Tesina di maturità "Inconscio e messaggi subliminali" (2016/2017)

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INCONSCIO e messaggi subliminali IIS di Valle Sabbia “G. Perlasca� sede di Vobarno Via Sottostrada, 25079 Vobarno (BS) Italia Tel. 0365 597872 Indirizzo Grafica e Comunicazione Anno scolastico 2016/2017 Classe 5AG andreacomini1997@gmail.com Cell. 3404643537


I N DIC E 4 6 10 14 16 18 20 22 23

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INTRODUZIONE Inconscio e messaggi subliminali, cosa sono? PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE La nascità e i vari tipi LABORATORI TECNICI Storia del cinema e le tecniche di ripresa STORIA E CITTADINANZA La propaganda fascista ITALIANO Italo Svevo e l’influenza di Freud INGLESE Controversial ads ORGANIZZAZIONE Aziende grafiche e classificazione stampati TECNOLOGIE Le fasi della pre-stampa SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA Link e libri


PREFAZIONE In questa tesina ho voluto affrontare il tema dei “messaggi subliminali e dell’incosncio”, perché fin da piccolo una delle mie più grandi passioni è stata la curiosità; cercare dei lati nascosti dietro ogni cosa e andare a fondo, scovando e imparando nuove cose. A questo argomento infatti, fanno riferimento numerosi articoli e notizie interessanti, pasando dal fascismo di Mussolini e arrivando all’influenza freudiana da parte di Svevo. Il periodo di massimo splendore però, arriva ai

nostri tempi, dove la pubblicità si inserisce quasi totalmente nella nostra vita quotidiana. Ovunque noi andiamo siamo costantemente influenzati dai mass media e spinti di conseguenza ad assumere determinati comportamenti anche senza il consenso del nostro conscio. Queste tecniche hanno un potenziale enorme, ma possono anche considerarsi un’arma a doppio taglio, poichè i messaggi che ci arrivano possono avere anche un fine negativo.

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INTRODUZIONE Che cosa sono i messaggi subliminali? Il termine subliminale deriva da "sub limen" (sotto il limite), e nasce dal bisogno di attirare l'attenzione ad un livello ancora più profondo della mente: l’incosncio. Questo termine viene usato per fare riferimento all'opera di Freud e per indicare tutto ciò che è nascosto o non accessibile dalla coscienza. Il messaggio subliminale, infatti, opera con stimoli troppo veloci e impercettibili che la coscienza non riesce a decodificare.

Figura (1) Persuasione televisiva

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I messaggi subliminali nella pubblicità moderna: Secondo la definizione più comune, la pubblicità è la propaganda svolta da un azienda per attirare l’attenzione del pubblico sul proprio prodotto al fine di incrementare le vendite. L’azienda per raggiungere questo obbiettivo deve divulgare un messaggio che abbia dunque un impatto con il pubblico, così da catturarlo. Per essere efficacie, il messaggio deve far leva

sulla razionalità dell’individuo, mettendo in risalto i vantaggi e l’efficienza del prodotto, e sull’emotività, colpendo appunto emotivamente e sentimentalmente il soggetto. Ma a volte ciò non basta più e il messaggio deve attecchire più in profondità, in una parte remota della nostra mente, l’inconscio, ovvero quel livello della psiche che non possiamo controllare, in cui si originano istinti e impulsi.


Figura (2) Rappresentazione di oscurità e smarrimento

Da qui nascono messaggi di propaganda contenenti elementi che possono “inconsciamente” richiamare l’attenzione. Essi possono andare dalla determinata scelta di un colore, piuttosto che l’uso di particolari oggetti. Quando però, tali elementi risultano essere troppo “deboli” per essere percepiti dall’inconscio, succede che questi stimoli vengono recepiti ugualmente ma ad un livello ancora più inferiore, il subconscio. Queste informazioni percepite, possono essere immagini (messaggi visivi) o suoni (messaggi sonori). Si può dire quindi che molte aziende, per andare oltre, e creare un collegamento diretto tra propaganda e percezione,

hanno pensato a possibili messaggi subliminali da utilizzare, per convincere i consumatori ad acquistare. Con il termine messaggio subliminale si indica perciò un immagine o suono che fa scattare il processo di percezione subliminale, ovvero il fenomeno secondo il quale stimoli non avvertibili perché troppo deboli, troppo confusi, o perché troppo rapidi, possono tuttavia influenzare il comportamento di un individuo.

Dove e come agiscono? La teoria del subliminale sostiene che il cervello sia diviso in due emisferi: a sinistra vi è una mente conscia, che si occupa di tutte le funzioni dei cinque sensi, a destra vi è una mente inconscia, che invece si occupa delle emozioni e delle impressioni. Il subliminale gioca proprio su quest’ultima, poiché è attratta da tutto ciò che riesce a sorprenderla, sia positivamente che negativamente.

Il termine “subliminale” deriva dal latino “sub - limen”, ovvero “sotto il limite”

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PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE Messaggi subliminali nella pubblicità La nascita dei messaggi subliminali Uscita vincitrice dalla guerra, l’America stava attraversando un periodo pieno di benessere e innovazioni, che però portò una sovrapproduzione e quindi un fallimento di molte campagne pubblicitarie. Ciò spinse i pubblicitari a servirsi di psicologi per poter studiare i clienti. In questi anni, infatti emerse la figura di James Vicary, che per primo sperimentò un messaggio subliminale durante la proiezione di un film, in un cinema del New Jersey. Ad altissima velocità, inserì tra un fotogramma e l’altro, le scritte “Bevi Cocacola” e “Fame? Mangia i popcorn”. Dopo sei settimane le vendite di Coca Cola aumen-

tarono del 18% mentre quelle dei pop corn addirittura del 57,5% dando inizio alla vera pubblicità subliminale. Negli anni sessanta il Dr. Becker collaudò uno strumento capace di proiettare immagini a frequenze altissime: il tachistoscopio. Questo dispositivo venne però utilizzato per scopi sociali: la frase “Guida con prudenza” venne trasmessa durante gli usuali programmi della giornata, ma non diede i risultati sperati. I governi dei Paesi di tutto il mondo cominciarono a proteggere il loro popolo da queste “ violazioni della mente”, e i messaggi subliminali subirono una battuta d’arresto fino agli anni settanta.

Figura (3) Frame primo messaggio ubliminale

Figura (4) James Vicary

Figura (5) Primo tachistoscopio

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The little black box Il tachistoscopio del Dr. Becker venne perfezionato, dando vita alla piccola scatola nera, che venne impiegata in 37 supermercati degli Stati Uniti, per trasmettere messaggi tipo “Sii

onesto: non rubare. Sono onesto: non ruberò”. In nove mesi si registrò una diminuzione dei furti del 36%. Dieci anni dopo, la Stimutech progettò l’Expando Vision, unendo così i messaggi subliminali al computer.

Figura (6) Annuncio pubblicitario delle piccola scatola nera

Messaggi subliminali a scopo promozionale Un esempio evidentissimo è attribuito alla famosa Marilyn Monroe, che apparve in primo piano sul calendario della Pirelli. Apparentemente non si nota nulla di anomalo, ma se affettuiamo un ingrandimento sul suo celebre neo della guancia sinistra, possiamo scorgere che non si tratta del suo famoso tirabaci, ma è il logo della casa automobilistica Mercedes.

Questo nuovo strumento era capace di trasmettere messaggi subliminali che aumentavano l’autostima della persona che si sottoponeva al trattamento, ricordandole di essere simpatica, di successo, che la famiglia le voleva bene ecc. Questa tecnica veniva utilizzata per perdere peso, smettere di fumare, guadagnare di più e obiettivi simili.

Figura (7) Dr. Hall Becker

Figura (8) Marilyn Monroe nel calendario della pirelli

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Messaggi subliminal nei loghi più famosi Diversi sono i parametri con cui è possibile valutare la progettazione di un buon logo. Indubbiamente la leggibilità e la rappresentatività del brand rappresentano due caratteristiche imprescindibili per qua-

lunque logo aziendale. Tuttavia dal punto di vista comunicativo esistono diversi stratagemmi grafici che permettono di nascondere determinati “messaggi” in grado di influenzare in maniera rilevante la percezione del simbolo grafico da parte del potenziale cliente. Non è solo

una questione di chiarezza oppure di riconoscibilità, dietro a queste grandi aziende, che dedicano molti soldi ed estrema attenzione all’argomento, ci sono anche abilità artistiche e pubblicitarie di notevole livello professionale. Ecco alcuni esempi:

Tutti sappiamo che con un semplice ordine su Amazon possiamo ricevere in 24 ore qualsiasi tipo di prodotto. Ebbene, la freccia nel logo del colosso delle vendite suggerisce proprio questo: sul sito è possibile acquistare di tutto, dalla A alla Z.

Quello di FedEx è uno degli esempi più famosi, niente di complicato però, infatti è soltanto una freccia generata dallo stesso font, visibile tra la “e” la “x”, e simbolo naturalmente di movimento ed efficienza della stessa azienda.

Toblerone, azienda famosissima soprattutto per i torroni, ha sede a Berna, notoriamente definita “The City Of Bears”. L’omaggio nascosto alla capitale svizzera si riscopre nella sagoma dell’orso, abilmente incorporato nelle linee della montagna.

We wish you a scary Halloween!

Everybody wants to be a hero!

Figura (9) Annuncio pubblicitraio pepsi-Coca cola

Anche nelle pubblicità Ebbene si, il mondo dei messaggi subliminari non è legato solamente al cinema o ai loghi, ma si ricollega anche negli annunci pubblicitari. Questo esempio non è molto subli-

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minale, ma è molto chiaro il messaggio che le due aziende vogliono trasmettere. Un’unica immagine per due messaggi completamente opposti. Nella prima immagine Pepsi vuole far passare il messaggio secon-

do cui la gente si spaventerebbe di una lattina mascherata da Coca Cola. Nella seconda invece Coca Cola approfitta della stessa immagine e trasmette il messaggio secondo cui, con Coca Cola tutti sono eroi.


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LABORATORI TECNICI Storia del cinema e tecniche di ripresa La nascita Il cinema nacque ufficialmente con la proiezione pubblica a pagamento di alcuni brevi filmati, nel seminterrato del “Gran Caffè” a parigi il 28 dicembre 1895. L’ingresso costava 1 Franco, il primo giorno ne furono incassati 35, ma già tre settimane più tardi, si arrivò a 2000 Franchi al giorno. Durante il primo spettacolo furono rappresentate diverse scene cinematografiche tra cui “l’arrivo del treno” che spaventò gli spettatori a tal punto da farli scappare dalla sala. FInalmente la comunicazione si avvaleva della rappresentazione del movimento, anche se inizialmente la pellicola era in bianco e nero e il cinema muto, ma si trattava comunque di un nuovo potente mezzo di comunicazione, capace di dar vita ad un proprio linguaggio indipendente.

Figura (10) “l’arrivo del treno”

Figura (11) Macchina cinematografica

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Cinema e pubblicità Il buio della sala cinematografica, le immagini di grandi dimensioni e il suono dolby surround creano una situazione tale da avvolgere completamente lo spettatore. Questo coinvolgimento lo porta a sentirsi totalmente assorbito dalle vicende raccontate dal film, facendogli dimenticare per alcune ore i problemi e la realtà circostante. La pubblicità cinematografica è caratterizzata da due aspetti contrastanti: da una parte trae giovamento dalla ricchezza di linguaggi utilizzati, ma dall’al-

Figura (13) Steadycam


tra infastidisce lo spettatore. Il pubblico in sala generalmente manifesta un certo interesse per i “trailers”, ovvero la promozione dei film previsti per la stagione, ma spesso rimane infastidito dagli spot simili a quelli televisivi, generalmente con durata superiore e meno tagli in fase di montaggio. A differenza della TV, però non è possibile fare zapping e allo spettatore non rimane altro che “sopportarli” aspettando con pazienza che inizi finalmente il film. Figura integrante di questo settore è il media planner, che deve considerare le caratteristiche del pubblico in sala e valutare la corrispondenza con il target a cui è destinata la comunicazione pubblicitaria.

Figura (12) Camera a mano

Tecniche di ripresa Il montaggio in genere è ellittico, cioè prevede una serie di tagli nella narrazione, che permettono di saltare tutto ciò che non è funzionale al racconto. In questo modo si ottiene una contrazione del tempo e si mantiene viva la partecipazione dello spettatore. Esistono diverse tipologie di riprese: La camera a mano: La camera a mano è spesso la tecnica utilizzata per girare i reporta-

ge, oppure le scene d’azione, o comunque tutte quelle sequenze che devono essere più immersive. Negli ultimi anni si è consolidata la prassi di girare direttamente l’intero film (solitamente di genere horror) con l’espediente del mockumentary (ovvero del falso documentario rinvenuto per caso), di conseguenza la pellicola viene apparentemente girata con telecamere amatoriali per dare l’impressione di maggior realismo. La steadycam: La sorella “in bolla” della camera a mano: la steadicam è una macchina da presa sorretta da un’apposita imbracatura che permette di far muovere l’operatore liberamente (può addirittura correre) senza che la ripresa subisca le vibrazioni date dal movimento. Il piano sequenza: Si tratta di una tecnica di ripresa che prevede di registrare tutta la scena attraverso un’unica inquadratura. Per realizzarla è quindi fondamentale il coordinamento dei movimenti della macchina con i movimenti degli attori. 11


Figura (14) Piano sequenza

La carrellata: La carrellata è stato uno dei primi movimenti di macchina, quando ancora il cinema era costituito da inquadrature fisse e da film realizzati “a quadri”, ovvero da molteplici inquadrature fisse giustapposte in fase di montaggio. Si tratta sostanzialmente di montare la macchina sopra un carrello che si muove grazie a binari,

assicurando l’avvicinamento o l’allontanamento da un determinato punto. In particolare la carrellata in avanti può servire per avvicinarsi a un dettaglio, per dargli rilevanza, oppure semplicemente per se-

guire il movimento di un attore mentre cammina.

scavalcamenti di campo senza far conto del raccordo di posizione. L’uso del falso raccordo, ponendo in sequenza inquadrature simili che presentano una leggera modifica del piano dell’angolazione, creando così la sensazioni di un salto tra le

Il montaggio continuo Si tratta dello stile che ha caratterizzato il cinema di Hollywood fino agli anni Sessanta del Novecento ed il risultato è una narrazione estremamente scorrevole, basata sulla sequenza logica delle vicende. Questo tipo di montaggio permette allo spettatore di immedesimarsi nelle vicende degli stessi personaggi e proiettandosi nella storia narrata. due inquadrature. La creazione di discontinuità temporale (non in ordine cronologico), con l’uso di flashback o flashforward ed infine la ripetizione delle sequenze di un gesto o di un’azione del personaggio, che porta ad una dilatazione del tempo.

Figura (16) Montaggio video

Il montaggio discontinuo Al contrario del montaggio classico, con il montaggio discontinuo non vengono rispettate le regole della continuità. Questa tecnica prevede diverse soluzioni: La violazione dello spazio di 180°, operando liberi

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Figura (15) Carrellata


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STORIA E CITTADINANZA La propaganda fascista

Abbiamo dunque visto come il messaggio subliminale, abbia lo scopo di manipolare la mente dell’individuo per modificarne o cambiarne un comportamento. Ma funzionava così anche nel passato? Fascismo e propaganda: Manipolare il comportamento, le idee e le convinzioni, soprattutto delle masse, è sempre stato alla base delle principali dittature, è infatti risaputo come sin dal passato le idee abbiano avuto la forza di trascinare intere folle. Ne è un esempio la dittatura fascista. Ma com’è stato possibile per Mussolini imporre le proprie idee nascondendo tutto ciò che poteva essere dannoso dal punto di vista dell’opinione pubblica? Ma soprattutto, i mass media possono addirittura incidere sulle emozioni, convinzioni, idee di milioni di persone? A quest’ultima domanda aveva già risposto Gustave Le Bon, il quale,

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Figura (17) Benito Mussolini

studioso della “Psicologia delle masse”, diceva: “Conoscere l’arte di impressionare l’immagine delle folle vuol dire conoscere l’arte del governare”. Ed è proprio quello che il Fascismo è riuscito a fare grazie a un’intensa e mirata propaganda. Essi sono riusciti a comprendere il potenziale propagandistico del mass media come strumento di divulgazione e indottrinamento delle masse. Sono infatti noti i numerosi annunci del Duce al popolo, tramite radio, cinema, cinegiornali, stampa, manifesti e poster con slogan come “Credere, Obbedire, Combattere!” o “Boia chi molla!” o ancora “Vincere e vinceremo!”. In questi annunci Mussolini lodava la nazione, le virtù della stirpe, la memoria degli eroi, e faceva sognare il Popolo italiano

promettendo un Paese giovane, efficiente, forte e lavoratore. La propaganda fascista, inoltre, acquisiva consensi anche perché indirizzata a tutto il popolo, contadini compresi, i quali non essendo mai stati presi in considerazione prima d’ora, vedevano inizialmente di buon occhio il nuovo governo.


L’importanza della stampa Mussolini acquistò le maggiori testate giornalistiche per divulgare il suo pensiero, le immagini del Duce e dei principali collaboratori comparivano quasi tutti i giorni, accompagnate dalle “opere”, dalle “realizzazioni” del Regime e da illustrazioni che esaltavano la nuova Italia militare ed economica. Per eliminare invece tutti quegli articoli dannosi al fascismo venne sostituito all’Ufficio Stampa, il Ministero della Cultura Popolare che appunto controllava i documenti che dovevano essere stampati. Inoltre per l’indottrinamento dei ragazzi venivano fatte pubblicazioni specifiche in cui si divulgava l’ideologia fascista come ad esempio “Superiorità dei bianchi verso i neri”.

Figura (18) “La cinematografia è l’arma più forte”

Cinema e radio Appena salito al potere dichiarò: “La cinematografia è l’arma più forte”. Infatti il cinema permise di raggiungere più persone, superando le barriere dell’analfabetismo. Inoltre l’invenzione del sonoro diede maggior senso a scene, fino a quel momento banali, istruendo, commuovendo e affascinando il pubblico con l’utilizzo contemporaneo di immagini e parole. Nei cinema prima di ogni spettacolo, venivano obbligatoriamente riprodotti filmati di gesta e imprese del Regime, inoltre venne istituito il LUCE (Unione Cinematografia Educativa) che trasmetteva documentari

Figura (19) Facciata di Palazzo Braschi, sede nazionale del PNF durante la campagna per il plebiscito

esaltanti, il primato della civiltà italiana, lo spirito nazionale, la dedizione alla patria e tutte le nostre vittorie militari. Cinecittà divenne il centro della divulgazione e, siccome le sale cinematografiche non erano sufficienti, venne creato il “Cinemobile”, un furgone dotato di proiettore che trasmetteva pellicole delle piazze più sperdute. Inizialmente la radio non veniva utilizzata essendo molto costosa e soprattutto poco diffusa, infatti Mussolini preferiva comparire di persona durante i suoi discorsi. Soltanto nel 1930 la radio decollò permettendo la radiodiffusione dei discorsi del Duce in tutta Italia, sia nelle case che nelle scuole, officine e piazze attraverso altoparlanti. Anche la propaganda radiofonica era controllata da una commissione che decideva cosa pubblicare e cosa censurare. Cosi come la stampa, anche la radio aveva programmi radiofonici creati appositamente per l’indottrinamento dei ragazzi. Il Regime assunse quindi il controllo dei principali mass media. Stampa, cinema e radio divennero le principali armi propagandistiche usate. 15


ITALIANO

Italo Svevo e l’influenza di Freud La psicoanalisi Per poter parlare di psicologia subliminale è necessario soffermarsi prima sulla spiegazione di quel “regno della psiche” su cui la pubblicità subliminale fa affidamento per poter colpire il consumatore. Il termine “inconscio” fu trattato e diffuso ampiamente dallo psicoanalista austriaco Sigmund Freud. L’inconscio è per Freud quell’insieme di pulsioni e stimoli che non sono percepibili dalla mente conscia e che, secondo lo psicoanalista, è la sede di tutti quei contenuti psichici che durante il giorno colpiscono l’individuo. In realtà i contenuti vengono immagazzinati dall’inconscio che è in grado di farli riaffiorare attraverso i sogni e i lapsus. L’inconscio è quella parte del cervello che non può essere condizionata dalla coscienza ma al contrario

Figura (21) Sigmund Freud

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Figura (20) Psicoanalisi

influenza quest’ultima. Il suo potere è immenso poiché la non soddisfazione dei suoi stimoli può portare a disturbi psichici più o meno gravi. Il messaggio subliminale nasce proprio per operare al di sotto della soglia percettiva conscia, e il suo scopo è quello di attivare le pulsioni inconsce senza che quest’azione venga notata dalla coscienza. In ambito letterario, Italo Svevo è stato lo scrittore più influenzato dalle teorie freudiane. Nacque a Trieste nel 1861 con il nome di Ettore Schmitz, da una famiglia di commercianti ebrei. Dal 1885 iniziò a scrivere commedie e racconti con lo pseudonimo di Italo Svevo e nel 1892 pubblicò il romanzo “Una vita” che però passò inosservato e

nello stesso anno morì il padre. Successivamente sposò Livia Veneziani, figlia di un grande industriale triestino e l’anno successivo nacque la figlia Letizia. A partire dal 1919 Figura (22) Zeno Cosini


lavorò all’opera “La coscienza di Zeno”, pubblicandola a spese proprie, ma anch’esso risultò un fallimento. Questo romanzo è accompagnato principalmente dal tema della psicoanalisi, che funge da “cornice” per tutta l’opera. É il Dottor S. (che allude a Sigmund, cioè Freud) il committente e insieme il destinatario del diario di Zeno. Questi scrive le proprie memorie a scopo terapeutico. Tuttavia Svevo mostra un atteggiamento fortemente critico e scettico nei confronti della psicoanalisi, rifiutandola come terapia, perché intesa a guarire l’uomo proprio da ciò che di più lo contraddistingue, ovvero la malattia. Per lui infatti era semplicemente uno strumento di scavo psicologico e un aiuto a mettere a fuoco quelle zone segrete della volontà e degli istinti. In diverse lettere Svevo minimizza la

Figura (23) “Il vizio del fumo”

portata scientifica delle teorie freudiane, affermando che essa è utile più come spunto letterario che non come strumento medico e terapeutico. Perciò, nella conclusione della Coscienza, Zeno si dimostra così severo nei confronti del Dottor S. che lo aveva in cura e che prevedeva di poter estrarre dai racconti del paziente una diagnosi sicura e una terapia risolutiva. Il titolo racchiude le due tematiche-chiave del romanzo: coscienza, che è la consapevolezza dei propri comportamenti e cattiva coscienza (Zeno autogiustifica le proprie azioni) e Zeno, da xénos (straniero), ovvero estraneità alla vita. Nel 1928 il critico Benjamin Crémieux diede a Svevo largo spazio in un suo articolo e da allora la sua fama cominciò a diffondersi a livello internazionale. La poetica di Svevo trae ispirazione da diversi diversi contenuti e trasferisce in quasi tutte le sue opere esperienze e sentimenti vissuti in prima persona, non crede però nel letterato profeta di valori assoluti, in grado di incidere positivamente sulla realtà. Infatti la letteratura, per lui

è strumento di analisi, ricerca interiore e pratica privata con funzione terapeutica. Scrivere ha la funzione di dare il valore di esistenza a situazioni e avvenimenti destinati a passare inosservati e ad essere dimenticati. Il tema dell’inettitudine è comune ai tre romanzi di Svevo e riguarda l’incapacità di vivere realmente la vita. L’inetto avverte l’impulso al piacere ed è spinto ad agire da pulsioni inconsce, ma poi si trova bloccato dall’intervento della ragione e della volontà (non vive la vita, la contempla). In questo periodo però si ha una rivalutazione, infatti l’inettitudine non è più tragedia o fallimento, ma bensì disponibilità alla trasformazione e resistenza all’alienazione. 6 capitoli tematici: 1) Il fumo (l’invincibile vizio del fumo) 2) La morte di mio padre (rapporto conflittuale col padre)

3) La storia del mio matrimonio (il matrimonio con Augusta)

4) La moglie e l’amante (relazione extraconiugale e senso di colpa)

5) Storia di un’associazione commerciale (il successo negli affari) 6) Psico-analisi (l’abbandono della terapia)

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INGLESE Controversial ads

In recent years the competition among advertitisig agencies for enticing costumers has become almost like a guerrilla warfare with the race to be the first to introduce something innovative on the market. This ha meant a large number of advertisements have used unusual means to get their message across. It is now uncommon to see staged publicity in public placed with professional actors and actresses or cars given away covered with brand messages. Others use an interactive advertisement creating the opportunity for the consumer to become part of the ad itself. The most recent have become unpredictable often with shocking images, placed in the least expected places, of huge dimensions so as to catch the consumer’s attention whatever he may or may not be doing. Often the ad is so controversial that everyone has something to Figura (25) “l’annuncio pubblicitario che suscitò scandalo”

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Figura (24) Sito web di Oscar Pistorius

say about it and even if images or messages are extremely negative they have obtained their scope - to bring our attention to a specific product or brand. Here a few articles on controversy in advertising which have caused some sensation among consumers, such as Oscar Pistorius’s Nike ad “I am the bullet, removed after girlfriend’s murder. Nike’s ad featuring athlete Oscar Pistorius with the tagline “I am the bullet in the chamber” had to be removed from the Olympic sprinter’s

website after he was charged with murdering his girflfriend, model Reeva Steenkamp. Pistorius had long been the poster boy of disabled sport, and never more so than since he made headlines around the globe after competing at the Olympics. However, with Oscar making headlines after admitting to shooting his girlfriend four times at their home in South Africa, removing all associations to Nike’s brand became an inevitable decision for the company.


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ORGANIZZAZIONE Aziende grafiche e classificazione degli stampati Le aziende grafiche Le aziende grafiche possono essere differenziate in base alla loro struttura economica (ovvero secondo la configurazione del bilancio), al tipo di investimenti (come è distribuito il capitale nell’acquisto dei fattori produttivi: uomini, macchine, impianti, materiali) e secondo la configurazione della sua attività. Nel settore grafico è molto frequente la presenza di aziende che non presentano al loro interno tutto il ciclo di produzione, ma sono specializzate solo in una parte dello stesso. Le aziende che realizzano l’intero ciclo di produzione, denominate aziende a ciclo completo, sono dotate, al loro interno, di tutte le macchine e attrezzature idonee a realizzare il lavoro, partendo dalle materie prime ed arrivando al prodotto finito, senza l’ausilio di aziende esterne. Le aziende che invece realizzano solo una parte del ciclo di produzione dello stampato

Figura (26) Macchina Offset

vengono denominate service. Le aziende inoltre possono distinguersi in piccole, medie e grandi dimensioni. In generale, una piccola azienda, molto spesso a carattere artigianale, può avere fino a 15 dipendenti; dispone di una o più macchine da stampa e un piccolo reparto

Figura (27) Plotter

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di prestampa ed il target corrisponde a utenti locali. Una media azienda può avere da 15 a 50 dipendenti e si può collocare in qualsiasi fase del ciclo di produzione dello stampato, oppure può persino occuparsi di tutte le fasi di lavorazione. Le aziende di grandi dimensioni invece sono molto rare e possono contenere più di 50 dipendenti. A differenza di altri settori produttivi, un’azienda con questo numero di lavoratori, considerata media, risulta già di grandi dimensioni nel settore grafico. Queste, possono svolgere qualsiasi tipo di lavoro e sono attrezzate con le ultime tecnologie, con più turni di lavoro e grandi strutture che possono contenere macchinari insoliti.


Figura (28) Stampati Librari

Figura (29) Stampati Extralibrari

Gli stampati Il mercato della stampa è un mercato molto vasto e diversificato. Tutto ciò che viene ottenuto mediante una o più tecniche di stampa, che comprendono la riproduzione di testi, immagini e illustrazioni in un determinato numero di copie uguali fra loro su supporti anche di diversa natura, viene definito stampato. Una prima distinzione molto generale ma altrettanto efficace è la suddivisione tra stampati editoriali e commerciali. Gli editoriali a loro volta si suddividono in librari e paralibrari, mentre quelli commerciali corrispondono agli extralibrari. Gli stampati librari corrispondono tutti quei tipi di stampati che fanno riferimento al libro, inteso come una certa quantità

di fogli, stampati, piegati e raccolti in ordine progressivo, cuciti ed inseriti in una copertina. Gli stampati paralibrari sono considerati tutti quegli stampati che vengono pubblicati con una certa periodicità. Tra questi i più comuni sono gli stampati pubblicati ogni giorno, detti anche “quotidiani” e quelli pubblicati ogni settimana, mese, ecc, denominati anche “periodici”. Negli stampati extralibrari invece vengono raggruppati tutti gli stampati che non fanno parte né dei librari né dei paralibrari e principalmente sono: cataloghi, depliant, locandine, manifesti e brochure.

Figura (30) Stampati Paralibrari

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TECNOLOGIE Le fasi della pre-stampa

Per prestampa intendiamo tutte le operazioni di preparazione di un lavoro che lo portano ad essere stampabile, partendo dall’acquisizione dei documenti originali (immagini, testi, disegni, ecc) fino alla preparazione del file definitivo da inviare a chi produrrà “fisicamente” il lavoro. Vediamo di seguito i passaggi principali: La fase di progettazione È fondamentale per la buona riuscita del prodotto che il progettista grafico conosca i passaggi, i vincoli tecnici e i costi sia della fase di prestampa che di stampa, in modo che il progetto risulti: realizzabile, ovvero coerente con le richieste del committente. Privo di sprechi, facendo molta attenzione ai formati della carta in modo che le dimensioni finali del lavoro consentano meno scarto possibile. Coerente, in tutte le sue fasi con l’idea iniziale, stando attenti ad esempio alla scelta delle caratteristiche dei materiali sui quali si andrà a stampare ed infine coìorretto con indicazioni ben precise sui tipi e sulle dimensioni dei font da usare sull’impaginato e sui colori scelti.

La fase di impaginazione L’impaginato contenente testo, immagini raster e immagini vettoriali, viene assemblato utilizzando programmi di impaginazione, e il più diffuso è Adobe InDesign. Per quanto riguarda invece l’acquisizione e il ritocco delle immagini si utilizza solitamente Adobe Photoshop, mentre per le immagini vettoriali, il programma più utilizzato è Adobe Illustrator. L’impaginazione vera e propria consiste nell’assemblare i vari componenti all’interno di uno spazio, di una “pagina”, in modo efficace ed esteticamente valido. Alla fine di questo lavoro, solitamente viene stampata una copia, in bassa risoluzione, che prende il nome di “bozza” e serve a trovare eventuali errori prima della stampa definitiva. La fase della normalizzazione Una volta effettuato il lavoro di impaginazione, esso viene convertito in un formato “normalizzato”. Per garantire la “trasportabilità” su altre piattaforme, il file viene convertito in PDF per rappresentare e visualizzare correttamente le pagine, in maniera indipendente dall’hardware e dal software che le

hanno generate. Bisogna porre però attenzione a diversi fattori, come all’utilizzo dei font e valutare la loro eventuale conversione in vettoriale, all’utilizzo di immagini a bassa risoluzione che influirebbero negativamente sulla qualità della stampa e alla corretta gestione dell’abbondanza. Questo termine sta ad indicare i cosiddetti sbordi che superano solitamente di 3 - 5 mm il formato originale e servono appunto per evitare di vedere indesiderati fili bianchi sul bordo della carta. La fase dell’imposition Quando sviluppiamo un lavoro su più pagine, come una rivista, sappiamo che essa non verrà stampata nell’ordine di pagine in cui la realizziamo. Se la nostra rivista, per esempio, avrà 16 pagine e a legarla saranno dei punti metallici, in fase di stampa noi dovremo affiancare alla pagina 16 la pagina 1, alla 2 la 15 e così via, in modo che, una volta piegati i fogli, la nostra rivista risulti correttamente impaginata. Questo procedimento a “cascata” serve quindi a far cadere le pagine in maniera ordinata sul foglio macchina e viene chiamato “imposition”.

Figura (31) Campioni colori

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SITOGRAFIA https://www.themacguffin.it/focus/le-dieci-tecniche-di-ripresa-che-non-potete-non-conoscere/ http://www.cinefile.biz/le-inquadrature-cinematografiche http://allthatweb.sixeleven.it/post/50977900956/11-loghi-che-nascondono-messaggi-subliminali http://www.antevenio.com/it/blog/10-esempi-di-pubblicita-e-marketing-con-messaggi-subliminali/ http://www.centrosangiorgio.com/messaggi_visivi/messaggi_visivi_altri/pagine%20messaggi/peter_heering/peter_heering_2.htm http://www.peacelink.it/storia/a/10235.html http://edition.cnn.com/2013/02/14/business/pistorius-nike/index.html http://www.businessinsider.com/nike-reacts-to-accused-murder-oscar-pistorius-i-am-the-bullet-in-the-chamber-ad-2013-2?IR=T http://doppiag.com/tecnologia/contrografismo/entipologia.html

BIBLIOGRAFIA LetterAutori - Panebianco, Gineprini, Seminara Competenze Grafiche - Silvia Legnani Tecnologie Grafiche - Autori Vari Graphic Design Today - Zanichelli

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Fondata nel 1946, Masottina è una grande azienda vinicola familiare nella zona del Conegliano Valdobbiadene. I vigneti si estendono nella zona del prosecco DoCG e la sede è a Conegliano. Masottina produce circa 1.500.000 di bottiglie all’anno e codesti vini incontrano ampi appezzamenti e importanti riconoscimenti internazionali. Il brand è storico ed è caratterizzato dalla produzione di tre generazioni, un enorme punto di forza sul campo della qualità.

L’arte del vino da tre gemerazioni



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