Carta dei Servizi 2012/2013

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Anffas Trentino Onlus

Associazione di Famiglie di persone con disabilitĂ intellettiva e/o relazionale del Trentino

La carta dei servizi

anno 2012 | 2013



Anffas Trentino Onlus La carta dei servizi

anno 2012 | 2013


Vuoi saperne di più della nostra associazione? Vienici a trovare nella Sede Centrale Trento, Via Unterveger 6 telefono: 0461 40.75.11 fax: 0461 40.75.00 e-mail: associazione@anffas.tn.it

o visita il nostro sito internet www.anffas.tn.it

Il logo ANFFAS Onlus è rappresentato da una Rosa di colore blu, simbolo di qualcosa di raro e prezioso, il capo reclinato per il peso di dover sostener per tutta la vita la disabilità, supportata da un tutore che ne rende forte lo stelo e che rappresenta la forza delle famiglie che si danno reciproco sostegno, racchiusa in un riquadro che rappresenta l’unità dell’Associazione.



sommario

1 Presentazione e informazioni generali

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1 1.1 1.2

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Introduzione Cos’è ANFFAS Onlus Scopi dell’Associazione Nazionale – la “Mission”

2 INFORMAZIONI SULLE ATTIVITA’ E SUI SERVIZI 2.1 Cos’è Anffas Trentino Onlus 2.1.1 Ubicazione 2.1.2 Principi generali di erogazione dei servizi 2.1.3 Destinatari dei servizi 2.1.4 Diritti e doveri degli utenti e dei loro familiari 2.2 Vita Associativa 2.2.1 Organi e “figure ufficiali” 2.2.2 Glossario Anffas 2.2.3 Come accedere ai servizi 2.2.4 Servizio di Assistenza Sociale 2.2.5 Servizi Associativi – Servizio SAI? 2.2.6 Area Volontariato – Progetto “Liberamente Insieme” 2.3 I servizi 2.3.1 Centro Socio Educativo (CSE) 2.3.2 Centro Socio Occupazionale (CSO) 2.3.3 Comunità Alloggio 2.3.4 Centro Integrato “La Meridiana”

pag. 13 pag. 14 pag. 16 pag. 19 pag. 20 pag. 22 pag. 22 pag. 24 pag. 26 pag. 30 pag. 31 pag. 33 pag. 41 pag. 42 pag. 51 pag. 57 pag. 65


2.3.5 2.3.6 2.3.7 2.3.8 2.3.9 2.3.10 2.3.11 2.3.12 2.3.13

Percorso Lavoro (PER.LA) Centro abilitativo per l’età evolutiva “IL PAESE DI OZ” Percorsi educativi – “Progetto Ponte” Percorsi educativi – “Cresciamo Insieme” Progetto “Casa Satellite” Centro residenziale “Nuova Casa Serena” Servizio Assistenza Scolastica Servizio Assistenza Educativa Domiciliare Servizio di Consulenza Sanitaria

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71 85 91 97 103 107 121 125 129

3 STRUMENTI DI ASCOLTO E TUTELA

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3.1 3.2

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Il reclamo come strumento di segnalazione, ascolto e miglioramento Customer satisfaction

ALLEGATI da STACCARE Scheda per l’acquisizione delle segnalazioni Questionario informativo Modulo per i suggerimenti

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PRESENTAZIONE E INFORMAZIONI GENERALI


introduzione

La Carta dei Servizi fa riferimento alla Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei Servizi pubblici” e la Legge n. 328 del 8 novembre 2000, “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. Esse, a tutela degli utenti, richiedono agli enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti direttamente, ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria “Carta dei Servizi”. Anffas Trentino Onlus ha deciso di utilizzare questo strumento per divulgare agli utenti la missione dell’Associazione, i suoi servizi, i criteri di accesso, le modalità di funzionamento, le procedure per assicurare la tutela degli utenti, la trasparenza dei propri servizi. La Carta rappresenta una sorta di dialogo tra gli utenti e l’Associazione, costituisce un impegno a realizzare un nuovo modello di tutela del benessere degli utenti che vede impegnati sia l’utente sia l’Associazione e, così intesa, rappresenta un documento dinamico, in un continuo divenire e aggiornamento, secondo il mutare della percezione dei bisogni ed in sintonia con l’evoluzione del mercato del socio – assistenziale e socio – sanitario, della normativa e delle conoscenze scientifiche. Nello stilare la propria Carta dei Servizi Anffas Trentino Onlus promuove interventi per garantire il miglioramento della qualità della vita.

1.1 COS’è ANFFAS ONLUS? ANFFAS, in origine”Associazione Nazionale Famiglie di Fanciulli ed Adulti Subnormali”, nasce a Roma il 28 marzo 1958; essa è la prima associazione italiana sorta a tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, viene riconosciuta Ente con Personalità Giuridica con DPR n. 1542 del 1964. Nel 1997 l’Associazione, pur conservando l’acronimo, si definisce “Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e Relazionale” e nel 2000 diventa Onlus (Organizzazione Non Lucrativa

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di Utilità Sociale). Anffas Onlus, con l’approvazione della modifica statutaria nel novembre 2000, ha riorganizzato la propria attività su un modello associativo di tipo federale, riconoscendo piena autonomia giuridica, patrimoniale e gestionale alle associazioni locali. Si è inoltre prevista la costituzione di Organismi Regionali rappresentativi delle associazioni socie, nonché la possibilità di concedere il marchio Anffas ad altri autonomi Enti con fini e scopi analoghi a quelli di Anffas Onlus. Ogni associazione si propone di assicurare il benessere e la tutela delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie, operando a più livelli, per rendere concreti i principi delle pari opportunità, della non discriminazione e dell’inclusione sociale: • •

a livello politico, per ottenere normative adeguate ai bisogni delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie; a livello sociale e culturale, per favorire concreti processi di integrazione contro ogni

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finalità istituzionali e principi fondamentali

forma di esclusione e di emarginazione; a livello di promozione e realizzazione di servizi sanitari, sociali, socio - sanitari, educativi e assistenziali rivolti a persone con disabilità intellettiva e relazionale e alle loro famiglie, nonché di ogni altra attività - anche formativa - nel rispetto delle finalità statutarie.

ANFFAS è una GRANDE ASSOCIAZIONE che si ispira ai principi di solidarietà, rispetto, amicizia e, in termini di servizio, alla “PRESA IN CARICO” delle persone con disabilità intellettiva e relazionale attraverso l’elaborazione, l’implementazione e la verifica costante di “progetti di vita” individualizzati.

1.2 SCOPI dell’ASSOCIAZIONE NAZIONALE la “MISSION” Dall’articolo 3 dello Statuto di ANFFAS Onlus: “L’associazione … persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, nel campo dell’assistenza sociale e sociosanitaria, della ricerca scientifica, della formazione, della tutela dei diritti civili a favore di persone svantaggiate in situazioni di disabilità intellettiva e relazionale affinché sia garantito ai disabili il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il più possibile indipendente nel rispetto della propria dignità. L’Associazione persegue il proprio scopo anche attraverso lo sviluppo di attività atte a: stabilire e mantenere i rapporti con gli Organi governativi e legislativi internazionali, europei, nazionali e regionali, con gli Enti Locali e con i Centri pubblici e privati operanti nel settore della disabilità …”.

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finalità istituzionali e principi fondamentali

L’utente è rappresentato dalla persona con disabilità intellettiva e relazionale e da chi la rappresenta (famiglia, tutore o amministratore di sostegno). Anffas Onlus promuove e favorisce la partecipazione e la condivisione delle scelte da parte degli utenti.

2.1 COS’è ANFFAS TRENTINO ONLUS La filiale trentina di ANFFAS fu fondata a Trento nel 1965. Lo scopo della sezione fu, in primo luogo, quello di rompere l’isolamento nel quale era tenuto il ragazzo con disabilità, e poi di svolgere un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ritenuta di importanza fondamentale per la risoluzione dei molti e gravi problemi del settore. Nel 1966 fu aperta una Scuola Materna: si considerava infatti fondamentale iniziare precocemente il processo educativo per avere effetti positivi su tutto lo sviluppo successivo. Emerse poi il problema dei ragazzi in età post – scolare e fu così che nel 1967 nacque il primo Centro Occupazionale, pensato per creare situazioni in cui i ragazzi potessero apprendere ed esercitare un’attività lavorativa adeguata alle loro capacità. Nel 1969 venne aperta la prima Comunità Alloggio per dare risposta ai ragazzi delle Valli che chiedevano di frequentare il Centro. È iniziato così un percorso che ha portato alla realizzazione di un “sistema” caratterizzato dalla qualità dei servizi e dalla correttezza gestionale. Da aprile 2003 la sezione è diventata un’associazione autonoma e denominata Anffas Trentino Onlus, aderendo alla modifica della definizione dell’acronimo in “Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e Relazionale i cui punti di forza sono: •

il forte radicamento territoriale, portare i servizi il più vicino possibile alle residenze delle persone disabili, che presuppone e richiede il coinvolgimento delle risorse locali, in primis delle famiglie; la famiglia, intesa come parte attiva dello stato sociale, con le sue capacità di relazione e di funzione solidaristica negli interventi formali, informali, pubblici e privati.

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finalità istituzionali e principi fondamentali

Va sottolineato l’aspetto evolutivo della nostra attività, aperta alla ricerca e alla sperimentazione, cercando di evitare che ogni dato acquisito si trasformi in una rischiosa cristallizzazione funzionale.

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Informazioni sulle attività e sui servizi

2.1.1 UBICAZIONE La sede amministrativa dell’Associazione è situata in via G. Unterveger n. 6, a Trento. Su tutto il territorio Trentino sono dislocati i 41 centri ed un Ateliér “Articà” per l’attività artistica: SERVIZI RESIDENZIALI

SERVIZI DIURNI

NUOVA CASA CENTRI SOCIO EDUCATIVI SERENA - TRENTO LA MERIDIANA – TRENTO CASA SATELLITE – TRENTO 1 AD ARCO 1 A BORGO VALSUGANA COMUNITA’ ALLOGGIO 1 A CAVALESE 1 A POZZA di FASSA 1 A CAVALESE 1 A TIONE 1 A LOCCA di CONCEI 1 A TONADICO (Primiero) 1 A TIONE 6 A TRENTO 1 A TONADICO (Primiero) 6 A TRENTO CENTRI SOCIO OCCUPAZIONALI 1 A VILLA AGNEDO 1 AD ARCO

CENTRI di FORMAZIONE PROFESSIONALE 1 AD ARCO 1 A BORGO VALSUGANA 1 A PREDAZZO 1 A ROVERETO 1 A TONADICO (Primiero) 1 A TRENTO CENTRO ABILITATIVO PER L’ETA’ EVOLUTIVA IL PAESE di OZ – TRENTO PROGETTO PONTE – TRENTO CRESCIAMO INSIEME TRENTO

1 A BORGO VALSUGANA 1 A CAVALESE 1 A TIONE 1 A TONADICO (Primiero) 1 A TRENTO

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Informazioni sulle attività e sui servizi

2.1.2 PRINCIPI GENERALI di EROGAZIONE dei SERVIZI Di seguito i principi generali cui si ispira l’attività di ANFFAS, volti ad affermare il valore della persona con disabilità intellettiva e relazionale in quanto persona, portatrice quindi di valori e diritti che appartengono alla sfera dei diritti umani, universalmente e solennemente sanciti dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006. UGUAGLIANZA Per Anffas Trentino, il principio di uguaglianza poggia le proprie basi sul riconoscimento e sulla valorizzazione delle diversità. L’essere diversi rappresenta una ricchezza per tutti, ed è quindi nella diversità che a tutti devono essere garantiti gli stessi diritti. In quest’ottica, il soggetto affetto da disabilità è “persona” e come tale ha il diritto di essere aiutato a realizzare e a mettere a frutto tutte le sue potenzialità all’interno di un progetto di vita. Tale aiuto sarà opportunamente modulato in considerazione dell’età, delle condizioni della persona e delle circostanze concrete (familiari, sociali, economiche, etc.) in cui si svolge l’azione educativa. L’approccio d’intervento prescelto dall’Associazione è quindi quello di partire da ciò che l’utente ha (e non da ciò che manca), cercando di potenziare al massimo le risorse di cui è portatore, favorendo in tale modo la promozione e l’inclusione dell’assistito all’interno della società di riferimento (scuola, mondo del lavoro, comunità territoriale, etc.). CONTINUITà del SERVIZIO Date le specifiche finalità caratterizzanti Anffas Trentino e i suoi servizi, al principio di continuità del servizio devono essere attribuiti tre differenti significati: 1. in primo luogo “continuità del servizio” significa garantire ai proprio assistiti un progetto educativo che sia un vero e proprio progetto di vita, la cui realizzazione è

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Informazioni sulle attivitĂ e sui servizi

ANFFAS TRENTINO ONLUS


Informazioni sulle attività e sui servizi

assicurata anche dopo il venir meno dei genitori e/o tutori di riferimento; 2. in secondo luogo, essendo il servizio offerto da Anffas Trentino solo una delle possibili risorse attivabili, l’Associazione si colloca in un rapporto di collaborazione e di rete con gli altri enti presenti sul territorio (Comunità di Valle, Comune, ASL, scuola, etc.), favorendo la realizzazione di un progetto educativo unico in un’ottica di continuità e di integrazione completa della persona con disabilità e della sua famiglia all’interno del contesto sociale di riferimento; 3. infine, “continuità del servizio” deve essere intesa come l’impegno di cui Anffas Trentino si fa carico nel porre in essere tutte le condizioni che possano evitare l’irregolare funzionamento o l’interruzione dei propri servizi, per quanto direttamente può essere riconducibile alla propria sfera di responsabilità. Nel caso in cui il funzionamento risultasse irregolare e/o interrotto per cause di forza maggiore, l’Associazione si impegna ad adottare misure volte ad arrecare il minor disagio possibile ai propri utenti e ai loro familiari.

PARTECIPAZIONE Il valore della partecipazione deve essere declinato in due differenti modi: partecipazione alla vita associativa e partecipazione al progetto educativo del proprio familiare. In quanto associazione di famiglie, Anffas si è dotata di un sistema di gestione in grado di garantire il rispetto dei criteri di democraticità e partecipazione. Al vertice dell’Associazione vi è l’Assemblea dei soci composta da 398 membri (dato al 31 dicembre 2011), rappresentativi di circa 500 famiglie. Il rapporto famiglia/Associazione viene favorito anche attraverso la proposta di momenti associativi e l’istituzione dei Genitori Responsabili (nominati dal Consiglio Direttivo), cui è attribuita una funzione di accoglienza delle nuove famiglie e di raccordo con l’Associazione.

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Informazioni sulle attività e sui servizi

Per l’adozione del Progetto Educativo Individualizzato (PEI), la condivisione con la famiglia rappresenta una condizione indispensabile e questo ruolo è peculiarmente rilevante in un’Associazione di genitori come Anffas Trentino, in virtù della concezione che li vede come responsabili primi e naturali dell’educazione dei propri figli. Infatti, gli operatori di Anffas Trentino agiscono in stretta collaborazione con la famiglia e non in alternativa alla stessa. Per favorire tale gestione partecipata e condivisa, Anffas Trentino si impegna a istituire formali momenti di collaborazione e confronto con i genitori, per garantire la migliore programmazione e verifica degli interventi offerti e dei risultati di volta in volta conseguiti. TRASPARENZA ed INFORMAZIONE L’Associazione, al fine di rendere effettiva la “gestione partecipata” e favorire l’affermarsi di un rapporto fiduciario con i propri interlocutori istituzionali (famiglie; Pubblica Amministrazione; donatori..) si impegna a fornire informazioni complete e trasparenti riguardanti la propria attività attraverso la pubblicazione e la distribuzione della presente Carta dei Servizi e la stesura dell’annuale Bilancio Sociale. PROFESSIONALITà del PROPRIO PERSONALE Data la centralità ricoperta dalla forza lavoro in un servizio come quello offerto, in questi anni l’Associazione si è impegnata a sviluppare una politica di gestione delle persone (dipendenti e volontari) che fosse realmente attenta alla realtà del singolo individuo, cercando di valorizzarne la professionalità e le motivazioni. Coerentemente con tale visione, Anffas Trentino ha attivato e si impegna a realizzare interventi di formazione continua, a favorire la responsabilizzazione di ogni équipe di lavoro in una logica di crescita professionale, a introdurre strumenti per l’analisi della soddisfazione lavorativa e figure professionali di supporto a ogni singolo dipendente e/o volontario.

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CONIUGARE L’EFFICACIA con L’EFFICIENZA Fermi restando i principi ispiratori e i valori di riferimento precedentemente dichiarati, Anffas sta modificando le strategie del proprio agire e il proprio modello di gestione. Efficienza, innovazione e diversificazione dei propri servizi, miglioramento continuo, rappresentano i criteri con i quali l’Associazione si impegna ad affrontare le sfide del futuro. In quest’ottica l’Associazione si impegna a porre le condizioni affinché le risorse economico - finanziarie raccolte siano utilizzate in maniera sempre più efficiente, senza pregiudizio per la qualità dei servizi erogati e il perdurare della propria attività.

2.1.3 DESTINATARI dei SERVIZI I destinatari dei servizi gestiti da Anffas Trentino Onlus sono persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e chi le rappresenta (famiglia, tutore o amministratore di sostegno). Gli utenti dei nostri servizi sono prevalentemente caratterizzati da: • • • •

difficoltà e limitazioni di vario grado nelle autonomie di base, relativamente alla cura della propria persona; difficoltà e limitazioni di vario grado nelle attività interpersonali semplici e/o complesse; difficoltà e limitazioni di vario grado nei processi basilari dell’apprendimento; difficoltà e limitazioni di vario grado nelle attività di comunicazione.

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2.1.4 DIRITTI e DOVERI degli UTENTI e dei loro FAMILIARI Diritti • A ogni nostro utente viene riconosciuto il diritto di essere assistito e seguito con competenza, professionalità e attenzione, garantendo la mobilitazione di tutte le risorse disponibili che possano favorire la promozione e valorizzazione delle proprie potenzialità. • Alle famiglie dei nostri utenti viene riconosciuto un ruolo significativo nella formulazione del Progetto Educativo Individualizzato (PEI), nonché il diritto di ricevere tutte le informazioni riguardanti il proprio assistito e di poter chiaramente identificare le persone che hanno in carico il proprio familiare. • Alle famiglie dei nostri utenti è riconosciuto il diritto di esprimere le proprie opinioni attraverso la predisposizione di appositi ruoli organizzativi e strumenti di comunicazione (Responsabile di struttura; Coordinatore; Genitore Responsabile; momenti assembleari; somministrazione periodica di questionari, procedure di ascolto). In tale modo l’ANFFAS riconosce ai propri interlocutori privilegiati il diritto di proporre suggerimenti, seguendo le normali procedure messe a loro disposizione a tutela di tale diritto. • Ai nostri utenti e alle loro famiglie viene assicurato il rispetto della propria privacy e del segreto professionale, garantiti da tutto il personale che ruota intorno all’utente e che lavora all’interno del servizio (dipendenti; liberi professionisti; volontari; tirocinanti). Doveri • Ogni persona che accede ai nostri servizi ha il dovere di rispettare le norme che ne regolano il funzionamento, al fine di garantire la migliore erogazione delle prestazioni e favorire la buona convivenza tra gli ospiti.

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• •

Ogni famiglia è tenuta ad accettare le soluzioni operative prescelte dal personale che – a parità di risultati/benefici – siano più razionali ed economiche. I familiari dei nostri assistiti devono assumere un comportamento responsabile e rispettoso verso gli operatori, collaborando con loro nella realizzazione del progetto educativo condiviso. Ogni famiglia è parte attiva nella realizzazione del Progetto Educativo Individualizzato (PEI) e pertanto deve assicurare quelle condizioni utili alla sua realizzazione: − comunicando l’emergere di ogni nuova situazione, in modo da consentire un pronto adeguamento degli interventi (cambio delle cure farmacologiche; esiti delle consulenze mediche esterne; nuovo regime alimentare; etc.); − garantendo le condizioni igieniche in modo tale da permettere all’assistito l’immediato accesso alle attività del servizio; − fornendo,su richiesta del personale, gli ausili e gli strumenti non in dotazione alla struttura, ma necessari allo svolgimento delle prestazioni.

2.2 VITA ASSOCIATIVA La struttura organizzativa dell’Associazione è formata da diverse aree di intervento che comprendono servizi ed attività specifiche, la cui gestione avviene in un’ottica unitaria, di sistema. Il nostro modello di riferimento si ispira al principio dell’ “empowerment”1, basato sul decentramento e la condivisione delle responsabilità, sulla diffusione e circolarità della

1 Il concetto di enpowerment fa riferimento all’accrescimento politico, sociale o della forza economica di una comunità. Spesso tale concetto fa riferimento allo sviluppo della fiducia nelle proprie capacità.

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comunicazione, sul lavoro di squadra. E’ frutto di un percorso tutt’altro che lineare ma attento e continuativo, teso a realizzare al meglio, nella pratica operativa oltre che sul piano della gestione societaria, il senso della vita associativa. Seguendo lo stesso principio poniamo particolare attenzione – nell’operatività dei servizi come nella politica della struttura – all’attivazione ed alla cura dei collegamenti “di rete”, che potenziano l’efficacia degli interventi e le risorse del territorio, ma soprattutto sostengono la crescita di un sistema di protezione sociale attiva, fondato sulla collaborazione e la reciprocità. 2.2.1 ORGANI e FIGURE UFFICIALI Presidenza: il Presidente di Anffas Trentino Onlus presiede il Consiglio Direttivo, rappresenta l’Associazione davanti a terzi e firma in nome della stessa. Può adottare, a tutela dell’Associazione, eventuali provvedimenti di ordinaria amministrazione in caso di

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necessità e urgenza, salvo riferirne al Consiglio Direttivo per la necessaria ratifica. Consiglio Direttivo: il Consiglio Direttivo ha tutte le facoltà e i poteri necessari per il conseguimento dei fini dell’Associazione e per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione stessa che non siano dalla legge o dallo statuto espressamente riservati all’Assemblea. Può delegare alcune funzioni ad un Ufficio di Presidenza, appositamente costituito. Ufficio di Presidenza: dato l’aumento della complessità dell’Associazione (aumento delle sedi operative, aumento dei servizi offerti, aumento del personale dipendente) è stata avvertita la necessità di creare un Ufficio di Presidenza, al quale sono state delegate competenze decisionali rispetto alla gestione ordinaria. Direzione Generale: si occupa del posizionamento strategico e dello sviluppo, gestisce funzionalmente i settori di attività, della raccolta fondi (“fund raising”), della comunicazione e della qualità dei servizi, inoltre, afferiscono alla Direzione Generale alcune prerogative, tra cui, la gestione dei rapporti istituzionali e dei rapporti con la Sede Nazionale. Direzione dei Servizi: gestisce funzionalmente i CSE, i CSO, il Centro abilitativo Paese di Oz, Progetto Ponte, Cresciamo Insieme le Comunità alloggio, i servizi di assistenza scolastica e di assistenza educativa domiciliare, il servizio relazioni esterne (e il correlato servizio per i soggiorni estivi), il progetto Per.La. Direttore Nuova Casa Serena: gestisce Nuova Casa Serena, attenendosi alle direttive del Consiglio Direttivo e della Direzione generale Genitore Responsabile: genitore nominato dal Consiglio Direttivo su proposta dei

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Informazioni sulle attività e sui servizi

genitori degli utenti. Ha il compito di accogliere le famiglie, di organizzare momenti d’incontro e scambio, di curare i rapporti con i volontari e promuovere la solidarietà, sia all’interno dell’Associazione che verso il territorio di riferimento. 2.2.2 GLOSSARIO ANFFAS Figure professionali presenti nei servizi ANFFAS Trentino Onlus, distinte in base alle aree d’intervento afferenti e al tipo di rapporto contrattuale con la stessa Associazione (interni/dipendenti Anffas; esterni/consulenti Anffas): Interni ANFFAS Funzioni di coordinamento

• RSC • RSS

Esterni ANFFAS ***

Area d’intervento educativo

• • • •

Assistenti educatori Pedagogista Musico - terapisti Insegnante di attività motorie • Terapista occupazionale

• Insegnante di art-therapy • Musico - terapisti • Insegnante di attività motorie

Area d’intervento socio - assistenziale

• Psicologo • Assistente sociale Anffas

• Assistente sociale di zona

Area d’intervento socio - sanitario

• • • • •

OSS Assistenti sanitarie Fisioterapisti Psicomotricisti Logopedista

• • • •

Medico Fisioterapisti Specialisti sanitari Psicomotricisti

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Struttura organizzativa Complessa: articolazione comprendente più strutture organizzative semplici, afferenti la medesima area territoriale di riferimento. Struttura Organizzativa Semplice: singola unità operativa, riconducibile a uno dei seguenti servizi: Centro Socio Educativo (CSE); Centro Socio Occupazionale (CSO); Comunità Alloggio (CA), Cento di Formazione Professionale Percorso Lavoro (Per.La). Responsabile di Struttura Complessa (RSC): posizione organizzativa responsabile del buon funzionamento della Struttura Organizzativa Complessa. Svolge funzioni di coordinamento e supporto ai Responsabili di Struttura Semplice, affiancandosi a loro per la gestione delle situazioni più complesse e delicate. Responsabile di Struttura Semplice (RSS): posizione organizzativa responsabile di organizzare il lavoro, di gestire la documentazione amministrativa e di coordinare le attività svolte nell’ambito della singola Struttura Operativa Semplice di Anffas Trentino Onlus. E’ interlocutore diretto delle famiglie e del Genitore Responsabile. Linee guida di residenzialità (LGR): consistono nella definizione degli interventi assistenziali ed educativi, che si realizzano per ogni ospite della comunità alloggio, queste vengono compilate secondo il metodo Life Style di Symard. Progetto Educativo Individualizzato (PEI): consiste nella stesura e attuazione del progetto educativo individualizzato ai centri diurni (CSE e CSO). Il PEI definisce gli obiettivi e le strategie d’intervento relative alle seguenti aree: area delle autonomie, area della comunicazione e della relazione, area comportamentale, area cognitiva, etc.

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Informazioni sulle attività e sui servizi

Progetto Formativo Individualizzato (PFI): rappresenta lo strumento attraverso cui vengono concordate e monitorate le attività dell’allievo nella formazione professionale. Raccoglie le descrizioni delle sue caratteristiche, gli obiettivi individualizzati, i progetti specifici previsti e l’integrazione di tutte le attività interne ed esterne che coinvolgeranno l’allievo nel corso dell’anno formativo. Piano di Assistenza Individualizzato (PAI): consiste nella definizione degli obiettivi di “salute” dell’utente ed è l’input indispensabile per la pianificazione delle attività, redatto con le assistenti sanitarie ed il medico. Il PAI nella sua accezione progettuale si propone l’obiettivo di evitare di dare a tutti una risposta uguale, generalizzata, per poter invece porre l’accento sulla personalizzazione dell’intervento. Nei vari servizi vengono utilizzate procedure non univoche, frutto di una diversa gestione dei casi legata ad ambiti e strutture diversi e all’intersecarsi di diverse professionalità che sono oggettive, questo rappresenta per Anffas Trentino un punto di forza perché permette di avere strutture differenziate e non univoche per rispondere a bisogni di sostegno molto differenziati.

2.2.3 COME ACCEDERE AI SERVIZI Modalità di accesso ai servizi dei Centri Socio - Educativi (CSE), Centri Socio -Occupazionali (CSO) e Comunità Alloggio (CA) Il Servizio Sociale di Zona, in accordo con la famiglia, può inoltrare, in qualunque momento, la richiesta di inserimento in Comunità Alloggio, nei Centri Socio - Educativi e Socio Occupazionali gestiti da ANFFAS Trentino Onlus. La richiesta arriva al Servizio Sociale

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Informazioni sulle attivitĂ e sui servizi

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Informazioni sulle attività e sui servizi

di ANFFAS che, tramite apposita équipe composta da rappresentanti rispettivamente della Presidenza, della Direzione e dei professionisti interni (psicologo, pedagogista, consulente medico e assistente sociale), valuta il caso stabilendo se vi sia coerenza tra diagnosi e le tipologie d’utenza afferenti ad ANFFAS. Nella fase di valutazione i vari professionisti, in base alla loro competenza specifica, effettuano individualmente uno o più incontri (domiciliari o non) sia col potenziale utente, sia con la sua famiglia, al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie ed esprimono, ciascuno in modo autonomo, il proprio giudizio d’idoneità. Successivamente l’équipe si riunisce, e si giunge ad una valutazione collettiva ed unanime sul caso: idoneo/ non idoneo. L’esito di tale valutazione viene trasmesso al Servizio Sociale e alla famiglia mediante comunicazione scritta ed eventualmente attraverso un incontro. Il tempo d’attesa per tale valutazione è di massimo 30 giorni, a partire dalla ricezione della richiesta proveniente dal Servizio Sociale di Zona. In caso di presa in carico avviene la formalizzazione dell’ingresso, nella quale vengono stabilite le modalità dell’inserimento, in accordo con il Servizio Sociale di Zona e la famiglia: • • • •

data di inizio dell’erogazione dei servizi; modalità e frequenza delle attività; periodo di prova, quando previsto nel progetto di inserimento (da 3 a 6 mesi con la possibilità di rinnovo di altri 6 mesi in base alle necessità); modalità e frequenza delle verifiche e degli incontri col Servizio Sociale e le famiglie.

L’inserimento viene stabilito tenendo conto dei posti disponibili e delle risorse finanziarie. Viene inoltre richiesta alla famiglia la documentazione socio-sanitaria necessaria alla presa in carico.

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Informazioni sulle attività e sui servizi

Modalità di accesso al “Progetto Per.La.” L’attivazione del Progetto Per.La. avviene attraverso le segnalazione degli Istituti Scolastici, degli assistenti sociali, dell’Agenzia del Lavoro o su iniziativa di altre realtà presenti sul territorio. In questa fase di valutazione pre - inserimento, gli operatori di ANFFAS Trentino Onlus provvederanno alla valutazione funzionale del caso a cui seguirà l’eventuale presa in carico da parte del Progetto Per.La., con la relativa elaborazione di un percorso individualizzato. Il risultato della valutazione e l’eventuale presa in carico verranno comunicati entro i 60 giorni dalla data di presentazione della richiesta. Modalità di accesso ai servizi de “Il Paese di Oz”, “Progetto Ponte” e “Cresciamo Insieme” Per accedere ai servizi forniti da “Il Paese di Oz” è necessario l’impegnativa del pediatra di libera scelta o dello specialista inviante. Modalità di accesso a “Nuova Casa Serena” L’accessi avviene previa valutazione della unità valutativa multidimensionale, in base alla delibera 3009 della Giunta Provinciale del 30 dicembre 2011 nell’allegato 1, che ha stabilito le modalità di accesso al servizio per il 2012 . Modalità di accesso al servizio di Assistenza Scolastica La richiesta viene inoltrata ad ANFFAS Trentino Onlus direttamente dagli Istituti Scolastici, che fanno richiesta del servizio in relazione al numero di alunni certificati e/o con bisogni educativi speciali (BES). Modalità di accesso al Servizio di Assistenza Educativa Domiciliare La richiesta per il servizio di assistenza educativa domiciliare deve essere inoltrata direttamente al Servizio Sociale di Zona, il quale la invia ad ANFFAS Trentino onlus che

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Informazioni sulle attività e sui servizi

provvede all’attivazione del servizio secondo tempi e modalità concordate con l’assistente sociale di riferimento. 2.2.4 SERVIZIO di ASSISTENZA SOCIALE Cos’è? Il servizio di Assistenza Sociale è un servizio di consulenza che si occupa di informare, orientare ed accompagnare le persone con disabilità e le loro famiglie ad un migliore utilizzo delle risorse, attraverso l’attivazione di interventi a seconda del bisogno della persona interessata, mirando al raggiungimento di un maggior benessere possibile. A chi è rivolto? È un servizio rivolto a persone disabili giovani, adulte, anziane - inserite nei vari servizi semiresidenziali e residenziali - e alle rispettive famiglie.

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Informazioni sulle attività e sui servizi

Che cosa offre? L’Associazione ha ampliato la gamma di servizi offerti, moltiplicando le sue strutture, aumentando sensibilmente il numero di utenti e ciò ha finito per ridefinire anche il ruolo dell’assistente sociale di Anffas Trentino Onlus. Vi afferiscono tutte le attività connesse alla valutazione della domanda di accesso al servizio, alla decisione di attivazione del servizio stesso, alla progettazione e verifica degli interventi, in collaborazione con il Servizio Sociale di zona. Spetta al Servizio elaborare proprie strategie, consolidare il quadro di una rete

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Informazioni sulle attività e sui servizi

ampia di collaborazioni, mantenere i rapporti di segretariato sociale con i Comuni di Trento e Rovereto e con le Comunità di Valle della Provincia Autonoma di Trento. L’assistente sociale presidia queste relazioni cercando di inserirsi in modo trasversale e facendo rete nel progetto terapeutico – riabilitativo complessivo, nel rispetto delle diverse competenze professionali, facilitando l’integrazione degli interventi e la presa in carico globale delle situazioni. Come accedervi? L’accesso al servizio di Assistenza Sociale avviene previo appuntamento telefonico al numero 0461/40.75.10, con l’Assistente Sociale, presso la sede di via G. Unterveger n. 6, a Trento; oppure mandando una mail all’indirizzo: t.menegatti@anffas.tn.it

2.2.5 SERVIZI ASSOCIATIVI - SERVIZIO SAI? Cos’è? Il Servizio Accoglienza e Informazione (SAI?) è una funzione svolta attraverso l’ufficio dell’Assistente Sociale nel contesto dell’ascolto, dell’informazione e del supporto alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Nello specifico fa riferimento alle seguenti aree di interesse: •

informazione dei diritti: aggiornamento sui diritti riconosciuti dalla normativa; supporto allo svolgimento di pratiche amministrative e burocratiche, per la richiesta di provvidenze economiche e/o materiali; acquisizione di informazioni giuridiche specifiche (pratiche per l’interdizione o l’inabilitazione; amministrazione di sostegno; lasciti testamentari; etc.); consulenza e indirizzo in materie giuridicamente controverse fatta eccezione per campagne di patrocinio legale diretto.

LA CARTA DEI SERVIZI 31


Informazioni sulle attività e sui servizi

L’Ufficio Soci, situato presso la sede centrale, è composto da tre volontari (un esperto in pratiche amministrative ed due esperti in pratiche giuridico – legali) ed è funzionalmente coordinato dalla Direzione di Roma la quale fornisce supporti informatici e formativi. A chi rivolgersi per accedere al servizio SAI? L’accesso al “Servizio Accoglienza e Informazione” avviene previo appuntamento telefonico con l’Assistente Sociale di Anffas (telefono 0461/40.75.10), presso la sede centrale di via G. Unterveger, n. 6 a Trento, ovvero, direttamente all’Ufficio Soci, tutti i mercoledì mattina, dalla ore 900 alle ore 1200, al numero 0461/40.75.34. È possibile inoltre mandare una mail all’indirizzo sai@anffas.tn.it

2.2.6 AREA VOLONTARIATO “PROGETTO LIBERAMENTE INSIEME” Cos’è? Il 02 aprile 2008 è nata l’Associazione denominata “Liberamente Insieme per Anffas Trentino” a cui è stata demandata l’organizzazione e la gestione dei volontari all’interno di Anffas Trentino Onlus. Questa Associazione è preposta a dare voce al volontariato nei confronti di Anffas Trentino Onlus e delle Istituzioni per contribuire a definire le strategie che lo riguardano. Per l’Associazione il volontario rappresenta un valore aggiunto insostituibile e complementare al lavoro del personale dipendente. Infatti, esso permette d’instaurare con l’utente un rapporto di amicizia, assolvendo così a una funzione d’integrazione sociale e “di ponte” tra i servizi Anffas e la comunità. La scelta di offrire del proprio tempo in un servizio a favore di persone con disabilità, introduce il volontario in un universo valoriale

32 LA CARTA DEI SERVIZI


Informazioni sulle attività e sui servizi

arricchente, in una prospettiva di apertura al reciproco scambio “volontario - assistito”. Di seguito sono riportate le relazioni che intercorrono tra le due Associazioni e ne definiscono le modalità di collaborazione:

Gli organi • Consiglio direttivo: è l’organo esecutivo. Ha tutte le facoltà e i poteri necessari per il conseguimento dei fini dell’Associazione e per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione stessa che non siano dalla legge o dallo statuto espressamente riservati all’Assemblea. Può delegare alcune funzioni alla Direzione dell’Associazione.

LA CARTA DEI SERVIZI 33


Informazioni sulle attività e sui servizi

• Direzione dell’Associazione: è l’organo esecutivo/attuativo. Si occupa del posizionamento strategico e dello sviluppo, gestisce funzionalmente i settori di attività, della raccolta fondi (“fund raising”), della comunicazione e della qualità dei servizi, inoltre, afferiscono alla Direzione dell’Associazione alcune prerogative, tra cui la gestione dei rapporti istituzionali e dei rapporti con Anffas Trentino Onlus. • Équipe di coordinamento: è l’organo attuativo. È composta dai responsabili di area i quali presiedono i diversi settori dell’Associazione, sensibilizzazione, formazione, raccolta fondi, comunicazione e relazioni con l’esterno, contabilità, teatro. L’organo operativo è rappresentato dagli Educatori di Riferimento per i Volontari (ERV) che costituiscono la prima interfaccia tra Liberamente Insieme e Anffas Trentino. L’ERV, infatti, è il collegamento tra i volontari e la struttura operativa in cui operano in stretta e costante collaborazione col Genitore Responsabile. Mansioni dell’ERV • Monitora la situazione dei volontari presso la Struttura Operativa di competenza e trasmette alla Direzione di Liberamente Insieme eventuali richieste o proposte. (Gli inserimenti di nuove risorse di volontariato avvengono previo colloquio con la Direzione dell’Associazione ). • Accoglie il nuovo volontario nella Struttura presentandolo ai volontari e all’équipe educativa. • Presenta la linea educativa della Struttura e i tipi di intervento svolti dalle diverse figure professionali. • Nel rispetto della privacy fornisce le informazioni necessarie circa gli ospiti e suggerisce le corrette modalità d’interazione. • Con gennaio 2010 ha avuto inizio la rilevazione automatizzata delle presenze tramite tesserino magnetico (quindi controlla che tutti i volontari effettuino la timbratura). • Accoglie le richieste dei volontari e le presenta alla Direzione di Liberamente Insieme.

34 LA CARTA DEI SERVIZI


Informazioni sulle attività e sui servizi

• • •

Favorisce il dialogo e la collaborazione tra personale dipendente e volontario. Svolge funzione di tutoraggio e verifica dei nuovi inserimenti, comunicando tempestivamente situazioni problematiche. Favorisce la diffusione del volontariato e sollecita il coinvolgimento dei volontari nella vita Associativa di Liberamente Insieme nonché di Anffas Trentino Onlus.

A chi è rivolto? L’offerta è rivolta: • a singoli cittadini che sentono il bisogno di fare un’esperienza di volontariato nel Terzo Settore; • a piccoli gruppi di persone che vogliano condividere un’esperienza ad alto contenuto valoriale; • a realtà associative o istituzioni (parrocchie, gruppi sportivi, scuole, gruppi scout, etc.) che possono partecipare all’organizzazione di progetti di sensibilizzazione sul tema della disabilità. La domanda per poter essere volontario di Liberamente Insieme per Anffas Trentino deve essere scaricata dal sito dell’Associazione, www.liberamenteinsieme.it, compilata e consegnata (a mano o via posta) direttamente alla Direzione di Liberamente Insieme per Anffas Trentino, Via Unterveger, 6 – 38121 Trento. Dopo circa 7 giorni dalla presentazione della domanda, viene fissato un colloquio conoscitivo. Infatti, per garantire la massima qualità dei propri servizi, Liberamente Insieme prevede un colloquio preliminare d’ingresso, al fine di valutare il corretto inserimento del richiedente nelle proprie strutture e servizi. Nel caso in cui la persona sia ritenuta idonea al ruolo di volontario, si attiva un periodo di prova (della durata massima di 3 settimane e con l’affiancamento di un tutor), alla fine del quale è previsto un colloquio con l’educatore di riferimento, per definire la prosecuzione o meno del rapporto di volontariato.

LA CARTA DEI SERVIZI 35


Informazioni sulle attività e sui servizi

Ambiti d’impiego Il volontario potrà essere inserito in diverse aree d’impiego, coerentemente con le sue aspirazioni, le sue competenze pregresse e le esigenze della stessa Associazione: • area educativa: il volontario lavora a diretto contatto con i ragazzi, supportando l’ordinaria attività dei centri e/o attività particolari (soggiorni vacanze, manifestazioni associative, etc.); • aree innovative: il volontario è inserito all’interno di progetti sperimentali, che si affiancano e si integrano all’ordinaria attività delle strutture Anffas Trentino (ad esempio l’organizzazione di rappresentazioni teatrali, l’organizzazione del coro dell’Associazione, il “Progetto burattini”); • area della sensibilizzazione: il volontario supporta l’attività di sensibilizzazione sul tema della disabilità, attraverso l’organizzazione di convegni e/o incontri nelle scuole e nelle parrocchie; • area organizzativa: il volontario collabora nell’organizzazione del progetto “Liberamente Insieme”; • area raccolta fondi: il volontario viene coinvolto nell’organizzazione e nella gestione delle attività di promozione dell’Associazione e nella raccolta delle donazioni. Diritti e doveri del volontario Il volontario è tenuto al rispetto di determinate regole, tra cui: • indicare l’impegno che intende dedicare all’Associazione. Le presenze del volontario sono sempre programmate secondo un calendario personale, concordato tra il volontario e il suo tutor di riferimento; • rispettare i contenuti del mansionario concordato con la propria struttura di riferimento, al fine di seguirne in modo coerente i presupposti educativi; • rispettare le indicazioni degli operatori che affianca, per quanto attiene le attività da svolgere e la normativa sulla privacy.

36 LA CARTA DEI SERVIZI


Informazioni sulle attività e sui servizi

Liberamente Insieme per Anffas Trentino offre ai propri volontari una gamma di servizi, tra cui: • la partecipazione ai vari momenti della vita associativa; • la partecipazione all’incontro di benvenuto che si tiene nei primi quattro mesi di servizio; • una formazione continua per i volontari attraverso incontri specifici e la formazione sul campo; • il riconoscimento delle ore di volontariato per l’ottenimento dei crediti formativi, per quanto riguarda gli studenti delle scuole superiori (riconoscimento che dovrà essere preventivamente concordato con il Collegio Docenti dell’Istituto di appartenenza); • l’invio della rivista dell’Associazione.

LA CARTA DEI SERVIZI 37


Informazioni sulle attivitĂ e sui servizi

Che cosa vi promettiamo? Liberamente Insieme- Standards 2012/2013 Tempo di attesa per il colloquio conoscitivo

Tempo di attesa per l’inizio del servizio

38 LA CARTA DEI SERVIZI

al massimo sette giorni dalla presentazione della domanda

al massimo sette giorni dal colloquio conoscitivo


Informazioni sulle attivitĂ e sui servizi

Comunicazione con i volontari

tutte le comunicazioni vengono effettuate tramite posta elettronica o posta ordinaria

Coordinamento e tutoraggio

ad ogni volontario viene affiancato un tutor per le prime tre settimane di attività , successivamente l’educatore responsabile dei volontari tiene i contatti e fornisce un supporto qualora ce ne fosse bisogno

Monitoraggio degli inserimenti

periodicamente vengono fissati dei colloqui con il responsabile area volontariato

Formazione

gli eventi formativi proposti ad ogni volontario sono - nei primi quattro mesi: incontro di benvenuto; - entro i primi tre anni: corso formazione volontari; - con riferimento alla normativa vigente in ambito di sicurezza sul lavoro, sono previsti incontri formativi specifici; - trasversalmente a tutto il periodo di servizio: formazione sul campo

LA CARTA DEI SERVIZI 39



I SERVIZI ANFFAS TRENTINO ONLUS


CENTRO SOCIO-EDUCATIVO (CSE) Che cos’è? Il Centro Socio Educativo è un servizio diurno che, attraverso la presa in carico globale della persona e l’attivazione di percorsi individualizzati, ha come obiettivo prioritario mantenere e/o potenziare le abilità. Si occupa dei bisogni primari (alimentazione, cura fisica, etc.) e secondari (istruzione, socializzazione, gioco, etc.) dei propri utenti. Tali servizi sono guidati dalla volontà di superare il semplice approccio assistenziale all’utente e favorire il suo inserimento in una più ampia rete sociale. A chi è rivolto? Il servizio è rivolto a persone che si avviano verso l’età adulta: adolescenti (in età postscuola dell’obbligo); adulti e anziani che si trovano in una situazione di disabilità fisica, intellettiva e/o relazionale. Che cosa offre? Per ciascun utente viene steso un Progetto Educativo Individualizzato (PEI) che consiste nella definizione degli interventi da realizzare per ciascun utente. Tale piano viene definito da un’équipe dopo un congruo periodo di osservazione e periodicamente verificato in base agli obiettivi di volta in volta conseguiti. L’individuazione delle attività da erogare sarà quindi fatta tenendo in considerazione la specifica situazione clinica dell’individuo e le sue particolari esigenze di cura. Le attività realizzate all’interno dei CSE possono essere ricondotte a quattro differenti aree d’intervento2:

2 Non tutte le attività di seguito elencate sono presenti in tutti i Centri Socio - Educativi di Anffas Trentino Onlus. Per maggiori informazioni, contattate il CSE di riferimento per la vostra zona.

42 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro Socio-Educativo (CSE)

A) INTERVENTI EDUCATIVI: • attività didattica - lavoro individualizzato sui pre-requisiti della lettura, della scrittura e del calcolo; attività di lettura, scrittura e calcolo; produzione linguistica; • attività motorie - esercizi per il cambio posturale e la stimolazione sensoriale; esecuzione di percorsi strutturati; giochi motori, passeggiate; • attività tecnico - manuali, grafico - pittoriche - realizzazione di elaborati e oggetti di diversa tipologia e stile attraverso l’utilizzo di differenti materiali e colori, consentendo di stimolare le capacità percettive dell’assistito (batik, découpage, gesso, ceramica, pittura su stoffa etc.); • attività di falegnameria - realizzazione di piccoli manufatti artigianali per il Centro (mensole, cornici, etc.), mostre o mercatini; • attività d’informatica - utilizzo di cd - rom didattici; uso del PC; • attività artistica - l’attività artistica ha come finalità la stimolazione dell’individuo, attraverso l’utilizzo degli strumenti artistici, ad esprimersi nella sua totalità; • attività musicale - un primo approccio alla musica dove i ragazzi imparano a comunicare e farsi comprendere attraverso il suono; • attività di sartoria - realizzazione di ricami e di piccolo artigianato per il Centro, mostre o mercatini; • attività di socializzazione, apertura e dialogo col territorio.

LA CARTA DEI SERVIZI 43


Centro Socio-Educativo (CSE)

Questi interventi sono attivati al fine di conseguire, tra gli altri, i seguenti obiettivi: • potenziare le abilità logico - matematiche; incrementare le abilità di scrittura, lettura e calcolo precedentemente acquisite; • migliorare i tempi di attenzione e la presa in carico della consegna; • rinforzare e affinare la memoria procedurale; • sviluppare strategie logiche idonee al soggetto; • migliorare i concetti topologici; • sviluppare i concetti spazio - temporali; • migliorare la consapevolezza del proprio schema corporeo e della lateralità; • ampliare le possibilità espressive attraverso la scultura, pittura, teatro e musica; • rinforzare l’autostima e contribuire al rafforzamento dell’identità del soggetto; • promuovere il rispetto delle regole sociali; • facilitare lo sviluppo dell’apertura relazionale. B) INTERVENTI TERAPEUTICI E RIABILITATIVI: • educazione fisica, nuoto - attività singole e/o di gruppo, a corpo libero o con l’utilizzo di piccoli o grandi attrezzi per lo sviluppo e/o il mantenimento delle capacità motorie, relazionali e cognitive; utilizzo dell’acqua come strumento riabilitativo e/o ludico ricreativo; avvicinamento alle principali tecniche di nuoto; • sedute di fisioterapia e psicomotricità; • terapia assistita con gli animali - l’utilizzo degli animali (prevalentemente cani e cavalli) nello svolgimento delle attività consente la stimolazione e/o il mantenimento delle abilità cognitive, motorie e affettivo - relazionali dell’utente; • attività artistica, musicoterapia e laboratorio teatrale - attraverso l’impiego di tecniche artistico - espressive si cerca di favorire un percorso di potenziamento e/o mantenimento delle abilità cognitive, sensoriali, motorie e relazionali dell’utente.

44 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro Socio-Educativo (CSE)

C) INTERVENTI A SOSTEGNO DELL’AUTONOMIA PERSONALE - rientrano in questa categoria tutte quelle pratiche quotidiane di: • igiene della persona - miglioramento di alcune funzioni igieniche legate all’uso dei servizi specifici e la cura del proprio corpo; lavoro per l’acquisizione del controllo sfinterico per gli utenti per il quale è stato stabilito; • alimentazione - preparazione della tavola, uso corretto degli utensili, rispetto dei tempi di consumazione dei pasti, riduzione dei comportamenti problematici; • cura dell’abbigliamento - supporto alla fase di svestizione e vestizione. Anffas Trentino Onlus offre agli utenti dei propri centri la possibilità di godere di un periodo di svago attraverso l’organizzazione di vacanze, che possono costituire anche un momento di sollievo per le famiglie; tali soggiorni si svolgono normalmente in località balneari o montane. La vacanza vuole proporsi innanzitutto come fase di riposo e relax per gli utenti attraverso attività esclusivamente ricreative e accompagnate dalla costante presenza di assistenti educatori, operatori e/o volontari. In caso di bisogno, le famiglie che utilizzano i servizi del CSE possono richiedere l’attivazione di un breve periodo di sollievo per il proprio assistito presso le strutture residenziali di Anffas Trentino Onlus. L’accesso a tali strutture è subordinato alla preventiva verifica della disponibilità dei posti e alla valutazione dell’équipe multidisciplinare. Per maggiori informazioni si veda quanto riportato nella sezione delle Comunità Alloggio.

LA CARTA DEI SERVIZI 45


Centro Socio-Educativo (CSE)

Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dalla Comunità di Valle. Alle famiglie è chiesta la compartecipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito. Che cosa vi promettiamo?

CSE - Standard 2012/2013 Giorni e orari di funzionamento dei centri

• I CSE sono aperti dal lunedì al venerdì, tutti i giorni feriali dell’anno (tra i 250 e i 260 giorni); • il servizio offerto dai CSE ha natura diurna e corrisponde alle 8 ore di apertura giornaliere. Gli orari di apertura variano da CSE a CSE e sono esposti presso le varie sedi.

Responsabilità e modalità di definizione e verifica del Progetto educativo individualizzato (Pei) e delle attività del centro

• la definizione del PEI rientra tra le prerogative dell’équipe, composta dal pedagogista, dagli assistenti educatori del CSE e dagli altri specialisti necessari al caso trattato. • entro 180 giorni dalla presa in carico, il CSE organizza una riunione con i familiari e l’équipe multidisciplinare nella quale vengono esposti i contenuti del PEI e viene consegnato il calendario delle attività programmate; • in regime ordinario il Centro garantisce almeno una riunione annuale dell’équipe per monitorare ogni singolo caso trattato. Per ogni ospite vengono individuati, verificati o modificati gli obiettivi generali d’intervento da perseguire nei vari ambiti. Nel caso in cui si venissero a verificare situazioni urgenti (complicazioni sanitarie e/o comportamentali), verranno attivate ulteriori riunioni dell’équipe; • parallelamente a questi incontri, per ogni singolo caso viene organizzata una riunione annuale, coinvolgendo i professionisti interessati nei differenti ambiti d’intervento: - interventi di riabilitazione (terapisti della riabilitazione); - interventi sanitari e psico - sociali (neuropsichiatra, psicologo, assistente sanitario); - interventi sociali (assistente sociale interno ad Anffas, assistente sociale di Zona, pedagogista, psicologo);

46 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro Socio-Educativo (CSE)

- interventi scolastici, con il coinvolgimento degli insegnanti degli Istituti Scolastici e dell’eventuale insegnante di sostegno; • una volta alla settimana, viene organizzata una riunione tra gli operatori al fine di verificare: - andamento del Centro; - strategie risolutive dei problemi emersi; - eventuali altre problematiche. Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• durante l’anno, l’équipe organizza almeno un incontro con i familiari di ciascun assistito per la verifica dello stato di realizzazione del PEI; • le attività erogate a ogni singolo soggetto sono definite in base al singolo PEI di ogni utente e programmate coerentemente con il calendario settimanale consegnato alla famiglia; • incontro di verifica annuale per le attività con i consulenti esterni; • visita medica annuale con Consulente Medico ed Assistente Sanitaria; • predisposizione - presso la sede centrale - di una bacheca e del sito dell’Associazione, mensilmente aggiornati sulle iniziative comunitarie programmate; • in caso di bisogno, i familiari possono contattare telefonicamente o via e-mail il responsabile di struttura.

Attività svolte e servizi erogati nei CSE

• gli interventi erogati dai CSE fanno riferimento a tre differenti ambiti d’azione: a) attività di assistenza alla persona; b) attività educative; c) attività terapeutiche e riabilitative; • le attività proposte nei CSE possono essere differenti per ogni singola sede territoriale, coerentemente con le professionalità disponibili e con le possibilità logistiche organizzative caratterizzanti il singolo Centro. Ogni CSE si impegna a esporre nella propria bacheca l’elenco aggiornato delle attività disponibili;

LA CARTA DEI SERVIZI 47


• non tutte le attività saranno svolte all’interno del CSE, ma – in base alle singole situazioni – potranno essere utilizzate strutture esterne al Centro (piscine comunali o private, centri ippici, centri ricreativi e/o sportivi, etc.). Ogni attività fuori sede sarà comunque preventivamente comunicata attraverso il calendario settimanale; • l’attività svolta nei CSE durante la giornata si articola in differenti momenti: - accoglienza degli utenti presso il Centro (supporto alla svestizione; consumazione di una bevanda; cura della persona); - attività educativa e/o riabilitativa in diversi momenti della giornata (mattina e/o pomeriggio); • preparazione al momento del pranzo (cura e igiene prima e dopo il pasto; alimentazione); • momento di riposo e relax; • conclusione della giornata (consumazione di una bevanda; cura della persona; vestizione). Servizi di supporto: • in caso di ulteriore bisogno è attivato, quando possibile, un servizio di supporto medico specialistico (Fisiatra, servizio medico Neuropsichiatra, etc.) in appoggio con l’Azienda Sanitaria specialistico Servizi di supporto: • ogni Centro garantisce ai propri ospiti la somministrazione del pranzo, normalmente erogato da una ditta esterna servizio mensa convenzionata (mense; ristoranti; etc.); • nella preparazione dei piatti, verranno tenute in debita considerazione le indicazioni che possono essere fornite dalla famiglia e dal medico dell’assistito rispetto a intolleranze e/o particolari regimi alimentari. Servizi di supporto: • il servizio di trasporto degli utenti dalla propria abitazione al servizio di trasporto CSE di riferimento (e relativo ritorno) è garantito dal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento e organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento dello stesso ente gestore; • nel caso in cui, per lo svolgimento delle attività del CSE, sia necessario un trasferimento degli utenti, Anffas garantisce un proprio servizio di trasporto interno, la cui attivazione è regolata secondo necessità.

48 LA CARTA DEI SERVIZI


Articolazione degli spazi nei CSE

• logisticamente i Centri sono strutturati prevedendo una separazione degli spazi coerente con le attività svolte (cucina/ mensa; salone per attività ricreative; area relax; spazi per le attività educative; etc.); • l’articolazione degli spazi e la presenza di particolari aree possono essere differenti per ogni singola sede territoriale. Ogni CSE si impegna a esporre la planimetria completa degli spazi presenti nella propria sede.

Frequenza nella pulizia dei locali

• le pulizie dei locali avvengono con frequenza giornaliera.

LA CARTA DEI SERVIZI 49


Centro Socio-Educativo (CSE)

Presso quali sedi di ANFFAS Trentino Onlus è attivo? Città/paese

Indirizzo

Telefono

Email

Arco

Via Capitelli

0464/519830

cse.arco@anffas.tn.it

Borgo Valsugana

P.zza Romani

0461/752322

cse.borgo@anffas.tn.it

Cavalese

Via Libertà

0462/235442

cse.cavalese@anffas.tn.it

Primiero

Via San Francesco Tonadico

0439/64615

cse.primiero@anffas.tn.it

Pozza di Fassa

Strada Dolomites

0462/763257

cse.pozza@anffas.tn.it

Tione

Via Filzi

0465/322188

cse.tione@anffas.tn.it

Trento

Via Gramsci

0461/914466

cse.gramsci@anffas.tn.it

Trento

Via Onestinghel

0461/932331

cse.onestinghel@anffas. tn.it

Trento

Via Paludi

0461/994055

cse.paludi@anffas.tn.it

Trento

Via Perini

0461/916929

cse.perini@anffas.tn.it

Trento

Via Volta

0461/935977

cse.volta@anffas.tn.it

Trento

C.so III Novembre

0461/407551

centrogiovani@anffas.tn.it

In caso di bisogno e per ottenere maggiori informazioni, è possibile contattare via telefono e/o via e-mail ogni sede e richiedere di parlare con il relativo responsabile di struttura.

50 LA CARTA DEI SERVIZI


CENTRO SOCIO-OCCUPAZIONALE (CSO) Che cos’è? I Centri Socio - Occupazionali (CSO) di Anffas Trentino sono centri diurni la cui finalità è quella di favorire l’acquisizione e/o il mantenimento delle abilità tecnico - manuali dei propri ospiti, attraverso la proposta di piccole esperienze “lavorative”. Obiettivo di questo servizio è favorire lo sviluppo delle autonomie personali, la coscienza e l’apprezzamento del lavoro svolto, nonché il rinforzo e la crescita dell’autostima. Tali servizi sono inoltre guidati dalla volontà di favorire l’inserimento della persona in una più ampia rete sociale. A chi è rivolto? Il servizio è rivolto a giovani e/o adulti - anziani con disabilità intellettiva che dopo aver ultimato il percorso scolastico - professionale, non sono riusciti a inserirsi e/o a rimanere nell’ambito dei percorsi lavorativi protetti. In alcuni casi, l’accesso al servizio è consentito anche a persone con disabilità che hanno concluso - per motivi d’età - la loro esperienza lavorativa. Le persone inserite nei CSO devono possedere un discreto grado di autonomia ed essere dotate di abilità minime nello svolgimento di piccole consegne. Che cosa offre? Il Progetto Educativo Individualizzato (PEI) presenta interventi educativi di varia natura, la cui definizione rientra nelle prerogative e competenze dell’équipe multidisciplinare del Centro. Le aree d’intervento dei CSO possono essere ricondotte a differenti ambiti d’azione: • area delle competenze lavorative - attività occupazionali interne e/o esterne al Centro della durata di almeno 5/6 mesi seguite dall’operatore; responsabilizzazione nella realizzazione di piccole consegne domestiche e non; mantenimento di abilità di collaborazione; area della manualità con la stimolazione ed il mantenimento delle abilità fino-motorie attraverso attività di falegnameria, sartoria, tecniche artistico - pittoriche; etc.; • area della comunicazione e della relazione - attività volte a stimolare l’utilizzo del linguaggio verbale e non verbale e a favorire i momenti di socializzazione interni ed esterni

LA CARTA DEI SERVIZI 51


Centro Socio-Occupazionale (CSO)

al Centro (passeggiata o gite; momenti di aggregazione con le differenti realtà presenti sul territorio); strutturazione di un percorso finalizzato a far conoscere e riconoscere i vocaboli di uso comune per migliorare l’autostima, la socializzazione e l’integrazione (presentarsi; riconoscersi; firmare; etc.); • area affettivo - emotiva e del comportamento - attività volte all’acquisizione e all’aumento della stima di sé, attraverso messaggi di rinforzo e gratificazione nella quotidianità; mantenimento o miglioramento delle regole sociali e di gestione dei rapporti interpersonali; • area motoria - attività di movimento (esecuzione di percorsi strutturati, giochi motori, passeggiate, attività di nuoto, etc.); migliorare e/o mantenere il coordinamento e dell’organizzazione spazio temporale; consolidamento degli elementi topologici mediante l’uso del proprio corpo (sopra - sotto; dentro - fuori; etc.); mantenimento dello schema corporeo; • area cognitiva - stimolazione e mantenimento dei pre-requisiti o requisiti di lettura, scrittura e calcolo e delle abilità cognitive; • area dell’autonomia personale - mantenimento delle autonomie inerenti all’alimentazione (presso il Centro o presso mense esterne convenzionate) e inerenti alla cura della persona (promozione all’autonomia e sostegno in caso di bisogno). Nel concreto, tali aree si realizzano mediante attività riconducibili a: Fisioterapia*

Piscina*

Psicomotricità

Attività motoria*

Terapia assistita con animali

Uscite finalizzate*

Falegnameria

Artigianato

Ricamo e cucito

Attività domestica

Attività artisitca

Attività graficoespressive*

Informatica

Attività didattica*

Attività teatrale e musico-terapia

Attività occupazionali sul territorio*

(*attività comuni a tutti i servizi CSO di ANFFAS Trentino Onlus).

Le attività proposte - individuate in base alle esigenze tecniche terapeutiche, riabilitative ed educative - potranno essere svolte individualmente e/o in gruppo in presenza del supporto degli Educatori del Centro.

52 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro Socio-Occupazionale (CSO)

Anffas offre agli utenti dei propri centri la possibilità di godere di un periodo di svago attraverso l’organizzazione di vacanze, che possono costituire anche un momento di sollievo per le famiglie; tali soggiorni si svolgono normalmente in località balneari o montane. La vacanza vuole proporsi innanzitutto come fase di riposo e relax per gli utenti attraverso attività esclusivamente ricreative e accompagnate dalla costante presenza di educatori, operatori e/o volontari. In caso di bisogno, le famiglie che utilizzano i servizi del CSO possono richiedere l’attivazione di un breve periodo di sollievo per il proprio assistito presso le strutture residenziali di Anffas Trentino Onlus. L’accesso a tali strutture (il cui costo rimane a carico della famiglia), è subordinato alla preventiva verifica della disponibilità dei posti e alla valutazione dell’équipe multidisciplinare. Per maggiori informazioni si veda quanto riportato nella sezione delle Comunità Alloggio. Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dalla Comunità di Valle. Alle famiglie è chiesta la compartecipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito.

LA CARTA DEI SERVIZI 53


Centro Socio-Occupazionale (CSO) Che cosa vi promettiamo? CSO - Standard 2012/2013 Tempo di attesa per l’accesso al servizio

• la prima erogazione del servizio avviene di norma entro 60 giorni dalla presentazione della domanda ai Servizi Sociali di Zona.

• i CSO sono aperti dal lunedì al venerdì (esclusi i giorni Giorni e orari di funzionamento dei festivi); • il servizio offerto dai CSO ha natura diurna e corrisponde alle centri 8 ore di apertura giornaliere. Gli orari di apertura variano da CSO a CSO e sono esposti presso ogni sede. Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• riunione familiari/équipe attivata entro 90 gg dalla presa in carico nel servizio; • almeno una riunione annuale tra familiari, équipe di lavoro e assistente sociale di zona; • contatti telefonici tra famiglia ed équipe al bisogno; • in casi eccezionali (ad esempio qualora si renda necessaria una ridefinizione radicale del PEI) viene convocata una riunione straordinaria tra familiari ed équipe; • predisposizione - presso la sede centrale - di una bacheca e del sito dell’Associazione, mensilmente aggiornati sulle iniziative comunitarie programmate; • incontro di verifica annuale per le attività con i consulenti esterni; • visita medica annuale con Consulente Medico ed Assistente Sanitaria.

Responsabilità e modalità di definizione e verifica del Progetto educativo individualizzato (PEI) e delle attività del centro

• la definizione del PEI rientra tra le prerogative dell’équipe, composta dal pedagogista, dagli assistenti educatori del CSO e dagli altri specialisti necessari al caso trattato; • entro 90 giorni dalla presa in carico (180 giorni nei casi più complessi), il CSO organizza una riunione con i familiari e l’équipe multidisciplinare nella quale vengono esposti i contenuti del PEI e viene consegnato il calendario delle attività programmate;

54 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro Socio-Occupazionale (CSO)

• in regime ordinario il Centro garantisce almeno una riunione annuale dell’équipe per monitorare ogni singolo caso trattato. Per ogni ospite vengono individuati, verificati o modificati gli obiettivi generali d’intervento da perseguire nei vari ambiti. Nel caso in cui si venissero a verificare situazioni urgenti (complicazioni sanitarie e/o comportamentali), verranno attivate ulteriori riunioni dell’équipe; • parallelamente a questi incontri, per ogni singolo caso viene organizzata una riunione annuale, coinvolgendo i professionisti interessati nei differenti ambiti d’intervento: - interventi di riabilitazione (terapisti della riabilitazione); - interventi sanitari e psico - sociali (neuropsichiatra, psicologo, assistente sanitario); - interventi sociali (assistente sociale interno ad Anffas, assistente sociale di Zona, pedagogista, psicologo); - interventi scolastici, con il coinvolgimento degli insegnanti degli Istituti Scolastici e dell’eventuale insegnante di sostegno; • una volta alla settimana, viene organizzata una riunione tra gli operatori al fine di verificare: - andamento del Centro; - strategie risolutive dei problemi emersi; - eventuali altre problematiche. Attività svolte e servizi erogati nei CSO

• Le attività proposte nel centro avvengono con frequenza quotidiana e in presenza di un supporto da parte degli assistenti educatori; • le attività terapeutiche e riabilitative vengono realizzate con frequenza settimanale; • alle famiglie viene fornito un calendario settimanale delle attività programmate per ogni utente secondo il proprio PEI.

Servizi di supporto: servizio medico

• in caso di ulteriore bisogno è attivato, quando possibile, un servizio di supporto medico specialistico (Fisiatra, Neuropsichiatra, etc.) in appoggio con l’Azienda Sanitaria

LA CARTA DEI SERVIZI 55


Centro Socio-Occupazionale (CSO)

Servizi di supporto: servizio mensa

• Ogni Centro garantisce ai propri ospiti la somministrazione del pranzo, normalmente erogato da una ditta esterna convenzionata (mense, ristoranti, etc.); • nella preparazione dei piatti, verranno tenute in debita considerazione le indicazioni che possono essere fornite dalla famiglia e dal medico dell’assistito rispetto a intolleranze e/o particolari regimi alimentari.

Servizi di supporto: servizio di trasporto

• Il servizio di trasporto degli utenti dalla propria abitazione al CSO di riferimento (e relativo ritorno) è garantito dal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento e organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento dello stesso ente gestore; • Anffas provvede al trasferimento degli utenti tra i vari luoghi sede di attività tecnico terapeutico riabilitative sia attraverso un servizio di trasporto interno, gestito direttamente dall’Associazione che attraverso trasporto esterno. Il servizio viene adeguato alle esigenze dell’utente tramite un percorso minimo diretto su misura.

Frequenza nella pulizia dei locali

• Le pulizie dei locali avvengono con frequenza giornaliera.

56 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro Socio-Occupazionale (CSO)

Presso quali sedi di ANFFAS Trentino Onlus è attivo? Città/Paese Indirizzo

Telefono

Email

Arco

Via Gazzoletti

0464/518258

cso.arco@anffas.tn.it

Borgo Valsugana

Via Temanza

0461/752322

Cavalese

Via Libertà

0462/235442

Primiero

Via San Francesco Tonadico

0439/64615

Tione

Via Filzi

0465/322188

cso.tione@anffas.tn.it

Trento

Passaggio Teatro Osele

0461/982505

cso.suffragio@anffas. tn.it

cso.borgo@anffas.tn.it cso.cavalese@anffas. tn.it cso.primiero@anffas. tn.it

In caso di bisogno e per ottenere maggiori informazioni, è possibile contattare via telefono e/o via e-mail (ove presente) ogni sede e richiedere di parlare con il relativo responsabile di struttura.

LA CARTA DEI SERVIZI 57


58 LA CARTA DEI SERVIZI


COMUNITà ALLOGGIO Che cos’è? Le Comunità Alloggio offrono a livello territoriale una rete di servizi di accoglienza residenziale, organizzati in unità abitative dotate di una certa autonomia funzionale; sono progettate per piccoli gruppi di persone che richiedono un accompagnamento in forma continuativa e che possono contribuire in modo diverso alla creazione di relazioni di tipo comunitario, strutturando spazi e tempi del vivere insieme. A chi è rivolto? Il Servizio è rivolto a persone con disabilità giovani e adulte già inserite nei centri diurni dell’Anffas o della Cooperativa Laboratorio Sociale e appartenenti a nuclei familiari privi di genitori, con genitori anziani o con genitori in difficoltà nel rispondere ai bisogni del figlio (in forma temporanea o stabile). La comunità alloggio può rispondere - inoltre – alle persone con disabilità che comunicano l’esigenza di promuovere un percorso di autonomia sperimentandosi - anche per brevi periodi - in nuovi ambienti di vita. Non possono essere accolte persone che presentino problematiche comportamentali incompatibili con la convivenza nella comunità o in condizioni di patologie mediche che richiedano prestazioni continuative di assistenza sanitaria. Che cosa offre? I gruppi appartamento si strutturano attorno alla gestione della vita quotidiana, nei suoi aspetti privati e di apertura al sociale. La comunità è pensata per vivere l’esperienza di residenzialità in un contesto normalizzante, aperto alle risorse del territorio e alle varie opportunità di scambio. La composizione dei gruppi si basa su una valutazione dei bisogni e delle risorse disponibili nella persona e nell’ambiente, con un’attenzione a evitare incompatibilità e a ottimizzare gli spazi vitali, favorendo relazioni di reciprocità e di scambio. Al momento dell’accettazione della domanda e durante il primo periodo di soggiorno, viene tracciato un progetto di residenzialità, concretizzato attraverso la stesura di linee guida da parte di un’équipe multidisciplinare. Questa fase avviene con il coinvolgimento e la partecipazione dei familiari richiedenti o consenzienti, con l’ascolto o la partecipazione della persona stessa e con gli educatori che conducono un’osservazione quotidiana delle risorse e dei limiti nell’adattamento. Le linee guida possono accompagnare un progetto d’inserimento definitivo nella comunità così come un’esperienza temporanea e, dopo

LA CARTA DEI SERVIZI 59


Comunità alloggio

essere state definite, vengono continuamente verificate e aggiornate nella loro attuazione quotidiana. Gli ospiti della comunità sono seguiti da operatori che, a turno, mantengono una presenza continua nell’appartamento, creando un clima di accoglienza, familiarità e partecipazione. Quando il livello di autonomia delle persone lo consente, l’operatore promuove nel singolo e nel gruppo percorsi di corresponsabilità nella gestione degli impegni domestici e nelle iniziative per il tempo libero. Le Comunità Alloggio forniscono servizi alla persona, in modo coerente e continuativo con gli interventi svolti nell’ambito dei servizi diurni (CSE, CSO). Nello specifico, i servizi forniti dalle Comunità Alloggio sono individuabili nelle seguenti aree d’intervento: A. interventi educativi nel contesto residenziale; B. intervento ludico - ricreativi interni ed esterni la comunità; C. interventi volti a rinforzare e/o mantenere l’autonomia personale. Nello specifico, questi interventi si articolano nelle seguenti azioni: • messa a disposizione di uno spazio abitativo identificabile nei locali comuni dell’appartamento e in un posto letto in stanza singola, doppia o tripla, corredata e personalizzabile anche negli accessori e/o nell’arredamento; • gestione del tempo libero, con un’attenzione alle esigenze individuali, ma creando comunque contesti di gruppo interni ed esterni la comunità (attività di animazione ed espressive; uscite di carattere ricreativo, sociale e culturale; partecipazione alla vita del quartiere e della città, alle proposte delle associazioni e della parrocchia); • assistenza di base, nella cura dell’igiene della persona e dell’abbigliamento, nella preparazione dei pasti e nell’assistenza alla loro consumazione. Periodo di sollievo Nel caso in cui la famiglia manifesti particolari esigenze o nel momento in cui sia lo stesso assistito a voler sperimentare un periodo di convivenza al di fuori del proprio contesto familiare, è possibile fare richiesta di un periodo di sollievo. Questi periodi potranno tradursi nel prolungamento pomeridiano dei servizi diurni, nella realizzazione di fine settimana e/o di periodi più lunghi presso le Comunità Alloggio. L’accesso a tale servizio è riservato a chi è già utente dei servizi Anffas Trentino Onlus o utente del Laboratorio

60 LA CARTA DEI SERVIZI


Comunità alloggio

Sociale. L’accettazione è comunque sottoposta alla preventiva verifica della disponibilità di posti in struttura e alla valutazione della équipe di valutazione. La domanda per accedere a questo tipo di servizio deve essere inoltrata al Servizio Sociale di Zona, il quale contatterà la sede centrale Anffas Trentino Onlus. Il servizio è a pagamento secondo le modalità stabilite per i servizi diurni e/o residenziali (CSE, CSO, CA). Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dalla Comunità di Valle. Alle famiglie è chiesta la compartecipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito.

LA CARTA DEI SERVIZI 61


Comunità alloggio

Che cosa vi promettiamo? COMUNITA’ ALLOGGIO – Standard 2012/2013 Calendario e orario di apertura del servizio

• il servizio è garantito dalle ore 16.00 alle ore 10.00 del giorno successivo e 24 ore su 24 nei fine settimana e nei giorni festivi, con possibilità di estensione diurna in caso di necessità dell’utente; • gli orari di apertura (16.00-17.00) e di chiusura (09.00-10.00) variano da comunità a comunità a seconda delle caratteristiche e dei bisogni degli utenti presenti.

Definizione e verifica delle Linee Guida di Residenzialità (LGR)

• In caso di accettazione della domanda, vi è l’elaborazione delle LGR da parte dell’équipe di lavoro; • mensilmente viene realizzata una riunione interna dell’équipe di unità abitativa, per la verifica e la programmazione dei progetti e delle scelte operative. Sono previste riunioni supplementari per situazioni ritenute particolari; • in caso di necessità e comunque almeno una volta l’anno viene realizzata una riunione di verifica delle LGR. A tale riunione possono partecipare i familiari, il Servizio Sociale di Zona e l’èquipe di unità abitativa.

Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• entro 30 giorni dalla ricezione della domanda di residenzialità, viene organizzato un incontro con la famiglia per comunicare l’esito della richiesta, confermata da successiva comunicazione scritta; • in caso di situazioni di grave disagio della persona, la famiglia riceve una comunicazione telefonica tempestivamente e comunque entro 24 ore; • i familiari possono fare visita agli ospiti della Comunità, previo accordo con gli operatori da definirsi con congruo anticipo, al fine di garantire il normale svolgimento della vita di Comunità e il rispetto della “privacy” di tutti gli ospiti; • i rientri a casa vanno comunicati almeno con 2 giorni d’anticipo avendo cura di concordare il ritorno in comunità, al fine di organizzare al meglio la vita all’interno della Comunità.

62 LA CARTA DEI SERVIZI


Comunità alloggio

• viene garantita la cura quotidiana (igiene e abbigliamento) nella La vita in comunità: i servizi promozione e nel rispetto dei livelli di autonomia della persona; • i servizi particolari di cura della persona (parrucchiere, callista), offerti restano a carico della famiglia o del tutore dell’utente; • la preparazione dei pasti avviene - ove possibile - con la partecipazione degli utenti. La scelta e l’acquisto dei generi alimentari è fatta in conformità al menù settimanale (esposto nell’apposita bacheca della Comunità), con la possibilità di personalizzazione della dieta in base a eventuali esigenze (allergie, intolleranze alimentari) su richiesta certificata dal medico; • per favorire un clima di familiarità e accoglienza, ogni ospite ha la possibilità di personalizzare i propri ambienti previa autorizzazione del Responsabile del servizio; • ogni appartamento viene pulito quotidianamente, da lunedì a sabato. Il riordino e le pulizie urgenti restano a carico dell’operatore in servizio presso la Comunità; • durante il periodo notturno è previsto un servizio attivo di assistenza, con la presenza di un operatore; • Anffas garantisce l’intervento delle figure specialistiche o dei servizi competenti (psicologo, medico, assistente sociale, guardia medica); • Anffas fornisce per ogni utente lenzuola e asciugamani, mentre biancheria intima, vestiti e accessori devono essere forniti dall’utente e debitamente contrassegnati dalla famiglia all’inserimento in comunità; • il lavaggio vestiti avviene da parte di Anffas ed è fatto in collaborazione con gli stessi utenti, nell’ottica di rinforzare l’autonomia individuale; • per favorire l’interazione con il territorio ogni Comunità garantisce la realizzazione di momenti di socializzazione: brevi passeggiate nel quartiere; esperienze in ambienti naturalistici o di aggregazione nei fine settimana (gite, picnic, passeggiate); partecipazione - durante l’anno - ad appuntamenti a carattere socio - culturale organizzati sul territorio (mercatini, feste di paese, etc.); il pasto fuori struttura almeno una volta al mese in compagnia degli operatori e a carico dell’ Anffas.

LA CARTA DEI SERVIZI 63


Comunità alloggio

Servizi di supporto: servizio di trasporto

• il servizio di trasporto degli utenti dalla Comunità al Centro diurno di riferimento (e relativo ritorno) è garantito dal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento e organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento dello stesso ente gestore.

Strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta

• diario di comunicazione tra la Comunità Alloggio e Centri Diurni frequentati dagli ospiti; • diario degli interventi realizzati all’interno della Comunità Alloggio; • segnalazione scritta e telefonica dell’educatore in servizio alle persone competenti (coordinatore, psicologo, assistente sanitaria) reperibili in orario di ufficio per la valutazione di particolari situazioni e l’attuazione di indicazioni e interventi specifici; • periodica compilazione di strumenti di valutazione.

Politiche di gestione delle risorse Umane (dipendenti e volontari)

• corso sanitario almeno una volta ogni 2 anni; • corso di primo soccorso una volta all’anno; • formazione di tutto il personale sulle tematiche che riguardano il testo unico 81: sicurezza sul posto di lavoro, intervento in caso di incendio, norme per la sicurezza della persona, etc.; • l’impiego dei tirocinanti all’interno delle Comunità viene monitorato e supervisionato dallo psicologo, dal pedagogista o da altre figure di riferimento, secondo le norme di legge che regolano lo svolgimento dei tirocini; • ai volontari è fornito un iniziale momento di orientamento al servizio da parte dell’équipe preposta.

Predisposizione di adeguati strumenti per facilitare l’accesso e il movimento all’interno delle comunità

• in tutte le strutture prive di barriere architettoniche (ad eccezione dell’appartamento di Vicolo S. Marco) a Trento e ove necessario - è previsto l’uso degli ausili prescritti per la mobilità in autonomia dell’ospite.

64 LA CARTA DEI SERVIZI


Comunità alloggio

Presso quali sedi di Anffas Trentino onlus è attivo? Città/Paese Indirizzo

Telefono

Email

Cavalese

Via Libertà

0462/235442

ca.cavalese@anffas.tn.it

Concei

Via S. Marco

0464/592055

ca.concei@anffas.tn.it

Primiero

Via Scopoli - Tonadico 0439/1910072

ca.primiero@anffas.tn.it

Tione

Via Filzi

0465/328574

ca.primiero@anffas.tn.it

Trento

Via Perini

0461/916822

ca.perini@anffas.tn.it

Trento

Vicolo San Marco

0461/239060

ca.sanmarco@anffas.tn.it

Trento

Via Paludi

0461/993733

ca.paludi@anffas.tn.it

Trento

Via Fermi / scala A

0461/913947

ca.fermia@anffas.tn.it

Trento

Via Fermi / scala E

0461/914469

ca.fermie@anffas.tn.it

Trento

Via Romagnosi

0461/091245

ca.romagnosi@anffas.tn.it

Villa Agnedo

P.za B.V. della Mercede 0461/762928

ca.agnedo@anffas.tn.it

In caso di bisogno e per ottenere maggiori informazioni, è possibile contattare via telefono e/o via e-mail (ove presente) ogni sede e richiedere di parlare con il responsabile della Comunità Alloggio.

LA CARTA DEI SERVIZI 65


CENTRO INTEGRATO “LA MERIDIANA” Che cos’è? Da oltre sei anni è operativo il Centro Pilota “La Meridiana”, un Centro integrato dedicato a soggetti Down e ID (disabilità intellettiva) di età adulta avanzata voluto da Anffas Trentino Onlus per dare una prima risposta alla problematica della disabilità anziana. Il Centro, unico per il suo genere di ricerca, attraverso un ambiente riabilitativo e con personale appositamente preparato, ha l’obiettivo di rallentare l’insorgere della sindrome di Alzheimer e il decadimento cognitivo, attraverso una particolare flessibilità organizzativa e la proposta di un’ampia gamma di attività (musicoterapia, stimolazione multisensoriale, attività assistite con animali, attività ludico - ricreative). A chi è rivolto? Il Centro si rivolge a soggetti Down e ID di età adulta avanzata. Che cosa offre? II Centro Integrato La Meridiana offre interventi orientati alla funzionalità globale e specifica (abilità della vita quotidiana) che seguono i principi di due approcci di tipo globale, ossia la “gestione centrata sulla persona” di Tom Kitwood e la “Gentle Care” di Moyra Jones. Il primo approccio richiede agli operatori l’acquisizione della personalità, della biografia e del contesto sociale di ciascun utente prima dell’impostazione di qualsiasi intervento. Il secondo individua come obiettivo non tanto il rendimento quanto il benessere sia dell’utente che di coloro che gli stanno intorno, usando il metodo dell’approccio protesico, ovvero attraverso il sostegno delle funzioni che la persona ha perso o sta perdendo. Questo approccio riguarda sia lo spazio fisico (sicurezza, comfort, semplicità, etc.) sia le persone i cui atteggiamenti sono caratterizzati da flessibilità, pazienza e uso del linguaggio del corpo, oltre alle attività di gruppo ed individuali che valorizzano l’autoregolazione. Il Centro offre una serie di stimolazioni mirate, volte al miglioramento o mantenimento delle capacità di elaborare e conservare nel tempo informazioni necessarie per raggiungere una

66 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro integrato “La Meridiana”

padronanza del proprio mondo interno, dell’ambiente e delle loro reciproche interazioni, sempre tenendo conto dell’obiettivo realistico di garantire “pace e benessere”.

Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dalla Comunità di Valle. Alle famiglie è chiesta la compartecipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito. Presso quali sedi Anffas Trentino onlus è attivo? Il Centro “La Meridiana” si trova in corso Buonarroti, 31. Per ulteriori informazioni potete contattare il numero 0461/407557 oppure mandare una mail all’indirizzo lameridiana@ anffas.tn.it

LA CARTA DEI SERVIZI 67


Centro integrato “La Meridiana”

Che cosa vi promettiamo?

CENTRO INTEGRATO “LA MERIDIANA” Standard 2012/2013 • il servizio è garantito 24 ore su 24 per gli utenti che usufruisco Calendario e del servizio di residenzialità completo. orario di apertura • Per gli utenti che usufruiscono solo del diurno il servizio è del servizio garantito nei giorni feriali dalle 8:30 alle 16:00 • la definizione del PEI rientra tra le prerogative dell’équipe, composta dal pedagogista, dagli assistenti educatori del CSE e dagli altri specialisti necessari al caso trattato; • entro 180 giorni dalla presa in carico, il CSE organizza una riunione con i familiari e l’équipe multidisciplinare nella quale vengono esposti dati del monitoraggio, i contenuti del PEI e il programma delle attività proposte; • in regime ordinario, il Centro, garantisce almeno una riunione annuale dell’équipe per monitorare ogni singolo caso trattato. Per Responsabilità e ogni ospite vengono individuati, verificati o modificati gli obiettivi generali d’intervento da perseguire nei vari ambiti. Nel caso in cui si modalità di venissero a verificare situazioni urgenti (complicazioni sanitarie e/o definizione comportamentali), verranno attivate ulteriori riunioni dell’équipe; e verifica del • parallelamente a questi incontri, per ogni singolo caso viene Progetto organizzata una riunione annuale, coinvolgendo i professionisti educativo interessati nei differenti ambiti d’intervento: individualizzato - interventi di riabilitazione: terapisti della riabilitazione; (PEI) e - interventi sanitari e psico-sociali: neuropsichiatra, psicologo, delle attività del assistente sanitario; centro - interventi sociali: assistente sociale interno ad Anffas, assistente sociale di Zona, pedagogista, psicologo; - interventi scolastici, con il coinvolgimento degli insegnanti degli Istituti Scolastici e dell’eventuale insegnante di sostegno; • una volta alla settimana, viene organizzata una riunione tra gli operatori al fine di verificare: - l’andamento del Centro; - le strategie risolutive dei problemi emersi; • eventuali altre problematiche.

68 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro integrato “La Meridiana”

Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

La vita a La meridiana: i servizi offerti

• entro 30 giorni dalla ricezione della domanda di residenzialità, viene organizzato un incontro con la famiglia per comunicare l’esito della richiesta, confermata da successiva comunicazione scritta; • in caso di situazioni di grave disagio della persona, la famiglia riceve tempestivamente una comunicazione telefonica e comunque entro 24 ore; • i famigliari possono fare visita agli ospiti del Centro, previo accordo con gli operatori da definirsi con congruo anticipo, al fine di garantire il normale svolgimento della vita del Centro e il rispetto della privacy di tutti gli ospiti; • i rientri a casa vanno comunicati almeno con due giorni d’anticipo avendo cura di concordare il ritorno in comunità, al fine di organizzare al meglio la vita all’interno. • viene garantita la cura quotidiana (igiene e abbigliamento) nella promozione e nel rispetto dei livelli di autonomia della persona; • i servizi particolari di cura della persona (parrucchiere, callista, podologo), restano a carico della famiglia o del tutore dell’utente; • Il Centro garantisce ai propri ospiti la somministrazione dei pasti normalmente erogati da una ditta esterna convenzionata (mense, ristoranti, etc.); • nella preparazione dei piatti, verranno tenute in debita considerazione le indicazioni che possono essere fornite dalla famiglia e dal medico dell’assistito rispetto a intolleranze e/o particolari regimi alimentari. • per favorire un clima di familiarità e accoglienza, ogni ospite ha la possibilità di personalizzare i propri ambienti previa autorizzazione del Coordinatore del servizio; • La struttura viene pulita quotidianamente, da lunedì a sabato. Il riordino e le pulizie urgenti restano a carico dell’operatore in servizio; • durante il periodo notturno è previsto un servizio attivo di assistenza, con la presenza di un operatore;

LA CARTA DEI SERVIZI 69


Centro integrato “La Meridiana”

• Anffas garantisce l’intervento delle figure specialistiche o dei servizi competenti (psicologo, medico, assistente sanitaria, assistente sociale, guardia medica); • Anffas fornisce per ogni utente lenzuola e asciugamani, mentre biancheria intima, vestiti e accessori devono essere forniti dalla famiglia dell’utente e debitamente contrassegnati all’inserimento in Comunità; • il lavaggio vestiti avviene da parte di Anffas ed è fatto in collaborazione con gli stessi utenti, nell’ottica di rinforzare l’autonomia individuale; • per favorire l’interazione col territorio il Centro garantisce la realizzazione di momenti di socializzazione: brevi passeggiate nel quartiere; esperienze in ambienti naturalistici o di aggregazione nei fine settimana (gite, picnic, passeggiate); partecipazione – durante l’anno - ad appuntamenti a carattere socio – culturale organizzati sul territorio (mercatini, feste di paese, etc.); il pasto fuori struttura almeno una volta al mese in compagnia degli operatori e a carico dell’Anffas. • il servizio di trasporto degli utenti dalla Comunità al Servizi di Centro diurno di riferimento (e relativo ritorno) è garantito supporto: dal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento e servizio di organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento trasporto dello stesso ente gestore. • diario degli interventi realizzati all’interno del Centro; • segnalazione scritta e telefonica dell’educatore in servizio Strumenti alle persone competenti (coordinatore; pedagogista, gestionali assistente sanitaria) reperibili in orario di ufficio per adottati per il la valutazione di particolari situazioni e l’attuazione di monitoraggio indicazioni e interventi specifici; dell’attività svolta • supervisione e formazione da parte di uno psico - geriatra; • periodica compilazione di strumenti di valutazione.

70 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro integrato “La Meridiana”

Politiche di gestione delle risorse Umane (dipendenti e volontari)

Predisposizione di adeguati strumenti per facilitare l’accesso e il movimento all’interno delle comunità

• corso sanitario almeno una volta ogni due anni; • corso di primo soccorso una volta all’anno; • formazione di tutto il personale sulle tematiche che riguardano il testo unico 81: sicurezza sul posto di lavoro, intervento in caso di incendio, norme per la sicurezza della persona, etc.; • l’impiego dei tirocinanti all’interno del Centro viene monitorato e supervisionato da Coordinatore, dal pedagogista o da altre figure di riferimento, secondo le norme di legge che regolano lo svolgimento dei tirocini; • ai volontari è fornito un iniziale momento di orientamento al servizio da parte dell’équipe preposta.

• la struttura è priva di barriere architettoniche; • ove necessario è previsto l’uso degli ausili prescritti per la mobilità in autonomia dell’ospite.

LA CARTA DEI SERVIZI 71


PERCORSO LAVORO (PER.LA.) Che cos’è? Il Progetto Per.La. è un percorso di orientamento, formazione e inserimento al lavoro. Un insieme articolato di servizi messi a disposizione della persona al fine di accompagnarla verso un possibile inserimento lavorativo a regime di mercato o all’interno di un contesto protetto. A chi è rivolto? Il progetto in generale è rivolto a giovani adulti con disabilità intellettiva e/o relazionale, segnalati dai servizi sociali competenti per territorio. L’accesso al servizio è subordinato alla presenza di particolari prerequisiti, valutati di volta in volta da un’équipe psicopedagogica. In particolare l’accesso al progetto da parte degli utenti sopramenzionati può avvenire: • al termine del ciclo scolastico obbligatorio, in seguito all’azione orientativa di dimissione degli insegnanti o all’interessamento diretto dei familiari; • in situazione di disoccupazione, nel periodo d’iscrizione alle liste 68/99; • rispetto ad una certificazione di “profilo propedeutico” che rimanda al servizio sociale competente la responsabilità di gestione della progettualità formativa antecedente all’inserimento con legge 68/99; • ad assunzione avvenuta, in seguito a segnalazione da parte dell’Agenzia del Lavoro di un bisogno di riqualificazione da parte del lavoratore assunto con legge 68/99; • mentre la persona risulta assunta con contratto di apprendistato e, su richiesta dell’Agenzia del Lavoro, ha necessità di uno specifico intervento di supporto formativo. Che cosa offre? A seconda del fabbisogno formativo individuale di partenza è prevista l’erogazione di una serie di interventi, diversamente organizzati, secondo una logica di gradualità, finalizzati

72 LA CARTA DEI SERVIZI


Percorso Lavoro (PER.LA.)

a verificare e rafforzare le abilità pratiche del singolo e sviluppare un’identità lavorativa adulta, in grado di sostenere le pressioni e gli imprevisti presenti nel mondo del lavoro. L’offerta formativa progettuale si articola nelle seguenti possibilità d’accesso: • sedi Per.La. (frequenza di uno dei centri di formazione per l’acquisizione dei prerequisiti lavorativi); • tirocini formativi FSE; • accompagnamento all’inserimento lavorativo; • mantenimento occupazionale; • riqualificazione professionale; • supporto in apprendistato. A parte le attività realizzate nelle sedi di formazione, le azioni riferite alle altre 5 tipologie di intervento rientrano in una più ampia area chiamata Servizio d’Inserimento Lavorativo. L’avvicinamento e la prima conoscenza al progetto Per.La. possono essere favoriti da esperienze di progetto ponte presso le sedi formative a favore di alunni ancora in carico alle scuole superiori e prossimi ad essere dimessi. In tal caso gli insegnanti richiedono una collaborazione al progetto Per.La. per favorire a scopo orientativo alcuni momenti di conoscenza da parte degli alunni e delle rispettive famiglie, delle proposte formative realizzate presso le nostre sedi operative. Il tutto si concretizza in un accordo progettuale dove la parte proponente è la stessa scuola che ha titolarità del percorso esterno, mentre una delle sedi del progetto Per.La. si rende disponibile ad ospitare l’alunno per un breve periodo, anche assieme al proprio insegnante.

LA CARTA DEI SERVIZI 73


Percorso Lavoro (PER.LA.)

schema sui principali servizi offerti:

Le sedi formative Per.La. Il percorso di avvicinamento alla dimensione lavorativa da parte del giovane con disabilità può realizzarsi a partire dalla frequenza di una delle sedi Per.La., centri di formazione professionale nei quali si erogano interventi improntati all’acquisizione e allo sviluppo di prerequisiti lavorativi. Nelle sedi si realizzano diverse attività laboratoriali e progettuali a cui gli allievi partecipano in piccoli gruppi, secondo un Piano Formativo Individuale, con l’obiettivo di acquisire e consolidare le competenze pratiche legate al “saper fare” e relazionali inerenti il “sapere stare ed essere” necessarie per mettersi in gioco in qualsiasi contesto di lavoro. Al ventaglio di proposte formative interne alle sedi si aggiunge la possibilità di svolgere delle attività laboratoriali esterne, tra cui l’attivazione di stage aziendali, utili a valutare le prime capacità di tenuta psicofisica del giovane in un contesto produttivo reale. Sedi Per.La. presenti sul territorio provinciale: • • • • • •

TRENTO ROVERETO ARCO BORGO VALSUGANA FIERA DI PRIMIERO PREDAZZO

74 LA CARTA DEI SERVIZI


Percorso Lavoro (PER.LA.)

Ogni attività è gestita da un educatore professionale, che propone al gruppo la realizzazione teorico-pratica di specifici lavori adattandoli alle capacità di ogni allievo. Sono inoltre previsti degli importanti percorsi di acquisizione delle abilità psico-sociali inerenti le autonomie. Principali laboratori formativi attivi presso le sedi per.la.:

l’erogazione degli interventi realizzati all’interno delle sedi Per.La. è variabile a seconda dei bisogni formativi individuati al momento dell’accesso della persona e rivalutati durante lo stato di avanzamento progettuale e può essere protratta non oltre il 25° anno di età dell’allievo. Al termine di tale frequenza per ogni persona si delinea l’opportunità più confacente alle performance dimostrate in itinere con un chiaro orientamento verso la possibilità di un inserimento lavorativo a regime di mercato o in un contesto protetto (in cooperative di tipo A o B). Nella prima ipotesi la presa in carico dell’utente passa sotto il servizio di inserimento lavorativo.

LA CARTA DEI SERVIZI 75


Percorso Lavoro (PER.LA.)

Tirocinio formativo Il tirocinio formativo FSE è lo strumento d’elezione che precede l’inserimento lavorativo vero e proprio dell’allievo proposto. Tale intervento prevede la partecipazione a uno stage in un’azienda candidabile ad assumere in conformità con la legge 68/99. L’allievo tirocinante ha la possibilità di svolgere un’esperienza formativa in un contesto di lavoro reale, mettendo alla prova le proprie competenze pratiche e relazionali nello svolgimento di una serie di compiti tagliati su misura e concordati con l’azienda ospitante, innestandosi all’interno del processo produttivo. L’esperienza formativa è presidiata da un tutor che affianca l’allievo fornendo un supporto per l’acquisizione delle mansioni e per la gestione di ogni problematica che può emergere nel contesto lavorativo. Per supervisionare l’andamento del percorso è prevista la presenza di un coordinatore dei tirocini che, in stretta collaborazione con il responsabile della progettazione e analisi fabbisogni, mantiene i contatti con la famiglia del tirocinante e fornisce un supporto a quest’ultimo e al tutor, fungendo anche da mediatore presso la sede di stage. Durante il tirocinio inizia la collaborazione con la figura del “manager di rete” che accompagnerà la persona e la sua famiglia durante il passaggio di ruolo da “allievo tirocinante” a “neo-lavoratore”. A determinare il raggiungimento di tale importante traguardo confluiscono una serie di fattori tra cui, in primis, le effettive performance dell’allievo - che deve risultare a tutti gli effetti in grado di svolgere autonomamente le mansioni affidate, sufficientemente adeguato sul piano delle relazioni di lavoro e reggere il contesto produttivo nel quale si propone l’inserimento -, la disponibilità dell’azienda ad investire sulle sue risorse lavorative residuali e le aspettative coerenti della famiglia. Tra Anffas Trentino e l’azienda ospitante è stipulata una convenzione nella quale vengono definite le modalità di svolgimento del tirocinio. Il tirocinio formativo ha una durata media di 12 mesi e prevede un impegno orario di circa 20 ore settimanali; oltre all’attività in azienda, il percorso di tirocinio prevede lo svolgimento di un’attività d’aula, finalizzata all’erogazione di contenuti trasversali di supporto al percorso di stage e inerenti il senso e le finalità dell’esperienza formativa.

76 LA CARTA DEI SERVIZI


Percorso Lavoro (PER.LA.)

Accompagnamento all’inserimento lavorativo Nella fase conclusiva del percorso di tirocinio, se l’allievo risulta effettivamente una risorsa lavorativa candidabile per un’assunzione ai sensi della legge 68/99, si interviene nei confronti dell’azienda ospitante per proporre l’eventuale definizione di un rapporto di lavoro, fornendo una consulenza sugli aspetti normativi e procedurali legati a tale prospettiva e anticipando la possibilità di offrire un supporto esterno all’azienda stessa e al neolavoratore inserito. Al momento dell’assunzione la persona deve risultare iscritta all’agenzia del lavoro e il suo nominativo deve essere presente nelle liste per il collocamento mirato, a tal fine si condivide il progetto d’inserimento lavorativo col referente territoriale del centro per l’impiego collaborando per l’ottemperamento dei processi necessari all’avviamento lavorativo. Preliminarmente si condividono le prospettive di tale delicato passaggio con la famiglia del candidato lavoratore, per verificare che quest’ultimo sia supportato da un atteggiamento educativo coerente con la dimensione emancipativa e responsabilizzante dell’impiego ambito. Si collabora inoltre con il servizio sociale rispetto alla presa in carico dell’intero progetto di vita del giovane. A presidio di tutti questi processi è deputato il “manager di rete”, figura professionale appositamente dedicata a fungere da collante dell’intera rete di soggetti/agenzie coinvolte nella dimensione lavorativa dell’utente neoassunto. Mantenimento occupazionale L’equilibrio raggiunto tra neolavoratore ed azienda non può considerarsi a priori stabile e duraturo, poiché le condizioni che ne hanno permesso l’inserimento risultano mutevoli e il loro perdurare necessità di essere attentamente governato. Per questo il “manager di rete” interviene a salvaguardia dell’integrazione lavorativa raggiunta attivando: verifiche regolari in azienda e colloqui con il lavoratore e i colleghi referenti; azioni mirate per la risoluzione di problemi segnalati dal lavoratore o dai colleghi di riferimento; contatti con gli operatori referenti dei centri per l’impiego provinciali (CI) e con i famigliari dell’utente

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Percorso Lavoro (PER.LA.)

lavoratore, mantenendo la supervisione dell’andamento lavorativo finché, a distanza di tempo, l’assetto occupazionale risulta sufficientemente consolidato (di norma fino a 3 anni dall’avvenuta assunzione). Inoltre si può avvalere della collaborazione di uno psicologo per aiutare il lavoratore a canalizzare le problematiche concernenti la sfera personale in una sede appropriata, rispetto alla necessità di preservare la dimensione del vissuto lavorativo.

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Percorso Lavoro (PER.LA.)

Riqualificazione professionale L’intervento di riqualificazione professionale aiuta il dipendente con disabilità che si trova in una situazione lavorativa considerata a rischio, a ritrovare una nuova stabilità, affinché lo stesso lavoratore possa sempre garantire all’azienda il proprio apporto produttivo. Al contempo allevia il posto di lavoro rispetto all’incombenza di sostenere il proprio dipendente in difficoltà rispetto alla risoluzione di problemi che richiedono la disponibilità di personale esperto e di tempo. Le fasi attraverso cui viene erogato questo servizio, sono articolate nel seguente modo: • contatto coi referenti aziendali rispetto alla valutazione dei problemi lavorativi insorti; • analisi della situazione lavorativa e individuazione degli aspetti problematici; • elaborazione di un progetto d’intervento mirato; • azione di tutoraggio, limitata nel tempo, per aiutare la persona assunta a ritrovare la capacità di operare utilmente e autonomamente; • eventuale coinvolgimento della famiglia rispetto ai problemi insorti e alle strategie individuate per risolverli; • condivisione del progetto di riqualificazione con l’assistente sociale o con l’operatore che ha segnalato il caso o che è interessato ad essere coinvolto su quanto realizzato. L’attivazione di questo servizio avviene in seguito alla segnalazione che l’azienda ospitante inoltra all’Agenzia del Lavoro e/o al servizio sociale del territorio, i quali richiederanno la collaborazione di Anffas Trentino Onlus. Supporto formativo in percorsi aziendali di apprendistato Il Servizio di Inserimento Lavorativo collabora inoltre con l’Agenzia del Lavoro ed alcune aziende richiedenti per lo svolgimento di interventi di supporto formativo a favore di lavoratori con disabilità iscritti alle liste 68/99 e preliminarmente assunti con contratto di apprendistato, attraverso l’erogazione di moduli formativi inerenti aspetti di aggiornamento professionale che l’azienda stessa necessita di fornire al proprio dipendente con disabilità,

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Percorso Lavoro (PER.LA.)

opportunamente tarando i contenuti teorico-pratici destinati allo stesso lavoratore. Quanto costano gli interventi Per.La.? Il costo dei servizi proposti nel Progetto Per.La. varia in base al tipo di attività ricevuta: • per le sedi formative Per.La., la famiglia dell’utente deve sostenere la parziale copertura del costo mensile di frequenza, comprensivo dei costi del servizio mensa, in base ai giorni effettivi di presenza e assenza; gli importi richiesti alla famiglia sono comunicati direttamente dalla Comunità di Valle e calcolati in base all’Icef. • il percorso “Tirocinio formativo” non prevede costi a carico della famiglia dell’utente beneficiario, in quanto è co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Provincia Autonoma di Trento; • i servizi di accompagnamento, mantenimento e riqualificazione non presentano costi a carico della famiglia, poiché servizi sono finanziati dalla Provincia Autonoma di Trento attraverso l’Agenzia del Lavoro. Lo stesso vale per interventi di formazione in apprendistato.

80 LA CARTA DEI SERVIZI


Percorso Lavoro (PER.LA.)

Che cosa vi promettiamo? Progetti ponte con le scuole superiori - Standard 2012/2013 • Il rapporto tra l’ente scolastico e Anffas Trentino Gestione del Onlus è regolato attraverso la stipula di un’apposita rapporto tra ente convenzione; scolastico e Progetto • è prevista l’elaborazione da parte dell’équipe della sede Per.La. dove viene svolta l’esperienza, di una valutazione finale e – a richiesta della stessa scuola – la realizzazione di incontri e/o relazioni intermedie. • Per gli alunni che si candidano ad un’eventuale accesso al Per.La. una volta concluso il percorso scolastico è richiesta la compilazione, a cura dell’insegnante di riferimento, di una scheda di rilevazione sistematica delle competenze. Modalità di definizione e gestione del progetto individuale

• All’attivazione del servizio, la scuola presenta l’allievo all’équipe Per.La., la quale collabora nell’elaborazione di una proposta operativa individualizzata; • la durata dell’intervento può variare in considerazione delle specifiche esigenze del caso; • Anffas Trentino garantisce la partecipazione dei propri formatori, che affiancano i docenti della scuola secondo le attività definite nel progetto; • la scuola deve garantire la co-presenza dell’insegnante per almeno l’80% del monte ore complessivamente previste nel progetto.

Sedi Formazione Per.La. - Standard 2012/2013 Tempo di attesa per la risposta alla richiesta di valutazione

• Alla famiglia e allo stesso utente viene fornita una risposta entro 60 giorni dalla presentazione della domanda di accesso ad Anffas Trentino - progetto Per.La. Tempistica media per valutare il fabbisogno formativo dell’utente, l’idoneità d’accesso ai servizi ed individuare la risposta formativa.

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Percorso Lavoro (PER.LA.)

Tempo di attesa per l’accesso al servizio dopo la valutazione

• L’utente sarà preso in carico dal servizio entro i 15 giorni successivi alla decisione dei Servizi Territoriali competenti.

Calendario e modalità di svolgimento della attività formative

• Il servizio di formazione professionale è attivo dal 1 settembre al 31 agosto; • le attività formative si svolgono dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi; • il servizio è in genere attivo dalle 8.30 alle 16.30; • la programmazione del calendario delle attività viene fatta dal 1 al 30 settembre e in questa fase vengono stabiliti eventuali periodi di chiusura, successivamente comunicati alla famiglia.

Modalità di definizione e verifica del Progetto Formativo Individualizzato (PFI)

• Entro 90 giorni dall’inserimento dell’utente nel servizio viene organizzata una riunione tra i familiari e l’equipe di lavoro, rappresentata dal referente psicopedagogico, dal coordinatore sella sede o da un suo delegato, da un docente della sede e dal Servizio Sociale del territorio, se disponibile, per condividere i contenuti salienti del PFI; • l’equipe di sede si riunisce almeno 2 volte al mese per la verifica della progettazione riguardante gli allievi e gli interventi erogati;

Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• Sono garantite 2 riunioni annuali équipe-familiari programmate nel primo e nel secondo semestre dell’anno per gli aggiornamenti e le valutazioni sullo stato di avanzamento progettuale e sulle competenze evidenziate in itinere dall’allievo stesso; • successivamente alla stesura del PFI viene comunicato alle famiglie il calendario delle attività previste durante l’anno; • la famiglia viene altresì aggiornata in merito a proposte formative emergenti in corso d’anno; • la famiglia può contattare il responsabile di Sede per segnalare incongruenze, necessità formative, esigenze sanitarie o altri eventi intercorsi.

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Percorso Lavoro (PER.LA.)

Attività svolte e servizi erogati

• Durante la frequenza alla Sede sono previsti: laboratori tecnici e artigianali, stage aziendali, progetti trasversali volti a sviluppare le autonomie personali e sociali dell’utente, visite formative, attività motorie e/o piscina se coperte da certificazione medica e congruenti con il PFI; • durante le attività viene garantita la supervisione di un formatore (dedicato ai laboratori e agli stage) o di un insegnante di educazione motoria, nel caso di attività di ginnastica e/o nuoto; • l’attivazione degli stage aziendali, di solito, occorre a partire dal secondo anno, e in presenza delle competenze necessarie affinché l’allievo possa intraprendere consapevolmente l’esperienza; tale proposta viene discussa con la famiglia e l’utente in fase di definizione del PFI.

Strumenti di rilevazione delle competenze

• le competenze dell’allievo sono rilevate attraverso una serie di strumenti standardizzati e di griglie di osservazione (alcune a somministrazione ripetuta) che consentono di verificare in itinere lo sviluppo dei prerequisiti lavorativi spendibili.

Servizi di supporto: mensa

• agli allievi frequentanti le sedi viene garantita la consumazione di un pasto al giorno, in ambiente pubblico, salvo esigenze di servizio (scioperi trasporti, chiusura luoghi convenzionati, attività pomeridiane) o presso la sede; • viene altresì posta attenzione nei confronti di eventuali diete prescritte o preferenze dell’allievo all’interno dei menù proposti.

Servizi di supporto: trasporto individualizzato

• Il servizio di trasporto individualizzato (andata e ritorno) viene gestito dalla Provincia Autonoma di Trento ed è attivato su richiesta per gli utenti frequentanti le sedi Per.La. che necessitano di essere accompagnati negli spostamenti lungo il tragitto dal domicilio alla sede formativa . Tale servizio è organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento dello stesso ente gestore.

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Percorso Lavoro (PER.LA.)

Frequenza nella pulizia dei locali

• Le pulizie dei locali avvengono con frequenza giornaliera.

• Nell’ambito dello sviluppo professionale dei Politiche gestione propri dipendenti, per ottemperare alle esigenze di delle Risorse Umane aggiornamento dei docenti educatori che operano nelle sedi formative, Anffas Trentino garantisce l’erogazione di due giornate di formazione all’anno sui contenuti d’interesse e sulle aree di pertinenza del settore. Tirocinio formativo - Standard 2012/2013 Tempo di attesa per la risposta d’idoneità alla richiesta di erogazione dell’intervento

• All’utente richiedente e alla sua famiglia viene fornita una risposta entro 60 giorni dalla presentazione della domanda ad Anffas Trentino - progetto Per.La.

• La tempistica di attivazione dell’intervento dipende dai Responsabilità tempi di approvazione della progettazione formativa e modalità di FSE, a cui segue una precisa calendarizzazione oraria di attivazione e verifica svolgimento che va ad interessare buona parte dell’anno dell’intervento con un impegno di frequenza da parte del beneficiario che deve garantire almeno il 70% delle ore complessive previste. • L’équipe del Servizio Inserimento Lavorativo, col coinvolgimento del tutor, definisce contenuti, modalità di svolgimento del percorso ed obiettivi da condividere ed esplicitare all’azienda ospitante, all’allievo e alla sua famiglia. • durante il percorso, l’équipe del Servizio Inserimento Lavorativo effettua delle periodiche verifiche sullo stato di erogazione dell’intervento e sull’andamento e, alla fine del progetto, comunica, alle parti interessate, (allievo, famiglia, azienda e servizi) la valutazione finale degli esiti conseguiti.

84 LA CARTA DEI SERVIZI


Percorso Lavoro (PER.LA.)

Attività previste nei tirocini formativi

• L’attività del tirocinio consiste in un’esperienza di formazione in situazione in azienda; • tra Anffas Trentino e l’azienda ospitante è stipulata una convenzione, nella quale vengono definite le modalità di svolgimento del tirocinio; • il tirocinio formativo ha una durata media variabile che interessa un’annualità e prevede un impegno orario di circa 20 ore settimanali; • oltre all’attività in azienda, il percorso di tirocinio prevede lo svolgimento di un’attività d’aula e di supporto alla formazione.

Figure professionali coinvolte nei tirocini formativi

• Il coordinatore dei tirocini è responsabile dell’erogazione dell’attività, mantiene i rapporti con tutti gli attori del progetto e con gli enti collaboranti; è contattabile telefonicamente o via e-mail, per la risoluzione di esigenze formative progettuali; • Lo psicologo, responsabile della progettazione e dell’analisi dei bisogni formativi, si occupa della progettazione, della gestione psicopedagogica e della supervisione dei percorsi; • Il tutor segue l’allievo affiancandolo per tutto il percorso; • I docenti e/o gli esperti di settore si occupano della formazione specifica d’aula prevista dal progetto.

Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• Vengono programmati almeno 3 incontri con la famiglia dell’allievo: un primo incontro nel quale viene presentato e condiviso il progetto, un secondo incontro a metà anno e un ultimo al termine del percorso per la verifica finale.

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Percorso Lavoro (PER.LA.)

Servizi di accompagnamento e mantenimento - Standard 2012/2013 Criteri della presa in carico

• La presa in carico si realizza a conclusione del periodo di tirocinio, una volta che la persona abbia raggiunto le competenze minime spendibili in ambito lavorativo esterno. Questa fase prosegue automaticamente nelle attività di accompagnamento e mantenimento dell’inserimento lavorativo.

Durata della presa in carico del servizio

• Dalla fine dell’ultimo anno di tirocinio il servizio è garantito fino al compimento dei 36 mesi dall’assunzione con contratto a tempo indeterminato, come da convenzione con Agenzia del Lavoro.

Calendario e orari del servizio

• I servizi sono attivi nei giorni feriali e sono erogati in base allo specifico fabbisogno, in accordo con le parti direttamente coinvolte: azienda, lavoratore, famiglia, Agenzia del Lavoro, servizio sociale; • La modalità di erogazione degli interventi è comunicata nel momento della presentazione del servizio ed è variabile a seconda delle necessità operative emergenti.

Attività previste nel servizio

• In base alla situazione lavorativa del singolo utente il manager di rete effettua, in accordo con le parti, attività di: − monitoraggio sul posto di lavoro; − sostegno al lavoratore. Tale attività viene effettuata attraverso incontri e/o colloqui concordati con il lavoratore stesso, che possono attuarsi sia in fase di monitoraggio, sia presso la sede Anffas o presso le sedi Per.La.; − partecipazione allo spazio lavoro: incontri di gruppo fra utenti lavoratori presso la sede amministrativa di Anffas trentino, per confrontarsi sulle principali tematiche e problematiche inerenti il vissuto lavorativo. − supporto ai referenti aziendali con frequenza concordata a necessità, effettuato tramite incontri e/o colloqui con i colleghi delle persone inserite o con i capi-reparto o altre figure di riferimento aziendali;

86 LA CARTA DEI SERVIZI


Percorso Lavoro (PER.LA.)

− incontri di sostegno alle famiglie con frequenza concordata, su proposta di Anffas e accettata dalle famiglie per riferire le informazioni riguardanti l’andamento della situazione lavorativa e personale; • attivazione e mantenimento dei contatti con le agenzie collaboranti (Centri per l’Impiego; Servizi Sociali Territoriali). Responsabilità e modalità di definizione e verifica del servizio

• Presenza di tre manager di rete con competenze psicopedagogiche e di uno psicologo; • riunioni a cadenza mensile tra le manager di rete e lo psicologo e/o il coordinatore dei tirocini.

Strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta

• Successivamente a ogni incontro col lavoratore, con la famiglia o con il referente aziendale viene aggiornata la scheda personale, documento a uso interno che contiene la storia lavorativa e il percorso effettuato dall’utente; • relazione bimensile e verifica in itinere sulla situazione lavorativa e/o sul progetto di inserimento lavorativo dell’utente.

Presso quali sedi territoriali i servizi del progetto Per.La. di Anffas Trentino Onlus sono attivi? Il progetto, per caratteristiche sue proprie, prevede lo svolgimento dei vari servizi in sedi diverse, alcune presso le sedi Per.La. sotto indicate, altre presso le aziende attive sul territorio e quindi non vincolate alla presenza di sedi operative ANFFAS TRENTINO.

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Percorso Lavoro (PER.LA.)

Riferimenti d’indirizzo per settori del progetto Per.La. AREA DI INTERVENTO

REFERENTE

TELEFONO

E-MAIL

SEDE FORMATIVA DI TRENTO

Massimo Zeni coordinatore

328 9889004

m.zeni@progettoperla.it

3201710209

e.burin@progettoperla.it

328 9889004

m.zeni@progettoperla.it

320 1710209

e.burin@progettoperla.it

328 9897472

mc.giorgi@anffas.tn.it

320 1710209

e.burin@progettoperla.it

328 9897473

m.jurny@anffas.tn.it

320 1710209

e.burin@progettoperla.it

320 1710214

g.rizzi@anffas.tn.it

Piazzale Europa, 24 T. 0461 407550 – 0461 935786 Elisa Burin Psicologa sede.trento@progettoperla.it SEDE FORMATIVA DI ROVERETO Viale Vittorio Veneto, 3/A T. 0464 870494 sede.rovereto@progettoperla.it SEDE FORMATIVA DI ARCO Via Gazzoletti, 6 T. 0461 407553 C. 328 9530667 sede.arco@progettoperla.it

Massimo Zeni coordinatore Elisa Burin psicologa Maria Chiara Giorgi coordinatrice Elisa Burin psicologa

SEDE FORMATIVA DI BORGO

Marek Jurny coordinatore

Via Temanza, 11 T. 0461 407558 sede.borgo@progettoperla.it

Elisa Burin psicologa

SEDE FORMATIVA DI PREDAZZO

Gianni Rizzi coordinatore

Via Marconi, 31 T. 0462 890036 sede.predazzo@progettoperla.it

88 LA CARTA DEI SERVIZI

Marco Bonfante psicologo

m.bonfante@progettoperla.it


Percorso Lavoro (PER.LA.)

SEDE FORMATIVA DI PRIMIERO Via San Francesco, 6 T. 0439 64615 sede.primiero@progettoperla.it

Elena Depaoli coordinatrice Marco Bonfante psicologo

328 9897470

m.bonfante@progettoperla.it

m.bonfante@progettoperla.it

Anna Maria Proli coordinatrice

328 9883694

am.proli@anffas.tn.it

Elisa Burin Psicologa

320 1710209

e.burin@progettoperla.it

Laura Pojer

329 9076908

l.pojer@progettoperla.it

Hillarj Morandi

345 2637569

h.morandi@progettoperla.it

Elisa Burin

320 1710209

e.burin@progettoperla.it

VALUTAZIONE INGRESSI AI SERVIZI PER.LA.

Maria Laura Leveghi

320 4989645

ml.leveghi@progettoperla.it

RESPONSABILE DEL PROGETTO PER.LA.

Linda Pizzo

320 1710212

l.pizzo@anffas.tn.it

TIROCINI FORMATIVI FSE

SERVIZI DI ACCOMPAGNAMENTO, MANTENIMENTO, RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE, SUPPORTO IN APPRENDISTATO

Per aggiornamenti sulle attività svolte nell’ambito del Progetto Per.La, consultare il sito internet: www.anffas.tn.it

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CENTRO ABILITATIVO PER L’ETà EVOLUTIVA “IL PAESE DI OZ” Che cos’è? Il Paese di Oz è un centro abilitativo che accoglie bambini, ragazzi e giovani adulti affetti da patologie neuropsichiatriche di origine diversa, generalmente di natura organica e con ritardo mentale associato. L’obiettivo che si intende raggiungere è che ogni utente possa esprimere le sue massime potenzialità all’interno di una famiglia in grado di sostenerlo con serenità, garantendo quindi a tutto il nucleo familiare una buona qualità della vita. Che cosa offre? L’offerta terapeutica ed educativa del Centro si snoda attraverso le seguenti proposte: • percorsi abilitativi - per lo sviluppo di tutte le potenzialità del bambino o ragazzo (015 anni circa), nel rispetto della sua individualità e dei suoi ritmi di crescita; • percorsi educativi (Progetto Ponte) - per i ragazzi che stanno per concludere o hanno appena concluso il percorso abilitativo dai 13 anni circa. Sono volti all’acquisizione di competenze sociali, emotive, e legate a situazioni concrete di vita quotidiana. I progetti vogliono essere di stimolo allo sviluppo della personalità di ognuno attraverso attività dove la dimensione gruppale diviene opportunità di relazione, scambio, cambiamento; • percorsi educativi (Cresciamo Insieme) – per i giovani dai 18 anni circa. Si sostengono i giovani nello sperimentare nuovi modi per stare insieme e, attraverso questi, costruire un’identità adulta. Si punta l’attenzione all’ambito delle competenze e della crescita emotiva, per dare sostanza e significato ai gesti, alle azioni, agli incontri, in modo da poter fronteggiare adeguatamente le situazioni e i luoghi non strutturati, tipici di una dimensione di vita adulta;

90 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz”

• consulenza alle scuole - di ogni ordine e grado (dalle scuole di infanzia alle scuole secondarie di secondo grado) come previsto dalla Legge 104/92 e dal D.P.R. 24/02/94, art. 2 ai fini dell’integrazione scolastica. Il Centro è disponibile a confrontarsi con le diverse scuole per programmare, realizzare e verificare percorsi con l’obiettivo di un intervento integrato tra scuola, famiglia e operatori; • sostegno psicologico alle famiglie - durante tutto il percorso di crescita dei figli; inoltre consulenza alle famiglie sia in ambito psicologico che educativo in merito ai passaggi fondamentali dello sviluppo del bambino. Presso quali sedi di Anffas Trentino onlus è attivo? Il Paese di Oz si trova a Trento e comprende due diverse sedi: • in via Aosta, 1 viene svolta la parte terapeutica e la parte educativa relativa al “Progetto Ponte”; • in via Fermi, 70 viene svolta la parte educativa relativa al “Cresciamo Insieme”. Per ulteriori informazioni potete contattare il numero di telefono 0461/923725 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo ilpaesedioz@anffas.tn.it PROGETTO TERAPEUTICO A chi è rivolto? Gli interventi dell’Area Terapeutica sono rivolti ad utenti disabili di età compresa tra 0 e 15 anni residenti in provincia di Trento, che necessitino di una presa in carico abilitativa/ riabilitativa.

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Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz”

Cosa offre? Obiettivo di quest’area d’intervento è l’elaborazione di percorsi abilitativi/riabilitativi globali, volti a favorire l’espressione massima delle potenzialità del bambino, tenendo in considerazione tutti gli ambiti della sua vita (famiglia, scuola ecc..). I percorsi possono attivare, a seconda delle necessità, i seguenti interventi: • • • • •

fisioterapia psicomotricità logopedia terapia occupazionale interventi psicoeducativi

I percorsi vengono elaborati all’interno dell’équipe terapeutica in collaborazione con la famiglia. Oltre che di matrice multidisciplinare, cioè messo a punto con il contributo di tutti i membri dell’équipe (che include, oltre ai terapisti, la neuropsichiatra infantile, la coordinatrice e psicologa e le psicopedagogiste), il progetto terapeutico è individuale, in quanto gli interventi sono sempre costruiti sui bisogni specifici del bambino e i metodi utilizzati sono adattati alle singole esigenze. L’approccio si caratterizza inoltre per essere globale, cioè cerca di coinvolgere e muovere nella stessa direzione tutti gli ambienti di vita significativi per il bambino, al fine di evitare la frammentazione in tante visioni e in tante modalità di intervento quante sono le persone che fanno parte della sua vita. Le terapie si avvalgono di attività ludiche che favoriscono un agire sempre attivo, intenzionale e sostenuto da una forte motivazione, secondo i dettami emersi in questi ultimi anni dai più accreditati studi sugli apprendimenti. Tutto ciò può realizzarsi soltanto attraverso l’attività di un’équipe che integri al suo interno professionalità diverse, sia in ambito sanitario che socio - educativo, e che si ponga in rete

92 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz”

con i Servizi Sanitari, Sociali, Educativi e Ricreativi del Territorio. In quest’ottica, il progetto di ogni bambino può definirsi “progetto di vita” e si configura nella possibilità di sviluppare al meglio le potenzialità del singolo e di creare nell’ambiente le condizioni più favorevoli, affinché, pur in presenza di limiti anche molto invalidanti, l’esistenza sia dignitosa e soddisfacente. Quanto costa? Alle famiglie viene chiesta una compartecipazione mensile. Al momento della stampa del presente documento il centro è in fase di nuovo accreditamento con l’APSS, pertanto dal 2013 le modalità di pagamento potranno essere riviste. L’aggiornamento verrà pubblicato on-line direttamente sul sito www.anffas.tn.it

LA CARTA DEI SERVIZI 93


94 LA CARTA DEI SERVIZI


Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz”

Che cosa vi promettiamo? AREA TERAPEUTICA - IL PAESE di OZ Standard 2012/2013 •

• Accesso al servizio

• •

Responsabilità e modalità di definizione e di verifica del progetto abilitativo Giorni e orari di funzionamento del centro

• •

• •

la prima visita viene fissata entro 30 giorni dalla data della richiesta (entro 45 giorni per richieste pervenute nei mesi di giugno, luglio, agosto), che può effettuarsi telefonicamente (0461/923725), via e-mail (ilpaesedioz@anffas.tn.it) o direttamente presso la sede del Centro (via Aosta, 1 – Trento) per accedere al Centro è necessaria l’impegnativa del pediatra di libera scelta o dello specialista inviante la prima visita, condotta dalla psicologa e dal medico neuropsichiatra infantile, ha lo scopo di conoscere i problemi di salute e i bisogni assistenziali dell’utente e della sua famiglia e di presentare l’offerta di prestazioni sanitarie, socio-sanitarie ed educative propria del Centro se si riscontra coerenza tra domanda e offerta, si decidono i tempi e i modi della valutazione al termine della valutazione, la condivisione del progetto abilitativo da parte della famiglia segna l’inizio della presa in carico responsabile dell’appropriatezza del progetto abilitativo è il Direttore Sanitario il progetto abilitativo, elaborato all’interno dell’équipe terapeutica in collaborazione con la famiglia, è verificato periodicamente e aggiornato almeno una volta all’anno il Centro è aperto tutto l’anno tranne 15 giorni in agosto e 15 giorni nel periodo natalizio le attività terapeutiche si svolgono dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.30

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Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz”

la frequenza e l’orario degli accessi di ogni singolo utente vengono stabiliti in base al percorso individualizzato, cercando di conciliare le necessità della famiglia e dell’utente con le esigenze organizzative interne

ad ogni utente viene assegnato un Referente di Progetto, il cui nominativo e relativi recapiti vengono comunicati alla famiglia nel momento della presa in carico; il Referente di Progetto ha la regia della presa in carico, mantenendo i contatti con la famiglia, gli operatori che seguono l’utente all’interno del Centro e quelli dei Servizi del Territorio; a lui la famiglia potrà rivolgersi per ogni richiesta di informazione o di chiarimento periodicamente (con cadenza diversa a seconda dell’età dell’utente e dei suoi bisogni assistenziali, ma comunque almeno una volta all’anno) il Referente di Progetto organizza un incontro tra la famiglia e gli operatori per il monitoraggio e la verifica del progetto abilitativo in qualsiasi momento la famiglia può richiedere al Referente di Progetto l’attivazione di un incontro di verifica del progetto abilitativo in qualsiasi momento la famiglia può richiedere al Referente di Progetto il rilascio di certificazioni o relazioni sulla situazione clinica e sul progetto abilitativo; la documentazione verrà consegnata entro 15 giorni dalla domanda e comunque entro la data utile all’uso per cui è stata richiesta

• Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• •

Modalità d’integrazione con altri servizi presenti sul territorio

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vengono garantite due riunioni scolastiche all’anno, su richiesta della scuola, secondo la normativa vigente, in presenza degli operatori coinvolti; è possibile programmare ulteriori incontri se necessario il Referente di Progetto organizza incontri di rete con gli operatori del Servizio Sociale e di altri Enti del Territorio


Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz”

Servizi di supporto: servizio di trasporto

La segretaria del Centro collabora con le famiglie inoltrando le richieste di attivazione al Servizio Trasporti della Provincia, il quale decide in merito a costi, modalità, fasce di funzionamento del trasposto

INDICATORI Indicatore: tempo di attesa dalla richiesta alla prima visita Finalità: monitorare l’accessibilità al Centro Soglia: < 30 giorni nel 90 % dei casi Indicatore: n° incontri nell’anno con insegnanti / n° utenti in carico dai nidi alle scuole secondarie di secondo grado Finalità: monitorare il grado di collaborazione con la scuola Soglia: > 2 Indicatore: n° incontri all’anno con i genitori / n° utenti in carico Finalità: monitorare il coinvolgimento della famiglia Soglia: > 2 Indicatore: n° incontri discussione progetto abilitativo / n° utenti in carico Finalità: misurare la multiprofessionalità della presa in carico e la personalizzazione dei progetti Soglia: > 2

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PERCORSI EDUCATIVI – PROGETTO PONTE “CentrAvanti” Che cos’è? Il Progetto Ponte, denominato dai ragazzi “CentrAvanti”, prende forma nel 2003 quando diviene evidente la necessità di continuare a sostenere i ragazzi nel loro percorso di vita anche dopo il termine delle attività terapeutiche. Le attività educative mirano da un lato all’insegnamento in contesti di vita reali di competenze pratiche e sociali, dall’altro a far crescere la consapevolezza di sé, l’autostima e la capacità di gestire le proprie emozioni: un saper fare strettamente intrecciato al saper essere. A chi è rivolto? Il Progetto Ponte è uno spazio educativo rivolto a ragazzi con disabilità intellettiva di età compresa dai 13 ai 20 anni circa che, nonostante i limiti cognitivi, possano seguire delle attività orientate verso l’acquisizione di un’ autonomia intesa in senso globale. Che cosa offre? Il Progetto Ponte propone percorsi educativi in gruppo attraverso i quali si sostengono i ragazzi nel diventare persone per quanto possibile capaci di mettersi in relazione con l’altro, di prendersi cura di loro stessi e di “muoversi” da soli in ambienti esterni. Nello specifico, sono attivate quattro tipologie di interventi: A. un primo intervento, centrato sull’identità e l’autostima, è volto ad aumentare nei ragazzi la consapevolezza di sé, la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie risorse, ed a costruire un’identità autonoma e un’autostima positiva: ciò perché siano in grado di rispondere a dubbi ed interrogativi che sempre più spesso si pongono e più sicuri nell’affrontare le diverse situazioni in modo propositivo; B. con il secondo tipo di intervento, focalizzato sul mondo emotivo, si mira a rendere i ragazzi più coscienti dei propri vissuti e più capaci di gestirli. Accanto alla conoscenza di sé, quindi, viene sviluppata la conoscenza dell’altro attraverso la

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Percorsi educativi - Progetto Ponte

capacità di decentrarsi assumendo la prospettiva dell’interlocutore. Più consapevoli delle proprie ed altrui emozioni, l’incontro con l’altro avviene nel rispetto reciproco di spazi e bisogni e nelle relazioni risulta più facile mettere in atto comportamenti adeguati ed efficaci; C. attraverso un intervento relativo alla sfera affettiva e sessuale, si vogliono sostenere i ragazzi nella conoscenza del proprio corpo, delle sensazioni ed emozioni, allo scopo di saperli gestire, ognuno secondo le proprie possibilità, anche in un rapporto di coppia; D. con il percorso sulle autonomie l’obiettivo è da un lato far apprendere ai ragazzi quelle abilità che consentono di “muoversi” in autonomia nella vita di tutti i giorni (come il sapersi orientare e spostarsi in sicurezza in ambienti esterni ed il riuscire ad interagire adeguatamente con persone estranee), dall’altro renderli in grado di prendersi cura del proprio corpo e della propria persona. In tutti i progetti, inoltre, i ragazzi che hanno difficoltà nell’esprimersi verbalmente e nell’essere compresi, per difficoltà di carattere fonologico e morfo-sintattico, vengono sostenuti nella comunicazione da immagini e/o simboli facendo riferimento all’approccio della Comunicazione Aumentativa Alternativa. I diversi interventi quasi sempre vengono effettuati in gruppo, più o meno numeroso, in quanto si ritiene che il confronto con i pari, la condivisione di comportamenti e regole, nonché il senso di appartenenza al gruppo sostengano molto il processo di crescita. Ad ogni ragazzo vengono proposti, in accordo con la famiglia, quegli interventi che rispondono maggiormente ai suoi bisogni e la frequenza settimanale del Centro è determinata dai percorsi che sono stati individuati per lui. Quanto costa? Ad oggi alle famiglie viene chiesta una quota mensile più una maggiorazione per

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Percorsi educativi - Progetto Ponte

ciascuna terapia aggiuntiva. Al momento della stampa del presente documento il centro è in fase di nuovo accreditamento con l’APSS, pertanto dal 2013 le modalità di pagamento potranno essere riviste. L’aggiornamento verrà pubblicato on-line direttamente sul sito www.anffas.tn.

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Percorsi educativi - Progetto Ponte

Che cosa vi promettiamo? PERCORSI EDUCATIVI – Progetto Ponte “CentrAvanti” Standard 2012/2013 •

• • Accesso al servizio

• •

la prima visita viene fissata entro 30 giorni dalla data della richiesta (entro 45 giorni per richieste pervenute nei mesi di giugno, luglio, agosto), che può effettuarsi telefonicamente (0461/923725), via e-mail (ilpaesedioz@anffas.tn.it) o direttamente presso la sede del Centro (via Aosta, 1 – Trento) per accedere al Centro è necessaria l’impegnativa del pediatra di libera scelta o dello specialista inviante la prima visita, condotta dalla psicologa e dal medico neuropsichiatra infantile, ha lo scopo di conoscere i problemi di salute e i bisogni assistenziali dell’utente e della sua famiglia e di presentare l’offerta di prestazioni sanitarie, socio-sanitarie ed educative propria del Centro se si riscontra coerenza tra domanda e offerta, si decidono i tempi e i modi della valutazione al termine della valutazione, la condivisione del progetto educativo da parte della famiglia segna l’inizio della presa in carico

Responsabilità e • modalità di definizione e verifica • del Progetto abilitativo o educativo

responsabile dell’appropriatezza del progetto abilitativo è il Direttore Sanitario il progetto abilitativo è verificato periodicamente e aggiornato almeno una volta all’anno

le attività educative si svolgono, a partire dal pranzo, nei pomeriggi dal lunedì al venerdì

Giorni e orari di funzionamento del centro

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Percorsi educativi - Progetto Ponte

Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• •

• Modalità di integrazione con altri servizi presenti sul Territorio

• Servizi di supporto: servizio mensa

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i progetti educativi si svolgono da settembre a giugno fino al termine della scuola; nei mesi di giugno e luglio sono previste due o tre gite settimanali che coinvolgono un numero variabile di utenti, della durata dell’intera giornata la frequenza e il calendario delle attività educative vengono stabiliti in base al percorso individuato per ogni utente vengono garantiti, salvo necessità diverse, almeno 2 incontri all’anno aperti a tutti i genitori e in presenza dell’équipe educativa del Centro, durante i quali vengono presentate o verificate le attività dell’anno in corso all’occorrenza o su richiesta, le pedagogiste referenti delle attività educative sono disponibili per un incontro individuale con la famiglia periodicamente si organizzano incontri tra gli operatori e le famiglie per il monitoraggio e la verifica del progetto educativo vengono garantite due riunioni scolastiche all’anno, su richiesta della scuola, secondo la normativa vigente, in presenza di tutti gli operatori coinvolti; la psicopedagogista referente del Progetto è disponibile, se necessario, ad ulteriori incontri la pedagogista referente del Progetto organizza incontri di rete con operatori di altri Servizi (assistenti sociali, educatori domiciliari…) il Progetto Ponte prevede un servizio mensa per tutti gli utenti che ha luogo presso strutture convenzionate o all’interno del Centro alle famiglie che usufruiscono di tale servizio viene richiesto un contributo spese aggiuntivo


Percorsi educativi - Progetto Ponte

• Servizi di supporto: servizio di trasporto

la segretaria del Centro collabora con le famiglie inoltrando le richieste di attivazione al Servizio Trasporti della Provincia, il quale decide in merito a costi, modalitĂ , fasce di funzionamento del trasposto

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PERCORSI EDUCATIVI CRESCIAMO INSIEME Che cos’è? Il Centro “Cresciamo Insieme” prende forma nel 2003 quando diviene evidente la necessità di costruire due percorsi consequenziali che rispondano prima alle spinte verso l’autonomia degli adolescenti e in seguito ai bisogni di emancipazione dei giovani adulti. Il Centro comprende due appartamenti all’interno del Maso Fogaroli in zona Trento sud; gli spazi sono strutturati per più livelli di utilizzo: sono opportunamente attrezzati per rispondere sia ai bisogni educativi, sia ai bisogni legati alla relazione e alla socializzazione. Lo staff presente in struttura è composto da due Educatori ed una Pedagogista: • la Pedagogista coordina le attività educative e con gli Educatori ne segue e valuta lo svolgimento. E’ a disposizione delle famiglie per verificare periodicamente l’andamento del progetto educativo di ogni utente. Si occupa inoltre di condividere gli interventi educativi, attraverso momenti di confronto e verifica, con la rete di supporto sociale dei ragazzi interna ed esterna all’Associazione; • a supporto delle attività ordinarie è previsto inoltre l’intervento di supervisione da parte della Psicologa rispetto ai percorsi legati alla dimensione affettiva – relazionale dei ragazzi. A chi è rivolto? Il “Cresciamo Insieme” è uno spazio educativo che vede coinvolti giovani adulti dai 18 ai 35 anni circa che manifestano la voglia di riconoscersi in un’identità matura e in situazioni del mondo adulto.

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Percorsi Educativi - Cresciamo Insieme

Che cosa offre? Le proposte si articolano su tre livelli: - il consolidamento e il mantenimento delle autonomie personali come la cura di sé, del proprio ambiente di vita e l’autonomia negli spostamenti; - il sostegno e l’accompagnamento nello sviluppo di abilità relazionali ed emozionali che comprendono: identificare, esprimere e controllare i sentimenti; decifrare i segnali sociali ed emozionali propri e dell’altro; ascoltare, mettersi dal punto di vista dell’altro per capire quale comportamento sia adeguato in una determinata situazione; - l’imprescindibile dimensione ricreativa che scaturisce dall’incontro e confronto con un gruppo di pari. Gli interventi educativi sono generalmente strutturati su piccoli gruppi, in rapporto educatori/ragazzi di uno a sei. Occasionalmente sono previsti interventi individualizzati, limitati nel tempo, in risposta ai bisogni emergenti del singolo.

• A sostegno delle autonomie vengono proposte attività pratiche, laboratori a tema e uscite mirate con l’obiettivo di trasmettere strumenti e procedure per la gestione del tempo libero, della cura di sé e degli spazi di vita.

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Percorsi Educativi - Cresciamo Insieme

Quanto costa? Ad oggi alle famiglie viene chiesta una quota mensile. Al momento della stampa del presente documento il centro è in fase di nuovo accreditamento con l’APSS, pertanto dal 2013 le modalità di pagamento potranno essere riviste. L’aggiornamento verrà pubblicato on-line direttamente sul sito www.anffas.tn. Presso quali sedi di Anffas Trentino Onlus è attivo? Il Centro “Cresciamo Insieme” si trova a Trento in via Fermi n.70. I giorni e gli orari di apertura della struttura sono i seguenti: • dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 18.30. • ogni lunedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 Per ulteriori informazioni potete contattare il numero di telefono 0461/931818. In alternativa potete scrivere una e-mail all’indirizzo f.dorigatti@anffas.tn.it

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Percorsi Educativi - Cresciamo Insieme

Che cosa vi promettiamo? PERCORSI EDUCATIVI – CRESCIAMO INSIEME Standard 2012/2013

Accesso al servizio

• la decisione in merito alla presa in carico è subordinata a una prima visita e a un periodo di osservazione del ragazzo, a seguito del quale l’équipe si riunisce e stabilisce l’accettazione o meno della domanda; • il tempo di attesa per la prima visita è al massimo di 30 giorni dal contatto telefonico con la Coordinatrice del Centro, compatibilmente con il periodo di chiusura del Centro; • sono previsti almeno 10 momenti di osservazione da parte degli educatori di riferimento in situazioni di gruppo; • l’équipe educativa si impegna a dare una risposta, in merito alla presa in carico, al massimo entro 30 giorni dalla fine dei momenti di osservazione. Tale esito viene comunicato alla famiglia mediante un incontro.

Responsabilità e modalità di definizione e verifica del Progetto abilitativi o educativo

• in caso di accettazione della richiesta di presa in carico, l’équipe mette a punto un percorso educativo che viene condiviso con la famiglia - tramite un incontro con gli operatori - e periodicamente aggiornato in base ai cambiamenti sopraggiunti nella situazione.

Giorni e orari di funzionamento del centro

• le attività educative si svolgono dal lunedì al venerdì pomeriggio da Settembre a Giugno; nei mesi di Giugno e Luglio sono previste 2 o 3 uscite settimanali della durata dell’intera giornata; • la frequenza alle attività educative viene stabilita in base al percorso di ogni utente.

Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• per gli interventi educativi vengono garantiti, salvo necessità diverse, almeno due incontri all’anno aperti a tutti i genitori e in presenza dell’équipe educativa del Centro, durante i quali vengono presentate o verificate le proposte per le attività dell’anno in corso;

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Percorsi Educativi - Cresciamo Insieme

• all’occorrenza, o su richiesta, i referenti delle attività educative sono disponibili per un incontro individuale con la famiglia; • periodicamente si organizzano incontri tra gli operatori e le famiglie per il monitoraggio e la verifica del progetto abilitativo. Modalità di integrazione con altri servizi presenti sul territorio

• il responsabile del Progetto è disponibile al confronto e alla verifica degli interventi educativi con la rete di supporto sociale degli utenti come assistente sociale, referenti per l’inserimento lavorativo, etc; • il Centro offre la possibilità di avere un accesso facilitato ad alcune consulenze mediche di tipo specialistico. Le visite possono essere richieste dai familiari o dall’equipe a scopo di controllo o di accertamenti specifici.

Servizi di supporto: servizio di trasporto

• Anffas si impegna a inoltrare le richieste pervenute al Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento, il quale decide in merito alla concessione o meno di tale servizio e, in caso affermativo, stabilisce costo, modalità e orari di funzionamento del trasporto, di cui Anffas non è in alcun modo responsabile.

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Progetto “Casa satellite”

Che cos’è? Il progetto “Casa Satellite” è un evoluzione del “Progetto di Vita” promosso dal Centro Abilitativo per l’Età Evolutiva “il Paese di Oz” e nasce con i progetti sviluppati e gestiti dalla sede del “Cresciamo Insieme”. Esso è un progetto di ricerca condotto in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, l’Università degli Studi di Padova e la Provincia Autonoma di Trento. Si tratta di una struttura residenziale dotata di appositi ausili per facilitare la vita e il movimento negli ambienti domestici, in grado di garantire alla persona con disabilità un maggior livello di autonomia, mantenendo un adeguato livello di sicurezza. A chi è rivolto? I destinatari di questo servizio (nel numero massimo di 16 persone) sono giovani con disabilità intellettiva di età compresa tra i 21 e i 30 anni che vivono con le rispettive famiglie. Tutti i partecipanti hanno un ritardo mentale tra il grado medio ed il grado lieve dovuto a sindrome di down o a problemi connatali. La maggior parte di essi lavora, mentre gli altri frequentano il Centro di Formazione Professionale Speciale in vista di un possibile inserimento occupazionale. Tutti partecipano alle attività del centro Cresciamo Insieme e nel corso delle attività hanno dimostrato di possedere i prerequisiti cognitivi, di autonomia e relazionali indispensabili alla partecipazione al progetto. Che cosa offre? Il progetto “Casa Satellite” rappresenta l’occasione per sperimentare alcune novità nella gestione di un contesto residenziale. La prima grande novità è costituita dalla domotica1. In prospettiva futura è immaginabile uno scenario di risposte residenziali diversificate

La domotica è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropizzati. Il termine domotica deriva dal greco domos (δοµος) che significa “casa”. 1

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Progetto “Casa satellite”

che consentano, attraverso l’uso sempre crescente della tecnologia, un maggior grado di autonomia dei futuri ospiti e un conseguente risparmio di risorse da parte dell’ente pubblico. Un altro aspetto importante posto in gioco nel progetto è il coinvolgimento massiccio del volontariato. Questo implica un utilizzo della risorsa volontaria in maniera efficiente e stabile nel tempo attraverso l’adozione ed il perfezionamento di modelli di gestione del volontariato organizzato. Quali sono gli obiettivi principali? Gli obiettivi principali del progetto “Casa Satellite” sono riassumibili nei seguenti punti: 1. sviluppare, secondo il modello della ricerca-azione, un contesto residenziale nel quale le persone con disabilità intellettiva possano acquisire le competenze necessarie alla gestione della vita domestica con il massimo grado di autonomia possibile; 2. integrare l’esperienza di autonomia dei partecipanti con il loro Progetto di Vita; 3. individuare, attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie, delle risposte al problema del “dopo di noi” sulla base dei feedback raccolti durante l’evoluzione del progetto “Casa Satellite”; 4. sviluppare una rete tra enti profit e non profit per l’individuazione di soluzioni tecniche e tecnologiche atte a migliorare la sicurezza e la qualità della vita delle persone con disabilità intellettiva; 5. studiare e sviluppare un modello di presa in carico residenziale che coniughi il risparmio economico da parte dell’ente pubblico con la valorizzazione delle autonomie e delle competenze residue delle persone disabili, coniugando il risparmio economico ad un maggior livello di qualità di vita; 6. attraverso il coinvolgimento nel progetto “Casa Satellite”, sviluppare un modello di organizzazione ed impiego di volontari. Come accedervi? Vi è una équipe multidisciplinare composta da varie figure professionali (psicologi, pedagogisti, educatori, etc.) provenienti da “il Paese di Oz”, il “Cresciamo Insieme” e “Casa Satellite” che valuta gli inserimenti. Quanto costa? All’utente e alla sua famiglia spetta un contributo pari a 70 euro mensili.

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Progetto “Casa satellite”

Presso quali sedi di Anffas Trentino Onlus è attivo? Attualmente, l’unica struttura di questo tipo è quella sita in via Malpensada, 72 a Trento. Che cosa vi promettiamo? È un progetto di ricerca che auspichiamo possa avere ricadute concrete in termini di emancipazione ed autonomia abitativa per le persone con disabilità intellettiva e relazionale. CASA SATELLITE – Standard 2012/2013 Accesso al Servizio

• per accedere alla lista d’attesa è necessario il parere favorevole dell’équipe di Casa satellite.

Giorni ed orari di funzionamento

• giovedì, venerdì e sabato (24 ore)

Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• il coinvolgimento e la condivisione della famiglia nella progettazione del percorso d’autonomia sono un punto centrale. Tre volte all’anno i familiari sono invitati ad incontri di verifica di gruppo.

Modalità di integrazione con altri servizi presenti sul territorio

• sono previsti incontri trimestrali con l’équipe del Centro “Cresciamo Insieme”; • ad oggi esiste un’importante rete di volontariato che coinvolge in particolare 10 ragazzi della vicina Parrocchia di S. Carlo.

• Casa Satellite si avvale di un avanzato sistema domotico in Strumenti grado di garantire un sostegno personalizzato agli ospiti nonché gestionali una precisa raccolta dati successivamente analizzati mediante adottati per il l’uso di un software a reti neurali. monitoraggio dell’attività svolta Adeguamento delle strutture alle modalità di svolgimento delle attività

• il sistema domotico installato presso la struttura ha la funzione di garantire un adeguato supporto alla persona, stimolando unitamente l’apprendimento di nuove competenze.

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CENTRO RESIDENZIALE “NUOVA CASA SERENA” Che cos’è? Nuova Casa Serena è il centro residenziale di Anffas Trentino Onlus che si occupa di persone con grave disabilità psico-fisica (persone in carico 24 ore al giorno). L’obiettivo del servizio è quello di promuovere il benessere della persona e della sua famiglia attraverso un intervento globale e integrato, finalizzato alla cura e alla riabilitazione della persona. Lo scopo ultimo del Centro è quello di favorire e mantenere la miglior qualità di vita possibile, in un contesto attento agli aspetti affettivi e relazionali, attraverso l’attivazione di tutte le potenzialità presenti nella persona. A chi è rivolto? A persone con disabilità grave o profonda in età evolutiva e adolescenziale (in entrata). Che cosa offre? I servizi residenziali o semi - residenziali offerti dal Centro si articolano in due differenti filoni d’intervento: gli interventi tecnici e gli interventi affettivo - relazionali. Gli interventi tecnici (definiti da un’équipe multidisciplinare coerentemente con le necessità del singolo ospite) agiscono sul versante cognitivo, motorio e del contenimento dell’ansia attraverso attività educative, fisioterapiche, di musicoterapia, etc., ma anche sugli interventi assistenziali (cura della persona sul versante nutrizionale e dell’igiene) caratterizzanti la vita in residenza. Gli interventi affettivi agiscono invece sul versante relazionale e vengono garantiti attraverso la creazione e il consolidamento del rapporto ospite - educatore. Data la natura stessa del Centro, la vita in residenza rappresenta una componente centrale del servizio offerto. Al riguardo, Nuova Casa Serena presenta tre differenti tipologie di risposte:

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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

• Residenza: appartamento organizzato in modo tale da riprodurre un ambiente familiare e personalizzato, all’interno del quale trovano ospitalità quattro ragazzi/e. Gli spazi prevedono due camere da letto, una zona soggiorno e un angolo cottura, due bagni opportunamente attrezzati e un poggiolo per ogni stanza. La vita all’interno della residenza è supportata dalla presenza di un assistente educatore che aiuta gli ospiti nello sviluppo della propria autonomia (igiene personale, abbigliamento, alimentazione); • Nucleo Aias (ad alta intensità assistenziale) per quegli ospiti che presentano problematiche sanitarie di particolare rilievo e complessità. Queste residenze sono opportunamente attrezzate (impianto dell’ossigeno; impianto del vuoto per l’aspirazione) e prevedono la presenza di personale paramedico specializzato al fine di garantire la migliore assistenza possibile. Ogni stanza è dotata di due posti letto e di un bagno. Sul piano ci sono due bagni con vasca attrezzata. Nel piano è presente un assistente educatore che ha in carico il progetto educativo all’interno del nucleo più quattro Operatori Socio Sanitari (OSS); • Nucleo Aiac (ad alta intensità comportamentale) predisposto per accogliere quei ragazzi il cui equilibrio emotivo potrebbe essere destabilizzato da semplici cambiamenti d’ambiente e di attività. Strutturalmente è simile alle residenze.

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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

Gli interventi educativi possono essere erogati individualmente o in gruppo, oltre che all’interno delle singole residenze, anche utilizzando appositi spazi comuni opportunamente attrezzati: la scelta tra queste alternative avviene tenendo in considerazione le particolari condizioni psico-fisiche dell’ospite. Tali interventi sono organizzati in sei differenti gruppi di lavoro: • laboratorio musicale (musicoterapia; animazione musicale); • gruppo pentatlon (attività motoria in piscina e in palestra); interventi di art counselig (clown, comicoterapia, burattini, affabulazione) • settore attivazione cognitiva (stimolazione sensoriale; attività col computer; Metodo Rapizza); • settore strategie educative (attività grafico – pittoriche, laboratorio creta, visione audiovisivi, fotografia e videocamera, uscite mirate); • gruppo animazione (animazione, organizzazione delle giornate di festa, gite e visite guidate, angolo estetico, integrazione con realtà ed eventi esterni al centro); • gruppo natura (coltivazione della terra e cura del verde, attività di cucina, attività ricreative in compagnia degli animali, raccolta e utilizzo creativo di materiali naturali). Parallelamente a queste attività, all’interno della struttura Nuova Casa Serena opera un gruppo di professionisti la cui funzione è quella di garantire il benessere dei propri ospiti, mediante l’erogazione di specifici servizi sanitari e riabilitativi: • assistenza fisioterapica: i fisioterapisti (FKT), coordinati dalla fisiatra, si occupano degli interventi individuali realizzati in palestra e in piscina, della ginnastica respiratoria e forniscono la loro consulenza agli educatori e ai familiari, anche per quanto riguarda le posture più idonee e il corretto utilizzo degli ausili di supporto; • assistenza infermieristica: nel Centro sono presenti infermieri professionali (IP) 24 ore su 24. L’IP esegue, su ordine del medico, terapie orali e intramuscolari (ordinarie e d’emergenza), prelievi ematici, misurazione dei parametri vitali, oltre che effettuare le

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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

ordinarie medicazioni. Nel caso di un periodo di ricovero al di fuori di Casa Serena, si organizza l’assistenza presso l’ospedale ospitante per 16 ore giornaliere (nel caso di utenti residenziali) o per 8 ore giornaliere (nel caso di utenti semi - residenziali). La restante copertura giornaliera dell’assistenza resta a carico della famiglia; • assistenza psicologica: all’interno del Centro lo psicologo coordina le attività educative attraverso incontri con i tecnici (FKT; IP) e i responsabili dei gruppi di lavoro, segue (insieme all’équipe multidisciplinare) il progetto educativo di ogni utente e - in tale veste - è a disposizione dei familiari per comunicare loro le attività svolte e i risultati di volta in volta conseguiti; • assistenza specialistica: ai ragazzi viene garantito un continuo controllo delle condizioni psico-fisiche da parte di uno staff medico specializzato (medico di base, psichiatra, neurologo, odontoiatra, pneumologo, dermatologo, logopedista, dietista, oculista, fisiatra). Data la particolare natura residenziale del Centro, all’interno di Nuova Casa Serena sono attivi dei servizi complementari di attività educativo - assistenziali veri e propri: • un servizio mensa preposto alla preparazione della colazione, pranzo e cena per gli ospiti residenziali, o del solo pranzo (per gli ospiti semi - residenziali); • un servizio di guardaroba e di lavanderia per gli indumenti personali attivo per i soli ospiti residenziali; • servizi per la cura della persona (parrucchiere, callista, podologo), nel caso in cui l’ospite residenziale non possa accedere esternamente agli stessi servizi. Attivato su specifica adesione da parte della famiglia e, nei casi più gravi, previo parere del medico, tra i servizi offerti dal Centro vi è anche l’organizzazione del soggiorno estivo. Durante questo momento di vacanza, i genitori e le famiglie dei ragazzi possono vivere insieme un’importante esperienza di condivisione e di reciproco sostegno. Nella realizzazione di questa attività, Nuova Casa Serena garantisce il supporto professionale

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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

dei propri educatori e dei propri infermieri professionali, oltre che l’individuazione di una struttura alberghiera idonea alle particolari esigenze dei ragazzi. Infine, tra i servizi offerti dal Centro, si deve ricordare l’accoglienza di sollievo. Tale servizio (la cui attivazione è comunque subordinata alla verifica delle reali disponibilità organizzative del Centro) si concretizza nell’ospitare l’utente in regime residenziale, al fine di supportarne - per un periodo di tempo determinato e non illimitato - le particolari esigenze della famiglia (per esempio, la realizzazione delle programmate vacanze invernali/ estive o il sostegno durante il ricovero ospedaliero di uno dei genitori). Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, per l’80 %, mentre il restante 20% è a carico delle Comunità di Valle e dei comuni di Trento e Rovereto con diritto di rivalsa sulle famiglia. Dove ci potete trovare? Il Centro residenziale Nuova Casa Serena si trova in Via alle Campanelle, n° 50, a Cognola (Trento). Per ulteriori informazioni potete contattarci nel seguente modo: • Telefono: 0461/237280 – 0461/261666 (dalle ore 0830 alle 12.30; dalle 13.00 alle 16.30) • Fax: 0461/237126 • E-mail: casaserena@anffas.tn.it Le visite di parenti possono avvenire da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 21.00 e senza vincoli di orario (fine visita entro le 21.00) il sabato e la domenica.

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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

Che cosa vi promettiamo? Nuova Casa Serena - Standard 2012/2013 Giorni e orari di funzionamento del Centro

• 365 giorni all’anno (da lunedì a domenica) e 24 ore su 24 per gli ospiti in regime residenziale; • dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 17:30 per gli ospiti in regime semi - residenziale.

Tempo di attesa per l’accesso al Centro

• Il tempo di accesso al servizio è variabile in base alla graduatoria stilata dall’unità di valutazione multidimensionale disabili provinciale.

• la definizione del PEI rientra tra le prerogative dell’équipe multidisciplinare, composta da psicologo, coordinatore degli infermieri, educatore, fisioterapista, responsabili delle attività e Direttore o Vicedirettore della struttura; • prima della presa in carico il Centro organizza una riunione con i familiari e l’équipe multidisciplinare, nella quale vengono raccolti i dati e gli elementi conoscitivi della persona; Definizione e verifica • l’équipe multidisciplinare si incontra settimanalmente del Progetto Educativo per prendere in esame i singoli PEI. In regime Individualizzato (PEI) ordinario il Centro garantisce una riunione due volte e delle attività del all’anno per i ragazzi in età evolutiva e ogni 12-18 Centro mesi per gli adulti, nella quale si verifica e si aggiorna ogni singolo caso trattato. Per ogni ospite vengono individuati, verificati o modificati gli obiettivi generali d’intervento da perseguire nei vari ambiti, con relativi indicatori di efficacia; • nel caso in cui si venissero a verificare situazioni urgenti (legate all’aggravamento delle condizioni dell’ospite o all’emergere di bisogni non precedentemente previsti) vengono attivate ulteriori riunioni dell’équipe;

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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

• a seguito della riunione d’équipe il Centro invia una comunicazione scritta alla famiglia e viene programmato un incontro nel quale si espongono sinteticamente i contenuti della verifica realizzata. All’incontro partecipano lo psicologo del Centro e - se i familiari lo richiedono - i responsabili dei gruppi di attività che vedono coinvolto il ragazzo. Per i casi più complessi tale incontro può essere proposto più volte l’anno (bimestralmente o trimestralmente); • un gruppo di lavoro formato da psicologo, fisioterapista, musicoterapista, psicomotricista, responsabili delle attività educative e infermiere si riunisce settimanalmente per programmare e verificare le attività educative e abilitative del Centro. • a giugno, tale gruppo di lavoro, assieme agli operatori di residenza, verifica tutti i Progetti Educativi ed il programma individualizzato delle attività.

Presenza di un tutor di riferimento per i familiari

• In caso di necessità, i familiari possono contattare telefonicamente e/o via e-mail: − lo psicologo del Centro per avere indicazioni/ informazioni di carattere psicopedagogico; − l’infermiere (o medico di base, neurologo o fisiatra su richiesta) per avere indicazioni/informazioni di carattere sanitario; − il Direttore o il Direttore Amministrativo della struttura per avere indicazioni/informazioni di carattere organizzativo; − l’operatore di residenza per gli aspetti pratici quotidiani.

Modalità di gestione della comunicazione con le famiglie

• alla fine della riunione d’équipe, il Centro invia una comunicazione scritta alla famiglia e viene programmato un incontro nel quale si espongono sinteticamente i contenuti della verifica realizzata. Per i casi più complessi, tale incontro può essere proposto più volte l’anno (bimestralmente o trimestralmente);

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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

• per gli ospiti semi - residenziali, la comunicazione Centro - genitori viene garantita attraverso il quotidiano aggiornamento di un diario posto nello zainetto del ragazzo; • a tutte le famiglie del Centro viene consegnata, in occasione della verifica, una relazione fotografica e/o filmata delle attività svolte dal proprio assistito; • due volte l’anno il Centro invia per posta una comunicazione sulle attività comunitarie programmate (incontri e feste con le famiglie); • predisposizione - nell’atrio del Centro - di una bacheca aggiornata settimanalmente sulle iniziative in programmazione.

La vita in residenza: articolazione degli spazi, attività proposte e figure professionali di supporto

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• il Centro prevede 60 posti letto e due posti sollievo; • sono previste tre differenti tipologie di alloggi: − Residenze: angolo cottura; 4 posti letto in due stanze separate; 1 soggiorno; 2 bagni attrezzati; 1 poggiolo per ogni stanza (10 appartamenti per un totale di 40 posti letto); − Nucleo Aias: stanza a 2 posti letto, opportunamente attrezzata per i bisogni sanitari degli ospiti (impianto dell’ossigeno; impianto del vuoto per l’aspirazione); 2 bagni attrezzati sul piano; 1 poggiolo (6 stanze da 2 per un totale di 12 posti letto); − Nucleo Aiac: stanza a 1 o 2 posti letto, 1 bagno attrezzato, un poggiolo, un soggiorno comune (4 stanze); • le attività svolte negli alloggi sono riconducibili alla cura e tutela della persona: somministrazione pasti, igiene personale, vestizione/svestizione, sviluppo e/o mantenimento delle autonomie; • all’interno del Centro viene garantita la presenza 24 ore su 24 di un infermiere professionale e – per ogni singolo alloggio – la presenza di almeno un addetto all’assistenza (sulla turnistica diurna).


Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

Attività educative proposte dal Centro e figure professionali coinvolte

• all’interno del Centro vengono svolte differenti attività educative, articolate in 6 diversi gruppi di lavoro: 1) laboratorio musicale; 2) gruppo pentatlon; 3) settore attivazione cognitiva; 4) settore strategie educative; 5) gruppo animazione; 6) gruppo natura; • gli interventi possono svolgersi in gruppo o individualmente presso la propria residenza (solo per il nucleo Aias) o in spazi comuni, in base alle particolari condizioni psico-fisiche dell’assistito; • le attività dedicate a ogni singolo ospite e le rispettive modalità di erogazione variano in base allo specifico PEI e sono di volta in volta modificate secondo le particolari esigenze/condizioni psico-fisiche della persona; • l’articolazione di tali attività viene comunicata alla famiglia e - attraverso una restituzione annuale - si prevede la verifica delle attività effettivamente svolte dal proprio assistito; • l’erogazione degli interventi educativi è programmata dal lunedì al venerdì. Per gli ospiti residenziali il sabato e la domenica sono giornate dedicate al riposo, all’organizzazione di gite, all’incontro dei propri genitori e familiari, all’eventuale rientro in famiglia; • le professionalità impiegate nelle attività educative sono costituite da: psicomotricisti (54 h settimanali), fisioterapisti (72 h settimanali), 6 responsabili di attività (36 h settimanali a testa).

Servizi specialistici presenti nel Centro

• per gli ospiti residenziali è garantita la presenza in struttura di medici specialisti in base al seguente carico di lavoro: − Pediatra: attivato in caso di bisogno − Medico di base: 5 h settimanali − Neurologo: 2 h settimanali − Fisiatra; 6 h mensil

LA CARTA DEI SERVIZI 121


Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

− Oculista: 1 accesso al mese (2 h mensili) − Psicologo: 30 h settimanali − Pneumologo: 12 h all’anno e attivato in caso di bisogno − Psichiatra: attivato in caso di bisogno − Logopedista: attivato in caso di bisogno − Dietista: attivato in caso di bisogno − Odontoiatra: 8 h mensili; − Igienista: 8 h mensili. • per gli ospiti semi - residenziali l’attivazione delle visite specialistiche deve avvenire attraverso il proprio medico di base (o il pediatra di libera scelta) che rimane il punto di riferimento della famiglia per quanto riguarda anche la definizione e prescrizione degli interventi farmacologici.

Strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta

Servizi di supporto: servizio mensa

122 LA CARTA DEI SERVIZI

• il monitoraggio delle attività svolte e la valutazione dei risultati di volta in volta conseguiti sono realizzati mediante l’impiego di particolari strumenti di rilevazione: − griglie di osservazione aggiornate quotidianamente; − diari giornalieri in residenza aggiornati quotidianamente dagli educatori; − diari infermieristici aggiornati 3 volte al giorno dagli IP; − relazioni e osservazioni giornaliere di attività aggiornate dai responsabili di attività; − indicatori di efficacia impostati annualmente. • all’interno del Centro è attivo un servizio mensa, aperto 365 giorni l’anno e preposto alla preparazione di colazioni, pranzi, merende e cene degli ospiti residenziali (per i semi-residenziali è garantita l’erogazione del solo pranzo e della merenda); • l’organizzazione della mensa avviene nel rispetto del protocollo HACCP, sotto la supervisione di un responsabile del servizio (capo cuoco);


Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

• è prevista l’attivazione, due volte l’anno, di un consulente dietologo per la stesura del menù e/o la definizione delle linee guida per la somministrazione del cibo per il singolo ospite in situazione di bisogno; • i cibi sono consumati dagli ospiti nella propria residenza.

Servizi di supporto: soggiorni estivi

• se le persone sono accompagnate dai genitori la copertura diurna e notturna resta a carico della famiglia, con dei momenti di sollievo gestiti dagli operatori di Nuova Casa Serena. Se le persone non sono accompagnate dai genitori la copertura diurna è totalmente a carico degli operatori di Nuova Casa Serena. Inoltre, vi è la presenza di un IP e di due Infermiere Generiche a copertura della notte.

Politiche di gestione delle Risorse Umane (dipendenti e volontari)

• è prevista una permanenza triennale degli operatori all’interno delle singole residenze, al fine di stabilizzare i rapporti con gli ospiti e - allo stesso tempo - di favorire attraverso la rotazione dopo un triennio la crescita professionale del lavoratore; • vengono garantite 8 ore di aggiornamento annuale a ogni operatore in tema di BLS, normativa anti-incendi e Testo Unico 81; • i volontari che desiderano operare nel Centro vengono inseriti nelle attività, previo incontro motivazionale e secondo le regole individuate in uno specifico progetto di volontariato. L’attività del volontario viene tutorata dallo psicologo e supervisionata dall’operatore e/o dal responsabile di attività.

Predisposizione di adeguati strumenti per facilitare l’accesso e il movimento all’interno del Centro

• tutti i locali del Centro sono privi di barriere architettoniche: assenza di gradini all’entrata, parcheggio ampio, 5 ascensori che collegano i 2 piani della struttura, 70 bagni attrezzati, presenza di un corrimano in tutti i corridoi, corridoi ampi per facilitare il passaggio delle carrozzine; • la struttura è a norma con i vincoli dettati dal Testo Unico 81.

LA CARTA DEI SERVIZI 123


Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”

Articolazione degli spazi all’interno del Centro

• il Centro Nuova Casa Serena è strutturato coerentemente con il tipo di attività e di servizi in esso erogati: − Palestra − Piscina − Stanza attrezzata di fisioterapia − Salone polifunzionale − Aula musica − Aula attivazione cognitiva − Aula strategie educative − Aula attrezzata per attività psicomotorie − Stanza gruppo natura − Stanza attività cucina − Stanza attrezzata per ragazzi residenti nel Nucleo Aias − 3 infermerie − Stanza di isolamento per i casi infettivi − Ambulatorio dentistico − Sala cura della persona − Giardino − Spazio foresteria, per gli incontri con i genitori − Parcheggio.

Frequenza nella pulizia dei locali

• Il servizio di pulizia dei locali è così articolato: − pulizia bagni: 2 volte al giorno − pulizia residenze: 2 volte al giorno − pulizia corridoi: 1 volta al giorno − pulizia aule e spazi comuni utilizzati nelle attività: 1 volta al giorno − pulizia aree “a medio utilizzo” (con un utilizzo limitato durante la settimana): 1 volta la settimana − pulizia uffici amministrativi: 2 volte la settimana.

124 LA CARTA DEI SERVIZI


LA CARTA DEI SERVIZI 125


SERVIZIO ASSISTENZA SCOLASTICA Che cos’è? La Legge Provinciale 23/02/98 n. 3 prevede che gli Istituti Scolastici abbiano la facoltà di accordarsi con il privato sociale accreditato, allo scopo di fornire agli alunni con bisogni educativi speciali, sostegno scolastico individualizzato di tipo didattico, educativo e assistenziale. Anffas Trentino Onlus, su richiesta dei Dirigenti Scolastici, fornisce personale in possesso di formazione ed esperienza, adatte a rispondere alle necessità segnalate. A chi è rivolto? E’ rivolto ad alunni con bisogni educativi speciali suddivisi secondo le fasce previste: certificazione ai sensi della Legge 104/92, disturbi specifici dell’apprendimento e in situazione di svantaggio, iscritti e frequentanti il primo e il secondo ciclo dell’istruzione provinciale e della formazione professionale. Che cosa offre? Il servizio di Assistenza Scolastica offre, in collaborazione con l’istituzione scolastica, l’attivazione di interventi volti a costruire l’inclusione e l’integrazione sulla base di indicatori di qualità che riguardano l’area degli apprendimenti, delle autonomie e della relazione. Nello specifico il servizio: • fornisce assistenza diretta ad alunni in difficoltà con la presenza di personale dedicato che li accompagna e li sostiene nelle diverse tappe didattiche ed educative specifiche dell’età evolutiva; • collabora con il personale scolastico alla progettazione di interventi di sostegno

126 LA CARTA DEI SERVIZI


Servizio Assistenza Scolastica

educativo e didattico, nell’ottica di un più ampio utilizzo di tutte le opportunità offerte dalle istituzioni scolastiche e da tutti i servizi presenti sul territorio, ai fini di un inserimento mirato, rispettoso delle capacità individuali, in un più ampio contesto sociale; • garantisce, durante le ore previste e stabilite dal Dirigente scolastico, la cura e il benessere degli alunni; • fornisce opportunità di integrazione ed inclusione con il gruppo dei pari e con l’ambiente, attraverso percorsi mirati a favorire la relazione. Come accedervi? Gli istituti scolastici richiedono ad Anffas Trentino Onlus la nomina di assistenti educatori, in relazione al numero di alunni con bisogni educativi speciali, secondo il numero di ore individuato. Le famiglie, interessate a tale servizio, possono segnalare la loro richiesta al Dirigente Scolastico di riferimento. Quanto costa? All’utente e alla sua famiglia non costa nulla perché rientra nel servizio scolastico di base. Presso quali sedi di Anffas Trentino Onlus è attivo? Il servizio assistenza scolastica è erogato su tutto il territorio provinciale, nelle istituzioni scolastiche che ne fanno richiesta. Per ulteriori informazioni contattare il Coordinatore del servizio, dott.ssa Francesca Ulcigrai, presso la sede Anffas Trentino Onlus in via Unterveger, 6 – Trento: • Telefono: 0461-407505 • E-mail: f.ulcigrai@anffas.tn.it

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Servizio Assistenza Scolastica

Che cosa vi promettiamo? Assistenza Scolastica - Standard 2012/2013 Tempo di attesa per l’accesso al servizio Comunicazione degli eventuali cambiamenti nel calendario e/o negli orari di erogazione del servizio

15 giorni dalla presentazione della domanda ad ANFFAS da parte della scuola.

Per cause estranee alla volontà di Anffas: immediata comunicazione telefonica dell’interruzione del servizio da parte degli educatori alla scuola; per motivi interni legati all’organizzazione del servizio (assenza/malattia dell’educatore): riattivazione del servizio entro il giorno successivo tramite supplente, come previsto dalla convenzione.

• Definizione e verifica del Progetto Educativo Individualizzato • (PEI)

I tempi e le modalità di definizione del PEI sono dettati dalle specifiche regole interne alle singole scuole. Anffas si impegna pertanto ad adeguarsi alle modalità operative specifiche dei singoli istituti; i contenuti del PEI vengono definiti secondo la programmazione didattica prevista dalla scuola stessa, con il coinvolgimento degli insegnanti, dei familiari dell’alunno, degli operatori del servizio e del territorio.

L’intervento educativo e didattico verrà svolto all’interno della classe o in maniera individualizzata, secondo quanto previsto dal PEI. Si articola in base al calendario e all’orario scolastico.

Assistenti educatori rispondenti ai requisiti previsti dalla convenzione provinciale; il responsabile del coordinamento e della verifica delle attività svolte; il responsabile del coordinamento si attiva, in collaborazione con la scuola, promuovendo la collaborazione con gli altri servizi Anffas, con il Servizio Sociale, con il Servizio Sanitario, con le altre istituzioni scolastiche e con il mondo del lavoro.

Articolazione delle attività contenute nel servizio

Professionalità coinvolte nel servizio

128 LA CARTA DEI SERVIZI

• •


Servizio Assistenza Scolastica

Modalità di funzionamento dell’equipe di lavoro

Politiche di gestione delle Risorse Umane

• Gli educatori Anffas partecipano: − assieme al responsabile del coordinamento agli incontri organizzati dalla scuola secondo il calendario scolastico; − agli incontri con il responsabile del coordinamento secondo necessità; − agli incontri allargati con tutti gli assistenti educatori di Anffas, secondo necessità. • •

• Strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta

Comunicazione con i familiari

Presenza di un referente per i familiari

• •

Anffas si impegna a favorire la continuità didattica del proprio personale, nei limiti delle proprie possibilità decisionali; Anffas prevede la realizzazione di corsi di aggiornamento e formazione per assistenti educatori, per un totale di almeno 20 ore per anno scolastico. Supervisione individualizzata del coordinatore, da svolgersi almeno una volta a trimestre per ogni singolo educatore; partecipazione agli incontri d’équipe, organizzati dalla scuola e previsti dalla legge; partecipazione agli incontri con l’équipe scolastica dell’alunno seguito, ogni qualvolta la scuola lo ritenga utile e necessario.

La comunicazione degli educatori con i familiari dell’alunno sarà gestita secondo il calendario organizzato dalla scuola e, a richiesta, ogni qualvolta si rendano necessari ulteriori momenti di confronto.

L’assistente educatore mantiene i contatti con la famiglia, secondo tempi e modi previsti dal calendario e dall’orario scolastico; il coordinatore del servizio partecipa alla riunione con l’equipe e i genitori e, a richiesta, è disponibile ad incontri individualizzati con le singole famiglie.

LA CARTA DEI SERVIZI 129


Servizio Assistenza Scolastica

Adeguamento delle strutture alle modalità di svolgimento delle attività

130 LA CARTA DEI SERVIZI

Anffas verifica l’adeguatezza degli ambienti e propone eventuali interventi di sbarrieramento, di messa a punto o di acquisto di ausili e materiali specifici utili all’inclusione e al lavoro scolastico; la realizzazione di tali interventi è a carico della scuola.


SERVIZIO ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE Che cos’è? Il servizio è finalizzato a promuovere, sviluppare ed accrescere le potenzialità del minore, anche disabile, nell’ambito delle relazioni familiari. Si esplicita attraverso un sostegno alle responsabilità familiari e genitoriali, intervenendo su richiesta del Servizio Sociale. A chi è rivolto? • Famiglie con minori con disabilità sensoriale, fisica e/o psichica; • famiglie con minori con disagio scolastico; • famiglie monoparentali (con la sola madre o il solo padre); • famiglie in evidente situazione di disagio socio-relazionale. Che cosa offre? Il servizio offre la predisposizione di un Progetto Educativo che comprende il complesso degli obiettivi e delle azioni atte ad affrontare i bisogni della persona e della sua famiglia, organizzato nel tempo extra scolastico. Le attività proposte possono riguardare: • accompagnamento nel percorso da scuola a casa; • frequenza di un centro diurno (ludoteca, laboratori, etc.); • frequenza di attività sportive; • svolgimento dei compiti; • sostegno e valorizzazione delle abilità e delle autonomie personali. Tutte queste attività sono svolte in collegamento con la scuola di riferimento, allo scopo di favorire e incrementare l’integrazione dell’alunno, per condividere lo stile educativo e per evitare fenomeni di abbandono scolastico.

LA CARTA DEI SERVIZI 131


servizio assistenza educativa domiciliare

Come accedervi L’attuazione del servizio avviene su segnalazione del Servizio Sociale che, accertato il bisogno, richiede ad Anffas l’assegnazione di un educatore da affiancare al minore e alla sua famiglia. L’assistente sociale risulta referente del progetto. Per ulteriori informazioni contattare il Coordinatore del servizio, dott.ssa Francesca Ulcigrai , presso la sede Anffas Trentino Onlus in via Unterveger, 6 – Trento: • Telefono: 0461-407505 • E-mail: f.ulcigrai@anffas.tn.it Quanto costa? Il costo del servizio è determinato dal Servizio Sociale.

132 LA CARTA DEI SERVIZI


servizio assistenza educativa domiciliare

Che cosa vi promettiamo? Assistenza Domiciliare Educativa - Standard 2012/2013 Tempo di attesa per l’accesso al servizio Comunicazione degli eventuali cambiamenti nel calendario e/o negli orari di erogazione del servizio Definizione e verifica del Progetto Educativo Individualizzato (PEI)

Articolazione delle attività contenute nel servizio Professionalità coinvolte nel servizio

15 giorni dalla presentazione della domanda ad Anffas da parte dei servizi sociali.

Per cause estranee alla volontà di Anffas: immediata comunicazione telefonica dell’interruzione del servizio da parte degli educatori alla famiglia; per motivi interni legati all’organizzazione del servizio (assenza/malattia dell’educatore), dopo la tempestiva comunicazione alla famiglia il servizio viene sospeso. L’assistente sociale valuta la possibilità di recupero.

• •

I tempi e le modalità di definizione del Progetto educativo sono stabiliti in collaborazione con il servizio sociale di riferimento; i contenuti del Progetto educativo vengono definiti in collaborazione con il servizio sociale, i familiari, l’assistente educatore e il coordinatore del servizio educativa domiciliare. L’assistente sociale è referente del progetto educativo.

L’intervento educativo e didattico si può svolgere all’interno dell’ambito familiare o all’esterno in agenzie educative territoriali (ludoteca, biblioteca, impianti sportivi).

Assistenti educatori rispondenti ai requisiti previsti dalla normativa; un responsabile del coordinamento e della verifica delle attività svolte.

• • −

Modalità di funzionamento − dell’equipe di lavoro −

Gli educatori Anffas partecipano: assieme al responsabile del coordinamento agli incontri organizzati dal Servizio Sociale; agli incontri con il responsabile del coordinamento secondo necessità. agli incontri scolastici previsti dalla legge 104.

LA CARTA DEI SERVIZI 133


servizio assistenza educativa domiciliare

Politiche di gestione delle Risorse Umane

Strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta Comunicazione con i familiari

Presenza di un referente per i familiari

134 LA CARTA DEI SERVIZI

• •

• •

Anffas si impegna a favorire la continuità didattica del proprio personale sull’alunno, nei limiti delle proprie possibilità decisionali. Anffas prevede la partecipazione degli educatori domiciliari ai corsi di formazione e aggiornamento organizzati per gli assistenti educatori della scuola. Supervisione individualizzata del coordinatore da svolgersi almeno una volta ogni tre mesi per ogni singolo educatore; partecipazione agli incontri d’equipe organizzati dal Servizio Socio Sanitario;

La comunicazione con i familiari dell’utente avviene ogni qualvolta si rendano necessari ulteriori momenti di confronto.

L’assistente educatore mantiene i contatti con la famiglia, secondo necessità; il coordinatore del servizio partecipa agli incontri con il Servizio Sociale e i genitori e, secondo necessità, è disponibile ad incontri individualizzati con le singole famiglie.


SERVIZIO DI CONSULENZA SANITARIA Che cos’è? Il servizio di consulenza sanitaria è un servizio di assistenza sanitaria primaria che Anffas Trentino Onlus mette a disposizione dei suoi centri e delle famiglie, in un’ottica di prevenzione, formazione e orientamento. A chi è rivolto? Il servizio è rivolto a tutti gli utenti presi in carico dall’Associazione e che frequentano le varie strutture diurne (CSE, CSO, Progetto Per.La.) e residenziali (Comunità alloggio). L’attivazione di questo servizio avviene su attività programmata (definita all’interno del Piano di Assistenza Individualizzato - PAI) o su richiesta da parte degli operatori e/o dei familiari in caso di bisogno. Gli operatori che erogano questo servizio (assistenti sanitari e medico) non sostituiscono, ma si affiancano al medico di base (il c.d. “medico di famiglia”) col quale collaborano per garantire la salute dell’assistito. Che cosa offre? Nello specifico, le attività svolte all’interno di questo servizio possono essere riassunte in questi punti: • prima dell’accoglimento dell’utente presso le strutture di Anffas Trentino Onlus, viene eseguita una visita medica (valutazione pre - inserimento), con l’obiettivo di verificare - dal punto di vista sanitario - l’idoneità all’inserimento; • lo staff medico può essere coinvolto - su chiamata dell’équipe multidisciplinare nell’elaborazione e/o nella ridefinizione del PEI; • attivazione di prestazioni fisioterapiche da parte degli specialisti Anffas, coerentemente con le indicazioni definite dall’ équipe medica; • controllo periodico da parte delle assistenti sanitarie della situazione sanitaria degli utenti frequentanti i Centri e/o le Comunità, compresa la sfera alimentare. Nel caso in cui

LA CARTA DEI SERVIZI 135


Servizio di consulenza sanitaria

emergano delle problematiche, le stesse assistenti attiveranno il consulente Anffas e/o la famiglia dell’assistito per richiedere l’intervento del proprio medico di base; • controllo della corretta tenuta dei farmaci e dei presidi di medicazione utilizzati nei Centri e/o nelle Comunità; • attivazione, organizzazione e/o accompagnamento alle visite specialistiche (psichiatra, neurologo, fisiatra) in caso di necessità o coerentemente con le indicazioni contenute nel PAI. Per tali visite è richiesta l’impegnativa del medico di base a cui è assegnato l’assistito; • rilascio, su richiesta dei familiari, delle relazioni mediche per l’ottenimento dei diritti previsti dalla Legge 104/1992 o altri tipi di relazioni. Quanto costa? Le famiglie e agli utenti non devono pagare nulla per l’utilizzo delle consulenze sanitarie erogate da Anffas Trentino Onlus. Per quanto riguarda le prestazioni esterne ad Anffas (per esempio le analisi di laboratorio o le visite specialistiche), il costo delle stesse è sottoposto al normale ticket sanitario.

136 LA CARTA DEI SERVIZI


Servizio di consulenza sanitaria

Che cosa vi promettiamo? SERVIZIO di CONSULENZA SANITARIA Standard 2012/2013 Tempi di erogazione del servizio

• i tempi di attesa per effettuare la valutazione pre -inserimento è pari a 15 giorni dal momento della notifica da parte dell’assistente sociale Anffas al consulente medico; • la visita di controllo da parte delle assistenti sanitari avviene con cadenza settimanale per ogni Centro e Comunità dell’Associazione.

Gestione delle informazioni sanitarie e rispetto delle privacy

• per ogni assistito è tenuta una cartella clinica consultabile dal solo personale sanitario; • a uso esclusivo degli operatori sono redatte delle apposite schede di sintesi, nelle quali vengono riportati gli aspetti rilevanti riguardanti le singole diagnosi e le eventuali note che gli operatori sono tenuti a sapere (presenza di allergie; regimi alimentari richiesti; problematiche particolari; etc.).

Comunicazione con le famiglie

• in caso di urgenza, l’assistente sanitaria e/o il consulente sanitario si metteranno immediatamente in contatto telefonico con il referente indicato dalla famiglia; • nel caso in cui la famiglia e/o il medico di base volessero avere informazioni rispetto alla cartella clinica del proprio assistito, devono farne formale e motivata richiesta alle assistenti sanitarie.

Visite specialistiche

• sono garantiti a ogni assistito (salvo controindicazioni di tipo medico) adeguati interventi di tipo preventivo, quali: la vaccinazione contro l’epatite B; la vaccinazione antitetanica; l’annuale vaccinazione anti - influenzale; • è garantita a ogni assistito l’ordinaria visita odontoiatrica almeno 1 volta l’anno; • i tempi d’attesa e di accesso agli ambulatori specialistici non dipendono da Anffas Trentino Onlus, ma dalle modalità di funzionamento dei servizi del SSN e dell’APSS.

Rilascio di documenti

• il rilascio dei documenti sanitari da parte del consulente avverrà entro e non oltre 7 giorni dalla richiesta degli stessi.

LA CARTA DEI SERVIZI 137



STRUMENTI di ASCOLTO e TUTELA


Strumenti di ascolto e tutela

3.1 IL RECLAMO COME STRUMENTO DI SEGNALAZIONE, ASCOLTO E MIGLIORAMENTO CONTINUO Il reclamo può essere vissuto come qualcosa da evitare a tutti i costi, in quanto costituisce una denuncia di gravi mancanze dell’organizzazione e/o del singolo addetto, ovvero una critica umiliante nei confronti di chi cerca di svolgere al meglio il proprio lavoro. Questa accezione eccessivamente negativa che viene attribuita al reclamo porta frequentemente a considerare che l’assenza di reclami costituisca un’evidenza di servizi di buona qualità e che pertanto rappresenti un importante obiettivo da raggiungere. E’ fondamentale dunque disporre di strumenti che permettano di cogliere i segnali di disagio e di insoddisfazione. Di questi strumenti, il reclamo, è quello a più forte valenza strategica, in quanto, oltre a costituire un monitoraggio dei punti critici del sistema, può divenire un elemento di cambiamento che orienta l’azione decisionale e strategica della Struttura. Gli obiettivi del sistema di gestione del reclamo sono quelli di realizzare e mettere in atto una procedura che sia efficace ed efficiente al fine di garantire una risposta a chi presenta il reclamo e, più in generale, di migliorare i servizi stessi della struttura. Il Presidente, il Consiglio Direttivo e la Direzione sono gli organi attraverso i quali Anffas Trentino Onlus mantiene un contatto diretto con gli utenti dei propri Servizi. In caso di mancato rispetto degli Standard di Qualità dichiarati nella Carta dei Servizi, l’utente non solo può reclamare, ma è tutelato ed agevolato dalla stessa Associazione erogatrice nel suo reclamo. La scheda di seguito riproposta ha un formato aperto per quanto riguarda la specificazione del contenuto del reclamo.

140 LA CARTA DEI SERVIZI


Strumenti di ascolto e tutela

3.2 CUSTOMER SATISFACTION Il questionario per la misurazione della soddisfazione Coerentemente con le logiche e le strategie di miglioramento delle proprie attività, l’Associazione si impegna a somministrare periodicamente un questionario creato al fine di rilevare il livello di qualità dei servizi erogati. Lo strumento è stato pensato in modo tale da consentire a ogni singola famiglia di esprimere la propria opinione rispetto a determinate aree del servizio (comunicazione con l’Associazione; rapporto con gli operatori; logistica; etc.), nonché di manifestare in modo più libero e diretto i propri suggerimenti. I dati raccolti saranno condivisi attraverso la loro pubblicazione nel Bilancio Sociale. I suggerimenti A fianco al questionario, e per garantire una maggiore trasparenza tra l’Associazione e le famiglie, viene messo a disposizione un modulo per la segnalazione di suggerimenti. Anffas si impegna a prenderli in considerazione con la dovuta serietà.

LA CARTA DEI SERVIZI 141


allegati da staccare

SCHEDA PER L’ACQUISIZIONE DELLE SEGNALAZIONI Riferimenti del

Cognome ________________________________ Nome ___________________________________

segnalante Via _______________________________________ N. _________ Città _________________________ Tel. _______________________________________ Altro ____________________________________ EPISODIO O EVENTO CRITICO

______________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________________

CIRCOSTANZE CHE HANNO PROVOCATO L’EVENTO

__________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________

MODALITà IN CUI SI E’ RISOLTO IL PROBLEMA

__________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________

SUGGERIMENTI PER EVITARE CHE IL RECLAMO/LA SEGNALAZIONE SI RIPETA

__________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________

______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________

Data _________________________________ FIRMA DEL RICEVENTE ____________________________________________________________________________ Il sottoscritto dichiara di prestare il proprio consenso all’utilizzo dei dati personali solo ed esclusivamente nell’ambito della procedura riferita alla presente segnalazione ai sensi del D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

142 LA CARTA DEI SERVIZI


allegati da staccare

ANFFAS TRENTINO Onlus - Questionario Gentile Signora, Egregio Signore Anffas Trentino Onlus conduce periodicamente un monitoraggio con l’obiettivo di analizzare in modo puntuale lo stato di funzionamento dei propri servizi e il livello di soddisfazione dei suoi utenti. È nell’ambito di tale finalità che Le chiediamo gentilmente di rispondere alle seguenti domande, esprimendo la Sua opinione con la massima libertà e sincerità; coerentemente con questo, Le ricordiamo che il questionario è anonimo. La Sua collaborazione ci sarà utile per migliorare la qualità dei nostri servizi e pertanto La ringraziamo per il tempo dedicatoci. Avvertenza: nel caso il Suo assistito acceda a più di un servizio tra quelli indicati Le chiediamo cortesemente di barrare tutte le caselle corrispondenti ai servizi utilizzati. 1. Indichi a quale/i servizio/i il Lei e il Suo familiare accedete attualmente Centro Socio – Educativo (CSE) Centro Socio – Occupazionale (CSO) Comunità Alloggio Progetto Per.La. Il Paese di Oz Progetto Ponte

Cresciamo Insieme Nuova Casa Serena Consulenza Sanitaria Assistenza Scolastica Assistenza Domiciliare Educativa Servizio di Assistenza e Informazione (SAI?)

2. Indichi in quali di queste località si trova il Centro ANFFAS Trentino Onlus frequentato dal Suo familiare Arco Primiero - Tonadico Borgo Valsugana Pozza di Fassa Cavalese Tione Locca di Concei Trento Rovereto Villa Agnedo Predazzo

LA CARTA DEI SERVIZI 143


allegati da staccare

3. Da quanto tempo il Suo familiare è utente di ANFFAS Trentino Onlus?

Da meno di 1 anno Da 1 a 3 anni Da 3 a 5 anni Da più di 5 anni

4. Per quale motivo ha scelto i servizi offerti da ANFFAS Trentino Onlus? (possono essere scelte più risposte)

Perché non c’erano alternative sul territorio; Perché mi sono stati consigliati da conoscenti; Perché sono stato indirizzato dai Servizi Sociali di Zona; Perché ho ritenuto che fossero i migliori Perché è un’Associazione che accoglie anche la famiglia Altro (specificare) _________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________________

5. Complessivamente si ritiene soddisfatto del servizio ricevuto da ANFFAS Trentino Onlus? Molto soddisfatto Soddisfatto Mediamente soddisfatto Poco soddisfatto Per nulla soddisfatto 6. Rispetto alla comunicazione tra ANFFAS Trentino onlus e famiglie degli utenti, come valuta la qualità e la quantità delle informazioni fornite dall’Associazione?

Molto soddisfacente Abbastanza soddisfacente Mediamente soddisfacente Poco soddisfacente Per nulla soddisfacente

144 LA CARTA DEI SERVIZI


allegati da staccare

7. Ritiene che gli spazi e le attrezzature utilizzati per lo svolgimento delle attivitĂ siano idonei?

Molto idonei Mediamente idonei Per nulla idonei

Idonei Poco idonei

8. Abitualmente, ritiene che gli operatori dei servizi ANFFAS Trentino Onlussi pongano in modo cortese e disponibile nei Suoi confronti e nei confronti del Suo assistito?

Molto cortese e disponibile Mediamente cortese e disponibile Per nulla cortese e disponibile

Cortese e disponibile Poco cortese e disponibile

9. Secondo Lei, quali sono gli aspetti che caratterizzano positivamente i servizi di ANFFAS Trentino Onlus?

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________

10. Secondo Lei, quali sono gli aspetti dei servizi di ANFFAS Trentino Onlus che dovrebbero essere migliorati?

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________________

LA CARTA DEI SERVIZI 145


allegati da staccare

MODULO PER I SUGGERIMENTI Riferimenti personali

Cognome __________________________________________________________________ Nome ______________________________________________________________________ Via _________________________________________________________________________ N. ___________________ Città __________________________________________________ Tel. ________________________________________ Altro ___________________________

SERVIZIO O SEDE TERRITORIALE

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

SUGGERIMENTI DA PROPORRE

______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

Data _________________________________________________________________ FIRMA DEL RICEVENTE _________________________________________________________________________ Il sottoscritto dichiara di prestare il proprio consenso all’utilizzo dei dati personali solo ed esclusivamente nell’ambito della procedura riferita alla presente segnalazione ai sensi del D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Firma

146 LA CARTA DEI SERVIZI


allegati da staccare UFFICI AMMINISTRATIVI

RESPONSABILE

TELEFONO

E-MAIL

Centralino Presidente

0461/407511

associazione@anffas.tn.it

Luciano Enderle

0461/407522

associazione@anffas.tn.it

Direttore Generale

Massimiliano Deflorian

0461/407522

direttore@anffas.tn.it

Direttore dei Servizi

Mauro Fedrizzi

0461/407511

m.fedrizzi@anffas.tn.it

Responsabile Relazioni Esterne

Bosetti Andrea

0461/407527

a.bosetti@anffas.tn.it

Assistente Sociale

Tiziana Menegatti

0461/407510

t.menegatti@anffas.tn.it

CSE/CSO/COMUNITA’ ALLOGGIO

RESPONSABILE

TELEFONO

E-MAIL

Arco

Gianluca Carrara

0461/519830

g.carrara@anffas.tn.it

Borgo Valsugana

Marek Jurny

0461/757178

m.jurny@anffas.tn.it

Cavalese

Gianni Rizzi

0462/235442

g.rizzi@anffa.tn.it

Locca di Concei

Gianluca Carrara

0464/592055

g.carrara@anffas.tn.it

Tione

Manuela Molinari

0465/322188

m.molinari@anffas.tn.it

Tonadico

Elena Depaoli

0439/64615

e.depaoli@anffas.tn.it

Trento

Federica Cavallotti Lisa Moscardi

0461/407509

f.cavallotti@anffas.tn.it l.moscardi@anffas.tn.it

Villa Agnedo (solo CA)

Marek Jurny

0461/762928

m.journy@anffas.tn.it

SERVIZI RESIDENZIALI

RESPONSABILE

TELEFONO

E-MAIL

Centro Integrato La Meridiana

Cristina Menegatti

0461/407555

lameridiana@anffas.tn.it

Nuova Casa Serena

Eleonora Giovannini

0461/237280

casaserena@anffas.tn.it

SERVIZI

RESPONSABILE

TELEFONO

E-MAIL

Casa Satellite

Gianluca Primon

0461/407504

g.primon@anffas.tn.it

Cresciamo Insieme

Francesca Dorigatti

0461/931818

cresciamoinsieme@anffas.tn.it

Il paese di Oz

Tiziana Carli

0461/923725

ilpaesedioz@anffas.tn.it

Progetto PER.LA.

Linda Pizzo

0461/407530

formazione@anffas.tn.it

Progetto Ponte

Elisabetta Torzi

0461/923725

ilpaesedioz@anffas.tn.it

Servizio Assistenza Educativa Domiciliare Francesca Ulcigrai

0461/407505

f.ulcigrai@anffas.tn.it

Servizio Scolastico

Francesca Ulcigrai

0461/407505

f.ulcigrai@anffas.tn.it

Servizio Sanitario

Donata Moratelli / Rosanna Ruggera

0461/407519

associaziona@anffas.tn.it

Servizio SAI?

Antonio Parenti / Bruno Valorzi

0461/407534

sai@anffas.tn.it

Liberamente Insieme per Anffas Trentino

Gianluca Primon

0461/407504

info@liberamenteinsieme.it

per i recapiti di ciascun centro e comunità si rinvia al capitolo di riferimento

LA CARTA DEI SERVIZI 147



GRAFICA ED IMPAGINAZIONE: LITODELTA SAS 38050 SCURELLE (TN) tel_ 0461 763232 | fax_ 0461 763007 www.litodelta.com


Questa pubblicazione è realizzata con carta proveniente da foreste gestite a lungo termine e con alberi a crescita rapida, che contribuiscono a rallentare l’effetto serra. La produzione di cellulosa di Eucalyptus Globulus utilizzato per questa carta, richiede inoltre minore uso di prodotti chimici.




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