QE-MAGAZINE WEB #21 Anno 4 - 20 giugno 2019
Foto: ©Axel Bastello/Palais Princier.
Edito
QE-MAGAZINE #19 6 giugno 2019
Dopo il lancio ufficiale del progetto #ExtendedMonaco, organizzato ufficialmente lo scorso 30 aprile, l'amministrazione del Principato di Monaco si dichiara pronta ad accogliere alcune piccole/grandi ma costanti rivoluzioni tecnologiche in vista dell'arrivo in forza del 5 G. Per chi ancora non avesse capito, questo nuovo nuovo standard di connessione mobile, attivo unicamente con modalità wireless, necessita di una serie di nuove antenne (27 per il momento) che Monaco Telecom monopolista delle telecomunicazioni monegasche - deve dislocare in varie zone per coprire tutto territorio nazionale, consentendo al Principato di diventare il primo Stato al mondo a rendere disponibile ovunque questo nuovo standard. Inoltre, data l'esiguità dell'area, se da una parte questa condizione potrebbe agevolare la gestione logistica degli impianti, dall'altra amplifica gli umori della popolazione che si trova a dover accettare il tutto senza riserve. Non mancano, infatti gruppi ma anche individui ben identificati che, da mesi, manifestano anche sui social media una certa inquietudine sugli effetti poco salutari delle radiazioni provocate dal 5G, soprattutto perché non esistono dati certi provenienti da sperimentazioni attendibili recenti. Per questa stessa ragione, le autorevoli smentite da parte dei rappresentanti del governo monegasco non riuscirebbero a convincere tutti i detrattori del 5G, i quali brandiscono pure le tesi fornite da gruppi di scienziati che inneggiano ai pericoli dell' elettrosmog provenienti da queste nuove tecnologie (vedere qui l'interrogazione parlamentare UE). Intanto, a Monaco si procede spediti e tra le prime applicazioni pratiche ci sono le nuove banchine iper-connesse dei bus che sostituiranno le precedenti (ne saranno installate 33 entro l'anno, su un totale di 57 strutture); e la recente navetta a guida automatica, in servizio test a Monaco Ville da questa estate (ne parliamo in questo numero di QE). Monte Carlo sarà dunque una green e lussuosa Smart City? Ebbene, se questa è l'ambizione, anche per questioni di spazi, prima si rende necessario rottamare quello che non serve più. Ma non parlo di case storiche, bensì - e questa è la notizia dell'ultima ora - della frequenza radio del 2G, meglio conosciuta come GSM. Secondo i responsabili di Monaco Telecom e della dirigenza della Direzione dello sviluppo degli 'usi digitali' solo l'1 % della popolazione utilizza ancora questa banda di trasmissione e tutti coloro che telefonano con il mitico ed indistruttibile Nokia 3310. In seconda battuta, si rende necessario rafforzare le varie procedure di sicurezza e nuovi strumenti di cybersicurezza, necessari per proteggere tutti i dati utilizzati quando la città sarà tutta connessa. E qui, quel famoso principio di precauzione invocato dal Consiglio Nazionale di Monaco calza a pennello. Saremo tutti tracciati, identificati, schedati e facilitati nelle nostre comuni attività quotidiane. Tuttavia qui, come altrove (vedi Singapore, per molti considerata la città più intelligente al mondo, n.d.r.), sembra quasi che sia iniziata una corsa contro il tempo per vedere chi arriva prima ad applicare questa o quella tecnologia di cui ci dicono che non possiamo più farne a meno. Per quanto il progresso sia veloce ed inarrestabile, a parte i grandi gruppi industriali che necessitano di rapidità per trasferire dati e file, a beneficiarne è principalmente l'internet delle cose, tutto quello che gravita intorno alla domotica, gli strumenti hi-Tech, i servizi, mobilità ed il mondo virtuale. Ai comuni cittadini che vivono in simbiosi con lo smartphone, utile anche per fotografare e trasmettere video in tempo reale sui social, il 5G non sarà accessibile perché i device che lo supportano sono ancora pochi e carissimi. Avevamo approfondito il discorso già qualche settimana fa, in un articolo e sul numero #10 di QE-MAGAZINE (cliccare qui per accedervi). Insomma, che ci piaccia o meno, del nostro benessere potrebbe, in futuro, essere solo una questione di algoritmi, sperando che l'ai, l'intelligenza artificiale, sia sempre a nostro servizio...#ENJOY Come ogni volta, ricordiamo ai nostri lettori che la versione stampabile del magazine digitale è disponibile ESCLUSIVAMENTE per gli abbonati che ne facciano richiesta scrivendo a ampmonaco@ampmonaco.com, mentre i numeri arretrati restano visibili sul sito QE-MAGAZINE.COM e naturalmente anche sulla piattaforma issuu.com/ampmonaco
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QE-MAG@ZINE #21 20 giugno 2019 Sommario PAG 4 La prima nave a automatica di Monaco si prepara, questa estate, al suo
debu o! // Nuove regole per il ricovero di anziani e persone non autonome presso le stru ure di degenza monegasche // 2ème Rencontre des Sites historiques Grimaldi de Monaco: il programma delle manifestazioni in calendario
PAG 8 Residenze Reali Europee: tappa al Palazzo Grimaldi // Le parole che curano: Cordone ombelicale
PAG 12 L’odore delle case dei vecchi (cit. La grande bellezza) PAG 15 Caravag io a Napoli: se ne parla a MADE IN ITALY PAG 16 MOiTO: la preziosa Arte islamica, da degustare presso il MAO, il Museo d' Arte Orientale // INCONTRI: Pablo Mesa Capella
PAG 24 Il magico mondo dei Pompieri di Monaco svela i suoi segreti con una giornata 'porte aperte' SALUTE & BENESSERE
PAG 26 PHAM Monaco: qualche buon consiglio per questa estate... PAG 27 Vele d'epoca a Venezia: una regata dal fascino indiscutibile... PAG 28 Monaco Aide et Présence: generosità per 40 candeline festeg iate alla corte dei Grimaldi
PAG 30 AGENDA DE MONACO AGENDA DE MONACO
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La prima nave a automatica di Monaco si prepara, questa estate, al suo debu o!
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
AAA
Navette autonome©Direction de la communication – Charly Gallo
L'inarrestabile sviluppo richiesto per la creazione di Smart City targata Principato di Monaco passa innanzitutto per la mobilità. Infatti è in programma, a partire dal 3 luglio fino all'8 settembre, la messa a disposizione della prima navetta elettrica senza conduttore, a disposizione gratuita dei visitatori e residenti. Lo shuttle, secondo le informazioni ricevute, può caricare fino ad un massimo di 15 passeggeri (di cui 11 seduti) e sarà accessibile, ogni 15 minuti, lungo un percorso circolare di circa un chilometro in totale, per un totale di 5 fermate che sono: la Piazza del Palazzo; la Cattedrale; il Museo Oceanografico; e la piazza della Visitation. In realtà però, a vegliare che il percorso sia perfettamente sicuro, per i primi tempi ci penserà un operatore della Compagnia degli autobus di Monaco (CAM) incaricato, in caso di disservizio, di imbracciare il volante e ricondurre il mezzo sulla 'retta via'. Tuttavia, prima del lancio definitivo di questa tratta automatizzata in fase di sperimentazione la CAM, insieme al partner Keolis (é una società di trasporti già operante nel settore e presente con una sessantina di navette autonome a Londra, Parigi, Lione e Las Vegas n.d.r.) annuncia una serie di test che interesseranno anche la zona del Larvotto, con lo scopo di agevolare il trasporto dei congressisti dal Monte Carlo Bay verso il Grimaldi Forum, dove si svolgono importanti saloni internazionali. Pertanto, per 4
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sensibilizzare l'opinione pubblica delle attività promosse dalla Missione per la Transazione Energetica ed il relativo utilizzo del 5G, alcuni esperti sono a disposizione in uno stand allestito davanti al Museo Oceanografico, il 25 giugno e, con l'occasione, è possibile visitare anche questa prima navetta automatizzata (esposta dalle 12h00 alle 14h00 ). La Smart City monegasca, configurata nell'ambito della politica della mobilità ecologica, intelligente e connessa, non solo dovrebbe permettere di facilitare gli spostamenti in maniera più agevole ma anche contribuire al miglioramento della qualità di vita e dell'attrattività a lungo termine del Principato di Monaco, pur trattandosi di una prima tappa che consentirà la gestione della mobilità di domani. Come ci comunicano dal Governo, in funzione dei risultati ottenuti e formalizzati dopo la sperimentazione prevista, lo sviluppo corrispondente sarà quello di offrire, su iniziativa del Dipartimento di Pianificazione Urbana di Monaco, un servizio di trasporti urbani basati interamente su queste tecnologie e adattate alle esigenze degli utenti, soprattutto in strade e zone ove i bus non possono accedere in maniera costante e precisa.
La versione della navetta come è stata presentata a Parigi dalla stessa Keolis alcuni mesi fa.
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Nuove regole per il ricovero di anziani e persone non autonome presso le stru ure di degenza monegasche
Nell'ottica di garantire per i prossimi 10-20 anni i servizi di accompagnamento alle persone anziane o inferme a causa dell'età, l'amministrazione monegasca ha scelto di privilegiare la qualità e la personalizzazione dei trattamenti. Per farlo, dopo un compiuto studio basate su ricerche statistiche, il Consigliere - Ministro degli Affari sociali e Sanità, Didier Gamerdinger, forte dei dati riscontrati ( da cui si evince che il 27,7 della popolazione a Monaco ha più di 65 anni contro il 14% della Francia) ha comunicato le nuove linee che regoleranno l'assistenza dei residenti, sia a domicilio - opzione consentita a tutti i richiedenti che ne hanno le caratteristiche -, sia presso gli istituti geriatrici e le case di riposo. Tecnicamente, in applicazione della nozione di 'dovere solidale', l'amministrazione ha elaborato un modus operandi in cui, proiettando i bisogni dei monegaschi nei prossimi decenni, ha verificato le attività da intraprendere anticipando le coperture finanziaria adeguate ai casi previsti. Partendo dal principio che l'aspettativa di vita è particolarmente alta nel Principato di Monaco, si è reso prioritario definire ed adeguare le attività di accreditamento per chi fornisce i servizi e di chi è titolato ad usufruirne. Sul primo fronte, se fondamentale rimane il ruolo svolto dai servizi comunali per la sorveglianza domiciliare, dall'altro si è reso necessario l'applicazione di una normativa in grado di monitorarne i servizi a tutela degli utenti. Pertanto agli assistiti non solo verranno consegnati strumenti connessi a distanza - come il braccialetto salvavita, il percorso luminoso all'interno dell'appartamento, le piastrelle sensibili che gestiscono l'apertura di tende e altro ancora - ma sarà loro dedicato un ufficio stile customer care. A quest'ultimo toccherà l'onere di accogliere eventuali reclami che possono sfociare fino a denunce penali contro gli operatori che prestano assistenza e servizi non a regola d'arte. Quanto invece al ricovero presso strutture ospedaliere o geriatriche, anche ora l'amministrazione cerca non incoraggiarlo in nessun caso. Ma se prima potevano averne diritto tutti i residenti che avevano trascorso almeno 5 anni nel Principato di Monaco, spiega Didier Gamerdinger, nei prossimi anni, data l'esiguità dei posti a disposizione e le priorità di chi è sempre vissuto qui, è stato scelto di accettare solo coloro che dimostrino più di 30 anni di permanenza. Semplificando: per l'assistenza a domicilio, tutto invariato, per tutto il resto si cambia registro. Ad essere colpiti da questo provvedimento, che non ha effetto retroattivo, sono tutte quelle persone che si trasferite a Monaco dopo il 1989, o da pensionati o che soggiornano permanentemente insieme ai figli. A tutti loro, lo stato monegasco offre comunque un'alternativa, stipulando delle convezione con strutture analoghe fuori dal territorio monegasco, presso strutture adeguate ma site nei comuni vicini in Francia. Pertanto, se da una parte gli assistiti ne guadagnano in serenità, dall'altra sacrificano la residenza nel Principato. Infine, sempre il ministro Gamerdinger, ha comunicato che è corso la sperimentazione di un protocollo di accompagnamento per i nuovi pensionati. A presiedere l'attività un ingegnere, uno psicologo, un neurologo e 2 medici impegnati a programmare diverse attività, normate anche da un APP chiamata "Educazione alla salute'. La sperimentazione in questione cerca di individuare dei modelli comportamentali in grado di stimolare costantemente le funzioni cognitive dei volontari iscritti al progetto, attraverso attività ludiche, culturali e sociali. In tal senso, e per approfondire quanto appena esposto, consigliamo i nostri lettori di contattare il Centre de Coordination Gérontologique de Monaco (numero verde da Monaco 8000 6000), oppure di cliccare su https://service-public-particuliers.gouv.mc/Social-santeet-famille/Etablissements/Personnes-agees/Centre-de-Coordination-Gerontologique-de-Monaco 6
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2ème Rencontre des Sites historiques Grimaldi de Monaco: il programma delle manifestazioni in calendario
Il 22 giugno, per due giornate, la Piazza del Casinò si trasforma in un grande ricreativo insolito, con stands, prodotti e animazione folcloristiche provenienti direttamente dai quattro comuni degli oltre 40 già affiliati all'associazione che governa i 'Siti storici Grimaldi di Monaco'. Infatti dopo il successo della prima edizione tenutasi nel 2018, quella organizzata quest'anno mette in luce le tipicità di altre aree geografiche censite come feudi appartenenti alla famiglia Grimaldi. Prevista quindi la presenza e le testimonianze appartenenti alla signoria di MATIGNON (acquisita nel '700 con il matrimonio tra la Principessa LouiseHippolyte e Jacques IV di Goyon-Matignon che successivamente prese il nome dei Grimaldi con il titolo Jacques I°, alla morte della consorte, n.d.r.); quella del ducato di VALENTINOIS; del villaggio italiano di DOLCEACQUA (IM) e quello francese di ROQUEBRUNE-CAP-MARTIN. Atteso da molti anche lo spettacolare video-mapping che, sulla facciata del Palazzo, la sera del 22 giugno a partire dalla 22h00, propone in immagini animate la storia della Dinastia Grimaldi ed i legami con questi luoghi le cui vicende, originali e ricchi di fascino, ancora oggi e nonostante tutto, destano ancora molta curiosità... SAMEDI 22 JUIN 2019 DIMANCHE 23 JUIN 2019 09h00 PLACE d’ARMES : Réunion des Confréries de Taste-Caillette et de la Défarde ainsi que des Groupes Empi et Riaume, Cabeolum Folk et le Bagad Salicornes 10h30 Jusqu’à 10h30 Remontée des participants sur le Rocher par la Rampe Major
09h00 PLACE d’ARMES : Réunion des Confréries de Taste-Caillette et de la Défarde ainsi que des Groupes Empi et Riaume, Cabeolum Folk et le Bagad Sallicornes 10h30 Jusqu’à 10h30 – Remontée des participants sur le Rocher par la Rampe Major
10h30 La Palladienne de Monaco 11h00 Discours de Bienvenue 11h55 Relève de la garde des Carabiniers du Prince 12h15 Le Bagad Salicornes de Saint-Cast-Le-Guildo 13h00 Groupe folklorique du pays de Matignon danse Emeraude 13h30 Les Chants marins des Fous de Bassans du Pays de Matignon 14h00 Groupe Folklorique de Roquebrune Cap Martin U’ Ginest 14h30 L’orchestre de Mandolines de Roquebrune-Cap-Martin 15h00 La Lyre Roquebrunoise de Roquebrune-Cap-Martin 15h30 Empi et Riaume, Musiques du Dauphiné 16h00 L’Association Cabeolum Folk de Chabeuil 16h30 Cérémonie d’intronisation dans la Confrérie du Nougat de Montélimar 16h45 Spectacle de Magie « Malizia » par Romain Fouques 17h00 La Palladienne de Monaco 17h30 Lectures de textes de Châteaubriand 18h00 Les Enfants de l’Académie de Musique Rainier III de Monaco 18h30 Le Claveciniste de l’Académie de Musique Rainier III de Monaco 19h00 Duo de chant et violon traditionnel de Haute-Bretagne par Katell Lorre et Lectures de textes de Châteaubriand 19h30 Le Bagad Salicornes de Saint-Cast-Le-Guildo 20h00 Groupe folklorique du pays de Matignon danse Emeraude 20h30 Les Chants marins des Fous de Bassans du Pays de Matignon 21h00 L’Orchestre des Carabiniers du Prince avec l’intervention des Musiciens des Sites historiques invités 22h00 Spectacle « son & lumière »
11h00 Lectures de textes de Chateaubriand 11h30 Duo de Chant et violon traditionnel de Haute-Bretagne par Katell Lorre 11h55 Relève de la garde des Carabiniers du Prince 12h15 Le Bagad Salicornes de Saint-Cast-Le-Guildo 13h00 Les Chants marins des Fous de Bassans du Pays de Matignon 13h30 Groupe folklorique du Pays de Matignon danse Emeraude et lectures de textes de Châteaubriand 14h00 Solistes de Roquebrune-Cap-Martin 14h15 Scène illustrant l’acte de vente du Château de Roquebrune-CapMartin à la famille Grimaldi en 1355 avec accompagnement musical 14h30 Ensemble d’accordéons de l’Ecole de Musique 14h45 Ensemble à vents de l’Ecole de Musique de Roquebrune-CapMartin 15h00 L’Association Cabeolum Folk de Chabeuil 15h30 Empi et Riaume, Musiques du Dauphiné 16h00 Spectacle de Magie « Malizia » par Romain Fouques 16h30 Duo de chant et violon traditionnel de Haute-Bretagne par Katell Lorre 17h00 La Palladienne de Monaco 17h30 Le Bagad Salicornes de Saint-Cast-Le-Guildo 18h00 Groupe folklorique du Pays de Matignon danse Emeraude 18h30 Les Chants marins des Fous de Bassans du Pays de Matignon 19h00 L’Association Cabeolum Folk de Chabeuil 19h30 Empi et Riaume, Musiques du Dauphiné 20h00 Clôture de la manifestation
PLACE du PALAIS :
PLACE du PALAIS :
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Residenze Reali Europee: tappa al Palazzo Grimaldi
Dal 12 al 14 giugno 2019, il Palazzo di Monaco è stata la cornice esclusiva dell'Assemblea Generale 2019 dell'Associazione delle Residenze Reali Europee. Creata nel 1995, ma trasformata in associazione nel 2001, questa organizzazione riunisce 27 istituzioni, sia come ancora attuali luoghi abitati dalle rispettive nobili famiglie che dimore trasformate in musei, e rappresentano 14 paesi e, tra questi, dal 2015 ne fa parte anche il Palazzo Grimaldi di Monaco. Obiettivo di questa entità è di sviluppare la cooperazione scientifica e tecnica tra le parti, per promuovere la storia dei suoi membri, le loro collezioni e il loro background, evidenziandone il patrimonio comune, nel rispetto delle reciproche tradizioni storiche che sono da sempre all'origine degli scambi culturali tra le © Direction de la Communication - Manuel Vitali corti europee. Il 12 giugno, tutti partecipanti sono stati accolti dal Thomas Fouilleron, 8
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Direttore degli Archivi e della Biblioteca, il quale ha permesso una visita completa del Palazzo del Principe. Con l'occasione i presenti hanno scoperto con grande interesse l'ambizioso sito di restauro che interessa gli affreschi del palazzo, risalente al XVI secolo. In particolare, a partecipare a questa iniziativa c'erano i responsabili degli storici palazzi reali del Regno Unito, del Royal Danish Collection (Danimarca), l'Het Loo Palace (Paesi Bassi), il Cremlino e Peterhof (Russia), Schönbrunn (Austria), Potsdam (Germania), e pure alcuni italiani in rappresentanza delle dimore di Venaria Reale e della Reggia di Caserta. I due giorni successivi, Il 13 e il 14 giugno, presso la sala conferenze del Museo Oceanografico di Monaco, si è svolto il lavoro statutario dell'Assemblea Generale, presieduto da Catherine Pégard, Presidente dell'istituzione pubblica del castello, del museo e della residenza del Palazzo Nazionale di Versailles. Il 13 giugno, per congedare i suoi ospiti, il principe Alberto II e una nutrita rappresentanza composta da personalità monegasche, hanno accolto solennemente tutti i partecipanti all'Assemblea Generale e, parallelamente, il Sovrano monegasco e la stessa signora Pégard hanno scoperto la prima targa segnaletica monegasca di appartenenza alla rete, su cui compare appunto la data e la menzione del Palazzo di Monaco come membro dell'associazione. Poi tutti hanno assistito, nella corte d'onore, ad un concerto offerto dell'Orchestra dei Carabinieri del Principe. Il prossimo evento dell'associazione è previsto per il 19 luglio 2019, in occasione della 4a edizione del PalaceDay il cui tema, quest'anno, è "The Gardens", i giardini che spesso fanno parte del patrimonio di queste storiche dimore. (Foto: ©Axel Bastello/Palais Princier )
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Le parole che curano: Cordone ombelicale
di Salvatore Dimaggio
Questa settimana voglio scrivere il meno possibile. Voglio sottrarre lo spazio minimo indispensabile alle parole di un uomo straordinario. Fratel Beppe Gaido, religioso e medico. Uno di quegli uomini che ci ricordano quali traguardi elevatissimi può raggiungere una vita se non si fa sterilizzare dalle sirene oscure della xenofobia, dell'egoismo e dell'ignoranza. Con i suoi occhi ha visto le cose più meravigliose e quelle più terribili e le ha raccontate in due libri scritti con Mariapia Bonante: “Ad un passo dal cuore” e “Polvere rossa”, entrambi pubblicati da Edizioni San Paolo negli anni passati.
Lei proviene da un'esperienza straordinaria: ce la può raccontare? Dal 1997 sono stato inviato in Africa dalla mia Congregazione, dapprima in Tanzania e poi in Kenya, a Chaaria, un piccolissimo villaggio della zona di Meru. Quando arrivai la zona non aveva servizi sanitari, non aveva strade, elettricità o acqua potabile. Iniziai la mia opera in un piccolo dispensario che non aveva neppure una barella su cui visitare i pazienti, per non parlare di posti letto. Iniziai in punta di piedi e senza alcun piano preordinato di fondare un ospedale. Ma il Tam Tam africano fu velocissimo a far sì che moltissimi nei villaggi venissero a conoscenza del fatto che a Chaaria era arrivato un medico, per di più un medico bianco. Fiumane di gente presero ad assalire letteralmente il piccolo dispensario, e quando dicevamo che non avevamo posto, loro non se ne andavano ed aspettavano fuori del cancello. Se dicevamo che non c’era la maternità, le donne attendevano al cancello e spesso partorivano sulla nuda terra, obbligandoci poi a soccorrerle nel dopo parto. Fu così che la gente pian piano mi ha obbligato ad imparare aspetti sempre nuovi della medicina: da infettivologo sono diventato ostetrico e ginecologo, poi chirurgo generale e poi ancora ortopedico.Non c’erano altri ospedali e, se non provavamo noi ad aiutare questa gente, sarebbe certamente morta senza alcun aiuto. I volontari dall’Europa mi aiutarono ad imparare… ero come un eterno studente, come una spugna che si impregnava di nuove conoscenze per poter poi aiutare sempre di più. La mia filosofia di fondo è sempre stata quella di non dire mai di no a nessuno, soprattutto di non mandare mai via un povero.I benefattori ci hanno aiutato a costruire e da quell’umile dispensario siamo arrivati ad un ospedale plurispecialistico che ha un giro di pazienti di oltre 65.000 ogni anno, Ora le è stato chiesto di piantare un altro seme: di cosa si tratta? E’ arrivato per me il momento del distacco, quel frangente doloroso in cui i genitori, per dirla 10
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con il poeta Gibran, devono accettare di essere come l’arco e di essere chiamati a lanciare i propri figli, a lasciarli andare, a farli camminare con le loro gambe. Un teologo diceva che noi dobbiamo essere come gli uccelli migratori che sanno emigrare quando le necessità del servizio e della carità cristiana lo richiedono. Ora è per me giunto il momento di migrare. La vita mi offre ora un nuovo orizzonte, e cioè quello di riproporre il modello di amore e servizio incondizionati in un’altra area molto povera e rurale del Kenya, in un ospedale al momento dilapidato e senza medici dove però i bisogni della popolazione sono tantissimi e disattesi. Per me si tratta di ricominciare da capo, alla giovane età di 57 anni. Pregate per me in questa nuova salita che la vita mi presenta, proprio quando già speravo in un po’ di tranquillità negli ultimi anni della mia vita lavorativa e di servizio. Ma il Signore aveva altri piani per me, e accetto la sfida con coraggio, seppur con qualche timore. Cosa non capiamo dell'Africa e perché è diventata un facile argomento di propaganda? E’ molto difficile parlare di Africa, perché l’Africa è un continente enorme, venti volte più grande dell’Europa. Non esistono quindi risposte facili alla domanda in quanto ogni nazione ed ogni gruppo etnico è diverso. Io credo che la prima ragione per cui l’Africa è fonte di propaganda è il fatto che essa incarna il diverso, ed a molti il diverso fa paura. In un’ottica di umiltà, questo potrebbe diventare una fonte di scambio e di arricchimento, ma sovente abbiamo paura di cambiare i propri punti di vista, abbiamo timore di perdere la nostra identità. L’Africa poi è certamente molto povera ed ha bisogno di tantissimi aiuti. La povertà in parte dipende dalla tratta degli schiavi, dal colonialismo, ed ora dal continuo sfruttamento delle loro risorse da parte dei Paesi più ricchi. In una Europa che diventa sempre più povera, ovviamente l’immigrazione di poveri che cercano aiuto disturba e diventa anche un facile capro espiatorio di chi accusa gli stranieri di rubare il lavoro e le risorse che invece dovrebbero essere spese per le persone nate in quella nazione. L’Africa in questo momento non è di moda e gli africani che cercano asilo sono diventati un comodo capro espiatorio, un nemico comune che coalizza…ovviamente questi sono pensieri del tutto personali di un bianco che vive in un Paese africano da oltre 20 anni e che mai si è sentito escluso. Qual è la più grande fonte di tristezza nel suo lavoro e quale la più grande fonte di gioia? la più grande tristezza in tutti questi anni in Africa è certamente la morte. Ogni volta che mi muore un paziente per me è una disfatta ed una grande crisi di coscienza: ho sbagliato qualcosa? Potevo fare di più? dovevo agire diversamente? Certamente, dai primi tempi ad oggi, il numero di morti a Chaaria è grandemente diminuito, ma la vita del medico missionario è un continuo braccio di ferro tra la vita e la morte: qualche volta vince la morte, lasciandoti vuoto e senza parole. La più grande fonte di gioia per me è certamente il mistero della vita nascente in cui il medico quasi diventa cooperatore di Dio nella continua creazione del mondo. Collaborare ad una vita nascente è un'esperienza impossibile da descrivere. Stare al fianco ad una donna in travaglio, assisterla durante le ore difficili e tormentate delle doglie, essere con lei ed aiutarla nel sacro momento in cui una nuova vita viene al mondo, sono esperienze indimenticabili che danno una gioia unica, anche quando sei stanchissimo e magari ti hanno chiamato nel cuore della notte. In maternità hai sempre l’impressione di curare contemporaneamente due persone: la mamma ed il bimbo che si porta in grembo. Il taglio cesareo per me resta l’intervento chirurgico più affascinate ed una vera fonte di gioia, proprio perché con esso collaboro al dono della vita nascente. ....................................................................................................................................................................................................
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IL PIZZI(no)
Opinioni e pensieri in libertà a cura di Riccardo Pizzi
L’odore delle case dei vecchi (cit. La grande bellezza)
Nelle culture antiche la figura della persona anziana era fondamentale perché guardavano con rispetto chi, grazie alle esperienze acquisite e alle battaglie combattute, era in grado di fornire buoni consigli ai giovani e vigorosi soldati.
Anche gli spartani, così legati alla forma fisica e alla performance, riconoscevano ai loro vecchi un posto privilegiato all’interno della loro comunità.I grandi saggi erano vecchi, rispettati e ascoltati. Delle icone di saggezza che con una sola parola sapevano conquistare il popolo. Parliamo di epoche in cui l’ingresso nella terza età veniva sancito dall’aver compiuto trent’anni. Oggi l’asticella e’ spostata sui sessanta. Fa sorridere, vero? Si, perché abbiamo amici e parenti che a sessant’anni suonati sono in forma e vigorosi come e più di quando ne avevano trenta. Miracoli della medicina, di una vita tutto sommato sana e di una civiltà che possiamo anche definire consumistica e migliorabile, ma che ha regalato a tutti noi più vita di quanta ne avessero i nostri avi. Vivere tanto é un diritto acquisito, non é più un merito. Questo da un lato ha fatto si che non esattamente 12
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IL PIZZI(no) tutti i nostri over settanta siano autorevoli come certi vecchi saggi orientali e al tempo stesso che l’età media della popolazione sia aumentata in modo cospicuo. Svantaggi della assenza di selezione naturale e vantaggi della vita civile.
Backstage con Parisse | by Università Campus Bio-Medico di Roma
Nel tempo la comunicazione di massa ci ha convinti che la sola figura vincente possibile e’ quella del giovane. Si rifugge la vecchiezza e le relative manifestazioni fisiche e mentali nel tentativo di essere meglio accettati ed omologati. Fare pace con la propria età non é facile quando vivi in un mondo che propone un solo modello positivo che ha mediamente 25 anni. Ma qualcosa si sta muovendo, timidamente il mondo della comunicazione e della pubblicità (che purtroppo decide le nicchie da sfruttare e la comunicazione a loro dedicata) ha capito che i vecchietti terribili sono ancora commercialmente interessanti e spendono volentieri.. Prepariamoci a campagne pubblicitarie per costumi da bagno indossati da splendide coppie di ultra sessantenni. ....................................................................................................................................................................................................
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Caravag io a Napoli: se ne parla a MADE IN ITALY
“Made in Italy” non è una stazione radiofonica ma non è nemmeno una web radio. Potremmo definirlo un programma radiofonico settimanale in cui vengono presentati, con la formula del talk-show o infotainment, argomenti e tematiche raccontati da selezionati protagonisti delle eccellenze italiane del made in Italy. Nell' ultima puntata on line, la 240 del 17 giugno, vi portiamo a Napoli, più precisamente presso le sale del Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Pio Monte della
Misericordia, dove è allestita la mostra dal titolo “Caravaggio Napoli”. Curata da Maria Cristina Terzaghi e Sylvain Bellenger, l'esposizione approfondisce il periodo napoletano del pittore lombardo, e cioè all’inizio del 1600, e l’eredità artistica lasciata alla città partenopea. Maria Cristina Terzaghi è oggi nostra ospite a “Made in Italy”, al microfono di Alessandro Mantero. Per ascoltare questa e le altre interviste realizzate e diffuse in podcast da MADE IN ITALY, basta cliccare su www.madeinitalyradio.it
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MO i TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione L’ingrediente base della pozione di questa edizione: la preziosa Arte islamica, da degustare presso il MAO, il Museo d' Arte Orientale.
di Silvia Giordanino Cari fruitori del nostro/vostro MO i TO, a questo "giro" ecco un solo ingrediente, necessario e, speriamo, eterno. La base fondamentale ed irrinunciabile di ogni bevanda. Mistica nella sua purezza, preziosa nella sua essenza e, in questo caso, da degustare goccia a goccia in quel Cantico dei Cantici di tutto quello che è la Vita: l' Acqua.
"La goccia d’acqua che lasciò la sua casa, l’oceano, quando vi fece ritorno trovò un'ostrica ad aspettarla e divenne una perla..." Rumi
Dunque, signore e signori, a voi la preziosa Arte islamica, da degustare presso il MAO, il Museo d' Arte Orientale. Dove??? A Torino, naturalmente... Fino al 1 settembre 2019 a Torino, presso il MAO, il museo d'arte orientale, la mostra "Goccia a goccia dal cielo cade la vita. ACQUA, ISLAM E ARTE." Oltre 120 manufatti esposti provenienti da alcuni dei più importanti musei europei ed extra europei in un' interessante esposizione sul rapporto tra l'acqua e l'Islam: dalle sue radici più antiche ai suoi tanti complessi sviluppi fino alle recenti necessità. 16
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Tutto comincia da poche lettere in arabo: Mā ’. Nello sviluppo storico dell'Arte, a partire dalle affermazioni del Corano, l'acqua ricopre un ruolo antico ed intimo. Questo viene spiegato, solo in parte, dalle ragioni climatiche. Infatti, vi è un' eredità antica di culture e civiltà precedenti, un senso religioso e profondo e tante complesse ragioni sociali e culturali. L'acqua appartiene ai nostri sogni più profondi evocando la maternità, la pulizia, la sensualità, la nascita e la morte. Questo, naturalmente, vale per ogni civiltà, ma, nell'Islam, tale serie di idee ha trovato un senso davvero profondo, facendo di questo elemento, uno dei cardini stessi dell'esistenza umana, tanto spirituale quanto sociale ed estetico. La mostra è una narrazione attraverso immagini, reperti, libri e miniature: tecnologia, vita quotidiana e arte le quali, per secoli, si sono rispecchiate nelle tante diverse funzioni dell'acqua.ni di Spagna, i bagni di Istanbul, ma, anche, uno spazio per guardare all'eredità islamica nel mondo europeo: dal cinquecento sino all'orientalismo ottocentesco. Un percorso artistico, cognitivo e sensoriale proposto attraverso il suono ed il movimento dell'acqua, in modo da far immergere opere e visitatori in un paesaggio di armonie sonore e visive. Quattro le tematiche principali proposte al fine di sottolineare le caratteristiche comuni di tale relazione dimostrando l'importanza delle varie differenze culturali e regionali dei mondi islamici. Due le riflessioni sempre attuali nel Tempo: la prima è che, nell'evoluzione umana, la tecnologia, la vita quotidiana e l'Arte si sono rispecchiate in tante diverse fruizioni dell'elemento fondamentale del quale stiamo parlando; la seconda riguarda il Presente nel quale l'acqua risulta essere il bene più fragile e conteso da gran parte dell'umanità in una sofferta lotta per l'accesso a tale risorsa. La mostra è curata da Alessandro Vanoli. www.maotorino.it .....................................................................................................................................................................................................
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QE#21 20 GIUGNO 2019 20 GIUGNO 2019
INCONTRI: Pablo Mesa Capella
di Silvia Giordanino
L'artista del quale vi parliamo si chiama Pablo Mesa Capella, classe 1982, è natio di Malaga dove ha lavorato nel mondo del Teatro per alcuni anni. Adottato prima da Roma, Caput Mundi, ed ora dalla Magica Torino, ha trovato qui una dimensione umana che gli permette un' estensione artistica confacente i suoi bisogni..
L'artista del quale vi parliamo si chiama Pablo Mesa Capella, classe 1982, è natio di Malaga dove ha lavorato nel mondo del Teatro per alcuni anni. Adottato prima da Roma, Caput Mundi, ed ora dalla Magica Torino, ha trovato qui una dimensione umana che gli permette un' estensione artistica confacente i suoi bisogni. Così, lo si può vedere girare per la città in bicicletta, spesso fermandosi nei giardini pubblici dove osserva le piante per i suoi speciali erbari, dai quali filosofeggia nell'osservazione della caducità della Vita. Egli ha "quella faccia un po' così, Emma Bonino (Wikipedia) 18
quell'espressione un po' così..." come raccontava in musica il noto cantautore Paolo Conte in " Genova per noi". Non sappiamo se Pablo abbia mai visto Genova, ma le parole del noto chansonnier gli calzano a pennello come un guanto di misura perfetta su una mano. Normalmente non parliamo della faccia di un artista, ma, questa volta, ci permettiamo di farlo, poiché, i suoi lineamenti dolci parlano di quella sua terra natia, la Spagna, e la sua arte è esattamente come il suo volto: giovane, di una bellezza gentile ed intensa, poiché profonda.
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QE#20 13 GIUGNO 2019 13 GIUGNO 2019
Il nostro ha qualcosa da dire al mondo, non lo urla, però neppure lo sussurra... Lo comunica in modo assolutamente contemporaneo, senza sbavature di stile. Le sue opere risultano così essere concettuali, non banali, serie, ma mai seriose, sono overture e mai tragedie. Per scelta espone in contesti caratterialmente "riservati" e discreti, come lui. Qualità rare in un mondo nel quale ci si ostina ad urlare senza risorse di contenuti. La sua narrazione artistica diventa iconica nella citazione di realtà riconoscibili.
Deus ex machina
Pur lasciando il debito spazio all'interpretazione di chi guarda, Pablo Mesa Capella risulta essere definitivo nelle sue assertazioni artistiche su importanti argomenti quali: la Religione, la Politica e la Natura. Non manca, ovviamente il Design, parte ormai integrante della produzione della maggior parte degli artisti contemporanei. Anche in questo campo, la sua ricerca personale lo conduce su di un percorso per nulla scontato. Egli, dunque, risulta essere sempre interessante, camminando su quel filo sottile di genialità ....................................................................................................................................................................................................
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non ostentata, bensì trasportata da una dimensione metafisica in quella materica dell' Arte Contemporanea. Scoprite con noi Pablo Mesa Capella...
Aqua Botanica
Natura onirica La memoria degli oggetti
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Qual è la tua formazione? A Malaga, dove sono nato, ho studiato e mi sono formato nel Teatro, ma, ad un certo punto, ho sentito dentro di me che il mio personale interesse sconfinava da quella dimensione. Così mi sono trasferito per un certo periodo a Roma e poi a Torino. Il percorso che ho citato, è stato fatto da me anche da un punto di vista squisitamente scolastico, infatti, ho conseguito una prima laurea in Storia del Teatro a Malaga ed una seconda in Scienze della Comunicazione a Roma. Parlaci delle opere... Il concepimento dei miei lavori inizia da un seme interiore fatto germogliare in una certa "terra di nessuno"... è cosa inspiegabile, forse anche a me stesso. Il suo nome è: Ispirazione. Questa avviene in un modo misterioso per tutti gli artisti, per tutti gli intellettuali in generale. Poi arrivo ad una vera e propria lavorazione artigianale. Su questo voglio specificare il mio punto di vista: ritengo che le opere debbano parlare a chi le osserva. Il grado di comprensione risulta essere tanto profondo quanto la persona è sensibile e parla in modo tanto più esaustivo quanto la persona è colta. Alla fine, però, ritengo che l'arte debba essere "popolare", ossia deve essere finalizzata a parlare a tutti. Cito, a tale proposito, le parole scritte da un intellettuale italiano, Mario De Micheli, circa il grandissimo pittore, Renato Guttuso, nella prefazione " Guttuso. L'occupazione delle terre " (Alberto Schubert Editore, Milano 1970 - n.d.r.): "... Vicino alla gente semplice egli liberò la sua ricerca dagli spunti eccessivamente formali, in altre parole, tornò a lasciarsi andare, senza "pre-giudizi" , alla folla di emozioni che ogni angolo di quel paesaggio gli provocava". Ecco, cito l'opera di un grande, poiché ritengo che bisogna guardare in alto e non in basso, ma la comunicazione va fatta tra uomini di qualunque condizione
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sociale, culturale e civile. Qualunque altra considerazione nei confronti del prossimo è un pregiudizio che va cancellato. I tuoi progetti? Sono tanti e innumerevoli e cambiano di giorno in giorno poiché questa è l'Arte... Una produzione continua, un pensiero quasi assillante che non mi lascia mai...Non so dove andrò e cosa farò...So solo che ormai questa è la mia più vera espressione. Concludiamo noi l'intervista citando le parole di un grande poeta turco Nazim Hikmet: " Il più bel mare è quello che non si è ancora attraversato...." (da "Lettere dal carcere", POESIE di Nazim Hikmet, Editori Riuniti, 1960). E con l' augurio di QE: che i venti siano propizi a Pablo Mesa Capella, un Ulisse dei giorni nostri.
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La Premiazione dei giovani partecipanti è alle 17h00
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Gli artisti vi aspettano dalle 11:00 fino alle 23:00
Dalle 18h30 l'attesa vendita all'asta sempre sul Quai Albert 1er
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Il magico mondo dei Pompieri di Monaco svela i suoi segreti con una giornata 'porte aperte'
Vivere pericolosamente a Monte Carlo, tra incendi, allagamenti e crolli di immobili, ma solo per un giorno, ed in tutta sicurezza. Non è uno scherzo e nemmeno un film d'azione bensì un possibile scenario dell'evento celebrativo organizzato domenica 23 dicembre, dalle 10h00 alle 18h00, all'interno delle caserma dei pompieri di Monaco. Si tratta infatti di un omaggio monegasco ideato in occasione del 110 ° anniversario del corpo dei vigili del fuoco. Gli uomini in rosso sono dunque i protagonisti di questa giornata 'Porte Aperte' a cui il pubblico è invitato a partecipare nei due centri di soccorso: a Fontvieille, il primo e alla Condamine (praticamente quasi sul porto Ercole) il secondo. inoltre entrambe le strutture festeggiano rispettivamente 30 e 25 anni dalla loro creazione. Assistere alle manovre di salvataggio dei pompieri di Monaco, attraverso simulazioni per adulti e attività per bambini, oltre che l'animazione di laboratori didattici, non è certo come trascorrere una serata di gala, tutte lustrini e bling bling. Eppure le emozioni non sono molto diverse, sapendo che lo spirito di questo evento è glam in quanto s'integra pienamente con la giornata mondiale della protezione civile il cui tema, per il 2019 è : "La protezione dei nostri bambini". Nel Principato di Monaco, come altrove del resto, i bambini rimangono la nostra risorsa per costruire il futuro. Insegnare loro a nuotare, come accade attraverso la Fondazione Principessa Charléne di Monaco, o giocare con l'arte, ed è il caso dell'UPAW ed il 1° Street Art Challenge Junior che si svolge dal 25 al 27 giugno sul Quai Antoine 1er, rimane il miglior investimento possibile per alimentare le loro ambizioni e creatività... 24
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———————————————— 47, bd du Jardin Exotique - 98000 Monaco Tel: +377 99 90 81 11 .....................................................................................................................................................................................................
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SALUTE & BENESSERE
PHAM Monaco: qualche buon consiglio per questa estate...
Care Lettrici e cari Lettori, dopo alcuni mesi di attività interattiva di divulgazione scientifica e di risposte alle vostre demande in tema di Prevenzione, Diagnosi e Terapia dell'Insufficienza Venosa Cronica degli Arti Inferiori, la rubrica di PHAM MONACO si prende una pausa e va in vacanza. Torneremo dopo l 'estate con alcune importanti novità redazionali e per parlarvi della Salute delle vostre gambe per le quali, durante Il caldo estivo, vi raccomandiamo un'attenzione particolare alla vostra salute, come indicato con questi elementari ma indispensabili consigli che elenchiamo qui sotto: - ricordatevi di rispettare una corretta idratazione dell'organismo e della pelle; - attenzione all'eccessiva esposizione al sole; - conservate la buona abitudine di praticare un'attività fisica regolare e adatta alla vostra età e al vostre stato di salute; - occhio al peso! - non dimenticatevi le Calze elastocompressive se viaggiate in aereo - e rivolgetevi per ogni dubbio o chiarimento al vostre Medico di fiducia. Continuate a seguire PHAM MONACO suo sito Internet www.pham-monaco.com e sui nostri profili Instagram e Facebook. Tutto il team de l'ASSOCIATION PHLEBOLOGIQUE MONEGASQUE PHAM MONACO vi augura delle > splendide vacanze!!! 26
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Vele d'epoca a Venezia: una regata dal fascino indiscutibile...
E' in programma sabato 29 e domenica 30 giugno il VII Trofeo Principato di Monaco le Vele d'Epoca in Laguna COPPA BNL-BNP PARIBAS PRIVATE BANKING, evento che ancora una volta è promosso dal Console Onorario del Principato di Monaco a Venezia Anna Licia Balzan, in collaborazione con gli uffici della Direzione del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano ed il sostegno dell'importante quanto fondamentale dello sponsor BNL-BNP PARIBAS Private Banking. L'iniziativa, leggiamo nella nota, si svolge sullo sfondo della laguna più famosa del mondo con alcune delle più più belle imbarcazioni classiche dell’Adriatico. Tra onde e vento, queste leggiadre protagoniste si sfideranno, sotto l'occhio vigile e attento del direttore sportivo di Mirko Sguario (buon sangue non mente, è il fondatore dello Yacht Club Venezia e promotore di molte celebri regate della Serenissima come la Venice Hospitality Challenge, n.d.r.) in una competizione adrenalinica, esattamente come è accaduto con la scorsa edizione della regata veneziana, a cui hanno partecipato velieri costruiti in un arco di tempo compreso tra i primi del Novecento e gli anni Duemila. Sul podio del 2018, lo ricordiamo, sono saliti gli equipaggi della Serenity (1936) per gli overall e, tra gli Yachts d'epoca, ha primeggiato Pia (1947); per la categoria Classici 1 ha vinto Strale (1967) e per i Classici 2 Shahrazad (1970); mentre, per la Classe Libera, ha trionfato Hwyl (progetto 1974). Oltre ai sopracitati organizzatori e sponsor, la prestigiosa regata si avvale anche del sostengo dello Yacht Club Venezia, del Circolo Velico PortodiMare, dal Marina SantElena e gode anche del patrocinio di A.I.V.E. Associazione Italiana Vele d'Epoca. (Foto: credits Matteo Bertolin) .....................................................................................................................................................................................................
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Monaco Aide et Présence: generosità per 40 candeline festeg iate alla corte dei Grimaldi
Fondata 40 anni fa da Anne-Marie Ledu e dal dottor Richard, l'associazione Monaco Aide et Presence, più semplicemente MAP, lo scorso venerdì 14 giugno ha scelto la prestigiosa cornice della corte del Palazzo dei Grimaldi per festeggiare questa importante ricorrenza in presenza del suo presidente d'onore, SAS il Principe Alberto II e di oltre 250 invitati. L'attività della MAP, diretta ora da Donatella Campioni, si basa essenzialmente sull'assistenza ai bambini attraverso l'intervento fattivo di religiosi presenti in loco ed il finanziamento di progetti concreti ed utili allo scopo. Parliamo di iniziative condotte con non poche difficoltà presso villaggi che si trovano paesi non facili, dove la povertà e gli imprevisti sono all'ordine del giorno come accade in Brasile, Mali, Nepal, Madagascar e poi ancora Egitto, Costa d'Avorio, tanto per citarne alcuni... 28
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Nel corso della serata di gala, animata da diversi artisti - tra cui un intermezzo lirico offerto dai Cantori di Napoli - ha spiccato il chitarrista John McLaughin, la cui musica è ispirata alle atmosfere jazz-indiane. Riuscitissima, infine, la prestigiosa vendita all'asta condotta dalla casa d'aste Christie's che ha permesso di raccogliere, con solo 16 lotti in palio, l'incredibile cifra di 775.000 euro. Inutile dire che tale importo sarà impiegato unicamente a scopo benefico e umanitario, contribuendo a rendere sani, autonomi e felici decine di bambini poveri e bisognosi! (Foto credits WSM/Alberto Colman)
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HEBDO-AGENDA DE MONACO
Exposition Ombre d'Azur, transparence jusqu’au 3 novembre prochain. Le projet d’Ettore Spalletti (né à Cappelle sul Tavo dans la province de Pescara, en Italie, en 1940) a été réalisé spécialement pour les espaces de la Villa Paloma – à travers un parcours constitué de trente œuvres réparties en sept environnements sur les trois étages du bâtiment. NMNM - Villa Paloma. Renseignements : +377 98 98 19 62 Vendredi 21 juin à 17h45, Terrasses du Casino : Yoga Solstice Festival Monaco. Renseignements : 06 79 08 72 95 Vendredi 21 juin à 19h30, Halle du Marché de la Condamine : Fête de la musique : Suspicious Mind. Renseignements : +377 93 30 63 99 Du vendredi 21 au dimanche 23 juin à 20h, Opéra de Monte-Carlo - Salle Garnier : Gala de danse de l'Académie Princesse Grace par les élèves de l’Académie. Renseignements : +377 93 30 70 40 Samedi 22 juin à 20h30, Eglise Sainte-Dévote : Récital d'orgue par Marie-France Heckmann (organiste, titulaire de l'orgue Silbermann de Molsheim en Alsace), dans le cadre du Festival In Tempore Organi, organisé en collaboration avec KRM-Studios Monaco. Renseignements : 06 83 58 06 38 Samedi 22 juin à 20h30, Monte-Carlo Beach : Dîner spectacle "Voyage to Colombia" organisé par l'Association Monégasque pour l'Amérique Latine au profit des enfants colombiens soutenus par Mission Enfance. Renseignements : +377 92 05 32 03 Samedi 22 juin 2019, Place du Palais : Fête de la Saint Jean avec la participation de groupes folkloriques. Renseignements : +377 93 15 06 02 Samedi 22 et dimanche 23 juin, Baie de Monaco : 27e Challenge Inter-banques - Trophée ERI (Voile corporative), organisé par le Yacht Club de Monaco. Renseignements : +377 93 10 63 00 Du samedi 22 au dimanche 23 juin à partir de 10h, Place du Palais : 2ème Rencontre des Sites historiques Grimaldi de Monaco : dégustation de spécialités, découverte de l'artisanat des régions, activités animations et jeux gratuits pour les enfants. Le samedi à 22h : Spectacle Son & Lumière. Renseignements : +377 93 50 89 89 Dimanche 23 juin, Quartier des Moulins : Fête de la Saint Jean avec la participation de groupes folkloriques. Renseignements : +377 93 15 06 02 Dimanche 23 juin à 18h, Auditorium Rainier III : Série Grande Saison : concert par l'Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo sous la direction de Jean-Christophe Spinosi. Au programme : Pyotr Ilitch Tchaikovsky, Johann Strauss et Johannes Brahms. En prélude au concert, présentation des oeuvres à 17h par André Peyrègne. Renseignements : +377 98 06 28 28 Mardi 25 juin à 18h30, Bibliothèque Louis Notari : Vernissage de l’exposition des élèves du cours de photographie. Renseignements : +377 93 15 29 40 Du mardi 25 juin au jeudi 11 juillet, Maison de France : Exposition d'art contemporain "Rivage" par Laurent Papillon. Renseignements : +377 93 25 21 64 Mercredi 26 juin, Auditorium Rainier III : Show musical avec 00orchestra7 au profit de l'Association Dessine un Papillon. Au programme : 50 ans des musiques de James Bond. Renseignements : 06 07 94 14 02 Mercredi 26 juin de 14h à 15h30, médiathèque de Monaco - Bibliothèque Princesse Caroline : Film d’animation (dès 5 ans) Renseignements : +377 93 15 22 72 32
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