ESERCITAZIONE 2
RELAZIONARSI _ spazio collettivo Università di Genova Facoltà di Architettura A.A. 2011/2010 Laboratorio di Progettazione Architettonica IIA
ESERCITAZIONE 2
RELAZIONARSI _ spazio collettivo
OBIETTIVI: L’obiettivo dell’esercitazione è la progettazione di un edificio residenziale a carattere collettivo, composto da tre unità aggregate.
3 FASI: 1. Definizione del programma abitativo in base alla “committenza” ovvero chi utilizzerà lo spazio
2. Definizione dello spazio abitativo unifamiliare
3.Progetto dell’abitazione collettiva, ovvero del sistema aggregativo delle abitazioni e degli spazi di relazione
+
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RELAZIONARSI _ spazio collettivo
ELEMENTI DI PROGETTO
- numero dei componenti - rapporto di parentela | convivenza - tempo di permanenza in casa | fuori casa - attività svolte in casa | fuori casa
Programma abitativo “committenza”
Spazio abitativo
VARIABILI DI PROGETTO
+
- organizzazione, articolazione e distribuzione degli spazi
- organizzazione, articolazione e distribuzione degli spazi di relazione Sistema aggregativo e spazi di relazione
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RELAZIONARSI _ spazio collettivo
FASE 1. Definizione del programma abitativo in base alla “committenza” ovvero chi utilizzerà lo spazio NUMERO DEI COMPONENTI - da 2 a 8
Committenza
A
Committenza
B
RAPPORTO DI PARENTELA | CONVIVENZA - Coppia sposata - Coppia con figli - Famiglia allargata - Studenti | ragazzi alla pari - ecc. TEMPO DI PERMANENZA IN CASA | FUORI CASA
Committenza
C
ATTIVITA’ SVOLTE IN CASA | FUORI CASA - lavoro - attività di laboratorio | artigianato -studio - ecc.
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FASE 1. Esempi: possibili tipologie di committenza e relative tipologie di convivenza
Committenza
A coppia
Committenza
B famiglia
Committenza
C trasfertisti
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FASE 2. Definizione dello spazio abitativo unifamiliare
+
+ Spazio base = 180mc
Spazio flessibile = 60mc
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FASE 2. Definizione dello spazio abitativo unifamiliare : AZIONI
+ Spazio base
dormire - lavarsi/cucinare
dormire - lavorare - lavarsi/cucinare
? dormire - lavorare - lavarsi/ cucinare - ospitare
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FASE 2. Definizione dello spazio abitativo unifamiliare
+
?
Spazio flessibile AREA VERDE SPAZIO PER AUTOCOSTRUIRE VOLUME ABITATIVO AGGIUNTIVO SPAZIO DI RELAZIONE SPAZIO DISTRIBUTIVO
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FASE 2. Definizione dello spazio abitativo unifamiliare ORGANIZZAZIONE, ARTICOLAZIONE E DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI
+
In linea Volume base = 200mc
Volume flessibile = 60mc
A torre
A patio
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FASE 2. SIMULAZIONI possibili configurazioni che prevedono l’inserimento dello spazio flessibile spazio di filtro
spazio intercluso
spazio pertinenziale
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FASE 3. Progetto dell’abitazione collettiva
In linea Abitazione
A +
Abitazione
B
A torre
+ Abitazione
C
A patio
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FASE 3. Esempi:
A+B+C
In linea
multipiano
a patio
A+B+C
A+B+C
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RELAZIONARSI _ spazio collettivo
PER LA PROSSIMA VOLTA ... Manifesto con: - concept di progetto - strategia e obiettivi - definizione delle tre tipologie di committenza - riferimenti progettuali - schemi illustrativi delle scelte programmatiche
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RELAZIONARSI _ spazio collettivo L’obiettivo dell’esercitazione è la progettazione di un edificio residenziale a carattere collettivo, composto da tre unità aggregate. A partire dallo studio di una singola cellula abitativa, l’esercizio intende sperimentare diverse forme di combinazione e relazione delle tre unità, attraverso azioni che incidano sugli spazi collettivi e semipubblici. Il programma funzionale, attraverso il quale si caratterizza le residenza, verrà definito in base alle variabili scelte per delineare i possibili occupanti della casa. I sistemi di aggregazione delle cellule abitative andranno a definire gli spazi relazionali. La versatilità e flessibilità dell’insediamento saranno determinate attraverso le modalità di appropriazione degli spazi intermedi, quegli spazi cioè che non hanno una destinazione d’uso definita (a differenza di servizi igienici, le camere da letto ecc…). Le aree collettive saranno adattabili ai differenti occupanti che si succedono negli spazi abitativi e permeabili ai loro cambiamenti programmatici. L’esercitazione sarà scandita in tre parti: una prima parte di definizione della committenza, ovvero degli utilizzatori dello spazio, suddivisi in tre tipologie: A, B e C. Le seconda parte definirà la cellula abitativa. Le tre tipologie di cellula abitativa saranno progettate a seconda delle caratteristiche dei tre insiemi di occupanti. La terza parte costituisce il processo di aggregazione delle cellule abitative, contemplando le possibilità di appropriazione degli spazi collettivi e i cambiamenti programmatici dovuti ai cambiamenti degli individui occupanti. 1. Le tre tipologie di occupanti; A, B e C, saranno definite secondo le seguenti variabili: . Numero di occupanti dell’abitazione > da 2 a 8 ; . Rapporto di convivenza: famigliare > coppia sposata; famigliare > coppia con figli e/o altri parenti; trasferisti > studenti; trasferisti > lavoratori; sub affitto. . Attività svolte in casa; . Attività svolte fuori casa; . Tempo di permanenza fuori di casa. 2. Lo spazio abitativo sarà diviso in volume fisso > 200 mc ( contenente la cellula abitativa che deve rispondere a tutte le dotazioni standard di un’abitazione) e volume flessibile > 60 mc (contenente uno spazio libero che può funzionare come area verde | spazio di relazione, spazio distributivo, oppure come spazio per l’autocostruzione di nuovo volume abitativo aggiuntivo) Verrà posta particolare attenzione a:
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RELAZIONARSI _ spazio collettivo distribuzione, spazi di servizio, di lavoro e delle zone giorno/notte, modalità di fruizione da parte dei residenti. 3. Le modalità di aggregazione della terza parte saranno: a in linea, multipiano o a patio. Nello specifico si porrà particolare attenzione a: accessi e distribuzioni; spazi privati, semiprivati e collettivi; spazi di occupazione; modalità di fruizione di spazi privati, collettivi e di occupazione da parte dei residenti delle tipologie A, B e C. lettura critica 1. ricerca materiale edifici collettivi, social housing, case per studenti (piante, sezioni, prospetti, inserimento urbanistico, immagini…) 2. schemi esplicativi del programma insediativo in seguito all’individuazione delle variabili di definizione degli occupanti A, B e C. 3. schemi esplicativi dei sistemi di aggregazione delle cellule abitative e definizione degli spazi di relazione e delle modalità di occupazione. progetto 1. strategia e schemi della cellula abitativa con i volumi così distribuiti: _200 mc di cellula abitativa _ 60 mc libero con potenzialità distributive e relazionali 2. modello di studio spazio abitativo 3. strategia, obiettivi e schemi del complesso di aggregazione delle cellule abitative. 4. modello di studio del complesso delle cellule abitative aggregate e degli spazi di relazione. 5. realizzazione modello e disegni di studio in scala opportuna del progetto
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RELAZIONARSI _ spazio collettivo Per ogni progetto verrà prodotto un manifesto in formato A3 (42x29,7 cm.) che riporti il titolo ed il programma funzionale, piante e sezioni ed una o più immagini che riproducano il nuovo spazio collettivo. Le tecniche per la realizzazione del manifesto sono libere, dal collage al fotomontaggio, al modello tridimensionale fotografato. Il manifesto dovrà essere riprodotto in formato digitale e verrà proiettato in aula durante la presentazione dei lavori in forma pubblica. Le immagini devono categoricamente essere 42 x 29,7 cm. a 120 dpi in estensione jpg. BIBLIOGRAFIA
1. “Total Housing – Efficient alternative to sprawl”, Actar, Barcellona, 2. Verb ,architecture boogazine – Crisis – Actar, Barcellona, 2008 3. Cristopher Alexander – Spazio di relazione e spazio privato – Il Saggiatore , Milano , 1968 4. Provost M. Dorman E. Vastiphout W. – Wimby! Welcome to my back yard! – Nay Publisher, 2001 5. Ed Van Hinte, Césare Peeren, Jan Jongert - Superuse – 010Publisher, Rotterdam, 2007 6. Andrea Branzi – Modernità debole e diffusa – Skira, Milano, 2006