Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2019-2022 - IC Anzio 1

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ISTITUTO COMPRENSIVO ANZIO 1

Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2019-2022 -1-


Premessa

Il Presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo Anzio 1 è elaborato ai sensi della L. 107 del 13/07/2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” Il Piano è stato elaborato dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio Atto di Indirizzo. Il Piano è stato elaborato dal Collegio Docenti nella seduta del 20/12/2018 Il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20/12/2018 Il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato. Il Piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto parere favorevole Il Piano è pubblicato sul sito della scuola: www.anziouno.edu.it

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INDICE Cos’è il P.T.O.F. SEZ. 1 : IL CONTESTO Finalità d’Istituto Le nostre sedi Istituto dati generali Risorse materiali Risorse professionali SEZ. 2: SCELTE STRATEGICHE Priorità e traguardi del RAV Piano di Miglioramento SEZ. 3: OFFERTA FORMATIVA Modello orario Iniziative per l’ampliamento curriculare Uscite didattiche e viaggi d’istruzione Valutazione degli apprendimenti Azioni per l’inclusione Attività previste in relazione al PNSD Obiettivi Formativi individuati dalla scuola Richiesta posti Organico di Potenziamento Macroaree di implementazione curriculare SEZ. 4: ORGANIZZAZIONE Figure e funzioni organizzative Servizi per la dematerializzazione amministrativa Reti e convenzioni attivate Piano di formazione SEZ. 5: MONITORAGGIO, VERIFICA, RENDICONTAZIONE

pag. 4 pag. 5 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 13 pag. 13 pag. 15 pag. 15 pag. 17 pag. 27 pag. 29 pag. 31 pag. 33 pag. 34 pag. 37 pag. 35 pag. 36 pag. 38 pag. 39 pag. 40 pag. 41 pag. 42 pag. 42 pag. 43 pag. 59

Allegati: Atto d’Indirizzo del D.S. Curriculum d’Istituto Carta dei servizi Regolamento d’Istituto Regolamento di disciplina Patto di Corresponsabilità Sc. D’Infanzia Patto di Corresponsabilità Sc. Primaria e Secondaria di I grado Criteri/Descrittori per la valutazione Piano Annuale per l’Inclusione Piano di Miglioramento

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SEZ. 1 : IL CONTESTO

ANZIO Anzio è un comune italiano di circa 60.000 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale. È una rinomata località turisticobalneare favorita anche dall' ottima posizione geografica. Grazie al clima favorevole e alle bellezze paesaggistiche e storico - archeologiche, le attività socio - economiche sono incentrate sul turismo, il piccolo commercio e la pesca. La cittadina di Anzio, fondata in età assai remota, fu prima assoggettata ai Volsci finché non venne assorbita nello stato romano. In seguito, nell'età imperiale, fu adornata con ricche ville (tra le quali quella di Nerone) e proprio in esse furono rinvenute opere artistiche di rinomata importanza, tra le quali: l'Apollo del Belvedere, il Gladiatore Borghese e la Fanciulla di Anzio. Nel Medioevo la città di Anzio decadde e, per quanto alcuni pontefici cercassero di riattivare il porto, si ridusse a un piccolo villaggio di pescatori. Sempre nelle stesse acque di Anzio, la flotta genovese di Luigi Fieschi venne sconfitta nel 1378 dalle galee veneziane di Vettore Pisani. La città risorse nel XVI secolo grazie a Innocenzo XII che fece costruire il porto e la città prese il nome di Porto d'Anzio. Da evidenziare la realizzazione nei primi anni del 1600 di Villa Adele e nel secolo successivo delle altre 2 ville che hanno fatto la storia di Anzio: Villa Albani e Villa Sarsina. La cittadina di Anzio è conosciuta a livello mondiale anche per un avvenimento storico di notevole importanza: lo sbarco di Anzio. Nella seconda guerra mondiale il Comando anglo-americano in Italia prescelse la zona di Anzio per un'operazione che minacciasse le retrovie dello schieramento tedesco di Cassino, contro cui erano falliti molteplici attacchi. All'operazione di sbarco (21-22 gennaio 1944), diretta dall'ammiraglio F. Lowry, parteciparono 243 mezzi navali, con 50.000 uomini, -5-


5.000 carri, con il concorso di oltre 65 squadriglie di aviazione. Oggi la città rappresenta una delle più interessanti mete turistiche della costa laziale La popolazione di Anzio risulta caratterizzata da una utenza eterogenea per estrazione sociale e livello economico-culturale. Sebbene ospiti circa 60000 abitanti, solo poche centinaia sono gli effettivi abitanti del centro storico, zona in cui è situata la scuola; la vicinanza a Roma ha favorito negli anni lo sviluppo dei quartieri più periferici e un forte pendolarismo della popolazione residente. Il Comune di Anzio si trova al confine tra due Provincie (area metropolitana di Roma e Provincia di Latina), a poche decine di Km dal confine regionale con la Campania e da Roma. L'impoverimento demografico del centro storico, restringe il naturale bacino di utenza della scuola; gli alunni provengono in maggior parte dalle periferie in attuale sviluppo. Il trasporto scolastico risulta carente e non soddisfa pienamente le esigenze dell'utenza, soprattutto per gli alunni della Secondaria di Primo Grado (che non ha un servizio dedicato); questo, di fatto, limita la possibilità di iscrizione all'Istituto stesso e la stessa continuità dell'iter formativo, a partire dalla Scuola dell'Infanzia, anche in considerazione del fatto che il territorio ospita numerose istituzioni scolastiche anche simili tra loro per cui, spesso, le scelte dei genitori e degli studenti sono legate più alla facilità d’accesso alla scuola, alla possibilità di parcheggiare l’auto, ai trasporti urbani, alla disponibilità di amici e/o parenti che abitino nei dintorni del plesso, alle amicizie dei bambini e dei ragazzi che ad una scelta accurata fondata sull’Offerta Formativa. Il contributo dell'Ente locale è molto limitato a causa dello scarso investimento economico; ciò comporta una lentezza estrema nel soddisfare le richieste sia di piccola che di straordinaria manutenzione , deteriorando ulteriormente le condizioni strutturali dell'Istituto che, a fronte di un'offerta formativa all'avanguardia sul territorio, soprattutto nel campo della lingua inglese, dell'inclusione e delle didattiche innovative, non può contare su spazi ed attrezzature adeguate, limitandone di fatto le potenzialità. Il territorio in cui è collocata la scuola offre la possibilità di praticare diverse discipline sportive dopo l'orario scolastico (atletica leggera, basket, baseball, volley, pallanuoto, nuoto, scherma, tennis, rugby); inoltre è presente la pro -loco e diverse associazioni culturali che concorrono alla formazione dei ragazzi. Numerose le infrastrutture: sale cinematografiche, Museo dello Sbarco, Antiquarium Comunale, Biblioteca e mediateca comunale, le Ville Cardinalizie ora sedi comunali (Villa Adele e Villa Sarsina, dove si svolgono mostre e convegni). La collaborazione con l'Ente comunale si attiva, soltanto in relazione alle attività di cui sopra ed all'azione della scuola. La mancanza di un teatro e di iniziative culturali di adeguato livello dedicate agli allievi, -6-


costringe a rivolgersi fuori del territorio, ad associazioni operanti soprattutto nei comuni di Roma e Latina. Per le famiglie con svantaggio socio - economico - culturale, è attivo il centro di accoglienza "Don Orione" che rappresenta una vera e propria opportunità. Negli ultimi anni si registra un forte sviluppo turistico sulla fascia costiera accompagnato da un notevole sviluppo edilizio. L’economia è comunque basata sulla pesca, il commercio, la piccola industria e il terziario. Un fenomeno che contraddistingue la popolazione è il pendolarismo verso la capitale, per motivi di lavoro e di studio. Negli ultimi anni si sono registrati forti flussi migratori di famiglie che si sono trasferite dalla capitale e hanno acquistato casa in zona, di abitanti delle periferie di Roma, di extracomunitari e nomadi, con una evidente ricaduta sulla moltiplicata eterogeneità della popolazione scolastica.

RAPPORTI CON IL TERRITORIO La scuola entra in relazione positiva e in sinergia con il territorio circostante, recependo i bisogni formativi e stimolando gli Enti locali, le associazioni, il volontariato, le realtà economiche e le forze sociali a collaborare alla loro realizzazione:  ASL- Servizio UONPI per le attività legate ai ragazzi con certificazione BES e/o portatori di handicap; ASL e C.R.I. per i corsi di formazione relative alle pratiche sanitarie (Primo Soccorso, disostruzione pediatrica, somministrazione di farmaci salvavita…);  Comune di Anzio – Servizi Sociali per le segnalazioni eventuali di famiglie socialmente e economicamente disagiate;  Assessorato alla P. I. – Comune di Anzio: Mediateca Comunale, Biblioteca Comunale, Museo Archeologico, Museo dello Sbarco;  Capitaneria di Porto;  Riserva Naturale di Tor Caldara;  Parco Archeologico Villa di Nerone.  Rotary Club Anzio  Accordi di rete: Enti, associazioni, scuole, Università, Rete di ambito 16 -7-


  

Lions Club Questura di Roma Commissariato di Anzio – Nettuno

Analisi del contesto e bisogni del territorio L’utenza si presenta eterogenea e differenziata per vissuti, esperienze, conoscenze, approcci culturali, potenzialità e capacità di relazione: TIPOLOGIA FAMILIARE Nuclei mono-familiari, famiglie allargate, famiglie extracomunitarie, situazioni di affido e/o adozione STRATI SOCIALI ETEROGENEI Differenti livelli economico-culturali, differenti atteggiamenti verso la scuola DIVERSO FLUSSO MIGRATORIO Aumento di immigrazione extracomunitaria, problematiche legate alla comunicazione e al lavoro. Tutto ciò richiede una pluralità di risposte a bisogni formativi tra le quali si evidenziano: pari opportunità di formazione valorizzazione delle potenzialità individuali nel rispetto delle differenze La scuola utilizza tutte le risorse strutturali e professionali per promuovere il successo formativo di ciascun alunno rispondendo ai seguenti bisogni: • • • • • • • •

benessere alfabetizzazione socializzazione integrazione conoscenza e valorizzazione delle diverse culture crescita culturale e sviluppo delle potenzialità cognitive sviluppo del senso critico sviluppo del pensiero creativo • individualizzazione dei percorsi di apprendimento nel rispetto dei tempi e degli stili cognitivi di ogni alunno rispetto al recupero di abilità e al potenziamento delle eccellenze

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• integrazione degli alunni diversamente abili secondo le direttive della L. 104 e successive integrazioni • inclusione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento e/o con altri bisogni educativi speciali (L. 170/2010 e circ. MIUR allo scopo emanate) percorsi flessibili di potenziamento • orientamento per la scelta dei percorsi formativi negli Istituti di Scuola Superiore.

FINALITÀ DI ISTITUTO La nostra istituzione Scolastica, nel rispetto della libertà d’insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, concretizza gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto di apprendere, alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconosce e valorizza le diversità, promuove le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo ( artt. 3 e 4 D.P.R. 275/99). A tal fine il P.T.O.F. di propone di: • Innalzare il livello di scolarità e di successo scolastico e offrire un percorso formativo qualificato attraverso specifiche attività di ampliamento dell’offerta formativa; • razionalizzare l’utilizzo delle risorse disponibili in modo da ottenere i migliori risultati possibili attraverso una precisa definizione delle strategie di gestione; • implementare le modalità di autovalutazione; • valorizzare la dimensione europea dell’istituzione scolastica. • Formare la persona e il cittadino e educare alla legalità per promuovere la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole • Promuovere l’educazione all’ambiente attraverso l’uso attivo e consapevole di metodologie scientifiche nel rapportarsi al mondo naturale. • Promuovere le conoscenze relative all’alfabetizzazione informatica e delle lingue comunitarie nel quadro delle competenze europee.

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ISTITUTO COMPRENSIVO ANZIO I VIA AMBROSINI - 00042 ANZIO(RM) Tel.069846397 Fax: 0698341068 email:rmic8c500v@istruzione.it

LE NOSTRE SEDI

Via Ambrosini  Scuola Infanzia Via Ambrosini --RMAA8C501Q  Scuola Primaria-- RMEE8C5011    

Via Ambrosini succursale Sezione Primavera Scuola dell’Infanzia-- RMAA8C501Q Scuola Primaria-- RMEE8C5011 Scuola Secondaria di primo grado-RMMM8C501X Q.re Europa  Scuola dell’Infanzia-- RMAA8C502R G. Saragat  Scuola Primaria-- RMEE8C5099

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L'Istituto: dati generali L'Istituto Comprensivo Anzio I alla data del 1 settembre 2018 è così strutturato: n.2 scuola dell'infanzia, via Ambrosini, Quartiere Europa con: N° alunni

N° sezioni

Scuola dell'Infanzia via Ambrosini

217

10

Scuola dell'Infanzia Quartiere Europa Tot

92

4 309

14

n.2 scuola primaria, via Ambrosini, Saragat con: Scuola primaria via Ambrosini Tempo modulare Scuola primaria via Ambrosini Tempo pieno Scuola primaria Saragat Tempo pieno Tot

N° alunni

N° classi

148

8

345

17

103 596

5 30

n.1 scuola secondaria di primo grado, con: ⁃

N° ⁃ alunni

Scuola secondaria di primo grado Tot

268 268

⁃ Totale generale Istituto

⁃N°alunni 1173

⁃ N° classi

12 12 ⁃ N° classi 56

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Gli alunni diversamente abili sono 66 così inseriti: •

n. 18 bambini nella scuola dell'infanzia

n. 28 bambini nella scuola primaria.

n. 20 alunni nella scuola secondaria di primo grado.

Gli alunni con cittadinanza non italiana sono complessivamente n. 137 così distribuiti: •

n. 43 bambini nella scuola dell'infanzia

n. 69 bambini nella scuola primaria.

n. 25 alunni nella scuola secondaria di primo grado.

Gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica sono n. 88 così distribuiti: • n. 27 bambini nella scuola dell'infanzia • n. 37 bambini nella scuola primaria. • n. 24 alunni nella scuola secondaria di primo grado.

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RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Aule

56

Laboratori

5 (2 lab. Informatici, 1 lab. musicale, 1 lab. linguistico1 aula Samsung)

Aule polifunzionali

4

Palestre

3

Aula magna

1

Mensa

3

LIM

9

RISORSE PROFESSIONALI DOCENTI

178

A.T.A.

26

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Nella scuola dell’infanzia e primaria l'istituto può contare su una buona stabilità del personale docente con un'età media tra i 35/50 anni a maggioranza con contratto a tempo indeterminato. La maggior parte dei docenti risiede nel territorio determinando perciò una scelta delle progettualità in linea con le risorse del medesimo, garantendo una continuità educativa e didattica. Nella scuola secondaria di I° grado la situazione è più instabile, con un più alto numero di docenti con contratto a tempo determinato. Nell’a.s. 2018/2019 la scuola è in reggenza.

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SEZIONE 2: LE SCELTE STRATEGICHE PRIORITÀ E TRAGUARDI STABILITI NEL RAV (sez. 5 del RAV) Esiti

Risultati scolastici

Risultati delle prove standardizzate nazionali

Competenze chiave e di cittadinanza

Priorità Innalzamento del livello di successo formativo degli studenti.

Traguardo

Migliorare il livello di rendimento scolastico

Diminuzione della disomogeneità tra studenti

Ridurre la variabilità dei livelli di rendimento dei ragazzi sia interna alle classi sia fra le classi, favorendo una maggiore omogeneità degli esiti.

Diminuzione dei trasferimenti degli studenti nel corso dell'intero ciclo di studi.

Coniare strumenti di monitoraggio rivolto a studenti e famiglie, al fine di evidenziare eventuali criticità connesse alle classi di appartenenza.

Innalzamento del livello delle performance degli studenti.

Migliorare il livello di rendimento degli studenti nelle prove standardizzate nazionali. Ridurre la variabilità tra classi

Implementazione dell'attuale curricolo in un'ottica verticale per competenze ancorato alla dimensione europea del processo

Realizzare un percorso formativo unitario del Primo Ciclo di Istruzione ampliando e potenziando le buone pratiche già in uso.

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Obiettivi di processo I processi indicati nel Rav sono i seguenti: Curricolo, progettazione e valutazione  Strutturare il percorso formativo in verticale, con particolare attenzione alle classi di passaggio;  Organizzare dipartimenti disciplinari per costruire, attraverso la progettazione didattica ed educativa, percorsi formativi verticalizzati  Coniare strumenti di monitoraggio del percorso formativo basati sulle competenze;  Realizzare percorsi di formazione del personale finalizzati a sostenere il percorso di miglioramento. Ambiente di apprendimento  Promuovere ed ampliare l'utilizzo di metodologie didattiche innovative finalizzate allo sviluppo e all'acquisizione delle competenze;  Realizzare attività relazionali e sociali tali da favorire l'acquisizione di competenze trasversali.  Adeguare spazi, tempi e strumenti per sostenere il percorso educativo - didattico predisposto dall'Istituzione. Inclusione e differenziazione  Strutturare percorsi formativi per implementare le competenze linguistiche in alunni con svantaggio socioculturale e non italofoni.  Sviluppare percorsi formativi a sostegno dei bisogni educativi speciali e per la promozione delle eccellenze Continuità e orientamento  Strutturare percorsi che promuovano un percorso evolutivo unitario, con obiettivi longitudinali e trasversali, condivisi dai diversi ordini scolastici  Elaborare iniziative, strutturate con coerenza progettuale e metodologica, condivise ed attuate secondo le singole specificità dei vari ordini. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane  Attivare canali efficaci di comunicazione e informazione per favorire lo scambio ed il confronto delle competenze tra docenti.  Monitorare le competenze dei docenti al fine di valorizzare le singole professionalità. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie  Implementare la partecipazione a reti di scuole locali ed alle iniziative istituzionali territoriali, sostenendo la formazione di partenariati.  Incentivare la comunicazione e la partecipazione della componente genitoriale nella gestione del percorso formativo, concertando l'azione 16


educativa.

PIANO DI MIGLIORAMENTO Priorità di miglioramento, traguardi di lungo periodo e monitoraggio dei risultati Innalzamento del livello di successo formativo degli studenti al termine del Primo Ciclo di Istruzione  Consolidamento del lavoro sulle competenze chiave  Progettazione didattico-educativa e sperimentazione di percorsi nei vari ambiti disciplinari, con incontri periodici (aree, classi parallele, ordini di scuola)  Riflessione sull’efficacia delle scelte organizzative, metodologiche e didattiche sulla loro effettiva inclusività, individuando i punti di forza e di criticità sui quali impostare un lavoro di formazione e di ricerca- azione  Ideazione di strumenti di monitoraggio del percorso formativo basati sulle competenze (griglie di osservazione sistematica, check-list, rubrica valutativa)  Elaborazione di prove di verifica comuni di Italiano, Matematica, Inglese, Storia, Geografia, Scienze (in ingresso, fine quadrimestre e fine anno), rispondenti agli indicatori scelti per la valutazione.  Adozione di criteri comuni per la valutazione delle competenze, sia per quanto riguarda l'aspetto disciplinare che per quello delle competenze chiave  Revisione del curricolo verticale d’Istituto  Promozione della collaborazione tra docenti  Formazione dei docenti  Promozione ed ampliamento dell'utilizzo di metodologie didattiche innovative finalizzate allo sviluppo e all'acquisizione di competenze curricolari e trasversali.

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Ridurre i dati relativi alla variabilità tra classi e nelle classi (in relazione alle prove standardizzate nazionali)  Miglioramento del processo di insegnamento-apprendimento, calibrando l'azione didattica alle effettive esigenze, ai tempi e agli stili di apprendimento di ciascun alunno.  Monitoraggio e verifica con prove (strutturate e non) che tengano conto dei percorsi individualizzati per italiano, matematica ed inglese.  Tabulazione dei risultati  Aggiornamento dei docenti rispetto alle metodologie didattiche innovative  Potenziamento della formazione metodologico - didattica in tutte le discipline  Raccordo tra gli ordini di scuola e applicazione di criteri di formazione delle classi che garantiscano equità ed eterogeneità Implementazione dell’attuale curricolo in un’ottica verticale e per competenze ancorato alla dimensione europea del processo educativo  Condivisione di criteri oggettivi (rubriche di valutazione)  Tabulazione dei risultati  Adozione di criteri comuni per la valutazione delle competenze, sia per quanto riguarda l'aspetto disciplinare che per quello delle competenze chiave.  Elaborazione di prove di verifica comuni di Italiano, Matematica, Inglese, Storia, Geografia, Scienze (in Ingresso, fine quadrimestre e fine anno), rispondenti agli indicatori scelti per la valutazione.  Implementazione delle iniziative mirate a favorire continuità, sia nei momenti di passaggio che negli aspetti curricolari Ridurre il numero dei trasferimenti di studenti durante il corso dell’intero ciclo d’istruzione  Ideazione di strumenti di monitoraggio rivolti a studenti e famiglie, al fine di evidenziare eventuali criticità connesse alle classi di appartenenza  Sviluppo della “competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare" attraverso la realizzazione di ambienti stimolanti e sereni per garantire il successo formativo.  Potenziamento del recupero extra-curricolare degli alunni in difficoltà 18


 Aumento delle attività di potenziamento per gli alunni più motivati e di alto rendimento  Formazione del personale per studenti BES-DSA  Sviluppo delle competenze sociali degli studenti con particolare riguardo a quelli della scuola secondaria di primo grado  Monitoraggio e contrasto dei fenomeni di bullismo (anche informatico) e episodi di esclusione e discriminazione di ogni genere  Somministrazione di un questionario di gradimento dell’offerta formativa a genitori.  Miglioramento della diffusione delle comunicazioni e delle informazioni  Messa in atto di azioni volte all’acquisizione e al consolidamento delle regole di convivenza da parte degli studenti Migliorare le performance degli allievi, soprattutto in relazione alle medie di riferimento nazionali  Sviluppo della “competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare" attraverso la realizzazione di ambienti stimolanti e sereni per garantire il successo formativo.  Formazione dei docenti, rispetto alle TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) e alle nuove metodologie didattiche.  Progressivo trasferimento nella pratica didattica di quanto appreso, integrando l’impianto metodologico tradizionale (didattica laboratoriale, tutoring tra pari, classe rovesciata, CLIL, EAS), nonché i contenuti disciplinari: debate, coding, robotica, filosofia con i bambini.  Potenziamento della dotazione e dell’uso di dispositivi tecnologici e multimediali utili (rete wifi, lim, tablet, smart Tv …)  Potenziamento della formazione metodologico - didattica in tutte le discipline  Innalzamento delle competenze chiave degli alunni nelle lingue straniere, secondo i parametri europei

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SEZIONE 3: OFFERTA FORMATIVA Traguardi attesi al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di  iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.  Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.  Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.  Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.  Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.  Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.  Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.  Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

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 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.  Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.  Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.  Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.  Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.  Dimostra originalità e spirito di iniziativa.  Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.  In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali.  È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

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Modello orario da adottare a partire dall’anno scolastico 2019/2020 Scuola dell'infanzia via Ambrosini 40 ore settimanali (tempo pieno) con rientri pomeridiani dal lunedì al venerdì per sezioni miste di bambini 2 1⁄2 - 3 - 4 - 5 anni 25 ore settimanali con orario antimeridiano dal lunedì al venerdì per sezioni miste di bambini 2 1⁄2 - 3 - 4 - 5 anni Scuola dell'infanzia Quartiere Europa 40 ore settimanali (tempo pieno) con rientri pomeridiani dal lunedì al venerdì per 3 sezioni omogenee e 1 mista di bambini 2 1⁄2 - 3 - 4 - 5 anni Scuola primaria via Ambrosini 40 ore settimanali con rientri pomeridiani dal lunedì al venerdì per le classi a tempo pieno con orario 8,15 - 16,15 30 ore settimanali con orario antimeridiano e due rientri per le classi a tempo modulare (classi seconde, terze, quarte, quinte) con orario 8,15 - 13,15 per n. 2 giorni a settimana -venerdì 8.15-12.15 con orario 8,15 - 16,15 per n.2 giorni a settimana 27 ore settimanali con orario antimeridiano e un rientro per le classi a tempo modulare con orario 8,15 - 13,15 per n. 2 giorni a settimana – venerdì 8.15-12.15 con orario 8,15 - 16,15 per n.1 giorno a settimana Scuola primaria Saragat 40 ore settimanali con rientri pomeridiani dal lunedì al venerdì per le classi a tempo pieno con orario 8.15-16.15 Scuola secondaria di primo grado 30 ore settimanali (tempo normale) distribuite su cinque giorni per tutte le classi Con orario 08.00-14.00

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Curriculum d’Istituto Il Curricolo dell’Istituto Comprensivo Anzio 1 è un documento che:  è in evoluzione perché oggetto di revisione e adeguamento.  stabilisce le competenze da privilegiare  indica gli standard da raggiungere  formula rubriche di valutazione CURRICULUM: Vedi allegati MONTE ORARIO SETTIMANALE PER DISCIPLINE –SC. PRIMARIA tempo pieno CLAS SI

I TA

I II III IV V

M AT

9 8 8 8 8

8 8 7 7 7

SCI ENZE

TE CNOL

ST ORIA

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2 2 2 2 2

1 1 1 1 1

2 2 2 2 2

2 2 2 2 2

1 1 1 1 1

AR TE

1 1 1 1 1

ED . MOT

IN

IRC / ATT.ALT

1 2 3 3 3

2 2 2 2 2

GL

1 1 1 1 1

MONTE ORARIO SETTIMANALE PER DISCIPLINE –SC. PRIMARIA tempo modulare CL ASSI

IT A

M AT

SCI ENZE

TE CNOL

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ED . MOT

IN

IR C/ ATT.ALT

GL

I II II

8 8 7

7 6 6

2 2 2

1 1 1

2 2 2

1 1 1

1 1 1

1 1 1

1 1 1

1 2 3

2 2 2

I

7

6

2

1

2

1

1

1

1

3

2

V V

7

6

2

1

2

1

1

1

1

3

2

I

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MONTE ORARIO SETTIMANALE PER DISCIPLINE –SC. SECONDARIA I° GRADO Classi 1° - 2° - 3° Materia ITALIANO MATEMATICA INGLESE SPAGNOLO SC. MOTORIE E SPORTIVE TECNOLOGIA RELIGIONE/ATT. ALTERNATIVA MUSICA APPROFONDIMENTO ARTE E IMMAGINE

Monte ore 9 6 3 2 2 2 1 2 1 2

Iniziative di ampliamento curricolare L’istituto Comprensivo Anzio I già da molti anni si connota per un’offerta formativa fortemente incentrata sulle lingue straniere viste come uno strumento elettivo per un dialogo tra culture. Consapevoli che, nonostante gli sforzi profusi a più livelli e la crescente attenzione verso il miglioramento delle competenze linguistiche in una prospettiva europea , le competenze degli studenti italiani nella L2 , soprattutto per quanto riguarda la lingua parlata , risultano ancora insoddisfacenti , tanto da non permetterne un uso effettivo come “lingua viva”, ci siamo impegnati nell’attivazione e realizzazione di molteplici iniziative per implementare le conoscenze e le competenze in lingua straniera dei nostri alunni:  Laboratori extrascolastici a cura di docenti interni, finalizzati al conseguimento delle Certificazioni internazionali Trinity, Cambridge e Dele.  School-camps e city-camps con attività didattiche svolte in lingua inglese.  Sperimentazione metodologia CLIL sia alla Materna che alla Scuola Primaria e Secondaria di primo grado.  Laboratori extra-scolastici di lingua spagnola per alunni delle classi V di Scuola Primaria.  Progetti e-twinning. 24


  

Scambi culturali e partenariati strategici. Progetti Erasmus+ Sperimentazione di una seconda lingua straniera nella scuola primaria.

Per offrire agli alunni un percorso nella musica e nel canto, guidare gli alunni alla scoperta delle loro potenzialità comunicative ed espressive, sviluppare una maggiore conoscenza di sé e degli altri, accrescere l’autonomia sociale, la relazione con altri alunni anche di classi differenti unitamente agli obiettivi specifici di apprendimento legati all'educazione musicale, ogni anno vengono sviluppate attività e laboratori che, in stretto legame con la progettazione didattica, consentono l’approfondimento e l’approccio pratico agli strumenti musicali. La scuola utilizza criteri di valutazione comuni, condivisi ed adottati attraverso il collegio docenti, per l'assegnazione del voto di comportamento nei diversi anni del Primo Ciclo di Istruzione; la corretta acquisizione di regole sociali e di convivenza civile da parte degli studenti, è avvalorata dall'esiguità di ammonizioni e di richiami e dalla totale assenza di provvedimenti disciplinari gravi. L’alternativa ad una possibile sospensione è invece configurata come un momento di lavoro individuale, un approfondimento di una tematica di studio, da realizzare anche grazie a sussidi multimediali e da restituire poi ai compagni al rientro in classe. La scuola promuove attività formative ed informative che sollecitano l'acquisizione di comportamenti corretti da parte degli alunni, al fine di prevenire e contenere episodi potenzialmente dannosi e per favorire il più possibile 'instaurarsi di un clima sociale positivo , attraverso corsi sul bullismo e sul cyber - bullismo, sull' uso corretto dei media, sull'educazione all'affettività e alla sessualità, rivolti anche alle famiglie nell’ambito delle iniziative del CORECOM e con la collaborazione della Polizia di Stato. La scuola è dotata di spazi laboratoriali come il laboratorio linguistico, l'informatico e una digital classroom, ubicati nella sede centrale e fruibili dalla Scuola dell'Infanzia, dalla Primaria e dalla Secondaria di Primo Grado. I responsabili dei rispettivi laboratori, predispongono gli orari di accesso agli spazi comuni per garantirne la massima fruibilità da parte di tutti gli alunni. Il plesso distaccato di Scuola Primaria è dotato di computer portatili, 2 LIM e connessione alla rete. L'Istituto sta curando l'implementazione delle dotazioni di supporti didattici: è previsto l'acquisto di LIM, TABLET e SMART TV e relative applicazioni funzionali alla realizzazione di didattiche innovative. 25


L'Istituzione ha realizzato corsi base per l'uso della LIM ed iniziative di formazione in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano. I docenti partecipano autonomamente a corsi di formazione per approfondire e sviluppare competenze professionali utili alla condivisione e collaborazione tra colleghi. Uscite didattiche e viaggi d’istruzione Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d'istruzione, rivestono un ruolo importante nella formazione dei giovani e costituiscono un valido strumento nell'azione didattico-educativa. Sul piano educativo consentono uno sviluppo delle dinamiche socio-affettive del gruppo classe e sollecitano la curiosità di conoscere. Sul piano didattico favoriscono l'apprendimento delle conoscenze, l'attività di ricerca e la conoscenza dell'ambiente. L'Istituto Comprensivo Anzio I, ormai da anni, si caratterizza per essere in rete con diverse agenzie del territorio per promuovere un'offerta formativa sempre più ricca di stimoli e di apprendimenti significativi. Spesso, infatti, il territorio diventa “un'aula decentrata”, un vero e proprio spazio dove gli alunni, guidati dalla didattica proposta dagli insegnanti, riescono a scoprire e interiorizzare le conoscenze. In questo modo si mira allo sviluppo delle competenze trasversali attraverso la responsabilizzazione di ciascuno in un ambiente diverso da quello abituale, dove l'alunno è protagonista attivo del sapere. Attraverso la capacità fare scoperte, negoziare e gestire eventuali conflitti si attivano canali di apprendimento che partono dall'esperienza diretta e che solo in secondo momento approdano alla teoria. In quest'ottica la scuola si propone di: • Migliorare il livello di socializzazione tra studenti e docenti; • Migliorare l'adattamento alla vita di gruppo; • Educare alla convivenza civile; • Sviluppare il senso di responsabilità ed autonomia; • Favorire la conoscenza diretta di aspetti significativi della realtà storica, culturale ed ambientale; • Promuovere l'incontro tra realtà e culture diverse.

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Valutazione degli apprendimenti La valutazione formativa consiste in un intervento di controllo per monitorare l’apprendimento, la cui funzione è verificare l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento. Attraverso diversi strumenti e strategie il docente rileva la qualità dell’acquisizione delle conoscenze e delle abilità dello studente per indirizzare la propria azione didattica. La valutazione deve essere continua ed informativa, cioè fornire dati costanti sui processi in atto. Sia quella formativa che quella sommativa perseguono gli stessi obiettivi ma con modalità differenti, la prima si traduce in un monitoraggio continuo mentre la seconda riguarda solo una performance finale, quindi la sua validità può essere inficiata da una serie di variabili che sfuggono al controllo. La ricerca mostra che i percorsi per il miglioramento dell’istituzione scolastica sono in linea con il primo tipo di valutazione, perché gli studenti necessitano di feedback costruttivi per verificare il raggiungimento o meno degli obiettivi. Il nostro istituto è impegnato nella strutturazione di strumenti che consentano una focalizzazione sullo studente, sui risultati e sull’aspetto educativo:  occorre considerare le esigenze e gli stili d’apprendimento degli studenti per offrire attività stimolanti e motivanti; progettare forme di autovalutazione intenzionali e soggettive per fornire strumenti che si traducano in opportunità di miglioramento del processo d’apprendimento e relative strategie; documentare e monitorare i risultati dei singoli studenti e del gruppo classe.  bisogna rendere comprensibili ai discenti obiettivi e traguardi colmando il divario tra conoscenze possedute ed attese; offrire chiari criteri di valutazione e fornire feedback concreti e comprensibili; porre i risultati in primo piano in modo da rendere disponibili informazioni diagnostiche su cui orientare l’azione didattica.  occorre inserire il processo valutativo in quello più ampio dell’istruzione in modo che accompagni le scelte didattiche; fornire una modalità che allinei traguardi, contenuti e valutazione prestando attenzione alla selezione mirata delle strategie. In questa prospettiva, dopo aver elaborato un curricolo verticale congruente con le competenze chiave europee e le indicazioni dei vari documenti forniti dal MIUR, si sta procedendo alla costruzione di strumenti per permetterne la reale attuazione ed il monitoraggio dell’azione educativo-didattica per valutarne la funzionalità.

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CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL I CICLO Scuola primaria 1. Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. 2. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. 3. I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunna o l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Scuola secondaria 1. Le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva e all'esame conclusivo del primo ciclo, salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e dal comma 2 del presente articolo. 2. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione alla classe successiva o all'esame conclusivo del primo ciclo. 3. Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali delle alunne e degli alunni indichino carenze nell'acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, l'istituzione scolastica, nell'ambito dell'autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. 4. Nella deliberazione di cui al comma 2, il voto dell'insegnante di religione cattolica, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, è espresso secondo quanto previsto dal punto 2.7 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751; il voto espresso dal docente per le attività alternative, per le alunne e gli alunni che si sono avvalsi di detto insegnamento, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale. 5. Il voto di ammissione all'esame conclusivo del primo ciclo è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'alunna o dall'alunno 6. L’ammissione alla classe successiva e all’esame di stato è decisa in sede di scrutinio finale e il consiglio di classe con adeguata motivazione, a maggioranza, può 28


non ammettere l’alunna/o alla classe successiva (e all’esame di stato) in caso di mancata o parziale acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline Per l’ammissione all’esame di stato è inoltre necessario avere frequentato il monte ore previsto dalla legge e avere partecipato entro il mese di aprile alle prove nazionali predisposte dall’INVALSI Considerati gli articoli appena citati, è fondamentale per i casi di dubbia ammissione, l’effettivo impegno dimostrato da parte dell’alunno, in considerazione del valore formativo del percorso scolastico ricordando che gli alunni sono all’interno della scuola dell’obbligo. Va, inoltre sempre considerato il contesto familiare dell’alunno. La famiglia deve sempre essere informata e coinvolta nel processo di recupero di eventuali lacune cognitive o motivazionali e nelle specifiche azioni e strategie intraprese dalla scuola per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Di tutto il percorso di cui sopra deve essere prodotta idonea documentazione nel registro di classe e negli atti della scuola. Per la scuola secondaria esiste l’obbligo di frequenza di almeno ¾ del monte ore personalizzato in base al tempo scuola scelto: per la scelta di 30 ore è di 743 ore annue. Le situazioni degli alunni stranieri neo arrivati vanno considerate singolarmente, in primis in base al periodo di permanenza in Italia: l’insegnante deve dimostrare di aver messo in atto tutte le strategie (elevata personalizzazione di contenuti e adeguamento delle prove di verifica). Un secondo elemento è l’impegno dimostrato. Se, nonostante tutto, l’alunno non ha raggiunto comunque la sufficienza, il Consiglio può rivedere le strategie adottate ed ammettere l’alunno alla classe successiva. DEROGHE:  gravi motivi di salute adeguatamente documentati;  terapie e/o cure programmate;  donazioni di sangue;  partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;  gravi motivi di famiglia e/o personali che devono essere comunicati preventivamente o al verificarsi della situazione e possono riguardare:  provvedimenti dell’autorità giudiziaria  gravi patologie dei componenti del nucleo familiare o altre particolari situazioni che saranno valutate dal Dirigente Scolastico. Il Collegio dei docenti ha adottato all’unanimità quanto sopra descritto, nell’ottica di criteri orientativi ai quali ogni Consiglio di classe si deve ispirare.

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I singoli Consigli di classe hanno comunque facoltà di decidere autonomamente, indicando le motivazioni delle varie scelte, calibrate sulle esigenze e pensate per il bene dei singoli alunni.

Descrittori Discipline e Comportamento della scuola primaria: vedi allegati

Azioni della scuola per l’inclusione

L’espressione “inclusione” implica il riconoscimento di tutte le circostanze (culturali, strumentali, organizzative, ecc.) volte a promuovere efficacemente il diritto di tutti e di ciascuno di pervenire al successo formativo e, soprattutto, il successo individuale e sociale futuro, nel pieno rispetto delle caratteristiche individuali. Il concetto di inclusione scolastica non mira all’affermazione della mera identità scolastica della persona, ma piuttosto, mira all’affermazione dell’identità piena della persona, in ogni aspetto della vita, attraverso la valorizzazione delle sue capacità e potenzialità. La nostra scuola si impegna a creare un ambiente di apprendimento significativo affinché tutti gli alunni possano sentirsi rispettati nelle specifiche e personali diversità. Il concetto di inclusione, pertanto, investe, inevitabilmente tutti gli alunni e si erge come garanzia di successo formativo e conseguente acquisizione di competenze da spendere nella vita.

LE AZIONI La nostra scuola, nel porre il concetto di persona umana al centro dell’attività educativa, considera l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile e favorisce l’inclusione attraverso mirate azioni:  accoglienza di tutti gli alunni in entrata, ivi compresi gli alunni DVA, DSA e BES;  strategie organizzative e didattiche individualizzate e personalizzate;  azioni didattiche laboratoriali e/o ludiche organizzate in sessioni di piccoli gruppi;  stesura dei Piani Educativi Individualizzati (PEI) precipuamente predisposti per alunni con certificazione L.104 e Piani Didattici Personalizzati (PDP) precipuamente predisposti per alunni certificati con legge 170 o altri BES, qualora il Consiglio di Classe ne ravvede la necessità; 30


   

affiancamento e guida nelle attività comune della classe; attività di peer tutoring e peer to peer; passaggio di informazioni da un ordine di scuola ad un altro; attività di approfondimento e/o recupero sia individuale che gruppale.

RISORSE CHE RENDONO OPERATIVE LE AZIONI INCLUSIVE RISORSE INTERNE ALLA SCUOLA Il Dirigente Scolastico: - assegna le risorse di sostegno alle classi dei singoli alunni; - monitora tutti i processi di inclusione; - promuove ogni utile iniziativa finalizzata a rendere operative le indicazioni normative e progettuali condivise con organi collegiali e famiglie; - viene informato rispetto agli sviluppi dei casi considerati; - convoca e presiede il Consiglio di Classe, Interclasse/Intersezione.; - convoca e presiede il GLI e i GLHO. GLHO: discute in merito alle azioni concrete intraprese per ogni singolo alunno con disabilità. G.L.I. : si occupa di tutti gli alunni che presentano situazione di difficoltà, sia certificati ai sensi della L. 104 sia non certificati ma che necessitano, comunque, di attenzioni educative peculiari. Docenti curriculari e di sostegno: - collaborano fattivamente alla stesura dei progetti individualizzati e personalizzati; - si pongono come figure facilitanti per la piena valorizzazione delle personalità nel rispetto delle peculiarità; - collaborano fattivamente per la realizzazione del pieno successo formativo. ATA: -collabora al fine di rendere operative le coordinate inclusive; -predispone azioni di supporto alla persona che presenta difficoltà nello svolgimento dei comuni atti di vita quotidiana, al fine di rendere più agevole l’espletamento degli stessi. Il Collegio Docenti: - Approva il PAI; - Elabora nel PTOF un concreto impegno programmatico per l’inclusione; - Esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti. 31


- Definisce le modalità di partecipazione ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. La Funzione Strumentale Inclusione: -Organizza i G.L.H. operativi e di Istituto; -Cura i verbali, i documenti, i registri specifici; -Supporta i colleghi per problemi didattici e non, inerenti alle tematiche in oggetto; - Coordina le Assistenti Educative e le Assistenti alla Comunicazione ; -Gestisce contatti con A.S.L. Enti locali e strutture esterne; - Controlla e archivia la documentazione educativo-didattica di ogni alunno seguito; - Si occupa dell’accoglienza e dell’inclusione degli alunni; - Coordina le iniziative a favore degli alunni con DSA, BES, Alunni Stranieri; - Diffonde iniziative di formazione specifica o di aggiornamento; - Accoglie e assiste le famiglie all’atto delle iscrizioni. A.E.C., Tiflodidatta, Assistente alla Comunicazione: coopera con i docenti al fine di rendere attuative le linee programmatiche stilate nel Progetto di vita. FAMIGLIA La famiglia è corresponsabile del Progetto di vita. Nello specifico: - coopera per la stesura dei Documenti dell’alunno e collabora per rendere gli stessi attuativi; - viene coinvolta attivamente nelle pratiche di inclusività; - Partecipa alla verifica dei risultati raggiunti, ricalibrando gli interventi, le finalità e gli obiettivi. RISORSE ESTERNE ASL: -effettua l’accertamento; -predispone il Profilo di Funzionamento; - collabora con famiglia, Servizi Sociali e docenti per la stesura del Documento PEI dell’alunno; - si raccorda con la famiglia, la scuola, gli Enti del territorio attraverso incontri specifici strutturati (GLH); -fornisce supporto alla scuola; -fornisce supporto informativo attraverso specifici incontri di formazione tematica ed aggiornamento professionale rivolto ai docenti 32


Servizi Sociali: -collaborano per la stesura dei Documento PEI con i docenti, famiglia e ASL; -partecipano agli incontri strutturati (GLH).

“Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” (Proverbio africano) Questa citazione rappresenta l’importanza fondamentale che riveste l’interazione di tutte le figure responsabili del percorso di crescita dei nostri alunni, per promuoverne un’inclusione efficace all’interno della vita scolastica e della società odierna. Già nel 1977 venivano abolite in Italia le classi differenziali e fino al 2017 il percorso di sviluppo scolastico basato sull’inclusione ha seguito una linea di continua evoluzione. Oggi l’attenzione alle persone in condizioni di disabilità è cresciuta. Sono aumentate le possibilità di recupero e di risoluzione delle difficoltà. Questo grazie anche al contesto scolastico che si dimostra un luogo innovativo ed attento alle esigenze del singolo individuo. Basti pensare alla CM del marzo 2013, che nella sua indicazione più generale pone l’attenzione sulla ricerca delle caratteristiche individuali e su una didattica che si conformi all’individuo stesso, valorizzandone qualità e capacità. Gli insegnanti hanno un ruolo chiave nel percorso di crescita dei loro alunni. Sono un ponte, un filtro per l’apprendimento, per la stimolazione delle loro attitudini e curiosità, sono mediatori nella partecipazione attiva delle dinamiche della classe. Non devono dunque essere portatori di procedure e tecniche. Devono invece creare, grazie a queste, flessibilità nell’apprendimento, realizzando un contesto costruttivo all’interno della propria classe. Per quanto riguarda gli alunni in condizioni di disabilità, dobbiamo ricordare quanto il valore della socializzazione sia funzionale al loro apprendimento, il quale deve applicarsi ai contesti nei quali i bambini sono inseriti. Per potersi introdurre in questo contesto, i bambini devono poter imparare a formulare richieste ai compagni, a giocare con loro, a prestare attenzione alle indicazioni dell’insegnante e ad accettare e rispettare i turni di interazione. I compagni che si trovano a doversi confrontare con la disabilità, qualunque essa sia, devono imparare ad accoglierla nel modo migliore possibile. E’ dunque necessario che siano sensibilizzati al tema della diversità e delle ricchezze che ad essa conseguono. Essi stessi sono i primi attori nel coinvolgimento dei loro compagni nelle piccole azioni quotidiane, come il condividere i momenti di svago e di apprendimento

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Preparando i nostri giovani ad un contesto inclusivo, gli insegniamo ad avere gli strumenti utili per gestire le variabili con le quali essi si dovranno sempre rapportare nella vita. Pertanto, l’introduzione di terapisti all’interno del contesto scolastico, al fine di poter creare una condizione circolare di apprendimento, dove tutti possono imparare attivamente dal prossimo, risulta quanto mai essenziale. La nostra scuola, in accordo con i protocolli previsti dalla Regione, prevede l’accesso dei terapisti all’interno delle classi, là dove se ne ravvede la necessità e in accordo con le famiglie, seguendo una capillare e precisa procedura volta alla tutela degli alunni stessi. Questa risorsa permette alfine di creare quel contesto di apprendimento circolare, tra educatori, insegnanti e terapisti e tra scuola, alunni, genitori e società, per permetterci di ricordare sempre che “L’unica cosa che hanno veramente in comune le persone è il fatto di essere tutte differenti” (Robert Zend).

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ATTIVITÀ PREVISTE IN RELAZIONE AL PNSD  Allacciamento alla fibra per ogni edificio scolastico 1. Dare ad ogni edificio scolastico la possibilità di avere una connessione ad Internet adeguata per una vera didattica digitale.  Convertire in chiave digitale tutti i laboratori del nostro Istituto Comprensivo Anzio 1 1. Miglioramento e creazione di spazi per la creatività nella scuola. 2. Interventi infrastrutturali nei laboratori per l’innovazione.  Amministrazione digitale e servizi digitali per la scuola 1. Segreteria digitale, registro elettronico, pagella on-line, sito web istituzionale, blog d'Istituto, dematerializzazione dei documenti e circolari così da semplificare e risparmiare tempo nella progettazione didattica e formativa e migliorare i servizi digitali associati alla scuola allo scopo di rafforzare il rapporto tra l'istituzione e le famiglie.  Formazione 1. Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali. 2. Portare l’innovazione metodologica in ogni classe con gli studenti. 3. Fare formazione agli alunni.  Gruppo Digitale (Team Digitale) Individuazione di un gruppo di docenti che si occuperanno di: 1. Curare la comunicazione con i docenti; 2. Seguire e monitorare le attività e i progetti di propria pertinenza 3. Formarsi e Fare formazione ai docenti e agli studenti.

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OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI (art. 1, comma 7 Legge 107/2015) OBIETTIVI FORMATIVI INDIVIDUATI DALLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo individua come prioritari i seguenti obiettivi formativi come prioritari: COMPETENZE LINGUISTICHE  Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;  Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; COMPETENZE DI CITTADINANZA  Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico- finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;  Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; COMPETENZE DIGITALI  Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;  Valorizzazione e potenziamento delle competenze digitali attraverso percorsi di formazione degli insegnanti per l’attivazione e il sostegno di attività didattiche innovative;

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INCLUSIONE E VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE  Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal MIUR il 18 dicembre 2014  Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; COMPETENZE DISCIPLINARI  Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;  Definizione di un sistema di orientamento

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RICHIESTE POSTI ORGANICO POTENZIATO (art. 1, comma 7 L. 107/2015)

RICHIESTA

CLASSE DI CONCORSO

ESIGENZA · ·

3

Scuola primaria posto comune

·

Supplenze brevi. Utilizzo in progetti volti al potenziamento disciplinare con attività per classi o gruppi di livello, didattica individualizzata e personalizzata, peer to peer e apprendimento collaborativo, didattica laboratoriale. attività alternative alla religione cattolica

2

Primaria sostegno

Potenziamento/progettualità d’Istituto

2

A30

Potenziamento/progettualità d’Istituto

1

A 25 Spagnolo S.S. I grado

Potenziamento/progettualità d’Istituto

2

A49 Scienze motorie e sportive S.S. I grado

Potenziamento/progettualità d’Istituto

2

A25 Inglese S.S. I grado

Potenziamento/progettualità d’Istituto

1

A23 Lingua italiana per discenti Potenziamento/progettualità d’Istituto di lingua straniera

Musica S.S. I grado

PERSONALE ATA 1

2

Assistente Amministrativo

Collaboratore scolastico

Gestione e rendicontazione delle nuove procedure e della documentazione prodotta, PON Supporto per lo svolgimento delle attività progettuali previste

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MACRO AREE DI IMPLEMENTAZIONE CURRICOLARE AREA

AREA

INNOVAZIONE

INCLUSIONE

SUCCESSO FORMATIVO

AREA

AREA

INTERNAZIONALIZZAZIONE

ESPRESSIVA

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SEZIONE 4: ORGANIZZAZIONE 1. MODELLO ORGANIZZATIVO PERIODO DIDATTICO: Quadrimestri A conclusione del I quadrimestre si introduce la PAUSA DIDATTICA, durante la quale si svolgeranno attività di recupero, consolidamento e potenziamento per i primi 15 gg successivi allo scrutinio secondo le seguenti modalità organizzative: • sospensione della normale attività didattica con l’intera classe, si riprenderanno e rivisiteranno gli argomenti favorendo attività di recupero, consolidamento e potenziamento; • le attività di recupero e potenziamento dovranno essere riportate sul registro personale del docente e gli esiti del percorso formativo dovranno essere comunicati alle famiglie; • le verifiche e le valutazioni, effettuate al termine di tale periodo, saranno utilizzate come strumento di monitoraggio delle attività, a tal fine si provvederà alla rilevazione delle stesse; Durante la pausa didattica si proporranno le seguenti attività:  RECUPERO DISCIPLINARE (gruppo di studio con alunni di pari livello e docente che fornisce supporto e materiali);  PEER TUTORING/PEER EDUCATION gruppi che lavorano su un argomento specifico e in cui coesistono alunni con diversi livelli di apprendimento sulla tematica;  CLASSI APERTE: alunni di classi diverse che lavorano sulle stesse tematiche seguiti da uno dei docenti di classe;  GRUPPO DI RICERCA: gruppi di alunni che svolgono attività autonoma di ricerca su internet/libri per approfondire o meglio comprendere tematiche scolastiche e non.

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2.

FIGURE E FUNZIONI ORGANIZZATIVE

DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORI D.S. CONSIGLIO D’ISTITUTO COLLEGIO DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI:     

Progettualità d’Istituto Innovazione Inclusione Internazionalizzazione Valutazione

-

Referente del Piano di Miglioramento Referente del Piano di Formazione Referente Sito istituzionale Referente GOI Referente TFA Referente Bullismo Animatore Digitale Coordinatori di Plesso

COMMISSIONI:  Uscite  Sicurezza  Continuità e orientamento Nucleo Interno di Valutazione Dirigente Scolastico e Docenti Segreteria Didattica e Amministrazione - D.S.G.A. - Ufficio Didattica - Ufficio Protocollo - Ufficio Amministrazione - Ufficio personale

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3. SERVIZI PER LA DEMATERIALIZZAZIONE

AMMINISTRATIVA :   

Registro online Pagella online Modulistica sul sito scolastico 4. RETI E CONVENZIONI ATTIVATE RETE AMBITO 16

AZIONI

Formazione del personale VALUTAZIONE IN PROGRESS

AZIONI

Peer and teaching observation; rendicontazione sociale

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5. PIANO DI FORMAZIONE

PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE Triennio 2019-2022

PER UNA SCUOLA DEL FARE E DELL’ESSERE

“Spesso gli amici mi chiedono come faccio a fare scuola e come faccio ad averla piena. Insistono perché io scriva per loro un metodo, che io precisi i programmi, le materie, la tecnica didattica. Sbagliano domanda. Non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter fare scuola” Don Lorenzo Milani

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Perché un Piano di Formazione. La formazione in servizio è fortemente connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo di investimento nella comunità professionale della scuola per il mantenimento e il miglioramento di elevati standard professionali per tutti gli operatori scolastici che vi operano. Il Piano di Formazione di Istituto è finalizzato alla creazione di percorsi significativi di sviluppo e ricerca professionale, che veda il personale scolastico come soggetto attivo dei processi di miglioramento, nella convinzione che solo attraverso la crescita professionale di ciascun docente si possa costruire un percorso di innovazione finalizzato alla realizzazione del successo formativo degli studenti. Le attività di formazione rispondono a diverse istanze: • migliorare la qualità della didattica al fine di innalzare la qualità degli apprendimenti e degli esiti scolastici; • l’esigenza di una puntuale ed efficace attività di formazione e aggiornamento dei docenti per una didattica innovativa che tenga conto dei nuovi scenari educativi evidenziati sia a livello nazionale sia a livello europeo; • l’esigenza di una formazione su temi specifici evidenziati dalle rilevazioni dei bisogni formativi sia a livello di ambito che di istituto; • l’esigenza di una formazione volta ad ottenere una maggiore efficacia nelle comunicazioni, ai vari livelli, tra il personale della scuola. I presupposti del Piano di formazione di Istituto. L’IC Anzio 1 è stato attivo nel corso del triennio 2016-2019 relativamente alla realizzazione di azioni formative per i docenti. Nello specifico, negli anni precedenti sono stati realizzati corsi di formazione sul curricolo di istituto, sulle nuove metodologie didattiche, sulla didattica per competenze. L’istituto ha partecipato attivamente al PNFD dell’Ambito 16 di appartenenza. E’ stato creato uno snodo formativo, legato al piano dell’ambito stesso, per le scuole di ogni ordine e grado del territorio di Anzio e Nettuno, grazie al quale sono stati svolti diversi corsi in tema di competenze, metodologie attive, valutazione, certificazione delle competenze, nuovi ambienti di apprendimento. La rilevazione dei bisogni formativi. La previsione pluriennale di azioni formative si innesta sui bisogni formativi rilevati da questionari rivolti al personale, dai documenti fondamentali della scuola, quali RAV e PdM, che rappresentano i processi di autovalutazione e di 44


miglioramento, ma anche sulle vocazioni tipiche dell’istituto, sulle sue eccellenze, sulle aree di innovazione che si vogliono perseguire. E’ stata effettuata una rilevazione dei bisogni formativi tra i docenti; sarà opportuno monitorarne l’evoluzione nel triennio, attraverso la somministrazione di ulteriori questionari (sia sui bisogni che sul gradimento). Da questa rilevazione risultano di prioritario interesse, nell’ordine:

Bisogni formativi segnalati per aree 1. Didattica per competenze e nuove metodologie 2. Competenze digitali e ambienti di apprendimento 3. Inclusione e disabilità 4. Valutazione e miglioramento 5. Competenze in lingua straniera 6. Autonomia didattica e organizzativa 7. Integrazione, competenze di cittadinanza 8. Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile All’interno delle aree vengono espresse, nell’ordine, le seguenti priorità: Bisogni formativi segnalati per tematiche 1. Metodologie attive e collaborative 2. Progettazione educativo-didattica per competenze 3. Valutazione formativa e suoi strumenti 4. Il curricolo d’istituto in un’ottica inclusiva e verticale 5. Lingue straniere (inglese e spagnolo) 6. Metodologia Clil 7. Nuovi scenari Indicazioni Nazionali e nuove competenze europee Relativamente alle modalità di partecipazione ai corsi vengono espresse le seguenti modalità: 45


  

corso tradizionale corso intensivo ricerca-azione con ricaduta in classe

Le priorità emerse dal RAV, dal Piano di Miglioramento e dall’Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico. Il RAV e il PdM del triennio 2016-2019 evidenziano una serie di priorità; alcune sono state raggiunte, altre richiedono una maggiore attenzione e ulteriori azioni migliorative. Altre ancora non sono state raggiunte. L’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico richiama le priorità e i traguardi rilevati, e fornisce specifiche linee programmatiche sulla quale definire la formazione e la valorizzazione del personale. Articolazioni e ricadute della formazione. Il piano d’istituto è il quadro delle opportunità offerte ai docenti, comprende iniziative formative promosse sia all’interno della scuola che dall’ambito di appartenenza, ma anche dalle reti di scuole di un territorio. Si avvale dell’apporto di soggetti qualificati e accreditati per la formazione. L'attenzione è rivolta ad impostare, secondo una logica progettuale pluriennale, un diverso sistema di formazione permanente, utile ai docenti per la sua rilevanza culturale e professionale, per le implicazioni didattiche, oltre che per la necessaria ricaduta positiva sugli esiti scolastici e formativi degli alunni. Compatibilmente con le risorse assegnate alla formazione, l’istituto si impegna a fornire nel triennio almeno un corso all’anno. Ogni docente parteciperà alle azioni formative, anche in una logica di sviluppo pluriennale, almeno a un corso all’anno. I corsi consistono soprattutto in unità formative di 25 ore, secondo il format stabilito a livello di ambito, articolate in modalità blended learning, il tradizionale metodo frontale in aula si integra con attività on line e attività computer based, privilegiando la ricerca-azione. Il Piano di Formazione di Istituto. Nello schema che segue si illustrano nel dettaglio le priorità, le attività formative proposte, il personale coinvolto, le azioni previste, i risultati attesi e i tempi del piano. Si aggiunge anche un quadro delle azioni rivolte al personale ATA. 46


PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE AZIONI PREVISTE COMPETENZE DI SISTEMA Didattica per competenze e innovazione metodologica  TITOLO AZIONE 1 “Progettare il curricolo d’Istituto in un’ottica inclusiva e verticale” Collegamento con le priorità del PNF Didattica per competenze e docenti innovazione metodologica Destinatari

Articolazione dell’unità formativa Modalità di lavoro

Tipo di formazione Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV

Risultati attesi

 Funzioni Strumentali  Referenti di Area disciplinare  Docenti impegnati in processi di innovazione metodologica e didattica N.25 ore Formazione in modalità blended learning Laboratori di project work Formazione di scuola con formatori interni Voci a bilancio Bonus docenti  Revisionare il curricolo verticale;  Revisionare gli strumenti progettuali;  Implementare la funzione e l'azione dei dipartimenti disciplinari  Revisione di materiali per la progettazione per competenze;  Revisione del curricolo relativo a competenze trasversali, rispondente ai nuovi scenari dettati a livello nazionale ed europeo; 47


Tempistica

 Promuovere la connessione tra progettazione dei curricoli, azione didattica in classe, valutazione formativa e certificazione delle competenze; settembre/ottobre a.s. 2019/2020

COMPETENZE DI SISTEMA Didattica per competenze e innovazione metodologica  TITOLO AZIONE 2 “La didattica per competenze” Collegamento con le priorità del PNF Didattica per competenze e docenti innovazione metodologica Destinatari Articolazione dell’unità formativa Modalità di lavoro Tipo di Formazione Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV

Risultati attesi

Tempistica

Docenti di ogni ordine di scuola N.25 ore Formazione in modalità blended learning Laboratori di project work Formazione di scuola con formatori interni Voci a bilancio Bonus docenti  Revisionare ed adeguare il percorso formativo del Primo Ciclo di Istruzione ampliando e potenziando gli strumenti già in uso;  Miglioramento degli apprendimenti  Sancire l’allontanamento dal modello di didattica trasmissiva;  Abbracciare concretamente la didattica per competenze al fine di un miglioramento degli esiti scolastici a.s. 2019/2020

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 TITOLO AZIONE 3 “Metodologie attive e collaborative a supporto dell’innovazione didattica” Collegamento con le priorità del PNF Didattica per competenze e docenti innovazione metodologica Destinatari Articolazione dell’unità formativa Modalità di lavoro Tipo di Formazione Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV

Risultati attesi

Tempistica

Docenti di ogni ordine di scuola N.25 ore Formazione in modalità blended learning Laboratori di project work Formazione di scuola con formatori interni Voci a bilancio Bonus docenti Promuovere ed ampliare l'utilizzo di metodologie didattiche innovative finalizzate allo sviluppo e all'acquisizione delle competenze  Incentivare pratiche didattiche innovative;  Fornire ai docenti un quadro teorico-pratico sulle metodologie;  Mostrare ai docenti esempi concreti e significativi, applicabili in classe, favorendo la correlazione tra attività curricolari e situazioni di realtà, in modo da attuare una ricaduta in termini sia di progettualità che di risultati;  Rendere lo studente protagonista co-costruttore del suo sapere, attraverso il procedere per compiti di realtà e problem solving a.s. 2019/2020

TITOLO AZIONE 4 “Corso teorico pratico sul Metodo Venturelli” Ambito e attività di formazione Inclusione Destinatari Docenti di scuola dell’infanzia e primaria Modalità di lavoro Corso di formazione di N. 20 ore 49


Tipo di Formazione Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV Risultati attesi

Tempistica

Formatori esterni Bonus docenti Realizzare percorsi di inclusione e integrazione degli alunni con disabilità  Preparare e avviare alla scrittura manuale, in un’ottica inclusiva di prevenzione delle difficoltà grafo-motorie e delle disgrafie.  Condurre alunni di scuola dell’infanzia e primaria ad impadronirsi di corrette abitudini sia di carattere motorio e posturale, sia di tipo strettamente grafico. nel triennio

COMPETENZE DI SISTEMA Valutazione e miglioramento  TITOLO AZIONE 5 “La valutazione formativa e i suoi strumenti” Collegamento con le priorità del PNF Valutazione e miglioramento docenti Destinatari Articolazione dell’unità formativa Modalità di lavoro Tipo di Formazione Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV

Docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado N.25 ore Formazione in modalità blended learning Laboratori di project work Formazione di scuola con formatori interni Voci a bilancio  Migliorare le pratiche della progettazione e della valutazione in relazione al curricolo per competenze  Revisionare gli strumenti valutativi  Coniare strumenti di 50


Risultati attesi

Tempistica

monitoraggio del percorso formativo basati sulle competenze (griglie di osservazione sistematica, check-list, rubrica valutativa)  Realizzare percorsi di formazione del personale finalizzati a sostenere il percorso di miglioramento Affinare le competenze valutative dei docenti, in relazione alla funzione formativa della valutazione a sostegno dei processi di apprendimento degli studenti a.s. 2019/2020

 TITOLO AZIONE 6 “Tecniche per l’osservazione tra pari” Collegamento con le priorità del PNF Didattica per competenze e docenti innovazione metodologica Destinatari Articolazione dell’unità formativa Modalità di lavoro Tipo di Formazione Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV Risultati attesi

Tempistica

Docenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado N.25 ore Workshop, Ricerca – azione Formazione di ambito con formatori della Rete valutazione in progress Risorse Rete valutazione in progress/Bonus docenti Realizzare percorsi di formazione del personale finalizzati a sostenere il percorso di miglioramento Promuovere la pratica dell’osservazione reciproca in classe (peer observation) a.s. 2020/2021

51


COMPETENZE PER IL XXI SECOLO Competenze in lingua straniera  TITOLO AZIONE 7 “La lingua inglese per la certificazione” Collegamento con le priorità del PNF Competenze in lingua straniera docenti Destinatari Articolazione dell’unità formativa Modalità di lavoro Tipo di Formazione Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV

Risultati attesi

Tempistica

Docenti di ogni ordine di scuola N.25 ore Formazione in presenza e workshop Formazione di scuola con formatori esterni Bonus docenti Innalzare le competenze degli alunni nelle lingue straniere attraverso l’acquisizione di certificazioni nelle lingue studiate  Rafforzare il livello medio di padronanza della lingua inglese dei docenti  Aumento dei docenti in possesso di titolo specialistico per l’insegnamento dell’inglese, per l’attivazione di corsi di lingua per studenti a.s. 2020/2021

 TITOLO AZIONE 8 “La lingua spagnola per la certificazione” Collegamento con le priorità del PNF Competenze in lingua straniera docenti Destinatari Articolazione dell’unità formativa Modalità di lavoro Tipo di Formazione

Docenti di ogni ordine di scuola N.25 ore Formazione in presenza e workshop Formazione di scuola con formatori esterni 52


Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV

Risultati attesi

Tempistica

Bonus docenti Innalzare le competenze degli alunni nelle lingue straniere attraverso l’acquisizione di certificazioni nelle lingue studiate  Sviluppare una padronanza della lingua spagnola dei docenti  Aumento dei docenti in possesso di titolo specialistico per l’attivazione di corsi di lingua per studenti a.s. 2020/2021

 TITOLO AZIONE 9 “Le competenze in lingua inglese in attività CLIL” Collegamento con le priorità del PNF Competenze in lingua straniera docenti Destinatari

Articolazione dell’unità formativa Modalità di lavoro Tipo di Formazione Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV Risultati attesi Tempistica

Docenti di ogni ordine di scuola già in possesso di titolo specialistico di lingua inglese N.25 ore Formazione in presenza e workshop Formazione di scuola con formatori esterni Bonus docenti Innalzare le competenze degli alunni nelle lingue straniere Aumento dei docenti con competenze per una didattica CLIL a.s. 2021/2022

COMPETENZE DI SISTEMA Autonomia didattica e organizzativa  TITOLO AZIONE 10 “PON, FSE FESR: non solo sigle, ma un’opportunità di crescita” Ambito e attività di formazione Progettazione europea Destinatari Team di docenti per la progettazione 53


Modalità di lavoro Tipo di Formazione Risorse Risultati attesi

Tempistica

Formazione in presenza, N.25 ore Corso di formazione e workshop affidati ad esperti esterni Voci a bilancio/Bonus docenti Promuovere la progettazione europea all’interno dell’istituto per la partecipazione ai PON, ai FSE, ai FESR nel triennio

 TITOLO AZIONE 11 “Le figure di middle management nel sistema scuola” Ambito e attività di formazione Ruolo del middle management nella scuola; Destinatari Docenti di staff: collaboratori del DS, funzioni strumentali, referenti di plesso, referenti aree disciplinari, referenti di progetto, coordinatori di classe Modalità di lavoro Formazione in presenza, N.20 ore Tipo di Formazione Corso di formazione e workshop affidati ad esperti interni ed esterni Risorse Voci a bilancio Risultati attesi Promuovere forme di leadership educativa favorendo la formazione di staff, (referenti, tutor, responsabili di aree di lavoro, ecc.) Tempistica

nel triennio

COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Inclusione e disabilità  TITOLO AZIONE 12 “Corso comportamentale ABA per autismo e disabilità correlate” Ambito e attività di formazione Inclusione Destinatari Docenti di ogni ordine 54


Modalità di lavoro Tipo di Formazione Risorse Collegamento con le priorità desunte dal RAV Risultati attesi

Tempistica

Corso di formazione di N. 20 ore Formatori esterni Bonus docenti Realizzare percorsi di inclusione e integrazione degli alunni con disabilità  Fornire strumenti teoricopratici per interventi educativi per bambini con autismo e disabilità correlate, attraverso la metodologia comportamentale di ABA-VB (analisi comportamentale applicata - comportamento verbale) nel triennio

 TITOLO AZIONE 13 “Tecnologie assistive ed handicap” Ambito e attività di formazione Inclusione Destinatari Docenti Modalità di lavoro Formazione in presenza N. 12 ore Tipo di Formazione Corso di formazione Risorse Bonus docenti Risultati attesi  Applicazione delle nuove tecnologie nell’ambito della disabilità  Ceare opportunità di miglioramento delle possibilità di autonomia nell’ambito della vita quotidiana Tempistica

nel triennio

COMPETENZE DI SISTEMA Autonomia didattica e organizzativa  TITOLO AZIONE 14 “Gestione dell’emergenza e primo soccorso” Ambito e attività di formazione Prevenzione e sicurezza Destinatari Personale docente e Ata Figure sensibili impegnate ai vari livelli 55


Modalità di lavoro Tipo di Formazione Risorse Risultati attesi

Tempistica

di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso, ecc. Alunni Formazione in presenza RSPP Voci a bilancio  Far fronte agli obblighi di formazione di cui al D.lgs. 81/2008;  Aumentare la conoscenze e la consapevolezza delle procedure, dei comportamenti corretti in caso di emergenza e delle tematiche inerenti la sicurezza nel posto di lavoro e dell’attività con i minori;  Attuazione dei piani di vigilanza con il coinvolgimento di tutto il personale nel triennio

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA AZIONI PREVISTE

 TITOLO AZIONE 15 “Il supporto strategico dei collaboratori scolastici: accoglienza, comunicazione, vigilanza e responsabilità educativa” Ambito e attività di formazione Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Destinatari Personale Ata, Area A: collaboratori scolastici Modalità di lavoro Workshop N.24 ore Tipo di Formazione Formatori interni Risorse Voci a bilancio Collegamento con le priorità desunte Realizzare percorsi di formazione del dal RAV personale finalizzati a sostenere il 56


Risultati attesi

Tempistica

processo di miglioramento  Migliorare e ricalibrare l'individuazione di responsabilità e compiti nel personale ATA;  Valorizzazione del personale ausiliario della scuola, attraverso l’acquisizione di nuove competenze connesse con il ruolo professionale;  Consapevolezza e valorizzazione del proprio ruolo nell'organizzazione scolastica  Stimolare la collaborazione con tutta la comunità scolastica nei processi d'innovazione. nel triennio

 TITOLO AZIONE 16 “Il servizio pubblico: dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultato” Ambito e attività di formazione Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Destinatari Personale Ata, Area B: assistenti amministrativi Modalità di lavoro Workshop N.24 ore Tipo di Formazione Formatori esterni / formatori scuole polo di ambito Risorse Voci a bilancio Collegamento con le priorità desunte Realizzare percorsi di formazione del dal RAV personale finalizzati a sostenere il processo di miglioramento Risultati attesi  Valorizzazione del personale amministrativo della scuola, attraverso l’acquisizione di nuove competenze connesse con il ruolo professionale;  Consapevolezza e valorizzazione del proprio ruolo nell'organizzazione scolastica 57


Tempistica

ďƒź Stimolare la collaborazione con tutta la comunitĂ scolastica nei processi d'innovazione. nel triennio

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SEZIONE 5: MONITORAGGIO, VERIFICA, RENDICONTAZIONE Verifica degli obiettivi raggiunti in relazione alle priorità fissate Alla luce delle priorità triennali individuate quali azioni ritieni efficacemente realizzate nell’anno in corso?

Credi necessario programmare ulteriori azioni, non previste inizialmente, ma da te considerate indispensabili? SI NO Quali?

Credi necessario eliminare azioni, previste inizialmente, ma da te considerate non indispensabili? SI NO Quali?

Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento/arricchimento curricolare proposte Grado di partecipazione dell’utenza alle iniziative proposte O Positivo O negativo Livello di gradimento dell’utenza alle iniziative proposte O Positivo O negativo Ricaduta didattica delle attività O Positiva O Non riscontrata O Parzialmente rilevabile Qualità del modello organizzativo realizzato 59


O Positivo O negativo QualitĂ del modello didattico realizzato O Positivo O negativo Rapporto tra risultati conseguiti e le risorse impiegate O Positivo O negativo Esiti complessivi e decisioni in merito: Valutazione complessiva del processo in atto (in termini di partecipazione, condivisione, ricaduta formativa) O Positivo O negativo

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