ANDREA LONATI
PORTFOLIO
1
2
ANDREA LONATI VIA BENVENUTI 32 BRESCIA 25135 BS ITALY MOBILE +39 3470348986 ANDREA.LONATI@GMAIL.COM
e
ar w ft
d ca d i ch ca D r A uto a 4 n t A em sig r f o k s s Cin De to p hi de a p m e In tr ho e o a o s c t Gr Au ax ob lus to ffi k r d o l M A I h t O Wo in e P l i b e of pe er n o b s Ad do ro Ap d M esig D A ic re ar M u z n i ct sig t W e t t De ec ec hi j c oj o r r r A P P oc E So
ce
en
i er
A E R D I N T A A N O L
, gn0 i es 01 -D n 2 er, n r 0 de do de 201 r n io n Ga Lo Re on ud io t d n “S gid a” o L er o E rt 12 n t Po 20 ig et i) s t e i M ( on D ch ti a a z uc Ar 4 Ed an i 00 er 2 B ag l, n a oode l, M ch e ” i v l s a c ra k te t rin edi l t o e H en e M d s) y, roc ll m Cat h o s B , “ n a ( 07 st ap ng tba re r i zard 20 f te In o og rd ain en Ga t p y a y s it og ) ho bo ng, De s n r p l e (P 11 bi er ho ee it k b v 0 m a i i c 2 f e g cl as nc Un sy arm o n li h P P e e e y v n rie or it ur i) ra o t e s t m d er ec o (M n exp e e. v o i it n L th m e Unrch ila th at ed M A th ain tr p
ex
ps
u gro
contents
4
cv
design 6 Rubik House 18 Residence vineyard
interior
historical
12 Edison Business Center
28 San Paterio Church
22 Eames Bookshop
44 Building 4 Polimi
34 Niguarda Building Center 38 Snake den
6 12 18 22 28 34 38 44 48 49
- Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell’architettura Design and architectural drawing studio - Principi progettazione esecutiva Element of project design - Laboratorio di progettazione architettonica Architectural design studio - Architettura degli interni Interior design - Elementi di progettazione per l’edilizia storica Foundations of design for historical buinding - Laboratorio di progettazione architettonica 2 Architectural Design 2 - Laboratorio di progettazione architettonica 3 Architectural Design 3 - Laboratorio di Conservazione dell’edilizia storica The Laboratory for Conservation of historic buildings - Attività lavorativa presso “Studio Architetto Egidio Porta” Working activity in Egidio’ Porta Practice - Laboratorio multidisciplinare della sicurezza Multidisciplinary workshop on safety
3
Design and architectural drawing studio
Professor: Antonio Scoccimarro, Alessandra Puigserver Designer: Andrea Lonati Location: Buccinasco (MI) Design: 2007/2008 Client: Family 4 Units Plot surface: SLP 184 mq
0
- Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell’architettura
4
20
Rubik House Project single-family house Questa costruzione, unica nel suo genere, si trova nella periferia sud-ovest della città di Milano. L’idea che sta alla base di tutta la composizione è una sorta di re-interpretazione del famoso cubo di Rubik; posso quindi dire di aver riutilizzato la complessità di questo “rompicapo” per creare una nuova concezione di spazio che riesce ad essere geometrica quanto basta per consentire anche una certa versatilità degli ambienti base. Ciò che mi ha condotto nella realizzazione di questo progetto è stata fondamentalmente la ricerca di plasticità, garanzia nel nostro caso di ottima abitabilità. La villa che presento è stata pensata per una classica famiglia tipo, di quattro individui indipendenti che vogliono spazi da condividere, ma anche spazi più intimi che consentono di assicurarsi quella privacy tanto agognata di questi tempi. Partendo da un’analisi della pianta, vediamo che la nostra abitazione si sviluppa su 3 livelli che suddividono gli ambienti garantendo però una certa continuità spaziale.
Al pian terreno troviamo il soggiorno e la cucina, al primo piano le due camere singole con un bagno in comune, mentre, più riservata, al secondo piano abbiamo la camera matrimoniale con il bagno privato. Da notare l’uso della luce all’interno dell’abitazione: essa entra infatti spesso da abbaini e da grandi finestre che permettono di avere ambienti sempre molto luminosi. La villa termina con un tetto giardino che riporta un po’ di natura a ciò che all’apparenza potrebbe sembrare un po’ isolato ed artificiale: se il cubo infatti può sembrare separato dal contesto, con l’uso del tetto verde ho cercato di inserirlo più vivamente nell’ambiente circostante.
This construction, only in its kind, finds in the periphery the south-west of the city of Milan. The idea that is to the base of all the composition is one risen of king-interpretation of the famous cube of Rubik; I can therefore say to have red-use the complexity of this “rompicapo” in order to create one new conception of space that succeeds to being geometric sufficient to in order to concur also one sure versatility of atmospheres base. That it has lead to me in the realization of this plan has been fundamentalally the plasticity search, guarantee in our case of optimal habitability. The manor that I introduce has been thought for a classic family type, of four independent individuals that they want you space to share, but also spaces more intimate that concurs than to make sure that one privacy a lot yearned for of these times. Leaving from an analysis of the plant, we see that our room is developed on 3 levels that subdivide atmospheres guaranteeing but a sure continuity spaces them. On the ground floor we find the stay and the
kitchen, on first floor there’re the two single rooms with a bath in common, while, more classified, on the second floor we have the master bedroom with the private bath. To inside notice the use of the light of the room: it often enters in fact from dormer windows and great windows that allow to have luminous atmospheres always much. The villa finishes with a roof garden that filler a little nature to that to the appearance it could seem a little isolated and artificial one: if the cube in fact can seem separated from the context, with the use of the green roof I have tried to more lively insert it in the surrounding atmosphere.
5
Nella immagine in alto a sinisANNO tra la pianta del piano terra.
In the image up on the left the POLITECNICO DI MILANO plant of the ground floor. FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA'
CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDIL Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell'architettu SEZ. A Nell’immagine in basso a sinis-PROF.InScoccimarro the image low on the left the A.A Antonio POLITECNICO DI MILANO tra la pianta del primo piano. CULTORE plant of2007/2008 first floor. DELLA MATERIA: Puigserver Alessandra FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' PROSPETTIVA ANGOLO SUD OVEST OGGETTO: SCALA:
N
E
ESERCITAZIONE
ANNO ESERCITAZIONE
S
W
SEZ. A
SCALA: 1:100
TAVOLA: CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE1:100 EDILIZIA STUDENTE: Andrea Lonati 718719 Nell’immagine in basso a In the image low to right the Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell'architettura destra la pianta del secondo plant of second floor. PROF. Scoccimarro Antonio CULTORE DELLA MATERIA:piano. Puigserver Alessandra In the image up to right the OGGETTO: PIANTA ARREDATA E QUOTATA PIANO TERRA
3
Nell’immagine in alto a destra la prospettiva dell’angolo SudOvest.
STUDENTE: Andrea Lonati 718719
0
perspective of the South-West angle.
10
6 L’idea del cubo di Rubik vuole comunque sempre ricordarci che in questa abitazione lo spazio è completamente duttile, possiamo fare ciò che vogliamo di ogni stanza, senza nessun tipo di vincolo. Se analizziamo i prospetti, vediamo che anche qui vige la libertà assoluta. Le “bucature”, apparentemente casuali, conferiscono movimento e singolarità al nostro involucro e cercano di farsì che si crei un dialogo tra abitazioneambiente. Le grandi vetrate oltre a dare luce agli interni, rendono partecipe l’osservatore di ciò che A.A POLITECNICO DI MILANO accade all’interno; ANNO 2007/2008 FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' TAVOLA: CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONEanche EDILIZIA la grande e longilinea SEZ. A Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell'architettura PROF. Scoccimarro Antonio 11illumina il vano scale vetrata che CULTORE DELLA MATERIA: Puigserver Alessandra PROSPETTI NORD SUD OGGETTO: SCALA: ci conduce idealmente alla 1:100 STUDENTE: Andrea Lonati 718719 scoperta dei piani più alti. C’è una tensione verso l’alto che slancia il “house Rubik”e lo rende più leggero, meno invasivo. Proprio in merito ai pozzi di luce e alle grandi vetrate, chiaro è il riferimento al Des Moines Art Center di Eliel Saarinen. Anche in questa grande opera 0 10 d’arte la luce fa da padrona e il rivestimento così chiaro, come quello scelto,non fa altro che A.A la luminosità, la brilaccentuare POLITECNICO DI MILANO ANNO 2007/2008 FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' TAVOLA: CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONElantezza EDILIZIA dell’edificio che spicca SEZ. A Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell'architettura PROF. Scoccimarro Antonio in un paesaggio 2 spesso triste CULTORE DELLA MATERIA: Puigserver Alessandra PLANIMETRIA GENERALE LOTTO OGGETTO: come può essere talvolta quello SCALA: 1:200 STUDENTE: Andrea Lonati 718719 di Milano. Abbiamo detto che per quanto riguarda l’organizzazione interna mi sono fatto guidare dal cubo di Rubik; anche l’esterno è essenzialmente un cubo, ma come spunto principale ho scelto il Philip Johnson’s Pastiche che 10 ripropone quegli stessi accenti ESERCITAZIONE
N
ESERCITAZIONE
W
E
S
0
marcati che ho utilizzato nella villa. Ho poi visto che molti sono stati i tentativi, più o meno riusciti, di proporre abitazioni, per lo più unifamiliari o bifamiliari, che snodano la loro articolazione tutta intorno alla forma cubica. Tra questi i risultati che più mi hanno colpito sono stati per esempio Casa em Petropolis a Rio de Janeiro, Casa minima e Ara Pacis. Un eccellente uso del cubo è stato fatto inoltre dallo studio olandese Mvrdv che da una forma così semplice ha creato una suddivisione interna a dir poco geniale; sto parlando della Double house di Utrecht. Essa rispecchia esternamente tutti i canoni illustrati fin ora ma internamente mi sorprende con l’uso di un muro “a serpentina” che sviluppandosi in verticale permette che ogni ambiente si compenetri con quello seguente: ecco come uscire dall’apparente banalità di un cubo. La mia sezione, anche se non così brillante, cerca comunque di creare una continuità da un ambiente all’altro e soprattutto da un piano all’altro. Concludo osservando quindi che dalla forma più semplice possiamo comunque ottenere sviluppi e soluzioni diverse, in quanto si può mirare,come nel nostro caso, ad uno spazio libero, comune e continuo, dove troviamo divisioni nette solo laddove si ritiene veramente necessario; in caso contrario possiamo invece pensare solo ad un involucro che rispecchi totalmente la linearità dell’esterno.
7 10
N
E
0
ANNO ESERCITAZIONE
S
W
SEZ. A
SCALA: 1:100
Section A-A
Section B-B
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell'architettura PROF. Scoccimarro Antonio CULTORE DELLA MATERIA: Puigserver Alessandra OGGETTO: PIANTA ARREDATA E QUOTATA PIANO TERRA
A.A 2007/2008 TAVOLA:
3
STUDENTE: Andrea Lonati 718719
Section C-C ANNO ESERCITAZIONE
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell'architettura PROF. Scoccimarro Antonio CULTORE DELLA MATERIA: Puigserver Alessandra OGGETTO: SEZIONE VERTICALE B-B
A.A 2007/2008
ANNO
TAVOLA:
ESERCITAZIONE
9 The idea of the cube of Rubik wants however to always remember to us that in this room the space is completely ductile, can make that that we want of every room, ANNO
ESERCITAZIONE
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell'architettura PROF. Scoccimarro Antonio CULTORE DELLA MATERIA: Puigserver Alessandra OGGETTO: SEZIONE VERTICALE A-A
A.A 2007/2008 TAVOLA:
SEZ. A
without no type of tie.If we analyze the we see that also here vige the freedom absolute. SCALA: 1:100 SEZ.prospects, A STUDENTE: Andrea Lonati 718719 The “bucature”, apparently accidental, confer movement and singolarità to our covering and try of farsì that a dialogue between room-atmosphere is created. The large ones vetrate beyond to giving light the inner ones, render partecipe the observer of whom it happens inside; also large and the longilinea one vetrata that it illuminates SCALA: 1:100 STUDENTE:of Andrea 718719plans. There is a tension towards the high that slancia the “house Rubik” and renders it lighter, less the space scales ideally leads us to the discovery theLonati higher invasive. Just with respect to the full-length windows pools of light and to the large ones, clearly are the reference to the DES Moines Art Center di Eliel Saarinen. Also in this great work of art the light makes from landlady and the covering clearly therefore, like that chosen, not ago other that to emphasize the brightness, the brilliance of the building that enunciates in a often sad landscape as it can sometimes be that one of Milan. We have said that as far as the inner organization they are made me to guide from the cube of Rubik;
8
SEZ. A
SCALA: 1:100
POL FAC CORSO DI S Laboratorio d PROF. Sco CULTORE D OGGETTO:
STUDENTE
8 also the outside is essentially a cube, but like main cue I have chosen Philip Johnson’ s Pastiche who ripropone those same accents marks to you that I have used in the villa. I then have inasmuch as many have been the tried ones to you, more or little resolutions, than to propose rooms, generally unifamiliari or bifamiliar, than snodano their articulation all around to the cubical shape. Between this turns out to you that to more they have hit me have been as an example House em Petropolis to Rio de Janeiro, minimal House and Plows Pacis. An excellent use of the cube has been made moreover from the Dutch study Mvrdv that gives a simple shape therefore has created one inner subdivision to say little brilliant; I am speaking about the Double house of Utrecht. It rispecchia externally all the canoni illustrates end hour to you but inner it is strange to me with the use of a wall “to coil” that developing itself in vertical allows that every atmosphere compenetri with that one following: here like exiting from the appearing triviality of a cube. My section, even if not therefore shining, tries however to create one above all continuity from an atmo- ANNO POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' sphere to the other and from a plan to the other. CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA di progettazione e rappresentazione dell'architettura I conclude observing therefore that from the simpler SEZ. A Laboratorio PROF. Scoccimarro Antonio CULTORE DELLA MATERIA: Puigserver Alessandra shape we can however obtain developments and OGGETTO: PARTICOLARE COSTRUTTIVO COPERTURA P.2 T16 SCALA: various solutions, in how much can be aimed, like in 1:10 STUDENTE: Andrea Lonati 718719 our case, to a free, common space and continuous, where we only find divisions clean laddove is thought truly necessary; in contrary case we can instead think only to a covering that rispecchi totally the linearity of the outside. ESERCITAZIONE
A.A 2007/2008 TAVOLA:
17
Detail T.15 Scale 1:20
9 Detail T.17 Scale 1:20
ANNO ESERCITAZIONE
SEZ. A
ANNO ESERCITAZIONE
SEZ. A
SCALA: 1:200
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell'architettura PROF. Scoccimarro Antonio CULTORE DELLA MATERIA: Puigserver Alessandra OGGETTO: PROSPETTI STUDENTE: Andrea Lonati 718719
A.A 2007/2008 TAVOLA:
15
Detail T.16 Scale 1:25
SCALA: 1:20
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Laboratorio di progettazione e rappresentazione dell'architettura PROF. Scoccimarro Antonio CULTORE DELLA MATERIA: Puigserver Alessandra OGGETTO: PARTICOLARE COSTRUTTIVO ISOLAMENTO CONTRO TERRA STUDENTE: Andrea Lonati 718719
Element of project design
- Principi progettazione esecutiva
10 Professor: Stefano Bellintani, Marzia Morena Designer: Andrea Lonati, Luca Perani, Alberto Savarola Location: Sesto San Giovanni (MI) Design: 2008/2009 Client: Monotenant, Bitenant Plot surface: 1434 mq
Edison Business Center Space Planning Fit Out Si tratta di una delle più grosse società di sviluppo immobiliare Francesi, ha sviluppato ed è proprietaria di molti degli edifici della Défence a Parigi, sedi di importantissime multinazionali provenienti da tutto il mondo. Per accedere al mercato italiano questa società ha creato una branch italiana tramite la quale ha in corso una serie di progetti sia di tipo residenziale che terziario, tra questi si colloca l’Edison Business Center. Una delle caratteristiche peculiari di questa società è quella di non utilizzare le proprie risorse economiche per lo sviluppo dei suoi progetti. Questo spinge la società a ricercare nel mercato operatori finanziari che supportino l’investimento iniziale. In questo processo è facile che i progetti vengono venduti ancor prima di essere realizzati e il ricavato della vendita viene investito in parte nella costruzione degli edifici. Spesso chi acquista tali immobili non necessariamente è l’utilizzatore finale, anzi nella maggior parte dei casi si tratta di fondi immobiliari che acquistano l’immobile per affittarlo
successivamente a terzi. E’ importante notare che all’interno di questo complesso processo il progetto ha un ruolo di fondamentale importanza e la sua flessibilità, oltre che alla sostenibilità economico-finanziaria e tecnica, determina il successo o meno dell’intera operazione immobiliare. La mancanza, sin dalle prime fasi del progetto, di un utente finale ben preciso impone la necessità di avere un’idea che si adatti alla maggior parte dei bisogni di una variegata fascia di utenti. Ecco perché la flessibilità e l’efficienza di un edificio sono due delle caratteristiche principali da soddisfare. Lo sviluppo del progetto si è articolato nell’edificio 3 dividendolo per utenze Monotenant e Bitenant.
Draft of one of the most large French societies than real estate development, has developed and is owner of many of the buildings of the Défence to Paris, centers of most important coming from multinationals from all the world. In order to approach at the market Italian this society it has created a branch Italian through which it has in course a series of plans is of residential type that terziario, between these places Edison Business Center. One of the peculiar characteristics of this society is that one not to use the own economic resources for the development of its plans. This pushes the society to search in the market operating financial that supports the investment begins them. In this process it is easy that the plans come still sold before being realize to you and the proceeds of the sale come partially invested in the construction of the buildings. Often who acquires such pieces of real estate not necessarily is the final customer, indeed in the greater part of the deep cases draft of real estate that acquire the piece of real estate for
rent subsequently to thirds party. And’ important to notice that inside of this complex process the plan has a role of fundamental importance and its flexibility, beyond that to the sustainability economic-financial institution and technique, less determines the happened one or of the entire real estate operation. The lack, sin from first is made of the plan, of very precise a final customer imposes the necessity of having an idea that adapted to the greater part of the needs of variety wrap yourself of customers. Here because the flexibility and the efficiency of a building are two of the main characteristics to satisfy. The development of the plan has been articulated in building numer 3 lot for users Monotenant and Bitenant.
11
0
5
10
12
Monotenant
13
14
Bitenant
15
Architectural design studio
- Laboratorio di progettazione architettonica
16 Professor: Rinaldo Scaioli, Danilo Redaelli, Paolo Sala, Giuseppe Galimberti, Andrea Galimberti, Sacha Scala Designer: Andrea Lonati, Nicolò Crippa, Mario Paolazzi Location: Santa Giuletta (PV) Design: Family 4 Units Plot surface: 17482 mq Built-up area: 150 mq for Unit
Residence vineyard Project single-family houses Nel Comune di Santa Giuletta nell’Oltrepò pavese su un’area di mq. 17.482 è previsto dallo strumento urbanistico comunale un Piano di Lottizzazione con un indice di edificabilità di 0,5 mc./mq, con destinazione residenziale. Santa Giuletta, è un comune di 1686 abitanti posto parte in collina e parte in pianura: il nucleo più antico detto Castello sorge sulla collina ,il nucleo più moderno detto La Villa si trova ai piedi della collina. Il punto più alto del paese è il Monte Zavo (mt.346) dal quale venne estratta l’arenaria usata per alcune parti di chiese e della certosa di pavia. Dista 22 km. da Pavia, ha una stazione sulla linea ferroviaria Alessandria-Piacenza, è attraversata dalla autostrada A21 (Torino, Piacenza, Brescia). Il territorio ha un’alta vocazione viticola; sono presenti diverse zone boschive. Il lavoro prevedeva: l’elaborazione di un planivolumetrico all’interno dell’area indicata in planimetria prevedendo l’edificazione di una quindicina di edifici residenziali mono famigliari prima o seconda abitazione - per quattro persone, su un solo livello, con una superficie lorda di pavimento variabile da 130 a 150 mq; sviluppo di un edificio tipo del planivolumetrico ed elaborazione di un progetto in scala 1:100 con particolare attenzione all’aspetto tipologicodistributivo del con testo in cui è inserito, alla variabilità nel tempo del nucleo familiare (minimo quattro persone genitori e due figli), al diverso uso (residenza stabile o di vacanza con le diverse problematiche); infine la progettazione in scala 1:50 gli spazi interni. Il tema del progetto di una casa tipo all’interno di un Piano di Lottizzazione deve prestare particolare attenzione alla tipizzazione degli spazi dell’abitare in rapporto al particolare contesto. Si sono rese necessarie delle considerazioni e delle valutazioni che riguardano il modo di vivere in quel luogo, l’architettura e gli aspetti tecnologici E’ stato richiesto di soffermarsi in fase iniziale su queste considerazioni: “natura leggera per un’idea complessa”: abitazione leggera come le ali di una farfalla, magica, esclusiva, incontaminata e assoluta come un cristallo o protuberanza che emerge dal terreno come una vecchia fortificazione da una roccia.
In Santa Giuletta’ Village next to Oltrepo Pavese on an area of mq. 17.482 are previewed from the urbanistic plan instrument Plan of parcelling out with an index of edificability of 0,5 mc. /mq, with residential destination. Santa Giuletta, is village of a 1686 inhabitants place leaves in hill and part in plain: the nucleus more ancient saying Castle rises on the hill, the nucleus more modern saying the town is found to the feet of the hill. The higher point of the country is Monte Zavo (mt.346) from which the sandstone used for some came extracted leaves of churches and the certosa of Pavia. 22 km. to be distant. from Pavia, it has a station on the railway line Alessandria-Piacenza, is crossed from the A21 freeway (Torino, Piacenza, Brescia). The territory has a high wine-growing vocation; various boschive zones are present. The job previewed: the elaboration of a D-mass-plan inside of the area indicated in planimetry previewing the development of fifteen or so familiar residential buildings mono - before or second room - for four persons, on a single level, with one gross surface of variable pavement from 130 to 150 mq; development of a building type of the D-mass-plan and elaboration of a plan in 1:100 scale with particular attention to the tipologic-distributive aspect of with text in which it is inserted, to the variability in the time of the familiar nucleus (minimal four persons parents and two sons), to the various use (various stable residence or of vacation with the problematic ones); at last the planning in 1:50 scale the inner spaces. The topic of the plan of a house type inside of a Plan of parcelling out must lend particular attention to the typing of the spaces of living in connection with the particular context. They have become necessary of the considerations and of the appraisals that regard the technological lifestyle in that place, architecture and aspects and’ demanded state to stop itself in phase it begins them on these considerations: “light nature for a complex idea”: light room like the wings of a butterfly, magical, exclusive, incontaminated and absolute like a crystal or swell that emerges from the land like one old fortification from one cliff.
L’idea di progetto nasce dal vitigno e dal frutto della vite,di conseguenza l aspetto in pianta richiama il grappolo d’uva. Con la progettazione si è cercato di diminuire al massimo l’impatto ambientale, per essere conformi alle aspettative di ecosostenibilità del nostro millenio, sia con i materiali sia con la disposizione, disponendo le case come se fossero delle estrusioni, come dei cassetti sfilati dalla collina mantenendo l’andamento del terreno. Inoltre per inserire gli edifici nel contesto urbano locale utilizzeremo materiali del luogo come: arenaria,legno, inserendo negli spazi verdi piccoli vitigni.
zones night on sides of the house and a body centers them where the zone is present day. The two zones night are disposed to sides in order to allow to an autonomy between the rooms giving therefore a space dedicated to the sons and one exclusive for the parents. The brightness of the house is given from the entire frontal vetrata facade therefore from being able to illuminate all the spaces to its inside.
La disposizione degli spazi interni è divisa in tre parti comunicanti con le zone notte sui lati della casa ed un corpo centrale dove è presente la zona giorno. Le due zone notte sono disposte ai lati per permettere un autonomia fra le camere dando cosi uno spazio dedicato ai figli ed uno esclusivo per i genitori. La luminosità della casa è data dall’intera facciata vetrata frontale cosi da poter illuminare tutti gli spazi al suo interno. The plan idea is born from the vitigno and the fruit of the screw, of consequence l aspect in plant recalls the grape
17
bunch. With the planning it has been attempted to diminish to the maximum the impact acclimatizes them, for being consistent to the expectations of ecosostenibilità of ours millenio, is with the materials is with the disposition, arranging the houses like if they were of the extrusions, like of the drawers parades from the hill maintaining l course to you of the land. Moreover in order to insert the buildings in local the city context we will use materials of the place like: sandstone, wood, inserting in the spaces small greens vitigni. The disposition of the inner spaces is uniform in three parts communicating with the
18
0
5
19
1,98
A-A1
19,22
0,80 2,10
0,80 2,10
0,80 2,10
0,80 2,10
0,80 2,10
8,20
0,80 2,10
1,40
6,08
3,42
0,90 2,10
1,63 1,30
B-B1
1,63 1,30
4,28
0,80 2,10
B-B1
Incarico
Casa in collina 1,18 2,10
1,11 1,30
1,11 1,30
0,82 1,30
1,09
0,86 2,10
1,20
0,82 1,30
1,20 2,10
1,10 1,30
1,10
0,77 1,30 0,61 2,10 0,77 1,30
1,10 1,30
CittĂ Santa giuletta
1,18
1,11
Nome progetto
0,23
0,74
2,15
1,63
0,12 0,12 0,80
1,63
0,43
0,82
0,86
0,15 0,82 1,11
1,00
Vigna village
Stato progetto 2,67
2,97
1,84
0,83
2,65
2,50
3,10
Consegna finale
2,68
Disegnato da Crippa Nicolò Paolazzi Mario E. Lonati Andrea
A-A1
0,97
Scala disegno 1:100
Scala dettagli
Tavola Pianta quotata
12
Interior design
- Architettura degli interni
20 Professor: Vanessa Vailati Designer: Andrea Lonati, Claudia Cannarozzi, Paolo Ferrari Location: Pacific Palisades, Saint Monica (CA) USA Design: 2011/2012 Client: Eames Foundation Plot surface: 43 mq
Eames Bookshop Case Study Houses Eames House si trova su una collina che domina la Baia di Santa Monica e l’Oceano Pacifico, gli architetti hanno deciso le piante di eucalipto in quanto forniscono un gioco bellissimo di luci, ombre e riflessi con la casa. Il sito di cinque ettari in cui è stata costruita la casa è situata su Chautauqua Boulevard, Pacific Palisades, Santa Monica, in California, in una zona vicino alla città di Los Angeles. Il gruppo più celebre di case è forse quello realizzato nei boschi di eucalipti di Pacific Palisades: qui è, per esempio, la #8, residenza di Charles e Ray Eames, completata nel ‘49. Più noti come designer e cineasti,i creativissimi coniugi Eames riescono a coniugare assoluto rigore strutturale e materiali industriali con una curatissima «messa in scena» degli’ interni. La casa, che tutti ricordiamo per la facciata direttamente derivata dalla pittura neoplastica, è ancora oggi di un’ attualità sorprendente. Il nostro compito è stato quello di realizzare un Bookshop per la Eames House, ormai diventata casa museo, con la caratteristica primaria di flessibilità, ovvero la possibilità di essere utilizzata per tutte le case museo. Abbiamo utilizzato dei materiali poveri all’esterno, come il cemento bianco, e dei materiali di pregio quali legno di ulivo e resina per le parti interne. Il bookshop Eames è situato sulla strada che ci conduce alla casa museo. La sua vetrina, con orientamento est-sud, è la prima parte che percepiamo percorrendo la strada dall’ingresso. In entrata al bookshop
intravediamo immediatamente la casa museo, ma possiamo ammirare la sua interezza solo spostandoci nell’area consultazione. Eames House is found on a hill that it dominates to the Bay of Saint Monica and the Pacific Ocean, the architects have decided the plants of eucalyptus in how much supply the beautifulst game of lights, shadows and glares with the house. The situated one of five hectares in which it has been constructed the house is situated on Chautauqua Boulevard, Pacific Palisades, Saint Monica, in California, in one zone close to the city of Los Angeles. The group more celebre than houses is perhaps that one realized in the forests of eucalyptuses of Pacific Palisades: here it is, as an example, #8, the residence of Charles and Ray Eames, completed in `the 49. More you notice like designer and cineasti, the most creative Eames spouses succeed to conjugate absolute structural rigor and industrial materials with one curatissima “put in scene” of the’ inner ones. The house, than all we remember for the directly derived facade from the neoplastica painting, is still today of the amazing present time. Our task has been that one to realize a Bookshop for the Eames House, by now become house museum, with the primary characteristic of flexibility, that is the possibility to be used for all the houses museum. We have used of the poor materials outside, like the concrete white man, and of the materials of pregio which wood of ulivo and resin for the inner parts. Bookshop the Eames is situated on the road that leads us to the house
21 museum. Its display window, with guideline east-south, is first part that we perceive covering the road from the income. In entrance to the bookshop we catch a glimpse the house immediately museum, but we can admire its single interezza moving in the area consultapianta quote tion to us.
710 530
180
240
110
60
360
430 610
80 210
60 60 60
0 17
2
140
60
60
155
0
bookshop: 43 mq
220
40 60
zona espositiva: 31 mq zona servizi: 12 mq 160
550
vetrina: 3 mq
0.00
scala 1:50
ambient zoning in entrata tra la strada e
studio illuminotecnico
5
0,7
1,2
illuminazione esterna: 380 cd 1,2
luce spot: 890 cd
0
20
illuminazione cubo
illuminazione ambiente: 450 cd
1,2 m
1 m
1,2 m
m
m
0,75 m
il posizionamento delle luci è stato studiato dall'esterno verso l'interno. a precedere l'ingresso del bookshop abbiamo installato sei luci spot a terra in modo che delineino una passerella di entrata che segua la figura geometrica dell'ingresso. è come se questa ci invitasse ad entrare. in entrata troveremo la luce spot del cartellone degli orari e l'illuminazione della vetrina composta da luci spot e da neon di allestimento. all'interno invece abbiamo una illuminazione ambientale costituita da plafoniere cubiche di diverse altezze. questa ci disegnerà il percorso verso l'area vendita. infine troveremo delle luci spot mirate ad illuminare in quattro punti il piano consultazione che permetteranno una lettura piÚ piacevole.
m
l'accesso diretto al bookshop abbiamo previsto una piattaforma di raccordo. questa ci permette di raggiungere comodamente l'ingresso. abbiamo facilmente distribuito i nostri spazi: in entrata abbiamo uno spazio accoglienza, con il manifesto con prezzi e orari, seguito subito dalla zona vendita che 1 m comprende la vetrina, la parete arredata, la cassa e lo spazio per il modellino fisico. per poi concludere con la 1 m zona consultazione con la vetrata che da sulla casa eames.
zona raccordo stradabookshop 1,7 m
1,7 m
zona di accoglienza zona vendita zona consultazione zona servizi e magazzino
scala 1:50
scala 1:50
eam hou es se
± 0 ± 0,00
± 0,00
22
scala 1:50
scala 1:50
Prospetto sud
Prospetto est
385
e a m e s
Sezione A-A
h o u s e
20
5
3
300
sezione a-a'
75
3
± 3,30 ± 3,00
b'
300
sezione a-a'
225
a
a'
b
b'
2
± 0,00 - 0,30 sezione b-b'
300
0
3
15
± 0,00
0,00
23
385
e a m e s
h o u s e
20
5
3
± 3,30 ± 3,00
225
300
75
3
scala 1:50
Prospetto nord
15
± 0,00 - 0,30
Prospetto ovest
365
bookshop
Sezione B-B
20
5
± 3,30 ± 3,00
300
3
csh﹟8
15
± 0,00 - 0,30
0
2
24
25
Foundations of design for historical buinding
-- Elementi di progettazione per l’edilizia storica
26
La ricostruzione dell'evoluzione della chiesa di S. Paterio attraverso le visite pastorali
Professor: Roberto Segattini Designer: Andrea Lonati, Location: Complesso Monastico Sant’Eufemia Della Fonte (BS) Design: 2010/2011 Client: Museo 1000Miglia
Ricostruzione della chiesa di San Paterio attraverso le vie Pastorali
1752
San Paterio Curch
Visita 1752
1843 Visita 1843
1889
1902
Visita 1889
Visita 1902
Project analysis of blight Costruito nell'anno Cotruzione precedente Costruzione attuale
ANNO ESERCITAZIONE
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto
A.A 2010/2011 TAVOLA:
The monastic complex in Sant’ Il complesso monastico di SEZ. A A.04.7 Eufemia (Bs) laughed them per Sant’Eufemia (Bs) risale all’anno yeardella 1000, where a group 1000, dove un risiedeva unLagruppo SCALA: OGGETTO: ricostruzione dell'evoluzione chiesa attraverso le visite pastorali of monks STUDENTI: Andrea Lonati 718719 ; Mario Emanuele Paolazzi 716412 1:100 di monaci Benedettini. Nel corso Benedictines resided. In the course degli anni il momastero ha cambiato of the years the nunnery has uso, da polveriera nella guerra fino a changed use, from powder magazine in the war until museum of the museo delle 1000 miglia. 1000 miles. La chiesa di San Paterio tutt’oggi è The church of Saint Paterio today is utilizzata come sala conferenze ma used like knows it conferences but non è stata restaurata. In questo progetto verrà fatta un analisi mait has not been restored. In this plan it will come made a materic analysis terica e del degrado di tutti gli elementi della chiesa. and of the degradation of all the eleInfine il lavoro è stato consegnato al ments of the church. At last the job has been delivered to direttore del museo. Il progetto è composto da 54 tavole the director of the museum. The plan is composed from 54 A3 A3 ma qui metterò solo alcuni esempi cosi da prendere visione del tables but I will put only some examples here therefore to take vision lavoro svolto. of the carried out job.
Via le dell'I
ndip
Eu
fem
ia
ende
nza
ex Brolo
Via d e
lla P
arroc c
hia
Via A .
Viale
S.
Zam marc hi
27
CASA DELL'ABATE UFFICI MUSEO CHIESA S.Paterio
rnata
Ingresso secondario
Ingre
sso
CORTILE MUSEO MILLE MIGLIA
da V ia
INGRESSO PRINCIPALE
le Bo
TAVERNA MILLE MIGLIA
ANNO ESERCITAZIONE
SEZ. A
SCALA:
A.A 2010/2011
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto
TAVOLA:
A.04.1
OGGETTO: Mappa archivio ospedale Maggiore 1752 STUDENTI: Andrea Lonati 718719 ; Mario Emanuele Paolazzi 716412
N 0
20
ANNO ESERCITAZIONE
SEZ. A
SCALA: 1:1000
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto OGGETTO: Planimetria generale STUDENTI: Andrea Lonati 718719 ; Mario Emanuele Paolazzi 716412
A.A 2010/2011 TAVOLA:
A.06.1
Pianta piano terra 28
Pianta piano primo 860
860
760
760
540
540
+-0
+-0
PROSPETTO NORD
860
860
720
720
N ANNO ESERCITAZIONE
SEZ. A
SCALA: 1:100
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto
ANNO ESERCITAZIONE
SEZ. A
A.A SCALA: 2010/2011 1:50
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SO CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PR Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto
OGGETTO: Prospetto sud STUDENTI: Andrea Lonati 718719 ; Mario Em
TAVOLA:
A.06.3
OGGETTO: Pianta piano terra e pianta piano primo arredate STUDENTI: Andrea Lonati 718719 ; Mario Emanuele Paolazzi 716412
+-0
+-0
PROSPETTO SUD
29 860
860
760 720
540
290
+-0
+-0
PROSPETTO EST
860
860 760
ANNO ESERCITAZIONE
SEZ. A
SCALA: 1:50
+-0
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' CORSO DI STUDIO IN ARCHITETTURA E PRODUZIONE EDILIZIA Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto OGGETTO: Prospetto est STUDENTI: Andrea Lonati 718719 ; Mario Emanuele Paolazzi 716412
+-0
PROSPETTO OVEST
A.A 2010/2011 TAVOLA:
A.06.5
30 CONDIZIONI METEREOLOGICHE : cielo sereno, molto luminoso
T °C: 12
T °C: 12
STRUMENTO UTILIZZATO: macchina fotografica reflex digitale Nikon D3100, 14.2 Megapixel, zoom ottico 10X, qualità massima 4608x3072 pixel, Obbiettivo 18-55 mm.
STRUMENTO UTILIZZATO: macchina fotografica reflex digitale Nikon D3100, 14.2 Megapixel, zoom ottico 10X, qualità massima 4608x3072 pixel, Obbiettivo 18-55 mm.
DIMENSIONE FILE: 2304 × 1536 (3,5 MP) DIMENSIONE PIXEL: 714KB
DIMENSIONE FILE: 2304 × 1536 (3,5 MP) DIMENSIONE PIXEL: 920KB
FORMATO FILE: JPEG
OBBIETTIVO: NIKON 27mm f/5.6 ISO: 250 LUNGHEZZA FOCALE: 18mm TEMPO DI ESPOSIZIONE:1/125 sec.
OBBIETTIVO: NIKON 27mm f/6.3 ISO:100 LUNGHEZZA FOCALE: 27mm TEMPO DI ESPOSIZIONE:1/160 sec.
DESCRIZIONE MANUFATTO:
DESCRIZIONE MANUFATTO: Finestra inferiore lato Est
Angolo sinistro della facciata Sud
FORMATO FILE: JPEG
ANALISI MATERICA: Muratura a vista. Parte della muratura è ancora ricoperta da intonaco, la restante è composta da mattoni e pietre.
ANALISI MATERICA: Finestra con serramento sostituito e grata in ferro battuto.
ANALISI DEL DEGRADO:
ANALISI DEL DEGRADO: La grata presenta ruggine su tutta la sua superficie.
Lo stato di degrado in questa zona versa in maniera predominante, con distacchi, spaccature e agenti infestanti .
hi
PROPOSTA D'INTERVENTO:
UFFICI MUSEO
Rinforzo strutturale: verificare l'aggancio della grata alla muratura, in caso di labilità della struttura operare per un suo consolidamento con malta cementizia.Raddrizzamento delle parti in ferro.
CHIESA S.Paterio
ata INGRESSO PRINCIPALE
Ingre
sso
CORTILE MUSEO MILLE MIGLIA
Zam
ex Brolo
CASA DELL'ABATE UFFICI MUSEO CHIESA S.Paterio
Ingresso secondario
Stabilizzazione: conversione degli strati di ossido. Bagnare la superficie con acqua demineralizzata e/o alcol (può favorire la penetrazione). Applicare un convertitore di ruggine. Essenziale aver tolto i sali solubili prima di questo trattamento per evitare che vengano estratti e rimangano in superficie (efflorescenze spesso rossicce e deliquescenti), ostacolando tra l'altro l'azione del convertitore.
Born
TAVERNA MILLE MIGLIA
ia
nza
ata
CASA DELL'ABATE
Ingresso secondario
PARTI LAPIDEE: Vedere schema di intervento A.5
fem
ende
TAVERNA MILLE MIGLIA
INGRESSO PRINCIPALE
CORTILE MUSEO MILLE MIGLIA
sso
arroc lla P Via d e
Rimozione della polvere, di vecchi protettivi e prodotti di corrosione, ottenuto con metodo meccanico quali spazzole metalliche e carta vetrata.
ex Brolo
da V iale
INTONACO: Per la parte intonacata vedere schema di intervento A.1
Eu
PROPOSTA D'INTERVENTO:
chia
MURATURA CON MATTONI A VISTA: Pulitura meccanica mediante idropulitrici a bassa pressione,rimozione stuccature o parti in via di distacco ed elementi o sostanze non idonee tramite martelli e scalpelli, ricostruzione parti mancanti, utilizzando materiali compatibili: (calce, grassello, sabbia, inerti).
ndip
S.
Born
nza
dell'I
Via A .
Zam
ende
Viale
da V iale
ia
Ingre
ndip
fem
chia
dell'I
Via le
Eu
Via A .
Viale
S.
marc
Via le
arroc
CONDIZIONI METEREOLOGICHE : cielo sereno, molto luminoso
15:17 GMT + 01.00
DATA: 03/12/2010
hi
FOTOGRAFIA N.: B.2
13:23 GMT + 01.00
lla P
DATA: 03/12/2010
Via d e
FOTOGRAFIA N.: A.2
FOTOGRAFIE:Chiesa di S. Paterio, complesso monastico Sant'Eufemia della Fonte, Brescia.
marc
FOTOGRAFIE:Chiesa di S. Paterio, complesso monastico Sant'Eufemia della Fonte, Brescia.
Consolidamento e riadesione con resine epossidiche come "Epo 150" "Epo 155" delle parti ammalorate.
L A
2
B C DE ANNO
H
I
SCALA:
Protezione finale: smalto o vernici (strati protettivi).
A
G
F
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA'
ESERCITAZIONE
SEZ. A
L
N
Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto Analisi e rilievo fotografico dello stato di conservazione dei singoli OGGETTO: elementi architettonici STUDENTE: Andrea Lonati 718719 ; Mario Emanuele Paolazzi 716412
ANNO
TAVOLA:
ESERCITAZIONE
A.09.3
SEZ. A
SCALA:
N
G
2
B C DE
A.A 2010/2011
H
I
F
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA' Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto Analisi e rilievo fotografico dello stato di conservazione dei singoli OGGETTO: elementi architettonici STUDENTE: Andrea Lonati 718719 ; Mario Emanuele Paolazzi 716412
A.A 2010/2011 TAVOLA:
A.09.8
31 T °C: 12
STRUMENTO UTILIZZATO: macchina fotografica reflex digitale Nikon D3100, 14.2 Megapixel, zoom ottico 10X, qualità massima 4608x3072 pixel, Obbiettivo 18-55 mm.
STRUMENTO UTILIZZATO: macchina fotografica reflex digitale Nikon D3100, 14.2 Megapixel, zoom ottico 10X, qualità massima 4608x3072 pixel, Obbiettivo 18-55 mm.
DIMENSIONE FILE:4608 × 3072 (14,2 MP) FORMATO FILE: JPEG DIMENSIONE PIXEL: 3,88MB
DIMENSIONE FILE:2304 × 1536 (3,5 MP) DIMENSIONE PIXEL: 896KB
OBBIETTIVO: NIKON 27mm f/4 ISO:400 LUNGHEZZA FOCALE:18mm TEMPO DI ESPOSIZIONE:1/60 sec.
OBBIETTIVO: NIKON 27mm f/3.5 ISO:3200 LUNGHEZZA FOCALE:18mm TEMPO DI ESPOSIZIONE:1/60 sec.
DESCRIZIONE MANUFATTO: Dipinto non figurativo sottostane la finestra della parete Est.
DESCRIZIONE MANUFATTO: Dipinto figurativo rappresentante il santo.
ANALISI MATERICA: Dipinto presumibilmente in pittura alla calce.
ANALISI MATERICA: Dipinto a base d'intonaco di calce
ANALISI DEL DEGRADO: Dipinto ammalorato a causa di infiltrazioni d'acqua.
ANALISI DEL DEGRADO: Ammaloramento del dipinto.
arroc
ex Brolo
lla P Via d e
CASA DELL'ABATE UFFICI MUSEO CHIESA S.Paterio
rnata
Ingresso secondario
le Bo
TAVERNA MILLE MIGLIA
a Via
INGRESSO PRINCIPALE
sso d
CORTILE MUSEO MILLE MIGLIA
Ingre
FINITURE PITTORICHE NON FIGURATIVE: Rimozioni: Rimozione a secco della polvere e del deposito incoerente mediante pennelli morbidi e piccoli aspiratori; Rimozione meccanica di scialbi e ridipinture scarsamente aderenti; Preconsolidamento: Preconsolidamento della pellicola pittorica, propedeutico alle operazioni di consolidamento, nei casi di disgregazione e sollevamento della stessa. L’operazione dev’essere eseguita su porzioni circoscritte di superficie, mediante resine acriliche in emulsione a bassa concentrazione, applicate a pennello previa interposizione di carta giapponese. Pulitura: La pulitura verrà differenziata in rapporto alle caratteristiche materiche e alle condizioni conservative della superficie pittorica: a secco, con gomme pane e pennelli a setole morbide; ad umido mediante spugne naturali e solventi specifici (acqua distillata, carbonato di ammonio, sali inorganici in soluzione acquosa, con concentrazione e tempi di applicazione definiti). Risciacquo con acqua distillata ed applicazione di materiale assorbente per la rimozione di sedimento parzialmente aderente alla superficie dipinta. Impacchi con acqua distillata e applicazione di compresse assorbenti per l’estrazione di sali idrosolubili e di eventuali residui di sali inorganici utilizzati per le operazioni di pulitura (l’operazione dovrà essere reiterata fino a completa estrazione dei sali). Consolidamento: Ristabilimento della coesione della pellicola pittorica, ove necessario, previa campionatura, mediante una delle seguenti metodologie: 1) applicazione a pennello di resine acriliche in emulsione a bassa concentrazione, previa interposizione di carta giapponese sulla superficie oggetto dell’intervento; 2) consolidamento della pellicola pittorica, nei casi di decoesione, disgregazione e polverizzazione della stessa, mediante applicazione del prodotto apposito previa analisi chimica, per ristabilire la coesione del sistema pellicola pittorica/strati preparatori. Consolidamento dei distacchi tra muratura e intonaco di supporto della superficie dipinta mediante iniezione di malta idraulica premiscelata per intonaci; Stuccatura a livello di cadute degli strati di intonaco, di micro e macro fratturazioni e fessurazioni. Reintegrazione pittorica a velatura: Stesura a velatura di latte di calce pigmentato sulla base dei campioni e delle tecniche di applicazione approvati dalla D.LL.
chia
PROPOSTA D'INTERVENTO:
N
3 M
2 1
ANNO
2 N
O
1
1
P
2
1
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA'
ESERCITAZIONE
SEZ. A
SCALA:
Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto Analisi e rilievo fotografico dello stato di conservazione dei singoli OGGETTO: elementi architettonici STUDENTE: Andrea Lonati 718719 ; Mario Emanuele Paolazzi 716412
A.A 2010/2011 TAVOLA:
A. 09.26
PROPOSTA D'INTERVENTO: SUPERFICI AFFRESCATE: Rimozione a secco della polvere e del deposito incoerente mediante pennelli morbidi e piccoli aspiratori; Preconsolidamento della pellicola pittorica, propedeutico alle operazioni di consolidamento, nei casi di disgregazione e sollevamento della stessa. L’operazione dev’essere eseguita su porzioni circoscritte di superficie, mediante resine acriliche in emulsione a bassa concentrazione, applicate a pennello previa interposizione di carta giapponese. La pulitura verrà differenziata in rapporto alle caratteristiche materiche e alle condizioni conservative della superficie pittorica: a secco, con gomme pane e pennelli a setole morbide; ad umido mediante spugne naturali e solventi specifici (acqua distillata, carbonato di ammonio, sali inorganici in soluzione acquosa, con concentrazione e tempi di applicazione definiti). Risciacquo con acqua distillata ed applicazione di materiale assorbente per la rimozione di sedimento parzialmente aderente alla superficie dipinta. Impacchi con acqua distillata e applicazione di compresse assorbenti per l’estrazione di sali idrosolubili e di eventuali residui di sali inorganici utilizzati per le operazioni di pulitura (l’operazione dovrà essere reiterata fino a completa estrazione dei sali). Rifinitura meccanica di ridipinture tenaci ed aderenti (operazione eseguibile previa campionatura, evitando, ove le ridipinture siano molto tenaci, inutili quanto dannosi, "accanimenti terapeutici"). Consolidamento: Ristabilimento della coesione della pellicola pittorica, ove necessario, previa campionatura, mediante una delle seguenti metodologie: 1) applicazione a pennello di resine acriliche in emulsione a bassa concentrazione, previa interposizione di carta giapponese sulla superficie oggetto dell’intervento; 2) consolidamento della pellicola pittorica, nei casi di decoesione, disgregazione e polverizzazione della stessa, mediante applicazione del prodotto apposito previa analisi chimica in laboratorio, per ristabilire la coesione del sistema pellicola pittorica/strati preparatori. Consolidamento dei distacchi tra muratura e intonaco di supporto della superficie dipinta mediante iniezione di malta idraulica premiscelata per affreschi; Ristabilimento dei distacchi tra l’intonaco e l’intonachino o tra gli strati d’intonaco costituenti il supporto del dipinto. Inserimento di perni di sostegno in vetroresina. Rimozione di stuccature che potrebbero essere causa di processi di degrado. Trattamento elementi metallici con prodotti antiossidanti. Stuccatura a livello di cadute degli strati di intonaco. di micro e macro fratturazioni e fessurazioni. Reintegrazione pittorica ad acquerello.
ndip
hi
Eu
fem
ia
Zam
ende
nza
ex Brolo
CASA DELL'ABATE UFFICI MUSEO CHIESA S.Paterio
Ingresso secondario
rnata
nza
dell'I
S.
Via A .
Zam
ende
Viale
marc
hi
ia
TAVERNA MILLE MIGLIA
INGRESSO PRINCIPALE
CORTILE MUSEO MILLE MIGLIA
Ingre
ndip
fem
chia
dell'I
Via le
Eu
Via A .
Viale
S.
marc
Via le
FORMATO FILE: JPEG
le Bo
CONDIZIONI METEREOLOGICHE : cielo sereno, molto luminoso
T °C: 12
15:22 GMT + 01.00
a Via
DATA: 03/12/2010
arroc
CONDIZIONI METEREOLOGICHE : cielo sereno, molto luminoso
FOTOGRAFIA N.: P.2
12:31 GMT + 01.00
lla P
DATA: 03/12/2010
Via d e
FOTOGRAFIA N.: O.1
FOTOGRAFIE:Chiesa di S. Paterio, complesso monastico Sant'Eufemia della Fonte, Brescia.
sso d
FOTOGRAFIE:Chiesa di S. Paterio, complesso monastico Sant'Eufemia della Fonte, Brescia.
N
3 M
2 1
ANNO
2 N
O
1
1
P
2
1
POLITECNICO DI MILANO FACOLTA' DI ARCHITETTURA E SOCIETA'
ESERCITAZIONE
SEZ. A
SCALA:
Elementi di progettazione per l'edilizia storica PROF. Segattini Roberto Analisi e rilievo fotografico dello stato di conservazione dei singoli OGGETTO: elementi architettonici STUDENTE: Andrea Lonati 718719 ; Mario Emanuele Paolazzi 716412
A.A 2010/2011 TAVOLA:
A. 09.29
Architectural Design 2
- Laboratorio di progettazione architettonica 2
32 Professor: Antonio Scoccimarro, Alessandra Puigserver Designer: Andrea Lonati Location: Niguarda (MI) Design: 2012/2013 Client: Familys 16, Theatre, Library, Senior center
Niguarda Building Center
paccato Prospettico Biblioteca
Concettualizzazione Spazio Gerarchico Redevelopment Project Assialità e percorsi
Spaccato Prospettico Giardino Sensoriale
L’intervento presuppone l’eliminazione di di separazione, piastra di relazione, raccolta della biblioteca, ampia, a doppia altezza con alcuni fabbricati residuali a corte collocati sul gioco, etc.) annesso o integrato deposito libri + aree di fianco dell’attuale biblioteca e disposti lungo una serie accessoria di edifici ( residenze studio raccolte e silenziose + spazi accessori la via Passerini in zona Niguarda. L’impianto urbane- negozi – funzioni pubbliche ) integra- ( servizi +ufficio+ bagni x disabili, sala riunioni morfologico possiede degli aspetti organiztive dei temi di cortina e di spazio pubblico e per almeno 20 persone etc. ). zativi da individuare poiché implicati nella modulate quantitativamente dalle esigenze Un altro ambiente in grado di affiancarsi alle definizione dei percorsi , delle gerarchie, degli di progetto, inserite su proposta diretta dei attivita’ della biblioteca dovra’ essere la sala allineamenti, delle giaciture e dei rapporti di singoli gruppi di lavoro . pubblica dimensionata per 200 persone ed prossimità che intervengono nel progetto. I La proposta dovrà assumere il tema dello attrezzata per proiezioni con spazi accesbordi dell’area di progetto sono costituiti da spazio aperto ad uso collettivo in modo sori in grado di rendere completa l’offerta del un elenco giustapposto di tipologie che elabo- consapevole, come impulso al progetto eviservizio. rano tutti i temi della cortina edilizia, aperta e tando semplicistiche operazioni di giustappo- L’edificio, nel suo complesso dovra’ raccorchiusa denunciando la crisi del modello orga- sizione tematica .Lo spazio aperto e l’edificio darsi alla distribuzione interna ed ai livelli nizzativo a isolati anticipando la frammentazi- dovranno quindi essere correlati e non risolti del fabbricato esistente della biblioteca , con one propria delle aree esterne. in modo autonomo ; materiali per organizuscite di sicurezza, ascensore disabili , scale Schizzo Edificio Polifunzionale L’area di progetto sara’ caratterizzata da un zazione dello spazio aperto dovranno essere per la distribuzione corrente e per le uscite di master plan complessivo con organizzazione minimali ed ispirati al criterio della “leggersicurezza in quota , spazio per impianti etc. Il ragionata di porzioni distinte : ezza” e trasparenza . suolo compreso tra i bordi dell’area è sottoLayout funzionale Distribuzione Interna una porzione edificata a diretto servizio Una seconda declinazione del programma posto a leggeri corrugamenti e a differenze di dell’ampliamento della biblioteca e centro infatti dovra’ occuparsi delle relazioni spaziali quota che siete chiamati a registrare e atticulturale di quartiere tra spazio aperto in progetto , sistema dei vare nel progetto. una seconda porzione definita “suolo disflussi di transito pedonali ed il nuovo atrio di Occorre definire un quadro differenziato di ALUNNI SCALA: sperimentali che dovranno essere la Corso di Progettazione Architettonica 2 CNICO DI MILANO TAVOLA egnato” e destinato allo spazio aperto pubaccesso della biblioteca opportunamente diobiettivi Andrea Lonati TÀ DI ARCHITETTURA E SOCIETÀ Gianpietro Manazza PROGETTUALI 2 Michele Lamontanara con CONCEPT DI LAUREA IN SCIENZE DELL’ARCHITETTURA blico nelle connotazioni che assume mensionato funzioni integrate (caffetteria, chiave di lettura delle scelte progettuali : Danieletipiche Villa Michela Bottarini 12-2013 in ambito urbano (direzionamento di flussi, piccolo bookshop- servizi- sala esposizione). Individuare valori residui espressi da alcune verde contemplativo, verde attrezzato, verde Viene inoltre richiesta una sala di lettura parti come possibile luogo di trasformazioni
indotte dal continuo fluire delle dinamiche urbane; Composizione del conflitto tra memoria del luogo e programma edilizio che certe volte trasfigurano la dimensione spaziale ostacolandone la trasformazione; Dimensione del progetto letta attraverso suggestioni e sensibilita’ personali per stemperare il rigore tipologico ed il formalismo di maniera; Individuazione del ruolo simbolico dell’edificio pubblico evidenziando nei caratteri e nella misura, lo spirito collettivo e le pulsioni lo che lo animano; Definizione di congruenza tra temi di architettura movimentati dall’azione progettuale e modelli architettonici di riferimento;
Planimetria area di progetto e relativo contesto Sezioni urbane
5
Annalisa Favotto; Giacomo Treppo; LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 2 - a. a. 2011/12 - Prof. G. Manazza - Prof. D. Villa Eleonora Pasino; Nicholas Gnani; Arch.:A.Innocenti - C. Natalini - C.Novello - E. Recalcati - M. Romanato - F. Rosson - M. Santoro Emilia Scavini; Valentina Seretti; • • •••• • • •• • •• ••• ••• • • •••• • • • ••• •• ••• •• • ••• ••• •• •• •• • • •• •• •••• • •• • •• •••• • •• • ••• •• • •• • • • •• • ••••• •• • ••• ••• •• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
Analisi urbana: quartiere di Niguarda
33
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
Analisi area di progetto
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK
CASS
A
34
9
1
8
2
7
3
6
4
5
5
4
6
3
7 8 9 9
1
8
2
7
3
6
4
5
5
4
6
3
7 8 9 9
1
8
2
7
3
6
4
5
5
4
6
3 2 1
2 1
2 1
7 8 9
35
CRIPPA, SPIRALI Il gesto tracciato quasi meccanicamente sulla tela secondo lo svolgersi di una linea continua, ellittica, crea grovigli inestricabili, che instaurano con lo spazio neutrale della tela un rapporto corrispondente alle istanze dello Spazialismo, di dare evidenza alle energie latenti nella materia e rompere la consueta lettura dello spazio tridimensionale.
Sezione Biblioteca
Pianta e Sezione Auditorium
Prospetto Sud
Architectural Design 3
- Laboratorio di progettazione architettonica 3
36
1_connessioni principali
2_nuova connessione pedonale
3_nuove connessioni secondarie
4_nuove connessioni terziari
|CONNESSIONI| ribeirao dos perus network
|LIMITE| 1_connessioni principali
2_nuova connessione pedonale
3_nuove connessioni secondarie
4_nuove connessioni terziarie
parco lineare e piazze
5_collegamenti aerei
|CONNESSIONI| Professor: Botticini Camillo Danelli Pierpaolo Designer: Andrea Lonati, Giulio Comi, Giovanni Cairoli, Paolo Conti Location: Jaragua, Sao Paulo, Brazil Design: 2012/2013 Client: Familys 570 Plot surface: SLP 39900 mq
|LIMITE|
4 nuovi fulcri connessi tra loro tramite i 4 sistemi di connessione che determinano una nuova centralita’ lineare
parco lineare e piazze
|RIDENSIFICAZIONE| ridensificazione mimetica
|CENTRALITA’|
nuova ridensificazione
|RIDENSIFICAZIONE|
Redevelopment project Slums Il corso si occuperà di progettare un intrervento architettonico urbano e in forte rapporto con il paesaggio in un area di grande complessità insediativa a San Paolo del Brasile. Con il contributo della responsabile dell’ufficio urbanistico di San Paolo verranno individuati i contenuti legati ai temi residenziali, di servizio e delle infrastrutture per la valorizzazione ed il recupero di una area fortememente compromessae soggetta a forti trasformazioni. Il corso sarà anche un occasione per riflettere sulla straordinaria tradizione dell’architettura brasiliana da Oscar Niemeyer, a Vilanova Artigas sino a Paulo Mendes da Rocha. Attraverso comunicazioni teoriche visualiizzate le lezioni tratteranno i temi del corso : rapporto paesaggio- artificio- infrastruttura oltre che uno specifico approfondimento degli elementi costitutivi il progetto: rapporto pianta sezione, materia e luce, costruzione-struttura, spazio interno spazio esterno, oltre che a contributi specifici sulle specificità tipologihe trattate nel corso viste in un ottica di integrazione complessa degli aspetti funzionali e delle relazioni che ogni progetto costruisce con il sito, vista quale condizione generativa fondamentale di ogni artifico costruito.
|CENTRALITA’|
ribeirao dos perus network
Snake den
4 nuovi fulcri con 4 sistemi di conn una nuova centra
The course will focus on designing a intrervento urban architectural and strong relationship with the landscape in an area of great complexity settlement in Sao Paulo, Brazil. With the support of the head of the urban planning of St. Paul will be identified content themes related to residential, service and infrastructure for the development and recovery of an area fortememente compromessae subject to strong transformations. The course will also be an opportunity to reflect on the extraordinary tradition of Brazilian architecture by Oscar Niemeyer, in Vilanova Artigas up to Paulo Mendes da Rocha. Through communications visualiizzate the theoretical lectures will cover the topics of the course: relationship between landscapefireworks-infrastructure as well as a specific analysis of the constituent elements the project: report section plant, material and lightframe construction, interior space outer space, as well as contributions specific on the specific tipologihe treated during views in a perspective of complex integration of the functional aspects and the relationships that each project builds with the site, seen as a fundamental condition of every artifice built generative.
nuova ridensificazione
ridensificazione mimetica
Determinazione di una nuova cen coincidente con il limite stesso de
CONNESSIONE
LIMITE
CENTRALITA’
Determinazione di una nuova centralità coincidente con il limite stesso della favela
term
nucle centr
ie
37
5_collegamenti aerei
nnessi tra loro tramite i nessione che determinano alita’ lineare
ntralità ella favela
Cortine Edilizie strade principali Cortine Edilizie strade secondarie Edifici di Culto Edifici sportivi Edifici scolastici Supermercato
minal ovovia e bus
eo per l’infanzia ro culturale
LA SCALA URBANA
500
0
500
Riccardo Camponovo 748152 Giulio Comi 748600 Andrea Lonati 799070
COPYRIGHT 1999 - FIREHOUSE DESIGNS
1:5000
0
Aree Riqualificate Aree con tessuto regolare Aree con tessuto irregolare Aree con tessuto rado
0
200
38 Testa
Individuazione Lotto Intercettazione Assiale L’area si trova a sud del Barrio, in L’edificio viene modellato secondo una zona pianeggiante. i due assi principali Scelta Programma l’edificio contiene varie funzioni tra cui Ospedale, Sambodromo, Biblioteca e residenze.
Vista Copertura Funicolare
Corti Vengono create due grosse corti per l’ingresso di luce all’interno dell’edificio, la larghezza della stecca è data dal modulo dell’abitazione “informale”.
Piazze Vengolo create due grosse piazze per facilitare l’ingresso e la fruizione degli abitanti.
Accessi Creazione accessi in funzione del progetto urbano, acciocche l’ingresso sia diretto e l’intero edificio attraversabile sia longitudinalmente che trasversalmente.
Plagio Il progetto viene modellato dalle pendenze delle colline adiacenti, anch’esso diventa parte geografica del luogo, un’edificio da poter scalare e utilizzare come una passeggiata verde.
Parassita Le parti della natura sono sempre accompagnate da un parassita e queste due parti vivono insieme ma con logiche antipode. Il nostro parassita, infatti, non è un contenitore ma un “vettore”.
PARASSITA / FUNICOLARE
L’edificio ospita la fermata della funicolare, ben visibile in tutto il Barrio grazie alla scelta progettuale del cambio scala.
Il Glomeride è un insetto originario delle foreste fluviali brasiliane ed è parte integrante dell’ecosistema Sud-Americano
39
scuola di danza discoteca
ristorante
ristorante
0
20
40 Corpo
pianta PT quota 0.00 m
pianta quota + 3.00 m
pianta PT quota +6.00 m
41
0
20
+19.30
INQUADRAMENTO DETTAGLI FOTOGRAFICI +17.14
Via Bonardi
Professor: Laura Balboni, Paolo Corradini Designer: Andrea Lonati, Valentina Guido, Dario Lanzavecchi Location: Piazza Leonardo Da Vinci (MI) Design: 2012/20013 Client: Politecnico Di Milano
+12.80
Via Ponzio
The Laboratory for Conservation of historic buildings
- Laboratorio di Conservazione dell’edilizia storica
42
Piazza Leonardo da Vinci
N
Building 4 Polimi
+10.84
Via Celoria INQUADRAMENTO AREA DI PROGETTO
+2.54
+1.58
Prospect North Renovation Il Laboratorio di Conservazione dell’edilizia storica si pone lo scopo di formare lo studente alla lettura e all’analisi dell’edificio esistente, offrendo strumenti e metodi per l’apprendimento di un corretto percorso per l’istruttoria preliminare al progetto di restauro. Parte fondamentale dell’iter formativo è costituita dall’esercitazione applicativa su un edificio, accompagnata da alcune lezioni introduttive ex cathedra. L’insegnamento di Fondamenti di progettazione per l’edilizia storica prevede una introduzione al tema della conservazione e alla lettura multidisciplinare del costruito. Si tratteranno gli aspetti relativi alla conoscenza della fabbrica, dai materiali alle tecniche impiegati nel cantiere edilizio preindustriale e moderno, agli elementi costruttivi, ai metodi di base per l’analisi in situ dello stato di conservazione, alle tecniche per la conservazione dei materiali. Attraverso l’esercitazione sull’edificio, o su una porzione di esso, si prevede l’identificazione degli elementi dell’architettura, il rilievo dei materiali e del degrado, fino ad arrivare ad indicazioni per l’intervento su superfici e finiture in generale.
Il corso integrativo di Elementi di scienza per la conservazione dell’architettura (2 cfu) fornirà i primi elementi per la conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche e prestazionali dei materiali, dei loro meccanismi di alterazione e degrado. L’insegnamento in particolare darà supporto per il riconoscimento dei fenomeni di invecchiamento e degrado e per la formulazione di ipotesi per la conservazione dei materiali in opera nell’edificio scelto per l’esercitazione. Lo studente alla fine del Laboratorio dovrà essere in grado di operare semplici valutazioni analitiche su edifici esistenti, riportarne la lettura in elaborati che restituiscano con precisione la qualità dell’edificio. Tale formazione costituisce una efficace base per affrontare i temi progettuali del restauro di maggiore complessità (l’intervento di riuso, di rifunzionalizzazione, di consolidamento, ecc.), riservati al percorso della Laurea Magistrale.
+ 0.31 0.00
+0.31
0.00
The Laboratory for Conservation of historic buildings arises aims to train students to the reading and analysis of the existing building , providing tools and methods for learning the correct path to the preliminary investigation on the restoration project . A fundamental part of the training application is made by the exercise of a building, accompanied by some introductory lessons ex cathedra . Teaching Fundamentals of design for the historical building provides an introduction to the theme of conservation and multidisciplinary reading of the built environment . We will discuss aspects related to the knowledge of the factory, from materials to techniques used in the pre-industrial and modern construction site , to the constructive elements , the basic methods for in situ analysis of the state of conservation techniques for the conservation of materials. Through the tutorial on the building, or a portion of it , this includes the identification of the elements of the relief materials and degradation , until you come to signs for the intervention of surfaces and finishes in general. The course integrative elements of science
for the conservation of Architecture ( 2 credits) will provide the first elements for understanding the chemical and physical characteristics and performance of materials , their mechanisms of alteration and degradation . The teaching in particular give support for the recognition of the phenomena of aging and degradation and for the formulation of hypotheses for storage of materials on site in the building chosen for the exercise. The student at the end of the Laboratory must be able to operate simple analytical assessments on existing buildings , bring back the reading in processed that return with precision the quality of the building. This training is an effective basis for addressing the design themes of the restoration of greater complexity (the operation of re-use , upgrading work , consolidation , etc. . )
PUNTI
x
y
1127
2.423.299
803.324
1129
2.399.563
754.927
1128 1130 1153 1131 1132
Rilievo Fotografico 1133 1134 1135 1136 1137 1138 1154 1139 1140 1141 1142 1143
Nikon 3100
1144 1145 1146 1147
Facciata
1148 1149 1150 1151 1152
2.389.411 2.433.669 2.398.721 2.434.819 2.404.637 2.408.212 2.438.899 2.443.915 2.454.149 2.423.234 2.413.366 2.422.623 2.340.414 2.346.901
2.283.411 2.317.807 2.297.154 2.343.920 2.308.109
2.308.109
632.412
624.825
43
743.374 735.148 721.209 728.920 710.088
Elaborazione dati rilevamento indiretto stazione totale
Cordinate obiettive dei punti collimati
669.804 662.455 701.084 683.306
Collimazione dei punti immagine
775.189
PUNTI
x
y
1127
2.423.299
803.324
1129
2.399.563
754.927
1128
749.828
682.447
2.302.811
1152
775.911
2.364.362 2.392.653
723.043
2.343.920
763.234
719.388
2.371.184
2.297.154
1151
793.575
2.355.963 2.361.567
1150
1130 1153 1131
709.463
1132 1133
656.111
1134
653.696
1135
784.909
1136
779.966
1137
728.575
1138 1154
723.043
1139
624.825
1140
632.412
1141
2.389.411 2.433.669 2.398.721 2.434.819 2.404.637 2.408.212 2.438.899 2.443.915 2.454.149 2.423.234 2.413.366 2.422.623 2.340.414 2.346.901
793.575 763.234 775.911 743.374 735.148 721.209 728.920 710.088 669.804 662.455 701.084 683.306 775.189 749.828
1142
2.355.963
719.388
1144
2.364.362
682.447
1143 1145 1146 1147 1148 1149 1150 1151 1152
2.361.567 2.371.184 2.392.653 2.302.811 2.283.411 2.317.807 2.297.154 2.343.920 2.308.109
709.463 656.111 653.696 784.909 779.966 728.575 723.043 624.825 632.412
Collimazione dei punti immagine
Collimazione dei punti immagine
INQUADRAMENTO DETTAGLI FOTOGRAFICI
Via Bonardi
44
3.1.A 3.1.A
3.1.A
3.1.A
3.1.A
3.1.A
3.1.A
3.1.A
3.1.A
3.1.A
3.1.A
1.4.B 1.4.A 2.2.H 2.2.M 2.2.H 1.3.A
Piede di una lesena con la sua base coi particolari della posa in opera Fonte la pratica del fabbricare 1893 Formenti e Cortelletti
2.2.H
2.2.H 2.2.H
H 1.3.A
1.3.A 1.3.A
1.3.D
1.3.A
2.2.A
2.2.E
2.2.A
1.4.B
1.4.B
2.2.H
2.2.H 1.3.E
2.2.M
2.2.A
2.2.H
2.2.A 1.3.E
2.2.H 1.3.E
2.2.A
1.3.E
1.1.L
1.1.L
2.2.A
1.3.D
1.3.D 1.3.D
1.1.L
1.6
1.3.D
1.3.I 1.6 D
2.2.F 2.2.A 2.2.G 1.2.D
1.2.D
1.3.D 1.3.I
1.3.I
1.3.I
1.6
1.3.D
1.6
1.3
2.2.M 2.2.A
1.3.D
1.1.L
1.6
3.1.A
2.2.H
D
1.3.I
1.3.D
2.2.H
2.2.H 1.3.A
1.3.D
1.1.L
1.4.B
1.4.B
1.4.B
3.1.A
1.2.C
8 1.1.L1.3.D 2.2.F
1.2.D 1.1.L
1.1.L 2.2.F 2.2.A
2.2.A
1.2.D 1.6
1.2.D
1.2.C
1.6
1.2.C 1.6
1.2.C 1.2.C 1.2.C
1.2.C 1.6
1.2.C
1.6
1.2.C
1.6
1.2.C
1.2.C C
1.2.C
1.2.C
1.2.C 1.2.C
1.2.C
1.2.C
1.6
1.2.C 1.2.C
1.1.F 1.5
2.1.F
1.5
Sistema di fondazione di parete in muratura Fonte la pratica del fabbricare 1893 Formenti e Cortelletti
1.5
1.5
1.5
1.5
1.5
2.1.F
2.1.F 1.1.G
2.1.F 3.G
2.1.F 2.1.F
1.1.G 1.1.F
1.1.G 2.1.F
1.1.G
2.1.F
MATERIALI FUNZIONE
INTONACO 1.1
INTONACO 1.2
INTONACO 1.3
INTONACO 1.4
MALTA 1.5
INTONACO 1.6
PIETRA ARTIFICIALE 2.1
PIETRA ARTIFICIALE 2.2
MATERIALI METALLICI E PLASTICI LEGNO E VETRO 3.1 3.2
Rivestimento
Rivestimento
Rivestimento
Rivestimento
Stilatura
Rivestimento
Rivestimento
Rivestimento
Tamponatura opaca
COLORE
Ocra gialla
Terra verde
Terra verde
Grigio
Grigio
Grigio
Grigio
Grigio
Grigio-bianco
LEGANTE
Calce idraulica
Malta bastarda
Malta bastarda
Malta bastarda
Cemento
Calce
Cemento
Cemento
AGGREGATI
Sabbia-pietrisco
Sabbia-ghiaia
Sabbia ghiaia di fiume
Sabbia
Sabbia
Sabbia
Sabbia-ghiaia-pietrisco
Ghiaia-pietrisco
GRANULOMETRIA
Fine <4mm
Fine <4mm
Fine <4mm
Fine <4mm
Fine <4mm
Fine <4mm
Medio 4 >15 mm
Fine <4 mm
LAVORAZIONE
Bocciardatura
Bozzato gentile
Partitura (incisioni sottili)
Striature verticali
Subbiatura
Prefabbricato a stampo
Rinzaffo applicato a cazzuola, steso a spessore in diversi strati in abbozzo composto da inerti e legante idraulico. Con lo strato di finitura si dà forma ai riquadri e agli intagli orizzontali e verticali insieme con i nastrini piatti, che contornano le specchiature liscie o ruvide della bugna, questi elementi sono ricavati con raffetti o modine e fatti scorrere lungo le guide di legno per regolarizzare i profili e togliere l’eccesso di malta.
Rinzaffo applicato a cazzuola, steso a spessore in diversi strati in abbozzo composto da inerti e legante idraulico. Con lo strato di finitura si dà forma ai riquadri e agli intagli orizzontali e verticali insieme con i nastrini piatti, che contornano le specchiature liscie o ruvide della bugna, questi elementi sono ricavati con raffetti o modine e fatti scorrere lungo le guide di legno per regolarizzare i profili e togliere l’eccesso di malta.
Rinzaffo applicato a cazzuola, steso a spessore in diversi strati in abbozzo composto da inerti e legante idraulico. Con lo strato di finitura si dà forma ai riquadri e agli intagli orizzontali e verticali insieme con i nastrini piatti, che contornano le specchiature liscie o ruvide della bugna, questi elementi sono ricavati con raffetti o modine e fatti scorrere lungo le guide di legno per regolarizzare i profili e togliere l’eccesso di malta.
Rinzaffo applicato a cazzuola, steso a spessore in diversi strati in abbozzo composto da inerti e legante idraulico. Con lo strato di finitura si dà forma ai riquadri e agli intagli orizzontali e verticali insieme con i nastrini piatti, che contornano le specchiature liscie o ruvide della bugna, questi elementi sono ricavati con raffetti o modine e fatti scorrere lungo le guide di legno per regolarizzare i profili e 1 togliere l’eccesso di malta.
Stesura a spatola della malta cementizia.
Stesura a spatola della malta cementizia.
Ancoraggio con adeguate zancature(chivelle), tramite malte di allettamento tenaci; non prima che i manufatti avvessero raggiunto il massimo indurimento.2
Ancoraggio con adeguate zancature(chivelle), tramite malte di allettamento tenaci; non prima che i manufatti avvessero raggiunto il massimo indurimento.2
Bocciardatura Finitura “gentile” ottenibile con apposito martello, predisposto all’inserimento di teste mettalliche (bocciarda, strumento a percussione diretta) caratterizzate da file regolari di punte a piramide.
Bozzato gentile Profilo con scannellatura piana, partiture eseguite su malta fresca, con l’impiego di modine e marcia modine, prima in senso orizzontale e poi verticale. La superficie è corrugata con una scopa di saggina.
Bozzato liscio Le partiture poco profonde suggeriscono la suddivisione dei conci, realizzate con uno strumento a punta avvalendosi di un regolo d’appoggio.
Striature verticali
Materiale di tamponamento ad uso esclusivamente manutentivo appllicato con spatola.
Materiale di tamponamento ad uso esclusivamente manutentivo appllicato con cazzuola e finito con frattazzo.
Subbiatura Bozzatto ad alto rilievo plastico, ottenuto tramite l’utilizzo della subbia, strumento a percussione indiretta, sullo strato di malta.
Pietra artificiale ad imitazione del ceppo gentile, rimozione degli eccessi dello stampo tramite spatola.
POSA IN OPERA
RESA DI FINITURA
Parete leggera a montanti e traversi metallici, tamponatura a pannelli sandwich (si intende un elemento costituito da due strati resistenti, detti pelli o facce, distanziati tra loro e collegati rigidamente ad un elemento connettivo che prende il nome di core). La montatura viene eseguita a secco alternando pannelli a bucature attraverso infissi in alluninio ad anta a battente.
45
METALLO 3.3
Tamponatura trasparente Protezione agenti atmosferici Grigio
Grigio-trasparente
Serramento in legno costituito da doppia anta a battente, sopraluce ad arco con apertura a vasistas. Tutte le finestre sono a doppio vetro con telaio fisso e telaio mobile, pensiamo quindi che si sia intervenuti nell’ultimo intervento di manutenzione con l’intera sostituzione per l’adeguamento delle norme termoisolanti.
Scossalina ancorata a secco. Lamiera probabilmente preverniciata con colmo esterno.
Puntelli provvisori per la posa in opera di una cornice con particolari delle chiavelle
La resa visiva è quella del ceppo gentile, finita con spatola per eliminare le eccedenze.
Fonte la pratica del fabbricare 1893 Formenti e Cortelletti CODICE MATERICO DEGRADO OSSERVAZIONI
POSSIBILI CAUSE
PATINA BIOLOGICA 1.1.F
POLVERIZZAZIONE 1.2.C
DEPOSITO SUPERFICIALE 1.3.A
DEPOSITO SUPERFICIALE 1.4.A
DEPOSITO SUPERFICIALE 2.2.A
DEPOSITO SUPERFICIALE 3.1.A
La patina biologica formatasi sull’intonaco ad imitazione ceppo gentile è posizionata sugli orizzontamenti, là dove l’acqua si deposita e crea l’habitat perfetto per lo sviluppo di microorganismi.
Imputabile alla lavorazione, alla scarsa tenacità del materiale ed inevitabilmente alla presenza di migrorganismi che alterano la composizione chimica della matrice cementizia/calcitica. Ritroviamo questo tipo di degrado solo nella parte di fabbrica relativa al Cod. 1.2
L’intonaco 1.3 è di certo il più ammalorato forse a causa della sopra-elevazione e quindi della mancanza dello spiovente a protezione. Le scabrosità date dall’erosione hanno potuto far attecchire inquinanti atmosferici e terriccio creando una patina di deposito.
Data la mancanza del cornicione l’acqua ha veicolato terriccio e polveri che si sono depositate sul paramento lavorato a striature verticali.
Deposito superficiale nelle parti non soggette a dilavamento dei capitelli.
Deposito superficiale causato dall’ usura del pannello sandwich.
- Esposizione, scabrosità e deformazione della superficie; - Inquinanti atmosferici, - Umidità, -Aggressioni biologiche.
- Esposizione, scabrosità e deformazione della superficie; - Inquinanti atmosferici, - Umidità, -Aggressioni biologiche.
- Inquinanti atmosferici; - Umidità; -Aggressioni biologiche.
-Azione dei microorganismi; -Presenza di umidità; -Stress meccanico del materiale -Presenza di acqua; -Habitat ideale, mancanza di luce (lavorazione a modine); - Incompatibilità del materiale ( prospetto Nord). (malta bastarda incongrua). La verifica è rimandata a laboratorio.
CODICE MATERICO DEGRADO OSSERVAZIONI
POSSIBILI CAUSE
CODICE MATERICO DEGRADO OSSERVAZIONI
POSSIBILI CAUSE
CODICE MATERICO DEGRADO OSSERVAZIONI
POSSIBILI CAUSE
ALTERAZIONE CROMATICA 1.1.L
EROSIONE 1.2.D
EROSIONE 1.3.D
Motivo di discussione nell’equipe di lavoro tra macchia,colatura e alterazione cromatica. Non potendo effettuare analisi di laboratorio e non avendo il tipico color ramato abbiamo abbandonato la “macchia”; determinando un’alterazione cromatica relativa al dilavamento del capitello e al reazione chimica delle possibili velature.
Dove non è presente sfarinatura del legante abbiamo preferito schedare come erosione il tipo di degrado in queste porzioni di fabbricato; Con la lavorazione a bugnato piano la facciata è attaccabile nelle sue perpendicolarità quali allettamenti e scanalature.
-Dilavemento; -Emersione del pigmento; -Presenza di macchie.
- Erosione meccanica da pioggia - Erosione meccanica da pioggia battente; battente; - Erosione per abrasione degli - Erosione per abrasione degli strati corticali provocata strati corticali provocata da vento; da vento; - Formazione di ghiaccio negli - Formazione di ghiaccio negli strati più superficiali strati più superficiali (gelo/disgelo). (gelo/disgelo).
MANCANZA 1.4.B
Erosione per corrasione ed Ipotesi di cicli di gelo e disgelo erosione per corrosione sono con effetti negativi su materiale i fattori predominanti di questo con microporosita, intonaco; probabilmente utilizzo Acqua e inquinanti atmosferici di aggregati gelivi e assenza di hanno aggredito il materiale macroporosità. fino al punto di collasso, aspostazione del legante con conseguente affioramento dell’ aggregato; in alcuni punti perdita di consistente aggregato.
FESSURAZIONE 1.1.G
DISTACCO 1.3.E
Altro tema interessante approfondito è stata la causa delle fessurazioni, coincidenti alle lesene. Negli zoom a lato possiamo vedere che non sono attive e l’ipotesi è che siano dovute ad un degrado compresente quale ritiro dell’ intonaco, ruscellamento e carico dato dalla sopraelevazione.
Ipotesi di un intervento manutentivo sull’intonaco 1.3 della campata centrale; lo strato di finitura, probabilmente, incongruo non ha legato con l’arricio. Agenti atmosferici e fenomeni di umidità hanno messo in luce l’incongruenza.
- Incompatibilità di tipo fisico-meccanico tra supporto finitura; - Dilatazioni differenziali tra materiali di supporto e finitura.
- Fenomeni di umidità; - Formazione di ghiaccio negli strati più superficiali; - Dilatazioni differenziali tra materiali di supporto e finitura; - Soluzioni di continuità conseguenti agli stress termici; - Errori di posa in opera ed utilizzo di sabbie o malte poco idonee.
LACUNA 1.3.I
- Cicli gelo disgelo; - Perdite localizzate degli impianti di smaltimento e/o di convogliamento delle acque; - Soluzioni di continuità conseguenti alla presenza di fessurazioni; - Errori di posa in opera e l'utilizzo di sabbie o malte poco idonee; - In base al cambio d’uso e alla conseguente sopraelevazione la modanatura non è congrua.
PATINA BIOLOGICA 2.1.F
PATINA BIOLOGICA 2.2.F
Il bozzato del basamento permette il deposito di terriccio e polveri cosi da formare uno strato verdastro di natura biologica. Zoom in Img. 2 Tav. 7
La patina biologica si è formata sugli orizzontamenti delle pietre artificiali, non per la scabrosita del materiale ma per il deposito di acqua.
- Inquinanti atmosferici; - Cicli gelo disgelo; -Aggressioni biologiche.
-Presenza di umidità; -Presenza di umidità; -Presenza di acqua; -Presenza di acqua; -Habitat ideale, mancanza di luce -Habitat ideale, mancanza di luce ( prospetto Nord). ( prospetto Nord).
FESSURAZIONE 2.2.G Ritiro igrometrico del materiale che ha ceduto acqua all’ambiente durante il suo ciclo di vita. Zancatura a materiali con differenti proprietà elastiche.
- Dilatazioni differenziali tra materiali di supporto e finitura;
CROSTA NERA 2.2.H
Localizzato nella campata destra del prospetto e documentato con zoom fotografico in Tavola 7 Img. 4. L’ipotesi è quella di pioggia battente e di rimbalzo (degrado situato sopra mensola)
E’ lo strato che rappresenta l’interazione fra componenti del materiale e agenti atmosferici. L’ anidride solforosa ha aggredito la componente carbonatica del materiale lapideo e lo ha trasformato in gesso. L’inspessimento e l’accumulo di polveri si è compattata ed indurita nelle zone più plastiche e più protette della fabbrica (Capitelli, dentellature).
- Utilizzo di sabbie o malte poco idonee; - Gelo disgelo; - Umidità; - Precipitazioni atmosferiche.
- Azione di microrganismi e di inquinanti; - Ossidazione; - Circolazione d'aria scarsa o assente; - Residui della combustione di oli derivanti dal petrolio.
MISURAZIONE AGGREGATI BASAMENTO Img. 1
Attività lavorativa presso “Studio Architetto Egidio Porta”
46
ATTESTATO COORDINATORE SICUREZZA
47