Il settore dell'artigianato artigianato artistico in Europa: piani operativi e visioni strategiche

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European Union European Regional Development Fund

Il settore dell’artigianato artistico in Europa: piani operativi e visioni strategiche



European Union European Regional Development Fund

Il settore dell’artigianato artistico in Europa: piani operativi e visioni strategiche


INNOCRAFTS – INNOvating entrepreneurship policies in the CRAFTS sector è un progetto approvato e finanziato dal programma europeo di cooperazione interregionale INTERREG IVC attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il programma incoraggia la collaborazione tra le regioni europee attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze e buone pratiche nei settori dell’innovazione, dell’economia della conoscenza, dell’ambiente e della prevenzione del rischio.

PARTNER DI PROGETTO:  

Comune di Firenze (IT) – capofila di progetto www.comune.fi.it ANCI Toscana (IT) www.ancitoscana.it

 Istituto Nazionale dei Mestieri d’Arte - INMA (FR) www.institut-metiersdart.org  Fondazione Pubblica El Legado Andalusí (ES) www.legadoandalusi.es  Comune di Bistrita (RO) www.primariabistrita.ro  Associazione Regionale dei Comuni Central Stara Planina (BG) www.rso-csp.org  Comune di Burgas (BG) www.burgas.bg  Camera di Commercio di Barcellona (ES) www.cambrabcn.org  Città di Riga – Dipartimento di educazione, cultura e sport (LV) www.iksd.riga.lv  Agenzia per la Riqualificazione del Centro Storico di Vilnius (LT) www.vsaa.lt  Comune di Reims (FR) www.ville-reims.fr  Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design (IE) www.dccoi.ie  Agenzia per lo Sviluppo di Budapest (HU) www.bvk.hu  Camera dell'Industria e del Commercio della Slovacchia (SK) www.sopk.sk  Università di Scienze Applicate di Vaasa – (FI) www.muova.fi


Indice

EDITORIALE, Giovanni Bettarini

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1. Il PROGRAMMA INTERREG IVC E IL PROGETTO INNOCRAFTS

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2. PIANI DI implementazione LOCALE PER L'ARTIGIANATO 2.1. Comune di Firenze (IT) - capofila di progetto 2.2. ANCI Toscana (IT) 2.3. Istituto Nazionale dei Mestieri d’Arte - INMA (FR) 2.4. Fondazione Pubblica El Legado Andalusí (ES) 2.5. Comune di Bistrita (RO) 2.6. Associazione Regionale dei Comuni Central Stara Planina (BG) 2.7. Comune di Burgas (BG) 2.8. Camera di Commercio di Barcellona (ES) 2.9. Città di Riga - Dipartimento di educazione, cultura e sport (LV) 2.10. Agenzia per la Riqualificazione del Centro Storico di Vilnius (LT) 2.11. Comune di Reims (FR) 2.12. Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design (IE) 2.13. Agenzia per lo Sviluppo di Budapest (HU) 2.14. Camera dell'Industria e del Commercio della Slovacchia (SK) 2.15. Università di Scienze Applicate di Vaasa (FI)

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3. Raccomandazioni per la promozione dell’artigianato nell’Unione Europea: visione strategica dei bisogni evidenziati dai partner Innocrafts 67 3.1. Sviluppo del prodotto e innovazione 69 3.2. Istruzione, formazione e assistenza tecnica 70 3.3. Accesso al mercato 70 3.4. Inquadramento istituzionale e tutela dell'artigianato 71 3.5. Accesso ai finanziamenti 72 4. CONCLUSIONI, Rosy Greenlees

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EDITORIALE Giovanni Bettarini



Editoriale Giovanni Bettarini Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo, Città Metropolitana del Comune di Firenze

“La vita può essere condotta con la maestria che designa un impulso umano fondamentale e sempre vivo: il desiderio di svolgere bene un lavoro per se stesso. Tale maestria e tale desiderio coprono una fascia ben più ampia di quella del lavoro manuale specializzato; giovano al programmatore informatico, al medico, al cuoco, all’infermiere e all’artista; anche la nostra attività di genitori migliora se è praticata come “mestiere” specializzato, e così pure la nostra partecipazione di cittadini.” [ Cit. L’Uomo Artigiano, Richard Sennet] L'artigianato artistico coniugando il senso del gusto, del bello e della manualità alimenta l'industria creativa che sempre più rappresenta un fattore dinamizzante e trainante dello sviluppo economico locale delle aree urbane più avanzate in Europa. Mantenere l'artigianato artistico radicato in una rete di botteghe cittadine e sviluppare le sue molteplici iterazioni con il commercio e il turismo di qualità è di fondamentale importanza e spiega le ragioni dell’impegno di autorità locali, stakeholders, associazioni economiche di categoria in specifiche politiche locali di promozione dell’artigianato rilanciando a livello Europeo, anche attraverso il progetto INNOCRAFTS, un modello di sviluppo incentrato sulla valorizzazione dell' artigianato ed in particolare dell' artigianato artistico. Oggi di fronte alla rivoluzione delle TIC e alla globalizzazione economica stiamo riscoprendo il valore e la dignità dei lavori manuali, anche come fonte di occupazione e lavoro di qualità. Nuovi sviluppi e tendenze dell'economia post-industriale enfatizzati dalla crisi economica degli ultimi anni stanno cambiando radicalmente alcuni paradigmi. Le professioni puramente intellettuali non sembrano offrire una forte domanda di lavoro mentre alcune prospettive di evoluzione tecnologica potrebbero proprio valorizzare la manualità ad alto contenuto creativo e la produzione decentrata. Questa pubblicazione vuole fornire sguardo una panoramica sulle prospettive delle politiche locali per l’artigianato artistico in Europa, con la presentazione sintetica delle strategie di sviluppo locali dei partner internazionali, le quali includono, come previsto dal progetto INNOCRAFTS, l'interscambio di buone pratiche tra paesi europei, al fine di ottenere una visione rappresentativa, per la diversità degli attori e paesi coinvolti, e aggiornata sul futuro delle politiche locali per l'artigianato artistico. La netta percezione alla luce della presente pubblicazione è che l'identificazione delle best practices indichi un forse ancor più utile interscambio di informazioni, dati, esperienze, progetti, modus operandi il cui arricchimento si rifletterà a lungo negli enti coinvolti, dando stimoli a nuove azioni e interventi operativi. Un altro elemento di rilievo è la consapevolezza del ruolo dell'artigianato artistico il quale, oltre la mera dimensione economica di creazione di lavoro e beni, come assume il ruolo di catalizzatore dello

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sviluppo economico locale, valorizzando il patrimonio architettonico ed urbanistico, l'integrazione con il turismo di qualità e sostenibile, l’inclusione sociale di gruppi svantaggiati. L’artigianato artistico rappresenta quindi un vero e proprio settore trainante dell’economia locale al quale é possibile “agganciare" importanti obbiettivi di sviluppo. In particolare, oltre a cercare di mettere in luce i punti di debolezza e di forza delle diverse politiche europee, questo contributo aspira a cogliere quelle criticità di funzionamento che ne condizionano i rapporti del settore dell’artigianato artistico con il mercato e quei fattori che viceversa possono contribuire a far sviluppare un comparto altrimenti fortemente colpito e penalizzato dalle dinamiche congiunturali e competitive degli ultimi anni. Ciò con la speranza di contribuire a fornire indicazioni che, pur nel loro carattere sommario, possano essere utili per la definizione e il rinnovamento delle strategie future, nonostante il futuro sia inficiato gravemente da un aspetto critico del settore che risiede nel rapporto con i giovani e la possibilità di ricambio generazionale. Esso contempla infatti più aspetti: quello formativo, il cui contesto ideale è rappresentato dalla diretta esperienza in bottega, ma i cui costi si rivelano insostenibili per molti artigiani; quello economico, determinato dalla discontinuità delle commesse e dall’attuale scarsa disponibilità finanziaria, che costringe a rapporti di lavoro discontinui e di breve prospettiva, con processi di crescita professionale inadeguati. Il progetto INNOCRAFTS ha contribuito inoltre a presentare delle raccomandazioni per i policy makers a vari livelli istituzionali, frutto di riunioni e analisi congiunta tra i partner internazionali, che hanno permesso di identificare i tratti unificanti delle necessità del settore dell’artigianato artistico e tradizionale, tenendo conto delle diversità dei contesti e delle priorità locali. Si esprimono qui una serie di osservazioni e richieste che vanno oltre l'esigenza inderogabile di ridurre la discriminazione amministrativa, fiscale, finanziaria di cui é stato oggetto il settore oggetto di analisi ed includono politiche attive a livello europeo nazionale e regionale, volte a porre l'artigianato al centro dello sviluppo economico locale.. Obiettivo comune del partenariato, anche oltre la fine naturale del presente progetto europeo, è quello di sostenere le richieste emerse ed espresse nelle raccomandazioni e impegnarsi a integrarle e declinarle con una forte politica attiva di promozione dell'artigianato artistico in concertazione con gli altri attori locali al fine di rilanciare lo sviluppo dell’artigianato artistico.




1.

IL PROGRAMMA INTERREG IVC E IL PROGETTO INNOCRAFTS



1.

IL PROGRAMMA INTERREG IVC E IL PROGETTO INNOCRAFTS

Il programma INTERREG IVC sostiene la cooperazione interregionale europea. È implementato nell’ambito dell’obiettivo di cooperazione territoriale della Commissione europea e finanziato attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). L’obiettivo generale del programma INTERREG IVC è quello di migliorare l’efficacia delle politiche e degli strumenti regionali. Il progetto si fonda sullo scambio di esperienze tra partner che, idealmente, sono responsabili dello sviluppo delle rispettive politiche locali e regionali. Per promuovere lo sviluppo delle PMI e migliorare l’approccio complessivo all’imprenditorialità, la Commissione europea ha adottato nel 2008 lo Small Business Act (SBE), un quadro di riferimento per le micro, piccole e medie imprese che richiede iniziative specifiche e sforzi significativi per consentire alle PMI di mettere in pratica il loro potenziale. Incoraggia inoltre gli Stati membri ad adottare misure a sostegno dell’artigianato e delle microimprese. Nel corso degli ultimi dieci anni l’industria creativa e quella culturale sono diventate componenti sempre più importanti delle economie moderne postindustriali basate sulla conoscenza, e hanno suscitato grande interesse in merito al loro effettivo valore economico. Tuttavia, per la frammentazione che lo contraddistingue e per le caratteristiche proprie del lavoro autonomo, il settore dell’artigianato artistico è stato molto trascurato dalla ricerca in ambito pubblico. Il progetto INNOCRAFTS è stato approvato nel 2012 e cofinanziato nell'ambito del Programma di Cooperazione Interregionale INTERREG IVC. Il progetto ha un budget totale di € 2.318.400, dei quali € 1.817.300 del contributo FESR e € 501.100 cofinanziati a livello nazionale. Le attività di INNOCRAFTS sono iniziate ufficialmente il 1° gennaio 2012 e si concluderanno nel 2014. L’idea di INNOCRAFTS è nata dalla necessità espressa da numerose città d’arte europee di studiare i valori che costituiscono l’identità di una città sostenibile per rafforzare le politiche imprenditoriali nel campo dell’artigianato artistico. L’obiettivo di INNOCRAFTS è promuovere l’imprenditorialità e la creazione di imprese nel settore dell’artigianato artistico, migliorando l’efficacia delle politiche di sviluppo regionali e locali attraverso la condivisione e lo scambio di esperienze e buone pratiche a livello europeo. Il partenariato del progetto è composto da autorità ed enti che rappresentano città d’arte e/o siti inseriti nella lista del patrimonio UNESCO, riconosciuti a livello mondiale per l’unicità del patrimonio culturale, architettonico e artistico e dotati di un impatto potenziale sull’industria creativa e culturale. Nel corso del progetto è stato fatto tesoro delle esperienze e delle iniziative di maggior successo dei partner, sviluppate e migliorate dalle rispettive strategie e dai programmi locali e regionali. I partner del progetto hanno messo in atto un intenso trasferimento di esperienze, conoscenze e know-how su buone pratiche e approcci congiuntamente selezionati, nell'ambito delle seguenti quattro aree tematiche:

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modelli imprenditoriali e servizi di supporto all’imprenditorialità, compresi incubatori di imprese, parchi imprenditoriali e altre strutture correlate;

accesso alla design innovativo e all’assistenza finanziaria per le PMI;

internazionalizzazione delle PMI, creazione di reti professionali e scambio di informazioni;

promozione dell’imprenditorialità su specifici gruppi target quali giovani e donne

La maggiore sfida di INNOCRAFTS era rafforzare la capacità dei partner di sviluppare politiche per il supporto all'imprenditorialità e alle PMI, concentrandosi su un mix di politiche coerente ed efficace, per modernizzarne le economie e migliorarne la posizione competitiva globale, affrontando in particolare la seguente questione: Come si può istituire e implementare un modello efficiente e delle buone pratiche di supporto all’imprenditorialità e alle PMI allo scopo di ottenere Piani di Implementazione locali efficienti e sostenibili?

• Consentendo una “cooperazione orizzontale” duratura ed efficiente tra tutti gli attori significativi

a livello locale, e garantendo che tutti i soggetti coinvolti, associazioni e organizzazioni contribuiscano allo sviluppo e all’implementazione dei Piani di Implementazione, in modo che tutte le risorse disponibili vengano attivate e siano integrate, e tutte le possibili sinergie vengano messe in campo.

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Con una speciale attenzione a come ottenere forme migliori e più affidabili di “cooperazione verticale” (da quella di quartiere nelle città al livello delle autorità di gestione). Questo argomento ha acquisito un rilievo particolare grazie alla diffusione della dimensione innovativa nelle politiche europee: la creazione di autorità regionali in tutta Europa dotate di responsabilità nuova e decisiva nel campo artigianale.

La rete INNOCRAFTS lavora in questo ambito da tre anni sviluppando, sperimentando e diffondendo nuovi modelli di buona governance, attraverso la creazione di Gruppi di Supporto Locale e lo sviluppo di Piani di Implementazione Integrati nelle città partner in otto stati membri dell’Unione Europea.




2. PIANI DI Implementazione LOCALE PER L'ARTIGIANATO


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2.

Piani di Implementazione Locale per l’artigianato

L’approccio proposto da INNOCRAFTS si basa sulle buone pratiche implementate dai partner. Si concentra sullo scambio di esperienze, che costituisce l’attività principale implementata nell’ambito del progetto. L’approccio ha una chiara natura interregionale, dal momento che il partenariato include un’ampia area geografica all’interno della UE, coinvolgendo regioni con diversi livelli di esperienza, conoscenza e pratiche, assicurando così un giusto amalgama di partner di maggiore e minore esperienza. Il partenariato di INNOCRAFTS è composto principalmente da autorità locali e da enti che rappresentano città d’arte o siti patrimonio UNESCO, come Firenze, Parigi, Reims, Riga, Vilnius, Budapest, Barcellona e Granada, riconosciuti a livello mondiale per l’importanza e la ricchezza del patrimonio culturale, architettonico e artistico che ha un impatto potenziale sull’industria creativa e culturale come pure sulla creazione delle PMI. INTERREG IVC si concentra evidentemente sullo scambio di esperienze a livello politico e in particolare sull’identificazione e l’analisi di buone pratiche. Le buone pratiche sviluppate dai partner nel campo in cui opera il progetto sono state identificate e scambiate. Ed è rifacendosi a queste attività che le politiche delle regioni coinvolte risulteranno migliorate. Per aumentare la durabilità dei risultati del progetto sono stati sviluppati 14 Piani di Impelementazione locali che tutti i partner dovranno implementare dopo la conclusione del progetto, con l’eccezione di ANCI Toscana perché si trova nello stesso territorio di riferimento dell’ente capofila, il Comune di Firenze. Il Piano di Implementazione è definito dal Manuale del programma INTERREG IVC, come il documento che specifica come ogni “regione” che partecipa alla cooperazione lavorerà per integrare quanto recepito grazie alla cooperazione nelle politiche locali/regionali o, se del caso, nazionali. L’obiettivo è superare i requisiti sopra citati (che di solito rimangono al livello di progetto) concentrandosi su un risultato più specifico a livello dei “partner”. Ogni Piano di Implementazione ha lo scopo di individuare le modalità in base alle quali ciascun partner integrerà quanto appreso grazie al progetto nelle politiche locali o regionali, coerentemente con le buone pratiche identificate e/o trasferite. Il piano descrive anche le azioni future (quali incontri a livello locale, nuove iniziative in ambito regionale, misure per modificare uno specifico documento o strumento politico, ecc.) pianificate a medio/lungo termine (3-5 anni) per assicurare che i benefici dello scambio di esperienze non si perdano alla fine del progetto.

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2.1. COMUNE DI FIRENZE (IT) - capofila di progetto

Profilo

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Il Comune di Firenze ha un’esperienza di lungo corso maturata nella promozione dell’imprenditorialità e delle PMI, in particolare nel settore dell’artigianato, ed è l’ente pubblico a cui sono affidate la progettazione e l’implementazione delle politiche locali. Il Comune di Firenze è membro fondatore della Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico, una forma di collaborazione fra istituzioni pubbliche e associazioni di categoria, mirata a costituire un centro di rifermento per le esperienze a livello nazionale e internazionale nell’artigianato. In anni recenti, il Comune di Firenze ha creato un incubatore per l’artigianato artistico nell’Oltrarno fiorentino: il SAM (Spazio Arti e Mestieri), che accoglie artigiani che operano nei seguenti campi: lavorazione del legno, decorazione, scultura, pittura, lavorazione del ferro, tecniche di stampa e di incisione, ecc. Il SAM promuove “Lungoungiorno”, un evento periodico in cui gli artigiani e gli artisti espongono i loro prodotti al grande pubblico. Da 75 anni Firenze ospita inoltre la “Mostra internazionale dell’Artigianato”, uno dei principali eventi italiani di promozione dell’artigianato artistico.

Abstract Il settore dell’artigianato artistico a Firenze è un ambito dinamico e attivo che vede un importante effetto moltiplicatore sul turismo, la cultura locale e l’industria creativa ed è stato in grado di evolversi a fianco delle trasformazioni industriali e postindustriali. Ci sono tuttavia punti deboli che potrebbero influenzare in negativo l’importanza e le dinamiche del settore, quali per esempio: • costi eccessivi degli affitti con riferimento ai luoghi di lavoro fisico degli artigiani, • peso eccessivo delle normative amministrative e fiscali, • pratiche di dumping (invasione del mercato) dei prodotti provenienti da Paesi con un basso costo del lavoro, invecchiamento dell’età media degli artigiani, con avvicendamento limitato, • coordinamento limitato fra gli attori e gli stakeholder del settore nella progettazione e • nell’implementazione di misure e azioni politiche. Il Comune di Firenze come capofila del progetto INNOCRAFTS ha cercato di rafforzare la capacità politica dei partner, di sostenere l’imprenditorialità e le PMI, concentrando lo scambio su un mix di politiche coerente ed efficace, per modernizzare le rispettive economie e migliorare la competitività globale. Il progetto ha avuto lo scopo di concentrare e migliorare l’efficacia delle politiche regionali e locali di promozione dell’imprenditorialità e l’avvio di imprese nel settore dell’artigianato artistico e contemporaneo attraverso la condivisione e lo scambio di buone pratiche e di esperienze. L’innovazione delle politiche di promozione dell’artigianato artistico e contemporaneo è considerata cruciale per accrescere l’efficacia della governance e l’impatto sulla dimensione locale.


Il Comune di Firenze ha identificato il progetto di sviluppo FUSE dal titolo “Clinics” implementato dal Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design come la buona pratica più promettente da adattare e replicare, dal momento che l’artigianato artistico a Firenze richiede competenze avanzate che uniscano know-how e conoscenze multidisciplinari sovente difficili da reperire tra gli artigiani tradizionali. La Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico, in collaborazione con gli artigiani e con vari stakeholder, ha realizzato uno studio di fattibilità per identificare bisogni specifici con un approccio partecipativo. Il Comune di Firenze ha redatto e approvato il programma AGGIORN.ARTI, mirato a offrire agli artigiani percorsi di formazione e assistenza tecnica. AGGIORN.ARTI offre moduli personalizzati strutturati in modo da consentire il raggiungimento degli obiettivi e risultati effettivi per mezzo di sessioni organizzate in piccoli gruppi (al massimo sei partecipanti) oppure in affiancamento vis-à-vis, sui temi seguenti: fotografia, fotoritocco digitale, gestione dei costi e dei prezzi, accesso al credito, web e comunicazione digitale, web design. Nel periodo febbraio-aprile 2014 AGGIORN.ARTI ha offerto servizi di consulenza e supporto agli artigiani, sia a quelli ospitati nel Conventino che agli esterni, tagliati su misura sulla base di bisogni specifici e con un impatto positivo in termini di supporto alle PMI nei processi di innovazione, nella promozione delle capacità nelle PMI, nella creazione di una rete di professionisti in grado di supportare le PMI in un’ampia gamma di competenze. Il Comune di Firenze si è dotato di un’ampia politica di promozione dell’artigianato artistico e negli anni a venire queste misure saranno approfondite e diversificate per estenderne la portata e l’impatto. Il centro del Conventino sarà il cuore di queste politiche e sarà integrato da servizi di accesso al credito, alla formazione e all’assistenza tecnica, replicando su base continuativa il programma AGGIORN.ARTI. Una politica specifica sarà quella di introdurre misure regolamentari e legislative volte a promuovere la formazione-lavoro, le reti di impresa per l’internazionalizzazione, l’accesso al mercato, l’innovazione e l’integrazione dell’artigianato artistico con il turismo. Il Comune sta anche cercando di creare e usare un marchio per l’artigianato artistico di Firenze per ridurre il dumping (invasione del mercato) di manufatti di basso valore prodotti all’estero ma commercializzati a Firenze. La Città di Firenze continuerà a implementare le proprie azioni attraverso in linea con il terzo obiettivo tematico de Master Plan della Regione Toscana (POR CREO FESR TOSCANA 2014-2020) dal titolo “Promuovere la competitività delle PMI”. In particolare le azioni di promozione dell'artigianto artistico e contemporaneo si concentreranno su:

• •

Promozione dell' imprenditoria, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatori di imprese; Sviluppo ed implementazione di nuovi modelli per le PMI, in particolare per l'internazionalizzazione.

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2.2. ANCI Toscana (IT)

Profilo ANCI Toscana rappresenta il livello regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI). Riunisce 283 Comuni toscani. ANCI Toscana svolge una missione istituzionale e rappresentativa, oltre a compiti di capacity building, al servizio dei Comuni toscani. Porta avanti le sue attività attraverso una vasta rete di relazioni tra i Comuni e la Regione Toscana, con altre associazioni di autonomie locali e della società civile e anche attraverso incontri, attività formative, informazioni, analisi e scambio di esperienze.

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ANCI Toscana sostiene le attività delle autorità locali diffondendo buone pratiche in diverse aree di competenza e mettendo tali pratiche a disposizione delle autorità locali più esperte come di quelle dotate di minore esperienza. La comunicazione è un’attività strategica di ANCI Toscana, ed è lo strumento principale delle relazioni con i Comuni e con gli altri enti pubblici che contribuiscono allo sviluppo locale.


25 Abstract Il contributo principale di ANCI Toscana alla cooperazione ha riguardato l’esperienza in termini di comunicazione e diffusione dei risultati del progetto. In collaborazione con ARTEX (Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana), ANCI Toscana ha inoltre coinvolto diversi comuni nel processo di scambio di esperienze introducendo numerose buone pratiche a sostegno dell’artigianato a livello locale. Amministratori locali di comuni quali Colle Val d’Elsa, Pietrasanta, Prato ecc. hanno mostrato il contributo dato dalle politiche locali allo sviluppo del settore artigianale in Toscana, e hanno potuto trarre vantaggio dagli scambi di esperienze con i partner del progetto. Questo progetto ha indotto una collaborazione tuttora in corso fra i comuni toscani, i vari partner del progetto e i corrispondenti stakeholder.


2.3. Istituto Nazionale dei Mestieri d’Arte - INMA (FR)

Profilo

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Creato nel 2010, l'Istituto Nazionale dei Mestieri d’Arte (INMA) è un ente a partecipazione pubblica che opera al servizio dell’artigianato, un settore creativo dell’economia francese con un significativo potenziale di crescita. Sotto la supervisione del Ministero della cultura e della comunicazione e del Ministero dell’artigianato, del commercio e del turismo, l’INMA è un ente di pubblico interesse riconosciuto dal governo dotato di una missione di interesse generale. Il ruolo dell’INMA è anticipare i trend futuri del settore, creando condizioni favorevoli a una crescita di lungo periodo. Attraverso la propria identità e il proprio posizionamento, l’INMA riunisce tutti gli attori pubblici e privati del settore e sviluppa competenze a livello sia nazionale che internazionale. Profondamente inserita in un contesto di sviluppo e innovazione, l’INMA incoraggia i contatti fra gli attori pubblici e quelli privati, sotto forma di iniziative ed esperimenti che avvicinano i campi dell’artigianato, del design e della creazione artistica, avvalendosi anche di seminari internazionali, lavori di commissioni e del “think tank” del movimento Slow Made. L’istituto condivide le sue competenze con gli sponsor di progetti di sviluppo nazionale attraverso una rete di corrispondenti regionali.

Ateliers Christofle photo Augustin Détienne - INMA


Abstract L’artigianato si può definire come la combinazione di tre aspetti: implementa un know-how complesso per trasformare materiali; produce pezzi unici, ovvero in serie limitate, dotati di natura artistica; esprime elevata capacità professionale. Il 17 aprile 2014 il Senato francese ha adottato una legge dedicata ad artigianato, commercio e piccole imprese. La legge ne definisce e riconosce ufficialmente l’esistenza in quanto settore economico a sé stante. In base all’Art. 20 si tratta di “un’attività indipendente di produzione, creazione, trasformazione, recupero e restauro del patrimonio, caratterizzata da abilità manuale e tecniche di lavorazione dei materiali che richiedono un contributo artistico”. Questa definizione conferisce al settore un riconoscimento legale, rendendolo più identificabile. Meglio definito, e dunque meglio strutturato, il settore può difendere con maggiore facilità i propri interessi e affrontare problematiche quali statuti, tasse o regimi pensionistici. Oggi in Francia esistono oltre 38.000 aziende nel settore artigianale. Alcune operano in attività ben note al pubblico, quali la lavorazione del legno o la gioielleria. Altre esercitano competenze più rare: impagliatori, guantai, stampatori in serigrafia; spesso si tratta di PMI, ma ci sono anche piccoli laboratori, oppure vere e proprie fabbriche. L’artigianato, che è un patrimonio delle regioni, contribuisce al dinamismo dei territori. L’artigianato rappresenta quella art de vivre de France che costituisce un vero e proprio vantaggio competitivo per i territori in termini di sviluppo e di attrattività turistica. La Francia, per garantire la trasmissione della conoscenza e del savoir faire nel campo dell’artigianato artistico, offre una vasta scelta di attività formative, con oltre mille organizzazioni. La conversione, sia per i giovani che per gli adulti, può così plasmare una cultura e recuperare il know-how. Impeto, passione, spirito di sacrificio, imprenditorialità caratterizzano le vocazioni nel settore dell’artigianato artistico e contemporaneo, e sono al contempo vettori per lo sviluppo umano. L’INMA ha aderito al partenariato di INNOCRAFTS con lo scopo di scambiare buone pratiche sulle politiche di sostegno alle piccole imprese artigianali. Questo scambio di buone pratiche e di esperienze consente all’INMA di strutturare il futuro dell’artigianato in Francia, un ruolo che gli è stato affidato dal Ministero dell’economia, dello sviluppo economico e dell’informatica. Alcune buone pratiche hanno attirato l’attenzione dell’INMA e quella dei suoi partner territoriali. Al seminario di Burgas l’INMA ha dimostrato grande interesse per la buona pratica CRAFTed presentata dal Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design. Il progetto CRAFTed, riguardante l’acquisizione di competenze prevista nei programmi della scuola primaria offre ai bambini specifiche tecniche educative, e opportunità formative agli artigiani di professione. Offre formazione e supporto agli insegnanti, spalancando un mondo di opportunità creative ai bambini e alla scuola primaria, e sviluppa la collaborazione fra l’artigiano e l’insegnante. Si concentra sul modo in cui lo sviluppo di capacità artigianali può sostenere le metodologie di apprendimento, sottolineando lo sviluppo delle competenze di base (matematica e letteratura) nei bambini che lavorano in questi progetti. L’INMA ha lavorato al trasferimento di questa buona pratica nell’area di Montpellier e ha contattato le autorità locali e di dipartimento (il Sindaco, la comunità dei Comuni, il Consiglio generale, l’Accademia di Montpellier) interessate a sostenere il progetto. Una visita di studio in Irlanda è da

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considerarsi il passo successivo. Le altre pratiche interessanti per INMA sono quelle che facilitano la collaborazione fra artigiani e designer, come per esempio FUSE, presentata dallo stesso Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design, e Oficios Singulares, presentata dalla Camera di Commercio di Barcellona. Questi progetti confluiscono nelle azioni sperimentali condotte da INMA per riunire artigiani e designer, come per esempio la Master Class fra giovani professionisti e giovani designer realizzata nella cornice del programma Leonardo da Vinci Arte e Design in Europa che ha visto, in occasione delle Giornate europea dell’Artigianato 2014, l’organizzazione del workshop “LAB A JOUR”. Il workshop, organizzato nell’arco di un fine settimana, ha raccolto le competenze e la creatività di studenti e di giovani professionisti nel campo dell’arte, delle arti applicate e del design. Per INMA la promozione del dialogo fra le discipline e l’avvicinamento fra il mondo del know-how e quello della tecnologia è una sfida importante. Anche i due progetti di cui sopra, presentati ai seminari INNOCRAFTS, verranno studiati attentamente per essere replicati nel territorio francese. Le visite di studio organizzate nell'ambito delle attività del progetto hanno consentito una percezione reale dello stato e dell’evoluzione del settore dell’artigianato artistico e contemporaneo in Europa. Durante le visite di studio sono stati individuati alcuni punti molto importanti:

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~ finanziamenti per lo start-up di aziende: visita di studio a Reims ~ sostegno all’occupazione: visita di studio a Burgas ~ imprenditoria artistica legata al turismo: visita di studio a Riga e a Burgas ~ analisi trasversale di arte e design: visita di studio a Turku ~ conservazione del know-how tradizionale: visita di studio a Vilnius e a Riga. Si tratta di temi che rispondono alle sfide del settore dell’artigianato artistico e contemporaneo in Francia da un punto di vista economico. Pertanto è stato molto interessante vedere come ogni Paese ha affrontato le stesse questioni. Inoltre, durante i seminari si sono svolte discussioni che hanno consentito di individuare partenariati futuri. I rappresentanti della città di Colle Val d’Elsa si sono detti molto interessati alle pratiche francesi presentate nel corso del seminario a Turku dal Centre International d’Art Verrier (CIAV) di Meisanthal. Si potrebbe ipotizzare un futuro partenariato tra le due istituzioni. I risultati del progetto INNOCRAFTS e la conoscenza del settore dell’artigianato artistico acquisita a livello europeo aiuteranno a condurre una riflessione di lungo periodo sul settore. Non è previsto che alcune delle buone pratiche identificate vengano trasferite in Francia. Tuttavia potrebbero diventare una importante risorsa per lo sviluppo del settore, per la volontà politica e per l’identificazione di nuovi bisogni. Nel complesso il progetto INNOCRAFTS offre preziose informazioni sul settore artigianale in Europa. Queste informazioni consentiranno di informare la ricerca, gli esperimenti e i piani strategici realizzati da INMA nei prossimi anni. In particolare, i risultati del progetto saranno presentati attraverso l‘implementazione delle azioni previste da INMA per mezzo di conferenze, incontri internazionali, commissioni di studio, materiali informativi. I risultati saranno inoltre presentati ai partner di INMA e ai Ministeri pertinenti.


Attualmente INMA è coinvolto in altri programmi europei tra cui il programma Leonardo da Vinci AVANT CRAFT, che mira a identificare le buone pratiche nella formazione di base e nell’apprendistato sempre in ambito artigianale. INMA sta anche pensando di partecipare al programma Europa Creativa che riunirà i Paesi europei nell’evento Giornate europee dell’artigianato artistico.

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2.4. Fondazione Pubblica El Legado Andalusí (ES)

Profilo El Legado Andalusí è una fondazione pubblica che ha intrapreso per prima la strada della promozione del turismo interno nella regione spagnola dell’Andalusia, facendo leva sull’artigianato tradizionale e moderno attraverso un’offerta per i visitatori varia e attraente, come lo sviluppo di percorsi storici e tradizionali lungo i quali si svolgono attività che includono la promozione del turismo culturale, rurale e sostenibile insieme allo sviluppo del settore artigianale.

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La Fondazione partecipa a diversi progetti europei che mirano all’intensificazione delle azioni nei campi dell’artigianato, del commercio, del turismo di aree interne, alla promozione dell'occupazione e dell'imprenditorialità, e all'inclusione di gruppi svantaggiati. La Fondazione ha recentemente firmato un accordo incentrato sul sostegno alle PMI e al lavoro autonomo per contribuire allo sviluppo locale e rurale, ivi compreso l’artigianato. Questo accordo, incentrato sulla Via del Califfato (da Cordoba a Granada) intende creare posti di lavoro, in particolare per i giovani, le donne e altri specifici gruppi target con problemi di inserimento nel mondo del lavoro.


Abstract Le caratteristiche distintive tradizionali dell’Andalusia si possono riscontrare agevolmente nel suo artigianato. Sebbene si sia recentemente verificata una tendenza alla modernizzazione, la varietà e la ricchezza dell’artigianato tradizionale si sono conservate, rendendo la regione uno dei produttori più importanti di oggetti artigianali. Gli artigiani e le donne andaluse si impegnano a mantenere l’autenticità e la vitalità della loro produzione attraverso il recupero e la riscoperta di attività tradizionali. Tra le debolezze dell’artigianato andaluso c’è la mancanza di accesso al mercato che fa ridurre i prezzi e i volumi di vendita, e alcuni settori tradizionali sono destinati a scomparire senza uno sbocco commerciale adeguato. Lo scarso ricambio generazionale, abbinato alla mancanza di giovani artigiani in grado di assicurare la continuità delle attività, pone il problema del rischio di scomparsa per alcuni settori. Facilitare l’accesso dei giovani alle attività, insieme all’uso delle nuove tecnologie, è considerato un fattore cruciale per garantire la continuità dell’artigianato artistico e contemporaneo in Andalusia. Il settore artigianale in Andalusia oggi si trova a dover affrontare diverse sfide:

• Aumento dell’efficienza delle imprese artigianali • Promozione dei rapporti di cooperazione e di partenariato tra le imprese • Sviluppo delle normative • Aumento di informazione e ricerca dedicati al settore Aspetti quali l’importanza socio-economica del settore, il peso culturale e storico dell’artigianato e l’identità del popolo andaluso che si riconosce nell’artigianato inducono il Governo regionale dell’Andalusia e la Fondazione Pubblica El Legado Andalusí a compiere uno sforzo allo scopo di regolare e promuovere il settore dell’artigianato artistico. Una serie di obiettivi e sfide sono stati identificati come priorità per promuovere l’artigianato artistico:

• Un marchio che identifichi e promuova la qualità dei prodotti artigianali andalusi • Una rapida modernizzazione in termini di innovazione produttiva e di design per lanciare prodotti competitivi per qualità e prezzo

• Un partenariato che rafforzi il coinvolgimento degli artigiani nell’associazionismo locale • L’identificazione e la mappatura delle aree e dei punti di interesse artigianale • Il ringiovanimento del settore Fra le politiche e gli strumenti locali/regionali per il miglioramento del settore dell’artigianato artistico, nel corso del progetto è stata riportata la Alcaicería del Milenio (mercato medievale andaluso) organizzata dalla Fondazione nell’ambito della commemorazione dei mille anni del Regno di Granada (2013). Si tratta di una fiera itinerante che ha coinvolto le principali città connesse col Regno di Granada (Granada, Jaén e Almería). Questi mercati medievali richiamavano le antiche e suggestive tradizioni che sono arrivate fino a noi in una miscela di storia, arte e artigianato. La Alcaicería del Milenio ha coinvolto 70 artigiani ed è stata una vetrina espositiva per le tradizioni artigianali della regione. Tra le azioni future previste nel settore dell’imprenditoria artigianale lungo

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le Vie del patrimonio andaluso, la Fondazione ha di recente firmato un accordo con CAESA-PA, un’istituzione dedicata al supporto alle PMI e al lavoro autonomo per contribuire allo sviluppo rurale e locale ivi compreso l’artigianato. L’accordo, che si incentra sulla Via del Califfato, mira alla creazione di posti di lavoro nei settori del turismo tra cui l’ospitalità, l’artigianato e il commercio in particolare fra i giovani, le donne e altri segmenti con problemi di inserimento nel mondo del lavoro. La Via del Califfato (Granada-Cordoba) collega due delle opere supreme dell’arte e dell’architettura andaluse: la grande Moschea di Cordoba e il palazzo dell’Alhambra a Granada. Questi due splendidi monumenti, dichiarati patrimonio dell’UNESCO, sono una testimonianza dello splendore culturale della Spagna araba. Lungo tutto il percorso i visitatori scoprono i luoghi dove il Califfato di Cordoba esercitò la propria influenza, erigendo fortezze, templi, disseminando esempi di architettura eccelsa e artigianato. La Via fa parte di una serie di itinerari che esplorano il patrimonio dell’Andalusia. Con questi obiettivi la Fondazione migliorerà le occasioni formative allo scopo di promuovere la qualità del lavoro e la lotta contro la precarietà. Le sessioni formative promuoveranno direttamente posti di lavoro nel campo del turismo culturale e rurale (artigianale) in Andalusia. Saranno rivolte a imprenditrici donne determinate a lavorare in campi nuovi quali il turismo culturale.

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2.5. Comune di Bistrita (RO)

Profilo

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Il Comune di Bistrita ha deciso di sviluppare nuove opportunità per gli artisti e gli artigiani locali, con l’obiettivo precipuo di offrire ai giovani artigiani uno spazio per lavorare ed esporre i loro prodotti, allo scopo di indurli a proseguire le loro attività nel settore dell’artigianato artistico. Il Comune di Bistrita ha pertanto creato, in un edificio storico restaurato, il Centro per l’Arte tradizionale “Casa Cu Lei”, con il compito di fungere da incubatore di imprese per l’artigianato: alle imprese vengono offerti spazi per laboratori ed esposizione e vendita di manufatti nei seguenti settori: scultura, ceramica, pittura, tessitura, arte religiosa, restauro e grafica. Nel Centro per l’arte tradizionale “Casa Cu Lei” si organizzano mostre di fotografia e d’arte plastica, presentazioni di libri, laboratori d’artigianato e dimostrazioni pratiche per i visitatori, laboratori per studenti e mostre scolastiche, nonché azioni di promozione del marchio cittadino; i prodotti artistici realizzati nel Centro partecipano a mostre nazionali e internazionali.

Abstract Lo sviluppo economico di Bistrita si fonda pesantemente sulle attività manifatturiere quali il tessile, il vetro e la plastica, nonché sull’artigianato artistico. Il Comune di Bistrita è riuscito a tener vivo il settore dell’artigianato artistico ma ha ancora molto da fare nello sviluppo di politiche locali per sviluppare questo settore fondamentale dell’economia locale. A livello locale il settore dell’artigianato artistico è gravemente minacciato, da un lato, dalla mancanza di interesse da parte dei giovani nei confronti dell’apprendimento e della pratica di queste attività, e dall’altro dalla carenza di strumenti da parte delle autorità locali per incoraggiare i giovani imprenditori a promuovere i loro prodotti, ma anche a cercare di attirare i gusti delle persone verso l’arte tradizionale. Il Comune di Bistrita sta sviluppando un progetto per istituire un centro dedicato all’artigianato artistico allo scopo di promuovere l’artigianato e svilupparne il settore per contribuire allo sviluppo dell’economia locale. Sostiene tutte le iniziative attivate e implementate dalle associazioni di categoria degli artigiani e dagli stakeholders per cofinanziare progetti che stimolino l’imprenditoria e la creazione di PMI. Il Comune di Bistrita si impegna a promuovere gli artisti più noti invitandoli a eventi culturali e artistici di rilievo in città, quali i Bistrita City Days [Le giornate di Bistrita], le Bistrita Medieval Feasts [Le feste medievali di Bistrita] e il festival del folklore “Il matrimonio di Zamfira”, durante i quali vengono loro forniti (sovente a pagamento) spazi espositivi per la mostra e la vendita dei loro prodotti. Inoltre, vengono adottate misure per evitare che gli artigiani si trovino coinvolti nella concorrenza sleale degli intermediari commerciali che vendono a prezzi molto bassi oggetti di scarsa qualità che, a un pubblico non informato, possono sembrare fatti a mano. Per questo gli spazi del Comune di Bistrita si trovano in un’area dedicata esclusivamente agli artigiani ospiti, spesso nel centro storico. Partecipando come partner a questo progetto, il Comune di Bistrita si propone di


sviluppare nuove opportunità per gli artisti. Una di queste prevede di offrire ai giovani artigiani spazi per lavorare e per esporre a titolo gratuito i loro prodotti. In questo modo essi saranno indotti a continuare le loro attività nel settore, e il Comune trarrà beneficio dall’impatto del turismo che gli spazi espositivi potranno avere. Un altro obiettivo del partenariato INNOCRAFTS è identificare gli elementi con un potenziale di trasferimento a livello locale nell'ambito dei temi del progetto, e acquisire gli strumenti e le politiche che possono incoraggiare l’imprenditorialità e la creazione di PMI per trasformare il settore dell’artigianato artistico in un settore moderno dell’economia locale, dato che il partenariato di INNOCRAFTS è composto soprattutto da autorità locali ed enti che rappresentano città d’arte o siti UNESCO. La buona pratica del “Vecchio Conventino” rientra nel tema dei modelli di imprenditorialità e dei servizi di supporto alle imprese ed è promossa dal Comune di Firenze attraverso la Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico. Dopo una valutazione locale del “Vecchio Conventino” effettuata insieme agli artigiani che lavorano nel Centro di tradizioni artistiche “Casa Cu Lei”, sono stati identificati e adattati ai bisogni locali una serie di elementi potenzialmente trasferibili dal “Vecchio Conventino” che potrebbero innovare e sviluppare il modello locale di Bistrita. La partecipazione del Comune di Bistrita come partner nello scambio di esperienze e nelle visite di studio proposte nell’ambito del progetto INNOCRAFTS ha portato a: 1. Nuove idee per promuovere il settore dell’artigianato artistico, quali per esempio: la creazione di una banca dati che raccolga gli artisti e gli artigiani di Bistrita e di tutto il Paese, che consenta loro di essere conosciuti a livello locale, regionale e internazionale. 2. Incoraggiare la collaborazione fra artisti e artigiani riconosciuti allo scopo di creare prodotti innovativi con un accesso al mercato più ampio e sicuro. 3. Riorganizzare il calendario di fiere locali creando stand personalizzati e infrastrutture espositive, rendendole permanenti e promuovendo le fiere che un tempo si tenevano nella città vecchia di Bistrita. Il Comune di Bistrita intende continuare regolarmente gli incontri dei focus group allo scopo di promuovere il dialogo fra gli artisti e gli artigiani e fornire loro uno spazio confortevole per lo sviluppo di idee creative. Lo sviluppo delle risorse umane a supporto dell’artigianato artistico costituisce una vera e propria sfida. In base a questa visione, è indispensabile che il Centro per l’arte tradizionale “Casa Cu Lei” raccolga la disponibilità di un numero sempre maggiore di professionisti per fornire servizi agli artisti e agli artigiani di Bistrita. Il Comune intende proseguire nelle attività rifacendosi all’esperienza sviluppata grazie al partenariato nell’ambito del progetto INNOCRAFTS e partecipando come partner o capofila ad altri progetti europei, allo scopo di offrire continue opportunità per lo sviluppo e la commercializzazione dei prodotti degli artisti e degli artigiani locali, e di impiegare a tale scopo tutti i mezzi possibili.

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2.6. Associazione Regionale dei Comuni Central Stara Planina (BG)

Profilo

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L'associazione regionale dei comuni di Central Stara Planina (ARC CSP) è un’organizzazione a base volontaria che raccoglie 15 Comuni bulgari con una popolazione totale di 350.000 persone. Sprona le autorità locali a condividere le esperienze con i propri partner in Europa e altrove, offre informazioni e uno scambio costante di buone pratiche, migliora l’accesso del pubblico alle informazioni sulle politiche dell’UE e le iniziative che influenzano direttamente la vita dei cittadini, incoraggia il coinvolgimento dei giovani nella creazione del futuro dell’UE, sostiene la crescita economica della regione, ecc. La partecipazione dell’Associazione al progetto INTERREG IVC dal titolo Creative Growth [Crescita Creativa] (2009-2011) ha dimostrato ai responsabili che l’ARC CSP doveva proseguire l’opera di supporto alle industrie della creatività. Di queste fa parte l’artigianato odierno, che da un lato offre un potenziale notevole di crescita futura, ma dall'altro lato necessita di politiche efficaci per sviluppare e incoraggiare l’imprenditorialità e diventare un settore di rilievo dell’economia locale.

Abstract Al giorno d’oggi l’artigianato artistico fa parte delle industrie creative e offre un potenziale notevole per la futura crescita della Bulgaria, a patto che siano adottate politiche efficaci per lo sviluppo e l’incoraggiamento dell’imprenditorialità nel settore. Esempi di squisiti manufatti artistici d’argilla, legno, lana, pelle, metalli nobili e non, sono conservati nella sede dell’Associazione Regionale dei Comuni Central Stara Planina. Le forme tradizionali e l’abilità degli artigiani si tramandano di generazione in generazione e sono ormai parte del retaggio culturale bulgaro. Studiando l’esperienza dei partner di INNOCRAFTS, l’Associazione Regionale dei Comuni Central Stara Planina ha individuato le seguenti buone pratiche ritenute di grande interesse e che potrebbero essere implementate nei comuni della regione: 1. Bando Oltrarno (Comune di Firenze) 2. Programma delle Iniziative Etnografiche, Artigianali e Fieristiche di Vilnius (Agenzia per la Riqualificazione del Centro Storico di Vilnius) 3. FUSE (Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design) 4. Pietrasanta: una rete di arte, artigianato e cultura (Comune di Pietrasanta) Fin dall’avvio del progetto INNOCRAFTS la regione ha realizzato molte iniziative utili a incoraggiare l’artigianato.


INNOCRAFTS è stato una fonte di ispirazione e un catalizzatore per una parte di esse:

• Il ponte coperto di Lovech trasformato in una strada dei mestieri.

Riconoscendo il ruolo significativo dell’artigianato nell’economia e nella conservazione delle tradizioni nel contesto della globalizzazione, il Comune di Lovech ha trasformato il suo simbolo ufficiale in una strada dei mestieri; adesso il ponte è un luogo dove gli artigiani lavorano e danno dimostrazione in pubblico delle loro abilità. I laboratori artigianali vengono dati in affitto a prezzi preferenziali. I dati evidenziano che la promozione dell’artigianato artistico e delle arti applicate ha fatto aumentare il numero dei turisti. Realizzazione dell’angolo dei bambini nel Complesso architettonico ed etnico di Etara Tutti i laboratori artigianali di questo primo museo bulgaro all’aria aperta sono attivi, e i visitatori possono osservare gli artigiani al lavoro. La realizzazione di un angolo per bambini da 4 a 12 anni è l’ultima iniziativa del museo. È situato in un edificio appositamente progettato dove i bambini acquisiscono conoscenza sulle tradizioni bulgare in modo avvincente. Sono liberi di toccare argilla e filati, realizzare le loro prime opere, ascoltare le storie degli artigiani più anziani, studiare i canti tradizionali della Bulgaria, cominciare a conoscere i costumi nazionali bulgari e appassionarsi ai giochi tradizionali per bambini. L’iniziativa si pone come un nuovo approccio al pubblico infantile, e trasmette ai bambini nuove abilità nello spirito della conservazione dell’artigianato tradizionale per le generazioni future. Strada delle arti e dei mestieri a Tryavna Il Comune di Tryavna porta avanti una politica attiva orientata alla conservazione e allo sviluppo dell’artigianato nazionale. Nel centro storico della graziosa cittadina di Stara Planina è stata organizzata una strada delle arti e dei mestieri; vi sono riuniti 13 laboratori artigianali. Tutti i laboratori sono di proprietà comunale, che offre agli artigani affitti agevolati perché servono a conservare, esporre e sviluppare l’artigianato tradizionale della città.

La partecipazione dell’ARC di Central Stara Planina al progetto INNOCRAFTS ha dimostrato in maniera esplicita agli esperti e al gruppo di lavoro che l’organizzazione dovrebbe proseguire l’opera a sostegno dell’artigianato della regione e contribuire all’elaborazione di politiche a supporto del settore a livello locale, regionale e nazionale. L’ARC Central Stara Planina è tra i partner di INNOCRAFTS che non interromperanno la propria collaborazione perché sono già coinvolti in un nuovo progetto denominato "Nuovi modelli di formazione professionale e apprendistato (AVANT-CRAFTS)" finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma di apprendimento permanente Leonardo da Vinci 2013. Per due anni l’associazione condividerà, diffonderà e testerà buone pratiche nell’ambito della formazione professionale e dell’istruzione per l’artigianato artistico in PMI, sindacati, Camere di commercio e artigianato, enti pubblici, scuole e istituzioni per la formazione professionale in Italia, Francia, Germania, Ungheria e Gran Bretagna.

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2.7. Comune di Burgas (BG)

Profilo

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Il Comune di Burgas, situato sulla costa del Mar Nero, è uno dei Comuni bulgari che si stanno sviluppando con maggiore dinamismo. Il capoluogo Burgas è la quarta città della Bulgaria e un importante centro turistico. Lo sviluppo dell’artigianato artistico, la promozione dell’imprenditorialità e la creazione di PMI è una delle priorità del piano di sviluppo. Il Comune di Burgas ha partecipato al progetto “In Hand” nell’ambito del programma Cultura 2007-2013, che aveva lo scopo di ridurre la distanza tra i linguaggi dell’arte, del design e dell’artigianato, conquistando libertà d’espressione e creando le condizioni per offrire all’artigianato un valore aggiunto in termini di innovazione e ricerca. Il Comune, insieme alla Camera regionale dell’Artigianato, lavora a diverse iniziative dedicate al rilancio e all’ulteriore sviluppo dell’artigianato artistico, tra cui l’istituzione di un Centro per l’artigianato con un’esposizione multifunzionale e sale per le dimostrazioni, laboratori di ceramica, bronzo, intaglio del legno. Il Comune di Burgas ha di recente implementato un progetto, dal titolo Sea Signs (I Segni del Mare), volto alla creazione di un’impresa sociale comunale per la produzione di souvenir turistici lavorati a mano. Il progetto è stato finanziato dal programma operativo Sviluppo delle risorse umane e aveva lo scopo di offrire nuove opportunità a sostegno dell’impegno sociale. L’impresa offre lavoro a persone provenienti da gruppi socialmente svantaggiati, contribuendo allo stesso tempo allo sviluppo positivo dell’immagine turistica della città. Il Comune lavora anche in stretto accordo con l’incubatore di imprese di Burgas. Il Comune di Burgas ha promosso l’istituzione di una organizzazione di giovani nel settore artigianale per incoraggiare un approccio innovativo e introdurre le ultime tendenze, modalità e nuovi metodi per adeguare i vecchi mestieri artigianali alle tendenze contemporanee. L’obiettivo è stimolare l’imprenditorialità nel settore artigianale offrendo occasioni di formazione alle future generazioni di artigiani.

Abstract In anni recenti a Burgas il settore artigianale ha goduto di un interesse maggiore da parte delle imprese. Ciò è dovuto soprattutto all’accresciuto interesse da parte della comunità locale per questo tipo di produzione artigianale, che si manifesta anche nella crescente popolarità della cultura del fatto a mano. Tutte le buone pratiche presentate nel corso delle sessioni interregionali del progetto INNOCRAFTS hanno contribuito ad evidenziare l'importanza della promozione dell’imprenditorialità nel settore artigianale. Alcune delle buone pratiche sono decisamente innovative e non sono ancora state applicate nella regione di Burgas, mentre altre pratiche sono simili a quelle già adottate nel campo dell’artigianato. Il Comune di Burgas ha cercato di identificare, tra le buone pratiche presentate dai partner, quelle che possono introdurre innovazione nel settore artigianale e allo stesso tempo possono essere facilmente trasferite nella regione di Burgas. Il Comune di Burgas si è inoltre concentrato sulle buone pratiche che potrebbero migliorare le politiche locali per la promozione dell’imprenditorialità nel settore artigianale e sviluppare la comunicazione di settore con attività come workshop per studenti, laboratori, seminari con artisti e artigiani, e corsi di formazione per giovani.


Per questo sono state identificate le seguenti buone pratiche: 1. 2. 3. 4. 5.

I “Rencontres de la décoration en Champagne-Ardenne”; ARTour il bello in piazza; Crafted: Learning Skills for Life [Acquisire competenze per la vita]; Design Camp; Corso sul design dell’artigianato artistico.

Il progetto INNOCRAFTS ha contribuito alla realizzazione di due stand espositivi permanenti dell’impresa sociale comunale Sea Signs in alcuni dei punti di maggiore attrazione turistica della città: all’ingresso del molo e sull’isola di Sant’Anastasia. L’impresa sociale comunale Sea Signs è stata istituita nell’ambito del programma operativo Sviluppo delle risorse umane. Lo scopo era di integrare le persone che lavorano per l’impresa in una piattaforma di sviluppo sociale e dar loro l’opportunità di contribuire allo sviluppo della città attraverso le tecniche artigianali. Grazie al progetto INNOCRAFTS l’impresa comunale Sea Signs espone già i propri souvenir nei due punti di maggiore attrazione turistica di Burgas, il molo di Burgas e il sito di recente apertura sull’isola di Santa Anastasia, nei pressi di Burgas. Inoltre, il progetto INNOCRAFTS ha sostenuto anche l’istituzione di una sezione dedicata ai territori regionali con botteghe e tradizioni di artigianato tipico nell’ambito del portale turistico Go to Burgas. Nell’ambito del progetto INNOCRAFTS sono state organizzate visite di studenti e turisti al Complesso etnografico Genger che conserva e prosegue le tradizioni dell’artigianato locale negli studi di maestri ceramisti, bronzisti, cestai, intagliatori, ed è riconosciuto come luogo vocato a ospitare eventi organizzati di team-building. Il complesso ospita i laboratori di maestri artigiani del passato. Il progetto ha contribuito anche all’apertura della mostra “La nascita dell’artigianato. Il tumulo di Kozareva. Un insediamento del neolitico. L’inizio del passaggio da produzione domestica ad artigianato”. L’interessante esposizione archeologica si è tenuta dall’8 al 24 aprile 2014 al centro culturale Casinò del mare nell’ambito della sessione congiunta interregionale di INNOCRAFTS. Il progetto ha anche dato l’avvio all’integrazione di dimostrazioni e attività pratiche in ambito artigianale nei programmi dei principali eventi culturali della città, come il Festival delle arti e dell’innovazione “Accendiamo la città” e il Festival “Shareno Kotle”. A seguito degli incontri e delle discussioni svoltisi nell’ambito del progetto INNOCRAFTS, il Comune di Burgas ha dedicato un’attenzione particolare alle pratiche artigianali e ha intrapreso azioni per integrare tali attività nei format di alcuni festival. In questo modo è possibile raggiungere il pubblico e i cittadini hanno un accesso immediato all’artigianato. Facendosi conoscere sempre di più nel corso di eventi di grande affluenza, le tecniche artigianali godono di un interesse maggiore anche dopo la fine del festival, una condizione favorevole soprattutto per i piccoli laboratori artigianali che normalmente non sono abbastanza conosciuti. Alla conclusione del progetto INNOCRAFTS, il Comune di Burgas prevede di richiedere finanziamenti a Europa Creativa, per progetti di cooperazione grandi e piccoli, in qualità di capofila. Lo scopo principale del progetto è di presentare al pubblico l’artigianato contemporaneo e tradizionale di nazioni diverse, accanto allo scambio di esperienze e di buone pratiche fra i partner.


2.8. Camera di Commercio di Barcellona (ES)

Profilo

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La Camera di Commercio di Barcellona (CCB) risponde al bisogno delle imprese di una forte rappresentatività istituzionale e garantisce lo sviluppo sostenibile del territorio catalano attraverso le seguenti attività: promozione dell’imprenditoria e creazione di imprese; difesa degli interessi delle imprese della regione; studi e analisi dedicati all’economia locale; sviluppo di proposte di pianificazione strategica; supporto all’internazionalizzazione delle imprese; offerta formativa per le imprese; promozione dell’accesso a servizi innovativi. La CCB si è assunta il compito di informare la comunità imprenditoriale catalana dell’importanza strategica dell’innovazione per promuovere la crescita economica e migliorare la competitività. Ciò viene effettuato anche in maniera collaborativa, riunendo gli agenti coinvolti nei processi di ricerca e sviluppo e nell’innovazione quali le università e i centri di ricerca, le amministrazioni e le imprese. La CCB promuove l’imprenditorialità e la creazione di nuove imprese nel settore dell’artigianato artistico, l’accesso all’innovazione e l’assistenza fiscale alle PMI, il miglioramento dell’accesso ai mercati nazionali e internazionali.

Abstract Il design a Barcellona riscuote grande successo. La capitale della Catalogna gode di un’ottima immagine a livello internazionale per quanto riguarda il design, e ciò si rileva dal gran numero di eventi (conferenze, mostre, laboratori) programmati ogni anno e che coinvolgono il design grafico, il design di prodotto, di interni, di moda e multimediale. Sebbene circa il 20% delle PMI artigianali in Spagna si trovi in Catalogna, tali imprese non sono particolarmente note e, specialmente a Barcellona, spesso risultano trascurate. Inoltre il settore artigianale, in particolare fuori Barcellona, è diventato in un certo modo obsoleto perché c’è stato un passaggio generazionale e tanti artigiani che ora sono in attività hanno imparato il mestiere nei laboratori di famiglia e non si sono formati nelle scuole di design. In questo contesto uno degli obiettivi principali della CCB è abbinare design e artigianato per migliorare il design dei prodotti e l’innovazione produttiva, oltre a sostenere il settore nella progettazione di strategie migliori per il marketing e il branding. L’artigianato a Barcellona e in Catalogna è governato da una realtà che va cambiando e ricca di opportunità e, benché esistano molte piccole iniziative, sarebbe necessario implementare progetti più grandi come il FUSE, la buona pratica sperimentata dal Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design. La strategia da adottare dovrebbe essere lo sviluppo di un progetto pilota a breve termine, l’organizzazione di una conferenza che unisca l’analisi d’impresa e di prodotto a seminari per stimolare nuove idee e a interventi formativi per trasmettere la metodologia progettuale


da applicare a ogni seminario. Queste conferenze, incentrate sulla gioielleria e sull’industria tessile e connesse con il mondo della moda, potrebbero servire come punto di partenza per la successiva programmazione di una serie di interventi di follow-up a lunga scadenza a favore dei partecipanti ai seminari. Una volta raggiunti risultati soddisfacenti quanto agli indicatori proposti (numero di artigiani partecipanti, numero di designer esperti, prodotti ottenuti, posizionamento del marchio, indagini sulla soddisfazione dei partecipanti, sia artigiani che designer) l’esperienza potrebbe essere trasferita ad altri settori importanti, quali la ceramica e il vetro, come pure al contesto turistico. Vi è un potenziale significativo nel trasferimento e nello sviluppo del modello FUSE per accompagnare l’internazionalizzazione delle PMI, incoraggiare la mobilità e il trasferimento delle conoscenze tra esperti di design, creativi e PMI, e per agevolare la collaborazione per lo sviluppo dei prodotti e dei servizi. Visto che le politiche regionali sviluppate dalla Generalitat de Catalunya, il governo regionale catalano, dal 2013 al 2016 sono orientate soprattutto alla ripresa economica, alla creazione di posti di lavoro e alla promozione del lavoro autonomo per imprenditori e PMI, l’artigianato potrebbe essere uno dei settori a beneficiare di questo piano strategico e ottenere maggiore visibilità. Il piano comprende anche la portata dell’attività economica nel settore del commercio e dei servizi (fiere campionarie, tutoring, finanziamenti, miglioramento di canali di mercato dei prodotti artigianali compreso l’ampliamento dei punti di vendita, sia fisici che online, Empremtes de Catalunya). Tutto questo offrirà un supporto commerciale per i piccoli produttori artigianali che non dispongono di una struttura commerciale propria.

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2.9. Città di Riga – Dipartimento di educazione, cultura e sport (LV)

Profilo

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Il Dipartimento Istruzione, Cultura e Sport del Consiglio comunale di Riga sviluppa le politiche del Consiglio nel campo dell’istruzione, della cultura e dello sport, lavorando con i giovani e nel campo dell’integrazione sociale e monitorando le azioni intraprese in materia di istruzione, supporto all’istruzione, cultura, sport e tempo libero di competenza del Consiglio comunale di Riga. Il Dipartimento ha competenza su oltre 300 istituzioni individuate dal Consiglio: 156 istituzioni di istruzione prescolare, 125 istituzioni comprensive per l’educazione elementare e secondaria, 13 centri per il tempo libero, 9 scuole di arte e musica, 5 istituzioni culturali indipendenti, l’Associazione che riunisce le Istituzioni culturali del Comune di Riga, la Biblioteca centrale di Riga con le 39 sedi periferiche, l’Orchestra professionale di ottoni “Riga”, 11 istituzioni di educazione allo sport e il Centro di Riga per l’orientamento formativo e l’informazione. Il Dipartimento è dunque responsabile della revisione dei bilanci e della pianificazione e dell’impiego degli investimenti, della raccolta dei bilanci di previsione annuali e dei progetti di investimento, e della loro presentazione al Consiglio comunale di Riga per tutte le istituzioni educative, culturali, giovanili e sportive che ricadono sotto la sua giurisdizione.


Abstract Storicamente in Lettonia si è costituito un movimento dedicato all’artigianato, le Arti Applicate Popolari nazionali (AAP) che comprendono 7 settori di base: tessile e artigianato tessile, legno, ceramica, lavorazione del metallo, intreccio, pelletteria e accessori. In tutti questi settori i valori artistici sono fondamentali. Nell’accezione conferitagli dalla normativa culturale, l’espressione AAP denota una partecipazione attiva degli individui ai processi di studio e acquisizione del patrimonio culturale e artistico e delle attività creative. L’elevata qualità artistica del settore dell’artigianato artistico è riconosciuta a livello mondiale ed è stata conseguita grazie a maestri professionisti e a leader di settore; il loro lavoro è finanziato dallo Stato o da fondi comunali. Nell’ambito del progetto INNOCRAFTS è stata svolta la ricerca “Internazionalizzazione, reti professionali, scambio di informazioni nel settore dell’artigianato artistico e contemporaneo”. Nel contesto della ricerca sono stati individuati i seguenti compiti per il futuro:

• Conservare il patrimonio artistico popolare • Proteggere e conservare l’unicità dell’arte popolare delle comunità regionali • Agevolare opportunità di formazione nel campo dell’arte popolare • Agevolare la consapevolezza della comunità in merito al significato e al valore dell’arte popolare • Includere nelle attività internazionali le misure protettive per l’arte popolare lettone Nonostante le antichissime tradizioni artigianali esistenti a Riga e in tutta la Lettonia, il progetto INNOCRAFTS ha dato un forte impulso allo studio della situazione attuale nel settore dell’artigianato. La ricerca ha portato in luce ottime iniziative ed esempi pratici del settore, tuttavia vi è carenza di informazioni in merito agli sviluppi attuali, e questo porta alla conclusione che questa parte del patrimonio culturale lettone non sia stato finora sufficientemente analizzato, studiato e diffuso. Nel corso del progetto è stata realizzata un’analisi dello stato d'arte del settore artigianale a Riga e in Lettonia, che ha compreso un’indagine presso i responsabili di laboratori artigiani tradizionali. Il progetto INNOCRATFS ha dato ai responsabili di piccole imprese che operano del settore dell’artigianato artistico l’opportunità di condividere le proprie esperienze aziendali e apprendere dalle esperienze di altri Paesi. Alla Biblioteca centrale di Riga è stata organizzata una mostra, dal titolo “Creative Mess” [caos creativo], con costumi creati da artigiani e appassionati di arti applicate tradizionali, e nel corso della mostra il progetto INNOCRAFTS è stato presentato ai partecipanti e ai visitatori. Numerosi artisti e artigiani hanno partecipato al progetto, mostrando estremo interesse per le esperienze di altri Paesi e città europee, per le opportunità offerte e i filmati disponibili in rete. Lo scambio di informazioni è estremamente importante; il progetto non solo consente di scoprire le pratiche di

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varie imprese dal punto di vista teorico, ma consente anche di instaurare canali di comunicazione che potrebbero portare a progetti congiunti.

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Incontra gli artigiani è la prosecuzione della Scuola di tecniche tradizionali avviata nel 2009 e compresa nel progetto europeo Giornate europee dell’artigianato artistico. Gli artigiani sono invitati a organizzare master class, lezioni individuali, laboratori aperti, performance, conferenze, letture, concerti, spettacoli di danza ecc. Ogni anno artigiani e apprendisti del centro per l’artigianato di Riga e dei laboratori di AAP partecipano al progetto. Come risultato del progetto, il numero di partecipanti e di persone disponibili ad apprendere nuove abilità relative alle arti applicate popolari, per poi impiegarle a casa o aprire proprie attività è aumentato. Nel corso del progetto si è instaurato un ottimo livello di cooperazione fra gli artigiani di Riga e di Firenze. Gli artigiani di Riga hanno visitato il mercato di Natale di Firenze per scambiare esperienze. Il lavoro va avanti per far sì che tale scambio diventi permanente fra le città gemellate. In Lettonia l’idea di aprire centri per l’artigianato è ormai una tendenza. In un luogo del genere, gli artigiani possono conservare la cultura esistente e i valori storici del patrimonio artigianale, sviluppare il settore dell’artigianato e delle arti applicate per attirare l’attenzione dei turisti e integrare competenze e prodotti artigianali al turismo, promuovendo così lo sviluppo economico e sociale del territorio. I centri per l’artigianato, come pure i laboratori degli artigiani, ospitano regolarmente mostre ed eventi dedicati all’artigianato che arricchiscono la vita culturale delle città. Fin dal 2011 è attivo un centro per l ‘artigianato affiliato al centro culturale Ilguciems, mentre a Riga è attivo dal 2013 un centro artigianale affiliato al centro culturale e di tradizioni popolari Ritums. I piani futuri del Comune di Riga per lo sviluppo del settore dell’artigianato artistico rientrano nella pianificazione strategica a lungo termine del Comune. La strategia di sviluppo strategico e sostenibile di Riga fino al 2030 (in bozza) è stata approvata con la decisione n. 302 adottata dal Consiglio comunale di Riga il 22 ottobre 2013. La sezione RV3 “Riconoscimento e coinvolgimento dell’ambiente culturale” del piano di sviluppo di Riga 2014-2020 riassume tutti i vantaggi e i


problemi del settore dell’artigianato artistico . Garantire una serie di eventi culturali e la conservazione dei valori tradizionali sono fra gli obiettivi principali identificati dal Comune per il periodo 2014-2020. Il Comune di Riga assicurerà il miglioramento e lo sviluppo del contesto culturale, le opportunità di organizzare il Festival della canzone e della danza nonché eventi moderni e contemporanei e il miglioramento delle attività delle istituzioni culturali del Comune, offrendo nuovi programmi educativi basati sull’interesse e connessi al contesto culturale per diverse fasce di età. Alcune delle attività previste comprendono:

• Sostegno •

alle attività delle istituzioni culturali, degli imprenditori locali e degli artigiani tradizionali, attraverso la creazione di prodotti e servizi ispirati al patrimonio culturale tangibile e intangibile. Promozione della creatività delle persone e dell’impiego creativo del tempo libero nelle istituzioni culturali del Comune in tutta la città.

La conservazione del patrimonio culturale intangibile è estremamente importante. A questo scopo il Comune sosterrà diverse espressioni della cultura tradizionale, attraverso la creazione di centri per l’artigianato, con lo sviluppo e il sostegno ai movimenti per l’artigianato. Il testo della “Legge sul patrimonio culturale intangibile” è attualmente in via di definizione. A livello europeo, il Dipartimento Istruzione, Cultura e Sport del Consiglio comunale di Riga prevede di partecipare a progetti europei nel quadro dei programmi INTERREG Europe ed Europa Creativa.

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2.10. Agenzia per la riqualificazione del centro storico di vilnius (LT)

Profilo

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L'agenzia per la Riqualificazione del Centro Storico di Vilnius è stata creata nel 1998 dal Consiglio comunale di Vilnius per lo sviluppo sostenibile del paesaggio urbano della Città Vecchia – sito UNESCO patrimonio dell'umanità - e per coordinare le attività di salvaguardia del suo patrimonio culturale e storico. Il programma dell'agenzia consiste nella riqualificazione di edifici e aree pubbliche, nel risanamento di edifici tradizionali o almeno delle strutture recuperabili, nel monitoraggio dei beni culturali, nello sviluppo della cooperazione internazionale, nella promozione dell'artigianato tradizionale, in una maggiore sensibilizzazione della comunità locale su questi temi, e nel potenziamento delle attività del Centro informazioni. Il Programma di riqualificazione della Città Vecchia di Vilnius è indirizzato quindi al sostegno del patrimonio intangibile con particolare riguardo per il community building e, come già detto, per la promozione dell'artigianato tradizionale. Il Programma delle iniziative etnografiche, artigianali e fieristiche è incluso nel più ampio Piano strategico della Città di Vilnius fino al 2020. Il Comune sostiene artisti e artigiani che prendono parte a dimostrazioni volte a mostrare al pubblico i processi di lavorazione dei manufatti, mettendo a loro disposizione gli spazi all'interno della Città Vecchia, con relativi stand espositivi e punti vendita; negli stessi spazi si offrono anche percorsi formativi dedicati a chi è interessato ad apprendere le loro tecniche.


Abstract L'artigianato tradizionale rappresenta un importante e peculiare aspetto della cultura popolare lituana contribuendo a preservare l'identità nazionale. La Lituania ha infatti profonde tradizioni nel campo della ceramica, del tessile, della forgiatura del ferro, della gioielleria e dell'intaglio delle croci. Le caratteristiche croci lituane con la loro simbologia sono state inscritte nel 2008 nel registro Unesco del patrimonio intangibile dell'umanità. La promozione dell'artigianato artistico tradizionale è ai primi posti dell'agenda politica in quanto strumento di crescita economica e dinamismo sociale, nonché polo di attrazione delle città e delle aree rurali. In tal senso, il governo lituano ha approvato anche un programma a lungo termine per la protezione e lo sviluppo del mercato artigianale di prodotti considerati patrimonio nazionale. La Lituania ha inoltre dato il via alla creazione di una rete di Centri dell'Artigianato, con il compito di promuovere l'artigianato tradizionale, le attività formative, la cooperazione fra artigiani, così come il miglioramento delle loro competenze e l'aggiornamento delle qualifiche professionali. Fin dal 2001, a Vilnius, è attivo il Programma delle iniziative etnografiche, artigianali e fieristiche, valutato come una pratica di eccellenza nell’ambito del progetto INNOCRAFTS. Ciononostante il settore dell'artigianato artistico mostra segni di crisi. La gran parte degli artigiani ha

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una certa età e scarse capacità imprenditoriali. Non essendo poi un'attività particolarmente redditizia, l'artigianato tradizionale non è in grado di attrarre le giovani generazioni. Il risultato è che il numero degli artigiani va via via diminuendo, e questo anche a causa della mancanza in questo settore di un valido sistema formativo e di trasferimento del know-how. Il marketing e la promozione sono carenti, perché è carente sia l'informazione sulle diverse realtà artigianali della regione, sia l'integrazione con gli itinerari turistici. Occorre migliorare il quadro normativo che regola il finanziamento pubblico nel settore artigianale, per la partecipazione e l'organizzazione di eventi, preparazione dell'informazione, organizzazione delle attività formative, oltre a semplificare le procedure per avere accesso ai fondi strutturali europei. Si impone la necessità di definire alcune linee guida metodologiche per la formazione e un sistema di aggiornamento delle qualifiche artigiane. È infine di vitale importanza dare un nuovo impulso all'artigianato tradizionale in netto declino, se non addirittura in via di estinzione, per preservare e mantenere vive tradizioni secolari. Grazie al partenariato con il progetto INNOCRAFTS, Vilnius si propone di condividere conoscenze e


di acquisire una preziosa esperienza nello sviluppo e nella promozione del settore dell'artigianato artistico, oltre a perfezionare politiche di sviluppo a livello regionale e locale. Vilnius ha individuato le seguenti buone pratiche ritenendole particolarmente interessanti per il proprio contesto locale: 1. Vecchio Conventino (Spazio Sam/Arti e Mestieri) a cura del Comune di Firenze. 2. Design SOS e Design Camp a cura dell' Università delle Scienze Applicate di Vaasa. 3. FUSE Innovation and Design a cura del Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design. 4. Programma a sostegno dello sviluppo economico delle imprese nel settore dell'artigianato artistico e contemporaneo a cura del Consiglio comunale di Reims. La buona pratica del Vecchio Conventino è molto vicina all'idea di Vilnius della creazione di un Centro espositivo e di formazione artigianale. Sembra quindi pienamente attuabile e trasferibile nella realtà lituana: il Comune dovrebbe detenere la proprietà immobiliare; il centro avrebbe la funzione di incubatore per l'artigianato con il compito di ospitare imprese artigiane e attività artistiche (inclusa la formazione); la gestione sarebbe affidata a una impresa specifica o a una fondazione. Il centro svolgerebbe il ruolo cruciale di formare una nuova generazione di artigiani, di sviluppare la qualità dei prodotti artigianali destinati alla vendita, e di realizzare un nuovo modello di incubatore per imprese artigiane.

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Altrettanto concreta e applicabile al settore artigianale lituano è la buona pratica Design SOS e Design Camp orientata al miglioramento della competitività e del potenziale innovativo delle PMI attraverso un design attento alle esigenze di mercato e progetti basati sull'innovazione R&S. L'agenzia per la Riqualificazione del Centro Storico di Vilnius intende mettere a frutto l'esperienza di questa iniziativa per futuri seminari formativi, eventualmente connessi con le attività del nuovo Centro dell'artigianato. Al momento non sono state ancora stanziate delle risorse finanziarie, ma non si esclude la possibilità di una raccolta fondi; un fattore senz'altro decisivo per la buona riuscita di questa operazione è rappresentato dalle risorse umane locali, quali gli artigiani dell'Associazione "Artigianato di pregio di Vilnius" e i designer (insegnanti e studenti) dell'Accademia d'arte di Vilnius. La buona pratica FUSE Innovation and Design è del tutto simile all'idea di Design SOS e Design Camp e pertanto trasferibile in altre realtà. Il lavoro sinergico di artigiani e designer nel campo della promozione commerciale può accrescere le capacità di marketing delle imprese artigiane di Vilnius. Ugualmente utile sarebbe il trasferimento della buona pratica Programma a sostegno dello sviluppo economico delle imprese dell'artigianato artistico e contemporaneo. Aiutare gli artigiani nell'individuazione e realizzazione di strategie aziendali, tramite consulenze personalizzate tenute da esperti, rafforzerebbe senz'altro le loro capacità imprenditoriali, in quanto li metterebbe in grado di elaborare piani strategici in modo autonomo e di raggiungere una stabilità economica. Le aziende partner di Vilnius oltre ad avere partecipato alle undici visite di studio e seminari tematici del progetto INNOCRAFTS, tenutisi a Firenze, Bratislava, Reims, Barcellona, Bistrita, Budapest, Turku, Kilkenny, Burgas e Riga, hanno organizzato anche la visita di studio nell'ambito della propria città. Durante queste attività formative e nel corso delle varie discussioni che ne sono seguite, queste aziende hanno mostrato un particolare interesse soprattutto per il tema “Modelli di imprenditorialità e servizi di sostegno alle imprese” in quanto strettamente connesso al loro.


Programma delle iniziative etnografiche, artigianali e fieristiche, presentato come buona pratica di Vilnius. L'idea di base di questo programma consiste nel permettere agli artigiani di esercitare la propria arte e l'attività di commercializzazione dei loro prodotti nel centro storico della città, rilanciando un'area urbana ricca di edifici storici spesso lasciati in stato di abbandono. Si è rivelato quindi molto istruttivo conoscere le buone pratiche di modelli imprenditoriali simili nel settore dell'artigianato di pregio. Fra queste ha avuto un grande riscontro l'iniziativa del Vecchio Conventino, valido esempio di un tale modello imprenditoriale. Molti partecipanti di Vilnius hanno avuto modo di conoscere questa realtà nel corso della prima visita di studio a Firenze. Successivamente altri tre artigiani hanno avuto l'opportunità di analizzare le attività del Vecchio Conventino partecipando alla Fiera Internazionale dell'artigianato di Firenze. Il Centro di formazione artigianale di Bratislava costituisce anch'esso un altro interessante modello per Vilnius; qui il Comune ha finanziato la ristrutturazione dell'edificio e creato condizioni favorevoli per attività didattiche nel settore dell'artigianato rivolte ai bambini. Durante il Seminario Interregionale di Reims è stato possibile visitare l'Incubatore di arte e design e partecipare a workshop tenuti da artigiani locali sulla lavorazione delle vetrate e del legno, tutti validi esempi di start-up portati avanti da giovani artisti, designer e artigiani. A Kilkenny, la partecipazione a workshop di aziende come Cushendale Woollen Mill, Jerpoint Glass e Nicholas Mosse Pottery si è rivelata particolarmente significativa per l'apporto di nuove idee, dal momento che queste aziende vantano tradizioni ben più antiche nel campo delle imprese familiari e una serie di attività su vasta scala. In Irlanda i programmi FUSE Innovation and Design e Crafted hanno fornito non pochi spunti all’ideazione dei programmi del Centro di formazione artigianale di Vilnius. L'agenzia per la Riqualificazione del Centro Storico di Vilnius intende portare avanti il Programma delle iniziative etnografiche, artigianali e fieristiche. Funzionale al centro sarà la preparazione di programmi formativi a livello regionale (corsi di formazione professionale per artigiani e attività educative per bambini). Periodicamente si terranno delle riunioni sul territorio allo scopo di mobilitare i soggetti locali interessati. La partecipazione a reti internazionali ed europee di artigianato artistico, incluso il progetto INNOCRAFTS, viene vista come un importante strumento per incrementare le capacità produttive degli artigiani locali. Il maggiore ostacolo al piano di sviluppo dell'artigianato artistico è dato dalla esiguità dei fondi comunali; si impone pertanto la ricerca di altre fonti di finanziamento, possibilmente nell'ambito dell'Unione Europea ricorrendo ad esempio a programmi quali Creative Europe, INTERREG Europe e INTERREG VB.

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2.11. Comune di Reims (FR)

Profilo Reims è il capoluogo della Champagne-Ardenne, regione della Francia nord-orientale che vanta una ricca tradizione in ambito architettonico. Il Consiglio comunale, che in Francia costituisce il livello amministrativo più vicino ai cittadini, ha piena libertà nell'adozione delle politiche locali volte a promuovere, sviluppare e sostenere il settore artigianale, ed è dunque in grado sia di elaborare le sue linee di azione in maniera diretta, sia di esercitare il ruolo di intermediario tra i cittadini e i diversi organismi, come enti regionali, associazioni, camere di commercio, ecc.

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Il Consiglio comunale di Reims fornisce sostegno alle associazioni di imprese del settore artigianale, crea eventi promozionali, stabilisce legami tra i vari partner del settore, organizza manifestazioni finalizzate alla creazione di nuove imprese, finanzia e sostiene l’ESAD Reims, una scuola d’arte e design di prestigio nazionale, famosa per avere istituito sul territorio un “incubatore di imprese di arte e design”. Insieme alle associazioni partner, il Consiglio comunale indice annualmente il bando Christmas Crafts, con l’obiettivo di incoraggiare il settore artigianale e premiare i professionisti che dimostrano solide competenze e know-how. Reims lavora a stretto contatto con l’associazione CNAMS, rappresentante del settore artigianale, partecipa all’evento annuale Journée des Métiers d’Art e cura il programma regionale per lo sviluppo dell’artigianato artistico.

Abstract Le professioni che rientrano nell’ambito dell’artigianato artistico in Francia sono elencate nel Decreto Ministeriale del dicembre 2003. Nella città di Reims 83 artigiani possiedono i requisiti in rappresentanza di circa 37 professioni differenti. Nella regione Champagne-Ardenne sono circa 650 le persone che lavorano nel settore dell’artigianato artistico. Il patrimonio culturale del territorio e della regione resta un fattore chiave per lo sviluppo di entrambi (ad esempio, cestineria, produzione di coltelli, lavorazione del vetro e del ferro e così via). La città di Reims ha seguito con interesse il progetto presentato dal Comune di Firenze denominato Il Vecchio Conventino-SAM, un complesso di 25 laboratori e sale adibiti a vari scopi, principalmente workshop, corsi formativi, mostre e seminari. Il suo ruolo di incubatore di imprese artigiane e il suo sforzo nel richiamare gli artigiani in città mostrano anche come un Comune possa farsi carico delle sfide legate al settore. Per quanto a Reims manchi uno spazio di questo tipo destinato agli artigiani, entrambe le città hanno il comune obiettivo di incrementare non solo visibilità e mercato, ma anche opportunità formative.


Affinché il centro possa funzionare adeguatamente e ottimizzare la sua resa, si ritiene che la sua ubicazione debba essere collocata in pieno centro storico, vicino alle aree turistiche e di scambio commerciale. Un altro possibile modo di sviluppare l’idea sarebbe di mettere in contatto i giovani artigiani con professionisti più esperti. Il Comune sta attualmente valutando la fattibilità di un progetto simile a Reims, mentre ci si interroga sulla questione della proprietà e della gestione dell’edificio, dal momento che un modello che preveda la proprietà comunale, e la gestione affidata a una fondazione di artigianato artistico, non sembra facilmente riproponibile. Un altro fattore per lo sviluppo dell’artigianato artistico di Reims potrebbe essere costituito dalle attività formative. Due partner INNOCRAFTS hanno presentato diversi progetti che potrebbero essere trasferiti a Reims interamente o parzialmente, o perlomeno potrebbero essere associati ad altre attività proposte dai diversi dipartimenti dell’amministrazione comunale. L’idea sarebbe quella di creare occasioni d’incontro tra artigiani e allievi, designer e studenti. Gli obiettivi del Design Camp, proposto dall’Università di delle Scienze Applicate di Vaasa, fanno del centro un interessante esempio pratico da implementare a Reims, proprio perché in questa città si trova una Scuola Superiore di Arte e Design. Tale progetto può aiutare gli studenti ad acquisire un’esperienza imprenditoriale, ma anche favorire lo sviluppo delle PMI. Un altro buon esempio che questa volta coinvolge bambini piccoli, è il progetto CRAFTed, presentato dalla Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design. Molto fruttuose per la città di Reims sono state anche le esperienze condivise con altri partner del progetto INNOCRAFTS, così come le visite di studio e le conversazioni informali. Certe questioni, come la promozione del settore nella comunità o il sostegno alle PMI più deboli, le ritroviamo spesso identiche in altri paesi dell'Unione Europea. Il modo in cui esse vengono affrontate costituisce un buon suggerimento per chi decide le politiche territoriali. Durante le attività del progetto sono stati inoltre stabiliti contatti utili con le associazioni europee attive nel sostegno ai settori artigianali. INNOCRAFTS si è anche dimostrata per Reims un’occasione per stimolare il suo approccio all’artigianato artistico. Il lavoro, e, come ci si augura, la cooperazione con diversi partner europei, proseguirà anche dopo la conclusione del progetto. Reims continuerà a condividere con molti partner le buone pratiche consolidate. La promozione dell’artigianato artistico resta una questione territoriale. Un modo di rispondere a questa sfida potrebbe essere quello di contare sulle forze effettive della città (le risorse turistiche, come la Cattedrale, la storia dell’incoronazione dei Re di Francia, lo champagne…) e rafforzare gli sbocchi dell’imprenditoria artigianale. Nella strategia futura della città ci sarà spazio per diversi progetti comunali volti alla promozione dell’artigianato e al sostegno dell’imprenditoria artigianale attraverso l’organizzazione di eventi pubblici.

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2.12. Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design (IE)

Profilo

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Il Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design (DCCoI) è il principale promotore dell’artigianato e del design in Irlanda, ne favorisce lo sviluppo e la solidità commerciale dando di questi due settori l'immagine di una realtà unica e incoraggiando la produzione di un design di qualità fondato su innovazione e competitività. Le sue attività sono finanziate dal Dipartimento di Lavoro, Impresa ed Innovazione per mezzo di Enterprise Ireland. In tutto il paese, il DCCoI annovera più di 2900 imprese registrate e oltre 70 organizzazioni riunite sotto la sigla GANS (gilde, associazioni, network e società). L’obiettivo del DCCoI è far sì che il design e l’artigianato irlandese vengano riconosciuti e apprezzati a livello mondiale per l’eccellenza della maestria artigianale, dell’innovazione e del marketing. Si prefigge, inoltre, di valorizzare e incoraggiare il potenziale creativo e commerciale del design e dell’artigianato locale, lavorando in collaborazione con partner strategici per incrementare lo sviluppo e la crescita del settore. Il DCCoI promuove una vasta gamma di programmi, supporti e servizi per designer e artigiani, allievi e insegnanti, rivenditori e galleristi, acquirenti e collezionisti, mass media e organizzazioni partner, al fine di elevare lo standard e il profilo del design e dell’artigianato irlandese.

Abstract Attualmente fanno parte del DCCoI oltre 2900 micro-imprese e PMI registrate. Il settore dà lavoro a 6000 persone e contribuisce all’economia irlandese con una media di 498 milioni di euro. Il DCCoI è ben consapevole della necessità di preservare, sostenere e sviluppare le competenze nei settori specifici dell'artigianato artistico, in quanto segmenti che contribuiscono alla creazione di occupazione e alla crescita delle economie locali. A tale proposito, si guarda con favore alla realizzazione di un centro di eccellenza per lo sviluppo e la produzione vetraria con l’obiettivo di


recuperare la tradizione della Waterford Crystal, la cui produzione è cessata nel 2008. Di seguito si riporta una breve storia della Waterford Crystal: La lavorazione del vetro nella città di Waterford ebbe inizio nel 1783 con la fondazione della vetreria di William Penrose. Nei decenni che seguirono, sia la domanda dei prodotti che la produzione continuarono con successo per quasi cento anni, fino a quando i dazi introdotti dalla Monarchia Britannica portarono alla chiusura forzosa dello stabilimento. Nel 1947 la produzione riprese grazie alla fondazione della Waterford Glass ad opera di una nota famiglia irlandese e la nuova azienda prosperò a tal punto che, al suo apice produttivo, contò quasi 4000 dipendenti impegnati in una ingente produzione di calici e articoli da regalo in cristallo al piombo. La Waterford Crystal faceva parte di un gruppo più vasto, una società per azioni denominata Waterford Wedgwood, e quando quest’ultima dichiarò fallimento nel 2008, lo stabilimento di Waterford venne chiuso, mentre la produzione della Waterford Crystal venne data in outsourcing alla Slovenia, alla Germania e alla Repubblica Ceca. Diverse centinaia di esperti soffiatori, tagliatori e incisori vennero licenziati e migliaia dovettero rinunciare alla pensione. Con l'aiuto del Consiglio comunale della città di Waterford, la WWRD, nuova proprietaria della Waterford Crystal, ha creato nel 2010, ai margini del quartiere di Viking Triangle, uno spazio aperto ai visitatori e attualmente la struttura dà lavoro a un ristretto numero di artigiani che produce coppe di cristallo di alta gamma per la WWRD. La Viking Triangle Trust Company è un’organizzazione senza scopo di lucro istituita dal Consiglio comunale di Waterford con l'intento di avviare e gestire la riqualificazione urbana del Viking Triangle. Il suo progetto è quello di far diventare il Viking Triangle il quartiere custode del patrimonio culturale della città, offrendo un’esperienza forte, autentica e originale ai visitatori, alle imprese e alla comunità, e insieme di renderlo un catalizzatore per la futura trasformazione di Waterford in una meta turistica esclusiva. L'associazione promuove e sostiene attivamente la riqualificazione e il restauro degli edifici, in modo da favorire la creazione di ambienti professionali, negozi di artigianato e altre attività commerciali e culturali. Tra le buone pratiche trasferibili è stato selezionato il progetto del Ciav Meisenthal, ritenuto particolarmente significativo. Il Centre International d’Art Verrier (CIAV) è stato istituito nel 1992 a Meisenthal, un piccolo villaggio francese nel cuore della Lorena, regione famosa per la sua produzione vetraria, per celebrare l’arte della lavorazione del vetro e per promuovere e condividere knowledge

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e innovazione. La storia di questo stabilimento per la lavorazione del vetro e le ripercussioni della sua chiusura su occupazione, perdita di know-how ed economia locale rispecchiano da vicino quanto avvenuto nel 2008 in Irlanda relativamente all’impianto di produzione della Waterford Wedgwood, la cui chiusura portò conseguenze devastanti in tutta la regione. La vecchia fabbrica del CIAV ospita tre strutture complementari: 1. Il CIAV, un laboratorio di ricerca, formazione e produzione, articolato in studi professionali di artisti e designer, stabilimenti per la produzione del vetro riservati ai vetrai residenti, padiglioni espositivi, una galleria e uno spazio commerciale. 2. Un centro espositivo per l’arte contemporanea, la musica, il teatro e le arti performative. 3. Un Museo del vetro, creato per celebrare il legame esistente tra l’arte del vetro e la comunità locale. Waterford è stata al centro di numerosi scambi e discussioni tra il Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design e i principali artefici delle politiche cittadine, tra cui l'amministrazione locale, l'Istituto di Tecnologia di Waterford e il Museo Viking Triangle. Nel luglio 2014, una delegazione di rappresentanti di queste tre istituzioni, insieme a un consulente esperto vetraio, si sono recati al CIAV Miesenthal; a seguito dell’incontro è nata l'idea di indire un concorso per un progetto globale che contenga una solida proposta di investimento finalizzato alla creazione di una struttura simile anche a Waterford. Tutti concordano sul fatto che la realizzazione di un complesso sul modello del CIAV Meisenthal ha il potenziale per: 1. Preservare, trasferire e sviluppare le maestrie altamente specializzate nella lavorazione, nel taglio e nella soffiatura del vetro presenti nella regione di Waterford e che rischiano di scomparire, qualora non vengano trasmesse alle generazioni future. 2. Creare posti di lavoro, particolarmente necessari nella regione. 3. Realizzare un centro di eccellenza che contempli corsi di formazione, un laboratorio di ricerca, un progetto residenziale nazionale e internazionale, uno stabilimento di produzione, atelier professionali, una galleria/museo e un’area commerciale con punti vendita. 4. Contribuire alla trasformazione di Waterford in una meta turistica internazionale che si proponga


ricca di esperienze interessanti per i visitatori. La realizzazione di questa iniziativa gode del sostegno politico e programmatico delle autorità locali e regionali e, se verrà realizzata, inciderà significativamente sul potenziale economico del settore dell'artigianato artistico e contemporaneo, in termini di creazione di lavoro, sviluppo di nuove imprenditorialità e delle imprese già esistenti, accesso all’innovazione, alla formazione e alle competenze tecniche; parimenti inciderà sulla fornitura di servizi di sostegno adeguati, come gli incubatori d'impresa e i centri per la R&S, atti a incrementare lo sviluppo di nuove pratiche, materiali, processi e prodotti, migliorando pertanto le posizioni di mercato. I benefici apportati dal progetto INNOCRAFTS sono considerevoli e molteplici. Oltre ad aver evidenziato, nell’ambito della produzione vetraria, modelli di buona pratica che hanno dato impulso e sostegno a un possibile progetto di implementazione, INNOCRAFTS ha anche influenzato le politiche di sviluppo in materia di internalizzazione delle PMI dell'artigianato artistico e contemporaneo, innalzando la qualità del settore in Irlanda e a livello internazionale, attraverso la promozione dell’artigianato

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come industria culturale e creativa, fondamentale per lo sviluppo economico delle città europee. Sulla base del successo del progetto INNOCRAFTS, il Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design ha avanzato altre tre richieste di finanziamento UE rivolte ai programmi Creative Europe, Erasmus Plus e TIC. Ha poi stabilito uno stretto rapporto di collaborazione con la SERA e con la Border and West Midlands Regional Assembly e sta contribuendo attivamente a mettere in campo politiche indirizzate al settore dell’artigianato e del design in Irlanda. C'è poi in programma un ulteriore finanziamento a favore della creazione di uno stabilimento per la produzione vetraria a Waterford, in attesa delle disposizioni contenute nel Piano di Implementazione. Il Progetto INNOCRAFTS ha avuto inoltre un impatto considerevole sullo sviluppo delle politiche del World Crafts Council europeo, contribuendo all'elaborazione di strategie volte alla richiesta di finanziamenti che possano favorire la promozione e lo sviluppo dei settori artigianali in tutta la UE.


2.13. Agenzia per lo Sviluppo di Budapest (HU)

Profilo

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L'Agenzia per lo Sviluppo di Budapest (BEA) è stata istituita dalla Municipalità di Budapest nel 1993 con l'intento di elaborare e realizzare programmi che potenzino lo sviluppo e la competitività nel settore delle piccole e medie imprese della città. Viene fornita assistenza alle PMI in fase di start-up e di consolidamento aiutandole a raggiungere rendimenti migliori e proponendo validi schemi di finanziamento. Il micro-finanziamento e gli altri strumenti di sviluppo adatti alla piccola impresa, offrono una serie di condizioni ottimali, quali erogazione di piccole somme, crediti a basso costo, a scadenza annuale o a più lungo termine, ideali per i lavoratori autonomi e per le micro e piccole imprese. La BEA concorre inoltre alla realizzazione degli obiettivi del Budapest Enterprise Development Programme, nonché a una più ampia diffusione della cultura imprenditoriale nella capitale. In Ungheria l’artigianato è un settore in continua trasformazione, e Budapest vi svolge un ruolo di primaria importanza. Sostenendone lo sviluppo, la BEA è in grado di contribuire notevolmente all’evoluzione positiva della realtà imprenditoriale della città. Grazie all’adesione al progetto INNOCRAFTS si è potuto instaurare un dialogo costante e una fattiva collaborazione con imprenditori, interlocutori autorevoli e responsabili delle politiche del settore.

Abstract Nel corso dell’ultimo trimestre del 2010 sono state avviate sul territorio importanti migliorie alle infrastrutture di supporto del settore dell'artigianato artistico e contemporaneo, che hanno portato nel 2014 all’inaugurazione di un nuovo organismo pubblico, il Centro Nazionale per le Industrie Creative. La BEA ritiene che questa sia una buona pratica potenzialmente trasferibile alle associazioni partner del progetto INNOCRAFTS. In Ungheria non c'è ancora un linguaggio comune per definire il settore dell'artigianato artistico e contemporaneo. Secondo il punto di vista del Centro Nazionale per le industrie creative sono


quei settori economici che si basano sulla creatività generando ricchezza e lavoro con un elevato valore aggiunto nei prodotti e servizi. Trattandosi, in altre parole, di un settore che promuove contemporaneamente valori culturali e imprenditoriali, la Budapest Enterprise Agency propende per una visione allargata del settore che interpreti nel modo più esteso la nozione di artigianato artistico. Una precedente analisi del trend ha confermato le potenzialità di questo settore nei programmi di sviluppo economico in termini di creazione dell'occupazione e crescita delle esportazioni. Sulla base di studi recenti sul settore dell'artigianato artistico e contemporaneo, si è evidenziata la seguente analisi SWOT:

Fattori interni

Fattori esterni

Elementi a favore

Elementi a sfavore

Punti di forza

Punti deboli

Crescita dinamica

Mancanza di competenze imprenditoriali tra gli artisti

Alto valore aggiunto

Mancanza di cooperazione

Opportunità

Rischi

Forte sostegno istituzionale

Difficile accesso al mercato interno

Contesto favorevole

Mancanza di capitale per le imprese

Nell’elaborare la strategia di implementazione della BEA, si è prestata particolare attenzione alle sfide evidenziate dall’analisi SWOT, secondo quanto delineato nelle direttive e negli obiettivi inseriti nel progetto INNOCRAFTS. Facendo tesoro di quanto appreso dal progetto INNOCRAFTS, e quindi da tutte le discussioni e visite di studio effettuate con i vari partner, e basandosi sulle esperienze e capacità interne, la

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BEA ha individuato due direzioni di lavoro: 1. Interventi prioritari che possono essere gestiti direttamente dalla BEA: a. Formare e sostenere gli operatori nelle loro attitudini, capacità e competenze imprenditoriali. b. Sviluppare pratiche di cooperazione, attualmente molto rare, tra i diversi soggetti del settore dell'artigianato artistico e contemporaneo. 2. Interventi che possono essere gestiti indirettamente dalla BEA, attraverso associazioni partner: a. Avvicinare le imprese ai mercati internazionali – possibile partenariato con la l'Agenzia Ungherese per gli Investimenti e il Commercio. b. Facilitare l'accesso al finanziamento delle attività imprenditoriali – possibile partenariato con la HITA e con l'Ufficio Nazionale di Innovazione (NIH) ed erogazione di micro finanziamenti. In entrambi i casi, i servizi forniti dalla BEA, consulenza e workshop professionali a livello generale e in forma gratuita, sono strumenti utilissimi per rispondere alle sfide che i protagonisti del settore dell'artigianato artistico si trovano a dover fronteggiare. Questo significa che la BEA è disponibile ad agire come organizzazione catalizzatrice in tutte le fasi operative della vita delle imprese artigiane, contribuendo al loro sviluppo in maniera diretta e indiretta.

Il prospetto qui sotto descrive le future priorità strategiche della BEA:

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A livello micro (BEA)

A livello meso (nazionale)

A livello macro (internazionale)

Networking

Rafforzare la cooperazione con il Centro Nazionale per le Industrie Creative

Linee guida da sottoporre al Parlamento europeo

Creare e consolidare le partnership

Ampliamento del contesto istituzionale nazionale

Adesione ai programmi varati dall'International Visegrád Fund

Organizzare workshop, erogare finanziamenti per la formazione e fornire consulenza

Elaborazione di linee guida economiche

Promozione della cooperazione internazionale di settore

L'Agenzia per lo Sviluppo di Budapest ha scelto di cooperare con quattro partner e ha avviato una negoziazione bilaterale per trasferire le buone pratiche da loro attuate:

• L'Organizzazione Finlandese dell'Artigianato elabora modelli di imprenditorialità e servizi di • • •

sostegno alle imprese Fuse facilita l’accesso all’innovazione e all’assistenza finanziaria International Fair Fund promuove l’internazionalizzazione, il networking e lo scambio di informazioni La Fondazione Pubblica El Legado Andalusí incoraggia la promozione imprenditoriale tra target specifici.


L'Organizzazione Finlandese dell'Artigianato offre servizi di sostegno e consulenza per gli imprenditori nella fase di creazione, crescita, sviluppo ed espansione delle imprese. Fuse è stata istituita dal Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design, a seguito di numerosi progetti pilota, per promuovere le competenze in materia di progettazione e innovazione tra i lavoratori del settore artigianale. Il progetto prevede interventi mirati all’innovazione di prodotto e di processo e suggerisce le possibilità di accesso a nuovi mercati. International Fair Fund si prefigge di aiutare le imprese artigiane a entrare nel mercato internazionale, ma anche di favorire l'elaborazione di strategie specifiche per l’esportazione, unitamente allo sviluppo delle competenze e delle capacità richieste a tale scopo. La Fondazione Pubblica El Legado Andalusí si occupa dello sviluppo dell’imprenditoria e del lavoro autonomo.

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2.14. Camera dell'Industria e del Commercio della Slovacchia (SK)

Profilo

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La Camera dell'Industria e del Commercio della Slovacchia (SCCI) è un rappresentante indipendente dell’economia di mercato che tutela gli interessi dei soggetti imprenditoriali. SCCI sostiene il loro sviluppo e la loro espansione in una dimensione nazionale, europea e globale, incoraggiando anzitutto la formazione di un ambiente imprenditoriale. Grazie ai suoi contatti tradizionali con le PMI e con le organizzazioni artigianali, SCCI ha un grande potenziale nell’influenzare le loro attività. Essa è in contatto permanente con le autorità locali e regionali, per via della sua struttura regionale. In ogni regione amministrativa della Slovacchia, SCCI ha istituito una serie di efficienti uffici regionali che cooperano con le municipalità e gli artigiani. Con la sua partecipazione al progetto INNOCRAFTS, Essa coinvolge PMI e artigiani, fornisce loro informazioni determinanti e aiuta le autorità locali a creare nuovi progetti di sviluppo per questo importante settore dell’economia nazionale. SCCI organizza periodicamente workshop e seminari su tematiche economiche di attualità. Essa partecipa allo scambio di esperienze, di conoscenza e di know-how tra i partner di progetto a livello internazionale.

Abstract Il settore dell’artigianato artistico in Slovacchia versa in condizioni non soddisfacenti. Finora sono mancate visioni e strategie comuni per la cultura e il settore artigianale condivisibili da un ampio spettro di stakeholder. Le istituzioni culturali locali sono affette da scarsa efficienza e da una struttura organizzativa frammentaria. Gli artigiani sono rappresentati dalla Camera degli artigiani della Slovacchia (per gli individui), e dalla Associazione degli artigiani della Slovacchia (per associazioni, sindacati ...) e organizzazioni specializzate (per esempio ùL'UV – Centro per la produzione di arte popolare). Questa frammentazione è aggravata da una scoordinata e inefficiente promozione della cultura slovacca entro i confini nazionali e all’estero. Altri fattori negativi nel campo della cultura e dell’artigianato sono un’inadeguata visione del ruolo che questo settore ricopre nella società, la mancanza di fondi, lo sviluppo discontinuo e l’assenza di una linea di condotta condivisa da tutti gli attori locali. La Camera dell’Industria e del e intrattiene regolari contatti l’Associazione degli artigiani. dell’artigianato e della cultura.

Commercio svolge un ruolo di primo piano nell’economia slovacca con gli enti partner, tra cui figurano la Camera degli artigiani e SCCI organizza conferenze ed eventi legati al mondo dell’arte, Essa offre alle piccole e medie imprese e agli artigiani che ne fanno


parte servizi di consulenza e sostegno per avere accesso ai finanziamenti dell’Unione Europea, informazioni al pubblico sul programma delle mostre, fiere e presentazioni di artigianato popolare in Slovacchia o all’estero e incoraggia la partecipazione a questi eventi. Nel quartier generale dello SCCI e negli uffici delle sue camere regionali, le aziende e gli artigiani che ne fanno parte hanno a disposizione degli spazi in cui possono esporre opuscoli, newsletter e altro materiale promozionale consultabile dai visitatori. ùL'UV è un’organizzazione indipendente che opera da più di 50 anni sotto la supervisione del Ministero della cultura e che collabora con SCCI per aumentare il budget destinato alle attività promozionali e culturali. Gli artigiani slovacchi non difettano certo di immaginazione, idee o di impegno, bensì di risorse finanziarie per promuovere le loro attività professionali all’estero. Assieme alla Camera degli artigiani, SCCI ha contribuito a ridurre la pressione fiscale sugli artigiani con piccoli incentivi (a copertura dei consumi di elettricità, carbone e gas) e a creare condizioni favorevoli all’imprenditoria. SCCI e Camera degli artigiani sono attive nel campo della valutazione di competenze specialistiche e rilasciano certificazioni agli artigiani. La cultura slovacca ha nel suo retaggio culturale ricchissimo e variegato uno dei maggiori punti di forza. Una rete di scuole, molto apprezzata, riconosce e coltiva il talento nei bambini e diffonde la consapevolezza culturale tra i giovani. Il settore artigianale si avvale di un’ampia rete di enti culturali che operano in accordo alle linee guida del Ministero della Cultura, e del grande impegno profuso da persone entusiaste nel promuovere la cultura nelle varie regioni.

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SCCI partecipa al progetto INNOCRAFTS per lo scambio di conoscenze, per familiarizzare con l’esperienza artigianale di partner europei e per reperire informazioni sulle leggi e le normative vigenti in altri paesi europei in questo settore. SCCI si propone di stabilire contatti con istituzioni rilevanti e di avviare una cooperazione più stretta in questo ambito. Gli incontri tra i partner di progetto sono serviti ad acquisire informazioni sulla legislazione vigente all’estero, sul background istituzionale, sui metodi e le forme di sostegno agli individui, ecc. SCCI ha tratto molti spunti e discusso particolari esperienze dei partner nell’ambito di “buone pratiche” riconoscendo punti di forza e debolezze del settore artigianale in Slovacchia. Prendendo spunto dal progetto in corso, SCCI ha proposto alle istituzioni slovacche di riservare maggiore attenzione e fondi a questo settore, al fine di valorizzare e incentivare il patrimonio storico e culturale, ottenendo come risultato l’adozione di una strategia finalizzata allo sviluppo culturale della repubblica slovacca per gli anni 2014 – 2020.

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Tra gli esempi di buone pratiche presentate nell’ambito del progetto INNOCRAFTS, la più trasferibile è stata presentata nell’area tematica “modelli di imprenditorialità e servizi di sostegno alle imprese”: Servizi alle Imprese dell'Organizzazione Finlandese dell'Artigianato (Taito). Questa pratica offre servizi di vario tipo progettati per supportare e assistere le imprese artigianali in risposta alle seguenti problematiche: attività formative, marketing, servizi di informazione e comunicazione, servizi di consulenza e assistenza. Anche per SCCI sarebbe possibile offrire servizi analoghi (a costi contenuti) per assistere l’artigiano nelle fasi iniziali del processo di costituzione della loro attività imprenditoriale. Nell’ambito del progetto INNOCRAFTS, SCCI contatterà i rappresentanti responsabili di TAITO, per familiarizzare con le esperienze acquisite mediante l’implementazione di questa buona pratica, per apprendere la metodologia, le modalità di realizzazione ma soprattutto i problemi che si sono verificati. SCCI crede che questa attività andrà ad ampliare il portfolio di servizi offerti alle aziende associate e non. SCCI comunicherà l’attivazione dei nuovi servizi al pubblico, alle PMI e agli artigiani sul suo sito internet, nel bollettino mensile intitolato Commercio, industria, economia, attraverso un database di contatti, durante incontri personali con rappresentanti degli imprenditori slovacchi nonché in occasione nel contesto di altri eventi, conferenze e workshop. Tutto questo


servirà a garantire che i nuovi servizi siano erogati immediatamente dopo l’implementazione del progetto. Si prevede che i servizi saranno erogati a partire dal 2015. L’assistenza tecnica sarà fornita personalmente dallo staff dello SCCI, via email o Skype. Le attività più gravose in termini di tempo e di alta intensità dei dati come le ricerche di marketing e l’analisi dei prodotti, saranno affidate a consulenti esterni. Per ciò che concerne le attività di follow-up riguardanti il progetto INNOCRAFTS, SCCI prenderà l’iniziativa di informare le istituzioni pertinenti che operano in ambito culturale (il Ministero della Cultura, il Centro culturale nazionale, l’ùL'UV ...) dei risultati del progetto, degli esempi pratici (buone pratiche) presentati dagli altri partner di progetto, delle loro esperienze e raccomandazioni. Lo SCCI promuoverà gli eventi associati alla presentazione dei risultati e delle esperienze, oltre a rendere disponibili le pubblicazioni del progetto. Le istituzioni slovacche pertinenti saranno invitate a riservare maggiore attenzione e risorse al settore artigianale. I principali ostacoli che potrebbero segnare una battuta d’arresto potrebbero rivelarsi la mancanza di interesse da parte delle istituzioni partner, l’esistenza di altre priorità, la mancanza di fondi per le attività promozionali o la partecipazione a eventi internazionali (conferenze, fiere campionarie...). In futuro, SCCI ha in programma di partecipare ad altri progetti europei nella cornice di INTERREG Europe, focalizzati sul sostegno a PMI nel settore dell’artigianato artistico e contemporaneo. SCCI vanta una considerevole esperienza nell’intermediazione volta ad agevolare la partecipazione a mostre internazionali e fiere campionarie, e nell’organizzazione di incontri bilaterali e attività simili.

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2.15. Università di scienze applicate di Vaasa (FI)

Profilo

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L’Università di Scienze Applicate di Vaasa (VAMK) offre una formazione in tecnologia, economia, mercato estero, assistenza sanitaria e servizi sociali. Gli ambiti di eccellenza del VAMK sono il settore dell’energia e la combinazione di imprenditorialità e internazionalismo. Il centro di ricerca e sviluppo del prodotto MUOVA è un progetto congiunto dell’Università di Aalto e dell’Università di Vaasa. Il suo team è formato da esperti in marketing, branding, design e comunicazione. Il centro promuove la competitività internazionale delle PMI, conduce ricerche applicate e crea metodi innovativi all’insegna della creatività e del design come CreaCIT, il progetto di un ambiente virtuale di apprendimento creativo per lo sviluppo del prodotto e Creative Lab. MUOVA ha una lunga esperienza in progetti volti a incrementare la competitività delle PMI nel settore artigianale. Si pensi, tra gli altri, a eCIT, un ambiente virtuale di apprendimento creativo per l’artigianato e al progetto di formazione all’imprenditorialità ECE. Rientra nelle sue competenze il sapere forma-design per incentivare e ottimizzare la progettazione e la gestione di incubatori espressamente rivolti al settore dell’artigianato con le relative strutture atte a promuovere e agevolare l’imprenditoria giovanile. La capacità del MUOVA di influenzare le politiche locali e regionali è strettamente connessa alle sue attività essenziali in linea con le politiche di sviluppo e alle connessioni alla vita economica locale e regionale, tra cui il LOFTET, il centro per lo sviluppo dell’artigianato, e le reti di sviluppo regionale.

Abstract L’artigianato artistico e contemporaneo ha solide basi nella società finlandese. C’è una forte tradizione e cultura del costruire con le proprie mani. Ogni cittadino lo sa fare: l’educazione artigianale è una materia obbligatoria negli istituti comprensivi. Al tempo stesso, l’abilità artigianale di base è spesso legata all’espressione artistica. In anni recenti, l’aspetto ecologico e sostenibile dell’artigianato si è rafforzato diventando un valore aggiunto agli occhi dei consumatori; anche se i prezzi non sono quelli della produzione di massa, i


prodotti artigianali sono pur sempre alla portata del consumatore medio. Molti prodotti di artigianato artistico sono legati alla vita quotidiana. Inoltre lo sviluppo delle tecnologie di informazione e comunicazione nel settore ha dato risultati positivi e interessanti in un paese scarsamente popolato. Sono stati identificati una serie di punti deboli: • Gruppo target: la logica fruitore-consumatore è debole dal momento che i prodotti tendono a essere realizzati a proprio piacimento, come forma di espressione personale, e non sulla base di concreti bisogni dei gruppi target. • Bassa redditività: la produzione non è sistematizzata e la politica dei prezzi è debole. • Approccio dilettantesco: rende talvolta difficile rispettare le scadenze di consegna secondo gli accordi prestabiliti (standardizzazione della qualità). La • convinzione dei consumatori di essere in grado di fabbricare da soli gli oggetti artigianali (il risvolto negativo dell’abilità manuale dei finlandesi). • Il finanziamento allo sviluppo è fortemente orientato al settore tecnologico. • Il potenziale della catena di valore artigianale non è compreso né realizzato interamente (per es. educazione, turismo). • Mancanza di cooperazione.

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Le sfide che caratterizzano l’imprenditoria nel settore dell’artigianato artistico e contemporaneo sono e restano: l’orientamento al cliente, la redditività dell’impresa (organizzare il lavoro, definire i prezzi, trovare i finanziamenti ecc.), scarse abilità imprenditoriali nel settore artigianale e investimenti ridotti rispetto a quelli di cui godono altri settori. Pur essendo stato recentemente collegato al settore creativo e alle sue agende di sviluppo, in Finlandia l’artigianato è considerato, almeno in parte, come antiquato, e soffre per la mancanza di opportunità evidenti del settore dell’artigianato artistico in più ampi contesti (catene di valore dal settore del benessere, all’industria e alla cultura) nonostante il duro e accurato lavoro compiuto dagli esperti del settore nel paese. L’artigianato è una parte integrante del design, è alle radici del design ed è condizione imprescindibile di un design di alto livello. In quanto tale rappresenta una parte essenziale della catena di valore e del network del design. Il centro MUOVA dell’Università di Scienze Applicate di Vaasa, si avvale del design come di uno strumento per accrescere la competitività, soprattutto quella delle PMI, categoria nella quale ricadono


le piccole aziende artigianali. Creatività, innovazione, metodi di design al servizio delle imprese e dell’imprenditorialità sono temi centrali tanto del progetto INNOCRAFTS quanto del MUOVA. Proprio per questo, il VAMK è interessato a trasferire le seguenti buone pratiche: FUSE, Teixidors di Terrassa, CRAFTed, in quanto espressioni di un artigianato improntato alla sinergia tra imprenditorialità e design. Il VAMK ha individuato tutta una serie di pratiche interessanti in previsione di ulteriori sviluppi. Le buone pratiche non sono state ancora trasferite e non sono stati ancora presi accordi bilaterali per il trasferimento; ciò potrebbe accadere durante i prossimi mesi del progetto. La buona pratica FUSE è quella che più di ogni altra appare suscettibile di adozione, dal momento che MUOVA, in passato, ha già implementato diversi progetti incentrati sul binomio design e artigianato. Abbinare FUSE agli altri progetti di apprendimento connessi allo sviluppo multidisciplinare del prodotto come e-CIT (acronimo di e-Craft Idea Tutor www.craftopolis.net), CreaCIT, una piattaforma virtuale di apprendimento per lo sviluppo del prodotto (www.muova.fi/creacit o www.creativemejournal.eu), o CSF (acronimo di Creative Strategic Foresight, www.csf-studymodule.net), permetterà di ampliare il background di informazioni sui metodi di design e l’orientamento al cliente, potenziando l’attività di workshop. Lo scopo è quello di:

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• Trasferire metodi di design e conoscenza alle aziende artigianali, sviluppando e ottenendo maggiori informazioni sugli effetti della cooperazione tra design e artigianato.

• Fornire agli artigiani nuove alternative e idee sullo sviluppo dei prodotti, adottando il punto

di vista di un designer. • Accrescere la competitività delle aziende artigianali. FUSE sarà trasferita in collaborazione con l’ufficio locale (regionale) Österbottens hantverk, forte di


un’approfondita conoscenza artigianale e del contributo di valenti artigiani; dal canto suo, MUOVA fornirà la consulenza di designer ed esperti di marketing. La buona pratica Teixidors di Terrassa fornisce una valida risposta alla problematica sempre più attuale del design sociale. Combinando responsabilità sociale, design e artigianato, esprime un alto valore sociale e, allo stesso tempo, crea lavoro per gli artigiani e gli altri attori sulla catena del valore. La trasferibilità di questa buona pratica richiede più lavoro e collaborazione rispetto a FUSE. Prima di tutto occorre condurre una ricerca sul settore potenziale e avviare un dialogo con i possibili stakeholder che coinvolga tutte le parti in causa e le aziende di settore. Il trasferimento della pratica seguirebbe due fasi distinte: conclusa una prima fase di avviamento, seguirebbe quella più propriamente gestionale. È al vaglio anche l’opzione di realizzare piccoli progetti pilota al fine di raccogliere valide informazioni e casistiche per avviare al meglio l’attività. Anche la buona pratica CRAFTed si configura come pertinente e fattibile. Il VAMK infatti si occupa anche di formazione in ambito artigianale (ambienti virtuali, sviluppo del prodotto, multidisciplinarietà). Anche CRAFTed punta sulla combinazione di design e artigianato. Dal momento che l’educazione artistica è già una materia di studio negli istituti comprensivi finlandesi, questa buona pratica andrebbe a integrare in maniera ottimale il curriculum degli studenti. CRAFTed sarebbe un’ulteriore riprova dell’utilità e della pertinenza dell’artigianato come materia di studio nella formazione scolastica, incoraggiando il Ministero dell’Educazione a mantenere le ore di artigianato nel programma di studi. La Finlandia vanta una “formazione” in design negli istituti comprensivi sotto forma di brevi corsi o di progetti. Il design è fortemente integrato nelle politiche nazionali, come elemento chiave di competitività. Il trasferimento della buona pratica potrebbe servire anche a potenziare la dimensione del design. Nella stessa ottica, potrebbero essere sfruttate anche le esperienze ricavate dal materiale di apprendimento usato nella cornice di progetti di sviluppo multidisciplinare di un prodotto che combini design e artigianato come nel caso di e-CIT (e-Craft idea Tutor www.craftopolis.net). Il concept di CRAFTed può essere mantenuto invariato, ma naturalmente la scelta degli istituti scolastici e degli artigiani influirà sui contenuti. Dal punto di vista legislativo, il progetto avrà un impatto nazionale. Il trasferimento della pratica implicherà il coinvolgimento delle università deputate ad approntare una serie di indicazioni pedagogiche utili nell’insegnamento dell’artigianato (Åbo Akademi a Vaasa e l’Università di Helsinki), e dell’associazione nazionale di artigianato Taito. È probabile, anzi, auspicabile che questo progetto acquisisca continuità. Nel complesso, il progetto INNOCRAFTS ha fornito utili informazioni in materia di misure politiche, multidisciplinarietà, stato delle PMI, innovazione e cooperazione con la società attinenti al settore dell’artigianato artistico. Queste preziose informazioni saranno trasmesse alle iniziative del VAMK e ai suoi stakeholder. Il VAMK è interessato ad approfondire le tematiche del progetto INNOCRAFTS: la necessità di ampliare gli orizzonti a nuovi contesti e a una comprensione più ampia del settore, partendo dalle basi, ma anche di impegnarsi nei progetti dell’UE, inclusi i programmi INTERREG ed Europa creativa. Le priorità saranno l’applicazione di metodi di design, creatività-innovazione e lo sviluppo di PMI anche nel settore dell’artigianato artistico e contemporaneo. Progetti come INNOCRAFTS non si limitano a incentivare le attività dei partner: i risultati possono essere diffusi a livello regionale, amplificandone l’incisività sulle politiche e sullo sviluppo.



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3. Raccomandazioni per la promozione dell’artigianato nell’Unione Europea: visione strategica dei bisogni evidenziati dai partner Innocrafts



3. Raccomandazioni per la promozione dell’artigianato nell’Unione Europea: visione strategica dei bisogni evidenziati dai partner Innocrafts

Design, creatività e innovazione sono temi centrali nei modelli di imprenditorialità del settore dell’artigianato artistico e di alta gamma. Le industrie europee si sono convertite con successo a prodotti creativi e innovativi, caratterizzati da un valore aggiunto accresciuto e da nuovi modelli di business a garanzia di una competitività a lungo termine. La Carta Internazionale dell’Artigianato, firmata e promossa nella cornice del progetto INNOCRAFTS, assieme a piattaforme analoghe nel settore dell’artigianato artistico1 promuovono un impiego più sistematico del design come uno strumento per un’innovazione calibrata sul consumatore e sul mercato. In aggiunta, il progetto ha attirato l’attenzione sulla necessità di incentivare le PMI a svolgere ricerche di mercato e ad avvalersi di mano d’opera qualificata. Tradizionalmente, le PMI nel settore dell’artigianato artistico e contemporaneo denotano una forte concentrazione geografica in cluster. L’esistenza di reti coese di clienti, grossisti e intermediari, talvolta già avvezzi all’utilizzo di Internet, stimolerebbe la diffusione delle nuove tecnologie all’interno del cluster sotto la spinta dell’imitazione, della motivazione e della competizione. Seguono alcune raccomandazioni volte a sfruttare al meglio le potenzialità di crescita del settore artigianale:

3.1. SVILUPPO DEL PRODOTTO E INNOVAZIONE

• Sensibilizzare e promuovere programmi incentrati sul trasferimento di innovazione e di R&S

per le PMI operanti nel settore dell’artigianato artistico e contemporaneo nei college e nelle università.

• Diffondere buone pratiche in materia di innovazione produttiva e design del prodotto. • Incoraggiare la collaborazione tra i centri tecnologici facilitando l’accesso alla ricerca a livello

europeo e rafforzando l’interazione dell’artigianato tradizionale con innovative tecnologie di ricerca.

• Promuovere

la multidisciplinarietà e le attività che coinvolgano più di un’impresa per incentivare il passaggio di innovazione e creatività ad altri settori.

• Promuovere attività trasversali volte a potenziare il settore creativo (con il design, con gli enti di istruzione superiore, con le aziende, ecc.).

• Promuovere

l’acquisizione di ICT per fornire strumenti tecnologici e contribuire alla modernizzazione dei workshop.

1

“European Technology Platform for the Future of Textiles and Clothing” http://www.textile-platform.eu/.

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3.2. ISTRUZIONE, FORMAZIONE E ASSISTENZA TECNICA

• Promuovere la formazione professionale, l’apprendistato e l’educazione all’imprenditorialità

nel settore artigianale nei curricula accademici dalla scuola primaria fino agli studi universitari al fine di garantire il “passaggio di consegne” alle nuove generazioni nel mondo dell’industria per la prossima generazione. Lo sviluppo di programmi formativi con un orientamento pratico dovrebbe essere incentrato sui giovani disoccupati favorendo il trasferimento di conoscenza mediante gli scambi tra studenti, esperti e artigiani europei.

• Condurre

una campagna promozionale mirata a valorizzare l’artigianato e i suoi mestieri per richiamare l’interesse sulla formazione professionale e sull’apprendistato. Promuovere il commercio.

• Facilitare lo scambio e la mobilità degli artigiani all’insegna di un riconoscimento reciproco delle rispettive qualifiche professionali acquisite nei diversi paesi per le singole professioni artigianali (apprendista, operaio qualificato, maestro artigiano) e delle certificazioni che attestano una qualifica (operaio qualificato e maestro artigiano).

• Incoraggiare i contatti del settore dell’artigianato artistico e contemporaneo con le scuole, le università, le accademie d’arte, i centri per l’impiego allo scopo di mettere a punto e di implementare un programma di consulenza e tutoraggio incentrato sull’imprenditorialità, sul design e sul marketing. Organizzare sessioni di orientamento sulla base delle specifiche esigenze degli artigiani (all’insegna di agilità, rapidità ed efficienza) su temi quali business plan, marketing, comunicazione, creatività, fiere e mostre mercato, allestimento della vetrina, presentazione del prodotto, ecc.

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• Implementare strategie di lavoro in squadra per artigiani e designer in sessioni di tutoring a breve e a lungo termine.

• Progettare e implementare campagne pubblicitarie in partenariato con importanti stakeholder,

richiamando l’attenzione dei giovani sulle opportunità di carriera nei settori della moda e del lusso, promuovendo le competenze e le abilità artigianali della tradizione.

Creare un’“Alleanza europea per gli apprendistati” per migliorare la qualità e la disponibilità di apprendistati in tutta l’UE, rilanciando l’apprendimento basato sull’apprendistato e sfatando alcuni pregiudizi.

3.3. ACCESSO AL MERCATO

• La

creazione di un programma specifico di rilancio per il settore dell’artigianato artistico e nell’UE deve necessariamente contemplare la creazione di un marchio commerciale dell’artigianato europeo che includa un’etichetta di qualità per promuovere innovazione e design, migliorare la visibilità e l’identificazione delle attività artigianali regionali in Europa, incoraggiare e ridare slancio al commercio e alla distribuzione e infine abbattere definitivamente il fenomeno del dumping sociale.


• Approntare un sistema di interventi a sostegno delle aziende artigianali per insegnare loro i principi basilari della comunicazione, dell’esportazione e le procedure di accesso ai fondi già stanziati.

• Promuovere

le vendite e il marketing alle fiere, nei mercati e nelle mostre d’artigianato, nei negozi e online per ridurre il numero di intermediari nei canali di distribuzione e per agevolare il contatto diretto tra produttore e consumatore.

• Valutare i diversi provvedimenti di carattere normativo atti a creare un sistema di etichettatura

riconosciuto a livello europeo. Valutare il potenziale impatto delle diverse normative in materia di denominazione d’origine.

• Promuovere

sinergie con il turismo, più in particolare, implementare iniziative volte a valorizzare l’unicità del patrimonio europeo, i mercati di nicchia, i prodotti locali e l’artigianato tipico.

3.4. INQUADRAMENTO ISTITUZIONALE E TUTELA DELL’ARTIGIANATO

• Ottenere una migliore definizione e un inquadramento istituzionale del settore dell’artigianato

artistico e rivedere la normativa amministrativa e fiscale al fine di migliorare l’ambiente imprenditoriale per le imprese del settore ACC a livello europeo, nazionale, regionale e locale. In particolare si evidenzia la necessità di definire una cornice istituzionale a livello comunitario che andrebbe inserita nella definizione più generica di “industria culturale e creativa” usata dalle istituzioni europee.

• Armonizzare

e sincronizzare le leggi sull’artigianato nella cornice legislativa della UE e le normative e legislazioni vigenti a livello nazionale e regionale. Per raggiungere questo obiettivo, è auspicabile una maggiore cooperazione/coalizione tra le autorità regionali e le città.

• Analizzare

il modo in cui i singoli partner si rapportano alle normative vigenti al fine di accrescere le informazioni e la ricerca sul settore artigianale (definizione di artigiani e artigianato, accredito di artigiani e riconoscimento della maestria artigianale, il repertorio delle forme di commercio esistenti, i diversi tipi di imprese artigianali, l’adozione di un marchio ombrello che includa l’etichettatura e la denominazione d’origine, assieme ad altri aspetti).

• Elaborazione di una campagna pubblicitaria che sottolinei l’importanza dell’artigianato come

parte integrante dell’industria creativa e culturale e come una componente dello sviluppo locale sostenibile. La campagna pubblicitaria sui media promuoverà un’immagine moderna dell’artigianato allo scopo di invogliare i giovani a intraprendere una professione artigianale e di diffondere i valori dell’artigianato al fine di incoraggiare il consumo e l’apprezzamento di tali prodotti. La campagna potrebbe culminare nell’istituzione di un evento mirato a presentare il settore dell’artigianato artistico e contemporaneo al grande pubblico (per es. le Giornate europee dei mestieri d’arte).

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• Cercare partenariati con altri settori: moda, architettura, ecologia, turismo, ecc. • Dare

vita a progetti collettivi (formazione, imprenditorialità, vendite e marketing) per contrastare l’isolamento e mostrare gli effettivi benefici di una rete professionale (concreta e virtuale), alla ricerca di un maggiore equilibrio tra i territori (dimensione rurale/urbana).

• Preservare

il patrimonio dei mestieri artigianali a rischio di estinzione documentando i procedimenti lavorativi (video, pubblicazioni) e attivando partenariati con musei e centri di mediazione culturale.

• Rafforzare le misure promozionali per le attività artigianali tramite programmi dell’UE (come Creative Europe e INTERREG) e l’integrazione tra i programmi di finanziamento (per es. tra INTERREG ed FESR o FSE)

• Semplificare la normativa per quegli artigiani che intendono prendere parte a programmi e

progetti europei finanziati dai fondi strutturali della UE destinati alla promozione, istruzione e formazione professionale per artigiani. I programmi hanno e procedure di iscrizione e di approvazione estremamente complesse. I finanziamenti concessi nell’ambito di questi programmi solitamente sono erogati solo dopo la conclusione delle attività, un dato di fatto che scoraggia buona parte dei candidati dal fare domanda per questi finanziamenti, dal momento che si richiede un serio investimento iniziale.

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• L’implementazione di un sistema di previdenza sociale per gli artigiani che sia in grado di proteggere dalla volatilità del volume di vendite e di garantire una fonte di reddito a lungo termine. In alcuni paesi, la scelta di intraprendere un mestiere artigianale può avere come conseguenza la mancanza di una pensione.

3.5. ACCESSO AI FINANZIAMENTI

• Accesso facilitato a prestiti, sovvenzioni e capitale di rischio per le imprese artigianali. • Sviluppare uno strumento finanziario volto a incrementare produttività, innovazione e quindi competitività e visibilità internazionale, costruendo un marchio e una reputazione.

• Sviluppare un sistema di quote di mercato per i prodotti del settore ACC al fine di agevolare il ricambio generazionale nel settore e l’ingresso dei giovani in aziende affermate.

• Semplificare

l’iter burocratico per accedere al sostegno finanziario (sovvenzioni e prestiti agevolati) destinato ai progetto dell’UE.

• Fornire

controgaranzie e altri accordi di condivisione del rischio per regimi di garanzia e garanzie dirette attraverso lo Strumento di garanzia dei prestiti (LGFG).

• Studiare il modo in cui l’attuale LGFG potrebbe essere usato per coprire almeno in parte i

rischi connessi alle esportazioni delle PMI all’interno della UE, tenendo conto della normativa sugli aiuti di stato e di un divario di mercato che potrebbe giustificare un ulteriore sostegno dalla UE.




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4

Conclusioni Rosy Greenlees


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4.

CONCLUSIONI

Rosy Greenlees

Direttore Esecutivo British Crafts Council

4.1. Introduzione Il progetto INNOCRAFTS ha coinvolto partner da tutta Europa con l’obiettivo comune di migliorare l’efficacia delle politiche e degli strumenti regionali a sostegno dell’artigianato. Sono lieta di avere avuto l’opportunità di redigere una valutazione esterna su quella che a tutti gli effetti è stata una grande iniziativa per lo sviluppo di una politica di sviluppo dell’artigianato. Il mio rapporto conclusivo persegue tre obiettivi. Primo, appurare fino a che punto il progetto ha raggiunto i suoi obiettivi; secondo, prendere in esame alcune delle tematiche che emergono da questo progetto; terzo, mettere in luce alcuni aspetti suscettibili di approfondimento, aprendo la strada a future proposte che traggano spunto dalla presente valutazione. I quindici partner del progetto INNOCRAFTS riflettono la ricchezza e la complessità dell’artigianato in Europa. Per la maggior parte si tratta di municipalità come nel caso di Firenze, Riga, Reims, Bistrita e Burgas; poi vi sono enti legati al territorio come il Consigli Nazionale d’Irlanda per l’Artigianato e il Design, l’Associazione Regionale dei Comuni Toscani e l’Associazione Regionale dei Comuni in Bulgaria. I partner di progetto rappresentano paesi entrati a far parte dell’Unione Europea ormai da molto tempo e altri di più recente acquisizione; l’Europa settentrionale e nordoccidentale è forse l’area meno rappresentata mentre alcuni paesi hanno più di un partner. Si riscontra inoltre una grande varietà tra le tipologie e le strutture organizzative: si va dalle università, come nel caso dell’Università di Scienze Applicate di Vaasa, a organizzazioni che riuniscono sotto la loro egida realtà imprenditoriali a carattere commerciale come l’Agenzia di Sviluppo di Budapest e la Camera di Commercio di Barcellona, per arrivare infine a enti pubblici come nei casi di Firenze, Reims, Riga ecc. Alcuni si interessano unicamente di artigianato, come l’Institut National des Métiers d'Art, mentre altri hanno finalità meno specifiche come l’Agenzia per la Riqualificazione del Centro Storico di Vilnius. Il linguaggio usato e le forme di artigianato promosse dai partner spaziano dall’artigianato folcloristico e tradizionale di Riga, Burgas e dell’Andalusia, all’artigianato artistico di Firenze per giungere infine all’artigianato contemporaneo irlandese e alla sinergia di artigianato e design diffusa in Finlandia e a Barcellona. I luoghi che hanno fatto da cornice alle attività del progetto sono siti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, ma anche unità di incubazione creativa e culturale. I beneficiari del progetto sono altrettanto eterogenei: artigiani, professionisti del settore, donne disoccupate e giovani in cerca di lavoro e di riqualificazione.

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La lista dei partner di progetto attesta la multiformità degli interessi coinvolti nello sviluppo del settore artigianale in Europa e, al tempo stesso, ci incoraggia a identificare obiettivi, buone pratiche e definizioni di artigianato condivisibili da tutti i partecipanti.

4.2. Obiettivi del progetto INNOCRAFTS L’obiettivo principale del progetto INNOCRAFTS può essere ricondotto a tre linee guida: 1. Promuovere l’imprenditoria e creare opportunità di business 2. Migliorare le politiche di sviluppo regionali/locali 3. Condividere e scambiare informazioni, buone pratiche ed esempi La realizzazione del progetto ha richiesto grande impegno su più fronti; i resoconti descrivono un gruppo di partner molto attivi e coinvolti. Sulla base di tali rapporti è possibile stabilire fino a che punto il progetto INNOCRAFTS è riuscito a centrare i suoi obiettivi?

Promuovere l’imprenditoria e creare opportunità di business

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Particolare attenzione è stata riservata a quest’area di attività, all’interno della quale i partner hanno condiviso un’ampia gamma di esperienze. Questo è forse scontato, data la predominanza di imprese e di organizzazioni a carattere commerciale. Per esempio, l’Agenzia per lo Sviluppo di Budapest agisce sotto la spinta della competitività. I bisogni degli artigiani in quest’area sono chiaramente delineati – affinare le proprie competenze imprenditoriali, usufruire di reti professionali e accedere ai finanziamenti. I meccanismi da attivare per fare fronte a queste esigenze sono stati oggetto di un esame approfondito. Un’attenzione particolare, a mio parere, va riservata alle aree della crescita e della scalabilità nel settore e dell’accesso ai mercati. Nel pianificare i propri investimenti, è facile che i governi assegnino la priorità ai settori industriali in grande crescita, allettati da buone previsioni di guadagno, rendendo poco agevole alle agenzie locali il compito di perorare la causa dell’artigianato. L’artigianato non è un settore caratterizzato da un esiguo numero di grandi aziende con un alto potenziale di crescita; al contrario è una pletora di piccole imprese e di professionisti isolati che solo unendo le proprie forze hanno il potenziale per crescere. Resta ancora da stabilire quali argomentazioni addurre per sensibilizzare decisori pubblici a questo dato di fatto. Seconda considerazione: a fronte di un discreto potenziale di crescita, gli artigiani sono spesso riluttanti a espandere la propria attività. Preferiscono concentrarsi sugli aspetti più creativi piuttosto che prendere atto dei compiti più ampi connessi a un’attività imprenditoriale. Questo fattore, unito alla riluttanza ad assumere del personale, può ostacolare la crescita. L’accesso ai mercati è un altro fattore chiave per un business di successo. Molte pratiche si appoggiano a mercati locali, pur se caratterizzati da una forte componente turistica. Per cogliere l’opportunità di commerciare a livello internazionale, è necessario correre dei rischi: conformare i prodotti a un mercato globale può tradursi in una perdita di identità, oppure l’eccessivo investimento di tempo e


risorse richiesto per sviluppare un nuovo mercato rende l’operazione inattuabile. Esiste una contraddizione in termini nell’espansione di un’attività imprenditoriale a carattere artigianale? Queste imprese sono piccole per definizione? Come possiamo convincere i decisori pubblici a riconoscere il loro valore? È chiaro che i modelli e i servizi imprenditoriali sono più complessi se considerati in un contesto europeo. Per esempio, dei modelli considerati trasferibili solo due fornivano una consulenza imprenditoriale continuativa; gli altri tre concedevano il sostegno finanziario e l’accesso a un determinato spazio di lavoro in uno specifico luogo e momento. Taito e la Confederazione Nazionale dei Mestieri d’Arte e dei Servizi della Regione Champagne-Ardenne hanno posto l’accento sulla formazione e sulla crescita professionale mentre in altri modelli, per esempio nel caso del Bando Oltrarno, il sostegno era finalizzato all’accesso a risorse fisiche o finanziarie. Per concludere, sarebbe interessante valutare le aspettative di vita delle imprese artigianali. In Gran Bretagna, i dati riguardanti la creazione e la chiusura delle imprese artigianali sono favorevoli rispetto ad altri settori imprenditoriali. E in ambito europeo? Questi dati sono reperibili? Sono utili per capire i bisogni dell’artigianato?

Migliorare l’efficacia delle politiche di sviluppo regionali/locali Il progetto si è posto l’ambizioso obiettivo di rafforzare la capacità istituzionale dei partner. La domanda è: come possono piani implementati a livello locale favorire la cooperazione tanto a livello orizzontale, con le autorità locali, che a livello verticale, passando dalla dimensione locale a quella europea? Vi sono alcuni utili punti di riferimento nella valutazione di come questo possa funzionare nel sostegno dell’innovazione nell’artigianato. Comunque sia, questo obiettivo è tra i più difficili da valutare entro i termini di durata del progetto. Migliorare le politiche di sviluppo regionali e locali è un obiettivo a lungo termine e l’efficacia del lavoro svolto finora potrebbe non essere evidente nell’immediato. Ovviamente la maggior parte dei partner hanno identificato altri modelli di buone pratiche che desiderano approfondire. La prima domanda è: questi modelli sono stati effettivamente adottati? In caso affermativo, questi modelli si sono dimostrati pertinenti, la loro applicazione ha sortito i risultati sperati? Quali sono i criteri in ragione dei quali un’esperienza può essere giudicata positivamente? Si tratta di criteri condivisibili? Inoltre, è sufficiente adottare un modello? Quali sono gli approcci strategici che possono integrare i principi di questi modelli nell’attività politica? Mentre i partner possono offrire molto di se stessi quali misure strategiche o politiche vogliono dagli altri partner? Per esempio, la Camera dell'Industria e del Commercio della Slovacchia si è adoperata affinché la pressione fiscale sugli artigiani fosse ridotta. Un insieme più dettagliato di linee guida volto a migliorare l’efficacia delle politiche di sviluppo locali e regionali emerso dal progetto potrebbe rappresentare un significativo passo avanti.

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Condividere le buone pratiche L’ampia gamma di buone pratiche portate a esempio restituisce un ritratto affascinante dell’artigianato e dello sviluppo di piccole attività imprenditoriali in Europa. Tutti i partner di progetto hanno condiviso esempi dei modelli a cui si sono ispirati e la maggior parte di loro ha espresso una preferenza per altri modelli che avrebbero intenzione di approfondire ed eventualmente adottare in futuro. Una rapida analisi dei modelli prescelti mostra che l’iniziativa del Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design, FUSE, che affianca artigiani e designer, ha ottenuto la preferenza di metà dei partner e che il progetto educativo Crafted, sempre del Consiglio Nazionale d'Irlanda per l'Artigianato e il Design, ha conquistato il secondo posto a pari merito con il progetto Vecchio Conventino di Firenze. Senza alcun dubbio, migliorare le proprie competenze in materia di design e tramandare il saper fare artigianale alle nuove generazioni sono esigenze avvertite con una certa urgenza da alcuni se non da tutti i partner. Ciò probabilmente riflette il fatto che fosse molto rappresentato l’artigianato tradizionale: in questo settore è particolarmente sentito il rischio di perdere le competenze tradizionali, mentre le abilità nel campo del design non sono necessariamente implicite.

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La valutazione raccoglie la sfida dell’identificare modelli trasferibili; il segreto di un trasferimento di esperienza efficace sembra risiedere nell’individuazione del principio trainante. Alcuni modelli si discostano dalle linee guida del progetto: sarebbe utile valutare con maggiore precisioni i criteri condivisi. Ciò avrebbe aiutato a capire perché certi modelli hanno riscosso tanto successo e quale sia il principio ispiratore trasferibile ad altre realtà.

4.3. Problematiche emergenti I partner di progetto hanno approfondito una serie di problematiche. I rapporti di valutazione li trattano in maniera esauriente. A mio parere vi sono però altre problematiche rimaste in secondo piano che andrebbero affrontate in questa sede.

Trasferimento di competenze Come già ricordato, i progetti Crafted e Vecchio Conventino hanno riscosso grande interesse tra i partner, il che dimostra quanto sia avvertita la necessità di garantire una continuità alle competenze artigianali, favorendo il ricambio generazionale tra gli artigiani e gli estimatori del settore. Esistono diversi approcci per affrontare il problema. Il primo approccio pone l’accento sul passaggio di consegne alle nuove generazioni. In parte, si tratta di una problematica culturale più vasta: l’importanza di mantenere in vita il patrimonio intangibile di una nazione, quelle tradizioni che ne consolidano l’identità. Firenze, Riga e Bratislava portano avanti programmi nei quali i giovani sono formati e avviati ai mestieri artigianali della tradizione. Il secondo approccio consiste nel coltivare la creatività e la manualità e nell’ instillare l’amore


e la passione per l’artigianato nei giovanissimi. Questa strategia più ampia mira a diffondere la passione per l’artigianato, oltre che a creare nuovi professionisti. Il progetto Crafted riflette questa ambizione proprio come quello del comune di Burgas che, avendo dato vita a un’organizzazione giovanile, promuove nuovi approcci e l’innovazione in ambito artigianale. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica a una più ampia comprensione e apprezzamento della maestria artigianale: ciò consentirà di creare un contesto operativo favorevole al mantenimento di certe tradizioni mediante il finanziamento e il sostegno.

L’artigianato come leva culturale e sociale L’artigianato può avere un considerevole impatto culturale e sociale e agire come fattore trainante di valore economico. A livello culturale, l’artigianato esprime un più ampio apprezzamento e dimostrazione di società civile. Il suo valore è intrinseco. Le strutture in cui si esplica sono musei e gallerie, festival e centri per la tutela del patrimonio. Per esempio, a Riga, il motore trainante dell’iniziativa è stato il desiderio di dare vita a nuove generazioni di artigiani, tutelando questo patrimonio, ma il valore commerciale dell’iniziativa risiede nel turismo che, a sua volta, sostiene le attività imprenditoriali degli artigiani. In maniera analoga, i progetti caratterizzati da una forte valenza sociale mirano a creare occupazione per determinati gruppi target. L’occupazione sostenibile è un imperativo e l’artigianato è lo strumento che permette di ottenere questo risultato. Viceversa, questo modello sostiene anche le tradizioni e il saper fare artigianale. La Fondazione El Legado Andalusí ha messo a frutto il patrimonio della regione con l’obiettivo di creare posti di lavoro e di favorire lo sviluppo a livello locale e rurale soprattutto tra le donne e i giovani. Nel caso di Teixidors de Terrassa, le persone con difficoltà di apprendimento traggono beneficio dall’occupazione e dall’affinamento di spiccate abilità manuali. Questa strategia di sostegno all’artigianato è molto diversa dal fornire sostegno imprenditoriale ai professionisti o agli artigiani, quando cioè il principio ispiratore è più economico. In quali casi questi modelli di ispirazione sociale che creano posti di lavoro, possono essere inseriti in una strategia più ampia per promuovere l’imprenditoria?

Designer versus artigiano La valutazione del progetto ha permesso di identificare una tematica molto sentita: la necessità di migliorare le competenze degli artigiani che operano nel settore tradizionale in materia di design. Quanto a creatività e a senso estetico, l’artigiano opportunamente formato non ha nulla da invidiare a un designer. È doveroso rimarcare inoltre che la relazione tra designer e artigiano dev’essere improntata alla massima parità e reciprocità. Il bagaglio di esperienze e competenze degli artigiani può rivelarsi prezioso per i designer e i mercati. L’enorme potenziale nell’artigianato può essere sfruttato in altri settori. L’artigianato è portatore di valore aggiunto nella moda, nel design e nell’architettura; promuovere il lavoro degli artigiani può rappresentare un’importante spinta all’innovazione. Gli incubatori di imprese sviluppati

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in Lituania, che promuovono l’artigianato come parte integrante dell’industria creativa, forniscono il potenziale per tale scambio. Sarebbe interessante studiare un modo per favorire lo scambio di idee e di competenze nel campo del design tra gli artigiani. I professionisti più affermati potrebbero sostenere e svolgere il ruolo di mentori nei confronti dei loro colleghi. Le reti professionali di cui si è discusso in fase di valutazione potrebbero favorire questo processo?

Valorizzazione del territorio L’artigianato contribuisce sensibilmente alla valorizzazione del territorio, sia che si tratti di siti d’importanza storica legati a una pratica manifatturiera oppure di aree che necessitano di riqualificazione. Città come Riga e Reims hanno sperimentato la formula del centro artigianale: un edificio fisico o un polo che, oltre a ospitare attività culturali di sicuro richiamo turistico, porta prestigio e sostegno alle imprese artigianali. Nel Centro Internazionale di Arte Vetraia Meisenthal, una forte tradizione artigianale è funzionale al progetto: l’arte vetraia contemporanea reinterpreta e vivifica il suo retaggio storico.

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A volte, è lo stesso prodotto artigianale a parlare di un luogo specifico. Empremtes de Catalunya crea lavoro in un’area in cui la produzione artigianale vanta una tradizione storica. A Troyan, la Mostra nazionale d’arte e artigianato è diventata la principale attrazione turistica della regione promuovendo l’artigianato locale nella cornice di una grande festività religiosa. Per concludere, l’imprenditoria artigiana è fonte di riqualificazione urbana. Nella centro storico di Vilnius la promozione dell’artigianato tradizionale contribuisce alla valorizzazione della fisionomia storica e urbana. Anche la città di Colle Val d’Elsa ha rilanciato il proprio patrimonio urbano proponendosi come “capitale del cristallo”.

4.4.

Aree suscettibili di approfondimento

La tecnologia digitale fa ormai parte delle nostre vite ed è ampiamente usata dagli artigiani. La promozione dell’attività artigianale coniugata alla presenza fisica in un territorio con accesso digitale al mercato globale presenta un potenziale enorme per il settore. Ciò potrebbe essere un importante presupposto per lo sviluppo di mercati internazionali. In corso di progetto sono emerse le criticità di un approccio ai mercati internazionali che richiede onerosi investimenti in termini di tempo e risorse. Non è facile valutare l’impatto di tali progetti, in quanto creare una base di clienti richiede tempo. Il ricorso alla tecnologia digitale su diverse piattaforme virtuali – social media, blog, siti internet, ecc. – per promuovere e accrescere il prestigio del proprio lavoro ha un potenziale ancora tutto da esplorare in un prossimo futuro. Allo stesso modo, la tecnologia digitale può essere uno strumento fondamentale per creare una rete professionale tra gli artigiani e per condividere sapere e conoscenza a livello informale ma anche in un contesto più formale e strutturato: si pensi ai progetti di formazione e consulenza imprenditoriale online ideati da Taito e a quelli avviati a Barcellona. Una valutazione delle esigenze degli artigiani sul fronte della tecnologia digitale, del marketing e del branding potrebbe servire ad ampliare il mercato per i loro prodotti.


Formazione Quello della formazione è un tema di importanza cruciale: se il saper fare artigiano non viene tramandato alle nuove generazioni, l’artigianato non ha futuro. Alcuni partner di progetto dedicano molta attenzione alla formazione e all’apprendistato. La questione merita di essere approfondita: come sviluppare un apprendistato che risponda alle esigenze degli artigiani nel ventunesimo secolo e come ciò può aiutare la piccola imprenditoria e le micro imprese? Quale formazione occorre ai nostri artigiani? Di che tipo di educazione abbiamo bisogno per i nostri artigiani? Come viene insegnato e come dovrebbe essere insegnato l’artigianato nelle nostre scuole? Questi sono solo alcuni dei quesiti fondamentali identificati durante la valutazione. Questi sono degli questioni importanti che non potevano essere approfondite nell’arco del progetto, ma sono quelle che hanno bisogno di una risposta per il futuro dell’artigianato.

Dati di settore E’ stata osservata una grande diversità fra i partner relativamente alla raccolta di informazioni e di dati aggiornati sul settore artigianale. Per alcuni questa raccolta si è rivelata problematica. Le dimensioni delle imprese, il gran numero di strutture coinvolte – come dimostrato da questo progetto – portano a una frammentazione del settore artigianale che non aiuta la raccolta dei dati. Alcuni partner hanno chiaramente una preparazione molto solida nella raccolta dei dati, nella conoscenza e nell’analisi del settore. Per esempio, l’Istituto Nazionale dei Mestieri d’Arte ha condotto uno studio molto dettagliato sui mestieri artigianali della Francia e il Comune di Bistrita ha avvertito il bisogno di creare un database come risultato della propria partecipazione al progetto INNOCRAFTS. Ovviamente è ammissibile che un tale compito non rientri nelle competenze o nelle risorse di un partner. Comunque darebbe un quadro utile e importante per capire ciò che sta accadendo al settore dell’artigianato e rappresenterebbe una valida base di rilevamento per misurare l’impatto delle politiche e delle strategie messe in atto dalle agenzie di sviluppo locali e regionali. Ritengo che queste informazioni basilari siano cruciali per ogni paese al fine di comprendere il settore artigianale e di promuoverne il sostegno. Il network che si è creato grazie al progetto INNOCRAFTS è una buona piattaforma per il trasferimento di conoscenze – la condivisione di dati e strumenti – per condurre una ricerca in quest’area.

4.5. Conclusioni L’energia e la multiformità delle attività che compongono la fisionomia del progetto INNOCRAFTS è la prova di un esito molto positivo. Lavorare con partner così diversi avrebbe potuto rappresentare un ostacolo insormontabile. È inevitabile che alcuni enti abbiano beneficiato più di altri dai programmi. Certo non è semplice identificare modelli trasferibili e principi ispiratori comuni che possano assistere nella creazione di valide politiche di sviluppo a livello locale e regionale. Comunque, i temi trattati nell’arco del progetto INNOCRAFTS sono centrali per il successo del settore artigianale. Ogni partner può trarre preziosi spunti di buona pratica e materiale dal progetto. Per ogni partner si prospetta la sfida di fare tesoro dell’esperienza e delle conoscenze acquisite per garantire un futuro a un settore artigianale più che mai vivo e sostenibile. Mi congratulo con tutti i partecipanti per il successo del progetto INNOCRAFTS e auguro loro di riuscire a mettere a frutto in maniera ottimale gli insegnamenti tratti dal progetto.

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NOTA LEGALE Né la Commissione Europea né qualsiasi persona che agisce per conto della Commissione Europea è responsabile dell’utilizzo che potrebbe essere fatto dell’informazione contenuta in questa pubblicazione. Le informazioni fornite non riflettono necessariamente la posizione ufficiale della Commissione Europea. A questo riguardo, si fa presente che le informazioni fornite sono considerate di natura preliminare e che gli utilizzatori dovrebbero contattare le autorità competenti e le altre organizzazioni pubbliche o private per ottenere informazioni più dettagliate o per notizie riguardanti particolari azioni

CREDITI Testi a cura del Comune di Firenze e dei partners del Progetto Innocrafts Elaborazione grafica e fotografie a cura di ANCI Toscana Visual design a cura di Marcello Bucci, Osman Bucci, Sandro Bartoletti Traduzioni a cura di NTL – Il Nuovo Traduttore Letterario - Firenze



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