Chitarre & Co

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Andyfender

CHITARRE & CO.


INDICE: Capitolo 1 …........................................................... pg

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CHITARRE


Stili di chitarra Jazz

Di tutti i generi musicali derivati dal Blues,il Jazz è quello che lo rappresenta meglio come evoluzione. Musicalmente è il più sofisticato,il più esigente,ma anche quello che dà più soddisfazioni. Nel corso degli ultimi 30 anni,comunque, i continui scambi tra jazz tradizionale e rock elettrico,hanno dato origine a numerose forme musicali di "fusione" tra la quali il jazz-rock ed il jazz- funk. Così le differenze tra un chitarrista rock ed uno jazz sono diventate meno evidenti. Nella storia del Jazz,la chitarra è entrata gradualmente,ma oggi il suo compito è determinante. All'inizio dovette prendere piano piano il posto del banjo,strumento con maggiore attacco nella sezione ritmica,poi dovette emergere come strumento solista. Si è dovuta attendere la amplificazione della chitarra per merito di Charlie Christian e la creatività di Django Reinhardt il quale,con sole due dita, andava via come un treno.

L'improvvisazione è il fulcro del Jazz. La Chitarra permette una improvvisazione sia a livello ritmico,che melodica e armonica: ritmica nella scelta degli accenti,delle enfasi e delle sincopi,melodica nella scelta delle dote di un assolo,armonica nella scelta degli accordi e delle varianti di essi.

Mi ricordo una intervista al nostro grande Franco Cerri,il quale ammise che in un pezzo passò un sacco di tempo fra l'indecisione di quale accordo stesse meglio,una differenza minima,ma per Lui sostanziale.

Avvicinarsi alla chitarra jazz non è cosa facile e non sono certo in grado io di dare dei consigli evangelici,proprio perchè è un genere che si basa sula improvvisazione. Una cosa è certa: esso richiede il livello più alto di musicalità e di conoscenza della tecnica e della teoria.

Le caratteristiche per un chitarrista Jazz potrebbero essere queste:

un orecchio pronto,esercitato a distinguere quello che ogni singolo membro del gruppo sta suonando. una solida conoscenza di scale,accordi, armonia e teoria della tastiera. una tecnica della pennata sulla corda singola che permetta velocità in ogni situazione; una buona dose di fantasia per l'improvvisazione.

Chi vuole avvicinarsi al Jazz,dovrebbe ascoltare,come inizio,più brani possibili per entrare in sintonia con questo genere. Da tener presente che qualsiasi chitarra può andare bene per questo genere:non è indispensabile proprio una chitarra Jazz. Il suonare con altri strumenti aiuteranno l'improvvisazione: insieme al basso ed alla batteria,verranno fuori determinate strutture armoniche, poi si dovranno scegliere le posizioni in cui suonare per affiancarsi al meglio alla tastiera ed eventualmente al sax. Insomma bisogna trovare il modo migliore in cui la chitarra si inserisce. Per decidere con saggezza cosa suonare e quando, basta usare l'orecchio,il nostro consigliere principale. Prima ascoltare,poi suonare!


Le Chitarre “ Arch Top “ Queste Chitarre che a quanto difficoltà di costruzione sono comparabili solo alle Classiche di gran livello, vennero alla ribalta negli anni '20 quando il Jazz stava avanzando in maniera prepotente. L'esigenza era di farsi sentire all'interno di una piccola orchestra e gli strumenti come chitarre folk e classiche con corde di budello non riuscivano a sviluppare volumi sufficienti. Pertanto questi musicisti si rivolsero a nuovi modelli con corde in metallo e cassa arcuata come la Gibson Master Tone L-5. La differenza fondamentale fra una acustica Arch top e flat top sta nella costruzione della cassa. Tradizionalmente la tavola ed il fondo di una arch top erano intagliati da pezzi di legno solidi e massicci,una tecnica che consente una arcuatura molto più ampia rispetto alle flat. Tuttavia,non appena queste chitarra con cassa arcuata guadagnarono i favori del pubblico,la Gretsch iniziò un nuovo procedimento: invece di intagliare la tavola e i fondo,li laminò e li fece con diversi strati di legno piatto messi in forma prima di essere incollati insieme. Asciugata la colla e tolto il legno dalla forma,questo manteneva la forma arcuata desiderata. Provviste di ponte mobile ed alcune di buche rotonde o ovali, si passò ben presto ai tagli ad "f". Tutte le arch top hanno un sistema di raggiere interne. Al giorno d'oggi non sono più molto diffuse,ma molto ricercate da collezionisti e da chitarristi che desiderano il massimo come sonorità e timbrica.


Qualche curiosità sulla chitarra elettrica Nella costruzione della Chitarra elettrica intervengono degli elementi che noi accettiamo come Vangelo,ma non sappiamo se agiscono o meno sul suono. Sono piccole cose,ma a saperle non guasta. Il capotasto deve essere bloccato a stretto contatto con la tastiera:un capotasto che si muove attenua le vibrazioni delle corde causando una risposta irregolare e tagli di frequenze I capotasti bloccanti del Floyd Rose,se non bloccati bene diminuiscono il sustain. Una tastiera in palissandro,se nuova, fa uscire le note lentamente a causa degli oli di cui è impregnata. Una tastiera in acero è più rapida e brillante,ma l'optimum si ha con il manico a profilo a " V" come le vintage,ma in un unico pezzo,non incollata. La struttura a "C" è meno rigida della "V" la quale evidenzia le frequenze alte trascurando un po' le medie. Tasti sottili e ben arrotondati producono un suono più definito.Tasti tipo meduim magari appiattiti danno note meno definite. I migliori sono in Nickel-Silver; esistono anche in acciaio inox che durano di più. Per avere un Grande suono? Usare corde grosse ed alzare l'action: non è facile abituarsi,ma i cambiamenti,certe volte possono essere insperati.


David Gilmour

La Chitarra Black di David Gilmour Volevo mostrarvi per prima cosa la modifica effettuata da DG sulla leva del ponte. E'stata accorciata e piegata come si può vedere dalle immagini. Se si volesse, il lavoro non è difficile. Anche la signature ha la leva fatta simile a questa ,ma non è esattamente così. Non so se sapete che la sua chitarra usa due P.U. Fender: 1 al manico ed 1 centrale,mentre al ponte usa un Seymour Duncan SSL-1. Inoltre ha uno switch per aumentare gli abbinamenti fra i p.u. fino a 10 possibilità.


La Stratocaster #0001 di David Gilmour E' forse la chitarra più rara ed unica della Storia di questo Strumento. Di lei si è parlato e si parlerà ancora,per cui non pretendo di aggiungere cose strabilianti. Vediamo l'anno ed il mese di costruzione: il manico riporta scritto a matita secondo consuetudine la data 6-54 ed una notevole aggiunta è la sigla del liutaio: TG, il grande Taddeo Gomez! Una chitarra firmata la lui ha un valore aggiunto notevolissimo:fa ormai parte della Storia. Il Body è firmato " Mary 9.28.54" e come usano gli Anglosassoni,indica 28 Settembre 54, ed è stato lavorato da Mary. Diciamo subito,come saprete, che il n° #0001 non indica che sia stata la prima ad essere costruita. Infatti da una lista che possiedo riporto la numerazioni di altre Strato: 0100 0146 0196 0207 0335

= = = = =

4/54 4/54 5/54 5/54 5/54

Ciò indica chiaramente l'esistenza nel mondo di altri esemplari più vecchi,ma una Leggenda si crea anche così. La mia opinione è che Leo abbia scelto una chitarra che,oltre che classificarla come n°0001,abbia voluto arricchire con particolari unici e non di serie come il battipenna a 8 fori in colore "Anodized Gold",ponte ed attacco del Jack dorati, meccaniche Gotoh,ma non dorate. Il colore è Olympic White che ha assunto tonalità dal verde al celestino. I p.u. sono 3 originali Fender '54. Il selettore a 3 posizioni. La storia dice che originariamente questa chitarra appartenesse a Leo, che la vendette a Seymour Duncan (a me risulta invece che la regalò a SD) ma atteniamoci alla versione ufficiale. SD la vendette per circa 900 dollari a Phil Taylor. E qua viene il bello: nel 1970 David la acquistò da Phil e,su stessa ammissione di DG, l'occasione fu che Phil aveva bisogno di un "prestito" per acquistare una nuova casa. David non si lasciò scappare l'occasione e la comperò ad una cifra che non si conosce; sta di fatto che Phil si comperò la casa!!! La prima apparizione di DG con la mitica chitarra risale al '78 per la registrazione del suo primo album solista.Poi qualche altra esibizione,ma credo che DG non gradisca eccessivamente il suo suono,in effetti le chitarre di quegli anni sono ricche di frequenze alte e pochi medi. Ovviamente David su questo esemplare non ha modificato nulla,nemmeno la leva del ponte,anche se potrebbe usarne un'altra modificata e tenere ben conservata l'originale. Sono convinto che sappia esattamente cosa possiede!!


La Red Stratocaster di David Gilmour Sembra strano che un Chitarrista di questo calibro e grandissimo collezionista di strumenti Vintage stia usando da svariati anni una chitarra che possiamo giudicare moderna. Acquistata nell'83 è una riedizione della '57 . Il corpo in ontano,colore Candy apple Red con battipenna bianco ad 8 viti.Il manico in acero riedizione '57 V con meccaniche Gotoh. I p.u. sono EMG-SA con sistema EXG e SPC, e la leva del tremolo modificata come nella black. Il sistema EMG che usa ormai da 15 anni è formato da 3 p.u. SA single coil collegati con un EXG (expander) ed un SPC (presence control). Questi p.u. assicurano toni morbidi e caldi,con una accentuata gamma di medi,mentre il sistema EXG aumenta gli alti ed i bassi, riducendo i medi per avere maggiore definizione ad alti volumi. Infine il presence control SPC aumenta i medi e trasforma i single coil in humbuking. Non si può dire che non le pensi anche di notte le modifiche e come ottenere tutte le sfumature possibili: un Genio anche del suono!!


Una Stratocaster a pezzi Ma solamente in disegno. Mi sembra abbastanza ben fatto.

Sulla serie dei particolari che la compongono,notate sotto la parola Strings,la scalatura .52- .12. Mi ricordo benissimo che ai miei tempi era l'unica disponibile: altrochè calli....!!


Pick

Up


Il funzionamento del P.U

Una cosa semplice,(dopo che è stata inventata,però!) il cui funzionamento che ha del magico segue delle regole elettriche conosciute da secoli. In pratica la corda ,vibrando nel campo magnetico del p.u.,induce nell'avvolgimento una corrente alternata di piccolo valore che passerà ,poi, alla sezione pre dell'ampli.


Confusione tra i p.u in commercio della fender Anche fruendo di un catalogo ufficiale come quello da cui ho tratto le foto ,non si può dire, che acquistare i ricambi p.u. sia una impresa facile, e soprattutto, una volta acquistati ce li dobbiamo tenere sulla gobba. Per cui allego le caratteristiche dei maggiori ricambi con le loro caratteristiche: come già detto fino alla nausea la resistenza è un indice di come suoneranno: più è alta più saranno "grassi"ed ovviamente il contrario.Ho volutamente tralasciato modelli che sono atipici, ma se vorrete ve li illustrerò.






Seymour Duncan Jazz Model Un p.u che sento di consigliare a tutti possessori di Epiphone con H.B. Si riescono ad ottenere delle sonoritĂ pastose potendo cosĂŹ affrontare il Blues ed il Jazz senza avere una chitarra specificatamente nata per questi generi. Non manca di brillantezza,se si vuole, ma appena si chiude un po' il tono ecco il suono dei migliori PAF. Esiste anche in versione cromata.


Il P.U stratocaster negli anni Interessante vedere le modifiche dal '54 in poi di questo "cuore" della chitarra. Cambiano resistenze,n째 di spire e tanti altri elementi che,naturalmente cambiano anche il suono.


Il P.U Humb della Gibson Merita una sezione a parte per la genialità con cui è stato costruito. Ricordiamo i primi PAF (Patent Applied For= brevettato). L'uso di una seconda bobina avvolta al contrario e messa in serie alla principale aveva lo scopo di minimizzare il rumore classico dei single coil, ed il risultato è eccellente. Il disegno spiega bene la sua costruzione per cui inutile che aggiungo qualcosa.


Come è fatto un P.U Single Coil Non è complesso,ma nemmeno semplice. Ogni parte di esso ha una importanza per il suono:il n° di spire,la resistenza,l'impedenza,e altri parametri che ne danno la timbrica e la potenza. Una invenzione senza la quale ,oggi, suoneremmo il triangolo!!!


CIRCUITI


Circuito con Push Pull


Wiring Ibanez Rimango sempre ammirato dall'accuratezza dei circuiti di questa Marca e della esposizione chiarissima.Ne allego uno a 2 a P.U


Il circuito della Les Paul Allego uno schema abbastanza chiaro in quanto si vedono raffigurati fili e non linee, della L.P. a 2 p.u


Circuito 4 posizioni Telecaster Ho trovato questo strano (almeno per me) wiring che permette 4 combinazioni dei p.u. La posizione 4 mette in serie i 2 p.u.consentendo un suono piÚ potente e "grasso" (FAT nella descrizione in inglese). Vista la semplicità del circuito si potrebbe anche provare, tornare alle origini è facile.


I

LEGNI


Il suono dei legni Una breve carrellata sui legni più usati per la costruzione del nostro strumento. Ovviamente sono i più comunemente usati,degli esperimenti eseguiti con altri legni i risultati non mi sono noti,per cui mi astengo. MOGANO: quello dell'Honduras è leggero,ma normalmente gli altri sono pesanti. E' un bellissimo legno con i pori aperti per cui enfatizza le frequenze basse,molto risonante e ricco di armoniche. Il suo sustain è lungo soprattutto nelle basse frequenze. Usato per body e manici (Gibson docet) ACERO: è un legno a pori piccoli e chiusi.Essendo compatto restituisce maggiormente le frequenze medio-alte. Il sustain non è lunghissimo Difficile trovare un body completamente in acero (io possiedo una Martin E-18 soltanto in questo legno,ma è cattivissima). La bellezza di questo legno con le sue venature ed i bird's eyes lo rendono ,a mio parere, il più bello per manici e tastiere. PALISSANDRO: legno pesante e robustissimo. Ha un gran sustain ed enfatizza le medio-alte. Molto usato nelle acustiche per la costruzione delle fasce laterali. Come tastiera ha poca influenza sul suono,ma c'è e si sente a confronto con l'acero. EBANO: legno pregiatissimo per cui viene usato solo per le tastiere. E' pesantissimo: infatti è l'unico legno che non galleggia nell'acqua. Ha una grande risposta sulle frequenze acute, avendo una densità altissima.Durissimo , ma fragile, si scheggia con niente. TIGLIO: legno leggero simile all'acero,facile da lavorare,viene usato per i body. Risponde bene alle frequenze medie. Molto utilizzato dalle Ibanez,Fender e penso anche altre case per la sua adattabilità a ricavarne ogni forma. ONTANO: legno leggero che si può accomunare all'acero per quasi tutte le caratteristiche. Sensibilissimo alla stagionatura: se non ben eseguita può avere deformazioni nel tempo. FRASSINO: molto pesante e robusto si presenta con venature aperte e molto belle. Ci sono due tipi: Light Ash (leggero) e normale. Il suo suono su una Tele è unico ed insuperabile, almeno a mio parere.Ricordiamoci che Leo scelse questo legno per le sue prime creature. Più è leggero e meglio suona: questo l'ho capito durante gli anni. Le più belle Tele di grandi chitarristi sono in questo legno e non verniciate: troppo bello per nasconderlo.


Il Mogano Usato per i preziosi manici Gibson ed altre case di rango, può essere anche fonte di un esperimento di cui allego la foto: un body stupendo completamente in questo legno.



I pi첫 comuni legni usati dalle varie case Vediamo in questa foto la differenza notevole di venatura dell'ontano (alder) a sinistra e del frassino (light ash,in questo esemplare) Facilissimi da riconoscere entrambi. Poi vediamo un raro body in acero (a destra,con intarsi in noce) ed una Squier in tiglio:questa praticamente non ha venature evidenti,mentre nell'acero si possono intravedere delle "occhiolature" (bird's eyes) .




I legni per tastiere Tralascio volutamente l'acero poichè lo conoscete meglio di me. Vediamo invece il palissandro e l'ebano: spero che dalle foto si possa distinguere la differente densità . L'ebano è come il vetro,compattissimo,privo di venature e dal peso specifico superiore all'acqua: infatti non galleggia. Il palissandro ha delle zone chiaro-scure che ne facilità l'individuazione.



I legni della SG

Purtroppo la informativa su questo Modello è piuttosto scarsa nel mio archivietto,ma allego quello che ho. Nella tabella si parla di legni del body,ma non del manico che comunque è sempre in ottimo mogano con tastiera in ebano: a richiesta la tastiera poteva essere in palissandro,piÚ gradita al tocco da molti chitarristi


Specifichiamo un po' i legni Gibson


SETUP


Tony Iommi




John Mayer A mio pare uno dei migliori Chitarristi in circolazione. Si avvale di una attrezzatura sofisticata e di gran pregio: facile vederlo un paio di anni fa con due mitici Two Rock, secondo me il massimo della amplificazione come componentistica e cura maniacale del montaggio. Erede,presumo, di Clapton, da lui ha preso molto,aggiungendo uno stile proprio ed anche un suono molto puntato sulle medie. Fa uso di tutte le combinazioni che la sua Strato può dargli,cambiando spesso nel corso dell'esecuzione. Accurato e preciso in tutte le note, sa suonare Blues con BB King, ed un ottimo rock,sempre addomesticato secondo il suo buon gusto,anzi direi un innovatore in questo genere. Vi presento le immagini del suo piÚ recente setup : complesso, poliedrico e di gran fattura. giornata. A






John Petrucci


SUONI


Arpeggi ma non solo Se possediamo un ampli con l'entrata "crunch",sarebbe l'ideale,altrimenti lavoreremo sul gain o con un po' di distorsione dato da un pedale. Questa regolazione,insieme ad un Tube Screamer (rappresentato sotto nella immagine),dovrebbe permettere una pennata non troppo distorta se non ci mettiamo cattiveria,ma sarĂ aggressiva se spingiamo con l'attacco. Da provare.


Il Suono Funk Per il suono della chitarra funk,secco, tagliente e nervoso, il pick up single coil è praticamente d'obbligo.L'humbucke non funziona. Tele e Strato magari con tastiera in acero per avere suono più cristallino e attacco maggiore ,sono le migliori. Comunque nulla ci vieta di usare altre chitarre. Niente delay e riverberi troppo profondi,mentre è indispensabile il compressore sia per gestire il volume generale cercando di addomesticare i picchi,sia per enfatizzare le note più deboli. Spesso si usano phaser,wha ed enveloper filter. Per il settaggio dell'ampli meglio suoni squillanti,buona presenza e bassi non esagerati. Una possibile regolazione sia dell'ampli che del compressore potrebbe essere questa. Ciao. A


Suono Metal L'ideale sarebbe avere una chitarra con humbucker e provare ambedue i p.u. con questa regolazione dell'ampli.


Il Suono di Guthrie Govan Ognuno di noi, quando si appresta a suonare, regola il proprio ampli a memoria: sa già il suono che ne uscirà che è anche il " suo" suono. Non fanno eccezione i grandi Chitarristi. Allego la regolazione normale di Govan,usata soprattutto nei suoi fraseggi.


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