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Correzioni ortografiche
D’estate, dopo la ciena, giocavamo a nasciondino nel cortile.
Una volta che ero io alla tana, al via cominciai ha cercare i conpagni nascosti. Ma era una note buia, senza luna e tuto era nero intorno a me.
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A un tratto mi parve di sentire un brusio sul fienile e alzai l’ho sguardo verso l’alto. E in quel momento vidi un cielo cosi fitto di stele come mai l’havevo visto. Uno spettacolo.
C’erano stelline così piccole che parevano granellini di sabbia, altre invece grandi e luminose, rosse e gialle. E in mezzo al cielo c’era una nuvola chiara e sfumata, che non era una nuvola, ma polvere di stele.
Lo spettacolo fu interotto dalle grida dei compagni che, approfittando della mia distrazzione, correvano come lepri da tutte le parti verso la tana.
Cuella sera, finito il gioco sedetti su un mureto e continuai a guardare le stelle. Erano tantisime.
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• Ho letto il e ho risposto alle domande.
• Una può causare danni all’ambiente.
• Mangio volentieri le fritte.
• mi ha regalato un libro di fiabe.
• Mio zio vive in
• Luigi i rami dell’albero con un lungo bastone.
• Nel mio ci sono tanti bambini.
• Luciano ha rotto la della finestra.