“Promettiamo di partecipare a questi giochi con lealtà, rispetto e serenità. Accettiamo di vincere o di perdere perché lo sport è un gioco, invece la vita è la partita più importante di ogni persona e come ogni persona nel mondo vogliamo arrivare fino in fondo”.
OGNI PERSONA HA UN DESTINO DA COMPIERE E NON IMPORTA QUANTO È LUMINOSO CIÒ CHE IMPORTA È CHE SIAMO QUI….TUTTI
Bonizzi Giuliano onia Bolner S Borgogno Alberto Campestrin Igor Durante Vittorio Deste Vittorio Fabbro Maria Pia Bertolotti Roberto Giordano Manuela Ce rg ol Pa ol o Dallatorre Paolo Cappelletti Roberta Bettega Laura La Runa Igor s Bertagnolli Benedetta Caresani Lori Carraro Alessand ra ola lberto Cattoni Federica Denti Pa estrin A p m a C Dalceggio Leandro Bortolotti Enrico Carraro Marco Chistè Claudio Bellotti Veruska Leoni Silvia Maccani Romina Casagranda Renzo Battocchi Manuela Dallapè Lara Gidaro Paolo Cazzaro Maurizio na rti Ma zzi na ldo Ca Damicog Jayson Cadel Luciano Camin Alfredo Lutteri Rosetta Chistè Matilde Faccenda Luca Lupi Simona Coppo Marco Debiasi Luca o run Gabrielli Gabriella na B o D’Errico Carmine r o Lo Sc Corona Denis C hiav o An Cadrobbi Matteo drea Costa LucaFranceschini Silvia Floriani Serena Curzel Lucio Depaul Marica Dalfovo Mirko Canepel Lino Foti Leonardo Marco Loss Alessandro Faccenda De Paolis Ida Debiasi Fabrizia Ferrari Diego skar Bergamo Luigi Pascalis Stefano De NegrDe i Piet Fresch O roDe Paulis Elio o Alessandrini Giorgio lessandr Failo Michele Depaul A Friz Nico la Maccani Roberta Amistani Katia Aleotti Giovanni Agostini M i Valerio Armellini Angelo anuela Angelan Assisi Simone nmario Arpini Gia Avena Giacomo Barberi Alberto Ballardini Guido Balbinot Mari io n e ug a Barbera E Ghezzi Alfeo io r Bassi Ma Gelmini Evelina B asso Enr ica Fidanza Martina Fedrizzi Marco na Bolognani Marile Fontanari Francesco Fois Mauro
Lenzini Davide
Santoro Manuela vide Gruden Da Tirelli Emanuele G u a r n ie o ri Walter Lazzerini Cristiano ancesc Gobber Fr Scarazzini Andrea anni Leonardi Christian Groff Lino Kritzinger Pamela Lacca Giov Lazzari Luciano enzo Lancelotti Maria Rosa L c in nna V a ll e r anzillo Gia lfer Maria Laso a M o in D m i d p r iero Leona Terreri Marianna Maesi Gianmario Zanot Diego Tavelli Fabrizio Manea Car lo Mantovani Graziano Tansella Nicola Manco Danilo Stonfer Flavio Mariotti Lorenza ra M imone a b r a B i s e arini Fran acchioni S M t t a March M cesca engalli Ma rio Merli Cinzia Matteotti Rosalia Melchiori Luigi lessandro Minatti Mario Miori Arianna Stefano Mazzalai A Montrone Morelli Giulio Moser Cinzia Nacca Deborah Pezzei Angelo P a Panciera Aldo n Ossemer Mauro z eri Antone Nervo Rob lla erto Palmisano Fabio Passerini Liliana go Piatti Mauro Pagano Die a P t e n d u e s r s z olli Franco Pedot Nerio Palermo A Z Zaralli NaďŹ e anghellini ris Sonia Zucchelli Nives Zanoni Lo Zordan Ric cardo Stamera Davide Spoldi Caterina Scartezzini Angelo
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ando Zanetti Michele Spagnolli Pao lo Soliman Antonio Zanol Arm Scartezzin Simoni Mo i Stefano nica Simoni Laura Silvestri R enato Santini Enrico Sgarbi Nicola Seppi Paola ni Monica Sangiovan Rovatti Enrico Sabatino Giancarlo Russo Fran cesco Rossaro Francesca Ste Romagna Emilio Romano A ngela o nico Katia n a t Riccadonna Ivo e a G io Pors Tecilla Vittorio oreno Ress Gino Ravagni M Povinelli Enzo P o li Luca Tomasell Pizzini Stefano i Gianni Platone Francesco Picciuti Mario Telch Carlo Tavernini Tomiello Luca Rudi Torricelli Luca Tomaselli Daniele Trentini Flavia Emilio Vanoletti Turri Ciro a Vetruccio Irene Villa Enrico iselli Elen Ventura P V io la Vinante Daniela Viviana
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Da Olimpia ad olimpianffas Andrea Bosetti e Paolo Bettega
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e olimpiadi furono un’ invenzione dell’antica civiltà greca e la loro nascita risale al 776 A.C. La storia, la derivazione ed il loro significato sono adeguatamente riscontrabili anche nei poemi dell’Iliade e dell’Odissea che mescolano avvenimenti, eroismi, forza ed abilità alle mitologie, alla venerazione, al culto del soprannaturale. L’uomo supera i propri ed altrui limiti, come avviene per l’abnegazione ed il coraggio di Ettore, dalle cui sorti dipenderà il principio della fine della Città di Troia; come avviene per l’astuzia e la destrezza di Ulisse, per le quali Troia capitolerà definitivamente, ma per le quali l’eroe sarà destinato a peregrinare ed a misurarsi a lungo con nuove insidie e nuove prove; così come accade per il mitico personaggio di Achille che incarna l’ambizione umana dell’immortalità, con l’umana realtà della morte, principale limite per il quale uomini ed eroi, popoli e civiltà assaporano l’illusione della vittoria e poi debbono abbandonarsi ed assoggettarsi al soprannaturale, alla volontà, che nell’antica Grecia, veniva dal disegno e dal destino costruiti dagli Dei. Onorare gli Dei e i defunti fu il principale motivo della nascita dei GIOCHI OLIMPICI dedicati a Zeus padre degli Dei, ma anche di altri giochi quali i Delfici, dedicati ad Apollo Dio del sole o gli Istmici dedicati a Poseidone Dio del mare. Nell’Iliade si narra che Achille, alla morte di Patroclo per mano dell’eroe troiano Ettore, fece indire competizioni sportive e solenni cerimonie a memoria e ad onore dell’amico perduto. Era infatti tradizione dell’antica Grecia che in occasione della morte di re, guerrieri, personaggi e uomini importanti venissero organizzati giochi, gare ed avvenimenti sportivi durante i quali anche le azioni di guerra erano sospese attraverso la cosiddetta “tregua sacra”. A questi giochi erano ammessi atleti provenienti dalle polis della Grecia e successivamente dalle province greche finché, all’epoca romana, giunsero atleti da ogni parte dell’impero. E’ certo che i giochi olimpici costituirono un avvenimento di ampia portata, capace di favorire vincoli ed occasioni di unione e di pace fra città e popoli altrimenti separati ed in lotta fra loro. Le alleanze infatti erano spesso determinate da cause o conseguenze belliche e l’avvento dei giochi olimpici rappresentò un fenomeno sociale che contribuì a spostare ed attirare l’interesse delle civiltà verso nuove forme di confronto e comparazione, che fossero anche diverse dalla logica della guerra e del potere, basate su valori più nobili, come quello sportivo, attraverso i quali l’uomo potesse comunque misurarsi con i propri simili e con i propri limiti. Fu così che i giochi si succedettero regolarmente sino al 200 A.C., dopodiché proseguirono in maniera meno rigorosa sino alla loro definitiva sospensione nel 393 d.c. A decretarne la fine fu un editto dell’imperatore romano Teodosio che, sotto l’influenza del Vescovo di Milano Ambrogio (S. Ambrogio), decise di sopprimerli principalmente perché rappre-
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sentavano riti pagani e quindi in contrasto con la religione Cattolica ormai largamente diffusa. Passano diversi secoli nei quali sembra svanire non solo il mito, ma anche il ricordo dei giochi olimpici fino al 1894, quando intervenne un diplomatico francese che ne volle tenacemente la rinascita. IL BARONE PIERRE DE COUBERTIN Decoubertin fu sostenitore e promotore di nuovi principi sportivi, che dessero valore alla componente fisica, ma anche alla crescita morale, che educassero alla disciplina, alla responsabilità, al sacrificio, che fossero uno strumento formativo per i giovani. Nello stesso tempo fu sostenitore di uno sport aperto, che uscisse dai nazionalismi per incontrarsi e misurarsi con regole e principi moderni. Così il 16 giugno 1894, ad un congresso internazionale svoltosi alla Sorbona di Parigi, il barone Pierre de Coubertin, pronunciò un discorso destinato a lasciare un segno nella storia. In quell’occasione lanciò l’idea di far rinascere i giochi olimpici a quindici secoli di distanza dalla loro soppressione. Le olimpiadi dovevano essere “un decisivo ed efficace elemento di educazione e di cultura” e potevano contribuire a creare “attraverso lo sport un mondo migliore”, in cui la pace dominasse incontrastata. Molti erano scettici, dubbiosi, qualcuno persino contrario a questo progetto, il clima internazionale non era certo dei migliori, viste le rivalità politiche fra alcuni paesi europei, ma l’entusiasmo del tenace Barone fu tale che nella seduta conclusiva di quel congresso, il 23 giugno 1894, la proposta venne approvata dai presenti e si decise che le olimpiadi dell’era moderna sarebbero state disputate ogni quattro anni, di volta in volta in una nazione diversa. Solo due anni più tardi la prima edizione venne inaugurata ad Atene: le discipline presenti erano solo dodici e gli atleti meno di trecento, in rappresentanza di tredici nazioni, numeri piuttosto esigui se confrontati con quelli raggiunti nell’edizione appena conclusa del 2004 sempre ad Atene, ma l’importante era che il sogno di de Coubertin avesse trovato una concreta realizzazione. La storia dei giochi ha conosciuto poi momenti difficili, se consideriamo che le edizioni del 1916, del 1940 e del 1944 non si disputarono a causa delle due guerre mondiali, ma anche in tempi più recenti i principi a cui le olimpiadi si ispirano, ossia la lealtà e la sportività, sono stati messi a dura prova. E’ accaduto, ad esempio, nel 1972, a Monaco, quando ci fu la strage degli atleti israeliani presi in ostaggio da un gruppo di terroristi palestinesi, ma non fu felice neppure
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l’edizione di Mosca del 1980, per via del boicottaggio americano, forma di protesta che serviva per condannare l’intervento russo in Afghanistan, a cui aderirono una sessantina di paesi, che decisero di non prendere parte ai giochi. La stessa situazione si ripresentò invertita solo quattro anni più tardi, quando molti stati comunisti si rifiutarono di andare a disputare le olimpiadi a Los Angeles, adducendo come scusa la mancanza di adeguate misure di sicurezza per proteggere gli atleti. Eravamo ancora in un clima di guerra fredda, caratterizzato da reciproca diffidenza tra le due superpotenze ed anche il mondo dello sport è stato pesantemente danneggiato dalla tensione che si respirava a livello internazionale. Questa situazione di ostilità è stata superata a partire dall’edizione di Seul del 1988 e da allora il numero dei paesi e degli atleti partecipanti è costantemente cresciuto, segno che lo spirito olimpico, nonostante tutto, è riuscito a sopravvivere. Certo, oggi, specialmente nelle discipline maggiori, gli ideali di de Coubertin sono passati in secondo piano, per il prevalere di interessi economici che danneggiano il mondo dello sport. Se una volta si diceva che l’importante era partecipare, oggi per molti conta solo vincere, a tutti i costi, compreso il ricorso al doping. Per fortuna, ci sono ancora molti atleti autentici, che con le loro imprese, con il loro sacrificio, le loro fatiche, il loro sudore riescono ancora a farci sognare ed emozionare. Al di là di tutto ciò che le Olimpiadi possono rappresentare oggi, quel che è certo è che sono un’occasione che va oltre il “record ed il primato”. Basti pensare al fatto che nelle varie specialità ci sono atleti che ottengono risultati ampiamente diversi e molti di questi atleti sono consci che la loro avventura olimpica finirà subito, che avranno una sola opportunità nel panorama delle selezioni, delle batterie, delle qualificazioni, che la loro prestazione non avrà spazio televisivo, che il loro nome non sarà elogiato in alcuna storia olimpica, che non riceveranno allori. Eppure ci sono e accolgono con impegno e sacrificio la sfida olimpica, pronti a confrontarsi, a misurarsi, a guadagnare un “centesimo o un centimetro in più”. Tutto ciò valorizza ancor più il fatto che gli atleti di un’Olimpiade affrontano una competizione sportiva, ma, allo stesso tempo, ricca di significati, contenuti e valori umani, sociali e culturali che vanno al di là del risultato e della prestazione agonistica. E’ possibile, attraverso lo sport, come momento di incontro fra popoli, razze, civiltà e tradizioni diverse, riuscire a costruire un mondo migliore, basato sul rispetto di chi ci sta vicino, sull’amicizia, sulla voglia di stare insieme, condividendo le stesse regole e gli stessi valori e rispettando le diverse abilità di ogni persona. Un mondo migliore si costruisce anche dando spazio a tante voci ed espressioni e avendo presente che anche lo sport è opportunità di
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tutti, se proposto nel rispetto delle potenzialità e delle diverse abilità di ogni persona. Proprio questo è stato il messaggio di OLIMPIANFFAS, l’evento sportivo e socio culturale che, nel 2004, ha portato a Trento atleti diversamente abili, coinvolgendoli ed impegnandoli attraverso lo sport e consentendo loro di assaporare l’emozione, lo spirito ed il fascino che caratterizzano un’olimpiade. Ci si è ispirati a quanto era possibile cogliere dall’evento olimpico, che ogni 4 anni catalizza l’attenzione del mondo, in modo che gli atleti avvertissero un “clima olimpico “ e vivessero in un “villaggio olimpico”, quale è diventato Trento, grazie al sostegno, alla professionalità ed alla sensibilità determinanti della Comunità Trentina. I partecipanti, al di là delle loro abilità, si sono sentiti atleti veri, pronti a giocarsi una sfida non solo sportiva, ma anche ricca di valori umani e sociali da difendere, pronti in primis ad essere alfieri e sostenitori del rispetto e della considerazione che una società civile e moderna deve anche a loro, come persone e come cittadini. Sono stati proprio loro a guadagnarsi la stima di tutti, dall’accompagnatore allo spettatore, all’organizzatore, hanno saputo trasformare le indecisioni in certezze, offrire un sorriso ed un abbraccio, hanno voluto partecipare e hanno desiderato vincere, hanno saputo perdere ma hanno esaltato ed applaudito il compagno o la compagna vincitori. Se la competizione sportiva di OLIMPIANFFAS non ha paragoni con quanto viene espresso negli eventi olimpici, la lealtà sportiva ed il rispetto dei valori espressi nelle gare di OLIMPIANFFAS ha ampiamente risposto ai canoni di Decoubertin ed ogni atleta ha gareggiato “a testa alta”, ponendosi al di là di qualunque giudizio, accettando la competizione con impegno, ma vivendola come un gioco, “perché (recita il giuramento degli atleti di OLIMPIANFFAS ) lo sport è un gioco, mentre la vita è la partita più importante di ogni persona e come ogni persona nel mondo vogliamo arrivare fino in fondo”. Nel 776 a.c., nei pressi della piana di Olimpia, un atleta di nome Coroibo vinceva la prima gara della storia di tutte le manifestazioni che possono ricondursi ad un olimpiade, correndo la distanza di uno “stadio”, pari a m 192,27. Il 22 maggio 2004 presso lo Stadio Briamasco di Trento, Alessandra Carraro del Laboratorio Sociale di Trento e Giovanni Lacca dell’Associazione Estuario, vincevano le prime due finali di OLIMPIANFFAS nella specialità del lancio del vortex. Chissà cosa si potrà scrivere fra 2781 anni!! Non possiamo che lasciare ai posteri questo compito, augurando loro un mondo fatto di rispetto e di opportunità per tutti.
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Campioni nello sport… ed anche nella vita… Maria Grazia Cioffi Bassi,Presidente ANFFAS Trentino Onlus
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bbiamo ancora nel cuore l’intensità di quelle giornate, trascorse velocemente, quasi troppo in fretta, fra la gioia dei nostri giovani ed adulti con disabilità che per una volta, almeno, sono stati protagonisti, nello sport come nella vita. Il loro sorriso ci ha accompagnato nelle varie manifestazioni, simbolo del desiderio di ritrovarsi assieme, della loro gioia di vivere, di entusiasmo, di serenità. Abbiamo scoperto in loro dei veri e propri atleti, che ce l’hanno messa tutta, per far ben figurare la propria squadra, che hanno partecipato con vero spirito sportivo e, perché no, di competizione. Con loro gli educatori ed i vari responsabili delle ANFFAS d’Italia e delle altre Associazioni e Cooperative, angeli custodi, fratelli maggiori, preziosi compagni di viaggio. La strada percorsa assieme in quei giorni resterà nella nostra memoria, come un momento particolarmente felice. Ed è doveroso un grazie grande a tutti gli educatori, per il loro servizio e per lo spirito con cui lo portano avanti. Ma un ringraziamento deve andare anche a tutto il mondo associativo e cooperativistico, a tutti quelli che si sono dati e si danno da fare perché la disabilità non sia più una barriera. Abbiamo avuto a fianco il mondo dello sport, concentrato ed attento, che ci ha dato una testimonianza di spirito di squadra, dell’uno per tutti e tutti per uno, come vorremmo che fosse nella nostra società nei confronti di questi ragazzi diversamente abili. Grazie a tutti gli sportivi, da Lorenzo Bernardi alla squadra del Chievo Verona, a tutti gli atleti trentini. E poi le Forze Armate, con le loro divise e la loro precisione, disponibili a mettersi al nostro fianco, con un sostegno che non è stato solo logistico ma ha parlato al cuore. Come dimenticare gli Alpini, i Nuvola, nel DNA di questa terra, insostituibili amici in tante nostre iniziative? Un grazie grande per la loro presenza ed il loro spirito di servizio. Grazie anche ai Bersaglieri, con la loro fanfara, che ci ha allietato con uno splendido concerto. Grazie ai ragazzi delle scuole Bronzetti per il loro ballo alla cerimonia di apertura. Un grazie particolare al nostro Arcivescovo, mons. Luigi Bressan, che ci segue con affetto di padre e premurosa sollecitudine, testimone di una Chiesa che sa scegliere la parte del più debole. Il mondo della musica ci ha accompagnato in tutte le giornate, con un’armonia di suoni e di note, da voci e da strumenti diversi, ma tutti accordati fra di loro. Dobbiamo saper essere anche noi nello stesso spartito, per un mondo dalle mille sfaccettature ma unito sulle cose che contano. Un grazie a tutti i corpi musicali e le orchestre, quelli conosciuti e quelli che si sono avvicinati a noi per la prima volta. Vogliamo menzionare i Minipolifonici, il Coro delle Piccole Colonne, il complesso Cantare Suonando, i Cantautori e complessi trentini, il Corpo Musicale Città di Trento. Non dimentichiamo il teatro, che ci ha dato un importante messaggio di eguaglianza e solidarietà e l’arte, mezzo di espressione del pensiero ben al di là delle barriere degli occhi. Un grazie
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speciale a chi ha fatto un lungo viaggio per partecipare alle Olimpianffas, l’ANFFAS di Napoli, la più lontana, e poi quella di Roma, di Cisterna di Latina, di Livorno, di Imperia, di Crema, di Alberga, di Trieste, di Varese, di Modena e di Schio. Alla fine di quelle intense giornate, ci siamo sentiti più ricchi, finalmente la gente, la società, i giornali e le televisioni hanno parlato, di noi, dei nostri ragazzi “speciali” nel modo giusto e senza retorica o pietismi, ma con consapevolezza e competenza. La speranza che coltiviamo è quella che ognuno si senta ancora più impegnato, per una società dove la difficoltà di uno diventi preoccupazione per tutti. Colgo l’occasione per ringraziare i rappresentanti della società civile, dal Sindaco di Trento, Alberto Pacher, all’Assessore comunale allo sport, Renato Pegoretti, al Presidente del Consiglio regionale, Mario Magnani, al Presidente della Regione, che ci ha messo a disposizione il suo centro stampa, che ha realizzato tutti i manifesti, le locandine, i badge, al Presidente della Provincia autonoma, Lorenzo Dellai, all’Assessore provinciale ai trasporti, Silvano Grisenti, all’Assessore provinciale allo sport e pari opportunità, Oliva Berasi, all’Assessore provinciale alle politiche sociali, Marta Dalmaso, a tutti gli Assessori provinciali ed ai Parlamentari trentini che ci hanno dedicato la loro attenzione, al Presidente del Consiglio provinciale, Giacomo Bezzi, a tutti i dirigenti sportivi del CONI, che hanno collaborato all’organizzazione in maniera importante. Un grazie a Maurizio Chillon, l’anima degli Amici dello Sport, compagno insostituibile per tantissimi nostri ragazzi. Ma un grazie davvero speciale deve essere rivolto al Comitato Olimpico Organizzatore, con il Coordinatore Andrea Bosetti, che ha scritto il testo dell’inno delle Olimpianffas “BLU”, Paolo Bettega, gli insegnanti di attività motorie Marco Pellegrini ed Enrica Tomio e tutte le ragazze della Direzione Generale dell’ANFFAS TRENTINO ONLUS, che hanno svolto un lavoro impeccabile, un’organizzazione “alla trentina”, una precisione di stampo tedesco. Per giorni e giorni, senza sosta, fino alle ore tarde della notte, hanno lavorato perché tutti potessimo divertirci e stare bene in questa manifestazione. E che dire di Italo Levighi, stupendo presentatore di tanti momenti in queste Olimpianffas, e di Fabio Lucchi, che ci ha onorato con la sua bravura? Un grazie grandissimo a loro. Era un sogno nato in una sera di primavera, si è trasformato in realtà: le OLIMPIANFFAS devono divenire un appuntamento importante nel quale lo sport incontra la diversa abilità, ed il mondo si ferma un attimo, a scoprire che esistono anche questi ragazzi, che esistiamo anche noi, perché, come dice la canzone di queste Olimpianffas, non importa essere primi nella vita oppure no, ciò che importa è che oggi siamo qui. Grazie ancora a tutti ed arrivederci alla prossima!
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Uno straordinario connubio tra sport e solidarietà IVA BERASI, Assessore all’emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità P.A.T.
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n occasione di questa nuova edizione di Olimpianffas, che conferma ancora una volta la bontà dell’impegno dell’associazione, ma anche il crescente entusiasmo degli atleti che animano la competizione, non si può non constatare come – rispetto agli esordi “eroici” dello sport per disabili – siano stati fatti molti passi in avanti. Sarà bene ricordare che il connubio sport-disabilità risale agli anni quaranta; le prime attività pionieristiche vennero avviate non nel nostro paese - all’epoca non certo all’avanguardia – ma in Inghilterra. All’epoca l’enfasi era posta soprattutto sull’idea di riabilitazione: si pensava cioè di ricorrere alla pratica sportiva per migliorare le condizioni di vita di persone alle prese con problemi specifici, come lesioni al midollo spinale, patologie respiratorie, piaghe da decubito e così via. Ben presto ci si accorse che il miglioramento dei pazienti era, oltre che psicologico, anche e soprattutto fisico; con un incremento delle capacità muscolari, di gestione della carrozzina e così via; un miglioramento che con i metodi tradizionali difficilmente si riusciva ad ottenere. Non solo: le prime competizioni sprigionarono una passione per lo sport, e finanche una carica agonistica, straordinarie, tanto da portare in breve tempo i disabili in seno alle stesse competizioni olimpiche, a partire dalle Olimpiadi di Roma del 1960. Oggi il “matrimonio” sport-handicap si può dire consolidato. Manifestazioni come Olimpianffas vedono la partecipazione di un numero sempre crescente di atleti, e ancor più di appassionati. Le manifestazioni sportive sono diventate anche un veicolo di sensibilizzazione dei problemi più generali che i disabili incontrano nel corso della loro vita. Infine, attraverso la pratica sportiva, si è notevolmente affinato lo stesso approccio terapeutico a molte disabilità. Allo sport, e alle associazioni che lo hanno sostenuto – spesso in maniera del tutto volontaria, e vincendo anche resistenze di carattere culturale – dobbiamo quindi dire un sincero “grazie”. Da ognuna delle diverse pratiche sportive è venuto infatti un contributo non piccolo al cambiamento generale di approccio ai problemi dell’handicap a cui abbiamo assistito negli ultimi cinquant’anni: da un approccio basato essenzialmente sull’assistenza infermieristica ad una riconsiderazione dei bisogni e delle potenzialità dei disabili che va nella direzione di produrre sempre più indipendenza, più autosufficienza, più protagonismo.
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Al tempo stesso lo sport ha aperto la strada alla ricerca sui diversi ausili all’handicap, sui materiali, sulle forme: l’articolo in cui Ludwig Guttmann, uno dei precursori dello sport per disabili, descriveva nel 1952 come fosse difficile giocare a basket con le carrozzine di allora, così pesanti e difficili da manovrare, è stata una “spinta” determinante per arrivare agli strumenti odierni, molto più “users friendly”, per dirla con un’espressione anglosassone. E da allora, fortunatamente, l’evoluzione non si è più fermata. Come saranno le Olimpianffas fra dieci, venti, cinquant’anni? Ovviamente non lo sappiamo, ma saranno senz’altro diverse dalle odierne. Esse rifletteranno i passi avanti che verranno fatti via via nel campo della medicina e della riabilitazione. Ma, ci auguriamo, esse rifletteranno in primo luogo una ancora più vasta sensibilizzazione della gente nei confronti dei problemi dell’handicap, e soprattutto, una ancora più compiuta integrazione dei disabili nella società.
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Una straordinaria festa di sport Enrico Pancheri, Presidente Cooperativa Laboratorio Sociale
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limpianffas è stata una straordinaria festa di sport che ha riempito di gioia e commozione tutte le persone che ne sono state coinvolte. Un esempio di splendido impegno agonistico e di genuino spirito sportivo, dove il rispetto reciproco e l’amicizia hanno sempre avuto il sopravvento su tutto. Olimpianffas è stata una manifestazione bellissima che è riuscita a coinvolgere non solo “ragazzi” disabili intellettivi e relazionali di tutta Italia con i loro familiari, ma tutta la comunità provinciale e la cittadinanza trentina, nelle sue varie espressioni istituzionali, politiche, economiche e civili. Olimpianffas è stata soprattutto un’esperienza indimenticabile per tutti i nostri “ragazzi” che, per cinque giorni, sono stati protagonisti meravigliosi agli occhi di tutti. Desidero perciò ringraziare di cuore tutte le istituzioni e tutte le persone che in vario modo hanno collaborato e contribuito alla perfetta riuscita di questa manifestazione, e auspico che, per l’eccezionale successo che ha avuto, venga riproposta quanto prima. In questo ringraziamento voglio accomunare in particolare tutto il personale dell’Anffas Trentino - Onlus e del Laboratorio Sociale per lo spirito di squadra e per il cuore che hanno messo in campo per poter ottenere gli straordinari risultati raggiunti.
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Ogni persona è una risorsa Giacomo Bezzi, Presidente del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento
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ivolgo volentieri il mio saluto all’Anffas del Trentino e in particolare alla presidente Cioffi Bassi, che ha voluto rievocare in questo volume i primi giochi olimpici per diversamente abili promossi dall’associazione nel capoluogo provinciale con l’intensa partecipazione di ragazzi provenienti da diverse valli della nostra provincia e da varie regioni d’Italia. E’ infatti giusto non disperdere quell’esperienza raccogliendola in un libro arricchito dalle belle immagini di quella riuscita manifestazione. Con le Vostre Olimpiadi siete riusciti a unire il più genuino spirito di Decubertin al senso della festa aperta a tutti, alla quale hanno collaborato molte istituzioni e associazioni locali e in cui si è sentita coinvolta anche la gente trentina. Ma quel che più conta è che l’Anffas ha saputo mettere in evidenza con questa iniziativa il valore profondo e le risorse di ogni persona, qualunque sia la condizione in cui si trova. Sono così uscite esaltate le qualità umane, spesso formidabili e al di sopra della media, dei ragazzi seguiti dall’Anffas. Il confronto sportivo ha dato loro la straordinaria opportunità di esprimersi fino in fondo, non solo attraverso le gare ma negli incontri e nei rapporti vissuti fra loro, con i familiari, gli accompagnatori e con tante altre persone della città e della provincia che grazie alla vostra iniziativa sono entrate in contatto con questi ragazzi “diversamente abili”. Le Olimpiadi dell’Anffas hanno quindi favorito l’integrazione sociale, riscoprendo nello sport correttamente inteso un veicolo di eccezionale importanza per la crescita dei ragazzi. Sono queste le ragioni che hanno spinto il Consiglio provinciale a sostenere la manifestazione. Desidero ringraziarVi di cuore per l’opera multiforme portata avanti dall’Anffas anche attraverso i Centri seguiti dall’associazione in tutta la provincia, che rendono un insostituibile servizio a tutta la comunità trentina con l’assistenza prestata insieme alle famiglie a ciascuna di queste persone, per permettere loro di non essere mai sole e di sentirsi utili e preziose agli occhi degli altri e nella società civile. Questo vostro impegno si inserisce nella migliore tradizione solidale della gente trentina e traduce concretamente, alimentandoli, il senso solidale della nostra autonomia. Nel riconfermare quindi l’attenzione alla Vostra associazione e alle Vostre attività da parte dell’istituzione che rappresento, Vi auguro che questo Vostro volume e le prossime edizioni dell’Olimpianffas avvicinino sempre più questi ragazzi alla comunità affinché noi possiamo sentirli davvero “nostri”. Grazie.
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Olimpianffas: un pieno di emozioni Silvano Grisenti Assessore alle opere pubbliche , protezione civile e autonomie locali P.A.T.
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’entusiasmo di un atleta mentre corre stremato al traguardo, l’incitamento degli amici e dei familiari al bordo della pista, l’orgoglio che traspare dal viso di chi sale sul podio per una piccola ma importante medaglia: sono queste le sensazioni ed i momenti fissati nella memoria di chi ha assistito ad una manifestazione importante difficilmente dimenticabile e che io ho ancora negli occhi. L’Olimpianffas ha fatto fare il pieno di queste emozioni ed è questo, sicuramente, il risultato più bello che gli organizzatori possono vantare. Ma ancor più importante è stato sicuramente creare queste emozioni negli atleti - concorrenti che per un giorno si sono sentiti protagonisti: vincitori o vinti non ha importanza; come sempre l’importante era partecipare alla grande festa organizzata dall’ANFFAS. Alla festa c’era anche la Provincia, con i suoi operatori della Protezione Civile, con le sue strutture messe a disposizione dell’ANFFAS. Li voglio ringraziare per la disponibilità e l’impegno dimostrato e per aver contribuito al successo di questa manifestazione che, sono sicuro, tornerà e la Provincia Autonoma di Trento ci sarà ancora a fianco dei responsabili dell’ANFFAS, degli atleti, dei familiari ai quali, tramite questa pubblicazione, porto il mio più sincero saluto.
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Sentirsi ed essere inclusi Marta Dalmaso Assessore alle politiche sociali P.A.T
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uanti secoli sono passati? Sembra un’altra vita. Eppure… non sono tanti anni che nella società civile non c’era posto per i “diversi”. E i “diversi” erano anche le persone con disabilità. Una vita ai margini: nella scuola, nella società, nella cultura e ancora di più nello sport. Oggi invece siamo qui a celebrare la diversità, proprio attraverso lo sport, la libertà di muoversi, la ricchezza del confrontarsi, la voglia della partecipazione, la volontà di sentirsi ed essere inclusi. L’accresciuto interesse per queste nuove possibilità e potenzialità sono testimoniate dal fermento nel mondo associazionistico per le iniziative di questo genere, e sono certa che anche la presente iniziativa sarà da volano per altre similari. Sono pertanto lieta di avere questa occasione per fare un pubblico e sentito ringraziamento a tutti gli operatori dell’A.N.F.F.A.S. per aver reso possibile questa gioia partecipata che ci accomuna tutti e non ci separa più.
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Caparbi protagonisti del proprio destino: coscienti e orgogliosi delle proprie possibilita’ e dei propri limiti Tiziano Salvaterra, Assessore all’istruzione e alle politiche giovanili P.A.T.
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ella scuola trentina l’integrazione degli alunni diversamente abili è ormai una realtà diffusa su tutto il territorio provinciale. Esperienze significative si registrano da anni nelle classi di tutti gli ordini di scuola. Ma, come la diversità ci ha sempre insegnato, dobbiamo considerare i risultati acquisiti come punto di partenza per altri traguardi verso un’integrazione vera e completa dentro e fuori le mura scolastiche. In questa direzione ci sentiamo impegnati anche come responsabili provinciali dell’istruzione e delle politiche giovanili. Il percorso per l’integrazione nella scuola dei diversamente abili ha dovuto abbattere a sua volta resistenti barriere nell’arco degli ultimi anni ed altre deve ancora abbatterne. La loro presenza ha costretto tutta la scuola a ripensarsi, acquisendo lentamente la consapevolezza che la diversità è una risorsa per tutti. Ma in questo cammino verso l’integrazione, la scuola ha trovato e continua ad avere due alleati preziosi: lo sport e le famiglie con quelle associazioni che proprio sull’integrazione dei portatori di handicap giocano la loro scommessa di vita. Le attività sportive, l’educazione motoria, i percorsi mirati alla riappropriazione del proprio corpo hanno da sempre agevolato la riuscita delle varie proposte avanzate dalla scuola. Così come l’apporto delle famiglie e delle associazioni legate al mondo della diversità hanno reso possibili risultati lusinghieri per tutti i ragazzi presenti a scuola. E tra le associazioni, l’Anffas e la sezione trentina in particolare, è sempre stata un riferimento prezioso per tutto il sistema scolastico e formativo della nostra provincia. L’aver ospitato proprio a Trento le manifestazioni legate ad “Olimpianffas 2004” ha costituito una nuova occasione di attenzione e di collaborazione diretta del mondo della scuola con la realtà nazionale dei ragazzi diversamente abili. Alcune scuole hanno partecipato con attività artistiche e creative alle varie fasi delle gare, altre hanno avuto contatti a vario titolo. In simili iniziative ritroviamo la sintesi di molti valori, che sono alla base dell’azione educativa e formativa della scuola e che sono esplicitamente richiamati nel progetto di riforma dell’istruzione e della formazione in Trentino: l’accoglienza, la cooperazione e la solidarietà, la consapevole partecipazione dei giovani nel costruirsi il proprio progetto di vita. Ma anche la caparbia volontà di essere protagonisti del loro destino, coscienti ed orgogliosi delle proprie possibilità e dei propri talenti, così come dei propri limiti; che solo in un contesto corale e solidale si possono trasformare quasi miracolosamente in risorse di crescita per noi e per gli altri. Proprio come succede, com’è successo e come succederà ancora simbolicamente nelle “Olimpianffas”.
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Un’esperienza gioiosa e coinvolgente Mons.Luigi Bressan Arcivescovo di Trento
È
stata per me una gioia poter partecipare alla cerimonia di chiusura delle “Olimpianffas”, svoltasi a Trento il 25 maggio 2004, cha ha visto la presenza degli atleti impegnati nelle gare con i loro familiari, numerose autorità, operatori dell’ANFFAS, atleti di varie discipline, oltre ai molti cittadini interessati a un evento che ha coinvolto per diversi giorni la città. Sui volti degli atleti che si sono alternati sul podio per ricevere il giusto riconoscimento dell’impegno dimostrato negli allenamenti e nelle competizioni, ho notato con piacere espressioni di commozione, di gioia, di soddisfazione. L’iniziativa si è rivelata dunque vincente non solo per gli atleti premiati, ma per l’intera “famiglia” dell’ANFFAS, che ha dimostrato ancora una volta quanto prezioso e apprezzato sia il suo lavoro, portato avanti a beneficio di tante famiglie. “Olimpianffas” ha avuto il pregio di offrire all’opinione pubblica una presentazione efficace dell’attività svolta dai diversi Centri, permettendo inoltre agli utenti di vivere un’esperienza che si è rivelata gioiosa, coinvolgente e indubbiamente molto utile per sentirsi parte della medesima comunità cittadina. Agli organizzatori, agli operatori e ai volontari giunga il mio sincero apprezzamento per tale iniziativa, mentre auspico che essa possa ripetersi anche in altre Regioni, invocando su tutti le benedizioni del Signore.
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Così si costruisce il futuro Ivo Tarolli, Senatore della Repubblica Italiana
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l senatore trentino Ivo Tarolli, Vice Presidente Udc Senato, più volte, è intervenuto sollecitando una profonda riforma dello Stato Sociale del nostro Paese. Il Senatore ha pure predisposto una articolata pubblicazione che è stata apprezzata e approfondita in tante città del nostro Paese con incontri e dibattiti. In esso, fra l’altro, vi si legge: “Il modello di Stato Sociale che si è affermato nel nostro Paese tende a soddisfare i bisogni individuali mediante l’intermediazione delle strutture pubbliche. Ora noi proponiamo un nuovo modello che sappia assumere come proprio punto di riferimento e come idea guida, da una parte la famiglia e dall’altra la municipalità. Vogliamo costruire un nuovo modello che fondi le proprie motivazioni su valori forti quali quello della persona inserita nella comunità naturale qual è appunto la famiglia, e quello della sussidarietà che recupera ed responsabilizza il ruolo dell’ente locale. Puntando su questi soggetti e su questi valori, diamo una decisa indicazione nei confronti di una politica decentrata, di una logica sussidiaria, di una organizzazione federalista, le uniche in grado di esprimere compiutamente il valore della responsabilità della persona e dell’autonomia dei momenti decisionali. Si propone quindi una rivoluzione culturale che non individua più nel solo Stato, nei suoi livelli centrali e in generale negli Enti Pubblici i soggetti gestori ma che ad essi riserva il ruolo di coordinamento e di indirizzo generale. Una rivoluzione, che comporta un cambiamento nel modo di pensare e di accostarsi a questa problematica. Infatti il cittadino e la persona diventano più protagonisti, più responsabilizzati, più incentivati a ricercare le soluzioni e ad inventare le vie d’uscita. Il nostro futuro non sta solo nell’individuare i doveri delle Istituzioni ma sta soprattutto nelle nostre mani, e nella nostra capacità di trovare vie di uscita alle difficoltà che incontriamo”. Le prime OLIMPIANFFAS, riservate a ragazzi con difficoltà intellettive e relazionali e organizzate in modo magistrale a Trento nel corso del 2004, rappresentano da questo punto di vista la traduzione operativa, la testimonianza di come questa importazione costituisca la nuova frontiera del fare Stato Sociale. L’Anffas Nazionale e l’Anffas Trentino non hanno aspettato che il Governo o che la Provincia Autonoma predisponessero le Olimpiadi. Semplicemente, le hanno organizzate. Complimenti davvero! E’ così che si costruisce il futuro.
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Tutti siamo chiamati a sensibilizzare Luis Durnwalder, Presidente Regione Autonoma T.A.A.
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olto spesso la vita delle persone disabili è condizionata da una serie di barriere fisiche e sociali che non consentono loro di vivere con pienezza i propri diritti: viaggiare, studiare, lavorare e fare sport. Su questa tematica siamo tutti chiamati ad un impegno che possa sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di combattere la discriminazione delle persone con handicap e incoraggiare la riflessione e la discussione sulle misure necessarie a promuovere pari opportunità. Non sono i disabili il “problema”, ma l’incapacità della società di garantire loro pari condizioni di vita. In questa direzione va la preziosa attività dell’ANFFAS, che opera con impegno e passione per sostenere le famiglie dei disabili intellettivi e relazionali e che, fra le varie iniziative, ha proposto queste olimpiadi per ragazzi “diversamente abili” provenienti da tutta Italia. Una manifestazione importante che viene ora raccontata in questa pubblicazione. Ringrazio, quindi, l’ANFFAS Trentino Onlus per aver organizzato questa iniziativa e saluto tutti i ragazzi che vi hanno partecipato.
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Saper camminare insieme Mario Magnani, Presidente del Consiglio della Regione Autonoma T.A.A.
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’ stato per me un grande piacere aver partecipato alla manifestazione sportiva organizzata dall’Anffas; una manifestazione che ha visto la partecipazione di numerosi atleti protagonisti di uno spirito sportivo sicuramente diverso da quello che normalmente noi tutti siamo portati a pensare, ma che ha in sé un forte messaggio di integrazione sociale fra persone “diversamente abili”. Il grande successo dell’iniziativa ci fa ben sperare in questo mondo di persone generose che riescono in vario modo a comunicare, a stare insieme, a divertirsi andando oltre una universale capacità legata solo a primeggiare. Sicuramente anche la voglia di vincere ha un valore forte ma solo se questa davvero aiuta la persona a maturare, ad avere consapevolezza delle proprie capacità, della propria forza ma anche del proprio limite. Ritengo che prendere consapevolezza del nostro limite sia un grande aiuto verso un’umanità più generosa e più disponibile a rispettare il limite dell’altro che ci sta vicino, in un cammino che si può e si deve fare insieme. Il valore di queste manifestazioni, come Olimpianffas, sia dunque questo: aiutare tutti a guardarsi con occhi diversi e a camminare uniti, ognuno con il suo passo, verso un importante obiettivo comune.
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Un orgoglio per la città Alberto Pacher, Sindaco di Trento
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o sport può fare tanto. Per tutti. Ne abbiamo avuto dimostrazione nel mese di maggio 2004, in occasione di Olimpianffas, evento ludico-sportivo e socio-culturale di cui sono stati protagonisti 250 atleti provenienti dalle Anffas di altre regioni d’Italia e da realtà associative trentine quotidianamente impegnate in un’opera di valorizzazione e integrazione delle persone “diversamente abili”. Questo e molto altro ci hanno insegnato i cinque giorni che abbiamo trascorso insieme in occasione dell’”Anno europeo dell’educazione attraverso lo sport”. Olimpianffas, le prime “Olimpiadi” per disabili intellettivi e relazionali, si sono tenute a Trento da venerdì 21 a martedì 25 maggio scorsi. Per la città è stato motivo d’orgoglio aver ospitato un happening così fortemente innovativo che può aprire la strada ad un nuovo modo di coinvolgere i “diversamente abili” di tutta Italia, i loro familiari e chi lavora con loro. Ma anche gli stessi trentini che, chiamati alla “prestazione sportiva” con la minimaratona ed a raccolta con le numerose iniziative culturali in piazza Fiera, hanno partecipato con voglia di stare insieme e confrontarsi.
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Il senso dello sport per tutti Renato Pegoretti, Assessore all’ istruzione , giovani e sport del Comune di Trento
“Guardo in faccia il mondo e sono qui, anche se non vinco sono qui, provo a dare tutto quel che ho ...” In queste parole tratte dal testo di “Blu”, la colonna sonora delle Olimpianffas, c’è il senso dello sport per tutti che come Amministrazione comunale vogliamo promuovere e sostenere. Ho ancora negli occhi e nel cuore l’immagine delle intense e gioiose giornate di sport, di amicizia e di solidarietà che hanno avuto la nostra città e i nostri impianti sportivi al centro di un grande evento che ha visto protagonisti tanti giovani ed adulti con disabilità, assieme a Trentino ANFFAS, al mondo dello sport e del volontariato e alle istituzioni trentine. Questa esperienza ha rafforzato la mia convinzione che vanno trasmessi ai nostri giovani i valori che hanno caratterizzato l’idea e la realizzazione delle Olimpianffas e cercherò di farlo come Assessore all’Istruzione, ai Giovani e allo Sport della città di Trento. In particolare il valore della partecipazione: per essere protagonisti nello sport come nella vita di ogni giorno (“guardo in faccia il mondo e sono qui”): il valore del confronto che dà la consapevolezza delle capacità, delle potenzialità e dei limiti (“anche se non vinco sono qui”), e la capacità di mettere in campo tutte le potenzialità fisiche, di intelligenza e di impegno che ciascuno di noi possiede (“pronto a dare tutto quel che ho”…..).
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Solidarietà e cultura Micaela Bertoldi
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e Olimpiadi hanno rappresentato nella storia, oltre che una occasione di esercizio di agilità fisica e di volontà di corretta competizione, anche una modalità di incontro e di conoscenza fra atleti provenienti da località diverse. Anche Olimpianffas ha svolto questo compito e si è posta come opportunità di relazioni, di socialità e di scambi culturali. La manifestazione ha permesso di realizzare eventi sportivi, basati sulle abilità motorie; ha permesso agli intervenuti di sperimentarsi di fronte ad una prova fisica, ma ha soprattutto dato visibilità alla volontà dell’Associazione promotrice di tessere fili che uniscono fra loro le persone. La città di Trento ha risposto con un’accoglienza significativa della manifestazione e degli ospiti che, provenendo da altre regioni, hanno così potuto conoscere monumenti, iniziative culturali, dintorni cittadini, apprezzandone la qualità del paesaggio. Le iniziative musicali, i momenti corali sono stati gradite occasioni per estendere a tutti il valore di queste particolari olimpiadi, per far sentire partecipi anche coloro che altrimenti sarebbero stati solo spettatori casuali. Ci pare bello pensare che Solidarietà e Cultura siano la chiave di volta che regge ed abbellisce il grande edificio della società in cui viviamo.
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Lo sport migliora la qualità della vita Alberto De Muro, Commissario del Governo di Trento
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rento ha ospitato, dal 21 al 25 maggio 2004, la manifestazione sportivo-culturale “OLIMPIANFFAS” a cui hanno partecipato circa 250 persone di varie età e delle quali un centinaio proveniente da diverse città italiane. Desidero far giungere un particolare pensiero a tutti gli atleti “diversamente abili” che vi hanno preso parte. Il 2004 è stato l’anno Europeo dedicato all’educazione attraverso lo sport e questo evento, il cui slogan è “giochi senza frontiere” si colloca pienamente tra quelle iniziative che vedono nello sport uno degli strumenti fondamentali per migliorare la qualità della vita. Esprimo quindi la più viva gratitudine agli amici dell’Anffas ed al suo Presidente, che da anni con passione e spirito di servizio, si propongono di contribuire ad una coscienza sociale che accetti la diversa abilità. Rivolgo altresì un vivo ringraziamento alle Forze dell’Ordine e all’Esercito che hanno voluto contribuire all’organizzazione della manifestazione dando maggiore risalto e significato alla stessa.
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Eliminare ogni discriminazione Lorenzo Dellai, Presidente della Provincia Autonoma di Trento
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ella storia della nostra civiltà lo sport è sempre stato un formidabile strumento di avvicinamento dei popoli e di annullamento delle diversità. Le olimpiadi ne sono il simbolo, perché hanno portato, uno vicino all’altro, atleti di nazionalità e culture differenti, grandi campioni, ma anche atleti che si misuravano con la pratica sportiva per il semplice gusto di partecipare. Ecco perché lo sport può rappresentare, anche per i ragazzi diversamente abili, una grandissima occasione di integrazione e di partecipazione alla vita della comunità. In Trentino molto è stato fatto in tal senso, ma tanto ancora c’è da fare affinché vengano rimossi gli ostacoli e le discriminazioni che impediscono a questi ragazzi di raggiungere la massima autonomia possibile e di essere pienamente integrati nella scuola, nel lavoro e nella società. In questa direzione deve andare l’impegno di tutti noi a sostegno anche del prezioso lavoro dell’ANFFAS e di iniziative come quella di queste particolari olimpiadi che hanno coinvolto circa 250 ragazzi con il loro entusiasmo e la loro voglia di misurarsi nella sfida sportiva. Le emozioni, la gioia, la tensione, le vittorie e le sconfitte vissute in quei giorni sono ora raccolte in questa pubblicazione che spero possa essere gradita dalle famiglie e dai ragazzi che parteciparono all’Olimpianffas.
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OLIMPIANFFAS Trento
Gare di Atletica - Stadio Briamasco - 22.05.2004
QUALIFICAZIONI 1° BATTERIA TEMPI Maccani Romina Mariotti Lorenza Zaralli Nafie Ventura Piselli Elena
La Rete Laboratorio Sociale Trento Anffas Cisterna Latina Anffas Roma
18,1 16,0 29,7 11,0
Anffas Albenga Prisma Anffas Trentino Occidentale Anffas Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Anffas Trentino Nord
22,5 12,3 15,0 24,5 14,3 14,4
Anffas Roma Anffas Albenga Anffas Trento Anffas Trentino Occidentale Anffas Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trentino Occidentale
13,9 20,3 15,2 19,8 15,2 17,4
Anffas Trento Anffas Varese Laboratorio Sociale Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Amici dello Sport
16,9 12,6 13,7 15,7 16,2
60 METRI FEMMINILE
ore 10.00
2° BATTERIA Basso Enrica Amistani Katia Panzeri Antonella Fabbro Maria Pia Lutteri Rosetta Moser Cinzia
3° BATTERIA Lupi Simona Simoni Monica Simoni Laura Battocchi Manuela Giordano Manuela Matteotti Rosalia
4° BATTERIA Stenico Katia Fidanza Martina Zanghellini Sonia Seppi Paola Marini Francesca
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1° BATTERIA Ballarini Guido Tavelli Fabrizio Pederzolli Franco Curzel Lucio Stonfer Flavio Caresani Loris
Piccola Opera Amici dello Sport Amici dello Sport Anffas Trento Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Occidentale
TEMPI 12,1 20,0 14,4 17,5 12,7 10,3
2° BATTERIA
ore 10.20
Camin Alfredo Lanzillo Giampiero Foti Leonardo Avena Giacomo Lasorella Vincenzo Fontanari Francesco
60 METRI MASCHILE
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OLIMPIANFFAS
Anffas Trento Anffas Cisterna Latina Anffas Albenga Anffas Roma Anffas Schio Piccola Opera
20,9 19,6 13,9 10,4 12,8 12,0
Cirs Anffas Napoli Amici dello Sport Anffas Trento Anffas Roma Anffas Schio
11,4 12,3 12,0 14,7 10,1 11,8
Anffas Schio Piccola Opera La Rete Cirs Anffas Napoli Amici dello Sport
10,9 12,4 12,4 10,8 14,3 12,8
Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Nord
12,8 10,9 14,3 12,4
3° BATTERIA Fedrizzi Marco Sabatino Giancarlo Poli Luca La Runa Igor Damicog Jayson Zordan Riccardo
4° BATTERIA Manea Carlo Depaul Alessandro Groff Lino Ferrari Diego D’Errico Carmine Campestrin Igor
5° BATTERIA Bassi Mario Borgogno Alberto Scartezzini Angelo Zanol Armando
Anffas Soliman Antonio Depascalis Stefano
Anffas Schio Anffas Roma
12,4 10,8
Anffas Trento Anffas Napoli Estuario Anffas Trentino Orientale Anffas Crema
15,6 12,0 9,0 20,1 11,0
Paese di Oz Laboratorio Sociale Trentino Orientale Amici dello Sport Associazione Famiglie Handicap
11,2 13,3 9,6 10,1
Anffas Trento Anffas Napoli Piccola Opera Anffas Schio Anffas Roma Anffas Cisterna Latina
22,7 12,5 9,7 11,9 11,6 11,9
Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Laboratorio Sociale Trentino Nord Paese di Oz Anffas Trento
9,0 12,2 12,2 15,3 11,7 14,7 12,2
Anffas Roma Anffas Schio Piccola Opera Amici dello Sport Anffas Trentino Orientale Anffas Trieste
10,1 10,4 9,5 10,4 11,9 13,0
6° BATTERIA Tecilla Vittorio Pagano Diego Loss Alessandro Corona Denis Tirelli Emanuele
7° BATTERIA Coppo Marco Casagranda Renzo Bassoli Davide Tansella Nicola
8° BATTERIA Mazzalai Alessandro Picciuti Mario Bortolotti Enrico Silvestri Renato Porsio Gaetano Mattacchioni Simone
9° BATTERIA Ossemer Mauro Nervo Roberto Amici dello Sport Ghezzi Alfeo Pezzei Angelo Costa Luca Alessandrini Giorgio
10° BATTERIA Santini Enrico Tomiello Luca Tomaselli Daniele Pizzini Stefano Gobber Francesco Lazzari Luciano
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ore 11.15-11.30
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100 METRI MASCHILE-FEMMINILE
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1° BATTERIA Bellotti Veruska Chistè Matilde Caldonazzi Martina Gelmini Evelina
Prisma La Rete Cirs Laboratorio Sociale Trentino Occidentale
TEMPI 25,4 25,4 21,7 23,7
2° BATTERIA Vinante Daniela Kritzinger Pamela
Laboratorio Sociale Trentino Nord Amici dello Sport
18,6 15,5
Anffas Roma Piccola Opera Laboratorio Sociale Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Nord Laboratorio Sociale Trentino Occidentale
17,5 19,1 25,3 23,5 14,7 21,2
Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trentino Nord Amici dello Sport Gruppo Sensibilizzazione Handicap Piccola Opera
15,7 15,7 16,7 14,9 17,8 19,7
1° BATTERIA Avena Giacomo Chistè Claudio Taufer Giuliano Lazzerini Cristiano Zanot Diego De Negri Pietro
2° BATTERIA Scartezzini Stefano Cazzaro Maurizio Pedot Nerio Ress Gino Panciera Aldo Spagnolli Paolo
Anffas
3째 BATTERIA Telch Carlo Platone Francesco De Pascalis Stefano Maesi Gianmario Failo Michele Dallatorre Paolo
Anffas Trento Anffas Napoli Anffas Roma Anffas Crema Laboratorio Sociale Trento Gruppo Sensibilizzazione Handicap
24,1 15,9 18,9 23,1 18,6 20,3
Anffas Varese Anffas Crema Laboratorio Sociale Trento Piccola Opera Anffas Trento
21,3 22,8 15,8 17,3 15,0
Anffas Roma Cirs Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Orientale Cirs
18,1 19,8 16,6 16,8 15,4
4째 BATTERIA Vanoletti Emilio Deste Vittorio Faccenda Marco Villa Enrico Canepel Lino
5째 BATTERIA Santini Enrico Leonardi Christian Friz Nicola Zanetti Michele Leonardi Dino
OLIMPIANFFAS
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ore 11.00
Anffas
400 METRI ALLA CORDA MASCHILE
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1째 BATTERIA Russo Francesco Santini Enrico De Paulis Elio Leonardi Christian Corona Bruno Scartezzini Stefano Pedot Nerio Barberi Alberto Panciera Aldo Leonardi Dino
Anffas Cisterna Latina Anffas Roma La Rete Cirs Laboratorio Sociale Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Nord Prisma Gruppo Sensibilizzazione Handicap Cirs
4,09.0 1,22.1 1,36.3 1,30.1 1,49.0 1,19.0 1,27.3 1,22.3 1,37.0 1,11.7
La Rete Cirs Amici dello Sport Anffas Trento Anffas Trentino Occidentale Laboratorio Sociale Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trentino Orientale Gruppo Sensibilizzazione Handicap
2,01.4 1,36.0 1,30.1 1,46.9 2,22.0 1,17.5 1,25.0 2,18.6
2째 BATTERIA Ravagni Moreno Ferrari Diego Bassoli Davide Morelli Giulio Sgarbi Nicola Cazzaro Maurizio Zanetti Michele Dallatorre Paolo
STAFFETTA 4X100 METRI MISTA
ore 12.00
Anffas
1° BATTERIA Pederzolli, Poli, Ress, Bassoli Coppo, Costa, Franceschini, Cappelletti Spagnoli, Tomaselli D., Tomaselli G., Bertolotti Romagna, Melchiori, Taufer, Corona Montone, Depaulis, Ravagni, Chistè
Amici dello Sport Paese di Oz Piccola Opera Laboratorio Sociale Trentino Orientale A La Rete
TEMPI 1,03.1 1,51.8 1,18.3 1,41.2 1,25.2
Anffas Roma A Anffas Trento Anffas Napoli Anffas Crema Anffas Varese
1,16.1 1,47.3 1,28.9 1,25.2 1,33.9
Anffas Roma B Anffas Trentino Occidentale Anffas Trentino Nord Cirs
1,27.9 2,07.8 2,00.3 1,17.4
Laboratorio Sociale Trentino Nord Laboratorio Sociale Trentino Orientale B Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Prisma
1,15.3 1,10.8 1,47.1 1,36.4
2° BATTERIA Avena, Santini, De Pascalis, Damicog Curzel, La Runa, Morelli, Alessandrini D’Errico, Pagano, Picciuti, Platone Bonizzi, Tirelli, Arpini, Denti Manghera, Tommasiello,Tonella, Vecchi
3° BATTERIA Lupi, Ventura Piselli, Porsio, Assisi Povinelli, Santoni, Platzer, Merli Morandini, Stoffie, Vanzo, Moser Leonardi C., Fedrizzi, Ferrari, Leonardi D.
4° BATTERIA Pezzei, Zanot, Pedot, Vinante Borgogno, Carraro, Cazzaro, Zanetti De Negri,Bolognani,Tavernini,Aleotti Armellini, Fresch, Zanoni, Bellotti
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Anffas
OLIMPIANFFAS
Anffas
OLIMPIANFFAS Trento
Gare di Atletica - Stadio Briamasco - 22.05.2004
FINALE 60 METRI FEMMINILE 1° 2° 3° 3°
Ventura Piselli Elena Fidanza Martina Zanghellini Sonia Lupi Simona
5° AMISTANI KATIA 6° LUTTERI ROSETTA
Anffas Roma Anffas Varese Laboratorio Sociale Trentino Orientale Anffas Roma
Prisma Laboratorio Sociale Trentino Occidentale
TEMPI FINALI 11,0 12,0 12,1 12,1
14,00 15,1
OLIMPIANFFAS
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Anffas
FINALE 60 METRI MASCHILE
OLIMPIANFFAS
1° Ossemer Mauro 1° Loss Alessandro 3° Tomaselli Daniele
Amici dello Sport Estuario Piccola Opera
4° 5° 6° 7°
Anffas Roma Amici dello Sport Associazione Famiglie Handicap Piccola Opera
Damicog Jayson Bassoli Davide Tansella Nicola Bortolotti Enrico
TEMPI FINALI 8,9 8,9 9,9
10,0 10,1 10,5 10,6
Anffas
FINALE 100 METRI FEMMINILE 1° Kritzinger Pamela 2° Vinante Daniela 3° Caldonazzi Martina
Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trentino Nord Cirs
4° Gelmini Evelina 5° Chistè Matilde 6° Bellotti Veruska
Laboratorio Sociale Trentino Occidentale La Rete Prisma
TEMPI FINALI 16,3 18,8 22,9
23,8 24,6 28,9
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Anffas
FINALE 100 METRI MASCHILE
OLIMPIANFFAS
1° Zanot Diego 2° Canepel Lino 3° Ress Gino
TEMPI FINALI Laboratorio Sociale Trentino Nord Anffas Trento Amici dello Sport
14,8 15,1 15,4
4° Leonardi Dino 5° Scartezzini Stefano 6° Cazzaro Maurizio
Cirs Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Orientale
15,5 16,0 16,8
Anffas
FINALE 400 METRI ALLA CORDA FEMMINILE 1째 Caldonazzi Martina 2째 Amistani Katia 3째 Trentini Flavia
Cirs Prisma Anffas Trentino Occidentale
4째 Bolognani Marilena
Laboratorio Sociale Trentino Occidentale
TEMPI FINALI 1,49.5 1,57.7 2,34.8
2,36.1
OLIMPIANFFAS
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FINALE 400 METRI ALLA CORDA MASCHILE
OLIMPIANFFAS
1° Leonardi Dino 2° Cazzaro Maurizio 3° Barberi Alberto
Cirs Laboratorio Sociale Trentino Orientale Prisma
4° Santini Enrico 5° Scartezzini Stefano 6° Zanetti Michele
Anffas Roma Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Orientale
TEMPI FINALI 1,14.5 1,18.7 1,21.8
1,23.8 1,27.7 1,30.4
Anffas
FINALE STAFFETTA 4 x 100 METRI MISTA 1° Pederzolli, Poli, Ress, Bassoli 2° Spagnolli, Tomaselli D., Tomaselli G, Bertolotti 3° Avena, Santini, De Pascalis, Damicog
4° Borgogno, Carraro, Cazzaro, Zanetti 5° Pezzei, Zanot, Pedot, Vinante 6° Leonardi C., Fedrizzi, Ferrari, Leonardi D.
Amici dello Sport Piccola Opera Anffas Roma A
TEMPI FINALI 1,04.7 1,12.4 1,12.6
Laboratorio Sociale Trentino Orientale B Laboratorio Sociale Trentino Nord Cirs
1,12.9 1,14.7 1,17.3
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FINALE LANCIO DEL VORTEX FEMMINILE 1° 2° 3°
4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14°
OLIMPIANFFAS
Carraro Alessandra Debiasi Fabrizia Gabrielli Gabriella
Seppi Paola Stenico Katia Marini Francesca Zaralli Nafie Leoni Silva Romano Angela Viola Viviana Rossaro Francesca Nacca Deborah Terreri Marianna Cattoni Federica
Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trento
Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Anffas Trento Amici dello Sport Anffas Cisterna Latina Prisma Anffas Cisterna Latina Paese di Oz Anffas Trentino Occidentale Paese di Oz Paese di Oz Paese di Oz
MISURA 11,01 9,73 9,63
9,32 9,16 8,55 7,91 7,62 6,72 6,16 5,16 4,11 2,97 2,52
Anffas
FINALE LANCIO DEL VORTEX MASCHILE 1° 2° 3°
4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15°
Lacca Giovanni Ossemer Mauro Arpini Gianmario
Carraro Marco Bonizzi Giuliano Alessandrini Giorgio Fresch Oskar Avena Giacomo Angelani Valerio Zanol Armando Pederzolli Franco Fontanari Francesco Stonfer Flavio Borgogno Alberto Pizzini Stefano
Estuario Amici dello Sport Anffas Crema
Laboratorio Sociale Trentino Orientale Anffas Crema Anffas Trento Prisma Anffas Roma Anffas Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trentino Nord Amici dello Sport Piccola Opera Laboratorio Sociale Trento Anffas Trentino Orientale Amici dello Sport
MISURA 33,77 29,95 26,75
22,31 20,76 20,68 20,25 19,90 18,52 17,80 17,60 17,41 16,62 16,35 15,81
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Anffas
16° 17° 18° 19° 20° 21° 22° 23° 24° 25° 26° 27° 28° 29° 30° 31° 32° 33° 34° 35° 36° 37° 38° 39° 40° 41°
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Cadrobbi Matteo De Pascalis Stefano Tansella Nicola Fedrizzi Marco La Runa Igor Groff Lino Mattacchioni Simone Mantovani Graziano Sabatino Giancarlo Foti Leonardo Melchiori Luigi Tecilla Vittorio D’Errico Carmine Poli Luca Gruden Davide errari Diego Lazzari Luciano Bassi Mario Russo Francesco Riccadonna Ivo Mazzalai Alessandro Fois Mauro Dalceggio Leandro Lanzillo Gianpiero Tavelli Fabrizio Minatti Mario
Paese di Oz Anffas Roma Associazione Famiglie Handicap Cirs Anffas Trento La Rete Anffas Cisterna Latina Laboratorio Sociale Trento Anffas Napoli Anffas Albenga Anffas Trentino Orientale Anffas Trento Anffas Napoli Amici dello Sport Anffas Trieste Cirs Anffas Trieste Amici dello Sport Anffas Cisterna Latina Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Anffas Trento Piccola Opera Uisp Anffas Cisterna Latina Amici dello Sport Anffas Trentino Occidentale
15,23 13,68 13,48 13,32 13,15 12,61 12,57 12,37 12,26 12,21 12,13 11,42 11,31 10,45 10,16 9,37 9,01 8,07 7,83 6,97 6,28 5,61 5,27 4,76 4,03 3,37
Anffas
FINALE SALTO IN LUNGO FEMMINILE 1° 2° 3°
4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12°
Kritzinger Pamela Caldonazzi Martina Cappelletti Roberta
Amici dello Sport Cirs Paese di Oz
Mariotti Lorenza Merli Cinzia Miori Arianna Gabrielli Gabriella Floriani Serena Trentini Flavia Spoldi Caterina Franceschini Silvia Maccani Romina
Laboratorio Sociale Trento Anffas Trentino Occidentale Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Laboratorio Sociale Trento Prisma Anffas Trentino Occidentale Anffas Crema Paese di Oz La Rete
MISURA MT 3,21 2,23 1,68
1,65 1,56 1,55 1,52 1,39 1,21 1,20 1,10 0,85
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FINALE SALTO IN LUNGO MASCHILE 1° 2° 3°
4° 5° 5° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 13°
OLIMPIANFFAS
Leonardi Dino Scartezzini Stefano Canepel Lino
Cirs Laboratorio Sociale Trento Anffas Trento
Ress Gino Zanetti Michele Zanot Diego Montrone Stefano Spagnolli Paolo Caresani Loris Friz Nicola Morelli Giulio Barberi Alberto Lacca Giovanni Ballardini Guido
Amici dello Sport Anffas Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trentino Nord La Rete Piccola Opera Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Laboratorio Sociale Trento Anffas Trento Prisma Estuario Piccola Opera
MISURA MT 3,98 3,65 3,63
3,58 3,53 3,53 3.50 2,77 2,75 2,69 2,52 2,23 2,22 2,22
Anffas
15° 16° 17° 18° 19° 20° 21° 22° 23° 24° 25° 26° 27° 28° 29°
Lazzerini Cristiano Leonardi Christian Tavernini Rudi Stonfer Flavio Villa Enrico Zanoni Loris Povinelli Enzo Telch Carlo Aleotti Giovanni Pederzolli Franco Lazzari Luciano Camin Alfredo Gruden Davide Curzel Lucio Deste Vittorio
Laboratorio Sociale Trento Cirs Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Laboratorio Sociale Trento Piccola Opera Prisma Anffas Trentino Occidentale Anffas Trento Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Amici dello Sport Anffas Trieste Anffas Trento Anffas Trieste Anffas Trento Anffas Crema
2,07 1,82 1,76 1,72 1,70 1,68 1,62 1,45 1,35 1,30 1,09 1,07 0,88 0,85 0,82
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Olimpianffas: gioia, solidarietà ed anche agonismo Giorgio Torgler, Presidente provinciale del CONI
L
’interpretazione più comune che si dà all’attività sportiva è quella agonistica e di alto livello. Ma lo sport è ben altro, esso esprime delle potenzialità altrettanto importanti che sono di elevato valore sociale, educativo, di divertimento, di corretto costume di vita e di prevenzione sanitaria. Una di queste declinazioni riguarda l’attività dei diversamente abili; ne abbiamo avuto una piacevole e tangibile dimostrazione in occasione delle “Olimpianffas”: abbiamo potuto toccare con mano come lo sport sia gioia, solidarietà e anche agonismo. In quella circostanza mi ha commosso l’affermazione di un giudice che mi ha confessato:”Sono altre 30 anni che seguo gare di tutti i tipi e livelli, ma queste sono state le due più belle giornate in assoluto”. Lo sport ha la possibilità di essere interpretato e codificato secondo le esigenze degli utenti e questo gli consente di essere uno strumento di grande potenzialità per la qualità della nostra vita. Sta a noi, alle amministrazioni pubbliche, ai privati sostenere e incentivare tutti coloro che con grande disponibilità e soprattutto con grande cuore aiutano queste persone a trovare nello sport una motivazione per sentirsi felici e un po’ meno diversamente abili.
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Anffas
Atleti decisi a dare tutto Giacomo Santini, PANATHLON CLUB INTERNATIONAL e Presidente Panathlon Club Trento
L
a prima edizione di “Olimpianffas” ha coinvolto tanta di quella gente da chiedersi dove fosse stata fino a quel momento. Ricordo quei giorni di gare e di feste come un’immersione salutare in un mondo di ottimismo. La verità è che molti, inizialmente, hanno aderito perché spinti da un sincero slancio di solidarietà; poi, una volta trovatisi immersi nell’evento, sono stati travolti dalla genuinità e dalla simpatia dei protagonisti. Dai campi di atletica alle vasche delle piscine, le gare hanno immediatamente scatenato un tifo autentico e caloroso, non solo tra i parenti stretti degli atleti, ma anche da parte di chi seguiva per curiosità quelle sfide, così diverse eppure così normali. L’elemento trascinante è stato, soprattutto, l’estremo impegno con cui gli atleti hanno affrontato le diverse prove, senza chiedersi se fossero destinati a vincere o no, ma con l’entusiasmo di chi davvero era deciso a mettercela tutta. Un ruolo trascinante è stato giocato dalle famiglie e dalle associazioni. Il loro tifo, il modo di stare attorno ai loro campioni era commovente e coinvolgente, in linea con l’inno ufficiale che cantava: “….e non importa se sarò primo della squadra oppure no, ciò che importa è che ci proverò.” Ma la gara più accesa si è avuta, prima di quelle sportive, tra le decine e decine di sponsors che hanno accolto con entusiasmo sincero la proposta di portare un mattone alla costruzione di questo straordinario evento. Segno che il messaggio era efficace e che ciascuno l’ha fatto suo. Un plauso a parte merita la straordinaria squadra organizzatrice che ha saputo trasfondere con allegria e spontaneità valori universali ed indimenticabili per tutti, in una cornice di sport dai riflessi magici. Noi stiamo già scaldando i muscoli per la prossima edizione. E voi?
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Anche giudici di gara e cronometristi sanno emozionarsi Italo Leveghi
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limpianffas a Trento, per la prima edizione in assoluto, mentre si guarda già al futuro e forse proprio a Roma. I ricordi di quei 5 giorni di maggio sono ancora gradevoli e tanto vivi. Rivedo e rivivo, in pieno corso, le gare di atletica leggera al “vecchio, romantico” Briamasco, mentre per il nuoto è il nuovo Centro Sportivo di Gardolo ad ospitarci. Faccio lo speaker ormai da tanti anni ed i rapporti con i giudici di gare ed i cronometristi di entrambe le discipline del CONI , sono cordiali e rispettosi, ma nulla di più. Ognuno a da badare alle proprie competenze. Ecco che ad Olimpianffas succede qualcosa di strano, poi sorprendente ed infine meraviglioso. A contatto con questi ragazzi, in rappresentanza di tutta Italia, la “scorza dura dei veterani”, giudici e cronometristi, temprata da centinaia di gare, subisce un imprevisto impatto emozionale, artefice il coinvolgimento e rispettoso comportamento in competizione dei veri protagonisti :i nostri formidabili atleti. Prima un giudice, poi due, tre , mi contattano, si confidano tra di loro, verificano se ci sono stati altri precedenti ed alla fine, all’unisono, emettono questa gioiosa sentenza : “il merito delle emozioni trova immediato riscontro con la simpatia, l’ammirazione, la condivisione verso questa nostra realtà….Ragazzi da amare e da capire”. Nell’ampio contenitore dell’ANFFAS di casa nostra sono arrivati tanti riconoscimenti ed apprezzamenti di singoli, famiglie, istituzioni per la perfetta riuscita di Olimpianffas. Anche questa “confessione di addetti ai lavori “ non può che impreziosire la grande famiglia.
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Il centro operativo di volontariato alpino a.n.a. di Trento, con orgoglio a sostegno delle olimpiadi anffas. Giuliano Mattei, Presidente Gruppi NU.VOL.A Provincia Autonoma di Trento
L
’Associazione Anffas Trentino Onlus che si occupa di persone con difficoltà intellettive e relazionali ha organizzato nell’anno 2004 a Trento la 1° Olimpiade denominata “OLIMPIANFFAS” delle varie Anffas sul territorio Nazionale. Un evento sportivo e socio culturale d’enorme importanza, per persone diversamente abili, circa 250 ragazzi arrivati da tutta Italia, bisognosi di considerazione particolare, ma non per questo da chiamare diversi. Il Centro Operativo interpellato per dare il supporto logistico durante i cinque giorni dell’importante manifestazione, non si tirava indietro, e con orgoglio dava il suo contributo, affinché si potesse concludere nel migliore dei modi l’Olimpianffas. Il programma era molto intenso e variegato, che ha messo a dura prova l’operatività del Centro Operativo di Volontariato Alpino. Gli interventi da svolgere suddivisi in cinque giornate, erano complessi in quanto dislocati in tre punti distanti tra loro, e per questo logisticamente impegnativi. In Piazza Fiera veniva svolto il programma istituzionale, con cerimonia d’apertura e chiusura dell’Olimpianffas, con a seguito serate artistico culturale e con una mini maratona non competitiva nel Centro Storico di Trento. Gli eventi sportivi avvenivano allo Stadio Briamasco, con a seguito una partita di calcio con il Chievo, ed un programma con altre specialità alla piscina di Gardolo. Tutto questo comportava il coinvolgimento nei cinque giorni dell’Olimpiade, dalla mattina alla sera di diversi gruppi Nu.Vol.A, che con efficienza e professionalità eseguivano i compiti loro assegnati. Il nostro compito consisteva nel dare la massima sussistenza con pasti, buffet e bibite, sia per le persone disabili, per gli accompagnatori, e per tutte le persone impegnate nel contesto della manifestazione (fanfare, cori, corpi musicali e varietà). Il lavoro svolto è stato molto articolato ed impegnativo, ma la soddisfazione dei nostri Volontari era poter dare il proprio contributo, per
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permettere a circa 250 persone con difficoltà, di sentirsi inserite tra noi e partecipare assieme a degli eventi sportivi e vari. Pertanto credo che tutti noi volontari abbiamo vinto, come hanno vinto tutte le persone, primi fra tutti gli atleti che hanno partecipato, affinché l’importantissima Olimpiade si svolgesse nel migliore dei modi. Credo che per tutti noi, il vedere impegnarsi, sorridere e divertirsi di queste persone diversamente abili, ci ripaga dell’impegno profuso nei cinque giorni di questa straordinaria manifestazione avvenuta per la prima volta in Trentino. Come Presidente del Centro Operativo e di tutti i Nu.Vol.A del Trentino, esprimendo il pensiero dei volontari con orgoglio possiamo dire: in quei momenti solidali noi c’eravamo.
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Dare è ricevere Adelino Ferrarin, Presidente regionale Associazione Nazionale Bersaglieri
S
ono il Presidente Regionale Trentino Alto Adige dell’Associazione Bersaglieri e non mi era mai capitato di partecipare ad un evento come OLIMPIANFFAS, mentre oggi ho ancora nel cuore quei giorni di maggio, così intensi e così ricchi della spontaneità dei ragazzi dell’ANFFAS e di altre benemerite Associazioni. Quando Andrea Bosetti dell’ANFFAS di Trento mi contattò per la disponibilità di una fanfara dei Bersaglieri, mi resi conto che potevo e che dovevo fare di più, che i Bersaglieri potevano e dovevano fare di più. Così è stato , attivando la partecipazione, particolarmente apprezzata, della Fanfara Bersaglieri di San Nogaro di Udine, ma partecipando alle fasi di allestimento e preparazione dell’evento con amici dell’Associazione Bersaglieri e degli Alpini di Bolzano e con la professionale e determinante azione della Protezione Civile, dei Nuvola e gli Alpini della Provincia di Trento, nonché dei Servizi del Comune di Trento, a testimonianza di quanto può dare e può fare il nostro volontariato, per una società che sia sempre più attenta e rispettosa di ogni suo cittadino. La nostra Società ha bisogno di convergenze di intenti e di impegno, per arginare sempre più il rischio di “ vivere la propria vita “, dimenticando la vita degli altri e legandosi a valori culturali e sociali che privilegiano la logica dell’interesse, del guadagno, dell’estetica e dell’ambizione. Dare il proprio contributo per il bene degli altri è anche un modo per conoscere ed apprezzare l’Altro : è dare e ricevere ! Partecipare ad OLIMPIANFFAS è stato un onore e una consapevolezza di quanta dignità ci sia nelle persone che si trovano nella condizione di difficoltà intellettiva e relazionale e quanto rispetto vada concesso ai loro genitori e familiari. OLIMPIANFFAS mi ha anche dato la possibilità di apprezzare l’organizzazione, la professionalità e la sensibilità di ANFFAS e della Comunità Trentina, grazie alle quali, gli atleti e i loro accompagnatori, si sono sentiti protagonisti. Ho avuto inoltre il piacere di attivare nuove amicizie, conoscendo Andrea, Paolo,Italo e le instancabili ragazze dell’organizzazione. Inoltre con Paolo Bettega ho ritrovato, con grande soddisfazione, un bersagliere! Mi auguro veramente che OLIMPIANFFAS venga riproposta e si consolidi come appuntamento importante ed è certo che, a Trento o in altre località Nazionali, l’Associazione Nazionale Bersaglieri vorrà essere ancora un aiuto e un amico in più.
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Esserci è stata una soddisfazione Mauro Fezzi, Presidente Azienda Forestale di Trento e Sopramonte
Q
uando Andrea Bosetti, per conto della Presidente Maria Grazia Cioffi Bassi, ci contattò per un incontro in vista di una possibile collaborazione per le OLIMPIANFFAS 2004, la curiosità relativa al “cosa fare” e i dubbi sul “come poter partecipare” all’evento dominavano i nostri pensieri. Successivamente ai primi contatti, però, la curiosità fu appagata e anche i dubbi operativi sparirono; all’Azienda si chiese la fornitura di alcune attrezzature e arredi da realizzare in legno, con la semplicità delle forme e il fascino che tali strutture sono in grado di offrire all’osservatore. La Commissione amministratrice dell’Azienda, dopo la necessaria valutazione dell’impegno richiesto e considerata l’importanza dell’evento, sia dal punto di vista sportivo che culturale, ma soprattutto per l’alto apporto di solidarietà umana che avrebbe caratterizzato la manifestazione, ha accolto con entusiasmo la proposta collaborativa disponendo, in relazione alle effettive capacità realizzative degli operatori aziendali, di concordare il programma operativo. Grazie all’entusiasmo e alle capacità professionali degli operatori aziendali specializzati nella lavorazione del legno, in particolare del signor Luigi Vitti, siamo stati in grado di costruire quanto richiesto. Il nostro piccolo sforzo è stato pienamente appagato dal commovente e grande impegno degli atleti che si sono cimentati nelle varie competizioni, dal clima di solidale amicizia che, per alcuni giorni, ha annullato ogni diversità e colmato le solitudini. Grande, parimenti, è stata la soddisfazione degli Amministratori quando il Coordinatore della manifestazione è intervenuto, nel corso di una riunione della Commissione amministratrice dell’Azienda, per porgere in modo diretto un caldo e sincero ringraziamento per la collaborazione prestata all’ANFFAS dall’Azienda Forestale Trento-Sopramonte.
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OLIMPIANFFAS Trento
Gare di Nuoto - Piscina di Gardolo - 24.05.2004
QUALIFICAZIONI
25 METRI AVANTI FEMMINILE ore 10.00
1° BATTERIA Lancelotti Maria Rosa Miori Arianna Romano Angela Denti Paola Bettega Laura
Anffas Modena Laboratorio Sociale Trentino Occidentale Anffas Cisterna Latina Anffas Crema Laboratorio Sociale Trentino Orientale
50,5 41,2 27,1 42,8 45,3
2° BATTERIA De Paolis Ida Depaul Marica Dallapè Lara Kritzinger Pamela Bolner Sonia
Anffas Roma Anffas Trentino Nord La Rete Amici dello Sport Il Ponte
32,2 43,1 56,2 22,8 2,22.7
3° BATTERIA Sangiovanni Monica Agostini Manuela Bertagnolli Benedetta Palermo Assunta
Anffas Crema Anffas Trento Cirs Estuario
32,5 57,0 25,9 27,5
4° BATTERIA Marini Francesca Lupi Simona Vetruccio Irene Leoni Silva Balbinot Maria
Amici dello Sport Anffas Roma Cirs Prisma Il Ponte
59,8 35,3 45,3 47,5 1,21.7
La Rete Anffas Trento Anffas Trentino Nord Anffas Roma Il Ponte
31,8 57,1 50,9 30,6 1,36.8
5° BATTERIA Malfer Marianna Simoni Laura Moser Cinzia Santoro Manuela Passerini Liliana
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1° BATTERIA Lenzini Davide Manco Danilo Bortolotti Enrico Armellini Angelo
Anffas Modena Anffas Varese Piccola Opera Prisma
TEMPI 44,1 20,3 29,6 52,0
Laboratorio Sociale Trento Anffas Modena Laboratorio Sociale Trentino Nord Anffas Roma Piccola Opera Amici dello Sport Anffas Varese
45,3 45,3 2,05.5 32,2 28,0 41,7 29,5
Anffas Roma Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trento Anffas Modena Anffas Trieste Laboratorio Sociale Trentino Nord
28,0 34,8 36,2 57,3 42,8 1,05.1
Anffas Roma Piccola Opera Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Nord Il Ponte
32,3 40,9 38,1 25,6 1,02.4 1,05.2
Anffas Roma Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trento Anffas Roma Anffas Trieste
29,6 40,4 23,0 26,6 1,49.3
2° BATTERIA
25 METRI AVANTI MASCHILE ore 10.20
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OLIMPIANFFAS
Lazzerini Cristiano Torricelli Luca Turri Ciro Damicog Jayson Tomaselli Daniele Poli Luca Piatti Mauro
3° BATTERIA Assisi Simone Campestrin Igor Mantovani Graziano Rovatti Enrico Cadel Luciano Zanol Armando
4° BATTERIA De Pascalis Stefano Tomaselli Gianni Ress Gino Friz Nicola Pezzei Angelo Debiasi Luca
5° BATTERIA Palmisano Fabio Faccenda Luca Faccenda Marco Avena Giacomo Cergol Paolo
Anffas
6째 BATTERIA Porsio Gaetano Lo Schiavo Andrea Campestrin Alberto Canepel Lino Bassi Mario Romagna Emilio
Anffas Roma Anffas Livorno Laboratorio Sociale Trento Anffas Trento Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trentino Orientale
26,4 20,9 29,2 27,4 23,4 41,1
Anffas Roma Anffas Trento Piccola Opera La Rete Estuario Anffas Imperia
26,6 50,8 22,8 45,6 30,9 59,9
Anffas Trento Laboratorio Sociale Trentino Orientale
44,6 56,8
7째 BATTERIA Barbera Eugenio Tecilla Vittorio Bertolotti Roberto Scarazzini Andrea Bergamo Luigi Durante Vittorio
8째 BATTERIA Telch Carlo Carraro Marco
OLIMPIANFFAS
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Anffas
1° BATTERIA
25 METRI DORSO FEMMINILE ore 11.00
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Lancelotti Mariarosa Ventura Piselli Elena Marchesi Barbara Marini Francesca Maccani Roberta Mariotti Lorenza
Anffas Modena Anffas Roma Anffas Modena Amici dello Sport Anffas Trentino Orientale Laboratorio Sociale Trento
TEMPI 1,24.0 31,8 48,3 1,00.4 1,07.9 1,11.6
Anffas Roma La Rete Anffas Trento Anffas Trentino Nord Amici dello Sport Anffas Crema Il Ponte
39,7 1,02.5 1,17.6 48,6 29,8 37,8 1,49.2
2° BATTERIA Lupi Simona Dallapè Lara Simoni Laura Moser Cinzia Kritzinger Pamela Sangiovanni Monica Balbinot Maria
Anffas
25 METRI DORSO MASCHILE ore 11.15
1째 BATTERIA Torricelli Luca Cadel Luciano Lo Schiavo Andrea Faccenda Luca Stamera Davide
Anffas Modena Anffas Trieste Anffas Livorno Amici dello Sport Anffas Crema
TEMPI 50,6 47,4 29,4 49,0 1,06.1
Anffas Modena Anffas Trieste Anffas Roma La Rete Laboratorio Sociale Trentino Nord
54,0 1,04.6 44,4 47,9 46,1
Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trento Anffas Roma Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trentino Nord Anffas Trento
1,07.8 38,6 35,6 59,1 50,7 51,1
Anffas Roma Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trento Amici dello Sport Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trento Laboratorio Sociale Trentino Nord
1,09.1 33,1 30,3 36,9 28,1 30,5 1,12.4
2째 BATTERIA Lenzini Davide Cergol Paolo Porsio Gaetano Scarazzini Andrea Pezzei Angelo
3째 BATTERIA Mantovani Graziano Friz Nicola Barbera Eugenio Poli Luca Zanol Armando Telch Carlo
4째 BATTERIA Gidaro Paolo Campestrin Alberto Faccenda Marco Ress Gino Bassi Mario Dalfovo Mirko Guarnieri Walter
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1째 BATTERIA
STAFFETTA 4X25 METRI MISTA ore 11.45
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OLIMPIANFFAS
Sangiovanni, Maesi, Stamera, Spoldi Avena, Barbera, Assisi, Palmisano Dalfovo, Faccenda, Campestrin, Friz Ress, Poli, Bassi, Kritzinger Bortolotti, Tomaselli D., Tomaselli G., Villa
Anffas Crema Anffas Roma A Laboratorio Sociale Trento A Amici dello Sport Piccola Opera
TEMPI 3,04.6 1,59.9 1,54.7 2,11.2 3,00.2
Anffas Roma B Anffas Trento Laboratorio Sociale Trentino Nord Laboratorio Sociale Trento B
TEMPI 2,12.2 3,23.5 4,31.0 3,03.0
2째 BATTERIA Ventura, De Paolis, Lupi, De Pascalis Telch, Simoni, Agostini, Canepel Zanol, Pezzei, Guarnieri, Turri Lazzerini, Ferraro, Mantovani, Mariotti
Anffas
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Anffas
OLIMPIANFFAS Trento
Gare di Nuoto - Piscina di Gardolo - 24.05.2004
FINALE 25 METRI AVANTI FEMMINILE 1° Kritzinger Pamela 2° Bertagnolli Benedetta 3° Palermo Assunta
TEMPI FINALI Amici dello Sport Cirs Estuario
21,5 26,6 26,8
4° 4° 6° 7° 8°
La Rete Anffas Roma Anffas Cisterna Latina Anffas Roma Anffas Crema
30,8 30,8 31,6 32,3 32,8
Malfer Marianna Santoro Manuela Romano Angela De Paolis Ida Sangiovanni Monica
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FINALE 25 METRI AVANTI MASCHILE
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1° 2° 3° 3°
Manco Danilo Lo Schiavo Andrea Durante Vittorio Faccenda Marco
Anffas Varese Anffas Livorno Anffas Imperia Laboratorio Sociale Trento
5° 6° 7° 8°
Bassi Mario Friz Nicola Barbera Eugenio Avena Giacomo
Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trento Anffas Roma Anffas Roma
TEMPI FINALI 19,6 19,9 22,0 22,0
22,9 23,6 24,9 26,0
Anffas
FINALE 25 METRI DORSO FEMMINILE 1° Kritzinger Pamela 2° Ventura Piselli Elena 3° Sangiovanni Monica
Amici dello Sport Anffas Roma Anffas Crema
4° 5° 6° 7° 8°
Anffas Roma Anffas Trentino Nord Anffas Modena Amici dello Sport La Rete
Lupi Simona Moser Cinzia Marchesi Barbara Marini Francesca Dallapè Lara
TEMPI FINALI 26,8 32,2 36,9
39,9 44,6 45,3 59,3 1,07.7
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FINALE 25 METRI DORSO MASCHILE
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1° Lo Schiavo Andrea 2° Bassi Mario 3° Faccenda Marco
Anffas Livorno Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trento
4° 5° 6° 7° 8°
Laboratorio Sociale Anffas Roma Laboratorio Sociale Trento Amici dello Sport Laboratorio Sociale Trento
Dalfovo Mirko Barbera Eugenio Campestrin Alberto Ress Gino Friz Nicola
TEMPI FINALI 27,9 30,1 30,8
31,6 32,3 34,0 36,5 38,7
Anffas
FINALE 4X25 METRI MISTA 1° Dalfovo, Faccenda, Campestrin, Friz 2° Avena, Barbera, Assisi, Palmisano 3° Ress, Poli, Bassi, Kritzinger
TEMPI FINALI Laboratorio Sociale Trento A 1,45.6 Anffas Roma A 1,52.3 Amici dello Sport 1,58.7
4° 5° 6° 7° 8°
Anffas Roma B Piccola Opera Anffas Crema Anffas Trento Laboratorio Sociale Trentino Nord
Ventura, Santoro, Lupi, De Pascalis Bortolotti, Tomaselli D., Tomaselli G., Bertolotti Sangiovanni, Maesi, Stamera, Spoldi Telch, Simoni, Agostini, Canepel Zanot, Pezzei, Guarnieri, Turri
2,10.0 2,49.9 3,03.3 3,15.1 4,01.0
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Tante emozioni indimenticabili Meri Nicolli, Presidente Anffas Onlus Albenga
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he dire… è stata una esperienza che ci ha regalato tante emozioni e ci ha fatto conoscere tante persone molto simpatiche. Giornate intense, molto allegre dove i nostri ragazzi hanno avuto la bella opportunità di ritrovarsi fra tanta gente che li ha circondati in un caloroso abbraccio e fatti sentire veramente speciali. Nel viaggio di ritorno, abbiamo ricordato con affetto i nuovi amici di Trento: Betty, Daniela, Paolo e tutti gli altri… con i quali il gruppo di Albenga ha passato qualche serata “da ricordare”, mentre Leonardo il nostro “ragazzo portabandiera” sempre pronto a vivere intensamente ogni momento, dopo aver simpatizzato con la Betty, ci ha informato di voler tornare al più presto a Trento… Chissà! Certamente ci auguriamo di poter ripetere molto presto esperienze di sport e amicizia come queste, che danno una bella carica e una forte motivazione a lavorare sempre meglio. Da Meri e dal gruppo di Alberga un abbraccio a tutti.
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Diego racconta Diego Zanot
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abato 24 maggio 2004 a Trento si sono svolte per la prima volta in Italia le Olimpianffas per i disabili. Ha partecipato anche l’Anffas e il Laboratorio Sociale di Cavalese. Io ho partecipato alla staffetta, al salto in lungo e alla corsa dei 100 metri. Sono arrivato primo nella corsa. Martedì pomeriggio ho preso parte alla Minimaratona e alla sera sono stato premiato con una targa di vetro, una rosa rossa ed una medaglia d’oro salendo sul podio. Sono stato contento di aver partecipato alle gare e di avere vinto. Anche il mio amico Angelo ha partecipato alla gara dei 60 metri e alla staffetta. Hanno partecipato alle gare nuoto Walter e Armando e la mia amica Daniela è arrivata seconda nei 100 metri femminili. Anche lei è salita sul podio ed ha ricevuto gli stessi regali miei. C’erano molti gruppi di tutta Italia ed hanno tutti ricevuto una coppa
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Insieme, al di là della competizione Barberi Alberto
S
ono stato molto felice di aver partecipato a queste olimpiadi assieme a tutti gli altri. Non pensavo assolutamente di arrivare tra i primi tre posti. E’ stata una bellissima esperienza da ripetere. Grazie a tutti.
Amistadi Katia
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artecipare è stato bello perchè eravamo tutti insieme, semplicemente senza competizione. Io penso che il mondo sia più bello se lo vedi con gli occhi della gente più fragile e più sensibile.
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Nello spirito di “aver partecipato” Luigi Melchiori
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i chiamo Luigi e sono socio della Cooperativa Laboratorio Sociale Fiera di Primiero. Scriverò il resoconto dell’Olimpianffas svolto a Trento dal 21/05/04 al 25/05/04. Prima di tutto ci siamo allenati ogni mercoledì per le gare in palestra e anche nel campo sportivo di Mezzano di Primiero. Il giorno dell’apertura dei giochi ci siamo ritrovati in Via Belenzani per la partenza della sfilata: ogni atleta della squadra indossava la tuta, maglietta, cappellino Olimpianffas e portava con la mano una bandierina. La sfilata per le vie della città è stata molto divertente e si è conclusa in Piazza Fiera dove si è svolta la cerimonia di apertura. Mi sono commosso mentre una ragazzina leggeva un foglio sul palco. Vedevo gli atleti felici. Per la notte siamo rimasti come ospiti in albergo a Gardolo e ci siamo trovati bene. Sabato mattino andiamo allo stadio Briamasco di Trento per le gare d’atletica. Importante era partecipare, non importava arrivare primo nelle gare. Mi ero iscritto per il salto in lungo ma purtroppo per un ginocchio che mi faceva dolori non ho potuto fare. Intanto che aspettavo il mio turno guardavo gli altri atleti che facevano la corsa i primi correvano forte, poi anche quelli che facevano il salto lungo tutti bravi. Ho fatto la staffetta con i miei tre compagni poi la gara del lancio con il vortex. Mi sono divertito tanto è stata una bell’esperienza anche se è durata solo mezza giornata. Dopo pranzo siamo ritornati a Primiero. Martedì 25 maggio a Trento per la mini maratona: tutti insieme siamo partiti e io ho fatto la mia corsa non veloce e quanto tutti siamo arrivati abbiamo ricevuto una medaglia. Poi il ristoro con le bevande e spuntino per tutti. La cerimonia di chiusura con ritrovo in Piazza Fiera, è iniziata tardi, dopo l’orario previsto, con la premiazione degli atleti classificati al 1° - 2° - 3° posto. Ogni squadra ha preso una coppa. Io come riconoscimento ho preso una mascottina dell’Olimpianffas. Il riconoscimento era simbolico e nello spirito di “aver partecipato”, mi sono sentito fortunato. Io spero di essere in salute per partecipare alla prossima edizione dei giochi se così non fosse mi piacerebbe andare come tifoso per i miei compagni. Ringrazio l’Anffas di Trento, la città per la bell’accoglienza fatta in quei giorni, un grazie anche agli operatori e a Roberto Bettega per gli allenamenti.
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Un’opportunità anche per i genitori Associazione Famiglie Handicap
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iamo Laura e Massimiliano genitori di Nicola, un ragazzino di 15 anni affetto da Sindrome di Down. Da sempre siamo convinti che per lui, come del resto per tutti i ragazzi, la pratica di qualsiasi attività sportiva favorisca l’integrazione, la socializzazione, lo sviluppo sia fisico che della personalità. Per questo quando alla nostra associazione A.F.Ha. (Associazione Famiglie Handicap) di Tione di Trento è arrivato l’invito a partecipare alla prima edizione delle “Olimpianffas” siamo stati più che lieti di aderire. Sono stati, per noi, quattro giorni molto belli e intensi sia dal punto di vista del divertimento per questi “atleti” che si sono cimentati con il massimo impegno nelle varie discipline sia per l’opportunità per noi genitori di scambiare opinioni ed esperienze con altre famiglie. Tutto si è svolto nel migliore dei modi e anche le varie cerimonie ufficiali che hanno aperto e chiuso i giochi non avevano nulla da invidiare alle cerimonie delle classiche Olimpiadi. Perciò complimenti agli organizzatori per l’impegno profuso. Da parte degli atleti c’è stato agonismo e voglia di mettersi in gioco ma soprattutto, a differenza di altre manifestazioni sportive, si è avvertito un clima di festa e di amicizia. Questo momento è stato anche occasione per far conoscere un po’ di più ad altre persone le risorse e le capacità di chi è “diversamente abile” e per questo speriamo che questo di maggio sia stato solo l’inizio di un percorso lungo e ricco di soddisfazioni. Auguriamo quindi ad “Olimpianffas” da parte di tutta l’Associazione Famiglie Handicap un futuro pieno di altre edizioni belle e partecipate come e più di questa di Trento.
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Medaglie importanti Aldo, Alfeo, Gino, Franco, Loris, Ivo
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oi ragazzi del Laboratorio di Tione siamo rimasti entusiasti, gratificati ed anche onorati per aver partecipato all’Olimpianffas nell’estate 2004. Per questa manifestazione ci siamo allenati diversi mesi con la Prof. di ginnastica ed amica Tiziana, raggiungendo ottimi risultati. Crediamo però che l’importante sia stato partecipare a questo bel momento di aggregazione, con gli altri centri Per noi ragazzi il momento più bello è stato quando abbiamo ricevuto le medaglie davanti a tantissima gente ed autorità fra cui il Vescovo
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Corriamo, inseguiamo, raggiungiamo, superiamo I ragazzi del C.I.R.S.
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er noi ragazzi del C.I.R.S. partecipare alle Olimpianffas è stata un’esperienza molto bella ed impegnativa. Per molti di noi è stata la prima partecipazione a delle gare sportive. Tutti quanti abbiamo partecipato, chi come atleta, chi come tifoso, armato di voce e striscione con scritto: C.I.R.S. corriamo, inseguiamo, raggiungiamo, superiamo. Abbiamo partecipato a tante gare e abbiamo vinto 3 medaglie d’oro, 2 d’argento, 1 di bronzo, comunque la cosa più bella ed importante è stata partecipare ad un evento così bello e divertente. Ringraziamo tutti gli organizzatori, gli alpini che ci hanno preparato dei buoni “pranzetti”. Ci piacerebbe ripetere questa esperienza anche nei prossimi anni, quindi un grosso ciao e alla prossima.
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C’eravamo anche noi Luigi Melchiori, Lorenza Mariotti, Paolo Consuelo Knight, Michele Failo, Diego Di Stefano
Stefano Scartezzini
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o partecipato anch’io alle Olimpianffas. Allo stadio ho vinto la medaglia d’argento al salto in lungo perciò alla fine sono stato premiato da Manuela di Centa in persona. Mi sentivo molto contento. L’ultimo giorno c’era la maratona, davanti a noi i vigili in moto. Io sono arrivato primo, secondo il mio amico Daniele della Piccola Opera Alla fine gli “Amici dello sport” hanno vinto una coppa mega galattica alta un metro e abbiamo festeggiato. Lorenza Mariotti
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e olimpiadi! Io ho partecipato alle gare di nuoto, alla corsa, alla maratona in città. E’ stata un’esperienza per me stupenda, ho conosciuto tanti ragazzi di varie città d’Italia e tutti insieme abbiamo cantato: “Blu” la nostra canzone scritta dall’amico Andrea. Paola Consuelo Knight
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elle Olimpianffas ricordo con gioia i vari giochi, l’allegria di tutti noi tanto tanto felici ed emozionati.
Michele Failo
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a prima edizione dei giochi olimpici dell’Anffas si è svolta a Trento nella primavera 2004. Io ho partecipato a moltissime gare con immenso piacere e buoni risultati. Aspetto con ansia il prossimo appuntamento che sarà a Roma nel 2006. Diego Di Stefano
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a maratona è stata una grande festa, tutta popolata di persone che camminavano per le vie della città. Siamo partiti da via Belenzani, arrivati in piazza Fiera. Ho visto il tendone in fondo alla piazza, lì c’erano anche le panche. Abbiamo mangiato le banane, i panini e l’acqua in bottiglie e la frutta. Dalla tribuna abbiamo cantato “Blu” tutti insieme con Margherita. E’ stata una giornata stupenda.
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Un’esperienza ancora viva Bernardo Lanzillo, Presidente ANFFAS ONLUS Cisterna Latina
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’associazione ANFFAS-ONLUS di Cisterna di Latina ha partecipato con entusiasmo alle manifestazioni di Olimpianffas di Trento. I genitori e i ragazzi sono rimasti molto contenti delle attività che sono state organizzate e che hanno vissuto dal 21 al 25 Maggio. Questa esperienza è rimasta viva nei loro ricordi e ne parlano con entusiasmo soprattutto sfogliando il calendario che teniamo bene in vista presso il nostro Centro Diurno e nelle foto del quale si riconoscono con orgoglio. Vogliamo ringraziare sia gli organizzatori che la cittadinanza per la calorosa accoglienza che ci hanno dimostrato, sperando di poter rivivere le stesse emozioni.
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“Forza viviana” Viviana...
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al 21 al 25 maggio 2004 ho partecipato con la mia classe ai giochi di Olimpianffas. La sera dell’inaugurazione, quando è stata accesa la fiaccola, ho sfilato in tuta blu con gli amici del Paese di Oz, mentre i miei compagni mi applaudivano ed erano pronti a fare il balletto per rallegrare ancora di più la serata. Ero molto emozionata e contentissima di far parte di quel bellissimo gruppo. Ma non è finita qui!!! Il mattino seguente, di nuovo in forza, sono arrivata allo stadio con il mio gruppo, per svolgere le gare del lancio della pallina e della corsa. Ero molto agitata, ma quando ho alzato gli occhi oltre la grata e ho visto la mia classe intera con un bellissimo cartellone che diceva “FORZA VIVIANA”, mi sono proprio tranquillizzata e ho cercato di fare una splendida gara. Dovete sapere che quel cartellone è stata veramente una sorpresa, perché i miei compagni l’hanno dipinto di nascosto senza che io lo vedessi e con l’aiuto del prof. Degasperi, il nostro bravissimo prof. di educazione artistica. Dalla scalinata sentivo le urla e i “Forza Viviana” dei miei compagni e dei miei prof. e allora mi sono impegnata moltissimo e ho ricordato tutto quello che mi dicevano i miei allenatori durante gli allenamenti a scuola e fuori. Infatti a scuola mi esercitavo con il prof. Bustreo e il prof. Colò nel lancio della pallina e della corsa nel cortile e in palestra. L’ultimo giorno sempre con i miei amici del “Paese di Oz” e i miei compagni di Scuola Media “Bronzetti-Segantini” abbiamo concluso in bellezza con la “maratona” in città. Tutti avevamo il numero e dovevamo marciare nel percorso segnato, avevo molto caldo ed ero un po’ stanca, ma sapevo che al traguardo c’erano la merenda e i premi. Alla sera nella cerimonia finale quando è stata spenta la fiaccola e hanno cantato la canzone “BLU” mi sono proprio emozionata e mi sono anche rattristata al pensiero che tutto finiva. Cinque giorni da atleta non sono poche e rimangono nel cuore! Ho sentito però che ci saranno presto altre Olimpianffas e spero proprio di essere tra loro.
……. e anche Marco Mi è piaciuto le gare e la corsa perché è molto bello. Perché trovo gli amici.
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La mia esperienza a Trento: una novitĂ Giuliano Ionizzi, ANFFAS ONLUS di Crema
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el mese di Maggio 2004 siamo andati a Trento col treno per partecipare alle Olimpianffas.Siamo scesi dal treno e ci sono venuti a prendere due poliziotti con il pullman della polizia. Siamo andati in albergo e abbiamo trovato dei regali: tuta, maglietta, cappellino, numero per le gare e le bandierine delle olimpiadi. Abbiamo fatto la marcia nella piazza di Trento e poi sono iniziati i giochi. Io sono Giuliano e ho fatto due gare: staffetta e lancio del vortex. Nella staffetta si corre con un tubo che si passa al tuo amico della squadra (il mio compagno era Emanuele). Il vortex si lancia lontano. Gianmario A. ha vinto la medaglia di bronzo. Poi c’erano tante gare: nuoto con Monica che ha vinto la medaglia di bronzo, corsa veloce con Gianmario M. Le Olimpiadi sono ďŹ nite con una festa grande, con i premi primo, secondo e terzo e con i canti.
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La squadra di Estuario Silvia Boccagli, Assunta, Gianni, Alessandro, Luigi
Silvia Boccagli, educatrice dell’Associazione Estuario
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quattro atleti dell’associazione Estuario che hanno partecipato alle gare di Olimpianffas si sono riuniti e hanno cercato di raccontare le loro impressioni riguardo all’iniziativa. Le gare hanno visto impegnati nell’atletica Gianni Lacca, oro nel lancio del vortex e Alessandro Loss, argento nei 60; per il nuoto hanno gareggiato Assunta Palermo, bronzo nei 25 e Luigi Bergamo. Ecco le loro testimonianze: Assunta
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i sono divertita molto in quei quattro giorni, soprattutto perché abbiamo avuto la possibilità di stare in compagnia. Non nascondo che pensavo di non farcela e che al momento della partenza avevo una gran tremarella… Alla fine però è andata bene e spero di poter ripetere questa esperienza a Roma nel 2006.
Gianni
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o fatto un lancio di 33 metri e rotti, me lo ricordo bene!!! Sono contento di aver vinto e di aver ricevuto la targa e la medaglia. L’anno prossimo sono 61… Arrivederci a Roma allora.
Alessandro
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stata un’esperienza molto positiva. Mi sono divertito e sono stato bene soprattutto nelle “manifestazioni di contorno” (apertura e chiusura). Sicuramente da ripetere!
Luigi
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i sono divertito tanto e anche se non mi sono qualificato, ho fatto il tifo per i miei compagni e per le altre associazioni. Ci riproverò a Roma e spero di divertirmi come l’anno scorso e di arrivare primo.
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Atleti e spettatori orgogliosi I ragazzi del C.S.E. IL PONTE di Rovereto
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’esperienza sportiva vissuta come atleti e come spettatori nella giornata delle gare di nuoto, alle quali abbiamo partecipato, è stata molto bella. C’erano tante persone che ci applaudivano e tanti fotografi. Visti gli ottimi risultati della gara abbiamo ricevuto dei bellissimi premi. Orgogliosi li abbiamo mostrati agli operatori e ai ragazzi del nostro Centro. Un grazie per l’organizzazione, per la disponibilità e l’affetto dimostrato ed un forte abbraccio.
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Calore e accoglienza trentina Barbara, Davide, Enrico, Luca, Maria Rosa
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bbiamo partecipato molto volentieri alla prima edizione di OLIMPIANFFAS a Trento. Tutto è andato molto bene… siamo stati accolti da tante persone che ci hanno fatto sentire subito a “nostro agio”; …in un bel albergo di Vattaro abbiamo conosciuto le squadre dei ragazzi di Roma e di Cisterna Latina e, assieme a loro, trascorso simpatici “momenti canori “; ...la calorosa e “culinaria” accoglienza degli alpini ci ha permesso di assaporare le specialità trentine soprattutto la polenta taragna e al di là dei risultati sportivi ottenuti… siamo già pronti per la prossima edizione!!!
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Un’olimpiade ricca di contenuti Salvatore Russo, Direttore ANFFAS di Napoli
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ono uno sportivo. Ancora bambino rimasi letteralmente affascinato dalle immagini e dai commenti televisivi delle gare olimpioniche che nel 1968 giungevano da Città del Messico. Per la prima volta capii che lo sport non era soltanto il calcio, unica disciplina fino ad allora da me conosciuta, seguita e praticata… all’oratorio. Ricordo che, grazie soprattutto ai benefici dell’altura (si gareggiò a circa 2000 metri sul livello del mare), i risultati conseguiti dagli atleti furono eccezionali. Molti primati stabiliti in quell’occasione durarono decenni ed i protagonisti diventarono così eroi e miti da emulare; punti di riferimento per intere generazioni di giovani sportivi. Mai avrei immaginato che, a distanza di tanti anni, grazie ad Olimpianffas, avrei partecipato in qualche modo ma così direttamente ad un’altra Olimpiade tanto ricca di contenuti e significati da suscitare in me sensazioni ed emozioni diverse ma sicuramente più forti e pregnanti di quelle avvertite nel 1968. Vi posso assicurare che per la prima volta da quando seguo attività e gare sportive non ho guardato i cronometri, non ho badato ai tempi ed alle tecniche, ho semplicemente gioito e mi sono commosso per ognuno dei nostri ragazzi che, stremato ma sorridente, tagliava il traguardo. Con tutto me stesso li ho idealmente accompagnati ed anche… sospinti. Non me ne sono accorto ma ho corso, lanciato e nuotato con loro. Ho condiviso e applicato principi non solo sportivi, quali il superamento dei propri limiti e di quelli degli altri con lealtà e coraggio, ma, mi sia permesso, anche quelli etici e morali che formano l’essenza stessa dello sport. Ho inevitabilmente riflettuto su questo mondo dei cosiddetti “normali” ormai penosamente corrotto e mi sono consentito di rubare quel messaggio di pulizia che i nostri eroi diversi di Olimpianffas hanno saputo lanciare, per poterlo in qualche modo girare ed amplificare. Cosa hanno saputo insegnare questi atleti così veri ed umani! Certo hanno bisogno di aiuto, di sostegno, di solidarietà per migliorarsi ancora e migliorarci non solo nello sport ma nella vita; voglio ringraziare chi questo già lo fa: le famiglie, i volontari, gli operatori, le istituzioni ecc. Avverto altresì il dovere di ricordare con forza, a chi ancora non è partecipe, che una società veramente civile si misura anche e soprattutto dall’attenzione e dalle risposte concrete che riesce a dare al mondo delle persone con disabilità e più in generale, ai suoi soggetti più deboli. E’ giunta l’ora di muoversi! A nome dei ragazzi, degli operatori e dei volontari di AnffasNapoli che hanno partecipato alla splendida iniziativa un saluto alla meravigliosa terra trentina che ci ha ospitati regalandoci momenti indimenticabili ed un sentito grazie alla grande famiglia Anffas per l’opera svolta ormai non solo in Italia. Alla Presidente di Anffas-Onlus Trentino, Sig.ra Maria Grazia Cioffi Bassi, ed al Direttore Generale Dott. Maurizio Cadonna formuliamo i più vivi
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complimenti. Sono sicuro che tanti altri lo avranno fatto più tempestivamente e meglio di me, ma ad Andrea Bosetti e Paolo Bettega, agli organizzatori ed ai collaboratori di Olimpianffas un saluto ed un ringraziamento particolare. Il sorriso, la gioia, la felicità che traspariva dagli occhi e dall’espressione dei nostri ragazzi durante la manifestazione e che ancora oggi appare sul loro volto quando osservano queste foto e ricordano quei momenti, rappresentano certamente il risultato più grande che potevano raggiungere. Grazie per esserci riusciti. Sicuramente sarò perdonato, ma converrete anche voi che per il Presidente di Anffas-Onlus Nazionale - Roberto Speziale è forse impossibile trovare parole che esprimano compiutamente il ringraziamento e la gratitudine ed allora me ne esimo per evitare di fargli involontariamente qualche torto. Del resto, da sempre, non ci chiede di parlare ma di operare senza risparmio per migliorare la qualità della vita dei nostri ragazzi. Caro Presidente, abbiamo la presunzione di avere imparato la sua lezione. Stia sicuro, noi di Napoli per questo ci saremo sempre. Un abbraccio
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Un coro di ricordi Enrico V., Paolo S., Elia G., Roberto, Francesco F., Mauro F, Enrico V.
Enrico V.
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i ricordo della sfilata per le vie di Trento, poi le gare al campo di calcio. E’ stato molto bello, ho preso anch’io una medaglia.
Paolo S.
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o fatto la gara di salto in lungo, poi sulla pista dello stadio ho corso con i miei compagni, era la staffetta. Siamo arrivati secondi. Abbiamo mangiato bene e anche bevuto; al ritorno abbiamo mangiato il gelato.
Elia G.
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ono stato il portabandiera della squadra. Ho detto ai miei compagni che facevano le gare : in bocca al lupo! Vorrei tanto che i miei compagni potessero allenarsi di più per fare bella figura. Roberto
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me è piaciuta la corsa allo stadio, siamo arrivati secondi. Alle gare di nuoto avevo un po’ di paura, perché non toccavo con i piedi il fondo della piscina, però ce l’ho fatta.
Francesco F.
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stato tutto bello, la corsa a piedi su strada, a Trento, le magliette, la tuta da ginnastica, la borsa e il cappello. Ho preso anche la medaglia.
Mauro F.
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o mi ricordo le due sfilate, di apertura a Trento e quella di chiusura (era martedì) in piazza Fiera a Trento. Stavamo tutto il giorno allo stadio Briamasco a Trento per fare i giochi. Ci sono state le premiazioni delle gare. Ha anche piovuto quel giorno, ma per fortuna nel pomeriggio è venuto un po’ di sole.
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Enrico V.
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n estate sono andato alle olimpiadi di Trento, mi ha portato l’assistente Roberto M. e la Sonia T.. C’erano tanti giochi, nella tribuna c’era tanta gente e Roberto mi ha dato il berretto bianco, io e Paolo S. abbiamo fatto il salto lungo nella sabbia. Sono arrivato secondo e Daniele è arrivato terzo e abbiamo fatto la sfilata tutti insieme e Lino B. ha portato il cartellone con sopra scritto Piccola Opera. Quando hanno finito siamo ritornati all’ora di cena.
Lino B.
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iamo stati invitati dall’Anffas a partecipare alle Olimpianffas a Trento, una manifestazione sportiva nazionale. In principio non sapevamo che era una manifestazione nazionale; quando sono stato incaricato con un mio compagno a fare il portabandiera della squadra ho visto che c’erano squadre da tutta Italia. Abbiamo conosciuto una squadra di Napoli con la quale abbiamo fatto amicizia. In Piccola Opera abbiamo preparato il gonfalone della Polisportiva, che abbiamo usato durante la sfilata. Siamo stati contenti per il vestiario e il bel borsone che l’Anffas ci ha regalato.
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Olimpianffas: sentirsi “io” tra gli “altri” Elena, Enrico, Eugenio, Fabio, Gaetano, Giacomo, Ida, Jayson, Manuela, Paolo, Simona, Simone, Stefano, ANFFAS ROMA Onlus
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nche adesso ricordo con piacere e un pizzico di nostalgia quella fresca mattina del maggio inoltrato, dai profumi quasi estivi, in attesa di partire per una meravigliosa avventura dal nome “Olimpianffas”. Avevamo appuntamento alle 6, ma già molto prima eravamo tutti lì, trepidanti ed emozionati in attesa del pullman per Trento. Mi è difficile descrivere lo stato d’animo, le sensazioni, i sentimenti che pervadevano tutti noi indistintamente, ragazzi, genitori ed educatori. Una cosa però era chiara: eravamo un tutt’uno, fortemente coeso, con un profondo senso di appartenenza ad un qualcosa che era destinato a rimanere indelebilmente nella memoria di ciascuno di noi. …”Olimpianffas” è stata un’esperienza entusiasmante, tra le più belle della nostra vita associativa… Sperimentarsi con le proprie abilità fisiche e psicologiche, affrontare gioiosamente la competizione, aggiunge consapevolezza di sè e della propria identità, permettendo a ognuno di sentirsi nello stesso tempo simile e diverso, unito e separato, e di capire che la distanza che ci separa dagli altri può essere colmata dalla comunicazione. Olimpianffas ha offerto a tutti coloro che vi hanno partecipato un ritorno di gioia e di stima ricco di nuove relazioni, il sentirsi “Io” tra gli “Altri”, un patrimonio acquisito da non disperdere, l’inizio e non la fine di una esperienza che ha visto sbocciare capacità, sicurezza, impegno e tanto tanto entusiasmo. Lo sport è una porta aperta verso il mondo, l’integrazione, la partecipazione, l’inclusione…la vita! “Adesso noi lo sappiamo…e insieme a noi tutti i nostri amici…”
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Un’esperienza ricca di sensazioni Luciano Cadel, Paolo Cergol,Davide Gruden, Luciano Lazzari, ANFFAS ONLUS Sede di Trieste
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bbiamo partecipato alle OLIMPIANFFAS di Trento a maggio 2004. Per noi è stata un’esperienza nuova, ricca di belle sensazioni. Abbiamo conosciuto gente di tutta l’Italia (Napoli, Modena, Livorno, Genova, Cisterna, Roma, Imperia…). Era tutto ben organizzato. Abbiamo conosciuto tanti amici nuovi. Siamo stati contenti di aver ricevuto le tute blu e la borsa nera grazie all’ANFFAS, e la coppetta grazie a Laila, Danila e Max. Speriamo di ripetere questa bella esperienza a Roma nel 2006. Un grazie di cuore al Presidente Nazionale “Roberto Speciale”.
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Una fortuna esserci Fondazione “R.Piatti” di Varese
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vevamo alcune riserve iniziali legate all’approccio che avrebbe avuto la manifestazione. Culturalmente ci è già capitato di cozzare contro alcune forme di approccio pietistico e discriminativo non in linea con il nostro modello di pensiero ed inoltre eravamo scettici sulle reali possibilità organizzative di un programma così articolato. Il risultato è invece stato fantastico con un’organizzazione spettacolare ed un adeguato approccio educativo sia ai momenti conviviali che alle attività agonistiche. La sensazione di integrazione ha permeato tutte le giornate e le competizioni sono state reali. L’impegno dei “nostri” è stato massimale e la manifestazione ci ha dato la possibilità di scoprirci “orgogliosi” del loro comportamento. E’ stata una vera fortuna esserci…
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Le Olimpiadi come non si sono mai viste! L’Istituto Comprensivo Trento 3
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abato 22 maggio le classi 1^ A e 1^ D si sono recate allo stadio Briamasco di Trento, per partecipare alla bellissima iniziativa sportiva organizzata dall’Associazione Anffas con la collaborazione della provincia di Trento. Il progetto, “battezzato” Olimpianffas, prevede un incontro sportivo tra i disabili di tutta Italia. Queste persone hanno un grande senso di solidarietà che va oltre la competizione sportiva, nel momento in cui si sostengono tra avversari. I ragazzi delle prime hanno partecipato con grande entusiasmo a questa iniziativa e hanno appreso che vincere non è tutto, ma che la cosa più importante è partecipare. Inoltre i disabili con le loro gioie, emozioni e la loro tenacia hanno dato una grande lezione di vita: “vivere è, comunque, bello!” e “lottare è, comunque, vivere!”
Una giornata particolare Anna, Annalisa, Valentina Piffer, Luca Boldrer
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n una ventosa mattina del maggio scorso, ci recammo, con varie classi del nostro istituto, allo stadio Briamasco, dove, come ci avevano detto, avrebbero gareggiato ragazzi disabili. Noi, con un po’ di malavoglia, prendemmo posto sulle tribune dello stadio, ma quando iniziò la gara della 1° batteria di resistenza nella corsa ci meravigliammo della bravura di ogni singolo atleta. I corridori, man mano che passava il tempo, ci trasmettevano la loro felicità tanto che noi incominciammo ad acclamarli ed a incitarli. Ma ci stupimmo ancora di più quando vedemmo che alle gare partecipavano anche dei nostri compagni di scuola: Matteo e Viviana. Ogni atleta si impegnava al massimo, con la grinta e la voglia di fare bene. Arrivarono poi le premiazioni e noi studenti eravamo molto eccitati: infatti i vincitori vennero premiati con una medaglia e calorosamente applauditi dal pubblico. Gli atleti che non avevano vinto non erano rammaricati per la sconfitta, anzi erano felicissimi di aver comunque partecipato alle gare e di essere arrivati alla fine con le loro forze. A conclusione della manifestazione noi, per trasmettere a questi ragazzi la nostra amicizia e solidarietà, abbiamo cantato con gioia la canzone “BLU”: essa è stata molto apprezzata da tutti.
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Tutti sbandieratori Gruppo sbandieratori della Scuola Media di Vigolo Vattaro
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l gruppo degli sbandieratori della scuola media di Vigolo Vattaro è invitato a feste, inaugurazioni, sagre, eventi nei quali è richiesto di ravvivare, rallegrare, ritmare e colorare la manifestazione. Quando abbiamo partecipato alla serata finale dell’Olimpianffas, abbiamo trovato un clima di serenità, allegria e voglia di vivere nel quale ci siamo trovati subito a nostro agio tanto che abbiamo immaginato di fare un’esibizione con le bandiere insieme ai simpaticissimi ragazzi protagonisti di questo meraviglioso avvenimento sportivo che è stato Olimpianffas. Grazie.
Anche gli scout per olimpianffas Il Clan “Iside” di Cles
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l Clan “Iside” di Cles, rappresentato da alcuni ragazzi, ha contribuito, offrendo un particolare servizio, allo svolgimento delle “Olimpianffas” svoltesi a Trento nel 2004. E’ motivo di enorme soddisfazione aver potuto partecipare a questo evento, soprattutto in considerazione del fatto che chi ne ha usufruito, sono stati atleti con alcune difficoltà. Il servizio offerto è stato quello di apparecchiare i tavoli per il pranzo, sotto il tendone allestito allo stadio, e quindi servire a tutti i convenuti il pasto di mezzogiorno. I ragazzi hanno affrontato il compito con lo spirito giusto: serietà e totale impegno sono stati messi in campo. Il lavoro si è concentrato in circa due ore e tutto si è svolto con la massima efficacia. Al loro commiato, la platea, con assoluta spontaneità, ha tributato loro un gratificante applauso. In sede di verifica, è emersa la più ampia soddisfazione per aver contribuito ad aiutare persone più bisognose di loro.
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La maratona Germano Povoli e lo staff della Nuova Casa Serena
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una bella giornata martedì 25 maggio ed il sole splende alto quando, alle 13.30 , i primi pulmini lasciano il centro “ Nuova Casa Serena “ con a bordo gli atleti che parteciperanno alla maratona, evento centrale delle manifestazioni sportive, culturali e ricreative dell’ Olimpianffas. Alle 14.30 la delegazione del nostro centro è pronta a raggiungere il punto di partenza posto in via Belenzani; fanno parte del gruppo 14 ragazzi, 3 familiari, 9 operatori e 6 volontari. Dopo l’obbligatoria punzonatura, attendiamo trepidanti il momento della partenza. Via Belenzani gradatamente si riempie di atleti, accompagnatori, ma anche di tanta altra gente che non vuol mancare a questo importante appuntamento. Alle 15, ora prevista per il via, c’è veramente tanta gente: una fiumana di persone assorte, concentrate, sorridenti e felici di essere protagonisti di un evento sicuramente mai vissuto. Ed ecco, finalmente, il fatidico sparo! Ci mettiamo in cammino. Il nostro camminare è lieve, non faticoso: l’ idea di essere gli attori principali dell’evento ci riempie di forze e la gioia di sentirci accolti dalla nostra città ci sprona non alla competizione, ma all’unione dei cuori. Gente che transita lungo il percorso si ferma e applaude divertita a tutti gli atleti: questo è uno stimolo in più, un’ulteriore ondata di energia che riscalda la nostra anima. Il pensiero che finalmente possiamo dirci cittadini a tutti gli effetti è una felicità mai provata, una sensazione così forte che letteralmente mette le ali ai nostri piedi. L’ arrivo si avvicina e Piazza Fiera ci accoglie in un forte abbraccio. Ad ogni partecipante viene consegnata una medaglia che per noi significa il nostro esserci come persone. Dopo la fatica ci risolleviamo con una merenda offerta a tutti i partecipanti ed anche questo momento diventa occasione di condivisione collettiva. Alle 17 tutto si conclude ed i pulmini arrivano e ci riportano al Centro. Un pomeriggio intenso, faticoso, ma le sensazioni che abbiamo vissuto sulla nostra pelle ci ripagano di tutto, soprattutto la percezione di appartenere alla città non ci abbandonerà facilmente! Ma la festa non è finita: alcuni di noi rimangono in città perché alle 20.30 ci sarà la cerimonia di chiusura di un evento che speriamo abbia lasciato una traccia indelebile nella realtà trentina e sia stata una fonte di riflessione per tutti sul concetto di diversità.
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Si dà vita a tante, piccole, blu Centro ANFFAS TRENTINO ONLUS via Paludi Sud
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n occasione di Olimpianffas molte sono state le persone che hanno collaborato per rendere possibile l’evento. In mezzo a tanta disponibilità e sostegno da parte di Enti ed Associazioni anche la piccola realtà del nostro Centro è stata chiamata a dare il proprio contributo. Andrea Bosetti ci ha infatti proposto di svolgere il compito di dar “vita” a Blu, la mascotte di Olimpianffas, partendo da un immagine su carta. I nostri ragazzi hanno risposto subito con entusiasmo e così, sotto la guida della nostra collega esperta di taglio e cucito , ci siamo messi tutti all’opera vincendo l’iniziale timore nei confronti di un compito così importante ed impegnativo. Sono state molte le giornate spese a tagliare “manine e piedini”, sagomare le gocce, riempirle di gommapiuma, cucirle ed infine colorarle. L’impegno dei ragazzi è stato assiduo e determinante, anche se talvolta nei compiti più difficili, venivano affiancati o sostituiti da noi operatori. Quando poi le cose sembravano”mettersi male” è stato provvidenziale l’aiuto dei colleghi degli altri Centri e dei volontari sempre pronti con la loro disponibilità e simpatia. Questo lavoro di squadra ha però portato alla realizzazione di ben 300 mascotte. Il pieno successo poi delle nostre olimpiadi é stato il premio più grande per i nostri sforzi, ci ha fatto sentire parte di un evento all’insegna della gioia e della condivisione che speriamo abbia donato molto, soprattutto a coloro che vi hanno partecipato in veste di atleti.
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Anche teatro, nel teatro di olimpianffas ANFFAS TRENTINO e COOPERATIVA LABORATORIO SOCIALE di Borgo Valsugana
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e favole iniziano e terminano con frasi che tutti, grandi e piccini, conoscono a memoria: “C’era una volta…e vissero tutti felici e contenti”. La nostra favola inizia proprio così: “c’era una volta un gruppo di persone che volevano divertirsi...” E termina con quel gruppo di persone che felici e sorridenti si portano nel cuore un meritato applauso e un ricordo indelebile. Abbiamo cercato di esprimere una nostra emozione, un nostro modo di vivere che spesso ci allontana dalle cose o persone che ci sembrano diverse ed estranee alla nostra vita. Un burattino che non parla e non si muove correttamente scatena una serie di episodi che hanno fine quando lo stesso burattino dichiara che è diverso da tutti noi ma in fondo sa sorridere come noi. Quel sorriso che ci ha accompagnato durante i momenti di prove dove abbiamo imparato danze e battute, quel sorriso che ci ha sostenuto nei momenti di paura nell’affrontare un palco e nei momenti di timore personale a presentarsi agli altri, quel sorriso che ci ha visti diventare scenografi, quel sorriso così diverso in ognuno di noi ma ugualmente sincero con la voglia di esserci e di vivere una esperienza altamente diversa. La fatica iniziale è passata in secondo ordine e dopo lo spettacolo qualcuno ha dichiarato che con questa esperienza ha potuto riflettere seriamente a quanto sia importante regalare un messaggio di armonia che riesce a superare qualsiasi barriera. Possiamo dire che questo nostro momento teatrale è stato un viaggio vero, fatto da tante persone che si sono messe in gioco in prima persona con le proprie storie, con la voglia di stare insieme e con la voglia di vivere alla grande su di un palco che si chiama “vita”.
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Dietro ogni stella c’è una storia Andrea Bosetti e Paolo Bettega
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nostri ragazzi non deludono e non tradiscono mai, sono i primi a trasformare le indecisioni in certezze, ad offrirci un sorriso ed un abbraccio che paga più di qualunque medaglia o trofeo Loro sono stati la nostra forza e si sono guadagnati “sul campo” la nostra stima e la nostra riconoscenza. Spesso manifestazioni ed eventi che li vedono protagonisti rischiano di esaltare solamente concetti, se pur nobili, quali la solidarietà e l’integrazione. Una volta tanto abbiamo voluto rilevare anche la competizione, il confronto in modo che la diversità fosse colta principalmente come serbatoio di “ diverse abilità “. Tutto si è svolto con la massima attenzione al giusto ruolo di atleti e di protagonisti meritato da questi atleti così speciali ed alla qualità della proposta, anche nei dettagli dell’organizzazione e degli aspetti logistici, sportivi, artistici ed istituzionali. Eppure alcune particolarità di Olimpianffas sono nate quasi naturalmente, senza lunghe riflessioni. Così è stato per la mascotte di Olimpianffas, una simpatica goccia di nome Blu e così è stato anche per il brano musicale, diventato la colonna sonora, a quanto pare azzeccata, di tutto l’evento. La Mascotte, il brano musicale, le tute, le magliette, i palloncini ecc… tutto l’evento si è colorato di blu, il colore dell’ANFFAS, perché, come dice il testo della canzone: “ l’universo è blu e dietro ad ogni stella c’è una storia dentro al blu ….“ Ogni persona ha una propria storia, un destino da compiere e non importa quanto è luminoso, ciò che importa è che siamo qui. Tutti. Olimpianffas è stato sport e cultura, emozione e professionalità, gioia e tensione, vittorie ottenute e sconfitte accettate di fronte alle quali ogni atleta ha saputo porsi con lo spirito giusto (come espresso nella formula di giuramento) “perchè lo sport è un gioco, invece la vita è la partita più importante di ogni persona e come ogni persona nel mondo vogliamo arrivare fino in fondo”. Momenti emozionanti, sorrisi, abbracci, applausi e ancora una volta una lezione di vita da parte di tutti quegli atleti che pur non avendo vinto, pur non sentendo scandire il proprio nome, hanno esaltato il compagno o la compagna vincitori. Quante persone dovremmo ringraziare per aver contribuito a tutto questo? Quante persone, tutte determinanti, hanno operato davanti e dietro le quinte di Olimpianffas? Difficile a dirsi senza rischiare di dimenticare qualcuno. Certamente Olimpianffas è stato un connubio di “forze” nel vero senso della parola, di idee, costruzioni, ricostruzioni, euforie, preoccupazioni, sorrisi, attimi e adesso… di tanta nostalgia. Una volta di più si è voluto ricordare che ogni persona è unica nel mondo e così sono unici anche i nostri ragazzi, ma è proprio per questo che tutti siamo chiamati a interagire, comunicare, accettare ed aprirci ad altre unicità in questa grande partita che è la nostra vita. Solo così ogni persona cresce e matura con la consapevolezza di sé, ma con il rispetto delle possibilità e diverse abilità dell’altro. “Il mondo è grande……..C’è posto per tutti.” Con la speranza che Olimpianffas accenderà ancora la sua fiamma. Grazie a tutti e forza ragazzi!
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Da olimpianffas alle sfide future Enrica Tomio e Marco Pellegrini
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uando nel settembre 2003 ci è stato chiesto un parere sull’eventualità di organizzare un evento di tale portata, dobbiamo ammettere che avevamo molte perplessità in merito, ma ciononostante ci siamo dichiarati disponibili, accettando questa sfida. La “macchina organizzativa” parte nel suo duro lavoro solo a gennaio 2004, creando un Comitato organizzatore con una precisa suddivisione dei compiti, e nel giro di pochi mesi e di intense giornate di preparativi …eravamo pronti al via! Decisamente dei giorni indimenticabili! Il notevole sforzo lavorativo è stato ampiamente ripagato, nel vedere i “nostri ragazzi” affrontare con trepidazione ed il massimo impegno ogni gara, con la soddisfazione personale di esserci, di partecipare, di esultare sia della propria che dell’altrui vittoria. Una festa globale all’insegna dello sport! Ancora oggi a distanza di oltre quattro mesi, ci accorgiamo di aver fatto parte di qualcosa di veramente unico ed importante nella vita dei ragazzi che ci chiedono con soddisfazione quando sarà la prossima edizione di Olimpianffas. Tutto ciò ci inorgoglisce molto, ci sprona nel lavoro quotidiano e nell’affrontare nuove sfide future.
Voci dal Comitato Elisabetta Chiarani, Elena De Gasperi, Daniela Mosaner, Ylenia Zeno, Daniela Baldessari
Elisabetta Chiarani
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i è stata data la grande opportunità di far parte del Comitato di Olimpianffas. Il lavoro è stato tanto e non sono mancati momenti di difficoltà e di discussione, ma non posso assolutamente dimenticare le ore così emozionanti e felici che ho trascorso, durante la manifestazione, insieme ai ragazzi, agli accompagnatori ed a tutti gli amici che hanno collaborato. Daniela Mosaner
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i può vincere o perdere. Io ho assaporato la mia vittoria nella gioia di tanti ragazzi che ho visto gareggiare.
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Elena De Gasperi
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avanti alla gioia di amici e genitori che incitano il proprio familiare… Davanti all’entusiasmo degli atleti nelle gare… Davanti all’esultanza con la quale i ragazzi si avvicendano sul podio per ritirare la propria medaglia… Davanti all’emozione provata dai partecipanti sulle note di “Blu”… Davanti a tutto questo le fatiche e la stanchezza scompaiono, lasciando il posto alla soddisfazione per i risultati raggiunti e per il momento di festa e condivisione che ANFFAS è riuscito a regalare. Ylenia Zeno
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ono contenta di aver partecipato all’organizzazione di OLIMPIANFFAS, perché, da questa esperienza, ho capito che probabilmente la porta della felicità ha una sola chiave: amarsi per quello che si è, anche se diversi. Daniela Baldessari
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n’esperienza indimenticabile. Ecco cosa è stata per me Olimpianffas! Quando mi è stato proposto di far parte del Comitato non avrei mai immaginato che mi sarei lasciata coinvolgere così tanto da questo progetto; in positivo e in negativo. Ricordo i momenti difficili in cui sembrava andasse tutto storto, gli inconvenienti che si presentavano all’improvviso, gli attimi di sconforto che mi prendevano quando mi sembrava di non avere abbastanza tempo per fare in modo che tutto fosse perfetto per l’inizio della manifestazione, ma la voglia di contribuire alla riuscita di tutto ciò e l’aiuto di alcuni colleghi che facevano parte del Comitato mi hanno aiutato a superare tutto. Quello che non potrò mai scordare è la gioia e la felicità di tutti quei ragazzi meravigliosi che hanno partecipato all’evento, sia come atleti che come accompagnatori, e che per cinque giorni hanno vissuto un’esperienza da veri protagonisti (non solo nello sport) ma soprattutto nella vita. Devo ringraziare chi mi ha dato la possibilità di contribuire a tutto questo e soprattutto un grazie a tutti i ragazzi che hanno partecipato, perché, con la loro gioia, mi hanno dato una grandissima soddisfazione e una grande lezione di vita. Sandra Baroni
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o vissuto l’esperienza di OLIMPIANFFAS e non potevo immaginare tutto ciò che avrei condiviso. E’ stata anche per me una sfida ed oggi sono soddisfatta d’averla accolta.
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I numeri di olimpianffas Un evento si comprende anche dai “numeri “. 15.000 depliant e locandine - 500 inviti ad personam - 400 badge - 400 manifesti 2250 pasti preparati e serviti in 3 momenti diversi 2100 spuntini preparati e serviti in 5 momenti diversi 2500 litri d’acqua -1700 succhi di frutta - 120 litri di vino 1200 magliette - 800 cappellini - 250 borse - 250 tute 1500 bandierine - 500 palloncini - 9 striscioni - 220 pacchi regalo agli atleti 216 atleti iscritti alle gare e 30 squadre 16 gare e rispettive finali - 48 batterie qualificazione 3 postazioni di lancio e salto 190 persone alloggiate in 4 alberghi 1500 persone alla mini maratona 1500 persone ai concerti della fanfara bersaglieri e del coro i mini polifonici 1000 persone alla cerimonie di apertura 1500 persone alla cerimonia di chiusura 600 medaglie assegnate alla mini maratona 67 medaglie e 67 targhe assegnate ai vincitori 1°- 2° - 3°- 60 rose blu 31 trofei alle squadre - 15 trofei e 50 targhe ai sostenitori 300 mascottine + 1 maxi mascotte ed 1 costume mascotte 800 sedie - 200 panche e 100 tavoli - 250 m di transenne 50 piante e addobbi floreali - 6 bandiere e 6 piloni porta bandiera - 2 maxi manifesti 1 palco completo di copertura - 2 tendoni - 2 cucine da campo 2 tribune - 10 gazebo - 1 casetta in legno - 4 bagni chimici 20 autorita’ delle istituzioni trentine - 10 personaggi dello sport italiano 10 telegrammi autorita’ dello stato e trentine 300 educatori e/o accompagnatori - 100 volontari coinvolti a vario livello (alpini-bersaglieri – familiari - scout-amici) - 40 trasporti organizzati dalle forze armate - 5 corpi di sicurezza e vigilanza (carabinieri - polizia di stato - guardia di finanza - polizia municipale - vigili del fuoco e 6 motociclisti) 4 cori - 1 banda - 2 fanfare - 1 gruppo teatro 3 gruppi musicali - 1 gruppo sbandieratori 2 presentatori - 2 staff di giudici e cronometristi e….. ci fermiamo qui.
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Il portafoglio di olimpianffas Entrate CONTRIBUTO ASSESSORATO ALLO SPORT P.A.T. CONTRIBUTO GIUNTA REGIONALE T.A.A. CONTRIBUTO CAMERA DI COMMERCIO TN CONTRIBUTO BANCA DI TRENTO E BOLZANO CONTRIBUTO BIM ADIGE CONTRIBUTO BIM DEL BRENTA CONTRIBUTO BIM DEL MINCIO CONTRIBUTO LIONS HORST CONTRIBUTO CONSIGLIO REGIONALE T.A.A. CONTRIBUTO CASSA RURALE TRENTO SAIT CONTRIBUTO COMUNE DI BORGO VALSUGANA APT TRENTO ITAS MUTUA CONTRIBUTO PANATHLON CONTRIBUTO COMPRENSORIO 5 CIRCOLO PENSIONATI VIA GRAMSCI TRENTO CONTRIBUTO ACLI CASA 2 TIONE CONTRIBUTO BIM DEL CHIESE CONTRIBUTO CANTINE FERRAR/LUNELLI CONTRIBUTO ROTARY FIEMME CONTRIBUTO DALMONEGO SNC MEZZOLOMBARDO CONTRIBUTO PER CALENDARI CONTRIBUTO FEDERAZ.ITALIANA SPORT DISAB. CONTRIBUTO IANDOLO CONTRIBUTO PULINET INCASSO PARTITA - CHIEVO VERONA - RAPPRESENTATIVA TRENTINA
€ 21.255,60 € 6.000,00 € 5.000,00 € 3.000,00 € 2.500,00 € 2.500,00 € 2.150,91 € 2.000,00 € 2.000,00 € 1.800,00 € 1.500,00 € 1.000,00 € 1.000,00 € 925,00 € 750,00 € 525,00 € 250,00 € 250,00 € 500,00 € 500,00 € 500,00 € 416,67 € 108,20 € 70,00 € 50,00 € 50,00 € 3.288,50 € 59.889,88
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Uscite TUTE/MAGLIETTE/BORSE/BERRETTI SERVICE AUDIO PIAZZA FIERA PASTI E RISTORI ALLOGGI SQUADRE TRENTINE PARTITA CHIEVO VERONA–RAPPRESENTATIVA TRENTINA TRASPORTO FANFARA BESAGLIERI S.NOGARO (UD) ASSICURAZIONI ATLETI E PARTECIPANTI MATERIALE VARIO CANCELLERIA RIMBORSI SPESE A GRUPPI NU.VOL.A RIMBORSO SPESE A CORO PICCOLE COLONNE MEDAGLIE E COPPE PREMIAZIONI SPESE DI RAPPRESENTANZA AFFITTO CASETTA TRENTO EXPO SERVIZI FOTOGRAFICI ICA AFFISSIONI MANIFESTI TELECOM SIAE ENEL VARIE REALIZZAZIONE CALENDARIO OLMPIANFFAS REALIZZAZIONE VOLUME OLIMPIANFFAS
€ 10.423,80 € 8.000,00 € 6.425,21 € 6.000,00 € 3.368,95 € 960,00 € 926,00 € 816,68 € 800,00 € 600,00 € 458,47 € 441,60 € 420,00 € 396,00 € 324,05 € 199,90 € 198,93 € 152,76 € 19,87 € 4.740,92 € 12.055,68 € 57.728,82
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Cerimonia di apertura
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re 20.00 ritrovo partecipanti sfilata. Ore 20.30 sfilata con partenza dalla sede del Comune di Trento ed arrivo in piazza Fiera. Nell’ordine: motociclisti Arma dei Carabinieri, fanfara ANA di Trento, coro Polizia Municipale di Trento, mascotte olimpianffas, 2 alfieri portabandiera olimpianffas, atleta che leggerà il giuramento, 30 SQUADRE iscritte che sfilano, con un proprio alfiere in testa, a partire dalla squadra ANFFAS TRENTINO ONLUS di Trento, seguita in ordine alfabetico dalle squadre ANFFAS TRENTINO delle periferie, dalle squadre ANFFAS del territorio nazionale, dalle squadre delle Associazioni e Cooperative Trentine, per chiudere con la seconda squadra dell’ANFFAS TRENTINO ONLUS di Trento. In piazza Fiera hanno preso posto autorità, sostenitori, familiari e pubblico. Tutta la cerimonia è condotta da un presentatore. Arrivo della sfilata attraverso un viale predisposto davanti alla zona palco. Squadre, mascotte, alfieri e atleta del giuramento prendono posto sull’apposita tribuna. Coro sul palco, fanfara davanti al palco, motociclette a presidiare l’uscita destra del viale. Coro e Fanfara eseguono l’INNO AL TRENTINO. Nel frattempo, dalla sede del Comune, partono: il tedoforo, Lorenzo Bernardi, con un piccolo atleta, scortato da 2 motociclisti della Polizia Municipale. Le motociclette percorrono il viale e poi presidiano l’uscita sinistra del viale. Tedoforo e piccolo atleta percorrono il viale con la fiaccola di Olimpianffas. Viene chiesto il silenzio all’intero pubblico. Il tedoforo sale sul tripode e, sulle note della “bandiera olimpianffas”, accende il braciere. Viene chiesto nuovamente il silenzio. L’atleta si porta sul palchetto sotto il tripode e legge la formula del giuramento OLIMPIANFFAS. Viene chiesto nuovamente il silenzio. Entra il picchetto d’onore delle Forze Armate (carabinieri-guardia di finanza-polizia di stato-esercito). Si esegue l’alza bandiera italiana ed europea ed i relativi inni. Il presidente dell’ANFFAS TRENTINO ONLUS dichiara aperte le OLIMPIANFFAS. Seguono i saluti ed i discorsi delle autorità. Si da quindi lettura dei telegrammi pervenuti. Seguono : - l’esecuzione dal vivo del brano musicale “BLU”, - una coreografia della Scuola Media Segantini-Bronzetti dell’Istituto comprensivo Trento3, - uno spettacolo di magia. Lettura programma, con particolare riferimento alla prima giornata di gare. Saluto e chiusura cerimonia ore 22.45.
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Cerimonia di chiusura
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ccensione della fiamma Olimpianffas ad ore 20.00 in piazza Fiera ed arrivo, suonando, della fanfara ANA. La cerimonia è condotta da un presentatore. Squadre, autorità, pubblico e Coro Dolomiti prendono posto con sottofondo musicale della fanfara. Completata affluenza e sistemazione dei partecipanti la fanfara si siede. Esibizione dei giovani sbandieratori della Vigolana dell’Istituto comprensivo di Vigolo Vattaro. Terminata l’esibizione la fanfara si posiziona davanti al palco e il Coro Dolomiti sale sul palco. Il Coro Dolomiti esegue due brani. Esecuzione dal vivo del brano musicale “BLU” e lancio di palloncini. Premiazioni delle 11 finali (5 femminili - 5 maschili - staffetta 4x100 mista) di atletica. Premiazioni delle 5 finali (2 femminili - 2 maschili - staffetta 4x25 mista) di nuoto. Ogni gara è premiata da un’autorità e da un personaggio dello sport. Madrina della serata è Manuela Di Centa. Ogni atleta vincitore 1° 2° 3° viene premiato con: medaglia - targa - rosa blu simbolo - mascottina - CD della colonna sonora BLU, mentre sul maxi schermo vengono proiettate immagini e foto delle gare e degli eventi di OLIMPIANFFAS. Completata la premiazione gare, salgono sul palco autorità, sostenitori e rappresentanti delle squadre. Le autorità di ANFFAS premiano i rappresentanti delle squadre con una coppa e le autorità con una targa. Nel frattempo vengono distribuite mascottine a tutti gli atleti di Olimpianffas in tribuna e platea. A seguire, le Autorità dell’ANFFAS premiano ENRICO SANTINI, atleta dell’ANFFAS ONLUS ROMA, che in passato ha partecipato ad una olimpiade. Con tutte le autorità e le rappresentanze delle squadre e delle associazioni su palco il presidente dell’ANFFAS TRENTINO, il Presidente Onorario dell’ANFFAS TRENTINO ed il Presidente Nazionale dell’ANFFAS ONLUS consegnano un TROFEO alla squadra degli AMICI DELLO SPORT, miglior squadra classificata di OLIMPIANFFAS, sulle note di WE ARE THE CHAMPION. Tutti vengono invitati a scendere dal palco per ritornare al proprio posto. Viene chiesto il silenzio in piazza. La fanfara esegue le note della ”bandiera Olimpianffas” e viene spenta la fiamma di Olimpianffas. Entra il picchetto delle forze armate per l’ammaina bandiera italiana ed europea e l’esecuzione degli inni. Il Presidente di ANFFAS TRENTINO ONLUS e il PRESIDENTE dell’ ANFFAS ONLUS NAZIONALE dichiarano chiuse le prime Olimpianffas e danno appuntamento alla seconda edizione. Fine Cerimonia ore 22.45
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Un’esperienza nuova Il Comitato olimpianffas
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bbiamo ancora davanti ai nostri occhi la gioia e la soddisfazione dei ragazzi che, in occasione di Olimpianffas, salivano e scendevano dai mezzi delle Forze Armate , nonché la spontaneità e la serenità che si era creata con i vari Carabinieri, Poliziotti , Finanzieri e Vigili Urbani. Un’esperienza importante , esaltante ed elettrizzante per gli atleti. L’efficienza, la disponibilità e la sensibilità delle Forze Armate e delle Forze di Sicurezza ha garantito a tutti i gruppi partecipanti i trasporti per gli spostamenti necessari dal luogo di alloggio alla piscina, alle piazze dove si svolgevano le iniziative Olimpianffas e quanto altro. In 5 giorni le Forze Armate hanno effettuato circa 50 viaggi sul territorio del Comune e della Provincia di Trento sempre con la massima puntualità e sempre con il sorriso sulle labbra. Abbiamo potuto constatare il rapporto di amicizia che si è instaurato fra i tanti atleti e familiari grazie al rispetto che Carabinieri, Finanzieri, Poliziotti e Vigili Urbani hanno dimostrato nei loro confronti e nei confronti di tutto l’evento ed a loro va tutta la nostra riconoscenza. Però non si sono limitati solo alla fase di trasporto, poichè la loro presenza e sensibilità, accanto anche a quelle dell’Esercito e della Polizia Municipale di Trento, si sono viste durante le gare, le cerimonie ed i vari eventi che hanno caratterizzato i 5 giorni di OLIMPIANFFAS. Un grazie particolare va, pertanto, al Comandante Regionale dei Carabinieri, Gen. Gianfranco Scanu ed al Comandante Provinciale ( oggi Capo di Stato Maggiore ) Ten.Col.Antonio Labianco , al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Ten.Col.Stefano Murari ed all’allora Questore di Trento Nicola D’Agostino, al Ten.Col. D’Acunto del Comando R.F.C. Regionale dell’Esercito, al Comandante della Polizia Municipale di Trento Lino Giacomoni ed al Prefetto di Trento, Alberto De Muro, con il Quale e grazie al Quale l’evento ha potuto fruire dell’impegno congiunto delle Forze Armate.
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Volontariato: una risorsa Il Comitato olimpianffas
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n un’associazione di famiglie qual è ANFFAS il volontariato è naturalmente una risorsa indispensabile per svolgere l’attività istituzionale. Un numero sempre maggiore di persone (non solo casalinghe e pensionati, ma anche giovani, studenti, mamme e papà) donano il loro tempo per sostenere l’attività svolta degli educatori nei centri diurni e residenziali. Fondamentale è però anche il loro ruolo svolto nell’organizzazione di eventi ed iniziative, volte a diffondere la conoscenza di ANFFAS e a sostenerne l’attività, sensibilizzando la comunità sulle problematiche della disabilità, diffondendo i valori sui quali si fonda ANFFAS, quali il rispetto dell’altro e il diritto alla dignità di ogni persona, che si esplicano attraverso la mutualità e la solidarietà. Olimpianffas non sarebbe stata possibile senza l’aiuto di tutte le persone che gratuitamente hanno servito i pasti e gli spuntini durante i cinque giorni della manifestazione, che hanno garantito la sicurezza durante lo svolgimento delle gare, che hanno gonfiato i palloncini per la cerimonia d’inaugurazione e chiusura, che hanno presidiato il punto d’informazione appositamente allestito presso piazza Fiera. Solo in quei cinque giorni si sono attivatI per ANFFAS più di 50 volontari. Olimpianffas però ha avuto alla base della sua realizzazione anche un altro tipo di apporto che è scaturito dall’interazione fra l’impegno Pubblico e Privato, fra l’Ente e l’Associazione, fra il volontario ed il dipendente. Questo è stato l’input di ogni scelta e di ogni soluzione, un input sempre presente e per il quale molte persone, a vari livelli ed anche con motivazioni diverse, hanno tutte contribuito a regalare giornate indimenticabili, nello sport e nell’allegria dello stare insieme, agli atleti, ai loro familiari ed accompagnatori ed a tutti coloro che hanno partecipato.
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Medagliere SQUADRA AMICI DELLO SPORT C.I.R.S. LABORATORIO SOCIALE TRENTO ANFFAS ROMA ESTUARIO FONDAZIONE R.PIATTI VARESE ANFFAS LIVORNO LABORATORIO SOCIALE CAVALESE / POZZA DI FASSA ANFFAS TRENTINO TRENTO LABORATORIO SOCIALE BORGO VALSUGANA / FIERA DI PRIMIERO PICCOLA OPERA PRISMA ANFFAS CREMA ANFFAS TRENTINO ARCO / TIONE / CAMPO LOMASO PAESE DI OZ CRESCIAMO INSIEME ANFFAS IMPERIA
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6 3 2 1 1 1 1 1
2 2 2 2 1 1 1 1
2 1 3 1 1
1
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1 1 1
1 1 1 2 1 1 1
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Squadre Anffas Trentino Onlus TRENTO Anffas Trentino Onlus ARCO - TIONE - CAMPO LOMASO Anffas Trentino Onlus FIERA DI PRIMIERO BORGO VALSUGANA Anffas Trentino Onlus POZZA DI FASSA - CAVALESE Anffas Onlus ALBENGA Anffas Onlus CISTERNA LATINA Anffas Onlus CREMA Anffas Onlus IMPERIA Anffas Onlus LIVORNO Anffas Onlus MODENA Anffas Onlus NAPOLI Anffas Onlus ROMA Anffas Onlus SCHIO Anffas Onlus TRIESTE AMICI DELLO SPORT Associazione FAMIGLIE HANDICAP C.I.R.S Cooperativa IL PONTE Cooperativa Laboratorio Sociale TRENTO Cooperativa Laboratorio Sociale ARCO - TIONE Cooperativa Laboratorio Sociale FIERA DI PRIMIERO –BORGO VALSUGANA Cooperativa Laboratorio Sociale POZZA DI FASSA – CAVALESE Cooperativa LA RETE ESTUARIO Onlus Fondazione Renato Piatti Onlus VARESE Gruppo SENSIBILIZZAZIONE HANDICAP PICCOLA OPERA PRISMA Onlus U.I.S.P Anffas Trentino Onlus Il Paese di Oz e Cresciamo Insieme
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Hanno scritto di olimpianffas Siti Internet Pietre vive 23.05.2004 Superabile 31.05.2004 Trento città alpina 2004 31.05.2004 Disabili 31.05.2004 Vita 31.0520.04 Apt Trento 01.06.2004 Trentino cultura 01.06.2004 Liberatutti 01.06.2004 Legavolley 01.06.2004 Sanremonews 01.06.2004 Pallavolando 01.06.2004 Sport trentino 01.06.2004 La provincia di Cremona 01.06.2004
e molti altri…. Stampa L’Adige 21 / 23 / 24 / 26 / 05. 2004 Trentino 31 / 03.04 12 / 22 / 05.2004 Vita Trentina 18 / 23.05.2004 Vivi Trento 12 / 14 / 05.2004 Consiglio Provinciale cronache 09 / 10 / 06.2004 Doss Trent ( ANA ) giugno 2004 I Bersaglieri marzo 2005
e molti altri… Oltre alle numerose uscite sui siti internet e sulla stampa, OLIMPIANFFAS ha avuto riscontro con diversi servizi televisivi regionali (RAI 3 regionale / RTTR / TCA) ed anche nazionali (SKY SPORT e Sportabilia), nonché interviste ed informazioni radiofoniche su Radio Dolomiti, RTT, Radio Studio 7.
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Una bella “partita del cuore” Antonio Girardi, Giornalista del Consiglio Provinciale di Trento
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i è disputata sabato 22 maggio allo stadio Briamasco, sotto una pioggia battente che non ha spaventato però i 400 spettatori presenti, la “partita del cuore” di queste Olimpianffas, tra la squadra del Chievo Verona, allenata da Gigi Del Neri e fra le più brillanti degli ultimi campionati di serie A, e una rappresentativa provinciale guidata dal mister del Trentino calcio, Christian Maraner. Nonostante le avverse condizioni meteo, il terreno di gioco ha retto bene e lo spettacolo non è mancato, anche perché i trentini si sono battuti con grinta, specie nel primo tempo (finito con un parziale di 2 reti a zero per il Chievo, una delle quali frutto di un autogol), tenuto conto della netta superiorità tecnica degli avversari. Nove a zero il risultato finale con reti di Zanchetta (3), Santana, Cesar, De Oliveira, Morrone, Malagò e un’autogol di Toccoli. Ha assistito all’incontro anche il presidente nazionale dell’Anffas, Roberto Speziale, che al termine della partita ha consegnato una medaglia ricordo a tutti i giocatori delle due formazioni e un trofeo e agli allenatori delle due squadre. L’evento è stato promosso a scopo benefico e il ricavato della vendita dei biglietti è stato devoluto a favore delle attività dell’Anffas. Con la sua partecipazione, che ha attirato l’interesse degli appassionati e dei mass media non solo sull’evento ma anche sulla realtà dei diversamente abili, il Chievo Verona ha confermato di essere una squadra di valore sia calcistico, sia in termini di sensibilità sociale. “Lo sport per tutti” era il titolo della partita fra l’altro, preceduta dalle finali di atletica leggera delle Olimpianffas. Un bell’esempio di sport per lo sport che vuol essere opportunità di tutti.
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Olimpianffas: non solo Sport Il Comitato olimpianffas
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LIMPIANFFAS è stato un appuntamento intenso non solo dal punto di vista sportivo. Nei 5 giorni dell’evento, grazie alla sensibilità, alla partecipazione ed alla tradizione della comunità trentina, il “Teatro di Olimpianffas”ha potuto fruire dell’alternarsi di svariate proposte ed iniziative di intrattenimento che, se hanno coinvolto i diretti partecipanti, hanno sempre visto la presenza di pubblico trentino. Le cerimonie sono state valorizzate e sostenute dalla partecipazione del Coro della Polizia municipale di Trento, del Coro Dolomiti e della Fanfara ANA di Trento, nonché dall’esibizione dei giovani sbandieratori di Vigolo Vattaro, dalla coreografia degli alunni delle scuole medie Bronzetti-Segantini di Trento, dall’intervento del mago Albert e della giovane cantante trentina Alessia. Il programma ha poi proposto alcuni appuntamenti e spettacoli in Piazza Fiera, con i concerti del Corpo Musicale Città di Trento e del Coro Piccole Colonne, presentati da Italo Leveghi e intervallati dalla presenza del grande alpinista Sergio Martini e dalla proiezione di un filmato sulla montagna, messo a disposizione dall’organizzazione Film Festival città di Trento. Invece il freddo e la pioggia della serata di sabato, dopo legare di atletica, hanno impedito la presenza di pubblico in piazza Fiera per il concerto dei gruppi giovanili rock trentini, ma anche a loro va la nostra gratitudine, poiché, per quanto possibile, ci hanno provato. Dal brutto tempo al bel tempo (è proprio vero che “lassù qualcuno ci ascolta” ) e così, nella splendida mattinata della domenica, la città è stata coinvolta dalla sfilata e dai concerti della fanfara Bersaglieri di San Nogaro (UD) e dei Minipolifonici di Trento, accompagnati dalle bande giovanili di Aldeno e Mattarello. Nel pomeriggio di lunedì, dopo le gare di nuoto, è stata la volta dell’esibizione dei musicisti di Cantare Suonando e dello spettacolo teatrale “un burattino di…verso”, proposto dall’ANFFAS e dalla Cooperativa Laboratorio Sociale di Borgo Valsugana. Nel contesto delle gare di atletica presso lo stadio Briamasco si è potuta anche apprezzare un’esercitazione cinofila proposta con maestria dalla Guardia di Finanza di Trento. Per le squadre e le realtà provenienti dal territorio nazionale si sono organizzate anche delle visite alla città di Trento con le Guide turistiche dell’APT di Trento Inoltre, grazie a genitori, familiari e volontari, è sempre rimasto attivo, in piazza Fiera, uno stand con materiale informativo sull’evento e sulle realtà ed i sostenitori partecipanti. Olimpianffas, quindi, vive anche questi ricordi che possono essere ben rappresentati pensando al ballo della squadra dell’ANFFAS di Napoli, mentre il Corpo musicale Città di Trento suonava “funiculì funiculà”. Da Trento a Napoli musica e spontaneità non hanno frontiere ed insieme possono contribuire abbattere i pregiudizi.
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Oltre le barriere degli occhi Il Comitato olimpianffas
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e OLIMPIANFFAS non è stato solo sport , merita una menzione particolare la mostra “OLTRE LE BARRIERE DEGLI OCCHI” che si è tenuta presso il Museo Tridentino di Scienze Naturali dal 14 maggio al 13 giugno 2004 e che ha fatto parte anche del programma proposto da Olimpianffas. L’esposizione presentava opere realizzate dai ragazzi dei Centri ANFFAS TRENTINO ONLUS con l’attenta conduzione dell’insegnante di ART – TERAPY Nadia Ongaro. Attraverso la pittura si è avviato un processo evolutivo che ha permesso e che permette di evidenziare le potenzialità di ciascun ragazzo e di poter intervenire nella maturazione delle abilità già presenti. La mostra sottolineava che “nelle opere dei ragazzi di ANFFAS TRENTINO si riscontano forme archetipiche che riescono a superare i filtri della razionalità imposti dal vivere quotidiano. Su di loro aleggia un’inconsapevole libertà di azione che richiede di essere direzionata e contenuta, ma, nel fare arte, questo non pregiudica la mancanza di comunicare ciò che si è “. La mostra ci invitava dunque a togliere il velo davanti agli occhi e guardare oltre, al di là delle cose e delle parole, dove la diversa abilità diviene risorsa e ricchezza.
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L’unione fa la forza Il Comitato olimpianffas
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on c’è proverbio più adatto per sottolineare il vero “carburante “ che ha alimentato la riuscita di OLIMPIANFFAS ed ha caratterizzato le scelte del Comitato Organizzatore per ANFFAS, spesso difficili, così come ha determinato l’impegno ed il sostegno della Comunità Trentina, che ha dimostrato quanto sia attenta, sensibile e disponibile verso tutti i Cittadini, al di là di qualunque “diversa abilità”. Si è tutti abbandonato le etichette, con le quali spesso si rischia di catalogare le identità, partecipando direttamente o indirettamente ad un evento dedicato prima di tutto a delle “persone”, che hanno saputo lanciare un messaggio, dentro e fuori la competizione sportiva : siamo qui anche noi e anche noi abbiamo qualcosa da dire. Si è ampiamente riconosciuto l’apporto, il sostegno ed il contributo determinanti dato dalle Istituzioni , dall’Amministrazione e dal Servizio Pubblico e Privato, nonché dagli ambiti delle Associazioni di volontariato e da questa unione è scaturito un considerevole ed impeccabile connubio di intenti, dove grandi o piccoli “mattoni” si sono tutti rivelati importanti e significativi alla “costruzione” di OLIMPIANFFAS. Olimpianffas, però, deve molto non solo all’unione degli intenti, ma anche all’impegno di alcuni particolari supporter che hanno integrato il lavoro del Comitato Organizzatore per ANFFAS. ITALO LEVEGHI, conduttore impeccabile delle gare, della mini maratona e degli appuntamenti musicali. Ricco di ironia ed allegria, ha ravvivato la grinta degli atleti in gara. A lui si deve la presenza di giudici e cronometristi, nonché il coinvolgimento del grande alpinista Sergio Martini, del simpatico Mago Albert, del fotografo Adelfo Bayr. Una garanzia! ADELINO FERRARIN, conosciuto nella veste di Presidente Regionale Associazione Bersaglieri e ben presto attivo in Piazza Fiera, reclutando anche altri validi amici, ad aiutare gli addetti della Protezione Civile del Comune di Trento, di ASIS e dell’Azienda Forestale di TN e Sopramonte negli allestimenti. A lui si deve la presenza della coinvolgente Fanfara dei Bersaglieri. Una forza! FABIO REVOLTI, una presenza delle ultime ore, ma non per questo meno “provvidenziale”. Grazie a lui si è risolta l’omologazione dell’allestimento delle strutture in Piazza Fiera da parte della Commissione Provinciale Ufficio Polizia Amministrativa. Una sicurezza! FABIO LUCCHI, conduttore molto prezioso delle Cerimonie di apertura e di chiusura, che ha dato il giusto valore agli interventi e ha sviluppato il programma con attenzione professionale. Il suo contributo ha fatto si che gli atleti fossero protagonisti di un evento sportivo e non semplicemente di una bella festa. Una qualità! LUCIANO ANESI, infaticabile Presidente del Coro Piccole Colonne diretto dalla maestra Adalberta Brunelli, ha lavorato in prima linea per tutte le iniziative avvenute in Piazza Fiera, trasportando, allestendo e manovrando anche tutta l’attrezzatura necessaria ai vari service luci.
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Luciano, come Adelino, è un Presidente che opera sul campo, senza risparmiarsi. Un motore! CLAUDIO GIOVANNELLI ha dato i movimenti alla mascotte BLU, indossando l’apposito costume in più occasioni ed al di là della sua indubbia disponibilità, stare in quelle “vesti”è stato faticoso e per di più “anonimo”. Una grande pazienza!.... …e ancora…MARCO CAPORALI / SERGIO, MASSIMO / MARIO BETTEGA / GIOVANNI TOMASI / SUSY CURZEL / GIULIANO MATTEI / GIORGIO ZINI / ASTERIO FRACHETTI / GIULIANO BIASIONI / ISIDORO BRUGNOLLI / LELE LAUTER / ALDO FRONZA / MARCO FRANCESCHINI, ANGELO RICCADONNA e ROLANDO BALDESSARI / GUIDO BETTALI / GILBERTO SARTORI e DEFLORIAN ROBERTO / MARCO PORCELLI / STEFANO CHICCO e MICHELE CONT / SERGIO CAPPELLETTI /GIANNI TIELLA / GIORGIO MASSIGNANI / SANDRA FEDRIZZI / ALDO BERNARD / ANTONIO GIRARDI / RENZO DALLASERRA GUIDUCCIA ROMOLI e FRANCESCO MAROTTA / GIANFRANCO DIANTI / PAOLO GHEZZI e DANILO CURTI GABRIELE BIANCARDI / GIORGIA ENDRICI / PIERGIORGIO FRANCESCHINI / WALTER CAPPELLETTO / RUGGERO STENICO / FABIO CANAL e CIRO TOMASI / STEFANO SANDRI / MARCO CALLIARI / ARTURO CONDINI / VITTI LUIGI / ROBERTO LEONARDELLI e FRANCO CASTELLAN / DANTE FORATO / CLAUDIO BELLIN / MARIANO DAMAGGIO / MICHELE MOSCHETTA / MARIO MALOSSINI / LORENZO ANDREATTA / ENRICO PAISSAN e MONICA CASATTA / NINO PEZZIN / GIAMPAOLO BONINI / ROBERTA MORASCHIN BARBARA LUISE e MICHELE TAIT / BRUNO DALMONEGO / LUCIANO ZANIN / FRANCO ANDREATTA / TONELLI GIORGIO / ANTONIO TRENTINI / ALBERTO MOSNA / CLERIO GRAZIOLI / STEFANO BORILE MANUELA MOLINARI / FRANCO BARONI / FRANCO BERNARDINATTI / ROBERTA BERTOLDI / ALESSANDRO CHIESA / VITTORIO FRAVEZZI / ESTER FRANCH / RICCARDO PEDRONI, ognuno, per le proprie competenze e COINVOLGENDO ALTRI PREZIOSI COLLABORATORI, ha dato il proprio contributo per la riuscita dell’evento. Quanta pazienza, disponibilità, competenza e generosità!! E come non ricordare RENATA ZADRA, MARIA ROSARIA MARINI, GABRIELLA VIOLA, DANIELA ZENTI, genitori attivi per la riuscita delle Cerimonie, delle premiazioni, per il servizio allo stand informativo, per il servizio ai pasti, con altri disponibilissimi genitori, volontari e collaboratori. E’ importante ricordare che la presenza ed il ruolo di genitori e familiari rappresentano il cuore dell’impegno di realtà come ANFFAS e Cooperativa Laboratorio Sociale. Dal Presidente al Consigliere, dal Genitore Responsabile al Socio, sono tutti ruoli ricoperti da genitori e familiari, quotidianamente e senza guadagni, per la promozione della politica e degli obiettivi, nei contat-
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ti e nei rapporti con le strutture operative e quanto altro. Se una cosa si può dire è che genitori e familiari possono cogliere, nelle piccole cose, le gioie, le tristezze, gli insuccessi e i traguardi della vita di ogni giorno con un figlio, un fratello, una sorella che si trovano in una condizione di svantaggio. L’impegno e la speranza di un genitore sono, perciò, di tanti genitori e familiari ed è per questo che nello sviluppo della loro azione, così come nell’azione di volontari, collaboratori e sostenitori, l’unione di intenti e di energie è una grande forza.
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TUTTI I COLLABORATORI COOPERATIVA LABORATORIO SOCIALE, COMMISSARIATO DEL GOVERNO, ARMA DEI CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA, POLIZIA DI STATO, ESERCITO, FEDERAZIONE PROVINCIALE CORPI VVFF VOLONTARI, PROTEZIONE CIVILE, ANA, NUVOLA, BERSAGLIERI, POLIZIA MUNICIPALE, FANFARA ANA TRENTO, FANFARA BERSAGLIERI SAN NOGARO, CORO POLIZIA MUNICIPALE, AZIENDA PROMOZIONE TURISTICA DI TRENTO MONTE BONDONE, CONSORZIO ALBERGATORI TRENTO E SOPRAMONTE, TRENTINO SPA, TRENTO CITTA’ ALPINA 2004, ASIS, ITAS, PANATHLON, GIORNALE L’ADIGE, RADIO DOLOMITI, CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO, TRENTINO SPA, RADIO STUDIO SETTE, RADIO TELE TERENTINO, WIND PUNTO D’INCONTRO, TRENTO 1921, CHIEVO, TRENTINO, CORRIERE DEL TRENTINO, CAMERA DI COMMERCIO, CONSORZIO DEI COMUNI COMPRESI NEL BIM DEL TRENTINO, LIONS HOST TRENTO, CASSA RURALE DI TRENTO E VILLAZZANO, BANCA DI TRENTO E BOLZANO, BANCA BOVIO CALDERARI, ROTARY VAL DI FIEMME, NORD STUDIO, CANCELLERIA FORATO, SERIGAMMA, LITODELTA, SOVRINTENDENZA SCOLASTICA, ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 3, ISTITUTO COMPRENSIVO, VIGOLO VATTARO, SBANDIERATORI DELLA VIGOLANA, MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI, TRENTINO EMERGENZA 118, CROCE BIANCA, FEDERAZIONE CRONOMETRISTI, GIUDICI DI GARA, UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI TRENTO, SERVIZIO PARCHI E GIARDINI COMUNE DI TRENTO, AZIENDA FORESTALE DI TRENTO E SOPRAMONTE, VIVAISTI TRENTINI, FIORISTI TRENTINI, SOCIETA’ CENTRO FONDO DI TESERO, COMUNE DI CAVALESE, COMUNE DI BORGO VALSUGANA, COOPERATIVA LA RUOTA, TRENTO EXPO’, FLY MUSIC, CORO PICCOLE COLONNE CORPO MUSICALE CITTA’ DI TRENTO, CANTARE SUONANDO, I MINI POLIFONICI, BANDE GIOVANILI DI TRENTO ALDENO MATTARELLO, GRAPHOS, SAIT SUPERMERCATI TRENTINI, CANTINE LUNELLI, CANTINE LE MERDIDIANE, C+C ITALMARKET, PANIFICIO CARRARO, PANIFICIO TECCHIOLLI, SEGATA, SALUMERIA MATTEI, TRENTO FRUTTA, TRENTINGRANA, BAR FLORIAN, RISTORANTE CHIESA, CIRCOLO ANZIANI, AgF BERNARDINATTI, HOTEL CAPITOL GARDOLO, HOTEL DOLOMITI VATTARO, HOTEL AQUILA CALLIANO, HOTEL LILLA’ TERLAGO, SKY SPORT, RAI 3, SPORTABILIA, RTTR, TCA.
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È nato un impegno Roberto Speziale, Presidente Nazionale ANFFAS ONLUS
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e ha fatta di strada Anffas che, partita da Roma nel lontano 1958 da un gruppo di “mamme coraggio” riunite nella prima sezione dell’allora Associazione Nazionale Famiglie di Fanciulli Adulti Subnormali, è oggi presente sull’intero territorio Nazionale… Oggi, infatti, in Italia operano, sotto l’egida della “Rosa Blu” e con l’obiettivo fondamentale di affermare i diritti umani e civili delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e dei loro genitori e familiari, 183 Associazioni locali, 16 Associazioni/Coordinamenti regionali, 33 Autonomi Enti a marchio, nonché 15.000 soci ordinari, altrettanti sostenitori ed innumerevoli volontari, operatori e specialisti del settore. Tante sono state le conquiste che hanno visto Anffas protagonista ed oggi, anche grazie a tali conquiste, la qualità di vita delle persone con disabilità è certamente migliorata. Ma ancora molto rimane da fare soprattutto per abbattere definitivamente le barriere culturali, ancora pesantemente presenti nella nostra società. Infatti, il processo di inclusione sociale dei nostri congiunti potrà avere piena attuazione solo quando anche l’intera la società acquisirà piena consapevolezza che la disabilità è un problema sociale, non privato. Questo rappresenta quindi per Anffas una nuova “sfida”, per la quale dobbiamo tutti ritenerci impegnati contribuendo a far avanzare una coscienza sociale che consideri essenziale la centralità della persona e ciò a prescindere dalle condizioni di salute, di stato sociale o economico. Lo slogan di Anffas è “Per una persona con disabilità una famiglia sola non basta”. Questo significa che l’intera società si deve sentire ed operare come una grande famiglia che protegge e tutela soprattutto i propri figli più deboli, ma che consente loro anche di crescere e di affermarsi nella loro dignità ed autonomia di singola “persona”, questo partendo non da ciò che manca ma dalle potenzialità che si possiedono. Posso dirvi che, partecipando alle 5 giornate di OLIMPIANFFAS, ho avuto ulteriore conferma di tutto ciò ed infatti non ho visto scendere nei campi di gioco persone con disabilità, ma atleti che avevano gioia di partecipare, competere e vincere. L’attenzione che hanno generato nella gente della piazza e le loro braccia alzate in segno di vittoria, la loro trepidante attesa e lo sguardo concentrato prima della gara, la loro energia e la loro stanchezza, la malinconia di una sconfitta e l’esaltazione per una vittoria hanno generato in me sensazioni uniche e senso di grande rispetto nei loro confronti. Ho visto ciò che Anffas Trentino e la Comunità Trentina hanno saputo mettere a disposizione dei partecipanti e quanto hanno costruito in sinergia, perché OLIMPIANFFAS fosse una vera manifestazione sportiva nella forma e nei contenuti, nei dettagli e negli aspetti generali, nell’aria
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olimpica che si è potuto respirare. 5 giornate indimenticabili che questo volume ha già raccolto nelle testimonianze, nelle foto, nei risultati agonistici e negli aspetti organizzativi. Credo, pertanto, di non dover fare bilanci, perché ancora una volta sono i nostri atleti così speciali, qualunque esperienza vivano, a dirci cosa vogliono e dove andare. Loro sono stati i protagonisti di OLIMPIANFFAS, con la loro semplicità e spontaneità disarmanti di fronte a qualunque indecisione ed incertezza, pronti a mettersi in gioco, desiderosi non solo di partecipare, ma anche di vincere. Vincere anche e soprattutto rispetto ai pregiudizi di chi non riesce a vederli nella loro interezza di persone, diverse, come diversi siamo tutti, ma non per questo con meno voglia e diritto di vivere una vita di qualità e di bene-essere, ma conoscere anche la sconfitta, così come avviene nella vita di tutte le persone. A noi spetta il compito di proseguire nella strada intrapresa consapevoli che è nostro dovere dar voce a chi da solo non sa o non può rappresentarsi. Occorre sempre più ricercare occasioni e momenti di vera integrazione sempre meno dedicati e quindi racchiusi nei “recinti” dentro i quali le persone con disabilità vengono spesso relegate. OLIMPIANFFAS ha, in prospettiva, proprio questa finalità. E’ impegno di Anffas, quindi, quello di continuare ad operare per le pari opportunità e per la non discriminazione. Solo cosi si potrà garantire anche alle persone con disabilità, alla pari di tutti i cittadini, la possibilità, senza alcun pregiudizio o pietismo di sorta, di esprimere le proprie capacità, nel rispetto delle diverse attitudini, di generare l’applauso ed il giudizio della gente, di calarsi, sempre di più, nello spirito della competizione di fronte alla quale si gode per la vittoria e si soffre per la sconfitta. Tutto ciò ci spinge a mantenere l’impegno che OLIMPIANFFAS diventi un appuntamento consolidato, un obbiettivo sportivo e di incontro da riproporre sul territorio Nazionale, che contribuisca a rappresentare Anffas nei suoi intenti e nella sua politica di inclusione sociale. Tale impegno trova concreta conferma nella seconda edizione di OLIMPIANFFAS che si terrà a Roma dal 14 al 18 Giugno 2006
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APT TRENTO MONTE BONDONE
CORO POLIZIA MUNICIPALE TRENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 3
CORO DOLOMITI
SAIT SUPERMERCATI TRENTINI
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POLIZIA DI STATO
ASIS
TRENTINO SPA
COOPERATIVA LA RUOTA
CANCELLERIA FORATO
BANCA BOVIO CALDERARI
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CONSORZIO ALBERGATORI TRENTO SCARL
ESERCITO ITALIANO
SBANDIERATORI DELLA VIGOLANA
ISISTUTO COMPRENSIVO VIGOLO VATTARO
CORO PICCOLE COLONNE
C+C ITALMARKET
AZIENDA FORESTALE DI TRENTO E SOPRAMONTE
PANIFICIO CARRARO
CONSORZIO DEI COMUNI COMPRESI NEI BIM DEL TRENTINO
POLIZIA MUNICIPALE TRENTO
RADIO DOLOMITI
CORPO MUSICALE CITTÀ DI TRENTO
CASSA RURALE DI TRENTO E VILLAZZANO
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CANTINA LE MERIDIANE
L’ADIGE
PROTEZIONE CIVILE
WIND
CANTARE SUONANDO
LIONS HOST TRENTO
VVFF TRENTO
LITODELTA
PARCHI E GIARDINI COMUNE DI TRENTO
COMUNE DI CAVALESE
FEDERAZIONE CRONOMETRISTI E GIUDICI DI GARA
PANIFICIO TECCHIOLLI
TRENTO CITTÀ ALPINA 2004
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PANATHLON
I MINIPOLIFONICI
COMUNE DI BORGO VALSUGANA
VIVAISTI TRENTINI
SEGATA
ASSOCIAZIONE BERSAGLIERI
NORD STUDIO
FANFARA BERSAGLIERI SAN NOGARO (UD)
SOCIETÀ CENTRO FONDO TESERO
FIORISTI TRENTINI
BAR FLORIAN
PREFETTURA DI TRENTO
FEDERAZIONE PROVINCIALE CORPI VVFF VOLONTARI
SERIGAMMA
ROTARY VAL DI FIEMME
CANTINE LUNELLI
VITA TRENTINA
BANCA DI TRENTO E BOLZANO
C.C.I.A.A.
RISTORANTE CHIESA
RADIO STUDIO 7
CENTRO SERVIZIO VOLONTARIATO
GUARDIA DI FINANZA
MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI
FANFARA ANA DI TRENTO
CROCE BIANCA
AGF BERNARDINATTI FOTO
FOTO BAYR
FLY MUSIC
ARMA SOVRINTENDENZA DEI CARABINIERI SCOLASTICA
BLU BLU tutto questo blu sembra di sognare di volare andare su, blu dentro a questo blu con le nostre forze arriveremo in fondo e non importa niente se sarò primo della squadra oppure no ciò che importa è che ci proverò, guardo in faccia il mondo e sono qui anche se non vinco sono qui provo a dare tutto quel che ho, perché questo mondo è un po’ anche mio fosse solamente perché Dio ha voluto mettermi nel blu... BLU l’universo è blu dietro ad ogni stella c’è una storia dentro al blu, giù poi ancora su senza mai fermarci arriveremo in fondo e non importa niente se sarò primo nella vita oppure no ciò che importa è che io sono qui, guardo in faccia il mondo e sono qui anche se non vinco sono qui provo a dare tutto quel che ho, perché questo mondo è un po’ anche mio fosse solamente perché Dio ha voluto mettermi nel blu... BLU, tutto questo blu, volo dentro al blu, volo e vado su… Guardo in faccia il mondo e sono qui anche se non vinco sono qui provo a dare tutto quel che ho, perché questo mondo è un po’ anche mio fosse solamente perché Dio ha voluto mettermi nel blu...
DEDICATO A VOI… A te, che sei venuto alle Olimpianffas per misurarti con altri atleti, per dimostrare il tuo valore, per farci capire che lo sport è innanzitutto un incontro… A te, che ci hai onorato della tua presenza mentre sostenevi i compagni impegnati nelle gare, capace di gioire per la vittoria di un amico… A te, che sorridi in un momento di felicità, perché ti senti, finalmente, protagonista… A te, che piangi quando il mondo non ti comprende, quando tutto ti sembra così difficile… A te, madre, che hai visto tuo figlio, tua figlia, sul palco delle persone importanti, in una gerarchia di valori finalmente al posto giusto… A te, padre, che vai orgoglioso della tua bambina, del tuo bambino, perché ha tirato fuori tutte le sue capacità, per partecipare a quella gara, alla gara della vita… A voi, genitori, che ogni giorno lottate con pazienza e costanza per dare voce a chi non ha voce… e che ci ricordate quale è lo scopo del nostro camminare insieme sulla vostra stessa strada… A voi, educatori, che fate del vostro lavoro una missione e testimoniate l’importanza di ogni persona che vi è affidata… A voi, sostenitori delle Olimpianffas, perché ci avete creduto, perché ci avete aiutato, perché senza il vostro aiuto non ce l’avremmo fatta… A voi, collaboratrici e collaboratori del Comitato Organizzatore, per l’entusiasmo con cui avete realizzato un’opera importante, una perla preziosa che resterà nella storia di tutti coloro che erano a Trento quella settimana di maggio… Maurizio Cadonna, Direttore Generale ANFFAS TRENTINO onlus
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Da Olimpia ad Olimpianffas Campioni nello sport... ed anche nella vita Uno straordinario connubio tra sport e solidarietà Una straordinaria festa di sport Ogni persona è una risorsa Olimpianffas: un pieno di emozioni Sentirsi ed essere inclusi Caparbi protagonisti del proprio destino Un’esperienza gioiosa e coinvolgente Così si costruisce il futuro Tutti siamo chiamati a sensibilizzare Saper camminare insieme Un orgoglio per la città Il senso dello sport per tutti Solidarietà e cultura Lo sport migliora la qualità della vita Eliminare ogni discriminazione Qualificazioni: gare di atletica Finali: gare di atletica Olimpianffas: gioia, solidarietà ed anche agonismo Atleti decisi a dare tutto Anche giudici di gara e cronometristi sanno emozionarsi Il centro operativo di volontariato alpino A.N.A. di Trento Dare è ricevere Esserci è stata una soddisfazione Qualificazioni: gare di nuoto Finali: gare di nuoto Tante emozioni indimenticabili Diego racconta Insieme, al di là della competizione Nello spirito di “aver partecipato” Un’opportunità anche per i genitori Medaglie importanti Corriamo inseguiamo raggiungiamo superiamo C’eravamo anche noi Un’esperienza ancora viva “Forza viviana” ... e anche Marco La mia esperienza a Trento: una novità
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La squadra di Estuario Atleti e spettatori orgogliosi Calore e accoglienza trentina Un’olimpiade ricca di contenuti Un coro di ricordi Olimpianffas: sentirsi “io” tra gli “altri” Un’esperienza ricca di sensazioni Una fortuna esserci Le Olimpiadi come non si sono mai viste! Una giornata particolare Tutti sbandieratori Anche gli scout per olimpianffas La maratona Si dà vita a tante, piccole, blu Anche teatro, nel teatro di olimpianffas Dietro ogni stella c’è una storia Da Olimpianffas alle sfide future Voci dal Comitato I numeri di olimpianffas Il portafoglio di olimpianffas Cerimonia di apertura Cerimonia di chiusura Un’esperienza nuova Volontariato: una risorsa Medagliere Squadre Rassegna stampa Hanno scritto di olimpianffas Telegrammi Una bella “partita del cuore” Olimpianffas: non solo Sport Oltre le barriere degli occhi L’unione fa la forza Tutti i collaboratori È nato un impegno
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