la Bibbia della gioia

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QUANDO LEGGIAMO IL NUOVO TESTAMENTO A – Dio ci parla 1. OSSERVA - quali sono i personaggi presenti che cosa fanno che cosa dicono - dove ci troviamo - il discorso o il fatto più importante

2. CONSIDERA - la frase di maggior valore (o versetto chiave) - fermati su ogni parola di questa frase e vedi se ti è chiaro il significato - il messaggio del brano

B – Noi parliamo a Dio 3. APPLICA - qual è la tua situazione circa il messaggio - che cosa ti impedisce di realizzarlo pienamente - c’è qualcosa nella tua vita da cambiare, da iniziare, da sviluppare meglio - che cosa ti sta dicendo oggi il Signore nella situazione in cui ti trovi

4. PREGA - come pensi di rivolgerti a DIO PADRE in questo momento ti lodo per … ti chiedo perdono per … ti ringrazio per … ti chiedo di ...


La Bibbia della Gioia

Perché la Bibbia della Gioia?

È la prima bibbia tradotta con il metodo della EQUIVALENZA DINAMICA (cfr. p. X) particolarmente adatto nel terzo millennio così fragile nelle sue strutture ma così sensibile alle proposte che vengono dall’amore di Dio.

È la prima bibbia per L’EVANGELIZZAZIONE dove la persona di Gesù viene proposta come la “buona notizia” che, se accolta, può liberare ogni vita e ogni realtà affinché si apra alla gioia.


International Bible Society Box 205 524 23 Herrljunga SWEDEN www.eurobible.net

Prima Edizione del Nuovo Testamento 1981 Seconda Edizione del Nuovo Testamento 1994 Terza Edizione del Nuovo Testamento e prima edizione dei Salmi 2005

Questa traduzione della Bibbia è stata preparata dalla Società Internazionale della Bibbia (IBS). Proprietaria del copyright della traduzione dall’inglese è la New International Version (NIV). Gli alti standards di qualità che caratterizzano la NIV, sono presenti nel testo che ora ti trovi tra le mani: un'accurata attenzione ai manoscritti linguistici originali (ebraico, aramaico, greco), la chiarezza di espressione, la sensibilità alla bellezza e allo stile della lingua italiana. Che tu possa essere benedetto per l’amore che darai alla parola di Dio.

“L’erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura sempre”. (Isaia 40,8) Lo scopo e la passione della Società Internazionale della Bibbia (IBS) è di tradurre fedelmente e di proporre la parola di Dio in modo che ogni persona nel mondo possa entrare in un rapporto personale con Gesù Cristo ed essere così suo discepolo. Revisione del Nuovo Testamento a cura del Centro UEPP sotto la guida di Jim Courter Traduzione dei Salmi a cura di Rosanna Zini, revisione di Carlo Stanzial Foto di Lamberto Manni, Riccardo Cattani e archivio Tau Realizzazione grafica di Mario Adanti Collaborazione di Rosanna Basili Muscarà, Tina Espa Benussi, Paola Galli Brugnoli, Jesus Pagnossin, Lucia Salvadori Savoja Edizione a cura del Centro UEPP sotto la direzione di Carlo Stanzial e LeeAnn Weibel Via Degas, 19 00133 ROMA formazione@sanbernardinoroma.it Un grazie dal cuore alle comunità cristiane di S.Bernardino da Siena e di S.Maria Madre di Ospitalità in Roma, al Centro di evangelizzazione della Balduina, della Pineta Sacchetti, della Cassia, di Gregorio VII in Roma, di Pordenone, di Treviso, di Belluno e Feltre, di Siena e alle Figlie della Carità di Artena, come pure a tutti coloro che con amore hanno accolto questa traduzione della parola di Dio per arricchire la propria vita e quella di molti altri. © per i testi biblici: NEW INTERNATIONAL VERSION © per i commenti, la presentazione, i sussidi: CENTRO UEPP © per la presente edizione 2005: ταυ Editrice ISBN 88-87472-40-8 © 2005 EDITRICE TAU sas Fraz. Pian di Porto - Voc. Bodoglie, 148/7 06059 TODI (PG) info@editricetau.com www.editricetau.com in copertina: la grande missione (particolare) – icona del 1800 - Centro UEPP


Indice Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

IX

Sussidi per una lettura interattiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

XI

Per la lectio divina del Nuovo Testamento . . . . . . . . . . . primo risvolto copertina Per la lectio divina dei Salmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . secondo risvolto copertina TESTI BIBLICI DEL NUOVO TESTAMENTO Mt

Vangelo secondo Matteo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1

Mc

Vangelo secondo Marco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

65

Lc

Vangelo secondo Luca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

111

Gv

Vangelo secondo Giovanni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

185

At

Atti degli Apostoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

239

Lettere di san Paolo Rm Lettera ai Romani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 Cor Prima lettera ai Corinzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

311 345

2 Cor

Seconda lettera ai Corinzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

377

Gal

Lettera ai Galati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

399

Ef

Lettera agli Efesini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

411

Fil

Lettera ai Filippesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

421

Col

Lettera ai Colossesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

429

1 Ts

Prima lettera ai Tessalonicesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

437

2 Ts

Seconda lettera ai Tessalonicesi . . . . . . . . . . . . . . . . . .

443 VII


1 Tm

Prima lettera a Timoteo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

447

2 Tm

Seconda lettera a Timoteo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

455

Tt

Lettera a Tito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

461

Fm

Lettera a Filemone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

465

Eb

Lettera agli Ebrei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

467

Lettere Cattoliche Gc Lettera di Giacomo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

493

1 Pt

Prima lettera di Pietro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

501

2 Pt

Seconda lettera di Pietro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

509

1 Gv

Prima lettera di Giovanni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

515

2 Gv

Seconda lettera di Giovanni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

523

3 Gv

Terza lettera di Giovanni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

525

Gd

Lettera di Giuda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

527

Ap

Apocalisse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

531

Sal

Salmi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

565

VIII


Presentazione

Perché la Bibbia della GIOIA? Una notte, tanti anni fa nella storia dell’umanità, avvenne un fatto straordinario. Un messaggero dall’alto proclamò: “Non temete, io vi porto la più bella notizia

che sia mai stata annunciata, questa notizia darà grande GIOIA a tutti! Il Salvatore, proprio il Messia, il Signore, è nato stanotte a Betlemme! Come potete riconoscerlo? Troverete un bambino avvolto in una coperta, che giace in una mangiatoia”. (Lc 2,10) Gli interrogativi sono tanti: un Salvatore? chi è? chi deve salvare? e da che cosa? Come avverrà? davvero viene dall’alto? quale gioia porta? perché nella notte? perché di nascosto? perché un simile bambino? perché in una famiglia normale e in una mangiatoia? Che cosa vorrà da noi? che cosa mi vuol togliere? Eppure è proprio tramite questo bambino, Gesù di Nazareth, che Dio inizia a compiere quell’atto supremo d’amore – il dono totale ed incondizionato di sé – per liberare una volta per sempre ogni persona che lo accoglie da ogni forma di morte, di male, di paura…insomma da tutti i nemici della gioia. Anche nel buio di oggi La Bibbia della Gioia vuole far arrivare lo stesso gioioso annuncio ad ognuno attraverso il linguaggio di tutti i giorni in modo che anche le persone più semplici possano conoscerlo ed accoglierlo.

Come è nata questa Bibbia? Un papà volendo leggere la Bibbia con i suoi figli, occupò i lunghi tempi trascorsi giornalmente sui mezzi pubblici, a tradurre le pagine che avrebbe letto la sera con loro. E’ nata così una traduzione della parola di Dio in un linguaggio comprensibile per chi non possedeva una cultura biblica e, in seguito, grazie anche all’impegno dei figli, una società biblica che cura in ogni parte del mondo questo tipo di traduzione. IX


Che cosa vuol dire equivalenza dinamica? Fin dall’inizio lo sforzo è stato di produrre nella nuova lingua l’equivalente naturale più vicino al messaggio espresso nella lingua di origine. Mirando a questo obiettivo si è sviluppato negli anni un metodo di traduzione chiamato dagli esperti “equivalenza dinamica”. Cosa vuol dire? Si tratta di tradurre idea per idea con una cura esegetica così fedele che il testo possa avere oggi, in chi lo ascolta, lo stesso impatto che ebbe in chi l’ascoltò la prima volta. Questo metodo rende la Bibbia della Gioia una traduzione fedele e molto adatta per il mondo d’oggi così fragile nelle sue strutture familiari e religiose e così sensibile alle proposte di Dio. La Bibbia che vi presentiamo è una traduzione IBS. Questa nuova edizione del Nuovo Testamento è stata completamente rinnovata in un confronto puntuale con i testi originali.

Perché una Bibbia per l’evangelizzazione? Già presente in molte lingue e letta da milioni di persone, in italiano è alla terza edizione e questa volta si presenta arricchita con i salmi e con vari sussidi e proposte interattive a servizio della preghiera e della nuova evangelizzazione. Questa traduzione è particolarmente indicata per la nuova evangelizzazione perché permette ad ogni persona: dal bambino all’adulto, dal semplice all’intellettuale, di entrare in un rapporto vivo e diretto con la persona di Gesù che ha delle proposte da fare alla vita di ognuno. I suggerimenti che si trovano poi nei sussidi sono uno stimolo prezioso per entrare in un rapporto personale con Gesù capace di cambiare la vita. Offriamo questa edizione, intitolata La Bibbia della Gioia, con l’augurio che possa essere una fonte di gioia a disposizione di tutti coloro che vogliano iniziare, o rafforzare, o condividere un rapporto personale e dinamico con il Dio della gioia. Quel Dio che proprio per darci gioia vuol essere chiamato da ciascuno di noi: “Padre”.

Il Centro UEPP

X


Sussidi per una lettura interattiva Che cosa è la fede? La fede è un rapporto che nasce dall’ascolto, passa attraverso una decisione e diviene risposta personale alla proposta che Dio ci fa in Gesù. Le colonne che trovi sulla destra del testo ti indicano un modo semplice per ascoltare, decidere e rispondere. Essendo questo un processo che porta ad una adesione vanno seguite dal n. 1 al n. 6.

COME POSSO INIZIARE IL MIO RAPPORTO PERSONALE CON DIO? cfr. lettera agli Efesini 11,1

Prendi la tua decisione fidandoti pienamente di Gesù Vangelo di Giovanni 1,12 ss. Lettera agli Ebrei 4,14-16 Lettera ai Romani 6,12-16 Lettera ai Colossesi 2,6-10

COME FARE?

Apri la porta a CRISTO

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È meglio un rapporto pieno di dubbi o un rapporto ricco di certezze? l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

La grande sfida in un rapporto è la fiducia. Questa permette di superare ogni dubbio e costruisce un rapporto capace di portar frutto. Le colonne che trovi sulla sinistra del testo ti lanciano questa sfida:

dalla lettera ai Romani 8, 24-28 -

qual è l’impegno di Dio? (v. 26)

-

in quale modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (v. 24)

tua fiducia

a quale certezza mi porta? (v. 28)

= certezza

-

Parola di Dio

+

XI


La fede c’è, non c’è, oppure deve crescere? Un rapporto vero è capace di annodarsi con ogni situazione della vita e cresce fino a portare frutto. Tutte le proposte a piè di pagina ti indicano modi vari per crescere.

C erca Dio ogni giorno in p r e g h i e r a . R icordati di leggere la sua p a r o l a . E sci da te stesso per o b b e d i r e a Dio. S ii i n s i e m e ai tuoi fratelli nella fede. C risto sia nella tua t e s t i m o n i a n z a . I lluminati con la guida dello S p i r i t o S a n t o . Quale importanza ha il dialogo in un rapporto? Il dialogo in un rapporto permette di uscir fuori dalle proprie fantasie o stati d’animo per incontrare l’altro così come è fino a costruire insieme la propria vita, i propri ideali, le proprie speranze. Nei risvolti interni della copertina trovi un modo semplice di leggere il Nuovo Testamento e i Salmi nella dinamica del dialogo. Dio parla io ascolto Io parlo Dio ascolta per poi realizzare così insieme il Regno di Dio.

Che cosa è la Lectio Divina? È un esercizio ordinato, metodico, fatto in un clima di silenzio e di preghiera dove attraverso un dialogo (vedi i risvolti della copertina) e con una lettura guidata dal calendario liturgico, si permette allo Spirito Santo, presente nella Bibbia e nel cuore di chi ha accolto Gesù, di svelarci l’amore di Dio e i suoi progetti per la nostra vita.

Perché 12 + 2 metodi di Lectio Divina? Perché in un rapporto vivo è di fondamentale importanza divenire creativi e artisti. Educarci alla preghiera come arte è una delle sfide fondamentali per un cristiano che vive continuamente nel rischio insidioso di vedere progressivamente affievolita la propria fede. Avere quindi a disposizione più metodi, che troviamo nei risvolti della copertina e negli inserti “CRESCI” ci da la possibilità di confrontarci e di scegliere ciò che meglio ci guida ad un rapporto vitale. XII


Vangelo secondo

Matteo “Non sono venuto per abolire le leggi di Mosè e gli ammonimenti dei profeti. No, sono venuto per compierli, e far sì che tutti si avverino” (5, 17)

Ci propone la persona di Gesù come la risposta alle promesse che Dio aveva fatto nell’antico Testamento.



Vangelo secondo

Matteo

CAPITOLO 1 Gli antenati di Gesù Cristo. Questi sono gli antenati di Gesù Cristo, discendente del re Davide e di Abramo. 2

Abramo fu il padre di Isacco; Isacco fu il padre di Giacobbe; Giacobbe fu il padre di Giuda e dei suoi fratelli. 3 Giuda fu il padre di Fares e Zara (Tamar fu la loro madre); Fares fu il padre di Esrom; Esrom fu il padre di Aram; 4 Aram fu il padre di Aminadab; Aminadab fu il padre di Naasson; Naasson fu il padre di Salmon; 5 Salmon fu il padre di Booz (Rahab fu sua madre); Booz fu il padre di Obed (Ruth fu sua madre); Obed fu il padre di Iesse; 6 Iesse fu il padre del re Davide; Davide fu il padre di Salomone (la vedova d’Uria fu sua madre); 7 Salomone fu il padre di Roboamo; Roboamo fu il padre di Abia; Abia fu il padre di Asa; 8 Asa fu il padre di Giosafat; Giosafat fu il padre di Ioram; Ioram fu il padre di Uzzia; 9 Uzzia fu il padre di Ioatam; Ioatam fu il padre di Achaz; Achaz fu il padre di Ezechia; 10 Ezechia fu il padre di Manasse; Manasse fu il padre di Amon; 3


MATTEO 1-2

Amon fu il padre di Giosia; 11 Giosia fu il padre di Ieconia e dei suoi fratelli (nati nel periodo dell’esilio in Babilonia). 12

Dopo l’esilio: Ieconia fu il padre di Salatiel; Salatiel fu il padre di Zorobabel; 13 Zorobabel fu il padre di Abiud; Abiud fu il padre di Eliacim; Eliacim fu il padre di Azor; 14 Azor fu il padre di Sadoc; Sadoc fu il padre di Achim; Achim fu il padre di Eliud; 15 Eliud fu il padre di Eleazaro; Eleazaro fu il padre di Mattan; Mattan fu il padre di Giacobbe; 16 Giacobbe fu il padre di Giuseppe, il marito di Maria, la madre di Gesù Cristo, il Messia. 17

Così da Abramo fino a Davide abbiamo quattordici generazioni, dal re Davide all’esilio in Babilonia altre quattordici generazioni; come pure abbiamo quattordici generazioni dall’esilio a Cristo.

Promessa della nascita di Gesù 18

Ecco i fatti riguardanti la nascita di Gesù Cristo. Sua madre, Maria, era fidanzata con Giuseppe, ma, mentre era ancora vergine, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe, il suo fidanzato, da uomo di giusti princìpi, decise di rompere il fidanzamento, di nascosto però, perché non voleva esporla a critiche infamanti. 20

Ma, mentre faceva questi progetti, gli apparve in sogno un angelo del Signore. «Giuseppe, discendente di Davide», disse l’angelo, «non esitare a sposare Maria, perché il bambino che è dentro di lei è stato concepito dallo Spirito Santo. 4

21

Maria avrà un figlio al quale metterai nome Gesù (che significa Salvatore), perché è lui che salverà il suo popolo dai suoi peccati. 22 Questo accadrà, affinché si realizzi ciò che Dio ha detto tramite il suo profeta: 23 “Ascoltate! La vergine sarà incinta! Partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele (che significa Dio è con noi)”». 24

Quando Giuseppe si svegliò, fece come l’angelo gli aveva comandato e portò Maria a casa sua per sposarla. 25 Maria, vergine, partorì il bambino, a cui Giuseppe mise nome Gesù.

CAPITOLO 2 La nascita di Gesù Gesù nacque nella cittadina di Betlemme, in Giudea, durante il regno di Erode.


MATTEO 8

CAPITOLO 8 l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

Gesù guarisce diverse malattie Quando Gesù scese dalla montagna, una grande folla lo seguiva. 2

Ed ecco: un lebbroso si avvicina, s’inginocchia davanti a lui e, adorandolo: «Signore», implora, «se tu vuoi, puoi guarirmi!» 3

Gesù tocca l’uomo. «Sì, lo voglio», dice, «Sii guarito!» E subito la lebbra scompare. 4

dalla 2° lettera a Timoteo. 1, 4-9 - qual è l’impegno di Dio? (v. 9) - in che modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (vv. 6 e 7) - a quale certezza mi porta? (v. 8)

Allora Gesù gli ordina: «Non fermarti a parlarne con nessuno, ma vai subito dal sacerdote a farti vedere e porta con te l’offerta richiesta dalla legge di Mosè per i lebbrosi che sono guariti: sarà una pubblica testimonianza della tua guarigione». 5, 6

Quando Gesù arrivò a Cafarnao, un centurione romano venne a supplicarlo di guarire il suo giovane servo, costretto a letto paralizzato e molto sofferente. 7

«Va bene», disse Gesù. «Verrò a guarirlo».

8, 9

Ma l’ufficiale disse: «Signore, non sono degno di averti in casa mia (e non è necessario che tu ci venga). Basta che tu dica: “Guarisci”, e il mio servo starà bene. Io lo so, perché dipendo dai miei superiori ed allo stesso tempo ho autorità sui miei soldati, e se dico ad uno: “Vai” quello va; e ad un altro: “Vieni” quello viene; e se ordino al mio giovane servo: “Fai questo o quello!” naturalmente lo fa. Io so quindi che tu hai l’autorità di dire alla sua malattia di andarsene e certamente se ne andrà!» 10

Gesù restò meravigliato. Rivolgendosi alla folla disse: «Non ho mai trovato nessuno con una fede così grande in tutto Israele! 11 E aggiungo questo, che molti stranieri (come quest’ufficiale romano) verranno da tutto il mondo e siederanno con Abramo, Isacco e Giacobbe a banchetto nel Regno dei Cieli, 12 mentre molti Israeliti, quelli per cui fu preparato il Regno, saranno gettati fuori nel buio, nel luogo di pianto e tormento». 13

Poi Gesù disse al centurione: «Torna a casa. Come hai creduto, così è avvenuto!» E a quella stessa ora il servo guarì. 16


MATTEO 19-20

l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

dal Vangelo di Giovanni 10, 22-30

«Umanamente parlando, nessuno. Ma per Dio, ogni cosa è possibile». 27

Allora Pietro gli chiese: «E noi? Che cosa guadagneremo noi, che abbiamo lasciato tutto per seguirti?» 28

Gesù rispose: «Quando io, il Figlio dell’Uomo, siederò sul mio trono glorioso nel Regno, voi miei discepoli siederete su dodici troni per giudicare le dodici tribù d’Israele. 29 E chiunque rinuncia alla sua casa, o ai fratelli, o alle sorelle, o al padre, o alla madre,o alla moglie, o ai figli o alle proprietà per seguirmi, ne riceverà cento volte di più ed avrà la vita eterna. 30 Ma molti che sono i primi ora, saranno gli ultimi poi; ed alcuni che sono gli ultimi ora, saranno i primi poi».

- qual è l’impegno di Dio? (v .28)

CAPITOLO 20

- in quale modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (v. 27)

«Il padrone di una vigna uscì la mattina presto per assumere mano d’opera per la vendemmia. 2 Si accordò con i braccianti di pagare un tanto al giorno, poi li mandò al lavoro.

- a quale certezza mi porta? (v. 29)

Ecco un’altra storia che illustra il Regno dei Cieli.

3

Due ore dopo, passò per la piazza del paese e vide che c’erano alcuni uomini disoccupati. 4 Così mandò anche loro nella sua vigna, dicendo che, a fine giornata, avrebbe dato loro la paga giusta. 5 A mezzogiorno e verso le tre del pomeriggio fece lo stesso. 6

Quello stesso pomeriggio, verso le cinque, tornò di nuovo in città e, vedendo degli altri uomini senza occupazione, chiese loro: “Perché ve ne state in ozio tutto il giorno?” 7

“Perché nessuno ci ha assunti”, risposero quelli.

“Andate allora anche voi a lavorare nella mia vigna”, ordinò loro. 8 Quella sera, il padrone disse al fattore di chiamare i braccianti e di pagarli, cominciando da quelli che erano stati assunti per ultimi. 9 Quando furono pagati quelli assunti alle cinque, ognuno ricevette la paga di un intero giorno. 10 Così, quando si presentarono i braccianti assunti fin dal primo mattino, essi pensavano di ricevere molto di più. Ma anche a loro venne pagato lo 40


MATTEO 20

stesso. Allora cominciarono a protestare: 11, 12 “Quelli hanno lavorato soltanto un’ora e sono stati pagati come noi che abbiamo lavorato tutto il giorno sotto il sole cocente!” 13

“Amico”, rispose il padrone ad uno di loro, “io non ti ho fatto alcun torto!” Non sei stato tu ad accettare di lavorare per questa paga? 14 Prendila e vattene. È mio desiderio pagare a tutti lo stesso. 15 Non mi sarà mica vietato dar via il mio denaro, se ne ho voglia! O non ti sta bene che io sia generoso? 16 E così avviene che “gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi”».

I capi devono servire 17

Mentre Gesù si dirigeva verso Gerusalemme, prese i dodici discepoli in disparte, 18 e disse loro ciò che gli sarebbe accaduto all’arrivo: «Ecco, ora saliamo verso Gerusalemme, là io sarò tradito e consegnato ai primi sacerdoti ed agli altri capi giudei, che mi condanneranno a morte e 19 mi consegneranno al governo romano. Sarò deriso, frustato e crocifisso, ma il terzo giorno risusciterò». 20

Allora la madre di Giacomo e di Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinò con i figli a Gesù e s’inginocchiò per chiedergli un favore. 21 Gesù le chiese: «Che cosa vuoi?» La donna rispose: «Fai che nel tuo regno i miei figli possano sedere su due troni vicini al tuo». 22

Ma Gesù disse: «Voi non sapete che cosa state chiedendo!» Poi, rivolgendosi a Giacomo e Giovanni, chiese loro: «Siete capaci di bere quel terribile calice che sto per bere io?» « Sì », risposero, «ne siamo capaci!» 23

«Certo, lo berrete», disse Gesù, «ma non sono io che ho il diritto di dire chi siederà sui troni vicini al mio. Quei posti sono riservati a quelli scelti da mio Padre».

COME FARE? cfr.Vangelo di Giovanni 1,11-12

È una decisione che parte dalla tua volontà di FIDARTI del Signore. Lettera ai Romani 10,9ss.

Se nel tuo cuore hai preso questa decisione, manifestala al Signore Gesù dicendogli con parole tue: - il tuo grazie per il suo amore - il pentimento per ciò che ti ha separato da Dio - il desiderio di avere nella vita la sua guida per sperimentare la gioia di un rapporto personale con lui e la certezza dell’amore del Padre.

Vuoi fare una preghiera che porti a Dio questa tua decisione? Scrivila: ______________________________ ______________________________ ______________________________

24

Gli altri dieci discepoli restarono indignati per la richiesta di Giacomo e Giovanni. 25

Ma Gesù li riunì intorno a sé e disse: «Fra i pagani, i re sono tiranni ed anche l’ultimo degli ufficiali esercita in pieno il suo potere sui suoi subalterni. 26 Ma fra di voi deve essere tutto diverso! Anzi, se qualcuno vuole essere un capo fra voi, deve essere il servo degli altri. 27 E se uno

Apri la porta a CRISTO 5 >>>> 41


MATTEO 20-21

vuole essere proprio il primo, deve servire come uno schiavo. 28 Il vostro atteggiamento deve essere come il mio, perché io, il Messia, non sono venuto per essere servito, ma per servire e per dare la mia vita in riscatto degli altri». 29 Mentre Gesù e i discepoli uscivano dalla città di Gerico, una grande folla li seguiva. 30

Sul bordo della strada stavano seduti due ciechi. Quando seppero che Gesù stava per passare di lì, cominciarono a gridare: «Signore, figlio del re Davide, abbi pietà di noi!» 31

La gente cercava di farli tacere; i due però gridavano sempre più forte: «Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!» 32, 33 Quando Gesù giunse vicino a loro, si fermò e chiese: «Che cosa volete che faccia per voi?» «Signore», risposero quelli, «fa’ che possiamo vedere!» 34

Gesù ebbe pietà di loro e li toccò sugli occhi. Immediatamente videro e lo seguirono.

CAPITOLO 21

mandò avanti due dei suoi discepoli al villaggio più vicino. 2

«Non appena entrerete», disse loro, «troverete un’asina legata, con il suo puledro vicino. Slegateli e portatemeli qui. 3 Se qualcuno vi chiede cosa state facendo, dite soltanto: “Il Signore ne ha bisogno, ma ve li renderà subito”, e non ci saranno contrattempi». 4 Con questo fatto si avverava l’antica profezia: 5 «Dite a Gerusalemme che il suo re viene verso di lei, cavalcando umilmente un puledro d’asina!» 6

I due discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato. 7

Gli portarono le due bestie, poi misero i loro mantelli sulla groppa del puledro, perché Gesù potesse cavalcarlo. 8 E molti fra la folla stendevano i propri mantelli davanti al suo cammino, mentre altri tagliavano rami d’albero da stendere per terra davanti a lui. 9

E la folla, che lo precedeva e lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli.» 10

Gesù sale a Gerusalemme Quando Gesù e i suoi discepoli furono vicini a Gerusalemme, in prossimità di Bètfage, sul Monte degli Ulivi, Gesù

Quando Gesù arrivò, tutta la città di Gerusalemme era in agitazione. «Chi è mai quest’uomo?» chiedevano tutti. 11

E la folla rispondeva: «È Gesù, il profeta che viene da Nazaret di Galilea!»

C DALLA LETTERA DI GIACOMO 3,13-18 R E sci da te stesso per o b b e d i r e a Dio – quale proposta di sapienza è S presente in questo brano? C – come posso portare questa I sapienza nella mia vita? 42


Vangelo secondo

Marco “ Io, il Messia, non sono venuto qui per essere servito, ma per servire gli altri e per dare la mia vita in riscatto per molti” (10, 45)

In Marco si presenta Gesù, la sua vita, il suo insegnamento, perché ogni cristiano possa, seguendolo, mettersi al servizio degli altri nella gioia.



Vangelo secondo

Marco

CAPITOLO 1 Qui comincia la storia meravigliosa di Gesù Cristo, Figlio di Dio. 2 Nel

libro scritto dal profeta Isaia Dio annuncia: “ecco io mando il mio messaggero prima di te per preparare la tua via davanti a te. 3 È la voce che grida nel deserto: preparate le vie del Signore, rendete accessibili i suoi sentieri”.

Giovanni Battista 4 Questo

messaggero era Giovanni Battista. Egli viveva nel deserto e insegnava che tutti dovevano farsi battezzare per dimostrare pubblicamente di non voler più peccare e poter ottenere così il perdono di Dio. 5 Da

Gerusalemme e da tutta la Giudea la gente accorreva nel deserto di Giudea per vedere ed ascoltare Giovanni e, quando qualcuno confessava i propri peccati, egli lo battezzava nel fiume Giordano. 6 Giovanni portava un vestito fatto di pelo di cammello e una cintura di cuoio intorno ai fianchi; locuste e miele selvatico erano il suo cibo. 7 Ecco un esempio della sua predicazione: “Dopo di me, arriverà qualcuno molto più importante di me, tanto più grande che io non sono degno nemmeno di essere il suo schiavo. 8 Io vi battezzo con l’acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo di Dio!” 9

Proprio in quel periodo, da Nazaret in Galilea arrivò Gesù, e fu battezzato da Giovanni nel fiume Giordano. 10 Nel preciso istante in cui Gesù uscì dall’acqua, egli vide il cielo aprirsi e lo Spirito Santo sotto forma di colomba scendere su di lui. 11 E una voce dal cielo disse: “Tu sei il mio amato Figlio, tu sei il mio diletto”. 67


MARCO 8

rono sazi, poi Gesù li mandò a casa. Quel giorno c’erano circa quattromila persone e, quando dopo il pasto furono raccolti gli avanzi, se ne riempirono sette grandi cesti.

“Perché chiedono miracoli?” 10 Subito

dopo, Gesù salì sulla barca con i discepoli e andò nella regione di Dalmanuta. 11 Quando i capi giudei del luogo seppero del suo arrivo, vennero per discutere con lui. “Compi un miracolo per noi”, gli dissero. “Fai apparire qualcosa nel cielo, allora ti crederemo!” 12 Gesù

sospirò e disse: “Perché questa gente chiede un miracolo? Di una cosa vi assicuro: non farò nessun miracolo per loro!”

PERCHÉ TANTE PERSONE NON FANNO QUESTA ESPERIENZA DI AMORE IN UN RAPPORTO PERSONALE CON DIO? cfr. Vangelo di Giovanni 1,5

13 Poi

risalì in barca e li lasciò per passare sull’altra riva del lago. 14 Ma i discepoli avevano dimenticato di fare provvista di cibo prima della partenza, infatti non avevano che una pagnotta. 15 Mentre

attraversavano il lago, Gesù disse loro molto seriamente: “Badate di star lontani dal lievito di Erode e dei Farisei!” 16 E i discepoli cominciarono a dire fra loro: “Dice così, perché ci siamo dimenticati di portar del pane…” 17

Gesù s’accorse di quello che dicevano e disse: “Ma no! Il pane non c’entra! Possibile che non riusciate a capire? È proprio così duro il vostro cuore? 18 Cosa disse Isaia, “I vostri occhi sono fatti per vedere, perché non guardate? Perché non aprite le orecchie per ascoltare? Non ricordate più nulla?” 19

Che dite delle cinquemila persone che ho nutrito con quattro pagnotte? Quanti cesti di avanzi raccoglieste dopo?”

C’è un peso nella nostra vita: la situazione di buio, di PECCATO che impedisce il rapporto con Dio. Vangelo di Matteo 8,34 Lettera ai Romani 3,23 Salmo 51,7 Lettera ai Romani 3,20 Lettera ai Romani 7,15-20

COME USCIRNE?

“Dodici”, risposero i discepoli. 20 “E

quando ho dato da mangiare a quattromila persone con sette pagnotte, quanto ne avanzò?” “Sette cesti”, risposero.

Apri la porta a CRISTO

21 “E

ancora pensate che possa preoccuparmi se siamo senza cibo?” 22 Quando giunsero a Betsaida, alcune persone gli portarono un cieco, supplicandolo che lo toccasse e lo guarisse.

2 >>>> 85


MARCO 8

23 Gesù

l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

dalla lettera ai Galati 5, 18-25 - qual è l’impegno di Dio? (v. 22) - in quale modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (v. 18a) - a quale certezza mi porta? (v. 18b)

prese il cieco per una mano e lo condusse fuori dal villaggio, poi gli toccò gli occhi con la saliva, pose le mani su di lui e gli domandò: “Riesci a vedere qualcosa?” 24 L’uomo si guardò intorno. “Sì”, disse, “vedo degli uomini. Ma non posso distinguerli chiaramente; mi sembrano alberi che camminano!” 25

Allora Gesù mise ancora le mani sugli occhi dell’uomo e, quando questi guardò di nuovo, era guarito e poteva vedere tutto con chiarezza. 26 Gesù lo rimandò a casa direttamente dalla sua famiglia. “Non tornare neppure al villaggio!” gli disse.

“Tu sei il Cristo!” 27 Poi

Gesù e i discepoli partirono dalla Galilea verso i villaggi della regione di Cesarea di Filippo. Cammin facendo, egli chiese loro: “Chi pensano che io sia? Che dice la gente?” 28

“Alcuni di loro pensano che tu sia Giovanni Battista”, risposero i discepoli. “Altri dicono che sei Elia o qualche altro antico profeta risuscitato”. 29

Poi Gesù chiese: “E secondo voi: chi sono io?” Rispose Pietro: “Tu sei il Cristo”. 30 Allora Gesù ordinò loro severamente di non dirlo a nessuno. 31

Poi cominciò a raccontar loro le cose terribili che avrebbe dovuto subire: che sarebbe stato respinto dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli altri capi giudei e che sarebbe stato ucciso per risuscitare tre giorni dopo. 32 Parlava con loro di questo argomento molto apertamente, perciò Pietro lo prese da parte e lo rimproverò. “Non dovresti dire cose del genere!” disse a Gesù. 33 Allora

Gesù si voltò a guardare i discepoli, poi disse a Pietro con severità: “Vattene via da me, Satana! Tu guardi le cose da un punto di vista umano e non da quello di Dio”. 34 Poi

chiamò i discepoli e la folla, perché si avvicinassero ad ascoltare. “Se qualcuno di voi vuole seguirmi”, disse loro, “deve smettere di pensare a se stesso, per prendere la sua croce e seguirmi da vicino. 35 Chi vuole salvare la propria vita, la perderà. Chi, invece, è pronto a sa86


MARCO 8-9

crificare la propria vita per amor mio e per amore del Vangelo, saprà che cosa significa veramente vivere. 36

Che vantaggio c’è se uno guadagna tutto il mondo, ma poi perde la sua anima? 37 C’è forse qualcosa che valga più dell’anima? 38 Chiunque si vergogna di me e del mio messaggio in questi giorni d’incredulità e di peccato, sappia che anch’io, il Messia, mi vergognerò di lui, quando tornerò nella gloria di mio Padre con i santi angeli”.

ra. 4 Ed ecco che apparvero Elia e Mosè che cominciarono a parlare con Gesù. 5

“Maestro, è meraviglioso!” esclamò Pietro. “Faremo qui tre tende, una per ciascuno di voi tre…” 6

Pietro diceva così tanto per parlare, perché non sapeva che cosa dire, infatti erano rimasti tutti spaventati. 7

Poi venne una nuvola che li coprì, oscurando il sole, e una voce dalla nuvola disse: “Questo è il mio amato figlio. Ascoltatelo!” 8

CAPITOLO 9 Gesù nella sua gloria Gesù continuava a dire ai suoi discepoli: “Alcuni di quelli che sono qui presenti ora, non moriranno prima di avere visto il Regno di Dio arrivare con grande potenza!” 2

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sulla cima di una montagna. Non c’era nessuno con loro. Improvvisamente, davanti ai loro occhi, il viso di Gesù incominciò a splendere di gloria, 3 i suoi abiti divennero di un bianco abbagliante, tanto splendente da non essere di questa ter-

C R E S Cristo sia nella tua t e s t i m o n i a n z a I

Ad un tratto, guardandosi intorno, i discepoli s’accorsero che Mosè ed Elia erano spariti, e con loro era rimasto soltanto Gesù. 9 Mentre

scendevano dalla montagna, Gesù disse loro di non far parola di ciò che avevano visto, finché non fosse risorto dalla morte. 10 Così mantennero il segreto, ma spesso ne parlavano fra di loro, chiedendosi che cosa avesse inteso Gesù dicendo: “risorto dalla morte”. 11

Cominciarono quindi a fargli domande su un argomento di cui parlavano spesso i capi religiosi giudei, e cioè che Elia sarebbe ritornato (prima che venisse il Messia). 12, 13 Gesù era d’accordo che Elia dovesse tornare per primo a preparare la strada (per il Cristo), anzi, aggiunse che era già tornato. Non solo, ma era sta-

DALLA 1LETTERA AI TESSALONICESI 1,1-10 – che cosa c’è nel brano? – in che cosa mi riguarda? – come posso realizzarlo nella mia vita? 87


Vangelo secondo

Luca “ Oggi la salvezza è davvero entrata in questa casa… Io, il Messia, sono venuto a cercare e a salvare quelli che erano perduti” (19,9-10)

È Gesù che si propone come salvatore, come colui che viene a cercare e a salvare quelli che sono lontani.



Vangelo secondo

Luca

CAPITOLO 1 Caro Teòfilo, sono già state scritte diverse biografie di Cristo, 2 usando come fonte di materiale le informazioni che circolavano tra di noi da parte dei primi discepoli e degli altri testimoni oculari. 3 Tuttavia mi è parso bene ricontrollare tutti questi resoconti, dal primo all’ultimo, risalendo alle origini e, dopo una scrupolosa ricerca, passartene il riassunto, 4 perché tu sia ancor più sicuro della verità di tutto ciò che ti hanno insegnato.

Un angelo appare a Zaccaria 5 Il mio racconto incomincia con un sacerdote giudeo, Zaccaria, che vis-

se ai tempi in cui Erode era re di Giudea. Zaccaria faceva parte del gruppo di Abia, che prestava servizio al tempio. (Sua moglie, Elisabetta, era, come Zaccaria, della tribù sacerdotale discendente di Aronne). 6 Zaccaria ed Elisabetta erano persone timorate di Dio, attente ad obbedire a tutte le leggi del Signore, sia in pratica che in teoria. 7 Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile; inoltre erano ormai tutti e due troppo vecchi. 8, 9 Un

giorno, mentre Zaccaria stava facendo il suo lavoro nel tempio, perché il suo gruppo era di turno quella settimana, gli toccò in sorte l’onore di entrare nel santuario per bruciare l’incenso davanti al Signore. 10 Nel frattempo, una grande folla restava fuori nel cortile del tempio, a pregare, com’era usanza a quel dato momento della cerimonia. 11, 12

Zaccaria era nel santuario, quando improvvisamente apparve un angelo in piedi alla destra dell’altare dell’incenso. Zaccaria ne fu turbato e si spaventò, 13 ma l’angelo gli disse: “Non temere, Zaccaria! Sono venuto a dirti che Dio ha ascoltato la tua preghiera: tua moglie Elisabetta ti darà un figlio! E tu lo chiamerai Giovanni. 14 La sua nascita vi darà grande gioia e felicità, e molti si rallegreranno con voi, 15 perché egli sarà grande agli occhi di Dio. Tuo figlio non berrà mai vino, né altre bevande alcoliche. Sarà 113


LUCA 1

pieno di Spirito Santo già prima della nascita 16 e convincerà molti Giudei a rivolgersi al Signore, loro Dio. 17

Sarà un uomo dallo spirito rude e potente, come Elia, l’antico profeta, e verrà prima del Messia per preparare gli uomini al suo arrivo. Ricondurrà i cuori dei padri verso i loro figli e i disobbedienti alla saggezza dei giusti”. 18

Zaccaria disse all’angelo: “Come posso essere certo di quello che mi dici? Io sono un vecchio ormai, ed anche mia moglie è già avanti negli anni!” 19

Allora l’angelo disse: “Io sono Gabriele e sto alla presenza di Dio! È stato lui che mi ha mandato da te con queste buone notizie. 20 Visto però che non mi hai creduto, diventerai completamente muto, non potrai parlare finché il bambino non sarà nato. Perché le mie parole certamente si avvereranno al momento giusto”. 21

Intanto la folla fuori del santuario stava aspettando che tornasse Zaccaria, e si domandava come mai impiegasse tanto tempo. 22 Quando finalmente egli uscì, non riuscendo più a parlare, si accorsero dai suoi gesti che doveva avere avuto una visione. 23

Zaccaria rimase nel tempio i giorni necessari per completare il suo servizio,

C R E Sii i n s i e m e ai tuoi fratelli nella fede C I 114

poi tornò a casa. 24 Poco dopo Elisabetta, sua moglie, rimase incinta e se ne restò appartata per cinque mesi. 25 “Com’è

stato grande il Signore a togliermi il disonore di non avere figli!” esultava Elisabetta.

Il bambino promesso 26 Quando

Elisabetta fu al sesto mese, Dio mandò l’angelo Gabriele a Nazaret, un villaggio della Galilea, 27 ad una vergine, Maria, fidanzata ad un certo Giuseppe, discendente del re Davide. 28 Gabriele

le apparve e disse: “Ti saluto, Maria! Il Signore è con te. Egli ti ha colmato di grazia”. 29 Confusa

e turbata, Maria cercava di capire che cosa volesse intendere l’angelo. 30

“Non aver paura, Maria!” le disse l’angelo, “perché Dio ha deciso di benedirti in modo meraviglioso! 31 Fra poco sarai incinta e avrai un figlio maschio, che chiamerai Gesù. 32 Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo. Il Signore Dio gli darà il trono del suo antenato Davide. 33 Ed egli regnerà su Israele per sempre; il suo regno non finirà mai!” 34

Maria chiese all’angelo: “Ma come posso avere un bambino? Sono vergine”. 35

L’angelo rispose: “Lo Spirito Santo

DAL VANGELO DI MATTEO 18,15-20 In questo brano cosa significa: – amare – ascoltare – condividere e come posso farlo e con chi?


LUCA 4-5

tornasse normale! Così la donna si alzò subito e preparò da mangiare per loro. 40 Quella

sera stessa, al calar del sole, tutti gli abitanti del paese che avevano in casa dei malati (affetti da qualsiasi tipo di malattia), li portarono da Gesù; e il tocco delle sue mani bastò per guarirli tutti. 41 Alcuni erano posseduti dai demòni che uscivano al suo ordine, gridando: “Tu sei il Figlio di Dio!” Ma, poiché sapevano che egli era il Cristo, Gesù li sgridava e ordinava loro di tacere.

COME POSSO INIZIARE IL MIO RAPPORTO PERSONALE CON DIO? Vangelo di Luca 19,1ss

42 La

mattina dopo, di buon’ora, Gesù andò in un luogo deserto. Moltissime persone si misero alla sua ricerca e, quando finalmente lo trovarono, lo pregarono di non lasciarli, ma di restare con loro a Cafarnao. 43 Ma egli rispose: “Devo annunciare il Vangelo del Regno di Dio anche in altri posti, perché questo è il motivo per cui Dio mi ha mandato”. 44 Così Gesù continuò il suo viaggio, predicando nelle sinagoghe di tutta la Giudea.

CAPITOLO 5

Prendi la tua decisione fidandoti pienamente di Gesù Vangelo di Giovanni 1,12 ss. Lettera agli Ebrei 4,14-16 Lettera ai Romani 6,12-16

COME FARE?

I primi discepoli Un giorno, mentre Gesù predicava sulla riva del lago di Genesaret, la folla gli si stringeva attorno per ascoltare la Parola di Dio. 2 Gesù allora vide due barche vuote ferme a riva: i pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3 Montato su una delle barche, Gesù disse a Simone, il proprietario, di scostarsi un po’ dalla riva, così si sarebbe potuto sedere nella barca e da lì parlare alla folla. 4

Quando ebbe finito di parlare, egli disse a Simone: “Ora vai al largo e getta le reti; vedrai quanto pesce prenderai!” 5 Ma Simone rispose: “Signore, abbiamo lavorato sodo tutta la notte e non abbiamo preso niente! Ma se lo dici tu, proviamo ancora…” 6 E stavolta le reti furono così piene, che cominciarono a strapparsi! 7 Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, perché venissero ad aiutarli; e ben presto tutte e due le barche furono talmente piene di pesce, che rischiavano di affondare!

Apri la porta a CRISTO 4 >>>> 125


LUCA 5

8

l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

Quando Simon Pietro si rese conto dell’accaduto, cadde in ginocchio davanti a Gesù, dicendo: “O, Signore, per piacere allontanati da me, perché io sono troppo peccatore per starti vicino!” 9, 10 Pietro era rimasto sconvolto da quella pesca straordinaria e, come lui, lo erano gli altri, ed anche i suoi soci, Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo. Ma Gesù disse a Simone: “Non aver paura! D’ora in avanti pescherai anime di uomini!” 11 E

non appena sbarcarono, essi lasciarono tutto per andare con Gesù.

dalla 1° lettera di Giovanni 5, 14-15 - qual è l’impegno di Dio? (v. 14a) - in quale modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (v. 14b) - a quale certezza mi porta? (v. 15)

Gesù guarisce molti malati 12 Un

giorno, in un certo villaggio che Gesù stava visitando c’era un uomo lebbroso da molti anni. Quando il poveretto vide Gesù, si gettò ai suoi piedi, supplicandolo perché lo guarisse. “Signore”, disse, “se soltanto lo vuoi, tu puoi guarirmi del tutto!” 13 Gesù lo toccò, dicendo: “Certo che lo voglio. Sii gua-

rito!” E la lebbra sparì. 14 Allora Gesù gli ordinò di allontanarsi subito, senza dir niente a nessuno e di andare a farsi vedere dal sacerdote giudeo. Poi aggiunse: “Offri il sacrificio richiesto dalla legge di Mosè per i lebbrosi che sono guariti. Ciò proverà a tutti che ora stai bene”. 15 A questo punto, la notizia della sua potenza si sparse a grande velocità e moltissime persone venivano per sentirlo predicare e per essere guariti dalle malattie. 16 E Gesù spesso si ritirava in luoghi deserti per pregare. 17 Un

giorno, mentre insegnava, si erano seduti vicino a lui alcuni capi religiosi giudei e dottori della legge, venuti da molti villaggi della Galilea, della Giudea ed anche da Gerusalemme. E la potenza del Signore era con lui per compiere guarigioni. 18, 19 Ed

ecco che alcuni uomini vennero portando un paralitico in barella. Cercarono di farsi largo fra la folla per raggiungere Gesù, ma non ci riuscirono. Allora salirono sul tetto sopra di lui, tolsero alcune tegole e piano piano calarono la barella con l’invalido giù fra la folla, proprio davanti a Gesù. 126


LUCA 5

20

Vedendo la loro fede, Gesù disse a quell’uomo: “Amico, i tuoi peccati ti sono perdonati!” 21 “Ma

chi pensa di essere questo qui?” cominciarono a domandarsi i Farisei e i dottori della legge. “Questa è una bestemmia! Chi può perdonare i peccati all’infuori di Dio?” 22

Ma Gesù che conosceva i loro pensieri disse loro: “Perché fate questi ragionamenti? 23, 24 Io, il Messia, ho l’autorità qui sulla terra di perdonare i peccati. Ma parlare è facile, chiunque potrebbe dire, ciò che ho detto. Vi proverò quindi la verità delle mie parole, guarendo quest’uomo”. Poi, rivolto al paralitico, comandò: “Raccogli la tua barella e vattene a casa, perché sei guarito!” 25 Immediatamente,

sotto gli occhi allibiti dei presenti, l’uomo si alzò, raccolse la barella e se ne andò a casa, lodando Dio. 26 Tutti quanti furono presi da spavento e timore; e lodavano Dio, ripetendo: “Oggi abbiamo visto cose davvero straordinarie!” 27

Più tardi, mentre Gesù passava per la strada, vide un esattore delle tasse, con la solita reputazione di truffatore, che sedeva dietro il suo banco. L’uomo si chiamava Levi. Gesù gli disse: “Vieni e diven-

C R E S Cristo sia nella tua t e s t i m o n i a n z a I

ta mio discepolo!” 28 Levi balzò in piedi, lasciò tutto e andò con lui. 29

Poco dopo Levi diede un pranzo a casa sua. Gesù era l’ospite d’onore. C’erano anche molti colleghi di Levi, agenti delle tasse, ed altri ospiti.

Gli esperti contestano 30 I

Farisei e i dottori della legge protestarono vivamente con i discepoli, perché Gesù partecipava a quel banchetto, spalla a spalla con i più noti peccatori. 31

Gesù rispose loro: “Sono i malati che hanno bisogno del medico, non quelli in buona salute! 32 Io sono venuto a chiamare quelli che si sentono peccatori, perché cambino vita, non quelli che si reputano già abbastanza buoni!” 33 I

Farisei e i dottori della legge protestarono anche perché i discepoli di Gesù mangiavano e bevevano, anziché digiunare. Dicevano: “I discepoli di Giovanni Battista digiunano spesso e pregano, così fanno anche i nostri discepoli. Perché i tuoi discepoli, invece, mangiano e bevono?” 34 Gesù

rispose: “Possibile che si metta a digiunare chi è felice? O pensate, forse, che gli invitati ad un banchetto di nozze se ne stiano a soffrir la fame, mentre fe-

DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI 4,1-31 – che cosa c’è nel brano? – in che cosa mi riguarda? – come posso realizzarlo nella mia vita? 127


Vangelo secondo

Giovanni “Ma a tutti quelli che lo hanno accolto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio. Tutto ciò che devono fare è credere che Cristo è la loro salvezza” (1, 12)

È una proposta per scoprire che Gesù è davvero figlio di Dio e per dare, a coloro che l’accolgono, la gioia di diventare figli.



Vangelo secondo

Giovanni

CAPITOLO 1 La luce del mondo In principio era il Logos. 2 Egli era con Dio. Vive da sempre, ed egli stesso è Dio. 3 Egli ha creato tutte le cose; non c’è nulla che non sia stato fatto da lui. 4 In lui c’è la vita eterna, e questa vita dà luce a tutta l’umanità. 5 La sua vita è la luce che splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno ricevuta. 6, 7 Dio

mandò Giovanni Battista per testimoniare che Gesù Cristo era la vera luce. 8 Lo stesso Giovanni non era la luce; era soltanto un testimone, che poteva riconoscerla e parlarne, perché tutti credessero. 9 Veniva nel mondo colui che è la vera luce per illuminare ogni essere umano. 10 Benché

fosse stato lui a creare il mondo, il mondo non lo riconobbe, quando venne. 11, 12 Non

fu accettato neppure nel proprio paese, fra la sua gente, i Giudei. Soltanto pochi l’avrebbero accolto e ricevuto. Ma a tutti quelli che lo hanno accolto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio. Tutto ciò che devono fare è credere che Cristo è la loro salvezza. 13 Chi crede in questo, nasce di nuovo. Non si tratta di una rinascita fisica, risultante da un progetto dell’uomo, o dalla sua passione, ma di una nascita spirituale per volontà di Dio. 14 E

il Logos divenne uomo e visse qui sulla terra, fra noi, pieno di grazia e di verità. E alcuni di noi hanno visto la sua gloria, la gloria del Figlio unico del Padre Celeste.

L’Agnello di Dio 15 Giovanni

lo indicò alla gente, dicendo: “Ecco colui al quale mi riferivo, quando dissi: “Sta arrivando qualcuno, che è molto più grande di me, 187


GIOVANNI 6-7

66

A questo punto molti dei discepoli non ne vollero più sapere di lui. 67 Gesù

si rivolse ai dodici e chiese: “Ve ne andate an-

che voi?” 68 Allora

Simon Pietro rispose: “Maestro, da chi ce ne andremo? Solo tu c’insegni come avere la vita eterna. 69 Noi ti abbiamo creduto e sappiamo che tu sei il Santo Figlio di Dio”.

QUAL È LA SOLUZIONE PER LA NOSTRA SEPARAZIONE DA DIO? cfr. Atti 4,12

70 Gesù

rispose: “Non sono, forse, stato io ad eleggere voi dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!” 71 Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota, uno dei dodici, quello che poi lo avrebbe tradito.

CAPITOLO 7 Chi è Gesù Dopo queste cose, Gesù andò in Galilea. Voleva tenersi lontano dalla Giudea, dove i capi giudei stavano complottando per ucciderlo. 2 Era vicina la festa ebraica dei tabernacoli. 3 I fratelli di Gesù insistevano che andasse in Giudea in occasione della festa. “Così i tuoi discepoli vedranno i tuoi miracoli!” gli dicevano, scherzando. 4 “Non puoi diventare famoso, se continui a nasconderti così! Se sei davvero tanto grande, dimostralo al mondo!” 5 Evidentemente nemmeno i suoi fratelli credevano in lui. 6

Gesù allora rispose: “Per me non è ancora il momento giusto. Ma voi potete andare quando volete. 7 Infatti il mondo non può odiarvi; odia me, invece, perché lo accuso di peccato e di malvagità. 8 Andate pure alla festa, io verrò più tardi, quando sarà il momento”. 9 Così Gesù rimase in Galilea. 10 Ma, partiti

i fratelli, anche Gesù si recò alla festa, discretamente però, quasi di nascosto. 11 Intanto, i capi giudei lo cercavano e chiedevano in giro se qualcuno lo avesse visto. 12 Fra la folla, poi, era nata un’accesa discussione sul conto di Gesù. Alcuni dicevano: “È un uomo sincero”.

La soluzione è Gesù in lui è risolto il problema del peccato. In lui c’è la possibilità e la certezza di un rapporto personale con Dio. 1Lettera a Timoteo 2,5-6 Atti 4,12 Vangelo di Giovanni 14,6 Lettera ai Romani 5,8 Lettera ai Romani 4,24-25

COME INIZIARE UN RAPPORTO PERSONALE CON DIO?

Apri la porta a CRISTO 3 >>>> 203


GIOVANNI 7

Altri invece: “Macché sincero! Non vedete che prende in giro la gente?” 13 Nessuno però aveva il coraggio di parlar bene di lui apertamente, per paura di rappresaglia da parte dei capi giudei. 14

A metà festa, Gesù salì al tempio e cominciò ad insegnare. 15 Nel sentirlo, i capi giudei restarono sorpresi. “Come fa a conoscere così bene le Scritture, senza avere mai frequentato le nostre scuole?” si chiedevano. 16 Allora

Gesù disse loro: “Io non insegno basandomi sui miei pensieri, ma la mia sapienza viene da Dio, che mi ha mandato. 17 Se qualcuno di voi è pronto a fare la volontà di Dio, s’accorgerà senza dubbio se ciò che v’insegno viene da Dio o semplicemente da un mio punto di vista. 18 Chi espone le proprie idee, cerca la stima degli altri, ma chi cerca di onorare colui che lo ha mandato dice la verità. 19 Non è stato forse Mosè a darvi le leggi? Eppure nessuno di voi le mette in pratica! Perché cercate di uccidermi?” 20 La

folla replicò: “Sei fuori di te! Chi è che cerca di ucciderti?” 21 - 23

Gesù rispose: “Ho fatto un solo miracolo, ho guarito un uomo di sabato, e per questo avete gridato allo scandalo! Anche voi, però, violate il riposo del sabato, quando rispettate la legge di Mosè sul-

la circoncisione. (Per la verità, questa tradizione della circoncisione è più antica della stessa legge di Mosè). Se il momento giusto per circoncidere i vostri bambini cade di sabato, voi non esitate a farlo; allora perché ce l’avete con me per aver guarito completamente un uomo di sabato? 24 Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!” 25 Alcuni

abitanti di Gerusalemme osservarono: “Non è questo l’uomo che cercano di uccidere? 26 Eppure qui predica in pubblico e nessuno gli dice niente! Che i nostri capi abbiano capito, dopo tutto, che è davvero lui il Cristo? 27 Ma come può essere? Sappiamo da dove viene quest’uomo. Invece, quando il Cristo verrà, nessuno saprà da dove”. 28

Allora Gesù, mentre insegnava nel tempio, disse ad alta voce: “Dunque voi mi conoscete e sapete bene dove sono nato e cresciuto. In realtà non sono stato io a decidere di venire, ma sono stato mandato da Dio, che è pura verità, ma voi non lo conoscete. 29 Io, invece lo conosco, perché ero con lui, ed è stato lui a mandarmi da voi”. A queste parole i capi giudei cercarono di arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché non era ancora venuto il suo momento. 31 Nel tempio, però,

C R E sci da te stesso per o b b e d i r e a Dio S C I 204

30

DAL VANGELO DI LUCA 6,46-49 – leggi e chiediti:che cosa vedi? – rileggi e chiediti:che cosa senti? – leggi ancora e decidi che cosa sia giusto fare


GIOVANNI 7

molte persone credettero in lui. “Dopo tutto”, dicevano, “pensate, forse, che il Messia possa fare più miracoli di quanti ne abbia fatti lui?” 32 Quando

i Farisei seppero quello che la gente diceva di Gesù, d’accordo con i capi sacerdoti, mandarono delle guardie ad arrestarlo. 33 Ma Gesù disse loro: “Devo restare qui ancora un po’. Poi tornerò da Dio che mi ha mandato. 34 Mi cercherete, ma non mi troverete, né potrete venire dove io sarò!”

SAI COME INIZIARE IL TUO RAPPORTO PERSONALE CON DIO? cfr.Vangelo di Giovanni 6,36-37

35 I

capi giudei rimasero sconcertati. “Dove vorrà mai andare?” si chiedevano. “Forse pensa di lasciare Israele e di andare a predicare ai Giudei dispersi in altri paesi, oppure agli stranieri? 36 Che cosa mai avrà voluto intendere, dicendo: “Mi cercherete e non mi troverete e non potrete venire dove sono io?” 37

L’ultimo giorno, al culmine della festa, Gesù gridò alle folle: “Chi ha sete, venga da me e beva. 38 Da chi crede in me, come dice la Scrittura, sgorgheranno fiumi d’acqua viva”. 39 Gesù si riferiva allo Spirito Santo, tutti quelli che avrebbero creduto in lui lo avrebbero ricevuto. Ma a quel tempo lo Spirito non era stato ancora dato, perché Gesù non era ancora ritornato nella sua gloria in cielo.

Prendere una decisione è quanto di meglio si può fare di fronte al dono di Dio che è Gesù. Atti 3,19-20 Vangelo di Giovanni 1,12 Apocalisse 3,20

40

A queste parole alcune persone fra la folla dissero: “Quest’uomo è sicuramente il Profeta!” 41, 42 Altri dicevano: “È lui il Messia!” Altri ancora: “Ma non può essere! Il Messia non può venire dalla Galilea, perché le Scritture dicono chiaramente che nascerà dalla stirpe reale di Davide, a Betlemme, il villaggio dove Davide stesso nacque”. 43 Le opinioni della folla erano dunque contrastanti. 44 Anzi, alcuni volevano addirittura arrestarlo, ma nessuno lo toccò.

COME FARE?

45 Le

guardie del tempio, che erano state mandate per arrestarlo, ritornarono dai capi sacerdoti e dai Farisei. “Perché non lo avete portato qui?” chiesero quelli. 46

Le guardie si strinsero nelle spalle: “Dice cose talmente straordinarie! Non avevamo mai sentito nessuno parlare come lui…”

Apri la porta a CRISTO

47

“Così, anche voi vi siete lasciati abbindolare eh?!” commentarono i Farisei con ironia. 48 “Ce n’è, forse, soltanto uno, fra noi Giudei o Farisei, che abbia creduto che

4 >>>> 205


GIOVANNI 7-8

l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

quello sia il Messia? 49 Lo crede questa stupida gente, che non conosce le Scritture. Sia maledetta!” 50 Allora

Nicodemo si fece avanti. Ve lo ricordate? Era uno dei capi giudei, quello che si era recato segretamente di notte a parlare con Gesù. 51 “Ma… è legale condannare un uomo, prima ancora che sia stato processato?” chiese. 52 Gli

altri risposero: “Sei forse anche tu un miserabile Galileo? Controlla nelle Scritture e vedrai per conto tuo: non può venire nessun profeta dalla Galilea!” 53 Poi ciascuno se ne tornò a casa propria.

dalla lettera ai Filippesi 4, 4-9

CAPITOLO 8

- qual è l’impegno di Dio? (v. 7)

Chi non ha peccato…

- in quale modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (vv.6 e 8)

Gesù andò sul Monte degli Ulivi. 2 Il giorno dopo, di buon’ora, tornò di nuovo nel tempio. Tutto il popolo si stringeva intorno a lui, che, dopo essersi seduto, cominciò ad insegnare. 3 Mentre stava parlando, i capi giudei e i Farisei portarono una donna, sorpresa in flagrante adulterio, e la misero bene in vista davanti alla folla.

- a quale certezza mi porta? (v. 4)

4 “Maestro”,

dissero a Gesù, “questa donna è stata sorpresa mentre tradiva suo marito. 5 Secondo la legge di Mosè, dovremmo ucciderla a sassate. Tu che ne pensi?” 6

Così dicendo, cercavano di tendergli una trappola per fargli dire qualcosa di compromettente. Ma Gesù si chinò e cominciò a scrivere col dito per terra. 7

Finalmente, poiché quelli insistevano per avere una risposta, si alzò e disse: “Va bene, uccidetela. Ma solo chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra!” 8 Poi

si chinò di nuovo e continuò a scrivere in terra. uno ad uno, cominciando dai più anziani, i capi giudei se ne andarono tutti via in silenzio, finché là in mezzo non rimase che Gesù con la donna. 9 Ad

10

Allora Gesù si rialzò e le chiese: “Dove sono tutti quelli che ti accusavano? Neppure uno di loro ti ha condannato?” 206


GIOVANNI 16-17

senza tanti indovinelli. 30 Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno dei suggerimenti da nessuno. Per questo crediamo che sei venuto da Dio”. 31

“Ci credete, finalmente?” chiese Gesù. 32 “Verrà il tempo, anzi, è già venuto, in cui sarete dispersi. Ognuno se ne andrà per conto suo, e mi lascerete solo. Eppure non resterò solo, perché il Padre è con me. 33 Vi ho detto queste cose, perché in me abbiate la pace del cuore e della mente. Qui nel mondo vi aspettano molti dolori, ma fatevi coraggio: io ho vinto il mondo!”

CAPITOLO 17 Gesù prega per i suoi Quando Gesù ebbe finito di parlare, alzò gli occhi al cielo e disse: “Padre, è giunta l’ora. Rivela la gloria di tuo Figlio, perché possa a sua volta glorificarti. 2 Tu, infatti, gli hai dato potere su tutte le creature della terra, perché dia vita eterna a quelli che tu gli hai affidato. 3 E questa è la vita eterna: conoscere te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo, colui che tu hai mandato nel mondo. 4 Io ti ho glorificato qui, sulla terra, facendo tutto ciò che tu mi hai detto di fare. 5 Ed ora, Padre, rivela la mia gloria, quella gloria che avevo con te, prima ancora che il mondo esistesse. 6 Ho

fatto conoscere il tuo nome a questi uomini, che mi hai affidato scegliendoli dal mondo. In effetti sono sempre stati tuoi; tu li hai dati a me, e loro mi hanno ubbidito. 7 Ora sanno che tutto ciò che mi hai dato viene da te, 8 perché ho dato loro i comandamenti che ho ricevuto da te. Essi li hanno accettati, hanno riconosciuto che io provengo da te, ed hanno creduto che sei stato tu a mandarmi. 9 Non

prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dato, perché ti appartengono. 10 Ogni cosa mia è anche tua ed ogni cosa tua è mia, perciò sono loro la mia gloria! 11 Ormai sto per lasciare il mondo, e lascio anche loro per venire da te. Padre Santo, abbi cura di loro, di tutti quelli che mi hai affidato, perché rimangano strettamente uniti

CHI PUÒ ANNULLARE L’EGOISMO CHE MI SEPARA DA DIO? Cfr. 1Lettera a Timoteo 2,5-6

Gesù è il ponte che ci unisce a Dio dandoci la possibilità di un rapporto personale con Lui. Perchè è venuto Gesù? Vangelo di Giovanni 10,10-11 Vangelo di Giovanni 5,24 Vangelo di Giovanni 1,17

Come Gesù ci riconduce al Padre? 1Lettera di Pietro 3,18 Lettera ai Romani 5,6-10 Lettera agli Efesini 2,4-7 Lettera ai Colossesi 2,13-15

COME INIZIARE IL TUO RAPPORTO CON DIO?

Apri la porta a CRISTO 3 >>>> 227


GIOVANNI 17-18

come lo siamo noi; e che nessuno si perda. 12 Finché ero con loro, li proteggevo in seno alla tua famiglia. Ho custodito quelli che tu mi hai dato, e nessuno di loro è perito; nessuno, tranne il figlio dell’inferno, perché così si realizzava ciò che la Scrittura aveva predetto. 13 Ed

ora vengo da te. Lo dico ai discepoli, perché condividano la mia gioia perfetta. 14 Ho dato loro i tuoi comandamenti, ma il mondo li odia, perché loro non sono del mondo, proprio come non lo sono io. 15 Non ti chiedo di toglierli dal mondo, ma di proteggerli dal potere di Satana. 16 Essi non fanno parte di questo mondo più di quanto non ne faccia parte io. 17 Rendili puri e santi, insegnando loro le tue parole di verità.

22 A loro ho dato la stessa gloria che ho

ricevuto da te, la meravigliosa possibilità di essere uno solo, come siamo noi. 23 Io in loro e tu in me, tutti perfettamente uniti in un solo essere, affinché il mondo possa capire che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. 24 Padre, voglio con me quelli che mi hai dato, perché possano vedere la mia gloria. Tu me l’hai data, perché mi hai amato prima ancora che esistesse il mondo! 25 Padre

giusto, il mondo non ti conosce, ma io sì, e questi discepoli sanno che tu mi hai mandato. 26 Io ti ho fatto conoscere a loro e continuerò a farlo, perché il grande amore che hai avuto per me sia in loro; ed io stesso sia in loro”.

18 Io

li mando nel mondo, proprio come tu mandasti me, 19 e per loro mi santifico, così come anche loro saranno santificati nella verità. 20

Non prego soltanto per questi miei discepoli, ma anche per quelli che in futuro crederanno in me, dopo aver ascoltato la testimonianza di questi primi fedeli. 21 Prego che siano uniti nel cuore e nella mente, proprio come lo siamo tu ed io. Padre, come tu sei in me ed io sono in te, così essi siano in noi, ed il mondo crederà che tu mi hai mandato.

CAPITOLO 18 Dopo aver detto queste cose, Gesù attraversò il torrente Cèdron e, insieme con i discepoli, entrò in un orto d’ulivi. 2 Giuda, il traditore, conosceva bene quel posto, perché Gesù vi era andato spesso con i discepoli. 3

I capi sacerdoti e i Farisei avevano dato a Giuda un drappello di soldati di scorta. Tutti insieme entrarono nell’orto degli ulivi con armi, torce e lanterne.

Cerca Dio ogni giorno in p r e g h i e r a DAL VANGELO DI GIOVANNI 4,19-24 R E – leggi e chiediti:che cosa vedi? S – rileggi e chiediti:che cosa senti? C – leggi ancora e decidi che cosa I sia giusto fare 228


Atti degli

Apostoli

“Quando lo Spirito Santo sarà disceso su di voi, riceverete una potenza tale che parlerete di me con straordinaria efficacia a tutta la gente fin ai confini della terra” (1,8)

È la testimonianza dell’incessante operosità dello Spirito Santo nella nascita e nella crescita della comunità cristiana



Atti degli

Apostoli

CAPITOLO 1 Caro Teofilo, nella mia prima lettera ti ho raccontato tutto ciò che Gesù ha fatto e insegnato 2 fino a quando non ritornò in cielo, dopo aver dato, per mezzo dello Spirito Santo, i suoi insegnamenti agli apostoli che aveva scelto. 3 Durante i quaranta giorni dopo la crocifissione, Gesù apparve agli apostoli diverse volte, vivo e vegeto, e diede loro molte prove della sua resurrezione. In queste occasioni, parlava con loro delle cose che riguardavano il Regno di Dio.

Gesù sale in cielo 4 Durante

uno di questi incontri, mentre stava a tavola con loro, Gesù ordinò agli apostoli di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di aspettare che lo Spirito Santo scendesse su di loro e s’adempisse così la promessa di Dio Padre, di cui lui stesso aveva parlato. 5

“Giovanni battezzava con acqua”, ricordò loro Gesù, “voi, invece, fra pochi giorni, sarete battezzati con lo Spirito Santo!” 6 Allora

quelli che si erano riuniti attorno a lui gli chiesero: “Signore, è in questo periodo che libererai Israele (da Roma) e ne farai una nazione indipendente?” 7 “È il Padre che stabilisce i tempi giusti”, rispose Gesù, “Non spetta a voi

conoscerli. 8 Ma quando lo Spirito Santo sarà disceso su di voi, riceverete una potenza tale, che parlerete di me con straordinaria efficacia a tutta la gente di Gerusalemme, della Giudea, della Samaria, fino ai confini della terra!” 241


ATTI DEGLI APOSTOLI 9

CAPITOLO 9 l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

“Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” Intanto Saulo, pieno di rabbia e tutto teso a perseguitare i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote di Gerusalemme, 2 per chiedergli delle lettere per le sinagoghe di Damasco. Erano lettere che lo autorizzavano ad arrestare tutti i credenti, che avesse trovato a Damasco, uomini e donne, per portarli in catene a Gerusalemme. 3 Durante il viaggio, quando era già vicino a Damasco,

dalla lettera ai Filippesi 4, 4-9 - qual è l’impegno di Dio? (v. 7) - in quale modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (vv.6 e 8) - a quale certezza mi porta? (v. 4)

improvvisamente una luce dal cielo gli sfolgorò davanti. 4 Saulo cadde a terra e udì una voce che gli diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” 5

“Chi sei, Signore?” chiese Saulo. E la voce rispose: “Sono Gesù, quello che stai perseguitando! 6 Ora àlzati e vai in città; là c’è qualcuno che ti dirà ciò che devi fare”. 7 Gli

uomini che erano con Saulo rimasero senza parole per la sorpresa, perché sentivano bene la voce, ma non vedevano nessuno. 8, 9 Saulo si alzò da terra, e, quando aprì gli occhi s’accorse d’essere cieco. Allora fu portato per mano a Damasco, dove rimase tre giorni, completamente cieco, senza mangiare né bere. 10 In

quel periodo viveva a Damasco un cristiano, un certo Ananìa. Durante una visione, il Signore lo chiamò: “Ananìa!” “Eccomi, Signore!” rispose lui. 11 “Vai

per la strada chiamata “Dritta””, proseguì il Signore, “troverai la casa di un certo Giuda. Chiedi di Saulo di Tarso. Sta pregando proprio ora, perché 12 gli ho mostrato in visione un uomo di nome Ananìa che va ad imporgli le mani, perché recuperi la vista!” 13 “Ma

Signore”, obiettò Ananìa, “ho sentito raccontare da molti quanto male abbia fatto quest’uomo ai credenti di Gerusalemme! 14 So anche che è stato autorizzato dai capi sacerdoti ad arrestare qui tutti quelli che invocano il tuo nome!” 15

Ma il Signore disse: “Vai a fare ciò che t’ho detto. Perché Saulo è lo strumento che ho scelto, per portare il 260


ATTI DEGLI APOSTOLI 9

messaggio agli stranieri, ai re e al popolo d’Israele. 16 Io stesso gli mostrerò quanto dovrà soffrire per amor mio!” 17 Così

Ananìa andò, e trovò Saulo su cui pose le mani, dicendo: “Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparso per strada, mi ha mandato da te, perché tu sia pieno di Spirito Santo e recuperi la vista!” 18

In quel momento fu come se delle scaglie cadessero dagli occhi di Saulo, che all’istante recuperò la vista. Egli si fece subito battezzare e, 19 dopo aver mangiato, riacquistò le forze. Rimase alcuni giorni a Damasco con i credenti, 20 e subito dopo si mise a predicare nelle sinagoghe il Vangelo di Gesù, figlio di Dio. 21 Tutti

quelli che l’udivano restavano di stucco. “Ma non è quello che a Gerusalemme perseguitava così spietatamente proprio i seguaci di Gesù?” si chiedevano. “Pensavamo fosse venuto qui per arrestare tutti i cristiani e portarli in catene dai capi sacerdoti!” 22 Mentre

predicava, il fervore di Saulo aumentava sempre più, e confondeva i Giudei di Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo. 23

Trascorsi molti giorni, i capi giudei si misero d’accordo per ucciderlo, 24 ma Saulo fu informato del loro piano. Per riuscire ad ammazzarlo, i Giudei faceva-

no perfino la guardia alle porte della città, giorno e notte. 25 Ma una notte alcuni credenti presero Saulo e lo calarono in una cesta giù dal muro di cinta. 26

Giunto a Gerusalemme, Saulo cercava di unirsi ai discepoli di Gesù, ma tutti avevano paura di lui, perché non potevano credere che fosse davvero convertito. 27 Allora Bàrnaba lo portò dagli apostoli e raccontò loro come Saulo avesse visto il Signore sulla via di Damasco, ciò che il Signore gli aveva detto e come predicava con fervore nel nome di Gesù. 28 Da allora Saulo fu accolto fra di loro. Andava e veniva con i credenti a Gerusalemme, 29 e predicava senza peli sulla lingua nel nome del Signore Gesù. S’intratteneva anche con gli Ellenisti, con cui spesso discuteva; ma costoro, ad un certo punto, cercarono d’ucciderlo. 30 Quando gli altri credenti seppero del pericolo che stava correndo, condussero Saulo a Cesarèa, e da là lo rimandarono a casa sua, a Tarso. 31

Intanto la Chiesa viveva in pace in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria, e cresceva in forza e numero. I credenti imparavano a vivere nel timore del Signore e con l’aiuto dello Spirito Santo. Due miracoli straordinari. 32

Mentre Pietro visitava, viaggiando da un posto all’altro, i credenti, giunse

C DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI 8,1-8 R E – leggi e chiediti:che cosa vedi? S – rileggi e chiediti:che cosa senti? Cristo sia nella tua t e s t i m o n i a n z a – leggi ancora e decidi che cosa I sia giusto fare 261


ATTI DEGLI APOSTOLI 9-10

anche dai fedeli della città di Lidda. 33 Qui incontrò un uomo di nome Enea, che da otto anni era paralizzato e costretto in un letto. 34 Pietro gli disse: “Enea, Gesù Cristo ti

guarisce! Àlzati e rifatti il letto!” Subito l’uomo si alzò. 35 Vedendo Enea camminare, tutti gli abitanti di Lidda e di Saròn si convertirono al Signore.

lo le diede la mano e l’aiutò ad alzarsi, poi chiamò gli altri credenti e le vedove, a cui la presentò viva e vegeta! 42

La notizia della resurrezione di Tabità si sparse velocemente per tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore. 43 Pietro rimase a Giaffa per parecchi giorni, in casa di un certo Simone, che lavorava il cuoio.

36 Nella

città di Giaffa c’era una discepola di nome Tabità, (che significa Gazzella), che non si risparmiava nelle buone opere, specialmente verso i poveri. 37 Proprio in quel periodo Tabità s’ammalò e morì. I suoi amici la prepararono per il funerale. Dopo averla lavata, la composero in una stanza del piano di sopra. 38 Siccome Giaffa era poco lontana da Lidda, quando i credenti di Giaffa vennero a sapere che Pietro era a Lidda, mandarono due uomini a chiedergli subito di andare da loro. 39 Pietro li seguì. Non appena arrivò, lo portarono di sopra, dove giaceva Tabità. La camera era piena di vedove che, piangendo, mostrarono a Pietro i mantelli e gli altri indumenti che Tabità aveva fatto quando era ancora con loro. 40 Allora Pietro fece uscire tutti dalla stanza; poi si inginocchiò e pregò. Rivolgendosi al corpo esanime disse: “Àlzati, Tabità!” A queste parole, la donna aprì gli occhi e, quando vide Pietro, si sedette. 41 L’aposto-

CAPITOLO 10 Un angelo appare a Cornelio A Cesarèa viveva Cornelio, un centurione che comandava una compagnia chiamata “Italica”. 2 Quest’uomo era timorato di Dio e molto pio, come tutta la sua famiglia. Faceva molte elemosine e pregava continuamente. 3 Un giorno, verso le tre del pomeriggio, Cornelio ebbe una visione: vide chiaramente un angelo di Dio venirgli incontro. “Cornelio!” lo chiamò l’angelo. 4

“Che vuoi, Signore?” chiese l’altro tutto spaventato. L’angelo rispose: “Le tue preghiere e le tue elemosine non sono passate inosservate a Dio! 5, 6 Ora manda qualcuno a Giaffa a chiamare un certo Simon Pietro.

Cerca Dio ogni giorno in p r e g h i e r a DAL VANGELO DI GIOVANNI 4,19-24 R E – leggi e chiediti:che cosa vedi? S – rileggi e chiediti:che cosa senti? C – leggi ancora e decidi che cosa I sia giusto fare 262


Lettere di

san Paolo

"Ora tutti noi... possiamo presentarci a Dio Padre uniti dallo stesso Spirito Santo, grazie a ciò che Gesù Cristo ha fatto per noi. Ora davanti a Dio voi non siete più stranieri né ospiti, ma fate parte del popolo e della famiglia di Dio..." (Efesini 2, 18-19)

È Gesù, che attraverso Paolo, incoraggia, corregge, suggerisce, rimprovera, consola, loda le varie comunità affinché, crescendo nella conoscenza di Lui e nell'amore reciproco, diventino il popolo di Dio, capace di realizzare il Suo Regno.



Lettera ai Romani “Così, giustificati agli occhi di Dio, per la fede che abbiamo messo nelle sue promesse, siamo in pace con lui, grazie a ciò che Gesù Cristo, nostro Signore, ha fatto per noi” (5, 1) (5, 1)

È la proposta a percorrere nella fede, come Paolo, quella via privilegiata che è Gesù per essere persone nuove, riconciliate e piene di gioia.

CAPITOLO 1 Cari fratelli di Roma, chi vi scrive è Paolo, servo di Gesù Cristo, scelto come missionario e mandato a predicare il Vangelo di Dio. 2 Questo messaggio di salvezza fu promesso già molto tempo fa dai profeti di Dio nell’Antico Testamento. 3 È la buona notizia che parla di suo Figlio, Gesù Cristo, nostro Signore, che si fece uomo, nacque dalla stirpe del re Davide 4 e, per quanto riguarda la santità della sua natura, dimostrò in modo potente di essere Figlio di Dio, resuscitando dai morti. 5 Ed

ora, da Gesù Cristo, nostro Signore, abbiamo ricevuto la grazia di Dio e l’incarico di riportare tutti i popoli della terra sulla strada della ubbidienza a Dio e della fede in lui. 6, 7

Tra questi, ci siete anche voi che state a Roma: anche voi siete fra quelli che Dio ama; anche voi siete stati chiamati da Gesù Cristo per appartenergli, per essere santi. Possiate avere la pace e la grazia da Dio, nostro Padre, e dal nostro Signore, Gesù Cristo.

La fede dà la vita 8 Prima

di tutto, voglio dirvi che ovunque io vada, sento parlare di voi! Perché la vostra fede in Dio è conosciuta in tutto il mondo. Ringrazio Dio, per mezzo di Gesù Cristo, di quello che ha fatto per tutti voi. 9 Dio sa quanto prego per voi. Giorno e notte vi ricordo nelle mie preghiere a colui che 311


ROMANI 1

servo con tutte le mie forze, annunciando agli altri il Vangelo di suo Figlio. 10

Una delle cose per cui continuo a pregare è che, finalmente, per volontà di Dio, possa trovare in qualche modo l’occasione di venire da voi, 11, 12 perché desidero con tutto il cuore vedervi, per rendervi partecipi di qualche dono spirituale che vi aiuti a crescere forti nel Signore o, ancor meglio, perché, quando sarò con voi, ci si possa incoraggiare a vicenda per mezzo della fede che abbiamo in comune. 13 Voglio

che sappiate, cari fratelli, che molte volte mi ero proposto di venire da voi, per raccogliere anche fra voi qualche buon risultato, proprio come ho fatto tra gli altri popoli, ma finora non mi è stato possibile. 14 Mi sento in debito verso di voi e verso tutti gli altri: sia popoli civili, che barbari; sia verso i colti, che verso gli ignoranti. 15 Quindi, per quanto mi riguarda, farò tutto ciò che mi è possibile, per venire anche da voi, a Roma, a predicare il Vangelo di Dio. 16 Io non mi vergogno del Vangelo, an-

zi, è proprio questo il mezzo potente, di cui Dio si serve per salvare chiunque crede. Da principio questo messaggio fu predicato soltanto agli Ebrei, ma ora tutti, anche i pagani, sono invitati a venire a Dio nello stesso modo. 17 Questo messag-

gio meraviglioso ci rivela che Dio ci riabilita ai suoi occhi, quando, per la nostra salvezza, riponiamo la nostra fede in Gesù Cristo. Ci dice inoltre che la giustizia di Dio è rivelata di fede in fede. Come dice l’Antico Testamento: “Il giusto per fede vivrà”.

La disobbedienza porta alla morte 18 Ma

Dio manifesta la sua ira dal cielo contro tutti gli uomini peccatori e malvagi, che soffocano nell’ingiustizia la verità. 19 Essi conoscono per istinto la verità che riguarda Dio, perché è stato Dio stesso a mettere questa conoscenza nel loro cuore. 20 Infatti, fin dai tempi dei tempi, gli uomini hanno visto la terra, il cielo e tutto ciò che Dio ha creato, scoprendo così l’esistenza di Dio e la sua infinita, eterna potenza. Perciò non avranno scuse (quando si presenteranno davanti a Dio il giorno del giudizio). 21

Perché, pur conoscendo Dio, non l’hanno accettato, non l’hanno adorato, e tanto meno l’hanno ringraziato per tutto ciò che egli fa per loro di giorno in giorno. Si sono abbandonati, invece, a sciocchi ragionamenti e si sono confusi sempre di più. 22 Pensando di essere intelligenti, hanno dimostrato invece di essere dei pazzi. 23 Allora, invece di adorare il

C R icordati di leggere la sua p a r o l a DALLA 1° LETTERA AI CORINZI 15,1-11 E – che cosa vedo nel brano S – come giudico me stesso o la C situazione che sto vivendo I – come agisco di conseguenza 312


ROMANI 8

rare. 25 Quando, però, speriamo di ottenere qualcosa che ancora non vediamo, impariamo ad essere pazienti e fiduciosi. 26 Nello

stesso modo, anche lo Spirito Santo ci aiuta giorno per giorno nei nostri problemi e nelle nostre preghiere. Perché, in realtà, noi non sappiamo neppure per che cosa pregare, né pregare nel modo giusto, ma lo Spirito Santo prega per noi con tale sentimento, che non si può esprimere a parole. 27 E il Padre, che conosce tutti i cuori, sa naturalmente ciò che lo Spirito desidera, mentre intercede per noi in armonia con la volontà di Dio. 28 Ma noi sappiamo che tutte le cose che capitano a quelli che amano Dio, capitano per il loro bene. Parlo di quelli che sono chiamati secondo il suo piano prestabilito. 29 Da sempre Dio li ha conosciuti ed amati, da sempre li ha destinati ad essere simili a suo Figlio, in modo che Gesù fosse il primo di molti fratelli. 30 Avendoci scelti, Dio ci ha chiamati a sé e quando ci siamo accostati a lui, siamo stati resi giusti e partecipi della sua gloria.

Dio è dalla nostra parte 31

Che cosa mai potremmo dire davanti a cose tanto grandi? Se Dio è con noi, che importanza ha se qualcuno è contro di noi? 32 Se egli non ha risparmia-

to neppure il proprio Figlio, ma l’ha dato per tutti noi, non ci darà sicuramente ogni altra cosa insieme con lui? 33

Che importanza ha se qualcuno ci vuole accusare, ora che siete stati scelti da Dio? E’ proprio Dio che ci ha reso giusti. 34

Nessuno che voglia condannarci può riuscirci, perché Cristo è morto, non solo, ma ancor di più è risorto per noi; e ora si trova accanto a Dio, al posto di massimo onore, dove sostiene la nostra causa! 35 Chi

ci separerà dall’amore di Cristo? Saranno forse le tribolazioni, l’angoscia, le persecuzioni, la fame, la miseria, il pericolo; oppure una spada puntata sul petto? E se ci trovassimo a dover affrontare queste cose, vorrebbe forse dire che Dio non ci ama più e ci ha abbandonati? Scritture ci dicono che i credenti hanno tante prove da affrontare: “Per amore tuo, dobbiamo essere pronti ad affrontare la morte in ogni momento della giornata, proprio come pecore portate al macello”. 37 Ma anche se affrontiamo tutte queste cose la vittoria schiacciante è nostra, grazie a Cristo, che ci ha tanto amato da morire per noi. 38 Sono convinto, infatti, che né morte, né vita, né angeli, né principati, né il presente, né il futuro, né potenze, 39 né altezze, né profondità, niente e nessuno in tutto il creato

C R E sci da te stesso per o b b e d i r e a Dio S C I 328

36 Le

DAL VANGELO DI LUCA 6,46-49 – leggi e chiediti:che cosa vedi? – rileggi e chiediti:che cosa senti? – leggi ancora e decidi che cosa sia giusto fare


ROMANI 11-12

tanto più sarà pronto a rimetterci gli Ebrei, che erano lì fin da principio! 25

Desidero che conosciate questa verità di Dio, cari fratelli, perché non diventiate superbi e non cominciate a vantarvi. È vero, alcuni Giudei si sono messi contro il Vangelo, ma questa situazione durerà soltanto fino a quando tutti gli altri popoli non saranno convertiti a Cristo. 26 Dopo di che, tutto Israele sarà salvato. Vi ricordate ciò che dissero i profeti in proposito? “Da Sion verrà un liberatore e toglierà tutta la malvagità dei Giudei. 27 Allora io cancellerò i loro peccati, come ho promesso”. 28

Adesso gli Ebrei sono nemici del Vangelo. Lo odiano addirittura. Ma questo è stato un bene per voi, perché ne è risultato che Dio ha dato i suoi doni a voi che non siete Ebrei. Però, nonostante tutto, gli Ebrei sono ancora amati da Dio, grazie alla promessa fatta ad Abramo, Isacco e Giacobbe. 29 Perché i doni e la chiamata di Dio non possono essere revocati; egli non si pentirà mai delle sue promesse. 30 Un tempo voi eravate ribelli contro Dio, ma quando gli Ebrei hanno rifiutato i suoi doni, il Signore ha dimostrato a voi la sua misericordia. 31 Ora sono i Giudei ad essere ribelli, ma, come Dio ha avuto misericordia di voi, un giorno avrà misericordia anche di loro. 32 Per-

C Ricordati di leggere la sua p a r o l a E S C I

ché Dio ha abbandonato tutti ai loro peccati, per poter perdonare tutti senza distinzioni. 33 Che Dio meraviglioso abbiamo! Co-

me è immensa la sua ricchezza! Come è grande la sua saggezza e la sua sapienza! Per noi è impossibile capire i suoi metodi e le sue decisioni. 34 Perché: “Chi di noi può mai conoscere il pensiero del Signore? Chi è abbastanza saggio da essere stato suo consigliere? 35 Chi gli ha mai dato qualcosa per primo, per riceverne un favore in cambio?” 36 Perché tutto viene soltanto da Dio. Tutto esiste per la sua potenza e tutto è per la sua gloria. A lui sia la gloria per sempre!

CAPITOLO 12 I doni di Dio E così, cari fratelli, vi esorto a dare i vostri corpi a Dio; che siano un sacrificio vivente, santo. Questo è il modo giusto di adorare Dio. 2 Non adattatevi alla mentalità e alle usanze di questo mondo, ma lasciatevi trasformare da Dio con un completo rinnovamento della mente vostra. Allora sarete in grado, per vostra esperienza personale, di capire qual è la volontà del Signore; vale a dire: tutto ciò che è buono, perfetto è a lui gradito.

DAL VANGELO DI MATTEO 7,21-27 – quale proposta di sapienza è presente in questo brano? – come posso portare questa sapienza nella mia vita? 335


Prima lettera ai Corinzi “Vi prego, nel nome di Gesù Cristo di mettervi d’accordo. Basta con le discussioni e i litigi tra voi; siate uniti in un unico modo di pensare e di sentire” (1, 10) Fedeltà, ordine, unità, sono gli elementi necessari per una comunità viva. Paolo suggerisce i mezzi per vivere in Cristo anche in mezzo ad una società corrotta.

CAPITOLO 1 Questa lettera è scritta da Paolo, scelto da Dio per essere apostolo di Gesù Cristo, e dal fratello Sòstene, 2 ed è indirizzata ai cristiani di Corinto, invitati da Dio ad essere suo popolo e resi accettabili a lui per mezzo del Signore Gesù Cristo, insieme con tutti quelli che, in qualsiasi luogo, invocano il nome di Gesù Cristo, Signore nostro e loro. 3 Dio,

nostro Padre, e il Signore Gesù Cristo vi diano grazia e pace.

Dio vi ha benedetto, perché litigate?… 4 Continuamente

ringrazio il Signore per tutti i doni meravigliosi che vi ha dato, ora che appartenete a Cristo. 5 Egli ha arricchito tutta la vostra vita; vi ha aiutato a parlare di lui e vi ha dato la piena conoscenza della verità. 6 Siccome Gesù Cristo, che vi è stato annunciato, è diventato la base solida della vostra vita, 7 non vi manca più nessun dono spirituale, mentre state aspettando il ritorno del nostro Signore, Gesù Cristo. 8 Sarà lui che vi terrà saldi fino alla fine, perché nessuno vi possa accusare nel giorno in cui tornerà. 9 Certamente il Signore farà questo per voi, perché mantiene sempre ciò che promette, ed è stato lui che vi ha invitati a vivere strettamente uniti a Gesù Cristo, suo figlio e nostro Signore. 10 Cari fratelli, vi prego nel nome di Gesù Cristo, nostro Signore, di met-

tervi d’accordo. Basta con le discussioni e i litigi tra voi; siate uniti invece in un unico modo di pensare e di sentire. 11 Perché, fratelli miei, alcuni del345


1 CORINZI 1-2

26Ricordate

la vostra chiamata: fra voi, fratelli, quasi nessuno era importante, ricco o potente, 27 ma Dio ha scelto apposta le cose che il mondo considera pazze o da scartare, proprio per confondere quelli che il mondo considera sapienti. 28 Il Signore ha scelto un piano che il mondo disprezza e che non tiene in nessun conto, e se n’è servito per ridurre a niente quelli che il mondo considera importanti. 29 Così nessuno potrà vantarsi davanti a Dio.

CHE COSA MI IMPEDISCE DI FARE L'ESPERIENZA DELL'AMORE DI DIO? cfr. Salmo 51,5

30

Ma voi, grazie a Dio, siete uniti a Gesù Cristo che per noi è la sapienza che viene da Dio. È lui che ci rende accettabili a Dio, ci dà la possibilità di vivere per lui e ci libera dal peccato, 31 perché com’è detto nelle Scritture: “Se qualcuno vuole vantarsi, si vanti soltanto per ciò che ha fatto il Signore”.

CAPITOLO 2 Il piano “pazzesco” di Dio Cari fratelli, quando sono venuto da voi la prima volta, non mi sono servito di parole difficili per annunciarvi il Vangelo di Dio, 2 perché avevo deciso che avrei parlato soltanto di Gesù Cristo e della sua morte sulla croce. 3 Mi sono presentato a voi in tutta la mia debolezza, timido e tremante. 4 Vi ho parlato e predicato con semplicità, senza servirmi di bei discorsi a livello intellettuale, ma la potenza dello Spirito Santo nelle mie parole vi provava che il mio messaggio veniva da Dio. 5 Ho parlato così, perché volevo che la vostra fede si basasse sulla potenza di Dio, non sulla sapienza umana.

Il nostro egoismo è il vero ostacolo all’amore. L’egoismo è: Vangelo di Giovanni 3,19-20 1 Lettera di Giovanni 4,20 Salmo 51,1-8

L’egoismo riguarda: Lettera ai Romani 1,18-23 Lettera agli Efesini 2,1-3 Vangelo di Matteo 5,21-24

L’egoismo porta a: Lettera ai Romani 6,23 Lettera ai Galati 5,19-21

COME LIBERARCI DALL’EGOISMO?

6 Comunque, quando mi trovo fra cristiani maturi, mi

capita di parlare con una certa sapienza, ma non è la sapienza di questa terra, e neppure quella dei grandi uomini di questo mondo, che sono destinati alla rovina. 7 La nostra sapienza è quella di Dio, e con essa annunciamo il suo grande progetto che ci conduce alle glorie del cielo. Questo piano è rimasto nascosto fin dai tempi dei tempi, benché fosse stato fatto a nostro beneficio ancora prima della creazione del mondo. 8 Ma i grandi uomini del

Apri la porta a CRISTO 2 >>>> 347


1 CORINZI 12

CAPITOLO 12 Doni speciali dello Spirito Ed ora, fratelli, parliamo delle particolari capacità, che lo Spirito Santo dà ad ognuno di voi, perché non voglio che ci siano malintesi. 2 Certamente vi ricordate che, prima di diventare cristiani, vi lasciavate trascinare da un idolo all’altro, ed erano tutti idoli muti. 3 Ora, invece, incontrate gente che dice di predicare grazie allo Spirito di Dio. Come potete sapere se sono davvero ispirati da Dio, o se è tutta una montatura? Ecco la prova: nessuno che parla per la potenza dello Spirito di Dio può dire: “Maledizione a Gesù!” Come pure, nessuno può dire: “Gesù è il Signore!” se non per mezzo dello Spirito Santo. 4 Ci

sono diversi tipi di dono, ma lo stesso Spirito. 5 Ci sono diversi tipi di servizio, ma lo stesso Signore. 6 Ci sono diversi tipi di attività, ma lo stesso Dio che opera tutto in tutti. 7 In ciascuno di noi lo Spirito Santo si manifesta, dando la capacità più appropriata, ma sempre per il bene di tutti.

SAI COME AVERE UN RAPPORTO PERSONALE CON DIO?

È bello sentir parlare di un DIO CHE AMA e che crea per avere un rapporto personale con ognuno di noi. Vangelo di Giovanni 3,16 1° lettera di Giovanni 4,16-18 Lettera agli Efesini 1,4-5

8

Infatti, ad uno lo Spirito dà il linguaggio della Sapienza; ad un altro il linguaggio della conoscenza ma, è sempre un dono del medesimo Spirito Santo. 9 Un altro ancora può ricevere una fede speciale, e un altro il potere di guarire le malattie. 10 È sempre il medesimo Spirito Santo che dà ad alcune persone il potere di fare miracoli, ad altre l’abilità di profetizzare e ad altre ancora quella di distinguere fra spiriti. È sempre il medesimo Spirito Santo che dà ad alcuni il dono di parlare in altre lingue e ad altri, che non conoscono queste lingue, la capacità di interpretare che cosa dicono. 11 È sempre quest’unico e medesimo Spirito Santo che distribuisce ad ognuno i suoi doni, come meglio crede.

COME È LA TUA ESPERIENZA DI RAPPORTO CON DIO?

12

Il nostro corpo è composto di molte parti, e tutte queste parti, anche se sono molte, formano un unico corpo; così è per il corpo di Cristo. 13 E ognuno di noi fa parte dell’unico corpo di Cristo. Tutti noi credenti, sia quelli di origine ebraica che quelli di origine pagana, sia schiavi che liberi, abbiamo ricevuto il battesimo di un unico corpo, e tutti abbiamo bevuto alla fonte di un unico Spirito.

Apri la porta a CRISTO 1 >>>> 365


1 CORINZI 12-13

quelli che assistono i malati, quelli che hanno capacità organizzative e quelli che parlano in lingue sconosciute. 29 Sono, forse, tutti apostoli, oppure tutti predicatori? Naturalmente no. Sono tutti maestri o, forse, hanno tutti il potere di fare miracoli? Certo che no. 30 Possono tutti guarire le malattie, oppure Dio dà a tutti la capacità di parlare in altre lingue? E ancora, possono tutti interpretare ciò che dicono quelli che parlano in lingue sconosciute? 31

Certamente no, ma cercate di fare del vostro meglio per ottenere i doni più importanti.

La cosa più importante al mondo E ora voglio insegnarvi qual è la via migliore.

il dono della profezia e penetrassi tutti i misteri, e conoscessi tutto di tutto, ma non amassi gli altri, a che cosa mi servirebbe? Se anche avessi il dono di una fede tale da far spostare le montagne con un ordine, non sarei nulla, senza l’amore. 3 Se anche distribuissi tutto ciò che ho ai poveri o dessi il mio corpo per essere bruciato vivo, ma non amassi gli altri, non sarei nulla, senza l’amore. 4

Chi ama è paziente, pieno di bontà. Chi ama non invidia, non si vanta, non si gonfia di orgoglio. 5 Chi ama non è altezzoso, non fa niente d’indecoroso, non cerca il proprio interesse, non si irrita, né si ricorda dei torti che subisce. 6 Chi ama soffre per le ingiustizie, ma gioisce quando la verità viene a galla. 7 Chi

ama è pronto a scusare ogni cosa, a credere in ogni cosa, a sperare in ogni cosa, a sopportare ogni cosa. 8 Un

CAPITOLO 13 Se avessi il dono di parlare tutte le lingue di questo mondo e perfino il linguaggio degli angeli, ma non avessi amore per gli altri, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. 2 Se avessi

giorno, tutti i doni particolari e i poteri speciali che vengono da Dio finiranno, ma l’amore non finirà mai. Un giorno, non ci saranno più le profezie, finirà la scienza e la capacità di parlare in altre lingue. 9 Ora sappiamo ben poco e profetizziamo soltanto in parte, 10 ma quando saremo perfetti e completi, non avremo più bisogno di questi doni speciali, ed essi allora scompariranno.

C erca Dio ogni giorno in p r e g h i e r a DAL VANGELO DI GIOVANNI 16,16-27 R E – qual è la proposta di Dio? S – quali resistenze trovi nella tua C vita? I – qual è la tua risposta? 367


1 CORINZI 13-14

11

Vi faccio un esempio. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino, ma quando sono diventato uomo, anche i miei pensieri sono cresciuti e ho smesso quelle cose tipiche dei bambini. 12 Questo esempio vale per noi credenti: adesso possiamo vedere e capire soltanto molto poco di Dio, come se guardassimo in uno specchio appannato. Ma un giorno lo vedremo, faccia a faccia, e lo conosceremo completamente. Ora tutto quello che conosciamo è confuso e annebbiato, ma allora vedremo tutto chiaramente, proprio come il Signore vede nel mio cuore in questo momento. 13 Ci

sono tre cose che rimangono fede, speranza e amore e, fra queste, la più grande è l’amore.

CAPITOLO 14 Fate in modo che l’amore sia lo scopo della vostra vita; però chiedete anche i doni speciali dello Spirito Santo, soprattutto il dono della profezia, per poter predicare.

“Parlare in altre lingue” 2 Ma

se il vostro dono è quello di par-

C R E S C risto sia nella tua t e s t i m o n i a n z a I 368

lare in altre lingue che non avete mai studiato, ricordatevi che, facendo così, parlerete a Dio, non agli altri che non possono capirvi. Voi parlerete per la potenza dello Spirito, ma le cose che direte saranno tutte segrete. 3 Chi profetizza, invece, e predica il messaggio di Dio, aiuta gli altri a crescere spiritualmente, li incoraggia e li conforta. 4 Perciò, chi parla in lingue sconosciute aiuta se stesso a crescere spiritualmente, mentre, chi profetizza aiuta la chiesa a crescere in santità e serenità. 5

Vorrei che tutti voi parlaste in altre lingue, ma ancora di più, vorrei che foste capaci di profetizzare e di predicare il messaggio di Dio. Chi profetizza è più utile di chi parla in altre lingue, a meno che quest’ultimo non interpreti ciò che dice, e così la chiesa ne riceva un beneficio. 6

Infatti, cari fratelli, se io venissi da voi parlando in altre lingue che non capite, di che aiuto vi sarei? Vi aiuto invece se vi porto qualche rivelazione, o conoscenza o profezia o parole di istruzione. 7 Anche gli strumenti, il flauto, o l’arpa, per esempio, se non dessero suoni diversi, come si potrebbe distinguere il suono di uno da quello dell’altro? 8 E se la tromba non suonasse le note giuste, come farebbero i soldati a capire che sono chiamati

DALLA LETTERA AI ROMANI 10,8-17 – qual è la proposta di Dio? – quali resistenze trovi nella tua vita? – qual è la tua risposta?


Seconda lettera ai Corinzi “Noi siamo ambasciatori di Cristo ed è come se Dio si servisse di noi per parlarvi. Vi supplichiamo, come se fosse Cristo stesso a supplicarvi, accettate l’amore che Egli vi offre, fate pace con Dio” (5, 20) È la proposta ad essere liberi, aperti, chiari nella propria vocazione, per servire il Signore ed essere vincitori di fronte a problemi e difficoltà.

CAPITOLO 1 Cari fratelli, questa lettera è scritta da me, Paolo, scelto da Dio per essere apostolo di Cristo, e dal fratello Timòteo. 2 Scriviamo a voi tutti, cristiani di Corinto, e agli altri credenti che sono in tutta l’Acaia. Possano Dio, nostro Padre, e il Signore Gesù Cristo benedirvi e darvi pace.

Dio ci ha aiutato… 3, 4 Benedetto

sia Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre che ha compassione di noi, che ci consola e ci rende forti nei dispiaceri, perché anche noi possiamo consolare tutti quelli che soffrono e dar loro lo stesso aiuto e lo stesso conforto che Dio ha dato a noi. 5 Possiamo essere certi che più soffriamo per Cristo, più riceveremo da lui conforto e incoraggiamento. 6, 7 Infatti, se abbiamo grosse difficoltà, è stato per potervi portare la salvezza e la consolazione di Dio. Ma nelle difficoltà Dio ci ha confortato, ed anche questo vi serve d’aiuto, perché così possiamo dimostrarvi con la nostra esperienza personale come Dio vi conforterà con amore, quando vi troverete nella nostra stessa situazione. Egli vi darà la forza di sopportare. 8 Cari

fratelli, dovete sapere che in Asia abbiamo passato dei momenti davvero difficili. Abbiamo dovuto sopportare sofferenze grandissime, addirittura al di là delle nostre forze, fino a temere di non poter salvare la pelle. 9 Anzi, avevamo già il presentimento di dover morire. Dio ha permesso tutto questo, per insegnarci a non mettere la nostra fiducia in noi stessi, ma in lui, che è tanto potente da resuscitare i morti. 10 Ed egli ci ha aiutato: ci 377


Lettera ai Galati “ Cristo ci ha liberati, assicuratevi quindi di rimanere liberi e non vi lasciate incatenare di nuovo alle leggi e alle cerimonie” (5, 1) È l’invito ad uscire da tutto ciò che rende schiavi per godere, in un rapporto personale di fede, della libertà che Cristo ci ha donato.

CAPITOLO 1 Questa lettera è scritta dall’apostolo Paolo e da tutti gli altri cristiani che sono con lui, ed è indirizzata alle chiese della Galazia. 2 Non sono apostolo, perché mi abbia incaricato qualcuno di questa ter-

ra, e nemmeno per autorità umana. Ma questo incarico mi è stato dato da Gesù Cristo stesso e da Dio Padre, che lo ha resuscitato dai morti. 3 Dio Padre e il Signore nostro, Gesù Cristo, vi diano pace e grazia. 4 Gesù Cristo è morto per i nostri peccati, proprio come aveva programmato Dio, nostro Padre, e ci ha strappati da questo mondo corrotto in cui viviamo. 5 Sia gloria a Dio per sempre. Amen. 6

Mi meraviglio di voi! Dio vi ha chiamato a ricevere la grazia, la vita eterna che vi dà per mezzo di Cristo, e voi così presto vi allontanate da lui per seguire un’altra “via per il cielo”, che però non porta affatto in cielo! 7 Infatti, non c’è altra via all’infuori di quella che vi ho indicato; esistono invece certi individui che vi confondono le idee e cercano di cambiare la verità del messaggio di salvezza di Cristo. 8 Che

Dio maledica chiunque, me compreso, predichi un modo per essere salvati diverso da quello di cui vi ho parlato; anche se fosse un angelo sceso dal cielo a predicarvi un Vangelo diverso, sia maledetto per sempre! 9 Sì, l’ho detto e Io ripeto: chiunque predica un vangelo diverso da quello che avete accettato sia maledetto da Dio! 10 Vedete

bene che in questo momento non cerco di entrare nelle vostre grazie, usando la gentilezza e la adulazione; il mio scopo, invece, è soltanto 399


Lettera agli Efesini “Noi facciamo tutti parte del medesimo corpo, abbiamo il medesimo spirito e siamo tutti stati chiamati allo stesso glorioso futuro” (4, 4) È la proposta ad abbandonare individualismi, gelosie, critiche, per vivere nell’unità e nell’amore mettendo a disposizione i propri doni, e costruire così, insieme, la Chiesa, come corpo di Cristo.

CAPITOLO 1 Io, Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, scrivo ai fratelli cristiani di Efeso sempre fedeli a Gesù Cristo. 2 A voi auguro grazia e pace da parte di Dio, nostro Padre, e del Signore Gesù Cristo. 3 Benedetto sia Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nel cielo ci ha benedetto con ogni benedizione spirituale, perché apparteniamo a Cristo.

Il grande piano di Dio. 4 Molto

tempo fa, ancor prima di creare il mondo, Dio ci scelse perché gli appartenessimo, in virtù di ciò che Cristo avrebbe fatto per noi. Nel suo amore, egli decise di renderci santi e senza difetti di fronte a lui. 5 Il suo piano immutabile è stato attuato per far sì che diventassimo suoi figli, mandando Gesù Cristo a morire per noi, secondo il suo volere. 6 Sia

lodato il Signore per il dono meraviglioso che ci ha fatto per mezzo di Gesù, suo amatissimo Figlio. 7 Da Cristo, dal suo sangue versato per noi, abbiamo la redenzione, vale a dire il perdono di tutti i peccati. Questa è la ricchezza della grazia di Dio. 8 Egli ce l’ha donata in abbondanza, dandoci sapienza e intelligenza e 9 rivelandoci il motivo segreto per cui ha mandato Cristo, rivelandoci il piano che aveva già deciso e preparato sin dai tempi dei tempi. 10 E questo è il suo scopo quando i tempi saranno maturati, egli riunirà tutte le cose, sia in cielo che in terra, sotto un unico capo: Cristo. 11 E anche noi, grazie a ciò che Cristo ha fatto, abbiamo parte nel suo progetto e siamo destinati ad essere suoi eredi, perché Dio stesso lo vuole. Infatti tutte queste cose accadono, perché egli stesso decise così tan411


Lettera ai Filippesi “ Siate sempre felici di appartenere al Signore. Lo ripeto: siate sempre felici. Che tutti vedano la vostra bontà e la vostra dolcezza” (4, 4) Paolo ci indica come rafforzare la nostra fede senza lasciarci portare via dai nemici che si agitano dentro e fuori di noi, e come moltiplicare la gioia che viene dall’appartenere a Cristo.

CAPITOLO 1 Questa lettera è scritta da Paolo e Timòteo, servi di Gesù Cristo, ed è indirizzata ai vescovi, ai diaconi e a tutti i credenti della città di Filippi. 2 Io

prego che Dio, nostro Padre, e il Signore Gesù Cristo diano a ciascuno di voi le più grandi benedizioni e la pace nel vostro cuore e nella vostra vita. 3 Ogni volta che mi ricordo di voi, ringrazio il mio Dio. 4 Quando prego per voi, il mio cuore si riempie di gioia 5 per tutto l’aiuto che mi avete dato nel diffondere il Vangelo di Cristo dal giorno in cui l’avete conosciuto fino ad ora. 6 Sono sicuro che Dio, che ha cominciato in voi la sua opera, vi aiuterà a crescere nella sua grazia fino a completare questa sua opera in voi il giorno in cui Gesù Cristo tornerà.

Parole d’affetto 7È

naturale che provi questi sentimenti nei vostri confronti, perché voi avete un posto particolare nel mio cuore. Infatti, voi tutti avete partecipato con me alle benedizioni di Dio, sia quando ero in prigione che quando ero libero e difendevo la verità, parlando agli altri di Cristo. 8 Dio solo sa quanto è profondo il mio amore per voi e quanto desidero rivedervi, con lo stesso affetto di Gesù Cristo. 9 La mia preghiera per voi è questa: il vostro amore aumenti sempre più e allo stesso tempo maturino in voi la sensibilità e la conoscenza spirituale, 10 in modo che possiate sempre distinguere chiaramente la differenza fra il bene e il male, perché siate sinceri e irre421


Lettera ai Colossesi “In Cristo c’è la pienezza della divinità, perciò quando avete Cristo, avete tutto e, strettamente uniti a Lui, siete riempiti di Dio. È Lui il Signore di tutti i Signori, dominatore di ogni potenza” 2, 9-10) Cristo si propone come Signore della nostra vita a cui dona pienezza e vitalità nuova. È la sfida ad abbandonare idoli e falsità per fare di Lui il nostro tutto.

CAPITOLO 1 Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo scrivono 2 ai fedeli fratelli cristiani di Colosse. Che Dio, nostro Padre, vi dia grazia e pace. 3 Ogni volta che preghiamo per voi, cominciamo sempre col ringraziare Dio, Padre del nostro Signore, Gesù Cristo. 4 Lo ringraziamo, perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Gesù Cristo e del vostro amore verso tutti i fratelli cristiani. La vostra fede e il vostro amore si fondano sulla speranza. 5 Voi infatti siete in attesa delle gioie del cielo e avete questa speranza fin da quando vi è stata predicata la verità del Vangelo. 6 Lo stesso Vangelo che è giunto a voi, si sta diffondendo in tutto il mondo, cambiando ovunque gli uomini proprio come ha cambiato voi dal primo giorno che l’avete udito e avete conosciuto l’immensa grazia di Dio nella verità. 7 Èpafra,

il nostro caro collaboratore, è quello che vi ha portato questa buona notizia. È lui che lavora per voi come servo fedele di Gesù Cristo, 8 e ci ha parlato del grande amore verso il prossimo che vi ha dato lo Spirito Santo. 9 Perciò, dal momento in cui abbiamo avuto queste notizie continuiamo a pregare e a chiedere a Dio di aiutarvi a conoscere la sua volontà; e di rendervi saggi e istruiti per quanto riguarda le cose spirituali. 10 Così il vostro modo di vivere sarà degno del Signore, ed ogni cosa che farete gli piacerà. Tutte le vostre azioni saranno buone e imparerete a conoscere il Signore sempre di più. 11

A Dio chiediamo anche di farvi diventare forti, per mezzo della sua forza potente e gloriosa, perché possiate continuare su questa strada, sem429


Prima lettera ai Tessalonicesi “Siccome crediamo che Gesù Cristo è morto e risorto, dobbiamo anche credere che, quando Gesù tornerà, ricondurrà con Lui tutti i credenti che sono morti” (4, 14) È la proposta a rimanere fedeli a Cristo perché Egli, che è Il Fedele, possa realizzare le sue promesse.

CAPITOLO 1 Questa lettera è scritta da Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa di Tessalonica. A voi, che appartenete a Dio Padre e al Signore Gesù Cristo auguriamo grazia e pace. 2

Noi ringraziamo sempre Dio e preghiamo in continuazione per voi. parliamo di voi a Dio, nostro Padre, non ci dimentichiamo mai del vostro lavoro prodotto dalla fede, dalla vostra fatica suggerita dall’amore, e della vostra costanza ispirata dalla speranza nel nostro Signore Gesù Cristo. 3 Quando

Una grande fede. 4

Sappiamo bene, cari fratelli, che Dio vi ama e vi ha scelti per essere suoi. 5 Perché, quando vi abbiamo portato il Vangelo, per voi non sono state soltanto parole, anzi, avete ascoltato con profondo interesse; e ciò che vi abbiamo detto ha avuto in voi un potente effetto, perché lo Spirito Santo vi ha dato la profonda convinzione che ciò che dicevamo era vero. Del resto, voi ben sapete come ci siamo comportati tra voi per il vostro bene, e questa è stata la prova tangibile della verità del nostro messaggio. 6 Così, dopo aver ricevuto il nostro annuncio, con la gioia che viene dallo Spirito Santo, avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, nonostante i dispiaceri e le grandi difficoltà. 7 Voi

stessi, allora, siete diventati un esempio per tutti gli altri cristiani 437


Seconda lettera ai Tessalonicesi “Che il Signore vi dia una conoscenza sempre più profonda dell’amore di Dio e vi dia quella pazienza che è un dono di Cristo” (3, 5) È l’invito ad essere pazienti, perseveranti, attivi nel servizio, anche quando nascono dubbi, incertezze o difficoltà, senza lasciarsi ingannare da falsi ragionamenti.

CAPITOLO 1 Questa lettera è scritta da Paolo; Silvano e Timòteo alla chiesa di Tessalonica, unita a Dio, nostro Padre, e al Signore Gesù Cristo. 2 Che

Dio Padre e il Signore Gesù Cristo vi diano ricche benedizioni e la pace del cuore e della mente. 3 Cari

fratelli, noi ringraziamo Dio per voi. Non soltanto è giusto, ma ne sentiamo anche il dovere, perché la vostra fede fa grandi progressi, e il vostro amore reciproco aumenta di giorno in giorno.

Lo scopo della sofferenza 4

Siamo orgogliosi di parlare di voi a tutte le altre comunità cristiane. Raccontiamo della vostra pazienza e dell’incrollabile fede che avete in Dio, nonostante tutte le persecuzioni e le tribolazioni che state passando. 5 Questo è soltanto un esempio del modo giusto in cui Dio agisce: egli si serve delle vostre sofferenze per prepararvi per il suo Regno, 6 mentre, allo stesso tempo, ritiene giusto giudicare e punire quelli che vi fanno del male. 7 Ma

Dio darà sollievo tanto a voi, che soffrite, quanto a noi; ciò accadrà quando il Signore verrà improvvisamente dal cielo e apparirà coi suoi potenti angeli in mezzo a lingue di fuoco, 8 per punire quelli che non vogliono conoscere Dio e rifiutano di accettare la salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. 9 La loro pena sarà la perdizione eterna separati per sempre dal Signore non potranno vedere la gloria della sua potenza, 443


Prima lettera a Timoteo “Non permettere che nessuno ti critichi, perché sei giovane, ma sii di esempio ai credenti nel parlare, nel comportamento, nell’amore, nella fede, nella purezza. Leggi e spiega le Scritture alla Chiesa e predica la Parola di Dio” (4, 12-13) È un incoraggiamento a tutti quelli che nella Chiesa prendono iniziative, impegni o responsabilità, perché abbiano la consapevolezza che il loro lavoro sta realizzando il Regno di Dio.

CAPITOLO 1 Questa lettera è scritta da Paolo, apostolo di Gesù Cristo per ordine di Dio, nostro Salvatore, e di Gesù Cristo nostra unica speranza, 2 ed è indirizzata a Timòteo. Timòteo, per quanto riguarda la fede, sei per me come un figlio. Possano Dio, nostro Padre, e il nostro Signore Gesù Cristo darti grazia, misericordia e pace.

Attenti ai falsi maestri! 3, 4 Come

già ti dissi mentre partivo per la Macedonia, ti prego di rimanere lì ad Efeso per far tacere quei tali che stanno insegnando altre false dottrine. Metti fine una buona volta ai miti, alle favole e alle genealogie interminabili. Queste idee strambe suscitano soltanto discussioni, anziché aiutare la gente ad accettare il piano di Dio, che si fonda sulla fede. 5 Ciò che mi sta più a cuore è che tutti i cristiani siano guidati dall’amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera, 6 cose che questi “maestri” hanno perso di vista, per sprecare il loro tempo in discussioni e chiacchiere inutili. 7 Pretendono

di essere dottori nella legge di Dio, mentre non conoscono in realtà né quello di cui parlano, né quello che affermano con tanta sicurezza. 8 Ora, noi sappiamo bene che le leggi sono buone, quando se ne fa 447


Seconda lettera a Timoteo “Datti da fare in modo che il Signore possa dirti bravo. Cerca di essere un buon lavoratore che tiene alta la verità e non dovrà vergognarsi di niente, quando Dio controllerà il suo lavoro” (2, 15) È un incitamento rivolto a chi è impegnato attivamente nella Chiesa, perché rimanga fedele nel servizio sopportando le inevitabili difficoltà, nella consapevolezza che queste rendono forti e testimoni nella fede.

CAPITOLO 1 Questa lettera è scritta da Paolo, apostolo di Gesù Cristo, mandato da Dio ad annunciare a tutti la vita eterna, che Dio ha promesso per mezzo della fede in Gesù Cristo; 2 ed è indirizzata a Timòteo, suo carissimo figlio. Che Dio Padre e Gesù Cristo, nostro Signore, ti diano grazia, misericordia e pace.

L’affetto di Paolo per Timòteo 3 Giorno

e notte, nelle mie preghiere, quando parlo di te, Timòteo, ringrazio Dio, che servo con cuore sincero, come hanno fatto i miei antenati. 4 Quanto

desidero rivederti! Sarebbe per me il massimo della gioia, perché ricordo ancora le tue lacrime, quando ci lasciammo. 5 Conosco la tua fede sincera, la stessa fede che animò prima tua nonna Lòide, poi tua madre Eunìce, ed ora anima anche te. 6 Per

questa ragione, ti raccomando di ravvivare il dono di Dio, che hai ricevuto quando ti ho posto le mani sul capo. 7 Perché lo Spirito Santo, dono di Dio, non vuole che tu abbia paura, ma che tu sia saggio, forte e pieno d’amore. 8 Se mantieni viva in te questa potenza interiore, non avrai mai paura di parlare agli altri del Signore, né ti vergognerai di me che sono in prigione per amore di Cristo, ma sarai pronto anche tu a soffrire con me per il Signore, perché egli te ne darà la forza. 9È

lui che ci ha salvati e ci ha scelti per portare avanti il suo santo lavo455


Lettera a Tito “Ti ho lasciato a Creta perché tu finisca di sistemare quanto resta da fare: eleggi dei responsabili in ogni città, basandoti sulle norme che ti ho raccomandato” (1, 5) È un incitamento a fare della propria vita una testimonianza nel servizio al Signore, scegliendo il bene, l’ordine e la verità, che si esprimono nei comportamenti quotidiani.

CAPITOLO 1 Questa lettera è scritta da Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo. Sono stato incaricato di portare alla fede quelli che Dio ha scelto; sono stato chiamato a far conoscere la verità, che è la base del vero credo, nella speranza della vita eterna che Dio ha promesso fin dai tempi dei tempi. Dio non mente mai, 3 ed ora, nel tempo da lui stabilito, ha fatto conoscere a tutti la buona notizia della salvezza per mezzo della predicazione che Dio stesso, nostro Salvatore, mi ha ordinato di fare. 4 A te Tito, mio vero figlio nella fede, auguro che Dio Padre e Gesù Cristo, nostro Salvatore, ti diano grazia e pace. 2

Norme per eleggere i responsabili della Chiesa 5 Ti

ho lasciato a Creta, perché tu finisca di sistemare quanto resta da fare per le chiese locali, e cioè che tu elegga dei responsabili in ogni città, basandoti sulle norme che ti ho raccomandato. 6 Quelli che scegli devono godere di buona reputazione, avere una sola moglie, figli credenti, senza fama di essere viziosi o ribelli ai genitori. 7 Il responsabile di una chiesa deve essere un uomo irreprensibile, perché è un ministro di Dio. Non deve essere arrogante, né collerico; non dev’essere dedito all’alcool, né violento e neppure avido di guadagni disonesti. 8 Al contrario, bisogna che sia ospitale, amante del bene, saggio, giusto, pio e padrone di sé. 9 Deve restare fermamente legato alla verità che ha imparato; così sarà capace d’insegnare co461


Lettera a Filemone “Onesimo è stato lontano da te per un po’ di tempo, perché tu ora possa riaverlo con te per sempre; non più soltanto come schiavo, ma molto di più, come un fratello… è un tuo fratello in Cristo” (1, 15-16) È la proposta di Paolo a fare un’esperienza forte: rinunciare a diritti e orgoglio per mettere in pratica verso l’altro il perdono ricevuto da Cristo.

Questa lettera è scritta da Paolo, tenuto prigioniero per avere predicato il Vangelo di Gesù Cristo, e dal fratello Timòteo: 2 al caro Filemone, nostro collaboratore, alla comunità cristiana che si riunisce in casa sua, alla sorella Appia e ad Archippo, nostro compagno nella lotta. 3 Che

Dio, nostro Padre, e il Signore Gesù Cristo vi diano grazia e pace.

Paolo chiede un favore 4 Quando

prego per te, caro Filemone ringrazio continuamente il mio Dio, 5 perché sento sempre parlare del tuo amore verso tutti i cristiani e della tua fede nel Signore Gesù. 6 Prego

che questa fede che ci lega operi in te sempre di più e ti faccia conoscere tutto il bene che è in nostro potere di fare vivendo per Cristo. 7 Non puoi immaginare quanta gioia e consolazione mi ha dato sapere che il tuo amore, fratello mio, ha risollevato il cuore di coloro che appartengono a Dio. 8, 9 Ora voglio chiederti un favore. Con l’autorità che Cristo mi ha dato, potrei facilmente ordinarti di fare ciò che è tuo dovere, ma ti voglio bene e preferisco soltanto pregarti. Io, Paolo, vecchio e ora anche in prigione per amore di Gesù Cristo, 10 ti chiedo un favore per Onèsimo, che ora è come un figlio per me, dopo che l’ho portato al Signore durante la mia prigionia. 11 È quell’Onèsimo (il cui nome significa “utile”) che in passato non ti è stato davvero utile, ma ora può esserlo, sia a te che a me. 12 Te lo rimando, e con lui ti mando una parte di me. 13 Avrei

voluto tenerlo con me, perché mi fosse d’aiuto al posto tuo, ora che sono qui in prigione per aver predicato il Vangelo, 14 ma non voglio che 465


Lettera agli Ebrei “Questo figlio è il riflesso della gloria di Dio, l’immagine perfetta di ciò che Dio è: è lui che regola l’universo con la forza straordinaria del suo comando. E’ lui che dopo essere morto per purificare gli uomini dai loro peccati, si è seduto al posto d’onore, alla destra del grande Iddio del cielo” (1, 3) Ci presenta la persona di Gesù Cristo, la sua superiorità, la sua sovranità e la sua vittoria sul male, perché, nei momenti difficili, sappiamo mettere soltanto in Lui la nostra fiducia.

CAPITOLO 1 Dio ci ha parlato Molto tempo fa, Dio parlò parecchie volte e in modi diversi ai nostri antenati per mezzo dei profeti, rivelando loro a poco a poco i suoi piani. 2 Ora,

invece, ai giorni nostri, che sono gli ultimi, ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, al quale ha dato tutto e per mezzo del quale ha creato l’universo. 3 Questo

Figlio è il riflesso della gloria di Dio, l’immagine perfetta di ciò che Dio è. È lui che regola l’universo con la forza straordinaria del suo comando. È lui che, dopo essere morto per purificare gli uomini dai loro peccati, si è seduto al posto d’onore, alla destra del grande Dio del cielo. 4 Perciò

egli è diventato di gran lunga superiore agli angeli; ciò è provato dal fatto che il nome “Figlio di Dio”, che Dio Padre gli ha dato, è molto più importante di quello degli angeli. 5, 6 Infatti, Dio non ha mai detto a nessun angelo ciò che disse a Gesù, e cioè: “Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato”. E di nuovo, parlando di Gesù: “Io sarò suo Padre ed egli sarà mio Figlio”. E un’altra volta, quando stava per mandare il suo Figlio primogenito sulla terra: “Davanti a Dio si prostrino tutti gli dèi!” 7 Dio

descrive i suoi angeli simili a messaggeri veloci come il vento, servi fatti di lingue di fuoco; 8 ma di suo Figlio dice: “Il tuo regno, o Dio, du467


Lettere

Cattoliche

"Egli, nella sua immensa potenza, vi proteggerà fino a quando non riceverete la salvezza... Esultate di gioia, allora! È meraviglioso ciò che vi aspetta, anche se adesso, ancora per un po' di tempo almeno, vi toccherà affrontare svariate prove qui sulla terra" . (1 Pietro 1,5-6)

Sono i suggerimenti di alcuni apostoli per aiutarci a mantenere vivo il rapporto con il Signore. È solo fidandoci di Lui e delle sue promesse che possiamo, anche nelle situazioni più difficili, essere vincitori sul male e ricolmi di gioia.



Lettera di Giacomo “Liberatevi, quindi, da tutto ciò che è sporco e cattivo e accogliete con sottomissione la parola di Dio che è stata seminata nel vostro cuore e può salvare la vostra anima. Ma mettetela in pratica questa parola, non vi limitate ad ascoltarla, ingannando voi stessi con falsi ragionamenti!” (1, 21-22) È la proposta a rendere concreta la nostra fede fondando la vita sull’amore e la saggezza che vengono dall’accogliere con docilità la Parola di Dio che ci salva.

CAPITOLO 1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo saluta le dodici tribù del popolo di Dio disperse nel mondo.

Le difficoltà formano il carattere 2 Cari

fratelli, pensate che la vostra vita sia piena di difficoltà e tentazioni? Allora, siatene felici, 3 perché le difficoltà della vita aumentano la costanza. 4 Lasciate, allora, che la vostra costanza cresca fino a raggiungere la perfezione, in modo che voi diventiate cristiani perfetti sotto ogni aspetto. 5 Se

qualcuno di voi ha bisogno di saggezza, la chieda a Dio e l’otterrà, perché il Signore dà a tutti generosamente e senza rinfacciare. 6 Ma quando chiedete, fatelo con fede, senza avere dubbi, perché chi dubita è come un’onda del mare, sospinta qua e là dal vento. 7, 8 Se prima imboccate una strada e poi un’altra, insomma, se siete indecisi e non chiedete con fede, non illudetevi di ricevere qualcosa dal Signore!

Poveri e ricchi. 9

Il cristiano di bassa condizione sociale sia consapevole di essere importante agli occhi di Dio. 10, 11 Il ricco, invece, deve essere contento che le sue ricchezze non significhino niente per il Signore, perché anch’egli pre493


Prima lettera di Pietro “Queste prove servono a verificare se la vostra fede è forte e genuina. Essa viene messa alla prova, come l’oro è messo alla prova dal fuoco, che lo rende puro. Per il Signore la nostra fede è ben più preziosa dell’oro, perciò se dopo tutte queste prove, essa risulta genuina, riceverete gloria, lode e onore il giorno in cui Cristo tornerà” (1, 7) Pietro ci incita a non perdere di vista Gesù, il suo amore, la sua misericordia, perché solo uniti a Lui saremo in grado di comprendere e dare la giusta risposta alle proposte, spesso difficili, che la vita ci presenta.

CAPITOLO 1 Questa lettera è scritta da Pietro, apostolo di Gesù Cristo, agli eletti di Dio che ora vivono come stranieri nel mondo dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadòcia, nelle province dell’Asia e nella Bitinia. 2

Cari fratelli, Dio nostro Padre vi ha scelti perché così aveva stabilito: per mezzo dello Spirito Santo vi ha santificati, perché siate obbedienti a Gesù Cristo e siate liberati dai vostri peccati grazie al suo sangue. Che il Signore vi dia ricche benedizioni, grazia e pace in abbondanza!

Difficoltà e… gioia 3 Sia

benedetto Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo che, nella sua infinita misericordia, ci ha dato il privilegio di nascere di nuovo: ora facciamo parte della famiglia di Dio e viviamo nella speranza della vita eterna, perché Cristo è risorto dai morti. 4 Il Signore ha tenuto in serbo per i suoi figli il dono inestimabile della vita eterna; ha riservato in cielo per voi, un’eredità sicura, inalterabile e che non va in rovina. 5 Egli, nella sua immensa potenza, vi proteggerà fino a quando non riceverete la salvezza, che sarà vostra e verrà rivelata a tutti nell’ultimo giorno. 6 Esultate di gioia, allora! È meraviglioso ciò che vi aspetta, anche se adesso, ancora per un po’ di tempo almeno, vi toccherà affrontare svariate prove qui sulla terra. 501


Seconda lettera di Pietro “Perché conoscendolo meglio, Cristo vi darà per mezzo della sua divina potenza, tutto ciò di cui avete bisogno per vivere una vita buona e dedicata a Lui: Cristo condivide con noi persino la Sua gloria e la Sua bontà” (1, 3) Pietro esorta a crescere nella fede e nella conoscenza di Gesù perché solo così si può riconoscere la verità dalle idee false che sciupano la fede e tolgono gioia al cristiano.

CAPITOLO 1 Io, Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, scrivo questa lettera a tutti voi che avete la stessa nostra fede, quella fede preziosa che avete ricevuto da Gesù Cristo, nostro Dio e Salvatore, diventando giusti grazie al suo sacrificio.

L’importanza di conoscere Cristo 2 Volete

avere grazia e pace in abbondanza? Imparate, allora, a conoscere sempre di più Dio e Gesù, nostro Signore! 3 Perché, conoscendolo meglio, Cristo vi darà, per mezzo della sua divina potenza, tutto ciò di cui avete bisogno per vivere una vita buona e dedicata a lui: Cristo condivide con noi perfino la sua gloria e la sua bontà! 4 E sempre per mezzo della sua straordinaria potenza, egli ci ha dato tutte quelle cose grandi e preziose che ci ha promesso. Per esempio, ci ha promesso di salvarci dalla corruzione che, a causa dei desideri malvagi, regna nel mondo; e non solo, ci ha promesso di darci la sua natura divina. 5 Ma

per ottenere questi doni, avete bisogno di qualcos’altro, oltre la fede, dovete anche sforzarvi di essere attivi al bene; ed anche questo non basta. A questo punto, bisogna che impariate a conoscere meglio il Signore, per scoprire che cosa vuole da voi. 6 E chi conosce Dio deve imparare a mettere da parte i propri desideri, per diventare paziente e pio, disposto a lasciarsi guidare da lui e ad adorarlo con tutto il cuore. 7 Questo vi farà ma509


Prima lettera di Giovanni “Cristo che è la vita si è mostrato a noi e noi vi garantiamo di averlo visto…E ciò che abbiamo visto e udito lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate uniti a noi spiritualmente…Vi scriviamo queste cose perché la nostra gioia sia completa” 1 Giovanni 1, 2-4 Credere in Gesù Cristo, essere certi della salvezza e, vivendo nell’amore e nel servizio reciproco, sperimentare la luce e la gioia della presenza di Dio; è la proposta dell’apostolo Giovanni in questa lettera.

CAPITOLO 1 Dio è luce Ciò che era fin dal principio, ciò che abbiamo udito, ciò che abbiamo visto con i nostri occhi, ciò che abbiamo contemplato e le nostre mani hanno toccato, questo noi proclamiamo del Logos della vita. 2 La vita si è manifestata e noi l'abbiamo vista e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, quella che era presso il Padre ed è apparsa a noi. 3 Ciò che abbiamo visto e udito lo annunciamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi, e così la nostra comunione sia con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. 4 Vi scriviamo queste cose, perché la nostra gioia sia completa. 5 Questo

è il messaggio che Dio ci ha dato da annunciarvi: Dio è luce e in lui non ci sono tenebre di sorta. 6 Perciò, se diciamo di essere uniti a lui, ma poi continuiamo a vivere nel buio spirituale e nel peccato, siamo dei bugiardi e non viviamo nella verità. 7 Se, invece, come Gesù Cristo, viviamo nella luce della presenza di Dio, abbiamo una comunione reciproca fra noi cristiani e il sangue di Gesù, Figlio di Dio, ci purifica da tutti i peccati. 8 Se

diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e ci rifiutiamo di accettare la verità. 9 Ma se confessiamo a Dio i nostri peccati, egli è 515


1 GIOVANNI 4-5

con Cristo che il nostro amore raggiunge la perfezione, allora ci sentiamo perfettamente sicuri per ciò che riguarda il giorno del giudizio, perché come è Cristo, così siamo anche noi in questo mondo. 18

Nell’amore non c’è paura, anzi, l’amore perfetto di Dio caccia via la paura. Infatti, chi ha paura dimostra di non essere pienamente convinto dell’amore perfetto di Dio. 19 Noi amiamo Dio, perché egli ci ha dimostrato il suo amore per primo. 20 Chi

dice: “Io amo Dio”, e poi odia il proprio fratello, è un bugiardo. Infatti chi non ama suo fratello, che è lì e si vede, come può amare Dio, che non ha mai visto? 21 Il Signore stesso ci ha dato questo comandamento: chi ama Dio deve amare anche i fratelli.

CAPITOLO 5 Se credete che Gesù è il Cristo, Figlio di Dio e nostro Salvatore, allora siete diventati figli di Dio. E chi ama un padre, ama anche i suoi figli. 2 Perciò, se amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti, amiamo anche i figli di Dio. 3 Amare Dio significa osservare i suoi comandamenti, che non sono troppo gravosi. 4 Ogni figlio

di Dio può osservarli, sconfiggendo il peccato e le passioni del mondo con un’arma vittoriosa: la fede. 5

Chi potrebbe mai combattere e vincere questa battaglia, se non chi crede che Gesù è davvero il Figlio di Dio? 6, 7, 8 E noi ne siamo convinti, perché Dio lo disse dal cielo, quando Gesù fu battezzato e lo ripeté alla sua morte. E ce lo conferma lo Spirito Santo, che dice sempre la verità. Perciò noi abbiamo questi tre testimoni: lo Spirito Santo nel nostro cuore, la voce che parlò dal cielo al battesimo di Cristo, e la voce che parlò prima della sua morte. Tutti e tre sono concordi su questo fatto: che Gesù Cristo è il Figlio di Dio. 9 Se accettiamo la testimonianza degli uomini nei tribunali, ancor più possiamo credere alla testimonianza di Dio. E Dio afferma che Gesù è suo Figlio. 10 Chiunque crede in questo sa nel proprio cuore che è vero. Chi, invece, non crede a Dio, gli dà del bugiardo, perché non crede a ciò che egli ha detto riguardo a suo Figlio. 11 E che cosa ha detto il Signore? Che ci ha dato la vita eterna, e che questa vita è in suo Figlio. 12 Perciò, chi ha il Figlio di Dio ha la vita; chi, invece, non ha il Figlio di Dio non ha la vita. 13 Ho

scritto queste cose a voi che credete nel Figlio di Dio, perché siate certi di avere già la vita eterna. 14 E siamo convin-

C DALLA LETTERA AGLI EFESINI 5,1-20 R E – quale proposta di sapienza è Sii i n s i e m e ai tuoi fratelli nella fede presente in questo brano? C – come posso portare questa I sapienza nella mia vita? 521


1 GIOVANNI 5

l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

dalla lettera ai Galati 5, 18-25 - qual è l’impegno di Dio? (v. 22) - in quale modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (v. 18a) - a quale certezza mi porta? (v. 18b)

522

ti di questo: che Dio ci ascolterà ogni qual volta gli chiederemo qualcosa che rientri nella sua volontà. 15 E se sappiamo che ci ascolta, quando gli parliamo e facciamo le nostre richieste, allora possiamo essere certi che egli ci esaudirà. 16

Se uno vede un fratello nella fede commettere un peccato che non porta alla morte, preghi il Signore di perdonarlo, e Dio gli darà la vita, sempre che non abbia commesso un peccato che porta alla morte. Ma c’è un peccato che porta alla morte e non è per quello che vi dico di pregare. 17 Naturalmente, ogni cosa che facciamo contro la volontà di Dio è peccato, ma ora non parlo di questi peccati, mi riferisco a quello che porta alla morte (cfr. Matteo 12, 31; 1 Giovanni 2, 18-29; Ebrei 6, 4-8). 18 Sappiamo

bene che chi è diventato figlio di Dio non pecca di continuo, perché Cristo, il Figlio di Dio, lo protegge e il diavolo non può toccarlo. 19 Noi sappiamo di essere figli di Dio, mentre tutto il resto del mondo intorno a noi è in balia del diavolo. 20 Sappiamo anche che Cristo, il Figlio di Dio, è venuto e ci ha aiutato a conoscere il vero Dio. Ed ora noi siamo uniti a Dio, perché siamo in Gesù Cristo, suo Figlio. È lui l’unico vero Dio e la vita eterna. 21 Figli

miei, state in guardia da tutto ciò che potrebbe prendere il posto di Dio nel vostro cuore! Giovanni.


Seconda lettera di Giovanni “Se amiamo Dio, vivremo secondo i suoi comandamenti, e il comandamento che Dio ci ha dato fin dal principio, è questo: vivete nell’amore” 2 Giovanni 1, 6 2 Giovanni 1, 6

Credere in Gesù Cristo, essere certi della salvezza e, vivendo nell’amore e nel servizio reciproco, sperimentare la luce e la gioia della presenza di Dio; è la proposta dell’apostolo Giovanni in questa lettera.

Questa lettera è scritta da me, Giovanni, anziano della Chiesa, alla Signora eletta e ai suoi figli, che amo sinceramente, come li amano anche tutti i credenti, 2 grazie alla verità che è e resterà per sempre nel nostro cuore. 3 Grazia, misericordia

e pace saranno con noi come doni di Dio Padre e di Gesù Cristo, Figlio suo nella verità e nell’amore.

Attenzione ai falsi maestri! 4 Mi

ha fatto molto piacere aver trovato qui alcuni dei tuoi figli, e constatare che vivono seguendo la verità e obbedendo ai comandamenti di Dio. 5 Ed

ora, signora, voglio ricordarti il vecchio comandamento che Dio ci ha dato fin dal principio, e cioè che i cristiani devono amarsi a vicenda. 6 Se amiamo Dio, vivremo secondo i suoi comandamenti; e il comandamento che Dio ci ha dato fin dal principio, è questo: vivete nell’amore. 7 State

in guardia dai falsi maestri (se ne sono presentati tanti), parlo di quelli che non credono che Gesù Cristo venne sulla terra come essere umano, con un corpo come il nostro. Qualsiasi persona così è l’ingannatore e l’anticristo. 8 Badate di non essere come loro e di non perdere il premio delle vostre fatiche, ma comportatevi in modo da ricevere una piena ricompensa dal Signore. 9 Chi va al di là dell’insegnamento di Cristo, non ha Dio. Chi, invece, sta saldo nell’insegnamento di Cristo, resta unito al Padre e al Figlio. 523


Terza lettera di Giovanni “Carissimo, tu ti comporti da uomo fedele al Signore, facendo tanto in favore dei fratelli che, per di più sono forestieri” 3 Giovanni 1, 5

Credere in Gesù Cristo, essere certi della salvezza e, vivendo nell’amore e nel servizio reciproco, sperimentare la luce e la gioia della presenza di Dio; è la proposta dell’apostolo Giovanni in questa lettera.

Questa lettera è scritta da me, Giovanni, anziano della Chiesa, al carissimo Gaio, che amo sinceramente. 2 Carissimo, io prego che tutte le tue cose vadano bene e che la salute del

tuo corpo sia buona come quella della tua anima. 3 Alcuni fratelli di passaggio mi hanno raccontato che sei fedele alla verità e vivi secondo gli insegnamenti del Vangelo. 4 Questo mi ha fatto tanto piacere, perché per me non c’è gioia maggiore di quella che provo nel sapere che i miei figli vivono ubbidendo alla verità.

Persevera nel bene 5 Carissimo,

tu ti comporti da uomo fedele al Signore, facendo tanto in favore dei fratelli, che, per di più, sono forestieri. 6 Costoro hanno riferito alla nostra comunità che li hai accolti con vero amore cristiano. 7 Farai bene a procurare loro il necessario per proseguire il viaggio, in modo degno del Signore, perché questi fratelli sono partiti per far conoscere il nome di Cristo, senza accettare nulla dai pagani. 8 È dunque nostro dovere prenderci cura di uomini del genere; così collaboreremo con loro nel lavoro del Signore. 9 In

proposito ho mandato due righe alla chiesa, ma quel Diòtrefe, che vuole sempre essere il primo, non vuole avere niente a che fare con Dio. 10 Perciò, quando verrò, gli rinfaccerò il suo modo d’agire e i suoi discorsi maligni contro di noi. Non contento di questo, non soltanto si rifiuta di accogliere i fratelli di passaggio, ma impedisce di farlo a quelli che sarebbero disposti ad ospitarli e, se lo fanno, cerca di scacciarli dalla chiesa. 525


Lettera di Giuda “Vi scrivo per incoraggiarvi a difendere con tutte le vostre forze la fede che Dio ha dato ai veri credenti, una volta per sempre” (1, 3) È un’esortazione ad essere chiari nella verità, costanti nella vigilanza, forti di fronte al pericolo, coraggiosi nel difendere la fede.

Questa lettera è scritta da Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, a tutti i cristiani che sono amati da Dio Padre e protetti da Gesù Cristo. 2 A voi auguro misericordia, pace e amore in abbondanza.

In difesa della verità 3

Carissimi, avevo in mente di scrivervi a proposito della salvezza che Dio ci ha dato, ma ora mi trovo nella necessità di mandarvi questa lettera per incoraggiarvi a difendere con tutte le vostre forze la fede che Dio ha dato ai veri credenti, una volta per sempre. 4 Vi dico questo perché si sono intrufolati fra voi certi individui, i quali sostengono che, una volta diventati cristiani, possiamo fare tutto quello che ci pare e piace, senza timore della punizione di Dio. La condanna per le persone di questo genere è già scritta da tempo, perché rinnegano il nostro unico padrone e Signore, Gesù Cristo. 5

Per quanto ci riguarda, ricordatevi, anche se già lo sapete, che il Signore, dopo aver salvato un intero popolo, Israele, dal paese d’Egitto, in seguito fece morire tutti quelli che non gli credettero né vollero obbedirgli. 6 Voglio ricordarvi anche quegli angeli che non rimasero nei limiti della loro giusta autorità, ma abbandonarono la propria dimora. Dio li incatenò nelle prigioni delle tenebre, ed è là che li tiene in attesa del giorno del giudizio. 7 E non dimenticate neppure Sòdoma e Gomorra e le città vicine che, come loro, si erano abbandonate ai vizi di ogni specie, inclusa l’omosessualità. Quelle città furono distrutte dal fuoco e ci servono d’esempio per ricordarci che c’è un inferno in cui sono puniti i peccatori. 8 Nonostante 527


Apocalisse “Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e ne tengono conto, tutte queste cose si avvererannoâ€? (1, 3) Ăˆ la proposta a non bloccarsi davanti a debolezze, limiti, male, e a guardare oltre, a Cristo vincitore che vive, soffre, gioisce, combatte con noi dandoci potenza, speranza e direzione.



Apocalisse CAPITOLO 1 Questo è il libro che contiene la rivelazione che Gesù Cristo ha ricevuto da Dio, per far sapere ai suoi servi ciò che presto dovrà accadere. Gesù ha inviato il suo angelo al suo servo Giovanni, per far conoscere questa rivelazione, 2 e Giovanni ha scritto punto per punto le parole di Dio e di Gesù Cristo e tutto ciò che ha visto e udito, senza omettere nulla. 3 Beato

chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e ne tengono conto, perché s’avvicina il tempo in cui tutte queste cose s’avvereranno!

La rivelazione 4 Questo è ciò che scrive Giovanni alle sette chiese dell’Asia Minore.

Cari fratelli, abbiate grazia e pace da Dio, che è, che era e che sta per venire! E da parte dei sette spiriti, che stanno davanti al suo trono. 5 E da Gesù Cristo, che fedelmente ci rivela tutta la verità. Fu lui il primo a resuscitare dalla morte, per non morire mai più. Lui, che è il più grande di tutti i re della terra: Gesù Cristo, che ci ama e ci ha liberato dai nostri peccati, sacrificando la sua vita per noi. 6 Egli ci ha riuniti nel suo Regno e ci ha eletti sacerdoti di Dio, suo Padre. A lui vada la gloria e la potenza per sempre. Amen. 7 Ecco,

egli arriva fra le nuvole e tutti lo vedranno, anche quelli che lo hanno ucciso. E i popoli della terra, vedendolo, piangeranno di dolore e di paura. Sì, così sia! 8 “Io

sono il principio e la fine di tutte le cose”, dice Dio, il Signore, l’Onnipotente che è, che era e che verrà! 9 Sono io, il vostro fratello Giovanni, compagno di sofferenze per amore del Signore, che vi scrivo questa lettera. Come voi, anch’io condivido la pazienza di Gesù; come voi faccio parte del suo Regno. 533


APOCALISSE 6-7

CAPITOLO 6 I quattro cavalieri Allora vidi l’Agnello rompere il primo dei sette sigilli e udii una delle quattro creature viventi che diceva con una voce simile al tuono: “Vieni!” 2 E vidi apparire un cavallo bianco. Il suo cavaliere aveva un arco, e gli fu posta sul capo una corona. Egli partì veloce, trionfante, per vincere molte battaglie. 3

Quando l’Agnello ruppe il secondo sigillo, udii la seconda creatura vivente che diceva: “Vieni!”. 4 Questa

volta apparve un cavallo rosso. Al suo cavaliere fu data una lunga spada e il potere di togliere la pace dalla terra, così che gli uomini si uccidessero fra di loro e ovunque scoppiassero guerre. 5

Quando l’Agnello ruppe il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva: “Vieni!” E vidi apparire un cavallo nero. Il suo cavaliere aveva in mano una bilancia. 6 In mezzo alle quattro creature viventi udii come una voce che diceva: “Tempo di carestia: per un chilo di grano, la paga di una giornata, per tre chili d’orzo, la paga di una giornata, olio e vino non siano sprecati”. 7 Quando

l’Agnello ruppe il quarto sigillo, udii la quarta creatura vivente che diceva: “Vieni!” 8 Questa volta vidi arrivare un cavallo verdastro e il nome di chi lo cavalcava era “Morte”, lo seguiva il regno dei morti. A loro fu dato su un quarto della terra il potere di uccidere con le guerre, le carestie, le epidemie e le bestie feroci. 9 Quando

l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi un altare sotto cui stavano le anime di quelli che erano stati uccisi per la

loro fedeltà alla parola di Dio e per la loro testimonianza. 10

Essi chiamavano il Signore ad alta voce e dicevano: “Fino a quando, o Sovrano vero e santo, aspetterai a giudicare gli abitanti della terra per quello che ci hanno fatto? Quando chiederai loro conto del nostro sangue?” 11 Ad ognuno di loro fu data una veste bianca e fu detto di aspettare in pace ancora un po’ di tempo, finché non fosse completo il numero dei loro compagni di fede, cioè dei loro fratelli che dovevano essere messi a morte come loro. 12

Quando vidi l’Agnello rompere il sesto sigillo ci fu un tremendo terremoto. Il sole divenne nero come il carbone e la luna si fece rosso sangue. 13 Allora le stelle caddero dal cielo sulla terra, come i fichi acerbi cadono dall’albero scosso da un vento impetuoso. 14 Il cielo si ritirò come una pergamena che s’arrotola, e tutte le montagne e le isole furono spostate. 15 I re della terra, i governanti, i generali, i ricchi, i potenti, tutti gli uomini grandi e piccoli, liberi e schiavi, corsero a rifugiarsi nelle spelonche e nelle caverne delle montagne, 16 gridando ai monti e alle rocce: “Cadeteci addosso e nascondeteci alla vista di Dio, che è seduto sul trono, e dall’ira dell’Agnello, 17 perché il grande giorno della resa dei conti è ormai arrivato! Chi potrà mai sopravvivere?”

CAPITOLO 7 I veri servi di Dio Poi vidi quattro angeli, in piedi ai quattro angoli del mondo, che trattenevano i quattro venti dalla terra, perché non tirasse vento né sulla terra, né sulle pian541


APOCALISSE 7

l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

te, né sul mare. 2 E vidi un altro angelo che veniva da Est e portava il grande sigillo del Dio vivente. Egli gridò con voce possente agli altri quattro angeli, che avevano ricevuto il potere di devastare la terra e il mare: 3 “Aspettate! Non fate ancora niente! Non danneggiate né la terra, né il mare, né le piante, finché non avremo messo il sigillo di Dio in fronte ai suoi servitori!” 4 - 8 Quanti furono segnati con questo marchio? Udii un numero: centoquarantaquattromila, di tutte le tribù di Israele. Eccone l’elenco:

dalla lettera ai Romani 8, 15-25 - qual è l’impegno di Dio? (v. 15) - in quale modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (v. 24) - a quale certezza mi porta? (v. 16)

della tribù di Giuda: dodicimila; della tribù di Ruben: dodicimila; della tribù di Gad: dodicimila; della tribù di Aser: dodicimila; della tribù di Neftali: dodicimila; della tribù di Manasse: dodicimila; della tribù di Simeone: dodicimila; della tribù di Levi: dodicimila; della tribù di Issacar: dodicimila; della tribù di Zabulon: dodicimila; della tribù di Giuseppe: dodicimila; della tribù di Beniamino: dodicimila. 9

Dopo di ciò ecco apparire una folla immensa, che nessuno avrebbe mai potuto contare: erano persone di ogni nazione, razza, popolo e lingua, che stavano di fronte al trono e all’Agnello. Erano vestite di bianco e tenevano in mano dei rami di palma. 10 Essi gridavano ad alta voce: “La salvezza appartiene al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello!” 11 E

tutti gli angeli, che stavano in piedi intorno al trono, gli anziani e le quattro creature viventi, si prostrarono davanti al trono con la faccia a terra e adorarono Dio, dicendo: 12 “Amen! Lode, gloria, sapienza, riconoscenza, onore, potenza e forza al nostro Dio per i secoli eterni! Amen”. 13 Allora

uno dei ventiquattro anziani mi chiese: “Sai chi sono quelli là vestiti di bianco? E da dove vengono?” 14 “No,

Signore”, risposi, “tu lo sai meglio di me!” Allora egli mi spiegò: “Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Portano vesti candide, perché le hanno lavate nel sangue dell’Agnello. 15 Per questo sono qui davanti al trono di 542


APOCALISSE 19-20

lo. E tutti gli uccelli del cielo si saziarono della loro carne.

CAPITOLO 20

resto dei morti non tornò in vita prima che i mille anni fossero compiuti). 6 Beati quelli che partecipano alla prima resurrezione! Su di loro la seconda morte non ha potere, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo, con cui regneranno mille anni. 7 Quando

Il diavolo è legato Poi vidi scendere dal cielo un angelo che teneva in mano la chiave del pozzo senza fondo e una pesante catena. 2 Egli afferrò il drago, l’antico serpente, cioè il diavolo o Satana, lo incatenò per mille anni, 3 e lo gettò nel pozzo senza fondo, di cui poi richiuse e sigillò l’ingresso. Così non avrebbe più ingannato i popoli, finché non fossero finiti i mille anni. Però, alla fine dei mille anni, dovrà essere liberato di nuovo per un po’ di tempo. 4

Poi vidi dei troni, e quelli che vi si posero a sedere avevano il diritto di giudicare. Vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per aver testimoniato di Gesù, per aver proclamato la parola di Dio, e di coloro che non avevano adorato né il mostro né la sua statua e che non avevano accettato il suo marchio sulla fronte o sulla mano. Erano tornati in vita ed ora regnavano con Cristo per mille anni. 5

Questa è la prima resurrezione. (Il

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saranno passati i mille anni, Satana sarà liberato e uscirà dalla sua prigione. 8 Egli ingannerà i popoli di tutto il mondo e li riunirà, con Gog e Magog, per la battaglia: sarà un esercito potente, e i combattenti saranno tanti quanti sono i granelli di sabbia sulla riva del mare. 9 Si spanderanno sulla superficie della terra e assedieranno il popolo di Dio e Gerusalemme, la città che egli ama. Ma dal cielo scenderà il fuoco di Dio, che s’abbatterà sugli eserciti e li consumerà. 10

Allora il diavolo, che ancora una volta li ha ingannati, sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove già si troveranno il mostro e il falso profeta. Là saranno tormentati giorno e notte nei secoli eterni. 11

Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi stava seduto; dalla sua presenza fuggirono il cielo e la terra, ma non trovarono posto per nascondersi. 12 Vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono di Dio. Allora furono aperti dei libri, incluso il libro della vita. E i morti fu-

Dal Vangelo di Luca 8,9-15 Signore – grazie per... – ti chiedo perdono per.... – mi impegno a.... 559


APOCALISSE 20-21

l’impegno di Dio + la mia fiducia in Lui = CERTEZZA

rono giudicati, secondo ciò che stava scritto in quei libri, secondo le cose che avevano fatto. 13 E il mare rese i corpi di quelli che erano sepolti fra le sue onde, ed anche la terra e l’aldilà resero i morti che custodivano. Ognuno fu giudicato secondo le sue azioni. 14 Poi la morte e l’inferno furono gettati nello stagno di fuoco: lo stagno di fuoco è la seconda morte. 15 E chi non fu trovato iscritto nel libro della vita venne gettato nello stagno di fuoco.

CAPITOLO 21 dalla 1° lettera di Giovanni 4, 9-19 - qual è l’impegno di Dio? (v. 10) - in quale modo posso esprimere la mia fiducia in Lui? (vv. 11 e 16) - a quale certezza mi porta? (v. 18)

Nuovo cielo e nuova terra Poi vidi una nuova terra (senza mari) e un nuovo cielo, perché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi. 2 E io, Giovanni, vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da parte di Dio: splendente, bella come una sposa alle sue nozze. 3

E udii una voce proveniente dal trono che diceva: “Ecco, ora la casa di Dio è fra gli uomini. Egli vivrà con loro ed essi saranno il suo popolo; sì, Dio stesso sarà fra loro. 4 Egli asciugherà tutte le lacrime dai loro occhi e non ci sarà più morte, né lutto, né lamento, né dolore, perché tutte le cose di prima sono scomparse!” 5E

colui che è seduto sul trono disse: “Ecco, io rinnovo tutte le cose!” Poi, rivolto a me, aggiunse: “Scrivi, perché ciò che ti dico è vero e degno di fede. 6 È fatto! Io sono il Principio e la Fine, il Primo e l’Ultimo. A chi ha sete darò il privilegio di bere gratuitamente alla fonte dell’acqua della vita. 7 Chi vince possiederà tutte queste benedizioni: io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio. 8 Ma per quanto riguarda i codardi, i miscredenti, i corrotti, gli omicidi, i fornicatori, quelli che praticano magie, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro fine è nello stagno dove bruciano il fuoco e lo zolfo: vale a dire la seconda morte”. 9 Allora

uno dei sette angeli, che avevano versato i calici contenenti i sette flagelli, mi si avvicinò, dicendo: “Vieni con me, ti mostrerò la sposa dell’Agnello!” 560


Salmi Ti ringrazierò, Signore, con tutto il mio cuore, racconterò tutte le meraviglie che tu hai fatto Per te mi inonderò di gioia, e canterò lodi al tuo nome, o Altissimo. (da Salmo 9)



Salmi SALMO 1 La sapienza guida ad essere chiari nelle decisioni per permettere a Dio di benedirci.

1. Che gioia per quelli che rifiutano i consigli dei malvagi che non vanno con i peccatori, né si uniscono ai beffardi. 2. Ma il loro impegno sta nel fare la volontà di Dio, e sulla sua legge meditano giorno e notte. 3. Essi saranno come alberi piantati sulla riva di un fiume, che danno frutto ad ogni stagione; le loro foglie non appassiscono e prosperano in tutto ciò che fanno. 4. Non è così per i malvagi! Anzi, sono come pula dispersa dal vento, 5. sì, saranno condannati in giudizio, i peccatori non fanno parte delle schiere dei giusti. 6. Il Signore conosce il cammino dei giusti mentre il cammino dei malvagi porta alla rovina.

Preghiamo: Signore tu che con sapienza ci indichi il cammino, guidaci affinché … cfr. Luca 1, 45 ss.

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SALMI - 8

SALMO 8 Inno di ammirazione e di lode a Dio Creatore soprattutto per aver fatto grande la persona umana. 1. Per il direttore del coro. Salmo di Davide da accompagnare con strumenti a corda. 2. O Signore, Dio nostro, la bellezza del tuo nome riempie la terra! La tua gloria è sopra i cieli. 3. Tu hai tratto forza dalla bocca dei bambini e dei lattanti che ti lodano; son loro che han tappato la bocca ai tuoi nemici e a quelli che cercano vendetta. 4. Quando guardo il cielo di notte e vedo l’opera delle tue mani, la luna e le stelle che hai disposto in modo perfetto: 5. che cosa è l’uomo per ricordarti di lui, il figlio dell’uomo da interessarti di lui? 6. Perché tu lo hai creato di poco inferiore a te, e lo hai coronato di gloria e di onore. 7. Gli hai affidato tutto ciò che hai creato, dandogli autorità su tutte le cose: 8. le pecore e il bestiame, tutte le bestie selvatiche, 9. gli uccelli del cielo, i pesci del mare, e tutto ciò che nuota negli oceani. 10. O Signore, nostro Dio, la grandezza del tuo nome riempie la terra!

Preghiamo: Signore, nostro Dio, ammirati contempliamo le tue opere e ti rendiamo grazie per la grandezza che hai posto in noi, fa’ che … cfr. Luca 19, 37 ss.

574


SALMI - 9

SALMO 9 La sapienza guida il povero a ringraziare Dio. Non abbandona mai chi lo cerca. 1. Per il direttore del coro: salmo di Davide da cantare sulla melodia “Morte del figlio”. 2. Ti ringrazierò, Signore, con tutto il mio cuore, racconterò tutte le meraviglie che tu hai fatto 3. Per te mi inonderò di gioia, e canterò lodi al tuo nome, o Altissimo. 4. I miei nemici battono in ritirata, sono distrutti e sconfitti davanti a te, 5. perché tu hai giudicato in mio favore, dal tuo trono hai preso decisioni di giustizia. 6. Tu hai sgridato le nazioni e distrutto i malvagi, hai cancellato i loro nomi per sempre. 7. I miei nemici sono finiti in rovina e delle loro città non rimangono che macerie, si è persa perfino la memoria. 8. Ma il Signore regna per sempre, e giudica dal suo trono, 9. Egli giudicherà il mondo con giustizia e governerà equamente le nazioni. 10. Il Signore è un rifugio per gli oppressi, un riparo nei momenti difficili. 11. Quelli che conoscono il tuo nome credono in te. Perché tu, o Signore, non hai mai abbandonato chi ti cerca. 12. Cantate lodi al Signore che regna nella sua città. Raccontate al mondo le sue gesta, 13. perché lui, che vendica l’omicidio, si prende cura dei miseri, non dimentica chi invoca il suo aiuto. 14. Signore, abbi pietà di me, vedi quanto soffro per mano di chi mi odia, riportami in salvo dalle ombre della morte! 575


SALMI - 9-10

15. Salvami, così potrò lodarti pubblicamente alle porte della tua città e potrò gioire perché mi hai liberato. 16. Le nazioni sono precipitate nella fossa che loro stesse avevano scavato per altri; sono cadute nella loro stessa trappola. 17. Il Signore si è fatto conoscere per la sua giustizia, i malvagi sono rimasti intrappolati nei loro stessi lacci, 18. i malvagi scendono nella tomba. Questo è il destino di tutte le nazioni che ignorano Dio, 19. perché i bisognosi non saranno dimenticati per sempre, e le speranze dei poveri non saranno disattese. 20. Sorgi, o Signore! Non lasciare che i mortali abbiano il sopravvento. Che le nazioni siano giudicate in tua presenza! 21. Fa che tremino di paura, o Signore. Che sappiano di essere semplici mortali!

Preghiamo: Signore che non dimentichi il grido del povero e non deludi la speranza degli afflitti, guarda la situazione del mondo e … cfr. Giovanni 3, 17 ss.

SALMO 10 (9) La sapienza ci guida alla certezza che il Signore non solo vede l’affanno e il dolore, ma è pronto a prenderli su di sé. 1. Signore, perché te ne stai lontano? Perché ti nascondi quando di te ho più bisogno? 2. C’è gente superba e malvagia che perseguita con furore i poveri, possano costoro cadere prigionieri dei loro stessi piani. 3. C’è gente che si vanta dei propri desideri malvagi, che ammira gli avari e maledice il Signore. 4. C’è gente troppo orgogliosa per cercare Dio, si comporta come se Dio non fosse. 5. Questi riescono in tutto ciò che fanno, e non immaginano la punizione che li aspetta. Disprezzano tutti i loro nemici, 576


SALMI - 16

SALMO 16 (15) Inno di ringraziamento di chi ha messo la propria vita nelle mani di Dio. Salmo di Davide. 1. Tienimi al sicuro, o Signore, perché in te mi rifugio. 2. Ho detto a Dio: “Tu sei il mio Signore! Non ho altro bene all’infuori di te!” 3. E per quanto riguarda gli uomini giusti che mi sono vicino, li stimo con grande affetto. 4. Quelli invece che seguono altri dèi stiano ben lontani da me! Io non prenderò parte ai loro sacrifici, e tanto meno pronuncerò i loro nomi. 5. Signore, tu solo sei la mia eredità, il mio calice colmo di benedizioni! Tu sei il garante della mia vita. 6. Mi è capitato in sorte quanto c’è di più desiderabile. Che stupenda eredità mi è toccata! 7. Benedirò il Signore perché mi guida, perfino di notte mi allarga il cuore. 8. So che il Signore è sempre con me, non sarò mai smosso, perché egli mi è accanto. 9. Ecco perché il mio cuore trabocca di gioia, e la mia bocca canta le sue lodi. 10. Perché tu non abbandonerai l’anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo imputridisca nella tomba. 11. Tu mi mostri il sentiero della vita, donandomi la gioia della tua presenza, e la beatitudine di vivere con te per sempre.

Preghiamo: O Signore che mentre ci guidi ci ricolmi del tuo amore, rendici certi del tuo amore per poter vivere di te in ogni situazione e ... cfr. Giovanni 6,68 ss. 582


SALMI - 23

SALMO 23 (22) Canto di fiducia a Dio buon pastore. Salmo di Davide. 1. Il Signore è il mio pastore, nulla mi mancherà. 2. Egli mi fa riposare in verdi pascoli e mi guida lungo fiumi tranquilli. 3. Egli ristora il mio vigore, e mi guida nei sentieri della giustizia dove si onora il suo nome. 4. Anche quando camminerò nella valle oscura della morte, non avrò alcun timore, poiché tu sei con me. Il tuo bastone mi guida e mi dà sicurezza. 5. Tu mi prepari un banchetto sotto gli occhi dei miei avversari. Mi accogli come un ospite, ungendo d’olio il mio capo, mentre la mia vita trabocca di benedizioni. 6. Certamente, la tua bontà e il tuo incrollabile amore mi accompagneranno ogni giorno della mia vita, ed io abiterò nella casa del Signore per tutta la durata dei miei giorni.

Preghiamo: Dio, che hai cura di ognuno dei tuoi figli, portaci nell’intimità della tua casa affinché gustando il tuo amore possiamo … cfr. Luca 12, 37 ss.

594


SALMI - 33-34

20. Tutto in noi anela al Signore, egli è il nostro aiuto e il nostro scudo, 21. in lui si allieta il nostro cuore, perché abbiamo confidato nel suo santo nome. 22. Il tuo immenso amore sia su di noi, o Signore, perché solo in te speriamo.

Preghiamo: Ti lodiamo Signore, Creatore, Provvidenza, Salvatore. Di fronte a tanto amore vogliamo proclamarti Signore della nostra vita mentre … cfr. Lettera ai Colossesi 1, 16 ss.

SALMO 34 (33) Ringraziamento di un povero che ha sperimentato l’intervento di Dio nella sua vita. 1. Salmo di Davide, quando finse di essere pazzo davanti ad Abimelec, e questi lo scacciò. 2. Benedirò il Signore in ogni momento, continuamente innalzerò lodi dalle mie labbra. 3. Mi vanterò soltanto di Dio, e ogni persona umile, nell’udirlo, gioirà. 4. Venite con me a raccontare la grandezza del Signore, esaltiamo insieme il suo nome. 5. Ho cercato il Signore e mi ha risposto, mi ha liberato da ogni paura. 6. Quelli che si rivolgono a lui per avere aiuto saranno raggianti di gioia, non ci sarà vergogna sul loro viso. 7. Io, afflitto, ho gridato al Signore, mi ha esaudito, liberandomi da ogni difficoltà. 8. Perché l’angelo del Signore protegge tutti quelli che Lo temono, e li libera. 9. Gustate quanto è buono il Signore! Che gioia per quelli che confidano in lui! 608


SALMI - 36-37

11. Continua ad elargire il tuo amore a chi ti ama, e rendi giustizia a chi ha il cuore onesto! 12. Non permettere che venga calpestato dai prepotenti, né messo in fuga dai malvagi. 13. Ecco: quelli che agiscono con malvagità sono caduti! Ormai sono a terra e non possono più rialzarsi!

Preghiamo: O Dio, sorgente di vita, concedi a tutti coloro che ti sono fedeli di … cfr. Apocalisse 21, 6 ss.

SALMO 37 (36) La sapienza invita a non vivere sull’onda del momento, ma nelle profondità del silenzio. Salmo di Davide. 1. Non amareggiarti per colpa dei malvagi, e non invidiare quelli che agiscono male, 2. perché presto saranno falciati come fieno, seccheranno come l’erba. 3. Confida nel Signore e fa il bene, così prospererai nella tua terra, coltivando fedeltà. 4. Prendi la tua gioia dal Signore, egli ti darà ciò che il tuo cuore desidera. 5. Metti la tua vita nelle mani di Dio, confida in lui, egli opererà, 6. farà risplendere la tua innocenza come la luce, la tua giustizia brillerà come il sole a mezzogiorno. 7. Sta’ in silenzio davanti al Signore, aspetta che egli agisca, non preoccuparti se i malvagi prosperano o riescono nelle loro macchinazioni. 8. Blocca la tua rabbia, frena l’indignazione, non amareggiarti: questo ti porterebbe soltanto al male! 9. I malvagi saranno sterminati, mentre quanti sperano in Dio avranno il possesso della terra. 10. In poco tempo i malvagi spariranno, li cercherai, ma non li troverai, 613


SALMI - 43-44

SALMO 43 (42) Lamento di chi, cercando il Signore, impara a vivere anche le situazioni difficili. 1. O Dio, rendimi giustizia, difendi la mia causa contro gente malvagia, liberami da questi bugiardi e imbroglioni! 2. Tu sei, Dio, il mio porto sicuro, perché mi hai respinto? Perché devo vagare nelle tenebre, sotto l’incubo del nemico? 3. Manda la tua luce e la tua verità: esse mi guidino! Mi conducano al tuo monte santo, al luogo dove tu abiti. 4. Allora mi invaghirò dell’altare di Dio, di Dio sorgente della mia gioia, ti loderò al suono della mia cetra, o Dio, Dio mio! 5. Perché devo scoraggiarmi? Perché mi rattristo? Spero in Dio, e ancora continuerò ad esaltarlo, egli è la mia salvezza e il mio Dio!

Preghiamo: O Signore, guidaci nella fatica del cammino perché in te possiamo trovare pace e la forza per affrontare ogni difficoltà solo così potremo … cfr. Matteo 11, 28 ss.

SALMO 44 (43) Preghiera del martire. Egli affronta la persecuzione dialogando con il suo Dio. 1. Per il direttore del coro. Salmo dei discendenti di Kore. 2. O Dio, abbiamo udito con le nostre orecchie, ciò che i nostri padri ci hanno tramandato: i prodigi che hai fatto per loro, tanto tempo fa. 3. Con la tua mano hai scacciato le nazioni per dare la terra ai nostri antenati; hai sterminato i popoli per permettere a loro di crescere. 623


SALMI - 46

SALMO 46 (45) Salmo di gioia per l’operosità e la grandezza di Dio. 1. Per il direttore del coro. Salmo dei discendenti di Kore, cantico per soprano. 2. Dio è il nostro rifugio, la nostra forza, è sempre pronto a soccorrerci nelle difficoltà. 3. Non avremo paura, neppure se la terra trema, neppure se gli abissi degli oceani danzano, 4. se le acque dei mari schiumano con grandi boati, se tremano i monti per il loro gonfiarsi. Il Signore, il grande, è qui tra noi. Egli è la nostra fortezza. 5. Un fiume che con le sue acque rallegra la città di Dio, la sacra dimora dell’Altissimo. 6. Dio stesso è al centro della città, non può vacillare, Dio la protegge all’inizio di ogni giorno. 7. Le nazioni sono in subbuglio, i regni tremano, perché la voce di Dio tuona dal cielo e la terra si strugge! 8. Il Signore, il grande, è qui fra noi, egli è la nostra fortezza. 9. Venite, ammirate le meraviglie del Signore, che egli opera su tutta la terra. 10. Fa’ cessare le guerre da un capo all’altro della terra, spezza gli archi, rompe le lance, brucia gli scudi nel fuoco. 11. “Basta!”, dice il Signore, “riconoscete che io sono Dio, onorato da tutti i popoli, esaltato sulla terra!” 12. Il Signore, il grande, è qui tra noi, egli è la nostra fortezza.

Preghiamo: O Altissimo, che hai fissato tra noi la tua dimora, fa’ che tutti conoscano che tu sei Dio per temerti, per esaltarti e per avere la certezza che tu … cfr. Apocalisse 21, 3 ss. 627


SALMI - 52

SALMO 52 (51) La pazienza di Dio è tempo prezioso per la conversione. 1. Per il direttore del coro. 2. Salmo di Davide che si riferisce al periodo in cui Doeg ,l’Idumeo , andò a riferire a Saul che Abimelech aveva dato asilo a Davide. 3. Come puoi vantarti del male che fai, prepotente senza pietà? 4. Ogni giorno mediti rovine, esperto di inganni, la tua lingua taglia come un rasoio. 5. Hai preferito il male al bene, la menzogna alla verità. 6. Hai proferito solo parole che possono fare del male. Lingua bugiarda! 7. Ma Dio ti distruggerà per sempre! Ti prenderà, ti strapperà dalla tua casa ti sradicherà dalla terra dei viventi. 8. I giusti lo vedranno e ne saranno stupefatti, rideranno di lui dicendo: 9. “Ecco che cosa succede a chi non confida in Dio, a chi si fa grande delle proprie ricchezze, a chi si vanta della propria agiatezza. 10. Invece io sono come un albero di ulivo, che prospera nella casa di Dio, che confida per sempre nell’immancabile amore di Dio. 11. Ti loderò, mio Dio, perché sei buono, ti loderò ancora e sempre davanti all’assemblea dei tuoi fedeli.

Preghiamo: Signore, che spezzi la tracotanza ostinata, continua a guidare quanti in te pongono fiducia perché abbiano stabilità, producano sempre più frutto e … cfr. Matteo 13, 30 ss.

635


SALMI - 60-61

Preghiamo: Signore, non lasciarci soli in balìa di noi stessi e di ciò che succede, abbiamo bisogno che tu combatta al nostro fianco per poter affrontare la vita ed essere vittoriosi per … cfr. Giovanni 16, 33 ss.

SALMO 61 (60) Lamento di chi, in esilio, vive nel tormento con il desiderio di poter tornare a incontrare il suo Dio. 1. Per il direttore del coro. Salmo di Davide con l’accompagnamento di strumenti a corda. 2. O Dio, ascolta il mio grido! Presta attenzione alla mia preghiera! 3. Dall’estremità della terra t’invoco, il mio cuore è a pezzi, conducimi fino a te, da solo non ce la posso fare. 4. Tu solo sei sempre stato il mio rifugio, la fortezza dove i nemici non possono raggiungermi. 5. Fa’ che io viva per sempre nel tuo luogo santo che possa ripararmi all’ombra delle tue ali! 6. Poiché tu, o Dio, hai esaudito i miei voti, mi hai dato l’eredità riservata a quanti temono il tuo nome, 7. hai aggiunto anni e anni al tuo consacrato; che i suoi anni durino di generazione in generazione. 8. Possa egli regnare per sempre al cospetto di Dio, il tuo amore e la tua fedeltà lo proteggano, 9. allora io canterò a te per sempre, ti sarò fedele giorno dopo giorno.

Preghiamo: Signore tu conosci la mia vita, le mie vicende, la mia fede; conosci la mia situazione e il mio desiderio di te, fa che possa sperimentare la tua potenza nella mia vita per … cfr. Lettera agli Ebrei 9, 11 ss. 645


SALMI - 66-67

15. Voglio sacrificare olocausti in tuo onore, voglio innalzarti il profumo di arieti, a te offrirò tori e capre. 16. Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, vi racconterò ciò che ha fatto per me il Signore, 17. implorai il suo aiuto ed egli dall’alto ha annientato chi mi odiava. 18. Se il mio cuore fosse stato malvagio il Signore non mi avrebbe ascoltato! 19. Ora invece mi ha dato ascolto, ha sentito il richiamo della mia preghiera! 20. Benedetto il Signore che non ha respinto la mia supplica che non mi ha privato del suo grande amore.

Preghiamo: Signore, ricco di misericordia, che segui con interesse le vicende del tuo popolo, fa che riconosciamo il tuo amore e ne siamo testimoni affinché tutti siano partecipi delle tue benedizioni e … cfr. Lettera ai Colossesi 1, 12 ss.

SALMO 67 (66) Inno di amore riconoscente al Signore. 1. Per il direttore del coro: salmo per strumenti a corda. Canto. 2. Dio abbia pietà di noi e ci benedica, faccia risplendere il suo sorriso su di noi, 3. tutte le sue vie siano conosciute qui sulla terra e tutte le genti sappiano che egli salva. 4. I popoli lodino te, o Dio, tutte le nazioni innalzino le tue lodi! 5. Sono nella gioia tutte le nazioni, si rallegrano, perché tu giudichi con giustizia perché guidi i popoli qui sulla terra. 651


SALMI - 93-94

SALMO 93 (92) Inno di lode al Signore mentre si manifesta in tutta la sua maestà. 1. Il Signore regna! Si è rivestito di maestà. Il Signore si manifesta in tutta la sua forza, il Signore è stabile e non verrà mai smosso. 2. Il tuo trono è stabile da sempre, Signore, tu stesso sei eterno. 3. I fiumi hanno alzato la loro voce, hanno aumentato il loro fragore. 4. Ancora più forte dei potenti flutti dell’oceano, più forte delle immense onde dei mari, il Signore è davvero potente nell’alto dei cieli! 5. La tua parola è fedele, la tua casa è colma di santità, sia così per sempre o Signore!

Preghiamo: Signore, è bello vederti nella tua santità e nel tuo splendore perché questo ci aiuta a stabilire un giusto rapporto con te e con la vita, guidaci nel vedere il mondo come manifestazione della tua grandezza e a … cfr. Marco 4, 39 ss.

SALMO 94 (93) La sapienza ci invita ad affrontare il problema del bene e del male in un dialogo aperto e sereno con Dio. 1. O Dio delle giuste ricompense e Signore, tu che rendi giustizia mostrati nel tuo splendore! 2. Levati come giudice della terra, rendi ai superbi ciò che meritano! 3. Fino a quando gli empi, Signore, fino a quando trionferanno? 4. Senti come sono arroganti, come si vantano tutti gli operatori del male! 5. Opprimono il tuo popolo, o Signore, umiliano quanti ti appartengono. 6. Uccidono le vedove e gli stranieri, ammazzano gli orfani, 7. dicono: “tanto il Signore non vede, non fa caso Dio al suo popolo”. 690


SALMI - 95

SALMO 95 (94) Invito solenne a lodare Dio per la sua grandezza: con le parole e con la nostra vita. 1. Venite, cantiamo con gioia al Signore! Acclamiamo a colui che è rupe della nostra salvezza! 2. Presentiamoci a lui con inni di grazie, acclamiamo a lui con salmi! 3. Perché il Signore è il Dio grande, grande Re su tutti gli dèi. 4. Nelle sue mani stanno le profondità della terra, anche i monti maestosi sono suoi. 5. Il mare gli appartiene, è lui che l’ ha creato, le sue mani hanno plasmato la terra. 6. Venite, in adorazione curviamoci, pieghiamo le ginocchia davanti al Signore che ci ha fatto! 7. Lui è il nostro Dio, noi siamo il popolo di cui lui si prende cura, nato dal suo amore. 8. Oggi, se udite la sua voce, non vogliate indurire il vostro cuore, come accadde a Meriba, come il giorno di Massa, nel deserto! 9. Quando i vostri padri mi tentarono, mi misero alla prova e videro la mia reazione. 10. Così per quarant’anni ebbi a nausea quella generazione e dissi: “sono un popolo dal cuore ribelle che neppure ha compreso le mie proposte.” 11. Così giurai nella mia ira: “certo non potranno gustare il mio riposo”.

Preghiamo: Signore, siamo alla tua presenza per riconoscere ancora una volta la tua grandezza e il tuo amore, guidaci all’ascolto di te, dei tuoi progetti per poter partecipare alla tua opera di salvezza ed essere così pronti a ... cfr. Apocalisse 3, 20 ss.

692


SALMI - 118-119

29. Lodate il Signore per la sua bontà, il suo amore fedele dura per sempre.

Preghiamo: Signore, siamo coscienti della tua presenza e della tua opera in noi proprio nelle difficoltà. Rinnoviamo in te la nostra fiducia perché tu possa essere il punto fermo che dà stabilità alla nostra vita in modo che possiamo ... cfr. 1 Lettera di Pietro 2, 4 ss.

SALMO 119 (118) La sapienza ci invita a piegare il nostro cuore alla parola di Dio. 1. Alleluia! Felici quelli che si comportano bene, che camminano nella parola del Signore. 2. Felici quelli che hanno certezza nelle sue promesse e cercano il Signore con tutto il cuore. 3. Non scendono a patti con il male, camminano soltanto per le vie del Signore, 4. così come tu ci hai comandato di seguire e custodire la tua parola. 5. Sì, siano ferme le mie decisioni nel custodire la tua parola, 6. allora non mi sentirò in colpa nel meditare la tua parola, 7. anzi mentre apprendo i tuoi suggerimenti, ti ringrazio vivendo come tu vuoi! 8. Ti prego, non abbandonarmi, la tua parola voglio osservare. 9. Come può un giovane rimanere innocente nelle sue innumerevoli esperienze? Custodendo la tua parola. 10. Con tutto il cuore ti cerco, non permettere che mi allontani dalla tua parola, 11. ho nascosto la tua parola dentro il mio cuore, per non peccare contro di te. 724


SALMI - 120-121

SALMO 120 (119) Lamento di chi, stanco dalla situazione che sta vivendo, si abbandona pienamente a Dio. Canto delle ascensioni. 1. Ho portato i miei guai davanti al Signore, ho gridato a lui e mi ha risposto. 2. Salvami, Signore, dai bugiardi, da coloro che imbrogliano. 3. Quale fiducia si può dare ad una lingua che inganna? 4. È come i dardi appuntiti di un forte, è come i tizzoni delle ginestre. 5. Come vivo male tra questi furfanti di Mosoch mi angoscia vivere con questa gente di Kedar! 6. Troppo a lungo ho dimorato tra gente che detesta la pace. 7. In quanto a me io amo la pace; ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra.

Preghiamo: Signore, tu conosci la nostra vita e le situazioni in cui ci troviamo, non lasciarci soli. Donaci un grande amore per la pace ed una vita capace di... cfr. Lettera agli Ebrei 13, 13 ss.

SALMO 121 (120) Inno ricco di fiducia in Dio che è costantemente presente. Canto dei pellegrini. 1. Guardo in alto verso i monti : verrà da lì il mio aiuto? 2. Il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto i cieli e la terra! 3. Non permetterà che tu inciampi e cada, perché chi ti custodisce non è preda del sonno. 733


SALMI - 138

SALMO 138 (137) Canto di ringraziamento al Signore per la sua fedeltà e la sua misericordia. Di Davide. 1. Ti ringrazio, Signore, con tutto il cuore, canto le tue lodi davanti agli dèi. 2. Mi prostro davanti al tuo tempio santo ringrazio il tuo nome per il tuo amore inesauribile e la tua fedeltà, perché hai mantenuto fede alle tue promesse. 3. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai esaudito, mi hai incoraggiato dandomi la forza di cui avevo bisogno. 4. Tutti i re della terra ti lodino, Signore, perché hanno udito le parole della tua bocca. 5. Sì, cantino le azioni del Signore perché la gloria del Signore è davvero grande. 6. Nonostante il Signore sia grande, egli si prende cura dell’umile, tiene lontano il superbo. 7. Sebbene io sia circondato di guai, tu mi proteggi, contro l’ira dei miei nemici stendi la tua mano, mi salva la tua destra. 8. Il Signore porterà a compimento i suoi progetti per la mia vita. Signore, non abbandonare l’opera delle tue mani, la tua bontà dura per sempre.

Preghiamo: Signore, è bello sapere che tu hai cura dell’umile e allontani il superbo. Questo ci dà sapienza nelle scelte della vita. Sostienici affinché sappiamo affrontare con questa certezza ogni situazione e … cfr. 1 Lettera ai Tessalonicesi 5, 16 ss.

748



Finito di stampare nel mese di marzo 2005 dalla LITOGRAF srl - Industria Grafica Editoriale TODI (Perugia)


QUANDO VUOI PREGARE CON I SALMI - scegli il salmo - fermati in silenzio sul titolo, ti aiuta a mettere a fuoco l’amore Dio - leggi il salmo come preghiera che l’umanità rivolge al Signore A – Dio ci parla 1. OSSERVA - da dove parte questa preghiera? - dove arriva? - che cosa ti fa conoscere dell’amore di Dio? 2. CONSIDERA - che senso ha questa preghiera nella vita di un cristiano? (puoi trovare una risposta nel brano citato del Nuovo Testamento) B – Noi parliamo a Dio 3. APPLICA

- qual è la situazione nella tua vita in questo momento? - quale luce e quale sapienza ti può dare questo salmo nel leggere te stesso, la vita, gli altri, l’opera di Dio per te? 4. PREGA - fermati alla presenza di Dio - apri il tuo cuore al Signore (puoi farlo anche completando la preghiera che trovi alla fine del salmo)


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