Straund
Straund Serif
designed by Claudia Martinelli
UPPER CASE
A B C D E F G H I J K L M NOPQRSTUVWXYZ
LOWER CASE
a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z
NUMBER
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Straund Straund
72 pt
60 pt
Straund
48 pt
Straund
36 pt
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Straund
6 pt
Straund Serif’s Gill Sans’ skeleton
FONT PROCESS
GILL SANS SKELETON GILL SANS BRUSH UPPER CASE
UPPER CASE
designed by Eric Gill 6° 94% 10pt for the arms and released by the & 6° 94% 9pt for the bar British branch of Monotype from 1928 onwards.
GILL SANS SKELETON LOWER CASE
based on Edward Johnston’s 1916 “Underground Alphabet”, the corporate font of London Underground
STRAUND SERIF BRUSH
STRAUND SERIF
0° 56% 7pt for arms and bar with added serifs
designed by a student from the bachelor of Design at the Free University of Bolzano
UPPER CASE
UPPER CASE
GILL SANS BRUSH
STRAUND SERIF BRUSH
STRAUND SERIF
6° 94% 9pt for the main structure 0° 56% 9pt for the bar
0° 78% 6pt with added serifs
designed by Claudia Martinelli with Fontself and Glyphs in 2018
LOWER CASE
LOWER CASE
LOWER CASE
Straight
UNBRACKETED SERIF
BRACKETED SERIF
HALF BRACKETED AND UNBRACKETED SERIF
LE ORIGINI DEL MONDO Caos, mistero senza fine. Nell’universo sconvolto gli elementi si urtano e disperdono. Buio, freddo, desolazione. La natura, lentamente, ricompone gli elementi, districa i corpi dal loro viluppo cieco, li separa e costringe con armonia ai loro posti. Regola il moto dei pianeti, divide il giorno dalla notte, il freddo dal caldo. Dal Caos isola la terra, dalla terra i flutti del mare. La terra è figlia del Caos, il mare è figlio della terra. Il nome della terra è Gea, quello del mare che la avvolge, Ponto. Ma la terra oltre a Ponto genera un altro figlio più grande e più potente: Urano, la volta stellata del cielo che la ricopre tutta e la soggioga. Nati dalla terra, Ponto e Urano si fondono nuovamente con lei.
12/15 pt
Su di loro, incrollabili pilastri lasciati dalla natura all’origine delle cose, potrà, senza tema, appoggiarsi tutto il mondo avvenire. I Ciclopi sono tre. Tre gli Ecatonchiri. Dodici i Titani: sei maschi e sei femmine. Dai Titani discende la razza degli dei e degli uomini. I Titani hanno forme armoniose e perfette. Meno perfetti sono i Ciclopi e gli Ecatonchiri: potenze dell’aria gli uni, forze sconvolgitrici della terra gli altri. Le loro mansioni ispirano i loro nomi e giustificano il loro aspetto. I Ciclopi si chiamano Bronte, Sterope, Arge: ”il tuono”, ”il lampo”, ”la folgore” ed hanno un unico occhio nel mezzo della fronte.
28 pt 24 pt
15/18 pt
I loro nomi, che corrispondono per lo più alle loro mansioni, sono: Oceano, Iperione, Giapeto, Crio, Ceo, Crono. E le femmine: Teti, Thea, Rhea, Temi, Febe, Mnemosvine. Oceano, il primo figlio di Urano e di Gea, è l’immenso fiume che circonda la terra. Da esso traggono origine tutte le acque. Al di là dell’Oceano è la notte perpetua; nella notte e nel 10/12 pt buio boschi misteriosi nascondono l’ingresso dell’Erebo, il tenebroso luogo, al centro della terra, per cui transitano le anime dei morti. Al fianco di Oceano, la dolce sorella e sposa Teti, dagli occhi chiari, aleggia sulle terre bagnate dall’immenso fiume, placa le onde, conforta e rassicura chi a lei ricorre. I tremila fiumi della terra sono i loro figli e pure le tremila ninfe oceanine che esprimono bellezza.
ASCENDERS SERIF, ONE BRACKETED ONE UNBRACKETED
DESCENDERS SERIF, BOTH HALF BRACKETED AND UNBRACKETED
SAME
DISTANCE
BRACKETED
SERIFS
HALF BRACKTED
&
HALF UNBRACKTED SERIFS
HALF BRACKETED AND HALF UNBRACKETED SERIFS
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OBLIQUE LINES WITH 24° OF INCLINATION
33 pt
LA COMPARSA DELL’UOMO Il fratello di Atlante, Prometeo, secondo figlio di Giapeto, formò l’uomo e lo pose sulla terra. Prometeo aveva raccolto sulle rive di un fiume una manciata di fango e la rigirava fra le mani. Il fango era malleabile e, quasi fosse un gioco, assumeva forme diverse... Improvvisamente un pensiero balenò nella mente del gigante. Eccitato, raccolse molta altra argilla umida e plasmò una effigie che aveva le sue stesse sembianze, ma dimensioni assai più ridotte. Steso carponi, il gigantesco dio rimirava l’opera sua e un sorriso felice gli illuminava il volto. Soffiò leggermete sulle labbra del piccolo nuovo essere che si animò. La vita fluì in lui.crebbe, in quella creatura, l’ambizione del pavone, la timidezza della lepre, la ferocia della tigre, la forza del leone. Ma i suoi occhi, a differenza di quelli degli animali, volgevano lo sguardo alle stelle e la sua fronte era levata al cielo. Era il primo uomo. Pazzo di gioia Prometeo si precipitò sull’Olimpo, alla reggia di Zeus.
Rintanati nelle caverne, tremanti per il freddo, ebbero, come abituali compagne la malattia e la morte. Prometeo osservava sgomento tanta desolazione. Aveva già rivolto ripetute e inutili suppliche a Zeus perché revocasse la punizione e concedesse finalmente all’uomo l’uso del fuoco. Ora rimaneva a Prometeo soltanto una possibilità: procurarselo. Notttempo scalò l’Olimpo portandosi appresso un cestello in cui nascondere la scintilla di fuoco che si accinge va a rubare. Sull’Olimpo gli dei erano profondamente addormentati: nessuno si accorse di quanto stava accadendo. Riuscito nel suo intento, in possesso della preziosa refurtiva, Prometeo si affrettò a tornare sulla terra.
14/17 pt
17/31,5 pt
11/13 pt
L’UOMO, SBALORDITO, SI GUARDAVA INTORNO CERCANDO RIPARO, FERITO DA NOVITA’ DURE CHE UN POCO INDURIVANO ANCHE IL SUO CUORE.
PUNCTUATION
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STRAUND SERIF
Faculty of Design and Art Free University of Bolzano - Bozen Typeface designed by Claudia Martinelli WUP 18/19 Prof. Antonino Benincasa Gian Marco Favretto Maximilian Boiger Calligraphy Workshop by Mag. Art. Eva Pรถll Font created with Illustrator & Fontself