Ricomporre il vuoto Un progetto urbano per una passeggiata archeologica nell’area centrale di Roma
La città contemporanea si presenta come un palinsesto di paesaggi stratificati, in cui coesistono frammenti urbani risalenti ad epoche diverse, generando scenari inediti e peculiari. Attribuire il giusto valore a questa stratificazione e comprenderne le potenzialità può diventare una straordinaria lezione di modernità, uno spunto di riflessione imprescindibile per intervenire sull’esistente. La città di Roma ben costituisce l’esempio magistrale dell’ossimoro anticomoderno. La plurimillenaria storia del luogo rappresenta la linea strategica lungo la quale sviluppare la città di domani, interpretando la memoria non come lettura nostalgica del passato, bensì come principio operativo, parte attiva nella città odierna e nella vita di chi la abita. Come esempio concreto di quanto accennato si può citare per Roma la stagione dell’Estate Romana ideata nel 1977 dall’assessore alla cultura Renato Nicolini, che trovò certamente ispirazione nella concezione di una città antica parte attiva di quella contemporanea. Venne in tale occasione sperimentata una nuova visione del centro storico, cuore pulsante di una ritrovata vitalità urbana, disvelando le potenzialità aggregative di questo straordinario spazio, così restituito alla collettività, in opposizione al processo di gentrificazione a cui l’area sembrava inesorabilmente destinata. In questa esperienza, il perdurante valore simbolico delle rovine monumentali si fece emblema del raccordo tra gli spazi della vita quotidiana e gli spazi della cultura. Nella progettazione urbana il vuoto rappresenta un elemento organizzativo, e anche il luogo dove può riflettersi la struttura collettiva della città stessa. Si intende guardare ai vuoti della città come un’architettura a tutti gli effetti che metta in relazione il costruito, le persone e i luoghi, ritrovando la dimensione umana degli spazi aperti, pur calati nel contesto urbano contemporaneo. In una città eterogenea come Roma, il vuoto assume più valenze e può essere
Università degli studi di Ferrara Dipartimento di Architettura
Ricomporre il vuoto Un progetto urbano per una passeggiata archeologica nell’area centrale di Roma
classificato secondo diverse scale, in base alla funzione che ha all’interno del tessuto urbano, che questo sia un quartiere, un settore, o polo di riferimento per la città intera. Nell’area del Centro archeologico monumentale, la riqualificazione dei vuoti ivi immersi non può prescindere dalla loro connessione, qui individuata attraverso corridoi verdi e sistemi di mobilità ecologici. L’area oggetto di studio di questa tesi, tra i resti degli insediamenti del più antico nucleo della città di Roma sul colle Palatino ed il parco regionale dell’Appia Antica, si afferma come perno visivo, ma non statico contemplativo, degli straordinari fondali che percepisce. Nonostante la singolarità del contesto, quest’area ha sempre avuto un destino incerto. La finalità del progetto è pertanto quella di connettere attraverso un percorso continuo e strutturato il Centro archeologico monumentale con il Parco dell’Appia antica, ricomponendo lo spazio residuo della Passeggiata Archeologica in un’unica trama verde che, dalla campagna romana entri fino al cuore della città. Attraverso la progettazione di un parco urbano si ipotizza la costruzione di una trama di itinerari sia di interesse storico-artistico, che archeologico paesaggistico, che si incroci con spazi urbani di aggregazione e socialità, e sia in grado di diventare un racconto in cui immaginazione, vita e progetto si intrecciano in maniera indissolubile. Il progetto si articola attorno a tre temi cardine; in primo luogo l’interpretazione del contesto come una sequenza di compressioni e dilatazioni, un’alternanza che l’intervento si impone di rispettare; in secondo luogo la vegetazione, come principio compositivo del progetto urbano, che collabori con le architetture esistenti per il disegno di ambienti conclusi e di nuove prospettive; infine, il muro, forma primigenia e simbolica dell’architettura romana, come confine che separa e unisce, la cui più straordinaria testimonianza è rappresentata dal monumento continuo delle Mura Aureliane.
A.A. 2020-2021 Sessione di laurea Marzo 2022
Primo relatore Romeo Farinella
Secondo relatore Elena Dorato
Laurenda Anita Gustuti
STRATEGIA D’INTERVENTO
SEZIONE AA’ - Via di San Gregorio 1:700
Stazione Termini Piazza Venezia
La finalità del progetto è quella di connettere attraverso un percorso continuo e strutturato il Centro Archeologico Monumentale con il Parco dell’Appia antica, ricomponendo lo spazio residuo della Passeggiata Archeologica in un’unica trama verde che dalla campagna entra fino al cuore della città. La strategia si articola in quattro sistemi, quello ambientale, quello culturale, quello della mobilità e quello delle connessioni.
1.
Colosseo - nodo di scambio
Il sistema ambientale Valorizzare il patrimonio paesaggistico e la rete ecologica urbana •
integrazione dei siti archeologici e delle ville storiche in un parco urbano unitario
•
tutela e mantenimento delle alberature storiche
•
piantumazione di nuove essenze arboree ed erbacee per la mitigazione climatica
•
depavimentazione e riconversione in suolo permeabile dei tratti carrabili eliminati
•
progettazione di nuovi punti di osservazione privilegiati
San Giovanni in Laterano
2.
A
SEZIONE BB’ - Via dei cerchi scala 1:700
3.
A’
B’ B
Il sistema culturale 4.
Integrare in un percorso storico archeologico i luoghi di attrazione culturale •
riattivazione degli edifici dismessi come nuovi poli museali per l’area del Centro Archeologico Monumentale
•
promozione delle attività presenti sul territorio come luoghi di cultura per la cittadinanza
•
riapertura dei siti di interesse storico archeologico inaccessibili
•
linea tranviaria n.8
Via dei Fori Imperiali e le polarità museali
5.
Amba Aradam - metro C
6.
rafforzamento dell’assialità del primo miglio della via Appia (intra moenia)
7.
P
-7,00
P 10.
8.
9.
+0,00
+0,00
Il sistema della mobilità
+4,00
Promuovere la mobilità sostenibile all’interno delle Mura Aureliane
12. 11.
P
Il sistema delle connessioni
•
limitazione dell’accesso veicolare privato nell’area archeologica
•
ridisegno delle sezioni stradali delle vie principali
•
integrazione di una nuova linea tranviaria nella rete del trasporto pubblico
P
•
progettazione di parcheggi di scambio
•
riduzione e riposizionamento delle aree di sosta per i pullman turistici
-1,00
+22,00
13.
+10,00
-7,00
18. 17.
15.
Piramide - nodo di scambio
14.
16.
+25,00
-2,00
P
scala 1:5000
19.
Ostiense - stazione ferroviaria
Connettere il tessuto urbano tramite percorsi pedonali trasversali •
Università degli studi di Ferrara Dipartimento di Architettura
Legenda
pedonalizzazzione di Via delle Terme di Caracalla e di Via dei Cerchi
nuovo boulevard
area parco urbano
aree parcheggio
direttrice strategica
fermata tpl regionale esistente
piazze d’accesso
ville storiche
fermata esistente linea tranviaria esistente
P
•
ridimensionamento della sezione stradale di Via di San Gregorio
fermata metropolitana esistente
nuove aperture
verde archeologico
•
apertura di nuove connessioni trasversali
fermata metropolitana in costruzione
collegamenti da potenziare
verde inaccessibile da rendere fruibile
•
riconversione degli ex nodi del traffico in piazze pedonali per la fruizione sicura di cittadini e turisti
accessi ai siti archeologici esistenti
nuovi accessi pedonali
verde da riqualificare
pista ciclabile riqualificata
limite dell’accesso carrabile
fermata di progetto
traffico veicolare principale
linea tranviaria di progetto
circolazione di quartiere
fermata Anello ferroviario di progetto
ZTL
servizi informativi e museali
servizi didattici
Ricomporre il vuoto Un progetto urbano per una passeggiata archeologica nell’area centrale di Roma
P 1. Palazzo Silvestri - Rivaldi 2. Antiquarium comunale del Celio 3. Casino Salvi 4. Casina del Vignola 5. Rudere di Porta Capena 6. Complesso Vignola Mattei 7. Aranciera di San Sisto 8. Basilica San Sisto vecchio 9. Chiesa dei santi Nereo ed Achilleo 10. Casa museo Alberto Sordi 11. Circolo archi Angelo Mai 12. Chiesa di San Cesareo de Appia 13. Casina del Cardinal Bessarione 14. Villa Appia delle Sirene 15. Sepolcro degli Scipioni 16. Colombari di Vigna Codini 17. Colombario di Pomponio Hylas 18. Cappella di San Giovanni in Oleo 19. Porta san Sebastiano - Museo delle Mura 20. area archeologica di via Cilicia 21. Ex cartiera Latina
20.
• • •
Mercati di Traiano - museo dei Fori Imperiali Complesso del Vittoriano Musei capitolini
• • •
•
Forof - Palazzo Roccagiovine
Quercus cerris
Parco regionale dell’Appia
0
scala 1:6000 60 200 m
21.
A.A. 2020-2021 Sessione di laurea Marzo 2022
Potenziali poli museali da attivare: Palazzo Silvestri - Rivaldi Antiquarium comunale del Celio Casino Salvi
Essenze arboree ed arbustive storiche selezionate Pinus pinea
E.U.R.
Musei esistenti:
sempreverde alloctona e naturalizzata cattura delle polveri
Primo relatore Romeo Farinella
Cupressus sempervirens autoctona caducifoglie boschi naturali nel Comune di Roma fonoassorbente
Secondo relatore Elena Dorato
Quercus ilex
sempreverde alloctona e naturalizzata cattura delle polveri
Laurenda Anita Gustuti
Laurus nobilis
sempreverde autoctona fonoassorbente longeva
sempreverde autoctona mitigazione dell’inquinamento acustico e atmosferico
04
LA PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA - MASTERPLAN La città è un organismo composito ed il sistema costituito da piazze, strade, vicoli e slarghi assicura continuità e relazioni simboliche tra le parti. La costruzione di una trama di itinerari sia di interesse storico-artistico, che archeologico paesaggistico, si intreccia con spazi urbani di aggregazione e socialità. Configurato come un parco urbano, l’intervento è il punto di connessione tra quartieri sostanzialmente molto diversi e distanti, ma anche tra i luoghi della storia di Roma. A collaborare con le architetture presenti nell’area, la vegetazione viene utilizzata come vero e proprio dispositivo architettonico che caratterizza e differenzia lo spazio attraversato.
SEZIONE AA’ - Scala 1:700
SEZIONE CC’ - Scala 1:700
Architetture arboree
2,1
Colonnato
Peristilio
Stanza ipostila
Frutteti
Siepi
Trabeazione
14,6
3
2,5 5,5 2,5
2
9
12,3
SEZIONE BB’ - Scala 1:700
5,4
3,5
SEZIONE DD’ - Scala 1:700
Azioni naturali
Bosco spontaneo
Erbaacee perenni
Pavimentazioni 2,3
pavimentazione lastricata in basalto semi-permeabile
pavimentazione in stabilizzato semi-permeabile
pavimentazione anti trauma drenante
piantagioni perenni permeabile
2
64,7
15
5,5
6,7
41,2
3,5
7,7
23,8
6
manto erboso permeabile Area sportiva
Casina del Vignola
C
A Porta capena
Accesso casa museo Alberto Sordi
B +7,00 Fermata tram
+0,00
+1,00
-1,00 Parco degli Scipioni
Fermata tram
Fermata tram Parco di San Sebastiano
A’
Nuovo centro di Caracalla +5,00
+3,00 +5,00
B’
C’
+5,00 Piantagioni perenni
Pista ciclabile
Parcheggio Terme di Caracalla
+15,00
+19,00
D’ +18,00
Fermata tram Vivaio Orti didattici
scala 1:2000 0
D Università degli studi di Ferrara Dipartimento di Architettura
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Primo relatore Romeo Farinella
Secondo relatore Elena Dorato
Laurenda Anita Gustuti
20
100 m
05
IL BOULEVARD L’ area sportiva Il boulevard è il principio regolatore dell’intero sistema. Attorno ad esso orbitano le diverse conformazioni che caratterizzano il parco, preesistenti o di nuova progettazione, e che ritrovano in esso il punto d’incontro. Viene organizzata un’area dedicata all’attività sportiva,
Le noue paysagère Considerando l’accidentata orografia dell’area, è stata individuata la porzione dell’avvallamento con la quota altimetrica minore, e successivamente la si è scelta per la progettazione di un bacino inondabile, che raccolga le acque piovane che naturalmente vi defluiscono. La selezione di piante adatte a terreni umidi, come alcune erbacee annuali o perenni, garantisce una bassa manutenzione necessaria, oltre a caratterizzare il paesaggio del primo tratto del boulevard.
I campi sportivi racchiusi all’interno della pista di atletica diventano all’occorrenza una piazza della pioggia che, allagandosi in caso di forti precipitazioni, trattengono temporaneamente l’acqua per poi gradualmente rilasciarla nella rete fognaria, evitandone il sovraccarico e quindi le inondazioni. Scenario 1 Piazza inondabile in condizioni normali
A
Normalmente i campi sono “asciutti” e quindi risultano come spazi per l’attività sportiva libera e gratuita per la collettività.
+2,00
Sezione del bacino inondabile
0,00
-3,00
Scenario 2 Piazza inondabile dopo una lieve pioggia Durante le piogge di lieve e media intensità l’acqua viene filtrata e raccolta in bacini di stoccaggio nascosti, per poter essere riutilizzata in futuro.
Vista dei campi sportivi 0,00
-1,00
Scenario 3 Piazza inondabile dopo un acquazzone
Vista del percorso tra le piante perenni
In caso di forti precipitazioni, è la piazza stessa a fungere da bacino di raccolta e decantazione delle acque, garantendo il deflusso graduale verso la rete fognaria.
A’ scala 1:500
-2,00
0
5m
SEZIONE AA’ - Scala 1:250
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A.A. 2020-2021 Sessione di laurea Marzo 2022
Primo relatore Romeo Farinella
Secondo relatore Elena Dorato
Laurenda Anita Gustuti
06
PIAZZA NUMA POMPILIO
Abitare lo spazio urbano
Una piazza è per definizione uno spazio pubblico a supporto della vita urbana, delimitato da un perimetro costruito e con una propria espressione estetica. In questo sito, che può considerarsi un vuoto nel vuoto, le essenze arboree collaborano con le architetture presenti per la definizione di uno spazio formalmente compiuto, caratterizzato da differenti fronti, suggestive prosettive e salti di quota. Si tratta di una piazza che si inserisce come cerniera tra la città e il nuovo parco urbano, diventano un nuovo punto d’incontro per i flussi turistici che desiderano raggiungere il percorso nel Parco regionale dell’Appia, e per i residenti dei quartieri limitrofi.
Il giardino pensile Traendo ispirazione dai molti belvedere presenti nella città, il giardino offre un nuovo punto di vista privilegiato per ammirare il paesaggio circostante, oltre che costituire il fronte terminale del boulevard.
I propilei La forma archetipica del propileo viene ridotta all’essenza, composta da sei lame verticali che segnano gli estremi del boulevard.
Il portale L’accesso a via di San Sebastiano viene evidenziato da una porta moderna, che raccorda il muro dell’omonimo parco con il giardino pensile.
Il centro di Caracalla Un nuovo punto informativo si innesta là dove un tempo c’era il portico del complesso termale, testimoniato dall’archeologia inglobata nell’edificio.
Un nuovo spazio per l’arte Casa museo Alberto Sordi
Casa Museo Alberto Sordi
Il prolungamento del muro di confine di Parco San Sebastiano aiuta a definire uno spazio dalle dimensioni più raccolte, una sorta di piazza dentro la piazza che diventa un punto di raccolta per i diversi percorsi culturali presenti nella zona, oltre che teatro stesso di diverse attività pubbliche.
Parco regionale dell’Appia
A
La progettazione di uno spazio esterno al museo, e sopraelevato rispetto ai flussi della piazza si presta all’eventualità di esposizioni o istallazioni temporanee, pur mantenedo le caratterisitche tipiche di uno spazio urbano, quali la massima accessibilità e la libera fruizione.
Terme di Caracalla
+7,00
B
SEZIONE AA’ - scala 1:600
+7,00
Chiesa di San Sisto Vecchio +1,00
SEZIONE BB’ - scala 1:600
PROSPETTO CC’ - scala 1:300 bike sharing +0,00 Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo
C
C’
Scuola primaria Giardinieri
Veduta della piazza
caffetteria
sala espositiva
A’
bookshop
+3,00
+0,00
+5,00
B’
scala 1:600 0
6m
Terme di Caracalla
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Primo relatore Romeo Farinella
Secondo relatore Elena Dorato
Laurenda Anita Gustuti
07
IL VIVAIO E GLI ORTI DIDATTICI Raccordandosi ai percorsi interni di Parco San Sebastiano, la nuova annessione comprende uno spazio recintato di forma trapezoidale che ospita un centro didattico, integrato alla funzione di vivaio ripristinata. Il nuovo complesso è caratterizzato da una fitta pineta, in cui le essenze sono disposte secondo una rigida griglia quadrangolare, e al suo interno si aprono delle radure che ospitano varie funzioni, collegate da semplici tracciati sterrati.
A
4
-2,00
2 3
5 1
-1,00
+2,00
1
il chiostro
2
il labirinto dei bambini
3
l’aula all’aperto
4
il giardino degli aromi
5
l’area gioco
6
il padiglione
7
la pineta
8
il vivaio
7
0,00
6
8
Vista dell’area gioco nella pineta
Vista del chiostro
scala 1:500 0
5m
A’
SEZIONE AA’ - Scala 1:250
Università degli studi di Ferrara Dipartimento di Architettura
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A.A. 2020-2021 Sessione di laurea Marzo 2022
Primo relatore Romeo Farinella
Secondo relatore Elena Dorato
Laurenda Anita Gustuti
08