QE-MAGAZINE WEB #3 Anno 4 - 7 febbraio 2019
© Gaétan Luci/ Palais de Monaco
Edito
QE-MAGAZINE #03 7 febbraio 2019
Nel corso di un interessante dibattito organizzato dalla Diocesi di Monaco, si è discusso (l'incontro è stato organizzato mercoledì 7 febbraio in serata, e riproposto in differita, tra qualche giorno, sul sito www.diocese.mc) se considerare affidabili le fonti d'informazione. Se nel titolo dell'appuntamento "Débat : peut-on faire confiance aux médias" sostituissi la parola 'medias' con medici, avvocati, commercialisti, ingegneri, giudici e via così, si potrebbe creare una serie di appuntamenti in cui ci si interroga anche sul grado di affidabilità delle professionalità appena citate. E' sempre una questione di prospettive, ma puntare il dito contro i media è pratica comune, mentre parlare di libertà di stampa non è mai interessante. Nel Principato di Monaco, ad esempio, chi fa il mestiere di giornalista e non è iscritto al Monaco Press Club, oppure alla Camera della Comunicazione - ex Sycom, parte delle Fedem -, una sorta di federazione che tutela gli interessi delle varie categorie rappresentate, non ha alcun organo che lo rappresenti. Marginalmente, esistono poi, per gli amanti della scrittura, altre entità come il Monaco Pen Club, UPF ed infine una sorta di sindacato le cui attività non sono un granché diffuse. Per gli editori monegaschi indipendenti poi, la faccenda si complica, soprattutto se questi pubblicano non solo su mezzi cartacei: diciamo allora che il mondo digitale deve essere ancora normato, anche nel Principato di Monaco. Comunque, generalizzando, la funzione di tutti i mezzi di comunicazione esistenti e fino ad ora conosciuti, sappiamo bene tutti, va ben oltre la diffusione di un pensiero o di un evento: scrivere un libro o un articolo non è solo un esercizio di stile ma comporta responsabilità. Che poi il medium sia strumentale per discipline pedagogiche, educative o propagandistiche, non è un mistero per nessuno. Lo era anche in passato: prendiamo l'esempio di San Francesco da Sales, protettore dei giornalisti. Il sacerdote è passato alla storia per aver scritto migliaia di dispacci che poi faceva scivolare sotto le porte dei suoi concittadini per evangelizzarli. Ci ricorda qualcosa? Eppure, ancora ora, dove non c'è la politica, lo Stato o la Chiesa che sostiene progetti editoriali, siamo tutti consapevoli che non basti essere un bravo professionista per guadagnare la fiducia e lavorare correttamente per i servizi forniti. Solo che, mentre scrivo quest'ultima frase, sorrido. Umberto Eco diceva: "Forse il compito di chi ama gli uomini è di far ridere della verità, perché l’unica verità è imparare a liberarci dalla passione insana per la verità" e credo avesse ragione. In tempi come i nostri, dove l'utilizzo compulsivo dei social e del web ha cambiato la maniera di informare, abbiamo casi scuola straordinari. L'esempio del Principato è lampante: basti cliccare Monaco o Monte Carlo, per scoprire quanti e quali blog pretendono di essere fonte di notizie. Ma i fatti, quelli che richiedono lavoro e rigore, verifiche, controlli, non hanno nulla a che vedere con questo show mediatico. Per sapere se e perché possiamo fidarci dei media, bisogna credere alla bontà e onestà dell'essere umano o alla credibilità di chi pubblica? Nel frattempo poi bisogna rendersi conto che il profitto ed il guadagno ad ogni costo muovono le masse e l'economia mondiale. Il nostro QE-MAGAZINE, per esempio, è un periodico non redditizio, che in molti leggono perché utile. Ma se non fosse la passione che anima la redazione di QE-MAG@ZINE, difficilmente si riuscirebbe a pubblicare così tante pagine, a beneficio gratuito degli utenti. Ma tutto questo cui prodest? Ma soprattutto la vera informazione ha un valore, secondo voi?
In ogni caso, cari e fedeli lettori di QE-MAGAZINE , vi ricordiamo che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta. Gli arretrati fino al 2018 e gli ultimi numeri pubblicati restano visibili sul sito QE-MAGAZINE.COM e su issuu.com/ampmonaco
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QE-MAG@ZINE #03 7 febbraio 2019 Sommario
PAG 4 Startup cercasi a Monaco: appello a nuove candidature // 100 candeline per Alcatel Lucent Enterprise (ALE) // India: nuovi orizzonti per il Principato di Monaco
PAG 8 Ci à del Vaticano: il Consiglio Nazionale di Monaco in visita al Santo Padre // Sono solo parole: L'arte come perimetro sfumato della menzogna acce abile Il PIZZI(no)
PAG 14 Perché guardo il Festival di Sanremo PAG 16 Un Méli-Mélo dans les cuisines de la Ménagère // Tecnologia e agricoltura: se ne parla a MADE IN ITALY
PAG 18 MOiTO MO TO: Ingredienti base della pozione di questa edizione: base della
pozione di questa edizione, come sempre ambientata a Torino l’Arte in diverse ed inaspe ate declinazioni, vedere per credere! // INCONTRI: Emilia Sarogni
PAG 24 Winter chic: la serata del Café de Paris in immagini PAG 26 Rolex -Monte-Carlo Masters 2019: in a esa delle novità... PAG 29 New Generation 2019: ecco i nomi dei giovani vincitori di questa o ava e scintillante edizione
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PAG 32 HEBDO-AGENDA DE MONACO AGENDA DE MONACO
www.passionsea.com
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Startup cercasi a Monaco: appello a nuove candidature Hanno partecipato 24 startup di cui 14 attive da quando, nel 2017, è stato lanciato il programma MonacoTech, l'incubatore monegasco creato dal governo monegasco con la collaborazione di Monaco Telecom per accogliere e sviluppare nuovi progetti tecnologicamente avanzati provenienti da tutto il mondo. Da allora, ogni sei mesi, come previsto dal regolamento di questa organismo, si riunisce un comitato indipendente incaricato ad esaminare le nuove idee innovative da sviluppare - ed eventualmente integrare nella struttura monegasca. Per chi abbia voglia di partecipare alla quarta edizione, lanciata dal 4 febbraio, con data scadenza 24 febbraio a mezzanotte, basta cliccare su www.monacotech.mc e seguire le istruzioni su come depositare i propri dossier attraverso la piattaforma Startup Includer. Solo le società selezionate saranno poi contattate attraverso una video-intervista, previste l'11 e 12 marzo, della durata di 20 minuti, seguita da una convocazione il 5 aprile e la pubblicazione dei migliori progetti sul sito monegasco. Questo, in sintesi, quanto trasmesso da un comunicato della Direzione della Comunicazione che alleghiamo qui di seguito. Depuis son lancement en 2017, MonacoTech, le programme startups créé par l'Etat monégasque en partenariat avec Monaco Telecom, a accompagné 24 startups, dont 14 y sont toujours actuellement. Afin de continuer à détecter de nouvelles startups innovantes, un nouvel appel à projets est ouvert sur www.monacotech.mc. MonacoTech sélectionne des projets ambitieux et innovants, conformément à la stratégie de Monaco. Les startups retenues sont incitées à se développer dans un environnement de confiance dans lequel leurs membres tirent parti non seulement d'un écosystème international unique, mais également d’un suivi personnalisé et d'un programme axé sur l'application des meilleures pratiques. Les startups sont cependant examinées tous les six mois par un comité indépendant afin d’évaluer leurs progrès. L’incubateur monégasque propose donc aux porteurs de projets: Un suivi personnalisé (feuilles de routes individuelles et méthodes spécifiques) coaché par le Directeur du Programme et le Directeur de MonacoTech; Du mentoring régulier; Des ateliers personnalisés; Des formations; Des mises en relation avec les principaux acteurs de l’écosystème (experts, mentors, investisseurs, partenaires,...)-; De la visibilité et des évènements organisés par l’incubateur; Des partages d’expériences entre startups. Dates clés : 4/02 lancement de l’appel à projets // 24/02 fin de l’appel à projet (minuit) // 11 et 12/03 interview vidéo de 20 mn // 5/04 soutenance projet devant jury // 13/05 accueil des startups sur site (Source: Direction de la Communication) 4
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100 candeline per Alcatel Lucent Enterprise (ALE) E' stato scelto il Grimaldi Forum di Monaco e l'Hotel Hermitage per organizzare un congresso
©Direction de la Communication / Michael Alesi
mondiale, il 'CONNEX19', in occasione dei cento anni di esistenza del gruppo Alcatel Lucent Enterprise (ALE), leader del mercato elettronico, con 830,000 clienti in più di 50 paesi. Dal 28 gennaio al 5 febbraio, con oltre 5000 invitati ed una cinquantina di relatori, è proprio qui che sono
(da sinistra Jack Chen, CEO del Gruppo Alcatel Lucent e Albert Croesi, Alexandre Bocquillon per Monaco Inter Expo, Thierry Bonnin, Senior Vice
state trattate varie tematiche - come i trasporti, la Presidente ALE, Rukmini Glanard, Vice Presidente Esecutivo vendite e Marketing ALE, e Frédéric Genta Delegato Interministeriale per la Transizione Digitale sanità, il turismo, e le smartcity- seguendo una visione che spinge il futuro verso un' ottica fortemente digitale. Ogni sessione proposta, infatti, indirizzata ora ai manager, agli analisti o ai numerosi rappresentanti delle aziende partner, è stata caratterizzata dalla condivisione di risultati e di strategie in grado di garantire, per ogni area geografica, attività volte ad accelerare il processo di integrazione numerica all'interno di sistemi altamente informatizzati, come evoluzione moderna della domotica, robotica e dell'Intelligenza Artificiale applicata alle esigenze dell'uomo e delle aziende. A dare il benvenuto per nome e conto del governo monegasco il Ministro delle ©Direction de la Communication / Stéphane Danna Finanze Jean Castellini, interessato a sviluppare un modello economico a misura della città-stato per un domani sempre più connesso. E non è un caso che i progetti realizzati da Alcatel Lucent siano, per il Principato di Monaco, il prossimo obbiettivo da perseguire per adattare anche questo piccolo stato al modello realizzato in Palestina, a Rabawi. Questa cittadina di 40 mila abitanti, grazie al finanziamento assicurato da Bachar El Masri, imprenditore - oltre che editore del quotidiano Al-Ayyam Newspaper - ha permesso al paese di trasformare in una Smart-city esemplare. Tra i presenti all'happening monegasco anche l'highlander Christopher Lambert, intervenuto sia come businessman (anche lui tra gli investitori di alcuni progetti legati alla salute digitale) che come presentatore della serata di gala organizzata per l'occasione a Cannes, il 30 gennaio scorso. Tra le novità del congresso la presentazione di Passcare, innovativo passaporto sanitario digitale internazionale che, soprattutto in paesi dove le distanze non permettono la semplice condivisione materiale di dati sanitari, consente la diffusione controllata d'informazioni direttamente attraverso un codice scaricabile con il proprio smartphone. Infine, come illustrato nella foto Albert Croesi, Amministratore delegato di Monaco Inter Expo e Commissario Generale del Padiglione di Monaco all'Esposizione Universale di DUBAI 2020, e Jack Chen, CEO del Gruppo ALE, hanno firmato un accordo di partenariato per fornire il Padiglione monegasco delle più innovative strumentazioni tecnologiche sviluppate dal gruppo ALE. ....................................................................................................................................................................................................
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India: nuovi orizzonti per il Principato di Monaco
Su invito del Presidente della Repubblica dell'India, Ram Nath Kolovind (nella foto in alto), lo scorso 4 e 5 febbraio il Sovrano di Monaco si è recato a Nuova Delhi per una Visita Ufficiale di Stato, partecipando, con la sua Fondazione (FPA2), alla conferenza sul tema Energia e Clima, organizzata dell'Istituto di ricerche e energia di Nuova Delhi. Con quest'ultimo organismo il Principe Alberto ha siglato un Memorandum of Understanding (M.O.U.) per cooperare sulle tematiche ambientali. Un analogo accordo, mirato però alla cooperazione economica tra i due Stati, è stato inoltre concluso in presenza di Gilles Tonelli, Consigliere di governo - Ministro per le relazioni esterne e la cooperazione del 6
Principato, ed i rappresentanti della Federazione delle Camere di Commercio e dell'Industria Indiane (FICCI) e quelli del © Michael Alesi Monaco Economic Board (MEB). La
Il Principe Alberto II applaude alla firma del M.O.U. tra la FPA2, rappresentato da Olivier Wenden ed il Direttore del The Energy and Resources Institut (TERI), Ajay Mathur
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delegazione d'imprenditori monegaschi, una trentina, già presenti sul territorio, sono stati invitati a partecipare ad un ricevimento organizzato dall'Ambasciata di Monaco in India, sotto l'egida di S.E. Patrick Médecin, Ambasciatore di Monaco in India, con l'obbiettivo di scoprire i reciproci interessi, come già anticipato nel corso di una conferenza organizzata a Monaco lo scorso ottobre. Vista la complessità e la ricchezza dell'India, questa volta il MEB ha scelto di affiancarsi al savoir-faire della Camera di Commercio Internazionale Francia ( CCI Francia) per dare maggior forza agli appuntamenti organizzati a beneficio degli imprenditori di Monaco i quali, raggruppati per categoria merceologica - vedi Banca / Finanza, Assicurazioni, Telecomunicazioni, Patrimonio immobiliare, Design, ICT, Salute / benessere, Industria tessile, logistica, manutenzione, aviazione commerciale, energia hanno incontrato i loro omologhi nel corso di diversi occasioni di networking. Per la CCI Francia, era presente il suo presidente Guillaume Girard-Reyde, anche lui partecipante alla missione sul territorio indiano. Il Sovrano, infine, nel corso dei suoi appuntamenti,
Michel Dotta ed il suo omologo della FICCI, Rashesh-Shah, alla conclusione dell'accordo tra le parti
oltre ad aver piantato il ceppo della rosa intitolata alla madre nel giardino presidenziale, 'Rose Grace de Monaco', ha visitato anche la tomba di Gandhi su cui ha deposto una corona di fiori, dopo averla cosparsa di petali di rose, come è previsto dalla tradizione induista (immagine di copertina). Come per altre missioni, anche questo appuntamento e gli incontri organizzati dal Principato di Monaco, intendono cementare le relazioni commerciali ed economiche tra le parti, affinché si costruiscano e durino nel tempo. (Le immagini del viaggio: copyright Gaetan Luci/Palais Princier)
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Ci à del Vaticano: il Consiglio Nazionale di Monaco in visita al Santo Padre
Quello appena trascorso sarà stato sicuramente un week-end indimenticabile per la delegazione monegasca del Consiglio Nazionale, composto da una ventina dei suoi rappresentanti (accompagnati da alcuni familiari) i quali, guidati dal Presidente Stéphane Valeri, dall’Arcivescovo di Monaco Monsignor Bernard Barsi e dal suo vicario generale, mons. Guillaume Paris, sono stati ricevuti in Vaticano per un’udienza privata con il Papa Francesco. L'appuntamento alla Santa Sede, organizzato come viaggio di studio di due giorni, ha permesso ai consiglieri nazionali di comprendere come la Chiesa sia impegnata sia in termini di politica internazionale che come discreto ma importante consigliere ai decisori di tutto il mondo. A ricevere il gruppo l'Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per le Relazioni di Stato presso la Segreteria di Stato, che ha presentato il funzionamento delle relazioni internazionali della Santa Sede, il ruolo dei nunzi apostolici e ha risposto a diverse domande su questo argomento. I partecipanti si sono poi recati presso la chiesa di San Luigi dei Francesi dove, accolti dal rettore François Bousquet, il quale ha illustrato le bellezze dei dipinti di Caravaggio, prima della benedizione della Candelora. Ovviamente il momento più atteso, l'incontro con il Santo Padre che, rivolgendosi all'Arcivescovo di Monaco, non ha mancato di apprezzate il ruolo del 8
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Principato e del Principe Alberto II (che aveva incontrato il 18 gennaio 2016 con la Consorte, la Principessa Charlène, n.d.r.) per il suo impegno a salvaguardia dell'ambiente. "Siamo consapevoli della nostra responsabilità e intraprendere la via della pace con se stessi, la pace con gli altri e di pace con la creazione ", ha detto. Infine, prima di rientrare a Monaco, la delegazione monegasca ha partecipato alla messa domenicale celebrata nei sotterranei del Vaticano, dove dimora la tomba di San Pietro, per poi completare la visita della stessa Basilica e a tutte le sue iconiche bellezze monumentali.
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Sono solo parole: L'arte come perimetro sfumato della menzogna acce abile di Salvatore Dimag io
Gabriele Lavia in “Il sogno di un uomo ridicolo” sul palco del Fraschini
Il protagonista de Il sogno di un uomo ridicolo di Dostoevskij ad un certo punto del racconto si pone una questione drammatica quanto fondamentale. Ma andiamo per ordine. L'uomo ha da tempo deciso di suicidarsi e aspetta il momento giusto per farlo. Ad un certo punto in una notte particolarmente cupa, una bambina gli corre incontro. Implora il suo aiuto. Lui non sa perché, ma capisce che le è successo qualcosa di drammatico. Essendo un uomo piccolo e meschino la scaccia via spaventandola per non essere coinvolto nei suoi affari. Tornato a casa si interroga sulla questione alla quale accennavamo prima. Egli sta per diventare zero, sta per scomparire e di conseguenza tutto il mondo sta per scomparire giacché, come è noto, che il mondo continui ad esistere anche quando la nostra coscienza smette di farlo è una pura ipotesi non verificabile. Il problema è che lui prova una grandissima vergogna per aver scacciato in un modo così brutale e meschino quella 10
bimba e per aver ignorato la sua richiesta d'aiuto. E qui lui si pone una domanda drammatica e fondamentale. Di lì ad un paio d'ore tutto il mondo avrebbe cessato di esistere. Allora perché l'azione atroce commessa contro quella bimba riusciva a fargli provare tanta vergogna pur trovandosi alle soglie della Fine? Il pensiero di quest'uomo è radicale: se manca la coscienza non vi è il mondo. E’ un po' come la vecchia questione che l'albero che cade in una foresta nella quale non vi è nessuno ad ascoltarlo cadere, in realtà non produce rumore. Se, tuttavia, vogliamo essere del tutto coerenti con questo pensiero dovremmo dire che la morte può essere soltanto rappresentata, immaginata, ma mai esperita per ovvie ragioni. Quindi il suo dilemma è una contrapposizione tra la rappresentazione di un evento tragico ed i riflessi che ciò ha, o dovrebbe avere, sull’etica. Tutto ciò mi fa tornare alla mente il diverbio cruciale,
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benché probabilmente più mitico che reale, che ebbero Tespi e Solone. Non so voi, ma io mi sono spesso chiesto come mai Tespi non sia un personaggio platealmente noto eppure gli viene attribuita l'invenzione della tragedia greca. Questa invenzione è talmente radicale da attirargli gli strali di Solone che gli dice apertamente di vergognarsi di raccontare così apertamente il falso giacché se si accetta il falso e addirittura si applaude il falso, nell'arte, ben presto lo si ritroverà serpeggiare nei contratti e nella politica. Non che i greci avessero tutta questa gran considerazione della verità. La condanna strenua della menzogna e l'identità tra verità e divino verranno poi con il mondo cristiano.
Da Wikipedia: Head_Odysseus_MAR_Sperlonga
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Gli dei greci non sono depositari della verità, anzi mentono, ingannano in continuazione, sono abituati a parlare in modo ambiguo e così fanno anche le sibille o gli eroi astuti come Ulisse che, non a caso, sarà poi spedito all'inferno dal cristiano Dante. L'ingegno di Ulisse ammirato dai greci è causa della sua dannazione per Dante che fornisce anche una versione personale della morte dell'eroe. Ulisse valica le Colonne d'Ercole e con la sua favella arguta quanto ingannatrice istiga i compagni a non viver come bruti ma a seguir virtute e canoscenza. Parole celeberrime che per noi hanno assunto un valore positivo, ma che per Dante erano la summa delle chiacchiere pericolose che portano alla dannazione. Difatti è l'abilità 12
retorica di Ulisse che trascina i compagni in un viaggio nell'oceano che li condurrà al naufragio ed alla morte. Tespi girava l'Attica con il suo carro trascinandosi dietro l'innovazione della cultura greca, ma anche ambiguità complesse. Entrambe le cose gli sarebbero ampiamente sopravvissute. Ritroviamo il suo carro nell'Italia fascista insieme alle sue contraddizioni. Difatti i Carri di Tespi erano teatri mobili incaricati dal regime di far penetrare il teatro di propaganda fin nei piccoli paesini non raggiunti dalle grandi compagnie. L'inventore dei Carri di Tespi era Antonio Valente, architetto, scenografo, innovatore a tutto tondo del teatro italiano ed internazionale, ma il cui nome resta fatalmente (con una fatalità che sarebbe
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piaciuta ai greci) legato al ventennio. I rapporti perversi tra spettacolo e politica sono diventati drammaticamente attuali negli ultimi decenni. Sempre di più showman capaci di calamitare l'attenzione delle masse sui media e i social network riescono ad arrivare al potere. Sembra non importare che spesso le teorie che portano avanti siano fantasiose quando non apertamente mendaci. Noi abbiamo accettato da tempo la menzogna nell'arte, ma forse pur senza la sua veemenza, dovremmo tornare alla questione posta da Solone: fino a che punto possiamo tollerare la menzogna in un mondo nel quale arte, intrattenimento, politica e comunicazione spicciola si mischiano in modo fluido? E’ interessante a questo proposito richiamare l’idea introdotta
da Luciano Floridi, filosofo contemporaneo che insegna all'Università di Oxford. Floridi ha introdotto il concetto di transdiegetico. Tradizionalmente l'elemento diegetico è quello noto ai personaggi della narrazione mentre l'elemento extradiegetico è quello che i personaggi della narrazione ignorano, mentre è noto solo al lettore. Nel nuovo mondo creato dai social network le stelle dei social sono al contempo personaggi, ma anche autori della narrazione delle loro performance, di conseguenza oscillano tra il ruolo di autore e quello di protagonista, tra la realtà è la finzione. Dunque sono transdiegetici. Una annotazione importante per comprendere lo strano mondo che stiamo inaugurando e come esso riproponga in modo inedito questioni antiche.
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Perché guardo il Festival di Sanremo Guardo Sanremo perché amo la regia televisiva degli eventi live, la scenografia strepitosa e la tecnica che la rende possibile, le riprese con il Technocrane e le camere comandate in remoto, il taglio e la composizione della ripresa, le dissolvenze, gli errori inevitabili e i cambi di scena, l’audio dell’orchestra e dell’artista che arriva in diretta con una qualità eccellente, la platea dell’Ariston e la buca dell’orchestra, le fronti imperlate degli attori sul palco e l’eccitazione delle luci della ribalta.
Immagine presa da facebook della pagina Sanremo2019 - Aggiornamenti
Amo vedere un cinema (piccolo) come l’Ariston, che conosco come le mie tasche, stravolto e ingigantito dalla genialità dello scenografo. Guardo il Festival di Sanremo perché conosco la difficoltà di fare musica, conosco l’impegno e perché non sono un professionista, altrimenti sarei lì insieme a loro. Tuttavia, ho sufficienti rudimenti ed esperienza specifica nel settore che mi consentono di parlare a ragion veduta e di riconoscere uno che sa suonare o cantare, proprio per il fatto che io per fare le stesse cose dovrei dare fondo a tutto il mio impegno, studiare anni e probabilmente 14
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non arriverei nemmeno ad essere la sua pallida ombra. La musica richiede ascolto. Se non c’è questa condizione non c’è rispetto per l’opera e allora liberi tutti, si inizia a sbrodolare opinioni artistiche e giudizi sarcastici senza sapere minimamente di cosa si sta parlando. È lo stesso motivo per cui non mi sentirò mai un pittore solo perché ho visitato decine di esposizioni di Caravaggio o di artisti visuali del secolo corrente.
Si chiama rispetto per il lavoro altrui, cosa che nel settore artistico è da sempre molto rara. Poco importa se la grande maggioranza degli ascoltatori si esprime con frasi del tipo: “la voce è un po’ distorta” (per dire che uno è calante) oppure: “questo pezzo ha un ritmo che non mi piace” (riferendosi alla melodia), o ancora: “quello che sta suonando il violino grosso” (con riferimento a un violoncello) perché siamo un paese di super esperti, ognuno nel proprio settore, ma siamo sempre pronti a prestarci a qualsiasi altro settore in cui ci sia bisogno di ilarità, sarcasmo gratuito e soprattutto di opinioni autorevolissime. Copyright: Studioweb06 .....................................................................................................................................................................................................
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Un Méli-Mélo dans les cuisines de la Ménagère...
Lei si chiama Magali, è francese di origine ispanica, ed ha sempre avuto la passione per la scrittura, ma non solo. Finalmente, favorita dalla facilità di gestire da sola un blog e per puro divertimento -, da tempo pubblica regolarmente le sue ricette, commenti e molto altro direttamente su www.les1001recettes2018.wordpress.com. Per voi lettori di QE-MAG@ZINE, seguire e magari imparare nuove ricette seguendo i consigli di Magali potrebbe essere una nuova esperienza. Per questa ragione, abbiamo deciso di pubblicare l' estratto di un suo ultimo post con l'invito di completare la lettura andando direttamente sul suo blog scritto rigorosamente in francese.
Les producteurs de chaîne de télévision ont trouvé le moyen d’occuper la ménagère de
moins de cinquante ans en créant une pléthore d’émissions culinaires. Entre Masterchef, Dal profilo FB di Charles Leclerc: Credits : @kymillman Top Chef, Hell Kitchen et j’en passe des meilleurs, tout concoure à ce que la ménagère lambda puisse accéder au monde de la cuisine avec un grand « C » et confectionner ainsi des plats goûteux, raffinés pour le plaisir des papilles de la famille réunie pour la circonstance. Mais voilà, nous sommes bien loin de la réalité… La femme active du 21ème siècle aspirée par ses obligations professionnelles, trouve dans le plat surgelé, les services d’un traiteur, la restauration rapide, une facilité d’emploi. Les contingences existentielles de notre société nous imposent des choix. La Femme s’est émancipée, elle est sortie de ce carcan de l’aliénation domestique, où ses tâches restaient immuables, gravitaient autour de la popote, le ménage, l’éducation des enfants, le devoir conjugal. La crise sociale a également bouleversé l’équilibre du couple de la classe moyenne, la répartition des tâches entre le couple, la femme a ainsi déserté sa cuisine pour occuper un emploi afin de pouvoir accroître son pouvoir d’achat…La cuisine est devenue industrielle, synonyme de fardeau pour certains, mais elle reste un art , une science, n’en déplaise aux biens-pensants. Ce culte de la gastronomie française, cet ADN culinaire si propre à notre pays doit retrouver ses lettres de noblesse. C’est dans cet esprit de reconquête du « Palais gustatif », que notre société par le biais des pouvoirs publics ont instrumentalisé un retour aux fondamentaux…Une cuisine du terroir, des produits frais, une redécouverte des saveurs, conseils et techniques de cuisine prodigués par de grands chefs, assaisonnée à toutes les sauces télévisuelles où le commun des mortels se pare d’un tablier de chef et s’initie à la pratique de cet art tombé en disgrâce. Cette politique de remise au jour de la gastronomie Française constitue en quelque sorte un rempart contre la malbouffe et les effets désastreux... .../... 16
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Tecnologia e agricoltura: se ne parla a MADE IN ITALY
“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Nell' ultima puntata on line, la 221 del 4 febbraio, vi sveliamo una delle sorprese del recente CES di Las Vegas, negli Stati Uniti, il più importante salone internazionale
dell’elettronica e della tecnologia. La delegazione italiana ha infatti brillato grazie a “Bluetentacles”, una start-up trentina che ha messo a punto un rivoluzionario sistema di irrigazione automatico che può avere diverse applicazioni. Ce ne parla, a Made in Italy, Marco Bezzi, amministratore delegato e cofondatore di “Bluetentacles”, al microfono di Luca Giacon. Per ascoltare questa e le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it
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#03 7 FEBBRAIO 2019 7 FEBBRAIO 2019
MO i TO MO TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione. Ingredienti base della pozione di questa edizione: base della pozione di questa edizione, come sempre ambientata a Torino l’Arte in diverse ed inaspe ate declinazioni, vedere per credere! di Silvia Giordanino
Fabio Viale con le sue straordinarie sculture ritorna a Torino con una grande mostra: “Fifteen”, la quale celebra il legame che da quindici anni accomuna l’artista alla galleria GAS. Nel 2003 nasceva la GAS e nello stesso anno Fabio Viale faceva la sua prima performance sul Po con “Ahgalla” la barca di marmo che sarebbe presto diventata icona fra le icone del lavoro di Viale.
Credits: archivio Gagliardi e Domke, foto di Enzo Isaia
Credits: archivio Gagliardi e Domke, foto di Enzo Isaia
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Sono innumerevoli gli episodi di successo e di riconoscimento della sua levatura artistica che hanno attraversato questi quindici anni sancendone il livello internazionale, con la serie “Souvenirs”, di cui un’opera inedita sarà presentata proprio in occasione della mostra. Attraverso il marmo Michelangelo definì David, il simbolo eroico della purezza classica. Oggi quel volto subisce una frattura che determina lo spazio tra passato e presente creando una nuova immagine. Marchiato dagli stessi tatuaggi sfoggiati dal trapper Young Signorino, il David cerca una nuova identità che gli appartenga. Figlio dei nuovi Media e grazie all’uso dei social, Signorino ha infranto il sistema arrivando dritto al suo pubblico sulle note del celebre “Mmh ha ha ha”. La nuova rinascita è visibile in Souvenir David, l’inedita scultura di Fabio Viale e cardine della mostra “Fifteen”. Fino a domenica 24 febbraio. (www.gagliardiedomke.com)
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#03 7 FEBBRAIO 2019 7 FEBBRAIO 2019
Fino al 28 aprile 2019, una mostra in uno
spazio inedito, (il Palazzo Lancia!), permette di ammirare opere originali di Monet, Renoir, Degas e dello stesso Van Gogh, tutte inedite al grande pubblico che può così approfittare di un’importante occasione per avvicinarsi a opere di privati altrimenti non visibili. “Van Gogh - Multimedia & Friends” è un’esperienza completa mai sperimentata prima, composta da diversi spazi di fruizione: la sezione multimediale; la sezione dedicata alla realtà virtuale; la “Stanza dei segreti”; lo “Spazio di Vincent”; la sezione “La moda incontra Van Gogh”; l’area education per le scuole. Stanza dopo stanza si entra nel mondo straordinario e tormentato di Van Gogh accompagnati una voce narrante di un attore. Attraverso immagini di grandi dimensioni, che avvolgono l’osservatore da ogni lato, la sezione multimediale della mostra esplora il lavoro e le esperienze di vita di questo prolifico artista nel periodo tra il 1880 e il
1890, ne interpreta pensieri, sentimenti e stati mentali durante il periodo trascorso a Arles, Saint Rémy e Auvers-sur-Oise, luoghi in cui creò molti dei suoi immortali capolavori. Questi lavori vengono mostrati attraverso dettagli ad altissima definizione, prestando particolare attenzione alle loro caratteristiche principali e consentendo di comprenderne l’uso del colore, la tecnica e le fonti di ispirazione. Sincronizzate con una potente colonna sonora classica, più di 2.500 immagini di Van Gogh in grande scala creano un’atmosfera elettrizzante riempiendo schermi giganti, pareti e pertanto immergendo completamente il visitatore nei colori vibranti e nei vivaci dettagli che costituiscono l’unicità dello stile dell’artista. L’osservatore diventa così protagonista dell’opera, ampliando i propri sensi verso onde di immagini e suoni. (www.vangoghmultimediaexperience.it) Credits foto: Produzione Navigare s.r.l.
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#03 7 FEBBRAIO 2019 7 FEBBRAIO 2019
INCONTRI: Emilia Sarogni
di Silvia Giordanino
Non vi stiamo presentando una scrittrice qualunque, ma la prima donna a ricoprire la carica di direttore del Senato sostenendo per molti anni la responsabilità del Servizio Internazionale, insignita di quattro onorificenze della Repubblica sino a Grande U ficiale. Ma, soprattutto, una donna che, con un’ instancabile penna, ha lottato per i diritti delle donne, tracciando orme indelebili in una società dove molto è ancora di ficile per il mondo femminile. Emilia Sarogni, a lei le donne italiane devono tanto, pur non sapendolo, ci racconti la sua formazione. Non lo devono certamente a me, ma alle Istituzioni che sono cambiate ed ad eccelsi personaggi storici che hanno combattuto per i diritti femminili. Ad ogni modo, sono nata a Piacenza nel 1937, lì ho studiato dalle Suore Orsoline e presso il “Liceo Classico Melchiorre Gioia” e a Torino. Mi sono 20
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#03 7 FEBBRAIO 2019 7 FEBBRAIO 2019
laureata in Giurisprudenza e in Scienze Politiche. Ho preso un Master presso il ”Collegè of Europe” di Bruges, riuscendo la prima della Sezione Giuridica. Sono stata invitata due volte a frequentare il “Salzburg Seminar in American Studies” a Salisburgo. Vinto il concorso per la carriera direttiva del Senato, nel 1967, sono stata la prima donna a ricoprirvi la carica di direttore, sostenendo per molti anni la responsabilità del Servizio Internazionale. Sono stata insignita di quattro onorificenze della Repubblica sino a Grande U ficiale. E poi? Consigliere parlamentare dal 1976, svolgo attività di scrittrice, saggista e conferenziera, in Italia e all’Estero. Ho pubblicato nel 2018 il saggio Il lungo cammino della Donna italiana. Dal 1861 ai giorni nostri con La Casa Editrice Spartaco, dopo le prime edizioni più ridotte con Pratiche a Parma nel 1994 e con il Saggiatore di Milano nel 2000. Sono autrice di due romanzi: Torino Addio. Quando gli dei amano, divenuto libro parlato per i non vedenti e Il contrabbando della vita. Passioni e politica nell’Italia del Risorgimento, con Daniela Piazza Editore a Torino (2001 e
2010). Ho rappresentato a Torino nel 2010 il dramma, Salvatore Morelli. Una tragedia italiana, poi messo in scena in varie città del nostro Paese. Nel 2011, in terza edizione è uscito, L’Italia e la Donna. La vita di Salvatore Morelli, biografia con capitoli di romanzo. Per questo libro, che riscopriva per il pubblico un patriota del Risorgimento, primo a chiedere la liberazione delle donne a livello mondiale, ho ottenuto la cittadinanza onoraria della sua città natale nel Salento, Carovigno, e ho avuto l’onore di essere invitata stata da Corrado Augias, il 18 aprile 2011, al suo programma di Rai3 “Le Storie”. Mi piace ricordare che, nel marzo 2018, è stato inaugurato alla Camera dei Deputati il busto del grande pensatore pugliese. Il libro dedica ampio spazio alla vita e all’opera di Anna Maria Mozzoni e Anna Kuliscio f. Ci parli ancora della sua attività letteraria. Nel gennaio 2012 ho ancora pubblicato con Edizioni Spartaco la biografia Carlo Pisacane. L’Amore, l’Italia, Il Socialismo e nel maggio 2014 sempre con la stessa casa editrice Alessandro Malaspina, Gli Oceani, La prigione, Le illusioni. I miei libri più importanti sono entrati a far
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#02 31 GENNAIO 2019 31 GENNAIO 2019
parte delle Biblioteche del Congresso degli USA, della Harvard University, dell'Università di Toronto, della Baviera a Monaco e della Biblioteca Nazionale Francese a Parigi. Molte presentazioni-conferenze relative ai miei libri. Altre ne sono previste. Belle recensione sono uscite in Italia, in Svizzera, in Francia, in Germania e negli USA. Nell’ottobre 2018 è stata pubblicata con la Casa Editrice Spartaco, la terza edizione del libro “Il lungo cammino della donna italiana. Dal 1861 ai giorni nostri”. L’opera, completamente riscritta, con l’aggiunta di alcuni temi e dell’ultimo capitolo concernente il periodo tra il 2000 e il 2018, era presente alla “Fiera del Libro” di Roma nel dicembre 2018 e sarà al “Salone del Libro” di Torino nel maggio del 2019. Com’è possibile, ancora oggi, tale arretratezza nel mondo della Donna, ci spieghi le ragioni e le di ficoltà a superarla. Nel corso della vicenda umana si sono verificati, infatti, due errori nell’interpretazione della procreazione. Durante il lungo periodo della preistoria sino alla scoperta dell’agricoltura, l’uomo è stato cacciatore. Compiva l’atto sessuale, ma non lo collegava alla nascita del figlio. Partiva per lunghi periodi di caccia insieme ai propri compagni. Al ritorno poteva assistere all’evento di un parto. La donna di fronte ai suoi occhi da un essere unico si sdoppiava in due. L’uomo vedeva un
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#03 7 FEBBRAIO 2019 7 FEBBRAIO 2019
bambino uscire dal ventre della madre con enorme stupore e ammirazione. Questa donna diveniva per lui la dea della vita e della morte. I templi megalitici di Malta ne sono una prova. Man mano, con la scoperta dell’agricoltura e la coltivazione della terra, il maschio è divenuto stanziale e, a poco a poco, ha potuto collegare il proprio atto di congiunzione carnale con la compagna alla creazione di un nuovo essere umano. Allora è caduto nell’errore opposto. Ha considerato soltanto il suo sperma come creatore di vita e il ventre della donna come un semplice contenitore. Prove di questi due errori si ritrovano ovunque nelle religioni, nella storia, nell’arte. Vi sono litanie cattoliche che parlano di Maria come ”vaso di elezione”. Solo dalla fine dell’Ottocento e soprattutto nel Novecento con la scoperta dei cromosomi e del DNA, si è dimostrato che anche la femmina crea, come il maschio, però l’errore protratto per migliaia di anni è rimasto nascosto nei meandri del cervello maschile e contribuisce al massacro delle donne. Per questa ragione è molto di ficile superare questo problema essenziale per il futuro delle donne. Lo supereremo? Sarà di ficile, soprattutto in certi Paesi, ma ce la faremo! ....................................................................................................................................................................................................
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#03 7 FEBBRAIO 2019 7 FEBBRAIO 2019
Winter chic: la serata effimera del Café de Paris in immagini
Nonostante la pioggia scrosciante, la serata Winter Chic, organizzata lo scorso 1 febbraio dal gruppo Société des Bains de Mer (SBM), nell'atrio e all'interno delle sale del Casinò Café de Paris, è stato un successo di pubblico e di partecipanti. Un tributo se non di stile ma di piume e lustrini, e non sono mancate nemmeno le sorprese. La serata glamour-chic total white ha riportato l'entusiasmo ed il coinvolgimento dei presenti, come è già avvenuto durante l'edizione estiva 2018, dedicata agli anni Folli. Celebrare gli antichi fasti e le suggestioni degli anni Trenta, se vogliamo citare quanto affermava nel 1937 Jean-Gabriel Domergue: “Les gens chics sont l’hiver à Monte-Carlo”, ci ricorda che in passato, recarsi nel Principato di Monaco d'inverno, era un must per la nobiltà e 24
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l'aristocrazia russa e del nord Europa. Il clima rigido di quei paesi ha sempre giocato a favore delle giornate soleggiate che ancora oggi caratterizzano questa regione, eccezioni a parte, s'intende. Questa volta, per organizzare la serata dalle nuance bianco candido come la neve, Pascal Camia, Direttore generale dei Jeux de Monte-Carlo SociĂŠtĂŠ des Bains de Mer, ha chiesto - ed ottenuto - di aggiungere un tocco magico che ha permesso di creare una sorta di Palazzo delle nevi abitato da trampolieri, figure fiabesche. Di sottofondo note jazz, suonate da brillanti musicisti che si sono esibiti dal vivo, hanno trascinato la maggior parte degli invitati in danze e balli scatenati. In immagini qualche momento della serata. (Foto fornite dal gruppo SBM)
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Rolex -Monte-Carlo Masters 2019: in a esa delle novità...
Zeljko Franulovic©Stephane Danna_Direction de la Communication
Come da tradizione, presso i saloni del Monte-Carlo Bay Hotel & Resort il direttore Zeljko Franulovic ha presentato alla stampa la 113a edizione del Rolex MonteCarlo Masters, primo appuntamento sulla terra rossa dell'ATP Masters 1000, in calendario al Monte-Carlo Country Club dal 13 al 21 aprile 2019. In sala, oltre ai giornalisti ed i rappresentanti dei numerosi partner, il comitato del torneo presieduto dalla Baronessa Elizabeth-Ann de Massy, la figlia Melanie-Antoinette la Baronessa Anne e l'ex storico direttore generale del Country Club, Francis Trucchi, attualmente in pensione. Tra i punti forti di questo appuntamento che già si annuncia avvincente con la presenza, il primo ad essere già confermato, dell'attuale detentore del titolo, il campionissimo 26
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maiorchino Rafael Nadal, 11 volte vincitore sulle terre monegasche - atteso per il consueto sorteggio del tabellone in programma presso i giardini del Monte-Carlo Bay Hotel&Resort il 12 aprile alle 18h00 - la realizzazione di nuove infrastrutture: si tratte del ristorante riservato ai giocatori e la nuova sala per le interviste, in linea con quelle esistenti agli altri tornei ATP Masters 1000. Franulovic, oltre a ringraziare i presenti della fiducia dimostrata all'equipe dell'organizzazione (Société Monégasque pour l’Exploitation du Tournoi de Tennis (S.M.E.T.T.), ha detto che si aspetta l'iscrizione dei migliori giocatori al mondo, garanzia di maggior successo del torneo. Per sapere il cartellone completo, l' appuntamento è per il 21 marzo prossimo. E, intanto, è già caccia ai biglietti (da 35 a 310 euro) per assistere al torneo più glamour del mondo ed alla sua 27a serata di gala, in programma il 19 aprile alle 20h30, con i 33 ballerini della compagnia russa Todes che si esibiranno, in esclusiva per Monaco, in un'esclusiva danza georgiana. Da non perdere! .....................................................................................................................................................................................................
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Zeljko Franulovic©Stephane Danna_Direction de la Communication
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New Generation 2019: ecco i nomi dei giovani vincitori di questa o ava e scintillante edizione La giuria, presieduta da Pauline Ducruet, figlia di S.A.S. la Principessa Stéphanie di
Monaco, ha decretato i vincitori dell’ottava edizione del Festival New Generation (2-3 febbraio 2019), competizione riservata ai giovani talenti circensi di tutto il mondo. La lista del palmarès, come ogni anno, è sempre ricca di sorprese, ma ai premiati non resta solo il trofeo, bensì anche la segreta speranza di esibirsi prossimamente nell'edizione più prestigiosa e storicamente più affermata del Festival internazionale del circo di Monte-Carlo. Nelle immagini pubblicate alcuni dei vincitori dei Junior d'oro, d'argento e di bronzo. Di seguito, invece, i nomi a cui sono state attribuite le statuine, compresi quelli che hanno ricevuto una menzione speciale ed i beniamini del pubblico (che poi, non a caso sono il duo di acrobati e contorsionisti, padre e figlio, vincitori dello Junior d'oro)
(Foto 1)
(Foto 2)
Foto: © Direction de la Communication - Manuel Vitali
JUNIOR D’OR Abdurahim & Abele (Foto 3) JUNIOR D’ARGENT Tim Kriegler Yesieniia – Solist Fireworks Ecole de Cirque de Shanghai (Foto 2) Eléphants de la famille Gärtner JUNIOR DE BRONZE La troupe acrobatique de Chongqing Aleksandr Maslianov Duo Fireworks (Foto 1) Noël Aguilar MENTION SPECIALE DU JURY Acro Kid’z de Monaco PRIX DU PUBLIC Abdurahim & Abele
(Foto 3)
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HEBDO-AGENDA DE MONACO Musée océanographique de Monaco : "Monaco & l’Océan, de l’exploration à la protection" nouvel espace immersif et interactif dédié à l’engagement des Princes de Monaco en faveur de la protection du monde marin. Renseignements : +377 93 15 36 00 Musée océanographique de Monaco : Exposition photos en Salle de Conférences « Mission Malpelo – Explorations de Monaco". Renseignements : +377 93 15 36 00 Jusqu'au vendredi 15 mars, Collection de Voitures de S.A.S. le Prince de Monaco : Exposition unique de Ferrari (automobiles de compétition et de sport). Renseignements : +377 92 05 28 56 Jusqu'au dimanche 3 mars, Port de Monaco : Patinoire à ciel ouvert. Renseignements : +377 93 30 64 83 Du jeudi 7 au dimanche 10 février, Baie de Monaco : Voile (Monotypie) - 35e Primo Cup - Trophée Crédit Suisse, organisée par le Yacht Club de Monaco. Renseignements : +377 93 10 63 00 Jeudi 7 février, de 19h à 21h, Théâtre des Variétés : Conférence sur le thème "Quel sera le genre humain ? " par Mylène Botbol-Baum, philosophe et Sabine Prokhoris, philosophe et psychanalyste, organisée par Les Rencontres Philosophiques de Monaco. Renseignements : +377 99 99 44 55 Jeudi 7 février, de 20h à 22h, Agora Maison Diocésaine - Salle Polyvalente : Conférence sur le thème "Parcours Zachée" animé par l’Abbé Joseph Di Leo, délégué épiscopal à la Famille et aux Questions de société : "Exercer l’autorité". Renseignements : 06 63 72 62 99 Jeudi 7 février à 20h30, Théâtre Princesse Grace : "12 Hommes en colère" de Reginald Rose avec (sous réserve) Jeo frey Bourdene et Antoine Courtray. Renseignements : +377 93 25 32 27 Vendredi 8 février à 19h, Agora Maison Diocésaine - Salle Polyvalente : Ciné-Club : projection du film "Truth: le prix de la vérité", suivie d’un débat. Renseignements : 06 63 72 62 99 Vendredi 8 février à 19h30, A casa d'i Soci - Maison des Associations : Conférence sur le thème "L'Atlantide, mythe ou réalité ?" par Philippe Deschamp, organisée par l'Association AMORC Monoecis. Renseignements : 06 14 81 32 50 Vendredi 8 février à 20h, Théâtre des Variétés : " Le temps qui dure", texte de Mgr Dominique Rey et Serge Sarkissian avec Isabelle Gardien et Bernard Lanneau. Mise en scène de Pierre-Philippe Devaux et Serge Sarkissian. Renseignements : +377 93 25 67 83 Samedi 9 février, Stade Louis II - Salle Omnisports Gaston Médecin : 19h Championnat "Jeep Elite" de basket : Monaco - Fos sur Mer. Renseignements : 377 92 05 40 10 Samedi 9 et mercredi 13 février, de 13h30 à 16h30, Musée d’Anthropologie préhistorique : Animation pour les enfants, "Construis ta cabane !". Inscription et tarif : +377 98 98 80 06 Du lundi 11 au vendredi 15 février, Ecole Supérieure d’Arts Plastiques - Pavillon Bosio : Stage de céramique – façonnage et surfaçage par Je frey Haynes, céramiste. Renseignements et inscriptions : +377 93 30 18 39
Mardi 12 février à 20h30, Théâtre Princesse Grace : "Art" de Yasmina Reza avec Charles Berling, Jean-Pierre Darroussin et Alain Fromager. Renseignements : +377 93 25 32 27 Mercredi 13 février à 18h30, Maison de France : Cycle Culture et Francophonie 2019 : Conférence sur le thème "La reconnaissance du rôle de la femme dans l’histoire de l’art" par Laurence Dionigi en partenariat avec le Comité d’Entraide des Français de Monaco et l’Union de la Presse Francophone. Renseignements : 377 93 25 21 64 Jeudi 14 et vendredi 15 février, Ecole Supérieure d’Arts Plastiques - Pavillon Bosio : Stage de peinture – la nature morte par Tobby Wright, peintre. Renseignements et inscriptions : +377 93 30 18 39 32
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