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QE-MAGAZINE #34
QE-MAGAZINE WEB #34 Anno 4 - 7 novembre 2019

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© M Dagnino - Musée océanographique





QE-MAGAZINE #34 7 novembre 2019
L' editoriale by Maria BOLOGNA
La Grande Medaglia Albert I di Monaco, da oltre 70 anni, è considerata tra le più alte distinzioni internazionali assegnate a personalità e scienziati che si distinguono per le loro attività di studio applicate alle scienze oceanografiche e per le loro capacità di sensibilizzare il grande pubblico alle varie problematiche inerenti all'ecosistema marino. Giovedì 7 novembre, al Museo Oceanografico di Monaco, si è svolta la cerimonia con il Sovrano, SAS il Principe Alberto II che ha consacrato, anche quest'anno, i suoi premiati: Ban Ki Moon (per la sezione mediatore), Lisa Ann Levin (per la sezione scientifica) e Violaine Pellichero, vincitrice per la sua tesi
E' utile ricordare che, in passato, a ricevere questa medaglia (in bronzo dorato, raffigurante il profilo del principe Alberto I) sono state personalità del calibro di Paul Portier, Jacques-Yves Cousteau, come pure l'attore Leonardo di Caprio o lo scrittore Erik Orsenna. In realtà, a guardar bene i loro profili, corrispondono ad individui apparentemente molto diversi tra loro. Eppure pare che, per le azioni intraprese nei settori a loro congeniali, siano riusciti a stimolare ed a sensibilizzare nella gente la necessità di proteggere e gestire, in maniera responsabile, la natura che ci circonda. Ma passare dalla teoria alla pratica, però, di tempo ce ne vuole ancora. Poi, ad un certo punto, mi sono chiesta quale fosse il rapporto che esiste tra l'ex Segretario Generale della Nazioni Unite ed i mari. Ebbene, leggo nella nota, Moon si è distinto, durante il suo mandato alle Nazioni Unite, per le sue azioni a tutela e a protezione dell'ambiente, emergendo per questo tra i vari decisori politici o economici più potenti della Terra. La sua autentica vocazione, in realtà, ha trovato spazio dal 2017 nella creazione di una fondazione americana configurata come un' organizzazione no-profit fondata a Vienna dal nome Global Citizens , i cui progetti coinvolgerebbero cittadini in tutto il mondo. E così, con questo premio, il suo nome si associa nuovamente al Principato di Monaco, dopo il suo passaggio nel 2013. Da allora, forse, Moon avrà notato come il governo monegasco sia ora particolarmente attento a difendere la parità dei diritti tra uomini e donne, alla transazione energetica ed alla riduzione delle emissioni di CO2 favorendo i trasporti ad energie alternative. Spero davvero si sia accorto delle trasformazioni di questa città aperta al futuro ma che tiene ben saldi i piedi nel passato: una bella pubblicità per questo Stato che ora, grazie alle nuove strategie dell'U�ficio del Turismo monegasco, si concede una campagna di comunicazione internazionale dal titolo 'ForYOU', di cui ne parleremo una prossima volta. www.qe-magazine.com, unico settimanale digitale in italiano del Principato di Monaco (Facebook, Instagram e Twitter), propone anche una versione stampabile del magazine digitale, ma ESCLUSIVAMENTE agli abbonati che ne facciano richiesta. Per maggiori informazioni scrivere a ampmonaco@ampmonaco.com. Tutti i numeri di QE-MAGAZINE.COM sono sfogliabili sulla piattaforma gratuita issuu.com/ampmonaco



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#34

7 novembre 2019
QE#34 7 novembre 2019
Sommario
PAG. 4: Le onde del mare, una nuova fonte di energia per Monaco // A Pechino organizzata la Monaco Day
PAG. 8: Monaco: Sebastien Uscher si racconta in un documentario // Conversando con...Alda
IL PIZZINO
PAG. 12 OPINIONI E PENSIERI IN LIBERTÀ: Di multe e parchegggi aMonaco
PAG.15 MADE IN ITALY: le cesarine...
PAG. 16 MO i TO: L’ingrediente di questa pozione rinascimentale è Mantegna e solo Mantegna! // INCONTRI: Luca Balbiano
PAG. 22 12 novembre 2019: ricordando la Principessa Grace...
SALUTE & BENESSERE
PAG. 24 PHAM: il bisturi
PAG. 27: Un kart firmato Charles Leclerc








