COMUNICATO STAMPA CONDOMINIO/ANAIP: DA SENATO RIFORMA CONFUSA E SENZA LOGICA "Con profondo rammarico riteniamo che il Senato abbia perso l'ottima opportunità di dar vita ad un'utile riforma del condominio, quella approvata oggi la possiamo definire solo confusa nei principi e nella sostanza giuridica, un testo che crea solo più problemi e costi ai proprietari, agli inquilini e maggiori difficoltà agli amministratori". Questo il commento di Giovanni De Pasquale, Presidente Nazionale dell'A.N.A.I.P. (Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari Professionisti). Pur ringraziando il Senatore Mugnai per il difficile lavoro svolto non possiamo che prendere atto che l'attuale testo licenziato dal Senato non risponde assolutamente alle necessità dell'utenza, anzi con un'operazione assurda si è portato in Aula un testo lontano da quello in un primo tempo condiviso con le altre associazioni della proprietà e degli amministratori, dimostrando di non conoscere assolutamente cosa significa gestire l'amministrazione di un condominio. I proprietari di casa, così come gli amministratori - insiste il presidente De Pasquale - avrebbero avuto bisogno di poche ma chiare norme di riferimento senza stravolgimenti come questi. Più volte, anche durante le audizioni in commissione, abbiamo sottolineato come fosse fondamentale che tale riforma si facesse soprattutto su due punti fondamentali: la gestione contabile e la figura dell'amministratore. Ci trova, quindi, completamente sconcertati scoprire che punti come questi sui quali c'era un'ampia condivisione dopo la nostra audizione in Commissione Giustizia del Senato non siano stati assolutamente presi in considerazione. Ribadiamo - sottolinea De pasquale - che un sistema di contabilità uniforme per tutti i condomìni italiani, come da noi proposto, è indispensabile per diminuire l'evasione fiscale così come l'elevatissimo contenzioso in materia giuridica. In merito alle caratteristiche che deve avere l'amministratore di condominio - ha concluso De Pasquale riteniamo che la vera garanzia per i condomini è nel requisito della professionalità che non si acquisisce sicuramente con l'iscrizione in un banale registro tenuto presso le Camera di Commercio, che non garantisce un'appropriata formazione specifica di base ed un costante aggiornamento professionale vista la già complessa materia condominiale, per questi motivi chiederemo ora alla Camera di modificare il testo".
Roma, 26 gennaio 2010
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