QE-MAG@ZINE N° 6 - 2019 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB #6 Anno 4 - 28 febbraio 2019

© Gaétan Luci/ Palais de Monaco Copyright Gaetan Luci, Palais Princier



Edito

QE-MAGAZINE #06 28 febbraio 2019

Mentre nel quartiere più a ovest del Principato di Monaco, a Fontvieille o meglio nel suo porto, la Direzione dell’Ambiente ha appena installato 5 moduli costruiti con uno speciale calcestruzzo in grado di favorire lo sviluppo e la protezione della biodiversità marina autoctona, il Consigliere di governo (nonché Ministro dell’urbanismo, dell’ambiente e delle infrastrutture) Marie Pierre Gramaglia ha ufficialmente dichiarato guerra ai rumori provenienti dai cantieri edili e stradali. Per farlo ha riunito, per la prima volta, la Commissione d’Innovazione BTP (Bâtiments Travaux Publics), incaricata d’identificare e proporre modalità per monitorare l'inquinamento acustico causato dai numerosi lavori in corso presenti in tutto il Principato di Monaco. A quanto pare le limitazioni di orario stabilite dai due decreti ministeriali monegaschi recentemente pubblicati non hanno placato le lamentele dei residenti che chiedono altre soluzioni. Alla parola d'ordine qualità della vita, tanto cara al Principato di Monaco, sono stati convocati consulenti, rappresentanti delle imprese di costruzioni edili, specialisti, istituzioni e fornitori di servizi (Smeg, Società dell’Acqua e molti altri) per testimoniare e fornire elementi che contribuiranno alla stesura dell'audit commissionato agli esperti di due studi tecnici, la SETEC énergie environnement ed il Bureau Veritas. Questi ultimi, infatti, hanno il non facile incarico di individuare azioni in grado di minimizzare il disagio provocato, in priorità, dal fastidioso volume provenienti dagli scavatori, martelli pneumatici e quanto attinente ai cantieri. Malgrado le buone intenzioni però, l'esiguità del territorio del Principato di Monaco non permette di avviare un piano d'intervento urbano senza impattare pesantemente sui lavori già avviati. Inoltre è stata pure ventilata la necessità eventuale di sostituire i macchinari 'inquinanti' con altri alimentati da energia pulita, per i quali è richiesto l'intervento ed il sostegno economico del Governo di Monaco, chiamato inoltre ad esprimersi, nel mese di luglio, sui risultati ottenuti dall'audit. Ma non è meraviglioso tutto questo? Si è mai visto altrove? Eppure non è semplice spiegare che questa attenzione all'eccellenza rappresenta l'espressione della volontà del sovrano, SAS il Principe Alberto II, che vuole per il suo paese confort, modernità e nuove tecnologie nel rispetto dell'ambiente, nel totale rispetto dei suoi abitanti. A quanto pare, farlo sapere al mondo, ci penserà anche la missione che il Principato di Monaco avrà tra poco meno di 600 giorni, con il suo padiglione avveniristico ecocompatibile ideato per partecipare all'Esposizione Universale di Dubai 2020. L'evento sarà la migliore vetrina per raccontare che esistono paesi esemplari e virtuosi. E rumore, inquinamento e disagi non ne devono fare parte. Ma di questo padiglione ne parleremo nel prossimo numero, con curiosità e tante altre notizie interessanti, come quelle che troverete in questo numero di QE! In ogni caso, cari e fedeli lettori di QE-MAGAZINE , vi ricordiamo che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta scrivendo a ampmonaco@ampmonaco.com, mentre i numeri arretrati restano visibili sul sito QE-MAGAZINE.COM e naturalmente anche sulla piattaforma issuu.com/ampmonaco

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QE-MAG@ZINE #06 28 febbraio 2019 Sommario PAG 4 Monaco partecipa alla 40a sessione del Consiglio dei diri i umani // «

Grace Kelly, from Hollywood to Monaco »… e prossimamente a Macao ! // One Monte Carlo: uno shopping center a 5 stelle, ma non solo questo...

PAG 8 SAS il Principe Alberto in Belgio: cultura, relazioni diplomatiche e non solo...// Sono solo parole: l'Arte Il PIZZI(no)

PAG 14 Miss Germano a e la donna più bella del mondo PAG 17 Musei del Bargello in Toscana : se ne parla a MADE IN ITALY PAG 18 MOiTO MO TO: Ingredienti base della pozione di questa edizione: le opere di

Venia Dimitrakopoulou e “Easy Rider", il mito della motocicle a come arte”. Due mostre diverse ma che vi conquisteranno! // INCONTRI: Paolo Borgognone

PAG 24 Monte-Carlo Film Festival de la Comédie: e siamo a 16 PAG 26 Max Biag i presenta a Monaco la sua scuderia // Mini-golf in ci à: al Parco Principessa Antoine e i bambini sono protagonisti assoluti

PAG 29 The Naked Soul: un libro fotografico per sostenere la Fondazione Principe Alberto II di Monaco

PAG 32 HEBDO-AGENDA DE MONACO AGENDA DE MONACO

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Monaco partecipa alla 40a sessione del Consiglio dei diri i umani

Lunedì 25 febbraio, una delegazione monegasca, composta dalla signora Isabelle Rosabrunetto, direttore generale del Dipartimento per le relazioni esterne e la cooperazione e la signora S.E. Carole Lanteri, ambasciatore e rappresentante permanente del Principato presso l'ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, ha partecipato all'apertura della 40a riunione del Consiglio dei diritti umani organizzata al Palais des Nations fino al 22 marzo. Durante la prima parte della sessione, contrassegnata da interventi rilevanti, sono state affrontate in particolare le grandi sfide globali che hanno un impatto diretto sul rispetto dei diritti umani, come la migrazione, i cambiamenti climatici e l'inquinamento atmosferico. In merito a quest'ultimo punto António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite ha ricordato che è causa, ogni anno, di quasi 7 milioni di morti. Inoltre, sempre Guterres si è detto preoccupato del forte aumento della disuguaglianza che genera instabilità, malcontento e richieste d'intervento. Infine, sono state denunciate alcune violazioni particolarmente gravi dei diritti fondamentali in tutto il mondo, compresa la libertà di espressione, ma anche discriminazione e violenza contro le donne. Nelle prossime quattro settimane, il Consiglio per i diritti umani si concentrerà su tematiche importanti e pure dei diritti umani delle popolazioni che vivono in Siria, Myanmar o il Venezuela. In agenda per il 15 marzo, invece, la discussione del testo proposto al 3ème Examen Périodique Universel de Monaco - svoltasi il 12 novembre 2018 - in vista della sua adozione definitiva. 4

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« Grace Kelly, from Hollywood to Monaco »… e prossimamente a Macao !

Il 22 febbraio, nei saloni del Hôtel Hermitage, il Grimaldi Forum Monaco e l'Entertainment Group Galaxy (GEG) di Macao, operatore leader a livello mondiale di stabilimenti di intrattenimento e di soggiorno integrati (dall'aprile del 2017 già partner del gruppo SBM) hanno unito le forze per dare vita alla loro prima collaborazione artistica e culturale. La Fondazione GEG - che ha contribuito alla realizzazione dell'esposizione "La Città Proibita a Monaco" nel 2017 e "Principi e principi di Monaco" a Pechino nel 2018 - sigilla così il legame sempre più forte con Monaco e il Grimaldi Forum. In particolare il gruppo, attraverso i porta-voci presenti alla sigla dell'accordo,ha dichiarato inoltre di volersi impegnarsi nella promozione della prima mostra culturale che racconta in dettaglio la storia della vita di Grace Kelly, prima da attrice e poi da principessa di Monaco, includendo anche una retrospettiva dedicata alla dinastia dei Grimaldi e le opere di artisti che si sono ispirati alla iconica figura della Principessa Grace. Dal titolo: "Grace Kelly, da Hollywood a Monaco', la mostra si arricchirebbe di oggetti da collezioni prese in prestito dal Palazzo del Principe di Monaco, e sarà allestita dal 15 maggio al 28 Ago 2019 in una galleria appositamente creata per questo scopo a Macao, nel cuore del complesso del gruppo Galaxy, in un resort dedicato al turismo di lusso di alto livello. "Grace Kelly, da Hollywood a Monaco" è la somma di due produzioni precedenti: " Les Années Grace Kelly", creata nel 2007, che ha contribuito al prestigio di Monaco in tutto il mondo per oltre dieci anni; e " Principi e Principe di Monaco. Una dinastia europea", presentato alla Città Proibita di Pechino, da settembre a novembre 2018. Il Commissario Thomas Fouilleron, Direttore dell'Archivio e Biblioteca del Palazzo di Monaco del Principe, è l'incaricato di portare avanti questa nuova sfida, mentre la GFM è responsabile della progettazione

scenografica e logistica. Da sinistra a destra, seduti: Henri Fissore, presidente, e Sylvie Biancheri, Direttore Generale del Grimaldi Forum, Francis Lui, Vice Presidente della Fondazione GEG, e Michael Mecca, GEG Amministratore non esecutivo e principale consigliere per l'altra . Dietro, da sinistra a destra: Emmanuel Van Peteghem, Segretario Generale della Société des Bains de Mer, Patrice Cellario, Ministro del governo degli Interni Advisor, Raymond Kwok, General Counsel di GEG e David Tomatis, Consigliere del Gabinetto del Principe Commission Examen Rapports Contrôle SICCFIN © Michael Alesi – Direction de la Communication Copyright: Jean-Charles Vinaj / Grimaldi Forum Monaco

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One Monte Carlo: uno shopping center a 5 stelle, ma non solo questo...

Mentre a Nanterre si respirava tutt'altra atmosfera - si officiava infatti l'ultimo saluto all'iconico stilista Karl Lagerfeld - sempre il 22 febbraio, in mattinata, la SBM (Société des

© Michael Alesi

Bains de Mer) ha accolto LL.AA.SS. i Principi di Monaco che, accompagnati dai loro bambini, il Principe ereditario Jacques e la Principessa Gabriella ( insieme ad alcuni illustri ospiti ed invitati) hanno calcato il red carpet steso in occasione dell'inaugurazione del nuovo complesso immobiliare One Monte Carlo, la promenade Princesse Charlene e la nuova galleria di boutique dell'Hotel de Paris. Nel corso della stessa giornata, le 24 boutique (e tra queste, per la prima volta, a due passi dal Casinò, spicca la griffe Fendi) hanno aperto le porte ai loro affezionati clienti che qui si sono 6

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sentiti accolti come in una grande shopping center di gran lusso. One Monte Carlo, infatti, si estende su una superficie totale di 60. 000 m2, è composto da 6 unità abitative (37 appartamenti suddivisi in palazzine da 5 a 13 piani) più un intero stabile destinato unicamente ad uffici. Nonostante ci sia ancora molto da fare (aiuole, interrati, centro congressi, sale conferenze ed un ristorante , la cui apertura è prevista in primavera) a brillare per la loro perfezione sono stati soprattutto i lavori eseguiti dal gruppo veneto Permasteelisa che ha disegnato tutte le facciate degli immobili. I numeri che li hanno resi protagonisti fanno impressione: in tutto realizzati 13.700 metri quadrati di superfici in vetri, 2.000 metri quadrati di porte scorrevoli e 600 metri quadrati di porte. In particolare il gruppo trevigiano ha realizzato in esclusiva 912 elementi di 11 tipi e forme diverse per complessivi 2,6 chilometri lineari di balaustre create con la tecnica della pressofusione di alluminio, equivalente a 150.000 chili di metallo, su cui spiccano i corrimani in legno pregiato. Una vera sfida contro il tempo, vinta per Permasteelisa, ma soprattutto un orgoglio tutto italiano per l'espressione di tecnologie di altissimo livello: « L'amore per la complessità e la capacità di convertirla in eleganti strutture all'avanguardia sono alla basa dell'approccio olistico del nostro gruppo" ha affermato l'Amministratore Delegato Permasteelisa Richard Mollo, presente insieme ad altri dirigenti del gruppo all'inaugurazione monegasca. "One Monte-Carlo - ha aggiunto combina le performance tecniche con il rispetto dei codici architetturali indicati dallo studio Rogers Stirk Harbour + Partners che, con l’architetto monegasco Alexandre Giraldi, hanno reso possibile la riuscita di questa progetto". One Monte-Carlo, inoltre, ha ottenuto il label BREEAM per essere a norma ambientale. A tal proposito, ci siamo chiesti che fine faranno i 5 padiglioni monegaschi effimeri e tutta la vegetazione espiantata dal giardino sostituito dalle nuove palazzine del lussuoso super quartiere monegasco. La risposta appena ci giungerà dagli uffici del gruppo SBM, sarà oggetto di un prossimo articolo. ....................................................................................................................................................................................................

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SAS il Principe Alberto in Belgio: cultura, relazioni diplomatiche e non solo...

Copyright: VILLARD, Palais Princier /SBM

Due giornate all'insegna delle 'classiche' relazioni istituzionali, ma anche dell'ambiente e della cultura. Per S.A.S. il Principe Alberto II, la visita di lavoro in Belgio, organizzata il 19 ed il 20 febbraio scorsi, è stata una conferma ed una scoperta di quanto il Belgio offra ai suoi visitatori. La conferma, intanto, verte sulla duplice veste di Bruxelles come capitale e come centro nevralgico per l'Unione Europea. E' infatti presso la sede il Palazzo Berlaymont che il Sovrano ha incontrato il Presidente della Commissione Europea, JeanClaude Juncker, con il quale si è discusso sull’accordo di associazione tra il Principato e l’Unione Europea, le cui trattative, avviate nel marzo 2015, sono tutt'ora in corso. In particolare, secondo quanto comunicato dal Palazzo, tra le due entità non è escluso un partenariato che permetta l'apertura a professioni legate all’insegnamento, alla ricerca e in altri settori comuni, pur preservando gli interessi nevralgici del Principato di Monaco e le sue unicità. Probabilmente anche in vista delle prossime elezioni europee Juncker, giunto alla fine del suo mandato, ha tutto l'interesse affinché le negoziazioni tra Monaco e l'UE si concludano con un accordo di associazione entro giugno 2019. Intanto, approfittando del viaggio, il Sovrano ha incontrato anche i rappresentanti dell'Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA) ed i dirigenti della Commissione Europea e del Consiglio dell’Unione Europea. Terminate le visite istituzionali, il Principe Alberto ha vestito i panni di oratore ed ospite d'onore alla conferenza - organizzata dal ministro dell’energia belga 8

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Marie-Christine Marghem - sui Cambiamenti Climatici e la Protezione degli Oceani. In questo contesto, ed in presenza di molti esperti del settore, il Sovrano ha sottolineato, nel suo discorso, dell'importanza della preservazione dei mari, ma senza trascurare i pericoli del progressivo esaurimento delle risorse terrestri e della crescente importanza degli oceani in questo contesto. La sensibilizzazione delle persone, così come la mobilitazione dei governi, delle collettività locali, sono fondamentali secondo il Sovrano per prendere coscienza dei cambiamenti climatici che interessa non solo l'ambiente ma anche la stessa economia mondiale. La lunga giornata di S.A.S. il Principe è proseguita poi al Municipio di Bruxelles dove, in occasione del CDP Europe Awards 2019, è stato accolto dal Sindaco Philippe Close. Qui, nel suo intervento, il Sovrano ha voluto ricordare il suo impegno personale, che dura ormai da oltre 25 anni, nella difesa dell’Ambiente, cuore ed anima della Fondazione a lui intitolata, che da più di 10 anni, insieme al Governo, promuove progetti e soluzioni sostenibili a basso impatto ambientale e come prescritto anche dalla CDP (anciennement Carbon Disclosure Project) organizzazione che analizza appunto come le aziende si adeguano alla protezione del clima, la gestione sostenibile dell'acqua e lottano contro la deforestazione. La scoperta, infine, per il Principe di Monaco è stata la visita al Musée Hergé (Ottignies-Louvain-laNeuve) a cui ha assistito all'esecuzione di un violinista francese ed alla masterclass di canto organizzata presso la Cappella musicale di Reine Elisabeth (Waterloo). A conclusione di questa missione belga il Sovrano è stato accolto presso la sede della Fondation Folon (Château de la Hulpe), creato nel 2000 dallo stesso artista belga JeanMichel Folon, che a Monaco ha vissuto e lavorato per oltre 20 anni. Da qualche anno Fondation Folon ha inaugurato un atelier aperto al pubblico sul Quai Antoine Ier, dove lo spirito del geniale artista aleggia ancora: è la magia di Folon. (Foto: copyright Gaetan Luci, Palais Princier) ....................................................................................................................................................................................................

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Sono solo parole: l'Arte di Salvatore Dimag io

Sull’ultimo numero dell’ottimo UNESCO Courier diretto da Jasmina Šopova viene riproposto un testo di qualche decennio fa. La penna è di prestigio: Wystan Hugh Auden. Il tema è cruciale: il reale ruolo dell’arte nella nostra società. L’autore sin da subito non ha paura di rendersi impopolare, suggerendo che le virtù dell’arte siano ampiamente sopravvalutate. Come spesso capita, l’inizio del ragionamento lo rinveniamo nella Grecia classica, fonte di quello che il nostro scrittore considera un romantico fraintendimento pericoloso quanto resistente. L'arte avrebbe la straordinaria capacità di suscitare emozioni positive nello spettatore e di esorcizzare quelle negative, offrendogli la possibilità di migliorare e, indirettamente, di migliorare tutta la comunità. Lo scritto in questione rigetta questa visione come troppo ottimistica ed abbraccia quella shakespeariana dell'arte come specchio della natura, dunque come strumento che ha un impatto intrinsecamente neutro sulla qualità di chi ne fruisce, ma che, al più, lo può rendere consapevole di quello che è. Per l'autore è buona arte quella in grado di riflettere il mondo in modo ampio, distorcendolo il meno possibile. Credo che a tutti sia capitato varie volte di leggere prospettive simili sull'arte. Eppure questo modo di vedere l'arte spesso fa storcere il naso a più di qualcuno.

Wikipedia, Roma, Arco di Costantino

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Quelli che non amano questa visione “arte, specchio della natura” temono che così l'artista sia ridotto al meccanico ruolo di uno specchio o di una fotocopiatrice. È una questione spinosa ovviamente, tuttavia non sarei così certo che offrire un buon riflesso della realtà sia così semplice. Su questo punto credo sia utile ricordare il grande critico cinematografico André Bazin. Bazin è uno di quei nomi fondamentali della storia del cinema. Ha creato la rivista di critica cinematografica più prestigiosa in assoluto: Cahiers du Cinéma. In questa fondamentale pubblicazione ha fatto muovere i primi passi a quella che sarebbe diventata la nuova leva del cinema francese nonché alcuni degli autori più importanti della settima arte: Éric Rohmer, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette, Claude Chabrol e François Truffaut. Bazin è famoso soprattutto per la teoria della trasparenza baziniana, ovverosia l'esaltazione di un cinema meno artificioso possibile, che riflette la realtà in modo naturale. E qui veniamo alla questione della quale stiamo discutendo. Questa teoria ha attirato sul grande critico numerosi strali, a dir la verità, piuttosto superficiali. Non pochi lo hanno avversato proprio ritenendolo erroneamente un ingenuo che sostiene “il cinema è bello quando nasconde il più possibile le abilità artistiche del regista”. Ciò è completamente falso. Per capirlo dobbiamo partire dalla sua profondissima analisi del Neorealismo italiano in generale e di Vittorio De Sica in particolare. Se il Neorealismo è stato così influente lo si deve anche al lavoro esplicativo di Bazin. Lo studioso ha portato alla luce quanto lavoro e raffinatezza ci siano voluti ai registi italiani di

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questa straordinaria stagione per sovvertire sistematicamente le regole consolidate, ma diciamo anche trite, del linguaggio cinematografico soprattutto hollywoodiano. De Sica, Rossellini e gli altri lavoravano molto di ellisse, evitando spessissimo di illustrare i presupposti o le conseguenze di un evento mostrato. Spiegare sempre cause e conseguenze di ogni cosa che appaia sullo schermo è qualcosa di normale nel cinema classico, ma anche di tremendamente didascalico e lontano dalla realtà che esperiamo tutti i giorni. Indugiavano su aspetti della realtà assolutamente trascurati dal normale incedere del montaggio cinematografico. Facevano tracciare ai personaggi complicatissimi ghirigori che sfuggissero a qualsiasi morale predeterminata e finale chiuso. Ciò che Bazin mette in luce è quanto tutto ciò avvicini queste pellicole al reale, ma allo stesso tempo, quanto sia complesso perché utilizzare il linguaggio cinematografico significa adagiarsi su forme molto facili da replicare all’infinito. Dunque nella trasparenza di cui parla Bazin c'è ben poco di meccanico, ben poco di automatico, anzi, senza il salvagente di un linguaggio appreso alla scuola di cinema, il percorso diviene più accidentato. Ciò che apprezziamo leggendo Bazin è che ci fa comprendere come utilizzare un linguaggio già assodato, come quello del cinema, sia semplice, una volta che lo si è imparato. Al contrario, rapportarsi alla realtà che, ovviamente, un linguaggio suo proprio non ce l'ha, pone continuamente di fronte a 12

Wikimedia Commons: foto André Bazin

dubbi e questioni aperte molto più complesse, ma anche estremamente stimolanti culturalmente. Bazin ha dato molto alla nostra comprensione dell'immagine, delle sue potenzialità e delle sue insidie. Egli era un intellettuale autentico e come sempre capita ai grandissimi intellettuali, era il centro di una galassia di ingegni poliedrici ed eclettici. Per dirne una, uno dei cofondatori dei Cahiers du Cinéma era il milanese di origini siciliane Joseph-Marie Lo Duca. Lo Duca aveva scritto un apprezzato romanzo utopistico “La sfera di platino” con prefazione di Filippo Tommaso Marinetti, suo estimatore. Dopo esperienze letterarie di vario genere fugge in Francia per evitare l'arresto a seguito di una “questione d'onore” come si usava all'epoca, con un altro scrittore. Resterà in Francia per tutta la vita diventando un importante critico e teorico del cinema e dell'arte erotica. Ogni tanto la vita somiglia proprio ad un romanzo.

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Miss Germano a e la donna più bella del mondo Al Dolby Theatre nella notte degli Oscar stravince il bellissimo Green Book, un film fatto per piacere all’Academy. C’è la questione razziale degli Anni Sessanta nel profondo sud americano, l’amicizia tra due uomini che sono diametralmente opposti, la musica e l’arte, il tutto con il sapore del road movie che piace sempre a grandi e piccini. Chi sperava nella vittoria di un altro film ingannava sé stesso.

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Ma su tutto il comparto artistico e cinematografico, sopra ogni outfit bizzarro o supersexy sfoggiato sul red carpet troneggia il gossip da favola legato a Lady Gaga che (riportano i giornali gossippari Usa) pare essersi innamorata del bel Bradley Cooper sul set di “A Star is Born“ al punto di mandare a monte il proprio matrimonio che doveva celebrarsi a Venezia quest’estate e rompere il fidanzamento col proprio compagno. Gli ingredienti ci sono tutti: il fascinoso e talentuoso principe, la bravissima artista, eclettica e fuori dagli schemi e la compagna di lui, la supermodel Irina Shayk. Una donna in grado di creare sindrome da prestazione a chiunque, anche a una macchina da spettacolo come miss Germanotta. Eppure la chimica tra i nostri due eroi è palpabile, l’unità di intenti artistica evidente e la sintonia reciproca lampante. Sui social hanno coniato l’hashtag #teamgermanotta per sostenere la talentuosa protagonista di “A star is born” in quella che viene vissuta come una favola moderna in cui la “brutta anatroccola” sfida per amore la donna più bella del mondo e lo fa spostando il campo di gioco nella propria comfort zone, quella della performance, delle dodici note e delle emozioni. Non so se questa storia sia vera e non so come andrà a finire, ma è interessante pensare che sia davvero così. Copyright: Studioweb06 .....................................................................................................................................................................................................

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Musei del Bargello in Toscana : se ne parla a MADE IN ITALY

“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Nell' ultima puntata on line, la 224 del 25 febbraio, vi portiamo a Firenze, ai Musei del Bargello, un insieme di cinque gioielli monumentali: Bargello, Cappelle Medicee, Palazzo Davanzati, Orsanmichele e Casa

Martelli, ciascuno con una propria storia e identità, ma tutti legati tra loro da una trama di connessioni e rimandi storico-artistici. I cinque musei sono inoltre i luoghi privilegiati attraverso i quali scoprire, leggere e ammirare la storia dell’arte rinascimentale fiorentina nel suo nascere e divenire. Ce ne parla a Made in Italy, il direttore dei Musei del Bargello, Paola D’Agostino, ospite di Marco Leone. Per ascoltare questa e le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it

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MO i TO MO TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione. Ingredienti base della pozione di questa edizione: le opere di Venia Dimitrakopoulou e “Easy Rider", il mito della motocicle a come arte”. Due mostre diverse ma che vi conquisteranno! di Silvia Giordanino

Lo scrittore Claudio Magris diceva che le " rivoluzioni artistiche infrangono alcune leggi dei loro linguaggi, scoprendo così nuove forme del mondo e della sua rappresentazione, che a loro volta obbediscono a criteri rigorosi". Fedeli a questo principio i due eventi-esposizione che vi racconteremo in questo numero di QE vi permetteranno di comprendere perché l'arte sia tra i migliori nutrimenti allo spirito dell'essere umano. La Gallery della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita la mostra della scultrice greca Venia Dimitrakopoulou a cura di Afrodite Oikonomidou e Matteo Pacini fino al 31 marzo 2019, intitolata “Venia Dimitrakopoulou. Futuro Primordiale Logos”. A Torino prosegue il tour italiano della poliedrica artista la quale propone una nuova selezione di lavori, tra cui spiccano due installazioni di grandi dimensioni: l’opera inedita “Ellampsis” (2019) creata appositamente per l’occasione, che rappresenta un’epigrafe in acciaio con una “profetica” scritta luminosa, e l’installazione “Dialoghi” (2019) che rimanda a libri destrutturati in imponenti lastre di ferro e delicata carta cinese, sui quali fluttuano in inchiostro nero e rosso frasi inspirate da una ricerca sociologica realizzata 18

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tra la gente comune, espressione delle voci che solitamente non hanno una risonanza mediatica. Tema principale dell’intera esposizione torinese è il “logos”, parola che si fa segno e al contempo segno che diventa parola, che ben si coniuga con le superfici candide della sala espositiva che sembrano richiamare «pagine non scritte», come suggerisce la scultrice. Tutt’altro mondo è quello delle moto. Vi portiamo a vederle alla Reggia di Venaria negli spazi della Citroniera delle Scuderie Juvarriane fino al 5 maggio. Le loro forme ardite, la melodia del motore, i colori sgargianti dei serbatoi rappresentano la libertà, la fuga dal mondo, una corsa oltre l’infinito. Autentiche creazioni d’arte, rivelano l’ispirazione di chi le ha disegnate e trasformano la concezione di agilità e movimento. Nata presumibilmente nel 1885 - ma la sua estetica si è sviluppata dopo la II Guerra Mondiale – in neanche 150 anni di storia alcune marche e modelli sono entrati nell’immaginario collettivo, dalle case italiane come Ducati e Moto Guzzi, passando per il genio britannico e l’efficacia giapponese, per giungere, infine, oltre oceano con il mito americano delle Harley-Davidson. Un vero e proprio viaggio intorno al mondo per scoprire le storie che hanno reso grande ciò che Pirsig definiva “un sistema di concetti realizzato in acciaio”. Esattamente vent’anni dopo “The Art of Motorcycle”, la grande mostra del Guggenheim Museum di New York che segnò un record assoluto di visitatori, ecco a Torino la mostra dedicata al mondo delle due ruote: “Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte”. In esposizione opere legate al mondo delle moto firmate da artisti famosi. Nove le sezioni in cui si sviluppa il racconto: Stile, forma e design italiano; Il Giappone e la tecnologia; Mal d’Africa; La velocità; Sì, viaggiare; London Calling; Il Mito americano; Terra, Fango e Libertà; La moto e il cinema. Per informazioni: www.lavenaria.it .....................................................................................................................................................................................................

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INCONTRI: Paolo Borgognone

di Silvia Giordanino

Copyright: Festival Passepartout)

Ci sentiamo di attribuire al protagonista del nostro “Incontro” questa frase del grande Idro Montanelli: “L'unico consiglio che mi sento di dare - e che regolarmente do - ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.” Paolo Borgognone, nato a Canale (CN) nel 1981, saggista. Autore, nel 2013, di una trilogia sul sistema dei media, di un libro sul fallimento della sinistra “radicale” e, soprattutto, dei volumi Capire la Russia. Correnti politiche e dinamiche sociali nella Russia e nell’Ucraina postsovietiche (Zambon, III edizione 2016), L’immagine sinistra della globalizzazione. Critica del radicalismo liberale (Zambon, II edizione 2016) e Generazione Erasmus. I cortigiani della società del capitale e la “guerra di classe” del XXI secolo (Oaks Editrice, 2017). Già collaboratore del quotidiano La Verità, della Rivista Italicum e delle testate online Pandora TV, Gli Occhi della Guerra ed 20

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EreticaMente. Suoi articoli e saggi sono apparsi sulla rivista Studi Evoliani e su alcuni tra i più importanti siti italiani di informazione ovvero Blondet&Friends, ilGiornale.it, Megachip.info, L’Antidiplomatico, Arianna Editrice, Controinformazione.info, Il Discrimine e altri. Paolo Borgonone, spiegaci il significato del titolo del tuo ultimo libro. Il libro Generazione Erasmus. I cortigiani della società del capitale e la “guerra di classe” del XXI secolo ( Oaks editrice) ha l’ambizione di costituire una critica radicale nei confronti della società nichilistica di mercato odierna a partire dalla decostruzione del paradigma ideologico su cui si articola il capitalismo contemporaneo, ovvero il giovanilismo. Ad un certo punto del testo affronti il concetto del femminismo. Il libro affronta il tema della produzione sociale di massa del capitalismo di libero mercato e libero desiderio il cui esito è, appunto, l’odierna Generazione Erasmus, approdo sociologico di una serie di processi di socializzazione conformistica volti a integrare i giovani nel mondo così com’è, cioè a rendere le “moltitudini” giovanili(stiche) odierne perfettamente compatibili con lo spirito (liberal-progressista, cosmopolitico) del tempo presente. Nel testo riveste un ruolo centrale l’analisi di fenomeni di adattamento allo stato di cose presenti quali il femminismo postmoderno, l’ideologia gender, i percorsi di femminilizzazione sociale, la dittatura cosmopolita dei nuovi media e la metamorfosi della sinistra in braccio politico della società del capitale.

Chi sono i ribelli secondo i tuoi studi e la tua logica? Nel testo si delineano i tratti di una vera e propria guerra culturale globale contemporanea, avente nello scenario che più ci compete, quello europeo, come protagonista il conflitto tra i “nuovi europei”, gli sradicati della Generazione senza confini né identità diverse da quelle sedimentate da un immaginario collettivo integralmente costruito sulla base di stereotipi consumistici, e gli “ultimi europei”, ossia i patrioti, i sovranisti, gli anticonformisti, di destra e di sinistra, i ribelli nei confronti dello stato di cose presenti. Generazione Erasmus. I cortigiani della società del capitale e la “guerra di classe” del XXI secolo non è solo un libro di sociologia… …

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No, è anche un libro di storia e geopolitica poiché amplia il proprio spettro d’indagine oltre il campo della sociologia, partendo dal seguente assunto: le dinamiche di costruzione della geopolitica del caos non potrebbero aver luogo se non fossero accompagnate da tutta una serie di politiche volte alla destrutturazione delle forme organizzate di baluardo, ostacolo, barriera e limite -il libro insiste molto sul concetto di katechon, e sulla sua rimozione da parte delle pseudo-élite del globalismo impegnate nel tentativo di mercantilizzazione del mondonei confronti dell’incedere del capitalismo di libero mercato e libero desiderio (conformistico). Per questa ragione, nel testo mi sono proposto di individuare una serie di fatti storici che hanno visto protagonisti i tentativi di “rivoluzione giovanilistica” in ogni angolo del globo, dalla movida alle “primavere arabe”, fino ai tentativi, abortiti, di costruire l’opposizione referendaria alla Brexit come una specie di alleanza elettorale e pseudo-culturale tra i ceti benestanti, liberal e integrati nell’odierna società “liberalizzata”, “flessibilizzata” e “femminilizzata” non solo della Gran Bretagna ma dell’Europa e, in definitiva, dell’Occidente tutto. Arriviamo, dunque, ad un concetto di caos ideologico… … Sì, infine, particolare importanza rivestono i paragrafi e capitoli dedicati agli oppositori dei processi attuali di istituzione dell’ideologia del caos su scala globale. Dalla Russia alle varie sfaccettature interne al mondo islamico, passando per i fautori del primato, in Occidente, dei valori tradizionali, cavallereschi, cooperativistici come alternativa all’individualismo, al cinismo e al rampantismo, il libro offre un panorama completo degli attori politici e sociali impegnati, sul fronte della guerra culturale in corso, a guisa di antitesi nei riguardi del nichilismo e della filosofia della rassegnazione.

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Monte-Carlo Film Festival de la Comédie: e siamo a 16!

Sono quasi tutti allineati ai nastri di partenza, gli organizzatori della 16a edizione del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, concorso riservato al genere della commedia che quest'anno, con ben 9 film e 3 proiezioni fuori concorso, promette il tutto esaurito al Grimaldi Forum. A giudicare le pellicole, in programma, dal 4 al 9 marzo, una giuria di qualità, presieduta dal regista e attore Emir Kusturica, insieme a Sandra Milo, icona indiscussa del cinema degli anni ’60, l’attrice francese Mathilda May, ed Edoardo Leo, attore, sceneggiatore e regista italiano, vincitore di numerosi riconoscimenti. Per tutti i cinefili l'invito è di annotare in agenda, non solo le proiezioni, ma anche tre momenti importanti di questo Festival: il primo è per giovedì 7 marzo, con l’omaggio a Sandra Milo, presente alla proiezione fuori concorso del film Salvatrice. Il giorno successivo, invece, la Masterclass “Comedy Talks: la commedia di ieri vs la commedia di oggi” prevista venerdì 8 marzo e di cui saranno protagonisti alcune tra le eccellenze cinematografiche italiane tra cui l’amatissimo regista, sceneggiatore e attore Carlo Verdone, il regista e scrittore Paolo Genovese, e l’attore, protagonista della serie tv “Gomorra”, Salvatore Esposito. Ed infine, per tutti, l' appuntamento a pagamento (50 euro) è per la serata conclusiva del Festival, il 9 marzo, con la consueta premiazione e la Serata di Gala presentata da Ezio Greggio con Juliana Moreira. Insomma, per non perdere nulla, vi invitiamo a cliccare direttamente sul sito http://www.montecarlofilmfestival.net e cercare il programma aggiornato. Evviva!

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Max Biag i presenta a Monaco la sua scuderia

Monte Carlo è il luogo di residenza del 6 volte campione del mondo Max Biaggi ed è proprio qui, allo Yacht Club di Monaco, che ha voluto organizzare la presentazione del suo nuovo team, creato con l'amico Peter Öttl, qui nelle vesti di Team Manager. L'evento, organizzato lunedì 25 febbraio alla presenza di SAS il Principe Alberto II, ha così consacrato definitivamente il debutto nel Moto3 del team Sterilgarda Max Racing. A salire sulla sella di un'aggressiva Ktm RC 250 GP è stato scelto lo spagnolo Arón Canet, classe 1999, dopo 3 stagioni come pilota della Honda. Biaggi, che è anche ambasciatore del team Venturi (EPrix) conta sulle capacità del giovane Arón che presto entrerà nel vivo del campionato, sperando di vivere e far vivere nuove emozioni ai suoi fans: "Sia per me sia per gli appassionati, la Moto3 è la categoria più entusiasmante dopo la MotoGP" ha detto Max mentre ricordava che è proprio con lo spagnolo che inizia l'avventura del mondiale. E aggiunge: "Per noi è un grande passo, un sogno che si realizza, ma subito dopo il sogno vengono la programmazione e il lavoro. Da questo punto di vista sento di poter dire che ci siamo preparati nel migliore dei modi. La squadra è formata da tecnici che hanno grande esperienza nel Motomondiale, ed ha avuto modo di amalgamarsi con le esperienze nei campionati italiano e spagnolo. Arón è un pilota che mi è piaciuto da subito per la grinta e la tenacia, anche se dovrà imparare a gestire la pressione per fare il definitivo salto di qualità. Abbiamo scelto KTM, un marchio europeo con un grande potenziale". Dal canto 26

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suo, Canet sente già il richiamo in pista, e questa adrenalina lo stimola ancora di più: "Questo per me è l'anno della rivincita - sottolinea - le basi ci sono tutte. Ho trovato una squadra preparata e motivata, nei test abbiamo subito instaurato un buon feeling e credo che il supporto di Max e Peter possa darci una spinta in più. Ci scontriamo contro team storici e piloti molto forti, nella Moto3 un passo falso ti può far passare dal podio al quindicesimo posto perchè la lotta è sempre estremamente serrata. Credo che con l'impegno e la costanza potremo toglierci delle belle soddisfazioni". Dal punto di vista organizzativo, a guidare il lavoro dello Sterilgarda Max Racing Team ci pensa Peter Oettl: "Il 2019 è la nostra stagione di debutto ma non possiamo prenderlo come una scusa. Siamo supportati da partner di alto livello, portiamo in pista un nome importante e Arón è un pilota con il potenziale del vincente. Ci siamo preparati bene nei test, la squadra ha dimostrato coesione e grande preparazione tecnica: sarà fondamentale mantenere lo stesso livello di concentrazione lungo tutto il Campionato".

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Mini-golf in ci à: al Parco Principessa Antonie a i bambini sono protagonisti assoluti

© Mairie de Monaco

Il parco Princesse Antoinette si trova all'entrata di Monaco, nel quartiere del Giardino Esotico ed esiste fin dal secolo scorso. Fu aperto al pubblico nel 1922 con il nome di giardino des Révoires e poi giardino per bambini, e solo 2 anni dopo fu dedicato alla Principessa Antoniette. Si estende per circa un ettaro e, al riparo di ulivi centenari, hanno trovato rifugio alcuni animali da fattoria che, per la gioia dei più piccoli, rallegrano l'ambiente. Noto soprattutto per le varie aree gioco per bambini (altalene, scivoli, giochi su molle, tornelli ...) ma anche per le attrezzature sportive - ci sono un paio di tavoli da ping pong, spazi riservati per giocare a palla, badminton e pallavolo, oltre ad una piccola struttura anche skateboard - da questo inverno il parco si è dotato anche di un rinnovato campo di mini-golf. La ristrutturazione, operata nei tre mesi passati dal Comune, ha interessato, nel dettaglio, il sistema di drenaggio per lo smaltimento delle acque piovane; il terrazzamento di tutti i campi da gioco (cioè circa 50m3 di argilla e sottostrato drenante); il restauro del sottostrato drenante; e la toelettatura e la riverniciatura delle parti in cemento. In termini pratici, il mini golf 18 buche si presenta ora su una superficie di 1100 m² nel cuore del Parco Princesse Antoinette tra cui 220 m² solo per campo da gioco. Il chioschetto poi, area di ristoro a 5 stelle, e lo spazio ZEN, , costruito con pavimento in legno chiaro e di bambù, completano il quadro di questa idilliaca area verde ancora incontaminata e rigogliosa. Speriamo che resti così per lungo tempo... 28

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The Naked Soul: un libro fotografico per sostenere la Fondazione Principe Alberto II di Monaco

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Sono ben 16 le associate del CREM (Club dei

Residenti Esteri a Monaco), tutte donne bellissime, dentro e fuori, attive ma soprattutto coraggiose, prescelte per dar vita al progetto The Naked Soul, libro-ritratto e calendario realizzato da Amedeo M.Turello, professionista della fotografia d'arte. Il nobile obiettivo, alla base di questa iniziative, è quello di raccogliere fondi dalla vendita del volume (100 euro) realizzato con l'aiuto della Fondazione Principe Alberto II di Monaco che riverserà il ricavato a supporto delle donne del Tchad e della Guinée. L'idea, nata per celebrare le donne in occasione della festa a loro dedicata (8 marzo), è un omaggio alla femminilità autentica, contro i soliti cliché che espongono, sulle riviste patinate, figure effimere, top model perfette e irreali. A pensare proprio come mettere in evidenza le fragilità che rendono forte ogni donna, ci ha pensato la stessa presidente del CREM, Louisette Levy Soussan Azzoaglio, facendo appello a Amedeo Turello che ha interpretato al meglio ogni scatto facendone un capolavoro. I ritratti e le interviste pubblicate nel volume The Naked Souls sono esposti al pubblico da venerdì 8 a domenica 10 marzo presso la Galerie G & M design - 11, avenue Princesse Grace a Monaco, graziosamente offerta per l'occasione da Lady Tina Green. In attesa accontentiamoci, si fa per dire, di qualche foto scattata nel backstage allestito nei saloni dell'Hotel Hermitage, dove si è svolta la sessione fotografica. .....................................................................................................................................................................................................

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Dalla 250 LeMans alla LaFerrari, passando per la GTO: sono 50 tra le auto più emblematiche del cavallino rampante in mostra a Monaco fino al 15 marzo. Un'esposizione davvero unica, da non perdere assolutamente!

AAA Ricerchiamo agenti commerciali con pluriennale esperienza nel settore dell'editoria, per la vendita d'inserzioni pubblicitarie. La rivista digitale di riferimento è una trasmissione radiofonica ed settimanale dedicato al lifestyle, cultura e società, con articoli multimediali realizzati con particolare attenzione all'attualità del Principato di Monaco ed eventi della Costa Azzurra, personaggi eccellenti, prodotti del 'Made in Italy'. Idealmente, il candidato è un professionista plurimandatario, già in possesso di un portafoglio clienti selezionati per serietà ed affidabilità. Offriamo l'esclusiva della testata ed alte provvigioni. E' richiesta la conoscenza della lingua francese. Per informazioni: info@qe-magazine.com.

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HEBDO-AGENDA DE MONACO Jusqu'au dimanche 10 mars, Musée océanographique de Monaco : Pour célébrer le Carnaval : programme d'animations et entrée gratuite pour les enfants déguisés. Renseignements : +377 93 15 36 00 Jusqu'au vendredi 15 mars, Collection de Voitures de S.A.S. le Prince de Monaco : Exposition unique de Ferrari (automobiles de compétition et de sport). Renseignements : +377 92 05 28 56 Jusqu'au dimanche 3 mars, Port de Monaco : Patinoire à ciel ouvert. Renseignements : +377 93 30 64 83 Jusqu'au dimanche 3 mars, Quai Albert Ier : 3e Salon International de l'Automobile. Renseignements : +377 97 77 25 52 Du vendredi 1er au dimanche 3 mars, Espace Léo Ferré : Monaco Salsa Congrès. Le 1er à 22h : concert Mercado Negro en hommage à Hector Lavoe. Cours de salsa : le 2 de 10h à 18h, le 3, de 11h à 16h30. Soirées le 2 à 22h30 et le 3 à 20h. Masterclass Zumba le 3 à 17h. Renseignements : 00 33(0)7 67 91 61 91 Vendredi 1er mars à 19h, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Concert Adam & the Madams (garage pop). Renseignements : +377 93 15 29 40 Vendredi 1er mars, de 20h à 22h, Agora Maison Diocésaine - Salle Polyvalente : Conférence sur le thème "La perfection et la nécessité de Dieu", par l'abbé Alain Goinot dans le cadre du cycle de formation philosophique "Et Dieu dans tout ça ?". Renseignements : 0033 (0)6 80 86 21 93 Samedi 2 mars, de 10h à 19h30, Stade Nautique Rainier III : Championnat de patinage de Monaco. Samedi 2 mars à 20h30, Eglise Saint-Charles : Concert Spirituel par le Chœur Philharmonique de Tokyo avec l'Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo sous la direction de Kazuki Yamada. Au programme : Toru Takemitsu, Minao Shibata, Stephen Leek, Raymond Murray Schafer et Astor Piazzolla. Renseignements : +377 98 06 28 28 Samedi 2 mars à 20h30, Grimaldi Forum Monaco : "Maintenant Demain" par le magicien Langevin avec des numéros de grande illusion encore plus blu fants. Renseignements : +377 99 99 30 00 Samedi 2 et dimanche 3 mars, de 10h30 à 18h, Salle d'Exposition du Quai Antoine Ier : VIIIe Salon du livre de Monaco, organisé par "Les Rencontres Littéraires Fabian Boisson". Le samedi 2 mars à 14h30, lecture par Christophe Barbier, journaliste, d'une partie de son "Dictionnaire amoureux du théâtre". Samedi soir : conférence au tunnel Riva par le docteur Frédéric Saldmann. Renseignements : 06 11 50 82 64 Lundi 4 mars à 18h30, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Cours de photographie animé par Adrien Rebaudo. Renseignements : +377 93 15 29 40 Lundi 4 mars à 19h, Théâtre des Variétés : A l’occasion du 10e anniversaire des relations bilatérales entre la République du Kazakhstan et la Principauté de Monaco, concert folklorique, musique et chants traditionnels, organisé par l’Ambassade du Kazakhstan en France. Renseignements : +377 97 77 13 70 Mardi 5 mars à 12h15, Médiathèque de Monaco - Sonothèque José Notari : Picnic Music - The Jimi Hendrix Experience, Live at Monterey, sur grand écran. Renseignements : +377 93 30 64 48 Mardi 5 mars à 20h30, Théâtre Princesse Grace : "Bajazet", tragédie en cinq actes de Jean Racine avec la troupe de la Comédie-Française. Renseignements : +377 93 25 32 27 Mercredi 6 mars, de 10h à 17h, Auditorium Rainier III : 8e Forum de la Formation en Alternance et 13eme Rencontre des métiers de la banque et de la finance. Renseignements : +377 98 98 19 86 Mercredi 6 mars, de 14h à 15h, Bibliothèque Princesse Caroline : Atelier bien-être pour enfants à partir de 6 ans et plus. Renseignements : +377 93 15 22 72 Mercredi 6 et jeudi 7 mars, de 13h à 18h, Espace Léo Ferré : Collecte de livres afin de leur o frir une deuxième vie avec le concours de Recyclivre au profit de l'association Actes Ressources. Jeudi 7 mars, de 20h à 22h, Agora Maison Diocésaine - Salle Polyvalente : Conférence sur le thème "Parcours Zachée" animé par l’Abbé Joseph Di Leo, délégué épiscopal à la Famille et aux Questions de société : "Participer à la communauté". Renseignements : 00 33 (0)6 63 72 62 99. Jeudi 7 mars à 20h30, Grimaldi Forum Monaco : "La Nouvelle" d'Eric Assous avec Richard Berry, Mathilde Seigner, Héloïse Martin et Félicien Juttner. Renseignements : +377 93 25 32 27.

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