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Lucia Miotti luciamiotti@libero.it Tesi di Laurea Magistrale in Architettura per la Sostenibilità discussa a Venezia presso la Facoltà di Architettura dell’Università IUAV, in data 29/03/2012 con votazione 110/110 e lode Relatore: prof. Giuseppe Longhi Finito di stampare: il giorno 26 marzo 2012 da Pixartprinting Srl, via 1o Maggio, n. 8, 30020 Quarto d’Altino VE Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Italy. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons. org/licenses/by-sa/3.0/it/ o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA.
EX_CHANGING CREATIVE AND SUSTAINABLE CITY
IS’TANBUL 2050
CITTA’ CREATIVA E SOSTENIBILE
LUCIA MIOTTI
RINGRAZIAMENTI Un ringraziamento particolare va al professor Giuseppe Longhi, per i suoi insegnamenti.
ACKNOWLEDGEMENTS A particular thank to professor Giuseppe Longhi, for his teachings.
Ringrazio inoltre: il professor Oguz Cem Celik, che insegna “Earthquake Resistant Building Design” alla ITU (Istanbul Technical University) di Istanbul, con cui ho curato il capitolo “Istanbul Sismica”; il professor Agostino Cappelli, che insegna Trasporti Urbani e Metropolitani allo IUAV (Istituto Universitario Architettura Venezia), per la consulenza sulla parte riguardante i trasporti urbani al 2050, il professore Fabio Peron, per la consulenza riguardo i calcoli energetici di progetto; ITU-Ari Tecnokent, il tecnoparco della Istanbul Technical University e l’artista Yacup Cetinkaya per le interviste rilasciate.
Thanks also to: professor Oguz Cem Celik, which teaches “Earthquake Resistant Building Design” at ITU (Istanbul Technical University) of Istanbul, with whom I edited the chapter “Seismic Istanbul”; professor Agostino Cappelli, which teaches Urban and Metropolitan Transportation at IUAV (University Institute of Architecture in Venice), for the advices regarding urban transportation in 2050, professor Fabio Peron, for the advices regarding energetic calculations of the project; ITU-Ari Tecnokent, the Istanbul Technical University Technopark and the artist Yacup Cetinkaya for the interviews released.
Ai miei genitori Ad Istanbul, una cittĂ che mi ha sorriso, sempre
IL FUTURO DELLE CITTA’: IL RUOLO DELLA CREATIVITA’ La Città Creativa: un nuovo paradigma per lo sviluppo delle città Giusti principi dell’”Arte di fare la città” Ripensare le nostre città
La Classe Creativa
Le tre T: Talento, Tecnologia, Tolleranza Rivoluzione creativa vs Rivoluzione Industriale
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ISTANBUL-ON-GOING Istanbul Città Creativa
Le risorse umane Creatività culturale Impianti urbani creativi Le professioni creative
La Classe Creativa di Istanbul:
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Indice di Talento Indice di Tecnologia Indice di Tolleranza
ISTANBUL SISMICA Progettazione di edifici antisismici Sismicità dell’area di Istanbul: Situazione presente Lezioni dal passato Previsioni future
EXCHANGING ISTANBUL 2050 Istanbul 2050: visione per un futuro creativo Lo scambio come motore di sviluppo creativo MANIFESTO DI PROGETTO: EX_CHANGING IS’TANBUL 2050 L’infrastruttura intelligente: il Loop Urban Age Conference: Istanbul City of Intersections Lezioni di spazio urbano creativo
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LA STRADA CREATIVA PER IL SAPERE Buyukdere Street: la strada creativa per il sapere Input di progetto Drivers di progetto Masterplan creativo Il programma creativo formale La creatività informale Analisi dei flussi
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IL NODO CREATIVO Il nodo creativo I modelli di riferimento
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LA STRADA UBIQUA La strada ubiqua Tecnologia 4G Alfabetizzazione digitale della popolazione di Istanbul Il coivolgimento in tempo reale
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LA STRADA METABOLICA Il metabolismo urbano Il Clima La strada metabolica L’impronta ecologica L’infrastruttura verde Il ciclo dell’energia Il ciclo dell’acqua
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LA LANTERNA CREATIVA
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INDICE
1 2 3 4 5 6 7 8 9 p.10 p.40 p.84 p.120 p.160 p.180 p.190 p.198 p.240
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1_THE FUTURE OF CITIES: THE ROLE OF CREATIVITY The Creative City: a new paradigm for the development of cities Good principles for the “Art of City Making” Rethinking our cities
The Creative Class
The three T: Talent, Technology, Tolerance
2_ISTANBUL-ON-GOING Istanbul Creative City
The Human Resources Cultural Creativity Creative Urban Fabric The creative professions
The Creative Class of Istanbul
5_THE CREATIVE AXIS FOR THE KNOWLEDGE Buyukdere Street: the creative axis for the knowledge Project’s input Project’s drivers Creative masterplan Creative formal program The informal creativity Fluxes analysis
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6_THE CREATIVE NODE The creative node The reference’s models
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7_THE UBIQUITOUS AXIS The ubiquitous axis 4G technology Digital literacy of Istanbul population The Real Time involvement
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8_THE METABOLIC AXIS The Urban Metabolism The Climate The metabolic axis The ecological footprint The green infrastructure The energy cycle The water cycle
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9_THE CREATIVE LANTERN
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Talent Index Technology Index Tolerance Index
3_SEISMIC ISTANBUL Earthquake Resistant Buiding Design Seismicity of Istanbul area: Present condition Lectures from the past Future predictions
4_EXCHANGING ISTANBUL 2050 Istanbul 2050: a vision for a creative future The exchange as engine of creative and sustainable development PROJECT’S MANIFEST: EX_CHANGING IS’TANBUL 2050 Smart infrastructure: the Loop Urban Age Conference: Istanbul city of intersections Lectures of creative urban space
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INDEX
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INTRODUZIONE Introduction Ai Paesi in via di Sviluppo viene chiesto di raggiugere il benessere seguendo i paradigmi della sostenibilità, saltando interamente il processo storico vissuto dai Paesi Sviluppati che li ha portati al loro attuale grado di sviluppo. Il tema della Sostenibilità si diffonde a partire dagli anni ‘80 del 1900 con il rapporto Bruntland “Our Common Future” (1887), ma é la Conferenza di Rio che segna ufficialmente la nascita del progetto urbano responsabile e sostenibile (1992). Questa Conferenza é stata un evento senza precedenti, perchè per la prima volta i capi di stato si sono ritrovati insieme per affrontare la tematica ambientale. Da qui nasce un nuovo strumento di progettazione urbana, l’Agenda 21, che aiuterà le città a seguire la strada della sostenbilità. Due sono le tematiche chiave affrontate dalla Conferenza. La prima mette in discussione il ruolo dei paesi sviluppati sull’impatto ambientale, in quanto hanno una posizione di primo piano nell’abbassamento dell’impronta ecologica, essendo più avanzate tecnologicamente. La seconda pone la questione di come avrebbero dovuto proseguire i Paesi in via di Sviluppo per arrivare al benessere già raggiunto dai Paesi sviluppati. In particolare il quesito richiedeva di scegliere se questi paesi avrebbero dovuto avanzare seguendo le tappe percorse dai Paesi sviluppati, con enormi ricadute sull’ecosistema in termini di emissioni inquinanti, oppure se avrebbero dovuto attrezzarsi già da subito degli strumenti della progettazione sostenibile. Il sistema terra non supporterebbe di nuovo un tale carico di pressioni. La sfida che si richiede loro é quindi di raggiungere il benessere saltando il percorso evolutivo lineare perseguito dai Paesi sviluppati, e, attraverso la tecnologia, raggiungere lo stesso risultato senza gravare sull’ambiente. Mi sono proposta come tema di tesi questa sfida. Per farlo, avevo bisogno di un caso-studio e di un tema. Il tema é la creatività urbana e cioè come progettare le nostre città in modo che le persone possano pensare, agire e vivere in modo più creativo. Istanbul é la città che ho scelto: vive da megalopoli e allo stesso tempo nelle sue fibre si ritrovano le realtà di un Paese in via di sviluppo. Qui ho vissuto per 5 mesi come studente Erasmus e poi sono tornata altri tre mesi per fare il tirocinio e cercare materiale per la tesi. Il progetto di tesi indaga in quale modo Istanbul può progredire partendo da risorse creative quali il capitale umano, la cultura e il valore delle idee, anzichè la produzione di beni materiali.
It is asked to the developing countries to reach the welfare following the paradigm of sustainability, skipping the entire historical process experienced by the developed countries that brought them to their current stage of development. The sustainability theme spreaded since the early 80’s of 1900 with the Bruntland report ‘Our Common Future’ (1887), but the Conference of Rio officially marked the birth of the responsible and sustainable urban project (1992). This conference was an event without precedents because for the first time the heads of State met together to discuss the environmental issue. Here a new tool of urban planning design was adopted, the 21 Agenda. This helps cities to follow the sustainability path. The conference faced two key themes. The first one questioned the role of the developed countries compared to the environmental impact, since they have an key position in the decreasing of the ecological footprint, being technologically advanced. The second one questioned how the developing countries had to proceed in order to reach the welfare. In particular, the question required to choose whether these countries should have advanced by following the path done by the developed countries, with huge repercussions on the ecosystem in terms of polluting emissions, or if they should have equipped themselves immediately with the sustainable urban planning tools. The earth would not support again such pressure. Their challenge is to reach the welfare skipping the linear evolutionary path covered by the developed countries. Exploiting the potential of technology, they’d reach the same result, without burdening on the environment. I proposed to myself this challenge as theme of my thesis. In order to do it, I needed a theme and a case study. The theme is urban creativity, that is how our cities in a way that can stimulate people to think, act and live more creatively. Istanbul is the city I chose: it lives as megalopolis and, at the same time, inside its fibers you can note the features of a developing country. I lived there for five months as Erasmus student and later other three months to do my internship and find material for the thesis. The thesis project investigates how Istanbul can progress starting from creative sources like the human capital, the culture and the value of ideas, instead of the production of material goods.
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IL FUTURO DELLE CITTA’: IL RUOLO DELLA CREATIVITA’ The future of cities: the role of creativity
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IL FUTURO DELLE CITTA’ The Future of Cities
Fonti/ Sources: “Italy in the Creative Age”, Richard Florida, Irene Tinagli, 2005; 02_Fondamenti. pdf, www. vod. blogsite.org
A sinistra/ To the left: Zira Island Masterplan, BIG.
Il futuro dell’economia e della società in cui viviamo è sempre più influenzato dalla creatività, ossia dalla capacità di produrre idee, conoscenze, innovazione. Questa capacità è sempre stata importante ma in questi ultimi venti anni è letteralmente esplosa. Oggi dal 25 al 35% circa dei lavoratori nei paesi avanzati lavorano nei settori più “creativi” dell’economia, impegnati in campi come la scienza, l’ingegneria, la ricerca e sviluppo, la comunicazione, la finanza, le industrie tecnologiche ma anche l’arte, la musica, la cultura, il design. Stiamo vivendo in un’era di grande trasformazione economica e sociale, profonda almeno quanto quella che ha visto il passaggio dall’economia agricola all’economia industriale. La trasformazione in atto è basata sul ruolo cruciale dell’intelligenza umana. Sta trasformando non solo le nostre economie e la nostra società, ma anche la nostra vita, i nostri gusti e le nostre preferenze e sta modificando anche la geografia della competizione globale e locale, la conformazione delle nostre città e delle nostre regioni. Tale cambiamento nasce da un’esigenza ben precisa: già nel 1980 la pressione antropica aveva superato la capacità di carico della terra e la crescita della popolazione continua e continuerà nel futuro, perciò è diventato fondamentale avviare una riconversione economico-sociale che faccia leva sull’alto valore aggiunto delle idee, piuttosto che una continua produzione di beni di consumo.
The economy’s and society’s future in which we live is becoming more and more influenced by the creativity, by the capacity to produce ideas, knowledge, innovation. This capacity has always been important but in these last years is literally exploded.Today from 25 up to about 35% of workers in the developed countries are working in the most creative sectors of economy, in fields like science, engineering, research and development, communication, finance, technology industries, but also art, music, culture and design. We are living in an era of great economic and social changes, deep at least how the one who witnessed the passage from agricultural economy to industrial economy. The actual change is based on the crucial role of human intelligence. It’s transforming not only our economies and our society, but also our lives, our tastes and it’s modifying also the geography of global and local competition, the shape of our cities and our regions. This change was born from a specific need: already in 1980 the human pressure exceeded the carrying capacity of the earth and the population growth is still going on and it will continue in the future, so it became key to start an economic-social re-convertion that takes advantage from the value-added of the ideas, instead of keeping producing consumer goods.
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71: STUDY B – the organic, responsive qualities of the water wall. 71. ESTUDIO B- Cualidades de respuesta orgánica de la pantalla de agua
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“LA CITTA’ CREATIVA. Un nuovo paradigma per lo sviluppo delle città.
“The Creative City”. A new paradigm for the development of cities. A sinistra:/ To the left: 1-5. Audi Scenarios, BIG, 2010 2.The World’s eyes, MIT, SENSEable CIty Lab, 2009 3-4. Digital Milla, Zaragoza, Spain, 2006, MIT 6. Aida 2, MIT, SENSEable CIty Lab, 2011
“Lineages of the Creative CIty”, Charles Landry
Il concetto di città creativa aspira ad essere il nuovo paradigma per lo sviluppo della città. Afferma che nel fututo il software di una città e l’infrastruttura soft saranno importanti tanto quanto l’hardware. Sposta l’enfasi da un esclusivo interesse per le strutture fisiche ad una maggiore attenzione verso le dinamiche umane e verso lo sviluppo del potenziale delle persone. L’applicazione della creatività determinerà il successo urbano o la sconfitta. L’età industriale è stata contrassegnata da un approccio ingegneristico nel fare le città con esperti concentrati nell’uso del territorio e nella costruzione di infrastrutture fisiche. La logica ingegneristica può vedere la città come una macchina per abitare e lavorare mentre l’approccio sensibile all’aspetto culturale delle città enfatizza come le persone interagiscano e creino benessere. La Città Creativa aspira a creare le condizioni all’interno delle quali le persone possano pensare, pianificare e agire creativamente. Nel contesto urbano ciò significa sviluppare un ambiente che faciliti lo scambio di idee e la possibilità di trasformare le idee in prodotti, servizi e soluzioni innovative per problemi urbani.
The Creative City concept claims to be a new paradigm for city development. It argues that in the future the software of the city and soft infrastructure will be as important as the hardware. It shifts the emphasis from an exclusive concern with physical structures to a focus on human dynamics and harnessing the potential of people. The application of creativity will determine urban success or failure. The industrial age was marked by an engineering approach to city making with experts focused on land use and the building of physical infrastructures. The engineering mindset can see the city as a machine for living and working whereas the culturally sensitive approach to cities emphasizes how people interact and create wealth. The Creative City aims to create the conditions within which people can think, plan and act creatively. In the urban context this means providing an enabling environment that facilitates ideas exchange and the possibility to turn ideas into products, services and innovative solutions to urban problems.
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L’IDEA INIZIALE
INITIAL IDEA
L’idea della città creativa emerse alla fine degli anni ’80 in poi lungo un certo numero di traiettorie; quando fu introdotta all’inizio degli anni ’90, venne vista come aspirazionale; incoraggiava l’apertura mentale e l’immaginazione. Questo ha un impatto sensazionale sulla cultura organizzativa. La filosofia è che, in qualsiasi posto, c’è sempre più potenziale di quanto ognuno di noi possa pensare a prima vista, anche se solamente alcune città (Londra, New York e Amsterdam) sono creative in modo globale. Questo significa che è necessario creare le condizioni per le persone di pensare, programmare e agire con immaginazione nello sfruttare opportunità o affrontare problemi urbani apparentemente irrisolvibili. E’ un concetto positivo perchè presume che la gente comune può far accadere l’extra-ordinario, se viene data loro l’occasione.
The idea of the creative city emerged from late 1980’s “Lineages of the Creative CIty”, onwards along a number of trajectories; when introCharles Landry duced in the early 1990s it was seen as aspirational; it encouraged open-mindedness and imagination. This has a dramatic impact on organizational culture.The philosophy is that there is always more potential in any place than any of us would think at first sight, even though very few cities (London, New York and Amsterdam) are comprehensively creative.This means that it’s necessary to create conditions for people to think, plan and act with imagination in harnessing opportunities or addressing seemingly intractable urban problems. It is a positive concept because it assumes that ordinary people can make the extra-ordinary happen if given the chance.
sato la verifica della realtà. Questo richiede infrastrutture oltre l’hardware. L’infrastruttura creativa è una combinazione di hard e soft, includendo anche l’infrastruttura mentale.
THE HARDWARE INFRASTRUCTURE AND THE SOFTWARE INFRASTRUCTURE
DESCRIPTION
In the “Creative City” it is not only artists and those involved in the creative economy that are creative DESCRIZIONE although they play an important role. Creativity can Nella “Città Creativa” non ci sono solo artisti e come from any source including anyone who addresses coloro che sono coinvolti nell’economia creativa issues in a inventive way be it a social worker, a business ad essere creativi, sebbene loro giochino un ruolo person, a scientist or public servant. importante. La creatività può venire da ogni fonte, By encouraging creativity and by legitimizing the use of incluso chiunque affronti tematiche in modo inven- imagination within the public, private and community tivo, sia egli un lavoratore sociale, una persona nel spheres, the possibilities and potential solutions to any business, uno scienziato o un funzionario pubblico. urban problem will be broadened.This is what is called Nell’incoraggiare la creatività e nel legittimare l’uso “divergent thinking” that generate multiple options, dell’immaginazione all’interno delle sfere pubblica, which needs to been aligned to convergent thinking that privata e della comunità, le possibilità e le soluzioni narrows down possibilities from which then urban inpotenziali a qualsiasi problema saranno ampliate. novations can emerge once they have passed the reality Questo è quello che viene definito il pensiero diver- checker. gente che genera opzioni multiple, il quale necesThis requires infrastructures beyond the hardware. Cresita di essere allineato al pensare convergente che ative infrastructure is a combination of the hard and the restringe le possibilità dalle quali poi le innovazioni soft including the mental infrastructure. urbane possono emergere una volta che hanno pas-
L’INFRASTRUTTRA HARDWARE E L’INFRASTRUTTURA SOFTWARE
L’hard è come la struttura ossea, lo scheletro, mentre il soft è associato al sistema nervoso e alle sue sinapsi. Uno non può esistere senza l’altro. L’ infrastruttura hardware comprende: edifici, strade.. tutte le risorse necessarie in una città. L’infrastruttura software comprende: 1. Forza lavoro altamente specializzata e flessibile; 2. Pensatori e creatori dinamici perché la creatività
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The hard is like the bone structure, the skeleton, while the soft is akin to the nervous system and its synapses. One cannot exist without the other. The Hardware Infrastructure comprehend: buildings, streets.. any physical resources needed in a city. The Software Infrastructure comprehend: 1. Highly skilled and flexible labour force; 2. Dynamic thinkers and creators as creativity is not only about having ideas;
non consiste solo nell’avere idee; 3. Infrastruttura intellettuale (formale e informale); 4. Dare spazio a personalità anticonformiste; 5. Forti relazioni di comunicazione internamente, e con il mondo esterno; 6. Ampia cultura di imprenditoria se questa è applicata a fini sociali o economici. L’Infrastruttura Mentale è “il modo in cui la città si si relaziona con le opportunità e i problemi, le condizioni ambientali che crea per generare un’atmosfera e gli strumenti che utilizza. Essere creativo come individuo o organizzazione è relativamente semplice, mentre essere creativi come città è un’affermazione diversa, dato l’amalgama di culture e interessi coinvolti. Una città creativa efficiente deve tener conto di questi principi: 1. Rischiare con misura; 2. Leadership ad ampio raggio; 3. Il senso di andare in qualche direzione; 4. Essere determinati, ma non deterministici 5. Sforzarsi di andare oltre il mandato politico 6. Avere dei principi strategici ed essere flessibili in modo tattico.
3. Intellectual infrastructure (formal and informal); 4. Give maverick personalities space; 5. Strong communication linkages internally and with the external world; 6. Overall culture of entrepreneurship whether this is applied to social or economic ends. The Mental Infrastructure is “the way a city approaches opportunities and problems, the environmental conditions it creates to generate an atmosphere and the devices it fosters.” Being creative as an individual or organization is relatively easy, yet to be creative as a city is a different proposition given the amalgam of cultures and interests involved. An efficient creative city has to take these principles into account: 1.Taking measured risks 2.Wide-spread leadership 3. A sense of going somewhere 4. Being determined, but not deterministic 5. Having the strength to go beyond the political cycle 6. Being strategically principled and tactically flexible
To maximize this we need to change our mindset, perception, ambition and will. Per massimizzare tutto ciò è necessario un cambia- People need to become agents of change rather than mento nella nostra struttura mentale, percezione, victims of change, seeing transformation as a lived ambizione e volontà. experience. Le persone hanno bisogno di diventare gli agenti del It’s also necessary to understand the new competitive cambiamento piuttosto che vittime del cambiamen- urban tools: city’s networking capacity, its cultural depth to, vedere la trasformazione come un’esperienza and richness, the quality of its governance, design awarevissuta. ness and understanding of how to use the symbolic and E’ inoltre necessario capire i nuovi strumenti urbani perceptual understanding and eco-awareness. competitivi: la capacità di collegamento di una città, la sua profondità e ricchezza culturale, la qualità della sua governance, la consapevolezza progettuale e l’interpretazione di come utilizzare la comprensione percettiva e simbolica e l’eco-consapevolezza.
A destra/ To the right: Tokyo FIber City 2050, Ohno laboratory, the University of Tokyo, 2006
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LE URGENZE
La maggior parte delle città ha bisogno di sfruttare la loro immaginazione con una nuova forza in modo da sostentare la loro creazione di benessere e qualità della vita. La maggior parte delle città ha bisogno di: 1) Aumentare il senso di se stesse e fiducia in se stesse... ..accettando alcuni errori ed essendo consapevoli della differenza l’insuccesso competente and incompetente. Un cambiamento psicologico d’effetto all’interno delle città può avvenire attraverso lo shock, la seduzione o la visione. “Puoi farlo qui, puoi raggiungere i tuoi sogni, e noi ti aiuteremo”. Questa visione può toccare le persone individualmente e visceralmente. Le strategie che questa visione prevede necessitano di assicurare che la città del 21 secolo abbia un’infrastruttura hardware e software. L’hard comprende aeroporti, ferrovie, strade e IT, mentre il soft le reti, le collaborazioni e il tessuto connettivo che fa lavorare una città. Costruire fiducia è un fattore chiave.
THE URGENCIES
Most cities need to harness their imagination with renewed force in order to sustain their wealth creation and quality of life. Most cities need to: 1) Enhance the sense of self and confidence.. ..by accepting some mistakes and by being aware of the distinction between competent and incompetent failure. Effecting psychological change in cities can happen through shock, seduction or by vision. ‘You can make it here, you can achieve your dreams, and we will help you’. This vision can touch people individually and viscerally. The strategies that hang off such a vision need to ensure the city has a 21st century soft and hard infrastructure.The hard concerns airports, rail, roads and IT and the soft the networks, collaborations and connective tissue that makes a city work. Building confidence is key.
AUTHENTICITY UNIQUENNESS
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FREEDOM OF EXPRESSION
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HIGH QUALITY OF SPACE
SOCIAL DIVERSITY
LIVELY ART SCENE
TIVE MILI E EA
SUPPORTING URBAN POLICIES
ENTERTAINMENT NIGHT TIME ACTIVITIES
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CR
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JOB OPPORTUNITIES
LIVELY STREET CULTURE
ON-GOING CULTURAL PROGRAM CULTURAL HERITAGE
“Rethinking the Creative CIty”, Charles Landry, 2004
2) Capitalizzare sul potenziale delle persone Le città hanno bisogno di trovare dei modi per identificare, sfruttare, sostentare, sostenere, attrarre e promuovere il talento – ovunque esso sia. Il talento delle persone è la più importante risorsa della città. Ogni dipartimento in una municipalità dovrebbe avere una strategia di talento. Ogni persona può esprimere meglio il proprio talento.
2) Capitalize on the potential of people Cities need to find ways of identifying, harnessing, nurturing, sustaining, attracting and promoting talent – wherever it is.The talent of people is the city’s main asset. Every department in a municipality should have a talent strategy. Every person can express their talent better.
3) Project itself better into global consciousness 3) Progettare meglio se stessa nella consapevIn so doing cities need to learn to ‘feel at ease with olezza globale themselves’.Whilst cities should be aware of what othFacendo così le città hanno bisogno di imparare a ers are doing, they should stop comparing too much. “sentirsi a loro agio con se stesse”. Nonostante Continual benchmarking can stop ‘innovativeness’ as it le città dovrebbero essere coscienti di quello che is an exercise in following not leading.What is required gli altri stanno facendo, dovrebbero smettere di is response to circumstances.This means active engageconfrontarsi troppo. Il continuo riferimento può ment and thinking ahead, not passively waiting for fermare l’ “innovatività” in quanto è un esercizio nel things to happen. It means being alert, getting beyond seguire non nel condurre. Quello che è richiesto è the comfort zone and enjoying the confidence that una risposta alle circostanze. Questo significa coin- comes through success. volgimento attivo ed essere previdenti, non aspettare passivamente che le cose accadano. Significa es- 4) Value creativity as capital sere vigili, andare oltre la zona di comfort e godere Creativity is a key resource, it always was, but now della sicurezza che arriva dal successo. people recognize it as the currency of the age. Creativity is the capacity to solve problems and to create opportu4) Il valore della creatività come capitale nities imaginatively. Most issues are joined up and need La creatività è una risorsa chiave, lo è sempre stata, joined up solutions. ma ora le persone la riconoscono come la valuta dell’epoca. La creatività è la capacità di risolvere problemi e di creare opportunità in modo immaginativo. La maggior parte delle tematiche sono congiunte e hanno bisogno di soluzioni congiunte.
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GIUSTI PRINCIPI DELL’ “ARTE DI FARE LA CITTA’” Good principles for the “Art of City Making”
“Fare la città” è un’arte complessa, non è una formula, ma ci sono alcuni importanti principi che aiutano il “good city-making” ad andare nella direzione giusta. Il più importante principio è che le città non dovrebbero cercare di essere “la città più creativa del mondo”, o della regione o dello stato; dovrebbero invece lottare per essere le migliori e le più creative città per il mondo. - Accompagnarsi con le culture locali e le loro peculiarità, ma anche essere aperti alle influenze esterne. Bilanciare il locale e il globale. - Coinvolgere coloro che sono interessati di quello che si fa nel “decision-making”. E’ sorprendente come la gente comune, se data loro la possibilità, possa rendere possibile lo straordinario. - Imparare da quello che gli altri hanno fatto bene, ma non copiarli senza pensare. Città che prncipalmente imitano le pratiche migliori sono dei seguaci, non dei leaders e non si prendono il rischio di avanzare da sole. - Incoraggiare progetti che aggiungono valore economico e, simultaneamente, rafforzano i valori etici. Questo significa riconsiderare l’equilibrio tra necessità individuali e bisogni collettivi e planetari di rilevanza nel 21 secolo. Troppo spesso il valore è definito strettamente in termini di calcolo finanziario. Questo è ingenuo. La nuova economia richiede il valore etico come base per guidare l’azione. Implicherà un cambiamento nei comportamenti per incontrare gli obiettivi basati sul valore, come ad esempio mettere un freno allo sfruttamento dell’ambiente. Combinare la sfera economica con quella sociale e ambientale aiuta ad identificare progetti che passano questa verifica. - Ogni luogo può incrementare il suo potenziale se ci sono i requisiti per pensare, programmare e agire. L’immaginazione delle persone, combinata con altre qualità come la tenacia e il coraggio, è la nostra risorsa più grande. - Incoraggiare la creatività civica come la filosofia della città. Creatività civica è risolvere i problemi usando l’immaginazione applicata a scopi di bene pubblico. Coinvolge il pubblico ad essere più imprenditoriale all’interno dei principi di responsabilità e il settore privato ad essere più consapevole delle prossime responsabilità verso la collettività.
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“The Art of City City-making is a complex art; it is not a formula, but Making”, Charles there are some strong principles that help send good Landry, 2006 citymaking on its way. The most significant argument is that cities should not seek to be the most creative city in the world or region or state; they should strive to be the best and most imaginative cities for the world. - Go with the grain of local cultures and their distinctiveness, yet be open to outside influences. Balance local and global. - Involve those affected by what you do in decisionmaking. It is astonishing how ordinary people can make the extraordinary happen, given the chance. - Learn from what others have done well, but don’t copy them thoughtlessly. Cities focused mainly on best practices are followers not leaders and do not take the required risks to move themselves forward. - Encourage projects that add value economically and reinforce ethical values simultaneously. This means revisiting the balance between individual wants and collective and planetary needs relevant to the 21st Century. Too often value is defined narrowly in terms of financial calculus.This is naïve.The new economy requires an ethical value base to guide action. It will imply behaviour change to meet value-based goals such as putting a halt to the exploitation of the environment. Combining social and environmental with economic accounting helps identify projects that pass this test. - Every place can make more out of its potential if the preconditions to think, plan and act with imagination are present. The imagination of people, combined with other qualities such as tenacity and courage, is our greatest resource. - Foster civic creativity as the ethos of your city. Civic creativity is imaginative problem-solving applied to public good objectives. It involves the public being more entrepreneurial within accountability principles and the private sector being more aware of its responsibilities to the collective whole.
PROFILO DI CHARLES LANDRY
Charles Landry aiuta le città a trasformare/cambiare il loro modo di pensare di modo che siano in grado di valutare in modo nuovo il loro potenziale. Egli si definisce come un “amico critico” nei confronti delle città con cui lavora. Cerca di ispirare, stimolare, mettere in discussione e favorire. Mette insieme una prospettiva globale con un senso acuto di quello che riguarda il locale. Realizza idee in progetti concreti. Nel 1978 Charles Landry fonda Comedia, un’organizzazione che sviluppa progetti riguardanti la vita, la cultura e la creatività delle città. Questi 30 anni di storia hanno portato a 500 progetti in tutto il mondo e più di 200 pubblicazioni, molte delle quali sono considerate innovative/all’avanguardia. Comedia ha da sempre innovato e provocato un modo diverso di pensare. Fu tra i primi a sviluppare ed esplorare concetti quali “Economia Creativa”, l’idea di “Risorse Culturali” e il ruolo chiave delle “Industrie Culturali”. Più recentemente Charles Landry ha introdotto il concetto di “Città Creative”. Comedia è ora meno un’organizzazione strutturata e più una network di collaboratori che condividono idee, progetti ed iniziative. Progetti di spicco includono “La ricchezza delle città”, “Cultura al crocevia”, “L’arte della rigenerazione”, “Creatività e cultura”, e lavori in città diverse come Osaka e Wakefield, Dubai e Doncaster, Melbourne e Tirana, Johannesburg e St. Petersburg, Perth e Penang, Helsinki e Huddersfield. Tra i libri più importanti: “Le città creative”, “L’arte di fare le città”, “La città interculturale” e “ Cavalcando le rapide: Vita urbana nell’età della complessità”.
CHARLES LANDRY PROFILE
Charles Landry helps cities transform their thinking in order to assess their potential afresh. He sees himself as a ‘critical friend’ to the cities he works with. He seeks to inspire, stimulate, challenge and facilitate. He combines a global perspective with an acute sense of what matters locally. He grounds ideas in practical projects. In 1978 he found Comedia, an organization who developed projects concerned with city life, culture and creativity.This 30 year history resulted in over 500 projects across the globe and more than 200 publications, many of which are regarded as groundbreaking. Comedia has always innovated and provoked a different way of thinking. It was among the first to develop and explore concepts such as the Creative Economy, the idea of Cultural Resources, and the key role of the Cultural Industries. More recently Charles Landry introduced the Creative Cities concept. Comedia has now become less of a structured organisation and more a network of collaborators, who share thinking, ideas, projects and initiatives Project highlights include The Richness of Cities, Culture At The Crossroads, and The Art of Regeneration, Creativity and Culture, and works in cities as diverse as Osaka and Wakefield, Dubai and Doncaster, Melbourne and Tirana, Johannesburg and St. Petersburg, Perth and Penang, Helsinki and Huddersfield. Most important books: “The Creative City”, “The Art of City Making”, “The Intercultural City”, and “Riding the Rapids: Urban Life in an Age of Complexity”.
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RIPENSARE LE NOSTRE CITTA’ Rethinking our cities
RI-PENSARE LE NOSTRE CITTA’ Sfruttare più a fondo il potenziale delle città significa ‘Ripensare la nostra città’ attraverso molte dimensioni. Queste includono: 1) Ri-concepire la città in modo che impari ad essere una città. Ogni città ha parti negative – forse alcuni sobborghi o i loro Nord o Sud- e questi danneggiano anche il centro. L’obiettivo deve essere mettere tutta la città a lavorare e smistare le energie di tutte le persone. Ciò significa pensare al fabbisogno di hardware e software da ora fino ai prossimi 50 anni. 2) La maggior parte delle città sono enormemente estese e troppo disperse. Le città hanno bisogno di centri e quartieri più compatti e una concentrazione di tipo selettivo. Questi centri dovrebbero essere localizzati attorno a stazioni e punti nodali. 3) Nella maggior parte delle città c’è bisogno di un meccanismo per implementare strategie a lungo termine le quali aiuterebbero ad accrescere il loro potere a livello globale. 4) Le città nel 21o secolo sono città connesse in modo intelligente, del tipo che possono smistare l’energia dell’intera comunità. RI-MAPPARE LE NOSTRE CITTA’ Riconsiderando la nostra città ne emerge un quadro diverso. Dobbiamo mappare i flussi di creatività, le innovazioni, il prendere decisioni, la partecipazione, l’uso dello spazio. e il potenziale Dobbiamo integrare maggiormente le nostre dinamiche culturali, innovative, spaziali ed economiche. RE-ALLINEARE LE REGOLE PER LAVORARE ALLA VISIONE Troppo spesso le regole determinano la politica, la strategia e la visione piuttosto che l’avere una visione, una politica e una strategia determini le regole. Nei momenti di cambiamento radicale il sistema delle regole deve essere rivalutato . Se si vedono le regole solo come costrizioni, esse hanno un effetto corrosivo sull’immaginazione. Se invece facciamo le cose in modo diverso, alla fine facciamo cose diverse. RI-VALUTARE RISORSE DIVERSE Molti vantaggi sono nascosti nella nuova economia. L’ infrastruttura soft è una – il tessuto connettivo che fa lavorare un ambiente creativo o dei gruppi.
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RE-THINKING OUR CITIES Harnessing the city’s deeper potential means ‘Rethinking Our City’ across many dimensions.They include: 1) Re-conceiving the city so it learns to be a city. Every city has negative parts – perhaps certain suburbs or their North or South- and these hurt the centre too. The goal must be to put the whole city to work and marshal the energies of all its people.This means thinking about the soft and hard infrastructure requirements for 50 years hence. 2) Most cities are massively stretched city and sprawl too much. Cities need more compact hubs and quarters and selective intensification.These hubs should be centered around stations and nodal points. 3) In most cities there needs to be a mechanism to implement long term strategies which would help increase their global power. 4) Cities in the 21st century are smartly connected cities, ones that can marshal the energy of their entire community. RE-MAPPING OUR CITIES By reconceiving our city a different picture emerges.We must map the flows of creativity, innovations, decision making, participation, use of space and potential.We must integrate more strongly our economic, spatial, innovation and cultural dynamics. RE-ALIGNING RULES TO WORK FOR VISION Too frequently the rules determine policy, strategy and vision rather than having vision, policy and strategy determine the rules. In times of dramatic change the rules system must be re-assessed. If rules come across only as constraint, they have a corrosive effect on imagination. If we do things differently in the end we do different things. RE-VALUING DIFFERENT ASSETS Many advantages are hidden in the new economy. Soft infrastructure is one – the connective tissue that makes a creative milieu or clusters work.
Rethinking the Creative CIty, Charles Landry, 2004
Ci sono inoltre settori industriali trascurati perchè spesso non vengono visti come industrie. Due importanti includono il ‘benessere’ e le industrie ‘creative’. Incoraggiare queste industrie è uno dei più potenti mezzi per migliorare l’identità di una città o regione, e simultaneamente creare lavoro, sviluppare le abilità umane e generare capitale sociale e coesione. In un mondo globalizzato nel quale ogni luogo comincia a sentirsi e sembrare lo stesso, sono i prodotti e le attività culturali che differenziano un luogo da un altro. Una differenza tangibile crea un vantaggio competitivo. Il riavvicinamento tra i due grandi modi di esplorazione, scoperta e sapere – l’arte e la scienza - stanno creando importanti prodotti e servizi. Siccome la maggior parte delle città non ha ancora capito questa possibilità, queste potrebbero essere leaders se si affrettano. RI-MISURARE LE RISORSE Le città hanno bisogno di rimisurare se stesse. Per esempio, il valore del tempo guadagnato vivendo in una città più piccola e ben connessa rispetto a unaTokyo o Osaka, potrebbe ammontare a 250 milioni di giorni lavorativi in un anno. Allo stesso modo, il più importante indicatore per misurare il benessere di una città potrebbe essere il suo ‘contenitore di talento’, e questo potrebbe portare a rivalutare il vaore dell’investire nelle persone rispetto all’infrastruttura hardware. RI-ACCENDERE LA PASSIONE PER L’APPRENDIMENTO I progressi nel sapere riguardo a come funziona l’apprendimento efficace dovrebbero guidare la politica, la strategia e la costruzione delle istituzioni educative. Secondo, l’apprendimento ha bisogno di concentrarsi, ed essere visto, attraverso gli occhi di quelli che vogliono imparare. Mettendo la persona giovane al centro, la passione può riaccendersi. Soprattutto se i piani di apprendimento e agende di appredimento, a scuola e fuori, sono create in parallelo e co-finanziate con i portatori di interesse. L’educazione non può risolvere da sola i problemi dell’apprendimento. Dopo tutto, la scuola occupa solo cinque ore al giorno. Il ruolo delle istituzioni culturali come ad esempio giardini botanici, musei, librerie, gallerie o festivals dovrebbero aumentare in quanto il loro stile di apprendimento è visto come particolarmente efficace nella teoria del nuovo apprendimento. Lo stesso è vero per la partecipazione nelle arti.
There are also neglected industry sectors because they are often not seen as industries.Two important ones include the ‘well being’ and ‘creative’ industries. Encouraging these industries is one of the most powerful means of enhancing a city’s or region’s identity, whilst simultaneously creating employment, developing human skills and generating social capital and cohesion. In a globalizing world where every place begins to feel and look the same, it is cultural products and activities that mark one place from the next.Tangible difference creates competitive advantage. The rapprochement between the two great ways of exploration, discovery and knowing – art and science are creating substantial products and services. As most cities have not yet caught on to this possibility they could be leaders if they get in fast. RE-MEASURING ASSETS Cities need to re-measure themselves. For example, the value of time gained by living in a smaller well connected city as compared to a Tokyo or Osaka, might amount to 250 million working days a year. Equally, the most significant indicator to measure a city’s well being may be its ‘talent churn’, and this may lead to re-assessing the value of investing in people as compared to hard infrastructure. RE-IGNITING THE PASSION FOR LEARNING Advances in knowledge about how effective learning works should drive educational policy, strategy and institution building. Second, learning needs to focus, and be seen through, the eyes of those wishing to learn. By putting the young person at the centre, passion can be reignited. Especially if learning plans and learning agendas in school and outside are co-created and cofinanced with stakeholders. Education cannot solve the problems of education on its own. After all, school occupies only five hours a day. The role of cultural institutions such as botanical gardens, museums, libraries, galleries or festivals should increase as their style of learning is seen as particularly effective in new learning theory. The same is true for participation in the arts.
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RI-ACCENDERE L’ IMPRENDITORIA Le nostre grandi città oggi – e ce ne sono molte - sono state storicamente ampiamente intraprendenti. Dov’è andata questa capacità? C’è la necessità di migliorare la definizione e l’immagine di essere imprenditori, fare in modo che le scuole prendano degli esterni per insegnare queste competenze. Essere imprenditoriali è una costruzione mentale guidata dall’abilità di concentrarsi nel creare opportunità e superare gli ostacoli. RI-PENSARE ALLE PERSONE ATTRAVERSO UNA STRATEGIA DI TALENTO Sfruttare il potenziale creativo delle persone locali deve essere il nucleo significativo della rigenerazione di ogni città. Le città possono, e devono anche, attrarre talento dall’esterno per rinfrescare le sue “branchie” interne, ma più di tutto hanno bisogno di raggiungere una crescita interna. Le città hanno bisogno di una strategia di talento perchè in ogni città ci sono di solito almeno il 25% delle persone che non sono sfruttate abbastanza. Se tutti noi raggiungessimo il 5% in più di quello che già siamo questo equivale ad una enorme crescita nel talento. RI-VALUTARE LA CREATIVITA’ La creatività è una risorsa multisfacettata. E’ il processo attraverso il quale il talento cresce. Autodefinirsi una città creativa implica che gli individui, le organizzazioni e la città insieme devono creare le precondizioni che permettono alle persone di pensare, pianificare e agire con immaginazione. Le città devono mostrare qualità come apertura mentale, far sentire alle persone che è possibile pensare lateralmente, e permettere alle persone di rischiare in modo accorto. Questo ha delle implicazioni drammatiche per la struttura e la cultura organizzativa. Le organizzazioni creative sono atipiche, tendono a rompere le gerarchie e trovare nuovi modi di organizzazione, sono guidate da un ethos in cui rigidità e flessibilità sono equilibrate. Spesso gli ambiti in cui una città è creativa sono atipici e non concentrati in aree scontate come le arti. Queste hanno bisogno di design urbano e un ambiente di alta qualità per aiutare lo slancio creativo. Se ci concentriamo troppo su dei luoghi che sono già potenti, si potrebbe sviluppare una divisione creativa, come la divisione tra l’informazione o il reddito tra ricchi e poveri o gli altamente o scarsamente connessi. RI-CONSIDERARE LA CITTA’ CHE IMPARA Una città creativa che impara è più di una città di educazione. Una città che impara è una città intelli
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RE-KINDLING ENTERPRISE Our great cities today – and there are many - have historically been supremely enterprising.Where has this capacity gone? There is a need to improve the definition and image of being an entrepreneur, getting schools to bring in outsiders to teach these skills. Being entrepreneurial is a mindset driven by the ability to focus on creating opportunities and overcoming obstacles. RE-THINKING IN PEOPLE THROUGH A TALENT STRATEGY Harnessing the creative potential of local people has to be the defining core of any city’s reinvigoration. Cities can attract outside talent to refresh their inner gills and they have to, but most of all they need to achieve endogenous growth. Cities need a talent strategy because in any city they are usually at least 25% of people who are under-performing. If all of us achieved 5% more than we are already are, this equates to a huge increase in talent. RE-ASSESSING CREATIVITY Creativity is a multifaceted resource. It is the process through which talent grows. To call itself a creative city it implies that individuals, organizations and the city as a whole must create the pre-conditions that enable people to think, plan and act with imagination. Cities have to display qualities such as open-mindedness, make people feel it is possible to think laterally, and allow people to take measured risks.This has dramatic implications for organizational culture and structure. Creative organizations are unusual, they tend to break down hierarchies and find new ways of organizing, they are driven by an ethos in which rigidity and flexibility are balanced. Often the areas in which a city is creative are unusual and not focused on obvious areas such as the arts. These need urban design and an environment of high quality to help creative momentum. If we focus too strongly on places that are already strong, a creative divide might develop, like the divide between the information or income rich and poor, or the poorly and highly networked. RE-CONSIDERING THE LEARNING CITY A creative learning city is more than a city of education. A learning city is a clever city
gente che riflette su se stessa, impara dai fallimenti ed è strategica. La sfida è creare strumenti di comunicazione che permettono alla strutturs della città di diventare un’esperienza di apprendimento. RI-POSIZIONARE LE NOSTRE CITTA’ Molte città hanno bisogno di migliorare la reputazione in aree di nicchia per sostenere la loro creazione di benessere nel tempo. Le nicchie che una particolare città decide di sottolineare sono importanti, perchè, se ispirano, i cittadini vorranno rimanere e contribuire, e gli esterni saranno invogliati a passare là la loro vita. RI-PRESENTARE LA CITTA’ Arrivi e partenze sono fondamentali, sono le prime impressioni, ma anche le ultime. Aeroporti, stazioni, strade d’entrata sono vitali nel raccontare la storia urbana. RI-CONFIGURARE LA CENTRALITA’ DI UNA CITTA’ Le corporazioni catturano i mercati vendendo prodotti. Noi possiamo catturare idee e reti rendendo una città il loro centro. Si tratta di catturare spazio nell’immaginazione del mondo. Questo approccio permette ad una città di ricadere in una audience di nicchia. RE-INTEGRARE IL PENSIERO Problemi difficili e opportunità interessanti di solito richiedono un pensiero congiunto. Valutare il valore di altre discipline è vitale e spesso porta a ricombinazioni ingegnose. In questo processo ogni disciplina viene cambiata e arricchita da una prospettiva più ampia. RI-RACCONTARE LA STORIA Ogni città ha molte storie. Comincia di solito con l’eroica invenzione della città e quella dei primi abitanti e i loro ideali e speranze per il futuro. Le storie che seguono saranno diverse per ogni luogo. Rispecchiano le proprie risorse culturali e la storia. L’obiettivo deve essere assicurare che sia possibile scrivere un nuovo capitolo. RI-PENSARE IN AZIONE Le città hanno bisogno di concentrarsi in aree di opportunità dovunque esse siano e queste emergeranno valutando le risorse culturali distintive di ogni luogo. La città ha bisogno di essere creativa in come essa connette le persone di tutti i ceti a quei nuovi settori, e deve vedere come la normativa può supportare le aspirazioni invece di essere una barriera. Abbiamo bisogno di agevolazioni piuttosto che di normative. Le possibilità di struttare il talent sono infinite.
that reflects upon itself, learns from failure and is strategic. The challenge is to create communication devices that allow the city fabric to become a learning experience. RE-POSITIONING OUR CITIES Most cities need to increase reputation in niche areas to sustain their wealth creation over time.The niches a particular city decides to highlight are important, because if they inspire citizens will want to stay and contribute, and outsiders will be enticed to make their life there. RE-PRESENTING THE CITY Arrival and departure are key, they are the first impressions but also the last. Airports, stations, entry roads are vital in telling the urban story. RE.CONFIGURING A CITY’S CENTRALITY Corporations capture markets by selling products.We can capture ideas and networks by making a city their hub. It is about capturing space in the world’s imagination.This approach allows a city to cascade into niche audiences. RE-INTEGRATING THINKING Difficult problems and interesting opportunities usually require joined up thinking.Valuing the worth of other disciplines is vital and often leads to imaginative recombinations. In this process each discipline is changed and enriched by a broader perspective. RE-TELLING THE STORY Every city has many stories. It starts usually with the city’s heroic invention and that of its first settlers and their ideals and hopes for the future.The stories that follow will be different for each place.They mirror its cultural resources and history. The objective must be to ensure that it is possible to write a new chapter. RE-THINKING IN ACTION Cities needs to focus on areas of opportunity wherever they may be and these will emerge by assessing the distinctive cultural resources of each place.The city needs to be creative in how it connects people to those new sectors from all walks of life, and must see how regulation can support aspirations rather than being a barrier. We need facilitation rather than regulation.The possibilities to harness talent are endless.
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“LA CLASSE CREATIVA” di Richard Florida “The Creative Class” by Richard Florida
www.wikipedia.org
Richard Florida per primo ha identificato la Classe Creativa come forza guida determinante per lo sviluppo economico delle città post-industriali negli Stati Uniti (“The Rise of the Creative Class: how it’s transforming its work, leisure, community and everyday life”, 2002). La Classe Creativa non è una classe di lavoratori tra tante, ma un gruppo che si crede porti crescita economica ai paesi che riescono ad attrarre i suoi membri. I benefici economici conferiti alla Classe Creativa includono risultati in nuove idee, industria high-tech e crescita regionale. Anche se la Classe Creativa esiste da secoli, gli U.S.A furono il primo paese ad avere una Classe Creativa che si occupasse di information technology negli anni ‘60 e ‘70 del 1900. Vedendo che avere una Classe Creativa forte é di importanza vitale nell’economia globale di oggi, l’Europa è ora quasi uguale ai numeri d’America per quanto riguarda questo gruppo. Si è sviluppata una competizione tra le città per attrarre i componenti della Classe Creativa. La Classe Creativa ha vissuto uno spostamento in direzione della tecnologia, la ricerca e lo sviluppo, e internet (e i campi connessi) che si verifica nelle economie del dopoguerra di molti paesi. Alcune città e regioni (incluse la Silicon Valley di California, la Route 128 di Boston, il Triangolo nel Nord Carolina, Austin, Seattle, Bangalore, Dublino e la Svezia) sono state identificate con questi trend economici.
Richard Florida first identified the Creative Class as a key driving force for economic development of postindustrial cities in the United States (“The Rise of the Creative Class: how it’s transforming its work, leisure, community and everyday life”, 2002). The Creative Class is not a class of workers among many, but a group believed to bring economic growth to countries that can attract its members.The economic benefits conferred by the Creative Class include outcomes in new ideas, high-tech industry and regional growth. Even though the Creative Class has been around for centuries, the U.S. was the first country to have a Creative Class dealing with information technology, in the 1960s and 1970s. Seeing that having a strong Creative Class is vital in today’s global economy, Europe is now almost equal with America’s numbers for this group. Inter-city competition to attract members of the Creative Class has developed. The Creative Class experienced a shift towards technology, research and development, and the internet (and related fields) occurring in the postwar economies of many countries. Some cities and regions (including California’s Silicon Valley, Boston’s Route 128,The Triangle in North Carolina, Austin, Seattle, Bangalore, Dublin and Sweden) have come to be identified with these economic trends.
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LE TRE T:TALENTO,TECNOLOGIA,TOLLERANZA The three T:Talent,Technology,Tolerance
L’Indice di Creatività di una città, di una regione o di un paese è uno strumento molto utile per capire quali siano i punti di forza e quali i punti di debolezza del contesto che si intende analizzare. La suddivisione dell’Indice Creativo in Indice di Talento, Indice di Tecnologia e Indice di Tolleranza (e ulteriori sottosuddivisioni di questi 3 indici) permette una comprensione dettagliata di quale sia il motore creativo di una città e quali altri aspetti invece siano carenti e quindi ne rallentino lo sviluppo stesso. Ho scelto di applicare l’Indice di Creatività ideato da Richard Florida alla città oggetto della mia tesi, Istanbul, perché, nonostante non mi sia stato possibile reperire tutte le informazioni necessarie alla costruzione di questo indice, si è rivelato molto utile come approccio per capire le dinamiche della sua Classe Creativa.
CAPITALE UMANO: La Classe Creativa e il Talento
The Creative Index of a city, region or a country is a really helpful tool for understanding which are the strenght points and which the weakness points of the context we want to analyse. The divide of the Creative Index in Talent Index,Technology Index and Tolerance Index (and other subdivision of these 3 indexes) allow a detailed comprehension of which is the creative engine of a city and which other aspects are instead lacking, so that they slow down the growth. I chose to use the Creative Index developed by Richard Florida to the city object of my thesis, Istanbul, because, while I couldn’t find all the information necessary to build the index, it has been really helpful as an approach to understand the dynamics of its Creative Class.
HUMAN CAPITAL: The Creative Class and the Talent
In order to build the Talent Index are necessary: data Per costruire l’Indice di Talento sono necessari: dati about the Creative Class, that is the percentage of creative professions like entrepreneurs, public and private sulla Classe Creativa, cioè la percentuale di figure managers, researchers, professionals (lawyers, chartered professionali creative quali imprenditori, dirigenti accountants, architects, engineers, doctors, etc..), tecnical pubblici e privati, ricercatori, professionisti (avand artistic professions with high-specialization degree; vocati, commercialisti, architetti, ingegneri, medici, the Human Capital Index based on the percentage of etc.), professioni tecniche ed artistiche ad elevata inhabitants holding a degree or a university qualification; specializzazione; l’indicatore di Capitale Umano and the researchers incidence over the total workforce basato sulla percentuale di abitanti in possesso di (number of researchers each 1000 workers). una laurea o un diploma universitario; e l’incidenza The Creative Class is measured as the incidence over di ricercatori sulla forza lavoro totale (numero di the total of occupied people that have the following ricercatori ogni 1000 lavoratori). jobs: entrepreneurs, public and private managers and La Classe Creativa è misurata come l’incidenza sul totale degli occupati delle persone che svolgono le professionals that do “organizational, technic, intellectual, seguenti occupazioni: imprenditori, dirigenti pubblici scientific or artistic activities with high-specialization degree”, like managers, ingegneers, architects, chemists, e privati e professionisti che svolgono “attività organizzativa, tecnica, intellettuale, scientifica o artis- professors, musicians, writers, journalists, etc..but also technic occupation at medium level like, for example, tica da elevata specializzazione”, ovvero non-specialized technicians that work in scientific labomanagers, ingegneri, architetti, chimici, professori, ratories, occupations related to consumer services like musicisti, scrittori, giornalisti, ecc., ma anche occuphysiotherapists. pazioni “tecniche a media specializzazione” come, per esempio, i tecnici non specializzati che lavorano From analyses done in Usa, italian and european cities, in laboratori scientifici, occupazioni legate a servizi the 3 measures of talent alla persona come fisioterapista. Dalle analisi condotte nelle città statunitensi, italiane e nei paesi europei, le tre misure del talento
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“Italy in the Creative Age”, Richard Florida, Irene Tinagli, 2005
tendono ad essere abbastanza correlate. Città con alti livelli di occupazioni creative hanno generalmente alti livelli di capitale umano e di ricercatori. Questo indica la capacità delle grandi città di generare, attrarre e coltivare “Talento” e di innescare un circolo virtuoso in grado di assicurare un elevato livello di risorse umane. Una dimensione potenzialmente molto rilevante per l’attrazione e la crescita del “talento” di una città è rappresentata dall’esistenza di un polo universitario importante in grado di funzionare sia come centro di attrazione per studenti e ricercatori da ogni parte del mondo che come luogo di “produzione di sapere” che possono avere importanti ricadute sul tessuto economico di un territorio.
tend to be well linked. Cities with high levels of creative occupations have generally high levels of human capital and researchers. This points out the capacity of big cities to generate, attract and cultivate “Talent” and give birth to a virtuous circle able to assure a high level of human resources. A highly determining dimension for the attraction and the growth of “Talent” of a city is represented by the existence of an important universitary pole able to work either as a center of attraction for students and researchers from every part of the world and as a place of “production of knowledge” that can have important results on the economic tissue of a territory.
TECHNOLOGY
TECNOLOGIA
Since a lot of time the economists ricognised the fundamental role of technology in the processes of growth Da molto tempo gli economisti hanno riconosciuto and development. il ruolo fondamentale della tecnologia nei processi Technology offers to people and enterprises the means di crescita e sviluppo. with which they can express and develop at their best La tecnologia offre alle persone e alle imprese i their own ideas, generate new products, new services, mezzi per poter esprimere e sviluppare al meglio and new wealth. Today no area of creativity can be le proprie idee, per poter generare nuovi prodotti, ‘competitive’ if it’s not accompanied by the best technolnuovi servizi, e nuova ricchezza. Oggi nessuna area ogies.Therefore it’s key that cities and regions grow up/ della creatività può essere ‘competitiva’ se non è cultivate the “technological” contest and the innovative accompagnata dalle migliori tecnologie. È fondamen- potential of their territory. tale dunque che le città e regioni coltivino il contesto “tecnologico” e la potenzialità innovativa del loro territorio.
+ TALENT
+ TECNOLOGY
+ TOLERANCE
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I tre principali indicatori per misurare la capacità tecnologica ed innovativa di un territorio sono: un indicatore di industria High Tech (Indice High Tech) che rilevi la presenza (e l’incidenza) di attività economiche legate alle nuove tecnologie; un indicatore di innovazione (Indice di Innovazione) che coglie la capacità brevettuale del sistema industriale e della ricerca; e infine un indicatore che colga la presenza di alcune importanti tecnologie di comunicazione e diffusione delle informazioni come l’Adsl e l’Umts (Indice di Connettività High Tech). L’Indice High Tech viene a sua volta suddiviso in tre principali componenti (Hardware & Physical Products; Software & Services; Telecommunications & AudioVideo) per avere maggior dettaglio sulla natura delle attività high tech concentrate in una città e consentire quindi una migliore interpretazione dei dati.
The three major indicators to measure the technological and innovative capacity of a territory are: a indicator of High Tech Industry (High Tech Index) that captures the presence (and incidence) of economic activities related to new technologies; a indicator of innovation (Innovation Index) that captures the patent capacity of the industrial system and of research; and eventually a indicator that captures the presence of some important technologies of communication and diffusion of information like Adsl and Umts (Index of High Tech Connectivity). High Tech Index is then subdivided in three principal components (Hardware & Physical Products; Software & Services;Telecommunications & Audio-Video) in order to have a bigger detail about the nature of high tech activities concentrated in a city and allow then a better interpretation of data.
HIGH TECH INDEX High Tech definitions can differentiate for the major or INDICE HIGH TECH minor width, but generally they include a vast amount of Le definizioni di High Tech possono differenziarsi per la maggior o minore ampiezza, ma generalmente activities that go from the material production of semifinished products and “technological” products (semiincludono una gamma molto ampia di attività che conductors, computers, medicines, optical fibers etc.) vanno dalla produzione materiale di semilavorati e to activities like development of software or data bank prodotti “tecnologici” (semiconduttori, computer, farmaci, fibre ottiche ecc.) alle attività tipo sviluppo until merely technical consulting service companies. di software o banche dati fino ai servizi di esclusiva The subset “Hardware and Physical Products” captures the incidence of activities related to the effective consulenza tecnica. Il sottoinsieme “Hardware and Physical Products” rileva l’incidenza delle attività legate alla effettiva
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“Italy in the Creative Age”, Richard Florida, Irene Tinagli, 2005
produzione di semilavorati o prodotti ad alta tecnologia (fabbricazione di elaboratori, sistemi informatici, componenti elettronici e microelettronici, strumenti per la telefonia e la radiodiffusione, ecc.) Un secondo sottoindice, denominato “Software and Services”, rileva l’incidenza di attività legate allo sviluppo di software e alla fornitura di servizi e consulenze (consulenza informatica, consulenze e servizi tecnici relativi ad impianti, prototipi, nonché attività relative all’elaborazione e gestione dati). Infine, nel terzo sottoindice sono state isolate le attività legate alle telecomunicazioni e alle comunicazioni audio-video (produzione e distribuzione cinematografica): questo sottoindice è chiamato “Telecommunications and Audio-Visual”. INDICE DI INNOVAZIONE Per l’Indice di Innovazione viene usato un indicatore che fa riferimento alle domande di brevetto presentate da aziende e istituti di ricerca all’ufficio nazionale, oppure Europeo o Americano. Si calcola questo indice in relazione ad un determinato numero di abitanti, facendo riferimento ad un certo periodo di tempo (di solito 1-3 anni). L’Innovazione prodotta può essere legata a miglioramenti dei processi industriali oppure ad innovazioni scientifiche o alla creazione di nuovi prodotti e nuove tecnologie. INDICE DI CONNETTIVITA’ HIGH TECH La potenzialità tecnologica di una città e di una regione non è legata solamente al contesto industriale, della ricerca e alla loro “innovatività” ma anche alle infrastrutture tecnologiche rivolte alla popolazione in senso più ampio. La possibilità che un luogo dà alle persone di accedere agevolmente ai mezzi di comunicazione e diffusione delle informazioni (in particolare internet e telefonia mobile) è senz’altro un aspetto importante per lo sviluppo di una effettiva società dell’informazione e della conoscenza. Questa possibilità costituisce inoltre un forte elemento di attrazione per quelle persone che svolgono professioni in cui la connettività è fondamentale (managers, ricercatori, professionisti, designers, etc. - tipicamente tutte le professioni altamente “creative” -). Un indicatore molto utile può essere valutare la copertura sul territorio rispetto a due importanti tecnologie: adsl (possibilità di accesso veloce ad internet) e umts (possibilità di accesso a telefonia mobile di terza generazione).
production of semifinished products or products with high technology (production of data processors, informatic systems, electronics and microelectronics components, tools for for the telephony and the broadcasting, etc.) A second subindex, called “Software and Services”, captures the incidence of activities related to development of softwares and to the supply of services and consultancies (informatic consultancy, consultancies and technical services related to installations, prototypes, but also activities related to elaboration and administration of data). Eventually, in the third subindex activities related to telecommunications and audio-video communications have been isolated (cinematographic production and distribution): this subindex is called “Telecommunications and Audio-Visual”. INNOVATION INDEX For the Index of Innovation it is used an indicator that refers to the requests of patents presented by companies and research institutes to the national office, or European or American. This index is calculated in relation to a certain amount of inhabitants, referring to a certain period of time (usually 1-3 years). The Innovation produced can depend on improvements of industrial processes or on scientific innovations or on the creation of new products and new technologies. HIGH TECH CONNECTIVITY INDEX The technological potential of a city and of a region is not related solely to the industrial, research context, and with their “innovativity” but also with technological infrastructures addressed to the population in a wider sense. The possibility that a place gives to people of accessing easily to the means of comunication and spread of information (in particular internet and mobile telephony) is for sure an important aspect for the development of a real information and knowledge society.This possibility constitues also a strong element of attraction for those kind of people who do professions in which connectivity is key (managers, researchers, professionists, designers, etc. - tipically all the professions highly “creative” -). A really useful indicator can be accessing the coverage on the territory regarding two important tecnologies: adsl (possibility of fast access to internet) and umts (possibility of access to mobile telephony of third generation).
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LA RELAZIONE TRA TALENTO E TECNOLOGIA Studi sulle regioni statunitensi, canadesi e europee rivelano una connessione tra Talento e Tecnologia. Questa relazione conferma da un lato che non vi può essere sviluppo tecnologico senza una base solida di capitale umano e “talento”, dall’altra però suggerisce anche una maggiore capacità di attrazione di talento e capitale umano da parte di quelle città che abbiano strutture e infrastrutture tecnologiche avanzate. Altre correlazioni interessanti e degne di nota sono: consistente relazione positiva della dimensione di Capitale Umano sia con l’Indice di Tecnologia complessivo che con le sue singole componenti, generale relazione positiva tra presenza di ricercatori e presenza di industria High Tech.
THE RELATION BETWEEN TALENT AND TECNOLOGY Studies on United States, canadian and european regions reveal a connection between Talent and Technology. This relation confirms from one side that there cannot be technological development without a solid base of human capital and “talent”, but from the other side it suggests also a bigger capacity of attraction of talent and human capital from those kind of cities that have advanced tecnological facilities and infrastructures. Other interesting and worthy correlations are: positive solid relation of the dimension of Human Capital either with overall Technology Index and with its single components, general positive relation between the presence of researchers and the presence of High Tech Industry.
TOLERANCE
Tolerance is the third. It’s the key element to make a city or a region able to attract and move creative talent. Numerous sociologists, urban planners and economists La Tolleranza è la terza T. Essa è l’elemento fonhave studied and found strong relations between the damentale affinché una città o una regione siano cultural openness and the diversity of a place and its in grado di attrarre e mobilitare talento creativo. capacity of growth and development. Annalee Saxenian Numerosi sociologi, urbanisti ed economisti hanno of Berkeley University found that about one third of studiato e trovato forti relazioni tra l’apertura culhigh-tech societies created in the Silion Valley in the 90s turale e la diversità di un luogo e la sua capacità di were been onded by immigrants. Ronald Inglehart of crescita e sviluppo. Annalee Saxenian dell’Università Michigan University found instead a significative relation di Berkeley ha rilevato che circa un terzo delle between tolerance and economic and political developsocietà high tech create nella Silion Valley negli anni ment of a country. In a more recent study Emanuele Novanta erano state fondate da immigrati. Ronald Ottaviano and Giovanni Peri identified a positive impact Inglehart dell’Univeristà del Michigan ha rilevato of etnic-cultural diversity on some key dimensions of invece una significativa relazione tra tolleranza e development of an urban area. sviluppo economico e politico di un Paese. In uno The base assumption is not that immigrants, gay o othe studio più recente Emanuele Ottaviano e Giovanni minorities by themselves “determine” the development Peri hanno identificato un impatto positivo della dior the growth; but simply that their presence in a place versità etnica-culturale su alcune dimensioni chiave is a signal of cultural openness, of ease with which “difdella crescita di un’area urbana. ferent” people and ideas can find space in a society. So L’assunto di base non è che immigrati, gay o altre the measures used to find the level of Tolerance have minoranze da sole “determinino” lo sviluppo o la to be interpreted as indicators of a social open “ecosyscrescita; ma semplicemente che la loro presenza in tem” , in which people can meet and expressed easily un luogo sia un segnale dell’apertura culturale, della and where the best ideas are not closed and depressed facilità con cui persone e idee “diverse” possono but transformed in projects. Cities and regions with this trovare spazio in una società. Le misure utilizzate capacity have a great competitive advantage. per rilevare il livello di Tolleranza vanno dunque The incidence of foreign population, but also charactinterpretate come indicatori di un “ecosistema” teristics like the variety of countries of provenience, the sociale aperto, in cui le persone possono incontrarsi tendency to eradicate in a territory, ed esprimersi con facilità e dove le idee migliori non vengono intrappolate e avvilite ma trasformate in progetti. Città e regioni con questa capacità hanno un grande vantaggio competitivo. L’incidenza della popolazione straniera, ma anche caratteristiche come la varietà dei paesi di provenienza, la tendenza a radicarsi su un territorio,
TOLLERANZA
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vivere in contesti familiari, il livello di istruzione degli adulti e la scolarizzazione dei bambini è una buona analisi di Tolleranza. I principali indicatori sono tre, basati su una serie di “sotto-indici”: • Indice di Diversità (Diversity Index), che rileva sia l’incidenza della popolazione straniera che la sua “varietà” (basata sulla diversità delle provenienze); • Indice di Integrazione (Integration Index), che è basato su tre sotto-indicatori: livello di istruzione della popolazione straniera residente, percentuale di matrimoni misti; incidenza e scolarizzazione dei bambini stranieri, una misura che rileva la propensione degli stranieri a creare contesti familiari sul territorio e a mandare i loro bambini alle scuole dell’obbligo; • Indice di Tolleranza Gay, basato sui risultati di sondaggi promossi da siti di riferimento per comunità gay. Il sondaggio è strutturato in una serie di domande che toccano i principali aspetti della tolleranza nei confronti dell’omosessualità, che vanno dall’atteggiamento dei cittadini e delle istituzioni, all’esistenza di opportunità di lavoro, di socializzazione, di associazionismo, e altri ancora.
live in familiar contexts, the level of instruction of adults and the education of children is a good analyse of Tollerance. The major indicators are three, based on a series of “sub-indexes” : • Diversity Index, that reveals either the incidence of foreign population and its “variety” (based on diversity of provenience); • Integration Index, based on three sub-indicators: the level of education of foreign resident population, percentage of mixed weddings; incidence and education of foreign children, a measure that reveal the inclination of foreigners to create familiar contexts on a territory and to send their children to compulsory schools; • Gay Tollerance Index, based on results of surveys promoted by a reference website for gay communities. The survey is structured on a series of questions that touch the principal aspects of tolerance against homosexuality, that go from the behavior of citizens and of institutions, to the existence of job opportunities, of socialization, of associationisme, and still others.
DIVERSITY INDEX The ethnic and cultural diversity of a region or city is linked not only and not so much with the overall incidence of foreigners, but with the real “variety” of INDICE DI DIVERSITA’ cultures that meet in a city. A city that has, for example, La diversità etnica e culturale di una regione o the 5% of foreign population but in which all this 5% città è legata non solo e non tanto dall’incidenza comes from a single foreign country, can count on a complessiva degli stranieri, ma dalla effettiva “varimuch minor cultural diversity of another city that has a età” di culture che si incontrano in una città. Una similar percentage of foreign citizens but coming from città che abbia, per esempio, il 5% di popolazione different countries. straniera, ma in cui tutto questo 5% provenga da un The recent literature recognised and tried to face with solo paese straniero, potrà contare su una diversità the problem in different ways. culturale molto minore di un’altra città che abIn a paper publiced in 2004 Lisa Benton-Short, Marie bia un’analoga percentuale di cittadini stranieri ma Price and Samantha Friedman built a “immigration provenienti da paesi diversi. index” that weights in different ways the proveniences La letteratura recente ha riconosciuto e cercato di according to their proximity, while Ottaviano and Peri reaffrontare il problema in vari modi. fer to a index of “fractionalization” that enable to keep In un paper pubblicato nel 2004 Lisa Benton-Short, simultaneously into account the amount of population Marie Price e Samantha Friedman hanno costruito straniera and of its “dispersion” in a lots of or few ethnic un “immigration index” che pesa in modo diverso le groups. provenienze a seconda della loro prossimità, mentre What makes the diversity is not a culture instead of anOttaviano e Peri fanno riferimento ad un indice di other one, but simply a balanced mix of various cultures. “frazionalizzazione” che consente di tenere conto simultaneamente della numerosità della popolazione straniera e della sua “dispersione” in molti o pochi gruppi etnici. Ciò che fa la diversità non è una cultura invece di un’altra, ma semplicemente un mix equilibrato di varie culture.
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INDICE DI INTEGRAZIONE La Tolleranza e la diversità di una città o regione non dipende solo ed esclusivamente dalla quantità di stranieri che vi risiede ma anche da come queste diversità etniche riescono ad integrarsi nel tessuto economico e sociale. Un primo importante fattore di integrazione è costituito dal livello di istruzione: immigrati in possesso di titoli di studio quali la laurea o il diploma universitario hanno (o dovrebbero avere) una maggior facilità di integrarsi nel tessuto economico e produttivo di una città e anche in un certa parte del contesto sociale. Un recente studio della Federal Reserve Bank di Chicago mostra come la probabilità degli stranieri di creare piccole imprese o attività in proprio dipende in maniera significativa dal loro livello di educazione. L’elevato livello di istruzione aiuta ad identificare una immigrazione per così dire “di fascia alta” che, se da un lato è importante, dall’altro però non considera l’integrazione più diffusa, fatta di piccole cose quotidiane che riguardano la maggior parte degli stranieri a prescindere dal loro livello di educazione. Un elemento fondamentale per questo tipo di integrazione più ampia è legato alle opportunità di convivenza con il tessuto sociale locale e di “senso di appartenenza”: un immigrato che è venuto e vive in un paese straniero da solo per motivi di lavoro avrà meno occasioni di integrazione di uno che vive in contesto familiare, con una moglie e dei bambini che frequentano le scuole pubbliche, per esempio. L’Indice di Integrazione, quindi, racchiude la performance delle città su questi tre aspetti fondamentali: dell’immigrazione: • Livello di istruzione (“Talento straniero”) • Percentuale di Matrimoni Misti • Incidenza e Scolarizzazione dei bambini stranieri.
INTEGRATION INDEX The Tolerance and the diversity of a city or region don’t depend merely and esclusively on the quantity of foreigners that lived there, but also on how these ethnic diversities are able to integrate into the economic and social tissue. A first important factor of integration is constituted of the level of education: immigrants that have educational qualification as a degree or a university diploma have (or they should have) a bigger tendency to integrate into the economic and productive tissue of a city and also in a certain part of the social context. A recent study of the Federal Reserve Bank of Chicago shows how the probability of foreigners to create small enterprises or private activities dipendes mainly on their level of education. The high level of education helps to identify a immigration called “of high level” that, if from one side is important, from the other one it doesn’t consider the more diffuse integration, made of small daily things that deal with the major part of strangers no matter their level of education. A basilar element for this kind of wider integration is related to the opportunities of living together with the local social tissue and of “sense of belonging”: a immigrant that has come and lives alone in a foreign country for job reasons will have less opportunities of integration than one that lives in a familiar context, with a wife and children that frequent public schools, for example, has. The Integration Index, then, includes the performance of cities based on these three fundamental aspects of immigration: • Education Level (“Foreign Talent”) • Percentage of Mixed Weddings • Incidence and Education of foreign children.
GAY TOLERANCE INDEX In the study on the United States cities and regions, it INDICE DI TOLLERANZA GAY has been found a significative correlation between the Nello studio sulle città e regioni statunitensi è stata presence of gay (gay couples risulted from census) and trovata una significativa correlazione tra presenza di development of technological industries. gay (coppie gay risultanti dal censimento) e sviluppo Ronald Inglehart, sociologist at University of Michigan di industrie tecnologiche. that studies since years the relation between socio-culRonald Inglehart, sociologo presso l’Università del tural factors and the economic development, has shown Michigan che da anni studia la relazione tra fattori as societies in which predominate behaviors of closeness socio-culturali e sviluppo economico, ha mostrato against minorities are societies in which the politic and come società in cui predominano atteggiamenti di economic progress is slower. chiusura verso le minoranze sono società in cui il This aspect of openness and tolerance is very important progresso politico ed economico è più lento. for the creation of a society based on knowledge, ideas, Questo aspetto di apertura e tolleranza è molto innovation in which the free expression, the valorization importante per la creazione di una società basata of ideas and of creative potential of an individue are sulla conoscenza, le idee, l’innovazione in cui la fundamental elements. libera espressione, la valorizzazione delle idee e del potenziale creativo di un individuo sono elementi
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fondamentali. • Coming out: percentuale di persone che hanno fatto il coming out in famiglia, con gli amici e sul lavoro e quale reazione questo coming out ha scatenato; • Rapporti di coppia e di amicizia: prende in considerazione la capacità, città per città, di costruire relazioni amicali o affettive con altri gay e altre lesbiche; • Omofobia: radicamento in una città di una cultura omofoba, contro gli omosessuali, di rifiuto e rigetto delle diversità sessuali, che si manifesta nella battuta, nell’insulto, nella molestia fino ad arrivare alla violenza fisica. (Valori alti indicano alta tolleranza); • Opportunità: presenza di opportunità di divertimento, socializzazione, cultura e iniziative sociali nella propria città; presenza di locali e/o festival culturali gay. • Accoglienza: fa riferimento a due domande: “quante persone conosci che vorrebbero trasferirsi dalla tua città?” e: “Quante vorrebbero immigrare nella tua città?” È un indice sulla percezione generale della vivibilità della città da parte di gay e lesbiche. • Salute: livello di sensibilità e prevenzione nei confronti di malattie come l’AIDS. • Associazioni: presenza, efficienza ed efficacia di una o più associazioni, indice della presenza di una comunità gay/lesbica attiva e solidale. • Rapporto con le istituzioni: percezione che i gay e le lesbiche hanno di chi amministra il proprio comune, la propria provincia o la propria regione, sul loro livello di apertura/supporto nei confronti di attività gay/lesbiche.
• Coming out: percentage of people that did the coming out in their family, with friends and at work and which reaction this coming out has caused; • Coupled and friendship relations: it takes into account the capacity, city by city, of building friendly or affective relations with other gays and lesbians; • Homophobia: radicamento in a city of an homophobic culture against homosexuals, of refuse and rejection of sexual diversities, that comes out through the joke, the insult, the harassment until physical violence. (High values indicate high tolerance); • Opportunity: presence of opportunities to have fun, of socialization, culture and social initiatives in their owncity; presence of locals and/or cultural festivals for gays. • Welcome: it refers to two questions: “how many people do you know that would like to move from your city?” and: “How many would they like to immigrate in your city?” It is a Index about the general perception of livability of the city from the part of gay and lesbians. • Health: level of sensitivity and prevention against deseases like AIDS. • Associations: presence, efficiency and efficacy of one or more associations, index of presence of a active and supportive gay/lesbiancommunity. • Relation with the institutions: perception that gays e le lesbians have about who administrates their own municipality, their own province or their own region, about their level of openness/support against gay/lesbian activities.
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RIVOLUZIONE CREATIVA VS RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Creative Revolution vs Industrial Revolution
Oggi viviamo in un periodo di grandi sfide ma anche di grandi promesse e opportunità. Forse per la prima volta nella storia dell’uomo, abbiamo l’opportunità di allineare lo sviluppo economico e lo sviluppo umano. Quello di cui c’è bisogno è un nuovo Compact Creativo per espandere la partecipazione nell’Economia Creativa ai lavoratori nell’industria e nei servizi, far leva su nuovi investmenti privati e pubblici nell’infrastruttura umana, riorganizzare l’educazione attorno allo sforzo creativo, appoggiare le università, provvedere benefici mobili, rilanciare la politica urbana come caposaldo della politica economica. Assicurerebbe il diritto di ogni e di tutti i cittadini di sviluppare a pieno e utilizzare la loro creatività ed esprimere completamente i loro valori e identità. Le sfide che affrontiamo oggi potrebbero essere diverse nel loro specifico, ma non sono per niente nuove. Ci siamo già passati prima. La nostra situazione oggi è incredibilmente simile a quella posta dalla Rivoluzione Industriale più di un secolo fa. L’avvento della Rivoluzione Industriale generò nuova tecnologia, nuove industrie e nuovo potenziale produttivo accanto a una grande ineguaglianza economica. Il completo potenziale della nascente era industriale richiese lo sviluppo di una società industriale molto più allargata nella quale grandi masse di persone potevano partecipare. Questa società industriale non emerse da sola, ma fu portata in vita da un nuovo “social compact” che estese i benefici dell’economia industriale agli operai ed altri segmenti di popolazione. Oggi abbiamo bisogno di fare qualcosa di simile. Abbiamo bisogno di un nuovo”social compact” in sintonia con le richieste dell’economia creativa. Alla base questo Creative Compact deve sfruttare le complete capacità creative della forza lavoro nei modi che migliorano simultaneamente la produttività ed estendono i benefici dell’Economia Creativa ai lavoratori nell’industria e nei servizi tanto quanto alla classe creativa. Florida consiglia 10 principi attorno ai quali basare il nuovo “Creative Compact”. 1. Ogni essere umano è creativo La nostra sfida più grande riguarda sia la crescente divisione di classe e l’enorme riserva di capitale creativo non utilizzato che viene sprecato.
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We live in a time of great challenge but also of great promise and opportunity.Today, for perhaps the first time in human history, we have the opportunity to align economic and human development. What is needed is a new Creative Compact to expand participation in the Creative Economy to industrial and service workers, leverage new private and public investment in human infrastructure, restructure education around creative endeavor, bolster universities, provide mobile benefits, recast urban policy as a cornerstone of economic policy. It would ensure the right of each and every citizen to fully develop and utilize their creativity and fully express their values and identity. The challenges we face today may be different in their specifics, but they are by no means new.We have been through this before. Our situation today is strikingly similar to that posed by the Industrial Revolution more than a century ago. The rise of the Industrial Revolution generated new technology, new industries and new productive potential alongside gross economic inequality.The full potential of the nascent industrial age required the development of a much more broadly-based industrial society in which great masses of people could participate.This industrial society did not emerge on its own, but was spurred into existence by a new social compact which extended the benefits of the industrial economy to blue-collar workers and other segments of the population. Today we need to do something similar.We need a new social compact attuned to the demands of the Creative Economy. At bottom this Creative Compact must harness the full creative capabilities of the workforce in ways that simultaneously improve productivity and extend the benefits of the Creative Economy across industrial and service workers as well as the creative class. Florida suggests10 principles around which to base a new Creative Compact 1. Every Human Being is Creative Our greatest challenge involves both the growing class divide and the huge reservoir of untapped creative capital that is being squandered.
“The Creative Compact: An Economic and Social Agenda for the Creative Age”, Richard Florida
2.Incoraggiare l’imprenditoria a tutti i livelli L’economia industriale fu organizzata attorno a grandi fabbriche. L’economia creativa è organizzata attorno ad un mix di aziende di varia dimensione, alti tassi di mobilità e la formazione di aziende dinamiche. Abbiamo bisogno di estendere questo a tutti i segmenti dell’economia: dalle arti, design e la cultura fino all’economia dei servizi, dando ad ogni cittadino, giovane e vecchio, ricco e povero, gli strumenti necessari per sopravvivere e avere successo come imprenditori. 3. Espandere l’Innovazione Investire nell’innovazione e nella nostra collettiva infrastruttura creativa è fondamentale. Abbiamo bisogno di includere anche investimenti nelle arti, la cultura, e tutte le forme di innovazione e creatività. 4. Un’ Agenda Sociale per la Creatività Un nuovo “social compact” deve iniziare dall’organizzazione dei principi dell’Era Creativa. Prima di tutto, il nostro sistema sta incrementando i livelli di mobilità del lavoro, i benefici hanno bisogno di essere raggiungibili, mobili e trasferibili. Un nuovo “social compact” sarebbe organizzato attorno ad un semplice principio organizzativo: riconosce agli individui l’abilità di sviluppare e utilizzare i loro talenti e auto-esprimersi come fondamentali diritti umani. 5. Riorganizzare l’Educazione per la Creatività Come i precedenti sforzi di costruire canali, ferrovie, autostrade, e altre infrastrutture fisiche per potenziare la crescita industriale, le città oggi hanno bisogno di accrescere enormemente i propri investimenti pubblici e privati nell’infrastruttura umana. La riforma educativa deve rendere le scuole dei luoghi dove viene coltivata e può proliferare la creatività umana, Abbiamo bisogno di pensare oltre la scuola. La tecnologia permette un’espansione a grande scala dell’home-schooling e dell’insegnamento fuori dalle classi. Gli essere umani hanno sempre essenzialmente “imparato facendo”. In ogni caso, la mobilità ha rotto la connessione tra l’investimento locale nell’educazione e la crescita economica regionale. 6. L’Università come Centro Creativo Le università sono i centri dell’Economia Creativa. La tendenza a vedere le università prima di tutto come laboratori di nuova ricerca e tecnologia é cresciuta particolarmente negli ultimi 20 anni, ma loro fanno anche un lavoro non indifferente nell’incrementare le altre 2 T dello sviluppo economico: il talento e la tolleranza.
2.Encourage Entrepreneurship across the Board The industrial economy was organized around large firms.The creative economy is organized around a mix of firm-sizes, high-rates of mobility and dynamic firm formation.We need to extend this to all segments of the economy: from arts, design, and culture to the service economy, giving every citizen, young and old, rich and poor, the tools needed to survive and succeed as entrepreneurs. 3. Expand Innovation Investing in innovation and in our collective creative infrastructure is key. We need to include also investment in the arts, culture, and all forms of innovation and creativity. 4. A Social Agenda for Creativity A new social compact must start from the organizing principles of the Creative Age. First, our system is increasing levels of employment mobility, benefits needs to be affordable, mobile and portable. A new social compact would be based around a simple organizing principle: it recognizes the ability for individuals to develop and utilize their talents and to self-express as fundamental human rights. 5. Restructure Education for Creativity Like earlier efforts to build canals, railroads, highways, and other physical infrastructure to power industrial growth, the cities today need to massively increase its public and private investments in human infrastructure. Education reform must make schools into places where human creativity is cultivated and can flourish. We need to think beyond schools.Technology allows for a massive expansion of home-schooling and learning outside of classrooms. Humans have always essentially “learned-by-doing”. Either way, mobility has broken the connection between local investment in education and regional economic growth. 6.The University as Creative Hub Universities are the hubs of the Creative Economy.The tendency to see universities primarily as the laboratories of new research and technology has grown particularly acute in the last 20 years, but they also do a remarkable job of fostering the other 2 T’s of economic growth: talent and tolerance.
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7.Rendere ogni Comunità una Comunità Creativa Il mondo non è solo piatto; é anche appuntito. La globalizzazione prende sempre più forma attorno a città-regioni con larghe concentrazioni di talento. Le città sono le unità organizzative economiche e sociali chiave dell’era creativa. Anche se la tecnologia ci permette di lavorare virtualmente da qualsiasi luogo, un fattore chiave dell’era creativa rimane la sua straordinaria concentrazione geografica. E’ un imperativo decentralizzare e spargere i benefici dell’economia creativa- per permettere a persone in un range molto più ampio delle regioni di partecipare completamente. 8. Fare leva sul Locale Più di tutto abbiamo bisogno di fare leva sul locale. Le città funzionano non solo come motori economici, ma come laboratori sociali e politici. 9. Riaffidarsi all’Apertura e alla Diversità Sarebbe un enorme errore impedire il movimento di persone talentuose,sia qui che all’estero: questo può solo danneggiare il nostro vantaggio competitivo nel lungo tempo. Dobbiamo renderci conto inoltre di quanto tutti gli immigranti siano importanti per la nostra vita economica. 10. Un’ Agenda Globale Un’agenda economica e sociale per l’Era Creativa non può essere una strategia nazionale. Una vera economia globale richiede la costruzione di un’istituzione globale. Un’Iniziativa Globale sulla creatività si concentrerebbe sullo sviluppare nuovi approcci per investire nelle persone. Potrebbe orientare i propri sforzi attorno al “Global Compact”il quale incoraggerebbe liberi flussi di capitali e di persone, mitigando la divisione di classe che sta peggiorando, offrendo una vitale rete di sicurezza sociale, e assicurerebbe libertà sociali ed economiche, allo stesso tempo costruendo gli ecosistemi creativi e le infrastrutture richieste per la prosperità economica.
7. Make Every Community a Creative Community The world is not just flat; it is also spiky. Globalization increasingly takes shape around city-regions with large concentrations of talent. Cities are the key economic and social organizing units of the creative age. Even as technology enables us to work from virtually anywhere, a key fact of the creative age remains its tremendous geographic concentration. It is imperative to decentralize and to spread the benefits of the creative economy- to enable people in a much wider range of regions to participate fully. 8. Leverage the Local Most of all we need to leverage the local. Cities function not only as economic drivers, but as social and political laboratories. 9. Recommit to Openness and Diversity It would be a huge mistake to impede the movement of talented people to economic opportunity, whether here or abroad: this can only hurt our competitive advantage in the long run. We have also to realize how much all immigrants mean to our economic life. 10. A Global Agenda An economic and social agenda for the Creative Age cannot be a one-country strategy. A truly global economy requires global institution-building. A Global Creativity Initiative would focus on developing new approaches to investing in people. It could orient its efforts around a “Global Compact” which would encourage free flows of capital and people, while taking steps to mitigating worsening class divides, provide a viable social safety net, and ensure social and economic freedoms, while building the creative ecosystems and infrastructures required for economic prosperity.
INDUSTRIAL REVOLUTION
CREATIVE REVOLUTION
VERSUS 40
1860
2009
PROFILO DI RICHARD FLORIDA
Richard Florida è un economista americano. E’ stato colui che per primo ha definito la classe creativa (nel libro “The Rise of the Creative Class”) e ne ha studiato le dinamiche di formazione e di concentrazione, definendolo un processo che sta rivoluzionando l’economia globale. Scritti di notevole importanza sono: “Who’s your city?”,“The Flight of the Creative Class”, “Cities and the Creative Class”, “The Breakthrough Illusion”, “Beyond Mass Production”. Le idee di Florida sulla Classe Creativa sono state presentate nelle maggiori campagne dalla Apple e dalla BMW e sono attualmente utilizzate a livello globale da regioni e nazioni per cambiare il loro modo di fare business e trasformare le loro economie. E’ uno degli intellettuali più influenti di tutto il mondo per quanto riguarda competitività economica, trend demografici e innovazione culturale e tecnologica. Molti hanno potuto beneficiare del suo approccio in termini di problem-solving e di strategie di sviluppo: diplomatici internazionali, leader di governo, produttori cinematografici, organizzazioni di sviluppo economico.. E’ il fondatore del Creativity Group Europe, un’azienda di servizi di consulenza che registra nuovi trend nel business e nella comunità. E’ direttore del Martin Prosperity Institute e Professore di Business e Creatività alla Rotman School of Management, Università di Toronto. In precedenza ha avuto delle cattedre al George Mason University e al Carnegie Mellon University. E’ stato visiting professor all’università di Harvard e al MIT. E’ senior editor per The Atlantic e opinionista per il The Globe and Mail. Ha scritto per il New York Times, The Wall Street Journal, The Washington Post, The Boston Globe, The Economist, e The Harvard Business Review. Si è laureato alla Rutgers University e ha conseguito un PhD alla Columbia University. La sua ricerca dà intuizioni uniche sui fattori sociali, economici e demografici che influenzano l’economia mondiale del 21 secolo.
RICHARD FLORIDA PROFILE
Richard Florida is an American economist. He was the first who defined the “Creative Class” (in the book “The Rise of the Creative Class”) and who studied the dynamics of formation and concentration, defining it as a process revolutionizing the global economy. Writings of remarkable importance are: “Who’s Your City?”, “The Flight of the Creative Class”, “Cities and the Creative Class”, “The Breakthrough Illusion” and “Beyond Mass Production”. Florida’s ideas on the Creative Class have been featured in major campaigns from BMW and Apple, and are currently being used globally by regions and nations to change the way they do business and transform their economies. Florida is one of the world’s leading intellectuals on economic competitiveness, demographic trends, and cultural and technological innovation. Many have benefited from his approach to problem-solving and strategy development: international diplomats, government leaders, filmmakers, organizations for the economic development.. He is founder of the Creative Class Group, an advisory services firm, charting new trends in business and community. He’s director of Martin Prosperity Institute and Professor of Business and Creativity at Rotman School of Management, University of Toronto. Previously, he has held professorships at George Mason University and Carnegie Mellon University. He taught as a visiting professor at Harvard and MIT. Florida is senior editor for The Atlantic and a regular columnist for The Globe and Mail. He has written for The New York Times,The Wall Street Journal,The Washington Post,The Boston Globe,The Economist, and The Harvard Business Review. Florida earned his Bachelor’s degree from Rutgers College and did his Ph.D. from Columbia University. His research provides unique insight into the social, economic and demographic factors that drive the 21st century world economy.
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ISTANBUL ON-GOING Istanbul On-going
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“ISTANBUL CITTA’ CREATIVA” “Istanbul Creative City”
In questo capitolo ho studiato: quali siano i settori creativi più sviluppati all’interno della città, se oggi Istanbul si può definire una città creativa maggiormente dal punto di vista culturale, oppure dal punto di vista innovativo, Questo è stato di fondamentale importanza per capire quale tipo di Classe Creativa possa attrarre la città per garantirsi lo sviluppo futuro e quale possa essere il suo ruolo nello scenario mondiale futuro. Ho studiato le tre T di Richard Florida, ma anche quali sono i luoghi e le professioni creative informali presenti nel tessuto urbano e quali sono i comportamenti creativi del popolo turco. Questo approfondimento è nato dalla consapevolezza che le “infrastrutture” informali, siano esse luoghi, comportamenti o addirittura professioni, contengono molte volte un alto tasso di creatività grazie all’assenza di vincoli. L’approfondimento di tali tematiche è stato possibile grazie al materiale raccolto nel web e alla univesità ITU, e a due interviste. L’intervista riguardante il settore innovativo si é svolta all’interno del tecnoparco della Istanbul Technical University (ITU), mentre l’intervista riguardante il settore culturale è stata una conversazione informale con un giovane artista della città. Le principali conclusioni a questa parte di studio sono riassunte alle pagine 82-83, “Istanbul Creativity Index”.
In this chapter I investigated: which are the most developed creative sectors inside the city, if today Istanbul can be defined a creative city mainly from a cultural point of view or from a innovative point of view. This has been key in order to understand which part of Creative Class can be attracted from the city to assure itself a future growth and which can be its role in the future world scenario. I studied the three T of Richard Florida, but also which are the creative informal places and the creative informal professions existing in the urban fabric and which are the creative behaviours of turkish people.This close examination was born from the awareness that the informal “infrastructures”, be they places, behaviours or even professions, they many times contain a high level of creativity thanks to the lackness of rules.This was possible thanks to the material collected on the net and inside the ITU University and to two interviews. The interview regarding the innovative sector took place inside the Technopark of Istanbul Technical University (ITU), while the interview regarding the cultural sector was an informal conversation with a young artist of the city. The major conclusions to this part of study are summarized at the pages 82-83 “Istanbul Creativity Index”.
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NATIONAL POPULATION INSIDE ISTANBUL: 14,3%
EUROPEAN SIDE
8.571.374 338.329 EYÜP
188.011 ARNAVUTKÖY
468.274 SULTANGAZI
62.001 ÇATALCA 248.467 BASAKSEHIR
446.777 ESENYURT
The population of Istanbul have in total 13.255.685 inhabitants, 8.571.374 in the European side and 4.684.311 in the Asian side. These numbers are updated to 2010 and they have been obtained from TÜIK(Turkish Statistic Institute). The most populous districts are: Bagcilar, Kucukcekmece, Umraniye e Bahcelievler. The only one that is located in the Asian side is Umraniye.Very socially and working active districts have a less considerable populationt: Fatih has more than 400.000 inhabitants, Beyoglu a little bit more than 248.000, Sisli
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364.682 AVCILAR
590.063 BAHÇELIEVLER 219.145 BAKIRKÖY
Male population
204.873 BEYLIKDÜZÜ Female population
Population in the Asian side
Population in the European side
182.017 BÜYÜKÇEKMECE
474.259 GAZIOSMANMPASA 461.072 ESENLER 738.809 BAGCILAR 269.481 BAYRAMPASA 695.988 K.ÇEKMECE 309.624 GÜNGÖREN
more than 300.000 and Besiktas almost 200.000.The physical resources of these districts mainly host recreational functions, cultural spaces and working places.
431.147 FATIH
292.430 ZEYTINBURNU
MAR DI MA MARMAR
400.000 PEOPLE/YEAR 3.5% POPULATION GROWTH INDEX
9 A
MAR NERO BLACK SEA
LE RISORSE UMANE Human Resources
280.802 SARIYER
ASIAN SIDE SISLI
184.390 BESIKTAS 317.337 SISLI
168.438 ÇEKMEKÖY
526.947 ÜSKÜDAR
0 U
28.119 SILE
246.136 BEYKOZ
416.515 KAGITHANE
248.084 BEYOGLU
4.684.311
603.431 ÜMRANIYE 375.208 ATASEHIR
532.835 KADIKÖY
256.442 SANCAKTEPE
291.063 SULTANBEYLI
La popolazione di Istanbul conta in totale 13.255.685 abitanti, 8.571.374 nella parte Europea e 4.684.311 nella parte asiatica. Questi numeri sono aggiornati al 2010 e sono stati ricavati da TÜIK(Turkish Statistic Institute). I distretti più popolati sono: Bagcilar, Kucukcekmece, Umraniye e Bahcelievler. Il solo che si trova nella parte asiatica è Umraniye. Distretti molto attivi dal punto di vista sociale e lavorativo, hanno una popolazione più contenuta: Fatih ha più di 400.000 abitanti, Beyoglu poco più di 248.000, Sisli più di 300.000 e Besiktas quasi 200.000. Le risorse fisiche di questi distretti ospitano per lo più funzioni ricreative, spazi culturali e ambienti lavorativi.
438.257 MALTEPE
ARMARA RA SEA
432.199 KARTAL 14.221 PRINCE’S ISLANDS
585.196 PENDIK
10 MILION TOURISTS/year 17800 TOURISTS/day
185.819 TUZLA
Istanbul 1:200000 47
LUOGHI CREATIVI FORMALI 12 Creative Formal Places
3 4-5 6-9 +10 +20 +30
Centro Culturale / Cultural Center Galleria d’Arte / Art Gallery Museo / Museum Centro Ricreativo / Recreation Center Sala Concerti / Concert Hall Centro Esposizioni + Sala Esposizioni Exhbition Center + Exhibition Hall Teatro / Theater Cinema / Cinema Università pubbliche /Public Universities Università private/ e Private Universities
According to the availability of data on the website of the Municipality of Istanbul, I built this “Map of Cultural Creativity”, which comprehends some of the most important categories of formal Creative Cultural Places (see Charles Landry, “The Creative City”). What becomes clear at first sight is the location of the cultural center in Beyoglu, where we have the highest number of creative places for each category. In fact, the majority of cultural events finds its place in this district (Cinema Festival, Jazz Festival, Bienal, ecc). Also the District of Sisli is really lively, where Nisantasi,
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the most luxurious neighbourhood of the city, hosts monuments are located. This kind of c events regarding design e and fashion design, as well attracts tourists, while Beyoglu is the n as well-known restaurants. You can observe how the culturally lived by the citizens. creative cultural activities concentrate in a relatively small area compared with the extension of the city, which comprises the entire map.This is due to the major concentration of the a population along the east-west axis (along the coast) and along the Bosphorus. Another important cultural center is Sultanhamet, historical part of the city where Saint Sofia, the Blue Mosquee, the Palace of the Imperator and many other historical
CREATIVITA’ CULTURALE Cultural Creativity
In base alla disponibilità di dati presenti sul sito della municipalità di Istanbul, ho costruito questa Mappa della Creatività Culturale, che comprende alcune delle categorie più importanti di luoghi creativi culturali formali (vedi Charles Landry, “La Città Creativa”). Ciò che appare evidente a prima vista è la collocazione del centro culturale in Beyoglu, dove si riscontra il maggior numero di luoghi creativi per categoria. La maggior parte degli eventi culturali trova sede infatti in questo distretto (Festival del Cinema, Festival del Jazz, Biennale, ecc). Anche il distretto di Sisli è molto vivace, dove Nisantasi, il quartiere più lussuoso della città, ospita eventi riguardanti il design e l’alta moda, nonchè ristoranti molto rinomati. Si può notare come le attività creative culturali si concentrino in un’area molto piccola rispetto all’estensione della città, che comprende l’intera mappa. Questo è dovuto alla maggiore concentrazione della popolazione lungo l’asse est-ovest (lungo la costa) e lungo il Bosforo. Un altro centro culturale importante è Sultanhamet, parte storica della città dove si trovano Santa Sofia, la Moschea Blu, il Palazzo dell’Imperatore e molti altri monumenti storici. Questo tipo di Cultura attira maggiormente i turisti, mentre Beyoglu è il quartiere più vissuto culturalmente dai cittadini.
culture mainly neighborhood more
Istanbul 1:200000 49
Le Gallerie d’Arte sono in assoluto la categoria più sviluppata tra quelle prese in considerazione, esse infatti si trovano in quasi tutti i distretti della città (nelle aree densamente abitate). L’iniziativa privata ha un grande peso: in molti casi agiate signore con un certo patrimonio si scoprono Mercanti d’Arte e aprono gallerie ovunque. Il primato per questa categoria spetta a Sisli, dove si trova il lussuoso quartiere di Nisantasi. Seguono Beyoglu e Besiktas.
GALLERIE D’ARTE Art Galeries
The art galeries are by far the most developed category among the ones considered, they are located in almost all districts of the city (in the densely inhabited ones). The private initiative has a huge weight: in many cases ladies with a certain heritage become art dealer and they open galeries everywhere. The primacy for this category belongs to Sisli, where you can find the luxurious neighbourhood Nisantasi. Beyoglu and Besiktas follow.
CENTRI CULTURALI Cultural Centers
I centri culturali sono una delle categorie più numerose tra quelle analizzate, distribuiti in modo abbastanza bilanciato nel lato europeo ed asiatico, anche se la maggior concentrazione si colloca a Beyoglu, Sisli e Sultanhamet. Molti dei centri culturali di Istanbul appartengono ad enti privati. Cito alcuni dei più influenti: Akbank Kultur Merkezi, Borusan Kültür Ve Sanat Merkezi,Yapı Kredi Kültür Merkezi, IKSV. The cultural centers are one of the most numerous categories among the ones analyzed, distributed in a balanced way in the european and in the asian side, although the largest concentration is located in Beyoglu, Sisli and Sultanhamet. Many of the cultural centers of Istanbul belong to private institutions, I mention some of the most influent: Akbank Kultur Merkezi, Borusan Kültür Ve Sanat Merkezi,Yapı Kredi Kültür Merkezi, IKSV.
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Secondo quanto emerge dal sito della Municipalità, le Sale da Concerto sono il dato più povero (14). Bisogna però considerare che in questo caso, come per le Sale da Esposizione, il dato è incompleto in quanto non vengono considerati i Centri Culturali, i quali molto spesso contengono Sale da Concerto. Un esempio molto importante riguarda l’edificio dell’IKSV (Istanbul Foundation for Culture and Arts), il quale, oltre ad essere la sede principale di questa istituzione, ospita anche una Sala dove avvengono concerti, rappresentazioni teatrali, meeting e workshop di vario genere. Regarding what emerge from the website of the municipality, the Concert Halls are the most poor data (14). However we have to consider that, like for the Exhibition Halls, this data is uncomplete because it doesn’t count the Cultural Centers, which often contain Concert Halls. An important example concerns the IKSV building (Istanbul Foundation for Culture and Arts), which, as well as being the main base of this institution, hosts also a Salon in which concerts, theatrical plays, meetings and workshop of different kinds, are organized.
SALE DA CONCERTO Concert Halls
I Centri o Sale da Esposizione sono pochi (30), ma questo dato potrebbe essere reinterpretato se consideriamo che anche quasi tutti Centri Culturali hanno una Sala da Esposizione, però non vengono compresi in questa categoria. Il dato che si evince invece da questa mappa è che molti di essi si collocano in zone periferiche della città, ad esempio tre si trovano nella Municipalità di Beykoz, un’area caratterizzata dalla presenza di Gate Comunities e grandi foreste. Divengono quindi accessibili solo alla popolazione residente in quel distretto/area.
CENTRI E SALE DA ESPOSIZIONE Exhibition Centers and Halls
The Exhibition centers or Saloon are few (30), but this data could be re-interpreted if we consider also that most of te cultural centers have an Exhibiton Hall, but they are not comprised in this category. The data we can deduce from this map is that many of them are located in marginal areas of the city, for example three of them are in the municipality of Beykoz, an area featured by the presence of Gated Comunities and huge forests.They are accesible only for the population living in that district/area.
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CINEMA Cinemas
Il Cinema è l’attività culturale che più coinvolge i cittadini, infatti il Festival del Cinema, che si svolge ogni anno ad ottobre, riscontra sempre molto successo e molta partecipazione da parte della popolazione. Sale da Cinema si trovano dappertutto: nel centro culturale per eccellenza, Beyoglu, si trovano le storiche Sale Cinematografiche all’interno dei famosi “Pasaj” (“Gallerie Coperte”), mentre nel resto della città si trovano Sale Cinematografiche recenti, molte all’interno di Centri Commerciali (molto diffusi). The Cinema is the cultural activity which the most involves the citizens, in fact the Cinema Festival, whichtakes place each year in October, finds always a lot of success and a lot of participation from the part of the population. Cinema salons are spread everywhere: in the cultural center par excellence, Beyoglu, are the historical Cinematographic Salons, inside of the famous “passage”, while in the rest of the city are the recent cinema salons, most of them inside shopping malls.
I Teatri (58) sono circa la metà rispetto alle Sale Cinematografiche (123), in quanto forma di intrattenimento più di nicchia, e sono concentrati prevalentemente nei distretti di Beyoglu e Sisli. Uno degli eventi più importanti è il Festival Internazionale del Teatro, organizzato dall’IKSV, il Centro per la Cultura e le Arti di Istanbul, che si svolge ad Aprile. Tra i più importanti teatri: Taksim Sahnesi, AKM (Ataturk Cultural Merkezi), Aksanat Production Theatre e il Teatro Pera. The theaters (58) are about a half compared to the cinema salons (123), because they are a niche entertainment, anc they’re concentrated mainly in the districts of Beyoglu and Sisli. One of the most important events is the International Theater Festival, organised by IKSV, the Center for the Culture and Arts of Istanbul, that takes place in April. Among the most important theaters:Taksim Theater, AKM (Ataturk Cultural Center), Aksanat Production Theater and the Pera Theater.
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TEATRI Theatres
“Centri Ricreativi” è una categoria molto ampia che comprende tutti quei luoghi dove si possono fare svariate attività, dallo sport, alla danza, ai picnic, ai giochi di squadra. Nella selezione effettuata dalla Municipalità di Istanbul vengono compresi quei luoghi di sosta dov’è possibile fermarsi a mangiare, comprare qualche souvenir e trascorrere il tempo libero e praticare dello sport. Essi sono dislocati in aree periferiche della città. La maggiore concentrazione è a Bakirkoy, dove si trova un grande Centro Ricreativo Turistico, il Florya Turistic Foundation.
CENTRI RICREATIVI Recreative Centers
La maggior parte dei musei è collocata nel distretto storico, Sultanhamet: essi appartengono allo Stato o alla Municipalità di Istanbul, i quali si fanno promotori l’Arte antica, disininteressandosi dell’Arte Contemporanea. Questa trova spazio in musei con collezioni private nei distretti di Beyoglu e Besiktas. Molti di questi nuovi “mecenati dell’arte” spendono ingenti somme, ma pochi di loro scommettono e supportano queste nuove idee e i talenti emergenti. Gli artisti cercano quindi altre alternative, ma é difficile trovare l’appoggio e le attrezzature per farlo.
Recreative Centers is a very big category that comprehends all those places where you can find several activities, from sport, to dance, to picnics to team games. In the selection done by the Municipality of Istanbul are included those places where to stop eating, buying souvenirs, spend free time and practising sport.They are located in peripheric areas of the city. The main concentration is in Bakirkoy, where there is a big Recreative Turistic Center, the Florya Turistic Foundation.
MUSEI Museums
The majority of museums are located in the historical district, Sultanhamet: they belongs to the State or to the Municipality of Istanbul, which are promoters of the ancient art, taking no interest in the Contemporary Art. This latter find a place in museums with private collections in the districts of Beyoglu and Besiktas. Many of these new “patrons of the art” spend a fortune, but few of them support these new ideas and emerging talents. The artists find then other options, but it’s difficult to find the support and the tools to do it.
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GIORNI DELLA SETTIMANA DEI MERCATI Street Markets’ days Lunedì/ Monday Martedì / Tuesday Mercoledì / Wednesday Giovedì / Thursday Venerdì / Friday Sabato / Saturday Domenica / Sunday
Istanbul has a great variety of shopping places.There are permanent trade areas, but also mobile dynamictemporary markets, which don’t actually have any architectural features but often create a spatial change with their presence: Street Markets. They are often set up along streets in a certain area, and in some open areas like parking lots or squares for one or two days a week. Stands erected below awnings of white canvas from the early hours of the day until it gets dark, present lively trade area when the colorful goods are display on them. In the Istanbul of 2008, a total of 358 street markets are set up during the week; with 243 street markets on the European Side, and 115 street markets on the Asian side. In addition to food stuff such as vegetables, fruit, cheese, eggs, rice, dried nuts, fish the market also have clothing, various fabric, bags, shoes, toys, small furniture items and various tools and devices. Since they are set up on open air, weather conditions are taken into account.They are ecological, environmentally-friendly places. What makes them unique is that they remain a primary supplier of perishable goods for the diverse social crosssections of Istanbul’s society. Since cars can’t enter the street on days when the markets are set up, a natural pedestrian area forms. During market days, the voices of sellers and the generally female customers mix and a cheerful crowd brings life to the neighborhood. Drinking cay, the typical Turkish tea, is also an important moment during the visit at the market. In some cases tea houses near the market can supply for it, otherwise a temporary tea brewery is formed under one of the awnings or in a corner of the market.
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EUROPEAN SIDE
243
MAPPA DEI MERCATI DI STRADA Street Markets Map
ASIAN SIDE
DERVIS P., BULENT T., TANYELI U., Becoming Istanbul. An encyclopedia, Garanti Gallery, Istanbul, 2008
115
Istanbul ha una grande varietà di luoghi per l’acquisto. Ci sono aree di mercato permanenti, ma anche mercati mobili,dinamici, temporanei, i quali non hanno per la verità una specificità architettonica ma creano un cambiamento dello spazio con la loro presenza: i mercati di strada. Sono organizzati spesso lungo vie in una certa area, e in alcuni luoghi aperti ad esempio lotti o aree di parcheggio per uno o due giorni a settimana. Gli stand, posizionati sotto a dei tendoni di tela bianca dalle prime ore del giorno finchè non diventa buio, presentano delle aree commerciali molto vivaci grazie agli oggetti/cibi colorati mostrati sopra di essi. Nella Istanbul del 2008, un totale di 358 mercati di strada avvengono durante la settimana, con 243 mercati di strada nel lato europeo, e 115 nel lato asiatico. Oltre a cibo tipo verdura, frutta, formaggio, uova, riso, noci, pesce, il mercato ha anche vestiti, vari tessuti, borse, scarpe, giocattoli, piccoli utensili di mobilia e vari utensili e arnesi. Dal momento che vengono organizzati all’aria aperta, le condizioni metereologiche vengono prese in considerazione. Sono luoghi ecologici, amici dell’ambiente. Quello che li rende unici è che rimangono dei fornitori primari di beni deteriorabili per la diversa composizione sociale della società di Istanbul. Dal momento che le macchine non possono entrare nei giorni in cui i mercati avvengono, si forma un’area pedonale. Nei giorni di mercato, le voci dei venditori si mescolano a quelle delle clienti donne e creano una folla gioiosa che porta vitalità nel quartiere. Anche bere cay, il tipico the turco, è é un momento importante durante la visita al mercato. In alcuni casi si va nelle case del the vicino al mercato, altrimenti si forma un luogo per il the sotto ad uno dei tendoni o in un angolo del mercato.
Istanbul 1:200000 55
GALLERIA ATLAS Atlas Passage
Schema piano terra Ground Floor Scheme
Passage
Entrance Hall + small Cafè
Technical compartments
Cinema
Cafè
Shops
Le gallerie sono un impianto caratteristico della città: si trovano sia in centro, sia in periferia. Esse ospitano varie funzioni, nella maggior parte dei casi sono negozi dove viene esposta la merce, ma quelle più “invisibili” possono ospitare anche ambienti lavorativi. La galleria Atlas si trova ad Istiklal, il corso principale che si trova a Taksim. Ospita un cinema molto popolare, una biglietteria e, ad un livello inferiore negozi di vario tipo, per lo più di souvenirs.
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Galeries are a typical framework of the city: they are located both in the center and in the periphery.They host different functions, in the majority they are shops where the merchandise is showed, but those more “invisible” can host also working places.The arcade Atlas is located in Istiklal, the main avenue located in Taksim. It hosts a very popular cinema, a ticket office and, on the lower level shops of different kinds, mostly souvenirs shop.
IMPIANTI URBANI CREATIVI Urban Creative fabrics MERCATO DI FULYA Fulya Street Market
Sidewalk Parking Place Tent Cay Area Clothes Vegetable Fruits Furniture
Schema di sezione Section Scheme I mercati di strada sono interessanti perchè trasformano infrastrutture di spazio aperto in spazi pubblici vibranti per la temporaneità delle loro strutture. L’importanza della resistenza dei mercati di strada come archetipo urbano ricorrente nel tessuto di Istanbul è la sua intensificazione delle risorse esistenti open-space, le loro strutture improvvisate e collaborative, e la ritmica, anche se efimera, animazione dello spazio pubblico dei quartieri urbani. Tutto ciò che è utilizzato per creare “il luogo del mercato” per un giorno viene e poi se ne va solo fino alla durata dello scopo. Genera valore per la città nello spazio pubblico-sociale, per i residenti reddito e l’accesso a beni poco costosi. E, anche se non c’è nessun avviso, volantino o pubblicità, si basa sulle reti sociali e il passa parola del quartiere per sapere i luoghi, i migliori venditori e il giorno dell’evento.
Street markets are interesting because they transform open-space infrastructures to vibrant public spaces and because of the impermanence of their structures.The importance of street markets endurance as a common urban archetype in the fabric of Istanbul is its intensification of existing open-space resources, its impromptu collaborative structures, and the rhythmic, yet ephemeral, animation of urban neighborhoods’ public space. Everything that is used to create the “market place” for a day comes and then goes only for the duration of the purpose. It generates value for the city in social public-space, income and access to affordable goods for the residents. And, although there is no sign posting, flyers, or advertisement, it relies on social networks and neighborhood word-of-mouth to learn the locations, best vendors, and the day of the event.
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IL GRAN BAZAR The Gran Bazaar
Schema piano terra Ground Floor Scheme
Antiques
Fabric
Carpets
Silver
Gold
Denim wear
Souvenirs
Leather
Il commercio è uno dei simboli di identità di Istanbul, una città che si trova tra l’Asia e l’Europa alla testa della vecchia Via della Seta. Il Gran Bazar (Kapalıçarşı) di Istanbul è uno dei più grandi mercati coperti al mondo con 60 strade e 5,000 negozi, e attrae tra i 250,000 e i 400,000 visitatori al giorno. Qui, contrattare diventa una forma d’arte e gli acquisti vengono negoziati con un bicchiere di Cay (the turco), come si faceva secoli fa. Il Gran Bazar fu costruito dopo la conquista ottomana nel 1453 come mercato di schiavi e per ospitare i caravanserragli, dove i commercianti della Via delle Seta potevano riposarsi con i loro cammelli e vendere i loro prodotti. E’ coperto con cupole. Il complesso ospita anche 2 moschee, 4 fontane, 2 hamam, e molti caffè e ristoranti.
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Trade is one of the badges of identity of Istanbul, a city lying between Asia and Europe at the head of the old Silk Road.The Grand Bazaar (Kapalıçarşı) in Istanbul is one of the largest covered markets in the world with 60 streets and 5,000 shops, and attracts between 250,000 and 400,000 visitors daily. Here, bargaining becomes an art form and purchases are negotiated with a glass of Cay (Turkish tea), as they were centuries ago. The Gran Bazar was built after the Ottoman conquest in 1453 as a slave market and to house the hans, where the Silk Road traders could rest with their camels and also sell their wares. It is covered with domes.The complex houses also two mosques, four fountains, two hamams, and several cafés and restaurants.
CEMBERLITAS HAMAM Cemberlitas Turkish Bath
Schema piano terra Ground Floor Scheme
Entrance
Well
Supervisor’s lodge
Cold room
Inner courtyard
Warm room
Rest room
Hot room
Toilette
Heating area with stove and tank
Per i turchi il bagno rappresentava molto più di un luogo dove purificare la pelle. Era intimamente legato con la vita di ogni giorno, un luogo dove le persone di ogni rango e ceto sociale, giovane e vecchio, ricco e povero, uomo di città o di villaggio, poteva entrare liberamente. Le donne come gli uomini frequentavano l’hamam, come viene chiamato il bagno in turco, sebbene ovviamente in diversi orari. Occasioni importanti durante l’arco di una vita, o in alcune municipalità vengono tutt’ora celebrate al bagno. Stando ai resoconti, nel 16o secolo ad Istanbul c’erano 4536 bagni privati e 300 pubblici. L’hamam una volta era l’unico luogo per socializzare, soprattutto per le donne, che altrimenti erano recluse in casa.
For the Turkish bath was much more than just a place to cleanse the skin. It was intimately bound up with everyday life, a place where people of every rank and station, young and old, rich an poor, townsman or villager, could come freely.Women as well as men frequented the “hamam”, as the bath is known in Turkish, although of course, at separate hours. Important occasions during a lifespan were, and in some township still are, celebrated at the bath.There were reportedly 4536 private and 300 public baths in Istanbul in the16th century.The hamam once provided the only avenue for socialising, especially to women, who were otherwise restricted to the home.
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Professioni Creative Creative Occupations Architecture and Engineering Offices Studi di Architettura e Ingegneria Lawyers Offices Studi di Avvocatura Computer and Hardware Companies Aziende di Computer e Hardware Software Companies Aziende di Software Consulting Companies Aziende di Consulenza Business Centers Centri di Business
EYÜP
ARNAVUTKÖY
SISLI
ÇATALCA SULTANGAZI BASAKSEHIR
GAZIOSMANMPASA ESENLER
BÜYÜKÇEKMECE
BAGCILAR
ESENYURT
SISL
BAYRAMPASA
K.ÇEKMECE
BEYO GÜNGÖREN BAHÇELIEVLER
AVCILAR BEYLIKDÜZÜ
In order to build the Creative Occupations Map I selected 6 categories: Architectural and Engineering Offices (this data was available only with the 2 professions ordered in the same category), Law Offices, Hardware Companies, Software Companies, Consulting Companies and Business Centers, Some interesting data emerge: some districts are highly specialized, for example Sisli is highly specialized in the selling of Computer and Hardware and Business Centers, it’s the highest data of all categories (209), followed by Umraniye and Kagithane.
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FATIH ZEYTINBURNU
BAKIRKÖY
The most developed creative professions are in order: Business Centers, Architectural and Engineering offices, Consuling offices and Law offices. The supremacy of the Business Centers is due to the existence of different sector inside this category, such as banks, offices and shops.This data is a significant indicator that tells the new specializations of the city: from industrial economy to service economy (but industry is still the first sector), with banks, tourism, financial headquarters. For what concerns the architectural and engineering
offices the most developed district is B Umraniye and Kadikoy. In the most peripheral districts (7 in to creative occupations: Pince’s Islands, A duzu, Buyukcekmece, Catalca, Esenyur
PROFESSIONI CREATIVE Creative Occupations SILE
SARIYER
I BEYKOZ
KAGITHANE
LI
ÇEKMEKÖY BESIKTAS
OGLU
ÜSKÜDAR ÜMRANIYE SANCAKTEPE ATASEHIR KADIKÖY SULTANBEYLI MALTEPE
Beykoz, followed by
otal) there are no Arnavutkoy, Beylikrt e Silivri.
KARTAL
Per costruire la mappa delle Professioni Creative ho selezionato 6 categorie: Studi di Architettura e Ingegneria (questo dato era disponibile solo con le due professioni raggruppate nella stessa categoria), Studi di Avvocatura, Aziende specializzate nella produzione di Hardware, Aziende specializzate nella produzione di Software, Aziende di Consulenza, Centri di Business. Emergono alcuni dati interessanti: alcuni distretti sono altamente specializzati, ad esempio Sisli è fortemente specializzato nella produzione di Computer e Hardware e nella presenza di Business Centers, è il dato più alto di tutte le categorie (209),seguito Umramiye e Kagithane. Le attività professionali creative più sviluppate sono in ordine: Business Centers, Studi di Architettura ed Ingegneria, Aziende di Consulenza, Studi di Avvocatura (questo settore è davvero poco sviluppato, con solo12 aziende). Il primato dei Business Center è dovuto alla compresenza di diversi settori all’interno di questa categoria, quali banche, uffici e negozi. Questo dato è un indicatore significativo che racconta le nuove funzioni della città: da economia industriale a economia di servizi, banche, turismo e quartieri finanziari. Per quanto riguarda gli Studi di Architettura e Ingegneria il distretto più sviluppato è Beykoz, seguito da Umraniye e Kadikoy. Nei distretti più periferici (7 in totale) non è presente alcuna attività professionale creativa: Prince’s Islands, Arnavutkoy, Beylikduzu, Buyukcekmece, Catalca, Esenyurt e Silivri.
PENDIK PRINCE’S ISLANDS
TUZLA
Istanbul 1:200000 61
LA CLASSE CREATIVA AD ISTANBUL The Creative Classe in Istanbul
L’indice di creatività sviluppato da Richard Florida si The Creativity Index developed by Richard Florida is subsuddivide (come abbiamo visto) in: Indice di Talento, divided (as we saw) in: Talent Index,Technology Index Indice di Tecnologia e Indice di Tolleranza. ans Tolerance Index.
INDICE DI TALENTO
L’Indice di Talento è a sua volta formato da tre sotto-indici: Classe Creativa, Capitale Umano e Ricercatori. RICERCATORI Non si sa il numero preciso di ricercatori, ma da un’intervista al centro di ricerca Teknokent, si evince che la cifra è tra i 500 e i 1000. CAPITALE UMANO Gli abitanti in possesso di una laurea sono circa il 12%, quindi circa 1.600.000 cittadini. CLASSE CREATIVA La classe creativa può essere raggruppata in 13 categorie, che elenco qui sotto con a lato i dati disponibili: 1) imprenditori; 2) dirigenti pubblici/privati; 3) managers; 4) professori; 5) scrittori; 6) ricercatori (tra i 500 e i 1000) (Fonte:intervista a Technokent) 7) chimici (78480) (Fonte:“Istanbul: A Candidate City for the Global Innovation League?”, Journal of Global Strategic Management, 2010,) 8) musicisti 9) giornalisti 10) servizi alla persona (fisioterapisti..) 11) architetti, ingegneri (781 studi) 12) medici (12.827, uno ogni 1.617 pazienti) (Fonte: www.greatistanbul.com), 13) commercialisti/ avvocati (103 studi) I dati riguardanti la classe creativa sono pochi, ad esempio nel sito della municipalità (http://kentrehberi.ibb.gov.tr/map.aspx) non si hanno dati relativi al numero esatto di professionisti, ma riguardo agli studi professionali, ad esempio sappiamo che gli studi di architettura ed ingegneria sono in totale 781, gli studi di avvocatura sono 103, le agenzie di consulenza 106 e i business center 2265.
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TALENT INDEX
The Talent Index is then subdivided in three sub-indexes: Creative Class, Human Capital and Researchers. RESEARCHERS We don’t know the exact number of researchers, but from an interview at the Research Center Teknokent, we know that the number is between 500 and 1000. HUMAN CAPITAL The inhabitants with a university degree are about 12%, so about 1.600.000 citizens. CREATIVE CLASS The Creative Class can be subdivided in 13 categories, that I list here below with the avalailable data: 1) entrepreneurs; 2) public and private executives; 3) managers; 4) teachers; 5) writers; 6) researchers (between 500 and 1000 (Source:interview withTechnokent) 7) chemists (78480) (Source:“Istanbul: A Candidate City for the Global Innovation League?”, Journal of Global Strategic Management, 2010) 8) musicians 9) journalists 10) personal services (physiotherapists .) 11) architects, engineers (781offices) 12) doctors (12.827, one each 1.617 patients) (Source: www.greatistanbul.com), 13) chartered accountants/ lawyers (103 offices) The data concerning the creative class are few, for example on the municipality website (http://kentrehberi. ibb.gov.tr/map.aspx) we don’t have any data regarding the exact number of professionists, but regarding the number of professional offices, for example we know that the architectural and engineering offices are in total 781, the lawyer offices are 103, the consuling offices 106 and the business centers 2265.
29th_October_2011_INTERVIEW WITH YAKUP CETINKAYA
This is the output of an interview with Yakup Cetinkaya, an artist from Istanbul. He studied at the Mimar Sinan Fine Arts University and worked as artist since he was at university. He now works on programming, he is an Interaction, Animation and Graphics Designer. Being an artist has become an hobby for him. 1. Which are the major Cultural Centers in Istanbul? The ones that display Istanbul onto the international arena? “Sultanhamet is the historical district of the city, where you can find the main historical buildings, known all over the world, like Santa Sofia, the Blue Mosque, the Emperor Palace. Here the Ottoman and Roman Culture mix together. Taksim (and the district of Beyoglu) was the most lively cultural center of the city after the foundation of the Republic in 1923, where the Western Culture was initiated by Prime Minister Ataturk. It was a bohemian cultural center until the 90s, but then it started to lose its importance due to a gentrification process done by the state. Other example of creative places in Beyoglu were Tophane,Tarlabasi,Tunel and Cihangir. In the last 10 years they were transformed into something else, for example Tunel has become a chic area. Kadikoy (on the asian side) is instead more European, more modern and finally more authentic.There are some bars deeply intentioned to enhance the cultural atmosphere of the city. They’re opening art galleries inside of their places, they are publishing magazines. Many times they are close to the artists and they want to help them. We’re talking about private initiatives, they are independent. There is also a 25-km-park on the south coast, in the Asian side, facing the Prince’s Islands.The municipality wanted to build a highway running near the coast, coming from Tuzla to Fenerbahce, but the military refused it because they had a base over there.They decided to built a park between Fenerbahce and Bagdad Caddesi to block the construction of the highway. It hosts many concerts and skateboard tracks.The name is Goztepe 60.Yil Park.” “Along the Bosphorus there are former villages, with their own style, especially Kuzguncuk, in Uskudar, near the second Bridge.This is the most diverse part of the city where you can see mosques, synagogues and churches standing one next to the other. These are cultural subcenters if we compare them with Taksim and Beyoglu, but unfortunately these latter have lost their previous authenticity.There are many formal places, for example many cultural centers opened by banks, or many private galleries, but they are more interested in their economical profit rather than in the cultural benefit of the city. and of its citizens” 2. Istanbul has a great ancient artistic tradition. What do you think about its influence on the contemporary art? From where come its talent people? In the last fifty years, 11 million people have migrated to Istanbul and people from the 81 different provinces of Turkey currently live here. Can it be identified a more talent or artistic population among those provinces? “Nothing to do with the contemporary art. After the foundation of the Republic all the relations with the tradition were broken. Art adopted the Western way and tradition was discouraged. Our generation is trying actively to express itself through art. It is creating contemporary art, but it is not connecting with tradition. There are very creative people in Istanbul. Turkish mind is different, is practical.They can solve problem individually. Contemporary art became a device for gentrification since 10 years.” 3. What do you think about the entering of Turkey in the EU?Do you think it will loose its creative informal infrastructure? “I don’t think so! Turkish people always find a way to bend rules.The rules are not important for Turkish.They will find another way. It is also a matter of urban planning. It takes a couple of generation to be integrated and enter into the cultural process. “
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Data la difficoltà a reperire questo tipo di informazioni, ho di seguito presentato alcune categorie che descrivono le maggiori istituzioni creative della città., che ospitano la classe creativa BANCHE Oggi Istanbul ha un’economia in costante crescita ed è la capitale finanziaria della Turchia. La maggior parte del business e dell’export/import del paese si svolge ad Istanbul. Per questo motivo molte banche private e statali risideono con le loro sedi principali, centinaia di filiali nei diversi distretti della città e migliaia di ATM. Ci sono 11 banche domestiche, 17 banche estere e 10 banche per lo sviluppo e gli investimenti. UNIVERSITA’ Ci sono 29 università ad Istanbul; 7 di loro sono dello Stato and 22 sono private. BUSINESS Istanbul possiede il 38% della produzione industriale totale della Turchia. Inoltre approssimativamente il 57% dell’esportazione nazionale e il 60% dell’importazione nazionale trova sede in Istanbul. La città ha il 30% delle compagnie commerciali della Turchia, facendo di conseguenza della Camera di Commercio di Istanbul (ITO) e la Camera dell’Industria di Istanbul (ISO) una delle più grandi camere di commercio del mondo. Perciò, Istanbul attrae molte compagnie multinazionali, banche internazionali, uffici, negozi e brand. La città ha molti centri di business per uffici e filiali bancarie in tutti i suoi distretti. Ci sono 3 principali porti commerciali, 4 Free Trade Zones, 2 aeroporti internazionali. Istanbul sta avendo ogni anno sempre più una larga parte del commercio internazionale per molte ragioni, soprattutto per essere un ponte naturale tra l’Asia e l’Europa. CONGRESSI ED ASSEMBLEE Istanbul ha molti hotel locali e internationali 5 stelle deluxe e di prima classe, luoghi di incontro, centri di fiere e congressi rendendola una città ideal per congressi e meeting internazionali. Essere al crocevia delle maggiori strade di traffico mondiale e avere 2 aeroporti internazionali rende la città facilmente connessa alle maggiori città del mondo e così molto conveniente per questo tipo di grandi organizzazioni. Ogni anno decine di migliaia di sudenti, ricercatori, uomini d’affari, uomini di stato e membri di diverse organizzazioni da tutto il mondo si ritrovano ad Istanbul per importanti meeting internazionali. La città è diventata un centro di attrazione per il turismo congressuale nell’ultimo decennio. La maggior parte dei centri congressuali si trova in centro città vicino ai distretti di Taksim e Besiktas, dove si trovano molti degli hotel 5 stelle.
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Considering the difficulty in obtaining this kind of information, I here below introduced some categories that describe the creative major institutions of the city. BANKS Today, Istanbul has a constant growing economy and it’s the financial capital of Turkey. Most of the business and export/import in the country evolves in Istanbul.Therefore many private and state banks have their presence with their head offices, hundreds of branches in different districts of the city, and thousands of ATM’s. There are 11 domestic banking institutions, 17 foreign banks and 10 Development and Investments banks. UNIVERSITIES There are 29 universities in Istanbul; 7 of them are State and 22 are Private. BUSINESS Istanbul has 38% of Turkey’s total industrial output. Also, an approximate of 57% of national export and 60% of national import is made from Istanbul.The city has 30% of total commercial firms of Turkey, thus making Istanbul Chamber of Commerce (ITO) and Istanbul Chamber of Industry (ISO) as one of the biggest trade chambers in the world. Therefore, Istanbul attracts many multi-national companies, international banks, offices, shops and brand names etc.The city has several business centers for offices and bank branches in all of its districts.There are 3 major shipping ports, 4 Free Trade Zones, 2 International Airports. Istanbul is getting every year a larger share of international trade for various reasons, especially for being a natural bridge between East and West. CONGRESS AND CONVENTIONS Istanbul is equipped with many local and international five star deluxe and first class hotels, venues, fair and convention centers making it an ideal city for international congresses and conventions. Being on the crossroads of the main world traffic routes and having two international airports make the city easily connected to main cities of the world thus very convenient for such big organizations. Every year tens of thousands of scholars, researchers, businessmen, statesmen, and members of different organizations from all over the world gather in Istanbul for important international meetings.The city became an attraction center for congress tourism in the last decade. Most of the convention centers are located in the city center near Taksim or Besiktas districts, where many five star hotels are also located.
www.greatistanbul. com
Industrial Production Turkey
Istanbul (38%)
Commercial Companies Turkey
Istanbul (30%)
Import/Export Turkey Istanbul (60%)
4. Which is the creative/cultural sector that fascinates the population the most ? Art, music, painting, cinema..? The one that involves it the most actively? “I think TV series.Turkish TV series are very famous on the Balcan and Middle Asia Region. Media is really creative, also compared to Holland for example.” 5. Which was the impact of the program “Istanbul Capital of Culture” for the cultural life in Istanbul? Besides the economic benefit, as well as International visibility, was the city able to convert/transform all the events in a long-term process? After the end of the Program “Istanbul Capital of Culture” is there something still going on? Is the population still involved somehow actively in the cultural life of the city? “It worked just as Istanbul became more visible globally, or at least in Europe, but it didn’t work as a long process.” 6. Currently who has access to the cultural sphere? Are there precise politics that hold together all the cultural initiatives (with precise aims, for example to increase of a certain percentage the number of theatrical performances or concerts, to involve a particular sphere of the population..)? Is the municipality aware of the overall process regarding the cultural sphere? “Not that much.They just have theaters and art galeries.” 7. Can you guess an estimation about how many street artists of any kind (painters, dancers, storytellers..)are there? Is there a precise area where they show, play, etc? “There is a street just here, I can show you.There are a lot of graffiti, but sometimes it’s difficult to make it illegally. It’s also about urban planning. Many fashion designers are looking people on the street. I think I’m one of them. I was in Kadikoy and “Das Magazines” took photos of me.” 8. Istanbul 2050: a new global financial center, a innovative center or a huge creative hub? How do you see Istanbul in the future? “They are trying to make it a congress center, due to financial center, but also the cultural process is trying to raise. I’m really suspicious about the future of capitalism. Many things cannot continue like this.” 9. A comment about Cihangir. Which kind of role does it play in the cultural life of Istanbul? “Cihangir was like Tophane. Bohemien people were living there, low people, drug addicted, there was prostitution.. Complaining against rules it’s not creative, because rules are already set. You can find such a place easily, for example in Bogotà, Sao Paolo, Shangai. Cihangir was more creative in the past, then it ended 10 years ago. It was gentrificated and it became international. Some of the bohemien moved to Kadikoy, some to Bosphorus, to find more quiet places, but they adapted somehow to the place they moved in. Turkish are more individual people compared with European people: you have to be very strong in the city. We are Mediterranean countries..we have to built our own environment.”
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INDICE DI TECNOLOGIA
Per costruire l’indice di Tecnologia dobbiamo prima costruire tre sotto-indici: 1. Indice High Tech, in cui si individuano altri tre sottoindici: - “Hardware and Physical Products”, cioè quelle attività che producono prodotti tecnologici; - “Software and Services” cioè quelle attività che producono softwares e servizi di consulenza tecnica; ed infine - “Telecommunications and Audio Visual”, quelle attività legate alle telecomunicazioni e comunicazioni audio-video. 2. Indice di Innovazione, il quale considera le domande di brevetto in relazione ad un certo numero di abitanti e ad un certo periodo di tempo. 3. Indice di Connettività High-Tech, che considera le infrastrutture tecnologiche rivolte alla popolazione (internet e telefonia mobile). Per poter sviluppare questi tre indici è necessaria un’introduzione per esplorare il potenziale di Istanbul come città-regione A questo proposito molto utile è stato lo studio sviluppato dalla professoressa Dilek Cetindamar della Sabanci University e da Ayse Gunsel del Gebze Institute of Technology, “Istanbul: a candidate city for the Global Innovation League?”.
TECHNOLOGY INDEX
In order to built the Technology Index we have to built three sub-indexes: 1. High Tech Index, in which we identify other three subindexes: - “Hardware and Physical Products”, those activities that produce technological products; - “Software and Services” , those activities that produce softwares and technic consulence servicies; and “Telecommunications and Audio Visual”, those activitiesrelated to telecommunications and audio-video communications. 2. Innovation Index, which considers the applications of patents in relation to a certain number of inhabitants and a certain period of time. 3. High-Tech Connectivity Index, which considers the technological infrastructures addressed to the population (internet and mobile telephony). In order to develop these three indexes, there is a need to explore potential of Istanbul as a city region in the innovation league. In this regard really helpful was the study developed by professor Dilek Cetindamar of Sabanci University and by Ayse Gunsel of Gebze Institute of Technology, “Istanbul: a candidate city for the Global Innovation League?”.
ISTANBUL BACKGROUND Istanbul is the biggest city in Turkey in terms of economISTANBUL BACKGROUND ic development and urban population growth. Istanbul è la più importante città in Turchia in At the same time, it’s also an important international termini di sviluppo economico e crescita della node within a large hinterland extending from Eastern popolazione urbana. Allo stesso tempo, é anche un Europe to the Middle East and from the Black Sea importante nodo internazionale all’interno di un region towards central Asia. Moreover, after the disampio entroterra che si estende dall’Europa dell’Est. integration of the Soviet Union in 1989, Istanbul has al Medio Oriente e dalla regione del Mar Nero fino become the centre of the large hinterland formed by all’ Asia centrale. In aggiunta, dopo la disintegrazione the countries bordering the Balkans, Caucasia,Turkic dell’Union Sovietica nel 1989, Istanbul é diventata Republics, Middle East and the Black Sea. il centro di un ampio entroterra formato dai paesi It was also a designated alpha world city (or global city). confinanti, i Balcani, la Caucasia, le Repubbliche A brief background on Istanbul’s competitive assets conTurche, il Medio Oriente e il Mar Nero. sists of five dimensions: 1) labor force; 2) industrial and E’ stata anche nominata alpha world city (o città trade structure, 3) FDI, 4) technological infrastructure, globale). Un breve background sui vantaggi comand 5) firm level technological competence. petitivi di Istanbul consiste in 5 dimensioni: 1) forza 1) LABOR FORCE lavoro; 2) struttura industriale e del commercio, The population of Istanbul is highly diversified and well 3) FDI, 4) infrastruttura tecnologica, e 5) livello di educated, if compared with other turkish cities. competenza tecnologica delle aziende. 93% of it is literate and 12% has a university degree. 1) FORZA LAVORO In addiction it has attracted migrants from several La popolazione di Istanbul è molto diversificata e countries as well as from different parts of Turkey. On ben educata, se confrontata con le altre città turche the average, the city intakes 400 thousand people every Il 93% è istruito e il12% ha una laurea universitaria. year.The migration In aggiunta ha attratto migranti da diversi paesi, ma anche da diverse zone della Turchia. In media, la città accoglie 400.000 persone ogni anno. La migrazione
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“Istanbul: A Candidate City for the Global Innovation League?”, Journal of Global Strategic Management, 2010,
24th_October_2011_INTERVIEW WITH ARI TEKNOKENT
TEHNOPARK According to the definition of International Associations of Science Parks (IASP),Technopark is an initiative managed by specialized professionals which has within the main aim of knowledge-based companies by supporting a culture of innovation and competitiveness issues to the forefront of this interest to increase the wealth of society.To ensure these objectives, a Technopark manages and encourages the flow of technology and information between universities, R&D institutions, companies , and market ; with incubation centers it facilitates the creation and growth of innovative companies ; provides high-quality venue and opportunities and offers other value-added services.
This is the output of an interview with a manager of ARI-4 Technokent. ITU-ARI Teknokent is the main Technopark of Istanbul, divided in 2 sections, one is located inside Maslak Campus of Istanbul Technical University (1.850.000 m2), another one is located in Florya (106.000 m2). ITU-ARI Teknokent is mainly developing Research in Information and Telecommunication Technologies (ICT). INNOVATION 1. Which is the most influent Innovative Sector in Istanbul? What does it produce? “I think the most influent Innovative Sector for Istanbul is Housing Appliances, that produces refrigerators,TVs, washing machines..” 2. Is there a “Innovative Area”that can be recognised in Istanbul (like Beyoglu is the cultural hub of the city)? If yes, where is it located? “We can consider Maslak as the “Innovative Hub” of Istanbul. Maslak Campus Research Laboratories and Centers together with other Research Institutes located outside the Campus are defined as the “Silicon Valley” of Istanbul. Here there are important national and international Telecommunication companies such as Turkcell (the main Telecommunication Company in Turkey), Avea, Ericsson, Vodafone, but also TTNET, the Internet provider and Pantel, a Fiber Optic Company from Europe, that was bought from TTNET. Gebze is also a very important Innovation Hub in R&D and production for Istanbul. It’s a district outside Istanbul but most of the people working there commute everyday from Istanbul. There are 10.000 people working there.” 3. Can we consider Istanbul a “Innovative City?” “Istanbul is defined as the “Telecommunication Hub” of the Middle East, East, and Northern Africa Region, but we cannot consider Istanbul as a Global Innovative City,” RESEARCH AND DEVELOPMENT (R&D) 4. Which is the incidence of the Research and Development Sector in Istanbul? “R&D is a new Sector so it’s still not influent for the economy of Istanbul but it’s growing more and more.” 5. Which kind of Research do they develop? Health, biotechnology, nanotechnology, software…? Which is the most efficient? “The most efficient R&D Sector is Telecommunication. Inside telecommunication companies also other branches are developed, such as games, interactive leisure software, all related directly with their Telecommunication Strategies. Turkcell R&D Center is also supplying ADSL infrastructure. We are not leading in sectors such as Nanotechnology, Biotechnology and Health.” 6. How many researchers are there in Istanbul? “I cannot guess precisely how many they’re, but I think between 500 and 1000”. 7. How many foreign investments are there in Istanbul R&D? “Foreign Direct Investments (FDI) on Istanbul Research are low since it’s a new sector (it started in the 90s), just few international companies such as Ericsson and Vodafone, which have dislocated production companies here, are investing in Research. There are also funds coming from European Union to develop specific Research Projects.”
RELATION BETWEEN UNIVERSITIES AND COMPANIES 9. How can we describe the relation between universities and companies? “Unfortunately, as I stated before, the Research Sector is still weak if we compare it with global innovative centers , so the relation between universities and companies is still not well consolidated. But we’re trying to improve it day by day”.
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. i personale scientifico e tecnico da diverse regioni d della Turchia e dall’estero, dall’altro lato, ha reso la città attraente per gli investitori esteri dovuta alla sua offerta di lavoro qualificato. Considerando che la principale caratteristica delle città é la disponibilità di lavoro qualificato (Niosi and Blank, 2005), Istanbul ha un grande vantaggio. Il primo studio che confronta la competitività delle città turche é condotto nel 2007 per creare un “Indice urbano di competitività turco” (EDAM, 2009). L’EDAM usa 6 dimensioni per misurare questa competitività: I) Capitale Umano; 2) Infrastruttura Fisica; 3) Capitale Sociale; 4) Efficienza Economica; 5) Mercato del Lavoro; 6) Capitale Creativo. Tra tutte le città turche, tranne l’Indice di Capitale Creativo, Istanbul é considerata la prima città. Seguendo l’EDAM, l’Associazione di Ricerca di Competitività Internazionale (URAK) ha creato un altro “Indice di Competitività Urbana Turco” nel 2008 usando 4 crieri principali: 1) Capitale Umano; 2) Innovazione e Capacità di marchio; 3) Abilità Commerciale e Potenziale di Produzione; 4) Accessibilità; Fatta eccezione per l’Indice di Capitale Umano, Istanbul é considerata la prima città tra tutte le città turche. E’ interessante trovare Istanbul come seconda città dopo Ankara nell’indice di capitale umano (URAK) o nella città capitale creativa (EDAM). Entrambi gli indici hanno componenti simili ad esempio staff tecnico ogni 1000 persone, il rapporto tra le spese in R&D sulla produzione di R&D per il settore privato e per quello pubblico, pubblicazioni accademiche per capita. In ogni caso, per determinare il potenziale di Istanbul nell’innovazione globale e necessario vedere dove si trova Istanbul tra le città globali. Nello studio di Beaverstock et al.’s (1999) sulle città globali con valori compresi tra1 to 12, Istanbul è una città globale con 4 punti vicino ad altre città internazionali come Atlanta, Barcellona, Berlino, Buenos Aires, Budapest, Copenhagen, e Amburgo. Lui usa quattro criteri base: I. Caratteristiche Cosmopolite ed economia di corporazione multinazionale; 2. Città globali e la nuova divisione internazionale del lavoro; 3. L’internationalizzazione, concentrazione e intensità dei servizi produttivi:
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of scientific and technical personnel from different regions of Turkey and abroad, on the other hand, made the city attractive to foreign investors due to its supply of qualified labor. Considering that the main characteristics of cities is the availability of qualified labor (Niosi and Blank, 2005), Istanbul has a strong asset. The first study that compares the competitiveness of Turkish cities is conducted in 2007 to create a “Turkish urban competitiveness index” (EDAM, 2009). EDAM uses six dimensions in measuring this competitiveness: I) Human Capital; 2) Physical infrastructure; 3) Social Capital; 4) Economic Efficiency; 5) Labor Market; 6) Creative Capital. Among all Turkish cities, except Creative Capital Index, Istanbul is ranked as the first city. Following EDAM, International Competitiveness Research Association (URAK) created another “Turkish Urban Competitiveness Index” in 2008 using four major criteria: 1) Human Capital; 2) Branding Capability and Innovation; 3) Commercial Ability and Production Potential; 4) Accessibility; Except Human Capital Index, Istanbul is ranked as the first city among all Turkish cities. It is interesting to see Istanbul as the second city following Ankara in human capital index (URAK) or in creative capital city (EDAM). Both indexes have similar components such as technical staff per 1000 people, the ratio of R&D expenditure over R&D output for public, the ratio of R&D expenditure over R&D output for private sector, academic publishing per head. However, in order to determine the potential of Istanbul on a global innovation league, it is necessary to explore where Istanbul is ranked among global cities. In Beaverstock et al.’s (1999) study in terms of world-cities with values ranging from 1 to 12; Istanbul is a world city with 4 points along with other international cities of Atlanta, Barcelona, Berlin, Buenos Aires, Budapest, Copenhagen, and Hamburg. He uses four basic criteria: I. Cosmopolitan characteristics and the multinational corporate economy; 2. World cities and the new international division of labor; 3.The internationalization, concentration and intensity of producer services;
Urban Competitive Index among Turkish Cities, EDAM, 2007 1st city ECONOMIC EFFICIENCY HUMAN CAPITAL
SOCIAL CAPITAL
LABOR PHYSICAL MARKET INFRASTRUCTURE
2nd city, after Ankara CREATIVE CAPITAL
technical staff per 1000 people ratio of R&D expenditure over R&D output academic publishing per head.
Global Cities Index, GaWC, 2008 Alpha ++ London, New York
4. Città globali come centri finanziari internazionali. Inoltre l’inidce di città globali di Beaverstock et al.’s (1999) é aggiornato dal Globalization and World Cities Study Group and Network nel 2008. Sembra che Istanbul salga in una classe più alta da “gamma world city” con 4 punti ad “alpha world city -”. Per trovare la relativa posizione di Istanbul tra le città globali, anche la ricerca globale di Taylor (2001, 2003) è una guida utile . Nel suo studio riguardante il “Global City Networks”, Taylor (2001) ha collezionato dati di 100 compagnie di servizi globali in 316 città del mondo. Compagnie di servizi globali sono definite per avere uffici in almeno 15 diverse città con almeno una in ognuna delle prime arene della globalizzazione; nord America, Europa occidentale, e Asia del Pacifico. Aziende di questo tipo provenivano dai seguenti settori: 18 in contabilità, 15 in pubblicità, 23 in banking/ finanza, 16 in legge, 11 in assicurazioni, and 17 in consulenza manageriale. I Valori vennero dati alle città in un range da 0 a 5 dove ‘0’ indica la non presenza di un’azienda in quella città e ‘5’ indica che la città é il luogo più importante per quell’azienda (i.e. le sue sedi principali). Da questi dati viene calcolato il “Global Network Connectivity” di una città. Istanbul si trova come 35a città nella connettività della rete mondiale in 2000 (Taylor, 2001) e 29a nel 2008 (Derruder et al, 2009).
4. World cities as international financial centers. Furthermore the world city index of Beaverstock et al.’s (1999) is updated by Globalization and World Cities Study Group and Network in 2008. Istanbul seems to go up into a higher class from gamma world city with 4 points to alpha world city + a higher degree than Los Angeles. To find the relative position of Istanbul within the world cities,Taylor’s (2001, 2003) comprehensive research is also a useful guide. In his study concerning the “Global City Networks”,Taylor (2001) collected data from 100 global service firms across 316 cities world wide. Global service firms are defined as having offices in at least 15 different cities with at least one in each of the prime globalization arenas; northern America,Western Europe, and Pacific Asia. Firms so identified were from the following sectors: 18 in accountancy, 15 in advertising, 23 in banking/ finance, 16 in law, 11 in insurance, and 17 in management consultancy. Service values were allocated to cities in the range of 0 to 5 where ‘0’ indicates no presence of a firm in that city and ‘5’ indicates the city to be the most important location for that firm (i.e. its headquarters). From this data, the “Global Network Connectivity” of a city is computed. Istanbul is ranked as the 35th city in global network connectivity in 2000 (Taylor, 2001) and 29th in 2008 (Derruder et al, 2009).
2) INDUSTRIAL AND TRADE STRUCTURE Istanbul creates 3.3 million jobs, 15 per cent of total 2) STRUTTURA DEL COMMERCIO E employment in Turkey. Agricultural employment is almost Alpha Amsterdam, Buenos Aires.. DELL’INDUSTRIA non-existent (0.35 % of total agricultural employment in Turkey), instead industry is the main employee sector, Alpha - Istanbul, Barcelona.. Istanbul crea 3.3 milioni di lavori, il15% delle occupazioni in Turchia. Il lavoro agricolo é quasi inesist(28 per cent of total Turkish industrial employment); ente (lo 0.35 % del totale lavoro agricolo in Turchia), services constitute 20 per cent of national employment Berlin, Rome.. Beta + mentre l’industria é il maggior settore occupazion- (KOSGEB, 2005). ale, (28% del totale occupazione industriale in TurManufacturing industry still generates almost one-third Beta Beirut, Seattle.. chia); i servizi costituiscono il 20% dell’occupazione of employment opportunities in Istanbul, although there nazionale (KOSGEB, 2005). has been a slight decrease in this ratio from 1980 to Abu Dabi, Sofia.. Beta L’industria manifatturiera genera ancora quasi un 2000. terzo delle opportunità di impiego ad Istanbul, The industrial structure of Istanbul lays in mature indusGamma + Adelaide, Bristol.. anche se c’è stato un leggero decremento dal1980 tries such as textile, mechanical and chemical industry. al 2000. According to TOBB reports for Istanbul (2005, www. Gamma Rotterdam, Santo La struttura industriale di Istanbul risiede in industobb.org.tr), textile has 275 thousand employees; and it Domingo.. trie sviluppate come l’industria tessile, meccanica e is followed by mechanical industry with 146 thousand Gamma - Curitiba, Islamabad.. chimica. Secondo il report di TOBB reports (2005, employees, chemical industry industry with 78 thousand www.tobb.org.tr), il tessile ha 275.000 impiegati; employees. Moreover Istanbul has the potential to be l’industria meccanica 146.000, l’industria chimica banking and finance center not only for Turkey but also for the region. Global Network Connectivity 78.000. Inoltre Istanbul ha il potenziale di essere il centro bancario e finanziario non solo per la Tur2008, Derruder et al. chia, ma per la regione. Alpha +
Hong Kong, Paris..
Istanbul: 29th city out of 316
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3) FDI (Investimenti Diretti Stranieri) FDI é un canale importante per trasferire la tecnologia ai paesi in via di sviluppo, dal momento che le tecnologie moderne ed avanzate introdotte da aziende multinazionali possono essere diffuse per eccesso alle aziende domestiche. Istanbul si colloca in alto per gli FDI in Turchia. La Turchia attrae 17,5 milioni di dollari di investimenti diretti stranieri. Il 75.39% del capitale totale di investimenti della Turchia (quasi 13,5 milioni di dollari), e il 63.29% del numero totale di aziende (6170) in Turchia si trovano ad Istanbul. La distribuzione del FDI ad Istanbul secondo i gruppi di origine del paese mostra che più di metà degli investimenti FDI proviene dai paesi OECD.
3) FDI (Foreign Direct Investments) FDI is an important channel for transfer of technology to developing countries, since modern and advanced technologies introduced by multinational firms can diffuse to domestic firms through spillovers. Istanbul ranks high for FDI in Turkey.Turkey attracts US$ 17,5 million foreign direct investment.The 75.39% of Turkey’s total capital investment (almost US$ 13,5 million), and 63.29% of the total number of firms (6170) in Turkey are in Istanbul.The distribution of FDI in Istanbul according to the origin of country groups show that more than half of FDI investments come from OECD countries.
4) TECHNOLOGICAL INFRASTRUCTURE Istanbul is the capital of high education in Turkey. Almost 4) INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA all high quality universities in terms of research and Istanbul é la capitale dell’alta educazione della publications are among these universities. Besides the Turchia. Quasi tutte le università di alto livello in existence of high education institutions, Istanbul also termini di ricerca e pubblicazioni si trovano tra hosts a number of well-functioning technology developqueste università. Oltre all’esistenza di alte istituzi- ment centers and incubators. oni dell’educazione, Istanbul ospita anche un certo The establishment of the first technopark in Turkey numero di centri efficienti di sviluppo tecnologico e happens to be in Istanbul, in 1986, as a result of mutual incubatori. efforts of Istanbul Technical University and Istanbul La creazione del primo tecnoparco in Turchia é Chamber of Commerce.This technopark is still working avvenuta ad Istanbul, nel 1986, come il risultato di as Istanbul Technical University Technology Development sforzi congiunti della Istanbul Technical University Center. e la Camera di Commercio di Istanbul. Questo In 2009, there are five technology development centers tecnoparco é ancora in funzione come Centro di in Istanbul around universities namely Bosporus UniSviluppo Tecnologico della Istanbul Technical Univer- versity Technology Development Center, Fatih University sity. Technology Development Center, Istanbul Technical Nel 2009, si contano 5 Centri di Sviluppo TecnoUniversity Technology Development Center, Istanbul logico ad Istanbul attorno ad università vale a dire University Technology Development Center and Yildiz Centro di Sviluppo Tecnologico della Bosporus Uni- Technical University Technology Development Center. versity, Centro di Sviluppo Tecnologico della Fatih Moreover there are 3 incubators: ITU Ari Technocity, IsUniversity, Centro di Sviluppo Tecnologico della tanbul University Technology and Innovation Center and Istanbul Technical University, Centro di Sviluppo Yildiz Technical University and Innovation Center. There Tecnologico della Istanbul University e Centro di is a dominance of software firms in these incubators. Sviluppo Tecnologico della Yildiz Technical University. For instance 50 of total 59 firms in ITU Ari Technocity Inoltre ci sono tre incubatori: ITU Ari Technocare operating in software industry (Elitas et al., 2007). ity, Centro Innovazione e Tecnologia della Istanbul University e Centro Innovazione e Tecnologia della 5) FIRM LEVEL TECHNOLOGICAL CAPABILITY Yildiz Technical University. C’è una predominanza di Considering the firm level technological capabilities, compagnie di software in questi incubatori. Per es- Istanbul appears to be the first city in Turkey. empio 50 delle 59 aziende nella ITU Ari Technocity According to the URAK’s Urban Competitivenes Report, operano nell’industria software (Elitas et al., 2007). Istanbul has the highest 5) LIVELLO DI CAPACITA’ TECNOLOGICA DELLE AZIENDE Considerando il livello di capacità tecnologica delle aziende, Istanbul sembra essere la prima città in Turchia. Secondo il rapporto sulla Competitività Urbana fatto da URAK, Istanbul ha il più alto
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TO BE A GLOBAL INNOVATIVE CITY WITH HIGH LEVELS OF CONNECTIVITY
SHORT TERM STRATEGY: LEARNING CITY
LONG TERM STRATEGY: HIGH-TECH INDUSTRIAL DISTRICT
punteggio per quanto riguarda la “Capacità di Marchio” e l’ “Indice di Innovatività”. Anche in termini di applicazioni di brevetti (1057) é il numero di brevetti rilasciati (187), Istanbul si trova al primo posto (Turkish Patent Institute, 2009). Oltre ai brevetti, le compagnie di Istanbul sono attive anche in applicazioni per “utility model”, “marchi” e “disegno industriale”, se confrontate con le altre città turche.
score at “Trademark Capability” and “Innovativeness Index”. Also in terms of patents applications (1057) and the number of patents issued (187), Istanbul ranks first (Turkish Patent Institute, 2009). In addition to patents, Istanbul companies are active in “utility model”, “trademark” and “industrial design” applications as well, when compared with other Turkish Cities.
OSSERVAZIONI FINALI Istanbul é una città stimolante con una doppia struttura economica: industrie tradizionali e nuove attività manifatturiere emergenti (high-tech). Se le strategie vengono sviluppate e applicate a livello governativo e municipale, Istanbul può aumentare la sua posizione nella gerarchia delle città globali. La posizione di Istanbul può essere riassunta come segue: 1) Istanbul ha forza lavoro qualificata ma ancora ad un basso livello, se confrontata con Ankara in Turchia; 2) collaborazione e apprendimento regionale esistono ad un livello moderato; 3) l’infrastruttura é la migliore tra gli standard turchi ma non sono ancora istituzioni a livello globale; 4) la connettività é media, dato che è la 29a città nella Global Network Connectivity (Taylor, 2003); 5) ci sono diverse industrie e centri ad Istanbul. Una strategia appropriata e plausibile per Istanbul potrebbe essere seguire una strategia a breve termine e una a lungo termine: prima diventando una regione che apprende e poi diventando un distretto industriale altamente tecnologico. Quindi, la strategia a breve termine é per usare la base esistente e sviluppare una capacità di assorbimento all’interno delle aziende e delle istituzioni. La capacità di apprendimento non aumenterà solo l’efficienza e genererà fiducia per le aziende nelle proprie abilità, ma motiverà anche le aziende ad intreprendere il cammino successivo per diventare dei “sostenitori della creatività”, nelle quali lo sviluppo e l’uso di nuove tecnologie accelererà la transformazione dei sistemi di produzione. Assodata la strategia a breve termine, diventa possibile sviluppare la strategia a lungo termine il cui scopo é costruire una città innovativa globale con alti livelli di connettività con il resto del mondo.
FINAL REMARKS Istanbul is a challenging city with a dualistic economic structure: traditional industries and emerging new (high-tech) manufacturing activities. If strategies are developed and applied at government and municipality level, Istanbul can increase its position in the hierarchy of global cities. The position of Istanbul might be summarized as follows: 1) Istanbul has qualified labor force but still low even compared to Ankara in Turkey; 2) collaboration and regional learning exist at moderate level; 3) infrastructure is the best with the Turkish standards but they are not yet world-level institutions; 4) networking/connectivity is medium l, given that it is the 29th city in Global Network Connectivity (Taylor, 2003); 5) diverse industries and clusters exist in Istanbul. An appropriate and feasible strategy for Istanbul could be to follow a short and long term strategy: first becoming a learning region and then becoming a high-technology industrial district. So, the short term strategy is to use the existing base and develop absorptive capacity in companies and institutions.The learning capability will not only increase efficiency and generate confidence in companies’ own skills but also it will motivate firms to take the next step for becoming a “creative follower”, in which the development and use of new technologies will accelerate the transformation of production systems. Based on this short term strategy, it becomes possible to develop the long term strategy whose goal is to build a global innovative city with high levels of connectivity with the rest of the world.
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INDICE DI TECNOLOGIA_ CONCLUSIONI
TECHNOLOGY INDEX_ CONCLUSIONS
- Indice High Tech: abbiamo visto che l’industria High Tech è ad un buon livello nella ricerca di Software ed in particolare nel campo delle Telecomunicazioni, grazie a Tecnopoli e incubatori di una certa rilevanza, ma non è ancora in grado di competere con altre città innovative globali. Il settore industriale di Istanbul è più forte in produzioni di tipo tradizionale, quali l’industria tessile, meccanica e chimica, anche se sta prendendo sempre più piede il settore della manifattura high tech.
- High Tech Index: we have seen that the high-tech industry has a good level in the Software research, in particular in the Telecommunications field, thank to technopoles and incubators with a certain remarkability, but it’s not able to compete with other global innovative cities. The industrial sector of Istanbul is stronger in traditional productions, such as manufacture, mechanical and chemical industries, even though an high tech manufacture sector is growing.
- Indice di Innovazione: Si può concludere allo stesso modo anche per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi brevetti. Nonostante Istanbul si trovi prima tra tutte le altre città turche, non ha una posizione rilevante per quanto riguarda la classifica mondiale delle città più innovative. 2.732 sono i brevetti presentati nel 2009 dalla Turchia, di cui sappiamo che 1.057 provengono da Istanbul; il dato riguardante la Turchia é circa uguale all’Austria (2555), 10 volte inferiore a quello del Regno Unito (22.465),13 volte inferiore a quello del Canada, 115 volte inferiore alla Cina, quasi 3 volte inferiore alla Repubblica Democratica della Corea, 49 volte inferiore all’Unione Europea, 167 volte inferiore ai brevetti presentati dagli USA, 21 volte alla Germania, 4 volte inferiore all’Italia e 128 del Giappone. La Turchia è esclusa anche dalle prime 20 città sia per applicazione, per emissione e per brevetti vigenti. Possiamo fare un confronto diretto tra Istanbul e la città di Austin in Texas (la seconda città più innovativa in America, dopo San José, California): mentre quest’ultima ha una capacità brevettuale di 1,7 brevetti/1000 abitanti in un anno, la capacità brevettuale di Istanbul è 0.014brevetti/1000ab/anno.
- Innovation Index: we can conclude in the same way also regarding the application of new patents. Even though Istanbul ranks first among all the other turkish cities, it doesn’t have a relevant position regarding the global ranking of the most innovative cities. 2.732 are the patents applied in the 2009 by Turkey, of which we know 1.057 come from Istanbul; the datum regarding Turkey is almost equal to Austria’s (2555), 10 times lower than United Kingdom (22.465),13 times lower than Canada, 115 times lower than China, almost 3 times lower than the Democratic Republic of Korea, 49 times lower than European Union, 167 times lower than patents applied by USA, 21 times lower than Germany, 4 times lower than Italy and 128 than Japan. Turkey is also excluded from the first 20 cities, both for the application, emission and in force patents.We ca make a direct comparison between Istanbul and the city of Austin in Texas (the second most innovative city in America, after San José, California): while this latter has a patent capacity of 1,7 patents/1000 inhabitants in a year, the patent capacity of Istanbul is 0.014patents/1000inhabitants/year.
- High Tech Connectivity Index: as we have seen inside the project “Istanbul Digital City” (to the side), the - Indice di Connettività High Tech: Come abcity is doing big efforts to become a “digital city”, and biamo visto all’interno del progetto “Istanbul Digital it’s taking all the measures needed to success. In this City” (a lato), la città sta facendo grandi sforzi per way the Municipality is able from one side to offer more diventare una “città digitale”, e si sta attrezzando assistence to the citizens, raising its efficiency, and to con tutte le misure necessarie per esserlo. In the other side to offer them the possibility to use digital questo modo la Municipalità offre da un lato più as- technological devices (connected community centers, sistenza ai cittadini, accrescendo la propria efficien- digital signing). za, dall’altro lato offre loro la possibilità di utilizzare In the public primary schools. the number of students i prodotti tecnologici digitali (connected community for each computer is 40.9 (Source: MNE, Department centers, segnaletica digitale..). of Strategy Development). Istanbul is less equipped than Nelle scuole primarie pubbliche il numero di many other cities, infact it’s 77th out of 81 turkish cities. studenti per computer é 40.9 (Fonte: MNE, Depart- We need to remember that it has a much bigger ment of Strategy Development). Istanbul é meno equipaggiata di molte altre città, infatti é 77sima su 81 città turche. Dobbiamo ricordarci anche che
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http://www.wipo. int/ipstats/en/statistics/patents/
http://www.forbes. com/2010/05/24/ patents-fundingjobs-technologyinnovative-cities. html
ISTANBUL “DIGITAL CITY PROJECT”BY CISCO “Istanbul Digital City Vision” è un progetto promosso dalla Municipalità di Istanbul con l’appoggio di Cisco Internet Business Solutions Group (IBSG), che ha come sfide le seguenti: 1. migliorare i servizi ai cittadini; 2. diminuire il divario digitale; 3. diminuire i costi delle aziende della municipalità grazie alle nuove infrastrutture digitali; 4. creare un modello a banda larga, replicabile anche in altre città. I risultati a cui aspira sono: 1. quadruplicare il budget della città per velocizzare l’adozione di ICT 2. Aumentare l’accesso ai servizi grazie al portale Web e a comunità connesse 3. Accrescere la capacità di bandalarga attraverso 60 miglia (circa 97 km) di fibre ottiche. IBSG ha organizzato dei workshop per gli impegati municipali, cercando di trasmettere le esperienze fatte da alcune delle maggiori città europee e costruire un palinsesto forte e coerente. Il risultato fu una Mappa Stradale Digitale della città, completata in soli due mesi. Le soluzioni vennero suddivide in tre categorie, ognuna facente parte di una visione comune, e cioè l’impego della bandalarga. AUMENTARE LA PRODUTTIVITA’ Progetti per aumentare la produttività degli impiegati municipali: Lavoro mobile 1. Un monitor per ogni impiegato per informazioni online, in tempo reale, sulla gestione dei servizi 2. Applicazioni online delle risorse umane 3. “Service-Oriented Architecture” (SOA) per ottimizzare le infrastrutture IT, con un modello di governance per i progetti intrapresi dalle compagnie della municipalità. Il progetto SOA è molto importante perché la Municipalità di Istanbul ha ben 24 compagnie. In questo modo si può integrare il loro sistema IT con quello della Municipalità. 4. Strumenti pe l’incontro e l’apprendimento online 5. Servizi di assistenza AUMENTARE I SERVIZI AL CITTADINO E AL BUSINESS I programmi per aumentare i servizi commerciali e al pubblico sono: 1. Nuovi Servizi front-office per le richieste dei cittadini 2. Un portale di e-trasformazione, che dia agiornamenti e feedback sul progetto “Digital City” 3. Una guida elettronica della città, che us la fotografia aerea ad alta risoluzione; 4. Un portale di apprendimento a vita 5. Una biblioteca digitale 6. Un progetto di automazione sul trasporto pubblico, che offre biglietti integrati per tutti i sistemi di trasporto. SVILUPPO SOCIALE ED ECONOMICO Un nuovo parco tecnologico sembra la sfida più ambiziosa per accelarare lo sviluppo economico e sociale. Questa parte della visione digitale include modelli innovativi di business per stimolare la crescita della bandalarga, insieme a piani per impiegare il wireless alle technologie, ad esempio le reti mesh, o laser wireless per la comunicazione. Una rete di centri comunitari connessi darà accesso
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possiede un numero di studenti molto maggiore in confronto ad altre città. Istanbul si trova nell’ultima posizione anche per quanto concerne lo stesso dato per la scuola superiore (59.6). Per quanto riguarda il numero di laboratori e scuole IT si trova invece al primo posto. Conta 2333 laboratori e 1401 scuole pubbliche nella scuola primaria, 782 laboratori e 801 scuole pubbliche nella scuola secondaria. Ha in totale 3115 laboratori IT e 2202 scuole IT. Ripensando ad esempi virtuosi quali Curitiba, Parigi, Barcellona e molte altre città, la strada per diventare una città che si sviluppa grazie alla potenzialità della rete è ancora lunga, ma l’inizio è già stato tracciato. Sarebbe inoltre utile sapere quante famiglie hanno internet, ma purtroppo questi dati non sono disponibili. Internet è un servizio costoso per le famiglie (in media circa 26 euro al mese), considerando il costo della vita e il salario medio mensile (869.38 €). Questo può spiegare in parte la grande diffusione degli internet cafè in tutta la città, nei quali è possibile avere una connessione internet ad un prezzo conveniente (circa 1-1,5 TL/ora, circa 0,50- 0,75 euro/ora). Purtroppo il più delle volte questi sono luoghi sporchi, la connessione é lenta, e i computer sono molto vecchi. Per quanto riguarda la telefonia mobile, sappiamo che la tariffa media al minuto è di circa 0,20 euro (senza piani tariffari particolari), quindi si trova nella media. Per i Turchi il cellulare rappresenta uno statussymbol, ci sono negozi di telefonia ovunque, basta guardarsi attorno per trovarli. Anche in questo caso la qualità a volte manca, soprattutto nelle periferie della città, dove è facile acquistare una scheda falsa, oppure un cellulare rubato. Avere dispositivi di ultima generazione, come ad esempio l’Iphone, SmartPhone o l’ipad é un privilegio per pochi, cioè per chi ha un buon lavoro e per chi è studente e figlio di una famiglia agiata. Bisogna inoltre aggiungere che la Turchia non è un forte produttore di dispositivi elettronici, quindi è costretta ad importarli. Questo spiega il prezzo poco vantaggioso di tutto ciò che riguarda la telefonia, la telematica, ecc.
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number of students compared to other cities. Istanbul ranks in the last position concerning the same data for the high school (59.6). For what concern the number of IT laboratories and schools it ranks first. It counts 2333 laboratories and 1401public schools in the primary school, 782 laboratories and 801 public schools in the high school. It has in total 3115 IT laboratories and 2202 IT schools. If we think of virtuous examples like Curitiba, Paris, Barcelona and many other cities, the way to become a city that grows thanks to the potentiality of the net is still long, but the beginning has already been traced. It’d be helpful to know how many families have internet, but unfortunately this kind of data are not available. Internet is an expensive service for households (on average 260 euro per month), considering the cost of living and the average salary.This can explain the great diffusion of the internet cafès in the all city, in which you can have a internet connection at a very low price (about 1-1,5 TL/hour, that is about 0,50- 0,75 euro/hour). Unfortunately most of the times they are dirty places, with slow connection, and very old computer. For what concerns the mobile connections, we know that the average rate of call is around 0,20 euro/minute (without any particular rate plan), so it’s on the average. For Turkish the mobilephone represents a status-symbol, there are mobilephones shops everywhere, you just need to walk around to find them. Also in this case quality is sometimes missing, especially in the periphery of the city is easy to buy a fake simcard, or a stolen cellphone. To have high tech tools, like for example the Iphone, SmartPhone or ipad is a privilege for few people, that is for whom that has a good employment and for whom is student and born in a well-off family. We should also add that Turkey has not a good production of electronical devices, so it has to import them.This fact explain the not so much advantageous priceof everything regarding the telephony, the telematic, etc..
http://www. numbeo.com/costof-living/city_result. jsp?country=Turkey &city=Istanbul
3115 IT LABORATORIES
COST OF A CELLHOUSEHOLDS PHONE CALL: INTERNET O, 20€/MINUTE 2202 IT CONNECTION: SCHOOLS 26€/MONTH 40.9 STUDENTS EACH COMPUTER INTERNET primary schools CAFE’ 59.6 STUDENTS CONNECTION: EACH COMPUTER 0,50-0,75€/ high schools HOUR
a informazioni riguardanti la salute, l’educazione e il lavoro per le persone svantaggiate. E’ in corso inoltre un progetto pilota innovativo e un portale che offre informazioni sui progetti di Istanbul per diventare una Società dell’Unione Europea basata sulla conoscenza. RISULTATI Dopo l’elaborazione della mappa digitale, Istanbul stanziò fondi per la prima fase. Il budget per l’ICT passò dai 15 milioni di dollari del 2006, ai 67 milioni nel 2007, dando particolare peso alla nuova fondazione web SOA e costruendo un modello di governance per soddisfare le esigenze della Digital City Roadmap. I benefici che permette il meeting online sono già stati sentiti. Istanbul si è mossa velocemente anche per provvedere la banda larga,. Alla metà del 2007 aveva già installato 60 miglia di fibre. Questo assicura alla municipalità una “spina dorsale” ad alta capacità per le proprie comunicazioni a banda larga. Secondo permette agli operatori di affittare fibra scura per avere servizi comerciali a bandalarga. in un solo mese sono stati creati 50 centri connessi per la comunità, localizzati nelle zone più povere, ognuno equipaggiato con 25 PC e un manager per aiutare i “nuovi” (gli inesperti). Essi si propongono come valida alternativa ai 3000 internet cafè. Una volta che il nuovo portale web sarà costruito, offrirà telefonia e video IP a richiesta, accessibili anche nei nuovi centri connessi. Un altro progetto provvederà segnaletica digitale per informare sui serviizi locali, migliorare la consapevolezza pubblica e incoraggiare lo scambio di informazioni tra i cittadini. La guida elettronica della città da una mappa ad alta risoluzione, fatta con 4 milioni di fotografie aeree. Le telecamere che monitorano il traffico in tempo reale, visitabli sul sito della municipalità, sono uno strumento molto utile per chi deve guidare. Sono state installate anche delle telecamere di sorveglianza per ridurre il crimine.
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INDICE DI TOLLERANZA
TOLERANCE INDEX
INDICE DI DIVERSITA’ Istanbul è stata definita una città multietnica fin dall’inizio, quand’era Capitale dell’Impero Romano d’Oriente, ma anche quando gli Ottomani la conquistarono nel 1453. Essa infatti ospita molte minoranze all’interno dei suoi bordi. Queste vivono in aree specifiche dove creano le loro comunità. Per quanto riguarda l’incidenza della popolazione straniera, non ci sono molti dati numerici a disposizione, dal momento che l’Istituto delle Statistiche non mette a disposizione questo tipo di informazioni. Per capire la situazione attuale, dobbiamo guardare al passato, in quanto la composizione della popolazione straniera presente è il risultato di processi iniziati 30 anni fa, in alcuni casi 60 anni fa. Per chiarire alcuni processi chiave che la città ha vissuto e ancora vive, dobbiamo esplorare il significato di termini quali Minoranza e Etnicità. MIGRAZIONE La migrazione domestica fu una conseguenza dei lavoratori rurali che cercarono lavoro ad Istanbul, dal1950 in poi, dal momento che era una città industriale forte capace di attrarre enormi masse di forza lavoro. Questo fenomeno diede forma anche alla macroforma della città, che si espanse dapprima sulla costa di fronta a8l Mar di Marmara e poi verso nord. Anche la Turchia ha un passato e un presente legato alle immigrazioni internazionali. Ha vissuto fenomeni di enorme immigrazione durante il passato. La maggior parte delle minoranze che vivono ad Istanbul provengono soprattutto dal Medio Oriente, Oriente e Nord Africa. Recentemente, un numero crescente di cittadini di stati membri dell’Unione Europea, sia professionisti che pensionati, si sono trasferiti in Turchia, in modo particolare ad Istanbul. I loro numeri sono stimati a circa 100 000, 120 000 (SOURCE: Bureau for Foreigners, Borders and Asylum of the Directorate of General Security of the Ministry of Interior).
DIVERSITY INDEX Istanbul has be defined as a multiethnic city since the beginning, when it was Capital of the East Roman Empire, but also when the Ottomans conquired it in 1453. In fact it hosts many minorities inside its borders. They live in specific areas where they create their own communities. For what concerns the actual incidence of the foreign population, there are not many available numerical data, since the Institutes of Statistics does not disclose this kind of information. In order to understand the present situation, we have to look at the past, since the composition of the current foreign population (which forms minorities inside the city) is the result of immigration processes begun 30 years ago, in some cases 60 years ago. In order to clarify some key processes the city experienced and still experiences, we have to explore the meaning of terms such as Minority and Ethnicity. MIGRATION Domestic migration was a consequence of rural workers who sought job in Istanbul, from 1950 on, since it was a strong industrial city able to attract huge workforce masses.This phenomen shaped also the new macroform of the city, which expanded first on the Coast facing Marmara Sea and then through the North. Turkey has also a past and present related to international immigration. It experienced huge immigration phenomena during the past.The most minorities living in Istanbul are coming especially from the Middle East, East and Northern Africa. Recently, a growing number of EU member-state citizens, professionals as well as retirees, have been settling in Turkey, particularly in Istanbul.Their numbers are estimated at around 100 000 to 120 000 (SOURCE: Bureau for Foreigners, Borders and Asylum of the Directorate of General Security of the Ministry of Interior).
Per ottenere l’indice di Tolleranza dobbiamo prima costruire tre sotto-indici: 1. Indice di Diversità, in cui si rileva l’incidenza della popolazione straniera e la sua diversità; 2. Indice di Integrazione, il quale si suddivide in: - livello di istruzione della popolazione straniera; - percentuale di matrimoni misti; - incidenza e scolarizzazione dei bambini; 3. Indice di Tolleranza Gay, attraverso dei sondaggi che considerano le opportunità lavorative e di socializzazione all’interno della città.
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In order to obtain the Tolerance Index first we have to built three subindexes: 1.Diversity Index, in which the incidence of the foreign population and its diversity is revealed; 2. Integration Index, which is subdivided in: - education level of the foreign population; - percentage of mixed weddings; - incidence and education level of children; 3. Gay Tolerance Index, through dei sondaggi that consider job opportunitities and of socialization inside the city.
“Becoming Istanbul. An enciclopedia”, Pelin Dervis Bulent Tanju and Ugur Tanyeli, Garanti Galleri, 2008, Istanbul
Le storie di immigrazione condividono un punto in comune perché la maggior parte delle partenze e degli arrivi é ad Istanbul. Noi possiamo definirlo come un nodo dinamico dove si intersecano mobilità della popolazione, trasporto ed economia, piuttosto che un punto geografico abitato da una certa popolazione. MINORANZE Ci sono un pò di problemi controversi del tipo chi può essere considerato una minoranza ad Istanbul. Un “consenso” ha deciso di considerare i nonMusulmani delle minoranze. Essere memro di una minoranza, o fallire in questo, è qualcosa che la maggior parte degli abitanti di Istanbul preferirebbero evitare. Se uno è omosessuale, Curdo, Armeno o Africano, Istanbul non é un luogo accogliente, e nello spazio e nel tempo non lo fu mai. E’ anche uno dei luoghi più disordinato ed eccitante d’Europa in termini di diversità e differenza. Quindi che cosa, quando e come si ha una minoranza? E perché é un fatto così scomodo essere membro di una minoranza in una città così eterogenea? Ci sono molte minoranze: etniche, religiose, linguistiche, basate sul genere. Alcuni di esse si sovrappongono. Alcune sono in calo come gli Assyri che parlano caldeo, altre sono numerose come i Curdi, altri sono molto visibili come i Rom, altri sono meno facilmente riconoscibili come gay e lesbiche. Alcuni soffrono di un terribile trauma come gli Armeni, altri incontrano ogni giorno razzismo e persecuzioni da parte della polizia quando tentano di guadagnarsi da vivere come gli immigranti africani, e alcuni negoziano la propria identità faccia a faccia con la maggioranza musulmana sunnita come gli Alevis. Uno dei posti dove si incontrano è Beyoglu, lungo Corso Istiklal, Piazza Taksim e Cihangir. In questa bolla urbana, tutto può entrare,o almeno sembra così. L’architettura é europea di fine secolo, dando uno scenario perfetto per le fantasie di uno stile di vita cosmopolita da scoprire. Questa parte di città é sempre stata abitata da minoranze, soprattutto greci, armeni, ebrei e Levantines.
KURDISH MAN IN SULUKULE, FATIH
Stories of immigration share a common point because the departure or arrival of most of them is Istanbul. We can define it as a dynamic node where population mobility, transport and economy intersect, rather than a geographical point inhabited by a certain population. MINORITIES There are few problems as controversial as who is to be considered a minority in Istanbul. A “consensus” has been reached to consider non-Muslims minorities. Being a member of a minority, or failing that, is something most Istabulites would prefer to avoid.Whether one is queer, Kurdish, Armenian or African, Istanbul is not a welcoming place, and through space and time it never was. It is also of the Europe’s messiest and exciting places in terms of diversity and difference. So what, when and how is a minority? And why is it such an uncomfortable thing to be the member of a minority in such a heterogeneous city? There are many minorities: ethnic, religious, linguistic, gender-based. Some of these overlap. Some are dwindling like the Assyrian-speaking Chaldeans, some are numerous like Kurds, some are very visible like Roma, some are less easily recognizable like gays and lesbians. Some suffer from a terrible trauma like the Armenians, some encounter every-day racism and police harassment as they try to make a living like the African immigrants, and some negotiate their identity vis-à-vis the Sunni Muslim majority like the Alevis. One of the places where they all meet is Beyoglu, on Istiklal Caddesi,Taksim Square and Cihangir. In this urban bubble, almost anything goes, or at least it seems so.The architecture is fin-de-siècle European, providing a perfect setting for the fantasies of a cosmopolitan way of life to unravel.This part of town has always been inhabited by minorities, especially Greeks, Armenians, Jews and Levantines.
ROMA GYPSY GIRL IN BALAT
KOSOVA MARKET MAN IN USKUDAR
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Governati da un regime di limitazioni che non perdona, essere un membro di una minoranza significa non essere capace di fare certe cose o esserne autorizzati solo dopo battaglie frustranti e senza fine. In breve, significa non avere lo spazio per respirare e fiorire a pieno. Anche se Istanbul é più ricca del resto del paese in termini di diversità etnico-religiosa, é lo stato che determina chi é una minoranza: ci sono solo minoranze non-musulmane, e di loro solo gli armeni, i greci e gli ebrei hanno dei diritti come minoranza, il che significa che sono controllati ancora più da vicino dalle agenzie di stato. Tutti insieme sono solamente 100.000, nemmeno l’1% della popolazione. Il quadro cambia quando altre minoranza vengono incluse: i curdi, i turchi bulgari, i siriani giacobiti e nestoriani, gli ebrei Donmeh, gli arabi da Haty e Ufa, i travestiti provenienti da tutto il paese. La maggior parte dei residenti di Istanbul é infatti membro di una minoranza. Anche se loro non esistono agli occhi dello Stato. ETNIA L’etnia denomina un gruppo sociale, di cui i membri si identificano gli uni con gli altri basandosi sulla percezione di una stirpe o di una genealogia comune. Istanbul ha molti gruppi etnici e cominità linguistiche, vecchie e nuove. Una selezione non esaustiva di questi gruppi é: abkhazi, albanesi, arabi, armeni, bosniaci, bulgari, circassiani, georgiani, greci, curdi, lazi, pomacchi, rom, tartari, turchi. I turchi sono ovviamente il gruppo etnico più ampio, il secondo sono i curdi (a partire dalle massiccie immigrazioni degli anni ‘90). Il gruppo più piccolo sono i greci di Istanbul, chiamati Rum. Sono passati da ben più di 200.000 nei primi anni della Repubblica negli anni ’20 del 1900 a meno di 3000 oggi. Gli armeni sono la più grande comunità non musulmana con circa 70.000 membri. Non sono molto udibili ad Istanbul, fatta eccezione per i proprietari dei negozi di CD vicino al corso Istiklal. Troppe ondate di campagne “Cittadini, parlate turco” negli anni della Repubblica, accrescendo sentimenti contro gli Armeni, hanno lasciato il segno. Il ricordo e l’identità etnica sono state molto scoraggiate negli anni repubblicani, ad eccezione della“Turkishness”, ma in un futuro non molto lontano, alcuni gruppi etno-linguistici saranno più visibili e la loro lingua mverrà espressa con più orgoglio e il curdo é di sicuro una di queste. INDICE DI INTEGRAZIONE Non ci sono dati disponibili per poter costruire l’Indice di Integrazione
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Governed by an unforgiving regime of limitations, being a member of a minority means not to be able to do certain things or to be allowed only after frustrating, endless struggles. In short, it means not to have the space to breathe and flourish fully. Even though Istanbul is better off than the rest of the country in terms of ethno-religious diversity, it’s the state that determines who is a minorities: there are only nonMuslim minorities, and of them only Armenians, Greeks and Jews are entitled to any minority rights, which means they are even more closely controlled by state agencies. Altogether, they are just 100.000, not even one percent of the population. The picture changes when other minorities are included: the Kurds, the Bulgarian Turks,The Syrian Jacobites and Nestorians, the Jewish Donmeh, the Arabs from Hatay and Urfa, the transvestites from all over the country. The majority of Istanbul’s residents are in fact member of a minority. Even if they don’t exist in the eyes of the State. ETHNICITY Ethnicity denominates a social group, whose members identify with each other based on a perceived common ancestry or genealogy. Istanbul has many ethnic groups and language communities, old and new. A non-exhaustive selection of such groups is : Abkhaz, Albanians, Arabs, Armenians, Bosniaks, Bulgarians, Circassians, Georgians, Greeks, Kurds, Laz, Pomaks, Roma,Tatar,Turks. Turks are of course the largest ethnic group, the second one are Kurds (since the massive immigration of 1990s), they are settled in Balat. together with Armenians.The smallest group are the Istanbul Greeks, or Rum.They have shrunk from well over 200.000 in the early years of the Republic in the 1920s to less than 3000 today. Armenians are the largest non-Muslim community, with around 70.000 members.They are not very audible in Istanbul, except for the owners of CD shops around and in Istiklal Caddesi.Too many waves of “Citizen, speak Turkish” campaigns throughout the republican years, rising anti-Armenians sentiment have left their mark. Ethnic identification and memory have been very much discouraged throughout the republican years, with the exception of “Turkishness”, but In the near future, some ethno-linguistic groups will be more visible and their language will become more proudly expressed, and Kurdish is surely one of them. INTEGRATION INDEX There is no avalailable data in order to build the Integration Index.
POST SOVIET UNION MIGRANTS
PROSTITUTES FROM FORMER SOVIET UNION IN AKSARAY
Istanbul has received migration flows upon the disintegration of the Soviet Union in 1991.This migration process has two aspects: the immigration of people for economic or labour purposes without necessarily claiming some affinity with the “Turkish nation” and the predominance of women among migrants as well as the significant role that “gendered occupations” have played in attracting them. Migration in the postSoviet period was first initiated by the suitcase traders, with their peak of exports in mid-90s. A circular migration started in urban districts like Laleli and Aksaray turned into semiglobal/ regional centers that became the meeting place of the citizens of the former socialist countries while they stayed in Istanbul. With emergence of commercial sex and domestic work done by migrants, these places accommodated the necessities of maintaining a diasporic lifestyle for the migrants of post-socialism. Postsoviet migrants are called “the Russians”, but they come from very different countries. Sex workers are mostly from Romania, Moldova and Georgia; domestic workers from Moldova, Ukraine, Georgia, as well as from the Caucasian and Central Asian countries like Armenia, Azerbaijan,Turkmenistan and Uzbekistan. They are coming to Turkey on tourist visas valid for one or two months and then they overstay. Starting from mid-90s some of them practiced fake marriages to secure their position, but the Turkish Citizenship Law starting from 2003 introduced a threeyear-waiting before obtaining citizenship. Another Law in the same year enabled obtaining work permits for undocumented workers, but most of them are working illegally.
“Becoming Istanbul. An enciclopedia”, Pelin Dervis Bulent Tanju and Ugur Tanyeli, GaIRAQI IMMIGRANTS ranti Galleri, 2008, As Istanbul became the “transit city” from migrants coming from various countries Istanbul and wanting to go the West, the presence of Iraqis among travelers stooping over in this cosmopolitan transit stop began to leave its traces both on the social and the spatial platform (1990s). The only group with Iraqi origin who was permanently settled in Istanbul is the Turkmen. Since 1926,Turkey gave them the right to convert to Turkish citizenship and Turkmen students are allowed to come to Turkey for their education.They study especially medicine, engineering, law and pharmaceutics. With the beginning of Iran-Iraq war in 1980 young Turkmen population became permanent.The Turkmen population which came and settled in Istanbul before the mid-1990s integrated seamlessly due to their ethnic and cultural proximity to Turkish IRAQI KURDISH KIDS society, their high level of education, their professional qualifications and their ease in IN BALAT gaining citizenship.They adopted the Turkish middle class life style and begun to move to new neighbourhoods other than their traditional settlements areas in Istanbul like Fatih, Aksaray and Findikzade.This group which resides in various areas from Kadikoy to Kartal and from Bakirkoy to Sariyer show no differences from groups which have come to Istanbul from Anatolia by internal migration.The profile of Turkmens in Istanbul began to change after the mid-1990s. It became more difficult for them to obtain a residence permit, because of the uncertainty of the legal status of the newly-arrived. In general,the population with Iraqi origin in Istanbul began to diversify after the Gulf War in 1991. Istanbul became a corridor of passage for Kurdish and Christian Iraqis wanting to go to the West.The Iraqi Kurds, who formed the majority of migration from Iraq until the American occupation in 2003, were the most “invisible” group in the urban space. Most of them worked in the informal jobs which didn’t require skills.They considered Istanbul as a temporary stop on the journey to the west, in order to gain money, that’s why their lives there were dominated by a combination of smuggling, fake documents, police raids, the fear of extradition and mixed feelings of anxiety and hope regarding the future.They were living in Eminonu, Kumkapi and Tarlabasi. In contrast to Iraqi Kurdish migrants who are mostly single males, the Iraqi Christians migrate in the post-1991 period as families and they apply to the states of Australia and Canada to benefit from refugees programs.They are living in the Tarlabasi-Kurtulus-Dolapdere-Elmadag area. For them, Istanbul represents an undetermined period of waiting.The church is the most important social space on this road with no return.
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INDICE DI TOLLERANZA GAY GAY LIFE SICUREZZA. Secondo le statistiche Istanbul é considerata tra le metropoli più sicure al mondo. Ma naturalmente ci sono alcuni rischi nella vita gay, come in altre grandi città de mondo. A causa dell’economia sotto-sviluppata e il grande gap tra il ricco e il povero, si possono incontrare alcune persone malevole. Il crimine più comune é la rapina, come dappertutto. Questo non accade in luoghi centrali o in bar e club per gay, ma é piuttosto se tu vai da qualche parte con qualcuno che non conosci. LUOGHI DI INCONTRI PER GAY. Le attività gay sono diventate sempre più visibili negli ultimi 20 anni. Il numero di luoghi di incontro é cresciuto rapidamente soprattutto negli ultimi 15 anni. Il distretto Taksim di Beyoglu nella parte europea é il centro di quasi tutti i più importanti locali gay. Infatti, questo distretto é il centro della vita notturna locale. Ci sono molti club per gay moderni e tradizionali, bar, saune e hamam. Questo quartiere é frequentato anche da molti ragazzi a pagamento (la maggior parte bisessuali). Ci sono anche molti club per travestiti e transessuali. A dire il vero, la vita gay di Istanbul é molto vivace e vibrante. La prima organizzazione per gay e lesbiche della Turchia chiamata Lambda Istanbul é localizzata ad Istanbul. Cinema Gay ad Istanbul sono popolari tanto quanto i locali gay. LEGGE. Non c’è nessuna legge contro l’omosessualità in Turchia dall’inizio del periodo repubblicano (1923). SALUTE. I numeri ufficiali di persone con l’HIV in Turchia parlano di solo poche migliaia, ed Istanbul é la prima città, ovviamente. Un totale di 3671 persone sono state diagnosticate di avere l’Aids/virus dell’HIV nel 2009 in tutta la Turchia, secondo le statistiche del Ministro della Salute, e gli omosessuali hanno una piccola percentuale. Ma il numero reale é molto più grande di questo. La maggior parte della società turca é ancora conservativa e l’HIV é ancora vista come una malattia sessuale. La parte meno educata della popolazione are non é molto attenta/preparata sul sesso sicuro. Di conseguenza le persone sia non fanno il test HIV, o tendono a nascondere loro stessi. TRANSGENDER LIFE CONDIZIONI LAVORATIVE E SITUAZIONE LEGALE. Un giorno dopo l’ultima Pride Parade alla fine di giugno 2009, un travestito di 19 anni di Şişli fu assassinato. Il transessuale venne addescato da un cliente nel centro di Istanbul. Quello che é successo
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GAY TOLERANCE INDEX GAY LIFE SAFETY. According to the statistics Istanbul is listed among the safest metropolises in the world. But naturally, there are some risks in gay life as in other big cities of the world. Because of the under-developed economy and the wide-gap between the rich and the poor you can encounter some malicious people.The most common criminal incident is robbery, as everywhere.This does not usually happen in central locations or in gay bars and clubs, but it is rather likely if you go somewhere with someone whom you know nothing about. GAY VENUES.The gay activities have become more and more visible during the last 20 years.The number of the gay venues has increased rapidly especially during the last 15 years.Taksim district of Beyoglu on the European side is the center of almost all major gay venues. In fact, this district is the center of local night life.There are many modern or traditional gay clubs, bars, saunas and hamams.This neighborhood is also frequented by many (mostly bisexual) rent-boys.There are also many clubs for transvestites and transsexuals. Indeed, the gay life of Istanbul is very colorful and vibrant.The first gay and lesbian organization of Turkey called Lambda Istanbul is also located in Istanbul. Gay cinemas in Istanbul are just as popular as gay clubs. LAW.There is not any law against homosexuality in Turkey since the beginning of the republic period (1923). HEALTH.The official numbers of HIV + people in Turkey is still stated by just a few thousands, Istanbul being the leading city, naturally. A total of 3671 people are diagnosed to have Aids/HIV virus by 2009 in whole of Turkey, according to the statistics of the Ministry of Health; and homosexuals hold a very small percentage. But the real number should be much bigger than this. Majority of Turkish society is still conservative and HIV is still regarded as a sexual disease. Less-educated part of the population are not very knowledgeable/careful about safe sex. Consequently the people either do not take any HIV tests or tend to hide themselves. TRANSGENDER LIFE WORKING CONDITIONS AND LEGAL SITUATION. One day after the last Pride Parade at the end of June 2009, a 19 year old transvestite from Şişli was killed. The transsexual was picked up by a customer in the centre of Istanbul.What happened
COMUNITA’ LGBT DI ISTANBUL_REPORTAGE FOTOGRAFICO Istanbul LGBT Community _Photographic Reportage
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dopo nella macchina del cliente rimane oscuro. Il corpo morto del travestito é stato lasciato dal suo assassino a Zeytinburnu, un altro distretto di Istanbul, a circa 20 minuti dal centro. Un parente della vittima chiuse il caso e la comunità LGBT in Turchia ha cercato di diffondere la notizia nei loro canali di comunicazione ad esempio nella homepage o ner gruppi di facebook. Tranne questo, nessun tipo di attenzione pubblica é stata data all’uccisione di questa persona. Recentemente non c’è interesse mediatico sulla violenza contro i travestiti. Uno dei maggiori problemi per i transessuali sono le condizioni di lavoro, specialmente nei casi in cui loro guadagnano soldi come prostitute. “Non possiamo nemmeno lavorare a casa. Lo stato e il governo locale chiudono le case in cui i travestiti e i transessuali lavorano, anche se noi viviamo lì“, dice Demet. Grazie ad una nuova regolamentazione, le case chiuse vengono chiuse per tre mesi. Dopo questo periodo le autorità locali le chiudono di nuovo per lo stesso periodo. Questo non é sempre stato così dice Demet: “Ho visto il colpo di stato negli anni ‘80 e come tutto é cambiato. Prima del colpo di stato l’ambiente era amichevole , poi invece i transessuali furono portati ingiustamente in prigione, violentati, uccisi. Questo continuò fino al nuovo millennio. Dal 2000, dopo le negoziazioni con l’Unione Europea, le cose diventarono più facili, almeno per un breve periodo. Poi quando l’AKP venne al potere le cose cominciarono a diventare difficili di nuovo. Anche i bordelli di gestione statale vennero chiusi uno dopo l’altro sotto all’amministrazion neoliberale-islamica dell’AKP (Partito di Giustizia e Sviluppo). Dopo il 1995 c’erano circa 10.000 prostitute. Circa metà di loro erano registrate. Ora ci sono circa 4000 prostitute registrate ma il numero reale é vicino alle centinaia di migliaia. Per sopravvivere molte prostitute lavorano sulle strade dove vengono a confronto con nuove difficoltà. Con il pretesto di bloccare il traffico, disturbare la vita pubblica, vengono arrestate. Un’altra legge recente che ha reso la vita più difficile ai transessuali é la cosidetta “exhibitionist law”, che prevede l’arresto di chi mostra il proprio organo in pubblico. Questa legge viene utilizzata anche contro i transessuali che si vestono in modo conservativo. La polizia li porta in caserma dove sono costretti a pagare 30-35 euro. Secondo Demet, questa situazione in cui i transessuali non possono lavorare né nelle case, né nelle strade, costringe chi di loro lavora nel business del sesso all’ultima spiaggia, le autostrade.. “Là i nostri amici vengono violentati e uccisi dai clienti o le macchine li investono.”
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afterwards in the customer’s car remains unclear.The dead body of the transvestite has been dropped by its murderer in Zeytinburnu, another district of Istanbul, around 20 minutes away from the centre. A relative of the victim sewed the case and LGBTT people in Turkey tried to spread the news over their own information channels like their homepage or facebook groups. Besides this, no public attention has been paid to the killing of this young person. Recently there is no media coverage of violence against transvestites. “One of the major problems transsexual face are linked to working conditions, especially in cases where they earn their money as sex-workers. “We can’t even work at home.The state and the local government use to close houses in which transsexuals and transvestites work, even if we live there”, dice Demet.“ Due to a new regulation, private houses are closed down for three month. After this period local authoratives close them down again for the same period.This has not always been like that claims Demet: “I saw the coup d’etat in the 1980s and how everything changed. Before the coup the environment was considerably friendly, instead After the coup transsexuals have been unrightfully taken to prison, raped, murdered.This continued until the new millenium. Since 2000, after the EU-negotiations things became more easier for transvestites, at least for a brief period.Then when AKP came into power things started to get more difficult again. Even the state runned brothels are closed down one after the other under the islamist-neoliberal AKP (Justice and Development Party) administration. After 1995 there were around 10.000 sex workers. Around half of them were registred. Now there around 4000 registred sex-workers but the total number is near a hundred thousand. In order to survive many of the sex-workers go to the street where they are confronted with new difficulties. On the pretext of blocking the traffic, disturbing public life, sex-workers get arrested on a regular basis due to a law that has been passed by the islamist-neoliberal AKP government in power. Another recent law that made life more difficult for transsexuals is the so called “exhibitionist law”, which provide an arrest for peoplewho show up their organs in public.This law is used also against the transexuals that wear in a conservative way. The police take them to the police department where they charge you between 30 and 35 YTL. .”. According to Demet, this situation where transsexuals can’t neither work in their homes nor in the streets, forces who amon them work in the sex-business to their last station of choice – the highways. “There our friends get raped and killed by the customers or cars run over them.
Inoltre lo stato ha trasferito 6 transessuali in istituzioni mentale. Essere transessuali, secondo la corte, fu considerata come una malattia mentale da curare„. “Conosciamo 100 transessuali che sono stati assaltati da rappresentanti dello stato, ma quando hanno riportato i fatti alla caserma la risposta che hanno avuto é stata “forse è perché voi muovete la vostra coda, é per quello che lui ti é saltato addosso”. In ogni caso ci sono anche buoni esempi: Başak, recentamente é stata accettata come insegnante alla scuola elementare. I bambini non conoscono la sua identità sessuale e fin’ora non ha avuto problemi né con gli insegnanti, né con i genitori. SITUAZIONE FAMILIARE E MATRIMONI TRA TRANSESSUALI. Demet cambiò la sua identità quando aveva 22 anni. Dopo visse un anno con i genitori “ma io sono un eccezione”, dice. Al contrario di lei, Ebru non vide la sua famiglia per 20 anni. Entrambe concordano che dopo essersi dichiarati in famiglia, é difficile trovare un posto nella comunità transessuale. La prostituzione é praticamente l’unica alternativa per vivere. “Di solito se dai soldi alla tua famiglia, ti considera ancora la loro figlia, altrimenti tu sei la figlia omosessuale”, dice Demet. Demet conosce circa 10-15 donne trans che si sono sposate, mentre i mariti conoscono la loro transfobia tra gli eterosessuali e la comunità LGBT. Essere un transessuale, anche nel centro occidentalizzato di Istanbul, significa combattere costantemente, non solo con le autorità dello stato, ma anche con la popolazione di Istanbul, incluse famiglie, vicini, negozianti e proprietari i quali creano un ambiente poco amichevole. C’é transfobia anche tra persone gay e lesbiche. Mentre molti gay e lesbiche sentono che il “transsessuale” é semplicemente il nome di una parte della loro comunità LGBT, altri rifiutano completamente l’idea che ne siano parte, considerandoli completamente sparati e distinti. Negli ultimi casi é stato dibattuto in modo controverso se i transessuali sono omosessuali oppure no. L’implacabilità della questione se un transessuali considera se stesso o se stessa omosessuale o no é stato superato dalla nascita della Queer Theory negli anni ‘90 del 1900, che definisce “queer” ciò che abbraccia tutte le varianti di identità sessuale, desiderio sessuale e atti sessuali che ricadono al di fuori le definizioni normative di eterosessualità.
“Moreover, the state transferred 6 transexuals into mental institutions. Being transsexual, according to the court, was considered, as a mental sickness that needs to be cured. „We know about 100 transsexuals that have experienced such assaults by state representatives, but when they reported the facts at the police station the answer they got was: “it’s probably because you shook your tail, thats why he jumped on you ’“. However, there are also more positive examples: Başak, recently got accepted as a teacher in an elementary school.The kids don’t know about her sexual identity, and so far no problems have been occured, even not with teachers or parents. FAMILY SITUATION AND MARRIAGES AMONG TRANSSEXUALS. Demet came out when she was 22. Afterwards she lived for one year with her parents “but I am an exception”, she states. In contrast to her, Ebru has not seen her family for 20 years. Both of them agree that after coming out in the family it is hard to find a place in the transsexual community. Sex-work is mostly the only chance to survive. „Usually,“ Demet says „if you give money to your family they still consider you their daughter, if not then you are the faggot kid. Demet knows around 10-15 transwomen who got married while their husbands know about their Transphobia among heterosexuals and LBGTs. Being a transsexual, even in the westernized centre of Istanbul, means being constantly in struggling not only with state authoratives, but also with the Istanbulite population, including family, neighbours and shop- and house owners who perform a starkly unfriendly social environment. There exist also transphobia among gay and lesbian people,While many gays and lesbians feel that “transgender” is simply a name for a part of their own LGBT community, others actively reject the idea that they are part of it, seeing them as entirely separate and distinct. In the latter cases it is for instance controversely debated if transsexuals are homosexuals or not. The implacability of the question whether a transgender person considers him- or herself as homosexual or not has been overcome by the rise of Queer Theory in the 1990s, which defines “queer” as embracing all variants of sexual identity, sexual desire, and sexual acts that fall outside normative definitions of heterosexuality.
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TA
IS
L U NB
T A E R C
Y T I IV
TALENT
(2ND CITY OF TURKEY)
LOW RATE OF
HUMAN CAPITAL 12% POPULATION WITH UNIVERSITY DEGREE
CREATIVE PLACES
ARCHITECTS, ENGINEERS, LAWYERS
LOW RATE OF
FOREIGN STU AT UNIVERSIT
INVISIBLE
HIGH QUALITY UNIVERSITIES IN TERMS OF PUBLICATIONS AND RESEARCH
PASSAGES
GREAT VARIETY BUT LOW INTERACTION LOW EDUCATION
LIVELY STREET LIFE BAZARS
CREATIVE BEHAVIORS
BEND THE RULES/LAWS
IRANS
GREAT ABILITY TO
NEGOTIATE
ARMENIANS
ROMA
ISTANBUL POPULATION COMPOSED BY MINORITIES
KURDS
IRAQS
DELINQUENCY
TURKISH PEOPLE:
CREATIVE PRACTICAL MIND
Y T I
IN SOLVING PROBLEMS
IS T A N
BU L C R E A T I V 84
RESEARCHER
ISTANBUL CREATIVE CLASS:
STREET MARKETS
TENDENCY TO
LOW RATE OF
INVISIB
ALL NON MUSLIMS MIDDLE EAST ESAST NORTHERN AFRICA
TRANSGENDERS STILL INVISIBLE and UNPROTECTED ETHNIC GROUPS NO LAWS AGAINST HOMOSEXUALITY TURKEY: THE ONLY MUSLIM COUNTRY WHICH ACCEPT HOMOSEXUALITY
ABKHAZ ALBANIA ARABS ARMENI BOSNIAC BULGAR CIRCASS GEORGIA GREEKS KURDS LAZ POMAKS ROMA TATAR T
INDICE DI CREATIVITA’ Creativity Index IS
TECHNOLOGY
USE
(1ST CITY OF TURKEY) “ISTANBUL DIGITAL CITY”
26€/month= INTERNET CONNECTION 0,20€/minute= MOBILE CHARGE
40,9 STUDENTS/COMPUTER_ PRIMARY SCHOOL 59,6 STUDENTS/COMPUTER_ SECONDARY SCHOOL
FROM EU: QUALIFIED LABOR FORCE +FDI SOFTWARE INDUSTRY
RESEARCH: new sector
UDENTS 5 TECHNOPARKS TIES 3 INCUBATORS
FIRST ECONOMIC SECTOR:
0,014 PATENTS/1000INHABITANTS/YEAR LGBT COMMUNITY: BIG AND EXCLUDED
1ST SHANGAI (CINA) 2ND KARACHI (PAKISTAN)
FROM SOCIETY, JOB OPPORTUNITIES..
CREATIVE INFORMAL PROFESSIONS
ISTANBUL CITY OF
TOLERANCE
HISTORICAL HERITAGE
STREET FOOD VENDORS
ISTANBUL:INTERNATIONAL NODE OF TRANSITION
SHOESHINERS
FLUXES GAY COMMUNITY WELL ORGANIZED:
STREET ARTISTS
PUBLIC VENUES. WEBSITES, ASSOCIATIONS IN BEYOGLU DISTRICT
TOLERANCE
(1ST CITY OF TURKEY)
ITY
TURKS
3RD MOST POPULOUS CITY OF THE WORLD AFTER:
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ALPHA - WORLD CITY
PATENT CAPACITY:
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GLOBAL CITY INDEX_ ISTANBUL IS A
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OF TURKEY AND THE REGION
PRODUCTION
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HIGH PRODUCTION LOW INNOVATON
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BANKING AND FINANCIAL CENTER
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50 CONNECTED COMMUNITY CENTERS VS 3115 IT LABORATORIES+ 2202 IT SCHOOLS 1400 INTERNET CAFE’ IN PRIMARY+ SECONDARY SCHHOLS
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ISTANBUL SISMICA Seismic Istanbul
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PROGETTAZIONE DI EDIFICI ANTISISMICI Earthquake Resistant Buiding Design
A sinistra:/ To the I TERREMOTI THE EARTHQUAKES left: Istanbul Earth- Un terremoto é la vibrazione , alcune volte violenta, An earthquake is the vibration, sometimes violent, of the quake, 1999
“Earthquake Resistant Building Design” PDF, downloaded from http://web.itu.edu. tr/~celikoguz/ mim471e.htm
della superficie della terra, che segue al rilascio di energia nella crosta terrestre. Questa energia può essere generata da un movimento improvviso di segmenti della crosta, da un’eruzione vulcanica, o addirittura provocata da esplosioni di natura umana. La maggior parte dei terremoti distruttivi è causata da una dislocazione improvvisa di grandi masse di roccia lungo faglie geologiche all’interno della crosta terrestre. Questi sono conosciuti come terremoti tettonici.
CAUSE ED EFFETTI DEI TERREMOTI
CAUSE. I terremoti sono generati da cause naturali e artificiali, incluse: 1. Movimenti tettonici • Placche di confine (faglia di San’Andrea), definite terremoti interplacca; • Mezzo continente (Faglia di Nuova Madrid), definiti terremoti intraplacca; • Cresta oceanica 2.Vulcani (laghi Mammoth, catena montuosa della Serra Nevada, CA) 3. Bacino di riserva 4. Esplosioni nucleari (Test nel Nevada) EFFETTI: I terremoti possono danneggiare il costruito in
Earth’s surface that follows a release of energy in the Earth’s crust.This energy can be generated by a sudden dislocation of segments of the crust, by a volcanic eruption, or even by manmade explosions. Most destructive earthquakes are caused by the sudden dislocation of large rock masses along geological faults within the earth’s crust.These are known as tectonic earthquakes.
SOURCES AND EFFECTS OF EARTQUAKES SOURCES. Earthquakes are generated by natural and manmade sources, including: 1.Tectonic movements. • Plate boundaries(e.g. San Andreas fault), termed interplate Eqs; • Mid continent (e.g. New Madrid fault), termed intraplate Eqs; • Mid-ocean ridge; 2. Volcanoes (e.g. Mammoth Lakes, Sierra Nevada mountain range, CA); 3. Reservoir induced 4. Nuclear explosions (e.g. Nevada Test Site) EFFECTS Earthquakes can damage the built environment in a number of ways, including:
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diversi modi, inclusi: 1. la scossa di terremoto 2. rottura della faglia 3. liquefazione o rottura del terreno 4. tsunami (mare) o seiche (lago) 5. inondazioni 6. fuoco
CONCETTI BASE DELLA SISMICA
1. Earthquake shaking 2. Fault rupture 3. Liquefaction or soil failure 4.Tsunami (sea) or seiche (lake) 5. Flooding 6. Fire
BASIC CONCEPTS IN SEISMOLOGY
ELASTIC REBOUND THEORY TEORIA DEL RIMBALZO ELASTICO The theory of elastic rebound says that, after a long La teoria del rimbalzo elastico afferma che dopo period in which two slides of a fault are in slow, but conun lungo periodo in cui due lati di una faglia tinuous movement, the rock suddenly breaks its capacity of elasticity and in that moment an earthquake occurs. sono in movimento lento, ma continuo, la roccia all’improvviso rompe la propria capacità di elasticità The rupture happens in a short amount of time (20-60 e in quel momento si verifica il terremoto. seconds), after a period that can last from 50 up to 500 La rottura avviene in piccolo lasco di tempo (20-60 years. After this rupture, the 2 sides of the fault have a secondi), dopo un periodo che può durare dai 50 ai different position. It results in the sudden release of the 500 anni. Dopo questa rottura, i due lati di una faglia strain energy that had been built up over the years.The most important form which this suddenly released hanno una posizione diversa. Risulta dal rilascio energy takes, is that of seismic waves. improvviso di energia di tensione che si è accumulata nel tempo. La forma più importante che prende An earthquake have 6 components (translation and rotational components along x, y and z axis).The most questo rilascio improvviso di energia è quella delle effective is the horizontal one. onde sismiche. Un terremoto ha 6 componenti (traslativa e roFAULT TYPES tazionale lungo gli assi x, y e z). Il più efficace è There are three types of faults: normal, thrust (or rel’orizzontale. verse) and strike slip (or lateral). • Normal faults: these occur in response to pulling or TIPI DI FAGLIA Ci sono tre tipi di faglia: normale, inversa e trascor- tension: the overlying block moves down the dip of the fault plane. rente o laterale. • Thrust (reverse) faults: these occur in response to • Faglie normali: avvengono in risposta alla tensqueezing or compression: the overlying block moves up sione: il blocco che sta sopra si muove al di sotto the dip of the fault plane. all’inclinazione del piano di faglia. • Faglie inverse: avvengono in risposta alla compressione: il blocco che sta sopra si muove al di sopra all’inclinazione del piano di faglia.
Glossario:
FAGLIA: una rottura nella terra lungo la quale avvengono dei movimenti. Un movimento improvviso lungo la faglia dà luogo a dei terremoti. Un movimento lento produce scorrimento sismico. IPOCENTRO: la posizione calcolata del centro di un terremoto. EPICENTRO: quel punto sulla superficie della terra direttamente sopra l’ipocentro di un terremoto.
Glossary:
FAULT: A break in the earth along which movement occurs. A sudden movement along a fault produces earthquakes. Slow movement produces aseismic creep. HYPOCENTER: the calculated location of the focus of an earthquake. EPICENTER: that point on the Earth’s surface directly above the hypocenter of an earthquake.
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• Faglie laterali: avvengono in risposta ad entrambi i tipi di stress: i blocchi si muovono orizzontalmente uno sopra l’altro.
• Strike-slip (lateral) faults: these occur in response to either type of stress: the blocks move horizontally past one another.
ONDE SISMICHE Le onde sismiche sono vibrazioni all’iterno della terra. Queste onde viaggiano verso l’esterno dal punto del terremoto lungo la superficie e attraverso la terraa varie velocità in base al materiale attraverso il quale viaggiano. Quello che le persone vivono come un “terremoto” é molto raramente la vera e propria rottura della faglia. Sperimentano piuttosto una serie di effetti, che spesso vengono definiti come pericoli dei terremoti, i quali sono causati dalle onde sismiche.
SEISMIC WAVES Seismic waves are vibrations within the earth’s interior. These waves travel outward from the source of the earthquake along the surface and through the Earth at varying speeds depending on the material through which they move. What people experience as an “earthquake” is very rarely the actual rupturing of the fault. Rather, they experience a variety of effects, which are often termed earthquake hazards, which are actually caused by seismic waves.
PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE 1. ONDE DI VOLUME Ci sono due tipi di onde di volume: onde P e onde S. Le onde P sono onde di compressione, in genere non dannose. Le onde S sono onde di taglio e causano danni alle strutture. Le onde SV sono onde che corrono in senso verticale, mentre le onde SH corrono in senso orizzontale. Le onde P viaggiano più veloce delle onde S e arrivano prima al sito.
SEISMIC WAVES PROPAGATION 1. BODY WAVES There are 2 types of body waves: P waves and S waves. P waves are compression waves, generally not damaging. S Waves are Shear waves, they cause damage to structures . SV waves are waves in the vertical plane, SH waves in the horizontal plane. P waves travel faster than S waves and arrive first at site.
2. ONDE DI SUPERFICIE Si formano dall’interazione tra le onde di volume e la superficie e gli strati superficiali della terra. Viaggiano lungo la superficie della terra con ampiezze che decrescono con la profondità. Vengono suddivisw tra onde Raleigh e onde Love.
2. SURFACE WAVES They result from the interaction between the body waves and the surface and surficial layers of the earth. They travel along the earth’s surface with amplitudes that decrease with depth. They are subdivided in Raleigh and Love waves.
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• Onda di Rayleigh: Scorre lungo il terreno (direzione longitudinale). Siccome rotola, muove il terreno su e giù, e da una parte all’altra nella stessa direzione in cui l’onda si sta muovendo. La maggior parte della scossa sentita da un terremoto é dovuta all’onda Rayleigh, che può essere molto più grande delle altre onde. • Onda di Love: é l’onda di superficie più veloce e muove il terreno da una parte all’altra (direzione longitudinale e trasversale).
• Rayleigh wave: It rolls along the ground (longitudinal direction). Because it rolls, it moves the ground up and down, and side-toside in the same direction that the wave is moving. Most of the shaking felt from an earthquake is due to the Rayleigh wave, which can be much larger than the other waves. • Love wave: It’s the fastest surface wave and moves the ground from side-to-side (longitudinal + tranversal direction).
PERICOLI DOVUTI AL TERREMOTO 1. Forte movimento del terreno Quando le onde raggiungono la superficie della terra, danno luogo a quello che è chiamato forte movimento del terreno. E’ il più distruttivo di tutti i pericoli del terremoto perchè fa muovere e scuotere in vari modi gli edifici e altre strutture, causando danni e collassi. 2. Danneggiamento del terreno Il forte movimento del terreno danneggia anche la terra e il terreno sui quali, o nei quali, le persone devono costruire. Questi pericoli possono essere: • incrinamenti e crepe nel terreno; • ammorbidimento e indebolimento; • sprofondamento; • assestamento e avallamento; • spostamento della faglia di superficie. Uno dei più importanti tipi di danneggiamento del terreno é conosciuto come liquefazione. Avviene quando i sedimenti saturi d’acqua perdono la loro robustezza in seguito a un forte tremolio del terreno. 3. Frane. Sono spesso altamente distruttive. 4.Tsunami. Sono immense onde di mare che avvengono quando i terremoti avvengono sotto al fondale oceanico.
EARTHQUAKE HAZARDS 1. Strong ground motion (SGM) When the waves reach the earth surface, they give rise to what is called strong ground motion. It’s the most destructive of all earthquake hazards because it causes buildings and other structures to move and shake in a variety of complex way, causing damages and/or collapses. 2. Ground Failure Strong ground motion also damages the ground and soils upon which, or in which, people must build.These damages can be: • cracking and fissuring of the ground; • softening and weakening; • sinking; • settlement and subsidence; • surface fault displacement. One of the most important types of ground failure is known as liquefaction. It takes place when waterlogged sediments loose their strenght in response to strong ground shaking. 3. Landslides. They are often highly destructive. 4.Tsunamis. They are immeanse sea waves that take place when earthquakes occur beneath the ocean floor.
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PROFONDITA’ DEI TERREMOTI Il focus (ipocentro) di un terremoto é il punto preciso sottoterra dove la roccia si rompe. La profondità del centro può essere categorizzata in: 1. Poco profondo (fino a 70 km sotto la superficie) 2. Intermedio (70-300 km) 3. Profondo (più di 300 km) INTENSITA’ VS MAGNITUDO INTENSITA’ E’ la misura della gravità della scossa in un particolare sito. Di solito é stimato dalle descrizioni del danno agli edifici e al terreno. L’intensità è spesso più grande vicino all’epicentro del terremoto. La scala Mercalli é comunemente usata per classificare l’intensità da I a XII a seconda del tipo e della quantità di danno prodotto. La scala d’intensità consiste in una serie di risposte chiave come ad esempio risveglio delle persone, spostamento dei mobili, danni a camini e alla fine distruzione totale. MAGNITUDO E’ la forza di un terremoto. Può essere descritta come espressione numerica della quantità di energia rilasciata da un terremoto, determinata dalla misura delle onde sismiche su strumenti standardizzati di registrazione (sismografi). Esiste una serie di scale sismiche di magnitudo, inclusa magnitudo locale (Richter), magnitudo delle onde di volume, magnitudo delle onde di superficie, magnitudo di momento e magnitudo coda. Comunemente i terremoti vengono registrati con magnitudo da 0 a 8.
EARTHQUAKE DEPHTS The focus (hypocenter) of an earthquake is the actual point underground where rocks break. The depth of the focus can be categorized as: 1. Shallow (up to 70 km below the surface), 2. Intermediate (70 to 300 km), 3. Deep (greater than 300 km). INTENSITY VS MAGNITUDE INTENSITY It’s a measure of severity of shaking at a particular site. It is usually estimated from descriptions of damage to buildings and terrain.The intensity is often greatest near the earthquake epicenter.The Modified Mercalli Scale is commonly used to rank the intensity from I to XII according to the kind and amount of damage produced. The intensity scale consists of a series of certain key responses such as people awakening, movement of furniture, damage to chimneys, and finally - total destruction. MAGNITUDE It’s the strength of an earthquake. It can be also described as a numerical expression of the amount of energy released by an earthquake, determined by measuring earthquake waves on standardized recording instruments (seismographs). A number of earthquake magnitude scales exist, including local (or Richter) magnitude, body wave magnitude, surface wave magnitude, moment magnitude, and coda magnitude. Commonly, earthquakes are recorded with magnitudes from 0 to 8. ML MAGNITUDE or RICHTER MAGNITUDE It’s the traditional measure of magnitude and it consists of the logging of a pendulum displacement of a seismometer located 100 kms from the epicenter.
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AMPIEZZA, FREQUENZA E DURATA DEL MOVIMENTO Ai fini ingegneristici tre caratteristiche del movimento della terra sono di primaria importanza: ampiezza, frequenza, durata del movimento. I parametri dell’ampiezza sono: • accelerazione (il ritmo del tempo di cambiamento della velocità; unità di misura tipiche sono piedi/s2, metris/s2) • velocità • spostamento Sono interconnessi l’un l’altro. La frequenza descrive com’é distribuita l’ampiezza di un movimento del terreno tra le diverse frequenze. Durata del movimento. La durata del forte movimento del terreno può avere una grande influenza sui danni del terremoto. Essa è connessa al tempo richiesto per il rilascio dell’energia di tensione accumulata dalla rottura lungo la faglia. La durata del movimento aumenta con l’aumentare della magnitudo.
SEISMIC BEHAVIORS OF BUILDINGS DURING AN EQ
Il principio generale della progettazione resistente ai terremoti (eq) é impedire qualsiasi danno ad elementi strutturali e non-strutturali degli edifici in caso di terremoti a bassa intensità; limitare il danno a livelli riparabili su elementi strutturali e nonstrutturali in caso di terremoti a media intensità; e prevenire il totale o parziale collasso degli edifici in caso di terremoti a bassa intensità per evitare le perdite di vite. REGOLE O LINEE GUIDA 1. Il sistema strutturale dell’edificio che resiste ai carichi sismici come un tutt’uno ma anche ogni suo singolo componente strutturale dovrebbe avere i seguenti requisiti • sufficiente rigidità; • stabilità; • robustezza; per assicurare un trasferimento interrotto e sicuro delle forze sismiche giù fino al terreno di fondazione. 2. I solai dovrebbero possedere sufficiente rigidità e robustezza per assicurare il trasferimento sicuro delle forze sismiche laterali tra i vari elementi del sistema strutturale. 3. Per dissipare una parte importante dell’energia sismica si devono applicare i principi della progettazione duttile. 4. La progettazione e la costruzione di edifici irregulari dovrebbe essere evitata.
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AMPLITUDE, FREQUENCY CONTENT AND DURATION OF THE MOTION For engineering purposes three characteristics of earthquake’s motion are of primary significance: amplitude, frequency content and duration of the motion. Amplitude parameters are: • acceleration (The time rate of change of velocity.; typical units are ft/s2, meters/s2); • velocity; • displacement They are interconnected to each other. The frequency content describes how the amplitude of a GM is distributed among different frequencies. Duration of the motion. The duration of strong ground motion can have a strong influence on earthquake damage. It is related to the time required for the release of accumulated strain energy by rupture along the fault. The duration of the motion increases with increasing magnitude.
SEISMIC BEHAVIORS OF BUILDINGS DURING AN EQ
The general principle of earthquake (eq) resistant design is to prevent structural and non-structural elements of buildings from any damage in low-intensity Eq; to limit the damage in structural and non-structural elements to reparable levels in medium intensity Eq; and to prevent the overall or partial collapse of buildings in high-intensity Eq in order to avoid the loss of life. RULES OR GUIDE-LINES 1.The building structural system resisting seismic loads as a whole as well as each structural element of the system shall be provided with: • sufficient stiffness; • stability; • strenght; to ensure an interrupted and safe transfer of seismic loads down to the foundation soil. 2.The floor systems should possess sufficient stifness and strenght to ensure the safe transfer of lateral seismic loads between the elements of the structural system. 3. In order to dissipate a significant part of the seismic energy we have to use ductile design principles. 4. Design and construction of irregular buidlings should be avoided
Specification for Structures to be Built in Disaster Areas PDF, Part III - Eq disaster prevention; Ministry of Public Works and Settlement Government of Republic of Turkey, 2/9/1997.
EDIFICI IRREGOLARI A) IRREGOLARITA’ IN PIANTA A1. IRREGOLARITA’ TORSIONALI Se R (centro di rigidità) coincide o é vicino a G (centro di massa), allora non ci saranno effetti di torsione nel sistema strutturale. Se la forza passa ad ogni piano per il centro di massa G e R é ad una distanza “d” da G, allora c’é un MOMENTO TORSIONALE prodotto da questa forza. (vedi figura 6.1, p.95)
IRREGULAR BUILDINGS A) IRREGULARITIES IN PLAN A1.TORSIONAL IRREGULARITIES If R (center of rigidity) coincides or it’s near to G (center of mass), then there will be no torsional effects in the structural system. If the force passes in every storey in the center of the mass and R is at “d” distance from G, there is a TORSIONAL MOMENT produced by this force (see figure 6.1, p.95)
A2. DISCONTINUITA’ DEI SOLAI • nel caso in cui l’area totale delle aperture incluse quelle delle scale e della colonna dell’ascensore superino 1/3 dell’area lorda del solaio . • nel caso in cui le aperture del solaio locale rendano difficile il trasferimento sicuro delle forze sismiche agli elementi verticali strutturali. • nel caso di riduzione brusca, sullo stesso livello, della rigidità e della robustezza dei solai. (vedi figura 6.2, p.95).
A2. FLOOR DISCONTINUITIES • the case where the total area of the openings including those of stairs and elevator shafts exceed 1/3 of the gross floor area. • the case where local floor openings make it difficult the safe transfer of seismic loads to vertical structural elements. • the case of abrupt reduction in the in-plane stifness and strenght of floors (see figure 6.2, p.95).
A3. PROIEZIONI IN PIANTA Nei casi in cui le proiezioni oltre gli angoli rientranti in entrambe le due direzioni principali in pianta superino le dimensioni della pianta totale dell’edificio nelle direzioni rispettive per più del 20% (vedi figura 6.3, p.95). B) IRREGOLARITA’ IN ELEVAZIONE B1. IRREGULARITA’ NELLA ROBUSTEZZA INFRAPIANO (piano debole) Negli edifici di cemento armato, nel caso in cui in ognuna delle direzioni ortogonali del terremoto, il Fattore di Irregolarità della Robustezza βci (il rapporto dell’effettiva area di taglio di ogni piano sull’effettiva area di taglio di ogni piano immediatamente sopra), sia minore di 0.80. [βci = (∑Ae)i / (∑Ae)i+1 < 0.80] Effettiva area di taglio ad ogni piano: ∑Ae = ∑Aw + ∑Ag + 0.15 ∑Ak
A3. PROJECTIONS IN PLAN The cases where projections beyond the re-entrant corners in both the two principal directions in plan exceed the total plan dimensions of the building in the respective directions by more than 20% (see figure 6.3, p.95) B) IRREGULARITIES IN ELEVATION B1. INTERSTOREY STRENGHT IRREGULARITY (weak storey) In reinforced concrete buildings, the case where in each of the orthogonal earthquake directions, Strength Irregularity Factor βci (the ratio of the effective shear area of any storey to the effective shear area of the storey immediately above), is less than 0.80. [βci = (∑Ae)i / (∑Ae)i+1 < 0.80] Effective shear area in any storey : ∑Ae = ∑Aw + ∑Ag + 0.15 ∑Ak B2. INTERSTOREY STIFNESS IRREGULARITY (soft storey): when the center of rigidity (βki) is far away from the center of mass and it’s greater than 1.5 [βki = (Δi)ort / (Δi+1)ort > 1.5]
B2. IRREGOLARITA’ NELLA RIGIDITA’ INTERPIANO (piano delicato): quando il centro di rigidità (βki) è distante dal centro di massa ed é maggiore di 1.5 B3. DISCONTINUITY OF VERTICAL STRUCTURAL ELE[βki = (Δi)ort / (Δi+1)ort > 1.5] MENTS (see figure 6.5, p.95) • in all seismic zones, columns at any storey of the buidB3. DISCONTINUITA’ DEGLI ELEMENTI STRUTing shall in no case be permitted to rest on the cantileTURALI VERTICALI (vedi figura 6.5, p.95) ver beams or on top of or at the tip of gussets projected • in tutte le zone sismiche, le colonne ad ogni piano in the columns underneath. dell’edificio non dovrebbero appoggiare in nessun caso su travi a sbalzo o in cima o all’estremità dei fazzoletti d’unione sporgenti rispetto alle colonne sottostanti.
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• nel caso in cui una colonna poggi su una trave che é sostenuta ad entrambi i lati, tutte le componenti delle forze interne provocate dai carichi verticali combinati con i carichi sismici nella direzione del terremoto considerato dovrebbero essere aumentate del 50% su tutte le sezioni della trave e su tutte le sezioni delle altre colonne e travi che si connettono alla trave. • nel caso in cui entrambe le estremità di un muro strutturale poggino su colonne sottostanti, tutte le componenti delle forze interne indotte su quelle colonne dalla combinazione dei carichi verticali con i carichi sismici dovrebbero essere incrementate del 50%. • i muri strutturali non dovrebbero in nessun caso poggiare nel loro livello sulla luce della trave in nessun piano dell’edificio. C) INADEGUATE DIMENSIONI DEGLI ELEMENTI & POCO RINFORZO C1. CONNESSIONI TRAVE ROBUSTA- COLONNA DEBOLE C2. MANCANZA DI RINFORZI LATERALI NELLE GIUNTURE: causa il collasso delle colonne C3. TRAVI AL DI SOTTO DELLE COLONNE D) COLONNE CORTE D1. FORZE DI TAGLIO FORTEMENTE CICLICHE D2. INEVITABILI CREPE DI TAGLIO D.3 RIDUZIONE DEL RENDIMENTO DELLA ROBUSTEZZA
• in the case where a column rests on a beam which is supported at both ends, all internal force components induced by the combined vertical loads and seismic loads in the earthquake direction considered shall be increased by 50% at all sections of the beam and at all sections of the other beams and columns adjoining to the beam. • in the case where both ends of a structural wall rest on columns underneath, all internal force components induced at such columns by the combined vertical loads and seismic loads shall be increased by 50%. • structural walls shall in no case be permitted in their own plane to rest on the beam span at any storey of the building. C) INADEQUATE ELEMENT DIMENSIONS & POOR REINFORCEMENT DETAILING C1) STRONG BEAM- WEAK COLUMN CONNECTIONS C2) LACK OF LATERAL REINFORCEMENT IN JOINS It causes the collapse of the column C3) CANTILEVERS UNDERNEATH THE COLUMNS D) SHORT COLUMNS D1. High cyclic shear forces D2. Inevitable shear cracks D3. Reduction in the story yield strenght E) POUNDING BETWEEN ADJACENT BUILDINGS It occurs if the gap between buildings is not enough. In practice the gap is about 3-5 cm.The shift of the floor levels resulted.
E) IL FRANGERSI TRA EDIFICI ADIACENTI Si verifica se il vuoto tra degli edifici non é suffiF) DAMAGE TO NON-STRUCTURAL ELEciente. Di solito il vuoto é 3-5 cm. Th result is a shift MENTS of the floor levels F1) X-shaped cracks on partition wall F2) Reinforce concrete framed buiding with no shear F) DANNO AGLI ELEMENTI NON STRUTwalls TURALI F3) Insufficient lateral stiffness F1) crepe a forma di “x” sui muri di partizione F4) Double-layer insulated infill walls F2) edificio di struttura in calcestruzzo armato senza muri di taglio E) LOCAL SOIL CONDITION, when it’s highly F3) Insufficiente rigidità laterale heterogeneous. F4) muri di riempimento isolati a doppio strato CONCLUSIONS. Buildings with irregular structural E) CARATTERISTICHE DEL TERRENO LO- system can experience heavy damage or collapse. CALE, quando é molto eterogeneo CONCLUSIONI. Gli edifici con un sistema strutturale irregolare possono subire un danno pesante o il collasso.
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EQ RESISTANT BUILDING DESIGN
EQ RESISTANT BUILDING DESIGN
DEFINITION OF ELASTIC SEISMIC LOADS The Spectral Acceleration Coefficient, A(T), correspondDEFINIZIONE DEI CARICHI SISMICI ELASTICI Il Coefficiente dello Spettro di Accelerazione, A(T), ing to 5% damped elastic Design Acceleration Spectrum che corresponde al 5% dello Spettro di Accelerazi- normalised by the acceleration of gravity, g, is given by: one di Progettazione ammortizzato elastico normal- A(T) = Ao I S(T), which shall be considered as the basis for the determiizzato dall’ accelerazione di gravità, g , é dato da: nation of seismic loads. A(T) = Ao I S(T), il quale dovrebbe essere considerato la base per la A0= effective acceleration coefficient I= building importance factor determinazione dei carichi sismici. S(T)= spectrum coefficient A0= coefficiente effettivo di accelerazione S(T) = 1 + 1.5 T / TA (0 ≤ T ≤ TA) I= fattore di importanza dell’edificio S(T) = 2.5 (TA <T ≤ TB) S(T)= coefficiente dello spettro S(T) = 2.5 (TB / T )0.8 (T > TB) S(T) = 1 + 1.5 T / TA (0 ≤ T ≤ TA) S(T) = 2.5 (TA <T ≤ TB) S(T) = 2.5 (TB / T )0.8 (T > TB)
SPECIAL DESIGN ACCELERATION SPECTRA Response spectra are very useful tools of earthquake SPETTRI SPECIALI DI ACCELERAZIONE DI PRO- engineering for analyzing the performance of structures during earthquakes, since many behave principally as GETTO simple oscillators. Gli spettri di risposta sono strumenti molto utili The design eq response spectrum is a smooth represenper l’ingegneria sismica per analizzare la perfortation of many response spectra and it is used with rare mance delle strutture durante i terremoti, dal momento che molti si comportano come dei semplici earthquakes (5% damping) in order to design antiseismic buildings. Rare eartquakes are those who occur with oscillatori. a 10% of possibility in 50 years (one each 475 years) Lo spettro di progetto di risposta ai terremoti é (see figure 6.6, p.97). una rappresentazione appiattita di molti spettri di It’s also a level of ground motion for a specific building risposta ed é utilizzato con i terremoti rari (5% ammortizzamento) per progettare edifici antisismici. site that has a defined probability of being exceeded (for example 10%), called RISK LEVEL in a specific time I terremoti rari sono quelli che avvengono con un 10% di possibilità nell’arco di 50 anni (uno ogni 475 (for the next 50 years). If the eq exceeds the risk level, the building will be damaged. To several risk levels coranni) (vedi figura 6.6, p.97) respond several response spectra.When we increase the Corrisponde anche ad un livello di movimento del terreno per un specifico sito dell’edificio il quale ha probability of excedance , there will be lower forces (for the eq). una probabilità definita di essere superato (ad esempio il 10%), definito LIVELLO DI RISCHIO in un tempo preciso (per i prossimi 50 anni). Se il terremoto supera il livello di rischio, l’edificio verrà danneggiato. A diversi livelli di rischio corrispondono diversi spettri di risposta. Quando aumentiamo la probabilità di superamento, ci saranno forze più deboli (per il terremoto).
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FATTORE DI RIDUZIONE DEL CARICO SISMICO E’ usato per tener conto dello specifico comportamento non lineare del sistema strutturale durante un terremoto Ra(T)= Fattore di Riduzione del carico Sismico Ra(T) = 1.5 + (R - 1.5) T / TA (0 ≤ T ≤ TA) Ra(T) = R (T > TA) dove R = Fattore di Comportamento Strutturale (vedi tabella sotto). E’ connesso alla duttilità, la quale é in relazione alla riduzione di rposta. R é sempre più grande di 1. Duttilità nominale = in direzione perpendicolare al terremoto Alta duttilità= alta in entrambe le direzioni
SEISMIC LOAD REDUCTION FACTOR It’s used to account for the specific nonlinear behaviour of the structural system during earthquake. Ra(T)= Seismic Load Reduction Factor Ra(T) = 1.5 + (R - 1.5) T / TA (0 ≤ T ≤ TA) Ra(T) = R (T > TA) where R = Structural Behavior Factor (see table below). It’s related to ductility, that is related to response reduction. R is always bigger than 1. Nominal ductility= perpendicular direction of eq High ductility= high in both directions
EQUIVALENT SEISMIC LOAD METHOD The total equivalent seismic load (VT) is useful to calculate how much is the eq load onto the building considerMETODO DEL CARICO SISMICO EQUIVALENTE ing one direction of the eq. It’s the base shear force and Il totale del carico sismico equivalente (VT) é it’s measured in tons. utile per calcolare quant’é il carico del terremoto Vt = W A(T1) / Ra(T1) ≥ 0.10 Ao I W sull’edificio considerando una direzione del ter= ((A0 I S(T)) / R) W ≥ 0.10 Ao I W remoto. E’ la forza di taglio base ed é misurata in = C W (seismic coefficient x weight of the structure) tonnellate. A= spectral acceleration coefficient Vt = W A(T1) / Ra(T1) ≥ 0.10 Ao I W W= total weight= ∑ wi, where wi = gi + n qi = ((A0 I S(T)) / R) W ≥ 0.10 Ao I W T1= first natural vibration period of the building = C W (coefficiente sismico x peso della strutRa(T1)= Seismic Load Reduction Factor tura) A= coefficiente dello spettro di accelerazione W= peso totale= ∑ wi, dove wi = gi + n qi T1= periodo della prima vibrazione naturale dell’edificio Ra(T1)= Fattore di Riduzione del carico Sismico Figure 6.6 VERY RARE OCCASIONAL RARE FREQUENT
Glossario:
DUTTILITA’: la capacità di un corpo o di un materiale di deformarsi plasticamente sotto carico prima di giungere a rottura, cioè la capacità di sopportare deformazioni plastiche.
Glossary:
DUCTILITY: the ability of a body or material to deform under tensile stress before it breaks, that is the ability to carry plastic deformations.
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PROGETTARE IL CARICO SISMICO CHE AGISCE AI VARI LIVELLI
(vedi figura 6.7) Vt = ΔFN + ∑ Fi ΔFN= carico sismico equivalente addizionale = 0.07 T1 Vt ≤ 0.2 Vt (nel caso in cui HN > 25 m, altrimenti se= HN ≤ 25 m, allora ΔFN = 0) Fi = (Vt - ΔFN) x ((wi Hi)/ ∑ (wj Hj)) wi= peso Hi= altezza del piano ∑ (wj Hj)= totale dell’altezza di ogni piano multiplicata per il loro peso.
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DESIGN SEISMIC LOAD ACTING AT STOREY LEVELS
Vt = ΔFN + ∑ Fi ΔFN= additional equivalent seismic load = 0.07 T1 Vt ≤ 0.2 Vt (In the case HN > 25 m, otherwise if HN ≤ 25 m, ΔFN = 0) Fi = (Vt - ΔFN) x ((wi Hi)/ ∑ (wj Hj)) wi= weight Hi= height of the floor ∑ (wj Hj)= total of the height of every floor multiply by their weight.
A destra/To the right: Oguz Cem Celik, “Lessons learned from the recent Turkey earthquakes” PDF
SOFT STOREY ( RC FRAME)
POOR SOIL CONDITIONS_ LIQUEFACTION
SOFT STOREY ( TIMBER FRAME)
COMPRESSION FAILURE IN A RC COLUMN
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1999
1992 1967 1957
1951
1944
Istanbul
1943
7.3
Ismit
7.3
7.1 7.0
NORT
N FAULT ATOLIA H AN
Ankara
Map 1 1942
1939
7.1 7.8 6.8
EARTHQUAKE ZONES OF TURKEY (MACROZONATION)
Historical Earthquake Epicenter and Magnitude 1967 Extent of surface rupture
Map 2
EARTHQUAKE ZONES OF ISTANBUL (MICROZONATION)
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SISMICITA’ DELL’AREA DI ISTANBUL Seismicity of Istanbul Area
The Study on A Disaster Prevention/ Mitigation Basic Plan in Istanbul including Seismic Microzonation in the Republic of Turkey, Final Report PDF, December 2002; http://www. allaboutturkey. com/deprem.htm
SITUAZIONE PRESENTE
FAGLIA ANATOLICA Istanbul é colllocata in adiacenza alla parte occidentale della Faglia Anatolica Settentrionale che corre in direzione est-ovest attraverso la Turchia. Come la faglia di Sant’ Andrea in California, la Faglia Anatolica Settentrionale é una faglia attiva di tipo laterale, a scorrimento, ed é lunga circa 600 miglia (circa 968 km). La struttura tettonica della penisola Anatolica é caratterizzata dalla collisione della placca Arabica and Africana con la placca Eurasiatica. La placca Arabica si muove verso nord rispetto all’Eurasia ad un ritmo di circa 25mm/anno, e anche la placca Africana si sta muovendo verso nord ad un ritmo di circa10mm/ year. La placca Arabica si scontra con il margine sud est della microplacca Anatolica, forzandola ad una rotazione anti-oraria, aggiustata da uno scivolaA sinistra/ To the mento laterale lungo la NAF (Faglia Anatolica Setleft:Turkey and Is- tentrionale). La deformazione della crosta nella zona tanbul Earthquake di convergenza é complessa; ci sono molte faglie zones; prese da/ normali e fosse tettoniche dall’ovest della Penisola taken from “MapAnatolica fino al Mar Egeo. ping Istanbul”, La zona NAFZ si divide in tre diramazioni ad Pelin Dervis and ovest, circa in corrispondenza di 30.5E (Barka and Meriç Oner, Garanti Galleri, 2009, Kadinsky-Cade, 1988). La diramazione nord passa attraverso la Baia di Izmit, attraversa il Mar di MarIstanbul mara e raggiunge il Golfo di Saros.
PRESENT CONDITION ANATOLIAN FAULT Istanbul is located adjacent to the western end of the North Anatolian Fault which runs east-west across Turkey. Just like the San Andreas Fault in California, the North Anatolian Fault is an active right-lateral, strike-slip fault and it’s about 600 miles long (around 968 km). The tectonic framework of the Anatolian peninsula is characterised by the collision of the Arabian and African plates with the Eurasian plate.The Arabian plate is moving northward relative to Eurasia at a rate of about 25mm/year, and the African plate is also moving northward at a rate of about 10mm/year.The Arabian plate collides into the southeast margin of Anatolian micro plate, forcing it of an anti-clockwise rotation, accommodated by right-lateral slip on the NAF (North Anatolian Fault).The crustal deformation in the convergence zone is complex; many normal faults and graben exist fromwest of Anatolian peninsula to the Aegean Sea. The NAFZ zone splays into three strands to the west of about 30.5E (Barka and Kadinsky-Cade, 1988).The northern strand passes through Izmit Bay, crosses Marmara Sea and reaches to the Saros Gulf.
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RISCHIO SISMICO E SITUAZIONE GEOLOGICA Il pericolo sismico per la mega città di Istanbul é estremamente alto; la continuazione occidentale della Zona della Faglia Anatolica Settentrionale (NAFZ) corre nei dintorni attraverso il Mar di Marmara. Secondo le registrazioni storiche sui terremoti, 120 terremoti di scala distruttiva si sono verificati ad Istanbul e nei dintorni durante gli ultimi 2000 anni (Ambrayses, 2002). Questo rivela una ricorrenza statistica di un terremoto distruttivo che colpisce Istanbul ogni secolo. I sismologi (Parsons et.al. 2000) hanno notato che apparentemente gli epicentri di forti terremoti migrano da est a ovest lungo la NAFZ (vedi figura 6.7, p.104) ed evidenziano la possibilità di un altro grande terremoto che colpisce Istanbul dove é situato il bordo occidentale della NAFZ. Nuovi calcoli sismici di probabilità di un nuovo terremoto di M>7 nei prossimi 30 anni é del 41% (Parsons, 2004). Nelle zone sismiche di primo grado, un terremoto di magnitudo IX MSK (Medvedev- SponheuerKarnik scale) può causare un danno di 4o grado. In altre parole, il parziale collasso del 5% degli edifici di cemento, e un danno del 3o grado nel 50%. Questo pericolo decresce a mano a mano che il grado cresce. TIPOLOGIA DI TERRENO AD ISTANBUL Per capire la conformazione del terreno di Istanbul occorre leggere le mappe 4,5 e 6, alle pagine 108, 110 e 112, le quali descrivono rispettivamente le altezze, le pedenze e la struttura geologica. Il terreno é più solido a sud, vicino alle coste, dove il rischio é maggiore, dovuto alla prossimità con la falda (vedi la mappa 1 alla pagina100). Questo é stato uno dei fattori che ha fatto espandere la città verso nord, dove il rischio é minore. La strada Buyukdere, luogo di progetto, si trova nella zona di 2o grado (vedi mappa 2 alla pagina100). Se si verifica un terremoto, l’intensità lungo la strada sarà VI-VII. Il livello di performance di un terremoto di intensità VI, definito moderato,sarà: danno limitato alle componenti non strutturali e nessun danno alle componenti strutturali (es. crepe nel muro) . Se l’intensità é VII, il terremoto é considerato forte e il livello di performance sarà: danno alle componenti strutturali,ma senza collasso, e le componenti non strutturali potrebbero subire grossi danneggiamenti. Qui l’aspetto più importante é la proteggere la vita.
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EARTHQUAKE HAZARD AND GEOLOGICAL SITUATION Seismic hazard for the mega city of Istanbul is extremely high; the western continuation of the North Anatolian Fault Zone (NAFZ) runs in close vicinity through the Marmara Sea. According to historical records on earthquake, 120 earthquakes in destructive scales occurred in Istanbul and its surroundings during the last 2000 years (Ambrayses, 2002).This reveal a statistical recurrence of one destructive earthquake hitting Istanbul each century. Seismologists (Parsons et.al. 2000) noted that the epicenters of strong earthquakes seemingly migrate from east to west along the NAFZ (see figure 6.7, p.104) and they point out the possibility of another big earthquake hitting Istanbul where the western edge of the NAFZ is situated. New earthquake probability calculations for a new earthquake of M>7 in the next 30 years is 41% (Parsons, 2004). In1st degree earthquake zones, an earthquake of IX MSK (Medvedev- Sponheuer-Karnik scale) magnitude might cause 4th degree damage. In other words, partial collapse in 5% of concrete buildings, and 3rd degree damage in 50%.This danger decreases as the zone degree increases. ISTANBUL TYPE OF SOIL In order to understand the ground’s conformation of Istanbul you may need to read the maps 4,5 and 6, at pages 108, 110, 112 which describe rispectively the elevations, the slopes and the geological structure. Soil is harder on south, near the coasts, where the risk is higher, per la vicinanza alla faglia (see map 1, on page 100). This was one of the factor that made the city expand to the north, where the risk is lower. Buyukdere Street, the project site, is in the 2nd degree zone (see map 2 on page 100). If an earthquake occurs, the intensity along the street will be VI-VII. The performance level of an earthquake of intensity VI, defined as moderate, will be: limited damage to non structural components and no damage to structural components (ex. wall cracking) . If the intensity is VII, the earthquake is considered severe and the perfomance level will be: damage to structural components, but without collapse, and non structural components may have heavy damage. Here the most important aspect is to protect life safety.
Mapping Istanbul, Pelin Dervis and Meriç Oner, Garanti Galleri, 2009, Istanbul
DIAGNOSIS OF BUILDINGS
Medvedev-Sponheuer-Karnik scale: macroseismic intensity
scale used to evaluate the severity of ground shaking on the basis of observed effects in an area of the earthquake occurrence. It is similar to the Modified Mercalli (MM) scale. I. Not perceptible II. Hardly perceptible III.Weak IV. Largely observed V. Fairly strong VI. Strong VII.Very strong VIII. Damaging IX. Destructive X. Devastating XI. Catastrophic XII.Very catastrophic
ISTANBUL: DIAGNOSI DEGLI EDIFICI Uno studio fatto dalla Camera degli Ingegneri Civili (2005) su 1278 edifici (0.1% del totale) in diverse parti di Istanbul mostra che la qualità media del calcestruzzo (intesa come robustezza uniassiale di compressione) é circa 15.33-18.97 MPa con un coefficiente di variazione del 50%. Attualmente, il Codice Sismico del 1998 richiede minimo 20 MPa per i nuovi edifici progettati. Il 16.2% degli edifici hanno meno di C8 (8 MPa) di qualità del calcestruzzo- incluse le scuole. Solo il 7% di tutti gli edifici é più di C30 (30 MPa). Considerando le caratteristiche locali del terreno di Istanbul dove gli edifici sono situati, la qualità di costruzione degli edifici, i problemi di deterioramento e corrosione dovuti all’età degli edifici, il rischio sismico sta crescendo esponenzialmente.
ISTANBUL DIAGNOSIS OF BUILDINGS A study by Chamber of Civil Engineering (2005) which is conducted on 1278 buildings (0.1% of total) from different locations of Istanbul show that the average concrete quality (uniaxial compressive strength) is about 15.33-18.97 MPa with a variation coefficient of 50%. Actually, Seismic Code of 1998 requires minimum 20 MPa for new designed buildings. 16.2% of the buildings have less than C8 (8 MPa) concrete quality -including school buildings. Only 7% of total buildings more than C30 (30 MPa). Considering the local features of the ground of Istanbul where the buildings are situated, construction quality of the buildings, deterioration and corrosion problems related to the age of the buildings, the earthquake risk is increasingly growing.
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Figure 6.7
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LEZIONI DAL PASSATO
Fonti: Sources: http://gndt.ingv.it/ Terremoti/ http://www. allaboutturkey. com/deprem.htm; wikipedia;
Tra tutti i terremoti storici, tre causarono seri danni ad Istanbul (on Ambraseys and Finkel,1991): 1) 10 Settembre1509; M = 7.7 In questa data, un terremoto distruttivo causò danni considerevli lungo l’area vicino al Mar di Marmara, da Gelibolu a Bolu e da Edirne e Demitoka a Bursa (Turchia). Il danno fu particolarmente grave ad Istanbul, dove molte moschee e altri edifici, parte delle mura della città, e circa 1000 case vennero distrutte, e 5000 persone morirono. Molte abitazioni ed edifici pubblici subirono vari gradi di daneggiamento a Demitoka, Gelibolu, Iznik, e Bolu. Lo shock fu sentito fino ad un raggio di 750 km e venne seguito da uno tsunami nella parte est del Mar di Marmara. 2) 22 Maggio 1766; M = 6.5 In questa data, un terremoto distruttivo nella parte est del Mar di Marmara causò gravi danni, estendendosi da Rodosto (Tekirdag) a Dzmit e fino alla costa sud del mare da Mudanya a Karamürsel. Danni ad edifici e strutture elevate vennero riportate fino a Gelibolu, Edirne, Izmit, e Bursa. Ad Istanbul, molte case ed edifici pubblici collassarono, uccidendo 880 persone. Parte del sistema di prelievo delle acque sotterranee venne distrutto. Il bacino Ayvad localizzato a Kagithane, a nord di Istanbul,fu danneggiato, e vicino a Sultanahmet, il tetto di una cisterna sotterranea collassò. Il terremoto fu associato ad uno tsunami, il quale fu particolarmente forte lungo il Bosforo. 3)10 Luglio1894; M = 6.7 In questa data, un terremoto distruttivo nel Golfo di Izmit e più in là ad est causò ampi danneggiamenti nell’ area tra Silivri, Istanbul, Adapazarı e Katırlı. Gli effetti più visibili furono riportati dalla regione tra Heybeliada,Yalova, e Sapanca dove la maggior parte dei villaggi fu completamente distrutta con grandi perdite di vita. Lo shock causò l’inondazione degli arigni del fiume Sakarya e lo sviluppo di vulcani di fango. Ad Adapazarı, morirono 83 persone e altre 990 nell’area di Sapanca. Ad Istanbul, il danno fu diffusoe, in alcuni posti, molto grave. Molti edifici pubblici, moschee e abitazioni furono distrutte e lasciate sul punto del collasso, mentre la maggior part delle strutture più vecchie caderono, uccidendo 276 persone e ferendone 321. Tre of the bacini per la distribuzione dell’acqua furono pesantemente danneggiati. Allo shock si associò uno tsunami, che, a Yesiıköy, ebbe un’altezza di 5 m e causò la rottura dei cavi sottomarini.
LECTURES FROM THE PAST
Among all the historical earthquakes, three earthquakes caused serious damage to Istanbul as summarised below (based on Ambraseys and Finkel,1991): 1) 10th September,1509; M = 7.7 On this date, a destructive earthquake caused considerable damage throughout the Marmara Sea area, from Gelibolu to Bolu and from Edirne and Demitoka to Bursa (Turkey). Damage was particularly heavy in Istanbul, where many mosques and other buildings, part of the city walls, and about 1000 houses were destroyed, and 5000 people were killed. Many houses and public buildings sustained various degrees of damage in Demitoka, Gelibolu, Iznik, and Bolu.The shock was felt within a radius of 750 km and was followed by a tsunami in the eastern part of the Marmara Sea. 2) 22nd May,1766; M = 6.5 On this date, a destructive earthquake in the eastern part of the Marmara Sea caused heavy damage, extending from Rodosto (Tekirdag) to Dzmit and to the south coast of the Sea from Mudanya to Karamürsel. Damage to buildings and tall structures were reported from as far as Gelibolu, Edirne, Izmit, and Bursa. In Istanbul, many houses and public buildings collapsed, killing 880 people. Part of the underground water supply system was destroyed. The Ayvad Dam located in upper Kagithane, north of Istanbul, was damaged, and in the vicinity of Sultanahmet, the roof of an underground cistern caved in. The earthquake was associated with a tsunami, which was particularly strong along the Bosphorus. 3) 10th July,1894; M = 6.7 On this date, a destructive earthquake in the Gulf of Izmit and further to the east caused extensive damage in the area between Silivri, Istanbul, Adapazarı and Katırlı. Maximum effects were reported from the region between Heybeliada,Yalova, and Sapanca where most villages were totally destroyed with great loss of life. The shock caused the Sakarya River to flood its banks and the development of mud volcanoes. In Adapazarı, 83 people were killed and another 990 in the Sapanca area. In Istanbul damage was widespread and, in some places, very serious. Many public buildings, mosques, and houses were shattered and left on the verge of collapse, while most of the older constructions fell down, killing 276 and injuring 321 people.Three of the dams for the water supply of Istanbul were badly damaged.The shock was associated with a tsunami, which, at Yesiıköy, had a height of 1.5 m and caused the failure of submarine cables.
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PREVISIONI FUTURE
MASTERPLAN SISMICO PER ISTANBUL Per poter gestire un potenziale terremoto disastroso ad Istanbul, é necessario preparare un piano sismico di mitigazione/prevenzione dei disastri, un piano di soccorso di emergenza e un piano di riprtistino dell’area disastrata dal terremoto dal punto di vista del medio e lungo termine. L’Agenzia di Cooperazione Internazionale ha preparato uno “Studio sulla Mitigazione/ Prevenzione dei disastri ad Istanbul inclusala Microzonizzazione Sismica”. Per inseguire gli studi sulla “Valutazione del Rischio Sismico ad Istanbul” e per trovare soluzioni appropriateper questioni complesse di “mitigazione del rischio”, é stato commissionato un “Master Plan Sismico per Istanbul (EMPI)” dalla Municipalità Metropolitana di Istanbul (IMM) ad un consorzio involving four leading Turkish Universities.che coinvolge quattro universtà turche leader. Lo scopo del Master Plan Sismico per Istanbul comprende un lavoro da fare nelle seguenti aree: - Valutazione della situazione attuale; - Valutazione sismica e risanamento degli edifici esistenti; - questioni urbanistiche; - questioni legali; - questioni finanziarie; - questioni educative; - questioni sociali; - questioni di gestione dei rischi e dei danni.
FUTURES FORECASTS
EARTHQUAKE MASTERPLAN FOR ISTANBUL In order to manage the potential earthquake disaster in Istanbul, it is necessary to prepare a seismic disaster prevention/mitigation plan, emergency rescue plan and restoration plan of the earthquake stricken area from middle to long-term points of view. Japan International Cooperation Agency had prepared a “Study on Disaster Mitigation/prevention in Istanbul Including Seismic Microzonation”. To follow up studies on the “Assessment of Earthquake Risk in Istanbul” and to find proper solutions for complex “risk mitigation” issues, the “Earthquake Master Plan for Istanbul (EMPI)” has been commissioned by Istanbul Metropolitan Municipality (IMM) to a consortium involving four leading Turkish Universities. The scope of Earthquake Master Plan for Istanbul comprises work to be done in the following areas: - Assessment of current situation; - Seismic assessment and rehabilitation of existing buildings; - Urban planning issues; - Legal issues; - Financial issues; - Educational issues; - Social issues; - Risk and disaster management issues. MITIGATION ACTIONS 1) Seismic evaluation of existing buildings and strengthening of those which do not have acceptable seismic safety, constitutes one of the mitigation activities considAZIONI DI MITIGAZIONE ered in the Master Plan. 1) La valutazione sismica degli edifici esistenti e In this evaluation, three stages were adopted: rafforzamento di quelli che non hanno appropriata 1. also referred as “street survey” , it corresponds to sicurezza sismica, constituisce una delle attività di preliminary assessment; mitigazione considerate nel Master Plan. 2. starting with the high priority buildings and regions, In questa valutazione, vengono adottate tre fasi: more detailed investigation/evaluation works will be A. Definita anche “analisi della strada” ,corrsponde executed; alla valutazione preliminare. 3. an almost through analysis of the building and deciB. Partendo dagli edifici e aree ad alta priorità, version on its earthquake worthiness and economic feasibilranno eseguiti lavori di investigazione/valutazione ity of retrofit. più accurati 2) In 2000 a “Disaster Management Centre of IstanC. Analisi a tappeto dell’edificio e decisioni circa il bul City” called AKOM was built in order to manage suo valore sismico e fattibilità economica di retrofit. a large-scale earthquake disaster. It is networked with 2 Nel 2000 fu costruito un “Centro Direzionale del district offices or other disaster-related offices by secure Disastro della città di Istanbul” chiamato AKOM telecommunication systems.These systems must be per gestire a larga scala i disastri del terremoto. maintained operational at the time of an earthquake E’ collegato con gli uffici dei vari distretti da sidisaster occurrence to collect damage information, discuri sistemi di telecomunicazione. Questi sistemi patch necessary orders dovrebbero essere mantenuti operativi nel momento in cui avviene un terremoto per collezionare informazioni sui danni, inviare gli ordini necessari
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per le operazioni di soccorso, e comunicare con ogni agenzia relativa.
for rescue operations, and communicate with each related agency.
PIANO BASE DI PREVENZIONE/ MITIGAZIONE DEL DISASTRO Lo scopo del progetto di Microzonizzazione é la valutazione della vulnerabilità fisica degli edifici e delle infrastrutture a livello di sotto-distretto (= Mahalle) secondo uno scenario sismico. I risultati del progetto hanno lo scopo di essere utilizzati come input per il lavoro e i progetti di mitigazione del rischio. Questi sforzi saranno esempi pioneristici di Progetti di Sviluppo Urbano e Programmi di Trasformazione Locale. Quattro diversi scenari vengono testati in collaborazione con JICA per valutare i danni ad edifici ed infrastrutture a livello sub-distrettuali. Le perdite e vittime vengono stimate secondo un terremoto di 7.7 o 7.5 di magnitudo: circa 750.000 edifici,3.040.000 famiglie, 9.000.000 individui saranno colpiti. - 50.000-60.000 edifici altamente danneggiati; - 500.000-600.000 famiglie senza casa; - 70.000-90.000 numero delle vittime; -120.000-130.000 gravemente, 400.000 lievemente ferite; - 1.000-2.000 fuoriuscita di acqua; - 30.000 fuoriuscita di bombole di gas naturale; - %3 rottura dei cavi elettrici; - 140 milioni di tonnellate di macerie; - 40 miliardi di dollari di perdite economiche; - operazioni di soccorso; - 330.000 tende richieste
DISASTER PREVENTION / MITIGATION BASIC PLAN The target of Microzonation Project is the assessment of the physical vulnerability of buildings and infrastructures in subdistrict level (Mahalle) according to an earthquake scenario. Project results are targeted to be used as an input for the risk mitigation work and projects.These efforts will be pioneering examples of Urban Development Projects and Local Transformation Programs. Four different scenarios are tested in collaboration with JICA to estimate the lossess at buildings and infrastuructures in Subdistrict level. Estimated casualties and lossess with a 7.7 or 7.5 magnitude earthquake is calculated: approximately 750.000 buildings, 3.040.000 households, 9.000.000 people will be affected. - 50.000-60.000 heavily damaged buildings; - 500.000-600.000 homeless family; - 70.000-90.000 death toll; - 120.000-130.000 severely, 400.000 slightly injured; - 1.000-2.000 water leakage; - 30.000 natural gas service box leakage; - %3 Electricity cable breakage; - 140 Million ton debris; - 40 Billion dollars economic loss; - rescue operation; - 330.000 tents are required.
PREDICTED EARTHQUAKE JICA study (2002) in coordination with Istanbul Metropolitan Municipality (IMM) estimate that a major earthquake of Mw=7.4 near to Istanbul might cost more then 50,000 lives and cause economic losses of more PREDICTED EARTHQUAKE than $ 60-70 billions. Although expected number of Lo studio di JICA (2002) in cooperazione con injuries requiring hospitalization will be around 150,000; Istanbul Metropolitan Municipality (IMM) preve30% of hospitals (in total of 635) are located in risky dono che un terremoto principale di Mw=7.4 vicino areas of southwest part of the city. ad Istanbul potrebbe costare più di 50.000 vite e causare perdite economiche per più di $ 60-70 miliardi. Sebbene il numero previsto di feriti che necessiteranno di ricovero ospedaliero sarà di circa 150,000 il 30% degli ospedali (su un totale di 635) sono localizzati in aree a rischio nella parte sudovest della città.
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MAPPA DELLE ELEVAZIONI Elevations’ Map
PROJECT AREA
La città è costituita prevalentemente da zone comprese tra i 50 e 100 metri di altezza. Raggiunge in soli tre punti un’altezza maggiore ai 300 metri. In ogni caso si può definre collinare, ma mai montuosa. L’asse di progetto si trova in un’area a 100-150 metri sul livello del mare. Gli scenari IPCC (Interchange Panel on Climate Change) prevedono un innalzamento del livello del mare tra il presente (1980–1999) e la fine di questo secolo (2090–2099): anche scegliendo il più drastico tra gli scenari sviluppati, lo scenario A1FI , l’innalzamento globale del livello dal mare al 2050 sarà compreso tra i 6 e i 30 cm. Possiamo affermare che la città di istanbul subirà fenomeni di sprofondamento delle terre emerse nelle coste sud e nord della città.
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The city is constituted by zones compehended between 50 and 100 meters high. It reaches in only three points a height bigger than 300 meters. In any case we can define it as hill, not mountainous. The project axis is located in an area that is 100-150 meters on the sea level. The IPCC scenarios (Interchange Panel on Climate Change) forecast a sea level rise between the present (1980–1999) and the end of this century (2090– 2099): even considering the worst of the scenarios developed, the A1FI scenario, the global sea level rise in 2050 will be included between 6 and 30 cm. We can say that the city of Istanbul will be subjected to the sinking of the continent only along the south and north costs of the city.
Fonte:/Source: IPCC Fourth Assessment Report: Climate Change 2007, Climate Change 2007:Working Group I:The Physical Science Basis; dowloaded from: http://www.ipcc.ch/ publications_and_ data
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MAPPA DELLE PENDENZE Slopes’ Map
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La maggior parte del territorio di Istanbul si trova nella fascia a minor pendenza, compresa tra 0-5%. Le zone più ripide si trovano lungo le sponde del Bosforo, lungo i laghi e in corripondenza delle zone collinari. Nella mappa del rischio di stabilità delle pendenze, si può vedere come il rischio sia molto basso in tutta la città. La mappa fa riferimento al modello A di terremoto. Anche l’asse di progetto ha una pendenza compresa tra 0-5%. Ripensando e ri-disegnando la sezione della strada, dossiamo considerare che l’acqua piovana tende ad accumularsi in questo punto, perchè ci sono zone ripide sia ad ovest, che ad est della strada, la quale si trova in un avvallamento. Questo aspetto diventerà un driver di progetto: bisognerà pensare a come poter utilizzare quest’acqua accumulata, dopo adeguati filtraggi.
Most of the territory of Istanbul is located in a range with the least slope, between 0-5%. The steepest zones are along the Bosphorus banks, along the lakes and corresponding to the hill zones. In the map of Risk for Slope Stability we can notice that the risk is very low in the whole city. The project axis has a slope range between 0-5%, too. Rethinkng and re-designing the street’s section, we have to consider that rain water tends to accumulate in this area because there are steep zones both to the west and the east side of the street, which is located in a depression. This aspect will become a project driver: we will have to think about how to use the accumulated water, after appropriate filtering.
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MAPPA GEOLOGICA Geological Map
La composizione stratigrafica di Istanbul é costituita prevalentamente da 6 tipologie: 1. KUF: conglomerati- arenarie- scisti lensoidali, (lato asiatico) 2. KF: scisti con intercalazioni di calcitorbiditi, (prevalentemente lungo la sponda asiatica del bosforo) 3. TRF: scisto grigio con torbiditi arenarie e conglomerati (occupa la maggior parte del lato europeo della città) 4. KBF-CF: conglomerati- calcarei, marna, strati carboniferi, tufo/ massi- ciottoli- spiaggia- argille liberi (nella parte nord-europea, in corrispondenza delle foreste) 5. GUF: arenarie tuffite, argilla (estremità ovest del lato europeo) 6. SAF: In alternanza andesite, basalti e agglomerati (nord della città, sulle coste del Mar Nero) L’area di progetto é costituita in prevalenza da rocce scistose. Non essendo un terreno di tipo sabbioso, non ha richiesto uno studio sulla liquefazione.
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1. KUF: Lensoidal conglomerates-sandstones-shales (asian side) 2. KF: Shales with calciturbidite intercalations (mainly along the asian banks of Bosphorus) 3.TRF: Grey shales with turbidite sandstone and conglomerates (it occupies most of the european side of the city) 4. KBF-CF: Conglomerates-limestones, marls, coal seams, tuffs/ Loose boulders-pebbles-sands-clays 5. GUF:Tuffites sandstones, clays (west end of european side) 6. SAF: Andesite, basalts and agglomerate intercalation (north of city, on the Black Sea coasts. The project area is constituted by shale rock (see description to the side. It’s not a sandy soil, so it didn’t need a liquefaction study.
PROJECT AREA
SCISTO GRIGIO GREY SHALE
TRF: terreno composto da scisto grigio con torbiditi arenarie e conglomerati. Spessore : 1500 m. Scisto: roccia metamorfica (sedimentaria) a grana medio-grossa caratterizzata da una tessitura scistosa abbastanza marcata, cioè tendente a sfaldarsi facilmente in lastre sottili. Il rapporto tra l’argilla e gli altri minerali è variabile. Lo scisto è il risultato della trasformazione di argilla sottoposta ad alte pressioni e temperature nella quale i cristalli micacei (che rappresentano generalmente circa il 50% dello scisto) si ordinano in una direzione precisa creando delle scaglie. Il colore grigio indica che c’è un basso contenuto organico. Comportamento antisismico: lo scisto è una roccia, quindi il terreno di cui è composta, è di categoria granulometrica (le particelle sono maggiori a 4, 75 mm). La presenza di acqua influenza lo stato meccanico nella roccia: in questo caso l’acqua passa tra le cavità lasciate dalla roccia, ma non forma un corpo unico con essa, come capita cnel caso di terreni di coesione. Il suo comportamento è plastico: se sottoposta ad uno sforzo prolungato dovuto a forze esterne (siano esse acqua o forze sismiche), la roccia si frantuma e perde le sue proprietà. TRF: Grey shales with turbidite sandstone and conglomerates. Thickness of soil: 1500 m Shale: medium-size metamorfic (sedimentary) rock composed of mud that is a mix of flakes of clay minerals and tiny fragments (silt-sized particles) of other minerals, especially quartz and calcite The ratio of clay to other minerals is variable. Shale is the result of clay transformation undergone with high pressures and temperatures in which crystals order themselves in a precise position, creating flakes. The grey colour indicates there is a low organic content. Seismic behavior: shale is a rock, so the soil of which it is composed is granulometric (particels are bigger than 4.75 mm).The presence of water influence the mechanical behavior of rock: in this case the water pass through the rocks holes, without forming a unique body with it, as it happen with cohesional soils. It has plastic behavior: if undergone to a lasting strain ,due to external forces, (be it wateror seismic forces), the rock breaks and loses its properties.
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IL TERREMOTO DI KOCAELI EARTHQUAKE DEL 17/08/1999 Shock Principale Tempo di origine: 00:01:39.80 UTC (3:01 ora locale) Epicentro: 40.702 N 29.987 E (USGS), vicino Golcuk Profondità: 17 km (USGS) Tipo di faglia: laterale-destra a scorrimento Magnitudo Onda di superficie: 7.8 (USGS) Magnitudo Onda di Magnitudo di Volume: 6.3 (USGS) Magnitudo Durata: 6.7 (Kandilli) Magnitudo Momento: 7.4 (USGS, Kandilli) Lunghezza di rottura: 150 km (93 miglia) Picco di accelerazione (PGA): 0,19 g (Fatih) Intensità della scala MSK: X (devastating) L’evento durò 37 secondi, uccise circa 18,000 persone, e lasciò circa mezzo milione di persone senza casa . Distrusse 17.000 edifici e causò $25 miliardi di danni (numeri ufficiali). La velocità di rottura verso ovest fu 3km/s. Il terremoto avvenne lungo la porzione occidentale della Zona della Faglia Anatolica Settentrionale (NAFZ). La placca anatolica, che consiste prevalentemente nella Turchia, viene spinta ogni anno verso ovest di circa 2–2.5 cm (0.8–1.0 ince), mentre é premuta tra la placca Euroasiatica a nord e la Africana e Arabica a sud. La maggior parte dei terremoti in Turchia avviene per slittamenti lungo la zona NAFZ o la Faglia Anatolica Orientale. Circa 1000 persone verreno uccise ad Istanbul e il danneggiamento degli edifici fu parecchio grave, sebbene l’epicentro del terremoto si fosse verificato ad una distanza di oltre 110 km. Il terremoto causò uno tsunami nel Mar di Marmara alto circa 3 metri. La distruzione ad Istanbul si verificò prevalentemente nel distretto di Avcılar, il quale si trova lungo la linea di faglia che si estende lungo il Mar di Marmara. Avcılar fu costruito su un terreno composto prevalentemente di terreno sabbioso, il quale rende questo distretto vulnerabile ad ogni terremoto. Vennero inviati aiuti internazionali da vari paesi. Il disastro fu seguito da più di1,300 scosse di assestamento, culminando in un secondo terremoto che scosse Düzce e Kaynasli nella provincia nordovest di Bolu, circa 100 kilometers (63 miglia) ad est di Izmit per 30 secondi - alle 18.57 del 12 Novembre 1999 e stimata 7.2 della scala Richter. La scossa fu sentita sia ad Istanbul (circa 260 km ad ovest) ed Ankara, la capitale, 300 km a est. Iniziali osservazioni sul campo indicano che il terremoto produsse almeno 60 km (37 miglia) di rottura superficiale e offset laterali larghi 2.7 metri, quasi 9 piedi.
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THE KOCAELI EARTHQUAKE OF 17/08/1999 Main Shock Origin Time: 00:01:39.80 UTC (3:01 a.m. local time) Epicenter: 40.702 N 29.987 E (USGS), near Golcuk Depth: 17 km (USGS) Fault type: right-lateral strike-slip fault Surface Wave Magnitude: 7.8 (USGS) Body Wave Magnitude: 6.3 (USGS) Duration Magnitude: 6.7 (Kandilli) Moment Magnitude: 7.4 (USGS, Kandilli) Rupture length: 150 kilometers (93 mi) Peak ground acceleration (PGA): 0,19 g (Fatih) MSK Intensity Scale: X (devastating) The event lasted for 37 seconds, killing around 18.000 people and leaving approximately half a million people homeless. It destroyed 17.000 buildings, and caused $25 billion damage (official numbers). The velocity of rupture through west had been 3km/s. The earthquake occurred along the western portion of the North Anatolian Fault Zone (NAFZ).The Anatolian Plate, which consists primarily of Turkey, is being pushed west about 2–2.5 cm (0.8–1.0 in) a year, as it is squeezed between the Eurasian Plate on the north, and both the African Plate and the Arabian Plate on the south. Major earthquakes in Turkey result from slips along the NAFZ or the Eastern Anatolian Fault. Approximately 1000 people in Istanbul were killed and damage of buildings was rather serious, though the epicenter of the earthquake was more than 110 km away. The earthquake caused a tsunami in the Sea of Marmara that was about 3 meters high. Destruction in Istanbul mainly happened in the Avcılar district, which is on the fault line extending across the Marmara Sea. Avcılar was built on ground mainly composed of sea soil at the bottom level, which makes this district vulnerable to any earthquake. International aid was sent out from various countries. The disaster was followed by more than 1300 aftershocks, culminating in the second quake - which shook Düzce and Kaynasli in the north-western province of Bolu, some 100 kilometers (63 miles) to the east of Izmit for 30 seconds - at 18h57 on 12 November 1999 and rated 7.2 on the Richter scale.The jolt was felt both in Istanbul (some 260 km to the west) and Ankara, the nation’s capital, 300 km to the east. Initial field observations indicate that the earthquake produced at least 60 kilometers (37 miles) of surface rupture and right-lateral offsets as large as 2.7 meters, or almost nine feet.
Fonti, Sources: wikipedia; Earthquake hazards in Marmara Region, Turkey, M. Erdik, M. Demircioglu, K.Sesetyan, E.Durukal and B.Siyahi, 13th World Conference on Earthquake Engineering Vancouver, B.C., Canada August 1-6, 2004
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PERCENTUALE DI EDIFICI DANNEGGIATI AD ISTANBUL NEL TERREMOTO DEL 1999 DAMAGED BUILDING RATIO IN ISTANBUL AT 1999 EARTHQUAKE
DISTRIBUZIONE DEGLI EPICENTRI DEI TERREMOTI: 1905-2001 EPICENTRAL DISTRIBUTION OF EARTHQUAKES1905-2001
STRUTTURE IN MURATURA E IN CEMENTO ARMATO Masonry and Reinforce Concrete Structures
La città di Istanbul conta in totale 724.609 edifici e si caratterizza per una netta predominanza di edifici a telaio (74.4%) ed edifici in muratura (21.7%). Gaziosmanpasa ha il più alto numero di edifici ad Istanbul (56.483). La sua area però é molto vasta e la densità di edifici é di 10 edifici/ettaro. Aree di nuovo sviluppo degli ultimi tre decenni sono Avcilar, Bahçelievler, Bagcilar, Büyükçekmece, Gaziosmanpasa, and Esenler, con il 90% dello stock di edifici in c.a. Al contrario, lo stock di edifici nelle città vecchie come Adalar, Beyoglu, Eminönü e Fatih é per più del 30% in muratura. Secondo i dati, fino al 1969, il numero di edifici ad Istanbul era solamente 127.755 (il 17.9% del numero totale degli edifici nell’anno 2000). Inoltre lo sviluppo crebbe rapidamente dopo il 1970, con la costruzione di strutture in c.a. Si può dire che questa ondata di costruzione contribuì alla costruzione di edifici di qualità piuttosto bassa, soprattutto edifici residenziali. L’ungo l’asse di progetto si trovano in prevalenza edifici in calcestruzzo armato: sono per la maggior parte grattacieli che ospitano uffici, servizi terziari, sedi centrali delle banche, hotel e centri commerciali. Gli edifici in muratura sono pressoché inesistenti.
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Istanbul city counts in total 724.609 buildings and it’ is characterized by a clear predominance of frame buildings (74.4%) and mansory buildings (21.7%). Gaziosmanpasa has the highest number of buildings in Istanbul (56.483). However, its area is rather large and its building density is 10 buildings/ha. Newly developed areas in the last three decades are Avcilar, Bahçelievler, Bagcilar, Büyükçekmece, Gaziosmanpasa, and Esenler, with 90% of its building stock made up of RC structures. On the contrary, the building stock in old towns such as Adalar, Beyoglu, Eminönü and Fatih is more than 30% masonry structures. According to the data, up to 1969, the number of buildings in Istanbul was only 127.755 (17.9 % of the total number of buildings in the year 2000). Also, development in Istanbul rapidly increased after 1970, with the construction of mostly RC frame structures. It can be considered that this wave of construction contributed to the construction of rather low quality buildings, especially residential buildings. Along the project axis there are mainly reinforce concrete buildings: they are mainly high-rise buildings that host offices, tertiary services, banks headquarters, hotels and shopping malls. Mansory buildings are nearly nonexistent.
The Study on A Disaster Prevention/ Mitigation Basic Plan in Istanbul including Seismic Microzonation in the Republic of Turkey, Final Report PDF, December 2002;
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EDIFICI IN MURATURA MASONRY BUILDINGS
EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO REINFORCE CONCRETE BUILDINGS
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EX_CHANGING
IS’TANBUL 2050 Ex_changing Is’tanbul 2050
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ISTANBUL 2050:VISIONE PER UN FUTURO CREATIVO Istanbul 2050: a vision for a creative future
Istanbul del 2050 trae origine dal suo passato: essa riattiva l’antica consuetudine della contrattazione e del commercio, ma in chiave moderna. La città del 2050 non scambia più beni materiali, ma una risorsa ad alto valore aggiunto, il sapere, inteso come cultura ed innovazione. Attraverso lo scambio di sapere si mette in collegamento con il mondo, sia con le nuove realtà asiatiche, sia con l’Unione Europea, affermandosi definitivamente come nodo internazionale determinante a livello globale. Lo scambio può diventare l’azione creativa per eccellenza ed il motore per un nuovo sviluppo sostenibile per la città. Esso necessita principalmente di un’efficiente infrastruttura in grado di supportarlo: questa dovrà essere sia di tipo fisico, che immateriale. L’infrastruttura fisica servirà a potenziare principalmente i collegamenti interni, mentre l’infastruttura immateriale (tramite le rete web) servirà per connettersi e scambiare ubiquamente con il mondo.
Istanbul of 2050 originates from its past: it reactivates the ancient custom of trading and commerce, but in a modern way. The city of 2050 doesn’t exchange material goods any more, but instead it shares a high value added resource, that is knowledge, such as a culture and innovation.Through the exchange of knowledge, it is connecting with the world, either with the new Asian realities, either with the European Union, establishing itself as a global international node. The exchange can become a creative action and a new engine for the sustainable development for the city. It mainly requires an efficient infrastructure to support it: it should be both physical and immaterial. The physical infrastructure will serve mainly to reinforce the internal links, while the immaterial infrastructure (through internet connection) will be used to connect ubiquitously with the world.
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2011
HUMAN RESOURCES
NATURAL RESOURCES
POPULATION: 13.26 MILION1
FOREST: 47%(3)
TEMPORARY POPULATION: 20 MILION
URBAN PARKS: 28%(3)
DENSITY: 6660 inhabitants/km2
AGRICOLTURAL LAND: 17%(3)
IMMATERIAL RESOURCES INTERNET CAFE’: 21.1%(4) EDUCATION FACILITIES: 9.3% (4) WI-FI AREAS: 0% WORK PLACE: 32%(4) HOME: 57.6%(4)
2023
30% 22 MILION2
47%
30 MILION
40%
11050 inhabitants/ km2
30%
20% 20% 60% 75%
2050
40% 48,5 MILION2
50%
40 MILION
50%
24360 inhabitants/km2
50% 50% 80%
50%
+ 50%! 1 Turkish Statistic Institute 2 population scenario considering current population growth rate:3,5%; data taken from Istanbul Environmental Masterplan 1:100000 3 percentage of the city total area 4 data taken from “Information Society Statistics of Turkey 2010”, State Planning Organization, june 2010
124
100%
GLI INPUT DI PROGETTO Project Inputs
Il progetto sostenibile invita a rivedere i materiali con cui viene sviluppato: non vengono più considerate solo le risorse fisiche, ma anche quelle umane, economiche e immateriali. In particolar modo, la risorsa umana deve diventare il centro del progetto: la progettazione dev’essere “human oriented”, ossia il progetto non è più legato al manufatto fisico e alla risorsa economica, ma mette in primo piano la soddisfazione dei bisogni dell’uomo (benessere, felicità, salute). Ho analizzato quindi il trend di aumento delle risorse umane, risorse naturali e immateriali al 2012, 1/100.000 Ölçekli 2023 e 2050. Ho utilizzato queste tappe perchè Istanbul Çevre corrispondono allo studio delle risorse oggi e allo Düzeni Planı studio delle risorse condotto nell’Environmental Raporu Masterplan sviluppato dalla Municipalità di Istanbul Altıncı Bölüm – per l’anno 2023 e 2050, data proposta per il proPlanlama Yaklaşımı getto. PDF All’interno del Masterplan della Municipalità sono stati sviluppati 5 scenari di sviluppo della popolazione. Il caso peggiore tiene conto di un tasso di crescita uguale a quello attuale (+ 3,5% all’anno) e prevede che per l’anno 2050 ci saranno 48 milioni di persone. Presupposto che l’attuale superficie della città (571200 ettari) non debba espandersi ulteriormente, la densità crescerà a 24360 abitanti/km2 Questo scenario é molto improbabile, ma aiuta nella progettazione ad affrontare e a tener conto di questo problema. Il limite di capacità di supportazione sostenibile della città è infatti di circa 16 milioni di abitanti. Ho considerato inoltre la composizione della popolazione che ci potrà essere ad Istanbul nel 2050. Come visto nel capitolo “Istanbul On Going”, oggi ci sono varie minoranze etniche stabilitesi qui in seguito a forti ondate di immigrazione sia dai paesi limitrofi (Georgia, Iraq, Iran..), sia dall’interno della Turchia. Dato che Istanbul si trova ad essere ponte tra l’Europa e l’Asia, non solo fisicamente, ma anche culturalmente, essa diventerà di interesse per tutte e due i continenti. Considerando la forte internazionalizzazione che sta subendo la città, prossima a diventare centro finanziario e congressuale con importanza a livello globale, è probabile che al 2050 si aggiungeranno
The sustainable project requires to review the materials used to develop it; it needs to consider not only the physical resources but also the human resources, as well as the economical and the immaterial ones. Particularly, the human resource has to become the centre of the project: the design has to be “human oriented”, that is it is not just related to the physical and economical resource, but it’s addressed to satisfy human needs (welness, happiness, health) .The increasing trend of human, natural and immaterial resources in 2012, 2023 and 2050 have been taken into consideration and analyzed in depth. I used these specific time windows since they represent respectively: resources today and the resources analyzed by the Istanbul Environmental Masterplan developed by Istanbul Municipality for the year 2023 and 2050, this last deadline proposed for the project. Within the Istanbul Environmental Municipality Masterplan five population growth scenarios have been drafted. The worst case assumes a population growth rate equal to the current one: + 3,5% per year, which implies 48 million people in 2050. If we consider the assumption that the current city area won’t expand anymore in the future, in this scenario the population density will reach 24.360 people/km2. Even if this worst case is very unlikely, during the projecting phases it helps taking into consideration all the possible future occurrences. Nevertheless, it is important to bear in mind that the upper sustainable limit of the city is around 16 million of inhabitants. Also the multiethnic composition of the future population in 2050 has been studied and analyzed. As already stated in the “Istanbul On Going” chapter, today there are many multiethnic minorities, established in the city after migration waves coming both by neighbouring countries (Georgia, Iraq, Iran…), and from the other regions of Turkey. The city of Istanbul, as a bridge between Europe and Asia, both geographically and culturally, will become an area of interest for both the continents it connects. Taking into account the strong and fast internationalization the city is currently subject to, its impending financial and congress centricity at a global level, it is quite likely that in 20also European and Far-East minorities (cinese and japanese) will have a bigger weight inside the city in the future.
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all’attuale stratigrafia demografica gli europei e gli asiatici (intesi come cinesi e giapponesi). L’immigrazione dai paesi europei è già in aumento, dato che la Turchia è candidata ad entrare nell’Unione Europea.
The European immigrates are already increasing, since Turkey is candidate to become part of the European Union.
Dealing with natural and immaterial resources, the source for 2011 data are those quoted in previous Per quanto riguarda lo studio delle risorse naturali pages, whereas the data for year 2023 and 2050 are project data. e immateriali, i dati di partenza, cioè quelli al 2011, derivano da fonti citate alla pagina precedente, men- The aim is to increase and enlarge the natural resources, in particular urban parks and cultivated areas. At the tre gli step al 2023 e 2050 sono di progetto. L’intento è di accrescere la risorsa naturale, soprat- moment there are not so many urban parks in the city, in fact citizens have a small green area available (ref. to tutto i parchi urbani e la superficie di campi coltivati: i parchi urbani sono attualmente poco presenti project drivers in “The Creative Street” chapter). Nevertheless the enlargement of cultivated area is necessary all’interno della città, infatti i cittadini hanno a to afford the future demographic growth. disposizione poca superficie di verde “utilizzabile” The urban agriculture will play a key role for the popula(vedi drivers di progetto nel capitolo “La strada tion subsistence. creativa”), mentre la crescita di campi coltivati è The designed forests expansion considers their entering necessaria per affrontare la crescita demografica. in the city area as “urban corridors” (see the proposal L’agricoltura urbana rivestirà quindi un ruolo di for Istanbul 2050 on page 130).There will be a new fondamentale importanza per la sussistenza della form of interaction between the city and the forest, popolazione. currently totally separated. As a result, inhabitants will L’aumento previsto per le foreste considera il loro become more aware of this natural resource with which ingresso nella città attraverso corridoi ecologici today the rarely interact. (vedi proposta per Istanbul 2050 a pagina 130). Ci The increase of natural resources will represent 50% of sarà una nuova interazione tra la città e la foresta, the current one.This means that given the assumption ora divise in modo netto. Gli abitanti diverrano of invariance of urban area and a prominent demoquindi più consapevoli di una risorsa con cui oggi graphical increase, it will be necessary to review the difficilmente interagiscono. codes and norms for city planning, as stated before.The La crescità della risorsa natuale sarà del 50% dematerialization will represent a key urban planning rispetto a quella attuale. Ciò significa che, se consideriamo un’espansione pressochè nulla della città driver, since it will allow the ubiquitous city development (ref. to introduction of “The Ubiquitous Street” Chapter) urbanizzata, e un forte aumento demografico, sarà as well as physical resources saving. necessario rivedere i codici della progettazione, The city morphology will be enriched by immaterial come accennato prima. La dematerializzazione diventerà quindi il vettore chiave della progettazione, relationships and flows of human resources. In the project proposal, the immaterial connections are perchè permetterà lo sviluppo della città ubiqua (vedi introduzione al capitolo “La strada ubiqua”) e planned to be increased substantially, for instance the access to internet wi-fi public areas creation, that are il risparmio di risorse fisiche. currently not available.This means that, in 2050, the city La morfologia della città si arrichisce di elementi should be able to offer internet access in public areas quali le relazioni immateriali e i flussi delle risorse and open spaces, in order to guarantee people to conumane. nect themselves to web by using their personal devices La proposta progettuale per quanto riguarda le connessioni immateriali, e quindi l’accesso alla rete such as PCs, smarthphones,tablets, etc… internet, prevede un aumento sostanziale della rete wi-fi, oggi inesistente. Ciò significa che al 2050, bisognerà garantire la possibilità di avere accesso ad internet nei luoghi pubblici e negli spazi aperti direttamente con il proprio personal device (PC, smartphone, iphone, etc).
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LE RISORSE UMANE
Turkish Population Location
The Human Resources
Turkey
2012 \
JEWS
BOSNIACS
ARMENIANS ALBANIANS
GREEKS
Istanbul (14,3%)
BULGARIANS
Istanbul Population under 20 years
IRANIANS
KURDS
ROMA TURKS
(FROM 81 DIFFERENT PROVINCES OF TURKEY)
SUNNI MUSLIMS
AFRICANS
TARTARS SYRIAN JACOBITES
l (32%)
GEORGIANS
IRAQS
EUROPEANS
2050
nuova popolazione new population
ITALIANS
FRENCHS
JEWS
BOSNIACS
ARMENIANS GREEKS
RUSSIANS BULGARIANS
ALBANIANS
IRANIANS
TURKS
KURDS
ROMA TURKS
CHINESES
SUNNI MUSLIMS
AFRICANS
TARTARS SYRIAN JACOBITES
DUTCHS
IRAQS
GEORGIANS
JAPANESES
CANADIANS
127
LO SCAMBIO COME MOTORE DI SVILUPPO CREATIVO E SOSTENIBILE The exchange as a engine of creative and sustainable development
Lo scambio commerciale è sempre stato un’attività molto presente nella città di Istanbul. La città é stata infatti uno dei nodi della via della Seta, in testa alla diramazione che da Dunhuang, in Cina, va verso sud, definita “Iranian Route” (Vi secolo a.C.) Il commercio lungo questa via permetteva una grande interazione tra culture diverse. I mercanti, per un prolungato periodo durante l’anno, sostavano all’interno della città. Ad Istanbul si trova inoltre uno dei più grandi Bazar del mondo, il Gran Bazar. In origine era mercato di schiavi e caravanserraglio che accoglieva i mercanti in passaggio, poi è diventato un mercato coperto. Ancora oggi i mercati coperti e i passage sono diffusi in tutto il tessuto della città e ogni settimana ci sono più di 350 mercati di strada che animano la città. Istanbul é inoltre una città d’acqua: il commercio via mare ha favorito l’intessere di rapporti con le repubbliche marinare (soprattutto Venezia e Genova), che seguirono le rotte marittime dell’antica Via della Seta. Oggi questa via non c’è più e lo scambio via mare è andato diminuendo, sostituito dal commercio su gomma, ma rimane negli abitanti della città una forte propensione al commercio. La contrattazione é un atteggiamento sociale molto radicato, sopratutto nei confronti dei “forestieri moderni”, i turisti: molto spesso gli acquisti vengono accompagnati da una tazza di cay (the nero turco) e richiedono tempo ed interazione con il venditore. La compresenza di culture diverse caratterizza ancora oggi la morfologia della città: esse però hanno poche occasioni di interazione, spesso vivono ghetizzate in quartieri più o meno periferici della città. Molto spesso si può associare ad un determinato quartiere la presenza di una sola etnia (vedi capitolo sulla tolleranza). Lo scambio può essere riletto come una forte potenzialità per il futuro della città, proprio perchè intrinseco nella sua struttura fisica e nella propensione dei suoi abitanti. E’ necessaria però una reinterpretazione in chiave moderna e sostenibile: in contrapposizione ad una logica di produzione e consumo, lo scambio verrà incentrato sul sapere, e quindi sul valore aggiunto delle idee e dell’innovazione.
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The commercial exchange has always been a strong presence in the city of Istanbul.The city was in fact one of the nodes of the Silk Road, at the head of the ramification that from Dunhuang, in China, goes to the south, called “Iranian Route” (VI century a.C.) The trade along this route allowed a great interaction between different cultures.The merchants settled inside the city for a long period during the year. Istanbul has also one of the largest bazaar in the world, the Big Bazaar. It was originally a slave market and caravanserai that housed the merchants, and eventually became an indoor market. Still today, covered markets and passage are spread throughout the city and every week more than 350 street markets take place. Istanbul is also a city of water: the sea trade has favored relations with the maritime republics (especially Venice and Genoa), who followed the sea routes of the ancient Silk Road. Today this road is ended and the exchange by sea has been declining, replaced by commerce by road infrastructure, but the inside the inhabitants still remains a strong propensity to trade.The bargaining is a very strong social attitude, especially towards the “modern foreign”, that are the tourists: frequently the purchases are accompanied by a cup of cay (turkish black tea) and they require time and interaction with the seller. The coexistence of different cultures still characterizes the morphology of the city, but they have few opportunities of interaction: they often live gentrificated in peripheral neighborhoods of the city. Very often you can identify a particular neighborhood with the presence of a single ethnic group (see chapter on tolerance). The exchange may be read in a new way, as a strong potential for the future of the city, because inherent to the physical structure of the city and the propensity of its inhabitants. A new modern and sustainable re-interpretation is required: as opposite to a logic of production and consumption, the exchange will focus on knowledgeand the value added of ideas and innovation.
http://work.ac/
INFRASTRUTTURE
SCOPO DI PROGETTO ACCOGLIENZA
PASSATO
VIA DELLA SETA: INCONTRO TRA DIVERSE CULTURE ATTRAVERSO INTERAZIONE
IL COMMERCIO LA STRADA COME LUOGO DI SCAMBIO E INTERAZIONE
PRESENTE
SCAMBIO
ESPLOSIONE DI CREATIVITA’
- CONTRATTAZIONE: ABITUDINE SOCIALE ANCORA IN USO - POCA INTERAZIONE SOCIALE TRA LE VARIE ETNIE E MINORANZE
LO SCAMBIO: OPERAZIONE CREATIVA PER ECCELLENZA
100% INCLUSIONE
100% CREATIVITA’
PROGETTO
- INCLUSIVITA’
CAPITALE UMANO
TOLLERANZA
(SCAMBIO: OPERAZIONE CHE CRESCITA RICHIEDE INTERAZIONE) DEL TALENTO - IDEE COME VALORE AGGIUNTO
COOPERAZIONE
TECNOLOGIA INNOVAZIONE
DA RISOLVERE
DA AUMENTARE
INTERAZIONE TRA CULTURE E TRADIZIONI DIVERSE
IN CRESCITA
IDEE
POPOLAZIONE INSTABILE
IN CRESCITA
VARIETA’ POPOLAZIONE STABILE TRADIZIONE IN USO CONTRATTAZIONE ATTEGGIAMENTO SOCIALE DIVERSO MA CONTINUO
COMMERCIO
LO SCAMBIO VI SEC A.C.-XV SEC D.C.
1950-2011
2050
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Lo scambio è un’azione creativa per eccellenza perchè richiede l’interazione fra le persone: questo può essere sfruttato per legare insieme le diverse culture ed etnie che convivono all’interno della città, ma che non interagiscono. Lo scambio determinerà anche un nuovo tipo di popolazione instabile, di tipo internazionale e non, che verrà ad Istanbul non solo per vedere le testimonianze dei suoi imperi passati, ma anche perchè grande incubatore di condivisione del sapere. L’asse principale che per primo subirà tale incremento di creatività sarà la spina che va da Beyoglu (centro culturale moderno) a Maslak (centro innovativo). Questi nodi possiedono già tutte le caratteristiche per essere centri internazionali di scambio, specializzati rispettivamente nella cultura e nell’iinovazione, come abbiamo visto. Il loro ruolo verrà accresciuto da un’organizzazione più creativa dello spazio urbano, da una nuova composizione della popolazione, che darà largo spazio alla tolleranza e ad una maggiore apertura internazionale. La spina che collega questi due poli è Buyukdere Caddesi, un asse lungo 3,5 km che si collega inoltre alle due autostrade che attraversano la città. Nella pagina a fianco viene enunciata la missione in cui si specializza ogni cluster e il loro potenziale creativo (all’anno 2050) attraverso l’analisi S.W.O.T. (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats). Vengono utilizzate 8 variabili: idee/m2/min, ubiquità, percentuale di popolazione straniera, inclusione, classe creativa, stile di vita creativo, spazio urbano creativo e percentuale di scambio. Il termine stile di vita creativo sta ad indicare la possibilità per i cittadini di avere accesso a servizi pubblici altamente efficienti (sistemi di trasporto pubblico, attività presenti nel quartiere, interattività all’interno della città, ecc.). Riprendendo il più importante principio dell’arte di fare la città enunciato da Charles Landry, e cioè che “una città non dovrebbe cercare di essere la città più creativa del mondo, ma la città più creativa per il mondo”, essa lo deve fare partendo dalle proprie potenzialità. In base allo studio sulla creatività di Istanbul, sono arrivata alla conclusione che le sue due potenzialità creative sono: la compresenza da sempre di diverse culture ed etnie, quindi il ruolo di accoglienza che riveste la città per gli immigrati che hanno trovato una loro dimensione permanente dentro al tessuto della città, la grande propensione allo scambio, alla contrattazione e la grande accoglienza e disponbilità verso i “nuovi”. Lo scopo del progetto è creare una piattaforma efficiente che attraverso lo scambio dia luogo ad una grande operazione di inclusione sociale e di inter130 nazionalizzazione a livello globale.
The exchange is the creative action par excellence because it requires interaction between people: this can be used to tie together the different cultures and ethnicities that live in the city, but which don’t interact.The exchange will also determine a new type of unstable population, international or not, who will come to Istanbul to see not only the testimony of his past empires, but also because it’s the a great incubator of knowledge sharing. The main axis that first will increase in creativity will be the backbone that goes from Beyoglu (modern cultural center) to Maslak (innovation center).These nodes already have all the features necessary to be centers of international exchange, specializing in culture and in innovation, as we have seen.Their role will be enhanced by a more creative urban space, a new composition of the population, which will give space for tolerance, and greater international openness. The spine that connects these two poles is Buyukdere Street, a 3.5 km-long axis that also connects the two highways crossing the city. On the opposite page you see the mission in which each cluster specializes and its creative potential (by the year 2050) through the S.W.O.T. analysis (Strengths,Weaknesses, Opportunities,Threats). Eight variables are used: ideas/m2/min, ubiquity, the percentage of foreign population, inclusion, creative class, creative lifestyle, creative urban space and exchanganging ratio. The term “creative lifestyle” indicates the possibility for citizens to have access to highly efficient public services (public transport systems, activities organised in the neighborhood, interactivity within the city, etc..). Taking the most important principle of “the art of city making” as set out by Charles Landry that says “a city should not try to be the most creative cities in the world, but the most creative cities for the world”, it should start from its own potential. According to the study on creativity in Istanbul, I came to the conclusion that its creative potentialities are two: the presence of different cultures and ethnicities, so the role of hosting immigrants which have found their permanent dimension inside the city, the great propensity to exchange, bargaining, and the great welcome and kindness against the “new”. The project’s goal is to create an efficient platform which, through the exchange action, can trigger an operation of social inclusion and internationalization at the global level.
MISSIONE CLUSTER : SCAMBIARE SAPERE, CULTURA, INNOVAZIONE
1
4
6
3
2 IL POTENZIALE CREATIVO Analisi swot
1
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7
8
12
11
2
9
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3
IDEAS/M3/MIN EXCHANGING RATIO CREATIVE URBAN SPACE
UBIQUITY
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5
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7
8
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% FOREIGN POPULATION
INCLUSION CREATIVE LIFESTYLE CREATIVE CLASS 1. Halkali Train Station 2. Ataturk Airport 3. Sultanhamet Historical Center 4. Beyoglu Cultural Cluster 5. Education Cluster 6. Meeting Cluster 7. Innovation Cluster 8. Ecological Tourism Center 9. Sustainable Housing projects Cluster 10. Sabiha Gokcen Airport 11. Kadikoy Port 12. Bohemien Cluster
10
11
12 131
The project proposal concerns the entire city and itâ&#x20AC;&#x2122;s a ring circuit where goods, people, bioticity and a line of optical fiber pass through, which connects many development cluster.This ring circuit goes along big existing road infrastructures, such as the southern railway, along Marmara Sea coasts, and northern highway (look at the map). In this way The efficiency of an existing layout is improved. Besides being a link inside the city, the new loop is connected with Europe through the way to Bulgaria and with Asia across the way toward the central and eastern Turkey.The city will be multicentric, as suggested in the Masterplan prepared by the municipality for 2023, to lighten the burden of some districts and to redistribute the 48 million people expected for the year 2050 (I took as reference the most pessimistic scenario for the city, which applies the annual rate of population growth in 2010, that is 3.5%.) The multicentricity is used also to distribute weight equitably between the European side and the Asian side. Each center will specialize on a different kind of exchange. Twelve nodes have been identified for the development, including the two airports and the train station, as they are the main international gateways, from where come the major flows of human capital, essential for the direct
7 8 6 5
1 4 3 2
9
11 12
Some existing centers will be upgraded to become highly creative and other 2 will born in areas already urbanized. One will specialize in eco-tourism (one of the objectives of the municipal master plan is to convert the current tourism into eco-tourism, convention-tourism and intellectual-tourism), it will be on the Asian side, in an area near the forest. Here the fundamental principles of sustainability will be explained and workshops will be organized to sensitize the population and tourists to a greater awareness of the value of bioticity, through practical activities (greenhouses, botanical gardens, cultivation ..). The other center will be developed ex novo and it will specialize in the testing of new sustainable urban planning proposals, which will become a benchmark for the entire world.
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EX_CHANGING
IS’TANBUL 2050 Visione scala 1:200.000
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La proposta progettuale interessa l’intera città ed è un circuito ad anello lungo il quale passano importanti flussi di merci, persone, bioticità e una linea di fibra ottica, la quale mette in collegamento i vari nodi di sviluppo. Questo circuito corre lungo grandi infrastrutture esistenti, quali la ferrovia a sud, lungo le coste che si affacciano sul Mar di Marmara e l’autostrada a nord (vedi mappa nella pagina seguente). In questo modo viene potenziata l’efficienza di un tracciato già esistente. Oltre ad essere un collegamento per la città, il nuovo circuito si collega con l’Europa attraverso la via verso la Bulgaria e con l’Asia attraverso la via verso la Turchia centrale e orientale. La città sarà multicentrica, come suggerito nel Masterplan preparato dalla municipalità per il 2023, per alleggerire il peso che hanno alcuni distretti e ridistribuire i 48 milioni di abitanti che sono previsti per l’anno 2050 (ho preso come riferimento lo scenario più pessimistico per la città, il quale applica ad ogni anno il tasso di crescita della popolazione deò 2010, e cioè del 3,5%. ) La multicentralità serve anche a ridistribuire equamente il peso tra la parte europea e quella asiatica. Ogni centro si specializzerà su un diverso tipo di scambio. Sono stati individuati 12 nodi di sviluppo, tra cui i due aeroporti e la stazione dei treni, in quanto sono i principali gateway internazionali da dove arrivano i maggiori flussi di capitale umano, fondamentali perchè avvenga lo scambio diretto. Alcuni centri esistenti verranno potenziati per diventare altamente creativi e altri 2 nasceranno in zone già urbanizzate. Uno si specializzerà nel turismo ecologico (uno degli obiettivi del Masterplan della municipalità é convertire l’attuale turismo in turismo ecologico, congressuale e intellettuale), si troverà sul lato asiatico, in una zona ai piedi delle foreste. Qui verranno spiegati i principali fondamenti della sostenibilità e verranno organizzati workshop per sensibilizzare la popolazione e i turisti ad una maggiore consapevolezza circa il valore della bioticità, attraverso attività di tipo pratico (serre, giardini botanici, coltivazione..). L’altro centro che si svilupperà ex novo si specializzaerà nella sperimentazione di nuove proposte urbanistiche sostenibili, le quali diventeranno di riferimento per tutto il mondo.
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FLUXES ANALYSIS
TRENO DRIVERLESS A LEVITAZIONE MAGNETICA (MAGLEV) MAGNETIC LEVITATION DRIVERLESS TRAIN TRENO MAGLEV + BRT/ MAGLEV TRAIN+ BRT (BUS RAPID TRANSIT) CARATTERISTICHE MAGLEV/ MAGLEV CHARACTERISTICS passeggeri/passengers: 9000 people/hour frequenza media/average frequency: 4 min. stazioni/stations: 1 ogni km corse/rides: ogni 3 km; ogni 20 km max durata viaggio/ maximum travel time: 25 min.
START
CARATTERISTICHE BRT/ BRT CHARACTERISTICS passeggeri/passengers: 18000 people/hour frequenza media/average frequency: 5-15 min. stazioni/stations: ogni 2 km max durata viaggio/ maximum travel time: 12 min.
START LUNGHEZZA CIRCUITO:180 KM VELOCITA’ COMMERCIALE CORSA MAGLEV CON FERMATA OGNI 3 KM:70 KM/H 4 MIN 8 MIN 12 MIN 16 MIN 20 MIN 24 MIN 28 MIN
1km CORSA 1 CORSA 2 CORSA 3 CORSA134 4
L’INFRASTRUTTURA INTELLIGENTE 2050: IL LOOP The smart infrastructure 2050: the loop
Come detto prima, secondo lo scenario più pessimistico riguardante il tasso di crescita della popolazione della città, nel 2050 ci saranno 48 milioni di persone ad Istanbul. Considerando questo dato, e considerando la necessità di muoversi in tempi relativamente brevi tra i vari centri di sviluppo, bisogna predisporre un sistema dei trasporti che sia efficiente, che abbia una grande portata, un’alta frequenza e che sia veloce. E’ molto difficile stabilire quali saranno le tecnologie disponibili e applicabili alle reti di trasporto nel 2050: benché l’evoluzione tecnologica segua un processo lineare, essa è prevedibile nell’arco di massimo10 anni, non di più. La tecnologia più innovativa attualmente realizzabile e applicabile a sistemi di trasporto metropolitani è la levitazione magnetica. Dopo una consultazione col prof. Agostino Cappelli (professore di Trasporti presso lo Iuav), ho deciso di proporre il treno a levitazione magnetica (maglev) come sistema di trasporto attuabile con buona probabilità al 2050, dato che l’unica controindicazione attuale è il costo per la realizzazione delle infrastrutture. Questa tecnologia utilizza l’attrazione e la repulsione magnetica come mezzo di locomozione attraverso magneti superconduttori e sospensioni elettrodinamiche. Il treno ottiene la levitazione sfruttando le polarità opposte dei magneti del veicolo e gli avvolgimenti che si trovano all’interno del binario. Ciò permette al treno di non toccare le rotaie, l’unica forza che si oppone quindi al suo moto è l’attrito dell’aria. Il maglev è in grado di viaggiare a velocità elevatissime (fino a 581 km/h) con un consumo di energia limitato e un livello di rumore accettabile. A Shanghai un maglev collega la città con l’aeroporto. La linea è lunga 30 chilometri e viene percorsa dal treno in 7 minuti e 20 secondi con una velocità massima di 500 km/h e una velocità media di 200 km/h. Oltre a questo tipo di tecnologia, si può assumere che nel 2050 quasi tutti i sistemi di trasporto pubblico saranno driverless, cioè senza conducente. La metropolitana di Copenhagen è un esempio di metropolitana automatica. Corre lungo un circuito di 16,8 km ed ha 17 stazioni. Nel mio progetto, il maglev correrà lungo l’anello infrastrutturale esterno, ma anche lungo gli anelli
As said before, according to the most pessimistic vision about the growth rate of the city’s population, in 2050 there will be 48 million of people in Istanbul. Considering this data, and considering the need to move in short time between the various clusters of development, we have to plan an efficient system of transport that should carry a big number of people, have high frequency and be fast. It’s very hard to establish which would be the available and applicable technologies to the networks of transport in 2050. Although the technology evolution follows a linear process, it is predictable in the next 10 years, not more. The most innovative technology feasible nowadays it’s the magnetic levitation. After consulting professor Agostino Cappelli (teacher of Transports at IUAV), I decided to propose this solution as the mean of transport feasible in 2050, the only contraindication currently is the cost for the realization of the infrastructures.This technology uses the magnetic attraction and repulsion as means of locomotion through hyperconductors magnets and electrodynamics suspensions. Exploiting the opposite polarities of magnets of the vehicle and the windings that we can find inside the rail, the train will obtain the levitation. This will permit the train not to touch the rail.The only force opposing this movement will be the air friction.The maglev can travel extremely fast (till 581 km/h) with a limited consumption of energy and an acceptable noise. In Shanghai a maglev connects the city with the airport. The line is 30 kilometers long and the train takes 7 minutes and 20 seconds to do it, with a maximum speed of 500 km/h and medium speed of 200 km/h. Beyond this kind of technology, we can assume that in 2050 almost all systems of public transport will be driverless.The Copenhagen underground is an example of an automatic one, it runs over a circuit of 16,8 km and it has 17 stops. In my project, the maglev will run along the infrastructural external ring, but also along the minor rings that get formed from the transversal axes. Along those, the train will stop only at the start and at the end of the journey. In this way the two points of the external ring will be connected faster. There will be stations every kilometer, in order to cover all the circuit (about 180 km- long), but the train will run through them stopping in just one third of the stops alternatively. In this way they will not loose their
135
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minori che si vengono a formare con gli assi trasversali. Lungo questi, il treno si fermerà solo ad inizio e fine del percorso, in modo da collegare in modo più veloce i due punti dell’anello esterno. Ci saranno stazioni ogni km in modo da coprire l’intero circuito (lungo circa 180 km), ma i convogli percorreranno in modo sfalsato un terzo delle fermate senza così perdere le prestazioni di questo tipo di trasporto (grande coppia, cioè grande sforzo di accelerazione). La frequenza varierà da 1 a 5 minuti e l’intertempo delle stazioni da 3 a 10 minuti Una corsa si fermerà invece ogni 20 km, in modo da coprire più velocemente le grandi distanze. La velocità commerciale delle corse sul kilometro sarà più lenta (massimo 70 km/h), mentre per la corsa ogni 20 km possiamo ipotizzare una velocità commerciale di 120 km/h. L’anello esterno sarà collegato trasversalmente da una rete di trasporto pubblico che corre su corsie preferenziali, il BRT (bus rapid transit) e che si collegherà ad una rete più ampia che coprirà l’intera città. Questo fornisce un servizio più rapido rispetto al trasporto su gomma perché evita le code. L’obiettivo di questi sistemi è di avvicinare la qualità del servizio ai sistemi a guida vincolata su rotaia (puntualità e alta frequenza), ma mantenendo i costi minori dei sistemi basati su autobus. Le velocità commerciali tipiche sono comprese tra i 12 e i 40 km/h. E’ in grado di trasportare circa 18000 passeggeri/ora. Ha varie lunghezze (18, 24, 26 metri), che trasportano rispettivamente 104, 129 e 140 passeggeri. Un sistema BRT ideale deve presentare le seguenti caratteristiche: - Corsie riservate ai soli autobus - Copertura estesa - Servire un mercato molto diversificato con un servizio ad alta frequenza sulle 24 ore
performances (great couple, that means great effort of acceleration). The frequency of the trains will vary from one to five minutes and the time inbetween the stations from three to ten minutes. One run will stop instead every 20 minutes so that it will cover big distances in a faster way. The commercial speed of runs will be slower per kilometer (maximum 70 km/h), meanwhile for the run every 20 km we can suppose a commercial speed of 120 km/h. The external ring will be transversally connected with a public transport net that runs on preferential line, the BRT (bus rapid transit) that will be connected to a bigger net, covering the entire city.This gives a quicker service if compared to the transport on wheels because it avoid queues.The aim of those systems is to increase the quality of rail systems (punctuality and high frequence), but keeping low prices like bus systems. The typical commercial speeds are included from 12 to 40 km/h, they can carry around 18000 passengers per hour.They have various lengths (18,24,26 meters) that can transport respectively 104, 129 and 140 passengers). An ideal BRT system should have the following characteristics: - Lines riserved for buses - Big net covering - To serve a various target with a high frequency service in the 24 hours. In Istanbul there is already a BRT line that connects the European part of the city with the Asiatic one, Crossing the first Bosphorus bridge. One of the four transversal axes is the axe developed in my project: it connects the circuit vertically. Along this axis will travel either the magley train, either the BRT.
Ad Istanbul è già presente una linea di BRT la quale, attraversando il primo ponte sul Bosforo, collega la parte europea con quella asiatica. L’asse di progetto che ho sviluppato è uno dei quattro assi trasversali che collegano verticalmente il circuito. Su di esso passano sia il treno maglev, sia il BRT.
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TEM
- DISTANCE TO TAKSIM: 12 KM - PASSENGERS: 32 MILLIONS (2010)
30-35
E5
BAKIRKOY
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MIN
EMINONU AK S UTE
YENIKA
CONNESSIONI AEROPORTI-CITTA’(2011) Airports-City Connections (2011)
LEGEND HAVAS SHUTTLE each half an hour HAVAS SHUTTLE each hour HAVAS SHUTTLE each 2 hours LIGHT RAIL MUNICIPALITY BUS 4. LEVENT
FATIH SULTAN MEHMET BRIDGE
FERRY BOAT METRO LINE TO BUYUKDERE STREET
ETILER AKMERKEZ
TAKSIM
CAR
BOSPHORUS BRIDGE
KARAKOY U KSARAY
API
KADIKOY TEM KOZYATAGI BOSTANCI
E5
KARTAL
- DISTANCE TO TAKSIM: 35 KM - PASSENGERS: 11 MILLIONS (2010)
PENDIK RAILWAY STATION
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MAPPA RETI DI TRASPORTO SU ROTAIA+ AUTOSTRADE Istanbul Rail Transit Network Map+ highways
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light raillight rail
autostradahighway
tram modernomodern tramway
treno suburbanosuburban train
funicolarefunicular
metro busmetro bus
telefericaaerial tramway
metropolitanaunderground trains
http://urban-age. net/
URBAN AGE CONFERENCE: “ ISTANBUL CITY OF INTERSECTION”
THE CITY TOO BIG TO FAIL Istanbul is also what is driving Turkey, toward Brazil, Russia, India and China, the new economic powerhouses.The collapse of the Soviet Union made Turkey in general, and Istanbul in particular, a vital new centre for services and expertise profiting from a rapid growth in the energy-rich former Soviet republics. Istanbul is the base for the architects, the construction companies, the advertising agencies, and the banks that are reshaping KazakhIstan and Azerbaijan, and the Ukraine and even Russia. It has banks and television stations; it has manufacturers that are shooting rapidly up the value chain from generic products to designer label kitchen sinks. Istanbul is Turkey’s passport into the European Union. It sees itself as part of a group of cities on an axis running from Dubai to St. Petersburg. It’s a city whose influence is shaped by both culture and commerce. Istanbul has a thriving approach to contemporary art, although surprisingly perhaps, it has not as yet developed a distinctive architectural culture of its own. In the European suburb of Levent, one of Istanbul’s main business districts where banks cluster, you can find facsimiles of smart London Chinese restaurants and mega shopping centres. But Istanbul is also a place with settlements within its limits, in which Kurdish migrants from rural Anatolia tend flocks of sheep under the gaze of prefabricated concrete apartment blocks. Istanbul is home to nearly 13 million people and saw the city’s land area nearly triple from approximately 1,800 km2 to 5,300 km2. Even now, it still pulls in another 1.5 million workers every day, swelling its peak time population to 15 million. The city administration is attempting to limit its population to 16 million, fearing that if it is allowed to spread unchecked it will reach an impossible 25 million. The vast majority of Istanbul’s citizens never make the crossing from one continent to the other. But the 10 per cent who do cross from one half of the city to the other every day amount to a still huge total of 1.2 million. A first trend concerns the flows of capital: Istanbul is at the centre of a geography of capital flows that stretches both East and West. Even though the EU is Turkey’s dominant trade and investment partner, current post-Cold War geopolitics make Asian countries increasingly important. The second trend concerns the in- and outflows of people, and here again we see a remarkable bi-modality between Europe and Asia. But which kind of specific forms of knowledge that arise out of these intersections? Which are the contents at the heart of networked flows at a time of growing worldwide articulation among diverse complex cultures? Istanbul, that city of intersections and mobilities, sits in the top 30, specifically as a global policy nexus, and as a city for human capital and talent. In terms of capital flows,Turkey’s dominant trade and investment partnership is with the EU. It is the combination of capital flowing in and out, to and through the region that marks the intersection of capital mobilities in Istanbul. Such a dramatic increase in capital relations across and within the region within two decades has led to the developing capacity of Istanbul’s changing manufacturing, financial and service industries, now a magnet for human capital and innovation. Of the more than 19,000 foreign firms operating in Turkey, well over half are headquartered in Istanbul. About 10,700 are EU firms, including 3,100 from Germany and 1,800 from Britain. At the other end, 4,300 foreign firms are from Asia, including 910 from Iran, 450 from Azerbaijan, and 300 from China.While EU firms are still dominant, the rise of Asia and the changing geopolitics of its immediate region put Istanbul at the centre of a vast space now characterised by the co-presence of multiple
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and diverse firms and projects from all over the world. While capital flows are one way of identifying economic relations extending to and through the city, the flow of people brings skills, inventiveness, and cultures. Migration into Turkey is small, with only 1.9 per cent foreign-born among the total population, a figure that includes return migrants from Germany and elsewhere. But also here we see new geographies of origin, beyond the EU. Most of the in-flow comes from Bulgaria and Azerbaijan, while most of the out-flow goes to Germany and France. One is the significant role of Istanbul as a centre for global policy exchange. Kearneyâ&#x20AC;&#x2122;s 2009 study of 60 cities along five variables (business activity, human capital, information exchange, culture, and policy engagement), finds Istanbul in the top ten cities worldwide on the policy engagement variable, along with Washington, Beijing, Paris, Cairo, London and Brussels, among others.
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The second, which is not unconnected, is the fact that the study finds Istanbul in the top 15 cities on the human capital variable – defined as a city that ‘acts as a magnet for diverse groups of people and talent’. In the case of Istanbul, the key factor feeding its high rank is the large number of international schools, which functions as an indicator for characteristics of the parents of these children. It is worth noting that of the five factors measured, the most important one feeding the top ranking cities is the presence of a foreign-born population. Istanbul is well positioned to gain ground here: even though it is still a country with a very small foreign-born population, it is clear that it has benefited from an enormous variety of origins among its immigrants. Istanbul is out of the first 35 cities regarding the Global Power City Index which takes into account: Economy, Research and Development, Cultural Exchange, Livability, Environment, Accessibility IT’S ISTANBUL, NOT GLOBALIZATION Istanbul’s connections to the Balkans, Central Asia, and Western Europe have all fuelled its ascent to a global city. European standards (and aspirations) guide its transport, infrastructure, and environmental standards. Its urban work force is increasingly Balkan. Certainly tensions in the Eastern Mediterranean between Greeks and Turks, Arabs and Israelis,Turks and Armenians, Cypriots and Cypriots,Turks and Arabs, Arabs and Arabs, etc. have hindered free trade and stronger cultural connections between Turkey and the Arab world. Since 1984 Istanbul has managed to create a metropolitan municipality with an elected and relatively powerful roster of mayors to lead the city. Since then, the city has undertaken urban improvements, including those to increase control over informal development, which could be attributed to a strengthened local government. CLIMATE CHANGE AND URBAN ECONOMY Cities are engines of growth, centers of consumption and production.They promote economic vitality, cultural exchange and social integration. However, urban economies are also fragile. Due to the high concentration of wealth and related consumption patterns of urban lifestyles, cities contribute to a high percentage of global CO2 emissions. As these gases are emitted much faster than they can be absorbed by oceans, plants and soils, they have been building up in the atmosphere, trapping more and more heat. As a result, global mean temperatures have risen dramatically; by 0.76 °C compared to pre-industrial times. Higher temperatures increase the risks associated with rising sea levels, flooding, desertification and droughts. As can be seen in the map of flood risks below, the impacts of climate change are not evenly distributed across the globe. Residents of low income countries are often more vulnerable, partly because of their exposed geographic locations but also because they lack the resources to retrofit their environments to adapt or mitigate such risks. Developing countries emit far less carbon emissions than developed nations. Yet, city dwellers are more efficient than their national populations. Well designed cities, which feature a dense urban fabric connected by an efficient public transport system, have the potential to play an increasingly critical role in balancing the equation between resource consumption and global sustainability. As long as sprawl is contained and the natural environment is protected, cities could have a positive impact on global ecology. URBAN FOOTPRINT Historically, Istanbul’s footprint has grown inwards from the European and Asian edges of the Bosporus strait and now covers around 16 per cent of the Province. These graphics show how Istanbul’s built-up area has expanded from the pre-fifteenth century up to 2000. In the late Ottoman era, the city started to develop from the historical peninsula on the Bosporus. By 1950, the built-up area expanded along the East-West axis, covering most of the Marmara Sea’s coast on the Anatolian
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side. Between 1950 and 1970, the first wave of large-scale migration brought with it gecekondu (informal) settlements occupying large areas on the peripheries. Industrial development continued to promote migration, and by 1990, the forest and water reservoirs began to be threatened by uncontrolled development, further fuelled by the opening of two bridges spanning the Bosporus. In 2000, the built-up area spread even further outwards on the European and Asian sides. A significant portion of this recent expansion can either be tied to the development of gated communities for the wealthiest of the city’s population or to mass housing for its middle classes. DENSITY Density is largely driven by topographical constraints and the location of public transport and other infrastructure, but also by each city’s inherited traditions of urban planning and development.While high density is sometimes associated exclusively with poor and overcrowded urban environments, it can also enable a higher quality of life and reduce the environmental impact of cities by facilitating walking and cycling. In Istanbul, density levels are high, particularly when compared to other European cities.The city’s peak density of 68,602 people per km2 is well above Manhattan’s extreme, and the average within a radius of 10 km is at least 30 per cent higher than that of any of the other American and European Urban Age cities. Istanbul also displays a distinct difference between the European and Asian sides: while density levels on the European side vary considerably – the highest and also some of the lowest densities within the built-up area can be found here – the Asian side is much more homogeneous and is dominated by mid-range densities around 20,000 people per km2. URBAN AGE CITY SURVEY Located in a dynamic emerging market economy, Istanbul is the economic and financial heart of one of the world’s 20 largest economies. A modern megacity, full of contrasts, it has had rapid growth with relatively little effective planning, bringing major problems – high unemployment, an increasing informal sector economy, uncontrolled and illegal land occupation, the spread of slums, bad transport congestion, and air and water pollution. In more homogeneous Istanbul, 8 per cent consider it to be a bad aspect while only 3 per cent see it as good – a surprising fact for a city that has recently been nominated the 2010 European Capital of Culture.When it comes to things that would improve the quality of life, major differences can be found between the three cities. By some margin, education stands out as an issue for Istanbul in away that is not visible elsewhere. Similarly there is a major concern over environmental issues for Istanbul’s inhabitants – partly linked the threat of natural disasters, like the risk of earthquakes. ENVIRONMENT The survey results point to a clear environmental concern in Istanbul’s population – almost twice as many people think that efforts to protect the environment are needed to improve quality of life than in London.This may be caused by the fact that 57 per cent of the respondents are aware of the effects of climate change on their city. In terms of environmental concerns, water shortages come in a strong first position, with 81 per cent of the responses. Fears of desertification, extreme humidity and heat waves follow with 68, 63 and 54 per cent respectively.These concerns seem to originate from a desire to keep future generations safe from environmental disasters: 88 per cent of the respondents are concerned that the lives of their children and grandchildren will be threatened by the effects of climate change. Close to three quarters are also concerned about environmental threats to their own health. Concern for the environment increases with the respondents’ education levels: 87 per cent of those with a higher education are concerned about the environment while this figure falls to 54 per cent among those who do not have any education.Things are less clear-cut when looking at how to address climate change. No level of government is singled out as having the highest degree of responsibility. Moreover, there seems to be a mismatch between the policies that are advocated to address climate change
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LEZIONI DI SPAZIO URBANO CREATIVO Lectures of Creative Urban Space
A sinistra:/ To the left: Hua Qiang Bei Road, Shenzen, China,WorkAc
Charles Landry afferma che il software di una città é tanto importante tanto quanto l’hardware. Questo concetto diventa l’elemento chiave che modifica i vecchi codici di progettazione: al posto del manufatto fisico, sarà la risorsa umana al centro del progetto. Le infrastrutture non saranno più solo fisiche, ma anche mentali, sociali, etiche, ecc. I progetti si arricchiscono di elementi creativi che ne aumentano la complessità con cui si devono leggere. Qui di seguito ho riportato alcuni esempi di progetti che si possono definire creativi, quali la Hua Qiang Bei Road a Shenzen, in Cina, la Loop City dei Big, e un esempio di piattaforma per la progettazione sostenbile, lo Smart Urbanism. Il primo progetto é stato il riferimento chiave per la progettazione della strada, perché poneva le stesse problematiche. Lungo una strada commerciale molto trafficata, si sono inseriti degli edificiponte. Essi hanno il compito di connettere i due lati della strada, ma allo stesso tempo inseriscono un programma culturale che diventa icona e punto di riferimento visuale per la città. Lo studio della Loop City dei BIG è stato utile per la progettazione dell’infrastruttura urbana di collegamento dei vari cluster creativi. I principi dello Smart Urbanism sono sono stati consultati per la progettzione degli spazi della strada.
Charles Landry states that the software of a city is as much important as the hardaware part. This concept becomes the key-element that modify the old projects’ codes: the physical resource is replaced by the human resource, which will be put at the center of the project. The infrastrucutres will be not just physical, but also mental, social, etichal, etc. The projects are enriched by creative elements which add their complexity, with which they have to be read. Here follow some examples of projects that can be defined as creative, such as Hua Qiang Bei Road, in Shenzen (China), the Loop City of BIG and an example of platform for the sustainable urban planning design, the Smart Urbanism. The first project has been the key reference for the axis design, because it faced the same problem. Along a highly congested commercial road a series of buildingsbridges have been inserted.They connect the two side of the road, but at the same time they insert a cultural program; they become an icon and visual reference point for the city. The study for the Loop city of BIG was useful for the design of the urban infrastructure that link the creative clusters. The Smart Urbanism principles have been consulted for the street spaces design.
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WORKac, STRADA HUA QIANG BEI, SHENZEN, CINA, 2009 WORKac, Hua Qiang Bei Road, Shenzen, China, 2009
WORKac e ZhuBO (uno studio di architettura di Shenzhen) hanno vinto una competizione per ridisegnare 1chilometro di sezione della strada Hua Qiang Bei a Shenzen, in China. Hua Qiang Bei é passata in modo spontaneo dall’essere un distretto industriale ad essere la prima strada di Shenzen per lo shopping e l’elettronica. Questo successo ha creato purtroppo anche problemi di traffico, così la strada necessita di una nuova espressione contemporanea per riflettere la sua destinazione. Una singola soluzione – come proposto dall’ Ufficio di Progettazione di Shenzhen– che ricopra l’intera lunghezza della strada, potrebbe sopraffare questo carattere vibrante. WORKac ha proposto una serie di interventi strategici, invece che un unico approccio. Ha ripreso l’idea della strada 3D e creato cinque “lanterne” iconiche distorcendo il programma richiesto in complessi sinuosi, creando destinazioni uniche, visibili,attraverso un processo di “agopuntura urbana” – che danno luogo al cambiamento quando richiesto. Queste lanterne sono alte abbastanza da mantenere la vista lungo la strada (5 livelli fuori terra), mentre fanno ombra e fanno da ponti di connessione. Di notte, le Lanterne brillano di luci colorate e attività. Ogni lanterna contiene speciali programmi di destinazione pubblica. Da un museo dell’elettronica a sud, ad un centro di informazione urbana nel distretto dell’elettronica ad un parco pubblico al centro, ad un museo di osservazione a forma di 8 e un museo di design e fashion al nord. Sottoterra, nuovi spazi di connessione offrono amenità pubbliche – una biblioteca pubblica, un’area ristorativa, e una serie di spazi di performance e gallerie– e da connessioni lungo la strada e tra le 4 nuove linee metropolitane. Scalinate a terrazza creano ampie entrate ad ogni lanterna. Gli spazi sotterranei sono collegati da un boulevard per lo shopping ad altezza mezzanino. Il progetto è frutto di una collaborazione con Arup per la consulenza sul traffico, sulla sostenibilità e strutturale e con gli ingegneri MEP e Balmori Associates in qualità di architetti del paesaggio. E’ anche il primo ad occuparsi di una modifica sul tessuto urbano di un distretto esistente della città
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http://work.ac/ WORKac and ZhuBO (Shenzhen architectural firm) won a competition to redesign a 1-kilometer section of Hua Qiang Bei Road, in Shenzen, China. Hua Qiang Bei has emerged naturally from an industrial district to become Shenzhen’s premier shopping and electronics street.This success has also unfortunately created traffic problems, and the street needed a new contemporary expression to reflect its destination status. A single solution – as proposed by Shenzhen’s Planning Bureau – that covers the entire length of the street, could overwhelm this vibrant character.WORKac proposed a series of strategic interventions, rather than a single approach.
They took the idea of the 3D Street and created five iconic “lanterns” by twisting the required program into sinuous bands, creating unique, visible destinations through a process of “urban acupuncture” – strategically affecting change where required.These lanterns are high enough to maintain views across the street (5 levels above the ground), while still providing shade and bridge connections At night, the Lanterns glow with colored light and activity. Each Lantern contains special destination public programs. From an electronics museum at the south, to an urban information hub in the electronics district to an elevated public park at the center, a “figure eight” observation pavilion and a fashion and design museum at the north. Underground, new connective spaces provide public amenities – a public library, a food court, and a series of performance and gallery spaces – and provide connections across the street and between four newly created metro lines.Terraced steps create generous entrances at each of the Lanterns.The underground spaces are connected by a wide shopping “boulevard” at mezzanine level. The project is a collaboration with Arup as consulting traffic, sustainability, structural and MEP engineers and Balmori Associates as landscape architects. It is the first that deal with a transformation of the urban fabric of an existing district of Shenzen City, with the aim of renovating its image with the new contemporary connotation. WORK Architecture Company (WORKac), located in New York, was established in 2003 from Amale Andraos
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di Shenzhen, con lo scopo di rinnovarne l’immagine con la nuova connotazione contemporanea. WORK Architecture Company (WORKac) con sede a New York è stata fondata nel 2003 da Amale Andraos e Dan Wood. WORKac si sforza di sviluppare progetti architettonici e urbani che coinvolgono la cultura, la natura e la “coscienza” locale in armonica fusione con il pragmatismo delle loro scelte. Lo studio ha radici internazionali, infatti buona parte del team ha vissuto e lavorato in Europa ma molti dipendenti hanno operato in Medio Oriente e Asia; è anche per questo che lo studio è particolarmente attratto da culture e paesi diversi cercando di sfruttare le differenze culturali come fonte di ispirazione.
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and Dan Woo.WORKac tries to develop architectural and urban projects that involve the local culture, nature and “responsibility” in armonic fusion with the pragmatism of their chioices. The office has international roots, in fact the majority of the team has lived and worked in Europe, but many employees operated in Middle East and Asia; it is also for this reason that the office is mainly attracted by diverse cultures and countries, trying to use the cultural differences as an inspiration source.
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BIG, LOOP CITY, COPENHAGEN, DANIMARCA, 2010 BIG, Loop City, Copenhagen, Denmark, 2010
Nel progetto Loop City disegnato dallo studio BIG per la città di Copenhagen, una nuova infrastruttura è stata concepita per fermare l’espansione urbana, collegare diversi centri isolati e creare un anello che potrebbe collegare Copenhagen con le città svedesi. I distretti sono aree industriali nelle periferie di Copenaghen che saranno coinvolte nello sviluppo urbano. Una nuova metropolitana leggera è prevista per connettere 20 zone di sviluppo, pari ad una superficie di 11 km2, la dimensione di tutta la città interna. I BIG propongono di trasformare la linea di metropolitana leggera in una densa spina di urbanità con una serie di picchi nelle stazioni. Combinando la ferrovia con le strategie di scambio di energia, gestione dei rifiuti, trattamento delle acque e stazioni di auto elettriche, l’infrastruttura sarebbe diventata la base per un anello di sviluppo sostenibile intorno a Copenaghen, e una arteria di vera urbanità che pompa vita verso le periferie. In certi punti la ferrovia diventa un edificio, come un acquedotto romano che passa attraverso la periferia, in un altro punto forma piccole sacche di urbanità intorno alle stazioni. Propongono inoltre di migliorare la ferrovia leggera progettata, estendendola fino a formare un anello di collegamento regionale intorno Oresund, connettendo aree di sviluppo simili, e creando una nuova prospettiva di sviluppo di 50 anni per una regione compresa tra la Svezia e la Danimarca. Se il piano Finger del 1947 riguardava la connettività dalla periferia al centro della città, la Loop City è il collegamento di una serie di nodi urbani altamente differenziati, le università, e spazi di lavoro in una regione metropolitana senza centro intorno ad un vuoto blu (il mare) Questo anello, di dimensioni paragonabili all’area di San Francisco Bay, dispone di aree di sviluppo sufficienti a contenere la crescita della regione per i prossimi 50 anni, e diventerebbe un modello di sviluppo sostenibile, denso e super ricreativo della regione. Il Finger Plan è stato concepito per affrontare la crescita urbana dovuta ai processi di industrializzazione e migrazione. Propose una serie di assi che vanno dal centro alla periferia. Oggi la nostra società sta affrontando grandi sfide tanto quanto il Finger Plan :la Loop City può essere
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http://www.big.dk/ In the Loop City project designed by BIG for the city of Copenhagen, a new infrastructure is conceived to stop urban espansion, link different isolated clusters and create a ring that could connect Copenhagen with Sweden cities. The clusters are industrial areas in the Copenhagen suburbs that are in line for urban development. A new light rail is planned to interconnect 20 development zones with a total area of 11 km2, the size of the entire inner city. BIG propose to turn the light rail line into a spine of dense urbanity with a series of peaks at the stations. By combining the rail with strategies for energy exchange, waste management, water treatment and electric car stations, the infrastructure would become the base for a sustainable ring of development around Copenhagen, and an artery of true urbanity pumping life into the heart of the suburbs. At certain point the rail becomes a building itself like a Roman aqueduct passing through the suburbs, at other point it forms small pockets of urbanity around the stations.They propose to upgrade the planned light rail by extending it to form a regional ring around Oresund connecting similar development areas, and creating a new 50 year development perspective for a cross border region between Sweden and Denmark. Where the finger plan from 1947 was about connectivity from suburb to the city center, the Loop City is linking a string of highly differentiated urban nodes, universities, and working spaces in a center-less metropolitan region around a blue void (the sea) This ring, comparable in size to San Francisco Bay area, has enough development areas to contain the growth of the region for the next 50 years, and would become a model of sustainable, dense and super recreational development of the region. The Finger Plan was conceived to face urban growth due to industrialization and migration processes. It proposed a series of axes going from the city center to the suburbs. Today our society is facing big challenges as much as the finger plan: the Loop City can be a response to that.
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una risposta a questo. Mentre il Finger Plan ha portato all’espansione urbana incontrollata e alla congestione del traffico, la Loop City tenta di densificare le zone con un sistema di trasporto efficiente.
While the finger plan led to urban sprawl and traffic congestion, the City Loop tries to densify the areas of the original hand with an efficient transportation system.
Alle pagine 156-157 troviamo una cloud delle piattaforme inglesi che trattano e/o offrono consulenza sulla crescita intelligente delle città. Questa cloud è uno strumento utile di riferimento quando si vuole sviluppare un progetto sostenbile. La piattaforma inglese é una delle banche dati consultabili in rete, altre sono: l’Holcim (http://www. holcimfoundation.org/), il Doe (http://eere.buildinggreen.com/), la piattaforma giapponese sugli edifici sostenibili (http://www.ibec.or.jp/jsbd/), la Cloud9 spagnola (http://www.e-cloud9.com/) e altri ancora. Di queste piattaforme ho analizzato lo Smart Urbanism perché tratta la progettazione alla scala di quartiere, che può essere paragonata alla scala del mio progetto. I principi dello Smart Urbanism sono suddivisi in 7 punti:
On the pages 156-157 we find a cloud of the english platforms that deals with and/or give consultancy about the smart growth of cities. This cloud is a useful reference tool when you want to develop a sustainable project. The english platform is one of the data bank existing, others are: l’Holcim (http://www.holcimfoundation. org/), il Doe (http://eere.buildinggreen.com/), la piattaforma giapponese sugli edifici sostenibili (http://www. ibec.or.jp/jsbd/), la Cloud9 spagnola (http://www.ecloud9.com/) Of all these, I analysed the Smart Urbanism because it deals with the project with neighbourhood scale. It can be confronted with the scale of my project. The principles of Smart Urbanism are divided in 7 steps:
1. SMART URBANISM 2. PUBLIC PROTOCOL 3. NEIGHBOURHOOD CO:EFFICIENT 4. POPULAR HOME 5. URBAN ISM 6. GREAT STREETS 7. GLOBAL LOCAL Per la spiegazione dei contenuti, vedi lo schema alle pagine 158-159.
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1. SMART URBANISM 2. PUBLIC PROTOCOL 3. NEIGHBOURHOOD CO:EFFICIENT 4. POPULAR HOME 5. URBAN ISM 6. GREAT STREETS 7. GLOBAL LOCAL For the explanation of the contents, see the scheme on the pages 158-159.
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• membership organisation to radically improve the sustainability of the built environment, by transforming the way it is planned, designed, constructed, maintained and operated • concerned with homes and non-domestic buildings, both new and existing, and the infrastructure that binds them together.
0 CARBON
http://www.0carbon.co.uk/
PLACECHECK
• technolo ity, Solar T • UK wide ducing ren
www.placecheck.info/
UK GREEN BUILDING COUNCIL
BUILDING FOR LIFE
www.ukgbc.org
http://www.buildingforlife.org
LONDON PLAN
• national standard for w designed homes and neig hoods. • 20 CRITERIA • led by CABE and the H Builders Federation from
COMMUNITIES
www.communities.gov.uk
www.london.gov.uk/thelondonplan/
SMART URBANISM HUB
www.urbaninitiatives.co.uk/
DEFRA
CABE
• Co Built www.cabe.org.uk • It w archi spac
ONE PLANET
www.oneplanetliving.org
• UK government department respon- www.defra.gov.uk sible for policy and regulations on the environment, food and rural affairs • Support and develop British farming and encourage sustainable food production • Help to enhance the environment • Global iniziative based on 10 prinand biodiversity to improve quality of ciples of sustainability developed by life BioRegional and WWF • Support a strong and sustainable green economy, resilient to climate www.planningportal. change
PLANNING PORTAL
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NUVOLA RETI OPERATIVE DI CONSULENZA INGLESI SULLA CRESCITA SMART English up and running consuling networks’ Cloud on Smart Growth
ogies supplier: Solar ElectricThermal and Heat Pumps e consultancy on carbon renewable energy technologies.
wellghbour-
Home m 2001 • UK government department that sets policy on supporting local government; communities and neighbourhoods; regeneration; housing; planning, building and the environment; and fire. • create a free, fair and responsible Big Society
ommission for Architecture and the t Environment. was the government’s advisor on itecture, urban design and public ce from 1999 to 2011
• launched in 2006 in partnership with the BRE Trust • Much of the NHBC Foundation’s research is focused on the challenges of the Government’s 2016 zero carbon homes target. • It develops long-term solutions to industry challenges • facilitates research and development
NHBC FOUNDATION
http://www.nhbcfoundation.org
G
.gov.uk
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1
7
SMART URBANISM
GLOBAL LOCAL
BIG DIFFERENCES TO OUR CITIES WORKING METHODOLOGY
• ENABLE CHANGES • DELIVER COMPLEXITY
=
ORDERED FRAMEWORK + URBAN VARIETY
PARTICIPATION TOOLKIT
• HONEST • INTERACTIVE • FUN
2
PUBLIC PROTOCOL +
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MANY SMALLER COLLECTIVE ACTIONS CREATING THE MEDIUM FOR URBAN LIFE TO FLOURISH
A RESPONSE TO NEW ECONOMY WITH 4 INITIATIVES
SMART URBANISM
http://www.urbaninitiatives. co.uk/
0
NEW NORM
7 DRIVERS: • COMPACTNESS • COMPLEXITY • CONNECTEDNESS • COLLABORATIVE • CO:EFFICIENT • CO-PRODUCTIVE • COOLNESS
3 4 BASIC RULES FOR INVOLVEMENT
MOBILISING COMMUNITY ACTION AND RESPONSIBILITY
POSITIVE CHANGE
BUILDING TRUST BUILDING COMMON VALUES BUILDING UNDERSTANDING BUILDING COMMITMENT
NEIGHBOURHOOD CO:EFFICIENT
OPT R
HOW DOES IT WORK? • The Hit Squad • The Starter Pack • The Project Initiator • The Development Packager • The Place Promoter • The Supporter • The Programme Co-ordinator • The Capacity Builder
URBAN FORM
TO RAISE QUALITY OF LIFE
PRINCIPI DELLO SMART URBANISM Smart Urbanism Principles • TRANSPORT
REGIONAL URBANISM
INFRASTRUCTURE • LAND USE ZONING • TOPOGRAPHY
NEW APPROACH TO CITY DESIGN
+
• BLOCK • LOT • PLOT
INNOVATIVE EFFICIENT SUSTAINABLE
JOHN DALES
ALL ASPECTS OF CONTEMPORARY URBAN STREET DESIGN AND PLANNING
6
GREAT STREETS
TILE’S SCALES: 500 M (25H) 200 M (4H) 100 M (1H) 50 M, 15 M
URBAN STREETS
=
PLACES FOR PEOPLE
5 A DELIVERY VEHICLE • a innovative neighnourhoodscale organizational model DELIVERING CHANGE AT THE LOCAL SCALE
THE POPULAR HOME • new flexible housing typologies
URBAN ISM
GIS + DESIGN PROCESSES + LAND USE + ACCESSIBILITY
A LOCAL ENERGY SOLUTION • local energy services company
-
TIMIZE HARDWARE RAISE SOFTWARE
+
A NEIGHBOURHOOD MANAGEMENT MODEL • processes to manage all services and infrastructures A SOCIAL ENTERPRISE MODEL • building social capital • fostering local economic development A PROCUREMENT MODEL • the plot, the lot, the block
TOOL TO TEST LOCAL DEVELOPMENT SCENARIOS
THINKING ABOUT LONG-LIFE LOOSE FIT HOUSING
1. INCLUSIVE 2. SMART 3. SOFTWARE APPROACH 4.THE NEW NORM
4
POPULAR HOME
161
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LA STRADA CREATIVA PER IL SAPERE The creative axis for the knowledge
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FOREST
FOREST Innovation Center
ESSENCE OF A CITY: INTERACTION EXCHANGE
Buyukdere Caddesi for the knowledge
Cultural Center
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HIGH SPEED TRANSPORTATIONINFORMATION TRANSMISSION
BUYUKDERE STREET 2050: STRADA CREATIVA PER IL SAPERE Buyukdere Street 2050: creative street for the knowledge
Si possono individuare 4 aree di grande influenza nella parte occidentale Istanbul: Sultanhamet è il centro storico, dove si trovano le testimonianze dei tre Imperi del passato; esso accoglie la maggior parte dei flussi di turisti; Beyoglu è il centro culturale più moderno e più vitale, dove si trovano musei, gallerie d’arte, librerie, nonchè luogo della nightlife della megalopoli; Maslak è il cuore innovativo dove si concentrano i maggiori centri di ricerca e le maggiori compagnie di telecomunicazione; ed infine un Central Business District che si distribuisce lungo un asse che va da Levent a Maslak. Lungo questa spina hanno sede uffici, quartieri finanziari, centri commerciali, aziende di servizi e hotel che ospitano un turismo di tipo congressuale. Essi sono molto importanti per lo sviluppo economico della città, ma privi di un disegno urbanistico consapevole e sostenibile. Non c’è un disegno dello spazio pubblico. Il risultato è uno skyline appesantito da grattacieli che snaturano il profilo della città, governato solamente dalla speculazione sul territorio. Questo asse ha due grandi potenzialità: essere di per sè un grande centro gravitazionale, di nuovo sviluppo, dove nuovi settori, altri dal settore industriale, stanno trasformando l’economia della città, portandola ad essere basata sulla creatività; ed essere una via di collegamento tra due grandi poli della città, quello culturale e quello innovativo: può in questo modo diventare una ricucitura di due aree ora isolate. Avere un asse facilita inoltre la progettazione secondo i canoni della progettazione orientale, che in questo caso permane nella morfologia di Istanbul, dove la vita pubblica si svolge sulla strada e non in spazi chiusi come le piazze. Il metodo progettazione è per feedback, immaginando lo spazio urbano futuro altamente creativo, sostenibile e connesso, in una parola smart. Questo centro si specializza nello scambio di sapere, partecipando ad un disegno più ampio che coinvolge l’intera città e mira ad aumentarne la creatività in tutti gli aspetti.
We can identify four areas of great influence in the western part of Istanbul: Sultanhamet, the historical city center, where you can find the testimonial of the three past Empires; it welcomes most of the tourists’ flow; Beyoglu is the most modern and lively cultural cluster, here we can find museums, art galleries, bookshops, and it’s the center of the nightlife; Maslak is the innovative heart of the city where the major research centers and telecommunication companies are concentrated, and finally there is a Central Business District developed along an axis that goes from Levent to Maslak. Along this spine we can find head offices, financial headquarters, shopping centers, service businesses and hotels that host a congressual tourism.They are all very important for the economic development of the city, but they lack of a sustainable and conscious urban planning design. There’s no design of the public space.The result is a heavied skyline, where the skyscrapers disnature the profile of the city, governed only by the speculation on the land. This axis has two big potentials: to be a big gravitational center of new development, where new sectors different from the industrial one are converting the economy of the city towards an economy based on creativity.The second potential is to be a connection between two big parts of the city, the cultural and the innovative one: in this way it could link two areas of the city now disconnected. To have an axis will also make easier the project according to the oriental way of projecting, that in this case remains and it’s still visible inside Istanbul’s morphology: here the public life develops on the road and not in close spaces like squares. The urban planning method used is a feedback method, imaging the future and an extremely creative urban space, sustainable and connected, in one word, smart. This center will specialize in the exchange of knowledge , taking part to a biggest design that involve the all city and aim at improving the creativity in all its aspects.
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POPULATION
2010: 13,26 milion
ISTANBUL 2010-2050
3,5%(1) 2050: 48,5 milion
PASSENGERS
TOURISTS
2010: 43 milion
2010: 10 milion
571200 hectars
28%(2)
571200 hectars(3)
28%(2) 2050: 55 milion
AREA
GREEN AREAS
needed in 2050 48, 5 milion x 10 M2(4)(5) 1/11 TOTAL SURFACE
2050: 12,8 milion
48500 hectars X2(6)= 97000 62000X10= 620000 M2
KNOWLEDGE CLUSTER2050
62000 inhabitants
800.000 tourists/year
255 hectars
62 hectars x 2(6)= 120 hectars 1/2 TOTAL AREA 19.00 hectars/2=
MEETING AXES_ project input
NONE
760.000 tourists/year
19.00 hectars
9.5 hectars 1/2 TOTAL AREA
NOTES: 1 current growth rate per year 2 mondial population gowth rate applied to passengers and tourist growth 3 project input: the city doesn’t have to grow anymore 4 green areas/person, data taken from “The scaling of green space coverage in European cities “, Richard A. Fuller and Kevin J. Gaston, 25 February 2009 5 current ratio: 6,4 m2/persone, including “passive green areas” (forests, green around crossroads..); data taken from http://www.turks.us/article. php?story=20090623071150451 6 value doubled to increase the bioticity
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DRIVERS DI PROGETTO Project Drivers
Secondo quanto detto precedentemente riguardo al metodo di progettazione sostenibile, ho costruito una matrice in cui ho paragonato gli input di partenza della città al 2050 (popolazione stabile, instabile, superficie e aree verdi) con la mia area di progetto. I risultati ottenuti saranno i miei drivers di progetto. Il passaggio intermedio tra gli input della città al 2050 e i drivers per la strada progettata (grande 19 ettari), considera l’area che gravita attorno all’asse, grande circa 255 ettari. Facendo una proporzione tra il numero di abitanti nell’intera area di Istanbul e l’area di gravitazione del sapere, gli abitanti stimati saranno circa 62000. Questi utilizzeranno la strada creativa come punto di accesso al trasporto pubblico (Maglev, BRT e metropolitana sotterranea). Ci sarà quindi un grande flusso di capitale umano di cui tener conto. Il numero di turisti all’anno sarà circa 800.000 nell’intera area, 438000 lungo l’asse. Secondo uno studio condotto da Richard Fuller e Kevin Gaston, ogni abitante ha bisogno di circa 10 m2 di verde. Dato l’intenzione sostenibile del progetto, ho deciso che al 2050 ogni abitante dovrà disporre di 20 m2/procapite di spazio verde (considerando anche gli spazi di verde pubblico e i campi coltivati, non solo il verde privato). Ciò significa che metà dell’area della conoscenza dovrà essere dedicata alla bioticità, per cui anche l’asse seguirà la stessa regola.
According to what was argued before about the sustainable planning method, I created a matrix to compare the starting input of the city in 2050 (stable city population, city area and green areas) with those of the projected area.The obtained results will be my project drivers. An intermediate step between the city inputs in 2050 and the project of the road (19 hectares), is considering the area pertinent/around the axis, extended for 255 hectares. By as simple proportion between the number of inhabitants in the Istanbul city area and the knowledge area that gravitates around, the estimated citizens will be around 62000. All those people will use the creative street as a point of access to public transports (Maglev, BRT and subway).There will be a big flow of human capital that has to be taken into consideration.The number of tourists per year can be estimated around 800.000 in the all area, 438.000 along the axis. Richard Fuller and Kevin Gaston in their publication argued that every inhabitant needs around 10 m2 of green area. Since the sustainable intention of the project, I define 20 m2 of green area per citizen as one of the objective of my project for 2050 (green area definition considers both public green areas and cultivated areas and not only private green areas).This implies that a half of the knowledge area will be dedicated to bioticity. Also the axis will follow the same rule.
GREEN AREAS PER PERSON
ISTANBUL
LONDRA NEW YORK
ROMA AMSTERDAM
167 STOCKHOLM
Il grande asse progettato, Buyukdere Street, è l’attuale collegamento di due autostrade che corrono parallele tra loro, al 2050 sarà anche uno dei collegamenti verticali del Loop. Esso è un punto di rottura all’interno della maglia della città: i due quartieri che separa sono completamente slegati. La strada è infatti attraversabile solo mediante i collegamenti sotterranei della metropolitana. Per risolvere questo problema ho studiato come l’infrastruttura e la città lavorano insieme, prendendo come esempi quattro modelli urbani. Nel primo caso preso in considerazione c’è Buyukdere Street, la strada di progetto, la quale é un esempio di infrastruttura che taglia la città; nel secondo caso viene data priorità alla risorsa naturale, la quale passa sopra alla strada; nel terzo caso la città viene messa sopra alla strada, come accade nella “Città Sospesa” degli MVRDV, mentre nell’ultimo caso l’infrastruttura rimane a terra e la città viene ricollegata attraverso degli interventi puntuali che fungono da ponte tra le due diverse parti, come nel progetto “Hua Qiang Bei Road” dei WorkAC. L’intento progettuale mette insieme due principi: il primo, la ricucitura della città, sopraelevando l’infrastruttura dei trasporti e creando uno spazio biotico a terra, il secondo l’utilizzo di edifici puntuali come collegamento verticale all’infrastruttura che si trova a 10 metri da terra. Questa operazione catturerà i flussi di persone che utilizzeranno i mezzi pubblici nelle “lanterne del sapere”. In questo modo la mobilità urbana sarà la fonte principale attraverso la quale attirare la popolazione e i turisti all’interno di un programma volto ad accrescere il sapere. The great city axis designed, Buyukdere Street, is currently the connection between two parallel highways, in 2050 it will be also one of the Loop vertical link. It’s a breaking point inside the net of the city: namely, the two quarters it connects are completely uncoupled.The street indeed can be crossed only through the underground passages. In order to face this problem, I studied how the infrastructure and the city work and interact together, hence four urban models have been taken into consideration. As a first case study, Buyukdere Street, the projected road, is a street that marks out a city cut-off. In second case a natural resource has been centred, and it takes
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HISTORICAL
STUDI DI MODELLI URBANI Urban Models Studies
Istanbul, Buyukdere Street
CONNECTED WITH BRIDGES
ABOVE:CITY_UNDER: INFRASTRUCTURE
ABOVE:PARK_UNDER: CITY WITH IN FRASTRUCTURE
Lowline project, 2011
MVRDV, Città Sospesa, Bologna, Italy
priority also passing over the street. In the third case, the city is positioned over the road, as it happens in the “Città Sospesa” of MVRDV. In the last case the urban infrastructure is on the ground whereas the city has been reconnected to it by adhoc pointed interventions, acting like bridges between two different parts, i.e.: “Hua Qiang Bei Road” by WorkAC. The aim of the project is to combine two different approaches: firstly the stitching of the city, by raising up the transportation infrastructure and creating an biotic
WORKac, Hua Qiang Bei Road, Shenzen, China
space on the ground; and, on the other hand, the exploit ing of the buildings as “spots of vertical connections” to the infrastructure that lies 10 meters above the ground level.These technical solutions will catch people flows who use public transportation, and conduct them in the “knowledge lanterns”. In this way urban mobility will be a source of attraction for population and tourists, which will be driven to the cultural program.
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ESERCIZIO DI STUDIO Exercise for Learning
Qui a lato si trova un esercizio di studio in cui viene applicato il progetto dei WorkAC per Hua Qiang Bei Road a Shenzen, China, ad un pezzo lungo 1 km di Buyukdere Street. Ho inserito 5 lanterne che fungono da principali attrattori e punti di riferimento visuale dell’area. Contengono uno spazio per le fiere, un parco urbano, un centro congressi, un centro esposizioni e un grande mercato coperto. Tra una lanterna e l’altra si trovano tutte le altre attività creative che caratterizzeranno questa strada. Alcune appartengono maggiormente alla vita di strada: spazi per il mercato temporaneo, venditori di strada, internet point, punti di accesso al trasporto pubblico, case del the e due moschee. Altri sono più “globalizzati”: hotel, uffici, banche. Quest’asse vuole essere il più resiliente possibile, per questo sono previste delle vertical farm. I prodotti saranno venduti direttamente nel mercato coperto e lungo la strada. Sarà un’area dove i flussi dei residenti entreranno in stretto contatto con il business internazionale, il turismo congressuale e le attività di studio e di ricerca svolti all’interno degli edifici per il sapere.
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Here you find a case study in which I applied the WorkAC project for Hua Qiang Bei Road in Shenzen, China, to 1 km of Buyukdere Street. I put five lanterns, and they represent the main attractors and reference visual points of the area. Inside them there is space for fairs, urban parks, a congress center, an exhibition center and a big indoor food market. Between the lanterns there are all the creativity activities that characterize this street. Some of them have a typical street-life style: space for temporary market, hawkers, internet points, point of access for public transports, tee houses, and two mosques. Other of these spaces have more a “global style”: hotels, offices and banks.This axis aim to be the more resilient as possible, so also some vertical farm have been included in the project.The products produced here will be sold both at the indoor market and along the street. This will be an area were the flows of resident people will enter in contact with the international business, congress tourism, scholar activities and research developed inside the knowledge buildings.
public transport
URBAN PARK
hotel vertical farm
INTERNATIONAL FAIR
internet area
1 KM LENGHT
2
250 M (5â&#x20AC;&#x2122; by walking)
market place
1
bike sharing
3
CONGRESS CENTER
4
mosque
EXHIBITION CENTER
cay house
offices street food vendor
5
GRAN BAZAR
171
1 MEDIA TECH R&D CENTER
ISTANBUL STREETS
2 BOTANICAL GARDEN
- PUBLIC SPACE PAR ECCELLENCE -PLACE OF GREAT VITALITY
3 CONVENTION CENTER & HOTEL
S T RE E T
PROJECTS’ ELEMENTS
F DV OO
E NDO R
BIOTIC INFRASTRUCTURE AND PUBBLIC SPACE
4 CULTURAL CENTER AND LIBRARY
S
3.5 KM
5 EXHIBITION CENTER & WORKSHOP
6 FOREIGN UNIVERSITY
T MA R K E T EE TR
+
7 EXPO & FAIR
CONNECTION WITH CITY LOOP S T RE E T
E NDO R
PRAYING
LINEAR SYSTEM
+
99 BOOKSHOP& TEAHOUSE TE SH KI
A D RI N
KI N
G
AR
TU R
LO SCOPO E’ L’AUMENTO DEL SAPERE COME FORMA DI INCLUSIONE THE AIM IS THE INPLEMENTION OF KNOWLEDGE AS A INCLUSION ELELMENT
F
DV OO
8 NEW BIG BAZAR & MOSQUE
EA
100
%C
REA TIV
ITA’
PERE RE SA A T N AUME 100 %C OES ION E ITA’ C I T BIO +50%
OPEN SYSTEMA
LANTERNS: KNOWLEDGE ATTRACTOR NODES
10 10 ARTISTS HOUSE
PUNCTUAL SYSTEM 11 11 INTERNATIONAL ASSOCIATIONS
172 12 12 HIGHSCHOOL
MASTERPLAN CREATIVO Creative Masterplan
http://www. tschumi.com
Il masterplan di progetto è composto essenzilmente da tre elementi che si possono raccontare attraverso le suddivisioni utilizzate dall’architetto Bernard Tschumi per il Parco de La Villette a Parigi (19921998): un “sistema aperto” costituito dal parco urbano, che funge da infrastruttura biotica e spazio pubblico; un “sistema lineare”, e cioè l’infrastruttura sopraelevata che si collega al loop della città; ed infine un “sistema puntuale”, suddiviso in lanterne che fungono da nodi attrattori di sapere e icone di riferimento urbano, e le folies, strutture informali temporanee che collaborano con le lanterne ala crescita del sapere e all’aumento di spazi creativi informali. Le lanterne si distribuiscono lungo l’asse ad una distanza di 350 metri l’una dall’altra. Da nord a Sud abbiamo: un centro di ricerca, un giardino botanico, un centro conferenze e hotel, un centro culturale e biblioteca, un centro espositivo e workshop, un’università, un edificio fiera, un nuovo Gran Bazar e moschea, una libreria e casa del the, una casa degli artisti, un edifcio per le associazioni internazionali e una scuola superiore.
The project masterplan consists basically of three main elements that can be explicated by the subdivision used by architect Bernard Tschumi talking about the Parc de la Villette in Paris (1992-1998): an “open system” consisting of the urban park, which acts as a biotic infrastructure and as a public space; a “linear system”, namely the infrastructure that leads to the elevated loop of the city, and lastly a “dot system “, composed by lanterns, working as attractors knots, and icons of urban landmark, and folies, informal temporary structures working together with lanterns help knowledge to increase and the growth of informal creative spaces. Lanterns are distributed along the axis at a distance of 350 meters from each other. From North to South we can see: a research center, a botanical garden, a conference center and hotel, a cultural center and a library, an exhibition and workshop center, a university, a fair building, a new Grand Bazaar and the mosque, a library and a tea house, an artisthouse, a building for international associations and a high school.
Creativity is triggered along the road in two different ways: through a formal program that develops inside the La creatività si innesca lungo la strada in due modi: lanterns, and informally in open spaces, talking about attraverso un programma formale che si svolge the space surrounding the lanterns, as well as the gap all’interno delle lanterne ed in modo informale negli between every lantern. spazi aperti, sia nello spazio esterno delle lanterne, This will be possible because, ensured a large people sia tra una lanterna e l’altra. Questo é possibile flow along the axis we spoke above, the road will be perchè, assicurato un grande flusso di persone che animated by the social dynamics that are part of the si muove lungo l’asse, la strada si animerà di dinami- turkish culture : there will be hawkers with their handche sociali che fanno parte della cultura del popolo carts selling food and drinks, catching the attention of turco: ci saranno venditori di strada che con loro passersby with their singsongs; just outside the mosque, carretti venderanno cibo e bibite e richiameranno there will be faithful muslims in time of prayer, and l’attenzione dei passanti con le loro cantilene; then again street markets where there will be fruit, all’esterno della moschea, nei momenti di preghiera vegetables,fish, flowers...products from the farms and ci saranno i fedeli che pregano, ci saranno mercati from the local gardens.There will be places that will di strada, dove verranno venduti i prodotti degli orti spring up spontaneously to drink Cay ( Turkish tea) and urbani e dei frutteti, verranno a crearsi zone dove to play backgammon. bere i Cay (the turco) e giocare a backgammon.
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PROGRAMMA CREATIVO FORMALE: ATTRARRE, SPERIMENTARE/PRODURRRE ED ESPORTARE SAPERE Formal Creative Program: to attract, to experiment/produce and to export knowledge The formal plan structures itself into three different steps (as stated by Charles Landry in “The Creative City”): attraction, test/ production and knowledge export. Public transport, schools and places where people can exchange ideas will be focused on knowledge attraction step; laboratories, research centers, universities, schools and experimental green areas will be devoted to test/ production step. Lastly, fairs, conferences and international associations will be dealing with the knowledge export step. On the next page you can find each facade of the lanterns, with their own functional program indicated: how many users per day, total floor area (shown by different sizes of circles).The main function is outlined with a different shade of purple. Each lantern will be provided, on its external skin, with a screen from which you can have a look of what is happening inside the building.
Il programma formale si articola in tre step (secondo quanto enunciato da Charles Landry nel libro “The Creative City”): attrazione, sperimentazione/ produzione ed esportazione del sapere. All’attrazione del sapere si dedicheranno i trasporti pubblici, le scuole e i punti di discussione; alla sperimentazione i laboratori, i centri di ricerca, le università, le scuole e il verde sperimentale; infine all’esportazione di sapere si dedicheranno le fiere, i congressi e le associazioni internazionali. A lato si trova l’illustrazione di ogni prospetto delle lanterne con indicati il programma funzionale, il numero di utenti al giorno, l’area totale dei piani (evidenziata anche dalla diversa grandezza dei cerchi). La funzione principale é indicata con un diversa tonalità del colore viola. Ogni lanterna sarà provvista, sulla sua pelle esterna, di uno schermo da cui sarà possibile seguire ciò che sta avvenendo all’interno dell’edificio.
SCUOLE
PUNTI DI DISCUSSIONE
TRASPORTO PUBBLICO
ATTRARRE
LO SCAMBIO DI SAPERE
LABORATORI VERDE SPERIMENTALE
SPERIMENTAREPRODURRE SCUOLE-
UNIVERSITA’
CENTRI DI RICERCA
100% EMANCIPAZIONE 100% SAPERE ESPORTARE
ASSOCIAZIONI INTERNAZIONALI
WORKSHOP
KM_0_SHOP 0_KM
174
FIERE
CONGRESSI
FREE SPEECH ZONE FITNESS
PANEL
CONFERENCE
R&D
EXHIBITION
FUN
1 M2 1800 600
7
M2 4000 1500
2 M2 4500
0_KM
M2 4500 800
800
0_KM
3 M2 1800 800
M2 1200 400
M2 1200 400
4 M2 1800 300
0_KM
8
9
10
5 M2 4000 1000
M2 1800 300
11
6 M2 4000 1500
M2 1200 600
12 175
L’attacco a terra degli edifici é molto regolare perché funge da ascensore che collega il piano di calpestio con la strada sopraelevata, mentre, una volta superati i 10 metri iniziano gli spazi dedicati al programma del sapere. La forma che si crea tra i due “piloni” regolari non seguirà una particolare regola, se non creare spazi multifunzionali di tipo inclusivo e creativo. L’involucro totale che ne deriva sembra subire un’accelerazione lungo la sezione verticale, così da attirare i flussi che provengono dalla strada, mentre nella parte a sbalzo, dove si concentra il programma, la forma é fluida. In alcuni casi l’accelerazione va via via decrescendo fino ad annullarsi negli spazi dedicati al sapere, mentre in altri casi subisce un’altra accelerazione, per riportare a terra i flussi di persone. Quest’ultimo caso si verifica con edifici che assorbono molte persone al giorno, come ad esempio il Gran Bazar, il centro esposizioni, l’università, la fiera e il giardino botanico, proprio per assicurare il continuo ricambio di persone. Si può vedere il risultato di questo esercizio alla pagina precedente.
Buildings’ first floors are regularly shaped, so it acts as a lift with links the ground floor with the raised road. Once exceeded the 10-meters-height, you will find places dedicated to the knowledge program. The shape created between the two pillars won’t follow any specific rule, only it will deal with creation of multifunctional and creative places . This shell-like building makes us perceive an acceleration along the vertical section, in order to attract people flows coming from the street. On the other hand, the embossing part of the building has a more fluid shape, where the knowledge activities have place. In some cases the acceleration gradually decreases to zero in the spaces dedicated to knowledge, while in other cases there is another acceleration undergoing, to bring again flows of people to the ground floor. This happens often with buildings that absorb a lot of people per day, such as the Grand Bazaar, exhibition centers, universities, botanical gardens, just to assure a continuous flow of people. You can see the result of this exercise on the previous page.
LA CREATIVITA’ INFORMALE The Informal Creativity
Mescolando l’alto grado di internazionalità dato dal programma culturale e la popolazione che verrà attirata nel parco (in quanto accesso al trasporto pubblico), sarà possibile rendere questo spazio un luogo di coesione e di inclusività. Il luoghi aperti non saranno solamente spazi di percorrenza, ma anche spazi pubblici di sosta. Tutta quella parte di popolazione che appartiene alla vita di strada e alle professioni informali sarà coinvolta in uno spazio iperattivo, culturalmente vivace: potrà ascoltare e guardare le conferenze proiettate sugli schermi esterni, ed essere quindi invogliata ad entrare ed usare gli spazi dedicati alla cultura, o parteciparne in modo attivo. Il progetto tiene conto quindi dell’emancipazione che si può raggiungere se viene reso possibile un alto grado di scambio del sapere.
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Mixing the high degree of internationality given by the cultural program together with people who will be drawn into the park (thanks to the access to public transportation), it will be possibile to make this place a sort of place for cohesion and inclusiveness. Open spaces will be also recreational public spaces to rest, not only spaces to pass through. All that part of the population belonging to street life and informal jobs will be involved in a hyperactive space, culturally vibrant: they could be able to listen and watch conferences projected on the screens, and then become interested in entering and using the spaces or even to take part of it actively. The project considers the emancipation you can achieve if a high degree of knowledge exchange is possible.
SCAMBIO
-
+ OUTPUT LANTERNA
PE
NS A
U
CREATIVE MAN 2050
PR OD
IL CAPITALE UMANO: L’UOMO DEL 2050 The Human Capital: the man in 2050
E OR T VA
SPAZIO CREATIVO-INCLUSIVO MULTIFUNZIONALE COLLEGAMENTO LIVELLI DELLA STRADA
to have fun to innovate to cultivate to learn to live creatively to exchange
E
DI
E PER A S
RE TO
3
SCAM BIA TO R
-
+
4
oe pro
ESPORTAZIONE DI SAPERE
C O LT I
DI SAPERE
scambio con il mondo in qualunque luogo
E OR TT
2PRODUZIONE
duc
coltivo idee/m3
n er gi a
1
L’uomo del 2050 è altamente creativo, qualsiasi sia la sua professione: egli é scambiatore di sapere perché può interagire in maniera diretta con il mondo culturale, e produrre quindi idee/m3, é sensibile ai temi della sostenibilità, perché ne partecipa attivamente. E’ infatti produttore in quanto produce energia attraverso i suoi movimenti (energia cinetica) ed é coltivatore, in quanto ogni abitante avrà un pezzo di terra da coltivare. Infine egli é ubiquo, perché, tramite l’accesso alla rete wi-fi, potrà scambiare dati e conoscenza con il mondo in qualunque momento. The man of 2050 is highly creative, whatever his profession is: he is a knowledge exchanger because he is able to interact directly with the cultural world where he lives, so is able to produce ideas/m3, he is sensitive to what concerns environmental sustainability as well, because he takes part in it. He is indeed a producer, because he produces energy through his movements (kinetic energy), and he is a farmer, as far as each man will have his own land to till. Eventually, we could define him as an ubiquitous man, able to share knowledge thanks to the use of wi-fi and Internet network, at any time desired.
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ANALISI DEI FLUSSI LUNGO LA STRADA Fluxes Analysis along the road LE VELOCITA’ The Speeds
Le tonalità utilizzate indicano le velocità percorse dai sistemi di trasporto. Sottoterra corre la metropolitana, a terra invece la strada é pedonale e ciclabile, mentre nella strada sopraelevata ci sono due corsie per senso di marcia dedicate al Bus Rapid Transit, una alla metropolitana a levitazione magnetica che si ferma ad inizio e fine della strada e una corsia per le macchine. Si considera che al 2050 l’uso dell’auto privata verrà ampiamente sostituito da un efficiente sistema dei mezzi pubblici.ì Le auto potranno inserirsi nella strada sopraelevata attraverso delle corsie di immissione poste all’inizio e alla fine dell’asse. La legenda a lato indica le velocità medie per ogni tipo di trasporto. Gli accessi alla metropolitana sono tre, due dei quali già esistenti (quello più a nord é di progetto).
M
M
v= 3,6 km/h 1 km= 17 minutes v= 15/20 km/h 1 km= 4 minutes
The different shades of colour used outline the different speed among various means of transport. Under the ground runs the subway, on the ground you will find a pedestrian area and a ciclabile road, while in the elevated roadway there are two lanes for the Bus Rapid Transit, the magnetic levitation train (that stops at the beginning and at the end of this road) and for cars. I considered that in 2050 private use of cars will be largely replaced by an efficient public transport network. Cars could have access to the elevated roadway through some lanes at the beginning and at the end of the axis. The legend on the left shows the average speeds for each kind of transport. The entrances to the subway are three, two of them already exist (another one will take place in the north area of the project).
v= 60 km/h 1 km= 1 minute v= 70 km/h 1 km= 70 seconds v= 90 km/h 1 km=50 seconds v= 70 km/h 1 km=20 seconds
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STREET SECTION SCHEME
M
ground level
GRADIENTE DEI PICCHI DI SAPERE Knowledge Heights Gradient In questo schema vengono evidenziati i poli attrattori del sapere e il loro gradiente di influenza. Viene individuato così il centro del progetto, che si trova nello snodo dove l’asse incontra un’altra strada che si collega al circuito. In quest’area infatti abbiamo gli edifici di maggiore interesse che si guardano tra loro, e cioé un workshop e centro esposizioni con attività culturali mirate al coinvolgimento della popolazione e alla loro esposizione (specializzato nell’attrazione), un’università (specializzata nella produzione di sapere) e una fiera per l’esportazione di sapere. Nel triangolo che si viene a formare ci sono un grande parco ed un teatro all’aperto. This scheme highlights the poles attractors of knowledge and their influence gradient. In this way the centre of the project is detected: it finds its place in the junction where the axis meets another one, which joins also to the circuit. In this area we have the most important buildings facing each other, such as a workshop and exhibition center which deals with cultural activities aimed to involve people and their exposure (specialized in attraction), universities (specialized in knowledge production) and a fair building, meant for knowledge exportation. Inside the triangular area created by these 3 different knots, there are a large park and an outdoor theater.
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popolazione turca 2000 abitanti/giorno turisti 1500 turisti/giorno lavoratori pendolari 700 l.p./giorno
FLUSSI DI PERSONE People Fluxes 5 STAR-HOTELS VERTICAL FARMS
lavoratori stranieri 3000 l.s./giorno
M PARCO RICREATIVO
M
MEETING PLACES RETAIL
The scheme shows the human resources movements in the knowledge cluster and the daily use of the road. These flows have been divided into 4 categories:Turkish population, which makes use of the road every day as a fast connection with other parts of the city and which also uses the urban park as a recreational site; tourists who visit cultural sites and participate in buildings’ on-going activities (they will mainly move using the loop); commuters, which will come from all parts of the city to work inside the lanterns (they will stay for an average of 8 hours per day on the axis), and foreign workRESEARCH ers (teachers, artists, researchers ..) that will probably INNOVATION mainly stay in the area where 5 star-hotels are located, and in the vertical farms. Part of these foreign workers could be accomodated in the hotel along the axis.
BANKS OFFICES
M
TERRENI DI COLTURA
180
Lo schema illustra i movimenti tipo all’interno del cluster del sapere, e l’utilizzo giornaliero della strada. Questi flussi sono stati divisi in 4 categorie: popolazione turca, la quale raggiunge la strada ogni giorno come punto di connessione veloce alle altre parti della città, e che utilizza anche il parco urbano come luogo ricreativo; turisti che vengono a visitare i luoghi culturali e partecipare alle attvità in corso (essi si sposteranno principalemente utilizzando il loop), lavoratori pendolari, i quali verranno da tutte le parti della città per lavorare all’interno delle lanterne (si fermeranno in media 8 ore al giorno sull’asse), e lavoratori stranieri(professori, artisti, ricercatori..) che soggiorneranno principalmente nella zona dedicata agli hotel 5 stelle e alle vertical farm. Una parte di questi potrà essere ospitata nell’hotel che si trova lungo l’asse.
MAGLEV METRO
BRT
TEMPI DI PERCORRENZA Travelling Time 70 km/h METRI
40 km/h
20 km/h
MINUTI
M (350)
0
1.1
(350)
350
(350)
1.6
(350)
1790
4.98
3.2
(350)
2140
(350)
M
8.78
2840
3190
6.58 7.68
(350)
2490
3.88
(350)
1610
M
In this matrix I underlined the rhythm by which lanterns have been placed.They are all placed at a distance of 350 meters from each other, except the two that are located in the surroundings of the main knot. The fourth lantern, in fact, is placed at the subway exit, about 200 meters from the main lantern, and so does the eight lantern. I also compared different means of transport, according to their speed, in terms of how much time it takes to go from one point of the axis to the another one. The BRT stops at every lantern, the subway in the three stops indicated, and the Maglev exclusively at the beginning and at the end of the road.
(180)
1260
(210)
1050
(1.68)
2.2
700
In questa matrice ho scandito il ritmo con cui sono state posizionate le lanterne. Si trovano tutte ad una distanza di 350 metri l’una dall’altra, tranne le due che si trovano in prossimità del nodo principale. La quarta lanterna infatti è posizionata in corrispondenza dell’attuale uscita della metropolitana, a circa 200 metri della lanterna del nodo, e così segua la stessa regola anche l’ottava lanterna. Sono stati poi messi a confronto i tempi di percorrenza lungo l’asse dei diversi sistemi di trasporto. Il BRT si ferma in ogni lanterna, la metropolitana sotterranea nei tre punti indicati, e il Maglev solo ad inizio e fine della strada
181
2.7 4.8
9.88
182
IL NODO CREATIVO The creative node
183
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IGN STUDENTS RE FO SE S EN S I NF O R 5 MA H L
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POSTAZIONI DI LAVORO ALL’APERTO
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CONTINUOUS BIOLOGICAL SPACES... - FOR BIODIVERSITY - TO WALK -TO PURIFY WATER TEATRO E CINEMA ALL’APERTO: - FOR PROFITABLE AGRICULTURE 7 FILM/GIORNO+
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MERCATO ALL’APERTO IN ATTIVITA’ OGNI GIORNO
EDUCATIONAL GREEN
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ORTI URBANI E FRUTTETI: 2 ETTARI
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BOSCO: 5.1 ETTARI
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Attacco a terra scala 1:1000
PAVIMENTAZIONE ENERGETICA: 2.8 ETTARI
CONNECTOR BETWEEN FOREST AND THE CITY
IL NODO CREATIVO The creative node
A sinistra:/ Attacco a terra, scala 1:1000 To the left: ground floor, scale 1:1000
Per sviluppare ulteriormente il progetto mi sono data la regola dei 350 metri, ossia ho sviluppato il proegtto nella distanza che intercorre tra una lanterna ed un’altra, prendendo il caso più complesso, cioè il nodo centrale. Qui gli edifici sono tre, dedicati ognuno alle tre funzioni del programma del sapere: attrarre, sperimentare ed esportare. Le lanterne si guardano tra loro e assumono la forma di magneti per sottolineare il loro ruolo di gravitazione del sapere, ma anche per accentuare lo scambio e l’interazione che intercorre tra loro. Insieme formano un programma che potrebbe essere completo e autosufficiente rispetto al resto delle lanterne, ma con cui si relazionano per accrescere le loro potenzialità. Nel nodo i sistemi principali sono tre: i magneti del sapere che catturano i flussi di persone dal parco urbano e connettono i vari livelli della strada, le folies, strutture temporanee e movibili che collaborano al programma formale del sapere (info ponit, biglietterie, chioschi attrezzati per i venditori ambulanti..) e la strada sopraelevata che permette da un lato la ricucitura dei due pezzi di città, dall’altro la creazione di un corridoio biotico continuo. Tutti gli elementi presenti in questo tratto sono suddivisi secondo le tre categorie di Landry: per l’attrazione ci sono il parco, l’università e les folies; per la sperimentazione di nuovo l’università, il workshop, gli orti urbani, per l’esportazione la fiera,
In order to analyze deeper the project I organized it with a 350 meters rule, that means I developed the project in the space that goes from one lantern to the other, using the most complex case: the central knot. In this space there are three buildings and each of them is dedicated to the three functions of the knowledge program: to attract, to experiment and to export. The lanterns look to each other and they assume the shape of magnets to underline their role of gravitation of knowledge, but also to underline the exchange and the interaction existing between each other. All together they make a program that could be complete and self-sufficient compared to the other lanterns, but with which they relate to improve their potentiality. In this knot there are three main systems: the knowledge magnets that captures the flows of people walking in the urban park and that connects the different levels of the street; the ‘folies’, temporal and movable structures that collaborate with the formal program of the knowledge (info points, ticket offices, market stalls..); and the elevated road which permits on one side the relinking of the two parts of the city and to the other one to create a continuous biotic corridor. The elements we can find in this place are divided according to the three Landry’s categories: for the attraction function there are the park, the university and the folies, for the ‘experimentation’ the university again, the workshop, the urban vegetable gardens and for the
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l’infrastruttura dei trasporti e il centro espositivo. La superficie biotica prevale rispetto alla superficie pavimentata in modo preponderante (occupa più del 70% della superficie). I tipi di verde che si incontrano sono: il bosco (in totale ci sono in tutta la strada 5.1 ettari), il parco (2 ettari), il verde che svolge la fitodepurazione (l’essenza è la phragmites australis e l’area totale di fitodepurazione é 4.4 ettari), gli orti urbani e i frutteti (2 ettari). La superficie biotica conta in totale 11.5 ettari, la superficie bioproduttiva 2 ettari. Il verde di progetto assolve molte funzioni: ci sono spazi biologici continui per camminare, per sostare, per depurare l’acqua, per coltivare, per esplorare. L’infrastruttura verde diventa così educativa ed inclusiva, perchè crea oppurtunità di incontro e di apprendimento (ad esempio attraverso la coltivazio
exportation the exhibition, the transports and the exhibition center. The biotic surface is much bigger if compared to the paved surface, in fact the biotic one occupies more than the 70%. The types of green we can find are: the forest (in total there are 5.1 acres) , the park (2 ha), the green that does the wetland (the essence is the phragmites australis and the total area of wetland is 4.4 acres), the urban vegetable gardens and orchards (2 acres).The biotic surface counts in total 11.5 acres, the bio-productive one 2 acres. The green in our project has several functions: there are biological spaces to walk, to take a rest, to purify the water, to cultivate, to explore. The green infrastructure becomes educative and inclusive because it creates opportunities to meet and to THE ELEVATED STREET
KNOWLEDGE LANTERNS
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10 M
KIOSK
PICEA ORIENTALIS
PINUS PINEA
- RICONNECTING CITY’S TISSUE - CREATION OF A BIOTIC CORRIDOR
QUERCUS ROBUR
+
INFO POINT
- COLLABORATORS OF FORMAL KNOWLEDGE - TEMPORARY STRUTCURES FOR INFORMAL ACTIVITIES
TICKET OFFICE
+
CASTANEA SATIVA
- CAPTURE FLUXES FROM THE STREET - CONNECT STREET’S LEVELS
LES FOLIES!
350 METER
PARK
FOLIES
TRANSPORTATION INFRASTRUCTTURE
TO ATTRACT
UNIVERSITY
UNIVERSITY
WORKSHOP
TO EXPERIMENTTO PRODUCE
THE CREATIVE NODE
URBAN VEGETABLE GARDEN
FOREST
100% KNOWLEDGE 100% BIOTIC FLUXES
TO EXPORT
FAIR
SHOESHINER
RS= 6 MIN. BY WALKING
- SUPERFICIE ASSE/AXIS TOTAL AREA: 19.00 ETTARI - SUPERFICIE BIOTICA/ BIOTIC AREA: 11.5 ETTARI - SUPERFICIE BIOPRODUTTIVA/ BIOPRODUCTIVE AREA: 2 ETTARI
SIMIT
FAGUS ORIENTALIS
EXHIBITION CENTER
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ne degli orti urbani). L’asse urbano é inoltre un connettore biotico tra la città e la foresta. Nella sezione alla pagina precedente si vede il rapporto di scala tra le lanterne e le folies, ma anche tra le lanterne ed il bosco. La decisione di far correre il bosco lungo i margini deriva dal fatto che non c’è un fronte strada con cui rapportarsi, gli edifici dell’intorno sono per lo più grattacieli che si trovano al centro di lotti molto grandi, ed in questo modo vengono allontanati dalla strada. Questo tratto in effetti non è una strada urbana con frontestrada, ma uno svincolo autostradale, per cui non è pensato per essere in relazione con l’intorno.
learn (for example through the cultivation of urban vegetable gardens). Beside, the urban axis is a biotic connection between the city and the forest. In the section on next page we can see the scale ratio between the lanterns and the folies, and between the lanterns and the forest. The decision to let the forest run along the sides comes from the fact that currently it doesn’t exist a front road with which to relate. Most of the surrounding buildings are skyscrapers.They are in the middle of big lots, in this way they are kept far from the road.This section is not a urban road with front road, but a motorway junction. For this reason is not built to be in relation with the surrounding landscape.
Ogni edificio ha un attacco a terra molto ridotto, mentre si allarga ampiamente ai piani superiori (dopo i 15 metri). La forma dei piani superiori è ripetuta a terra con una pavimentazione in legno, dove si svolgono attività all’aperto, oppure sono spazi ricreativi di bar e ristoranti. Questa pavimentazione ingloba a sè uno specchio d’acqua. Qui a lato si trovano ulteriori schemi di approfondimento riguardanti i magneti, le folies e il gradiente di inclusività degli spazi aperti. Lo spazio più inclusivo é la strada, dove passano le persone e dove avvengono anche gli acquisti e le dinamiche sociali più informali. Ho inoltre selezionato 7 categorie di persone e analizzato in quali fasce orarie frequentano maggiormente gli edifici. Le categorie sono: docenti, ricercatori, scienziati, esperti di settore, artisti, popolazione residente e turisti. Si può notare come gli edifici siano ampiamente uitlizzati nelle 24 ore, anche di notte: questo é possibile grazie all’adocraticità degli spazi, ossia alla loro multifunzionalità. Ogni lanterna é descritta nel disegno (a pag. 182) da una nuvola di parole e concetti chiave che caratterizzano la sua creatività: nel Workshop&Exhibition Center si svolgeranno workshop internazionali, videoconferenze, conferenze, dibattiti aperti, sarà possibile avere accesso a degli archivi molto estesi ed inoltre ci sarà uno spazio dedicato all’esposizione dei risultati delle attività svolte. La popolazione verrà coinvolta attivamente attraverso attività pratiche con scopo educativo, ci saranno programmi speciali per bambini che dilatano il momento dell’apprendimento attraverso il gioco, e quindi nel loro tempo libero. All’interno dell’università si svolgeranno corsi di lingue straniere, alcuni in videoconferenza da altre scuole.Verrà data precedenza alle lingue europee, il cinese e il giapponese, dato che saranno le lingue
Each building has a small built surface onto the ground floor, then it gets bigger at the upper floors (after 15 meters height).The shape of the upper floors is repeated on the ground with a wooden floor. Here are held outdoor activities, or we can find recreational spaces, bars and restaurants.This floor includes also a mirror of water. Here on the side are more patterns of study about magnets, folies and the gradient of inclusiveness of the open spaces.The most inclusive space is the road, where people walk and do shopping and where informal social dynamics can happen. I also selected 7 categories of people and I analyzed at which time of the day they use the buildings. This categories are: teachers, researchers, scientists, sectors experts, artists, residents and tourists. We can notice how the buildings are highly used in the 24 hours, also during the night: this is possible thanks to the adocraticy of the spaces, that is their multi-functionality. Every lantern is described (see drawing on page 182) by key concepts that describes its creativity: in the Workshop & Exhibition Center there will be international workshops, videoconferences, conferences, open debates, it will be possible to have access to big open archives and there will be an open space dedicated to the exposition of the activities’ result.The population will be involved actively through practical activities with educational purposes.There will also be special learning programs for children that will be leaded through games during their free time. Inside the university there will be foreign languages lessons, some of them through videoconferences from other schools. Priority will be given to European languages, Chinese and Japanese, since they will be the languages of the new inhabitants and there will be intense interchange with these countries. Informal learning method will be applied, for example through the 5 senses or urban agriculture experimental laboratories. Mobility of students will be encouraged through
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MOVABLE UNITS: 3X3 m o 5x5 m; HEATING; ELECTRIC CURRENT; WI-FI CONNECTION; INSTALLATION: - ALONG BYCICLE LANE; - IN THE PARK; - ALONG THE ENERGETIC PATH
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CONVENTION CENTER& WORKSHOP UNIVERSITY
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RISORSE UMANE IN UNA GIORNATA HUMAN RESOURSES DURING A DAY
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dei nuovi arrivati e ci saranno relazioni di intenso scambio e sostegno con questi paesi. Verranno applicati metodi informali di apprendimento, ad esempio attraverso i 5 sensi, oppure laboratori sperimentali di agricoltura urbana.Verrà incentivata la mobilità degli studenti attraverso programmi tipo il Long Life Learning. L’uso della rete web amplifi cherà esponenzialmente i metodi di studio. Il rapporto docente-studente non sarà più di tipo gerarchico-verticale ma orizzontale: la conformazione dello spazio si adeguerà quindi a questi nuovi principi: la classica disposizione cattedra-banchi degli studenti verrà sostituita da un unico tavolo attorno al quale siederanno sia gli studenti, che il docente, per avviare un dialogo di tipo olistico, in un rapporto di un mutuo scambio. Nella lanterna della fiera avverrano i maggiori scambi internazionali, sarà uno spazio iperattivo, dove di settimana in settimana verranno affrontati nuovi temi e verranno proposti nuovi prodotti. Si susseguiranno la settimana dei tessuti, della cucina, dell’agricoltura, dei libri.. Oltre all’accesso ad enormi database attraverso password rilasciate al momento stesso dalle varie aziende, ci sarà la possibilità di vedere i vari prodotti e chiedere chiarimenti e spiegazioni agli espositori dei vari stand. La parola chiave qui é l’interazione umana, che si appoggerà al supporto della rete internet per espandere la quantitià di informazioni accessibili. Gli spazi saranno anche qui adocratici, multifunzionali. L’esposizione dei prodotti culturali, scientifici o tecnologici avverrà facendo uso delle più disparate tecniche: dalla semplice esposizione, a sfilate, rappresentazioni, il lancio di nuivi libri, vernissage, degustazioni...Ci sarà sempre un’atmosfera di grande fermento.
programs like Long Life learning.The use of the web net will exponentially amplify the studying methods. The relation teacher – student will not be vertical – hierarchical anymore but horizontal: the conformation of the space then will adjust to this new principle.The classical arrangement teaching desk - students desks will be replaced by a unique round table. Students and teacher will be sitting around it to have a holistic dialogue, in a continuous mutual exchange. In the exhibition&fairr lantern the biggest international exchanges will have place. It will be an hyperactive space where every week new items will be faced and new products will be proposed.There will be the textiles week, the cuisine week, the agriculture week, the books week.. In addition to the access to enormous database through password given by the companies, it will be possible to see all the products and ask about them. The key word here is the human interaction, that will have the support of internet to expand the quantities of the accessible information. Also here the spaces will be multi-functional. The exposition of the cultural, scientific or technologic products will take place using different techniques: form the simple exhibition, to parades, performances, the launch of new books, vernissages, tastings.. there will be an atmosphere of great excitement.
I MODELLI DI RIFERIMENTO The reference’s models
Uno dei modelli di riferimento a cui mi sono ispirata per il disegno della morfologia degli spazi aperti é contenuto nel libro “Self sufficient cities: envisioning the habitat of the future”, nel quale sono raccolti i lavori di un concorso indetto dallo IaaC (Institute for Advanced Architecture of Cata
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One of the models I referred to for the design of the open spaces morphology is contained in the book ‘Self sufficient cities: envisioning the habitat of the future’. This book collects the works of a IAAC (Institute for Advanced Architecture of Catalonia) competition.
www.urbanomnibus.net;
lonia), sulla città del prossimo futuro, alla luce dei cambiamenti sociali, culturali e tecnologici in cui siamo immersi. Il progetto è “Bio Digital City” ed è stato selezionato tra i finalisti (http://www.advancedarchitecturecontest.org/). La città é concepita come un ecosistema artifciale, un organismo vivente caratterizzato da agricoltura urbana, elaborazione ecologica, energia, multiriciclo e macchine verdi. Lo spazio dedicato all’agricoltura é preponderante ed è formato da linee curve che determinano la morfologia di progetto, a cui si adegua anche la parte costruita. Nel mio progetto, allo stesso modo, l’infrastruttura verde non viene suddivisa in forme geometriche regolari, ma corre lungo i lati dei percorsi, i quali si allargano e si restringono di volta in volta a seconda dell’occorrenza: a volte sono solamente pedonali di percorrenza, altre volte diventano uno spazio pubblico di sosta. Questi spazi sono attrezzati come abbiamo visto con le folies, le quali prendono spunto concettualmente dalle folies di B. Tschumi per il Parco La Villette (http://www.tschumi.com) , ma anche dai “popup cafès” e dai parklets molto diffusi lungo le strade di New York (http://urbanomnibus.net/). I popup cafè ed in genere tutte le strutture temporanee che vengono installate in città (infopoint, biglietterie..), servono per dotare di un nuovo significato lo spazio urbano, rendendolo più dinamico, ed arricchendolo con imprevisti e opportunità. I parkLets sono piccoli parchi urbani, che prendono vita solitamente sostituendosi a posti di parcheggio non utilizzati, di solito comprendono delle panchine, alberi, tavoli e sedie, parcheggio per le bici. Questi sono invece spazi di sosta, nei quali i cittadini si riappropriano dell’uso della città. Le folies possono essere utilizzate anche dai venditori di strada: sono riscaldate, hanno internet ed elettricità. Possono essere mosse agilmente durante il giorno Altro esempio da cui ho preso ispirazione è stato il progetto “River runs through city”, del designer giapponese Chikara Ohno, premio speciale FUJITSU (http://www.designboom.com). Qui il concetto chiave é il ruolo delle ICT in città. Il progetto prevede un paesaggio elettronico che corre lungo la città e che ne cambia l’aspetto. La tenologia avrà quindi il compito di unire lo spazio urbano e le attività umane.
A sinistra To the left: morfologia spazi aperti e le folies/morphology of open spaces and the folies
This competition was about future cities in light of the social, cultural and technological changes we’re living. The particular project I referred to is called ‘Bio Digital City’ and it’s one of the finalists.This project sees the city as an artificial ecosystem, an alive organism characterized by urban agriculture, ecological elaboration, energy, multi-recycling and green machines.The space dedicated to the agriculture is predominant and it’s formed by curved lines which determinates the project morphology, to which also adapt the built part. In the same way, in my project, the green infrastructure is not divided into regular geometrical shapes but runs along the sides of the paths, which get bigger or smaller depending on the needs. Sometimes they’re just pedestrian ways and sometimes they become public areas to have a rest. As we have seen, these spaces are equipped with folies: they got the conceptual inspiration from B.Tschumi‘s folies for the park la Villette, but also from ‘popup cafés’ and parkLets. They are very common on New York streets.The popup cafès and the other temporary structures installed in the city (info points, ticket offices..) are used to give a new meaning to urban space.They will make it more dynamic, and they will enrich it with new opportunities and accidents .The parkLets are small urban parks that substitute not-enough-used car parks. They normally include benches, trees, tables and chairs and bicycles parking.They are rest areas where citizens can re-appropriate the use of their city. Folies could be used also by street food vendors: it has heating, electricity and internet connection.They can also be moved easily during the day. Another example from which I got inspired is ‘River runs through city’ project by the Japanese designer Chikara Ohno. It’s special FUJITSU price. In his project the key concept is the ICT role towards the city.The project predicts an electronic landscape that runs along the city and changes its aspect.The technology has the potential to connect urban space with human activities.
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LA STRADA UBIQUA The ubiquitous axis
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LA STRADA UBIQUA The Ubiqutous Street
Fonte/Source: “Un sistema di fondaci per l’oriente” A project floating in the space PDF; www.vod/blogsite. org
Una componente fondamentale del progetto sostenibile è il processo di dematerializzazione che oggi ha acquisito un alto livello di produttività grazie allo sviluppo delle tecnologie e dei servizi di telecomunicazione. A partire dagli ultimi 20 anni stiamo assistendo alla sostituzione degli spazi fisici con gli spazi virtuali e a livelli crescenti di integrazione fra i due. Queste potenzialità stanno influendo notevolmente sulle caratteristiche dei progetti territoriali e di edificio, infatti assistiamo a: • evoluzione dei processi di inclusione grazie alla crescita dei social network che affiancano gli storici spazi di coesione; • rapidi processi di sostituzione dei materiali che vedono aumentare esponenzialmente la loro produttività grazie all’incorporazione di processi elettronici; • evoluzione dei criteri di evoluzione dei servizi che in modo crescente vengono erogati nello spazio virtuale e con processi avanzati di digitalizzazione, questo porta a inserire direttamente nelle case o nel corpo umano dei servizi che tradizionalmente erano erogati in strutture fisiche (es: servizi ospedalieri, didattici, di pubblica utilità, commerciali, per il tempo libero, ecc..); • nascita dell’ubiquitous city (U-city) che con il presupposto delle nuove reti di trasmissione a 100 MB e della loro integrazione senza limite è in grado di sviluppare nuove morfologie virtuali capaci di con
A essential component of sustainable design is the process of dematerialization which today has acquired a high level of productivity through the development of technologies and telecommunications services. From the last 20 years we are witnessing the replacement of physical spaces with virtual spaces and increasing levels of integration between the two. These capabilities are greatly influencing the characteristics of territorial projects and building projects, in fact we witness: • development of processes of inclusion due to the growth of social networks that flank the historical spaces of cohesion; • rapid processes of substitution of the materials which see their productivity increased exponentially thanks to the incorporation of electronic processes; • development of services that increasingly are delivered in the virtual space and with advanced processes of digitization, this leads to enter directly inside the houses or inside the human body services that were traditionally delivered in physical structures (eg, hospital services, educational, public utilities, commercial, leisure, etc. ..); • creation of ubiquitous city (U-city) with the promise of the new transmission networks to 100 MB and their unlimited integration is able to develop new virtual morphologies able to connect globally each urban context.
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nettere a livello globale ogni contesto urbano. Tutto questo richiede un alto livello di alfabetizzazione digitale della popolazione.
All this requires a high level of digital literacy of the population.
LA TECNOLOGIA 4G The 4G Technology
Le reti di trasmissione a 16 bit/s sono utilizzate in luoghi stazionari, per utenti pedestri (modem, smartphones…). Le reti di trasmissione a 100 Mbit/s vengono invece utilizzate all’interno di macchine e treni, ma hanno velocità raggiungibili solo con la rete fissa. La tecnologia 4G è la 4° generazione di wireless che supera le prestazioni della trasmissione a 100 Mbit/s. Essa comprende le tecnologie e gli standard di quarta generazione successivi a quelli di terza generazione, che permettono quindi applicazioni multimediali avanzate e collegamenti dati con elevata banda passante. Dà accesso ad internet con la banda larga, telefonia IP, servizi di gaming e visualizzazione di file multimediali in streaming. La voce viene gestita come un dato. I nuovi terminali sono in grado di ricevere fino ad un massimo di 100 Megabit/s in movimento e 1 Gigabit/s in posizione statica: in pratica il contenuto di un normale DVD video potrebbe essere scaricato in quasi un minuto da un terminale connesso ad una rete 4G; La navigazione mobile diventerà quindi real time al 100%. La Cina ha iniziato alcuni progetti per promuovere la tecnologia 4G. Pechino grazie a questi progetti pubblici e privati si candida a diventare una delle prime città del mondo a dotarsi di rete di quarta generazione.
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Transmission networks to 16 bits/s are used in stationary places for pedestrian users (modems, smartphones www.wikipedia.org ...). The transmission network at 100 Mbit/s are used instead inside cars and trains, but the speeds is achievable only with the fixed network. 4G technology is the 4th generation of wireless transmission that exceeds the performance of 100 Mbit /s. It includes technologies and standards of the fourth generation subsequent of the third generation, thus allowing advanced multimedia applications and data links with high bandwidth. It gives access to Internet with broadband, IP telephony, gaming services and viewing streaming media.The voice is managed as a data. The new terminals are capable of receiving up to a maximum of 100 Mbit /s in motion and 1 Gigabit /s in a static position: in practice, the contents of a normal video DVD could be downloaded in almost a minute from a terminal connected to a 4G network; this is a decisive step in performance, if compared to the current performance of the third generation technology (or 3G) which supports connection speeds of up to a maximum of 3 Mbit /s. China has started several projects to promote the 4G technology. Beijing thanks to these public and private projects are set to become one of the first cities in the world to have fourth-generation network.
ALFABETIZZAZIONE DIGITALE DELLA POPOLAZIONE DI ISTANBUL Digital literacy of Istanbul Population
Per definire il grado di alfabetizzazione della popolazione di Istanbul ho utilizzato uno studio condotto dalla State Planning Organization “Information Society Statistics of Turkey 2010”, il quale distingue i dati tra le zone riguardanti le città e le zone rurali. Per quanto riguarda l’attuale presenza della rete internet, sono state scelte 5 categorie: casa, internet cafè, luoghi dell’educazione, aree wi-fi e posti di lavoro. La percentuale più alta riguarda l’utilizzo di internet nelle case, mentre aree wi-fi sono praticamente inesistenti. Per quanto riguarda invece la composizione della popolazione connessa ho deciso di suddividerla in 3 categorie: “i molti” (cioè gli over 50), i connessi (gli under 50), ed “i nuovi” (gli immigrati). L’attuale composizione della popolazione è prevalentemente giovane (il 32% della popolazione ha meno di 19 anni) e si può ipotizzare che continuerà ad esserlo anche al 2050. Ci sarà inoltre un aumento di popolazione straniera. La popolazione del 2050 avrà bisogno di essere sempre connessa. Gli spostamenti aumenteranno, quindi sarà necessario installare reti wi-fi che coprano tutta la città e che siano utilizzabili anche all’interno dei sistemi di trasporto pubblico ad alta velocità. Per questo motivo ho selezionato la tecnologia 4G. I NUOVI/ THE NEW Immigrati/ Immigrants
I MOLTI/ THE MANY Over 50
non abituati alle connessioni internet/ not used to be connected
I CONNESSI Under 50
I
2011
N U O V I
2050
I M O L T I
2011
I C O N N E S S I
2011
For the literacy of the population of Istanbul I used a study conducted by the State Planning Organization “Information Society Statistics of Turkey 2010”, which distinguishes between data regarding urban areas and rural areas. For the current presence of the Internet, 5 categories were selected: home, internet cafés, places of education, wi-fi areas and workplaces.The highest percentage of the use of Internet is in homes, while wi-fi areas are almost nonexistent. For the composition of the population connected I decided to split it into 3 categories: “the many” (people over 50 years), the “connected” (people under 50) and the “new” (the immigrants). The present composition of the population is predominantly young (32% of the population is under 19 years) and we can assume it will continue like this.There will also be an increase of foreign population.The population in 2050 will need to be always connected.The displacements will increase, so it be necessary to install wi-fi networks which cover the entire city and which are also used within the high speed public transport systems. Fo this reason I selected the 4G technology.
Schema di alfabetizzazione digitale di Istanbul al 2050, confrontata con il 2011/ Digital literacy scheme of Istanbul population in 2050, compared to 2011
2050
2050
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IL COINVOLGIMENTO IN TEMPO REALE The Real Time Involvement
I mezzi di trasporto muovono grandi flussi di persone, per esempio una metropolitana a levitazione magnetica trasporta in media 9000 persone all’ora, un Bus Rapid Transit circa 18000. Un modo per attrarre risorse umane nella strada del sapere e coinvolgerle nelle attività in corso, favorendo quindi la collaborazione e l’inclusione sociale, potrebbe essere l’installazione di schermi interattivi all’interno dei bus e dei convogli della metropolitana. Finchè si è in viaggio sarà quindi possibile consultare il programma giornaliero, settimanale e mensile di ogni lanterna, ma anche quello che sta accadendo in tempo reale. Ad esempio uno studente di architettura che in pausa pranzo si sposterà dalla sede universitaria presente a Beyoglu (polo culturale) alla sede centrale di Maslak (nel polo innovativo), potrà consultare durante il tragitto le attività in corso nelle varie lanterne e fermarsi per assistere ad un dibattito proiettato in videoconferenza nel parco. Altri schermi interattivi saranno installati sulle pareti degli edifici stessi, in modo che chi cammina sulla strada potrà consultare gli orari dei mezzi pubblici e assistere alle conferenze, dibattiti, panel. Lo spazio delle lanterne si appropierà cosi anche della strada, catturando un grande flusso di utenti. Il progetto della pensilina del MIT per l’Expo di Saragoza verrà incorporato all’edificio stesso, essendo quest’ultimo il punto d’accesso al trasporto pubblico sopraelevato. La strada si può quindi considerare ubiqua, perchè sarà possibile condividerne le attività da più luoghi, sia all’interno dei mezzi di trasporto, sia nello spazio esterno alle lanterne. Si genererà inoltre un rapporto di mutuo scambio tra le diverse lanterne con funzione di attrazione, sperimentazione ed esportazione del sapere, migliorandone le prestazioni. Ad esempio un corso universitario nell’edificio dell’università al mattino potrà essere seguito da un workshop al pomeriggio organizzato nel Convention Center.
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Great flows of people are moved by means of transports . For example 9.000 people per hour can be moved by a magnetic levitation train while a Bus Rapid transit can move 18000 people per hour. Introducing interactive screens in buses, maglev trains and subways can be a good way to attract human resources in the knowledge street and to involve them in the ongoing activities. In this way we can improve collaboration and social inclusion.While people are travelling they can consult the daily, the weekly or the monthly program of every lantern, but also what’s happening in real time. For example an architect student that has to move during lunch break, from the university site in Beyoglu (cultural pole) to the head office in Maslak (innovative pole), can consult on his way the activities going on in every lanterns and stop to assist to a videoconferencing debate sitting in the park. Other screens will be installed on the walls of the buildings, to permit people walking to consult timetables, watch conferences and panels.The lanterns space will be expanded into the street capturing a great flow of users. The project of the bus shelter of the MIT for the Saragoza Expo will be emboded into the building itself, because the building it’s the point of access to the elevated public transport. Therefore we can considered the road ubiquitous, because it will be possible to share the activities from different places: either inside means of transport, either in the outside space of the lanterns. A relation of mutual exchange will grow among the different lanterns with the purpose of attracting, experiencing and exporting knowledge, improving in this way their performances. For example a lesson organized in the morning in the university can be followed by a workshop in the afternoon in the Convention Center.
SCREENS INSIDE THE DIFFERENT TRANSPORTATION MODES WILL TELL PEOPLE WHAT’S GOING ON OR THE PROGRAM OF THE KNOWLEDGE AXIS.
“A conference is starting right now inside the Expo&Fair Bulding, let’s go and watch it from the park!! I’ll eat a sandwich outside.”
“There is the Aida play tonight in the Knowledge axis, 199 let’s go!”
200
LA STRADA METABOLICA The metabolic axis
201
INPUT
aria energia acqua biomasse prodotti agricoli caccia pesca estrazioni minerali
TECNOSFERA ANTROPOSFERA ECONOMIA
rifiuti solidi scarico acque biomasse emissioni nell’aria fertilizzanti pesticidi perdite dissipative
OUTPUT
TRANS-LOCATION: sovraccarichi, scavi, irrigazione, drenaggi
∑ INPUT (+ translocation)= TOT CONSUMO DI MATERIA
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IL METABOLISMO URBANO The Urban Metabolism
Il Metabolismo Urbano può essere definito come “Il flusso di energia e materia attraverso l’ecosistema urbano, dove gli input di materia sono trasformati in energia utile, strutture fisiche e rifiuti” [Decker, et. al. 2000]. Questo concetto, nella seconda rivoluzione industriale, è stato rivalutato concettualmente, a partire A sinistra:Wupdalla fine degli anni ‘60, grazie ai lavori di K. Boulding pertal Institute: e Georgescu-Roegen, per assumere una dimensione metabolismo; www. operativa estremamente avanzata a partire dagli vod/blogsite.org anni ‘80 grazie ai lavori del Wuppertal Institute. Lo studio del metabolismo invita a ripensare le azioni di progetto alla luce delle regole di funzionamento della biosfera, quindi devono considerare il funzionamento di ogni sottosistema: naturale, fisico, sociale. Il risultato è la definizione di progetto come ciclo di attività di trasformazione responsabili e creative della natura esistente. E’ attività di trasformazione in base al primo principio della termodinamica in quanto utilizza materia ed energia che non possono essere create o distrutte ma solo trasformate. E’ responsabile in quanto manipola flussi di energia e trasforma stock di materia in base alla seconda legge della termodinamica. E’ creativo in quanto origina flussi di informazione. L’unica vera fonte di produzione è la natura, quindi il progetto non deve comprometterne il potenziale produttivo. 02_Meta_Urbano_PDF; www.vod/ blogsite.org
The Urban metabolism can be defined as ‘the flow of Energy and material through the urban ecosystem, where the material inputs are converted into useful energy, physical structures and waste goods’ [Decker, et. al. 2000]. This concept, during the second Industrial Revolution, has been revalued starting from the end of the 60’s, thanks to K. Boulding and Goergescu-Roegen, and later around the 80’s the concept assumed an extremely advanced operative dimension thanks to the Wuppertal Institute. The study of the metabolism invites to think at the project actions under the light of the biosphere functions’ rules , in fact we have to considered the functionality of every subsystem: natural, physical and social. The result is the definition of the project as a range of responsible and creative activities that transform the existing nature. It’s a converting activity due to the first principle of thermodynamic, because it uses materials and energy that can’t get created or destroyed but just transformed. It is responsible because it handles energy flows and converts material stocks according to the second law of the thermodynamics. It is creative because it creates flows of information. The only production source is nature, therefore the project should not compromise its productive potential.
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IL CLIMA The Climate
L’elaborazione di uno scenario per Istanbul è strettamente legato alla dinamica dei fenomeni naturali, quali: • cambiamento climatico, che è all’origine dell’innalzamento del livello del mare; • qualità dell’ acqua a disposizione; • variazioni delle biodiversità terrestre e marina; • variazioni di vento, sole, clima e pioggia; • desertificazione e cambiamento delle colture.
The development of a scenario for Istanbul is closely tied to the dynamics of natural phenomena, such as: • climate change, which is the source of the sea level rising; • quality of water available; • changes in terrestrial and marine biodiversity; • variations of wind, sun, climate and rainfall; • Desertification and changing cultures.
CAMBIAMENTO CLIMATICO CLIMA 2012 Il clima di Istanbul è di tipo temperato, a metà strada tra il clima oceanico e quello mediterraneo (media annuale +14,3 °C). L’inverno è freddo e umido ed è caratterizzato da un’alternanza fra periodi miti e piovosi (quando soffiano i venti umidi e tiepidi dal Mar Mediterraneo) e periodi invece più rigidi e nevosi (con minime anche di -8º) quando soffiano i venti dal Polo Nord o dall’Est. In gennaio e in febbraio le temperature medie possono variare tra i +3 °C e i +8 °C. L’estate è calda e molto umida ed è caratterizzata da precipitazioni minori rispetto agli altri periodi, ma sempre significative. In luglio e in agosto le temperature medie possono variare tra i +18 °C e i +28 °C. La primavera e l’autunno sono miti e confortevoli e sono caratterizzate da un’alternanza di giornate piovose e soleggiate. La città riceve circa 844 mm di precipitazioni con un massimo d’inverno ed un minimo d’estate. Ci sono molti giorni piovosi in autunno, in inverno ed in primavera. In inverno sono comuni le gelate e non è raro assistere ad abbondanti nevicate. In un anno a Istanbul, mediamente, ci sono cinque giorni in cui la temperatura è superiore ai 32 °C, e ventuno giorni in cui la temperatura è inferiore a 0 °C. La più alta temperatura registrata a Istanbul è stata di 40,5 °C, mentre la più bassa è stata di -16,1 °C. L’umidità relativa è costantemente elevata e l’umidità media annuale è del 72%. Le temperature invernali ed estive raramente sono estreme, ma l’elevata umidità relativa le fa percepire in modo molto più severo.
CLIMATE CHANGE CLIMATE 2012 http://it.wikipedia. The climate of Istanbul is temperate, midway between org the oceanic and the Mediterranean climate (annual average +14.3 ° C). The winter is cold and humid and it is characterized by alternating between mild and rainy periods (when moist and warm winds blow from the Mediterranean Sea) and more rigid and snowy periods (with minimum temperatures at -8 ° C) when the winds blow from the North Pole or the East. In January and February the average temperatures can vary between +3 ° C and +8 ° C. Summer is hot and very humid and is characterized by less rainfall than other periods, but still significant. In July and August average temperatures can vary between +18 ° C and +28 ° C. Spring and autumn are mild and comfortable and are characterized by an alternation of rainy and sunny days. The city receives about 844 mm of rainfall with a maximum in winter and minimum in summer.There are many rainy days in autumn, winter and spring. In winter, frosts are common and it is not so uncommon to see heavy snowfalls. In Istanbul, during one year, there are on average five days in which the temperature is above 32 ° C, and twenty-one days in which the temperature is below 0 ° C. The highest temperature recorded in Istanbul was of 40.5 °C, while the lowest was -16.1 ° C. The relative humidity is consistently high and the annual average humidity is 72%.The summer and winter temperatures rarely are extreme, but the high humidity makes you perceive them as more severe.
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2050 ISTANBUL CLIMATE: +1,4o C Subtropical Humid Climate Average Temperature: 15,7o C
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Composizione della flora al 2050. Nel primo cerchio sono indicate le attuali colture e piante, mentre nel secondo cerchio quelle che verrebbero introdotte con lo slittamento della fascia climatica.
Sa AN cc N ha A ru D m A Of Z fic U ina C ru CH m E
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Compositione of flora in 2050. In the first circle are indicated the actual cultivation and trees, while in the second the ones that would be introduced with the shift of the climatic zone.
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CLIMA 2050 Secondo lo scenario medio dell’IPCC, l’A1B, l’innalzamento delle temperature sarà di circa 2.8oC. Possiamo quindi ipotizzare che la temperatura al 2050 crescerà di circa 1.4oC. La temperatura media annua di Istanbul salirà quindi a 15.7%. Sempre secondo lo stesso scenario, le precipitazioni medie annue nella zona di Istanbul diminuiranno del 20% al 2090-2099 (vedi figura a lato), quindi al 2050 avremo una diminuzione del 10%.Ciò significa che le precipitazioni medie annue scenderanno a 760 mm/ anno. Secondo la figura alla pagina successiva, ci sarà una diminuzione della disponibilità di acqua del 40% nel periodo 2090-2099, cioè di circa il 20% al 2050. L’attuale livello di aridità (Aridity Index) del terreno di Istanbul é umido (0.75-1.25), ma potrebbe passare a sub-umido ((0.65 - 0.75). L’innalzamento della temperatura porterà probabilmente ad uno slittamento delle fasce climatiche, che passerà da temperato a subtropicale. Il clima subtropicale è un clima che si riscontra attualmente nella zona posta tra il Tropico del Cancro e i 40° di latitudine nord nell’emisfero boreale e tra il Tropico del Capricorno e i 40° di latitudine sud dell’emisfero australe. Tra i climatologi è assente una definizione univoca di “clima subtropicale”: per Trewartha è un clima intermedio tra il clima tropicale e quello temperato, comprendente le zone con almeno otto mesi di temperatura media superiore a 10 °C, mentre per John F. Griffiths la temperatura media del mese più freddo deve essere superiore a 6 °C. Secondo una classificazione climatica basata su quella di Köppen, ma modificata per includere una classe subtropicale adatta per lo studio del clima dell’Australia, gli studiosi Harvey Stern, Graham de Hoedt e Jeneanne Ernst hanno stabilito che occorre una temperatura media annua di almeno 18 °C per considerare subtropicale una classe climatica. Salvador RivasMartínez considera subtropicale non un determinato clima, ma un insieme di bioclimi compresi tra le latitudini di 23° e 35° N e S. Una conseguenza di tale slittamento sarà il cambiamento graduale della flora e della fauna. In particolare le coltivazioni hanno un’adattabilità climatica molto limitata poiché necessitano di particolari caratteristiche organolettiche del terreno. Solamente alcune piante riescono ad adattarsi a nuovi climi quindi sarà necessaria l’introduzione di nuove colture più affini con il nuovo clima, Queste apporteranno numerosi cambiamenti, sia sulla biodiversità che sullo stile di vita.
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CLIMATE 2050 According to the medium scenario, the AIB, the rise of http://www.ipcc.ch/ temperatures will be around 2.8 oC.We can therefore hypothesize that the temperature will rise of about 1.4 o C in 2050.Therefore, the annual average temperature in Istanbul will be 15.7%. Still according to the same scenario, the average annual rainfall in the area of Istanbul will decrease by 20% in 2090-2099 (see figure on the next page), so in 2050 we will have a decrease of 10%.This means that the average precipitations per year will fall to 760 mm. According to the figure on the next page, there will be a decrease in the availability of water of 40% in the period 2090-2099, that means about 20% in 2050. The current level of dryness (Aridity Index) of the soil is humid Istanbul (0.75-1.25), but could move to subhumid (0.65 - 0.75). The rise in temperature will probably lead to a shift in the climate zones, rising from temperate to subtropical. The subtropical climate is a climate that is currently found in the area located between the Tropic of Cancer and 40° north latitude in the northern hemisphere and between the Tropic of Capricorn and 40° degrees south latitude in the southern hemisphere. Among climatologists there isn’t a single definition of “subtropical climate”: for Trewartha it’s a climate intermediate between the temperate and tropical climates, including areas with at least eight months in average temperature above 10 ° C, while for John F. Griffiths, the average temperature of the coldest month must be greater than 6 ° C. According to a climate classification based on Köppen, but modified to include a class suitable for the study of the subtropical climate of Australia, Harvey Stern, Graham de Hoedt and Jeneanne Ernst and have decided that it’s necessary at least an annual average temperature of 18 °C to consider a class sub-tropical climate. Salvador Rivas-Martinez considers a sub-tropical climate not a particular climate, but a set of bioclimates between the latitudes of 23 ° and 35 ° N and S. A consequence of this climate change will be the gradual change of flora and fauna. In particular, crops have very limited climatic adaptability because they require special organoleptic characteristics of the soil. Only a few plants are able to adapt to the new climate.These will require the introduction of new crops closer to the new climate, which will bring many changes, both on biodiversity and lifestyle.
SCENARI IPCC L’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) ha redatto il 4o Rapporto di Valutazione del Cambiamento Climatico (AR4: Climate Change 2007), nel quale vengono sviluppati 6 scenari che considerano l’innalzamento globale delle temperature, l’innalzamento del livello del mare, il livello di precipitazioni (e quindi il rischio di desertificazione dei suoli) e l’aumento del rischio di episodi estremi nel periodo compreso tra il 2090-2099 dovuto alle immissioni in atmosfera di gas serra. Questo innalzamento dipenderà sia dal progressivo scioglimento dei ghiacciai, sia dalla naturale espansione degli oceani, dovuta al fatto che l’acqua aumenta di volume quando aumenta di temperatura. Tutti i modelli matematici attualmente disponibili prevedono un generale riscaldamento dei bassi strati dell’ atmosfera e della superficie terrestre in un intervallo compreso fra 1,5 e 5,8 °C e contemporaneamente un raffreddamento degli strati più alti dell’ atmosfera. IPCC SCENARIOS The IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) prepared the 4th Assessment Report of Climate Change (AR4: Climate Change 2007), in which are developed 6 scenarios which consider: raising global temperatures, sea levels rising , the amount of precipitations (and therefore the risk of desertification) and the increase of the risk of extreme episodes in the period between 2090-2099 due to the entries in the atmosphere of greenhouse gas emissions.This increase will depend either on the progressive melting of glaciers, either on the natural expansion of the oceans, due to the fact that water expands when the temperature increases. All currently available mathematical models provide a general warming of the lower layers of atmosphere and the earth’s surface in a range of between 1.5 and 5.8 ° C and at the same time a cooling of the highest layers of atmosphere.
Dicembre- Febbraio
A sinistra/To the left: Cambiamento delle precipitazioni nel periodo 2090-2099, prendendo come periodo base il 1980-1999. I valori sono presi dallo scenario A1B. Precipitation changes in the period 2090-2099, relative to 1980-1999.The values are taken from the A1B scenario. Disponibilità di acqua alla fine del XIX secolo Water shortage at the end of XIX century
Giugno- Agosto
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Alcune piante delicate scompariranno, mentre ne rimarranno altre più favorevoli al cambiamento (ulivi, fichi d’india, nespole, melograni, cardo, ecc...). Piante tipiche del clima subtropicale, quali riso, bambù canna da zucchero, potranno essere introdotte ex novo. Cambieranno i flussi migratori degli uccelli, i quali saranno costretti a cambiare rotta seguendo le nuove aree calde della terra. Un po’ alla volta inizieranno a stanziare nuove specie subtropicali, ad esempio la Staphida Castaniceps (in inglese Striated Yuhina), lo Psilopogon pyrolophus (in inglese Fire-tufted Barbet) e lo Aplonis Panayensis (Storno asiatico).
Some more delicate plants will disappear, while others will remain because more favorable to the change (olive trees, Indian figs, loquats, pomegranates, thistle, etc. ...). Typical plants of the subtropical climate, such as rice, bamboo, cane sugar may be introduced ex novo. The migration of birds will change, they will be forced to change course and follow the new hot areas of the earth. New subtropical species will begin to settle, such as Staphida Castaniceps (Striated Yuhina), the Psilopogon pyrolophus (Fire-tufted Barbet) and Aplonis Panayensis (Starling of Asia).
DELFINO
new! STORNO ASIATICO Aplonis Panayensis
new!
PECORA (Pecus)
SCARAFAG Blatta orien
CANE RANDAGIO
Psilopogon pyrolophus
ASINO Equus Asinus GRU Grus Grus MEDUSA Rhizostoma Pulmo 208
ONISCO Armadillidium vulgare
SCORP Scorpion
INNALZAMENTO DEL LIVELLO DELLE ACQUE L’innalzamento del livello delle acque al 2050, secondo lo scenario peggiore, (IPCC Workshop on Sea Level Rise and Ice Sheet Instabilities, Kuala Lumpur, Malaysia, 21–24 giugno 2010) è invece compreso tra + 0,30-0,60 cm. Questo innalzamento dipenderà dalla quantità di immissioni in atmosfera di gas serra. Le zone costiere che si affacciano sul Mar di Marmara a sud e sul Mar Nero a nord, verranno parzialmente inondate, causando la perdita di biodiversità. In questi ambienti le specie più a rischio sono le tartarughe marine, le foche monache, ma anche le colonie di alcune specie a rischio, come ad esempio il pellicano della Dalmazia, il cormorano nano e il chiurlottello,ma anchei fenicotteri, le anatre selvatiche e le oche. Le sponde del Bosforo e del Corno d’Oro sono costruite artificialmente. Le terre emerse lungo le rive dei due canali sono ad un altezza minima di 2m sul livello del mare, quindi non sono a rischio.
GGIO ntalis
SEA LEVEL RISE Sea level rise in 2050, according to the worst case scenario (IPCC Workshop on Sea Level Rise and Ice Sheet instabilities, Kuala Lumpur, Malaysia, 21-24 June 2010) is included between +0.30 to +0.60 cm.This increase will depend on the amount of greenhouse gas emissions in the atmosphere. The coastal areas facing the Sea of Marmara on south and the Black Sea on north, will be partially flooded, causing loss of biodiversity. In these environments the most endangered species are the loggerhead turtles, monk sealse, but also the colonies of some species at risk, such as the Dalmatian pelican, pygmy cormorant and the slender billed Curlew, as well as flamingoes, wild ducks and geese. The shores of the Bosphorus and Golden Horn are artificially constructed.The land along the banks of the two channels are at a minimum height of 2m above sea level, so they will not be endangered.
SANGUISUGA Hirudinea
GATTO RANDAGIO
PIONE nes
new! Staphida Castaniceps
GABBIANO Larus
Campionamento-tipo della fauna al 2050. Le specie animali presenti corrisponderanno a quelle attuali, perchè l’innalzamento delle temperature non sarà tale da determinare un cambiamento della fauna. Si potranno vedere però uccelli tipici del clima suptropicale, i quali stanzieranno ad Istanbul nei mesi più caldi. Sampling of fauna composition in 2050.The species will be the same as the current ones since the temperature raise will not so important as to determine the changing of fauna. You will be able to see typical birds of subtropical climate, which will stay in Istanbul during the warmest months.
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LA STRADA METABOLICA The Metabolic Axis Il ciclo metabolico di progetto prende in considerazione due risorse, l’energia e l’acqua. Nel primo caso la parola chiave é produzione, nel secondo caso é recupero: entrambi dovranno essere confrontati con il fabbisogno. Gli input che concorrono ad innescare questo ciclo tra il progetto e il prelievo di risorse, sono di due categorie: di tipo naturale e di tipo artificiale. Gli input naturali sono il sole, la pioggia, il rischio sismico. Gli input artificiali sono la fitodepurazione e il bioswale. C’è inoltre un input di tipo umano, ossia l’energia cinetica delle persone L’energia elettrica viene prodotta tramite pannelli fotovoltaici, che sfruttano il calore del sole, e attraverso l’azione cinetica dei passanti che camminano lungo il percorso. C’è inoltre un carico di energia di cui tener conto, ovvero l’energia sismica, che dev’essere dissipata. L’acqua piovana viene raccolta sui tetti e viene poi depurata, insieme alle acque grigie di scarico provenienti dagli edifici, nella fitodepurazione (vedi capitolo Infrastruttura verde). La bioswale è un ulteriore sistema di depurazione delle acque inquinate provenienti dalla strada soprastante. L’acqua piovana inquinata verrà convogliata e portata a terra attraverso i piloni che sostengono la strada. Da qui sarà poi fatta depurare nella bioswale e poi immessa nuovamente nel ciclo. Ogni output è stato infine suddiviso nelle due categorie, edificio e sistema del verde.
WATER COLLECTING FOR WC AND LAUNDRY
ELECTRIC ENERGY FOR THE BUILDINGS
NEED FOR WATER NEED FOR WATER AND ENERGY ENERGY PRODUCTION WATER PURIFICATION
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WATER COLLECTING AND ENERGY PRODUCTION
INPUT OUTPUT
BUILDING
GREEN
SUN PHOTOVOLTAIC ENERGY
+
GREEN GROWTH THROUGH PHOTOSYNTHESIS
WASTE WATER COMING FROM THE BUILDING PURIFYING WATER
WATER COLLECTING FOR VEGETABLE GARDENS AND THE PARK
HUMAN RESOURCE
RAIN WATER FOR WC and LAUNDRY
+
KINETIC ENERGY ELECTRIC ENERGY
- WATER FOR IRRIGATION - NUTRIMENTS FOR GREEN
ARTIFICIAL WETLAND WATER FOR WC and LAUNDRY
+
FOREST
BIOMASS FOR HOT WATER (SANITARY USE)
SEISMIC WAVES KINETIC ENERGY TO BE DISSIPATED
WATER FOR IRRIGATION
The metabolic circle of project considers two resources, the energy and the water. In the first case the key word is production, in the second case is reuse. Both of them need to be compared with the demand. There are two kinds of inputs that trigger this circle between the project and the withdrawal of resources: the natural and the artificial ones.The natural inputs are the sun, the rain, and the seismic risk.The artificial ones are the constructed wetlands and the bioswale.There is also a human input, that is the people’s kinetic energy. The electric energy is produced through photovoltaic panels, which trnasform the heath of the sun, and through the kinetic action of people walking through the path. There is also a load of energy, the seismic one, that has to be dissipated (see chapter “the safety on pages 234235) The rain water is collected on roofs and then it is purified, together with the grey waters that are coming from the buildings, in the constructed wetlands (see the chapter ‘green infrastructure’).The bioswale is another system of purification of the polluted waters that come from the road above.The polluted rain water will be brought on the ground through the pillars supporting the road. From here it will be purified in the bioswale and put again in the circle. Finally, every output has been subdivided in two categories: building and green system.
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L’IMPRONTA ECOLOGICA The Ecological Footprint
Living Planet Report 2008; http:// vod.blogsite.org
L’Impronta ecologica misura la domanda dell’umanità sulla biosfera in termini di superficie di terra e mare produttiva dal punto di vista biologico, necessaria alla produzione delle risorse che le persone utilizzano e all’assorbimento dei materiali di rifiuto che generano. Nel 2005, l’Impronta ecologica globale ammontava a 17,5 miliardi di ettari globali (gha) o 2,7 gha pro capite (un ettaro globale è un ettaro con la capacità media mondiale di produrre risorse e assorbire materiali di scarto). Dal lato dell’offerta, l’area produttiva totale, o biocapacità, ammontava a 13,6 miliardi di gha, o 2,1 gha pro capite. L’Impronta dell’umanità ha superato la biocapacità totale della Terra per la prima volta negli anni ’80; da allora, tale superamento dei limiti ecologici è andato crescendo. Nel 2005, la domanda ha superato l’offerta del 30%. Nel 2005, la domanda principale dell’umanità nei confronti della biosfera è stata quella dell’Impronta del carbonio, che dal 1961 è aumentata di più di 10 volte. Questa componente rappresenta la biocapacità necessaria ad assorbire le emissioni di CO2 derivanti dall’impiego di combustibili fossili e dalle perturbazioni antropiche, oltre la parte assorbita dagli oceani.
The ecological footprint measures the humanity’s demand on the biosphere in terms of productive soil and sea area from the biological point of view, necessary for the production of resources that people use and for the absorption of the waste materials they create. In 2005, the global ecological footprint was 17,5 billion of global hectares (gha) or 2,7 gha per person (one global hectare is an hectare with a medium world capacity of producing sources and absorb waste materials). From the offer side, the total productive area, or biocapacity, amounts to 13,6 billion gha, or 2,1 gha per person. The footprint of mankind exceeded the total biocapacity of the earth for the first time in the 80s: since then, this excess of the ecological limits has been growing. In 2005, demand exceeded the offer of 30%. In 2005 the main demand of mankind towards the biosphere has been the carbon footprint, that since 1961 has increased more than ten times. This component represents the biocapacity necessary to absorb the CO2 emissions derived by the use of fossil fuels and by anthropic disturbances, besides the part absorbed by the oceans.
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Più a lungo continuerà il superamento dei limiti, maggiore sarà la pressione sui servizi ecologici, e ciò aumenterà il rischio di un collasso ecosistemico, con potenziali perdite permanenti di produttività. Arrestare il superamento dei limiti il prima possibile riduce tali rischi, consentendo agli ecosistemi degradati di iniziare la ripresa. Porre fine al superamento dei limiti significa colmare il divario che esiste fra Impronta dell’umanità e biocapacità disponibile. Le dimensioni di tale divario sono determinate da cinque fattori. Dal lato della domanda, l’Impronta è una funzione delle dimensioni della popolazione, dei beni e servizi consumati da ogni individuo e dell’intensità di risorse e dei materiali di rifiuto di questi beni e servizi. Una riduzione della popolazione, dei consumi dei singoli, delle risorse utilizzate o dei materiali di rifiuto derivanti dalla produzione di beni e servizi si traduce in un’Impronta più bassa. Dal lato dell’offerta, la biocapacità è determinata dalle dimensioni dell’area biologicamente produttiva disponibile e dalla sua stessa produttività. Si possono ottenere aumenti di produttività al costo di un maggiore impiego di risorse o di una maggiore produzione di materiali di scarto. La produzione di energia dovuta alla combustione di combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale, ammonta a circa il 45% dell’Impronta ecologica mondiale del 2005. Risulta quindi d’importanza vitale effettuare tagli significativi della combustione e delle emissioni di anidride carbonica ad essa associate per evitare che i cambiamenti climatici oltrepassino la soglia pericolosa dei 2°C, rispetto ai livelli pre-industriali. Il Modello delle soluzioni per il clima del WWF comprende 3 strategie parallele: espansione dell’efficienza energetica nell’industria, nell’edilizia e in tutte le forme di trasporti, per stabilizzare la domanda energetica globale entro il 2025; aumento dell’impiego di energie rinnovabili come eolica, idrica, solare e termica e delle bioenergie; eliminazione delle emissioni che ancora provengono dai combustibili fossili tradizionali, utilizzati nei processi industriali e di generazione di elettricità, tramite l’ampliamento del meccanismo di cattura e stoccaggio del carbonio. L’analisi dell’Impronta può essere condotta ad ogni scala. Rispetto alle strategie proposte dal WWF, le mie scelte progettuali per abbassare l’impronta sono state: impiego di energie rinnovabili, cioè la solare fotovoltaica e l’energia cinetica; lo stoccaggio dell’elettricità prodotta; la proposta di mezzi di
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The longest the overcome of the limits will continue, the biggest the pressures on ecological services will be.This will also increase the risk of an ecosystem collapse, with potential losses of permanent productivity. Arresting the exceeding of the limits as soon as possible will reduce such risks, permitting to the degraded ecosystems to start the recovery. Ending the overcoming of the borders means also to fill up the gap existing between the humanity footprint and the available biocapacity. The dimensions of this gap are determined by five elements. From the demand’s side the footprint is a function of population dimensions, of goods and services consumed by a single person and by the intensity of resources and waste materials coming from these goods and services. A reduction in population, in the consumptions of single people, in the use of resources and in the waste materials produced by them, will mean a smaller footprint. From the offer side, the bio-capacity is determined by the dimensions of the biologically productive area available and by its own productivity.We can obtain major productivity if we use more intensively the resources or if we produce a bigger quantity of waste materials. The production of energy due to the combustion of fossil fuels like carbon, petrol and natural gas, amounts at about 45% of the world ecological footprint of 2005. The result is the vitally importance of drastically reducing the combustion and the emission of CO2 .The climate changes should not overcome the dangerous threshold of 2°C, compared to the preindustrial levels. The WWF solution model for the climate includes 3 parallel strategies: to expand the industrial energetic efficiency, in the buildings and in all form of transports, to make global energetic demand stable before the 2025; to increase the use of renewable energies like wind, hydro, solar and thermal and of bio-energies; to eliminate emissions that come from the traditional fossil fuels (used in the industrial and electric proceeds) through a bigger capture and storage of carbon. The footprint analysis can be conducted at every scale. Compared to the strategies proposed by the WWF, my project choices to decrease the ecological footprint are: the utilization of renewable energies, like the solar photovoltaic and kinetic energy; the storage of produced electricity; the proposal of electric means of transport (BRT, maglev and electric cars) to decrease the carbon emissions.
trasporto elettrici (BRT, maglev e auto elettriche), per abbassare le emissioni di carbonio. Ho calcolato l’impronta ecologica di progetto, alla quale ho applicato poi il fattore X proposto dal Wuppertal Institute. Il fattore 4, sviluppato sempre dal Wuppertal Insitute, prevedeva di raddoppiare la produttività e dimezzare l’uso delle risorse, poichè l’Impronta Ecologica superava del 25% la capacità della terra, per cui il progetto doveva diminuire la pressione di 4 volte. Il fattore X prevede invece un ultieriore abbassamento dell’impronta, aumentando di 5 volte la superficie biotica, e diminuendo di 5 volte la pressione umana: ciò é possibile grazie all’uso della tecnologia, che permette di vivere con lo stesso standard di vita, ma prelevando meno risorse. Si tratta di potenziarne l’efficienza. La regola base é: meno input! Grazie a questo fattore, l’ impronta ecologica del L’impronta media mio progetto si abbassa notevolmente: da 93 a 3.73 procapite turca pianeti! al 2050 é stata L’impronta ecologica é il rapporto tra la pressione ricavata da/The umana e la superficie bioproduttiva totale. average turkish La pressione umanna é: ecological footprint impronta media procapite (2050)x n. di pesone is taken from : coinvolte nel progetto= 2,7x700= 1890 “Happy Planet a cui sottraggo la superficie di proegtto= 1890-19= Index” 2.0.Why 1871. Questa va al numeratore. good lives don’t La superficie bioproduttiva é la somma di: have to cost the Earth”; http://www. l’area del tipo di superficie bioproduttiva x fattore happyplanetindex. di conversionex fattore di rendimento org/ Aree forestali: 5,1 x 1.35 x 1 Acqua: 0.5 x 1 x 1 Edificato: 5.5 x 2.3 x 1 Aree agricole: 2 x 2.2 x 1 http://www. faktor-x.info/
P
average turkish footprint 2050: 2.7 human pressure: 1890 deficit human pressure: 1871 ha
B
total bioproductive area: 20.04 ha
I calculated the project’s ecological footprint and I applied the “factor 10” proposed by the Wuppertal institute. The “factor 4”, also developed by the Wuppertal institute, expected to double the productivity and to half the use of resources.The ecological footprint was overtaking the land capacity of the 25%, that’s why the project had to decrease 4 times the pressure. The “factor 10” previews a further decrease of the footprint, increasing 5 times the biotic surface and decreasing 5 times the human pressure: this is possible thanks to the use of technology, which permits to live with the same standard of life, but using less amounts of resources.The key-word is improving efficiency. The base rule is: less input! Thanks to this factor the footprint of my project decreases drastically from 93 to 3.73 planets! The ecological footprint is the relation between the human pressure and the total bio-productive surface. The mankind pressure is: Medium footprint per person (2050) x n. of people involved in the project=2.7x700=1890 To this I subtracted the surface of the project =189019=1871. Human pressure goes to the numerator. The bio-productive surface is the sum of: the area of the kind of bio-productive surface x conversion factor x performance factor Forest areas: 5,1 x 1.35 x 1 Water: 0.5 x 1 x 1 Built areas: 5.5 x 2.3 x 1 Agricultural areas: 2 x 2.2 x 1
=
AREA DEFICIT = 93,39 TIMES
FACTOR 10
(Wuppertal Institute)
P/5 deficit human pressure: 374.2 ha
Bx5
total bioproductive area: 102
=
AREA DEFICIT= 3,67 TIMES
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L’INFRASTRUTTURA VERDE The Green Infrastructure
A sinistra: immagine della foresta di Istanbul To the left: an image of Istanbul forest. Fonte/Source: http://www.karalahana.com/english/ Istanbul%20forest%20flowers. html
Le risorse naturali occupano una grande parte del territorio di Istanbul, solamente le foreste occupano metà dell’area. La regione Marmara è caratterizzata da un clima transazionale, a metà tra quello Mediterraneo e quello del Mar Nero. Questo si riflette anche nella sua pianta geografica, osservando la flora che nasce qui. Grazie al clima umido, le piante della regione Europea –Siberiana sono concentrate nella zona nord, vicino alle coste del mar Nero. La flora mediterranea invece si può osservare nelle aree più calde, a sud, lungo il Bosforo e il mare Marmara. Gli alberi di Giuda (Cercis Siliquastrum) e il pino domestico (Pinus Pinea) aggiungono colore al Bosforo come tipici alberi mediterranei che si sono ben adattati qui. Istanbul ha circa 2500 specie di piante diverse, ciò significa circa un quarto delle dieci mila piante che crescono naturalmente in Turchia. Alcune di queste sono endemiche, in altre parole, vivono solo ad Istanbul e in nessun altro posto nel resto del mondo. Il verde tipico di Istanbul è la foresta. È possibile vedere esempi di foreste incontaminate in entrambi i lati del Bosforo. La foresta di Alemdag nella parte dell’Anatolia e la foresta di Belgrado nella parte Europea sono umide e a foglie miste. Boscaglia e brughiera ricoprono anch’esse una larga parte di Istanbul. Con i suoi 5442 ettari la foresta di Belgrado è oggi una delle aree forestali più importanti della Turchia.
The natural resources occupies a large part of Istanbul’s territory, forests alone are almost half of the area. The Marmara region is characterized by a transitional climate, midway between that of the Mediterranean and the Black Sea.This is also reflected in its plant geography since flora of both regions flourish here. Thanks to the damp climate, plants of the EuropeSibiria region are concentrated in the northern areas near the Black Sea coast, while Mediterranean flora is observed in the warmer areas to the south along the Bosphorus and the Marmara Sea.The Judas tree (Cercis siliquastrum) and pistachio pine (Pinus pinea) add color to the Bosphorus as typical Mediterranean trees that have adapted well here. Istanbul has around 2500 different natural plant species, that means approximately one-fourth of the more than ten thousand plants that grow naturally in Turkey. Some of these plants are endemic, in other words, they live only in Istanbul in the whole world. But the true plant type of Istanbul is the forest. It is possible to see examples of pristine forest on both shores of the Bosphorus.The Alemdag forests on the Anatolian side and the Belgrade forest on the European are damp, mixed-leaf forests. Scrub and heath also cover a large swath of Istanbul. With 5442 hectares today, the Belgrade Forest is one of Turkey’s most important forested areas.
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Principio di funzionamento della fitodepurazione Wetland functioning scheme
DEPURARE TO PURIFY
SPERIMENTARE TO EXPERIMENT
ESPLORARE TO EXPLORE
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COLTIVARE TO GROW
Principio di funzionamento del bioswale Bioswale functioning scheme
Il progetto dell’infrastruttura verde nasce una serie di necessità: la creazione di uno spazio verde per il tempo libero e lo svago che attragga la popolazione, un uso del verde con scopi educativi e di sensibilizzazione, una ricongiunzione tra la città e le foreste che si trovano a nord e la necessità di avere degli orti urbani per il sostentamento della popolazione. Il verde sarà suddiviso quindi in: verde per condividere, per depurare, per sperimentare, per coltivare e per esplorare, che corrisponde rispettivamente a: il parco, la fitodepurazione ed il bioswale, il giardino botanico gli orti urbani ed infine il bosco.
The project of the green infrastructure rises from some particular needs: the creation of a green space for the free time to attract the population, the use of the green with an educative and sensitization purpose, the connection of the city with the northern forests and the need to have some urban vegetable gardens to feed of the population. The green will be divided into: green to share, to purify, to experiment, to cultivate and to explore.This corresponds to: park, the constructed wetland and bioswale, the botanic garden, the urban vegetable gardens and the forest.
IL PARCO THE PARK Il parco si trova sia nel nodo centrale, sia dislocato a The park is located either in the central knot, either spot lungo il percorso. along the path. LA FITODEPURAZIONE http://www.fitobox. Il verde dedicato alla fiodepurazione si trova nella it/fitodepurazione. parte centrale del parco urbano, sotto all’asse dei htm trasporti. Quest’ultimo ha dei buchi di dimensione 2x50 metri per permettere alla luce del sole di arrivare sotto alla strada. Questi fori si alternano in modo sfalsato, ma continuo, in tutta la sua lunghezza La fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque di scarico costituito da un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e vegetato da piante acquatiche. La depurazione avviene mediante l’azione combinata tra substrato ghiaioso, piante, refluo e microrganismi presenti. All’interno del letto di ghiaia, al passaggio delle acque reflue, si formano microrganismi che mettono in atto reazioni biochimiche di degradazione delle sostanze inquinanti. Le piante, oltre a partecipare attivamente all’eliminazione degli inquinanti, forniscono l’ossigeno necessario alle reazioni trasportandolo dall’apparato foliare a quello radicale. Le piante più utilizzate sono Phragmites Australis,Carex, Juncus, Typha, Iris.
http://www. eoearth.org
IL BIOSWALE Esattamente sotto alla strada corre la pista ciclabile, affiancata da una fascia larga 2 metri occupata dal bioswale: é una conformazione del terreno utilizzata per convogliare l’acqua di superficie, per migliorare la permeazione e ridurre lo straripamento di superficie. Di solito ha una pendenza lieve ed è coperto d’erba, pacciame o altra vegetazione o foglie.Viene utilizzato in agricoltura come sistema di drenaggio per intercettare pesticidi e nutrienti, ecc, mentre in contesti urbani per ridurre il carico di sedimenti e di inquinanti che raggiungerebbero i corsi d’acqua naturali. (vedi lo schema alla pagina precedente).
THE CONSTRUCTED WETLAND The green dedicated to the constructed wetland is located in the central part of the urban park, under the transportation axis.This axis has 2x50 meters’ holes to permit the light to reach the green part located just under it.This openings alternate staggered, but continuous, along the entire axis. The constructed wetland is a natural system of dirty water depuration. It is formed by a waterproofed basin filled with gravelly material and aquatic plants. The purification is achieved by the combined action of the gravel substrate, the plants, the wastewater and the present microorganisms. Inside the gravel bed, as the waste water flows, microorganisms get formed and they activate biochemical reactions of degradation of the pollutants.The plants, as well as actively participate to the elimination of the pollutants, produce the oxygen needed by the reactions. This oxygen is transported from the leaves to roots.The most used plants are Phragmites Australis, Carex, Juncus, Typha, Iris. THE BIOSWALE Exactly under the transports road we can find the bicycles path, and next to it there is a 2 meters wide area occupied by the bioswale. A bioswale is an urban landform used to convey surface water in order to enhance infiltration and reduce surface runoff. It usually have moderate slopes (approximately one to five percent in channel slope) and may be covered by grasses, mulch or other vegetation or leaf litter. It is used in agricultural settings as drainways to intercept pesticides or nutrients. In urban settings the bioswale may serve to reduce sediment load and other water pollutants from reaching natural watercourses (see the diagram in the previous page).
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GIARDINO BOTANICO
BOTANICAL GARDEN SUPERFICIE: 1140 M2 ABACO ESSENZE: bambù colchicum micrantum passiflora desmodium triflorum
IL GIARDINO BOTANICO Il giardino botanico si trova all’ultimo piano di un edificio-lanterna. Qui vengono coltivate essenze quali il bambù, il fiore della passione, il colchicum micrantum e il desmodium triflorum. Il colchicum micrantum é nativo della Turchia, per cui non ha traduzione inglese o italiana. Oltre alle piante c’è un percorso in legno che collega le due parti coperte dell’edificio, dove si trovano gli ascensori. Il persorso è formato da una successione di pavimentazioni di forma circolare di grandezza variabile, le quali creano degli spazi di sosta sui quali è possibile riposare, leggere, riflettere. Ci sono inoltre due pozze d’acqua e degli spazi lasciati a parco. A questa altezza (circa 20 metri) il vento sarà più forte che a terra per cui il giardino é circondato da dei muri di protezione, che sono la continuazione (e l’ultimazione) dei prospetti. Nella zona centrale ci sono però due ampie aperture che permettono la vista sulla città. L’ulitmo piano è accessibile tramite ascensori e prevede un piano bar/zona di ristorazione. Ai piani sottostanti ci sono negozi di fiori e laboratori di attività per bambini. THE BOTANICAL GARDEN The botanical garden is situated on the last floor of a lantern-building. Here are cultivated essences like bamboo, passion flower, colchicum micrantum and desmodium triflorum. The colchicum micrantum is native from Turkey, so we cannot find and English or Italian translation. Besides the plants we can also find a wooden path that connects the two covered parts of the building, where there the lifts are located.The paths is formed by repeated circular shapes of different dimensions.They also create rest spaces where people can stop, read or meditate. There are also two water mirrors and some spaces dedicated to the park. At this height (about 20 meters) the wind will be stronger so the garden is protected by walls, which are the completion) of the prospects. In the central area there are two openings from where you watch the city. The upper floor is accessible through lifts and it hosts a piano bar or restaurant area. In the lower levels we can find flower shops and laboratories for kids activities.
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www.fao.org/ FAO is the UN Food and Agriculture Organization
FOOD, AGRICULTURE AND CITIES. CHALLENGES OF FOOD AND NUTRITION SECURITY, AGRICULTURE AND ECOSYSTEM MANAGEMENT IN AN URBANISING WORLD (FAO Food for the Cities multi-disciplinary initiative position paper) Urbanization is one of the key drivers of change in the world today.The world’s urban population currently stands at around 3.5 billion. It will almost double to more than 6 billion by 2050. What do we have to do to ensure people’s access to good nutrition in cities? What do we have to do to produce enough food for urban dwellers? What infrastructures are needed and what kind of food production is possible in cities? How can cities preserve the services of the surrounding ecosystems? The feeding of humanity, the majority of which now lives in cities worldwide, involves a complex system of ecological, social and economic relationships. The world community has acknowledged that the human right to food must be progressively realized despite the enormous challenges and inequities that exist in the food systems of both rich and poor countries. Urban, peri-urban and rural food systems are increasingly important to the food and nutrition security of cities, as rural farm communities will continue to supply much of the food for most urban populations. A more localized food system approach can and should be promoted in connection to national and international food systems. Interactions of local and global food supplies should be governed in ways that promote trade and local procurement to improve the conditions for small and limited resource farmers in all regions. Furthermore, most of the population growth expected in urban areas will be concentrated in the cities and towns of the less developed regions. Asia, in particular, is projected to see its urban population increase by 1.7 billion, Africa by 0.8 billion, and Latin America and the Caribbean by 0.2 billion.
“The ecosystem is the biological environment consisting of all the organisms living in a particular area (constituting the area’s biodiversity), as well as all the nonliving (abiotic), physical components of the environment with which the organisms interact, such as air, soil, water and sunlight.”
A food system includes all biological processes (or agrobiodiversity) as well as the physical infrastructure involved in feeding a population: growing, harvesting, processing, packaging, transporting, marketing, consumption, and disposal of food and food-related items. It also includes the inputs needed and outputs generated at each of these steps. The origin of agriculture itself is inextricably linked to the growth of cities, as permanent human settlement was associated with a permanent nearby agriculture.The “divide between urban and rural is artificial and counterproductive, and it is increasingly recognized that the two sectors are intimately connected in a larger system,” notes food systems researcher and policy analyst Arthur Getz Escudero. Urban to rural and rural to urban linkages for food and nutrition security, environmental resilience and economic vitality, requires urban and rural food landscapes to be understood more holistically, but also much more concretely in terms of management of natural resources. Natural resources essential to food and fibre production include soil and water conservation practices, but also extend to the energy inputs, wastes generated, and the potential for cycling and closing of loops in the flows of energy and nutrients across the rural urban continuum. The design, investment and management of these resources in sustainable ways often hinges on the security of access and land tenure systems that give local people the capacity and incentives to manage resources for the long term.
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GLI ORTI URBANI ED I FRUTTETI La parte destinata all’agricoltura urbana gioca un ruolo fondamentale all’interno dell’area, perchè da un lato dà benefici immediati, ossia la produzione di ortaggi e frutta, dall’altro ha un intento pedagogico, ossia, essendo in una zona altamente percorsa ogni giorno (il flusso di persone è di circa 2100 al giorno) ha lo scopo di sensibilizzare gli abitanti alla pratica agricola. La FAO annuncia che al 2050 il 70% della popolazione vivrà nelle città e noi sappiamo che lo scenario più pessimitico prevede 48 milioni di persone nella sola città di Istanbul. E’ necessario che l’agricoltura urbana diventi di supporto all’agricoltura rurale per il sostentamento della specie umana e per evitare il rischio della fame. Inoltre propone un nuovo rapporto tra agricoltura e città: esse non devono più esser viste come contrastanti, ma possono integrarsi l’un l’altra. La città é essenziale per l’agricoltura perchè raccoglie l’acqua piovana che può essere utilizzata per l’irrigazione in agricoltura. Allo stesso modo, l’agricoltura proteg ge l’acqua perchè ne permette l’assorbimento. A sua volta l’acqua serve alla città, o meglio ai suoi abitanti, e così il ciclo si conclude. In questo modo il prelievo di acqua può essere reinmesso nel ciclo in un secondo momento, innescando in questo modo un ciclo metabolico. Le colture che si coltiveranno saranno sia tradizionali (quali melanzane, arachidi, cavolfiori, angurie, ecc..), sia verranno introdotte nuove specie tipiche dei climi subtropicali: riso, canna da zucchero.. Lo stesso vale per gli alberi da frutta: ci saranno sia fichi, albicocche, melograni e arance, sia la ciliegia cinese..
C IT
Y&NATURE =
WO RK
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AGRICULTURE
THE URBAN VEGETABLE GARDENS AND THE ORCHARDS The part designed to the urban agriculture plays a significant role inside this area. It gives from one side immediate benefits, the production of vegetables and fruit, and from the other side it has a pedagogic intent. Being a highly frequented area (the human flux is about 2100 people every day) it also has the task to sensitize people to the agricultural practice. FAO announced that in 2050 the 70% of the population will be living in cities and the most pessimistic scenery forecasts 48 million of people just in the Istanbul area. It is necessary that urban agriculture will become a support for the rural agriculture for the sustenance of mankind and to avoid the risk of starvation. Therefore it proposes a new relation between the agriculture and the city: these two should not be seen as contrasting any more, but they can integrate each other. The city is essential for the agriculture because it collects the rainwater that can be use for irrigation. At the same time, agriculture protects the water because it permits its absorption. Still, the water is needed by the city and its citizens, in this way the circle get closed.The withdrawal of water can be reinserted in the circle in a second moment, triggering in this way a metabolic circle. The crops grown will be either the traditional ones (such as aubergines, peanuts, cauliflowers, watermelons, etc..), either new species that will come from the subtropical climates: rice, sugar cane.. The same will be for fruit trees: there will be either figs, apricots, grapefruit, oranges either Chinese cherries..
GE
URBANISATION CAN FEED CITY THE LAND!! WATER feeds
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ER!!
protects
TH
feeds
COMPONENTS OF FOOD SYSTEM ACROSS THE URBAN RURAL CONTINUUM The food and agriculture sector in urban and peri-urban areas includes the same activities as are found in rural areas; food and fibre production or agrobiodiversity, forests and agroforestry, small livestock, aquaculture and food processing and markets of all kinds, both from the formal and informal sectors, where urban and rural sectors meet in the exchange of goods and services.
Agro-biodiversity
Livestock and Aquaculture
Food and agriculture
Food Market
Food Loss and Waste
Soil and Water
Land tenure
Natural Resources management Hunger and malnutrtion
Energy
Forest and trees
Shifting diets and health
Socio-economic and health factors
Food safety and street foods
Migration and labour
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I mercati di strada, molto diffusi ad Istanbul, verran- The street markets, very common in Istanbul, will be no introdotti in questo “food system”, in particolare introduce in this ‘food system’, in particular they will permetteranno la vendita sul posto, a km0. permit the 0km selling. IL BOSCO All’interno del progetto il corridoio verde a cui è dato maggior spazio è il bosco. Ad esso viene data la priorità perchè é la risorsa naturale attualmente più a rischio. L’espansione della città sta crescendo infatti verso nord, dove si trovano le foreste. E’iniziata inoltre la costruzione di un terzo ponte sul Bosforo per creare un ulteriore anello autostradale che si ricongiungerà a quello esistente, il quale taglierà a metà le foreste, sia nella parte asiatica, che in quella europea. La creazione di corridoi ecologici che facciano entrare il bosco in città può diventare un’alternativa per bilanciare l’enorme perdita che si avrà. Le specie piantate saranno quelle che attualmente crescono nella foresta: il fagus orientalis, il pinus pinea, il picea orientalis, ma anche il castagno e la quercia inglese. Il bosco, correndo in entrambi i lati della strada, permetterà l’ombreggiamento del percorso, rendendolo più confortevole durante i mesi più caldi.
NG FOREST IN BRI TO
THE FOREST Inside the project the green corridor with major importance is the forest. It has the priority because it is the natural resource currently more exposed to the risk of extinction.The city is expanding northward, where the forests are. A new construction of the third Bosphorus bridge is started to create a new motorway ring that will connects to the already existing one: this project will cut both the European and the Asiatic forest just in the middle. The creation of ecological corridors that will enable the forest to enter into the city can be a good option to balance with the enormous lack that will occur. The planted species will be the same as the ones currently growing in the forest: the fagus orientalis, the pinus pinea, the picea orientalis but also chestnuts and English oak. The forest, running along both sides of the walking path, will create shadows making it more comfortable in the hottest months.
TH
E AC E N SP BA UR
FOREST
CITY
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STUDIO DELLE OMBRE Shadows study
EQUINOZIO DI PRIMAVERA: 21 MARZO EQUINOZIO D’AUTUNNO: 21 SETTEMBRE FASCIA ORARIA: 9.00-15.00
SOLSTIZIO D’ESTATE: 21 GIUGNO FASCIA ORARIA: 9.00-15.00
SOLSTIZIO D’INVERNO: 21 DICEMBRE FASCIA ORARIA: 9.00-15.00
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IL CICLO DELL’ENERGIA The Energy Cycle
People’s well-being, industrial competitiveness and the overall functioning of society are dependent on safe, secure, sustainable and affordable energy. Allo stesso tempo, il settore energetico produce la At the same time, the energy sector produces the lion’s maggior parte dei gas che provocano l’effetto serra. share of man-made greenhouse gas emissions. L’Unione Europea si è impegnata a ridurre entro The European Union is committed to reducing greenil 2050 l’emissione di gas che provocano l’effetto house gas emissions to 80-95% below 1990 levels by serra del 80-95% sotto i livelli del 1990. Ciò significa 2050.This means to put particular pressure on energy porre particolare pressione sui sistemi energetici. systems. La Turchia non è ancora ufficialmente un membro Turkey is not yet officially a member of European Union, dell’Unione Europea, ma ipotizzo che entro il 2050 but I assumed that by 2050 it will be part of it.Therene farà parte. Inoltre è essenziale sapere quali saran- fore it’s essential to know which is the energy strategy no le strategie energetiche per l’anno 2050.Vediamo for the year 2050. Let’s have a look at the contents of i contenuti dell ‘Energy Road Map 2050’. the “Energy Roadmap 2050” Risparmio di energia e gestione della doEnergy saving and managing demand manda 1. Improving energy efficiency 1.Migliorare l’efficienza dell’energia Nearly zero energy buildings should become the norm. Gli edifici a zero consumo di energia dovrebbero In transport, efficient vehicles and incentives for bediventare la norma. Nei trasporti, sono richiesti havioural change are required.With smart meters and veicoli efficienti e incentivi per il cambio di comsmart technologies such as home automation, consumportamenti. Con tecnologie intelligenti come ers will get more influence on their own consumption l’automazione della casa, i consumatori saranno patterns. maggiormente consapevoli dei loro consumi. 2. Greater access to capital for consumers and innova2. Grande accesso al capitale per i consumatori e tive business models. modelli innovativi di business. This also requires incentives to change behaviour, such Anche questo richiede incentivi per cambiare i as taxes, grants or on-site advice by experts.The role of comportamenti, come tasse, sovvenzioni o consigli local organisations and cities will be much greater in the dati sul luogo da esperti. Il ruolo delle organizzazio- energy systems of the future. ni locali e delle città sarà molto più importante nei
Energy Roadmap Il benessere degli individui, la competitività industri2050 PDF; ale e la funzione generale della società dipendono http://ec.europa.eu dalle energie sicure, sostenibili e accessibili.
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sistemi energetici del futuro. Il gas gioca un ruolo chiave nella transizione La sostituzione di carbone ( e petrolio) con gas a breve o medio termine potrebbe aiutare la riduzione di emissioni con tecnologie esistenti fino ad almeno il 2030 0 2035. Il gas metano e altre risorse di gas non convenzionale sono diventati potenziali nuove risorse di sostentamento in Europa. Trasformare altri combustibili fossili Carbone. Con lo sviluppo del CCS e altre tecnologie pulite emergenti, il carbone potrebbe continuare a giocare un ruolo importante nel futuro delle risorse sicure e sostenibili. Il petrolio sembra rimarrà nelle energie anche nel 2050 e sarà combustibile specialmente per i mezzi di trasporto merci e persone che devono coprire le lunghe distanze. Energie nucleari come importante contributo L’energia nucleare è un’opzione di decarbonizzazione che provvede oggi la maggior parte dell’elettricità a basso consumo di carbone in Europa. Passare a risorse di energie rinnovabili. L’analisi di tutti gli scenari mostra che la più grande fonte di energia per le tecnologie nel 2050 proverrà da quelle rinnovabili. C’è un bisogno di investire in nuove tecnologie rinnovabili, come energie oceaniche, solari e biocombustibili di seconda e terza generazione. 4. Riscaldamento e raffreddamento rinnovabili sono necessari alla decarbonizzazione. E’ necessario un passaggio alle energie prodotte localmente e a basso consumo di carbone ( incluse pompe di riscaldamento e stoccaggio del riscaldamento) e energie rinnovabili ( solare, geotermale, biogas, biomassa) attraverso sistemi di riscaldamento centralizzato. La decarbonizzazione richiederà una larga quantità di biomassa per il riscaldamento, l’elettricità e il trasporto. Nei trasporti sarà necessaria una serie di combustibili alternativi per sostituire il petrolio, con requisiti specifici per ognuno. I biocombustibili saranno la principale opzione per l’aviazione, trasporti su strada a lunga distanza e su rotaie dove non potranno essere elettrificati. Tecnologie intelligenti, stoccaggio e combustibili alternativi La tecnologia è una parte essenziale della sfida alla decarbonizzazione. Una caratteristica sempre più importante dei cambiamenti tecnologici richiesti è l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nelle energie e nel trasporto per applicazioni urbane intelligenti.
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Gas plays a key role in the transition Substitution of coal (and oil) with gas in the short to medium term could help to reduce emissions with existing technologies until at least 2030 or 2035. Shale gas and other unconventional gas sources have become potential important new sources of supply in or around Europe. Transforming other fossil fuel Coal.With the development of CCS and other emerging clean technologies, coal could continue to play an important role in a sustainable and secure supply in the future. Oil is likely to remain in the energy mix even in 2050 and will mainly fuel parts of long distance passenger and freight transport. Nuclear energy as an important contributor. Nuclear energy is a decarbonisation option providing today most of the low-carbon electricity consumed in the EU. Switching to renewable energy sources. The analysis of all scenarios shows that the biggest share of energy supply technologies in 2050 comes from renewables.There is a need to invest in new renewable technologies, such as ocean energy and concentrated solar power and 2nd and 3rd generation biofuels. 4. Renewable heating and cooling are vital to decarbonisation. A shift in energy consumption towards low carbon and locally produced energy sources (including heat pumps and storage heaters) and renewable energy (e.g. solar heating, geothermal, biogas, biomass), including through district heating systems, is needed. Decarbonisation will require a large quantity of biomass for heat, electricity and transport. In transport, a mix of several alternative fuels will be needed to replace oil. Biofuels will probably be a main option for aviation, long-distance road transport, and rail where it can not be electrified. Smart technology, storage and alternative fuels Technology is an essential part of the solution to the decarbonisation challenge. An increasingly important feature of the required technology shifts is the use of information and communication technologies (ICT) in energy and transport and for smart urban applications.
PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA Electric Energy Production
Il progetto energetico è suddiviso in produzione e fabbisogno. Secondo lo studio dell’Energy Roadmap 2050, i punti che ho applicato al mio progetto sono: - il risparmio di energia, prevedendo che il fabbisogno elettrico e termico degli edifici sia sostenibile, cioè a basso consumo energetico; - utilizzo di tecnologie alternative, quali l’energia fotovoltaica e cinetica. Come si vede dai calcoli, la produzione di energia elettrica é sufficiente a soddisfare sia il fabbisogno termico ed energetico degli edifici, sia il fabbisogno elettrico dei mezzi di trasporto. Il progetto è anzi energeticamente attivo, perchè c’è un surplus di energia pari a 4162, 55 MWh/anno. La produzione é data da pannelli fotovoltaici installati sulle coperture dei 12 edifici, dalla Solar Roadway, cioè un altro tipo di pannelli fotovoltaici applicati lungo la strada sopraelevata e dall’energia cinetica dei pedoni, che può essere trasformata in energia elettrica e immagazzinata in apposite batterie. Vediamo nel dettaglio.
The electric project is divided in 2 parts: production and demand. According to the Energy Roadmap 2050 Study, the key action points applied to the project object of this dissertation are: - Energy Saving, requiring sustainable power and heating demand of buildings, namely low energy demand buildings. - Usage of alternative technologies, such as photovoltaic and kinetic energy. As emerges from computations, the production of electric power is sufficient to satisfy both the buildings’ termical demand as well as the power demand of means of transport. The exposed project is energetically active since there is an energy surplus equal to 4162, 55 MWh/year. The energy production derives both from photovoltaic panels and from the kinetic energy of pedestrians. The photovoltaic panels have been applied on the roofs of the12 buildings and on the Solar Roadway surface, another type of solar panel applied on the elevated road.The kinetic energy of pedestrians can be transformed in electric power and stocked in special batteries. In the following paragraphs all these aspects will be treated in depth, with a detailed presentation.
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L’ENERGIA RINNOVABILE FOTOVOLTAICA The renewable photovoltaic energy
Per la produzione di energia fotovoltaica ho scelto di utlizzare pannelli in silicio monocristallino, installati sulle coperture degli edifici. L’energia totale prodotta è data dalla formula: E= H*n*C; dove E= energia unitaria prodotta in un anno H= irraggiamento medio sul piano dei moduli n= rendimento dei pannelli in silicio monocristallino C= rendimento di conversione H è stato calcolato con il programma Girasole, (simulatore economico solare in ContoEnergia), ed è risultato essere 1313 kWh/m2/anno (vedi tabelle a lato) C ed n sono rispettivamente 0,18 e 0,15. Sono stati ricavati dal libro “Sistemi solari attivi e passivi negli edifici”, di Luigi Schibuola, Luca Cecchinato, Esculapio, 2005. L’energia unitaria prodotta in un anno é quindi pari a: E= 1313x 0,15x 0,18=156,57 kWh/m2/anno; la quale dev’essere moltiplicata per l’area totale dei pannelli, che è 3229 m2. Etot= 156,57x3229= 508761,24 kWh/anno = 508,76 MWh/anno
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For the production of photovoltaic energy, I decided to use monocrystalline silicon panels applied on buildings roofs. The total amount of energy produced is given by the following formula: E= H*n*C; where E= unit energy produced per year H= average irradiation on the modules plan n= monocrystalline silicon panels performance C= converted performance H has been computed by Girasole program , an economic solar simulator of ContoEnergia, and it results to be around 1313 kWh/m2/anno (see Tables) C and n are respectively 0,18 and 0,15.These 2 coefficients derived from the book “Sistemi solari attivi e passivi negli edifici”, Luigi Schibuola, Luca Cecchinato, Esculapio, 2005. The unit energy produced in a year is: E= 1313x 0,15x 0,18=156,57 kWh/m2/year; if we multiply it for the total area of panel :3229 m2 we obtain: Etot= 156,57x3229= 508761,24 kWh/year = 508,76 MWh/year
Fonte/Source: “Sistemi solari attivi e passivi negli edifici”, di Luigi Schibuola, Luca Cecchinato, Escula-
Località 40°58'46" Nord, 29°1'24" Est, Altitudine: 27 m. s. l. m., città più vicina: Istanbul, Turchia (1414363 km distante) Potenza nominale del sistema FV: 1.0 kW (silicio cristallino) Inclinazione dei moduli: 0.0° Orientamento (azimuth) dei moduli: 0.0° Stima delle perdite causato dalla temperatura: 8.0% (usando dati di temperatura locali) Perdite stimate causate dall'effectto angolare di riflessione: 3.6% Altre perdite (cavi, inverter, etc.): 14.0% Totale delle perdite di sistema FV: 25.6% Queste tabelle mostrano l'energia elettrica (stimata) che si può ottenere ogni mese da un sistema fotovoltaico con i parametri scelti (usando l'inclinazione e l'orientamento ottimale se li hai richiesti). Mostra anche la stima della media giornaliera e la produzione totale annuale.
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LA SOLAR ROADWAY The Solar Roadway
La Solar Roadway consiste in pannelli fotovoltaici applicati sulla superficie del manto stradale, al posto dell’asfalto. Questa risulta essere un’azione sostenibile, non solo perché si produce energia utilizzando energie rinnovabili, ma anche perché si evita l’utilizzo dell’asfalto, il quale si ottiene dall’evaporazione del petrolio. Inoltre ogni pannello contiene una lampadina a led alimentata con l’energia prodotta: questo permetterà il risparmio per l’illuminazione notturna. Supposto che l’efficienza dei pannelli sia del 15%, e le ore di sole al giorno siano 4, come viene indicato nel sito della casa produttrice, ogni pannello produce in media 7,6 kWh/giorno. Sapendo che i pannelli misurano di lato 3,7 metri, e che l’area totale della strada é 49000 m2, ho calcolato il numero di pannelli secondo: 49000/13,69= 3579,25 pannelli Ho moltiplicato il n. dei pannelli per l’efficienza: 3579,25x 7,6= 27.202,34 kWh/giorno; In un anno sono: 27202,34 x 365= 9928853,18 kWh/anno, ossia 9.928,85 MWh/anno
SOLAR ROADWAY 232
The solar Roadway consists in photovoltaic panels applied on the road surface, instead of the asphalt.This results as a sustainable action both because there’s energy production by renewable energies and because we avoid to use asphalt, obtained by oil. Furthermore every panels has a LED light alimented by the produced energy: this will permit to save night illumination. Supposed that panels’ efficiency is about 15%, and daylight hours are four, as indicated in the website of the productor, every panel produces an average of 7,6 kWh/day. Knowning that the panel’s width is 3,7 meters, and the total area of the road is 49000 m2, I calculated the number of the panels according to: 49.000/13,69= 3.579,25 panels I multiplied the number of the panels by the efficiency: 3579,25x 7,6= 27.202,34 kWh/day; In one year they are: 27.202,34 x 365= 9928.853,18 kWh/year, that means: 9.928,85 MWh/per year
ENERGETIC TILE
Fonte/Source: www.solarroadways.com
L’ENERGIA CINETICA DEI PEDONI The kinetic energy of pedestrians
Fonte/Source: www.pavegensystems.com
L’altro metodo scelto per la produzione di energia è la piastrella energetica. Questa tecnologia consiste nel posizionare nei percorsi pedonali principali, una piastrella che, grazie ad un movimento di circa 5 mm innescato da ogni passo, riesce a convertire l’energia cinetica in elettrica. I percorsi principali selezionati sono: attorno alle lanterne (ho considerato un raggio di circa 7 metri) e nel nodo centrale, perchè luoghi un maggior passaggio di persone. Di queste aree, solo un terzo della pavimentazione sarà coperto di piastrelle energetiche. Esse contengono una lampadina che servirà anche per l’illuminazione. L’energia prodotta viene accumulata in apposite batterie al litio per poter poi essere sfruttata in un secondo momento. Le nuove piastrelle sono eco-friendly non solo per il fatto di riuscire a generare energia in modo pulito, ma anche per essere realizzate quasi interamente con materiali riciclati, come la gomma degli pneumatici usati. Si stima inoltre che in poco più di un anno l’energia prodotta dalle piastrelle energetiche avrà ripagato ampiamente il loro costo. Si ipotizza che queste prime versioni abbiano un’aspettativa di durata di circa 5 anni e hanno una potenza di 2 Wh/a piastrella/giorno (60x60 cm), considerando un passo ogni 10 secondi. Ho calcolato l’area totale delle piastrelle, considerando che vengono installate solo in un terzo della pavimentazione attorno alle lanterne e in tutto il nodo centrale. Il totale risulta essere 9439 m2. Dividendo quest’area per l’area della singola piastrella (0,36 m2), ho trovato il numero di piastrelle: 9439/0,36= 26219 piastrelle Moltiplicando la potenza unitaria per il numero di piastrelle ottengo la produzione totale di energia che risulta pari a. Etot= 26.219 x 2= 52.438, 89 kWh/giorno In un anno la produzione totale sarà 19,14 MWh/ anno
The other method chosen for the production of Energy is the energetic tile.This technology consists of positioning in the main pedestrian paths a tile that, thanks to a movement of 5mm induced by every step, can convert kinetic energy into electric energy. The main selected paths are: around the lanterns (I considered a radius of 7 meters) and in the central knot, because they are places of major fluxes. Just one third of this area will be covered by the energetic tiles. This tiles contain a light that will be used for the illumination. The energy produced is cumulated in special lithium batteries so that it can be used later. The new tiles are eco-friendly not only because they can produce clean energy, but also because they are almost entirely realized with recycling materials, like the rubber of used tires.We estimate also that in not much more than one year the energy produced by the tiles will have paid back the cost. We hypothesize that the first versions will last five years and will have a power of 2 Wh/ per tile per day (60x60cm), considering a step every 10 seconds. I calculated the total area of the tiles, considering that they are installed in one third of the floor around the lanterns and in the all central knot (still with a ratio of 1/3).The total is 9.439 m2. By dividing this area by the area of a single tile (0,36 m2), I found the number of tiles: 9.439/0,36=26.219 tiles Multiplying the unit power by the number of tiles I obtain the total production of energy that is equal to Etot= 26.219 x 2= 52.438, 89 kWh/ day In one year the total production is 19,14 MWh/year
The total production of electric energy per year is: 10456 MWh/year.
La produzione totale di energia elettrica é quindi: 10456 MWh/anno. 233
IL FABBISOGNO The demand
Il fabbisogno degli edifici é suddiviso in fabbisogno termico ed elettrico. il fabbisogno termico include la climatizzazione invernale ed estiva e la produzione di acqua calda sanitaria. Il fabbisogno elettrico serve per l’illuminazione e per alimentare tutti i dispositivi elettrici che si trovano all’interno degli edifici. Un edificio sostenibile ha bisogno in genere di: 15 kWh/m2/anno per la climatizzazione invernale 70 kWh/m2/anno per la climatizzazione estiva 12 kWh/m2/anno per la produzione di acqua calda sanitaria. 78 kWh/m2 per illuminazione e apparecchiature elettriche.
The building demand is divided in thermal and electric. The thermal demand include winter and summer air conditioning and the hot sanitary water production. The electric demand is needed for the illumination and to give power to the electric devices inside the buildings. A sustainable building demand is divided as follow: 15 kWh/m2/per year for the winter 70 kWh/m2/for year for the summer 12 kWh/m2/for year for the hot sanitary water production 78 kWh/m2 for illumination and electric devices.
Considering that the total floors surface is 29.898 m2, the total thermal demand will be of 2.541,34 kWh/ year, while the electrical requirement will be of 2332,05 Considerando che la superficie totale dei piani kWh/ year. é 29898 m2, il fabbisogno termico totale sarà di I decided to install a heating pump, alimented by electric 2541,34 kWh/anno, mentre il fabbisogno elettrico energy. I know that COP (the operating coefficient of sarà di 2332,05 kWh/anno. performance, that measures the efficiency of a heating Decido di installare una pompa di calore, alimentata pump) is normally 4. da energia elettrica. So che il COP (cioè il coefThe COP comes from the ratio between the given and ficiente operativo di Prestazione, il quale misura the used energy.This means that for every kWh of l’efficienza di una pompa di calore) è in genere 4. consumed electric energy, the heating pump will make Il COP é dato dal rapporto tra l’energia resa e hot for 4 kWh. l’energia consumata. Ciò significa che per ogni kWh The requirements of the electric energy to produce therdi energia elettrica consumata, la pompa di calore mal energy will be 635,36 instead of 2541,34 kWh/ fornisce calore pari a 4 kWh. year. Il fabbbisogno di energia elettrica per produrre en- In this case the REP, that expresses the ratio between ergia termica sarà quindi 635,36 invece di 2541,34 available given thermal energy and the used energy, is kWh/anno. not necessary because electric energy is produced in In questo caso il REP, che esprime il rapporto tra situ. energia termica resa disponibile e l’energia primaria The electrical demand of transports that I considered spesa non è necessaria, perchè l’energia elettrica concerns public transports (BRT and maglev). I didn’t viene prodotta in situ. considered the electrical demand of the electric cars, Il fabbisogno dei trasporti che ho preso in consider- because they are private. azione riguarda il trasporto pubblico, e cioè la linea The consumption of the Bus Rapid Transit is 1,17 kWh/ di BRT e il maglev, mentre non ho considerato il km, the Maglev consumption is 12,3 kWh/km. fabbisogno delle auto elettriche, perchè private. For BRT, I supposed a frequency of 5 minutes from 8 Il consumo del Bus Rapid Transit é di 1,17 kWh/km, am to 24 pm and of 15 minutes from 24 pm to 8 am. mentre il Maglev consuma 12,3 kWh/km. In the first time slot there will be 384 runs per day (the Per il BRT ho previsto una frequenza di 5 minuti BRT runs in both ways), while in the second one there dalle 8 alle 24 e una frequenza di 15 minuti dalle 24 will be 64 runs. In total there will be 448 runs, that alle 8 del mattino. Nella prima fascia oraria ci sara- multiplied by the length of the road, 3,5 km, give the nno quindi 384 corse al giorno (perchè il BRT corre total of the kilometers done.The results is 1568 km. nelle due direzioni), mentre nella seconda 64 corse. In totale ci saranno 448 corse, che moltiplicate per la lunghezza della strada 3,5 km, mi danno i
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www.solarroadways.com
Fonte: “L’efficienza energetica nei trasporti” PDF; www. enea.it
ENERGIA CONSUMATA: Energia da consumo primario + Energia d’uso
FASE D’USO OTTIMIZZAZIONE GESTIONE OTTIMIZZAZIONE BIOCLIMATICA
STRATEGIE DI PROGETTO PER RIDURRE I CONSUMI OTTIMIZZAZIONE IMPIANTI
FASE DI PROGETTO
OTTIMIZZAZIONE D’USO PROCAPITE
OTTIMIZZAZIONE SCELTE COSTRUTTIVE
km totali percorsi. Il risultato é 1568 km. Il consumo totale sarà 1568 x 1,17= 1834,56 kWh/ giorno e cioè 670 MWh/anno. Ho applicato lo stesso procedimento per il treno a levitazione magnetica, considerando una frequenza di 2 minuti dalle 8 alle 24, e una frequenza di 6 minuti dalle 24 alle 08. I km totali percorsi dal maglev ogni giorno saranno 560. Ciò determinerà un consumo di 2657,2 MWh/ anno.
The total consumption will be 1568x1,17= 1834,56 kWh/ day , that is 670 MWh/ per year. I applied the same proceed for the magnetic levitation train, considering a frequency of 2 minutes from 8 to 24, and a 6 minutes- frequency from 24 to 8. The maglev will go through 560 km every day and it will consume 2.657,2 MWh/ per year.
The total requirement of building and transports will Il fabbisogno totale degli 6294 MWh/ year. edifici e dei trasporti risulta be The production of electric energy will be 10546 MWh/ essere 6294 MWh/anno. year, so it is enough to cover the needs.There will be an overproduction of 4.162 Mwh/ year.
La produzione di energia elettrica è 10546 MWh/ anno, quindi é sufficiente a coprire il fabbisogno, anzi c’é un disavanzo di 4.162 MWh/anno.
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LA SICUREZZA The safety
La possibilità che si verifichi un terremoto di magnitudo superiore a 7 nei prossimi 40 anni è del 41% , come abbiamo visto nel capitolo “Istanbul sismica”. (Parsons, 2004). Dal punto di vista energetico si deve quindi considerare l’energia sismica che si verifica nel caso di un terremoto. Questa dovrà essere dissipata, in modo che il movimento del terreno non comprometta la stabilità della struttura degli edifici. Il suolo é composto da scisto grigio con torbiditi arenarie, é profondo 1500 metri, mentre in superficie il terreno é classificato come leptosol. La FAO definisce il Leptosol un “terreno molto superficiale, sopra una roccia molto dura o un materiale altamente calcareo, o un suolo altamente ghiaioso e/o roccioso. Possiamo affermare quindi che le proprietà del suolo sono buone e che potrebbero essere in grado di ridurre la gravità di un eventuale terremoto. Gli edifici hanno però strutture portanti non regolari e sbalzi importanti, di circa 15 metri. Bisognerà applicare degli isolatori sismici. ISOLATORI SISMICI Gli isolatori sismici servono a isolare la struttura portante degli edifici dagli effetti di un terremoto. In questo modo vengono contrastate le forze sismiche senza che la struttura sia soggetta a sforzi di taglio e di momento.Vengono applicati alla base dell’edificio, sono composti da un’anima di gomma, flessibile ai movimenti orizzontali e molto rigida rispetto ai movimenti verticale grazie all’inserimento di fogli di acciaio. Interponendo gli isolatori tra le fondazioni e le strutture in elevazione, si disaccoppiano le frequenze del sisma dalle frequenze della struttura in elevazione e si evita così l’insorgere di fenomeni di risonanza. L’edificio quindi invece di oscillare, sarà soggetto ad un leggero movimento orizzontale, comportandosi come un corpo rigido. Oltre alla riduzione delle forze orizzontali per effetto dell’aumento del periodo fondamentale (e quindi delle sollecitazioni interne alla struttura) c’è anche la riduzione delle forze dovuta agli alti valori dello smorzamento relativo offerti dal sistema di isolamento. Utilizzando gli isolatori sismici si pro
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As we saw in the chapter ‘Seismic Istanbul’ the possibility to have an earthquake stronger than magnitude 7 in the next 40 years has a percentage of 41%. (Parsons, 2004) From the energetic point of view we have to consider the energy that occurs in case of an earthquake. This energy should be dissipated, so that the ground shaking don’t compromise the buildings structural system and their stability. The soil is composed of gray shale with turbidites sandstone, it is 1500 meters deep, while on the surface the soil is classified as leptosol. FAO defines leptosol as ‘ a very shallow soil, over a very hard stone or a highly calcareous material, or a highly gravelly and rocky soil’. Hence, we can assert that the properties of the soil are good and that they could be able to reduce the severity of a potential earthquake. The buildings have bearing structures but not regular and big spans, of about 15 meters. Seismic isolators are necessary. SEISMIC ISOLATORS Seismic isolators are used to isolate the supporting structure of the buildings from the earthquake effects. In this way seismic forces are contrasted without putting http://it.wikipedia. the structural system under shears and moments strain. org/wiki/Isolatori_ sismici The isolators are applied at the base of the building, they are composed of a core of rubber, flexible to the horizontal movements and rigid towards the vertical ones thanks to the insertion of steel sheets. Interposing the isolators between the foundation and the structures, the earthquake frequencies get separated from the elevating structures frequencies avoiding resonance phenomena. Instead of oscillating, the building will have a slightly horizontal movement, behaving as a rigid body. Besides the reduction of the horizontal forces, as effect of the increase of the fundamental period (and also of the internal stresses of the structures), there is also the reduction of the forces due to the high values of the related damping offered by the isolation system. Using the seismic isolators we can project a structure that remains in the elastic range also during the most violent earthquakes and keeps intact the dissipative capacities of energy offered by the ductility.
getta una struttura che rimane in campo elastico anche durante i terremoti più violenti e conserva integre le capacità dissipative di energia offerte dalla duttilità. Questi dispositivi evitano non solo il crollo dell’edificio, ma anche preservano la parte strutturale e i tamponamenti. L’accelerazione dell’edifcio diminuisce di circa quattro volte.
These devices avoid not only the collapse of the building, but also they preserve the structural part and the infills. The acceleration of the building decreases of about four times.
Comportamento della struttura durante un terremoto, senza e con isolatori sismici;/Structure’s behaviour during an earthquake, without or with seismic isolators
Strutura interna dell’isolatore sismico; Internal structure of a seismic isolator.
Seismic Isolation System
Energy Dissipation Core - reduces earthquake forces and displacements by energy dissipation - provides wind resistance Internal Rubber Layers - provides lateral flexibility
Cover Rubber protects steel plates Bottom Mounting Plate: integral with isolator connects to structure above and below isolator
Steel Reinforcing Plates: - provides vertical load capacity - confines lead core
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IL CICLO DELL’ACQUA The Water Cycle
I mari e gli oceani ricoprono il 70% della superficie del nostro pianeta e producono quasi tre quarti dell’ossigeno che respiriamo. Tuttavia, l’uomo può utilizzare direttamente soltanto l’1% dell’acqua e numerose attività umane esercitano una notevole pressione su questa risorsa. L’acqua inquinata, indipendentemente dalla fonte dell’inquinamento, ritorna in un modo o nell’altro nell’ambiente (in particolare nel mare e nelle falde freatiche) e può quindi arrecare danni alla salute umana e all’ambiente. Ad una scala globale, la maggior parte dell’utilizzo “The Water Footdi acqua va alla produzione agricola, ma si conprint Assesment Manual.Setting the sumano e si inquinano anche ingenti volumi nei settori industriali e domestici. Fino a poco tempo global standard” PDF fa, ci sono state poche riflessioni circa la gestione dell’acqua. C’é quindi poca consapevolezza di come l’organizzazione e le caratteristiche di una catena di produzione e ridistribuzione influenzino notevolmente i volumi (e la distribuzione spaziale temporanea) del consumo e dell’inquinamento di acqua, che possono essere associati al prodotto finale al consumatore. Questo studio, condotto Water Footprint, ci insegna che le stesse riflessioni valgono anche per un progetto urbano, ovvero bisogna essere consapevoli della richiesta d’acqua in input che richiede, di quanta acqua si può recuperare e purificare, e quale sia l’output di acque inquinate. http://europa.eu
The 70% of the surface of our planet is covered by seas and oceans and they produce three fourth of the oxygen we breath. However, the man can use directly just 1% of the water and various human activities put big pressure on this resource.The polluted water, doesn’t matter what kind of pollution it is, goes back in the environment (especially in the sea and in the water table).This can generate damages to the health of human beings and to the milieu. In a global scale, the biggest part of the water goes to the agricultural production, but also in the industrial and domestic sector there is a big consume and pollution. Since recent times, the managing of the water was not taken so much under consideration.There is therefore little awareness of how the organization and characteristics of a chain of production and redistribution significantly affects the consumption and pollution volumes of water (and the special and temporary distribution), which can be associated to the final product to the consumer. This study, conducted by Water Footprint, teaches us that the same considerations can be applied also for a urban project. We have to be aware of the demand of water it requires as inputs, how much water can be recovered and purified, and what is the output of polluted water.
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LA RACCOLTA E LA DEPURAZIONE DELL’ACQUA Water collecting and purification
La quantità di acqua piovana raccolta dalle coperture degli edifici viene calcolata con la formula (edilpronto): ACCUMULO ACQUA PIOVANA (l/anno) = precipitazioni medie annue (l/anno) x superficie di captazione (mq) x coefficiente di materiale = 675 x 3229 x 0,6= 1.307.745 litri/anno Il dato sulle precipitazioni medie annue tiene conto della diminuzione prevista dallo scenario A1B dell’IPCC.
The quantity of rainwater collected by buildings’ roofs has been computed with the following formula : CUMULATED RAINWATER (litres/year) = average annual precipitations (litres/year) x captation surface (mq) x material coefficient = 675 x3229 x 0,6 = 1.307.745 (litres/year) The average annual precipitations data takes into account the forecast of diminishing precipitations as depicted in scenario A1B of IPCC .
The collected rainwater will be used directly for irrigaQuest’acqua raccolta viene utilizzata direttamente tion. per l’irrigazione The waste grey water exiting from buildings can be Gli scarichi di acqua grigia uscenti dagli edidepurated and used both for irrigation and for washfici possono essere depurati ed utilizzati sia per ing machines and WC flushing, thanks of fitodepuration l’irrigazione, che per la lavatrice e lo scarico del systems. WC, attraverso la fitodepurazione. This water has been quantify considering 5m2 per Questa viene dimensionata considerando 5m2 ogni equivalent inhabitant. abitante equivalente. The concept of equivalent inhabitant considers the L’abitante equivalente considera l’intensità di utiexploitation intensity of building (ARPA Guidelines for lizzo degli edifici (Linee Guida ARPA per il trattaHousing Waste Water Treatment) mento delle Acque reflue domestiche). The inhabitants types are the following: Le tipologie di abitanti sono tre: 1.people passing-by: 0.1 (people staying for 3 hours) 1) passanti: 0,1 (si fermano 3 ore) 2. temporary people: 1 (people staying from 1 week till 2) temporanei: 1 (si fermano da 1 settimana ad un 1 year) anno) 3. commuters: 0,3 (people staying for 8 hours a day) 3) pendolari: 0,3 (si fermano 8 ore ogni giorno) Hence the number of total equivalent inhabitants is Il totale di abitanti equivalenti é quindi 870. 870. La fitodepurazione dovrà essere almeno 4,35 ettari. As a result the fitodepuration area should be at least 4,35 hectars. Noi sappiamo che un consumo sostenibile procapite di acqua é di 80 litri/giorno, di cui 74 sono acque grigie, 6 sono acque nere. Di questi 74 litri/giorno (che corrispondono all’output) solo il 50% può essere reinserito nel ciclo dell’edificio, perchè il consumo destinato allo scarico del WC rappresenta il 31% del totale, mentre quello della lavatrice il 19%. Il resto serve come acqua potabile. L’acqua fitodepurata che tornerà agli edifici sarà quindi: 870 x 74 x 0,50 x 365= 11.749.350 litri/anno
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We know that a sustainable per capita water consumption is 80 litres/day, and its composition is: 74 grey waters, 6 black waste water. These 74 litres/day represents the output waste water, and only 50% of them can be re-inserted in the housing water cycle. In fact the WC and washing machine consumption are respectively 31% and 19% of total consumption.The rest is set for drinkable water usages. The fito-depurated water that will return inside building will be: 870 x 74 x 0,50 x 365= 11.749.350 litres/year
“2003 anno mondiale dell’acqua” PDF; http://agenbiella.provincia. biella.it
IL FABBISOGNO The demand
Il fabbisogno totale degli edifici é infatti: 870 x 80 litri/giorno= 69.600 litri/giorno In un anno sono 25.404.000 litri. L’altra metà di acqua fitodepurata sarà utilizzata per l’irrigazione. In totale per l’irrigazione si avranno a disposizione 13.057.095 litri/anno In totale le acque recuperate saranno 24.806.445 litri/anno, ossia circa 67.962 litri al giorno.
http://www.ips.it
http://www.microgenforum.it
Il fabbisogno di acque grigie per gli edifici é soddisfatto. Vediamo ora il fabbisogno per le aree verdi. 1) parco: 4000 m3/ettaro/anno 2) frutteto: 4200 m3/ettaro/anno 3) orti urbani: 5000 m3/ettaro/anno Sapendo che l’area destinata a parco é 2 ettari, quella destinata a frutteto é 0,5 e quella destinata agli orti urbani é 1,5 abbiamo che: 1) parco: 4000 x2= 8000 m3/ anno 2) frutteto: 4200x 0,5= 2100 m3/ anno 3) orti urbani: 5000 x 1,5= 7500 m3/ anno In totale saranno necessari 17.600 m3/anno, e cioè 17.600.000 litri/anno. Il fabbisogno d’acqua per l’irrigazione sarà coperto quindi circa al 74,18% (13.057.095/17.600.000) dalla depurazione delle acque piovane e delle acque grigie raccolte nell’area. Il restante dell’acqua dovrà essere recuperato altrove. Il fabbisogno di acqua calda sanitari é, come abbiamo visto, 12kWh/m2/anno; in totale sarà: 12 x 29.898 = 358.776 kWh/anno= 358,8 MWh/ anno Decido di utilizzare una caldaia a biomassa. La produttività del cippato è di 17 t/ha/anno. Sapendo che l’area boschiva é 5,1 ettari, la produttività totale sarà: 86,7tonnellate/anno, ossia 86.700 kg/ anno. L’energia potenziale é data dalla produttività x il potere calorifico, quindi é uguale a 346.800.00 Kcal. L’efficienza di una caldaia a biomassa é del 90%, per cui la produzione effettiva unitaria é 312.120.000 Kcal/anno, e cioé 362.933 kWh/anno, circa 362,9 MWh/anno. Il fabbisogno di acqua calda sanitaria é quindi soddisfatto.
The total water demand of buildings : 870 x 80 litres/day = 69.600 litres/day Hence the annual quantity is 25.404.000 litres. The other half part of the fitodepurated water will be used for irrigation purposes. So, in total, for the irrigation, 13.057.095 litres/year will become available. The total quantity of salvage water is 24.806.445 litres/ year, equals to 67.962 litres per day. The demand for grey waters of buildings has been satisfied. Let’s focus on water demand for green areas. 1) parks: 4000 m3/hectar/year 2) fruit gardens: 4200 m3/hectar/year 3) urban vegetable gardens: 5000 m3/hectar/year The dimensions of the park is 2 hectares, whereas the fruit garden extends 0,5 hectares, and the urban vegetable garden is 1,5 hectares wide, hence their needs will be: 1) park: 4000 x2= 8000 m3/ year 2) fruit garden: 4200x 0,5= 2100 m3/ year 3) urban vegetable garden: 5000 x 1,5= 7500 m3/ year Total needs will be 17.600 m3/ year equal to17.600.000 litres/anno. As a result, it can be stated that 74,18% (13.057.095/17.600.000) of irrigation water needs will be covered by rainwater and grey waste water depuration. As already demonstrated, the warm water need for sanitary use is 12 kWh/m2year. So in this case it will be: 12 x 29.898 = 358.776 kWh/year= 358,8 MWh/year A biomass boiler has been chosen. The wood productivity is 17 t/ha/year. Since the wood area is 5,1 hectares, its total productivity will be: 86,7 t/ year, namely 86.700 kg/year. Potential energy is the result of the productivity multiplied by its calorific power, so equal to 346.800.000 Kcal. The efficiency of a biomass boiler is 90%, so the actual unitarian production is 312.120.000 Kcal/year, namely 362.933 kWh/year, around 362,9 MWh/year. Hence the warm water need has been satisfied.
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LA LANTERNA CREATIVA The creative lantern
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LA LANTERNA CREATIVA The Creative Lantern
In quest’immagine finale si ha una visione del progetto ad altezza uomo. La strada viene utilizzata come spazio pubblico: è un luogo di inclusione e di creatività. E’ animata dalle persone che si muovono lungo il parco urbano: il loro movimento produce energia, favorendo così l’abbassamento dell’impronta. Scandite, ogni 350 metri, si incontrano le lanterne del sapere. All’interno di queste si concentrano le menti che, cooperando, accrescono la produzione di idee. E’ da qui che parte il processo che porta allo sviluppo di nuova conoscenza. A 10 metri di altezza corrono i mezzi pubblici, che fanno entrare questo parco urbano nella rete dei flussi urbani. In this final image we have a vision of the project from a human point of view. The road is used as a public space: it’s a place of inclusion and creativity. It is animated by people moving along the urban park: their movement produce energy, favoring the reduction of the footprint. Every 350 meters we can find the knowledge lanterns. Inside them, minds are concentrated and they cooperate increasing the production of ideas. It is from here that starts the proceed which brings to the development of new knowledge. At 10 meters height are running the public transports which make the urban park entering in the net of the urban flows.
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contact: luciamiotti@libero.it