato l'opera, è esattamente l'inverso! Ossia essere meta di pellegrinaggio perun conforto spirituale a chi ha avuto problemi con i propri figli. Comunque sia, lasensazione è che queste azioni del comitato francese sia più una strumentalizzazionepolitica che un vero problema di ordine pubblico. Infine ricordiamo che BACS consente atutti gli artisti emergenti selezionati di vendere le proprie opere esposte, senza doverversare alcuna quota agli organizzatori della mostra. Questa sì che è una notizia!
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Helga Piaget, Elisabeth Muhr,Anna-Maria Kaufmann
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