Anffas Trentino Onlus La carta dei servizi
anno 2010 | 2011
Anffas Trentino Onlus La carta dei servizi
anno 2010 | 2011
vuoi saperne di più della nostra associazione? Vienici a trovare nella Sede Centrale Trento, via G.B. Trener - 8 telefono: 0461 40.75.11 fax: 0461 40.75.00 e-mail: associazione@anffas.tn.it
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Il logo ANFFAS Onlus è rappresentato da una Rosa di colore blu, simbolo di qualcosa di raro e prezioso, il capo reclinato per il peso di dover sostener per tutta la vita la disabilità, supportata da un tutore che ne rende forte lo stelo e che rappresenta la forza delle famiglie che si danno reciproco sostegno, racchiusa in un riquadro che rappresenta l’unità dell’Associazione.
sommario
1 PresenTAzione e informAzioni generALi
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7
1 1.1 1.2
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08 10 11
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Introduzione Cos’è ANFFAS Onlus Scopi dell’Associazione Nazionale – la “Mission”
2 informAzioni sULLe ATTiviTA’ e sUi servizi 2.1 2.1.1 2.1.2 2.1.3 2.1.4 2.2 2.2.1 2.2.2 2.2.3 2.2.4 2.2.5 2.2.6 2.3 2.3.1 2.3.2 2.3.3 2.3.4
Cos’è Anffas Trentino Onlus Ubicazione Principi generali di erogazione dei servizi Destinatari dei servizi Diritti e doveri degli utenti e dei loro familiari Vita Associativa Organi e “figure ufficiali” Glossario Anffas Come accedere ai servizi Servizio di Assistenza Sociale Servizi Associativi – Servizio SAI? Area Volontariato – Progetto “Liberamente Insieme” I servizi Centro Socio Educativo (CSE) Centro Socio Occupazionale (CSO) Comunità Alloggio Centro Integrato “La Meridiana”
2.3.5 2.3.6 2.3.7 2.3.8 2.3.9 2.3.10 2.3.11 2.3.12 2.3.13
Percorso Lavoro (PER.LA) Centro abilitativo per l’età evolutiva “IL PAESE DI OZ” Percorsi educativi – “Progetto Ponte” Percorsi educativi – “Cresciamo Insieme” Progetto “Casa Satellite” Centro residenziale “Nuova Casa Serena” Servizio Assistenza Scolastica Servizio Assistenza Educativa Domiciliare Servizio di Consulenza Sanitaria
3 sTrUmenTi di AscoLTo e TUTeLA 3.1 3.2
Il reclamo come strumento di segnalazione, ascolto e miglioramento Customer satisfaction
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71 85 91 97 103 107 121 125 129
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ALLEGATI da STACCARE Scheda per l’acquisizione delle segnalazioni Questionario informativo Modulo per i suggerimenti
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PRESENTAZIONE E INFORMAZIONI GENERALI
Introduzione
La Carta dei Servizi è il principale strumento che un’organizzazione utilizza per far conoscere i progetti che realizza, per informare sulle risorse e le attività a disposizione, per chiarire le modalità di accesso e di intervento. Essa è pensata inoltre per essere uno strumento che permetta ai cittadini il controllo, anche in termini di qualità, sulla erogazione dei servizi stessi. Le norme cui la Carta dei Servizi fa riferimento sono la Direttiva Ciampi del 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei Servizi pubblici” e la Leggen. 328 del 8 novembre 2000, “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. Esse, a tutela degli utenti, richiedono agli enti erogatori di servizi pubblici – anche quando questi non siano svolti direttamente, ma attraverso concessioni o convenzioni – a dotarsi di una propria “Carta dei Servizi”. Questo documeno rappresenta quindi l’impegno dell’Ente che la emette a definire e tutelare i diritti di coloro che ne beneficiano, secondo alcuni principi: • • • •
sicurezza, continuità e regolarità nell’erogazione; tempestività delle risposte; accessibilità; correttezza e regolarità gestionale.
La nostra Carta dei Servizi nasce per rendere concreto il “PENSIERO ANFFAS”: le esigenze delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie devono entrare nel cuore dei processi ideativi e produttivi delle nostre attività e servizi, investendone la progettazione, concorrendo all’individuazione dei connotati qualitativi e offrendo i riferimenti per valutare i risultati e innescare i cambiamenti. Nei 45 anni di lavoro sociale svolto dall’Associazione, l’impegno costante a promuovere e tutelare l’esercizio dei diritti delle persone, ci ha permesso di sviluppare professionalità e capacità organizzative per poter costruire risposte
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articolate e personalizzate in relazione ai bisogni, sia come servizi strutturati che come interventi più specifici. L’elaborazione della Carta dei Servizi costituisce quindi un obbligo al quale adempiamo volentieri, riaffermando il nostro orientamento ad una continua verifica che includa il punto di vista di chi fruisce dei nostri servizi. La nostra Carta dei Servizi, che sarà aggiornata ogni due anni, contiene: • • • • •
notizie sulla storia di ANFFAS NAZIONALE; notizie sulla storia di ANFFAS TRENTINO Onlus; l’esposizione dei principi attuati nel processo di erogazione; la descrizione e le informazioni relative a tutti i Servizi che l’Associazione svolge; le misure previste per la tutela e la partecipazione degli utenti.
Speriamo, con ciò, di dare un altro contributo all’affermazione di una modalità partecipata di costruire e far crescere la Qualità Sociale.
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Finalità istituzionali e principi fondamentali
1.1 COS’è ANFFAS ONLUS? ANFFAS, “Associazione Nazionale Famiglie di Fanciulli ed Adulti Subnormali”, nasce a Roma il 28 marzo 1958; essa è la prima associazione italiana sorta a tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, viene riconosciuta Ente con Personalità Giuridica con DPR n. 1542 del 1964. Nel 1997 l’Associazione, pur conservando l’acronimo, si definisce “Associazione nazionale famiglie di disabili intellettivi e relazionali” e nel 2000 diventa Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). ANFFAS Onlus, con l’approvazione della modifica statutaria nel novembre 2000, ha riorganizzato la propria attività su un modello associativo di tipo federale, riconoscendo piena autonomia giuridica, patrimoniale e gestionale alle associazioni locali (attualmente sono circa 200). Si è inoltre prevista la costituzione di Organismi Regionali rappresentativi delle associazioni socie, nonché la possibilità di concedere il marchio ANFFAS ad altri autonomi Enti con fini e scopi analoghi a quelli di ANFFAS Onlus. Ogni associazione si propone di assicurare il benessere e la tutela delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie, operando a più livelli, per rendere concreti i principi delle pari opportunità, della non discriminazione e dell’inclusione sociale: • a livello politico, per ottenere normative adeguate ai bisogni delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie; • a livello sociale e culturale, per favorire concreti processi di integrazione contro ogni forma di esclusione e di emarginazione;
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Finalità istituzionali e principi fondamentali
• a livello di promozione e realizzazione di servizi sanitari, sociali, socio sanitari, educativi e assistenziali rivolti ai disabili intellettivi e relazionali e alle loro famiglie, nonché di ogni altra attività - anche formativa - nel rispetto delle finalità statutarie. ANFFAS è una GRANDE ASSOCIAZIONE che si ispira ai principi di solidarietà, rispetto, amicizia e, in termini di servizio, alla “PRESA IN CARICO” delle persone con disabilità intellettiva e relazionale attraverso l’elaborazione, l’implementazione e la verifica costante di “progetti di vita” individualizzati.
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SCOPI dell’ASSOCIAZIONE NAZIONALE la “MISSION”
Dall’articolo 3 dello Statuto di ANFFAS Onlus: “L’associazione … persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, nel campo dell’assistenza sociale e sociosanitaria, della ricerca scientifica, della formazione, della tutela dei diritti civili a favore di persone svantaggiate in situazioni di disabilità intellettiva e relazionale affinché sia garantito ai disabili il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il più possibile indipendente nel rispetto della propria dignità. L’Associazione persegue il proprio scopo anche attraverso lo sviluppo di attività atte a: stabilire e mantenere i rapporti con gli Organi governativi e legislativi internazionali, europei, nazionali e regionali, con gli Enti Locali e con i Centri pubblici e privati operanti nel settore della disabilità ...” L’utente è rappresentato dalla persona con disabilità intellettiva e relazionale e da chi la rappresenta (famiglia, tutore o amministratore di sostegno). ANFFAS ONLUS promuove e favorisce la partecipazione e la condivisione delle scelte da parte degli UTENTI.
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Finalità istituzionali e principi fondamentali
In particolare: • gli Utenti devono essere coinvolti nella definizione dei progetti e degli interventi e nelle azioni di verifica e valutazione di efficacia; • gli Utenti sono invitati e sollecitati ad esprimersi periodicamente sulla qualità del servizio reso e atteso; • elementi comuni e peculiari a tutte le Associazioni locali sono l’accoglienza, l’ascolto, l’informazione ed il sostegno degli Utenti;
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Informazioni sulle attività e sui servizi
2.1 COS’è ANFFAS TRENTINO ONLUS La filiale trentina di ANFFAS fu fondata a Trento nel 1965. Lo scopo della sezione fu, in primo luogo, quello di rompere l’isolamento nel quale era tenuto il ragazzo “subnormale”, e poi di svolgere un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ritenuta di importanza fondamentale per la risoluzione dei molti e gravi problemi del settore. Nel 1966 fu aperta una Scuola Materna: si considerava infatti fondamentale iniziare precocemente il processo educativo per avere effetti positivi su tutto lo sviluppo successivo. Emerse poi il problema dei ragazzi in età post – scolare e fu così che nel 1967 nacque il primo Centro Occupazionale, pensato per creare situazioni in cui i ragazzi potessero apprendere ed esercitare un’attività lavorativa adeguata alle loro capacità. Nel 1986 venne aperta la prima Comunità Alloggio per dare risposta ai ragazzi delle Valli che chiedevano di frequentare il Centro. È iniziato così un percorso che ha portato alla realizzazione di un “sistema” caratterizzato dalla qualità dei servizi e dalla correttezza gestionale. Da aprile 2003 la sezione è diventata un’associazione autonoma e denominata ANFFAS TRENTINO Onlus, aderendo alla modifica della definizione dell’acronimo in “Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali” cui punti di forza sono: • il forte radicamento territoriale, portare i servizi il più vicino possibile alle residenze delle persone disabili, che presuppone e richiede il coinvolgimento delle risorse locali, in primis delle famiglie; • la famiglia, intesa come parte attiva dello stato sociale, con le sue capacità di relazione e di funzione solidaristica negli interventi formali, informali, pubblici e privati.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
Va sottolineato l’aspetto evolutivo della nostra attività, aperta alla ricerca e alla sperimentazione, cercando di evitare che ogni dato acquisito si trasformi in una rischiosa cristallizzazione funzionale. 2.1.1 UBICAZIONE La sede amministrativa dell’Associazione è situata in via G. B. Trener n. 8, a Trento. Su tutto il territorio Trentino sono dislocati i 45 centri, così suddivisi: servizi residenziALi
servizi diUrni
cenTri di formAzione ProfessionALe
NUOVA CASA SERENA – TRENTO LA MERIDIANA – TRENTO CASA SATELLITE – TRENTO
CENTRI SOCIO EDUCATIVI
1 AD ARCO 1 A BORGO VALSUGANA 1 A FIERA DI PRIMIERO 1 A PREDAZZO 1 A ROVERETO 1 A TRENTO
COMUNITA’ ALLOGGIO 1 A CAVALESE 1 A FIERA DI PRIMIERO 1 A LOCCA DI CONCEI 1 A TIONE 6 A TRENTO 1 A VILLA AGNEDO
1 AD ARCO 1 A BORGO VALSUGANA 1 A CAMPO LOMASO 1 A CAVALESE 1 A FIERA DI PRIMIERO 1 A POZZA DI FASSA 1 A TIONE 11 A TRENTO
CENTRI SOCIO OCCUPAZIONALI 1 AD ARCO 1 A BORGO VALSUGANA 1 A CAVALESE 1 A FIERA DI PRIMIERO 1 A TIONE 1 A TRENTO
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cenTro ABiLiTATivo Per L’eTà evoLUTivA IL PAESE DI OZ - TRENTO PROGETTO PONTE - TRENTO CRESCIAMO INSIEME - TRENTO
Informazioni sulle attivitĂ e sui servizi
AnffAs TrenTino onLUs
Pozza di fassa
Predazzo cavalese fiera di Primiero
Tione
TrenTo Campo Lomaso
Presidenza Direzione Generale Direzione dei servizi
Villa Agnedo
Borgo valsugana
Locca di Concei Arco rovereto
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Informazioni sulle attività e sui servizi
2.1.2 PRINCIPI GENERALI di EROGAZIONE dei SERVIZI UgUAgLiAnzA Per ANFFAS Trentino, il principio di uguaglianza poggia le proprie basi sul riconoscimento e sulla valorizzazione delle diversità. L’essere diversi rappresenta una ricchezza per tutti, ed è quindi nella diversità che a tutti devono essere garantiti gli stessi diritti. In quest’ottica, il soggetto affetto da disabilità è “Persona” e come tale ha il diritto di essere aiutato a realizzare e a mettere a frutto tutte le sue potenzialità all’interno di un progetto di vita. Tale aiuto sarà opportunamente modulato in considerazione dell’età, delle condizioni della persona e delle circostanze concrete (familiari, sociali, economiche, etc.) in cui si svolge l’azione educativa. L’approccio d’intervento prescelto dall’Associazione è quindi quello di partire da ciò che l’utente ha (e non da ciò che manca), cercando di potenziare al massimo le risorse di cui è portatore, favorendo in tale modo la promozione e l’inclusione dell’assistito all’interno della società di riferimento (scuola mondo del lavoro, comunità territoriale, etc.). conTinUiTà del servizio Date le specifiche finalità caratterizzanti ANFFAS Trentino e i suoi servizi, al principio di continuità del servizio devono essere attribuiti tre differenti significati: 1. in primo luogo per ANFFAS Trentino “continuità del servizio” significa garantire ai proprio assistiti un progetto educativo che sia un vero e proprio progetto di vita, la cui realizzazione è assicurata anche dopo il venir meno dei genitori e/o tutori di riferimento; 2. in secondo luogo, essendo il servizio offerto da ANFFAS Trentino solo una delle possibili risorse attivabili, l’Associazione si colloca in un rapporto di
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Informazioni sulle attività e sui servizi
collaborazione e di rete con gli altri enti presenti sul territorio (Comune, ASL, scuola, etc.), favorendo la realizzazione di un progetto educativo unico in un’ottica di continuità e di integrazione completa della persona con disabilità e della sua famiglia all’interno del contesto sociale di riferimento; 3. infine, “continuità del servizio” deve essere intesa come l’impegno di cui ANFFAS Trentino si fa carico nel porre in essere tutte le condizioni che possano evitare l’irregolare funzionamento o l’interruzione dei propri servizi, per quanto direttamente può essere riconducibile alla propria sfera di responsabilità. Nel caso in cui il funzionamento risultasse irregolare e/o interrotto per cause di forza maggiore, l’Associazione si impegna ad adottare misure volte ad arrecare il minor disagio possibile ai propri utenti e ai loro familiari. PArTeciPAzione Il valore della partecipazione per ANFFAS Trentino deve essere declinato in due differenti modi: partecipazione alla vita associativa e partecipazione al progetto educativo del proprio familiare. In quanto associazione di famiglie, ANFFAS si è dotata di un sistema di gestione in grado di garantire il rispetto dei criteri di democraticità e partecipazione. Al vertice dell’Associazione vi è l’Assemblea dei soci composta da 428 membri (dato al 31 dicembre 2009), rappresentativi di circa 580 famiglie. Tra le competenze attribuite all’Assemblea (convocata almeno una volta all’anno), vi è quella di eleggere il Presidente (rappresentante legale dell’Associazione) e i membri del Consiglio Direttivo (organo di gestione dell’Associazione). Il rapporto famiglia/Associazione viene favorito anche attraverso la proposta di momenti associativi e l’istituzione dei Genitori Responsabili (nominati dal Consiglio Direttivo), cui è attribuita una funzione di accoglienza delle nuove famiglie e di raccordo con l’Associazione. Per l’adozione del Progetto Educativo Individualizzato (PEI), la condivisione con la
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Informazioni sulle attività e sui servizi
famiglia rappresenta una condizione indispensabile e questo ruolo è peculiarmente rilevante in un’Associazione di genitori come ANFFAS Trentino, in virtù della concezione che li vede come responsabili primi e naturali dell’educazione dei propri figli. Infatti, gli operatori di ANFFAS Trentino agiscono in stretta collaborazione con la famiglia e non in alternativa alla stessa. Per favorire tale gestione partecipata e condivisa, ANFFAS TRENTINO si impegna a istituire formali momenti di collaborazione e confronto con i genitori, per garantire la migliore programmazione e verifica degli interventi offerti e dei risultati di volta in volta conseguiti. TrAsPArenzA ed informAzione L’Associazione, al fine di rendere effettiva la “gestione partecipata” e favorire l’affermarsi di un rapporto fiduciario con i propri interlocutori istituzionali (famiglie; Pubblica Amministrazione; donatori) si impegna a fornire informazioni complete e trasparenti riguardanti la propria attività attraverso la pubblicazione e la distribuzione della presente Carta dei Servizi (consegnata a tutte le famiglie degli utenti; reperibile presso ogni sede dell’Associazione e sul nostro sito www.anffas.tn.it) e la stesura dell’annuale Bilancio Sociale (reperibile presso ogni sede dell’Associazione). ProfessionALiTà del ProPrio PersonALe Data la centralità ricoperta dalla forza lavoro in un servizio come quello offerto, in questi anni l’Associazione si è impegnata a sviluppare una politica di gestione delle persone (dipendenti e volontari) che fosse realmente attenta alla realtà del singolo individuo, cercando di valorizzarne la professionalità e le motivazioni. Coerentemente con tale visione, ANFFAS TRENTINO ha attivato e si impegna a realizzare interventi di formazione continua, a favorire la responsabilizzazione di ogni équipe di lavoro in una logica di crescita professionale, a introdurre strumenti per l’analisi della soddisfazione lavorativa e figure professionali di supporto a ogni singolo dipendente e/o volontario.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
coniUgAre L’efficAciA con L’efficienzA Fermi restando i principi ispiratori e i valori di riferimento precedentemente dichiarati, l’ANFFAS sta modificando le strategie del proprio agire e il proprio modello di gestione. Efficienza, innovazione e diversificazione dei propri servizi, miglioramento continuo, rappresentano i criteri con i quali l’Associazione si impegna ad affrontare le sfide del futuro. In quest’ottica l’Associazione si impegna a porre le condizioni affinché le risorse economico - finanziarie raccolte siano utilizzate in maniera sempre più efficiente, senza pregiudizio per la qualità dei servizi erogati e il perdurare della propria attività. 2.1.3 DESTINATARI dei SERVIZI I destinatari dei servizi gestiti da ANFFAS Trentino Onlus sono persone con disabilità intellettiva e relazionale e chi le rappresenta (famiglia, tutore o amministratore di sostegno). Gli utenti dei nostri servizi sono prevalentemente caratterizzati da: • difficoltà e limitazioni di vario grado nelle autonomie di base, relativamente alla cura della propria persona; • difficoltà e limitazioni di vario grado nelle attività interpersonali semplici e/o complesse; • difficoltà e limitazioni di vario grado nei processi basilari dell’apprendimento; • difficoltà e limitazioni di vario grado nelle attività di comunicazione.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
2.1.4 DIRITTI e DOVERI degli UTENTI e dei loro FAMILIARI diritti • A ogni nostro utente viene riconosciuto il diritto di essere assistito e seguito con competenza, professionalità e attenzione, garantendo la mobilitazione di tutte le risorse disponibili che possano favorire la promozione e valorizzazione delle proprie potenzialità. • Alle famiglie dei nostri utenti viene riconosciuto un ruolo significativo nella formulazione del Progetto Educativo Individualizzato (PEI), nonché il diritto di ricevere tutte le informazioni riguardanti il proprio assistito e di poter chiaramente identificare le persone che hanno in carico il proprio familiare. • Alle famiglie dei nostri utenti è riconosciuto il diritto di esprimere le proprie opinioni attraverso la predisposizione di appositi ruoli organizzativi e strumenti di comunicazione (responsabile di struttura; coordinatore; genitore responsabile; momenti assembleari; somministrazione periodica di questionari, procedure di ascolto). In tale modo ANFFAS riconosce ai propri interlocutori privilegiati il diritto di proporre suggerimenti, seguendo le normali procedure messe a loro disposizione a tutela di tale diritto. • Ai nostri utenti e alle loro famiglie viene assicurato il rispetto della propria privacy e del segreto professionale, garantiti da tutto il personale che ruota intorno all’utente e che lavora all’interno del servizio (dipendenti; liberi professionisti; volontari; tirocinanti). doveri • Ogni persona che accede ai nostri servizi ha il dovere di rispettare le norme che ne regolano il funzionamento, al fine di garantire la migliore erogazione delle prestazioni e favorire la buona convivenza tra gli ospiti.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
• Ogni famiglia deve accettare le soluzioni operative prescelte dal personale che – a parità di risultati/benefici – siano più razionali ed economiche. • I familiari dei nostri assistiti devono assumere un comportamento responsabile e rispettoso verso gli operatori, collaborando con loro nella realizzazione del progetto educativo condiviso. • Ogni famiglia è parte attiva nella realizzazione del Progetto Educativo Individualizzato (PEI) e pertanto deve assicurare quelle condizioni utili alla sua realizzazione: -
-
comunicare l’emergere di ogni nuova situazione, in modo da consentire un pronto adeguamento degli interventi (cambio delle cure farmacologiche; esiti delle consulenze mediche esterne; nuovo regime alimentare; etc.); garantire le condizioni igieniche in modo tale da permettere all’assistito l’immediato accesso alle attività del servizio; su richiesta del personale, fornire gli ausili e gli strumenti non in dotazione alla struttura, ma necessari allo svolgimento delle prestazioni.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
2.2 VITA ASSOCIATIVA La struttura organizzativa dell’Associazione è formata da diverse aree di intervento che comprendono servizi ed attività specifiche, la cui gestione avviene in un ottica unitaria, di sistema. Il nostro modello di riferimento si ispira al principio dell’ “empowerment”, è basato sul decentramento e la condivisione delle responsabilità, sulla diffusione e circolarità della comunicazione, sul lavoro di squadra. È frutto di un percorso tutt’altro che lineare ma attento e continuativo, teso a realizzare al meglio, nella pratica operativa oltre che sul piano della gestione societaria, il senso della vita associativa. Seguendo lo stesso principio poniamo particolare attenzione – nella operatività dei servizi come nella politica della struttura – all’attivazione ed alla cura dei collegamenti “di rete”, che potenziano l’efficacia degli interventi e le risorse del territorio, ma soprattutto sostengono la crescita di un sistema di protezione sociale attiva, fondato sulla collaborazione e la reciprocità. 2.2.1 ORGANI e FIGURE UFFICIALI consiglio direttivo: il Consiglio Direttivo ha tutte le facoltà e i poteri necessari per il conseguimento dei fini dell’Associazione e per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione stessa che non siano dalla legge o dallo statuto espressamente riservati all’Assemblea. Può delegare alcune funzioni ad un Ufficio di Presidenza, appositamente costituito. Presidenza: il Presidente dell’ANFFAS Trentino Onlus presiede il Consiglio Direttivo, rappresenta l’Associazione davanti a terzi e firma in nome della stessa. Può adottare a tutela dell’Associazione eventuali provvedimenti di ordinaria
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amministrazione in caso di necessità e urgenza, salvo riferirne al Consiglio Direttivo per la necessaria ratifica. direzione generale: si occupa del posizionamento strategico e dello sviluppo, gestisce funzionalmente i settori di attività, della raccolta fondi (“fund raising”), della comunicazione e della qualità dei servizi, inoltre, afferiscono alla Direzione Generale alcune prerogative, tra cui, la gestione dei rapporti istituzionali e dei rapporti con la Sede Nazionale. direzione dei servizi: gestisce funzionalmente i CSE, i CSO, il Centro abilitativo Paese di Oz, Progetto Ponte, Cresciamo Insieme le Comunità alloggio, i servizi di assistenza scolastica e di assistenza educativa domiciliare, il servizio relazioni esterne (e il correlato servizio per i soggiorni estivi), il progetto Per.La. Ufficio di Presidenza: dato l’aumento della complessità dell’Associazione (aumento delle sedi operative, aumento dei servizi offerti, aumento del personale dipendente) è stata avvertita la necessità di creare l’Ufficio di Presidenza, al quale sono state delegate competenze decisionali rispetto alla gestione ordinaria. genitore responsabile: genitore nominato dal Consiglio Direttivo su proposta dei genitori degli utenti. Ha il compito di accogliere le famiglie, di organizzare momenti d’incontro e scambio, di curare i rapporti con i volontari e promuovere la solidarietà, sia all’interno dell’Associazione che verso il territorio di riferimento.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
2.2.2 GLOSSARIO ANFFAS struttura organizzativa complessa: articolazione comprendente più strutture organizzative semplici, afferenti la medesima area territoriale di riferimento. struttura organizzativa semplice: singola unità operativa, riconducibile a uno dei seguenti servizi: Centro Socio Educativo (CSE); Centro Socio Occupazionale (CSO); Comunità Alloggio (CA), Cento di Formazione Professionale Speciale (Per.La). figure professionali presenti nei servizi ANFFAS Trentino Onlus, distinte in base alle aree d’intervento afferenti e al tipo di rapporto contrattuale con la stessa Associazione (interni/dipendenti ANFFAS; esterni/consulenti ANFFAS): INTERNI ANFFAS Funzioni di coordinamento
- RSC - RSS
Area d’intervento educativo
- Assistenti educatori - Pedagogista - Musico - terapisti - Insegnante di art-therapy - Insegnante di attività motorie - Terapista occupazionale
ESTERNI ANFFAS ***
Insegnante di art-therapy Musico - terapisti Insegnante di attività motorie
Area d’intervento - Psicologo Assistente sociale di zona socio - assistenziale - Assistente sociale ANFFAS Area d’intervento socio - sanitario
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- OSS - Assistenti sanitarie - Fisioterapisti - Psicomotricisti - Logopedista
Medico Fisioterapisti Specialisti sanitari Psicomotricisti
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responsabile di struttura complessa (rsc): posizione organizzativa responsabile del buon funzionamento della Struttura Organizzativa Complessa. Svolge funzioni di coordinamento e supporto ai Responsabili di Struttura Semplice, affiancandosi a loro per la gestione delle situazioni più complesse e delicate. responsabile di struttura semplice (rss): posizione organizzativa responsabile di organizzare il lavoro, di gestire la documentazione amministrativa e di coordinare le attività svolte nell’ambito della singola Struttura Operativa Semplice di ANFFAS Trentino Onlus. E’ interlocutore diretto delle famiglie e del Genitore responsabile. Linee guida di residenzialità (Lgr): consistono nella definizione degli interventi assistenziali ed educativi, che si realizzano per ogni ospite della comunità alloggio. Progetto educativo individualizzato (Pei): consiste nella stesura e attuazione del progetto educativo individualizzato ai centri diurni (CSE e CSO). Il PEI definisce gli obiettivi e le strategie d’intervento relative alle seguenti aree: area delle autonomie, area della comunicazione e della relazione, area comportamentale, area cognitiva, etc. Progetto formativo individualizzato (Pfi): rappresenta lo strumento attraverso cui vengono concordate e monitorate le attività dell’allievo nella formazione professionale. Raccoglie le descrizioni delle sue caratteristiche, gli obiettivi individualizzati, i progetti specifici previsti e l’integrazione di tutte le attività interne ed esterne che coinvolgeranno l’allievo nel corso dell’anno formativo. Piano di Assistenza individualizzato (PAi): consiste nella definizione degli obiettivi di “salute” dell’utente ed è l’input indispensabile per la pianificazione delle attività. Il PAI nella sua accezione progettuale si propone l’obiettivo di evitare di dare a tutti una risposta uguale, generalizzata, per poter invece porre l’accento sulla personalizzazione dell’intervento.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
2.2.3 COME ACCEDERE AI SERVIZI modalità di accesso ai servizi dei centri socio - educativi (cse), centri socio -occupazionali (cso) e comunità Alloggio (cA) Il Servizio Sociale di Zona, in accordo con la famiglia, può inoltrare, in qualunque momento, la richiesta di inserimento in Comunità Alloggio, nei Centri Socio - Educativi e Socio - Occupazionali gestiti da ANFFAS Trentino Onlus. La richiesta arriva al Servizio Sociale di ANFFAS che, tramite apposita équipe composta da rappresentanti rispettivamente della Presidenza, della Direzione e dei professionisti interni (psicologo, pedagogista, consulente medico e assistente sociale), valuta il caso stabilendo se vi sia coerenza tra diagnosi e le tipologie d’utenza afferenti ad ANFFAS.
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servizio sociale di zona
ANFFAS Trentino Onlus Servizio Sociale
Equipe di valutazione
Comunicazione esito
Comunicazione esito
No
Valutazione d’idoneità Sì
Presa in carico e assegnazione
Informazioni sulle attività e sui servizi
Nella fase di valutazione i vari professionisti, in base alla loro competenza specifica, effettuano individualmente uno o più incontri (domiciliari o non) sia col potenziale utente, sia con la sua famiglia, al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie ed esprimono, ciascuno in modo autonomo, il proprio giudizio d’idoneità. Successivamente l’équipe si riunisce, e si giunge ad una valutazione collettiva ed unanime sul caso: idoneo/non idoneo. L’esito di tale valutazione viene trasmesso al Servizio Sociale e alla famiglia mediante comunicazione scritta ed eventualmente attraverso un incontro. Il tempo d’attesa per tale valutazione va da un minimo di 30 a un massimo di 60 giorni, a partire dalla ricezione della richiesta proveniente dal Servizio Sociale di Zona. In caso di presa in carico avviene la formalizzazione dell’ingresso, nella quale vengono stabilite le modalità dell’inserimento, in accordo con il Servizio Sociale di Zona e la famiglia: • data di inizio dell’erogazione dei servizi; • modalità e frequenza delle attività; • periodo di prova, quando previsto nel progetto di inserimento (da 3 a 6 mesi con la possibilità di rinnovo di altri 6 mesi in base alle necessità); • modalità e frequenza delle verifiche e degli incontri col Servizio Sociale e le famiglie. L’inserimento viene stabilito tenendo conto dei posti disponibili e delle risorse finanziarie. Viene inoltre richiesta alla famiglia la documentazione socio-sanitaria necessaria alla presa in carico.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
modalità di accesso al “Progetto Per.La.” L’attivazione del Progetto Per.La. avviene attraverso le segnalazione degli Istituti Scolastici, degli assistenti sociali, dell’Agenzia del Lavoro o su iniziativa di altre realtà presenti sul territorio. In questa fase di valutazione pre - inserimento, gli operatori di ANFFAS Trentino Onlus provvederanno alla valutazione funzionale del caso a cui seguirà l’eventuale presa in carico da parte del Progetto Per.La., con la relativa elaborazione di un percorso individualizzato. Il risultato della valutazione e l’eventuale presa in carico verranno comunicati entro i 60 giorni dalla data di presentazione della richiesta. modalità di accesso ai servizi de “il Paese di oz”, “Progetto Ponte” e “cresciamo insieme” Per accedere ai servizi forniti da “Il Paese di Oz” è necessario che la famiglia contatti telefonicamente il Centro, fissando un primo incontro con la neuropsichiatra e la psicologa, durante il quale si concordano i termini dell’eventuale presa in carico, immediata o differita. La decisione in merito all’accettazione della domanda è comunque subordinata allo svolgimento di un periodo di osservazione specialistica e ai vincoli posti da esigenze organizzative e logistiche del Centro. modalità di accesso a “nuova casa serena” La domanda per il servizio residenziale del Centro deve essere inoltrata al Servizio Sociale di Zona, il quale la invia alla Direzione di Nuova Casa Serena. La domanda viene vagliata dell’équipe di valutazione di ANFFAS Trentino Onlus, in base a criteri di gravità, età e territorialità. A partire da tale valutazione e tenendo in considerazione i posti disponibili, l’équipe decide in merito all’accoglimento della persona all’interno della struttura.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
Per il servizio temporaneo di sollievo, le richieste devono essere comunque inviate al Servizio Sociale di Zona, che contatterà direttamente la Direzione del Centro. In questo specifico caso l’ingresso temporaneo nella struttura è subordinato alla disponibilità dei posti. modalità di accesso al servizio di Assistenza scolastica La richiesta viene inoltrata ad ANFFAS Trentino Onlus direttamente dagli Istituti Scolastici, che fanno richiesta del servizio in relazione al numero di alunni certificati e/o con bisogni educativi speciali (BES). modalità di accesso al servizio di Assistenza educativa domiciliare La richiesta per il servizio di assistenza educativa domiciliare deve essere inoltrata direttamente al Servizio Sociale di Zona, il quale la invia ad ANFFAS Trentino onlus che provvede all’attivazione del servizio secondo tempi e modalità concordate con l’assistente sociale di riferimento.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
2.2.4 SERVIZIO di ASSISTENZA SOCIALE cos’è? Il servizio di Assistenza Sociale è un servizio di consulenza che si occupa di informare, orientare ed accompagnare le persone portatrici di disabilità e le loro famiglie ad un migliore utilizzo delle risorse, attraverso l’attivazione di interventi a seconda dl bisogno della persona interessata, mirando al raggiungimento di un maggior benessere possibile. A chi è rivolto? È un servizio rivolto a persone disabili giovani, adulte, anziane - inserite nei vari servizi semiresidenziali e residenziali - e alle rispettive famiglie. che cosa offre? L’Associazione ha ampliato la gamma di servizi offerti, moltiplicando le sue strutture, aumentando sensibilmente il numero di utenti e ciò ha finito per ridefinire anche il ruolo dell’assistente sociale di ANFFAS TRENTINO Onlus. Vi afferiscono tutte le attività connesse alla valutazione della domanda di accesso al servizio, alla decisione di attivazione del servizio stesso, alla progettazione e verifica degli interventi, in collaborazione con il Servizio Sociale di zona. Spetta al Servizio elaborare proprie strategie, consolidare il quadro di una rete ampia di collaborazioni, mantenere i rapporti di segretariato sociale con i Comuni di Trento e Rovereto e con tutti i Comprensori della Provincia Autonoma di Trento. L’assistente sociale presidia queste relazioni cercando di inserirsi in modo trasversale e facendo rete nel progetto terapeutico – riabilitativo complessivo, nel rispetto delle diverse competenze professionali, facilitando l’integrazione degli interventi e la presa in carico globale delle situazioni.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
come accedervi? L’accesso al servizio di Assistenza Sociale avviene previo appuntamento telefonico al numero 0461/40.75.10, con l’Assistente Sociale, presso la sede di via G. B. Trener n. 8, a Trento; oppure mandando una mail all’indirizzo: t.menegatti@anffas.tn.it 2.2.5 SERVIZI ASSOCIATIVI - SERVIZIO SAI? cos’è? Il Servizio Accoglienza e Informazione (SAI?) è una funzione svolta attraverso l’ufficio dell’Assistente Sociale nel contesto dell’ascolto, dell’informazione e del supporto alle persone portatrici di disabilità e le loro famiglie. Nello specifico fa riferimento alle seguenti aree di interesse: • informazione dei diritti: aggiornamento sui diritti riconosciuti dalla normativa; supporto allo svolgimento di pratiche amministrative e burocratiche, per la richiesta di provvidenze economiche e/o materiali; acquisizione di informazioni giuridiche specifiche (pratiche per l’interdizione o l’inabilitazione; amministrazione di sostegno; lasciti testamentari; etc.); • consulenza e indirizzo in materie giuridicamente controverse (escluso comunque patrocinio legale diretto). L’Ufficio Soci, situato presso la sede centrale, è composto da due volontari (un esperto in pratiche amministrative e un esperto in pratiche giuridico – legali) ed è funzionalmente coordinato dalla Direzione di Roma la quale fornisce supporti informatici e formativi.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
A chi rivolgersi per accedere al servizio sAi? L’accesso al “Servizio Accoglienza e Informazione” avviene previo appuntamento telefonico con l’Assistente Sociale ANFFAS (telefono 0461/40.75.10), presso la sede centrale di via G.B. Trener, n. 8 a Trento, ovvero, direttamente all’Ufficio Soci, tutti i mercoledì mattina, dalla ore 9.00 alle ore 12.00, al numero 0461/40.75.34. È possibile inoltre mandare una mail all’indirizzo sai@anffas.tn.it
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Informazioni sulle attività e sui servizi
2.2.6 AREA VOLONTARIATO “PROGETTO LIBERAMENTE INSIEME” cos’è? Il 02 aprile 2008 è nata l’Associazione denominata “Liberamente Insieme per Anffas Trentino” a cui è stata demandata l’organizzazione e la gestione dei volontari all’interno di ANFFAS TRENTINO Onlus. Questo ente è preposto a dare voce al volontariato nei confronti di ANFFAS TRENTINO Onlus e delle Istituzioni per contribuire a definire le strategie che lo riguardano. Di seguito sono riportate le relazioni che intercorrono tra le due Associazioni e ne definiscono le modalità di collaborazione:
Consiglio Direttivo
Consiglio Direttivo Direzione di Liberamente Insieme Equipe operativa
Volontari
Educatori di Riferimento per i Volontari di Anffas
Presidenza e Direzione Generale Strutture Operative
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Informazioni sulle attività e sui servizi
Per l’Associazione il volontario rappresenta un valore aggiunto insostituibile e complementare al lavoro del personale dipendente. Infatti, esso permette d’instaurare con l’utente un rapporto di amicizia, assolvendo così a una funzione d’integrazione sociale e “di ponte” tra i servizi ANFFAS e la comunità. La scelta di offrire del proprio tempo in un servizio a favore di persone con disabilità, introduce il volontario in un universo valoriale arricchente, in una prospettiva di apertura al reciproco scambio “volontario - assistito”. Attualmente l’ Associazione conta circa 250 volontari di cui 197 sono anche soci. gli organi • consiglio direttivo: è l’organo esecutivo. Ha tutte le facoltà e i poteri necessari per il conseguimento dei fini dell’Associazione e per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione stessa che non siano dalla leggo o dalla statuto espressamente riservati all’Assemblea. Può delegare alcune funzioni alla Direzione dell’Associazione. • direzione dell’Associazione: è l’organo esecutivo/attuativo. Si occupa del posizionamento strategico e dello sviluppo, gestisce funzionalmente i settori di attività, della raccolta fondi (“fund raising”), della comunicazione e della qualità dei servizi, inoltre, afferiscono alla Direzione dell’Associazione alcune prerogative, tra cui la gestione dei rapporti istituzionali e dei rapporti con Anffas Trentino Onlus. • Équipe di coordinamento: è l’organo attuativo. È composta dai responsabili di area i quali presiedono i diversi settori dell’Associazione, sensibilizzazione, formazione, raccolta fondi, comunicazione e relazioni con l’esterno, contabilità, teatro.
34 LA CARTA DEI SERVIZI
Informazioni sulle attività e sui servizi
• L’organo operativo è rappresentato dagli Educatori di Riferimento per i Volontari (ERV) che costituiscono la prima interfaccia tra Liberamente Insieme e Anffas Trentino. L’erv, infatti, è il collegamento tra i Volontari e la struttura operativa in cui operano in stretta e constante collaborazione col Genitore Responsabile. mansioni dell’erv • Monitora la situazione dei volontari presso la Struttura Operativa di competenza e trasmette alla Direzione di Liberamente Insieme eventuali richieste o proposte. (Gli inserimenti di nuove risorse di volontariato avvengono previo colloquio con la Direzione dell’Associazione e il Genitore Responsabile del Centro). • Accoglie il nuovo volontario nella Struttura presentandolo ai volontari e all’équipe educativa. • Presenta la linea educativa della Struttura e i tipi di intervento svolti dalle diverse figure professionali. • Nel rispetto della privacy fornisce le informazioni necessarie circa gli ospiti e suggerisce le corrette modalità d’interazione. • Con gennaio 2010 ha avuto inizio la rilevazione automatizzata delle presenze tramite tesserino magnetico (quindi controlla che tutti i volontari effettuino la timbratura). • Accoglie le richieste dei volontari e le presenta alla Direzione di Liberamente Insieme. • Favorisce il dialogo e la collaborazione tra personale dipendente e volontario. • Svolge funzione di tutoraggio e verifica dei nuovi inserimenti, comunicando tempestivamente situazioni problematiche. • Favorisce la diffusione del volontariato e sollecita il coinvolgimento dei volontari nella vita Associativa di Liberamente Insieme nonché di Anffas Trentino Onlus.
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Informazioni sulle attività e sui servizi
A chi è rivolto? L’offerta è rivolta: • a singoli cittadini che sentono il bisogno di fare un’esperienza di volontariato nel Terzo Settore; • a piccoli gruppi di persone che vogliano condividere un’esperienza ad alto contenuto valoriale; • a realtà associative o istituzioni (parrocchie, gruppi sportivi, scuole, gruppi scout, etc.) che possono partecipare all’organizzazione di progetti di sensibilizzazione sul tema della disabilità. La domanda per poter essere volontario di Liberamente Insieme per ANFFAS Trentino deve essere scaricata dal sito dell’Associazione, (www.liberamenteinsieme. it) compilata e consegnata (a mano o via posta) direttamente alla Direzione di Liberamente Insieme per Anffas Trentino, Via Trener 8 – 38121 Trento. Dopo circa 7 giorni dalla presentazione della domanda, viene fissato il colloquio conoscitivo. Infatti, per garantire la massima qualità dei propri servizi, Liberamente Insieme prevede un colloquio preliminare d’ingresso, al fine di valutare il corretto inserimento del richiedente nelle proprie strutture e servizi. Nel caso in cui la persona sia ritenuta idonea al ruolo di volontario, si attiva un periodo di prova (della durata massima di 3 settimane e con l’affiancamento di un tutor), alla fine del quale è previsto un colloquio con l’educatore di riferimento, per definire la prosecuzione o meno del rapporto di volontariato. Ambiti d’impiego Il volontario potrà essere inserito in diverse aree d’impiego, coerentemente con le sue aspirazioni, le sue competenze pregresse e le esigenze della stessa Associazione:
36 LA CARTA DEI SERVIZI
Informazioni sulle attività e sui servizi
• area educativa: il volontario lavora a diretto contatto con i ragazzi, supportando l’ordinaria attività dei centri e/o attività particolari (soggiorni vacanze, manifestazioni associative, etc.); • aree innovative: il volontario è inserito all’interno di progetti sperimentali, che si affiancano e si integrano all’ordinaria attività delle strutture ANFFAS Trentino (ad esempio l’organizzazione di rappresentazioni teatrali, l’organizzazione del coro dell’Associazione, il “Progetto burattini”, etc.); • area della sensibilizzazione: il volontario supporta l’attività di sensibilizzazione sul tema della disabilità, attraverso l’organizzazione di convegni e/o incontri nelle scuole e nelle parrocchie; • area organizzativa: il volontario collabora nell’organizzazione del progetto “Liberamente Insieme”; • area raccolta fondi: il volontario viene coinvolto nell’organizzazione e nella gestione delle attività di promozione dell’Associazione e nella raccolta delle donazioni. diritti e doveri del volontario AnffAs Il volontario è tenuto al rispetto di determinate regole, tra cui: • indicare l’impegno che intende dedicare all’Associazione. Le presenze del volontario sono sempre programmate secondo un calendario personale, concordato tra il volontario e il suo tutor di riferimento; • rispettare i contenuti del mansionario concordato con la propria struttura di riferimento, al fine di seguirne in modo coerente i presupposti educativi; • rispettare le indicazioni degli operatori che affianca, per quanto attiene le attività da svolgere e la normativa sulla privacy. Liberamente insieme per ANFFAS Trentino offre ai propri volontari una gamma di servizi, tra cui:
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Informazioni sulle attività e sui servizi
• la partecipazione ai vari momenti della vita associativa; • la partecipazione all’incontro di benvenuto che si tiene nei primi quattro mesi di servizio; • una formazione continua per i volontari attraverso incontri specifici e la formazione sul campo; • il riconoscimento delle ore di volontariato per l’ottenimento dei crediti formativi, per quanto riguarda gli studenti delle scuole superiori (riconoscimento che dovrà essere preventivamente concordato con il Collegio Docenti dell’Istituto di appartenenza); • l’invio della rivista dell’Associazione.
38 LA CARTA DEI SERVIZI
Informazioni sulle attivitĂ e sui servizi
che cosa vi promettiamo? Liberamente insieme- Standard 2009/2010 Tempo di attesa per il colloquio conoscitivo
al massimo sette giorni dalla presentazione della domanda
Tempo di attesa per l’inizio del servizio
al massimo sette giorni dal colloquio conoscitivo
comunicazione con i volontari
tutte le comunicazioni vengono effettuate tramite posta elettronica o posta ordinaria
coordinamento e tutoraggio
ad ogni volontario viene affiancato un tutor per le prime tre settimane di attività , successivamente l’educatore responsabile dei volontari tiene i contatti e fornisce un supporto qualora ce ne fosse bisogno
monitoraggio degli inserimenti
periodicamente vengono fissati dei colloqui con il responsabile area volontariato.
formazione
gli eventi formativi proposti ad ogni volontario sono nei primi quattro mesi: incontro di benvenuto; entro i primi tre anni: corso formazione volontari; con riferimento alla normativa vigente in ambito di sicurezza sul lavoro, sono previsti incontri formativi specifici; trasversalmente a tutto il periodo di servizio: formazione sul campo.
LA CARTA DEI SERVIZI 39
I SERVIZI ANFFAS TRENTINO ONLUS
CENTRO SOCIO-EDUCATIVO (CSE) che cos’è? Il Centro Socio Educativo è un servizio diurno che, attraverso la presa in carico globale della persona e l’attivazione di percorsi individualizzati, ha come obiettivo prioritario mantenere e/o potenziare le abilità. Si occupa dei bisogni primari (alimentazione, cura fisica, etc.) e secondari (istruzione, socializzazione, gioco, etc.) dei propri utenti. Tali servizi sono guidati dalla volontà di superare il semplice approccio assistenziale all’utente e favorire il suo inserimento in una più ampia rete sociale. A chi è rivolto? Il servizio è rivolto a persone che si avviano verso l’età adulta: adolescenti (in età post-scuola dell’obbligo); adulti e anziani che si trovano in una situazione di disabilità fisica, intellettiva e/o relazionale. che cosa offre? Per ciascun utente viene steso un Progetto Educativo Individualizzato (PEI) che consiste nella definizione degli interventi da realizzare per ciascun utente. Tale piano viene definito da un’équipe dopo un congruo periodo di osservazione e periodicamente verificato in base agli obiettivi di volta in volta conseguiti. L’individuazione delle attività da erogare sarà quindi fatta tenendo in considerazione la specifica situazione clinica dell’individuo e le sue particolari esigenze di cura. Le attività realizzate all’interno dei CSE possono essere ricondotte a quattro differenti aree d’intervento1:
1 Non tutte le attività di seguito elencate sono presenti in tutti i Centri Socio - Educativi di ANFFAS Trentino Onlus. Per maggiori informazioni, contattate il CSE di riferimento per la vostra zona.
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Centro Socio-Educativo (CSE)
Interventi educativi
Centri Socio-Educativi (CSE) ANFFAS Trentino Onlus
Interventi terapeutici e riabilitativi Interventi autonomia personale Interventi ludico ricreativi e sportivi
a) INTERVENTI EDUCATIVI: • attività didattica - Lavoro individualizzato sui pre-requisiti della lettura, della scrittura e del calcolo; attività di lettura, scrittura e calcolo; produzione linguistica; • attività motorie - Esercizi per il cambio posturale e la stimolazione sensoriale; esecuzione di percorsi strutturati; giochi motori, passeggiate; • attività tecnico - manuali, grafico - pittoriche - Realizzazione di elaborati e oggetti di diversa tipologia e stile attraverso l’utilizzo di differenti materiali e colori, consentendo di stimolare le capacità percettive dell’assistito (batiK, découpage, gesso, ceramica, pittura su stoffa etc.); • attività di falegnameria - Realizzazione di piccoli manufatti artigianali per il Centro (mensole, cornici, etc.), mostre o mercatini; • attività d’informatica - Utilizzo di CD-ROM didattici; uso del PC; • attività artistica - l’attività artistica ha come finalità la stimolazione dell’individuo, attraverso l’utilizzo degli strumenti artistici, ad esprimersi nella sua totalità; • attività musicale - un primo approccio alla musica dove i ragazzi imparano a comunicare e farsi comprendere attraverso il suono; • attività di sartoria - ealizzazione di ricami e di piccolo artigianato per il Centro, mostre o mercatini; • attività di socializzazione, apertura e dialogo col territorio.
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Centro Socio-Educativo (CSE)
Questi interventi sono attivati al fine di conseguire, tra gli altri, i seguenti obiettivi: • potenziare le abilità logico - matematiche; incrementare le abilità di scrittura, lettura e calcolo precedentemente acquisite; • migliorare i tempi di attenzione e la presa in carico della consegna; • rinforzare e affinare la memoria procedurale; • sviluppare strategie logiche idonee al soggetto; • migliorare i concetti topologici; • sviluppare i concetti spazio - temporali; • migliorare la consapevolezza del proprio schema corporeo e della lateralità; • ampliare le possibilità espressive attraverso la scultura, pittura, teatro e musica; • rinforzare l’autostima e contribuire al rafforzamento dell’identità del soggetto; • promuovere il rispetto delle regole sociali; • facilitare lo sviluppo dell’apertura relazionale. b) INTERVENTI TERAPEUTICI E RIABILITATIVI: • educazione fisica, nuoto - attività singole e/o di gruppo, a corpo libero o con l’utilizzo di piccoli o grandi attrezzi per lo sviluppo e/o il mantenimento delle capacità motorie, relazionali e cognitive; utilizzo dell’acqua come strumento riabilitativo e/o ludico - ricreativo; avvicinamento alle principali tecniche di nuoto; • sedute di fisioterapia e psicomotricità; • terapia assistita con gli animali - l’utilizzo degli animali (prevalentemente cani e cavalli) nello svolgimento delle attività consente la stimolazione e/o il mantenimento delle abilità cognitive, motorie e affettivo - relazionali dell’utente; • attività artistica, musicoterapia e laboratorio teatrale - attraverso l’impiego di tecniche artistico - espressive si cerca di favorire un percorso di potenziamento e/o mantenimento delle abilità cognitive, sensoriali, motorie e relazionali dell’utente.
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Centro Socio-Educativo (CSE)
c) INTERVENTI A SOSTEGNO DELL’AUTONOMIA PERSONALE. RIENTRANO IN QUESTA CATEGORIA, TUTTE QUELLE PRATICHE QUOTIDIANE DI: • igiene della persona - miglioramento di alcune funzioni igieniche legate all’uso dei servizi specifici e la cura del proprio corpo; lavoro per l’acquisizione del controllo sfinterico per gli utenti per il quale è stato stabilito; • alimentazione - preparazione della tavola; uso corretto degli utensili; rispetto dei tempi di consumazione dei pasti; riduzione dei comportamenti problematici; • cura dell’abbigliamento - supporto alla fase di svestizione e vestizione. ANFFAS Trentino offre agli utenti dei propri centri la possibilità di godere di un periodo di svago attraverso l’organizzazione di vacanze, che possono costituire anche un momento di sollievo per le famiglie; tali soggiorni si svolgono normalmente in località balneari o montane. La vacanza vuole proporsi innanzitutto come fase di riposo e relax per gli utenti attraverso attività esclusivamente ricreative e accompagnate dalla costante presenza di assistenti educatori, operatori e/o volontari. In caso di bisogno, le famiglie che utilizzano i servizi del CSE possono richiedere l’attivazione di un breve periodo di sollievo per il proprio assistito presso le strutture residenziali di ANFFAS Trentino Onlus. L’accesso a tali strutture è subordinato alla preventiva verifica della disponibilità dei posti e alla valutazione dell’équipe multidisciplinare. Per maggiori informazioni si veda quanto riportato nella sezione delle Comunità Alloggio.
LA CARTA DEI SERVIZI 45
Centro Socio-Educativo (CSE)
Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso gli enti gestori (Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto). Alle famiglie è chiesta la compartecipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito. che cosa vi promettiamo? cse - Standard 2009/2010 giorni e orari di funzionamento dei centri
responsabilità e modalità di definizione e verifica del Progetto educativo individualizzato (Pei) e delle attività del centro
46 LA CARTA DEI SERVIZI
• I CSE sono aperti dal lunedì al venerdì (esclusi i giorni festivi); • i CSE sono aperti tutti i giorni feriali dell’anno (tra i 250 e i 260 giorni); • il servizio offerto dai CSE ha natura diurna e corrisponde alle 8 ore di apertura giornaliere. Gli orari di apertura variano da CSE a CSE e sono esposti in sede di ogni servizio. • la definizione del PEI rientra tra le prerogative dell’équipe, composta dal pedagogista, dagli assistenti educatori del CSE e dagli altri specialisti necessari al caso trattato. • entro 90 giorni dalla presa in carico (180 giorni nei casi più complessi), il CSE organizza una riunione con i familiari e l’équipe multidisciplinare nella quale vengono esposti i contenuti del PEI e viene consegnato il calendario delle attività programmate; • in regime ordinario il Centro garantisce almeno una riunione annuale dell’équipe per monitorare ogni singolo caso trattato. Per ogni ospite vengono individuati, verificati o modificati gli obiettivi generali d’intervento da perseguire nei vari ambiti. Nel caso in cui si venissero a verificare situazioni urgenti (complicazioni sanitarie e/o comportamentali), verranno attivate ulteriori riunioni dell’équipe; • parallelamente a questi incontri, per ogni singolo
Centro Socio-Educativo (CSE)
caso viene organizzata una riunione annuale, coinvolgendo i professionisti interessati nei differenti ambiti d’intervento: - interventi di riabilitazione (terapisti della riabilitazione); - interventi sanitari e psico - sociali (neuropsichiatra, psicologo, assistente sanitario); - interventi sociali (assistente sociale interno ad ANFFAS, assistente sociale di Zona, pedagogista, psicologo); - interventi scolastici, con il coinvolgimento degli insegnanti degli Istituti Scolastici e dell’eventuale insegnante di sostegno; • una volta alla settimana, viene organizzata una riunione tra gli operatori al fine di verificare: - andamento del Centro; - strategie risolutive dei problemi emersi; - eventuali altre problematiche. modalità di gestione della comunicazione con le famiglie
• durante l’anno, l’équipe organizza almeno un incontro con i familiari di ciascun assistito per la verifica dello stato di realizzazione del PEI; • le attività erogate a ogni singolo soggetto sono definite in base al singolo PEI di ogni utente e programmate coerentemente con il calendario settimanale consegnato alla famiglia; • incontro di verifica annuale per le attività con i consulenti esterni; • visita medica annuale con Consulente Medico ed Assistente Sanitaria; • predisposizione - presso la sede centrale - di una bacheca e del sito dell’Associazione, mensilmente aggiornati sulle iniziative comunitarie programmate; • in caso di bisogno, i familiari possono contattare telefonicamente o via e-mail il responsabile di struttura.
LA CARTA DEI SERVIZI 47
Centro Socio-Educativo (CSE)
Attività svolte e servizi erogati nei cse
• gli interventi erogati dai CSE fanno riferimento a tre differenti ambiti d’azione: a) attività di assistenza alla persona; b) attività educative; c) attività terapeutiche e riabilitative; • le attività proposte nei CSE possono essere differenti per ogni singola sede territoriale, coerentemente con le professionalità disponibili e con le possibilità logistiche - organizzative caratterizzanti il singolo Centro. Ogni CSE si impegna a esporre nella propria bacheca l’elenco aggiornato delle attività in esso disponibili; • non tutte le attività saranno svolte all’interno del CSE, ma – in base alle singole situazioni – potranno utilizzare strutture esterne al Centro (piscine comunali o private, centri ippici, centri ricreativi e/o sportivi, etc.). Ogni attività fuori sede sarà comunque preventivamente comunicata attraverso il calendario settimanale; • l’attività svolta nei CSE durante la giornata si articola in differenti momenti: - accoglienza degli utenti presso il Centro (supporto alla svestizione; merenda; cura della persona); - attività educativa e/o riabilitativa in diversi momenti della giornata (mattina e/o pomeriggio); • preparazione al momento del pranzo (cura e igiene prima e dopo il pasto; alimentazione); • momento di riposo e relax; • conclusione della giornata (spuntino; cura della persona; vestizione).
servizi di supporto: servizio medico specialistico
• in caso di ulteriore bisogno è attivato, quando possibile, un servizio di supporto medico specialistico (Fisiatra, Neuropsichiatra, etc.) in appoggio con l’Azienda Sanitaria
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Centro Socio-Educativo (CSE)
servizi di supporto: servizio mensa
• ogni Centro garantisce ai propri ospiti la somministrazione del pranzo, normalmente erogato da una ditta esterna convenzionata (mense; ristoranti; etc.); • nella preparazione dei piatti, verranno tenute in debita considerazione le indicazioni che possono essere fornite dalla famiglia e dal medico dell’assistito rispetto a intolleranze e/o particolari regimi alimentari.
servizi di supporto: servizio di trasporto
• il servizio di trasporto degli utenti dalla propria abitazione al CSE di riferimento (e relativo ritorno) è garantito dal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento e organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento dello stesso ente gestore; • nel caso in cui, per lo svolgimento delle attività del CSE, sia necessario un trasferimento degli utenti, ANFFAS garantisce un proprio servizio di trasporto interno, la cui attivazione è regolata secondo necessità.
Articolazione degli spazi nei cse
• logisticamente i Centri sono strutturati prevedendo una separazione degli spazi coerente con le attività svolte (cucina/mensa; salone per attività ricreative; area relax; spazi per le attività educative; etc.); • l’articolazione degli spazi e la presenza di particolari aree possono essere differenti per ogni singola sede territoriale. Ogni CSE si impegna a esporre la planimetria completa degli spazi presenti nella propria sede.
frequenza nella pulizia dei locali
• le pulizie dei locali avvengono con frequenza giornaliera.
LA CARTA DEI SERVIZI 49
Centro Socio-Educativo (CSE)
Presso quali sedi di AnffAs Trentino onlus è attivo? città/paese
indirizzo
Telefono
Via Capitelli
0464-51.98.30
cse.arco@anffas.tn.it
P.zza Romani
0461-75.23.22
Fraz. Campo
0465-70.12.61
cse.campolomaso@anffas.tn.it
Via Libertà
0462-23.54.42
cse.cavalese@anffas.tn.it
Loc. Tonadico Via Scopoli
0439-64.61.5
cse.primiero@anffas.tn.it
Via Roma
0462-76.32.57
cse.pozza@anffas.tn.it
Tione
Via Filzi
0465-32.21.88
cse.tione@anffas.tn.it
Trento
Via Gramsci
0461-91.44.66
cse.gramsci@anffas.tn.it
Trento
Via Onestinghel
0461-93.23.31
cse.onestinghel@anffas.tn.it
Trento
Via Paludi
0461-99.40.55
cse.paludi@anffas.tn.it
Trento
Via Perini
0461-91.69.29
cse.perini@anffas.tn.it
Trento
Via Volta
0461-93.59.77
cse.volta@anffas.tn.it
Trento
C.so Buonarroti
0461-40.75.55
lameridiana@anffas.tn.it
Arco Borgo Valsugana Campo Lomaso Cavalese Fiera di Primiero Pozza di Fassa
Trento
C.so III Novembre 0461-40.75.51
cse.borgo@anffas.tn.it
centrogiovani@anffas.tn.it
In caso di bisogno e per ottenere maggiori informazioni, è possibile contattare via telefono e/o via e-mail ogni sede e richiedere di parlare con il relativo responsabile di struttura.
50 LA CARTA DEI SERVIZI
CENTRO SOCIO-OCCUPAZIONALE (CSO) che cos’è? I Centri Socio - Occupazionali (CSO) di ANFFAS Trentino sono centri diurni la cui finalità è quella di favorire l’acquisizione e/o il mantenimento delle abilità tecnico - manuali dei propri ospiti, attraverso la proposta di piccole esperienze “lavorative”. Obiettivo di questo servizio è favorire lo sviluppo delle autonomie personali, la coscienza e l’apprezzamento del lavoro svolto, nonché il rinforzo e la crescita dell’autostima. Tali servizi sono inoltre guidati dalla volontà di favorire l’inserimento della persona in una più ampia rete sociale. A chi è rivolto? Il servizio è rivolto a giovani e/o adulti - anziani con disabilità intellettiva che dopo aver ultimato il percorso scolastico - professionale, non sono riusciti a inserirsi e/o a rimanere nell’ambito dei percorsi lavorativi protetti. In alcuni casi, l’accesso al servizio è consentito anche a persone con disabilità che hanno concluso - per motivi d’età - la loro esperienza lavorativa. Le persone inserite nei CSO devono possedere un discreto grado di autonomia ed essere dotate di abilità minime nello svolgimento di piccole consegne. che cosa offre? Il Progetto Educativo Individualizzato (PEI) presenta interventi educativi di varia natura, la cui definizione rientra nelle prerogative e competenze dell’équipe multidisciplinare del Centro. Le aree d’intervento dei CSO possono essere ricondotte a differenti ambiti d’azione: • area delle competenze lavorative - attività occupazionali interne e/o esterne al Centro della durata di almeno 5/6 mesi seguite dall’operatore; responsabilizzazione nella realizzazione di piccole consegne domestiche e non; mantenimento di abilità di collaborazione; area della manualità con la stimolazione ed il mantenimento delle abilità fino-motorie attraverso attività di falegnameria, sartoria, tecniche artistico - pittoriche; etc.; • area della comunicazione e della relazione - attività volte a stimolare l’utilizzo del linguaggio verbale e non verbale e a favorire i momenti di socializzazione interni ed esterni al centro (passeggiata o gite; momenti di aggregazione con le differenti realtà
LA CARTA DEI SERVIZI 51
Centro Socio-Occupazionale (CSO)
•
•
• •
presenti sul territorio); strutturazione di un percorso finalizzato a far conoscere e riconoscere i vocaboli di uso comune per migliorare l’autostima, la socializzazione e l’integrazione (presentarsi; riconoscersi; firmare; etc.); area affettivo - emotiva e del comportamento - attività volte all’acquisizione e all’aumento della stima di sé, attraverso messaggi di rinforzo e gratificazione nella quotidianità; mantenimento o miglioramento delle regole sociali e di gestione dei rapporti interpersonali; area motoria - attività di movimento (esecuzione di percorsi strutturati, giochi motori, passeggiate, attività di nuoto, etc.); migliorare e/o mantenere il coordinamento e dell’organizzazione spazio temporale; consolidamento degli elementi topologici mediante l’uso del proprio corpo (sopra - sotto; dentro - fuori; etc.); mantenimento dello schema corporeo; area cognitiva - stimolazione e mantenimento dei pre-requisiti o requisiti di lettura, scrittura e calcolo e delle abilità cognitive; area dell’autonomia personale - mantenimento delle autonomie inerenti all’alimentazione (presso il Centro o presso mense esterne convenzionate) e inerenti alla cura della persona (promozione all’autonomia e sostegno in caso di bisogno).
Nel concreto, tali aree si realizzano mediante attività riconducibili a: Fisioterapia*
Piscina*
Psicomotricità
Attività motoria*
Terapia assistita con animali
Uscite finalizzate*
Falegnameria
Artigianato
Ricamo e cucito
Attività domestica
Attività artisitca
Attività graficoespressive*
Informatica
Attività didattica*
Attività teatrale e musico-terapia
Attività occupazionali sul territorio*
(*attività comuni a tutti i servizi CSO di ANFFAS Trentino Onlus).
Le attività proposte - individuate in base alle esigenze tecniche terapeutiche, riabilitative ed educative - potranno essere svolte individualmente e/o in gruppo in presenza del supporto degli Educatori del Centro.
52 LA CARTA DEI SERVIZI
Centro Socio-Occupazionale (CSO)
ANFFAS offre agli utenti dei propri centri la possibilità di godere di un periodo di svago attraverso l’organizzazione di vacanze, che possono costituire anche un momento di sollievo per le famiglie; tali soggiorni si svolgono normalmente in località balneari o montane. La vacanza vuole proporsi innanzitutto come fase di riposo e relax per gli utenti attraverso attività esclusivamente ricreative e accompagnate dalla costante presenza di educatori, operatori e/o volontari. In caso di bisogno, le famiglie che utilizzano i servizi del CSO possono richiedere l’attivazione di un breve periodo di sollievo per il proprio assistito presso le strutture residenziali di ANFFAS Trentino Onlus. L’accesso a tali strutture (il cui costo rimane a carico della famiglia), è subordinato alla preventiva verifica della disponibilità dei posti e alla valutazione dell’équipe multidisciplinare. Per maggiori informazioni si veda quanto riportato nella sezione delle Comunità Alloggio. Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso gli enti gestori (Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto). Alle famiglie è chiesta la compartecipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito.
LA CARTA DEI SERVIZI 53
Centro Socio-Occupazionale (CSO) che cosa vi promettiamo? cso - Standard 2009/2010 Tempo di attesa per • la prima erogazione del servizio avviene di norma entro 60 giorni dalla presentazione della domanda ai Servizi Sociali l’accesso al servizio di Zona. giorni e orari di funzionamento dei centri
• i CSO sono aperti dal lunedì al venerdì (esclusi i giorni festivi); • il servizio offerto dai CSO ha natura diurna e corrisponde alle 8 ore di apertura giornaliere. Gli orari di apertura variano da CSO a CSO e sono esposti presso ogni sede.
modalità di gestione • riunione familiari/équipe attivata entro 90 gg dalla presa in carico nel servizio; della comunicazione con le famiglie • almeno una riunione annuale tra familiari, équipe di lavoro e assistente sociale di zona; • contatti telefonici tra famiglia ed équipe al bisogno; • in casi eccezionali (ad esempio qualora si renda necessaria una ridefinizione radicale del PEI) viene convocata una riunione straordinaria tra familiari ed équipe; • predisposizione - presso la sede centrale - di una bacheca e del sito dell’Associazione, mensilmente aggiornati sulle iniziative comunitarie programmate; • incontro di verifica annuale per le attività con i consulenti esterni; • visita medica annuale con Consulente Medico ed Assistente Sanitaria. responsabilità e modalità di definizione e verifica del Progetto educativo individualizzato (Pei) e delle attività del centro
54 LA CARTA DEI SERVIZI
• Viene svolta almeno una riunione ogni settimana in cui si valuta: - l’andamento del Centro; - le strategie risolutive dei problemi emersi; - eventuali altre problematiche; • viene effettuata almeno una riunione annuale per la verifica del PEI con il coinvolgimento di tutto il personale.
Centro Socio-Occupazionale (CSO)
Attività svolte e servizi erogati nei cso
servizi di supporto: servizio medico servizi di supporto: servizio mensa
servizi di supporto: servizio di trasporto
frequenza nella pulizia dei locali
• Le attività proposte nel centro avvengono con frequenza quotidiana e in presenza di un supporto da parte degli assistenti educatori; • le attività terapeutiche e riabilitative vengono realizzate con frequenza settimanale; • alle famiglie viene fornito un calendario settimanale delle attività programmate per ogni utente secondo il proprio PEI. • in caso di ulteriore bisogno è attivato, quando possibile, un servizio di supporto medico specialistico (Fisiatra, Neuropsichiatra, etc.) in appoggio con l’Azienda Sanitaria • Ogni Centro garantisce ai propri ospiti la somministrazione del pranzo, normalmente erogato da una ditta esterna convenzionata (mense, ristoranti, etc.); • nella preparazione dei piatti, verranno tenute in debita considerazione le indicazioni che possono essere fornite dalla famiglia e dal medico dell’assistito rispetto a intolleranze e/o particolari regimi alimentari. • Il servizio di trasporto degli utenti dalla propria abitazione al CSO di riferimento (e relativo ritorno) è garantito dal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento e organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento dello stesso ente gestore; • ANFFAS provvede al trasferimento degli utenti tra i vari luoghi sede di attività tecnico terapeutico riabilitative sia attraverso un servizio di trasporto interno, gestito direttamente dall’Associazione che attraverso trasporto esterno. Il servizio viene adeguato alle esigenze dell’utente tramite un percorso minimo diretto su misura. • Le pulizie dei locali avvengono con frequenza giornaliera.
LA CARTA DEI SERVIZI 55
Centro Socio-Occupazionale (CSO)
Presso quali sedi di AnffAs Trentino onlus è attivo? città/Paese
indirizzo
Arco
Via Gazzoletti
Telefono
0464 51.82.58
cso.arco@anffas.tn.it
Borgo Valsugana Via Temanza
0461-75.23.22
cso.borgo@anffas.tn.it
Campo Lomaso
Fraz. Campo
0465-70.12.61
cse.campolomaso@ anffas.tn.it
Cavalese
Via Libertà
0462-23.54.42
cse.cavalese@anffas.tn.it
Fiera di Primiero
Loc. Tonadico Via Scopoli
0439 - 64.61.5
cse.primiero@anffas.tn.it
Tione
Via Filzi
0465-32.21.88
cse.tione@anffas.tn.it
Trento
Passaggio Teatro Osele
0461-98.25.05
cse.suffragio@anffas.tn.it
In caso di bisogno e per ottenere maggiori informazioni, è possibile contattare via telefono e/o via e-mail (ove presente) ogni sede e richiedere di parlare con il relativo responsabile di struttura.
56 LA CARTA DEI SERVIZI
COMUNITà ALLOGGIO che cos’è? Le Comunità Alloggio offrono a livello territoriale una rete di servizi di accoglienza residenziale, organizzati in unità abitative dotate di una certa autonomia funzionale; sono progettate per piccoli gruppi di persone che richiedono un accompagnamento in forma continuativa e che possono contribuire in modo diverso alla creazione di relazioni di tipo comunitario, strutturando spazi e tempi del vivere insieme. A chi è rivolto? Il Servizio è rivolto a persone con disabilità giovani e adulte già inserite nei centri diurni dell’ANFFAS o della Cooperativa Laboratorio Sociale e appartenenti a nuclei familiari privi di genitori, con genitori anziani o con genitori in difficoltà nel rispondere ai bisogni del figlio (in forma temporanea o stabile). La comunità alloggio può rispondere - inoltre - alle persone con disabilità che comunicano l’esigenza di promuovere un percorso di autonomia sperimentandosi - anche per brevi periodi - in nuovi ambienti di vita. Non possono essere accolte persone che presentino problematiche comportamentali incompatibili con la convivenza nella comunità o in condizioni di patologie mediche che richiedano prestazioni continuative di assistenza sanitaria. che cosa offre? I gruppi appartamento si strutturano attorno alla gestione della vita quotidiana, nei suoi aspetti privati e di apertura al sociale. La comunità è pensata per vivere l’esperienza di residenzialità in un contesto normalizzante, aperto alle risorse del territorio e alle varie opportunità di scambio. La composizione dei gruppi si basa su una valutazione dei bisogni e delle risorse disponibili nella persona e nell’ambiente, con un’attenzione a evitare incompatibilità e a ottimizzare gli spazi vitali, favorendo relazioni di reciprocità e di scambio. Al momento dell’accettazione della domanda e durante il primo periodo di soggiorno, viene tracciato un progetto di residenzialità, concretizzato attraverso la stesura di linee guida da parte di un’équipe multidisciplinare. Questa fase avviene con il coinvolgimento e la partecipazione dei familiari richiedenti o consenzienti, con l’ascolto o la partecipazione della persona stessa e con gli educatori che conducono un’osservazione quotidiana delle risorse e dei limiti nell’adattamento. Le linee guida possono accompagnare un progetto d’inserimento definitivo nella comunità così come un’esperienza temporanea e, dopo essere state definite, vengono continuamente verificate e aggiornate nella loro attuazione quotidiana. Gli ospiti della comunità sono seguiti da operatori che, a turno, mantengono una presenza
LA CARTA DEI SERVIZI 57
Comunità alloggio
continua nell’appartamento, creando un clima di accoglienza, familiarità e partecipazione. Quando il livello di autonomia delle persone lo consente, l’operatore promuove nel singolo e nel gruppo percorsi di corresponsabilità nella gestione degli impegni domestici e nelle iniziative per il tempo libero. Le Comunità Alloggio forniscono servizi alla persona, in modo coerente e continuativo con gli interventi svolti nell’ambito dei servizi diurni (CSE; CSO). Nello specifico, i servizi forniti delle Comunità Alloggio sono individuabili nelle seguenti aree d’intervento: A. interventi educativi nel contesto residenziale; B. intervento ludico - ricreativi interni ed esterni la comunità; C. interventi volti a rinforzare e/o mantenere l’autonomia personale. Nello specifico, questi interventi si articolano nelle seguenti azioni: • messa a disposizione di uno spazio abitativo identificabile nei locali comuni dell’appartamento e in un posto letto in stanza singola, doppia o tripla, corredata e personalizzabile anche negli accessori e/o nell’arredamento; • gestione del tempo libero, con un’attenzione alle esigenze individuali, ma creando comunque contesti di gruppo interni ed esterni la comunità (attività di animazione ed espressive; uscite di carattere ricreativo, sociale e culturale; partecipazione alla vita del quartiere e della città, alle proposte delle associazioni e della parrocchia); • assistenza di base, nella cura dell’igiene della persona e dell’abbigliamento, nella preparazione dei pasti e nell’assistenza alla loro consumazione. Periodo di sollievo Nel caso in cui la famiglia manifesti particolari esigenze o nel momento in cui sia lo stesso assistito a voler sperimentare un periodo di convivenza al di fuori del proprio contesto familiare, è possibile fare richiesta di un periodo di sollievo. Questi periodi potranno tradursi nel prolungamento pomeridiano dei servizi diurni, nella realizzazione di fine settimana e/o di periodi più lunghi presso le Comunità Alloggio. L’accesso a tale servizio è riservato a chi è già utente dei servizi ANFFAS Trentino Onlus o utente del Laboratorio Sociale. L’accettazione è comunque sottoposta alla preventiva verifica della disponibilità di posti in struttura e alla valutazione della équipe di valutazione. La domanda per accedere a questo tipo di servizio deve essere inoltrata al Servizio Sociale di Zona, il quale contatterà la sede centrale ANFFAS Trentino Onlus. Il servizio è a pagamento secondo le modalità stabilite per i servizi diurni e/o residenziali (CSE, CSO, CA).
58 LA CARTA DEI SERVIZI
Comunità alloggio
Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso gli enti gestori (Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto). Alle famiglie è chiesta la compartecipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito.
LA CARTA DEI SERVIZI 59
Comunità alloggio che cosa vi promettiamo? comUniTà ALLoggio – Standard 2009/2010
calendario e orario di apertura del servizio
• il servizio è garantito dalle ore 16.00 alle ore 10.00 del giorno successivo e 24 ore su 24 nei fine settimana e nei giorni festivi, con possibilità di estensione diurna in caso di necessità dell’utente. • Gli orari di apertura (16.00-17.00) e di chiusura (09.00-10.00) variano da comunità a comunità a seconda delle caratteristiche e dei bisogni degli utenti presenti.
definizione e verifica delle Linee guida di residenzialità (Lgr)
• In caso di accettazione della domanda, vi è l’elaborazione delle LGR da parte dell’équipe di lavoro; • mensilmente viene realizzata una riunione interna dell’équipe di unità abitativa, per la verifica e la programmazione dei progetti e delle scelte operative. Sono previste riunioni supplementari per situazioni ritenute particolari; • in caso di necessità e comunque almeno una volta l’anno viene realizzata una riunione di verifica delle LGR. A tale riunione possono partecipare i familiari, il Servizio Sociale di Zona e l’equipe di unità abitativa.
modalità di gestione della comunicazione con le famiglie
• entro 30 giorni dalla ricezione della domanda di residenzialità, viene organizzato un incontro con la famiglia per comunicare l’esito della richiesta, confermata da successiva comunicazione scritta; • in caso di situazioni di grave disagio della persona, la famiglia riceve una comunicazione telefonica tempestivamente e comunque entro 24 ore; • i familiari possono fare visita agli ospiti della Comunità, previo accordo con gli operatori da definirsi con congruo anticipo, al fine di garantire il
60 LA CARTA DEI SERVIZI
Comunità alloggio
normale svolgimento della vita di Comunità e il rispetto della privacy di tutti gli ospiti; • i rientri a casa vanno comunicati almeno con 2 giorni d’anticipo avendo cura di concordare il ritorno in comunità, al fine di organizzare al meglio la vita all’interno della Comunità.
La vita in comunità: i servizi offerti
• viene garantita la cura quotidiana (igiene e abbigliamento) nella promozione e nel rispetto dei livelli di autonomia della persona; • i servizi particolari di cura della persona (parrucchiere, callista), restano a carico della famiglia o del tutore dell’utente; • la preparazione dei pasti avviene - ove possibile con la partecipazione degli utenti. La scelta e l’acquisto dei generi alimentari è fatta in conformità al menù settimanale (esposto nell’apposita bacheca della Comunità), con la possibilità di personalizzazione della dieta in base a eventuali esigenze (allergie, intolleranze alimentari) su richiesta certificata dal medico; • per favorire un clima di familiarità e accoglienza, ogni ospite ha la possibilità di personalizzare i propri ambienti previa autorizzazione del Responsabile del servizio; • ogni appartamento viene pulito quotidianamente, da lunedì a sabato. Il riordino e le pulizie urgenti restano a carico dell’operatore in servizio presso la Comunità; • durante il periodo notturno è previsto un servizio attivo di assistenza, con la presenza di un operatore; • ANFFAS garantisce l’intervento delle figure specialistiche o dei servizi competenti (psicologo, medico, assistente sociale, guardia medica);
LA CARTA DEI SERVIZI 61
Comunità alloggio
• ANFFAS fornisce per ogni utente lenzuola e asciugamani, mentre biancheria intima, vestiti e accessori devono essere forniti dall’utente e debitamente contrassegnati dalla famiglia all’inserimento in comunità; • il lavaggio vestiti avviene da parte di ANFFAS ed è fatto in collaborazione con gli stessi utenti, nell’ottica di rinforzare l’autonomia individuale; • per favorire l’interazione con il territorio ogni Comunità garantisce la realizzazione di momenti di socializzazione: brevi passeggiate nel quartiere; esperienze in ambienti naturalistici o di aggregazione nei fine settimana (gite, picnic, passeggiate); partecipazione - durante l’anno - ad appuntamenti a carattere socio - culturale organizzati sul territorio (mercatini, feste di paese, etc.); il pasto fuori struttura almeno una volta al mese in compagnia degli operatori e a carico dell’ANFFAS.
servizi di supporto: servizio di trasporto
• il servizio di trasporto degli utenti dalla Comunità al Centro diurno di riferimento (e relativo ritorno) è garantito dal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento e organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento dello stesso ente gestore.
strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta
• diario di comunicazione tra la Comunità Alloggio e Centri Diurni frequentati dagli ospiti; • diario degli interventi realizzati all’interno della Comunità Alloggio; • segnalazione scritta e telefonica dell’educatore in servizio alle persone competenti (coordinatore, psicologo, assistente sanitaria) reperibili in orario
62 LA CARTA DEI SERVIZI
Comunità alloggio
di ufficio per la valutazione di particolari situazioni e l’attuazione di indicazioni e interventi specifici; • periodica compilazione di strumenti di valutazione. • corso sanitario almeno una volta ogni 2 anni; Politiche di gestione • corso di primo soccorso una volta all’anno; delle risorse Umane • formazione di tutto il personale sulle tematiche che (dipendenti e volontari) riguardano il testo unico 81: sicurezza sul posto di lavoro, intervento in caso di incendio, norme per la sicurezza della persona, etc.; • l’impiego dei tirocinanti all’interno delle Comunità viene monitorato e supervisionato dallo psicologo, dal pedagogista o da altre figure di riferimento, secondo le norme di legge che regolano lo svolgimento dei tirocini; • ai volontari è fornito un iniziale momento di orientamento al servizio da parte dell’équipe preposta.
Predisposizione di adeguati strumenti per facilitare l’accesso e il movimento all’interno delle comunità
• tutte le strutture prive di barriere architettoniche (a eccezione dell’appartamento di Vicolo S. Marco a Trento) e - ove necessario - è previsto l’uso degli ausili prescritti per la mobilità in autonomia dell’ospite.
LA CARTA DEI SERVIZI 63
Comunità alloggio
Presso quali sedi di AnffAs Trentino onlus è attivo? città/Paese
indirizzo
Telefono
Cavalese
Via Libertà
0462-23.54.42 ca.cavalese@anffas.tn.it
Concei
Via S. Marco
0464-59.20.55 ca.concei@anffas.tn.it
Fiera di Primiero
Loc. Tonadico Via Scopoli
0439-64.61.5 ca.primiero@anffas.tn.it
Tione
Via Filzi
0465-32.85.74 ca.tione@anffas.tn.it
Trento
Via Perini
0461-91.68.22 ca.perini@anffas.tn.it
Trento
Vicolo San Marco
0461-23.90.60 ca.sanmarco@anffas.tn.it
Trento
Via Paludi
0461-99.37.33 ca.paludi@anffas.tn.it
Trento
Via Fermi / scala A
0461-91.39.47 ca.fermia@anffas.tn.it
Trento
Via Fermi / scala E
0461-91.44.69 ca.fermie@anffas.tn.it
Trento
Via Romagnosi
0461-40.75.11 ca.romagnosi@anffas.tn.it
Villa Agnedo
P.za B.V. della Mercede
0461-76.29.28 ca.agnedo@anffas.tn.it
In caso di bisogno e per ottenere maggiori informazioni, è possibile contattare via telefono e/o via e-mail (ove presente) ogni sede e richiedere di parlare con il responsabile della Comunità Alloggio.
64 LA CARTA DEI SERVIZI
CENTRO INTEGRATO “LA MERIDIANA” che cos’è? Da oltre cinque anni è operativo il Centro Pilota “La Meridiana”, un Centro integrato dedicato a soggetti Down e ID (disabilità intellettiva) di età adulta avanzata voluto da ANFFAS Trentino Onlus per dare una prima risposta alla problematica della disabilità anziana. Il Centro, unico per il suo genere di ricerca, attraverso un ambiente riabilitativo e con personale appositamente preparato, ha l’obiettivo di rallentare l’insorgere della sindrome di Alzheimer e il decadimento cognitivo, attraverso una particolare flessibilità organizzativa e la proposta di un’ampia gamma di attività (musicoterapia; stimolazione multisensoriale; attività assistite con animali; attività ludico - ricreative). A chi è rivolto? Il centro si rivolge a soggetti Down e ID di età adulta avanzata. che cosa offre? II Centro Integrato La Meridiana offre interventi orientati alla funzionalità globale e specifica (abilità della vita quotidiana) che seguono i principi di due approcci di tipo globale, ossia la “gestione centrata sulla persona” di Tom Kitwood e la “Gentle Care” di Moyra Jones. Il primo approccio richiede agli operatori l’acquisizione della personalità, della biografia e del contesto sociale di ciascun utente prima dell’impostazione di qualsiasi intervento. Il secondo individua come obiettivo non tanto il rendimento quanto il benessere sia dell’utente che di coloro che gli stanno intorno, usando il metodo dell’approccio protesico, ovvero attraverso il sostegno delle funzioni che la persona ha perso o sta perdendo. Questo approccio riguarda sia lo spazio fisico (sicurezza, confort, semplicità, etc.) sia le persone i cui atteggiamenti sono caratterizzati da flessibilità, pazienza e uso del linguaggio del corpo, oltre alle attività di gruppo ed individuali che valorizzano l’autoregolazione. Il centro offre una serie di stimolazioni mirate volte al miglioramento o mantenimento delle capacità di elaborare e conservare nel tempo informazioni necessarie per raggiungere una padronanza del proprio mondo interno, dell’ambiente e delle loro reciproche interazioni. Sempre tenendo conto dell’obiettivo realistico di garantire “pace e benessere.
LA CARTA DEI SERVIZI 65
Centro integrato “La Meridiana”
Musico terapia ricettiva
interventi di stimolazione cognitiva
Interventi Ludico-ricreative
Attivazione sensoriale, (palestra)
Attività terapeutiche e riabilitative
Piccole attività occupazionali stagioanli
Attività Assistita con il Cavallo Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento, attraverso gli enti gestori (Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto). Alle famiglie è chiesta la compartecipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito. Presso quali sedi AnffAs TrenTino onlus è attivo? Il Centro “La Meridiana” si trova in corso Buonarroti, 31. Per ulteriori informazioni potete contattare il numero 0461/407557 oppure mandare un’e-mail all’indirizzo lameridiana@ anffas.tn.it
66 LA CARTA DEI SERVIZI
Centro integrato “La Meridiana” che cosa vi promettiamo? LA meridiAnA – sTAndArd 2009/2010 calendario e orario di apertura del servizio
•
responsabilità e modalità di definizione e verifica del Progetto educativo individualizzato (Pei) e delle attività del centro
•
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•
•
•
il servizio è garantito 24 ore su 24 per gli utenti che usufruisco del servizio di residenzialità completo. Per gli utenti che usufruiscono solo del diurno il servizio è garantito nei giorni feriali dalle 8:30 alle 16:00 la definizione del PEI rientra tra le prerogative dell’équipe, composta dal pedagogista, dagli assistenti educatori del CSE e dagli altri specialisti necessari al caso trattato; entro 90 giorni dalla presa in carico (180 giorni nei casi più complessi), il CSE organizza una riunione con i familiari e l’équipe multidisciplinare nella quale vengono esposti dati del monitoraggio, i contenuti del PEI e viene presentato il programma delle attività proposte; in regime ordinario il Centro garantisce almeno una riunione annuale dell’équipe per monitorare ogni singolo caso trattato. Per ogni ospite vengono individuati, verificati o modificati gli obiettivi generali d’intervento da perseguire nei vari ambiti. Nel caso in cui si venissero a verificare situazioni urgenti (complicazioni sanitarie e/o comportamentali), verranno attivate ulteriori riunioni dell’équipe; parallelamente a questi incontri, per ogni singolo caso viene organizzata una riunione annuale, coinvolgendo i professionisti interessati nei differenti ambiti d’intervento: - interventi di riabilitazione: terapisti della riabilitazione; - interventi sanitari e psico-sociali: neuropsichiatra, psicologo, assistente sanitario; - interventi sociali: assistente sociale interno ad ANFFAS, assistente sociale di Zona, pedagogista, psicologo; - interventi scolastici, con il coinvolgimento degli insegnanti degli Istituti Scolastici e dell’eventuale insegnante di sostegno;
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Centro integrato “La Meridiana”
•
• modalità di gestione della comunicazione con le famiglie
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La vita a La meridiana: i servizi offerti
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una volta alla settimana, viene organizzata una riunione tra gli operatori al fine di verificare: - l’andamento del Centro; - le strategie risolutive dei problemi emersi; eventuali altre problematiche. entro 30 giorni dalla ricezione della domanda di residenzialità, viene organizzato un incontro con la famiglia per comunicare l’esito della richiesta, confermata da successiva comunicazione scritta; in caso di situazioni di grave disagio della persona, la famiglia riceve una comunicazione telefonica tempestivamente e comunque entro 24 ore; i famigliari possono fare visita agli ospiti del Centro, previo accordo con gli operatori da definirsi con congruo anticipo, al fine di garantire il normale svolgimento della vita del Centro e il rispetto della privacy di tutti gli ospiti; i rientri a casa vanno comunicati almeno con due giorni d’anticipo avendo cura di concordare il ritorno in comunità, al fine di organizzare al meglio la vita all’interno della Comunità. viene garantita la cura quotidiana (igiene e abbigliamento) nella promozione e nel rispetto dei livelli di autonomia della persona; i servizi particolari di cura della persona (parrucchiere, callista, podologo), restano a carico della famiglia o del tutore dell’utente; Il Centro garantisce ai propri ospiti la somministrazione dei pasti normalmente erogati da una ditta esterna convenzionata (mense, ristoranti, etc.); nella preparazione dei piatti, verranno tenute in debita considerazione le indicazioni che possono essere fornite dalla famiglia e dal medico dell’assistito rispetto a
Centro integrato “La Meridiana”
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servizi di supporto: servizio di trasporto
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intolleranze e/o particolari regimi alimentari. per favorire un clima di familiarità e accoglienza, ogni ospite ha la possibilità di personalizzare i propri ambienti previa autorizzazione del Coordinatore del servizio; La struttura viene pulita quotidianamente, da lunedì a sabato. Il riordino e le pulizie urgenti restano a carico dell’operatore in servizio; durante il periodo notturno è previsto un servizio attivo di assistenza, con la presenza di un operatore; ANFFAS garantisce l’intervento delle figure specialistiche o dei servizi competenti (psicologo, medico, assistente sanitaria, assistente sociale, guardia medica); ANFFAS fornisce per ogni utente lenzuola e asciugamani, mentre biancheria intima, vestiti e accessori devono essere forniti dalla famiglia dell’utente e debitamente contrassegnati all’inserimento in comunità; il lavaggio vestiti avviene da parte di ANFFAS ed è fatto in collaborazione con gli stessi utenti, nell’ottica di rinforzare l’autonomia individuale; per favorire l’interazione col territorio ogni Comunità garantisce la realizzazione di momenti di socializzazione: brevi passeggiate nel quartiere; esperienze in ambienti naturalistici o di aggregazione nei fine settimana (gite, picnic, passeggiate); partecipazione - durante l’anno - ad appuntamenti a carattere socio - culturale organizzati sul territorio (mercatini, feste di paese, etc.); il pasto fuori struttura almeno una volta al mese in compagnia degli operatori e a carico dell’ANFFAS. il servizio di trasporto degli utenti dalla Comunità al Centro diurno di riferimento (e relativo ritorno) è garantito dal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento e organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento dello stesso ente gestore.
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Centro integrato “La Meridiana”
strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta
• •
• • Politiche di gestione delle risorse Umane (dipendenti e volontari)
• • •
•
• Predisposizione di adeguati strumenti per facilitare l’accesso e il movimento all’interno delle comunità
70 LA CARTA DEI SERVIZI
• •
diario degli interventi realizzati all’interno del Centro segnalazione scritta e telefonica dell’educatore in servizio alle persone competenti (coordinatore; pedagogista, assistente sanitaria) reperibili in orario di ufficio per la valutazione di particolari situazioni e l’attuazione di indicazioni e interventi specifici; supervisione e formazione da parte di uno psicogeriatra; periodica compilazione di strumenti di valutazione. corso sanitario almeno una volta ogni due anni; corso di primo soccorso una volta all’anno; formazione di tutto il personale sulle tematiche che riguardano il testo unico 81: sicurezza sul posto di lavoro, intervento in caso di incendio, norme per la sicurezza della persona, etc.; l’impiego dei tirocinanti all’interno del Centro viene monitorato e supervisionato da Coordinatore, dal pedagogista o da altre figure di riferimento, secondo le norme di legge che regolano lo svolgimento dei tirocini; ai volontari è fornito un iniziale momento di orientamento al servizio da parte dell’equipe preposta. la struttura è priva di barriere architettoniche ove necessario è previsto l’uso degli ausili prescritti per la mobilità in autonomia dell’ospite.
PERCORSO LAVORO (PER.LA.) che cos’è? Il Progetto Per.La. è un insieme articolato di servizi che accompagnano la persona verso un possibile inserimento lavorativo (a regime di mercato o in un contesto protetto). Il progetto si propone di verificare e rafforzare le abilità pratiche del singolo e sviluppare un’identità lavorativa adulta, in grado di sostenere le pressioni e gli imprevisti presenti nel mondo del lavoro. A chi è rivolto? Il progetto è rivolto a giovani adulti con disabilità intellettiva e/o relazionale, segnalati dai servizi sociali competenti per territorio. L’accesso al servizio è subordinato alla presenza di particolari prerequisiti, valutati di volta in volta da un‘equipe psico-pedagogica. che cosa offre? In base ai tempi e alle abilità di ognuno, il Progetto Per.La. prevede un percorso caratterizzato da interventi diversamente organizzati, secondo una logica di gradualità. I servizi che fanno parte del Progetto Per.La. sono riconducibili a sei differenti aree d’intervento:
LA CARTA DEI SERVIZI 71
Percorso Lavoro (PER.LA.)
Contesto protetto Lavoro a regime di mercato
Sedi Formazione Per.La.
Tirocinio formativo
- Accompagnamento all’inserimento lavorativo - Mantenimento occupazionale - Riqualificazione
Primo contatto
Scuola o altri servizi territoriali
Progetto Per.La.
I servizi che fanno parte del Progetto Per.La sono riconducibili a sei differenti aree d’intervento: • Servizio “Primo contatto” • Sedi Formazione Per.La. • Tirocinio formativo • Accompagnamento all’inserimento lavorativo • Mantenimento occupazionale • Riqualificazione professionale Il tirocinio, l’accompagnamento, il mantenimento e la riqualificazione occupazionale rientrano in una più ampia area chiamata Servizio d’Inserimento Lavorativo (di seguito SIL).
72 LA CARTA DEI SERVIZI
Percorso Lavoro (PER.LA.)
1. servizio Primo contatto – Questo servizio viene attivato su richiesta dei singoli istituti scolastici e rappresenta il primo collegamento tra la scuola e/o gli enti formativi e le Sedi Formative del Progetto Per.La. Col Primo Contatto gli insegnanti, l’alunno e le famiglie vengono a conoscenza dei percorsi di formazione realizzati da ANFFAS Trentino Onlus. 2. sedi formazione Per.La. - Il progetto formativo individualizzato per ogni allievo è improntato sul modello di apprendimento teorico-pratico e si pone un duplice obiettivo: da una parte sviluppare e mantenere quelle abilità manuali indispensabili per lo svolgimento di una qualunque attività produttiva; dall’altra parte offrire la possibilità di confrontarsi tra pari, sperimentando il lavoro in serie, in squadra e - in generale - il rapporto con l’altro in un contesto produttivo. I progetti di formazione hanno caratteristiche simili a lezioni in laboratori artigianali nei quali le attività proposte riguardano lavori di legatoria, falegnameria, informatica, cucina, attività sartoriali e al telaio, ceramica, orto-floricoltura, artigianato e decorazione. Il progetto non si pone l’obiettivo di formare figure professionali specifiche, ma di fornire la possibilità d’acquisire quelle competenze pratiche e relazionali necessarie a qualsiasi inserimento in ambienti produttivi. Le modalità di partecipazione alla formazione vengono concordate con la direzione del servizio, l’équipe multidisciplinare, l’allievo e la famiglia. Fanno parte integrante delle attività corsuali anche i periodi di stage. La durata della permanenza in formazione è variabile e comunque limitata nel tempo fino, al massimo, al raggiungimento del 25° anno di età. 3. Tirocinio formativo – I percorsi individualizzati d’inserimento lavorativo rappresentano la tappa che precede l’inserimento lavorativo vero e proprio dell’allievo. Il momento del “tirocinio formativo” prevede la partecipazione a uno stage in azienda, con il monitoraggio di un tutor che affianca l’allievo, fornendo un supporto per l’acquisizione delle mansioni e per la gestione di ogni problematica che può emergere nel contesto lavorativo. I percorsi prevedono la presenza di un coordinatore ANFFAS dei tirocini
LA CARTA DEI SERVIZI 73
Percorso Lavoro (PER.LA.)
che, in stretta collaborazione con il responsabile della progettazione e analisi fabbisogni, supervisiona i percorsi, mantiene i contatti con le famiglie e fornisce un supporto agli allievi e ai tutor, fungendo anche da mediatore presso le sedi di stage. Durante il tirocinio inizia la collaborazione con la figura del manager di rete che accompagnerà la persona e la sua famiglia durante il passaggio di ruolo da “allievo” a “neo-lavoratore”. 4. Accompagnamento all’inserimento lavorativo – Il servizio di accompagnamento rappresenta il momento conclusivo del percorso formativo della persona. Esso prevede l’impiego di una figura professionale specifica (il manager di rete), che conosce l’allievo durante l’ultimo anno di tirocinio e si sostituisce gradualmente al coordinatore dei tirocini. Il manager di rete modula il proprio intervento su più fronti e in momenti diversi: prende contatti con l’azienda ospitante il tirocinio e verifica la possibilità di un’eventuale assunzione, contatta realtà produttive alternative e disponibili all’assunzione, si incontra con la famiglia per la condivisione di un progetto finalizzato all’inserimento del figlio, fornendo le indicazioni necessarie per l’iscrizione alle liste del collocamento mirato, collabora coi servizi presenti sul territorio direttamente coinvolti sul tema (servizio sociale comprensoriale; uffici per l’impiego) e tiene attiva la rete, per garantire una costante condivisione del caso. Il manager di rete può essere contattato anche direttamente dall’Agenzia del Lavoro per attivare brevi progetti di inserimento lavorativo di persone che per età o caratteristiche non passano dal circuito Per.La. Tali percorsi, che prevedono l’affiancamento di un tutor, sono supervisionati dal manager di rete che si fa garante del raggiungimento degli obiettivi prefissati. 5. mantenimento occupazionale - A inserimento avvenuto, il manager di rete si propone di seguire la situazione lavorativa della persona, con particolare attenzione alle esigenze interne al posto di lavoro e ai problemi che si presentano, confrontandosi con i colleghi, coi referenti aziendali, con la famiglia e col lavoratore stesso. Tale servizio si realizza attraverso una serie di azioni:
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Percorso Lavoro (PER.LA.)
• verifiche regolari in azienda (variabili in termini di frequenza a seconda delle necessità) e colloqui con il lavoratore e i colleghi referenti; • interventi mirati per la risoluzione di problemi segnalati dal lavoratore o dall’azienda; • colloqui individuali di rielaborazione del vissuto lavorativo per individuare insieme all’utente strategie di risoluzione dei problemi emersi; • incontri di gruppo proposti agli utenti che stanno vivendo situazioni lavorative simili facendo del confronto uno strumento prezioso per maturare la propria identità lavorativa; • confronti sistematici con i familiari del lavoratore per riferire sull’andamento e per sensibilizzarli rispetto a una coerenza educativa; • tenuta di contatti con gli operatori referenti dei centri per l’impiego provinciali (CI), per tenerli informati sull’andamento nel tempo e segnalare eventuali situazioni problematiche. Inoltre si può avvalere della collaborazione di uno psicologo per aiutare il lavoratore a canalizzare le problematiche concernenti la sfera personale in una sede appropriata, rispetto alla necessità di preservare la dimensione del vissuto lavorativo. 6. riqualificazione professionale - L’intervento di riqualificazione professionale aiuta il dipendente con disabilità che si trova in una situazione lavorativa considerata a rischio, a ritrovare una nuova stabilità, affinché lo stesso lavoratore possa sempre garantire all’azienda il proprio apporto produttivo. Al contempo allevia il posto di lavoro rispetto all’incombenza di sostenere il proprio dipendente in difficoltà rispetto alla risoluzione di problemi che richiedono la disponibilità di personale esperto e di tempo. Le fasi attraverso cui viene erogato questo servizio, sono articolate nel seguente modo: • contatto con i referenti aziendali rispetto alla valutazione dei problemi lavorativi insorti; • analisi della situazione lavorativa e individuazione degli aspetti problematici; • elaborazione di un progetto d’intervento mirato;
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Percorso Lavoro (PER.LA.)
• azione di tutoraggio, limitata nel tempo, per aiutare la persona assunta a ritrovare la capacità di operare utilmente e autonomamente; • eventuale coinvolgimento della famiglia rispetto ai problemi insorti e alle strategie individuate per risolverli; • condivisione del progetto di riqualificazione con l’assistente sociale o con l’operatore che ha segnalato il caso o che è interessato ad essere coinvolto su quanto realizzato. L’attivazione di questo servizio avviene in seguito alla segnalazione che l’azienda ospitante inoltra all’Agenzia del Lavoro e/o al servizio sociale del territorio, i quali richiederanno la collaborazione di ANFFAS Trentino Onlus. Il tirocinio, l’accompagnamento, il mantenimento e la riqualificazione occupazionale rientrano in una più ampia area chiamata Servizio d’Inserimento Lavorativo (di seguito SIL). Quanto costa? Il costo dei servizi proposti nel Progetto Per.La. varia in base al tipo di attività ricevuta: • il servizio “Primo contatto” non prevede costi a carico della famiglia, in quanto lo stesso può rientrare nelle attività della scuola; • per le sedi formative Per.La., la famiglia dell’utente deve sostenere la parziale copertura del costo mensile di frequenza al corso, un contributo per l’acquisto del materiale didattico e i costi del servizio mensa; • il percorso “Tirocinio formativo” non prevede costi a carico della famiglia, in quanto è co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Provincia Autonoma di Trento; • i servizi di accompagnamento, mantenimento e riqualificazione non presentano costi a carico della famiglia, poiché servizi sono finanziati dalla Provincia Autonoma di Trento attraverso l’Agenzia del Lavoro.
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Percorso Lavoro (PER.LA.)
Presso quali sedi di AnffAs Trentino onlus è attivo? Il progetto, per caratteristiche sue proprie, prevede lo svolgimento dei vari servizi in sedi diverse, alcune presso le sedi Per.La. sotto indicate, altre presso le aziende attive sul territorio e quindi non vincolate alla presenza di sedi ANFFAS.
LA CARTA DEI SERVIZI 77
Percorso Lavoro (PER.LA.)
che cosa vi promettiamo? servizio Primo conTATTo - Standard 2009/2010 gestione del rapporto tra ente scolastico e Progetto Per.La.
modalità di definizione e gestione del progetto individuale
•
Il rapporto tra l’ente scolastico e ANFFAS Trentino Onlus è regolato attraverso la stipula di un’apposita convenzione;
•
è prevista l’elaborazione da parte dell’équipe della sede dove viene svolta l’esperienza di una valutazione finale e – a richiesta della stessa scuola – la realizzazione di incontri e/o relazioni intermedie.
•
All’attivazione del servizio, la scuola presenta l’allievo all’equipe Per.La., la quale collabora nell’elaborazione di una proposta operativa individualizzata; la durata dell’intervento può variare in considerazione delle specifiche esigenze del caso; ANFFAS garantisce la partecipazione dei propri formatori, che affiancano i docenti della scuola secondo le attività definite nel progetto; la scuola deve garantire la co-presenza dell’insegnante per almeno l’80% del monte ore complessivamente previste nel progetto.
• •
•
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Percorso Lavoro (PER.LA.)
sedi formAzione Per.LA. - Standard 2009/2010 Tempo di attesa per la risposta alla richiesta • Alla famiglia viene fornita una risposta entro 60 giorni dalla presentazione della domanda ad ANFFAS. di valutazione • L’utente sarà preso in carico dal servizio entro i 15 giorni Tempo di attesa per successivi alla decisione dei Servizi Territoriali compel’accesso al servizio tenti. dopo la valutazione calendario e orari del servizio
• Il servizio di formazione professionale è attivo dal 1 settembre al 31 agosto; • le attività e i laboratori si svolgono dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi; • il servizio è in genere attivo dalle 8.30 alle 16.30; • la programmazione del calendario viene fatta dal 1 al 30 settembre e in questa fase vengono stabiliti eventuali periodi di chiusura, successivamente comunicati alla famiglia.
responsabilità e modalità di definizione e verifica del Progetto formativo individualizzato (Pfi)
• Entro 90 giorni dall’inserimento dell’utente nel servizio viene organizzata una riunione tra i familiari e l’equipe di lavoro, costituita dal responsabile del servizio o suo delegato, da un formatore della sede e dal Servizio Sociale del territorio, se disponibile, per definire la programmazione del PFI; • l’equipe di sede si riunisce almeno 1 volta al mese per la verifica dello stato di realizzazione dei PFI; • nel caso in cui si venissero a verificare situazioni ritenute urgenti, verranno attivate riunioni d’équipe con una frequenza superiore a quella mensile.
modalità di gestione della comunicazione con le famiglie
• Sono garantite 2 riunioni annuali équipe-familiari programmate nel primo e nel secondo semestre dell’anno; • successivamente alla stesura del PFI viene comunicato alle famiglie il calendario delle attività previste durante l’anno;
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Percorso Lavoro (PER.LA.)
• la famiglia può contattare il responsabile la Sede per segnalare incongruenze, necessità formative, esigenze sanitarie o altri eventi intercorsi. Attività svolte e servizi erogati
• Durante la frequenza alla Sede sono previsti: laboratori, visite formative, attività motorie e/o piscina se coperte da certificazione medica e congruenti con il PFI; • durante le attività viene garantita la supervisione di un formatore (dedicato ai laboratori) o di un insegnante di educazione motoria, nel caso di attività di ginnastica e/o nuoto; • a partire dal secondo anno, e in presenza delle competenze necessarie, il Progetto Per.La. propone degli stage in azienda. Tale proposta viene discussa con la famiglia e l’utente in fase di definizione del PFI.
servizi di supporto: mensa
• Viene garantita la somministrazione di un pasto al giorno in ambiente pubblico salvo esigenze di servizio (scioperi trasporti, chiusura luoghi convenzionati, attività pomeridiane) o presso la sede; • rispetto di eventuali diete prescritte o preferenze dell’allievo all’interno dei menù proposti.
servizi di supporto: trasporto
• Il servizio di trasporto (andata e ritorno) viene gestito dalla Provincia Autonoma di Trento per gli utenti della Formazione Professionale. Tale servizio è organizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamento dello stesso ente gestore.
frequenza nella pulizia dei locali
• Le pulizie dei locali avvengono con frequenza giornaliera.
Politiche gestione delle risorse Umane
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• Nell’ambito dello sviluppo professionale dei propri dipendenti, ANFFAS garantisce l’erogazione di 3 giornate di formazione annue per i formatori/educatori del Progetto Per.La.
Percorso Lavoro (PER.LA.) Tirocinio formATivo - Standard 2009/2010 Tempo di attesa per la • Alla famiglia viene fornita una risposta entro 60 giorni risposta alla richiesta di dalla presentazione della domanda ad ANFFAS. valutazione • L’équipe del Servizio Inserimento Lavorativo, col coinresponsabilità e volgimento del tutor, elabora il PFI entro i primi 2 mesi dalla presa in carico della persona; modalità di definizione • durante il percorso, l’équipe del Servizio Inserimento Lae verifica del vorativo effettua delle periodiche verifiche sullo stato di Progetto formativo realizzazione del PFI e, alla fine del progetto, comunica individualizzato (Pfi) alle parti interessate (allievo, famiglia, azienda e servizi) la valutazione finale degli esiti conseguiti.
Attività previste nei tirocini formativi
• L’attività del tirocinio consiste in un’esperienza di formazione in situazione in azienda; • tra ANFFAS e l’azienda ospitante è stipulata una convenzione, nella quale vengono definite le modalità di svolgimento del tirocinio; • il tirocinio formativo ha una durata media di 12 mesi e prevede un impegno orario di circa 20 ore settimanali; • oltre all’attività in azienda, il percorso di tirocinio prevede lo svolgimento di un’attività d’aula e di supporto alla formazione.
figure professionali coinvolte nei tirocini formativi
• Il coordinatore dei tirocini (unico per tutte le sedi ANFFAS) è responsabile dell’erogazione dell’attività, mantiene i rapporti con tutti gli attori del progetto e con gli enti collaboranti; è contattabile telefonicamente o via e-mail, per la risoluzione di esigenze formative progettuali; • Lo psicologo, responsabile della progettazione e dell’analisi dei bisogni formativi, si occupa della progettazione, della gestione psicopedagogica e della supervisione dei percorsi; • Il tutor segue l’allievo affiancandolo per tutto il percorso; • I docenti e/o gli esperti di settore si occupano della formazione specifica prevista dal progetto.
modalità di gestione della comunicazione con le famiglie
• Vengono programmati almeno 3 incontri con la famiglia dell’allievo: un primo incontro nel quale viene presentato e condiviso il progetto, un secondo incontro a metà anno e un ultimo al termine del percorso per la verifica finale.
LA CARTA DEI SERVIZI 81
Percorso Lavoro (PER.LA.) servizi di AccomPAgnAmenTo e mAnTenimenTo - Standard 2009/2010 criteri della presa in carico
• La presa in carico si realizza a conclusione del periodo di tirocinio, una volta che la persona abbia raggiunto le competenze minime spendibili in ambito lavorativo esterno. Questa fase prosegue automaticamente nelle attività di mantenimento.
durata della presa in carico del servizio
• Dalla fine dell’ultimo anno di tirocinio il servizio è garantito fino al compimento dei 36 mesi dall’assunzione con contratto a tempo indeterminato, come da convenzione con Agenzia del Lavoro.
calendario e orari del servizio
• I servizi sono attivi nei giorni feriali e sono erogati in base allo specifico fabbisogno, in accordo con le parti direttamente coinvolte: azienda, lavoratore, famiglia, Agenzia del Lavoro, servizio sociale; • La modalità di erogazione degli interventi è comunicata nel momento della presentazione del servizio ed è variabile a seconda delle necessità operative emergenti.
Attività previste nel servizio
• In base alla situazione lavorativa del singolo utente il manager di rete effettua in accordo con le parti attività di: - monitoraggio sul posto di lavoro; - sostegno al lavoratore. Tale attività viene effettuata attraverso incontri e/o colloqui concordati con il lavoratore stesso, che possono attuarsi sia in fase di monitoraggio, presso la sede Anffas o presso le sedi Per.La; - supporto ai referenti aziendali con frequenza concordata a necessità, effettuato tramite incontri e/o colloqui con i colleghi delle persone inserite o con i capireparto o altre figure di riferimento aziendali; - incontri di sostegno alle famiglie con frequenza concordata, su proposta di ANFFAS e accettata dalle famiglie per riferire le informazioni riguardanti l’andamento della situazione lavorativa e personale; • attivazione e mantenimento dei contatti con le agenzie collaboranti (Centri per l’Impiego; Servizi Sociali Territoriali).
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Percorso Lavoro (PER.LA.) responsabilità e modalità di definizione e verifica del servizio
• Presenza di 3 manager di rete con competenze pedagogiche e sociologiche e di 1 psicologo; • riunioni a cadenza mensile tra le manager di rete e lo psicologo e/o il coordinatore dei tirocini.
strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta
• Successivamente a ogni incontro col lavoratore, con la famiglia o con il referente aziendale viene aggiornata la scheda personale, documento a uso interno che contiene la storia lavorativa e il percorso effettuato dall’utente; • relazione bimensile e verifica in itinere sulla situazione lavorativa e/o sul progetto di inserimento lavorativo dell’utente.
servizio di riQUALificAzione ProfessionALe - Standard 2009/2010 criteri della presa in carico
•
La presa in carico si realizza a seguito della segnalazione effettuata da servizi esterni (servizio sociale; Agenzia del Lavoro). Il servizio può essere attivato anche per gli utenti già in carico al servizio SIL che presentano una situazione lavorativa ritenuta “a rischio”.
durata della presa in carico del servizio
•
L’intervento ha durata limitata, a seconda della specifica situazione lavorativa da risanare.
calendario e orari del servizio
•
L’intervento si realizza all’interno della fascia oraria lavorativa e viene concordato con l’azienda e il servizio segnalante il caso.
Attività previste nel servizio
•
Il servizio consiste nell’affiancare al lavoratore un tutor (un assistente educatore ANFFAS), al fine di ristrutturare l’assetto lavorativo indebolito.
• responsabilità e modalità di definizione • e verifica del servizio
Affiancamento del lavoratore da parte di un tutor, responsabile del progetto; supervisione e monitoraggio da parte del manager di rete; confronti con il referente aziendale e con il servizio segnalante il caso.
•
LA CARTA DEI SERVIZI 83
Percorso Lavoro (PER.LA.)
I referenti delle Sedi Formative Per.La. e delle attività rientranti nel servizio di inserimento lavorativo possono essere contattati via telefono o via email ai seguenti recapiti: città/Paese
indirizzo
Telefono
referente
Arco
Via Gazzoletti
0461 - 407553
Borgo Valsugana
Via Temanza
0461 - 752322
Fiera di Primiero
Via San Francesco
0439 - 64615
Predazzo
Via Marconi 29
0462 - 432022
Rovereto
V.le Vittorio Veneto
0464 - 472014
Trento
Via Menguzzato
0461 - 407550
Alberto Cortelletti
Massimo Zeni
sedi formazione Per.La.: AreA di inTervenTo referenTe TeLefono SEDI FORMATIVE
Alberto Cortelletti
320/1710202 a.cortelletti@progettoperla.it
Massimo Zeni 328/9889004 m.zeni@progettoperla.it Carlo Dalmonego
320/4989645 c.dalmonego@anffas.tn.it
Anna Maria Proli
328/9883694 am.proli@anffas.tn.it
SERVIZIO di ACCOMPAGNAMENTO, MANTENIMENTO e RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
Laura Pojer
329/9076908 l.pojer@progettoperla.it
Hillarj Morandi
345/2637569 h.morandi@anffas.tn.it
Elisa Burin
320/1710209 e.burin@progettoperla.it
RESPONSABILE PROGETTO PER.LA.
Linda Pizzo
320/1710212 l.pizzo@anffas.tn.it
TIROCINIO FORMATIVO
Per aggiornamenti sulle attività svolte nell’ambito del Progetto Per.La, consultare il sito internet: www.progettoperla.it
84 LA CARTA DEI SERVIZI
CENTRO ABILITATIVO PER L’ETà EVOLUTIVA “IL PAESE DI OZ” che cos’è? Il Paese di Oz è un centro abilitativo che accoglie bambini, ragazzi e giovani adulti affetti da patologie organiche di varia natura, generalmente con ritardo mentale associato. L’obiettivo che si intende perseguire per ogni singolo utente è l’espressione delle sue massime potenzialità all’interno di una famiglia in grado di sostenerlo con serenità verso il raggiungimento di una buona qualità della vita. che cosa offre? L’offerta terapeutica ed educativa del Centro si snoda attraverso le seguenti proposte: • percorsi riabilitativi - per lo sviluppo di tutte le potenzialità del bambino, nel rispetto della sua individualità e dei suoi ritmi di crescita (0-12 anni circa). • sostegno psicologico alle famiglie - durante tutto il percorso di crescita dei figli e consulenza alle famiglie sia in ambito psicologico che educativo in merito ai passaggi fondamentali dello sviluppo del bambino. • consulenza alle scuole - di ogni ordine e grado (dalle scuole di infanzia alle scuole superiori) come previsto dalla Legge 104/92 e del D.P.R. 24/02/94, art. 2 ai fini dell’integrazione scolastica. Il Centro è altresì disponibile a confrontarsi con le diverse scuole per programmare, verificare e realizzare percorsi di attività integrata, con l’obiettivo di realizzare un intervento scuola – famiglia – operatori. • percorsi educativi (Progetto Ponte) (vedi capitolo successivo) - in gruppo, per i ragazzi che stanno per concludere o hanno appena concluso il percorso abilitativo (12-16 anni circa), volti all’acquisizione di competenze sociali, emotive, e legate a situazioni concrete di vita quotidiana. I progetti vogliono essere di stimolo allo sviluppo della personalità di ognuno attraverso attività dove la dimensione gruppale diviene opportunità di relazione, scambio, cambiamento.
LA CARTA DEI SERVIZI 85
Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz”
• percorsi educativi (cresciamo insieme) (vedi capitolo successivo) - dove i ragazzi possono sperimentare nuovi modi per stare insieme e attraverso questi costruire un’identità adulta (16-28 anni circa). Anche qui si punta l’attenzione all’ambito delle competenze e della crescita emotiva, per dare sostanza e significato ai gesti, alle azioni, agli incontri, in modo da poter fronteggiare adeguatamente le situazioni e i luoghi non strutturati, tipici di una dimensione di vita adulta. AreA TerAPeUTicA A chi è rivolto? Gli interventi dell’Area Terapeutica sono rivolti ad utenti di età compresa tra gli 0-15 anni, che presentano patologie organiche di diversa natura (cromosomiche, neurologiche, ecc.) con ritardo mentale associato, che siano residenti in provincia di Trento. cosa offre? Obiettivo di quest’area d’intervento è l’elaborazione di percorsi abilitativi globali, volti a favorire l’espressione massima delle potenzialità del bambino, tenendo in considerazione tutti gli ambiti della sua vita (famiglia, scuola ecc..) I percorsi abilitativi (individuali e/o di gruppo) si concretizzano in interventi di fisioterapia, psicomotricità, logopedia e terapia occupazionale ed interventi educativi di gruppo. Le attività proposte sono comunque sempre basate sul gioco al fine di sostenere lo sviluppo delle abilità motorie, cognitive, comunicative, emotive e relazionali. I percorsi terapeutici vengono elaborati all’interno dell’equipe terapeutica dove la stesura di un progetto comune coincide con l’elaborazione di un pensiero comune, da trasmettere alla famiglia e al bambino; uno degli strumenti privilegiati per il monitoraggio dei percorsi è la registrazione delle sedute, che permette di avere sotto controllo la situazione anche alle figure che non lavorano direttamente con il bambino. Oltre che di matrice multidisciplinare, cioè messo a punto con il contributo di tutti i membri dell’équipe, il progetto terapeutico è individuale, in quanto gli interventi sono sempre costruiti sui bisogni specifici del bambino e i metodi utilizzati sono adattati alle singole esigenze. L’approccio si caratterizza inoltre per essere globale, cioè cerca di coinvolgere e muovere nella stessa direzione tutti gli ambienti di vita significativi per l’individuo, al fine di evitare la frammentazione in tante visioni e in tante modalità di intervento quante sono le persone che fanno parte della sua vita. Le terapie non si avvalgono di esercizi faticosi e ripetitivi ma di attività ludiche che favoriscono un agire sempre attivo, intenzionale e sostenuto da una forte motivazione, secondo i
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Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz”
dettami emersi in questi ultimi anni dai più accreditati studi sugli apprendimenti. Tutto ciò può realizzarsi soltanto attraverso l’attività di un’ équipe che integri al suo interno professionalità diverse, sia in ambito sanitario che socio - educativo, e che si ponga in rete con i Servizi Sanitari, Sociali, Educativi e ricreativi del territorio. In quest’ottica, il progetto di ogni bambino può definirsi “progetto di vita” che si configura nella possibilità di sviluppare al meglio le potenzialità del singolo e di creare nell’ambiente le condizioni più favorevoli, affinché, pur in presenza di limiti anche molto invalidanti, l’esistenza sia dignitosa e soddisfacente. Quanto costa? La famiglia deve versare una retta annua da concordare con l’ente gestore. Presso quali sedi di AnffAs Trentino onlus è attivo? Il Paese di Oz si trova a Trento e comprende due diverse sedi: • in via Aosta, 1 viene svolta la parte terapeutica e la parte educativa relativa al “Progetto Ponte”; • in via Fermi, 70 viene svolta la parte educativa relativa al “Cresciamo Insieme”. Per ulteriori informazioni potete contattare il numero di telefono 0461/923725 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo ilpaesedioz@anffas.tn.it
LA CARTA DEI SERVIZI 87
Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz” che cosa vi promettiamo? iL PAese di oz- Standard 2009/2010 - AreA TerAPeUTicA Accesso al servizio
• la decisione in merito alla presa in carico è subordinata ad una prima visita e a un periodo di osservazione del bambino/ragazzo, a seguito del quale l’équipe si riunisce e stabilisce l’accettazione o meno della domanda. • il tempo di attesa per la prima visita è al massimo di 30 giorni dal contatto telefonico con la Coordinatrice del Centro, compatibilmente con il periodo di chiusura del Centro • vengono svolti da un minimo di 4 a un massimo di 10 incontri di osservazione da parte dei terapisti di riferimento. • l’équipe si impegna a dare una risposta, in merito alla presa in carico, al massimo entro 30 giorni dalla fine degli incontri di osservazione. Tale esito viene comunicato alla famiglia mediante un incontro.
• in caso di accettazione della richiesta di presa in carico, responsabilità e l’équipe mette a punto un percorso abilitativo o educamodalità di definizione tivo che viene condiviso con la famiglia – tramite un ine di verifica del Progetto contro con gli operatori- e periodicamente aggiornato abilitativo o educativo in base ai cambiamenti sopraggiunti nella situazione. giorni e orari di funzionamento del centro
• le attività terapeutiche ed educative si svolgono dal lunedì al venerdì (apertura tutto l’anno tranne i periodi di chiusura estiva o invernale) • la frequenza e il calendario vengono stabiliti in base al percorso individualizzato di ogni utente; l’orario cerca di considerare le necessità della famiglia e dell’utente, salvo particolari esigenze organizzative interne.
modalità di gestione della comunicazione con le famiglie
• all’occorrenza o su richiesta i referenti delle attività terapeutiche ed educative sono disponibili per incontri individuali con la famiglia.
88 LA CARTA DEI SERVIZI
Centro Abilitativo per l’età evolutiva - “Il Paese Di Oz”
• periodicamente si organizzano incontri tra gli operatori e le famiglie per il monitoraggio e verifica del progetto abilitativo. modalità d’integrazione • vengono garantite due riunioni scolastiche all’anno, su richiesta della scuola, secondo la normativa vigente, in con altri servizi presenti presenza di tutti i referenti del Progetto sul territorio • il responsabile del Progetto è disponibile fornendo, se necessario, consulenza agli insegnanti o a eventuali figure esterne di riferimento come assistente sociale, etc. servizi di supporto: servizio di trasporto
• ANFFAS si impegna a inoltrare le richieste pervenute al Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento, il quale decide in merito alla concessione o meno di tale servizio e, in caso affermativo, stabilisce costo, modalità, orari di funzionamento del trasposto, di cui ANFFAS non è in alcun modo responsabile.
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PERCORSI EDUCATIVI PROGETTO PONTE che cos’è? Il “Progetto Ponte” prende forma nel 2003 quando diviene evidente la necessità di costruire un percorso consequenziale che risponda prima alle spinte verso l’autonomia dei ragazzi preadolescenti ed adolescenti. A chi è rivolto? Il Progetto Ponte è uno spazio educativo rivolto a ragazzi, di età compresa dai 14 ai 19 anni circa, con disabilità intellettiva che, nonostante i limiti cognitivi, possono seguire delle attività orientate verso l’acquisizione di un’ autonomia intesa in senso globale. che cosa offre? Attraverso diversi percorsi educativi si vogliono sostenere i ragazzi nel diventare delle persone per quanto possibile capaci nel mettersi in relazione con l’altro, e sviluppare abilità che li rendano più capaci nel prendersi cura di loro stessi e più competenti nel “muoversi” da soli in ambienti esterni. Nello specifico quattro tipologie di interventi caratterizzano la proposta educativa del Progetto Ponte: A. un primo intervento, centrato sull’identità e l’autostima, è volto ad aumentare nei ragazzi la consapevolezza di sé, la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie risorse, ed a costruire un’identità autonoma e un’autostima positiva al fine di renderli in grado di rispondere a dubbi ed interrogativi che sempre più spesso si pongono e più sicuri nell’affrontare le diverse situazioni in modo propositivo; B. con il secondo tipo di intervento, focalizzato sul mondo emotivo, si mira a rendere i ragazzi più coscienti dei propri vissuti e più capaci di gestirli. Dopo la conoscenza di sé, viene sviluppata la conoscenza dell’altro attraverso la capacità di decentrarsi assumendo la prospettiva dell’interlocutore. Più consapevoli delle nostre ed altrui emozioni, l’incontro con l’altro avviene nel rispetto reciproco dei propri spazi e bisogni e nelle relazioni risulta più facile mettere in atto comportamenti adeguati ed efficaci;
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Percorsi educativi - Progetto Ponte
C. attraverso un intervento relativo alla sfera affettiva e sessuale, si vogliono sostenere i ragazzi nella conoscenza del proprio corpo, delle sensazioni ed emozioni che le accompagnano, allo scopo di saperle gestire, ognuno secondo le proprie possibilità, anche in un rapporto di coppia; D. con il percorso sulle autonomie si vuole da un lato far apprendere ai ragazzi quelle abilità che consentono di “muoversi” in autonomia nella vita di tutti i giorni, come il sapersi orientare e spostarsi in sicurezza in ambienti esterni ed il riuscire ad interagire adeguatamente con persone estranee, dall’altro renderli in grado di prendersi cura del proprio corpo e della propria persona. In tutti i progetti, inoltre, i ragazzi che hanno difficoltà nell’esprimersi verbalmente e nell’essere compresi, per difficoltà di carattere fonologico e morfo-sintattico, vengono sostenuti nella comunicazione da immagini e/o simboli facendo riferimento all’approccio della Comunicazione Aumentativa/ Alternativa. I diversi interventi quasi sempre vengono effettuati in gruppo, più o meno numeroso, in quanto si ritiene che il confronto con i pari di esperienze, la condivisione di comportamenti e regole, nonché il senso di appartenenza al gruppo sostengano molto il processo di crescita. Ad ogni ragazzo vengono proposti, in accordo con la famiglia, quegli interventi che rispondono maggiormente ai suoi bisogni e la sua frequenza settimanale del Centro è determinata dai percorsi che sono stati individuati per lui. Il soggiorno di alcune giornate fuori città, previsto per ogni ragazzo una volta nel corso dell’anno scolastico, permette ad ognuno di trascorrere delle brevi vacanze con gli amici e di poter così mettere in pratica, in un ambiente nuovo lontano da casa, le autonomie apprese sia sul versante delle abilità pratiche di vita quotidiana, sia su quello emotivorelazionale.
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Percorsi educativi - Progetto Ponte
Quanto costa? La famiglia deve versare una retta annua da concordare con l’ente gestore, inoltre è tenuta a pagare le spese relative alle gite e alle eventuali uscite giornaliere. Presso quali sedi di AnffAs Trentino onlus è attivo? Il Progetto Ponte si trova a Trento, in via Aosta 1. I giorni e gli orari della struttura sono dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle ore 17.00. Per ulteriori informazioni potete contattare il numero di telefono 0461/923725.
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Percorsi educativi - Progetto Ponte
che cosa vi promettiamo? ProgeTTo PonTe - Standard 2009/2010 Accesso al servizio
• la decisione in merito alla presa in carico è subordinata a una prima visita e ad un periodo di osservazione del ragazzo, a seguito del quale l’équipe si riunisce e stabilisce l’accettazione o meno della domanda; • il tempo di attesa per la prima visita è al massimo di 30 giorni dal contatto telefonico con la Coordinatrice del Centro, compatibilmente con il periodo di chiusura del Centro; • sono previsti almeno 10 momenti di osservazione, da parte degli educatori di riferimento, in situazioni di gruppo; • l’équipe educativa si impegna a dare una risposta, in merito alla presa in carico, al massimo entro 30 giorni dalla fine dei momenti di osservazione. Tale esito viene comunicato alla famiglia mediante un incontro.
responsabilità e modalità • in caso di accettazione della richiesta di presa in carico, l’équipe mette a punto un percorso educativo di definizione e verifica che viene condiviso con la famiglia e periodicamendel Progetto abilitativo te aggiornato in base ai cambiamenti sopraggiunti o educativo nella situazione. giorni e orari di funzionamento del centro
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• le attività educative si svolgono dal lunedì al venerdì pomeriggio, compreso il momento del pranzo, da settembre a giugno fino al termine della scuola; nei mesi di giugno e luglio sono previste due o tre gite settimanali della durata dell’intera giornata. • la frequenza e il calendario delle attività educative vengono stabiliti in base al percorso individuato per ogni utente;
Percorsi educativi - Progetto Ponte
modalità di gestione della comunicazione con le famiglie
• vengono garantiti, salvo necessità diverse, almeno 2 incontri all’anno aperti a tutti i genitori e in presenza dell’équipe educativa del Centro, durante i quali vengono presentate o verificate le attività dell’anno in corso; • all’occorrenza o su richiesta, le pedagogiste referenti delle attività educative sono disponibili per un incontro individuale con la famiglia; • periodicamente si organizzano incontri tra gli operatori e le famiglie per il monitoraggio e la verifica del progetto educativo.
modalità di integrazione con altri servizi presenti sul territorio
• vengono garantite due riunioni scolastiche all’anno, su richiesta della scuola, secondo la normativa vigente, in presenza di tutti i referenti del Progetto; • la pedagogista referente del Progetto è disponibile a fornire, se necessario, consulenza a insegnanti o a eventuali figure esterne di riferimento come educatori domiciliari ed altro; • il Progetto Ponte offre la possibilità di avere un accesso facilitato ad alcune consulenze mediche di tipo specialistico. Le visite possono essere richieste dai familiari o dall’équipe, in accordo con la famiglia, a scopo di controllo o di accertamenti specifici.
servizi di supporto: servizio di trasporto
• ANFFAS si impegna a inoltrare le richieste pervenute al Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento, il quale decide in merito alla concessione o meno di tale servizio e, in caso affermativo, stabilisce costo, modalità e orari di funzionamento del trasporto, di cui ANFFAS non è in alcun modo responsabile.
servizi di supporto: servizio mensa
• il Progetto Ponte prevede un servizio mensa per tutti gli utenti che ha luogo presso strutture convenzionate o all’interno del Centro; • alle famiglie che usufruiscono di tale servizio viene richiesto un contributo spese aggiuntivo.
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96 LA CARTA DEI SERVIZI
PERCORSI EDUCATIVI CRESCIAMO INSIEME che cos’è? Il Centro “Cresciamo Insieme” prende forma nel 2003 quando diviene evidente la necessità di costruire due percorsi consequenziali che rispondano prima alle spinte verso l’autonomia degli adolescenti e in seguito ai bisogni di emancipazione dei giovani adulti. Il Centro comprende due appartamenti all’interno del Maso Fogaroli in zona Trento sud; gli spazi sono strutturati per più livelli di utilizzo: sono opportunamente attrezzati per rispondere sia ai bisogni educativi, sia ai bisogni legati alla relazione e alla socializzazione. Lo staff presente in struttura è composto da due Educatori e una Pedagogista. • La Pedagogista coordina le attività educative e con gli Educatori ne segue e valuta lo svolgimento. E’ a disposizione delle famiglie per verificare periodicamente l’andamento del progetto educativo di ogni utente. Si occupa inoltre di condividere gli interventi educativi, attraverso momenti di confronto e verifica, con la rete di supporto sociale dei ragazzi interna ed esterna all’Associazione. • A supporto delle attività ordinarie è previsto inoltre l’intervento di supervisione da parte della Psicologa rispetto ai percorsi legati alla dimensione affettiva - relazionale dei ragazzi. A chi è rivolto? Il “Cresciamo Insieme” è uno spazio educativo che vede coinvolti giovani adulti dai 18 ai 34 anni che manifestano la voglia di riconoscersi in un’identità matura e in situazioni del mondo adulto.
LA CARTA DEI SERVIZI 97
Percorsi Educativi - Cresciamo Insieme
Che cosa offre? Le proposte si articolano su tre livelli: -
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il consolidamento e il mantenimento delle autonomie personali come la cura di sé, del proprio ambiente di vita e l’autonomia negli spostamenti; il sostegno e l’accompagnamento nello sviluppo di abilità relazionali ed emozionali che comprendono: identificare, esprimere e controllare i sentimenti; decifrare i segnali sociali ed emozionali propri e dell’altro; ascoltare, mettersi dal punto di vista dell’altro per capire quale comportamento sia adeguato in una determinata situazione; l’imprescindibile dimensione ricreativa che scaturisce dall’incontro e confronto con un gruppo di pari.
CONSOLIDAMENTO E MANTENIMENTO AUTONOMIE PERSONALI
CRESCIAMO INSIEME
SOSTEGNO E ACCOMPAGNAMENTO nello SVILUPPO di ABILITà RELAZIONALI ed EMOZIONALI
DIMENSIONE RICREATIVA
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Percorsi Educativi - Cresciamo Insieme
Gli interventi educativi sono generalmente strutturati su piccoli gruppi, in rapporto educatori/ragazzi di uno a cinque. Occasionalmente sono previsti interventi individualizzati, limitati nel tempo, in risposta ai bisogni emergenti del singolo. • A sostegno delle autonomie vengono proposte attività pratiche, laboratori a tema e uscite mirate con l’obiettivo di trasmettere strumenti e procedure per la gestione del tempo libero, della cura di sé e degli spazi di vita. • Per accompagnare all’acquisizione di un’identità adulta viene data ai ragazzi l’opportunità di condividere le proprie esperienze e mostrare l’uno all’altro il personale modo di intendere il sentimento, la relazione e il piacere dello stare insieme con modalità che stimolano alla discussione e al confronto in gruppo. • Nella dimensione ricreativa e di libera socializzazione sono previsti momenti di incontro presso la sede del Centro e uscite giornaliere sul territorio, con la partecipazione attiva da parte dei ragazzi all’organizzazione degli eventi. L’Educatore opera in questi contesti con l’obiettivo di facilitare l’assunzione di responsabilità dei partecipanti, garantendo nel contempo autonomia e sicurezza. Sono attivate dal Centro due uscite all’anno per permettere ai ragazzi di condividere momenti di vacanza: • un week end lungo (giovedì - domenica) invernale. • una settimana estiva al mare. Anche queste proposte prevedono una partecipazione attiva dei ragazzi che, sostenuti e guidati dagli Educatori, scelgono la destinazione e condividono nel gruppo la scansione del tempo durante l’esperienza. Particolare attenzione viene data al rapporto con le famiglie che sono coinvolte nella condivisione dei percorsi proposti e delle problematiche affrontate con i ragazzi. Vengono
LA CARTA DEI SERVIZI 99
Percorsi Educativi - Cresciamo Insieme
pertanto organizzati incontri su aspetti organizzativi, di approfondimento ed elaborazione di tematiche riguardanti la vita affettiva e sociale dei ragazzi. Gli incontri possono essere sia individuali che di gruppo e coinvolgono la pedagogista e la psicologa. Quanto costa? La famiglia deve versare una retta annua da concordare con l’ente gestore, inoltre concorre direttamente alle spese relative ai soggiorni estivi/invernali, alle gite (spese di vitto – alloggio, etc.) e alle spese relative ai week end (cene, pranzi). Presso quali sedi di AnffAs Trentino onlus è attivo? Il Centro “Cresciamo Insieme” si trova a Trento in via Fermi n.70. I giorni e gli orari di apertura della struttura sono i seguenti: • dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 18.30. • ogni martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 Per ulteriori informazioni potete contattare il numero di telefono 0461/931818. In alternativa potete scrivere una e-mail all’indirizzo f.dorigatti@anffas.tn.it
100 LA CARTA DEI SERVIZI
Percorsi Educativi - Cresciamo Insieme
che cosa vi promettiamo? cresciAmo insieme – Standard 2009/2010 Accesso al servizio
• La decisione in merito alla presa in carico è subordinata a una prima visita e a un periodo di osservazione del ragazzo, a seguito del quale l’équipe si riunisce e stabilisce l’accettazione o meno della domanda; • il tempo di attesa per la prima visita è al massimo di 30 giorni dal contatto telefonico con la Coordinatrice del Centro, compatibilmente con il periodo di chiusura del Centro; • sono previsti almeno 10 momenti di osservazione da parte degli educatori di riferimento in situazioni di gruppo; • l’équipe educativa si impegna a dare una risposta, in merito alla presa in carico, al massimo entro 30 giorni dalla fine dei momenti di osservazione. Tale esito viene comunicato alla famiglia mediante un incontro.
responsabilità e modalità di definizione e verifica del Progetto abilitativi o educativo
• in caso di accettazione della richiesta di presa in carico, l’équipe mette a punto un percorso educativo che viene condiviso con la famiglia - tramite un incontro con gli operatori - e periodicamente aggiornato in base ai cambiamenti sopraggiunti nella situazione.
giorni e orari di funzionamento del centro
• Le attività educative si svolgono dal lunedì al venerdì pomeriggio da Settembre a Giugno; nei mesi di Giugno e Luglio sono previste 2 o 3 uscite settimanali della durata dell’intera giornata; • la frequenza alle attività educative viene stabilita in base al percorso di ogni utente;
modalità di gestione della comunicazione con le famiglie
• per gli interventi educativi vengono garantiti, salvo necessità diverse, almeno due incontri all’anno aperti a tutti i genitori e in presenza dell’équipe educativa del Centro, durante i quali vengono presentate o verificate le proposte per le attività dell’anno in corso;
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Percorsi Educativi - Cresciamo Insieme
• all’occorrenza o su richiesta i referenti delle attività educative sono disponibili per un incontro individuale con la famiglia; • periodicamente si organizzano incontri tra gli operatori e le famiglie per il monitoraggio e la verifica del progetto abilitativo. modalità di integrazione con altri servizi presenti sul territorio
• il responsabile del Progetto è disponibile al confronto e alla verifica degli interventi educativi con la rete di supporto sociale degli utenti come assistente sociale, referenti per l’inserimento lavorativo, etc; • il Centro offre la possibilità di avere un accesso facilitato ad alcune consulenze mediche di tipo specialistico. Le visite possono essere richieste dai familiari o dall’equipe a scopo di controllo o di accertamenti specifici.
servizi di supporto: servizio di trasporto
• ANFFAS si impegna a inoltrare le richieste pervenute al Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento, il quale decide in merito alla concessione o meno di tale servizio e, in caso affermativo, stabilisce costo, modalità e orari di funzionamento del trasporto, di cui ANFFAS non è in alcun modo responsabile.
servizi di supporto: servizio mensa
• il progetto educativo prevede un servizio mensa per tutti gli utenti presso strutture convenzionate o all’interno del Centro; • alle famiglie che usufruiscono del servizio viene loro richiesto un contributo spese aggiuntivo.
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Progetto “Casa satellite”
che cos’è? Il progetto “Casa Satellite” è un evoluzione del “Progetto di Vita” promosso dal Centro Abilitativo per l’Età Evolutiva “il Paese di Oz” e nasce con i progetti sviluppati e gestiti dalla sede del “Cresciamo Insieme”. Esso è un progetto di ricerca condotto in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, l’Università degli Studi di Padova e la Provincia Si tratta di una struttura residenziale dotata di appositi ausili per facilitare la vita e il movimento negli ambienti domestici, in grado di garantire alla persona con disabilità un maggior livello di autonomia, mantenendo un adeguato livello di sicurezza. A chi è rivolto? I destinatari di questo servizio (nel numero massimo di 16 persone) sono giovani con disabilità intellettiva di età compresa tra i 21 e i 30 anni che vivono con le rispettive famiglie. Tutti i partecipanti hanno un ritardo mentale tra il grado medio ed il grado lieve dovuto a sindrome di down o a problemi connatali. La maggior parte di essi lavora, mentre gli altri frequentano il Centro di Formazione Professionale Speciale in vista di un possibile inserimento occupazionale. Tutti partecipano alle attività del centro Cresciamo Insieme e nel corso delle attività hanno dimostrato di possedere i prerequisiti cognitivi, di autonomia e relazionali indispensabili alla partecipazione al progetto. che cosa offre? Il progetto “Casa Satellite” rappresenta l’occasione per sperimentare alcune novità nella gestione di un contesto residenziale. La prima grande novità è costituita dalla domotica2. In prospettiva futura è immaginabile uno scenario di risposte residenziali diversificate che consentano, attraverso l’uso sempre crescente della tecnologia, un maggior grado di autonomia dei futuri ospiti e un conseguente risparmio di risorse da parte dell’ente pubblico. 2 La domotica è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropizzati. Il termine domotica deriva dal greco domos (δοµος) che significa “casa”.
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Progetto “Casa satellite”
Un altro aspetto importante posto in gioco nel progetto è il coinvolgimento massiccio del volontariato. Questo implica un utilizzo della risorsa volontaria in maniera efficiente e stabile nel tempo attraverso l’adozione ed il perfezionamento di modelli di gestione del volontariato organizzato. Quali sono gli obiettivi principali? Gli obiettivi principali del progetto casa satellite sono riassumibili nei seguenti punti: 1. sviluppare, secondo il modello della ricerca-azione, un contesto residenziale nel quale le persone con disabilità intellettiva possano acquisire le competenze necessarie alla gestione della vita domestica con il massimo grado di autonomia possibile; 2. integrare l’esperienza di autonomia dei partecipanti con il loro Progetto di Vita; 3. Individuare, attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie, delle risposte al problema del “dopo di noi” sulla base dei feedback raccolti durante l’evoluzione del progetto “casa Satellite”; 4. Sviluppare una rete tra enti profit e non profit per l’individuazione di soluzioni tecniche e tecnologiche atte a migliorare la sicurezza e la qualità della vita delle persone con disabilità intellettiva; 5. Studiare e sviluppare un modello di presa in carico residenziale che coniughi il risparmio economico da parte dell’ente pubblico con la valorizzazione delle autonomie e delle competenze residue delle persone disabili, coniugando il risparmio economico ad un maggior livello di qualità di vita; 6. Attraverso il coinvolgimento nel progetto “Casa Satellite”, sviluppare un modello di organizzazione ed impiego di volontari. come accedervi? Vi è una équipe multidisciplinare composta da varie figure professionali (psicologi, pedagogisti, educatori, etc.) provenienti da “il Paese di Oz”, il “Cresciamo Insieme” e “Casa Satellite” che valuta gli inserimenti. Quanto costa? All’utente e alla sua famiglia spetta un contributo pari a 70 euro mensili.
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Progetto “Casa satellite”
Presso quali sedi di AnffAs Trentino onlus è attivo? Attualmente, l’unica struttura di questo tipo è quella sita in via Malpensada, 72 a Trento. che cosa vi promettiamo? È un progetto di ricerca che auspichiamo possa avere ricadute concrete in termini di emancipazione ed autonomia abitativa per le persone con disabilità intellettiva e relazionale.
cAsA sATeLLiTe- Standard 2009/2010 Accesso AL servizio
• Per accedere alla lista d’attesa è necessario il parere favorevole dell’équipe di Casa satellite.
giorni e orAri di fUnzionAmenTo modALiTà di gesTione deLLA comUnicAzione con Le fAmigLie
• Mercoledì, giovedì, venerdì e sabato (24 ore)
modALiTà di inTegrAzione con ALTri servizi PresenTi sUL TerriTorio
• Sono previsti incontri trimestrali con l’équipe del Centro Cresciamo Insieme. • Ad oggi esiste un’importante rete di volontariato che coinvolge in particolare 10 ragazzi della vicina Parrocchia di S. Carlo.
• Il coinvolgimento e la condivisione della famiglia nella progettazione del percorso d’autonomia sono un punto centrale. Tre volte all’anno i familiari sono invitati ad incontri di verifica di gruppo.
sTrUmenTi gesTionALi • Casa Satellite si avvale di un avanzato sistema domotico AdoTTATi Per iL in grado di garantire un sostegno personalizzato agli ospiti moniTorAggio nonché una precisa raccolta dati successivamente analizzadeLL’ATTiviTà svoLTA ti mediante l’uso di un software a reti neurali. AdegUAmenTo deLLe • Il sistema domotico installato presso la struttura ha la funsTrUTTUre ALLe zione di garantire un adeguato supporto alla persona, stimodALiTà di svoLgimolando unitamente l’apprendimento di nuove competenze menTo deLLe ATTiviTà
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Presentazione della carta
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CENTRO RESIDENZIALE “NUOVA CASA SERENA” che cos’è? Nuova Casa Serena è il centro residenziale di ANFFAS Trentino Onlus che si occupa di persone con grave disabilità psico-fisica (persone in carico 24 ore al giorno). L’obiettivo del servizio è quello di promuovere il benessere della persona e della sua famiglia attraverso un intervento globale e integrato, finalizzato alla cura e alla riabilitazione della persona. Lo scopo ultimo del Centro è quello di favorire e mantenere la miglior qualità di vita possibile, in un contesto attento agli aspetti affettivi e relazionali, attraverso l’attivazione di tutte le potenzialità presenti nella persona. A chi è rivolto? A persone con disabilità grave o profonda in età evolutiva e adolescenziale (in entrata). che cosa offre? I servizi residenziali o semi - residenziali offerti dal Centro si articolano in due differenti filoni d’intervento: gli interventi tecnici e gli interventi affettivo - relazionali. Gli interventi tecnici (definiti da un’équipe multidisciplinare coerentemente con le necessità del singolo ospite) agiscono sul versante cognitivo, motorio e del contenimento dell’ansia attraverso attività educative, fisioterapiche, di musicoterapia, etc., ma anche sugli interventi assistenziali (cura della persona sul versante nutrizionale e dell’igiene) caratterizzanti la vita in residenza. Gli interventi affettivi agiscono invece sul versante relazionale e vengono garantiti attraverso la creazione e il consolidamento del rapporto ospite - educatore. Data la natura stessa del Centro, la vita in residenza rappresenta una componente centrale del servizio offerto. Al riguardo, Nuova Casa Serena presenta tre differenti tipologie di risposte:
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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena” Residenze; Nucleo Aias (residenza sanitaria); Nucleo Aiac (residenza comportamentale)
nuova casa serena
Attività educative; assistenza fisioterapica, infermieristica, psicologica e consulenza specialistica
Attività di supporto: mensa; lavanderia e guardaroba; servizi per la cura della persona
• Residenza: appartamento organizzato in modo tale da riprodurre un ambiente familiare e personalizzato, all’interno del quale trovano ospitalità quattro ragazzi/e. Gli spazi prevedono due camere da letto, una zona soggiorno e un angolo cottura, due bagni opportunamente attrezzati e un poggiolo per ogni stanza. La vita all’interno della residenza è supportata dalla presenza di un assistente educatore che aiuta gli ospiti nello sviluppo della propria autonomia (igiene personale, abbigliamento, alimentazione); • Nucleo Aias (ad alta intensità assistenziale) per quegli ospiti che presentano problematiche sanitarie di particolare rilievo e complessità. Queste residenze sono opportunamente attrezzate (impianto dell’ossigeno; impianto del vuoto per l’aspirazione) e prevedono la presenza di personale paramedico specializzato al fine di garantire la migliore assistenza possibile. Ogni stanza è dotata di due posti letto e di 1 bagno. Sul piano ci sono due bagni con vasca attrezzata. Nel piano è presente un assistente educatore che ha in carico il progetto educativo all’interno del nucleo più quattro Operatori Socio Sanitari (OSS); • Nucleo Aiac (ad alta intensità comportamentale) predisposto per accogliere quei ragazzi il cui equilibrio emotivo potrebbe essere destabilizzato da semplici cambiamenti d’ambiente e di attività. Strutturalmente è simile alle residenze. Gli interventi educativi possono essere erogati individualmente o in gruppo, oltre che all’interno delle singole residenze, anche utilizzando appositi spazi comuni opportuna-
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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
mente attrezzati: la scelta tra queste alternative avviene tenendo in considerazione le particolari condizioni psico-fisiche dell’ospite. Tali interventi sono organizzati in sei differenti gruppi di lavoro: • laboratorio musicale (musicoterapia; animazione musicale); • gruppo pentatlon (attività motoria in piscina e in palestra); interventi di art counselig (clown, comicoterapia, burattini, affabulazione ) • settore attivazione cognitiva (stimolazione sensoriale; attività col computer; Metodo Rapizza); • settore strategie educative (attività grafico - pittoriche; laboratorio creta; visione audiovisivi; fotografia e videocamera; uscite mirate); • gruppo animazione (animazione; organizzazione delle giornate di festa; gite e visite guidate, angolo estetico, integrazione con realtà ed eventi esterni al centro); • gruppo natura (coltivazione della terra e cura del verde; attività di cucina; attività ricreative in compagnia degli animali; raccolta e utilizzo creativo di materiali naturali). Parallelamente a queste attività, all’interno della struttura Nuova Casa Serena opera un gruppo di professionisti la cui funzione è quella di garantire il benessere dei propri ospiti, mediante l’erogazione di specifici servizi sanitari e riabilitativi: • assistenza fisioterapica: i fisioterapisti (FKT), coordinati dalla fisiatra, si occupano degli interventi individuali realizzati in palestra e in piscina, della ginnastica respiratoria e forniscono la loro consulenza agli educatori e ai familiari, anche per quanto riguarda le posture più idonee e il corretto utilizzo degli ausili di supporto; • assistenza infermieristica: nel Centro sono presenti infermieri professionali (IP) 24 ore su 24. L’IP esegue, su ordine del medico, terapie orali e intramuscolari (ordinarie e d’emergenza), prelievi ematici, misurazione dei parametri vitali, oltre che effettuare le ordinarie medicazioni. Nel caso di un periodo di ricovero al di fuori di Casa Serena, si organizza l’assistenza presso l’ospedale ospitante per 16 ore giornaliere (nel caso di utenti residenziali) o per 8 ore giornaliere (nel caso di utenti semi - residenziali). La restante copertura giornaliera dell’assistenza resta a carico della famiglia; • assistenza psicologica: all’interno del Centro lo psicologo coordina le attività educative attraverso incontri con i tecnici (FKT; IP) e i responsabili dei gruppi di lavoro, segue (insieme all’équipe multidisciplinare) il progetto educativo di ogni utente e - in tale veste - è a disposizione dei familiari per comunicare loro le attività svolte e i risultati di volta in volta conseguiti;
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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
• assistenza specialistica: ai ragazzi viene garantito un continuo controllo delle condizioni psico-fisiche da parte di uno staff medico specializzato (medico di base; psichiatra; neurologo; odontoiatra; pneumologo; dermatologo; logopedista; dietista, oculista, fisiatra). Data la particolare natura residenziale del Centro, all’interno di Nuova Casa Serena sono attivi dei servizi complementari di attività educativo - assistenziali veri e propri: • un servizio mensa preposto alla preparazione della colazione, pranzo e cena per gli ospiti residenziali, o del solo pranzo (per gli ospiti semi - residenziali); • un servizio di guardaroba e di lavanderia per gli indumenti personali attivo per i soli ospiti residenziali; • servizi per la cura della persona (parrucchiere; callista; podologo), nel caso in cui l’ospite residenziale non possa accedere esternamente agli stessi servizi. Attivato su specifica adesione da parte della famiglia e, nei casi più gravi, previo parere del medico, tra i servizi offerti dal Centro vi è anche l’organizzazione del soggiorno estivo. Durante questo momento di vacanza, i genitori e le famiglie dei ragazzi possono vivere insieme un’importante esperienza di condivisione e di reciproco sostegno. Nella realizzazione di questa attività, Nuova Casa Serena garantisce il supporto professionale dei propri educatori e dei propri infermieri professionali, oltre che l’individuazione di una struttura alberghiera idonea alle particolari esigenze dei ragazzi. Infine, tra i servizi offerti dal Centro, si deve ricordare l’accoglienza di sollievo. Tale servizio (la cui attivazione è comunque subordinata alla verifica delle reali disponibilità organizzative del Centro) si concretizza nell’ospitare l’utente in regime residenziale, al fine di supportarne - per un periodo di tempo determinato e non illimitato - le particolari esigenze della famiglia (per esempio, la realizzazione delle programmate vacanze invernali/estive o il sostegno durante il ricovero ospedaliero di uno dei genitori). Quanto costa? Il costo del servizio è sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso gli enti gestori (Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto), per l’80%, mentre il restante 20% è a carico del Comune di appartenenza dell’assistito, con diritto di rivalsa sulla famiglia.
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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
dove ci potete trovare? Il Centro residenziale Nuova Casa Serena si trova in via alle Campanelle, n° 50, a Cognola (Trento). Per ulteriori informazioni potete contattarci nel seguente modo: • Telefono: 0461/23.72.80 – 0461/26.16.66 (dalle ore 0830 alle 12.30; dalle 13.00 alle 16.30) • Fax: 0461/23.71.26 • E-mail: casaserena@anffas.tn.it Le visite di parenti possono avvenire da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 21.00 e senza vincoli di orario (fine visita entro le 21.00) il sabato e la domenica.
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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena” che cosa vi promettiamo? nUovA cAsA serenA - sTAndArd 2009/2010 • 365 giorni all’anno (da lunedì a domenica) e 24 ore giorni e orari di su 24 per gli ospiti in regime residenziale; funzionamento del • dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 17:30 per gli centro ospiti in regime semi - residenziale. Tempo di attesa per l’accesso al centro
•
60 giorni dalla presentazione della domanda alla Direzione di Nuova Casa Serena. Il modulo per la presentazione della domanda è reperibile presso gli Uffici Amministrativi della stessa struttura.
definizione e verifica del Progetto educativo individualizzato (Pei) e delle attività del centro
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la definizione del PEI rientra tra le prerogative dell’équipe multidisciplinare, composta da psicologo, coordinatore degli infermieri, educatore, fisioterapista, responsabili delle attività e Direttore o Vicedirettore della struttura; prima della presa in carico il Centro organizza una riunione con i familiari e l’équipe multidisciplinare, nella quale vengono raccolti i dati e gli elementi conoscitivi della persona; l’équipe multidisciplinare si incontra settimanalmente per prendere in esame i singoli PEI. In regime ordinario il Centro garantisce una riunione due volte all’anno per i ragazzi in età evolutiva e ogni 12-18 mesi per gli adulti, nella quale si verifica e si aggiorna ogni singolo caso trattato. Per ogni ospite vengono individuati, verificati o modificati gli obiettivi generali d’intervento da perseguire nei vari ambiti, con relativi indicatori d’efficacia; nel caso in cui si venissero a verificare situazioni urgenti (legate all’aggravamento delle condizioni dell’ospite o all’emergere di bisogni non precedentemente previsti) vengono attivate ulteriori riunioni dell’équipe; a seguito della riunione d’équipe il Centro invia una
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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
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comunicazione scritta alla famiglia e viene programmato un incontro nel quale si espongono sinteticamente i contenuti della verifica realizzata. All’incontro partecipano lo psicologo del Centro e - se i familiari lo richiedono - i responsabili dei gruppi di attività che vedono coinvolto il ragazzo. Per i casi più complessi tale incontro può essere proposto più volte l’anno (bimestralmente o trimestralmente); un gruppo di lavoro formato da psicologo, fisioterapista, musicoterapista, psicomotricista, responsabili delle attività educative e infermiere si riunisce settimanalmente per programmare e verificare le attività educative e abilitative del Centro. a giugno tale gruppo di lavoro, assieme agli operatori di residenza, verifica tutti i Progetti Educativi ed il programma individualizzato delle attività.
Presenza di un tutor di riferimento per i familiari
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In caso di necessità, i familiari possono contattare telefonicamente e/o via e-mail: - lo psicologo del Centro per avere indicazioni/informazioni di carattere psicopedagogico; - l’infermiere (o medico di base, neurologo o fisiatra su richiesta) per avere indicazioni/informazioni di carattere sanitario; - il Direttore o il Vicedirettore della struttura per avere indicazioni/informazioni di carattere organizzativo; - l’operatore di residenza per gli aspetti pratici quotidiani.
modalità di gestione della comunicazione con le famiglie
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alla fine della riunione d’équipe, il Centro invia una comunicazione scritta alla famiglia e viene programmato un incontro nel quale si espongono sinteticamente i contenuti della verifica realizzata. Per i casi più complessi, tale incontro può essere proposto più volte l’anno (bimestralmente o trimestralmente);
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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
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La vita in residenza: articolazione degli spazi, attività proposte e figure professionali di supporto
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per gli ospiti semi - residenziali, la comunicazione Centro - genitori viene garantita attraverso il quotidiano aggiornamento di un diario posto nello zainetto del ragazzo; a tutte le famiglie del Centro viene consegnata, in occasione della verifica, una relazione fotografica e/o filmata delle attività svolte dal proprio assistito; due volte l’anno il Centro invia per posta una comunicazione sulle attività comunitarie programmate (incontri e feste con le famiglie); predisposizione - nell’atrio del Centro - di una bacheca aggiornata settimanalmente sulle iniziative in programmazione. il Centro prevede 60 posti letto e due posti sollievo; sono previste tre differenti tipologie di alloggi: - Residenze: angolo cottura; 4 posti letto in due stanze separate; 1 soggiorno; 2 bagni attrezzati; 1 poggiolo per ogni stanza (10 appartamenti per un totale di 40 posti letto); - Nucleo Aias: stanza a 2 posti letto, opportunamente attrezzata per i bisogni sanitari degli ospiti (impianto dell’ossigeno; impianto del vuoto per l’aspirazione); 2 bagni attrezzati sul piano; 1 poggiolo (6 stanze da 2 per un totale di 12 posti letto); - Nucleo Aiac: stanza a 1 o 2 posti letto, 1 bagno attrezzato, un poggiolo, un soggiorno comune (4 stanze); le attività svolte negli alloggi sono riconducibili alla cura e tutela della persona: somministrazione pasti, igiene personale, vestizione/svestizione, sviluppo e/o mantenimento delle autonomie; all’interno del Centro viene garantita la presenza 24 ore su 24 di un infermiere professionale e – per
Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
ogni singolo alloggio – la presenza di almeno un addetto all’assistenza (sulla turnistica diurna). Attività educative proposte dal centro e figure professionali coinvolte
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servizi specialistici presenti nel centro
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all’interno del Centro vengono svolte differenti attività educative, articolate in 6 diversi gruppi di lavoro: 1) laboratorio musicale; 2) gruppo pentatlon; 3) settore attivazione cognitiva; 4) settore strategie educative; 5) gruppo animazione; 6) gruppo natura; gli interventi possono svolgersi in gruppo o individualmente presso la propria residenza (solo per il nucleo Aias) o in spazi comuni, in base alle particolari condizioni psico-fisiche dell’assistito; le attività dedicate a ogni singolo ospite e le rispettive modalità di erogazione variano in base allo specifico PEI e sono di volta in volta modificate secondo le particolari esigenze/condizioni psicofisiche della persona; l’articolazione di tali attività viene comunicata alla famiglia e - attraverso una restituzione annuale - si prevede la verifica delle attività effettivamente svolte dal proprio assistito; l’erogazione degli interventi educativi è programmata dal lunedì al venerdì. Per gli ospiti residenziali il sabato e la domenica sono giornate dedicate al riposo, all’organizzazione di gite, all’incontro dei propri genitori e familiari, all’eventuale rientro in famiglia; le professionalità impiegate nelle attività educative sono costituite da: psicomotricisti (54 h settimanali); fisioterapisti (72 h settimanali); 6 responsabili di attività (36 h settimanali a testa). per gli ospiti residenziali è garantita la presenza in struttura di medici specialisti in base al seguente carico di lavoro:
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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
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- Pediatra: attivato in caso di bisogno; - Medico di base: 5 h settimanali; - Neurologo: 2 h settimanali; - Fisiatra; 6 h mensili; - Oculista: 1 accesso al mese (2 h mensili); - Psicologo: 30 h settimanali; - Pneumologo: 12 h all’anno e attivato in caso di bisogno; - Psichiatra: attivato in caso di bisogno; - Logopedista: attivato in caso di bisogno; - Dietista: attivato in caso di bisogno; - Odontoiatra: 8 h mensili; - Igienista: 8 h mensili. per gli ospiti semi - residenziali l’attivazione delle visite specialistiche deve avvenire attraverso il proprio medico di base (o il pediatra di libera scelta) che rimane il punto di riferimento della famiglia per quanto riguarda anche la definizione e prescrizione degli interventi farmacologici.
strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta
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il monitoraggio delle attività svolte e la valutazione dei risultati di volta in volta conseguiti sono realizzati mediante l’impiego di particolari strumenti di rilevazione: - griglie di osservazione aggiornate quotidianamente; - diari giornalieri in residenza aggiornati quotidianamente dagli educatori; - diari infermieristici aggiornati 3 volte al giorno dagli IP; - relazioni e osservazioni giornaliere di attività aggiornate dai responsabili di attività; - indicatori di efficacia impostati annualmente.
servizi di supporto: servizio mensa
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all’interno del Centro è attivo un servizio mensa, aperto 365 giorni l’anno e preposto alla prepara-
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Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
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zione di colazioni, pranzi, merende e cene degli ospiti residenziali (per i semi-residenziali è garantita l’erogazione del solo pranzo e della merenda); l’organizzazione della mensa avviene nel rispetto del protocollo HACCP, sotto la supervisione di un responsabile del servizio (capo cuoco); è prevista l’attivazione due volte l’anno di un consulente dietologo per la stesura del menù e/o la definizione delle linee guida per la somministrazione del cibo per il singolo ospite in situazione di bisogno; i cibi sono consumati dagli ospiti nella propria residenza.
servizi di supporto: soggiorni estivi
•
se le persone sono accompagnate dai genitori la copertura diurna e notturna resta a carico della famiglia, con dei momenti di sollievo gestiti dagli operatori di Nuova Casa Serena. Se le persone non sono accompagnate dai genitori la copertura diurna è totalmente a carico degli operatori di Nuova Casa Serena. Inoltre, vi è la presenza di 1 IP e di 2 Infermiere Generiche a copertura della notte.
Politiche di gestione delle risorse Umane (dipendenti e volontari)
•
è prevista una permanenza triennale degli operatori all’interno delle singole residenze, al fine di stabilizzare i rapporti con gli ospiti e - allo stesso tempo - di favorire attraverso la rotazione dopo un triennio la crescita professionale del lavoratore; vengono garantite 8 ore di aggiornamento annuale a ogni operatore in tema di BLS, normativa antiincendi e Testo Unico 81; i volontari che desiderano operare nel Centro vengono inseriti nelle attività, previo incontro motivazionale e secondo le regole individuate in uno specifico progetto di volontariato. L’attività del volontario viene tutorata dallo psicologo e supervisionata dall’operatore e/o dal responsabile di attività.
• •
LA CARTA DEI SERVIZI 117
Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
Predisposizione di adeguati strumenti per facilitare l’accesso e il movimento all’interno del centro
•
•
118 LA CARTA DEI SERVIZI
tutti i locali del Centro sono privi di barriere architettoniche: assenza di gradini all’entrata; parcheggio ampio; 5 ascensori che collegano i 2 piani della struttura; 70 bagni attrezzati; presenza di un corrimano in tutti i corridoi; corridoi ampi per facilitare il passaggio delle carrozzine; la struttura è a norma con i vincoli dettati dal Testo Unico 81.
Centro Residenziale “Nuova Casa Serena”
Articolazione degli spazi all’interno del centro
•
il Centro Nuova Casa Serena è strutturato coerentemente con il tipo di attività e di servizi in esso erogati: - Palestra; - Piscina; - Stanza attrezzata di fisioterapia; - Salone polifunzionale; - Aula musica; - Aula attivazione cognitiva; - Aula strategie educative; - Aula attrezzata per attività psicomotorie; - Stanza gruppo natura; - Stanza attività cucina; - Stanza attrezzata per ragazzi residenti nel Nucleo Aias; - 3 infermerie; - Stanza di isolamento per i casi infettivi; - Ambulatorio dentistico; - Sala cura della persona; - Giardino; - Spazio foresteria, per gli incontri con i genitori; - Parcheggio.
frequenza nella pulizia dei locali
•
Il servizio di pulizia dei locali è così articolato: - pulizia bagni: 2 volte al giorno; - pulizia residenze: 2 volte al giorno; - pulizia corridoi: 1 volta al giorno; - pulizia aule e spazi comuni utilizzati nelle attività: 1 volta al giorno; - pulizia aree “a medio utilizzo” (con un utilizzo limitato durante la settimana): 1 volta la settimana; - pulizia uffici amministrativi: 2 volte la settimana.
LA CARTA DEI SERVIZI 119
120 LA CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO ASSISTENZA SCOLASTICA che cos’è? Con la Legge Provinciale 23/02/1998 n. 3, e la successiva Legge Provinciale n.5 del 07/08/2006, è stata data la possibilità agli Istituti Scolastici di accordarsi al privato sociale accreditato per dare agli alunni, con bisogni educativi speciali, un sostegno scolastico individualizzato di tipo didattico, educativo e assistenziale. Il Dirigente Scolastico richiede ad ANFFAS Trentino Onlus personale in possesso di caratteristiche di formazione ed esperienza, adatte a rispondere alle necessità segnalate. A chi è rivolto? Ad alunni certificati ai sensi della Legge 104/92, ad alunni in situazione di disagio e/o con bisogni educativi speciali, iscritti e frequentanti il primo e il secondo ciclo dell’istruzione provinciale e della formazione professionale. che cosa offre? Il servizio di Assistenza Scolastica offre, in collaborazione con l’istituzione scolastica, l’attivazione di interventi volti a costruire l’inclusione e l’integrazione sulla base di indicatori di qualità che riguardano l’area degli apprendimenti, delle autonomie e della relazione. Nello specifico il servizio: • fornisce assistenza diretta ad alunni in difficoltà con la presenza di un educatore che li accompagna e li sostiene nelle diverse tappe didattiche - educative ed evolutive; • progetta, in collaborazione con il personale scolastico, interventi di sostegno educativo e didattico, nell’ottica di un più ampio utilizzo di tutte le opportunità offerte dalle istituzioni scolastiche e da tutti i servizi presenti sul territorio, ai fini di un inserimento mirato, rispettoso delle capacità individuali, in un più ampio contesto sociale; • garantisce, durante le ore previste e stabilite dal Dirigente scolastico, la cura e il benessere degli alunni;
LA CARTA DEI SERVIZI 121
Servizio Assistenza Scolastica
• fornisce opportunità di integrazione ed inclusione con il gruppo dei pari e con l’ambiente, attraverso percorsi mirati a favorire la relazione. come accedervi? Gli istituti scolastici richiedono ad ANFFAS Trentino Onlus gli assistenti educatori, in relazione al numero di alunni con bisogni educativi speciali, secondo il numero di ore individuato. Le famiglie, interessate a tale servizio, possono segnalare la loro richiesta al Dirigente Scolastico di riferimento. Quanto costa? All’utente e alla sua famiglia non costa nulla perché rientra nel servizio scolastico di base. Presso quali sedi di AnffAs Trentino onlus è attivo? Il servizio assistenza scolastica è erogato su tutto il territorio provinciale, nelle istituzioni scolastiche che ne fanno richiesta. Per ulteriori informazioni contattare il Coordinatore del servizio, dott.ssa Silvia De Carli, presso la sede ANFFAS Trentino Onlus in via Trener, n. 8 – Trento: • Telefono: 0461/40.75.05 • E-mail: s.decarli@anffas.tn.it
che cosa vi promettiamo? AssisTenzA scoLAsTicA - Standard 2009/2010 Tempo di attesa per l’accesso al servizio
•
15 giorni dalla presentazione della domanda ad ANFFAS da parte della scuola.
comunicazione degli eventuali cambiamenti nel calendario e/o negli orari di erogazione del servizio
•
Per cause estranee alla volontà di ANFFAS: immediata comunicazione telefonica dell’interruzione del servizio da parte degli educatori alla scuola;
122 LA CARTA DEI SERVIZI
Servizio Assistenza Scolastica
definizione e verifica del Progetto educativo individualizzato (Pei)
•
per motivi interni legati all’organizzazione del servizio (assenza/malattia dell’educatore): riattivazione del servizio entro il giorno successivo tramite supplente, come previsto dalla convenzione.
•
I tempi e le modalità di definizione del PEI sono dettati dalle specifiche regole interne alle singole scuole. ANFFAS si impegna pertanto ad adeguarsi alle modalità operative specifiche dei singoli istituti; i contenuti del PEI vengono definiti in riunioni fissate dalla scuola stessa, con il coinvolgimento degli insegnanti, dei familiari dell’alunno, degli operatori e del responsabile del coordinamento del servizio assistenza scolastica.
•
Articolazione delle attività contenute nel servizio
•
L’intervento educativo e didattico si può svolgere all’interno della classe o in maniera individualizzata, secondo quanto previsto dal PEI. Si articola in base al calendario e all’orario scolastico.
Professionalità coinvolte nel servizio
•
Assistenti educatori rispondenti ai requisiti previsti dalla convenzione con la scuola; un responsabile del coordinamento e della verifica delle attività svolte; il responsabile del coordinamento si attiva, in collaborazione con la scuola, per garantire la collaborazione con gli altri servizi ANFFAS, con il Servizio Sociale, con il Servizio Sanitario, con le altre istituzioni scolastiche e con il mondo del lavoro.
• •
modalità di funzionamento dell’équipe di lavoro
•
Gli educatori ANFFAS partecipano: - assieme al responsabile del coordinamento agli incontri organizzati dalla scuola secondo il calendario scolastico; - agli incontri con il responsabile del coordinamento secondo necessità; - agli incontri allargati con tutti gli assistenti educatori di ANFFAS, secondo necessità.
LA CARTA DEI SERVIZI 123
Servizio Assistenza Scolastica
Politiche di gestione delle risorse Umane
•
•
• strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta • •
ANFFAS si impegna a favorire la continuità didattica del proprio personale sull’alunno, nei limiti delle proprie possibilità decisionali; ANFFAS prevede la realizzazione di corsi di aggiornamento e formazione per assistenti educatori, per un totale di almeno 20 ore per anno scolastico. Supervisione individualizzata del coordinatore, da svolgersi almeno una volta a trimestre per ogni singolo educatore; partecipazione agli incontri d’équipe, organizzati dalla scuola e dal Servizio Socio Sanitario; partecipazione agli incontri con l’equipe scolastica dell’alunno seguito ogni qualvolta la scuola lo ritenga utile e necessario.
comunicazione con i familiari
•
La comunicazione degli educatori con i familiari dell’alunno sarà gestita secondo il calendario organizzato dalla scuola e, a richiesta, ogni qualvolta si rendano necessari ulteriori momenti di confronto.
Presenza di un referente per i familiari
•
L’assistente educatore mantiene i contatti con la famiglia, secondo tempi e modi previsti dal calendario e dall’orario scolastico; il coordinatore del servizio partecipa alla riunione con l’equipe e i genitori e, a richiesta, è disponibile ad incontri individualizzati con le singole famiglie.
•
Adeguamento delle strutture alle modalità di svolgimento delle attività
124 LA CARTA DEI SERVIZI
•
ANFFAS verifica l’adeguatezza degli ambienti e propone eventuali interventi di sbarrieramento, di messa a punto o di acquisto di ausili e materiali specifici utili all’inclusione e al lavoro scolastico; la realizzazione di tali interventi è a carico della scuola.
SERVIZIO ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARE che cos’è? Il Servizio di “Assistenza Educativa Domiciliare” risponde alle esigenze delle famiglie in situazione di difficoltà, che richiedono un supporto all’azione educativa genitoriale. Si realizza attraverso un sostegno alle responsabilità familiari e interviene tramite una serie diversificata di aiuti. A chi è rivolto? • Famiglie con minori con disabilità sensoriale, fisica e/o psichica; • famiglie con minori con disagio scolastico; • famiglie monoparentali (con la sola madre o il solo padre); • famiglie in evidente situazione di disagio socio-relazionale. che cosa offre? Il servizio offre la predisposizione di un Progetto Educativo Individualizzato (PEI) mirato sui bisogni del minore, nel tempo extra scolastico. Le attività proposte possono riguardare: • • • • •
accompagnamento nel percorso da scuola a casa; frequenza di un centro diurno (ludoteca, laboratori, etc.); frequenza di attività sportive; svolgimento dei compiti; sostegno e valorizzazione delle abilità e delle autonomie personali.
Tutte queste attività sono svolte in collegamento con la scuola di riferimento, allo scopo di favorire e incrementare l’integrazione dell’alunno, per condividere lo stile educativo e per evitare fenomeni di abbandono scolastico.
LA CARTA DEI SERVIZI 125
Servizio assistenza educativa domiciliare
come accedervi? L’attuazione del servizio avviene su segnalazione del Servizio Sociale che, accertata la situazione di disagio, richiede ad ANFFAS l’assegnazione di un educatore da affiancare al minore e alla sua famiglia. L’assistente sociale risulta referente del progetto. Ad Anffas viene assegnato un monte ore annuale da utilizzare per gli interventi. Per ulteriori informazioni contattare il Coordinatore del servizio, dott.ssa Silvia De Carli, presso la sede ANFFAS Trentino Onlus in via Trener, n. 8 – Trento: • Telefono: 0461/40.75.05 • E-mail: s.decarli@anffas.tn.it Quanto costa? Il costo del servizio è determinato dal Servizio Sociale e prevede un concorso alla spesa oraria dell’intervento educativo svolto a domicilio.
126 LA CARTA DEI SERVIZI
Servizio assistenza educativa domiciliare
che cosa vi promettiamo? AssisTenzA domiciLiAre edUcATivA - Standard 2009/2010 Tempo di attesa per l’accesso al servizio
• 15 giorni dalla presentazione della domanda ad ANFFAS da parte dei servizi sociali.
comunicazione degli eventuali cambiamenti nel calendario e/o negli orari di erogazione del servizio
• Per cause estranee alla volontà di ANFFAS: immediata comunicazione telefonica dell’interruzione del servizio da parte degli educatori alla famiglia; • per motivi interni legati all’organizzazione del servizio (assenza/malattia dell’educatore), dopo la tempestiva comunicazione alla famiglia il servizio viene sospeso. L’assistente sociale di zona valuta la possibilità di recupero.
definizione e verifica del Progetto educativo individualizzato (Pei)
• I tempi e le modalità di definizione del PEI sono stabiliti in collaborazione con il servizio sociale di riferimento; • i contenuti del PEI vengono definiti in collaborazione con il servizio sociale, i familiari, l’assistente educatore e il coordinatore del servizio educativa domiciliare. L’assistente sociale di zona è referente del progetto educativo.
Articolazione delle attività contenute nel servizio
• L’intervento educativo e didattico si può svolgere all’interno dell’ambito familiare o all’esterno in agenzie educative territoriali (ludoteca, biblioteca, impianti sportivi).
Professionalità coinvolte nel servizio
• Assistenti educatori rispondenti ai requisiti previsti dalla normativa; • un responsabile del coordinamento e della verifica delle attività svolte.
LA CARTA DEI SERVIZI 127
Servizio assistenza educativa domiciliare
modalità di funzionamento dell’equipe di lavoro
• Gli educatori ANFFAS partecipano: - assieme al responsabile del coordinamento agli incontri organizzati dal Servizio Sociale; - agli incontri con il responsabile del coordinamento secondo necessità.
Politiche di gestione delle risorse Umane
• ANFFAS si impegna a favorire la continuità didattica del proprio personale sull’alunno, nei limiti delle proprie possibilità decisionali. • È prevista la partecipazione degli educatori domiciliari ai corsi di formazione e aggiornamento organizzati per gli assistenti educatori della scuola.
strumenti gestionali adottati per il monitoraggio dell’attività svolta
• Supervisione individualizzata del coordinatore da svolgersi almeno una volta ogni tre mesi per ogni singolo educatore; • partecipazione agli incontri d’équipe organizzati dal Servizio Socio Sanitario;
comunicazione con i familiari
• La comunicazione con i familiari dell’utente avviene ogni qualvolta si rendano necessari ulteriori momenti di confronto.
Presenza di un referente per i familiari
• L’assistente educatore mantiene i contatti con la famiglia, secondo necessità; • il coordinatore del servizio partecipa alla riunione con l’equipe e i genitori e, secondo necessità, è disponibile ad incontri individualizzati con le singole famiglie.
128 LA CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI CONSULENZA SANITARIA che cos’è? Il servizio di consulenza sanitaria è un servizio di assistenza sanitaria primaria che ANFFAS Trentino Onlus mette a disposizione dei suoi centri e delle famiglie, in un’ottica di prevenzione, formazione e orientamento. A chi è rivolto? Il servizio è rivolto a tutti gli utenti presi in carico dall’Associazione e che frequentano le varie strutture diurne (CSE, CSO, Progetto Per.La.) e residenziali (Comunità alloggio). L’attivazione di questo servizio avviene su attività programmata (definita all’interno del Piano di Assistenza Individualizzato - PAI) o su richiesta da parte degli operatori e/o dei familiari in caso di bisogno. Gli operatori che erogano questo servizio (assistenti sanitari e medico) non sostituiscono, ma si affiancano al medico di base (il c.d. “medico di famiglia”) col quale collaborano per garantire la salute dell’assistito. che cosa offre? Nello specifico, le attività svolte all’interno di questo servizio possono essere riassunte in questi punti: • prima dell’accoglimento dell’utente presso le strutture di ANFFAS Trentino Onlus, viene eseguita una visita medica (valutazione pre - inserimento), con l’obiettivo di verificare - dal punto di vista sanitario - l’idoneità all’inserimento; • lo staff medico può essere coinvolto - su chiamata dell’équipe multidisciplinare nell’elaborazione e/o nella ridefinizione del PEI; • attivazione di prestazioni fisioterapiche da parte degli specialisti ANFFAS, coerentemente con le indicazioni definite dall’ équipe medica; • controllo periodico da parte delle assistenti sanitarie della situazione sanitaria degli utenti frequentanti i Centri e/o le Comunità, compresa la sfera alimentare. Nel caso in cui emergano delle problematiche, le stesse assistenti attiveranno il consulente ANFFAS e/o la famiglia dell’assistito per richiedere l’intervento del proprio medico di base;
LA CARTA DEI SERVIZI 129
Servizio di Consulenza Sanitaria
• controllo della corretta tenuta dei farmaci e dei presidi di medicazione utilizzanti nei Centri e/o nelle Comunità; • attivazione, organizzazione e/o accompagnamento alle visite specialistiche (psichiatra; neurologo; fisiatra) in caso di necessità o coerentemente con le indicazioni contenute nel PAI. Per tali visite è richiesta l’impegnativa del medico di base a cui è assegnato l’assistito; • rilascio, su richiesta dei familiari, delle relazioni mediche per l’ottenimento dei diritti previsti dalla Legge 104/1992 o altri tipi di relazioni.
che cosa vi promettiamo? servizio di consULenzA sAniTAriA - Standard 2009/2010 Tempi di erogazione del servizio
•
•
gestione delle informazioni sanitarie e rispetto delle privacy
•
comunicazione con le famiglie
•
130 LA CARTA DEI SERVIZI
•
i tempi di attesa per effettuare la valutazione pre -inserimento è pari a 15 giorni dal momento della notifica da parte dell’assistente sociale ANFFAS al consulente medico; la visita di controllo da parte delle assistenti sanitari avviene con cadenza settimanale per ogni Centro e Comunità dell’Associazione. per ogni assistito è tenuta una cartella clinica consultabile dal solo personale sanitario; a uso esclusivo degli operatori sono redatte delle apposite schede di sintesi, nelle quali vengono riportati gli aspetti rilevanti riguardanti le singole diagnosi e le eventuali note che gli operatori sono tenuti a sapere (presenza di allergie; regimi alimentari richiesti; problematiche particolari; etc.). in caso di urgenza, l’assistente sanitaria e/o il consulente sanitario si metterà immediatamente in contatto telefonico con il referente indicato dalla famiglia;
Servizio di Consulenza Sanitaria
visite specialistiche
•
nel caso in cui la famiglia e/o il medico di base volessero avere informazioni rispetto alla cartella clinica del proprio assistito, devono farne formale e motivata richiesta alle assistenti sanitarie.
•
sono garantiti a ogni assistito (salvo controindicazioni di tipo medico) adeguati interventi di tipo preventivo, quali: la vaccinazione contro l’epatite B; la vaccinazione antitetanica; l’annuale vaccinazione anti - influenzale; è garantita a ogni assistito l’ordinaria visita odontoiatrica almeno 1 volta l’anno; i tempi d’attesa e di accesso agli ambulatori specialistici non dipendono da ANFFAS Trentino Onlus, ma dalle modalità di funzionamento dei servizi del SSN e dell’APSS.
• •
rilascio di documenti
•
il rilascio dei documenti sanitari da parte del consulente avverrà entro e non oltre 7 giorni dalla richiesta degli stessi.
Quanto costa? Le famiglie e agli utenti non devono pagare nulla per l’utilizzo delle consulenze sanitarie erogate da ANFFAS Trentino Onlus. Per quanto riguarda le prestazioni esterne ad ANFFAS (per esempio le analisi di laboratorio o le visite specialistiche), il costo delle stesse è sottoposto al normale ticket sanitario.
LA CARTA DEI SERVIZI 131
STRUMENTI di ASCOLTO e TUTELA
Strumenti di ascolto e tutela
3.1 IL RECLAMO COME STRUMENTO DI SEGNALAZINE, ASCOLTO E MIGLIORAMENTO CONTINUO Il reclamo può essere vissuto come qualcosa da evitare a tutti i costi, in quanto costituisce una denuncia di gravi mancanze dell’organizzazione e/o del singolo addetto, ovvero una critica umiliante nei confronti di chi cerca di svolgere al meglio il proprio lavoro. Questa accezione eccessivamente negativa che viene attribuita al reclamo porta frequentemente a considerare che l’assenza di reclami costituisca un’evidenza di servizi di buona qualità e che pertanto rappresenti un importante obiettivo da raggiungere. E’ fondamentale dunque disporre di strumenti che permettano di cogliere i segnali di disagio e di insoddisfazione. Di questi strumenti, il reclamo è quello a più forte valenza strategica, in quanto, oltre a costituire un monitoraggio dei punti critici del sistema, può divenire un elemento di cambiamento che orienta l’azione decisionale e strategica della Struttura. Gli obiettivi del sistema di gestione del reclamo sono quelli di realizzare e mettere in atto una procedura che sia efficace ed efficiente al fine di garantire una risposta a chi presenta il reclamo e, più in generale, di migliorare i servizi stessi della struttura. Il Presidente, il Consiglio Direttivo e la Direzione sono gli organi attraverso i quali ANFFAS TRENTINO Onlus mantiene un contatto diretto con gli utenti dei propri Servizi. In caso di mancato rispetto degli Standard di Qualità dichiarati nella Carta dei Servizi, l’utente non solo può reclamare ma è tutelato ed agevolato dalla stessa Associazione erogatrice nel suo reclamo. La scheda di seguito riproposta ha un formato aperto per quanto riguarda la specificazione del contenuto del reclamo.
134 LA CARTA DEI SERVIZI
Strumenti di ascolto e tutela
3.2 CUSTOMER SATISFACTION il questionario per la misurazione della soddisfazione Coerentemente con le logiche e le strategie di miglioramento delle proprie attività, l’Associazione si impegna a somministrare periodicamente un questionario creato al fine di rilevare il livello di qualità dei servizi erogati. Lo strumento è stato pensato in modo tale da consentire a ogni singola famiglia di esprimere la propria opinione rispetto a determinate aree del servizio (comunicazione con l’Associazione; rapporto con gli operatori; logistica; etc.), nonché di manifestare in modo più libero e diretto i propri suggerimenti. I dati raccolti saranno condivisi attraverso la loro pubblicazione nel Bilancio Sociale. i suggerimenti Affianco al questionario, e per garantire una maggiore trasparenza tra l’Associazione e le famiglie, viene messo a disposizione un modulo per la segnalazione di suggerimenti. ANFFAS si impegna a prenderli in considerazione con la dovuta serietà.
LA CARTA DEI SERVIZI 135
allegati da staccare
scHedA Per L’AcQUisizione deLLe segnALAzioni Riferimenti del segnalante
EPISODIO O EVENTO CRITICO
Cognome
_______________________________
Nome
Via
______________________________________
N.
Tel.
______________________________________
Altro
__________________________________
________
Città ________________________
___________________________________
_____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________
CIRCOSTANZE CHE HANNO PROVOCATO L’EVENTO
_________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________
MODALITà IN CUI SI E’ RISOLTO IL PROBLEMA
_________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________
SUGGERIMENTI PER EVITARE CHE IL RECLAMO/LA SEGNALAZIONE SI RIPETA
_________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________
Data ________________________________ FIRMA DEL RICEVENTE ___________________________________________________________________________ Il sottoscritto dichiara di prestare il proprio consenso all’utilizzo dei dati personali solo ed esclusivamente nell’ambito della procedura riferita alla presente segnalazione ai sensi del D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
136 LA CARTA DEI SERVIZI
allegati da staccare
AnffAs TrenTino onlus - Questionario Gentile Signora, Egregio Signore ANFFAS Trentino ONLUS conduce periodicamente un monitoraggio con l’obiettivo di analizzare in modo puntuale lo stato di funzionamento dei propri servizi e il livello di soddisfazione dei suoi utenti. È nell’ambito di tale finalità che Le chiediamo gentilmente di rispondere alle seguenti domande, esprimendo la Sua opinione con la massima libertà e sincerità; coerentemente con questo, Le ricordiamo che il questionario è anonimo. La Sua collaborazione ci sarà utile per migliorare la qualità dei nostri servizi e pertanto La ringraziamo per il tempo dedicatoci. Avvertenza: nel caso il Suo assistito acceda a più di un servizio tra quelli indicati Le chiediamo cortesemente di barrare tutte le caselle corrispondenti ai servizi utilizzati. 1. Indichi a quale/i servizio/i il Lei e il Suo familiare accedete attualmente Centro Socio – Educativo (CSE) Centro Socio – Occupazionale (CSO) Comunità Alloggio Progetto Per.La. Il Paese di Oz Progetto Ponte
Cresciamo Insieme Nuova Casa Serena Consulenza Sanitaria Assistenza Scolastica Assistenza Domiciliare Educativa Servizio di Assistenza e Informazione (SAI?)
2. Indichi in quali di queste località si trova il Centro ANFFAS Trentino Onlus frequentato dal Suo familiare Arco Borgo Valsugana Campo Lomaso Cavalese Locca di Concei Rovereto
Fiera di Primiero Pozza di Fassa Tione Trento Villa Agnedo
LA CARTA DEI SERVIZI 137
allegati da staccare
3. Da quanto tempo il Suo familiare è utente di ANFFAS Trentino Onlus? Da meno di 1 anno Da 1 a 3 anni Da 3 a 5 anni Da più di 5 anni 4. Per quale motivo ha scelto i servizi offerti da ANFFAS Trentino Onlus? (possono essere scelte più risposte) Perché non c’erano alternative sul territorio; Perché mi sono stati consigliati da conoscenti; Perché sono stato indirizzato dai Servizi Sociali di Zona; Perché ho ritenuto che fossero i migliori Perché è un’Associazione che accoglie anche la famiglia Altro (specificare) ________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________
5. Complessivamente si ritiene soddisfatto del servizio ricevuto da ANFFAS Trentino Onlus? Molto soddisfatto Soddisfatto Mediamente soddisfatto Poco soddisfatto Per nulla soddisfatto 6. Rispetto alla comunicazione tra ANFFAS Trentino onlus e famiglie degli utenti, come valuta la qualità e la quantità delle informazioni fornite dall’Associazione? Molto soddisfacente Abbastanza soddisfacente Mediamente soddisfacente Poco soddisfacente Per nulla soddisfacente
138 LA CARTA DEI SERVIZI
allegati da staccare
7. Ritiene che gli spazi e le attrezzature utilizzati per lo svolgimento delle attivitĂ siano idonei? Molto idonei Mediamente idonei Per nulla idonei
Idonei Poco idonei
8. Abitualmente, ritiene che gli operatori dei servizi ANFFAS Trentino Onlussi pongano in modo cortese e disponibile nei Suoi confronti e nei confronti del Suo assistito? Molto cortese e disponibile Mediamente cortese e disponibile Per nulla cortese e disponibile
Cortese e disponibile Poco cortese e disponibile
9. Secondo Lei, quali sono gli aspetti che caratterizzano positivamente i servizi di ANFFAS Trentino Onlus? ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________
10. Secondo Lei, quali sono gli aspetti dei servizi di ANFFAS Trentino Onlus che dovrebbero essere migliorati? ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________
LA CARTA DEI SERVIZI 139
allegati da staccare
modULo Per i sUggerimenTi Riferimenti personali
Cognome Nome Via
_________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
________________________________________________________________________
N. __________________ Città Tel. SERVIZIO O SEDE TERRITORIALE
_________________________________________________
_______________________________________
Altro
__________________________
_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________
SUGGERIMENTI DA PROPORRE
_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________
Data
________________________________________________________________
FIRMA DEL RICEVENTE ________________________________________________________________________ Il sottoscritto dichiara di prestare il proprio consenso all’utilizzo dei dati personali solo ed esclusivamente nell’ambito della procedura riferita alla presente segnalazione ai sensi del D.Lgs. 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
Firma
140 LA CARTA DEI SERVIZI
allegati da staccare
Uffici AmminisTrATivi
resPonsABiLe
TeLefono
Maria Grazia Cioffi Bassi
0461/407522 associazione@anffas.tn.it
Centralino Presidente
0461/407511 associazione@anffas.tn.it
Direttore Generale
Massimiliano Deflorian
0461/407522 direttore@anffas.tn.it
Direttore dei Servizi
Mauro Fedrizzi
0461/407511 m.fedrizzi@anffas.tn.it
Responsabile Relazioni Esterne
Bosetti Andrea
0461/407527 a.bosetti@anffas.tn.it
Assistente Sociale
Tiziana Menegatti
0461/407510 t.menegatti@anffas.tn.it
cse/cso/comUniTà ALLoggio resPonsABiLe
TeLefono
Arco
0464/519830 g.carrara@anffas.tn.it
Gianluca Carrara
Locca di Concei (solo CA)
Gianluca Carrara
0464/592055 g.carrara@anffas.tn.it
Tione
Gianluca Carrara
0464/592055 g.carrara@anffas.tn.it
Fiera di Primiero
Elena Depaoli
0439/64615
Cavalese
Gianni Rizzi
0462/235442 g.rizzi@anffas.tn.it
e.depaoli@anffas.tn.it
Borgo Valsugana
Marek Journy
0461/752322 m.journey@anffas.tn.it
Villa Agnedo (solo CA)
Marek Journy
0461/752322 ca.agnedo@anffas.tn.it
Pozza di Fassa
Gianni Rizzi
0462/763257 g.rizzi@anffas.tn.it
Campo Lomaso
Gianluca Carrara
0465/322188 g.carrara@anffas.tn.it
Trento
Federica Cavallotti Lisa Moscardi
0461/407509
f.cavallotti@anffas.tn.it/l. moscardi@anffas.tn.it e-mAiL
serivizi residenziALi
resPonsABiLe
TeLefono
Nuoca Casa Serena
Eleonora Giovannini
0461/237280 casaserena@anffas.tn.it 0461/407557 lameridiana@anffas.tn.it
Centro La Meridiana
Cristina Menegatti/Zucatti Oscar
servizi
resPonsABiLe
TeLefono
Progetto PER.LA.
Linda Pizzo
0461/407530 formazione@anffas.tn.it
IL PAESE DI OZ
Tiziana Carli
0461/923725 ilpaesedioz@anffas.tn.it
PROGETTO PONTE
Elisabetta Torzi
0461/923725 ilpaesedioz@anffas.tn.it
CRESCIAMO INSIEME
Francesca Dorigatti
0461/931818 cresciamoinsieme@anffas.tn.it
CASA SATELLITE
Gianluca Primon
0461/407504 g.primon@anffas.tn.it
SERVIZIO SCOLASTICO
Silvia De Carli
0461/407505 s.decarli@anffas.tn.it
SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE
Silvia De Carli
0461/407505 s.decarli@anffas.tn.it
SERVIZIO SANITARIO
Donata Moratelli/Rosanna Ruggera
0461/407519 associazione@anffas.tn.it
SERVIZIO SAI?
Antonio Parenti/Bruno Valorzi
0461/407534 sai@anffas.tn.it
LIBERAMENTE INSIEME
Gianluca Primon
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Per i recapiti di ciascun Centro e Comunità si rinvia al capitolo di riferimento
LA CARTA DEI SERVIZI 141
GRAFICA ED IMPAGINAZIONE: LiTodeLTA sAs 38050 SCURELLE (TN) tel_ 0461 763232 | fax_ 0461 763007 www.litodelta.com
Questa pubblicazione è realizzata con carta proveniente da foreste gestite a lungo termine e con alberi a crescita rapida, che contribuiscono a rallentare l’effetto serra. La produzione di cellulosa di Eucalyptus Globulus utilizzato per questa carta, richiede inoltre minore uso di prodotti chimici.