QE-MAG@ZINE N° 39 by AMP Monaco

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QE-MAGAZINE WEB #39 Anno 4 -12 dicembre 2019

Il Principe Alberto II di Monaco con l’ex imperatrice di Persia, Farah Diba Pahlavi: copyright Monaco Italia Hub/ Rugolo



QE-MAGAZINE #39 12 dicembre 2019

L' editoriale by Maria BOLOGNA

La magia del Principato di Monaco è percepibile soprattutto da chi qui non ci vive qui 24 ore su 24. La riprova? Semplice: ogni volta che degli amici mi vengono a trovare dicono tutti, all'incirca, la stessa cosa: " Nell'aria che circonda Monaco, in particolare Monte Carlo, si respira qualcosa di speciale..." Forse abituata a percorrere in lungo ed in largo la città, in questi giorni illuminata a festa, e troppo concentrata su altro mi sono accorta, rallentando,che nel suo splendere il Principato sembra quasi una bomboniera, dimora esclusiva per oltre 38 mila abitanti, di cui circa 8500 sono gli italiani residenti. Monaco star? Forse sì, anche un po' troppo e soprattutto adesso che, con il programma #extendedMonaco, tutto dovrà rapidamente essere digitalizzato, interconnesso e smart, ho come l'impressione di far parte di un campione destinato a studi scientifici o meglio socio-antropologici. Mi spiego meglio. E' solo di qualche giorno fa la notizia che si può interagire con le decorazioni natalizie del Villaggio di Natale -ed alcune installazioniricorrendo ad un'app. Con un'altra applicazione, da questa estate invece, possiamo pagare i parcheggi senza stampare ricevute. Con la di ferenziata, invece, diventiamo pure parsimoniosi: buttando rifiuti di vetro, infatti, guadagniamo buoni sconto da spendere nei negozi di Monaco e non solo. Bene. Infine l'amministrazione ha deciso di occuparsi anche della nostra forma fisica e lo fa mettendoci a disposizione Parkour, una nuova area sportiva di 300 m2 installata ai piedi del Forte Antoine, ed ispirata all'omonima disciplina nata negli anni 2000, grazie anche al film "Yamakasi" di Luc Besson. Per essere più precisi, in occasione dell'inaugurazione u ficiale organizzata qualche giorno fa sull' Esplanade Stefano Casiraghi, alla presenza di Marie-Pierre Gramaglia, Consigliere di Governo Ministro del governo per attrezzature, ambiente e urbanistica, si è parlato anche di una seconda analoga struttura, disponibile entro © DR la fine di questo mese sulla diga di Fontvieille. Composta da 18 attrezzi, l'area integra anche una stazione meteorologica completa (temperatura, umidità e qualità di aria) che si alimenta unicamente grazie a batterie solari. Al taglio del nastro c'era anche l'ex internazionale di rugby francese, Sébastien Chabal e Frédéric Genta, Delegato interministeriale responsabile della transizione digitale. Ebbene, mi chiederete, cosa c'entrano questo con lo sport? La risponda è semplice: approfittando di questa novità si è annunciata la nascita di una nuova app, pubblicizzata in tempo reale anche sull'unico quotidiano locale che abbiamo, Monaco Matin. L'applicazione, per smartphone di ultima generazione, si chiama Monamove ed è prodotta da una startup francese, la Yesitis: si scarica gratuitamente e permette di seguire i consigli di un coach virtuale, ed avere informazioni su cosa e come utilizzare al meglio quanto messo a disposizione dal Governo di Monaco, prenotando le attrezzature in tempo reale. Inoltre Monamove traccia le proprie perfomance sportive, come potrebbe capitare andando in una palestra dotata di strumenti personalizzabili. Solo che, e questo bisogna saperlo, c'è un prezzo 'simbolico' da pagare, non meno di altre applicazioni simili già in uso in tutto il mondo. Ossia, nella versione di Monamove 1.1.0, se scaricandola acconsentiamo a tutte le condizioni, diamo libero accesso al programmatore che traccerà l'esatta ubicazione di dove siamo; potrà accedere ai contenuti della scheda di memoria che può essere modificata o eliminata dal produttore che potrebbe anche gestire la nostra rete Bluetooth, Wi-Fi e altro. Ora, sapendo tutto questo, ed estendendo il discorso anche ad applicazioni analoghe, non vi viene la voglia di riappropriarvi della vostra vita e ritornare alle vecchie abitudini? Capisco che non sia facile ora, abituati far tutto con i nostri terminale ma se impiego un telefonino senza linea telefonica per godermi quanto mi o fre la tecnologia, e quindi la futura smart Monaco, siamo sicuri che tutto questo regalare sia interessante per chi o fre app un tanto al chilo? E poi, altra notizia: l'amministrazione del Principato di Monaco, ha come fornitore dei servizi Amazon Web Services (AWS): dicono serva per creare un'architettura cloud ibrida e monegasca. Ma dove sono i confini in queste attività, ovvero esistono dei limiti?

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QE#39 12 dicembre 2019 12 dicembre 2019

Sommario PAG. 4: Un futuro sempre più moderno, ed ecologico, per il Principato di

Monaco // Croce Rossa Internazionale: la delegazione monegasca invitata a Ginevra // Budget previsionale di Monaco: qualche riflessione

PAG. 10: Gli artigiani del Palazzo Grimaldi: un libro fotografico ed una

mostra rende loro onore...// Le parole che curano...Dora Maar IL PIZZINO

PAG. 14 OPINIONI E PENSIERI IN LIBERTÀ: Un Milanese in Costa Azzurra

(a Natale) PAG.17 MADE IN ITALY: Turismo...galleg iante!

PAG. 18 MO i TO L’ingrediente di questa pozione: 7 scri ori, tanti le ori e

quel profumo inconfondibile di pagine sfogliate // INCONTRI: Luigi Laura

PAG. 25 Il villag io di Natale, a Monaco, è tu o...bianco!

SALUTE & BENESSERE

PAG. 26 PHAM: arteriopatie degli arti inferiori

PAG. 28: Grimaldi Forum: ritorna Bricklive...a tu o gas!/ IUM:

inaugurazione principesca della nuova sede //Charles Leclerc super ospite al Comune di Monaco PAG. 33 Action Innocence di Monaco: un'asta da record! // Dubai: la

Fondazione Princesse Charlene presente con la i suoi campioni di rugby

PAG. 38 HEBDO-AGENDA DE MONACO

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Un futuro sempre più moderno, ed ecologico, per il Principato di Monaco

Foto: © ©Stephane Danna – Direction de la Communication

Quando Stéphane Valeri ha comunicato l'esito positivo della votazione del Parlamento monegasco al progetto di legge n. 974 sui contratti di solidarietà civile (i cosiddetti Pax) legittimando così le convivenza per tutte le coppie, siano etero che omosessuali, è stato ben chiaro a tutti che il Principato di Monaco abbia decisamente svoltato pagina, anche e non solo in relazione alla maggiore importanza che viene attribuita alle donne. In questo senso, i diritti concessi alle coppie, soprattutto nelle situazioni di vita più difficili, in particolare in caso di malattia, con la nuova riforma applicata anche alle monegasche la copertura sociale del partner o al momento del decesso, come pure i diritti ereditari più favorevoli sono garantiti non solo e non più all'uomo capofamiglia. Il presidente del Consiglio Nazionale, Stéphane Valeri, si è così espresso sull'argomento: "Vorrei sottolineare che questo contratto di convivenza sarà molto diverso dal matrimonio e non inciderà in alcun modo su questa istituzione. Grazie al lavoro congiunto del governo di Monaco e del Consiglio nazionale, stiamo portando il nostro Paese ancora più avanti sulla via della modernità. Questa è una buona notizia prima di tutto per le coppie interessate che, finalmente, potranno beneficiare del riconoscimento della loro situazione. E’ anche un’ottima notizia per l’immagine internazionale di Monaco come Stato moderno che 4

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rispetta sempre le sue istituzioni e i suoi valori”. In questa direzione va apprezzato ancora di più l'impegno di Caroline Rougaignon-Vernin, neo eletta Presidente del Consiglio Affari economici, sociali e ambientali (CESE) - è subentrata ad André Garino nel novembre 2018 - che, nell'ambito dell'annuale riunione organizzata lo scorso 27 novembre, alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II e dei suoi ministri e consiglieri di Stato, ha annunciato come la sua missione 'sia all'insegna dell'armonia', indicando in questa istituzione - il cui logo è stato rinnovato per l'occasione - quale luogo

Foto: Caroline Rougaignon-Vernin ©Stephane Danna – Direction de la Communication

deputato ad accogliere proposte e opinioni su argomenti legati alla vita economica, sociale ed ambientale del paese. Anche la presenza del Sovrano all'apertura della quarta edizione della conferenza CEPROM che trattava il tema 'Towards a Viable Alternative : Markets and Entrepreneurship to Protect the Environment' organizzata al Museo oceanografico, il 10 dicembre scorso, ha messo l'accento sul fatto che questo paese vuole essere esemplare ma anche a misura d'uomo, rispettoso della natura. Infatti, come ha lui stesso affermato nel discorso di apertura, ad una platea composta Jean-Philippe Muller, Direttore Generale dell’Università Internazionale di Monaco (IUM), accompagnato da numerosi studenti dello stesso istituto scolastico e da esimi accademici - e prima di cedere la parola al professor Kurt Leube, membro del Centro europeo per la Austrian Economics Foundation (ECAEF) - che questi argomenti gli sono "particolarmente a cuore, poiché riguarda la protezione dell’ambiente e gli effetti del cambiamento climatico a tutti i livelli. Gli eminenti esperti e accademici riuniti oggi lavoreranno per dimostrare come i meccanismi di mercato e l’imprenditorialità possano fornire una valida alternativa alla protezione del nostro pianeta“.

© M_Dagnino

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Croce Rossa Internazionale: la delegazione monegasca invitata a Ginevra

© Gaetan Luci / Palazzo di Monaco

Quest'anno, come ogni quadriennio, si sono svolte a Ginevra le riunioni statutarie del Movimento internazionale della Croce Rossa e quelle della Mezzaluna Rossa. Tra i partecipanti, lo scorso 9 dicembre, c'era il Sovrano di Monaco che, insieme alla sua delegazione ed a Frédéric Platini, segretario generale della Croce rossa monegasca, ha preso parte alla cerimonia di apertura del XXXIII Conferenza internazionale. Tra i punti in programma, approvato il progetto del centro di formazione polivalente de Loumbila in Burkina Faso. Inoltre numerosi altri impegni sono stati confermati, tra cui quelli sulla parità di genere, e la necessità di favorire la ricerca e l'aiuto umanitario necessari dopo le nefaste conseguenze dei cambiamenti climatici che coinvolgono anche Paesi in via di Sviluppo. Infine, a margine di questo evento, il Principe Alberto II di S.A.S ha visitato la nuova sede della Federazione Internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, il cui centenario della creazione si celebra quest'anno: il suo presidente, Francesco Rocca ed il suo segretario generale Elhadj As SY (qui di fianco) hanno avuto uno scambio di opinioni con il Sovrano e, a margine, è stata presentata anche una serie di opere d'arte contemporanee, prodotte per la Croce Rossa monegasca in occasione del suo tradizionale Gala: le stesse saranno a disposizione per eventuali altri eventi organizzati nei prossimi anni. 6

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Budget previsionale di Monaco: qualche riflessione

E' in corso in questi giorni, come di consuetudine, l'approvazione del bilancio previsionale a cui deve fare riferimento l'amministrazione del Principato di Monaco per l'anno 2020. Le proposte del Governo, sottoposte al Consiglio Nazionale fino al voto calendarizzato il 19 dicembre prossimo, prevedono diversi punti che, a seconda di chi li espone, illustrano le necessità o virtù degli stessi. Perché, per quanto a Monaco viga la monarchia costituzionale, esiste comunque un contraddittorio politico e, quando si parla di riforme o progetti tra gli uomini che formano la compagine dell'esecutivo che agisce per nome e conto del Principe Alberto, c'è sempre, nel bene e nel male, una reazione del legislatore eletto dal popolo. Fin da ora comunque è evidente che se, lo scorso anno in particolare, gli scambi tra il Primo Ministro Serge Telle ed il Presidente del Parlamento monegasco Stéphane Valeri sono stati abbastanza accesi, negli ultimi tempi i toni tra i due siano più pacati, soprattutto su un punto, prioritario su tutti: l'alloggiamento dei monegaschi, prerogativa a cui sono stati consacrati 174,5 milioni di euro, un investimento tra i più alti degli ultimi tempi, destinato a generare 20 appartamenti consegnati entro la fine del 2020, più altri 900 entro il prossimo quadriennio. Inoltre, tralasciando il discorso dei cantieri che prossimamente, assicurano, saranno meno rumorosi e meglio organizzati, a tutela della qualità della vita dei cittadini di Monaco, sul piatto troviamo pure proposte che spaziano dal miglioramento dei collegamenti ferroviari e via mare, con una ipotetica navetta di collegamento tra Nizza e Monaco, alla mobilità dolce che auspica l'aumento di biciclette 8

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elettriche in locazione ed relativi incrementi di stalli e parcheggi per le auto. D'altra parte non poteva mancare, da parte del Governo di Monaco, una particolare attenzione al mondo virtuale: cospicue risorse economiche fluiranno nelle casse destinate ad intervenire alla rivoluzione digitale, ossia 45 milioni quest'anno contro i 26,9 stanziati nel 2018. Eppure il Principato di Monaco, che non conosce debito pubblico in ragione dell'esistenza di un Fondo Sovrano (Fonds de Réserve Constitutionnel ) istituito il secolo scorso dal Principe Ranieri III, si ritrova ora a fare i conti con progetti ambiziosi che potrebbero non vedere la loro attuazione. Ad esempio, potrebbe essere il titanico cantiere che interessa l'ampliamento dell'ospedale Princesse Grace di Monaco. A farne cenno, nel suo recente intervento, il consigliere Jean-Luis Grinda, che sottolinea, tra l'altro, come questo sia "un bilancio senza dubbio singolare. In effetti, possiamo solo confrontare cose comparabili e questo budget, per più di un motivo, è senza paragoni!. In termini di spese, previsti 45 milioni di euro in meno per l'ospedale, mentre per finalizzare la sua costruzione si stima un investimento globale superiore al miliardo di euro. Ma il governo decide di sospendere questa disposizione. Quale atto. Sono sicuro che ne parleremo un giorno. Più in generale, si noti che l'ammontare globale delle spese è aumentato del 12% di cui 557 milioni di euro per le infrastrutture [ ]Detto questo, e che ci piaccia o no, il surplus di 4,8 milioni di euro è un esca. Il nostro deficit è, nella migliore delle ipotesi, 140 milioni di euro. Ma il governo sceglie di non pubblicarlo per rimanere 'attraente'. Da parte mia, preferirò sempre la verità che fa rima con orgoglio." Staremo a vedere... .................................................................................................................................................................................................... 12 dicembre 2019

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Gli artigiani del Palazzo Grimaldi: un libro fotografico ed una mostra rende loro onore...

Jean-Charles Vinaj et Olivier Huitel sono due fotografi professionisti che spesso compaiono a Monaco tra le fila della stampa accreditata, soprattutto quando c'è qualche evento in cui sono coinvolti i membri della famiglia regnante del Principato di Monaco. Questa volta invece, i nostri due sono stati i protagonisti alla corte del Principe Alberto II di Monaco per una serata 'speciale' a loro dedicata, in quanto autori di "Artisans Princiers" libro-fotografico, o meglio un inedito tributo a 126 persone scelte tra le centinaia impiegate al Palazzo, in rappresentanza delle 21 categorie necessarie - come accade negli ingranaggi di precisione quale è l'amministrazione di un palazzo 'princier' - a far funzionare quotidianamente ogni piccolo dettaglio. Stiamo infatti parlando di persone incaricate di manutenere e provvedere a quanto è contenuto, materialmente, su una superficie complessiva di 19.000 m2, corrispondenti a tutte le stanze della residenza a Monaco Ville e quelle della tenuta Roc Agel. Il volume "Artisans Princiers", stampato in 3000 esemplari di cui 2700 copie acquistate già dal Palazzo- è composto da 300 pagine ed ha potuto realizzarsi grazie alla partnership della EFG private banking, rappresentata alla serata inaugurale dal CEO dott. Carlo Maturi, dal Presidente del CdA Jean- Claude Gourrut ed alcuni responsabili dello loro staff organizzativo. A spiccare sui muri, per bellezza e profondità di dettagli, i 50 clichés stampati in bianco e nero ed esposti al pubblico nelle due sale che si trovano nei Grandi Appartamenti del Palazzo di Monaco dei del Palazzo. I due

Tutte le immagini qui illustrate: copyright Gaetan -luci/Palais Princier 10

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autori, per realizzarle, si sono letteralmente intrufolati dietro le quinte del palazzo e a Roc Agel, recandosi nei luoghi prescelti a più riprese nel corso di sette mesi di lavoro. "Ci sono persone e, in alcuni casi, intere generazioni che hanno prestato servizio a Palazzo", ha sottolineato Gilles Bandoli, (régisseur princier) che con i suoi 40 anni di servizio sa bene di cosa parla. Le didascalie, invece, portano la firma di Marie-Alice Leclercq. Se questo volume è il primo dedicato agli 'artigiani' del palazzo, in realtà per Jean-Charles Vinaj questa è sua ottava esperienza di editore, anche se è più noto per i suoi reportage naturalistici realizzati con l'ausilio ed a supporto della Fondazione Principe Alberto II di Monaco. .................................................................................................................................................................................................... 12 dicembre 2019

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Le parole che curano...

Dora Maar a cura di Salvatore Dimaggio

Una mostra restituisce adeguato rilievo ad una fotografa che troppo spesso viene sbrigativamente ricordata come amante o musa di Picasso. Henriette Theodora Markovitch, in arte Dora Maar, è esposta alla Tate Modern sino al marzo 2020. Surrealista, richiesta dalla riviste più eleganti e raffinate, Dora Maar aveva appuntato le medaglie del successo sul suo petto prima di incontrare Pablo. Ma la Dora Maar più interessante è probabilmente quella che si aggira per “La zona”. A dispetto del nome che sembra quello di una serie-ciclostile grandinata dai server di Netflix nei nostri smartphone, la zone era una terribile baraccopoli malsana, imbarazzo di Parigi. In nulla diversa da quelle baraccopoli che siamo abituati a vedere oggi nei paesi in via di sviluppo, era costituita da terreni incolti, nei quali i derelitti della capitale assemblavano baracche con pezzi di legno e lamiera. Le immagini di Dora Maar nella zona hanno un grande valore di documento, infatti come prescrive l’ etimologia docere, dimostrano, ma anche insegnano. Ci insegnano come l’ iperpianificata Parigi che oggi teme la polveriera delle banlieue, ieri aveva la zona. Ci insegnano che, come sosteneva Zola “A Parigi, tutto è in vendita: vergini sagge, vergini stolte, verità e bugie, lacrime e sorrisi.” Tuttavia molti questo costo non riescono a sopportarlo ed ecco che oggi i clochard che dormono per strada della capitale francese sono ad una cifra record. Gli scatti di Dora Maar nella zona non sono una “pausa impegnata” di una fotografa surrealista. Il surrealismo resta, ma si fa più sottile e sfuggente. In quelle immagini c’è sempre qualcosa che non quadra e la pietà per le condizioni di vita dei residenti deve lottare con un bizzarro non detto. Quelle immagini ed i loro strani coni d’ ombra, rappresentano tutta Parigi e tutta la sua pianificazione che lascia sempre qualcosa fuori posto, qualcosa che preme sulle linee di faglia. Neppure aiuta il fatto che la zona ritratta da questa autrice è una sorta di hapax iconografico. Così come l’hapax è una parola presente una sola volta in un’unica opera di tutta una intera lingua e perciò pone delle difficoltà nell’ attribuzione univoca di senso, così praticamente nessun altro fotografo si è mai avventurato tra le baracche della zona. Non dimentichiamo che Parigi è una città (ri)costruita a tavolino dal Barone Haussmann. Un piano strabiliante e mastodontico che però non è privo di criticità. Il barone (prefetto di polizia) vuole rendere la città più bella e moderna, ma vuole soprattutto renderla agevole per l’intervento delle forze dell’ ordine. Ma ci riesce? No, in definitiva nasconde la polvere sotto il 12

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tappeto: i boulevard permettono di non vedere i quartieri poveri e fatiscenti, ma nessuno si preoccupa di recuperarli. CosĂŹ come la razionalissima Parigi, affronta i problemi sociali ed urbanistici in modo spettacolare, ma non li risolve, le immagini di Dora Maar affrontano coraggiosamente l'impegno etico di documentare la zona, ma non risolvono questa loro missione. Non fino in fondo: la cittĂ ed il suo documento sono ancora da fare. .................................................................................................................................................................................................... 12 dicembre 2019

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IL PIZZINO

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OPINIONI E PENSIERI IN LIBERTÀ

a cura di Riccardo Pizzi

Un Milanese in Costa Azzurra (a Natale)

Per noi milanesi il Natale è sempre motivo di sbattimento. Per un milanese che vive in Costa Azzurra lo sbattimento è amplificato.

Elon Musk al TED 2017 : copyright Steve Jurvetson

Il problema non è tanto la concitazione del periodo festivo, ma il fatto che diventa impossibile applicare la proverbiale “ottimizzazione dei tempi” tanto cara a noi meneghini. Saltano gli schemi, il traffico non è semplicemente titanico, è irrazionale. E l’ irrazionalità è nostra nemica da sempre. Ci sorprendiamo ad esclamare la solita vecchia frase: “ma cosa fate tutti in giro con le vostre macchinette a far traffico!! State a casa!” E lo facciamo proprio mentre con la nostra macchinetta in strada siamo parte stessa del problema. 14

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IL PIZZINO

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Wikimedia: Steffen Schmitz

La crisi economica ha ridotto le presenze all’interno dei negozi, ma ha esponenzialmente aumentato quella della calca in giro per le zone stilose del principato. Gli spazi sono ridotti, le strade strette e il milanese, si sa, sogna da sempre una striscia di asfalto grandissima e senza nessuno. Ecco materializzarsi l’incubo: orde di “giargiana” che lo spintonano durante il black friday (che lui evita scrupolosamente) mentre è in giro per motivi rigorosamente di business. Tuttavia nonostante queste premesse l’etica milanese impone una discreta affabilità nei confronti dei giargiana e non è raro vederli mettersi a disposizione per informazioni, life coaching improvvisati nei confronti dei più sprovveduti, ma sempre sottolineando che lui è di Milano e nulla di quello che si vede qui in giro non lo ha già visto millemilla volte nella sua amata città natale. Siamo fissati con la life strategy e con il benessere vero, cioè quello che tiene lontano ogni tipo di contrattempo, ritardo e seccature fuori dal nostro controllo. Insomma: tutte le piccole cose che sommate peggiorano la qualità della vita. A volte ci si riesce, altre subiamo cocenti sconfitte. Ma una cosa è certa: se passate in Costa Azzurra è a un milanese che dovete chiedere qual’è il miglior locale in cui fare l’aperitivo. .................................................................................................................................................................................................... 12 dicembre 2019

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MADE IN ITALY: Turismo...galleg iante!

“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Ed è gratuito, per tutti: buon ascolto! Il turismo in Houseboat ovvero un casaimbarcazione, è una forma di vacanza già

molto diffusa in molti Paesi europei e che sta prendendo piede anche in Italia grazie alle bellezze del suo paesaggio e alla possibilità di coniugare natura, arte, enogastronomia seguendo i corsi d’acqua e i punti d’approdo previsti dai diversi itinerari. Ci spiega come funziona questa tipologia di turismo, Carlo Moretti, amministratore di Houseboat ospite di Francesca Valentini.

Ricordiamo a chi desidera ascoltare anche le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it

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MO i TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione

a cura di Silvia Giordanino

L’ingrediente di questa pozione: 7 scri ori, tanti le ori e quel profumo inconfondibile di pagine sfogliate.

Cari appassionati del nostro MO i TO, ci spostiamo da Torino alla vicina Asti per presentarvi le nostre strenne natalizie. Vi chiederete la motivazione e la risposta è: perchè stiamo parlando del Premio Asti d'Appello svoltosi recentemente che mette in gara i romanzi finalisti dei più famosi premi letterari italiani, in fondo "la solitudine dei numeri primi" non aggrega, ecco invece una meritata seconda chance a meritevoli scrittori. Il Premio compie undici anni e di anno in anno si è sempre più affermato coinvolgendo la città e non solo: dai membri dell'Associazione del Premio agli studenti, dai giudici ai carcerati. Fondamentale il ruolo della Biblioteca di Asti "Giorgio Faletti" che ospita l'Associazione e ne è braccio operativo. Il Presidente ad honorem dell'Associazione è il celebre cantautore Le giuria: credits Franco Rabino Paolo Conte ed il consulente scientifico è il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte Alberto Sinigaglia. Ecco gli scrittori che hanno partecipato al Premio : Ilaria Tuti, Fiori sopra l'inferno (Longanesi) dal premio Scerbanenco; Nadia Terranova, Addio fantasmi (Einaudi) dal premio Strega; Tony Laudadio, Preludio a un bacio (NNE) dal premio Bancarella; Claudia Durastanti, La straniera (La Nave di Teseo) da Premio Viareggio; Pier Paolo Giannubilo, Il risolutore (Rizzoli) dal Premio Alassio; Paolo Colagrande, La vita dispari (Einaudi) dal Premio Campiello.Sul palco due presentatori: l'attrice Chiara Buratti e suo marito, lo scrittore e giornalista Massimo Cotto, dal quale "ruberemo" le parole per presentare la trama del libro vincitore, ossia, Il rumore del mondo (Mondadori) dal premio 18

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Strega di Benedetta Cibrario. "Ci sono due mondi che cambiano. Il primo è quello di Anne Bacon, londinese, figlia di un ricco mercante di seta. Sposa Prospero Carlo Carando di Vignon, ufficiale piemontese. Si trasferisce a Torino, ma quando arriva a destinazione scopre che il suo mondo è scomparso per sempre: durante il viaggio viene colpita dal vaiolo, il suo volto è sfigurato. Il marito la accoglie gelido, pentito di averla sposata prima ancora di vedere gli effetti del morbo. Il suocero Casimiro la respinge, la isola, la manda in esilio nella tenuta del Mandrone. Lei si riprende, consapevole che il senso della vita è rialzarsi dopo le cadute. Si ritaglia un ruolo, sempre più grande, con un miscuglio di dolcezza e forza, una miscela di ferro, rame e stagno, proprio come la pallottola che Casimiro tiene in MASSIMO COTTO E CHIARA BURATTI: credits Franco Rabino tasca da quarant’anni. E alla fine diventa indispensabile, ottiene redenzione e rispetto. luce propria, se non proprio felicità. Il secondo mondo che cambia è quello vero, la società che si muove, il cambiamento che diventa epocale. Sono due storie che si intrecciano, quella con la minuscola e quella con la maiuscola. Benedetta Cibrario utilizza la letteratura come macchina del tempo che annulla le distanze e ingigantisce i particolari. Il rumore del mondo racchiuso nel titolo è quello che si sente mentre si sfogliano le pagine. Si sente l’avanzare delle carrozze, il vociare delle persone, il fruscio dei vestiti nelle feste. Lo stile, ed è qui l’ulteriore grado di bellezza del romanzo, non è ottocentesco. Questo è un romanzo storico scritto con toni caldi e personali, le vicende sono indietro nel tempo, ma la tensione e lo stile sono avanti nel tempo. E alla fine, puoi leggerlo come vuoi. Puoi anche, semplicemente, pensare che questa sia una storia di disagio tutto femminile, di difficoltà ad accettarsi e di sacrifici ad accettare quello che non capiamo o che ci viene imposto. Forse, la storia di Anne Bacon poteva anche non essere ambientata in quell’epoca di tempesta, perché è la storia di una donna che ha provato a trasformare in sereno un tempo che sereno non era." Cos'altro dire se non...buona lettura? .................................................................................................................................................................................................... 12 dicembre 2019

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INCONTRI: Luigi Laura

di Silvia Giordanino

Il nostro appuntamento settimanale è con il professor Luigi Laura, docente di Machine Learning e Analisi dei Big Data alla Luiss e precedentemente di Algoritmi alle Università Sapienza e Tor Vergata. È il responsabile tecnico scientifico delle Olimpiadi Italiane di Informatica e allenatore della squadra italiana che partecipa alle Olimpiadi Internazionali di Informatica. Sarebbe legittimo chiedersi come mai tanto interesse da parte nostra per questo personaggio che è, sicuramente, noto agli esperti delle materie sovracitate, ma potrebbe risultare di poco appeal ai più. Semplicemente perchè stiamo parlando dell'autore di uno dei best seller del momento: Breve ed universale storia degli algoritmi (Luiss University Press).

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Algoritmo: una parola che intimorisce, eppure dal suo libro si evince che è cosa più semplice di come ci è stata insegnata. Come spiega questo fenomeno? Gli algoritmi, in un certo senso, sono sempre esistiti. Sono la formalizzazione di un procedimento; pensiamo ad esempio all'operazione di moltiplicazione di due numeri, che abbiamo imparato alle elementari. Ci hanno insegnato che, per la moltiplicazione, serve mettere i due numeri uno sotto l'altro, e poi usare il metodo "a tabella", in cui moltiplichiamo, in una serie di passaggi, ogni cifra del secondo numero con tutto il primo numero, riportando il risultato ancora più in basso. E poi facciamo la somma di tutti i risultati parziali, in cui ognuno di questi era stato spostato di una posizione verso sinistra, per

"ricordarci" l'importanza della cifra con cui era stato moltiplicato. Questa descrizione sembra complessa, ma è come abbiamo imparato a fare le moltiplicazioni. Ed è un algoritmo! Anzi, non solo è un algoritmo, ma per certi versi ha contribuito alla nascita stessa del termine algoritmo. Fino al 1200 per fare le operazioni in Europa si usava l'abaco, ovvero un pallottoliere: se ci pensate, non si potevano fare operazioni con i numeri romani! Pensate alla somma di XV con VII, di 15 con 7... non si poteva fare, perchè i numeri romani non erano un sistema posizionale come il sistema decimale che usiamo oggi o il binario usato nei calcolatori. Poi Leonardo Pisano, detto Fibonacci, ha tradotto e ampliato l'opera di alKhwārizmī, un matematico arabo che aveva scritto un trattato su come fare le quattro operazioni. Proprio dal nome di al-Khwārizmī, storpiato in latino, nasce il termine algoritmo. Quindi, come dicevo, non solo le quattro operazioni matematiche sono algoritmi, ma sono gli algoritmi che in un certo senso hanno definito il termine stesso algoritmo, nato dal nome di al-Khwārizmī, vissuto a Baghdad intorno all' 800 d.C. Quali sono le origini degli algoritmi? Gli algoritmi più antichi di cui abbiamo traccia sono riportati su delle tavolette babilonesi risalenti a un periodo compreso tra il 1800 e il 1600 a.C.; in queste tavolette venivano affrontati diversi problemi come il calcolo delle radici quadrate, la soluzione di equazioni di secondo grado e il calcolo dell’inverso di un .................................................................................................................................................................................................... 12 dicembre 2019

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numero. L’esposizione di queste tavolette seguiva uno stile semplice e ripetitivo, mostrando diversi esempi numerici, con numeri diversi, seguiti dalla frase conclusiva: “Questo è il modo di procedere”. In realtà siamo sempre stati circondati da algoritmi: Giulio Cesare ha inventato un modo di cifrare i suoi messaggi, chiamato il cifrario di Cesare, che è un vero e proprio algoritmo. Arthur Conan Doyle, in un romanzo di Sherlock Holmes, fa decifrare all'investigatore più famoso del mondo un messaggio segreto usando un altro algoritmo; lo stesso algoritmo, peraltro, viene usato da Egar Allan Poe nel racconto "Lo Scarabeo d'Oro". Umberto Eco, nel suo capolavoro "Il nome della rosa", cita un algoritmo per uscire da un labirinto, attribuendolo ad un antico testo.

Quali sono ora le potenzialità degli algoritmi? Le potenzialità sono, per certi versi, illimitate. In particolare adesso, grazie a una grande disponibilità di dati e alle risorse di calcolo di cui disponiamo, stiamo riuscendo a sviluppare quelle che chiamiamo intelligenze artificiali ma, in realtà, sono esempi di automazione estrema, come le auto a guida autonoma. La chiamo automazione estrema perché ha poco senso, per questi sistemi, chiamarli intelligenti. Cito spesso una frase di un famoso informatico, Edsger Wybe Dijkstra, che dice "Domandarsi se i computer possano pensare è come chiedersi se i sommergibili sappiano nuotare". Qual'è il loro impatto nella società digitale? Oggi tutti i sistemi con cui abbiamo a che fare sono basati su algoritmi. Decine, centinaia di algoritmi specializzati che lavorano insieme. Impossibile dire, quando ad esempio facciamo una ricerca su Google, quanti siano gli algoritmi che collaborano per darci il risultato: ci sono algoritmi che interpretano quanto da noi scritto, algoritmi che vengono usati per la comunicazione, algoritmi che gestiscono i dati di Google, algoritmi che danno un voto ai siti web, e l'elenco potrebbe andare avanti a lungo. Sono uno strumento neutro o pericoloso? Sono uno strumento. E come per tutti gli strumenti, l'uso dipende dalla volontà di chi "impugna il manico". Come dico nel libro, essenzialmente i missili e i razzi sono la stessa cosa. La differenza è la 22

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destinazione, una nazione avversa o lo spazio, e il carico, esplosivo o astronauti. Siamo noi che decidiamo la destinazione e il carico, siamo noi a decidere se abbiamo missili o razzi. Come mai ha sentito in questo momento l'esigenza di scrivere un testo su questo tema in questo momento storico-economico? Insegno all'università corsi di informatica ormai da quasi vent'anni. Dal 2006 sono coinvolto nelle Olimpiadi Italiane di Informatica, di cui sono adesso il responsabile tecnico-scientifico. Sentiamo troppo spesso parlare di algoritmi come di entità autonome: gli algoritmi ci controllano, gli algoritmi decidono se avremo un prestito, gli algoritmi decidono cosa ci piace. In realtà gli algoritmi, e i sistemi che li implementano, sono buoni o cattivi nella misura in cui lo decidiamo noi; gli algoritmi sono sempre stati a fianco dell'uomo, e tutti dovrebbero conoscerli: così come tutti studiamo un poco di matematica, che ci serve poi per imparare tante altre cose, dalla biologia alla chimica alla fisica all'economia, dovremmo tutti studiare un poco di informatica - e di algoritmi - per poter capire come funzionano i sistemi di oggi. Faccio mio quello che dice il Prof. Resnick del MIT che ha spiegato, in numerose interviste, che bisogna imparare a programmare non per diventare dei programmatori, ma per poter programmare per imparare, ovvero in maniera da usare la programmazione per imparare nuove cose (“learn to code, code to learn”).

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Il villag io di Natale, a Monaco, è tu o...bianco! Nel tardo pomeriggio del 6 dicembre 2019 scorso, il sindaco di Monaco Georges Marsan, affiancato dai numerosi membri del Consiglio comunale, e alla presenza del Sovrano e della sorella maggiore, SAR la Principessa di Hannover, e affiancato da Foto: copyright Mairie de Monaco Mons. Bernard Barsi, Arcivescovo di Monaco; Serge Telle, Primo Ministro; Stéphane Valéri, Presidente del Consiglio Nazionale; e molti altri membri del Governo del Principe ed autorità, ha inaugurato il Villaggio di Natale, evento che quest'anno celebra il suo 20 ° anniversario. Organizzato dal Servizio Animazione della Mairie sul tema « Noël blanc », i visitatori troveranno, fino al 5 gennaio numerosi chalet che non solo propongono articoli e manufatti artigianali, ma anche numerose specialità regionali eno-gastronomiche che si possono consumare sul posto, magari mentre si cerca di pattinare accedendo alla pista ghiacciata, allestita negli spazi riservati alla piscina comunale all'aperto. In programma sono già pronte numerose animazione, anche per la fine dell'anno. Perché, come ha voluto ricordare nel corso del suo intervento il sindaco Marsan, il Villaggio di Natale è tra gli eventi tra i più "attesi dalla popolazione di Monaco ma anche da quella dei comuni circostanti (...) Ogni anno durante il mese di dicembre, il Quai Albert I diventa il punto d'incontro di tutte le generazioni. È un luogo dove si vive come in un regno magico, dove le famiglia e gli amici s'incontrano per un drink, mangiare o passeggiare insieme..." Quest'anno, tre diverse aree rappresentano in sintesi le caratteristiche di questo effimero villaggio del nord composto sia da igloo che da casette colorate, come sono nella realtà le abitazioni in legno dei villaggi Inuit. E poi l'Ice Village - l'angolo più selvaggio e più naturale di tutta l'installazione - dove si mescolano iceberg e totem ghiacciati. Inoltre la grande ed illuminata ruota panoramica svetta all'estremità meridionale del Quai Albert I mentre l'antica giostra-carosello all'inizio rende ancora più speciale questa edizione che propone, tra le altre cose, l'interattività dei suoi partecipanti. Come? Utilizzando l'applicazione Monaco Magic Colours (disponibile su iOS e Android) che permette di cambiare il colore delle decorazioni del grande albero di Natale nel cuore del Villaggio, con un semplice clic. Insomma, da provare, assolutamente! .................................................................................................................................................................................................... 12 dicembre 2019

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SALUTE & BENESSERE

PHAM: arteriopatie degli arti inferiori

Facendo seguito alle richieste di alcuni Lettori, dedichiamo oggi il nostro spazio e la nostra chiacchierata a un argomento vasto, molto importante sia dal punto di vista clinico e terapeutico, sia dal punto di vista dell'impatto sociale ed economico. Ci riferiamo alle arteriopatie degli arti inferiori. Alcuni di voi ci chiedono di spiegare che cos'è un pontage, un by pass, uno stent.

Copyright: National Heart Lung and Blood Insitute (NIH)

Come abbiamo più volte sottolineato, lo scopo dei nostri incontri è prettamente divulgativo, ossia cerchiamo d'informarvi tenendovi lontani dalla noia dei tecnicismi, ed evitando la presunzione di trattare in modo esaustivo e in poche righe argomenti a volte molto complessi. Se facciamo riferimento a una classificazione storica e universalmente accettata dalle arteriopatie obliteranti degli arti inferiori, inquadriamo allo STADIO I un'assenza di sintomi clinici e, allo STADIO II, una cosiddetta claudicatio intermittens, ovvero il Paziente cammina, dopo una certa distanza ha male, si ferma, si riposa, il dolore passa, riparte, cammina, ha male di nuovo e così via. Gli Autori americani descrivevano il quadro clinico come il segno della vetrina, cioé la persona che va a fare shopping e si ferma sistematicamente , intenta a guardare la merce esposta nei vari negozi. Lo STADIO III è caratterizzato da dolori a riposo e anche notturni, mentre lo STADIO IV comporta lesioni trofiche, sino alla necrosi e alla gangrena. Tralasciando tutto l'importantissimo capitolo della diagnostica, basata principalmente su ecodoppler, 26

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SALUTE & BENESSERE

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angioTC, Angio RM e Angiografia, così come la fisioterapia e rieducazione e anche il trattamento medico farmacologico - vale a dire vasodilatatori periferici, antiaggreganti piastribici, anticoagulanti, normalizzatori delle dislipidemie , etc -, cerchiamo per quanto possibile di fornirvi qualche informazione sui principi terapeutici chirurgici vascolari ed endovascolari. In sintesi, una o più arterie stenotiche, ovvero con calibro patologicamente ridotto, oppure ostruite, provocano una diminuzione più o meno emodinamicamente significativa del flusso sanguigno e quindi dell'ossigenazione dei tessuti a valle del problema. Angioplastica vuol dire sostanzialmente introdurre un catetere all'interno dell'albero arterioso, arrivare al punto stenotico o ostruito e cercare di risolvere il problema, dilatando la zona interessata. Uno stent é un dispositivo introdotto per cateterismo arterioso , capace di espandersi e per funzionare come un tutore, capace di mantenere "aperta" l'arteria. Questa procedura, meno invasiva di un intervento chirurgico, non sempre è possibile ma ha indubbiamente cambiato in questi ultimi anni la storia della gestione terapeutica di moltissimi Pazienti. Alternativa terapeutica all'angioplastica e al posizionamento di stents resta l'intervento chirurgico di by pass o pontage. Si tratta di "saltare" il punto ostruito di un 'arteria, collegando a monte e a valle dello stesso una protesi. Si può ricorrere a materiale biologico, come una vena o un'altra arteria, oppure a materiale alloprotesico prodotto ad hoc dall'industria biomedica. Si tratta, in questo caso, di un vero e proprio intervento chirurgico in anestesia e con incisione e dissezione dei tessuti, anastomosi vascolari, etc. Nello stesso Paziente, secondo le diverse indicazioni, le varie tecniche possono combinarsi fra loro. In un nostro prossimo incontro parleremo piu' dettagliatamente dei fattori di rischio per le patologie arteriose e venose.

Per maggiori delucidazioni sul tema o richieste di approfondimenti: Dott. Gianvittorio Tommasi (Chirurgo vascolare CHPG Monaco), Presidente dell'associazione monegasca PHAM www.pham-monaco.com .................................................................................................................................................................................................... 12 dicembre 2019

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Grimaldi Forum: ritorna Bricklive...a tu o gas!

© GRIMALDI FORUM MONACO 2019

A meno di un mese dalla presentazione ufficiale organizzata lo scorso 28 novembre, il Grimaldi Forum di Monaco si appresta ad accogliere, dal 21 dicembre al 5 gennaio 2020, la seconda edizione di BrickLive, salone ludico-educativo arricchito da un mare di mattoncini Lego®. Ma se quello organizzato lo scorso anno aveva messo in evidenza vere e proprie sculture monumentali dedicate ad animali terrestri in pericolo di estinzione riuscendo a registrare 11 mila visitatori in 14 giorni - per l'edizione 2019 gli organizzatori del format, presieduto dal britannico David Ciclitira in testa, si sono decisi a sensibilizzare i visitatori proponendo alcuni animali marini, anch'essi minacciati a scomparire rapidamente dai nostri mari. Il messaggio, rafforzato dalla messa a disposizione di un unico biglietto d'entrata in abbinamento al Museo Oceanografico e dalla sagoma di una razza gigante non, non è il profilo di Batman con il mantello dispiegato, tranquilli - si dichiara anche ecologicamente sostenibile, visto che al mondo marino è stato associato quello della EPrix. Infatti, a far bella mostra di sè, fin da ora, c'è una sorprendente monoposto di Formula E che riproduce la ROCKiT Venturi, realizzata dopo 865 ore di lavoro in totale con oltre 320.000 Lego®. Ma non solo. Gildo Pastor, presidente del team Monegasque, presente all'anteprima, ha ricordato: "Quando abbiamo pensato all'auto elettrica, siamo partiti dal nulla. Probabilmente, se fossimo stati più giovani, avremmo sicuramente fatto ricorso alla creatività stimolata 28

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dall'uso dei mattoncini Lego®". Dello stesso avviso anche Felipe Massa, il pilota della squadra monegasca, nonché ambasciatore dello sport automobilistico: "Questo tipo di esibizione potrebbe far scoprire la Formula E a un pubblico più giovane", ha detto.Tra i pezzi forti esposti, segnaliamo fin da ora una ricca collezione di oggetti dedicati alla saga di Star Wars, ma anche graffiti, laboratori di decorazione offerti dai team Fairmont, e gare automobilistiche organizzate ovviamente con il supporto dei piccoli mattoncini. Il salone BrickLive, dal 2016, partendo da Birmingham, ad oggi conta più di 70 eventi ospitati in tutto il mondo e mobilita 25 persone nel coordinamento di questo format. Ma per quale scopo riportare BrickLive a Monaco? A rispondere è lo stesso David Ciclitira: "Monaco, non è solo il luogo in cui abito ma anche il posto migliore per coordinare le mostre Lego®, soprattutto durante il periodo natalizio. In questi momenti, risulta davvero emozionante riuscire ad incoraggiare i bambini a costruire qualcosa stimolando la loro immaginazione...". Ma a divertirsi a BrickLive non sono solo i più piccoli, secondo noi, non è vero?

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IUM: inaugurazione principesca della nuova sede

©Gaetan Luci / Palais princier

Nonostante la sede dell'Università Internazionale di Monaco (IUM) sia già operativa da qualche mese nel quartiere della Condamine, all'interno dei nuovi locali siti nell'immobile Le Stella - con 2 mila metri quadrati e 600 studenti - solo in questi giorni è stata organizzata l'inaugurazione ufficiale dell'istituto scolastico che ha debuttato nel 1986 e 30 studenti, nei locali dello stadio Louis. A tagliare il nastro SAS il Principe Alberto II, affiancato dalle autorità istituzionali e dal Rettore della IUM Jean-Philippe Muller. Con oltre 80 nazionalità rappresentate, tra studenti e corpo insegnanti, la IUM, membro dell'INSEEC, è l'unica università monegasca privata che offre programmi di studio universitario e di laurea in inglese e, da anni, è anche partner della Fondazione Principe Alberto II. 30

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Charles Leclerc super ospite al Comune di Monaco

Foto: copyright Mairie de Monaco

Il Principato di Monaco è particolarmente orgoglioso dei suoi concittadini. Lo è ancora di più quando, per il loro talento, riescono a far brillare il nome di questo piccola città-Stato con le loro gesta. Ed il caso del pilota monegasco Charles Leclerc, al suo primo anno nella Scuderia Ferrari, è l'esempio più calzante del momento. Primo nella storia ad aver vinto il Gran Premio d'Italia di Formula 1, nonché più giovane pilota della storia a salire a bordo della monoposto di questa - appena conclusa- stagione del campionato mondiale di Formula 1, è stato ricevuto martedì 10 dicembre dal sindaco Georges Marsan e i suoi assistenti Camille Svara, Marjorie Crovetto Harroch, Françoise Gamerdinger, Jacques Pastor e Nicolas Croesi. Charles, accompagnato dal fratello maggiore Lorenzo Tolotta Leclerc, è stato congratulato per i suoi successi segnati da sette pole position, due vittorie (in Belgio e in Italia) e un quarto posto nella classifica piloti, posizionandosi davanti a compagno di squadra e quadruplo campione del mondo Sebastian Vettel. Il sindaco e i suoi consiglieri hanno augurato al giovane pilota il meglio per il resto della sua carriera, con la speranza vederlo un giorno vincere il titolo di campione del mondo di Formula 1. E, considerata la determinazione del giovane monegasco, non mancheranno certo di regalare ai tifosi Ferrari ed ai monegaschi altre meritate soddisfazioni in Formula 1. .................................................................................................................................................................................................... 12 dicembre 2019

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...e per i vostri preziosi regali UNA BRILLANTE INIZIATIVA: approfittate dello sconto del 20% indicando semplicemente il codice AMPMONACO20 Inauguration Exposition Traite des Enfants ŠDirection de la Communication Michael Alesi

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Action Innocence di Monaco: un'asta da record!

La 15a edizione dell'asta di beneficenza organizzata a profitto di Action Innocence Monaco 'Sapins de Noel di Action Innocence' , ha segnato un nuovo record per la riuscita dell'iniziativa! Ad esserne felice soprattutto la Presidente dell’associazione, Louisette Azzoaglio, ed i 37 creatori di alberi che hanno contribuito a raggiungere l'importo di ben 205.700 euro in totale, da cui sottrarre il valore dell'albero numero 5 - un gigante bonsai centanario di ulivo offerto dal Gruppo Giardini Monaco - ossia 11 mila euro devoluti all'associazione MIR di Nizza Ariane. I fondi saranno impiegati, oltre che per l'acquisto di materiale e strumenti di lavoro, anche per contribuire alle prestazioni professionali di 4 psicologi specializzati nell'assistenza alle famiglie e giovani vittime di cyberbullismo e delle derive causate dall'uso non appropriato dei social media e del web. Tra gli ospiti presenti in sala quest’anno, oltre al Sovrano, anche l’ex imperatrice di Persia, Farah Diba Pahlavi, da sempre vicina alla famiglia Grimaldi. La serata dell'asta ha debuttato l'11 dicembre verso le 18h00, come da programma, con l’esibizione di canzoni natalizie intonate dalla corale degli studenti della Scuola Internazionale di Monaco, ISM Voices.

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Inauguration Exposition Traite des Enfants ŠDirection de la Communication Michael Alesi

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Poi, tra degustazioni di vin brulé e marron glacé eccezionalmente offerti da Enrico Bardini (patron del gruppo Agrimontana International) tutta l'attenzione si è posata sugli alberi di Natale all'asta. Alcuni di essi erano vere e proprie composizioni vegetali o aspiranti talicome quella del Prix Monte-Carlo Femme de l’Année, arricchita da una scatola ricca di prodotti di bellezza e trucco offerti dalla Walgreens Boots Alliance - ed altri, la maggior parte, a dire la verità, pensati come vere e proprie sculture di metallo, vetro, palloncini, ma anche bambole, ceramiche e cristalli, cioccolato e fiori. I 37 alberi di Natale che hanno partecipato all'iniziativa 'Sapins de Noel di Action Innocence' come al solito, oltre ad aver contribuito a rendere magica l'atrio dell'hotel de Paris, hanno in qualche modo anticipato lo spirito natalizio. Per dovere di cronaca segnaliamo inoltre che la composizione della nostra associazione Monaco-Italia Hub è stata acquistata direttamente da SAS il Principe Alberto II di Monaco. Sarà lui ed il suo entourage ad approfittare del contenuto esposto sui ripiani del doppio scaffale angolare realizzato in omaggio alla figura di Leonardo da Vinci. Speriamo infatti che apprezzi, non solo i giochi ma anche le dolci prelibatezze (Castagne, Frutta candita, Confetture extra piemontesi di Agrimontana) e le pregiate confezioni a base di tartufi bianchi e neri (Voglia di Tartufo). Ritroverà le sete create dal designer Pierangelo Masciadri che ha confezionato anche una borsa in materiale ecologico; le essenze profumate e preziose di Perris; i gioielli TUUM della Gioielleria Caffaro (Ivrea); ed infine le 4 TORINO + PIEMONTE CARD 48H offerte da Turismo Torino Provincia. Insomma, una degna rappresentazione del 'Made in Italy' versione agroalimentare, fashion e non solo. Qui in immagini qualche momento della bella serata che, speriamo, possa ripetersi anche il prossimo anno (Foto: Monaco Italia Hub/Salvatore Rugolo)

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Dubai: la Fondazione Princesse Charlene presente con la i suoi campioni di rugby

© Eric Mathon / Palais Princier E' noto per essere considerato uno dei tornei di rugby più importanti al mondo, ed una delle tappe del World Rugby Sevens Series, l’annuale campionato internazionale di rugby a sette che si è tenuto a Dubai la scorsa settimana. Tra i partecipanti a questo appuntamento c'era la squadra degli Impi‘s (che significa guerrieri in zulu) guidata dal capitano Mathew Drew Turner (Sudafrica), e composto da giocatori di Monaco e non solo: c'era, infatti, Sébastien Baldacchino (Monaco), Kaleem Barreto (Scozia), Pedro Miguel da Cunha (Portogallo), Dorian Danthez (Monaco), Divan Enslin (Sudafrica), Qamani Andrew Kota (Sudafrica), Qamani Andrew Kota (Sudafrica), Kitione Taliga (Figi), Peter Tiberio (U.S.A.), Ioan Tolosano (Monaco), Pio Tuwai (Figi) e Tom Varndell (Inghilterra). In questa importante occasione, nell'ambito del programma “Sport & Education" ha spiccato anche la presenza della Principessa Charéne che, insieme a fratello Gareth Wittstock (Segretario Generale della sua fondazione), ha partecipato alla manifestazione a nome della Fondazione a lei intitolata e che si spende nel mondo per promuove lo spirito di squadra e i concetti di generosità, condivisione, solidarietà e del fair play. 36

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AAA Ricerchiamo agenti commerciali con pluriennale esperienza nel settore dell'editoria, per la vendita di spazi ed inserzioni pubblicitarie La rivista di riferimento è un settimanale digitale dedicato al lifestyle, cultura e società, con articoli multimediali realizzati con particolare attenzione all'attualità del Principato di Monaco ed eventi della Costa Azzurra, personaggi eccellenti, prodotti del 'Made in Italy'. Idealmente, il candidato è un agente plurimandatario, già in possesso di un portafoglio clienti selezionati per serietà ed affidabilità. In esclusiva offriamo l'esclusiva della promozione della testata ed alte provvigioni. E' richiesta la conoscenza della lingua francese. Per informazioni: info@qe-magazine.com.

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HEBDO-AGENDA DE MONACO Du vendredi 13 au dimanche 15 décembre, Espace Fontvieille : Grande Braderie de Monaco. Renseignements : +377 93 30 59 66 Samedi 14 décembre à 19h, Eglise St-Paul's Church : "Le Messie" de George Frideric Handel par l'Ensemble Vocal et Instrumental Ristretto avec Elenor Bowers-Jolley, soprano, Laura Margaret Smith, alto, Gavan Ring, ténor et Simon Bailey, basse, organisé par l'Association Musique de Chambre Monaco. Renseignements : 06 04 42 62 47 Samedi 14 décembre à 20h, Théâtre des Variétés : "Désirée" de Sacha Guitry par Sans Tralala Compagnie au profit de Soutien Entraide Bénévolat. Renseignements : 06 62 71 90 03 – 06 07 93 11 27 Samedi 14 décembre à 20h30, Eglise Sainte-Dévote : Concert d'orgue de Noël "In Dulci Jubilo" dans le cadre du Festival In Tempore Organi, en collaboration avec l'Eglise Sainte Dévote : Renseignements : 06 83 58 06 38 Samedi 14 décembre à 20h30, Hôtel de Paris Monte-Carlo - Salle Empire : Bal de Noël sur le thème "Dolce Vita". Ventes aux enchères et tombola en faveur de la Fondation Princesse Charlène, organisé par Five Stars Events. Renseignements : +377 97 70 78 75 Samedi 14 et dimanche 15 décembre, Grimaldi Forum Monaco : 3ème Salon Minéraux Fossiles de Monaco. Renseignements : 06 51 03 39 78 Dimanche 15 décembre à 10h30, Port de Monaco : "U Giru de Natale" (parcours de 10 km dans Monaco) organisée par l'Association Sportive de la Sureté Publique de Monaco. Renseignements : 06 13 21 33 87 Dimanche 15 décembre à 11h, Grimaldi Forum Monaco : Tout l'Art du Cinéma - projection du film "Le Bal" de Ettore Scola, organisée par l'Institut audiovisuel de Monaco. Renseignements : +377 97 98 43 26 Dimanche 15 décembre à 16h, Stade Louis II - Salle Omnisports Gaston Médecin : Championnat "Jeep Elite" de basket : Monaco - Boulogne-Levallois. Renseignements : +377 92 05 40 10 Dimanche 15 décembre à 15h et mardi 17 décembre à 20h Auditorium Rainier III - Salle Yakov Kreizberg : "La Damnation de Faust" d'Hector Berlioz (version concert) avec Sophie Koch, Jean-François Borras, Erwin Schrott, Frédéric Caton, le Choeur de l’Opéra de Monte-Carlo et l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo sous la direction de Kazuki Yamada, organisé par l'Opéra de Monte-Carlo. Renseignements : +377 98 06 28 28 Lundi 16 décembre à 18h30, Médiathèque de Monaco - Bibliothèque Louis Notari : Cours de photographie animé par Adrien Rebaudo. Renseignements : +377 93 15 29 40 Lundi 16 et mardi 17 décembre à 20h30 Théâtre Princesse Grace : "La Machine de Turing" de et avec Benoit Solès et Amaury de Crayencour. Renseignements : +377 93 25 32 27 Mardi 17 décembre à 12h15, Médiathèque de Monaco - Sonothèque José Notari : Picnic Music. Renseignements : +377 93 30 64 48 Mardi 17 décembre à 18h45, Stade Louis II : Basketball : Match d'EuroCup : AS Monaco Roca Team / Segafredo Virtus Bologna. Renseignements : +377 92 05 43 06 Mardi 17 décembre à 21h05, Stade Louis II : Coupe de la Ligue : Monaco–Lille OSC. Renseignements : +377 92 05 74 73 Mardi 17 décembre à 20h, Théâtre des Variétés : Tout l'Art du Cinéma - projection du film "La panthère rose" de Blake Edwards, organisée par l'Institut audiovisuel de Monaco. Renseignements : +377 97 98 43 26 Mercredi 18 décembre, de 14h à 15h, Bibliothèque Princesse Caroline-Ludothèque : Chantons ! dès 6 ans. Renseignements : +377 93 15 22 72 Mercredi 18 décembre à 15h, Théâtre Princesse Grace : Spectacle Jeune Public : "Pourquoi Blanche-Neige ne se réveille pas ?" avec Caroline Borderieux, Pauline Prevost et Quentin Morillère. Renseignements : +377 93 25 32 27 Jeudi 19 décembre à 18h30, Espace Indigo - Grimaldi Forum Monaco : Thursday Live Session avec JP Bilmeni & The Blackbelts. Renseignements : +377 99 99 20 20 Jeudi 19 décembre à 18h30, Auditorium Marc-César Scotto de l'Académie Rainier III : Concert-Découverte "Les Jeudis de l'Académie" par le département des Cuivres. Renseignements : +377 93 15 28 91 Jeudi 19 décembre à 20h, Théâtre des Variétés : " Contes de Fée Rosse" par la Compagnie Florestan. Renseignements et réservations : 06 80 86 33 55 40

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