Dare Valore
Una SFIDA per le Pubbliche Assistenze e per la rete ANPAS
Relazione del Presidente Nazionale
53°Congresso Nazionale Pubbliche Assistenze Roma, 30 novembre 2018
Relazione del Presidente Nazionale
S
iamo un Movimento in movimento.
Il tema del Congresso è molto significa-
Questo quadriennio ha visto An-
tivo perché racchiude in uno slogan sin-
pas crescere e lavorare sempre di
tetico la SFIDA del futuro: dimostrare la
più sul territorio. Siamo intervenuti nei
rilevanza del nostro impatto sociale per
disastri che la nostra Italia purtroppo ci
incrementarlo ampliando le nostre at-
ha spesso costretto ad affrontare. Una
tività e il valore del nostro capitale so-
presenza massiccia che ha ottenuto un
ciale, i nostri Volontari.
riscontro positivo dalle Istituzioni e so-
Più tardi sarà presentata una relazione
prattutto dai nostri concittadini. Anche
su “Analisi dell’impatto sociale del vo-
il nostro lavoro quotidiano cresce, siamo
lontariato organizzato di: Anpas – Asso-
sempre più presenti sul territorio con
ciazione Nazionale Pubbliche Assistenze
una continua richiesta di ammissione da
e CRI - Croce Rossa Italiana”, a seguito di
parte di Associazioni di tutto il territorio
una ricerca realizzata dall’IRPSS (Istituto
nazionale. Questo è senz’altro l’effetto
di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche
della nostra sempre più ampia presenza
Sociali) del CNR. Nelle sue conclusioni si
sui tavoli istituzionali e di un migliora-
afferma che un sistema locale in cui i vo-
mento della nostra capacità di comuni-
lontari hanno potere decisionale e sono
care. L’epopea della riforma della legi-
resi responsabili diretti della qualità
slazione del Terzo Settore, ancora non
degli interventi, è in grado di produrre
conclusa, è stata poi il leitmotiv della
coinvolgimento delle organizzazioni e
nostra attività di lobby istituzionale che
delle Istituzioni pubbliche e impatto non
ha comportato e dovrà continuare a de-
solo sui destinatari diretti, solo se riesce
dicare una gran parte del tempo di tutti i
a favorire la trasmissione di un sistema
nostri dirigenti.
di valori alternativo nella società, che ri-
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esca a contaminare in modo efficace la Durante il mio discorso riprenderò più
coesione sociale in quel territorio.
volte il termine SFIDA perché oggi siamo
Costruire degli indicatori di implementazio-
di fronte a diverse situazioni che neces-
ne dell’impatto sociale degli interventi so-
sitano un approccio propositivo, una re-
cio-assistenziali è sicuramente un processo
azione positiva che metta in campo tutte
molto più complesso e articolato ma è ap-
le nostre forze.
punto una SFIDA che Anpas deve cogliere.
essere solo un organismo di rap-
attraverso nuove attività e modalità.
presentanza delle nostre pubbli-
Giorgio De Rita, sociologo del CENSIS,
che assistenze. Siamo un aggregatore
recentemente ha messo in evidenza che
di progettualità, incubatore per speri-
“...il rancore sociale è sempre più diffuso,
mentazioni interpretando al meglio il
solido e pervasivo. Il rancore nasce perché
ruolo di Rete che la riforma del Terzo
quello che ci si aspettava non è avvenuto.
Settore ci ha dato in termini formali ma
Quali i motivi del rancore della nostra epo-
che, peraltro, è stato sempre l’obietti-
ca?” Nella trasformazione da distretto
vo del nostro Movimento ormai da 114
economico territoriale a filiera globa-
anni.
le, le imprese che non si sono adeguate hanno chiuso e tanti imprenditori sono
In questa introduzione spero di non te-
stati delusi.
diarvi, ma di essere un facilitatore nel
La “polarizzazione del lavoro” aumenta
mettere sul tavolo le questioni che do-
la domanda di lavoro molto specializ-
vranno essere trattate nel corso di que-
zato o di bassa manovalanza. Il lavoro
sto Congresso, una serie di SFIDE che
“medio” sta soffrendo. Chi è in questa
dovranno essere colte: povertà, mezzo-
situazione si sente emarginato e crea
giorno, lavoro giovanile, famiglia e mi-
“ferite sociali” non sanate. Aspettative
grazioni.
della popolazione di aiuti che non sono
Non riprenderò tutti gli aspetti già trat-
mai arrivati. Noi dobbiamo cavalcare il
tati nel Documento Precongressuale, a
bisogno e non il rancore!
cui rimando in particolare per quanto
Oggi siamo dentro un cambio di paradig-
riguarda l’analisi del contesto sociale
ma che chiede di ripensare con coraggio
in cui ci troviamo. Le tante criticità che,
quello che facciamo e come lo facciamo,
come cittadini attivi, verifichiamo ogni
perché il mondo è cambiato veloce-
giorno, ci stimolano a rilanciarle all’in-
mente negli ultimi trenta anni e cam-
terno delle nostre associazioni, per cer-
bierà ancora di più nei prossimi. Dopo la
care, come sempre abbiamo fatto, delle
tempesta del 2008, la crisi finanziaria,
soluzioni
per praticare la solidarietà,
oggi le acque si sono un po’ calmate. Ma
nota identificativa del nostro essere
noi siamo passati dal Mar Mediterraneo
pubbliche assistenze.
all’Oceano con correnti e venti tempe-
L’attività di emergenza (118) NON può
stosi. Il problema diventa come stiamo
essere l’unica che le nostre associazioni
nell’Oceano, con chi, per andare dove.
svolgono, anche se rappresenta tuttora
Stare nell’Oceano come famiglie, orga-
l’attività principale. Fin dalle loro origi-
nizzazioni, territori e quindi come An-
ni le pubbliche assistenze rappresenta-
pas sarà il tema dei prossimi anni.
no infatti importanti antenne sul terri-
La SFIDA del volontariato nella società
torio capaci di intercettare i bisogni dei
dello scontento sarà riuscire guardare
cittadini e di intervenire per cercare di
positivamente a un futuro che comincia
rimuoverne le cause. La SFIDA per le As-
forse a mostrare i primi segnali di ripre-
sociazioni e per Anpas sarà quindi quella
sa economica.
Dare valore | 53°Congresso Nazionale Pubbliche Assistenze
di esercitare la propria missione anche
10 3
L
a mission di Anpas non è quella di
Relazione del Presidente Nazionale
e ho cercato di attuarla da Presidente del
D
nostro Movimento, è il luogo dove il futu-
civile ed economico e hanno reso pos-
ro si affronta attraverso la consapevolezza
sibile il confronto tra il centro politico e
del presente. L’intelligenza è la capacità di
la molteplicità di interessi, esperienze,
adattarsi al cambiamento.
tradizioni che costituiscono il nostro Pa-
Di fronte al verificarsi di episodi sempre
ese. Quando le contraddizioni non sono
più cruenti e immotivati, di fronte ad una
più oggetto di mediazione, è fatale che
società che sempre meno valuta le con-
in una società articolata – come è oggi
seguenze dei comportamenti del singolo,
la nostra – sorgano fenomeni di ribel-
di fronte alla liquefazione dei valori su cui
lione, con conseguenze, in qualche caso,
si fonda il vivere civile, di fronte ai cam-
violente. A partire dalla prima metà de-
biamenti che il “progresso” ci impone, di
gli anni Novanta, la politica ha creduto di
fronte all’incapacità di produrre politiche
potere e dovere fare a meno dei soggetti
pubbliche che abbiano a cuore il bene co-
della rappresentanza: molti dei fallimenti
mune, quello che possiamo certamente
della Seconda Repubblica possono essere
fare, e io ci provo ogni giorno, è non alli-
spiegati proprio con un errore di conce-
nearci.
zione, la visione dei corpi intermedi come
Riconosco il grande fascino alla parola CAMBIAMENTO: l’ho praticata da medico, da ricercatore, da amministratore
4
N
al secondo dopoguerra a tutti gli anni Ottanta, i corpi intermedi sono stati un fattore fondamen-
tale della democrazia e dello sviluppo
intralcio alla governabilità. Occorre tut-
on sapere stare insieme, non in-
tavia notare che Terzo settore, sindacati,
dividuare obiettivi comuni a cui
enti locali, partiti, associazioni, non sono
lavorare con passione e dedizione,
privi di colpe, avendo assunto in molti
non saper produrre comunicazione corretta
casi una visione corporativa degli inte-
e sincera ma solo furbetta, incentrare le di-
ressi da cui sono nati. Tale involuzione
namiche su protagonismi, sospetti, inimi-
ha un’origine culturale prima che mora-
cizie, in genere dedicate prevalentemente
le. In Italia, storicamente, i corpi inter-
ai compagni di strada, non saper discernere
medi hanno espresso ideali, relazioni e
la qualità e la limpidezza di chi viene im-
tentativi della persona e al tempo stesso
barcato: sono dinamiche che hanno avve-
hanno sempre svolto una funzione edu-
lenato la politica e la rendono odiosa. Sono
cativa, sostenendo il confronto dei singoli
dinamiche che non devono riflettersi asso-
e delle reti con la realtà che cambiava e,
lutamente nel nostro contesto.
man mano, correggendo errori di giudi-
Un invito agli amici: dedichiamo le energie
zio e di intervento. Nel tempo, si è invece
disperse in queste dinamiche a studiare,
assistito a un ripiegamento sulla sempli-
confrontarci, approfondire, costruire in-
ce funzione corporativa. Per uscire dalla
sieme agli altri, SPERARE.
strettoia causata dalla ricercata esclu-
Il nuovo visto come una minaccia, la conta-
sione dei corpi intermedi, da una parte, e
minazione come un contagio. L’apertura al
dal loro impoverimento ideale, dall’altra,
cambiamento e al diverso in Anpas devo-
occorre il recupero della originale centra-
no invece essere una prassi.
lità della persona e il rafforzamento di un
e sovrapposte dal dopoguerra ad oggi ar-
e militanti. La grande SFIDA che i nuovi
rivando spesso a regolamentare con nor-
problemi sociali ed economici pongono
me ad hoc singoli istituti giuridici senza
alla persona è, prima di tutto, conosciti-
che potesse emergere chiaramente una
va: occorre comprendere i problemi e le
definizione unitaria di “Terzo Settore”.
opportunità che nascono da una realtà
La Riforma parte da questo scenario per
in continua evoluzione e occorre intuire
arrivare gradualmente ad una rivisita-
e progettare il contributo che “dal bas-
zione dell’intero sistema del non profit
so” può essere offerto. Da ciò può nasce-
passando per un periodo transitorio di
re una novità anche nell’azione di Anpas:
particolare rilevanza per gli operatori. In
sostenere le persone nel continuo cam-
questa fase, che durerà fino alla opera-
biamento e nella costruzione di risposte
tività del nuovo Registro e all’auspicata
adeguate alle sfide del presente.
autorizzazione della Commissione europea sulle misure fiscali, potremo iniziare
Come a tutti noi ben noto, il percorso del-
a prendere confidenza con le nuove re-
la riforma della legislazione riguardante
gole, applicandone alcune in attesa della
il Terzo settore è ad oggi è ancora lontano
integrale entrata in vigore del Codice del
dalla conclusione. I decreti correttivi alla
Terzo settore. Su questo aspetto occor-
riforma del Terzo settore (D.Lgs. 95/2018
rerà dunque verificare anche la prossima
e D.Lgs. 105/2018) hanno, infatti, prolun-
legge di bilancio che, a quanto si appren-
gato le tempistiche per l’adeguamento
de dagli organi di stampa, potrebbe con-
alla nuova disciplina. Se da un lato que-
tenere le attese disposizioni fiscali utili
sta proroga ha concesso più tempo agli
al completamento della disciplina degli
enti non profit per preparare il passaggio
enti. Tra le modifiche richieste con forza
alla nuova normativa, dall’altro ha gene-
da Anpas ma anche da molti altri attori
rato alcune perplessità in tutti noi sulle
del mondo del non profit e, in parte, già
tempistiche di operatività della riforma.
contenute nella prima stesura del cor-
In particolare, il timore è che la necessi-
rettivo a marzo del 2018, c’è la possibili-
tà di troppi provvedimenti attuativi e il
tà per le organizzazioni di volontariato
ritardo nella richiesta di autorizzazione
di svolgere attività di interesse gene-
alla Commissione Europea stiano rin-
rale dietro versamento di corrispetti-
viando eccessivamente la sua concre-
vo (al momento ammissibile solo per
ta attuazione. È bene evidenziare, tut-
le attività diverse) e la definizione di
tavia, che il Codice del Terzo settore ha
nuovi limiti per identificare le attività
scandito in maniera graduale i passaggi
non commerciali.
e abrogazione. Lo scenario pre-Riforma
A
non era dei più confortanti. Una serie di
assistenze a fianco di quelli che tradi-
disposizioni a pioggia si sono succedute
zionalmente svolge. Questo darà digni-
assetto normativo che ha riorganizzato un intero sistema attraverso numerosi interventi legislativi di coordinamento
npas deve affermare, nei luoghi e modi che riterrà opportuno, che il sociale è e sarà uno dei setto-
ri principali dell’attività delle pubbliche 10 5
per la piena entrata in vigore del nuovo
Dare valore | 53°Congresso Nazionale Pubbliche Assistenze
ruolo educativo nei confronti di associati
Relazione del Presidente Nazionale
tà a chi già opera e a chi vorrà lavorare
e inesorabili malattie, ma anche molti
nell’ambito del sociale. In quelle situa-
altri Volontari delle nostre tante Asso-
zioni dove il rapporto tra Regioni e Co-
ciazioni. Da Presidente di questo nostro
mitati regionali è debole o inesistente,
grande Movimento ho visto tanti amici
occorre intervenire con apposite ini-
lasciarci, “andare avanti” come dicono
ziative per aprire canali di dialogo e re-
gli Alpini. Questo è il flusso impietoso
ciproca conoscenza. Questo agevolerà
della vita, ma ogni volta è una sofferen-
anche lo sviluppo progettuale delle as-
za per il legame diretto o ideale che ci
sociazioni.
unisce. Dobbiamo cercare di migliorare
Pensando allo sviluppo del Terzo settore
il riconoscimento della nostra attività a
rispetto alle politiche per l’occupazione
livello istituzionale e poter permettere
- soprattutto giovanile - e alle difficoltà
alle nostre associazioni di aumentare
croniche in cui si dibatte tutto il Mezzo-
la possibilità di aiuto del prossimo per
giorno, non possiamo eludere una chia-
onorare così al meglio il ricordo di tutti
ra presa di posizione tra volontariato e
gli amici che ci hanno lasciato.
mondo del lavoro. Si apre quindi una fase molto dinamica e
Per quanto riguarda le adozioni inter-
strategica per tutto il Terzo settore che,
nazionali e la cooperazione internazio-
come spesso viene detto, è chiamato ad
nale, un’attività che svolgiamo da anni
effettuare un salto di qualità per uscire
con serietà e correttezza, dovremo com-
da una situazione di marginalità e di-
prendere come queste attività si possa-
venire tra i protagonisti dello sviluppo
no innestare maggiormente nella realtà
sociale ed economico del nostro Paese.
delle nostre Associate.
Nelle “Note dei settori” che sono a di-
Anche alla luce di quanto sta avvenen-
sposizione dei delegati, viene ripor-
do nel Mediterraneo e in generale con
tata la grossa mole di lavoro svolta nel
il fenomeno migratorio sarà importan-
quadriennio ma anche gli spunti per le
te continuare a lavorare, come rete, su
SFIDE che riteniamo vadano affrontate.
più livelli per rafforzare ulteriormen-
Impressiona leggere su carta tutto quel-
te le attività che vengono svolte tan-
lo che abbiamo realizzato e ripercorrere
to dalle nostre associazioni sui territoi
un periodo intenso della mia e nostra
quanto da Anpas a livello nazionale e
vita. Un grazie a tutti i dirigenti e col-
internazionale. Molte sono le attività
laboratori di Anpas nazionale per tutto
che già ci vedono impegnati su più fron-
quello che è stato fatto!
ti e su più livelli: dal primo soccorso,
6
U
all’accoglienza, all’integrazione socian ricordo per quanti in que-
le (come già sperimentato, ad esempio,
sto cammino ci hanno lascia-
con il progetto Colors) fino all’attività
to, Elisa e Janira, vittime di
di lobbyng che abbiamo fatto a Bruxel-
femminicidio, Angela che ha perso la
les insieme a Samaritan International
vita in servizio, Alessandro ed Egidio
proponendo un piano europeo per l’ac-
che hanno affrontato con dignità gravi
coglienza dei rifugiati e dei migranti.
sviluppo e la qualificazione delle com-
interessante che è opportuno ricordare,
petenze, sono esigenze particolarmente
non solo per la memoria del passato,
sentite dalle associazioni che aspirano al
ma soprattutto per essere la base per
mantenimento ed al miglioramento del-
nuovi stimoli e verificare come poter
la propria capacità operativa. Indispen-
continuare ad essere attori attivi nel
sabile quindi, rispondere a tali bisogni
futuro. Nella storia di ogni pubblica
tramite la promozione e la realizzazione
assistenza italiana si riconoscono i
di corsi, seminari, convegni ed altri ser-
valori di riferimento di Anpas: ugua-
vizi finalizzati alla formazione, all’ag-
glianza, fraternità e libertà.
giornamento e al perfezionamento
Sono questi tre valori a caratterizza-
tutti gli operatori coinvolti nelle attività
re l’identità di un’associazione che si
operative svolte dalle nostre associazio-
riconosce nel nostro Movimento. Bel-
ni. L’acquisizione di nuove competenze
lissima la Carta d’identità di Anpas che
(skills) da parte del nostro vero capitale
è qui in distribuzione e che riassume i
sociale, i volontari e tutte le persone che
nostri valori che, attraverso la parteci-
aderiscono al nostro movimento, diven-
pazione sociale, si traducono in un più
ta oggi una leva strategica, un vantag-
completo e complesso sistema etico.
gio indispensabile per fronteggiare con
Da ciò l’importanza di sviluppare ancor
competenze e capacità le nuove sfide che
di più le attività del nostro Archivio sto-
le nostre associazioni dovranno affron-
rico, grazie al quale oggi possiamo legge-
tare in futuro. La formazione rappre-
re il bel libro – che sarà presentato questa
senta
sera - di Francesco Vegni sulle attività di
per la crescita dell’organizzazione. Si-
Anpas dal 1970 al 1991. Un lavoro che ha
gnifica avere neo-associati con le giuste
proseguito il percorso avviato dal Prof.
conoscenze e capaci, sin dall’inizio del
Fulvio Conti in occasione del Centenario
loro coinvolgimento, di integrarsi con
di Anpas.
tutto il Movimento.
di
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Quella di Anpas è una storia lunga ed
quindi lo strumento strategico
La formazione, un’altra SFIDA, deve es-
dicata alla formazione per i nostri di-
sere vista come un percorso strategico
rigenti che sono posti oggi di fronte a
per lo sviluppo individuale e delle no-
problematiche complesse e a grandi re-
stre associazioni: “se in riva al fiume vedi
sponsabilità. Per questo la formazione
qualcuno che ha fame non regalargli un pe-
si pone come obiettivo quello di trasfe-
sce ma insegnagli a pescare” dice un pro-
rire e adeguare le competenze richieste
verbio popolare di probabile origine ci-
dall’organizzazione ai neo-associati e in
nese, ancora oggi valido. La formazione
generale a tutti i soci dell’associazione.
sta assumendo un carattere sempre più
Siamo tutti chiamati ad un processo di
importante in un contesto come quello
crescita personale.
attuale, nel quale sono richieste compe-
Formare significa far apprendere con-
tenze sempre più professionali, capacità
cetti, metodologie, strumenti e abilità
e attitudini specifiche in ogni ambito.
nel fare, promuovere cambiamenti e ot-
L’affinamento delle capacità, nonché lo
tenere dalle persone comportamenti in
10 7
Una grande attenzione dovrà essere de-
Relazione del Presidente Nazionale
sintonia con i propri valori e con il sistema di cui fanno parte, in primis con l’organizzazione a cui aderiscono.
U
n’altra SFIDA sono le politiche europee e i rapporti con le reti internazionali. Tra i vari interlo-
Tutto questo è capacity building, costru-
cutori c’è sicuramente Samaritan Inter-
zione delle capacità. Questa espressione
national, una rete nella quale abbiamo
racchiude la SFIDA complessiva che dob-
trovato amici e occasioni di condivisione e
biamo affrontare sia individualmente,
scambio, ma anche di lobby verso le Istitu-
come volontari e dirigenti, che come Mo-
zioni europee per le problematiche, anco-
vimento, per rendere sempre più incisi-
ra aperte. Penso ad esempio alla Direttiva
va la nostra presenza nelle comunità. Un
europea 24 del 2014 sugli appalti pubblici.
progetto da realizzare, anche in sinergia
Ma Samaritan ha rappresentato per Anpas
con altri attori sarà, come alcuni Comi-
anche l’opportunità di partecipare a ban-
tati regionali ci hanno indicato, quello di
di europei nei quali abbiamo potuto valo-
un Centro Studi, un luogo permanente di
rizzare le nostre competenze soprattutto
ricerca, analisi, studio e scambio d’infor-
nell’ambito della protezione civile.
mazione e dati. Per quanto riguarda le politiche gestionali Monitoraggio, verifica e controllo, un
del lavoro e il CCNL Anpas possiamo dirci
ruolo che come RETE ASSOCIATIVA NA-
soddisfatti per il recente rinnovo del con-
ZIONALE, alla luce del nuovo Codice del
tratto. Contratto che, a detta anche della
Terzo settore, ci dovremo sobbarcare in
parte sindacale, è uno dei migliori nel con-
modo ancor più strutturato di quanto sin
testo del Terzo settore e rimarca, anche
ora abbiamo già svolto verso le nostre as-
per le persone che collaborano con noi, la
sociate. Trasparenza e correttezza do-
massima correttezza e la valorizzazione
vranno essere il marchio distintivo di
del loro capitale umano. Questo deve con-
Anpas e di tutte le sue Associate. Solo
tinuare a contraddistinguerci in uno sce-
così si potrà andare a testa alta nelle no-
nario dove nel nostro ambito di attività si
stre comunità e nelle Istituzioni per of-
vede il peggio: lavoro nero, lavoro grigio,
frire il nostro capitale sociale al servizio
falso volontariato.
8
del Paese. Dovremo pertanto completare l’attuazione del Codice Etico Essere An-
Le politiche giovanili e pari opportunità
pas e il conseguente lavoro di autovalu-
sono una SFIDA per definizione. Non è fa-
tazione con l’esplicitazione di un patto di
cile realizzarle nel concreto al di là dei pro-
corresponsabilità tra ogni singola Asso-
clami che spesso si sentono in giro. Dob-
ciazione e Anpas (nazionale e regionale)
biamo farci carico di un confronto diretto
ma anche continuare l’attività già svolta
con la partecipazione e il protagonismo
riguardante la sicurezza sul lavoro, la pri-
giovanile, che è generatore di innovazione
vacy e l’attuazione del D.lgs 231 del 2001
e portatore di nuovi diritti e nuove sensi-
sui temi della responsabilità ammini-
bilità, trasformando Anpas e le pubbliche
strativa delle associazioni.
assistenze in un laboratorio.
sta a disastri che la nostra bella Italia ci
damento dei servizi è la SFIDA
ha riservato, ma abbiamo dato prova di
delle SFIDE. Riguarda le attività
efficienza e di capacità tecnica e pro-
core delle associate del nostro Movi-
gettuale per andare oltre alla gestione
mento, un grande lavoro svolto sia da
delle emergenze. Abbiamo anche dimo-
soli, che insieme alla Confederazione
strato grande capacità nella formazione
delle Misericordie d’Italia e alla Croce
per tutti i volontari con il modello del-
Rossa Italiana ma che vede aperti mol-
la cascata formativa e nello sviluppo di
ti ambiti esiziali per il futuro del nostro
politiche per la prevenzione dai rischi.
Movimento: il profilo del soccorritore,
Una SFIDA per questo settore sarà una
l’affidamento dei servizi socio sanitari
riorganizzazione dell’organigramma per
e il codice appalti, la reale applicazione
rendere il sistema più efficiente e più
di quanto innovato dal Codice del Ter-
efficace e in tal senso già ci sono delle
zo settore per quanto riguarda l’affida-
proposte. Ambiti specifici da sviluppare
mento diretto dei servizi, il famoso arti-
senz’altro sono i cinofili e il soccorso in
colo 57, ma anche la riforma del Codice
montagna con la realizzazione di accordi
della Strada per l’esenzione dai pedaggi
e collaborazioni con altre realtà.
Dare valore | 53°Congresso Nazionale Pubbliche Assistenze
L
e politiche sanitarie ed l’affi-
Dovremo prevedere una continuazione
Punto, come da sempre, dolente le pub-
degli sforzi, anche economici che ab-
bliche relazioni, l’immagine e i grandi
biamo dovuto sostenere, per l’attività di
eventi. Su quest’ultimo aspetto, nel qua-
lobby ma anche per le battaglie legali a
driennio, diverse iniziative sono diven-
livello nazionale ed europeo.
tate ormai una consuetudine: la parteci-
Nell’ambito della progettazione nazio-
pazione al Salone dell’Emergenza REAS a
nale ed europea si è fatto molto in que-
Montichiari, il Contest di Samaritan In-
sto quadriennio, ma anche qui la SFIDA
ternational, il Torneo Nazionale di Pron-
è fare di più. Stimolando l’individuazio-
to soccorso di Borgotaro, un ulteriore
ne di concept da tradurre in proposte
momento di aggregazione che abbiamo
progettuali, sarà importante migliorare
inaugurato quest’anno e che sarà da ri-
la comunicazione dei risultati e le rica-
petere. Sugli altri ambiti molto è stato
dute dei progetti al fine di diffondere le
fatto. La vera SFIDA è quella di realizzare
attività della rete e attrarre nuovi par-
un sistema che rappresenti un concerto
tners. Non siamo e non vogliamo es-
nel quale tutti gli attori, dal volontario
sere un progettificio. I nostri progetti
all’associazione, fino al Comitato regio-
devono diventare delle buone pratiche e
nale e alle strutture nazionali, lavorino
delle opportunità di crescita per tutto il
sinergicamente per portare in alto i va-
Movimento.
lori e l’immagine dell’Anpas.
Protezione civile e ambiente e territo-
Il Servizio Civile, è un ambito nel quale
rio, un ambito di attività che è cresciuto,
Anpas è sempre stata attiva. Vi abbiamo
in competenza e coordinamento. Pur-
creduto anche nei passati momenti bui
troppo abbiamo dovuto farlo in rispo-
e ci crediamo anche adesso che siamo
10 9
e altri aspetti tecnici altresì importanti.
Relazione del Presidente Nazionale
il più grande ente nazionale per nume-
Anpas deve aggiungersi alle associa-
ro di volontari in servizio. Anche qui la
zioni e non sostituirsi, in una relazione
SFIDA sarà quella di cavalcare la riforma
virtuosa tra soci e rete capace di creare
del Servizio Civile Universale, con tutte
valore aggiunto. In alternativa corre-
le incognite che la situazione politica at-
remmo il rischio di essere solo una sorta
tuale determina. Noi crediamo nel Ser-
di condominio e non una comunità. È
vizio Civile come momento di crescita
necessario rilanciare un progetto dove
dei giovani, per attrarre volontari ma
ogni nodo della rete condivide attività
soprattutto come testimonianza della
e metodologie per poter costruire.
difesa non armata della Patria.
Le associate devono chiedersi: perché
L
abbiamo voluto partecipare a questa rete? o sviluppo del movimento, SFI-
Cosa posso fare per farla funzionare al me-
DA elencata tra le ultime, è la più
glio? Cosa siamo disponibili a condividere?
complessa. Molto si è fatto ma
È necessario condividere e comunicare
tante sono le incognite del ruolo di Rete
la nostra visione del futuro per non es-
Associativa Nazionale che la riforma ci
sere una organizzazione che invecchia
prospetta. Ci sono diverse opportunità
e si stagna nel quotidiano, schiacciati
da cogliere, che sono ben state sinte-
nella realizzazione dei servizi e nel ri-
tizzate nel Documento Precongressuale
spondere ai bisogni del contingente.
che riporta la sintesi del proficuo lavo-
Le pubbliche assistenze devono ritro-
ro svolto nella 12^ Conferenza di Orga-
vare la loro vocazione originaria, ovve-
nizzazione di Bologna del marzo scorso.
ro la capacità di essere antenna sociale
Nel corso del Congresso aggiorneremo il
in grado di intercettare i bisogni socia-
nostro Statuto alle richieste dettate dalla
li, vecchi e soprattutto nuovi. Le asso-
Riforma e la proposta che sarà prospet-
ciazioni tendono ad identificarsi con le
tata è il frutto di un lavoro condiviso su
attività in cui esse sono concretamente
più livelli con una metodologia che evi-
impegnate e fanno fatica a prendere co-
denzia il lavoro di squadra e lo sforzo di
scienza della complessità dei bisogni del
condivisione attuato durante quest’ulti-
territorio. Si coglie una fragilità della
mo mandato. Si tratta comunque di una
nostra dimensione politica proprio nel-
prima manutenzione che dovrà vedere
la tendenza alla monosettorialità. Due
nel prossimo futuro ulteriori sviluppi
sono i percorsi possibili, non necessa-
ed evoluzioni in conseguenza del quadro
riamente alternativi tra loro. Da un lato
complessivo che l’attuale situazione po-
l’orientamento ai servizi alla perso-
litica ci riserverà nel futuro.
na, cercando la miglior interlocuzione
10
È
possibile con le Istituzioni pubbliche,
importante coltivare le relazio-
per rispondere direttamente ai bisogni
ni tra le associate, superando
dei cittadini e ai loro diritti di cittadi-
gli egoismi di settore e imma-
nanza, visto anche l’arretramento che
ginando Anpas come una piattaforma
sta avvenendo in molte parti del Paese.
collaborativa nella quale condividere
L’altra traiettoria è quella tracciata da
una mission.
esperienze di radicamento nei bisogni
Dovremo discutere quanto, come Anpas,
cammini di ibridazione e collabora-
vorremo incidere nel costruire un nuovo
zione per intavolare percorsi di matu-
modello di economia a impatto sociale,
razione di solidarietà, responsabilità e
sostenibile, più equa e solidale realizzan-
coscienza politica.
do forme di intervento con collaborazioni
Requisito fondamentale affinché questo
con l’imprenditoria sociale e la finanza
secondo percorso possa affermarsi tra le
etica anche nell’ambito dello sviluppo del
nostre associate è l’aumento della par-
welfare aziendale.
tecipazione consapevole delle pubbli-
Dovremo inoltre rimarcare la consapevo-
che assistenze alla vita di Anpas. Il pri-
lezza di avere un ruolo di rappresentanza
mo percorso può invece portare ad uno
che non deve essere solo degli interessi
schiacciamento sui servizi e a un indebo-
delle associate ma di crescita sociale.
limento della dimensione politica delle Associazioni e, nel quadro di un welfare sempre più residuale, rischia di fare aumentare la competizione tra le Organiz-
I
n questo 53° Congresso nazionale i delegati dovranno confrontarsi sul ruolo che il nostro Movimento vuo-
zazioni di Volontariato per la gestione
le avere, sulle attività che vorrà svolgere
dei servizi.
e sulle posizioni che vorrà comunicare di
U
Dare valore | 53°Congresso Nazionale Pubbliche Assistenze
svolte anche da altri attori, allestendo
fronte al quadro socio-politico attuale. Ci
na SFIDA per il futuro è legata
dovremo concentrare sulle criticità e sulle
alla capacità del nostro Movi-
problematiche sociali che, come cittadi-
mento, nell’ambito delle rela-
ni, incontriamo nella vita di ogni giorno
zioni con l’esterno, di trovare alleanze
e che, come volontari di un’organizza-
con altre entità, con aperture verso altre
zione storica e strutturata come Anpas,
Reti e altri ETS per evitare la ghettizza-
vogliamo affrontare non solo in termini
zione. Partendo dalla nostra presenza
pratici ma anche culturali. Tutto questo
– da valorizzare – nel Forum del Terzo
per accrescere la consapevolezza e la cit-
Settore e nelle altre reti a cui aderiamo,
tadinanza attiva che è il vero obiettivo del
è opportuno individuare contenitori po-
nostro Movimento.
litici con i quali condividere istanze, collaborazioni e permettere di consolidare
Credo di poter dire che il lavoro svolto è
una strategia politica. L’obiettivo è quel-
stato tanto e tanto c’è ancora da fare, ma
lo di far comprendere alla nuova classe
il Movimento, che mettiamo in mano
dirigente chi siamo, cosa rappresentano
alla classe dirigente che il Congresso
le pubbliche assistenze e, soprattutto,
determinerà, è in salute e di fronte alle
cosa possono offrire al Paese, superando
tante SFIDE che ho tratteggiato, potrà
la superficialità con la quale ultimamen-
porsi a testa alta.
te è stato trattato il volontariato orgaBuona strada! Fabrizio Pregliasco Presidente Anpas
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nizzato.
Dare Valore
Una sfida per le Pubbliche Assistenze e per la rete ANPAS
www.anpas.org #DareValore #Congresso53