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Percorsi sulla rigenerazione urbana. #tuttamialacittà©: le azioni di rigenerazione urbana del volontariato per le comunità locali Luca Velo
Percorsi sulla rigenerazione urbana. #tuttamialacittà©: le azioni di rigenerazione urbana del volontariato per le comunità locali Luca Velo
Il Coordinamento delle Associazioni di volontariato della città metropolitana di Venezia (CAVV-CSV) è stato il capofila del progetto: #tuttamialacittà©: le azioni di rigenerazione urbana del volontariato per le comunità locali, ideato in sinergia con i Centri di Servizio per il Volontariato di Padova, Verona, Vicenza e Rovigo e finanziato dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato (CoGe). Il progetto #tuttamialacittà© ha previsto l’attivazione di un percorso formativo e di progettazione, a cura dell’Università Iuav di Venezia, aperto a tutte le associazioni di volontariato e ai gruppi informali già attivi all’interno delle aree provinciali di riferimento. Gli ambiti di studio sono stati la rifunzionalizzazione della città contemporanea attraverso attività culturali e ricreative, il recupero di edifici e aree degradate, le nozioni di housing sociale, la cura e la gestione del verde pubblico e dello spazio aperto, il recupero del patrimonio storico-culturale e l’attivazione di itinerari turistici. Il percorso formativo che si è articolato in una serie di workshop tematici, organizzati su base provinciale, poneva come obiettivo centrale la possibilità di fornire strumenti teorici e pratici sui temi della rigenerazione urbana, del riuso di spazi in totale o parziale abbandono, sulla possibilità di intravvedere mutamenti urbani e sociali di spazi e porzioni di territorio. All’attività formativa è seguito un percorso di coprogettazione partecipata, finalizzato a facilitare l’ideazione di proposte progettuali innovative, che sono state sottoposte a una commissione di valutazione composta da CAVV-CSV di Venezia (capofila del progetto), rappresentanti del CSV provinciale partner, l’Università Iuav ed esperti su scala nazionale sui temi della rigenerazione urbana e del progetto spaziale di rigenerazione. Sono state selezionate dieci idee progettuali (due per provincia) offrendo un finanziamento di 12.500€ ciascuna e dando loro la possibilità di concretizzare veri e propri progetti di rigenerazione urbana all’interno delle cinque aree provinciali di riferimento. Nell’arco di più di un anno e mezzo, molte attività hanno subito un inevitabile arresto a causa della pandemia di Covid-19, i progetti che ne sono emersi hanno subito modifiche e slittamenti, rallentamenti pur mantenendo costanti gli obiettivi e le finalità. A conclusione del percorso, emerge un ricco deposito di azioni, di impegno sociale, tenacia, generosità culturale e inclusione sociale. Ogni progetto appare molto diverso e specifico, ciascuno si con-
fronta con scale, attori e condizioni particolari ma ciò che li accomuna è il contesto veneto di riferimento che non è solo uno spazio o una società ma anche un tempo particolare che testimonia il cambiamento di paradigma della forma e dell’uso della città veneta. Non solo le parti più compatte ma anche i luoghi, apparentemente meno centrali e densi, sono diventati scenari straordinari di rigenerazione e innovazione sociale. I dieci racconti delle azioni pilota non portano a definizioni ulteriori, diverse o alternative a quelle già presenti in molti percorsi di ricerca, di progettazione o di sperimentazione in Italia ma suggeriscono direzioni che appaiono importanti perché mettono in gioco concetti sostanziali per la rigenerazione urbana. Se da un lato vi è il processo di innovazione sociale e la contaminazione offerta dalle attività di fare volontariato sul territorio, dall’altro c’è il processo di rigenerazione di uno spazio con molti significati che richiedono narrazioni e rappresentazioni. Accanto agli aspetti di strutturazione e di sviluppo dei progetti, è proprio sul tema della rappresentazione che si è cercato di riflettere, provando a mostrarlo con le pagine che seguono. Rappresentare un processo di rigenerazione è stata una questione posta al centro della riflessione su come il linguaggio del disegno per l’architetto urbanista debba mettersi alla prova con forme nuove, con scale differenti e con la necessità del far apparire le idee e le suggestioni che ricorrono, mutano e si depositano su un determinato spazio. Ancora una volta lo spazio viene posto al centro e misura il processo, ne determina l’evoluzione e ne precisa i contorni. Ogni progetto prova a essere rappresentato con i propri attori, con i propri confini, limiti e potenzialità future, per determinare il ruolo urbano ma soprattutto per dare valore al palinsesto di idee che lo animano, che hanno permesso la sua realizzazione e il possibile successo per il futuro. Oltre a questo libro, #tuttamialacittà© ha previsto un video che raccoglierà i volti delle persone che hanno condotto tali azioni, restituendone le voci e l’impegno, oltre a una installazione audiovisiva collocata nel foyer d’ingresso del Museo M9 di Mestre (entrambi a cura dello studio KINONAUTS videomakers), a partire dal 20 novembre 2020, giorno del festival conclusivo di queste attività. Rimane ancora aperta la questione del come domani potrà configurarsi ogni progetto, come si articoleranno gli attori, come risponderà alle future esigenze del luogo. Visto l’autentico sostegno di ogni CSV locale (Venezia, Padova, Vicenza, Verona e Rovigo) e l’impegno di ogni singolo gruppo nell’investire tempo, energie e tenacia, occorre pensare a quale capitale di conoscenze, sperimentazione e benessere, questi cittadini lascino alle proprie comunità in termini di passione, appartenenza e senso civico.