Liu Journal

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The Liu • Journal W W W. L I U J O . I T

ANNO 1 NUMERO 1

UPPY BIRTHDAY •JO BOTTOM-UP LIU Il jeans icona festeggia i suoi primi 5 anni. “Curves are back” recitava l’ultimo spot. E per fortuna, aggiungiamo noi. La rivincita delle curve, la nemesi delle forme femminili è cominciata esattamente 5 anni fa, quando Liu•Jo si è inventata il modo di mettere in risalto ciò che di più meraviglioso c’è nel corpo della donna. E lo ha fatto senza forzare la mano, senza diventare paladina di quell’universo femminile che se la cava benissimo da solo. L’intuizione è stata semplice quanto azzardata: inventarsi una cucitura capace di esaltare quelle forme femminili già esaltanti di per sé. Così da 5 anni Liu•Jo Bottom-Up racconta con discrezione e leggerezza quel fascino che solo una donna fiera del proprio corpo è in grado di emanare. E dato che nel mondo della moda cinque anni sono un tempo lunghissimo, era giusto festeggiare. L’evento di quest’inizio stagione sta per cominciare. E si chiama Liu•Jo Bottom-Up 5th Anniversary. Una festa vera e propria, in cui non mancheranno di certo le sorprese né soprattutto gli invitati. E la location? Niente di più adatto degli stessi punti vendita Liu•Jo che accoglieranno per l’occasione le sofisticate ed eleganti scenografie create ad hoc, per rendere ancora più unico questo evento. Che si tratta di qualcosa di straordinario si percepisce subito. Da Palermo a Firenze, da Roma a Riccione, da Perugia a Milano, passando per le decine di città in cui Liu•Jo è protagonista, il fermento è tanto. Perché se a compiere gli anni è Liu•Jo Bottom-Up, le vere festeggiate sono le clienti Liu•Jo a cui è dedicata tutta la grande operazione “5th Anniversary”. E di sorprese ce ne saranno molte altre, come in ogni compleanno che si rispetti.


Ben ti sta! Non c’è donna a cui non stia bene Bottom-Up. Non c’è Bottom-Up che non stia bene a una donna. Sì, ma il segreto qual è?

Bastano un carré e una pince ed ecco che i volumi si rimodellano. E un jeans in 5 anni diventa un’icona. Più di un denim, meglio di un pantalone, Liu•Jo Bottom-Up ha riscoperto la perfezione delle forme femminili. I risultati sono palesi e lo dimostrano tra le altre cose gli innumerevoli quanto inutili tentativi di emulazione. Bottom-Up è frutto di uno studio tecnico avanzato e del naturale gusto di Liu•Jo per la bellezza. Ovvio che il risultato fosse così eclatante. Mentre tutti si preoccupano di cambiare, omologare, strizzare, Bottom-Up stupisce con una nuova filosofia di stile: mettere in risalto e non nascondere, esaltare

e non correggere, dare forma e non toglierla. La soluzione tecnica è dovuta a due elementi: un carré rovesciato e una pince applicata in un punto ben preciso. Questi due particolari,

semplici quanto fondamentali, rimodellano i volumi all’altezza del bacino ed esaltano le forme femminili slanciando il corpo. Ai particolari tecnici si sono aggiunte negli anni piccole ma significative innovazioni che hanno reso Bottom-Up sempre più perfetto. Nei lavaggi, per dare nuovi spunti espressivi, nelle colorazioni, per reinterpretare, collezione dopo collezione, i dettami della moda, nelle texture per raccontare una ricerca di stile continua e originale. E nel 2009, con la rivoluzionaria fibra Hype-Fit, il jeans recupera aderenza e diventa una seconda pelle. Così oggi Bottom-Up sta bene davvero a tutte.

Una moda che non passa di moda

Il blue-jeans. Storia di un classico che sa stare al passo coi tempi. Centosessant’anni e non dimostrarli. Più famoso di un divo di Hollywood, più celebrato di una rock star, più influente di un presidente americano, il blue-jeans è l’unica icona che è riuscita a restare credibile nonostante il passare degli anni. Nato a metà ’800 come pantalone da lavoro nell’America dei minatori, ha vestito gli eserciti delle due guerre mondiali per diventare, negli anni ’50, l’uniforme ufficiale di chi voleva cambiare il mondo. Rivolte studentesche, figli dei fiori, movimenti femministi: il pantalone azzurro veste maschi e femmine, studenti e lavoratori, musicisti e filosofi. E a dimostrazione della sua fama crescente, quando la contestazione abbassa i toni, il jeans si sdogana e diventa a tutti gli effetti parte integrante delle collezioni prêt-à-porter. Gli anni ’80 e ’90 saranno quelli delle variazioni sul tema, dell’ossessione di stupire, dell’ingresso nell’empireo dell’alta moda. Saranno gli anni della consacrazione, quelli che prepareranno il jeans al suo ingresso trionfale nel nuovo millennio. Tutto il resto è storia.


What’s Up

Ecco come sarà la nuova Liu•Jo Bottom-Up Collection. Anni venti, gli anni dell’emancipazione femminile. Gli anni di Greta Garbo, Marlene Dietrich, Katharine Hepburn. Gli anni delle ragazze coi capelli corti, delle dive che abbandonano la gonna per il pantalone. Indumento tanto comodo quanto versatile. Chissà cosa avrebbero pensato le dive di Bottom-Up? Probabilmente non se ne sarebbero mai più separate. Si sarebbero sentite a proprio agio in un jeans sensuale e rivoluzionario. Proprio come loro. L’avrebbero indossato tutti i giorni, grazie alla comodità dovuta all’Hype Fit, un filato particolare in grado di trasformare il jeans in una seconda pelle. Avrebbero avuto un Bottom-Up per ogni

esigenza, un modello per ogni occasione, un colore per ogni festa. Anche perché la nuova collezione di Liu•Jo glielo avrebbe permesso.

Un jeans perfetto in ogni sua declinazione, dal classico Standard Leg a vita alta e gamba dritta al modello Slim Leg più skinny e trendy. Le collezioni Liu•Jo Bottom-Up sono in continua evoluzione alla ricerca del dettaglio che non ti aspetti. Jeans con tasche alla francese, zip, cuciture a vista, lavaggi sempre più particolari: dall’Obscure al Super Grey, dal Classic al Twisted. La novità A/I 2010/2011 in casa Liu•Jo è il jeans a vita bassa, tre modelli per ogni esigenza. Super Low Waist con gamba a sigaretta e vita bassissima, Boot Cut Low Waist e Skinny Leg Super Low Waist con gamba a fuseaux e vita super bassa. Una collezione perfetta e completa, che sta bene proprio a tutte, non solo alle dive.

Waist down. Bottom-Up. Se le forme salgono la vita scende: i nuovi modelli Liu•Jo a vita bassa. Da Jimi Hendrix a Jim Morrison, da Robert Plant a Janis Joplin le rockstar più affascinanti li hanno consacrati come icona di seduzione. Da quel momento il jeans a vita bassa non ha mai smesso di far parlare di sé. Un capo in grado di offendere o far innamorare tanto che in molti hanno provato addirittura a renderlo illegale. Simbolo di un’epoca che ha cambiato il mondo, il jeans a vita bassa strizza prepotentemente l’occhio alla provocazione, mettendo in mostra quei pochi centimetri in più che farebbero girare la testa anche al più freddo degli amanti. Nel 2010 Liu•Jo lo inserisce nella collezione Autunno/Inverno: tre modelli rigorosamente a vita bassa, se non bassissima, perché non è mai troppo tardi per rivoluzionare le passerelle, anche quelle della vita quotidiana.



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