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Una serie di fortunate coincidenze
Progetto: Canegattosuperstudio
Testo: Nicolò Olivieri
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A ridosso di Porta Vescovo, in prossimità del Bastione delle Maddalene da cui prende il nome, il primo novembre 2021 è stato inaugurato il wine bar Maddalene. Ritroviamo all’opera in questa occasione i progettisti di Canegattosuperstudio (cfr. «AV» 111, pp. 18-25). Seduti sui tavolini del locale “cane e gatto”, alias Nedda e Luca, raccontano le coincidenze che hanno portato alla nascita di questo progetto.
Tutto nasce da una scommessa tra i committenti, Marcello e Alessia, che avendo l’occasione di acquistare un locale chiedono agli architetti di fiducia un’opinione sullo spazio per immaginare eventuali possibili sviluppi. Nedda e Luca passano poi da consulenti progettisti a soci, per iniziare un ragionamento che ancora non aveva una definizione precisa tra un bar diurno, un piccolo bistrot o un’enoteca specializzata. A tagliare la testa al toro è stato il coinvolgimento di Giampaolo, un conoscente esperto di vini naturali, grazie al quale l’idea del locale prende una forma più precisa: la curiosità di Nedda e Luca ha fatto il resto. L’ambiente che ne risulta ha un impianto molto chiaro nonostante i diversi livelli tra piano strada, un mezzanino utilizzato per la conservazione dei vini, e una cantina come spazio conviviale e di degustazione.
Raccontato così sembra un locale come tanti, ma sono i dettagli a fare la differenza. Il cantiere, come spesso accade nei restauri, è stata una rivelazione di manufatti ed elementi che sono stati conservati e che, assieme alla matericità delle finiture, concorrono al carattere degli spazi.
Dall’ingresso, il bancone col piano in pietra si appoggia alla vetrina creando una connessione con l’esterno; l’alzato è realizzato con la tecnica giapponese che consiste nel carbonizzare le assi di legno per poi raschiarle, così facendo acquistano un colorito caldo e una durata pressoché eterna. Sul lato opposto del bancone troviamo una panca su disegno rivestita in velluto verde, tavoli e lampade (Venini) di recupero e una struttura metallica come espositore per le bottiglie. La cosa che colpisce di più però non sono gli elementi di arredo ma le finiture delle pareti. Già nella realizzazione della loro abitazione Nedda e Luca hanno iniziato una ricerca sugli intonaci, riutilizzano la terra argillosa di scavo e miscelandola con aggreganti per finire le pareti. Anche in questo caso si sono messi in gioco: per la parete retro panca hanno miscelato un tritato di bottiglie sminuzzate e vagliate che rendere la superficie vibrante sui toni del verde. L’intonaco del bagno, invece, è stato arricchito con frammenti di specchio che danno una luminosità unica. Per il pavimento della zona bar sono state utilizzate cementine anni Trenta provenienti da un’altra ristrutturazione in cantiere nello stesso periodo. Anche i gradini che conducono al mezzanino sono di recupero, mentre la pavimentazione è frutto di un esperimento, utilizzando un rullino punzonato dei primi del Novecento per dare al micro-cemento un effetto storicizzato. Per il deposito dei vini vini sono state invece utilizzate reti da conigliere.
Scendendo nell’ultima sala, troviamo un pavimento in Pietra di Prun posata a spina di pesce, un disegno dei progettisti messo a punto per un progetto di qualche anno fa. Nove matasse di fil di ferro disposte in un quadrato 3x3 compongono sulla facciata il logo del locale, nove elementi come le nove lettere di Mad-dal-ene.
Chi sia il gatto e chi il cane non l’ho ancora capito, ma sicuramente la sinergia tra i due ha portato a un ottimo risultato. Artigianale il locale, artigianale il vino che custodisce, e il modo per apprezzarlo è proprio spendendoci del tempo sorseggiando un buon bicchiere di vino.
Grazie Nedda e Luca per la birretta e la bella chiacchierata. Si, alla fine, essendo un piovoso pomeriggio d’inverno, abbiamo optato per una birra artigianale sorseggiata adagiati sul comodo divanetto in velluto verde. •
COMMITTENTE
Maddalene srl
PROGETTO ARCHITETTONICO canegattosuperstudio arch. Nedda Taioli, ing. Luca Zenari
CONSULENTI ing. Andrea Fornari (impianti)
IMPRESE E FORNITORI
Livio Taioli (opere murarie), Lugi Morandini (falegname), Igino Gaole (idraulico), Matteo Massalongo (elettricista), Dennis Cengia (cartongessi), Penta Systems srl (serramenti in ferro), Zumerle serramenti (serramenti in alluminio), Zivelonghi Luigi Flavio (pietra della Lessinia)
CRONOLOGIA
Progetto e realizzazione: 2021