Portfolio_CV Architettura Alessia Giammarco

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progetta responsabilmente

Pescara 21.07.1988

ARCHITETTO

2017

Tirocinio presso I.SI. Engineering (RM)

2016

Collaboratore Studio Ingegneria (AQ)

2015

// address

+39. 329 9770212

// contact

Collaboratore Studio Architettura (PE) Arch. A.Pompa – Arch. C. Ciabattoni – Arch. G.Marcantonio Concorso -“Palazzo Centi” L’Aquila

2014

Ing. Pietro Casasanta

Collaboratore Studio Architettura (AQ) Studio M[ARK] Tesi in collaborazione - “Palazzo Cesura” L’Aquila

Collaboratore Studio Architettura (PE) Arch. Massimiliano D’Aprile

ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2018 Percorso 24 CFU

2012 - 2014

Teamleader presso RGIS

2015

Esame di Stato Abilitazione alla professione

Acquisizione di 24 cfu in ambito Antropo-Psico-Pedagogico e Metodologie e Tecnologie Didattiche (legge 107/2015) “La Sapienza” - Roma

2016

Via Valsugana 11 - Roma [RM]

arch.alessia.giammarco@gmail.com // mail

ESPERIENZE LAVORATIVE 2018 Collaboratore presso I.SI. Engineering (RM)

2015 - 2016

2014

Laurea quinquennale in Architettura e Ingegneria Edile Pescara (PE)

Università degli Studi “G. d’Annunzio”

Attestato ACU_Revit

Votazione 110/110

Autodesk Certified User

Corso di progettazione BIM con Revit Modulo BASE + AVANZATO

2007

Diploma di Maturità Scientifica Pescara (PE)

Costruire con la terra cruda

Liceo Scientifico “G: Galilei”

“la tecnica del Massone”

Votazione 94/100

SKILLS

PROFILO PROFESSIONALE 2D Autocad Illustrator Photoshop

3D Revit Rhinoceros Sketchup Artlantis

// born

// focus sulle tempistiche richieste // abilità nel lavoro di gruppo // flessibilità e capacità organizzativa // gestione di scadenze e priorità, mantenendo costante il livello qualitativo del lavoro svolto // gran senso del dovere e di impegno lavorativo // ottimo disegno e competenza tecnica, compositiva e visiva // forte motivazione nell’apprendere e sviluppare le mie abilità professionali

LINGUE Italiano Inglese

INTERESSI

architettura

paesaggi

arte

viaggi

sociale

nuoto

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali”.



[ ]



/terremoto /rudere /squarci /fasce /movimento /luce /acqua




0

1

2

3

4


0

1

2

3

4


0,5

0

A 1/16 A 3/16 A

2/3 A

1/2 A

B

A

2/3A

A

1/2 A

9/16 A

A

B

3/8 A

A

A

1/2 A

3/8 A

B

A

1

1,5

1,5

2

A

1/2 A

B

1

9/16 A

A

2/3A

1/2 A

3/16 A 1/16 A

B

2/3A 0

1

2



POMPEO CESURA di Aquila. Appartenne ad onorata famiglia Aquilana, resasi illustre in patria per ingegno e per virtù. Giovanissimo si recò in Roma, ed in breve divenne uno dei più celebri e prediletti allievi di Raffaello d’Urbino. Fu anche scultore in legno valentissirno, e lasciò opere Iodate dai contemporanei ed ammirate dai posteri. Per armonia di colorito, naturalezza di espressione, grazia, semplicità e magistero di pennello, eleganza e correziune di stile e felice composizione, davvero è a nessun altro secondo, ben meritevole di lode in quella eta fortunatissima, nella quale le arti italiane per opera di sovrani ingegni che la nobilitarono, toccarono il più alto grado di perfezione e di gloria.

Palazzetto con cortile, L’Aquila Via degli Ortolani n.4 (già n.12) Foglio catastale n.98; particella n.1946.

L'edificio, databile alla metà del '500, è oggi in precarie condizioni di conservazione. In parte abbandonato è addirittura con il tetto crollato sulla parte destra. La bella facciata si caratterizza per un notevole sviluppo orizzontale cui fa riscontro la modestia dell'altezza, piano terra e primo piano, ma oltre che dalle consuete armoniche incorniciature delle luci del livello superiore trae interesse ed originalità per i due ingressi entrambi di fine ma diversissimo disegno. Quello di destra, che dà accesso al chiostro porticato, è di stretto tipo classico, tardo quattrocentesco, architravato ed ornato dello stemma bernardiniano. Più originale quello all'estrema sinistra, di più rilevanti dimensioni, ma soprattutto incorniciato con un motivo manieristico che, alle consuete riquadrature, aggiunge plastici rilievi decorativi a svolazzi di classico fogliame a ravvivare le superfici triangolari di risulta tra l'alto fregio e l'architrave, sorretto da lesene bugnate che salgono dal basso per terminare fin oltre la cornice dei piedritti ed il liscio archivolto semicircolare del vano. Le aperture del primo piano sono quelle consuete del tardo '500. Sopra di esse non vi è cornicione ma il semplice sporto in legno della tradizionale copertura.Coevo alla facciata è il cortile, anch'esso sviluppato su due piani. Al piano terreno è un porticato con colonne ed archi a pieno sesto, uno per lato, (ed in ciò è esepio unico a L'Aquila). Dalla campata dell'ingresso la scala porta al piano superiore, dove una bella altalena architravata si vale dello stesso tipo di colonne con capitelli di derivazione corinzia, visti al piano terra.Benchè mal ridotto a causa dell'abbandono, l'edificio è tuttavia ancora facilmente salvabile perchè i danni riguardano, al momento, soprattutto le coperture e l'intonaco. M. Moretti - M. Dander, Architetture civile aquilana dal XIV al XIX secolo, L’Aquila 1974


Cristo alla colonna, particolari, P.Cesura Museo Nazionale d'Abruzzo 1550 e il 1560, L'Aquila

Sacra Famiglia, P. Cesura olio su tavola 1555-1560ca. Wallace Collection, Londra


PALAZZO CESURA TRASFORMAZIONI STORICHE

GENESI DELLA CASA A SCHIERA A B

ARCHITETTONICHE

tessitura tetto non spingente

interasse dei fuochi (4 canne) (1canna = 2,06 ml) interasse strutturale

A = abitazione + orto B = abitazione

XIII secolo

XIV secolo

1245: costruzione della nuova città 1270-1272: Carlo I emana un Diploma con cui delimita il territorio di pertinenza della città e lega l’espansione dell’abitato ad una specifica tassazione; raggruppa i gruppi familiari detti “fuochi” in “locali”. Si definisce la nuova città con la costruzione della nuova cinta muraria, più grande della precedente, con 4 porte. La città viene divisa in quattro parti.

- modesta mole - su due piani con _ al terreno la bottega o il fondaco; _ al primo piano un paio dicamere _ nel retro un orto - elementi decorativi per porte e finestre (spesso a ogiva). - fronte a timpano

fronte a timpano intonacato o con apparecchio murario a vista

muri portanti paralleli alla strada

solaio in legno

AGGREGAZIONE

// Tutto è proiettato all’esterno // la casa=continuazione dello spazio pubblico // luogo aperto agli scambi commerciali

Un sistema così concepito comporta il problema dello smaltimento delle acque. La RUA è la soluzione

volta a “materia” in concrezione

XIV secolo XV secolo

1315: terremoto, il primo registrato 1349: secondo terremoto, più distruttivo. Il castello di Cesura, sorto su una cresta, in posizione dominante dell’intera vallata contribuisce alla fondazione della città dell’Aquila, pur essendo ai confini col contado reatino; ma, dopo il terremoto, venne distrutto e i locali si insediarono stabilmente in città.

GENESI DEL PALAZZO interasse dei fuochi (4 canne) (1canna = 2,06 ml) interasse strutturale

- non presenta mai fronti a timpano (indice di un maggiore affollamento edilizio) - affermarsi del tipo di CASE A SCHIERA - conservano l’orto-giardino a garantirsi un certo respiro. -su due piani, eccezionalmente su tre;

androne

XV - XVI secolo

XV - XVI secolo

Il piano terra è caratterizzato dall’interruzione delle murature interne e dalla introduzione di archi

cortile

- appaiono in citta i primi esempi di cortili porticati a

1416: terzo terremoto 1567-1586: il ventennio di Margherita d’Austria all’Aquila portò un periodo florido per l’economia locale, nochè dal punto di vista artistico, maestranze normanne e lombardo-venete

più ordini di logge

XVIII secolo

// nessuna corrispondenza tra cortili e prospetto di un qualche rilievo decorativo-architettonico

cornicione

//casa = PALAZZO che racchiude intimamente la magnificenza architettonica //casa = fortezza che difende le ricchezze della nuova e potente classe mercantile

cantonale

capriata in legno

1703: quarto terremoto che distrugge quasi tutte le chiese e gli edifici pubblici, che saranno poi ricostruiti con il gusto del nuovo stile barocco.

i pesi delle chiusure orizzontali e verticali decrescono con l’aumentare dell’altezza

solaio in legno fronte intonacato

volta (in concrezione o con laterizi)

attacco a terra

RILIEVO STATO DI FATTO - Piante piano terra / piano primo - piano secondo

6,47

2,92

2,14

6,57

6,59

4,16

7,22

1,67

6,63

6,9 1

6,9

3,44

3,83

3,22

1,35

6,13

4,93 6,7 1

4,52

4,17

2,6 9

4,02 3,58

3,92

3,18

2,16

3,09

7,98

4,97

1,6

1,69

2,3 2

1,72

4,78

2,91

5 4,3

3,68

5,7

5 6,5

6 3,4

0,98

4,61

2,9 4

2,59

4,44

2,1 3

2,4 8

7,54

3,17

7,95

4 2,6

8,7

5,55

8,4

8,13

4,03

6,2 6

3,51

2,73 6,93

4,9 2,47

N

0

1

2

5

10m

6,26 9,71

4,86

3 8,0 6,6 4


2,8

5,88

6,89

0,66

5,65

3,75

4,36

1 8,3

0,6

0,77

8 2,7 4,3 3

2,21

6,0 5

6,5 5 2,78

6,18

4,46

0,79

3,37

4,31

6,44

7,79

5,6 2

3,94

3,34

5,64

3,52

3,38

4,1

5,9 7

3,9 2 5,69

3 4,1

3,13

2,4 9

1,88

2,2 5

4,89

4,52

4,76

0,7

6,67

7,29

6,51 1,51

3,96

6 4,3

2,67

4,4 6

2,64

5,53

4 4,8

3,31

3,45

0,55

4,5

3,9

7,75 4,23

2,42

5

6 5,3

5 5,3

2

2,8 9

9,76

1,35

3,5

1,42

3,48

1

1 5,1

4,95

1,87

0,65

9 5,5 0,5

0

2,2

3,47

7,26

9,72

3,58

2,8

8,88

2,72

8,35

3,61

10 ,9

3,01

3,86

N

2,16

0,55

7,98

10m

5,8

3

3,48

4,34

3,58

5,6

8

4,78

2,2

5,6

5,69

2,51

1,37

0,87

5,9 5,93

5,5

6,3 1

7,18

6,5 5

4,52

4,78

3,59

3,49

4 6,3

3,34

6,36

6,82

6,84

4,8

8,5 3

5 2,7

6,75

1,96

7,7 4

2,3 9

5,31

1,23

9,22 3,44

4 4,8

8,47

9,05

11 ,11

3,15

5,08

4,99

6 4,3

3,08

2,47

8,65

6,22

6,7 6

3,47

1,76

3,9

7,2 4

1,69

4 2,4

1,98

4,8

3,88

1,48

6,31

3,6 8

0,93

2,3

7,41

N

0

1

2

5

10m


c c

c

c c

c

c

c

c

spanciamento del pannello murario fuori dal proprio piano crollo

umiditĂ

c c

2

5

DEGRADO E DISSESTO

lesione isolata

lesioni diffuse passanti o no

c

1

assonometria

lesione isolata passante

c

0

c

c

piante

c

c

10m

proiezione in pianta delle lesioni su volte, architravi o archi soprastanti crollo del soffitto principio di ribaltamento della muratura crollo totale dello strato di intonaco

cedimento soffitto



N

+

- 1,20

m

N

0 1 2

5

10m

4,90

m



PORTALE che dà accesso al chiostro porticato (probabilmente l’effetiva porta d’accesso a Palazzo Cesura); di stretto tipo classico, tardo quattrocentesco, architravato. Periodo storico: XVI sec. - XVII sec. Stato post sisma: perdita dello stemma bernardiniano 0 25 50

100

200 cm

PORTALE COMPOSTO: nella zona alta, finestratura architravata con cornice in pietra scanalata. Nella zona bassa, portale ad architrave rettilineo scanalato in pietra con piedritti in conci scanalati.

FINESTRA ARCHITRAVATA con cornice in pietra scanalata a listelli e davanzale, anch'esso in pietra, sorretto da mensole a cartoccio. Periodo storico: XVI sec. - XVII sec. Stato post sisma: degradato

Periodo storico: dal XVII sec. in poi Stato post sisma: degradato 0

25 50

100

0

25 50

100

200 cm

PORTALE COMPOSTO: nella zona alta, finestratura quadrata con cornice in pietra scanalata. Nella zona bassa, portale ad architrave rettilineo in pietra con piedritti in conci. Periodo storico dal XVII sec. in poi Stato post sisma: buono 0 25 50

100

FINESTRA QUADRATA con cornice in pietra scanalata a più conci. Periodo storico XVI sec. - XVII sec. Stato post sisma: degradato 0

25

50

100

200 cm

200 cm

200 cm

0

25 50

100

200 cm

PORTALE PRINCIPALE Ingresso dalla fattura originale e di rilevanti dimensioni ; è incorniciato con un motivo manieristico che, alle consuete riquadrature, aggiunge plastici rilievi decorativi a svolazzi di classico fogliame a ravvivare le superfici triangolari di risulta tra l'alto fregio e l'architrave, sorretto da lesene bugnate che salgono dalbasso per terminare fin oltre la cornice dei piedritti ed il liscio archivolto semicircolare del vano. Periodo storico:XVI sec. Stato post sisma:degradato


B’

A’

B’

A’

c

c

B’

A’

D’

C’

C’

D’

C’

D’

c

c

c c

A

B

c

C

D

A

B

C

D

A

B

C

D

Sezione B - B’

Sezione A - A’

Sezione D - D’

Sezione C - C’

0

1

2

5

10m


SOLAI

T I R A N T I

DOPPIA ORDITURA DEL TAVOLATO LIGNEO

M U R A T U R E

TIRANTE DOPPIO AI LATI DEL MURO TRASVERSALE B A’

SCUCI-CUCI

B’

1° tavolato 2° tavolato

sezione A-A’

CAPOCHIAVE INTERNO CON PROFILO A “C ”

CAPOCHIAVE ESTERNO

barriera traspirante

Obiettivi: Consolidamento irrigidimento del solaio

e

Intervento:Il tavolato esistente è reso solidale alle travi sottostanti e si sovrappone un secondo tavolato opportunamente inchiodato al primo. Ciascun tavolato ha una differente rigidezza nelle due direzioni (parallela ed ortogonale ai giunti) a causa del comportamento ortotropo del legno.

ARCHI /VOLTE

MURATURA PORTANTE Obiettivo: Immissione di nuovi setti murari a sostituzione degli esistenti. Intervento: I setti murari che presentano caratteristiche di scarso ammorsamento o scarse qualità meccaniche degli inerti sono soggetti a un ammaloramento globale e tale che non risponderebbero efficacemente agli interventi puntuali. E’ necessario l‘impiego esclusivo di mattoni pieni o semipieni che garantiscano resistenza ai carichi verticali rispettivamente di 70 e di 50 Kg/cm².Le murature a 2 o 3 teste sono adatte a muri perimetrali e di spina di altezza libera fino a circa 3,80 m. e permette l’appoggio di 2 solai.

3/4 1/4

1° filare A

A’

a

a’

C

C’ Tre quarti Tre quarti

Mattoni a 3 teste D

D’

d

d’

38 cm

Tecnica per lo sfalsamento dei giunti

Tre quarti

c

Mattoni a 2 teste B

Mezzo lungo

b

c’

B’

b’

Manto di coppi

Staffe di congiunzione alla muratura

25 cm

Denominazioni delle riduzioni dei mattoni

1/4 3/4

2° filare

Fronte

Obiettivi: -Ripristino uniformità della volta -Adeguamento sismico -Rinforzo statico

Soluzione ad angolo

3/4 mattone

Muro a 3 teste

Intervento:Il tessuto o la rete in fibra di basalto consentono di ottenere valori elevatissimi di resistenza a trazione e flesso-trazione con spessori di pochi millimetri e incrementi di peso praticamente nulli, aumento della portanza delle stutture, conservazione della duttilità.

Bernardino o Quartino

Mezzo

Mezzo lungo o Tozzetto

Tre quarti

Intervento: IIl cordolo a traliccio in acciaio è realizzato con profilati metallici ancorati direttamente sulle murature sommitali. Conferisce resistenza a trazione al sistema murario in zone fortemente sollecitate (ad esempio le zone dei cantonali) Isolante

Molto efficaci su strutture in muratura, stabili chimicamente(sia in ambiente acido che alcalino),Sono inoltre ottimi isolanti termici e acustici.

Obiettivo: garantire un comportamento scatolare alla struttura, la sua sicurezza e la sua conservazione, assolvendo inoltre ad altre funzioni quali ridurre le spinte statiche e quelle attivate dal sisma, distribuire i carichi verticali in condizioni statiche. 1° strato tavolato

Materiali compositi FRP

CORDOLO SOMMITALE RETICOLARE IN ACCIAIO E DOPPIO TAVOLATO LIGNEO CON LISTELLO ED ISOLANTE INTERPOSTI

Traliccio d’acciaio

FIBRA DI BASALTO

C O P E R T U R A / C O R D O LO

2° strato tavolato (45°)

Obiettivo: Contenimento spinte orizzontali Intervento: Posizionamento di un tirante detto “catena” in corrispondenza delle reni, che annulli le spinte esercitate dalla volta sui piedritti o sulle murature d’ambito.Le catene sono poste in opera in metallo e messe in tiro mediante capichiave.Nel caso di catene esistenti, si analizzerà su cantiere la tensione esercitata e, nel caso di tensione nulla e degrado delle stesse, saranno sostituite con catene nuove.La muratura esistente, in materiale composito, ha buone resistenza a sforzi di compressione ma debole agli sforzi d trazione.Parallelamente ad interventi di consolidamento è necessario prevedere anche interventi finalizzati al risanamento dell’ambiente voltato e alla conservazione dei materiali mediante pulitura, consolidamento e protezione delle superfici.

Intervento: Si suggerisce di utilizzare barre tonde lisce in acciaio a bassa resistenza con capichiave esterni adatti a distribuire sufficientemente le sollecitazioni. I tiranti saranno posti ad ogni piano in corrispondenza dei muri portanti trasversali e collocati ai due lati dei muri stessi.

Lesioni plurime e totale perdita di ammorsamento del setto murario

CATENA ALLE RENI

Obiettivi: 1. incremento del grado di connessione tra due pareti ortogonali; 2. riduzione delle possibilità di ribaltamento fuori piano delle pareti; 3. incremento di resistenza nel proprio piano delle pareti; 4. Assorbimento delle spinte statiche di archi, volte e tetti.

Muro a 2 teste

trave principale

sezione B-B’

Obiettivo: Ripristinare zone limitate di murature lesionate o degradate attraverso la rimozione degli elementi (lapidei o laterizi) degradati realizzando una nuova tessitura muraria con elementi sani.Intervento: 1. Preparazione e pulizia della parete; 2. Puntellamento della parete muraria; 3. Rimozione della parte danneggiata; 4. Preparazione delle superfici e dei mattoni; 5. Ricucitura della muratura. 6. Risarcitura dei giunti degradati.

Lesione passante/non passante/diffusa

A

sottofondo per pavimento


IL CORTILE CINQUECENTESCO - recupero e valorizzazione “ [...] Il vano di accesso immette direttamente nel cortile sviluppato su due piani; il piano terra, porticato, imposta su base quadrata e il primo piano loggiato.[...] la rigida geometria, avente come matrice il quadrato che regola i rapporti prospettici, rendono il cortile databile tra la fine del '400 ed i primi anni del '500.”

PIANO TERRA

PIANO PRIMO

PIANO SECONDO

1. colonne _ fusto liscio monolitico, impostate su base attica, sono sormontate da capitelli di classica derivazione tuscanico- rinascimentale

1. colonne_ fusto liscio monolitico, impostate su base attica, sono sormontate da tozzi capitelli recanti su ogni faccia diverse decorazioni scolpite con motivi floreali ed antropomorfi [...] la prima colonna a destra del loggiato, porta scolpito sulla faccia del capitello che guarda verso il cortile, lo stemma dei Cesura (simile stemma, è riportato sull'architrave della porta di accesso dal loggiato ai saloni del piano nobile)

1. altana in legno con loggia di servizio coperta_ sicuramente è un elemento aggiunto successivamente che compromette l’assialità e la forma unitaria del cortile. Con copertura lignea, l’altana si presenta ad oggi con un tavolato altamente degradato e in parte mancante, i pilastri di sostegno della copertura sono posti in asse con le colonne del piano sottostante. L’intervento di recupero è volto alla eliminazione dell’altana ormai fatiscente, riequilibrando il cortile e ripristinando l’assetto originario che ben si evince dallo studio del cortile.

2. volte _ le volte a crociera in mattoni pieni posti a coltello, poggiano su classici peducci pensili. 3. archi _ gli archi a tutto sesto sono sormontati da una ghiera in pietra scanalata

2. copertura lignea 4. portale_ in pietra modanata, sormontato dallo stemma bernardiniano

3. portali_ in pietra modanata sormontati da stemmi

da F. Soldani “L’Aquila nei cortili”

INTERVENTO Elementi eliminati Ricostituzione della forma originaria del cortile sostituendo all’altana la Aperture eliminate copertura lignea simile a quella già Elementi introdotti presente all’interno del porticato del primo piano. E’ stata una scelta programmatica il mantenimeno della scala, e del conseguente arco sopraelevato, non solo per l’equilibrata manifattura ma anche per la funzione di rilievo a cui assolve nel quadro progettuale.

Pianta di riferimento alle sezioni

A’ B

C’

D

B’

A C

D’

Sezione A - A’

Sezione B - B’

Sezione C - C’

Sezione D - D’


PERCORSI Pavimentazione esterna Pavimentazione interna o coperta

PROGETTARE LE AREE ESTERNE

NODI PROGETTUALI Aree permeabili esterne Giardino d’inverno / Esposizioni Aree non permeabili esterni (ciottoli) Aree non permeabili esterni coperte (pietra) Area servizi / Zona di sistribuzione

2

1

PIANO TERRA_ cortili indipendenti 1.giardino d’inverno 2.esposizioni arboree

PIANO 1°_ c


Percorsi/ collegamenti/ nodi progettuali/

i cortili diventano essi stessi esposizioni

Il giardino accoglie le opere d’arte

cortili uniti da ballatoi e passaggi / giardino indipendente /

2

3 2

1

PIANO 2°_ unione percorsi e occasioni progettuali 1. giardino zen (terrazza) 2. padiglioni 3. tetto giardino


It’s your turn. _campagna di sensibilizzazione WWF_


Green Refuse Green Refuse è un’ isola ecologica informativa per l’educazione al riciclaggio. Il progetto nasce dall’esigenza sempre maggiore di rispondere ad obiettivi quali: sensibilizzare la collettività al riciclo e informarla delle trasformazioni possibili derivanti da questa pratica. Forma, colori e touch screen informativo sono stati ideati per attrarre un target che vada dal bambino all’adulto. I pannelli fotovoltaici, posti superiormente, permettono l’automatismo di salita e discesa dei cassonetti situati al di sotto della sezione stradale.

FASI DI LAVORAZIONE:

Touch Screen

Pannello Fotovoltaico

Sportello ingresso rifiuti

Listelli di legno 0 10 50

100

200cm

Monomeri polimerizzati, resine, minerali e pigmenti additivi.



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