Type Specimen: Eveline Sans - by Sara Tebaldi

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Eveline sans designed by Sara Tebaldi


Eveline sans

A B C D E F G H J K I L M N O P Q R S T U V W X Y Z abcdefghjkilmnop

qrstuvwyxz 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Eveline sits at a window in her home and looks out onto the street while fondly recalling her childhood, when she played with other children in a field now developed with new homes. Her thoughts turn to her sometimes abusive father with whom she lives, and to the prospect of freeing herself



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48 \ 57.5 pt

dava la sera ere il viale. a la testa ggiata contro dine e sentiva narici l’odore etonne polo. Era stanca.

14 \ 14 pt „Seduta alla finestra guardava la sera invadere il viale. Teneva la testa appoggiata contro le tendine e sentiva nelle narici l’odore del cretonne polveroso. Era stanca. Poca gente per strada. Passo l’inquilino della casa di fondo che rientrava. Senti i passi risuonare sul marciapiede di cemento, poi lo scricchiolio della ghiaia sul sentiero dinanzi alla fila di costruzioni nuove, color mattone. Un tempo c’era un campo laggiu e loro solevano giocarci ogni sera, insieme agli altri ragazzi del quartiere. [...] Molti anni erano passati da allora: adesso lei e i suoi fratelli e sorelle s’erano fatti grandi e la mamma era morta. Anche Tizzie Dunn era morto e i Water erano tornati in Inghilterra. Come tutto cambia! Toccava a lei ora d’andarsene come gli altri, lasciare la casa. La sua casa![...] Forse non li avrebbe piu rivisti quegli oggetti, dai quali mai aveva immaginato di doversi separare un giorno. [...] Si, aveva acconsentito ad andarsene, a lasciare la casa. Ma era ragionevole da parte sua? Si sforzava di prendere in considerazione ogni lato del problema. Li almeno non le sarebbero mai mancati cibo e alloggio; ne, quel che


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non se la sentiva lui di darle i soldi guadagnati con tanta fatica per vederli buttare dalla finestra; questo e altro le diceva, perche era sempre di cattivo umore il sabato sera. Alla fine pero glieli dava e le chiedeva se non aveva per caso l’inten� zione di comperare qualcosa per il pranzo della domenica. [...] Un lavoro duro, si, una vitaccia; eppure, ora che stava per lasciarla, gia non la trovava piu cosi insopportabile.Ne avrebbe co� minciata un’altra, adesso, con Frank. Era buono e forte Frank, e di cuore generoso. Sarebbe andata via con lui quella sera, col piroscafo della notte. Sarebbe andata via per diventare sua moglie e vivere con lui a Buenos Aires nella casa che l’aspettava. [...] Naturalmente il padre era venuto a saperlo e le aveva proibito d’avere a che fare con lui.

«...Li conosco, va’ la, questi marinai!...» aveva detto. Un giorno avevano litigato, Frank e il padre, e da allora avevano dovuto vedersi di nascosto. [...] Il tempo passava ma lei rimaneva li seduta presso la finestra, la testa appoggiata contro le tendine e l’odore polveroso del cre� tonne nelle narici. Giu dal viale saliva il suono di un organetto. Lo conosceva quel motivo. Strano che venisse proprio quella sera a rammentarle la promessa fatta alla madre, la promessa di tenere insieme la famiglia fintanto che avesse potuto. [...] E mentre stava li a meditare, la penosa visione della vita della madre operava nel piu profondo del suo essere una specie di mal� eficio; una vita di sacrifici meschini conclusasi nella pazzia finale. [...] S’alzo di scatto. Fuggire! Fuggire. doveva! Frank l’avrebbe salvata. Le


Typeface features

Same counters

Thin horizontal crossbar

High

ascenders

curved finals High descenders

Shortened horizontal bars

Strongly arqued apertures


Skeletron

Rounded termilals

Moderate apertures

Slightly arqued

Wide tear drop counter



24 \ 29 pt

Eveline - by James Joice She sat at the window watching the evening invade the avenue. Her head was leaned against the window curtains and in her nostrils was the odour of dusty cretonne. She was tired.

12 \ 14.5 pt

Few people passed. The man out of the last house passed on his way home; she heard his footsteps clacking along the concrete pavement and afterwards crunching on the cinder path before the new red houses. One time there used to be a field there in which they used to play every evening with other people's children. Then a man from Belfast bought the field and built houses in it not like their little brown houses but bright brick houses with shining roofs. The children of the avenue used to play together in that field the Devines, the Waters, the Dunns, little Keogh the cripple, she and her brothers and sisters. Ernest, however, never played: he was too grown up. Her father used often to hunt them in out of the field with his blackthorn stick; but usually little Keogh used to keep nix and call out when he saw her father coming. Still they seemed to have been rather happy then. Her father was not so bad then; and besides, her mother was alive. That was a long time ago; she and her brothers and sisters were all grown up her mother was dead. Tizzie Dunn was dead, too, and the Waters had gone back to England. Everything changes. Now she was going to go away like the others, to leave her home.

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All Joyce’s works express the paradoxical situation of an author who chose to abandon his native land, culture and religion, but for the rest of his life wrote about nothing else. The paradox, moreover, is especially true in one of his first important work, Dubliners, written between 1904 and 1907.The theme of paralysis can’t be said to be the only his exclusive subject matter, but it is the most crucial and pervading.

Eveline’s story illustrates the pitfalls of holding onto the past when facing the future. It is a portrait of a female in Dubliners, and it reflects the conflicting pull many women in early twentieth century Dublin felt between a domestic life rooted in the past and the possibility of a new life abroad. Eveline’s paralysis leaves her a “hel� pless animal“ and shows her transformation into an automaton that lacks expression.


Typeface features

Rounded apex

Circular dot

Thin cross stroke

High contrast

Vortex on the baseline

Strongly arqued apertures

Tapered finial


Stresses

THE UPPER CASES OF THIS FONT HAVE A MODERATE

DIAGONAL STRESS AND THE AXIS HAS A NEGATIVE STRESS ANGLE OF 15 DEGREES.

the lower cases was designed with no stress angle, with a vertical Modern style axis.


„Seduta alla finestra guardava la sera invadere il viale. Teneva la testa appoggiata contro le tendine e sentiva nelle narici l’odore del cretonne polveroso. Era stanca. Poca gente per strada. Passo l’inquilino della casa di fondo che rientrava. Senti i passi risuonare sul marciapiede di ce� mento, poi lo scricchiolio della ghiaia sul sentiero dinanzi alla fila di costruzioni nuove, color mattone. Un tempo c’era un campo laggiu e loro solevano giocarci ogni sera, insieme agli altri ragazzi del quartiere. [...] Molti anni erano passati da allora: adesso lei e i suoi fratelli e sorelle s’erano fatti grandi e la mamma era morta. Anche Tizzie Dunn era morto e i Water erano tornati in Inghilterra. Come tutto cambia! Toccava a lei ora d’andarsene come gli altri, lasciare la casa. La sua casa![...] Forse non li avrebbe piu rivisti quegli oggetti, dai quali mai aveva immaginato di doversi separare un giorno. [...] Si, aveva acconsentito ad an� darsene, a lasciare la casa. Ma era ragionevole da parte sua? Si sforzava di prendere in conside� razione ogni lato del problema. Li almeno non le sarebbero mai mancati cibo e alloggio; ne, quel che piu conta, le persone che era avvezza a vedersi intor� no sin dalla nascita. [...] Nella casa nuova, pero, in un paese lontano e sconosciuto, non sarebbe andata cosi. Sarebbe stata una donna maritata lei, Eveline, e la gente le avrebbe usato rispetto. Non si sareb� be lasciata trattare come sua madre, no.

Glyphs

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