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Variazioni sul bianco
Quattro candidi volumi posti in un contesto di grande bellezza paesaggistica a Marciaga ripropongono il modello abitativo della villa di vacanza sul Garda
Progetto: Asaggio
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Testo: Giulia Biondani
Foto: Gustav Willeit
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È solo dal 2016 che il comune di Costermano, posto nell’entroterra gardesano, ha acquisito ufficialmente il suffisso “sul Garda”, rappresentativo di una posizione territoriale che gode da più parti di una invidiabile vista in direzione dello specchio lacustre. Mai un semplice cambio di denominazione fu più rappresentativo di un’attribuzione simbolica che, nella realtà dei fatti, si è manifestata in un’intensa accelerazione dei processi di trasformazione del territorio, per la maggior parte dei casi proprio incentrati a valorizzare la oramai conclamata vista “sul”. Tra le sue frazioni, quella di Marciaga gode in particolare di scorci di grande bellezza, ed è qui che si colloca l’intervento di seguito presentato.
Si tratta di un gruppo di quattro ville unifamiliari per una destinazione sostanzialmente turistica, che rap- presenta il motore trainante dell’edilizia e dell’economia locale. Un ampio appezzamento incolto in un’area di declivio e terrazzamento in località
Beati Alti – anche in questo caso il nome è ben rappresentativo del contesto – posto ai margini di un edificato sostanzialmente anonimo risalente ad epoche diverse, ha rappresentato l’occasione per un investitore nordico di portare con sé i propri architetti di fiducia, anch’essi sudtirolesi, coinvolti per dare forma a questo progetto. L’impianto che ne è derivato comprende quattro ville che nascono dal medesimo modello tipologico, basato sulla sovrapposizione tra un volume principale e un secondo volume dalle dimensioni più contenute. Ulteriori rientranze e aggetti dei volumi formano terrazze e coperture piane; la specificità di ciascun edificio si plasma sia in funzione dell’orientamento nel contesto che del rapporto reciproco all’interno del lotto. L’andamento sostanzialmente pianeggiante dell’area ha infatti comportato uno studio attento delle viste verso il lago – il bene più prezioso, e di conseguenza “costoso” – e delle introspezioni per garantire la privacy dei futuri abitanti. Di conseguenza l’organizzazione distributiva degli edifici gioca sull’alternanza tra zone giorno – a piano terra per i due edifici sul fronte dell’area, al primo piano per quelli posteriori – e zone notte. Scale e servizi sono posizionati a monte, da cui derivano prospetti sostanzialmente ciechi con poche calibrate aperture. I fronti a lago sono invece caratterizzati dalle geometrie “a nastro” che collegano solette dei balconi e coperture, generando ombre profonde funzionali al riparo estivo dal soleggiamento. Entro tali conformazioni predomina il paradigma ‘tutto vetro’ dei grandi serramenti continui a tutta altezza e dei parapetti parimenti in cristallo. L’uniformità materica e cromatica dei volumi rigorosamente bianchi e “mediterranei” è contrastata dalle variazioni sul tema a livello dei basamenti, dove prevalgono le scelte dei fruitori di ciascuna abitazione tra intonaci rustici dalle tinte materiche ai listelli verticali lignei.
01. Il rapporto tra il volume bianco di una delle quattro ville e la veduta verso il golfo di Garda.
02. Inquadramento terrioriale: in rosso le sagome dell’intervento realizzato.
03. Scorcio dei prospetti principali delle due ville poste sul fronte dell’area.
04. Planimetria generale.
Il modello abitativo della villa di vacanza trova la sua sublimazione nelle piscine singole che, in un analogo gioco di variazioni, punteggiano ciascun giardino ponendosi ora in parallelo ora perpendicolarmente ai volumi, disegnando così le propaggini nel verde per questi privilegiati abitanti “sul Garda”. •
PROGETTO ARCHITETTONICO
Asaggio arch. Gian Marco Giovanoli arch. Erica Speranzin
CRONOLOGIA
Progetto e Realizzazione: 2019-2020
Armin Sader e Gian Marco Giovanoli si conoscono durante gli studi in architettura a Innsbruck prima e in seguito a Firenze. dove si laureanocon una tesi sull’areale ferroviario di Bolzano sotto la supervisione del professor Marino Moretti. Nel 2012 fondano lo studio di architettura ASAGGIO, acronimo dei due nomi ed espressione letterale della loro filosofia. Lo studio si occupa prevalentemente di architettura privata in ambito residenziale e ricettivo e di interior design. www.asaggio.it