DAAT la sefirot Invisible Italiano

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DAATH Immagine

Magica

CONOSCENZA íaccíe,

Una testa a due

che guarda in due di-

rezioni Nome Divino

Una congiunzione di Jehovah e -lehovah Elohím

Arcangelo

GIi Arcangeli

Coro Angelico

Serpenti

Chakra

Sorhís o Sirio, la Canicola

Virlu

Staccamento.

dei Punti Cardinali

Perfezione della giustizia e appli-

cazione delle virtü senza influenza derazioni

della

personalitá.

delle con si-

Coníidenza

nel

futuro. La Sephirah

Titolo

Invísibile.

scosto o Non-Rivelato. Camera

Superíore.

Esperlenza spiriruale

Visione

attraverso

Colore

Lavanda

in Atztlurh

Colore in Brlach

Grigio argentato

Colore in Yetzirah

Víoletto

Colore in

Vízto

Assíah

Grigio punteggiato Dubbio del futuro.

Lo Spinto

Cosmíco na-

La Sephírah Mística. La

l'Abisso

di giallo

Apatía. lnerzia, Paura del fu-

turo. Org09lio (che porta all'isolamento

e alla

dí-

sintegrazíone). Simboli

La Cellula Condannata.

11Prisma. La Camera

Vuota, La MontClgna Sacra di O9ni razza. Un granello di Grano.

Assenza completa

di

stmbolí.


Daath, consíderata come Sephira, e una concezione relativamente moderna. Essa e menzionata negli antichi scritti Qabbaiísticl ma la si vede come la congiunzlone dei Principi divini Maschili e Iernmínili, Chokmah e Binan. Evidentemente, i testi antichi menzionano molto esplícitamente ene esistono dieci Santi Sephíroth, non nove o undici, ma dieci. Tuttavia le ricerche moderne hanno trovato delle prove sufficientí per considerarla di diritto come una Sephirah lnvísibilee Crowley suggerisce ene si potrebbe in un modo ancora piu soddisfecente considerarla come un'altra dimensione delle altre sephíroth. Sull'Albero, si potrebbe dlre che e a cavalcioni sull'abisso essendo il báratro, un'analogia superiore del Baretro al di sopra di Típhereth, che separa le realtA noumenali e fenomenali. Daath e la sfera in cui la forza pura diviene forma. Bínah rappresenta I'idea archetipa della forma e la quarta Sephirah, Chesed, e una Sephirah di forme. Daath rappresenta lo stato dove le forme vere sono precipitate dall'interazione delle forze superiori. Si potrebbe dunque concepire Daath come una analogia inferiore di Kether, ma dove la forma e non la forza si manifesta per la prima voIta. Le forme di cui e questione qut sono evidentemente in uno stato ancora molto astratto, essendo di una natura piu vicina aquella dei nodi di energia. Le immagini e le forme reali come noi le comprendiamo abitualmente non avvengono prima della Sephirah Hod. Daath e dunque I'unit~ piu elevata nel mondo delle forme. Si potrebbe dire che la Meditazione del Logos ha luogo in Daath perche e a partlre da essa che le Iorze superiori sono attirati attraverso l'Abisso per manifestarsl dunque nella forma come «Conoscenza astratta». Si vede dunque che la conoscenza alla quale si riferisce il titolo contiene moIto di piu di quanto suggerisce la sua accettazione urnaná - e ne e cosl dei titoli di tutte le Sephiroth superiori -, perche la conoscenza estrena e ugualmente sinonimo di fede. Ma la fede emana finalmente da Binah, e si potrebbe chiamarla «Conoscenza non manííesta •. Dal punto di vistlldell'lntelligenza umana, in Daath ilPiano del Logos transita da uno stato di Non-Manítestazíone ad uno stato di astrazione. Daath e iI punto di coscienza piu elevato deU'anima umana considerata come anima (o secondo altre terminologie Se Superiora. Se Evolutivo ecc.) perche la coscienza dei Hvellisuperiori non puó essere possibile che allo Spirito o .Scintilla Divina- stessa. E I'entrata di cíó che si chíama Nirvana in Oriente, e questo rappresenta dunque il luogo dove

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un'anima e pervenuta alla taglia adulta del suo sviluppo evolutivo, e raggiunge U perfetto libero arbitrioe pub scegliere ITapartire verso un'altra evoluzione in altre síere o restare allo stato per aiutare la Gerarchia Planetaria. «IRaggi e l'lníztaetone» ricevuti in modo medianico da AIice A. Baley descrlve in un modo affascinante le scelte dei sentierl oíferte ad un'anima pervenuta a questo punto. Sara evidente che i gradi esoterici corrispondenti elle sephiroth Superne sono quelli del Dominio, dunque dei gradi del piano Interiore. Prima della teppe di Daath, I'esperlenza dell'anima e consacrata e provoca la sua fusione con lo Splrlto. per «diventre•. Quando i poteri di Daath operano pienamente in un'anima, non ci sono piu operezloní complementan di «ííveníre-, perche quest'anima ce•. 11Tltolo di Sephirah Mistica conviene dunque perfettamente a Daath, perché suscita la definizione errata di questa perola «mistictsmo» troppo sovente mal Impiegata. 11misticismo non e uno stato confuso di .spiritualita. senza scopo e mal diretto; si tratta di una realízzazíone perfettamente chiara delle diverse potenza di vlta, e della loro unltá con Dio e I'anima. In quesla Sephirah, I'equilibrio, la realizzazione e I'assorbimento di queste potenze si riuniscono alla luce dello spirito astratto. Nellinguaggio Cristiano, Daath e la Sfera della Camera Superiore nel momento della dlscesa delle Fíarnme nel giorno delle Pentecoste. AII'epoca pre-cristiana, era la sfera del Fuoco Creatore nel regno del Pensiero. Nel druidismo per esempio, era legato a Beltane, che fu anche la festa del Fuoco creatore terrestre. 11símbolo del picco naseosto dalle nuvole della Montagna Sacra di ogni razza conviene a Daath perche fu con la coscienza di questa Sephirah che Mose ncevene la Legge sul Monte Sinai, la Montagna della Luna. Questa coscienza potrebbe essere rappresentata dal simbolo del granello di grano: iI sentimento di essere in ogni cosa e che contiene in essenza iI pane sacramentale.Daath e dunque la sfera della realiua· zlone nel suo $€OSO piu assoluto, la comprensione unita alla conoscenza; e queste due parole sono state scelte con senno_ Lo spirito umano a questo livello molto astratto perviene ad una coscienza completa del Tutto; questi e assorbito dalla Memoria eterna e diviene una: la Sephirah Daalh rappresenta dunque la Saggezza e iI Polere supremo di reallzzazione. La realizzazione, ál suo punto piu elevato e I'illumlnazione; tutte le rivelazioni superlori che sono state date nel tempi an4

lichi alle grandl guide spirituali sono dunque state otrenute eal contarto con la coscienza attribuita a Daath. Un altro aspetto di Daath e la giustizia perche questa sephirah contiene la grande saggezza e la Grande Realizzazione. Si tratta ancora di una cosa nettamente piu profonda che la giustizia umana ordinaria o si dovrebbe piuttosto dire iI tentativo di giustizia. La giustizia di Daath e I'equilibrio assoluto inerente al Cosmo e che tiene conto di tutti i fattori che contiene, dalle relazionl dell'atomo piu semplice fino ai solí plü grandi e piu lontani. Questa giustizia e esatta perché, per mezzo della sua stessa natura di aggiustatore ed equibrilatore, non puó pendere ne adestra ne a sinistra, ma deve essere perfetta. E buono guardare nello spirito che l'anima umana, non essendo in alcun caso perfetta, sarebbe fortemente díslocceto da un contatto prematuro con iI lato altivo di questa giustízia. E iI genere di giustlzia che non mostra alcuna pietá per coloro che trasgrediscono la Legge Cosmica. Questo pub sembrare rigoroso, ma non cl si puó attendere di essere dispensato dalle bruciature se non si melle la mano sulluoco; si deve accetare la legge del mondo físico e, anche non si puo contravvenire la Legge Cosmica senza danno. E il principio soggiacente del Karma. Chlunque dice che pub risolvere iI proprio Karma in un'ora, ma e fortemente improbabile che questo possa farsi perche I'agonía dello spirito COS1 intensa che spaccherebbe la personalítá. A causa di questo aspetto, iI potere di Daath tende a sconvolgere lo stato pre-esistente nel corpo e nello spirito. si tratta eflettivamente di una forza equilibrata, ma a lungo termine, e I suot risultati temporanei saranno squilibranti. Non solo i veicoli inferiorl sarenno severamente soccorsi ma i Iivelllinferior! possono scappare totalmente ad ogni , controllo. Si potrebbe dedurlo dalle virtü e dai vizl attribuiti aquesta sephirah. L'effetto della forza di dtstacco sulla personelítá tendera a provocare iltaglio ITala personelitá e le abltudini della vita soclale costruite attorno a lei nella sua vita presente; le conseguenze dello stimolo di questi Iivellisuperiori non terranno alcun conto del benessere della personalita. llivelli superiori di quest'essere lo porteranno verso delle situazioni che non porteranno alcuna altenzione al conforto futuro dei veicoli inferiori. [ poteri di Daath in funzione equilibrata daranno evidentemente una missione o senso di destino al tipo di personaggio che avra un distacco sufficiente per aprirsi un cammino attraverso le prove dei suoi pro5


pri SCOpi.qualunque sia iI prezzo, e che non si preoccuperá assolutamente dei pericoli che i1luturo puó riservagli nel dominio della lede. di potere e di accettazione del suo destino. L'esernpio ideal e si trova in NOStTOsignore, i suoi Aposrolt e ben sicuro di altTi nel dominio della scienza, dell'arte. della medicina, dell'azione socíale, della riforma politica. dalla vangelizzazione ecc. Non si tratta di fanatismo, benché questo stato possa portarviei. 11fanatismo fondalmente l'orgoglio intenso che condurrá finalmente all'isolamento di ogni contarte umano e l'auto dl-

LE QLIPHOTH, L'UNIVERSO B E L'ALTRO LATO DELL'ALBERO DELLA VITA di Frater S.A.T.

e

struzione.

E un 'idea

londamentale nella Cabbala e in altri sisterní esoterici che l'esisrenza di qualche cosa implica necessariamente I'esistenza del suo opposto. Cosi, -essere» implica necessariamente la possibilitiJ, di uno stato di «non essere •. «Luce» ha solo un significato in relezlone al suo opposto «oscurítá s , Ríassumendo questa·idea. I'esistenza di un positivo indica I'esistenza di un negativo e viceversa. L'Albero della Vtta ecos) suddiviso in positivo e negativo. positivo del positivo, negativo del positivo, negativo del negativo e positivo del neo gativo. eee. Tuttavia. tulle queste coppie di opposti si sintetizzano nel· I'unita di Kether e u suo regresso alla quintessenza di Ain. Prendiamo I'Albero come una totalltá in qualunque livello abbiamo un'unitá da kether a Malkuth, quest'unitá dovrebbe avere tuttavia il suo opposto. Se prendiamo l'Albero come essendo positivo, deve esserci un'altro che negativo. alcuni cabalisti modemi affermano che quest'albero negativo la conüeddínone del positivo e lo associano con le Qliphoth. uno studio esaudiente di quesl'albero negativo él stato dato nel Libro .iI Lato Occulto del Paradíso» di Kenneth Grant. Questo autore afferma che .i Qliphoth non sono solo i gusei vuoti dei morti ma, piu importante. le Antiíorze che sono dietro l'albero e i1 substrato negativo che appoggia tutta la vita positiva •. Questo lato dietro I'albero per Kenneth Grant i qliphoth o I'albero Negativo. La spalla dell' Albero un altro universo completamente seperato dal nostro Albero positivo. C'é una soluzione di continuítá tra i due uníversl pero non e'e un ponte naturale Ira i due alberi. C'é solo una porta o enlrata per andare da un lato all'altro dell'albero ed e la (alsa Sephirah Daath. Questa entrata raggiunta esclusivamente con mezzi magici o psichici ed ,;uardata dal demone Choronzon . •C'é un Potente Demone. Choronzoa. che serve per guardare le Grandi Porte dell'Universo Sconoscíuto. Con oscilo bene e avrai salute •. Queste parole íurono seritte del celebre mago inglese John Dee.

e

e

e

e

e

Negli insegnamenti

6

e

di una fraterrutá segreta denominata

Monastero

7


dei selle raggi, iI Maestro M. Acquario

dice: .11 demone

Choronzon

iI pesso, le Grandi Porte del «Non Conosciuto»

aiuta a guardare

verso B, apeno a nol, pero chiuso agli altri praticanti 11concetto Qliphotico

dell'altro

uni-

della magia •.

universo o lato dietro I'Albero e rnan-

tenuto da alcuni adepli caballsñci moderni,

luttavia.

quando uno stu-

Tlphontcl che arrlvarono

ad essere i tipi dei qliphoth come símboli del-

le iníluenze che emanano rneteüstce cabalistlca, La cabbala

aííeme

dall'altro

mondo;

nella terminologia

son o l'altro lato dell'albero»

che ci sono quattro mondi e c'e un albero in ognu-

no di loro. dice anche che i Qliphoth

sono nell'ultimo

dia quest'altro universo profondamente, puo vedare che il concetlo del male non puó essergli assegnato completamente, perche iI male

gusci vuoti, OVLM

proviene

tulto dagli elementi pio grossolani degli altri tre (Atzilufh,

solo dalla super posizione di entrambi

mo. L'universo

gli universl per l'uo-

A e quello B non hanno una comunicazione

anche se e solo euraverso i poten magici e psíchici dell'uomo

zirah). E' anche

e possi-

dalla Cabbala. gusci maferiali.

naturale

non e possíbíle perche produrrebbe

di enlrambi gli uníversi. Pero iI potenziale magico e psi-

chico dell'uomo

rende questo possibile e la fluire le energie di un uni-

verso all'altro.

Se i Qliphofh Sephíroth

ve dall'lnvoluzione

o universo A, il processo cosmologico

come inizio all'evoluzione

si muo-

come line e nella parte

influenze

dall'uomo

stesso Kethcr che va a Malkuth

kuth va a Kether (Malkuth stesso. zione.

(Kether A -

Malkuth

A) e Mal-

B - Kether B), essendo Kether A e B lo

iI principio e la fine. Questo e iI ciclo completo della manííestaJI ritorno dell'Ain e iI Mahapralaya degli lndü, la gran¡:le dissolu-

zlone. iI ríassorbimento nel Vuolo dopo la manifestazione della materia. Questo stesso parle

e sottolineato

da Grant nellibro prima menzionato, «Nella

díetro dell'Albero e al riverso, perche in questa dimensione iI tem-

po fluisce verso dietro,

e I'uomo

retrocede

Pero iI .Meone.,

universo B o lalo posteriore dell'Albero

ma solo opposto

al nostro universo A. Quello che noi consideriamo

male in queslo mondo

sarebbe I'ombra dell'universo

quello A. 11male non esis1e ne nell'Universo

I Qliphoth

B sul nostro

non siano in As-

sono quindi

universo

la coscienza si porta all'Universo

me se venlssero dall'universo

le energie o

pero non I'universo

B

sono visti co-

uno di ogni universo o Albero e le linee punteg-

giate, le inlluenze di ognuno sull'altro. no due tipi di «ornbre» o Qllphoth, da quello

B, i Qliphoth

A. Nel diagrarnrna aggiunto le due slere

B e í Qliphoth

Da questo punto di vista ci 50-

quelta dell'universo

dell'Universo

A procedente

B o Ombre di quello A.

«Essí 'í dernonl) si specíñcano comprendendo numerosi

dieci gradi o dieci coro-

ne verso SOllo, comspondendo

él

gradi gerarchici,

separati

in apparenza peró comunicanti

gil uni con gli altri, essendo ramifica-

zíont di un solo Albero. CI sono dieci Corone alta destra e dieci anche alta sinislra, perche c'e un lato destro e uno sinistro neJl'impero dei demoni, essendo questo modellato

al meone».

di mathersl.

stesso.

sono due Sephiroth,

E lo

in Assiah.

dell'unlverso

cipio all'tnvoluzícne

l'ínvoluzíone.

costí-

Bríach. Yet-

I demoni sono anche divisi in classi, ed

(Cabala denudata

di Assiah? Sarebbe possibíle che i Qliphoth

Quando

B, I'uomo (uomo B) e all'inizio e va verso

delta materia,

dei

sono in Asslah, possono occupare lo stesso lu090 delte

linale di questa evoluzione si incontra l'uorno (uorno Al pero nell'universo B iI processo cosmologico si muove dall'evoluzione come princome fine.

e iI mondo

chía-

mondo

siah o in un altro mondo ma solo che possono essere percepiti o sperimentati

Nel nostro la lo l'Albero

che

mondo,

anche denominato

la dimora degli spirili maligni che sono chiamati .i gusci.

hanno abifacoli propri.

Questa comunicazione

Nell'universo

HQLlPVTH,

naturale

bile questo. la distruzione

iI mondo dell'azione,

mato .Assiah.,

della

come quello di Dio». (lohar).

non e cattivo

B che opera su

A ne in quello B, tuttavia

quando c'e una relazione tra i due universi. esiste la possibilita che il male appaia in uno dei due universi. Questa e la ragione che mi fa pensare che I'altro lato dellAlbero sono i Qliphoth

della Cabbala classica ma che questi sarebbero le om-

bre o energie da un lato all'allro.

8

non

Su que.slo dice Gran!.

.1 Presupposti 9

I


DAATH

sibile fino a che l'ego sia arrivato ad essere diretto dall'Io superiore e questo esprime iI Volere Divino. Libero dalle consíderezíoni personan, la vírtü di Daath di separazione ha un significato che la sapienza delI'uomo non pub" comprendere.

di S. Beshícrd

e

e

Daath la Sephírah occulta dell' Albero. Sítuato nel Grande Abísso, tra Kether e Típhereth, la sua proprietá coalescente unisce la conoscenza con I'esperienza. Daath facilita tutti i misteri che concernono iI corbellino inerente alle .Acque del Profondo •. Questa venta la -Buona novella che ci data dal Consolatore •.

e

e

e

Nell'ascesa dell' Albero la prova assoluta della fede e il punto mistico di completo abbandono. In ultima analisti la porta all'ínternporalitá e la rotta di fuga della ruota dell'esistenza. Vela la triade suprema dalla vista dei mortaH e opera come una lente attraverso cui si proietta la Luce brillante di Kether. Lo spettro cosi creato da luce e vista al selle Sephiroth inferiorí.

e

Collócato nel Pilastro Centrale dell'Equtlíbrío, promueve l'azione nella inattívitá e acccppta la forza con la forma. Feconda la quiete dello spazio e unisce i mondi di Briach e Yetztreh, dando forma tenue alla creatívítá. Cosl iI Pneuma o s~ffio si trasforma nella Parola (Verbo). Dipendendo dalla direzione in cui viaggia un anima, e la matrice o tomba collettiva e non personal e dell'universo creato. Per la quale puó essere essocíato con Yesod operando in un ottava superiore. Situato sotto la Corona, sírnbolízza nell'uomo il punto dove non solo «si!t»ma «e •. In un certo livello ~ iI Nirvana o I'esperienza místíca di illuminazione. L'ego personale separato disperso nel Grande Abisso. 11velo di maya diviso e viene in centeno con la realtá. L'obbiettivo di Daath simbolízzato dall'adagio: -Uomo conosci te stesso •. :E una staz.one necessarta sul sentiero del Serpente prima di arrivare al Maestro. In termini dell'Uomo Celeste, Adam Kadmon, Daath e il chakra della gola e un essere umano e collegato con il potere della volontá. Se si vede in forma chiaroveggente, questo centro irradia un color Hila, e una persona con iI sotto controllo attivo puó dire: «Le sbarre di ferro non fanno necessariamente una prigione., perche ad un livello PSichico ha raggiunto la líbertá. Ha conquistato il piano astrale emotivo e viaggia con autoritA per questa regione inferiore. Questo da una chiave al simbolismo applicato di Daath deUa celia condannata o abitazione Vuota. L'uso corretto del volere libero non e pos-

e

10

e

e

Que-sto in relazíone anche con la qualitA divina di dirnenrícare, perdonare e amare gUamici. Cosl in Daath I'orgoglio di Tiphereth stato superato.

e

e

L'analogia di un'allra montagna con la sua cima spaccata molto appropriata. Solo i realmente valorosí, in quello che conceme l'uorno, i p;LIpaZZi, scalano la parete rocciose nuda e saltano gli enormi precípizi per raggiungere la cima. Pero nessuno salvo questi pochi conoscono la realtA sublime di questa conquista. L'immagine magica di Daath una testa con due visi pur guardano in direzioni opposte. E la figura di Jano, che diede nome al primo mese dell'anno, nel tempi antichi questo era I'inizio dell'anno agricolo, quando la presenza di Sirio nel cielo segnalava l'inondazione del Nilo. 11fatto geografico che díede iI titolo «Crescita Fertile» a quest'area del Medio Oriente. Una spiga di grano (altro simbolo di Daath, significa abbondanza potenziale) era sotterrato nella terra nera, per germogliare successivamente e completare una resurrezione drammatica.

e

Non ~ sorprendente vedere quí gli Arcangelí del Quattro Punti Cardinali che presiedono sul Poteri elementari, giacche Daath opera su Malkuth in un llvello Asslatíco. Jano fu denominato anche «Grande Guardiano della Porta ». Rea la porta del Mondo Inferiore, e il cane mitico Cerbero era l'animale adeguato per alutare in questa impresa. L'ldenüñcazíone di Daath con Malkuth era dovuta ad una 'teoria postulata dai cabalisti europei medievali. Malkuth, si suggeriva, che íosse la Sephirah cad uta Daath che dopo il peccato originale fu scacciato dal Paradiso. Questo insegnamento fu un tentativo di sintetizzare il dogma cristiano con I'antica tradízíone ebraica. per mezzo di Cabalisti cristiani. La Paura di eresia inibllo svíluppo della comprensione del vera significato di Daath, e posslamo sperare che l'Era dell'Acquario iIIuminerl'í quest'aspetlo.

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LO SCOPO DI DAATH

aU'altro lato dell'Abisso vedremo che quesla morte della Personelítá - la Personalíta che una volta credevamo di essere - e in effetli la nascita e la vita al vero 10 SE.

di Sylvia Swinborne

Death- la Sephirah Invisibile, la Mente Cósmica Occulta o veleta, l'abitazione vuota superlore. Questi sono alcuni dei titoli di quesfa Sephirah innominabile e sconosciuta che estste e allo stesso tempo non esisle. Per quesli titoli ~ conosciuta, ed da questi titoJi che dobbiamo iniziare a comprendere Daath, perche ~ una Sephirah sulla quale si ~ scritto molto poco. 1cabalisti antichi nei loro testi Yetziratici neanche lo menzionano perché si resero conto del suo potere e dei pericoli di concentrarsi su tale centro di potere.

e

Per questa ragione e per la sua inlangibilitll si chiama la Sephirah Místeriosa e l'uníca forma nella quaJe possiamo avvicinarci - nella nostra lappa di sviluppo, mentre rimane intangibile per noi - e 'obliquamenle, per immagíní che provocan o immagini successíve. Quando si lascta essere inlangibile da noi, quíndí differenle, e possiamo guardare direttamenle l'lnlzlo pieno della sua natura e il suo potere.

e

e

e,

Si chiama la Sephirah che e non per il suo aspetto duale di esistenza e non eslstenza. Appare davantí a noi solo quando siarno preparati ad usarla come un passaggio o ponte di un'altra terra di coscienza e, in effettl, dobblamo congiurarlo con il potere della nostra fede.

La sua esistenza spirltuale e la Visione attraverso l'Abisso, e Jung par-

e

la della Musa, la terza divisione delJ'anima che davanti alla.Sophia e septenza, la quarta divisione delJ'anima, prende la forma di un archetlpo di donna di sostegno all'altro lato di un ponte che fa cenni. Possiamo vedere che 111Musa l'lmperatrice o Porta, che porta alla visione di Blnah, la Grande Madre, che ci fa cenni daJl'altro lato del ponte di Daath. 11 pericolo che la sícureaza del ponte dipende da noí - la nostra propria fede, e la nostra propria accettazione della perdita della Personlllita che trae con se incrociando questo. Per la nostra per .. sonalila - aquesto lalo del precipizio, essere assorbito in Binah essere inghiottlto dal raggio nero dell'assorbimenlo neU'oscuro vuolo. Per la nos!ra personalita significa un'accettazione di morte e annichilimento, perch~ in questa lappa Blnah rappresenta I'aspetto di morte della donna - Hecale la strega. Pero arrivare alJ'altro lato del precipizio e salvi vedere I'allro aspetto di conforto del Raggio Nero e questa morte come un abbraccio confortevole della Grande Madre Binah. Una volla

e

e

e

12

Queste chlamata dall'altro lato delJ'Abisso all'iniziato per mezzo della Grande Madre descritta in «Damian» di Hesse - «Si potrebbe vedere una grande citta nelle nubi e fuori di essa milioni di uomini si svegliava in eserciti su ample campagne. In mezzo cammina una forma potente e divina con stelle brillan ti nella sua barba, tanto immenso come una monlagna, pero tenendo nei lineamenti Frau Eva. Gl.i onorí degli uomini sono assorbítí in lei come in una caverna gigantesca e spariscono dentro di lei. La dea si aggancia sulJa terra, il csegno. brilla nella sua fronte. Essa sembra essere posseduta da un 509no. Chiude i suoi occhi e il suo grande viso si contrae di pena. Subito essa grida, e dalla sua fronte saltano stelle, molte migliaia di quelle che saltan o in'curve graziose per i cieli oscuri. Una delle stelle venne direttamente verso me con un suono assordante; sembrava cercarmi. Quindi scoppíó con un boato In mille pezzt, che mi succhiarono verso sopra e sotto cadendo poi al suolo; iI mondo sccppíó su dí me con un boato come un tuono ., .».

e

Una delle virtú di Daath e la eonfidenza nel futuro e neeessutamo una gran quantñá di questa confídenza per fare questo salto. Se studiamo iI sentiero della Grande Sacerdotessa che attraversa Daath, puó dare l'lmpresslone di un'azione tremenda di fede necessaria per incrociare l'abtsso. Daath la Sephírah Mística e la Gran Sacerdotessa iI senttero mísnco. Equtlíbrato come tra i pilastri positivo e negativo e tra i superni e I mondl inferlorl, un sentiero su cut non niente in cuí potersí appoggiare. La Sephirah Daath non ha simboli dove -porre le idee e le vlsloni simboliche attribultegli, e sul sentiero della 'Gran Sacerdotessa e nelle Sephirah Daath non c'é niente di cio che noi possíamo afferrare. Dobbiamo, in effetti, lasclare u tutto e fare questo salto verso iI non con·osciuto. Abbi¡¡mo detto che uno dei titoli di Daath l'Abitazione Superiore Vuota e uno dei suoi simboli la Montagna Sacra. In ogni caso nelle storie di iniziazione queste prendono luogo in una abitazione superiore di una C' ~a o su una montagna. Ricordiamo l'Ultima Cena e iI Fuoco di Pente: )ste nell'Abitazione Superiore; il Sacrificio di Abramo e iI ricevimentó della Legge di Mose suIla montagna.

e

e

e

e

c'e

e

e

L'Abisso, predpizlo sulla quale st·~ Daath la grande caverna che c'e Ira la mente inconseia della fo 'la creativa e la prima vaga manue-

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stezíone cosclente del suoi inconsel. Possiamo vedere una volta di piu che l'aztone dell'anlma in questo punto e Sophia. Come saggezza e I'anima di Dio o la forza creativa stessa. Cosl, molte delle immagini simboliche di Daath ~onegano quest'idea di spazío vuoto tra l'inconseto e ilconsclo - sempre in forma di paesaggio fantástico e surrealista, pero su una seala cosmtca. Questa idea di Daath di essere entrata all'inconscio della forza creativa colleqa I'immagine magica di una testa con due visi, e I'attribuzione di Jano, la Guardiana dalla porta, che guarda entrambi i latí. Quando pensiamo ai guardiani dell'entrata pensiamo anche a Cerbero e Anubis che guardano l'en trata del Mondo íníeríore. La Símbologia del cane e moho rilevante a questo punto den'Albero perche abbiamo tutte le immagini di dee del senliero della Grande Sacerdotessa che ertraversa Daath e altraverso le dinastie mitologiche, i cani seno slati associatl con le dee guardiane dell'entrata all'altro mondo - sia ilcielo o I'infemo -. 11potere di Daath si esprime per mezzo di Sirio, la Stella cane. Daath e come un prisma che focahzza la forza pura dei Supemi nella forma. Anche Blnah si dice che e la sephirah delle prime forme, e solo il modello della forma che si manifesta in Gedulah - la prima Sephirah nel mondo della forma, anche se e una Sephirah di forza. Queste due funzlonl di Daath - focalizzarecio che e sopra verso sotto ed estrarre cio che e SOllOverso sopra - sono le sue funzioni cosmiche, pero ha anche una funzlone che puo influenzarci prima che raggiungiamo la tappa della perdita completa della personalítá. Una considerazione oltre le virtü di Daath puó dare una chiave a quest'altra funzione. E la sua qualita di dlsinteresse. Questo disinteresse porta lo studente o discepolo fuori dagli standard della vita socíale e stimola i suoi livellisuperiori della pslche. Questa separazione dei livellipralici di esistenza e manlfestazione puo, pOrtlltOall'eccesso, por· tare ad essere un vizio, collocandolo in uno stato di irrealla, pero in equilíbrlo questo stimolo dei livellisuperiori preseindendo dalla sua prosperita dena sua personalita puo creare un discepolo con un senzo tale dena sua missione che usera questo disinteresse per aprirsi un varco at1raverso qualunque oslruzione, qualunque sia il coslo per se stesso. Se questo senso della sua missione e squilibrato puo portare al vizio di Daath la supe.rbia che, combinata con il disinteresse puo portare alI'isolamento completo del contatto umano. La qualita che necessita 14

per trasformare questo disinteresse freddo e isolato nel díssepolo e nel servízto all'umanlta e la compassione, e la compassiorre'deve lncontrarsi abbondantemente in Daalh con Sirio come Chakra mondano. Gedulah si conosce come la sfera dei Maestri, perche e da qui che i maestri operano nel loro servíaío all'umenitá, pero Sirio proporziona la corren te di vita a noi solí che a sua volta e la lonte di vita per noi, e i Grandi Maestri si potrebbe dire che proporzionano la lorza di vita ai Maestrl, cITeci guidano in questa slera. Queste qialila di compassione e servízio che devono operare in quesla tappa attraverso il Chakra mondano di Sirio ei insegnano che anche un sacrificio della personalila e la meta in questo punto, questo sarebbe senza arrivare all'abbendono della personahtá e un abbandono di coloro che sono sollo la nostra responsabtlitá. Non possiamo abbandonarci noi stessi all'abbraccio del raggio nero fino a che non abbiamo scelto di rimanere un cerio lempo - come lo lerofante in Gedulah - per aiutare gil altri in questo livel10_A volte fare I'elezione corretta ~ abbastanza - se e un'mtenzíone sincera e vera per aíutere gil altri. Nel .gioco dei Conli di Cristellodi Hesse si esprime questo allegoricamente quando, nel píü alto della sua carnera, íl Maestro del gioco scelse ad insegnare a un giovane studente. Avendo presa questa decisione e abbandonato i suoi privilegi e autorita fu sufírctente. Le acque del 11'gosi chiudono sulla testa e sugli occhi ftslcl. e rnorto essendo stato assorbito dal Grande Mare di Binah. Dobbiamo rleordare tuttavia, che per passare con esíto da Daath dobbiamo raggiungere la qua lita di comprensione di Bíneh, questo (leve essere combínato con una visione della saggezza di Chokrnah attraverso Bínah, perche Daath e conoscenza perfetta - una combinaaíone di saggezza e comprensione. • Abbiamo detto che Daath e I'unione Ira I'inconscio cósmico e la coscienza e possiamo riconoscere Binah o Chokmah come I'anima e I'animus - archetipi dell'inconscio collet1ivo.Nel sentiero delJ'lmperatrice - la porla all'esperienza di Daath - dobbiamo riconoscere che enlrambi esistono dentro e si combinano i due dentro noi stessl. Talvolta possiamo eongiurare la magia e I'irrealta di Daalh tale come se ei apparisse, di sostegno fuori. citando di nuovo Nesse quando il Lupo inizia a passeggiare dentro il teatro magieo, la porta che appare in una parete precedentemente in bianco. «Teatro Magico., si legge sulla porta, .entrata non per tutti, solo per pani •. Mentre passeggia 15


"

dentro arriva ad un centro girante trreale vedendo tutte le espertenze che la vita potrebbe offrirgli come iIIusioni eííímere. Lo specchio della sua propria persona lita fu collocato davanti a lui e vide le sue convulsioni e senil le sensazioni accompagnatl di animata consolazione abo bandonati. .Fisso i miei occhi sullo speechio ... per un momento ebbi una convulsione profonda dentro di me ... debole pero dolorosa come un rícordo o come una nostalgia, o come un rimorso. Dopo la leggera oppressíone pessó ad una nueva sensazione. Un senso di consolazioríe e di sospiro e di meraviglia, allo stesso tempo, che non feriva. Questa sensazione si accornpeqnó da una brama grande di ridere tanto írresístíbíle che non e' altro rimedio che íarlo». '

e

«L'trnmagine triste dello specchio feee una convulsione finale e sparl. 11cristallo stesso divenne grigio e si fece opaco come se fosse stato bruelato. Con un sorriso Paolo scaglio la cosa lontano che rotoló lungo ;1 corridoio e sparl •.

Passaggi e Sigilli e

La Kabbalah la struttura vivente del Nuovo Eone, la sua forma puó essere íntesa sía come un agente programmatore mentale che come un modello vivente dell'Universo Occullo. Al giorno d'oggi la maggior parte degl; Occultisti ha inteso l'Albero della Vita come un diagramma statico di origine arcaica. Tuttavia dev'essere inteso che con I'avvento del Nuevo Eone si arrivati ad una Nuova Kabbalah, un nueva forma di conoscenza ricevuta, ha guadagnato nuove interpretazioni e applicazionl in linea con I'ulteriore passo nell'evoluzione dell'uorno. L'Albero della Vita stesso dev'essere inteso come un'affermazione vivente e di respiro composta di milioni di globuli di energia, che ad un livello microcosmico possono essere intesi come «Atomí», questi possono essere classiíicati in Undicl conglomerati di energía maggiore che sono conosciuti come -Sephlroth», queste Sephiroth non sono solo delle ipotesi teoriche ma vere Connnuítá Ternpo-Spazio, ognuno dei quali possiede un Polo Positivo ed uno Negativo.

e

Ogni Sephirah ha un campo positivo e negativo di manifestazione. che per necessitá crea il concetto dell'Albero della Vita Positivo e Negativo, iI Davanti e iI Retro deJl' Albero cosí formato da una sequenza di Sephiroth, ognuno delle quali un punto, queste a loro volta sono collegati con una serie di campí (Positivi) e di T unnel (negativi), che erano nel sistema tradizionale conosciuti come «Sentieñ», questi campi potevano.essere collegati ai Mitici campi di Eleusis, menlre i Tunnel sono a curve, e sono terreni sotterreneí del Dio Set. COSInói possíamo stabilire che l'Albero della Vlta veramente l'Albero d~la Vila, una realtá vívente tridimensionale, la cui regione frontale forma iI campo positivo, la cui regione dorsale forma i T unnel e la collocazione degli Dei della Morte, in ale une scuole iI Fronte era f Albero della Víta e iI Retro era l'Albero della Conoscenze, pertanto per maggior comprenstone noi possiamo classíñcare l'lntero Albero come l'Albero della Vttao Tra i due estremí delle regíoni fronlali e dorsali dell'Albero c'e un grande vuoto conoscíuto come -Abtsso» o .Daalh», questo Abísso era tradizionalmente collocato solo alla congiunzione di Bínah e Chokmah, que sto corretto solo in parte. l'Abisso comprende l'intero spaao tra il Fronte e il Retro dell' Albero, con le energle che si mescolano attra-

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Altrl Passaggl Secondo la magia moderna Daath e iI solo ponte dei mondí nel dorso dell'Albero della Vita, pertanto dopo che l'iniziato ha conquistato questo ponte, altre porte possono essere raggiunte. La Porta di Daath e iI solo metodo di movimento dentro e fuori iI retro dell'Albero e dentro e fuori i deserti di Set ottenibili per l'lniziato prima che intraprenda I'ordel/o de/l'Attrauersamento dell'Abisso, per attraversare que sto passaggio si richiede la totale demolizione dell'ego inferiore e la creazione del Superuomo, ogni deviazione dagli standard magici del Superuomo significhera distruzione. Secondo 11grímorio di Besqul, ci sono cinque passaggi in tutto sull'Al· bero della Vita, Daath e I'unica porta utilizzabileprima della conquista dell'Ordello dell'Abisso . • 1 quattro Cancelli sono sopra l'Albero e passano attraverso l'Albero da parte a parte. Essi sono Venere, Plutone, Mercurio (718) e Venere, Mercurio, Luna (789). 11Quinto Ponte e il Cancello e Urano>. Outside the Circie o/ Time. Kenneth Grant

verso i Passaggi di Daath sul fronte e nel retro dell'Albero e escono nella realta attraverso lo stesso passaggio, penante e corretto dire che Daath non ~ in realtlliun centro, ma una congiunzione o una porta.

I Passaggl di Daath e I'Ablsso Se noi possiamo immaginare iI sistema dell'Albero della Vita come e composto da due Alberi, ognuno cornposto da Diecí Cenlri di natura círcolere, e ognuno delle quali ospita una collocazione e ogni essere incompleto senza gli altri eppure seperato dall'altro lato dell'Albero da un gigantesco spazio conosciuto come Abisso. Quest' Abisso si estende tra gli spazi dell'Albero della Vita e blocca ogni entrala o uscíta tra i mondi ad eccezione che attraverso certi passaggi dati e questi sono guardati da certe forme di energia programmata. 11maggior Passaggio in questo sistema e Daath, e collocato alla congiunzione di Bínah e Chokmah ed e assocteto con le immagini della Morte e della Conoscenza. E custodito da una forma di energía conoscíuta come «Choronzcn-Shuqal». Choronzon e ilguardiano del fronte dell'Albero, Shugal del retro, numericamente Choronzon e 333, il numero della dispersione totale, provato dal fuoco, Shugal e idéntico ma all'inverso, provato dall'Acqua (Ossessione), ínslerne íorrnano 666, la Bestia riflessa nelle acque dell'Abísso dalla sua sfera di dominio di

Come índtcato sopra Venere e Mercurio appetono due volte, grazie ad una speciale enfasi della loro formula, Venere sotto Mercurio, Netzach seno Hod, I'Amore sotto il Volere. Questo enfatizza la necessitá di un totale controllo di tutti gli aspetti della personalitá quando si intraprendono operazloni magiche di natura del Nuovo Eone. I Cancelli attraverso l'Albero della Vita sono:

Cockmah.

Shugal e la volpe o lo scíacallo di Set, e iI guardi.ano che fa a pezzi la mente di coloro che tentano di passare il dominio degli Dei (i Supernf) ma son o impreparatí, egli esiste in unione con Choronzon che difende gli sconsideratl nell'eterno ondeggiare davanti all'Abísso, quelli che tentano di attraversarlo ma falliscono sono lasciati a ondeggiare e vagare e tentare di volta in volta ancora fino alla fine del grande ciclo. In molte mitologie antiche l'Abisso e visto come iI deserto di Set, ilfratello di Horus. AlI'interno di questo deserto eterno si elevano gli undici piloni, che collegano questl piloni sono i grandi Tunnel ondeggianti, in questa mltologia questi piloni devono essere padroneggiati dall'iniziato prima che perda la sua anima nelle sabbie sempre mutevolí eternamente del deserto (conl. Le sabbie del tempo o Maya). Perslno oggi nel deserto della Sumeria si elevano solitarie tom a ricordo eterno di quella che lu la grande Magia delle tribU Yezidi. 18

1

Cance/lo Cancel/o Cance/lo Cancel/o Cancel/o

Uno Due Tre Qualtro Cinque

E interessante

Kether Daath Yesod Netzach Hod

Plutone Urano Luna Venere Mercurio

,

notare che i numeri di questi passaggi attraverso l'Albero della Vlta sono 1, 11, 9, 7, 8 ínsíeme danno ¡j totale di trentasei (36), che ~ iI numero dello Zaffiro Stellato, che e sía un rituale peculiare all'invocazione alle fone planetarie all'intemo del Nuovo Eone che una pietra attívata per usare le energie del Secondo Raggio le cui energie sono quelle dell'Amore sotto iI Volere. Trentasei quando enumerato come 1 +2+3+4 ... 36 e ugualea 666,

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iI numero dell'Abisso, iI passaggio primarío e d.iTherlon I'impulso creativo del Nuovo Eone. Le attuali procedure coinvolte nell'enrrata e nell'uscita attraverso questi passaggi serannc delineati piu tardío dal momento che coinvolgono pratiche piuttosto cornplesse magiche e tantriche, sara, detto che questí passaggi sono per iI momento ottenlbllí nell'Eone di Horus prima dí questo Eone essi incominciano ad essere chiusi. poiché solo adesso l'umanita giunge sotto l'influenza delle forze dell'Abisso. poiché alla fine iI sesto e setlimo sigillo serannc dissolü.

J sefte

Sigilli

Eone Sei

Eone Sette

Vuoto Caos Terra Osiris Horus Maat

Completamento Sigillo

Sigillo Sigillo Sigillo Sigillo Sigillo Sigillo Sigillo

lsis

dell'Eternita.

e

e

11 Primo Siglllo. 11 Primo sigillo rllascla le energie del Primo Eone conosciuto come .VuOlO" e símbohzzato da un ca vallo bianco che entra in battaglia. Questo símbolo e quello delle forze della Luce (Ketner) modellante il Nulla di Ain nel planeta materiale (Riv. 6.2).

Kabbalisticí

I selle Sigillí kabbelistici sono le catene sopra le sette corren ti di enero gia dell'Albero della vita fino al momento in cui sono in grado di essere allivate. I selle sigilli; controllavano le forze delle Sephiroth. dissolvendosi solo quando il particolare Eone in cul essi erano coinvolti entra in vigore. I sette sigilli lurono dehneatí nel codice da parte dell'lníziato Giovanni neo .11 Libro della Rívelezíone- nella Bibbia, la Bíbbía e in grado solo di essere íntesa da quegli iniziati che hanno una conoscenza operativa delle chiavl kabbalistiche ai Misteri. Eone Uno Eone Due Eone Tre Eone Quattro Eone Cinque

con la presenza della Forza o Logos. una conglomerazione di energia che da inizio ai cíclí evolutivi su ogni sfera. In questo caso, dal momento che noí el stiamo evolvendo sulla Terra il «Logos della Ter· ras. e simbolizzato da un agnello che e la corruzione dell'immagine orlginale del Bue o Aleph, la forza dell'energia creativa, questa írnmagine come presentata nel libro della Rivelazione ha Selle Corna e Selle Occht, che símbolízzano i Poli atlivi e Passlvi dei Selle raggi che portano alla manifestazíone dei Selte Eoni (Riv. 5.6).

Uno Due

Tre

Malkuth Yesod Netzach-Hod

Sette

Sigillo. 11Secondo Slgillo rilascia le energie del Secon· do Eone conosciuto come «Caos •. questo periodo cuello del Cavallo Rosso ene benedisce pace e porta I'anarchia, pertanto enfatizza la lotta per l'evoluzione nel Secondo Eone, I'Eone del Caos o sopravvivenza di quello che meglio si adatra (Rív. 6.3).

e

11Terzo SigUlo.

U Terzo Sigillo rilascia le energie del terzo Eone cosírnbolizzeto da un Cavallo nero che porta un Gruppo di scale. questa immagine enlatizza la fiducia dell'uomo sulla terra, che in una situazione estrema puó portare alla pestilenza e alla carestía (le scale). (Riv. 6.5). nosciuto come «Terra»,

e

11 Quarto Slgillo. 11Quarto Sigillo rilascia le forze del Quarto Eone di Isis, la cul natura e primariamente onentata verso la fertilita, l'immagine di questo sigíllo oscuro eppure comprensibile, qui iI Cavallo Nero porta la morte, ma in questo senso la morte la .piccola morte. o I'orgasmo. pertanto suggerisce la natura sessuale dell'Eone di Isis. Seguendo questo cavalíere c'e ne un allro conosciuto come .Infer· no-, da! momento cne nell'anüca mitologia Hel la natura di una Dea orienta!a verso la natura, ancora uná volta la natura di questo sigíllo ed Eone diventano apparente. (Riv. 6.7).

Quottro Tiperetb Cinque Chesed-Geburah Sei

11 Secondo

e

Binah·Cockmah Kether

e

e

del Ciclo. Ain.

I codici usa ti nel .libro della Rivelazione. sono estremamente como plessi e in questo momento no~ non ne usciremmo luori, pertanto noi spiegneremo i codici in relazione ai Selle Sigilli e agli Eoni come inse· gnato da parte degli iniziati delle Scuole Occidentali dei Misteri. I'inizio del ciclo dei sette sigilli come delineato nella Rivelazione inizi"

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e

11 Quinto Slgillo. 11 Quinto Sigillo rilascia la Forza del Quinto Eone, quello di Osiris. I'immagine di questo Eone quella dei martiri ucdsi nel nome del Dio Infinito, questo ovviamente suggerisce gU assassini in!rapresi dalle cosiddette chiese cristiane verso quelH di altre led;' L'Eone di osiris solo una Dominazione MaschHe e un Governo molto Duro. (Riv. 6.9).

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11Sesto Slglllo. 11Sesto Sigil!o rilascia le energie del Sesto Eone,

e iniziato

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nel 1904 e.v. e I'immagine chiara, I'immagine dei Terremoti, guerre e distruzione. E chiaramente dellneato nella natura purifican te della corrente di Horus e poíché Horus come Corren te Eonica (non come immagine divina o Sephiroth) collocato a Bínah e Chokmah, Horus riveste di potere magico I'attraversata dell'Abisso per l'Umenítá. 11 Sesto Eone anche se gia in azione ancora all'inizio per manifestare se stesso, ~ solo all'inizio per portare l'umanitá sopra I'abisso e nell'esperienza dei Superni, questo movimento segnerá la totale demolizione della coscienza umana inferiore e I'affermazione deUa coscienza maestra, di coloro che hanno trovato il loro Volere Interno. 11Sesto Eone segna inohre l'lníztc del Ritorno degli Antichi, gil Antichi Dei. o piu antichi erano quelli che dominavano la terra prima dello sviluppo dell'urnanitá, essi sono i nostri genitori generali tanto per parlare e ritorneranno al lavoro e governeranno la terra con l'uomo, nella Rivelazione cap. Sei verso tredicesimo stabilito che nel periodo de! Sesto Sigil!o le stelle del cielo appariranno e sembreranno cadere sulla terra, questo potra rappresentare il ritorno di Viaggiatori Extra Terrestri alía nostra sfera, un ritomo degli Antichi Dei aUa loro casa di dírítto? quello di HorU5, questo Eone

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11Settimo Slglllo. 11 Settimo Slqtllo rilascia le forze del Sellimo Eone, quello di Maat. Nellibro della Rivelaaíone il Settlmo Sigillo coinvolge le Selle Trombe, queste selle trombe segnano la flnale trensiaíone nell'Eone di Maat, la trasrnutazíone totale del Planeta e la fine del Grande Ciclo. Maat come Eone eslste solo aldila del tempo, e quando si manifesta segna la transizione dall'uomo a Dio per quelli preparati e la rimozione del resto a livelli di cosclenza simile alla loro proprla. Pertanto le Selle Trombe delineeranno la distruzlone linale della slera Umana quando la totale manllestazione di Maat avra luogo, la transizione linale.

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Prima Tromba.

Grandine e Fuoco, Sangue, Distruzione ecologica. Seconda Tromba. Terremotl, attlvita vulcanica. Terza Tromba. Guerra Atomica. Quarta Tromba. Reazioni Interstellari. Quinta Tromba. Apertura dell'Abisso, l'Universo A e B sono collegati. Sesta Tromba. Intrusione elementale. Settima Tromba. Manifestazione della Corren te Maatiana.

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Noí non proseguiremo

per I'intero libro della Rívelazíone qui, tuttavia, noi possíerno vedere che iI tempo per Horus verso Maat molto espíosívo. la guerra finale o Armegeddon será tra coloro che hanno ragglunto I piu alti Ilvelli di cosclenza e quelli che si rifiutano di evolversi, segnera un periodo di contatli extra terrestre e I'apertura del fronte e del retro dell' Albero della Vlta, anche conosciuto come universo A e B. gli elemenli o le speci evolute a livello píü basso si manifesteranno e l'uorno sarll a confronto con le terribili íorze dell'universo, I'uomo deve allora evolversi In forme piu alte di vlta o moriré sulla terra e rilomare a qualche pianeta evoluto inferiormente aU'intemo di qualche altro universo. L'Eone di Maat l'Eone della veritá totale, per rnolti la veritá totale Iatale, per molti persino la sinceritá puó essere pericolosa. Durante quest'Eone finale noi vediamo iI sigil!o linale di Kether che si dissolve e le forze dei mondi transplutoniani che si manifestano, noi vediamo I'uomo portarsí verso I'esterno verso i .Fratelli delle StelleiI cui messagglo si evolverá o diverranno come noi o dovremo ritornare a delle forme primitive di evoluzione. Dal momento che la maggior parte dell'umanitá non pronta per la graduazione cosmlca, iI mondo verrá tresmutato ed essi ritorneranno a degli stadi precedenli, quelli che sono preparati si muoveranno verso íI Superuomo o Thelemiti per díventare stelle e per evolversi in stadi piu alti di evoluzione. I Sigilli e le trornbe del libro della Rivelazione possono sembrare molto ligurative, rna quando noi consideriamo iI presente stato dell'umanitll e consideriamo le leggi evolutive del Cosmo noi posstamo Incominciare a vedere la ver ita del loro messaggio. lllibro della Rivelazlone era originariamente un testo GnOSlico che delineava la progresslone degli Eoni e i cambiamenti occulti che<dovevano venire, molti hanno ten lato di delineare iI suo messaggio, ma solo con le chiavi Kabbalistlche la sua terribile verita stata rivelata. iI suo messaggio quello dell'evoluzione, la sua legge quella di Thelema, mentre la sua manifestazione I'umanita.

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, CONOSCENZA DA AT = UNIFICATRICE IJAbA\! ti ello, ti u Con Da'at arriviamo ad una stazlone molto misteriosa della nostra ascesa lungo l'Albero della Vita. Pur essendo chiarnata -conoscenee-, questa qualitá o potenza dell'anlma lungi dall'identificarsi con cio che i vari tipi di culture umane, passate e presenli, intendono con questo concetto. Da'ai la terza sefira del plano dell'intelletto (MUSKHAL), e complela la dinamica Ira Hokhmá e Bina. 11suo compito piil importante di unificare le operazioni di quei due modi di pensare COSI diversi l'uno dall'alrro. Allo stato attuale dello sviluppo umano e evidenle che le Iunzioni svolte dall' emisfero cerebrale sinistro. che in parte corrispondono a cio che la Cabala chiania eBina». predominano su quelle tipiche dell'emisfero destro (Hokhmá}. Pur se di tanto in tanto una persona rice ve dei lampi di genio ed intuizione che provengono da Hokhmá, gli riese e sempre difficile inlegrarle con il pensiero logico e razionale. Tutto cio comprova la deboleeaa della potenza chiamata Da'at, o concscenza unificatrice, nell'umanitá presente, nella quale Da'al rimane ancora ad un livello soprattutto potenziale ed inespresso. Nel corpo umano Da'at ha la sua sede in una serie di organi postí all'ínterno del cervello. Essi sono: iI corpo calloso (un fascio di duecento milioni di nervi che fa da ponte Ira un emisfero e l'altro), iI telerno e l'ipotalarno, I'amigdala, la ghillndola pituitaria, la pineale, e iI cervelletto. Le [unzioni sptrituall che corrlspondono a questi organi sono quanto mai interessan1i, e illoro studlo dettagliato será parte del corso del prossimo anno. Cí si rlcordl del versetto di Gíobbe:

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11cervelletto una parte quanto mai interessanle e misteriosa della testa. Si pensí che esso ospita una quentitá di neuroni (cellule cerebrali) ancora lllagglore di quella contenuta nei lobi frontali. Cío nonostante la scienza gli attrlbuísce ben poche funzioni: il coordinamento di certi movimenli muscolari. I'equilibrio, il controllo di alcuni movimenli involontarl. i:. dunque ovvio che la massima parte del cervelletto ancora Inulillzzata. Esso cosutuísce uno dei recipienti privilegiati ove la super-coscíenze messianica puó discendere, trasformando l'essere urnano dal suo stato auuele. per molti versi ancora COSI incompleto. in quello per il quale stato creato. Vediamo ora iI contributo che la Cabala da in questa direzione. descrivendo quali siano le caratteristiche di Da'at, affidandoci COSI dei validi modelli da seguire. Da'al conoscenza unificatrice. capace di tenere ínsíeme I Ire poli di ogni fenomeno coscienziale: iI conoscitore, il conoseiulo e la conoscenza. Nell'Albero della Vita la sefírá Da'at I'elemento coesivo di tulla l'intera slruttura. Essa pone in relazione i due ecervelll» (Hokhmll e Bina) come pure il mondo dell'intelletto con quello dell'emozione. Si guardi la sua posizione sull'Albero sefirotico, posta sul ptlastro centrale, a mela strada Ira Keter e Tiferet. Essa anche I'anima nascosta all'inlernodi Yesod, la seíírá che si occupa di portare il flusso di luce e di vílalíta all'inlerno del recipiente per eccellenza: Malkhut. Si puó rappresentare grafícamente la releztone Ira tutte le sefirot in un modo clrcolare, piullosto che col disegno Iradizionale a tre pilastn:

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KETER HOKHMAH

, HOD

basar¡ehezé elokha. «dalla mio carne vedro Dio» «mi

NETZAH

DA'AT

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che viene interpretare come I'affermazione del fatto che possíbrle penetrare nei recessi dei segreti divini tramite lo studio appropriato delle cararteristiche del corpo umano. Abbiamo detlo estudio appropriato», in quanto l'approccío dell'anatomia della medicina ufficiale non cero lO sufficienle. a causa del suo lotale ignorare la realta animica che vi· lalizza e permea i vari organi umani.

HESED

GHEVURAH

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T1FERET 25


Come si vede, la píü alta rimane Keter, la Corona, il totalmente trascendente, Le altre sefirot si dispongono nell'ordine índiceto. Al centro c'é Da'at, il potere unificante, il motore immobile.

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Si osservi ancora íl disegno precedente. Esso molto importante, in quanto costituisce una prima base per porre in relazione le sefirot con i mesi dell'anno. 11problema principale nel trovare una corríspondenza precisa tra le une e gli altri quello che vi sono dodici mesi e solo .dlecí sefirot. lnoltre, nel calendario ebraico a volte vi un mese supplementare, che porta a tredici illoro totale. L'ostacolo viene superato inserendo nel conto delle selirot sia Da'at, che l'undiceslma, síe considerando Keter non come un'uníca sellra ma come tre distinte unltá.

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Come vedremo meglio in seguito, gil insegnamenti della Cabala plü profonda alfermano che la natura della piu alta delle sefirot, Keter o Corona, triplice, cioé che vi sono In essa tre «teste» o «estrernttáben delinite. Contandole singolarmente, ed aggiungendo Da'at al totale, sí arríva cosi a tredíci. E questo un numero particolarrnente importante in Cabala, in quanto rappresenta amore e unítá.

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Da'at una sefírá molto paradossale, poícbe pur facendo parte dell'Albero della Vita non viene contata con le altre. Dice iI Libro deUa Formazione (Sefer Yetzíré), il primo testo di Cabala a parlarci delle seflrot:

cole unitá distinte, onde poterle studlare piú da vicino. Lo stesso valore numérico della parola Bina, 67, equivale al nome della lettera laln scruto per esteso (Zaín • Yud . Nun) lain e la spada della ragione separatrice. Un altro motivo per cuí Da'at non viene contata e perche essa non altro che la luce di Keter (Corona) che discende nel resto dell' Albero. Si dice che Keter troppo elevata ed inaccessibile per poter venir conosciuta, nemmeno in parte. Turtavía, dato che essa rappresenta la presenza dell'infinito e del Divino nell'anima umana, c'e un grande bisogno di avere preve della sua eslstenza e tangibilita. Aquesto seopo Keter si «abbasse» ed entra all'interno dell'albero sefirotíco, diventando Da'at, la forza unificatrlce. Quindi, nel computo délle sefirot, o si conta Keter e si esclude Da'at. oppure si conta Da'at e si esclude Keter, di modo che 11loro numero totale sia sempre dieci, u numero della pienezza e della completezza. Da'at quindi, in un certo senso, la prolezione di Keter all'interno dell'Albero della Vita.

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Come accennato prima, ogni dtíetto presente in Da'at puó causare delle ripercussioni severe in ogni parte della struttura dell'albero. Se la conoscenza non e uníficatrice allora sara soltanto separatríce. Non a ca· so, la prima volta che la parola Da'at compare nella Tora nella sloria della creazione, dove si dice che:

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_va yalzmah Ha Shem E/ohim min ha adamo col etz nehmad le mer'eh velov le maaha/, ve etz ha haim be tokh ha gan ve etz ha da'al tou ve roo»

«esser ve lo tesha, esser ve lo ehadessre» .died e non nove, díecl e non undici. La presenza di Da'at sembra dunque contraddire la dichiarazione precisa ed inequivocabile del Libro della Formazlone. Com'é possibile che, pur avendo delto che le seftrot sono solo e soltanto dieci di colpo ne salti fuori un'undicesima? La risposta alla domanda va trovata nel fatto che Da'at non una señra vera e propria ma lo stato d'uníone di tulle le altre. Ogni sefirá costituita da un recipiente che ospita un tipo di luce particolare. Da'at non ha un recipiente suo proprio, ma utílízza quello di Bina, Ed per questo che «conoscenza» (Da'at) e «intellígenza. (Bina) sono sinonimi. Inoltre, quando Da'at non funziona in modo sufficiente, la conoscenza cessa di' essere unificat.(i~e e diventa separatrice. Ci si rlcordi di come una delle lunzioni di Bina sla quella dell'intelletto discriminatore, affilato come una spada, pronto a separare la realta in tante pic-

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e

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-E i/ Signore Dio jece germogllare dalla terra ogni albero bello olla vi· sta e buono a mangiarsi, e I'a/bero della vilo nel mezzo de/ giardino, e I'albero della conoscenza 100'01) de/ bene e del moleDell'Albero dalla Vita si dice che era enel mezzo del giardino., e dopo di esso si fa menzione dell'a1bero della conoscenza. La differenza Ira i due non e COSI enorme come sembrerebbe. Essi sono vicini: l'Albero della Víta ha la sefira De'et rettiñceta, e funziona su tre pilastri. 11pilastro centrale olfre la mediazione continua tra ogni possibile tipo di op' posti, permettendo il riciclagglo dell' energia . e iI suo periodico rinnovamento. L'albero della conoscenza

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del bene e del male invece· ha solo due co-


lonne, destre e slnlstra. La conoscenza e separatrice, il giudizio e la forza dominante. GIí opposti non possono integrarsi e le señrot restano isolate le une dalle altre. Come insegna la ñsíca, in un sistema ísolato a lungo andare I'energia perde la sua quelítá e degenera in semplice disordine. Se Da'at ha dei difetti essa abbandona il pilastro centrale e si ritira a sinistra, nella sefírá di Bln~. Príveta deUa sua radice piu importante, la colonna centrale cessa di funzionare. Keter e troppo in alto e remota per poter far sentire i suoi effetti sul resto dell'albero, se non tramite Da'at. JI peccato di Adamo e di Eva consistette nell'aver preposto la conoscenza separatrice aquella unificatrice. Si dice che se si íossero prima cibati dell'Albero della Vita avrebbero avuto poi la forza di cibarsi anche del frullo di quello della conoscenza del bene e del male senza dover cadere preda del suo gusto amaro: iI gusto della morte. Cercheremo ora di capire tre livellidiversi nei quali la sefira Da'at puó operare, corrispondenti a tre etimologie o significati del suo stesso nome. Vedremo anche che questi tre gradi saranno in strella relazione con le tre «estrernttá di Keter-, a cuí e ora necessario accennare. La prima preve del fatto che Keter sia tripartita si trova nel trattato dei Plrkey Avot o -Dettt dei Padri»..un compendio di sapienza talmudica stampato in ogni Siddur (librodi preghiere), letto e cuate con írequenza anche dagll ebrel meno orientati verso la dimensione cabalísticadella Tora. Al cap. 4 c'e scntto: .Dice Rabbi Shlmon: Visono tre corone IKetarim), la corona de/lo Tora, socerdozio e la corona del regno ... ».

la corona del

Qui basti far notare che I'interpretazione hasidica della Cabala ha spiegato questi tre lívelli in termini di TA'ANUG (Beatitudine), EMUNÁ (Fede) e RATZON (Volere). Queste sono le tre esperienze dell'anima che piu si avvlcinano ai tre stati fondamentali che costítuíscono la sefír~ di Keter. Dato che Da'at altro non e che la discesa della Corona all'interno dei piani accessibillalla coscienza, ritroveremo anche in essa il r;nesso di queste tre esperienze.

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1 TRE SIGNIFICATI ETIMOLOGICI DIDA'AT 1) JI piu sublime di questi tre livellie espresso mirabilmente nel precetto talmudico che va osservato a Purim. FINCHE NON SI SAPPIA = AD DE LO YADA La conoscenza che Da'at convoglía in noi e il superamento totale di ogni altro tipo di conoscenza precedentemente acquisita, al punto di dlventare simile alla non-conoscenza. E iI trascendente che fa capolino dentro la nostra vita, sconvolgendo e capovolgendo ogni ordine relativo. 11peccato di Adamo fu quello d'aver acquísíto coscienza della díñerenza tra bene e male. Non che questo sia solo riprovevole: la vita di ogni giorno ci dimostra quanfo sta importante sapere quale sia la differenza; tutti i sistemi moralí sono basati su questi presuppostí. Tullavia síarno chlamatl a trascenderé anche questa dualítá cosí importante della vita, per contemplare come all'interno del pensiero divino tutto il male si risolva sempre e soltanto in puro bene assoluto. Questo e iI senso ultimo del precetto di Purim: la chiarnata a rendersi conto di come anche glí eVl!nticattivi e le azioni malvagie abbiano un rísvolto positivo all'interno dell'economia del processo di redenzione, al punto di non poter plu dlstlnguere tra bene e mele. Da'at e iI rappresentante di Keter a trovarsi-il piu vicino possibile all'esperíenza quotidlana degli esseri umaní. 11principio negativo, cosl potente nel mondi inferiori,con tutta la pena e ildolore che esso vi semina, allivello di Keter e completamente tenuto sotto controllo. 11SUD ruolo e quello di intensificare ancora di piu I'esperienza della gioia e della beatitud ine, derivanti dalla comprensione deJla perfezione del tutto. Da'at e iI modo col quale siamo chiamati a renderci conto, non solo intellellualmente ma anche esistenzialmente. deJla verítá di quanto or ora affermato. Dunque Da'at e I'undlceslma sefir~. Questo e anche iI numero degli ingredienti principal!dell'incenso che veniva bruciato nel Tempio di Gerusalemme. Ora. si ~ che dieci di quelle sostanze erano resine altamente profumate, d'una fragranza gentile e piacevole_ L'undicesima

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sostanza, chiamata HELBONA (che corrisponde ce un odore ripugnante.

a Da'at) aveva inve-

La Helboná, mescolata alle altre spezie, faceva si che il profumo risultante assumesse una forza e conststenza ancora maggiore. In altre perole, lungi dal rovinare la miscela, la Helboná la faceva diventare un qualcosa di irresistíbile e di inimitabile. Le tradízton¡ orali riportano che, quando iI vento vi splngeva i fumi dell'incenso offerto al Templo, il bestiame di Gerico (40 km. ad est di Gerusalemrne) sveniva a causa dell'intensitá del loro proíumo. Si dice inoltre che per tutto íI periodo nel quale il Templo funzionó, a Gerusalemme nessuno aveva mai avuto bisogno di una boccetta di proíumo, tale era la fragranza che perrneava in continuazione l'arla e le persone. Si notí anche che Da'at, essendo situata sull'asse centrale dell' Albero della Vita, ha a che fare con i1naso, poste al centro del volto umano. Ci si ricordi che, capovolgendo

la frase

AD DE LO YA DA compaia quella: ADEI ELED DEA = «finche faro nascere la consopevolezzo». 11 termine D E A (Dalet - 'Aín] molto importante, ed la radice-porta della parola Da'at. Siamo passati da un estremo all'altrc. La prima frase, .finche non saprá», indicava il bisogno di superare la conoscenza comune, quella separatrice. «Finché faro nascere la conoscenza» il premio che attende ehi ríesce in cío: muore la conoscenza tnferíore e nasce quella superiore, la cuí qualitá essenziale la sua potenza di unificare gli opposti.

e

e

e

e

Ritroviamo

In tutto elo una delle ¡¡ffermazioni píü sconcertanti

e

Dio una novítá COSI imprevedibile per l'lntelletto umano che, quando si manifesta, I'espressione che emerge sulle nostre bocche e la sorpresa plü genuina: «Non lo sapevo!».

e la forza

La vera conoscenza

d'ammettere

la propria ignoranza.

Ma torniamo ella DEA, la radice fondamentale questo termine nel Talmud,

di Da'at. Ritroviamo

.Ie mi she iesh lo dea keilu niglo be yomav.

e

.colui che possiede la conoscenza IDEA) come se fosse stoto redento giii nello sua vita»

e

La persona nella cuí anima la sefira Da'at attiva e risvegliata vive gia in una condizione di redenzione messíanica, anche se per gli altri e per la storia I'esillo non ancora finito, E IIcompie:rsi della proíezía espressa per bocca di Elihu ben Barakhel, nel libro di Gíobbe:

e

.essa del le merohoq» «sotlevero la mio conoscenzo (DEI = Dalel . Ain ' Yud) a cio che infinitamente lontono.

e

e

Si tenga presente che Elihu, uno degli amíci di Giobbe, l'unico personaggio in tuna la Bíbbla il cui nome completo ha un valore nurneriCO di 358, pari alla parola MESHIAH,

e

Egli quindl la prefigurazione messianica, colui che anticipa il periodo in cut si realizzerlo la promessa:

del

«va ¡mole ha aretz dea et ha shem, ke maim le yom mehassim»

maestri: «e la terro 51 riempiril della conoscenza ID E A) di Dio. cosl come le acque ricoprono iI mareo

lohlil ha yediah she lo nod'a» .10 scopo dello conoscenza ~ quello di non conoscere»

,

Ecco cos'é la vera Da'at: un tipo di conoscenza che cí melte in díscussione continuamente, quasi ridicolizzandoci. A volte essa ci da l'irnpressíone di aver cepíro, anzi di essere diventati dei sapientoni, salvo toglierci. questa lIIuslone il giorno dopo, col mettercí nella sltuazione dello scolaro che stato interrogato senza aver preparato la lezione, ~ che ha fatto scena muta di fronte al professore e alla classe. E tutto propedeutico: Dio inconoscibile, ed e soltanto con la non· conoscenza che potremo cconoscerlo».

2) JI secondo slgnificato etlmologico 'di Da'at si trova nel verbo LADA'AT, COSI come usato nella continuazione della storta della creazione, dopo il peccato di Adamo e la cacciata dall'Eden.

e

«ue Adam yoda et havo ishto»

e

e

Un bellissimo verseno del Cantico ·de.;Cantici esprime questa stessa idea:

.10 yadati nofshi» .• anima mia, non lo sopevo»

oe

«e Adamo conobbe Eva suc moglie» Qui il termine «conoscenza» ha I'accezione di una vera e propria unione tra uomo e don na, compiuta a tutti ¡ livelli, da quello animico a quello fisico. Vi sono allri brani nella Bibbia in cui il rapporto sessuale chiamato «conoscere». Infalti esso íI paradigma piu riuscito della

e

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e


potenza unlñcatrtce di Da'at, cepace di costituirsi come ponte tra qualunque coppia di opposti. Nella sua espressione migliore, I'unione sessuale e iI coronamento del rapporto ITa uomo e donna, e il sigillo che lo rende indjssolubile. Al contrario, se la Da'at e ancora quella dell'albero del bene e del male, un repporto sessuale improprio puó solo lasciare come nsulteto repulsione ed allontanamento Ira i pertner. . In termini plü vasti, Da'at e anche capace di cementare gruppi di persone, creando quello che I~Tora chíama: 'E O AH (Ain - Dalet - Hey), «assemblea» o «congregazione., Si noti che le due lettere píü importanti di 'E O A H (Ain - Daíetl, sono l'esatta permutazíone di O 'A _ cconoscenza., Un altro termine connesso con tutto cio e M O 'E O (Me.m - Vav - Ain - Dalet), che significa «pertodo-. Nella Tora esso indica quasi esclusivamente i periodi delle feste religiose dell'anno Jiturgico. TaU periodl sono anche occasíoní di raduno. L'aumento di «conoscenze» che la festa genera nelle consapevolezze ha I'effetto immedlato di rendere posslbile I'amalgamarsi delle personalítá, affinche formino un gruppo capece di resistere aUe tendenze disgregatrici, 3) L'ultimo significato di Da'et e y E O I 'A H. o conoscenza predeterminata. E la conoscenza di cio che verrá in futuro. E quel polo della mente di Dio nel quale esiste piena consapevolezza di tutto cío che era, "he e e che sara. E la forma di conoscenza che fa credere ad elcuni filosof che la liberta di scelta non esista, dato che tutto.era gia predestínato fin dagli lnízí. Senza entrare nel merito della vecchia discussione sul paradosso del libero arbitrio versus la predestinazione, si notí che in Da'at esistono entrambí questi poli. 11primo Jivello esaminato infatti ha a che íare con la non-conoscenze. Cío che Dio sa del futuro e tale da non compromettere minimamente la nostra possíbílltá creativa di modificarlo. Yedi'ah e la forma piu pura di conoscenza

oggettiva.

Ogni interpretazione personale degli eventi viene superare. Qui entra in funzione la capacita di pura testimonianza. Permutando la Dalet e la Ain (che formano la radice-porta della parola «conoscenza.) si ottiene iI termine 'E O, che signific~ «Iestimone., L'intelligenza di Bina e iI frufto dell'interpretazione soggettiva dalla realla fatta da ognuno di nOi, pur nello sforzo di renderla 11piu possibile scevra da pregiudiZi,

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Yedi'ah invece e la descnzione completamente la vera testimonianza data su di essa.

oggettiva della realtá,

11 colore di Da'at e il bianco - nero. 11blanco e l'umñcazíone di tutti i colon. 11nero e la loro negazione, il risullato del loro frazionamento ad infinitum. 11nero pero e anche lo sfondo sul quale la luce puó manifestarsi e rlsaltare, ed e que sta la sua uulita, Da'at e la quintessenza di tutta la personalttá, Bina era iI meglio della presenza a se stessi. Hokhmá era il superamento di ogni senso di ídentitá

e

separata,

la nullificazione del se. Da'at I'unione di tufte le parti della I'ego Coi suoi tratt1 emotivi, il superiore, con la sua conoscenza iIIuminata, la luce del se divino, In Da'at c'e anche I'ombra, cioé la parte pii) negativa di noi stessi, quella che non siamo mai dispostí a riconoscere presente dentro di noi. personalitá:

se

e

Da'at la potenza d'associazione, che sa rlconoscere la complementarieta degll opposti. Senza Da'at nessun penslero potrebbe sussistere, nemmeno quelli di Bina. Da'at e u silenzio tra una parola e l'altra, la colla che tiene insieme iI filo logico dí un ragionamento. Grazíe a De'at iI veicolo verbale puo comunicare una serie di informazioní e di insegnamenti del tutto al di la di parola e logica, come succede nei testi di Cabala, quali lo Zohar o altri. In Da'at si trova la radice dell'aníma di Mosé. A dire iI vero il personaggio Mosé era gia stato poste in connessione con la sefira di Netzah, Ció vero solo in parte, In TeaIta Mosé supera tutti gli altri «Pastorl d'lsraele» e profeti. Lo Zohar (Libro dello Splandore) sottolinea questo punto con una bellissima espressione:

e

~MosM mi/ego, Yaakou milebar. «Moshe sta all'in!erno e Giacobbe sta a/l'esterno»

e

Giacobbe corrisponde a Tiferet, che posta subito sotto Da'at, lungo la colonna centrale dell' Albero señrotico.

La differenza tra alto e basso e simíle qul aquella tra interior ita ed este-. riorita. Cio che rese Mose ancora píu superiore ai Patriarchi fu la conoscenza del Nome di Dio a quattro lettere (Tetragrammaton), Come testimonia íI verso 3 del cap. 6 dell'Esodo: .Mi son mostraro ad Abramo, ad Isacco e a Giacobbe come EL SHA 33


DA Y (010 onn/potente), e iI mio Nome Y . H . V . H non ha reso noto a loro. Mase merito l'accesso ad una concscenza molto píü diretta ed intima del Nome di Dio e di tutti i segreti in esso contenuti. Un'altra prova della superlorltá di Mosé viene dal versetto che dice:

«tmunct Ha Shem yabit•.•

ha visto I'immagine di Dio.

Dio e profondamente ineonoscíbileed irrapresentabile (sipensi aIJa proibízione di farsi delle immagini, COSI forte nella religione ebraícal, eppure Mose riuscl a vedere la Sua immagine. La Iradizione orale afferma che eio che Mose vide non fu il wolto» di Dio, cioé la Sua parte piü intima e personale, ma iI -reno-. Píü precísamente, Mosé vide la parte inferiore deJla nuca di Dio (si cerchí di caplre I'antropomorfismo), illuogo ove viene appoggiato iI nodo delle stringhe dei Telifillin (ñlatteri) della testa. Nel corpo umano questo illuogo del cervelletto, la piu importante delle corrispondenze anatomiche di Da'at.

e

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