Aut.ne Tribunale Civile di Velletri N° 13/2010 del 18/08/2010 Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta - Stampa Grafica Romana s.r.l. Via F. Bartolozzi 13 Roma - Proprietari ed editori Fabio Ascani - Maurizio Lucidi - Sede Via Laziale 41 00040 Ariccia RM - Tel.06 96842171 email ecodiariccia@gmail.com Distribuzione gratuita Anno 0 N° IV martedi 16 Novembre 2010
“Genzano e la Città dei Bambini”
“Mangiare sano”
Sicurezza bene primario In questo numero dell'Eco apriamo una importante finestra sul tema della sicurezza, a tal proposito abbiamo realizzato una bella intervista con l'assessore alla sicurezza per la Provincia di Roma Ezio Paluzzi. Si tratta di un argomento che sta molto a cuore ai nostri lettori, per cui questa finestra cercheremo di tenerla sempre aperta, dando voce nei prossimi numeri anche agli operatori del settore, a chi ogni giorno si prodiga per garantire la sicurezza a noi tutti. Sicurezza che non vuol dire solo protezione dal crimine, ma anche sicurezza sulle strade, salubrità dell'aria che respiriamo e dell'acqua che beviamo ma anche difesa del territorio in senso stretto. Questi giorni di maltempo, che ha funestato il nostro stivale da nord a sud e che ha sfiorato il nostro territorio causando una voragine nella scalinata di Ariccia nella quale è rimasta offesa una nostra concittadina (alla quale auguriamo un pronto ristabilimento), hanno dimostrato ancora una volta che lo sviluppo va coniugato al rispetto dell'ambiente che ci circonda. In tal senso va letta l'intervista al direttore del Parco dei Castelli che troverete in queste pagine, troppo spesso dimentichiamo che abbiamo il privilegio di vivere in territorio unico dal punto di vista naturalistico. Le ultime righe le tengo per salutare i nostri nuovi lettori di Lanuvio e Lariano, che con questo numero verranno stabilmente raggiunti dalle onde dell'Eco.
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“La sicurezza stradale è un tema che ci riguarda da sempre” a pag6 “VOGLIO SENTIRE TUTTI NEL BENE INTERESSE DEL TERRITORIO.” a pag 2
Giuseppe Gambacorta Ariccia, con Pierluigi Fortini su mutui e futuro a pag
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“I pazzi hanno il cuore in bocca mentre i saggi hanno la bocca nel cuore. Infatti i pazzi parlano e poi decidono, mentre i saggi decidono con la ragione e poi parlano con circospezione” Abate Dinouart
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a sicurezza è un bene senza colore politico da salvaguardare ovunque. da pag.5
Si è svolto un incontro in vista di future alleanze in contrapposizione a quella di governo di centrosinistra per le prossime amministrative ad Ariccia.Tutto rimandato ad un prosssimo meeting. a pag.8
Sicurezza
Diritto di replica,Di Felice e Cassabgi Il consigliere Ariccino e quello di Albano laziale replicano rispettivamente al Sindaco Cianfanelli ed Al capogruppo Sepio con due lettere inviate al direttore. a pag
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Intervista a Giancarlo INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI NEMI GIOVANNI Righini Vice Presidente per il LIBANORI Comitato delle Autonomie del a pag
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Lazio
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Approfondimenti
nell’interno a pag
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INTERVISTA A GIAN CARLO RIGHINI, VICEPRESIDENTE DEL CAL PER LE AUTONOMIE NEL LAZIO ABBIAMO DATO UN TAGLIO ISTITUZIONALE A QUST'ORGANO PER FAR SENTIRE LA VOCE DEI COMUNI. Qual' stata la vostra attività in questi primi mesi di mandato?
Il Consiglio delle Autonomie Locali rappresenta tutti consigli comunali della regione Lazio all'interno della sede del Consiglio Regionale del Lazio e il nostro ruolo è quello di far sentire la voce dei comune e quindi delle autonomie locali nei confronti della Regione Lazio che ovviamente è la protagonista principale nel governo dei territori, quindi è il primo organo che si interfaccia con la regione per la programmazione urbanistica, ambientale, lo smaltimento dei rifiuti piani energetici. L'attività in questi mesi è stata intensa e proprio qualche giorno fa abbiamo incontrato la giunta regionale e sono stati deliberati a favore dei comuni del Lazio 118 milioni di euro che servono a garantire lo sviluppo di una serie di attività che vanno dai finanziamenti legati allo sviluppo dell'agricoltura, al miglioramento della viabilità, alla realizzazione dei nuovi parcheggi nei centri storici dei comuni. Quindi una seri di interventi finalizzati proprio la rappresentanza dei comuni nel bilancio della regione. Quali sono le difficoltà che potete incontrare in questa vostra opera?
Devo dire che si è dato subito un significato corretto a quest'organismo all1interno del quale sono rappresentati un po' tutti i partiti politici, Il Presidente del Consiglio è il Presidente della Provincia di Roma Zingaretti, espressione del partito democratico, il sottoscritto rappresenta il Popolo della Libertà, e abbiamo dato un taglio istituzionale a quest'organo per far sentire la voce dei comuni. Le difficoltà che si incontrano in questo momento sono soprattutto legate alle disponibilità economiche della Regione, sappiamo tutti della necessità dei tagli sul piano sanitario finalizzati proprio a reperire risorse per non pregiudicare lo sviluppo economico. Abbiamo comunque trovato un'amministrazione attenta alle esigenze delle amministrazioni locali, dal Presidente Polverini, all'assessore Lollobrigida, dall'assessore Celica al bilancio, dall'assessore Mattei all'ambiente non abbiamo incontrato fin'ora nessuna resistenza, anzi grande disponibilità da parte loro. Quali sono e quali potrebbero essere i vantaggi per i comuni, come si interfacciano con voi?
Abbiamo degli uffici preposti al ricevimento delle istanze da parte dei comuni e sul sito della della Regione Lazio c'è il link del Consiglio delle Autonomie Locali con gli indirizzi di posta elettronica e i recapiti telefonici; c'è la segreteria istituita presso la segreteria regionale del Lazio che recepisce le istanze. Noi siamo a disposizione di tutti gli amministratori della regione indipendentemente dal colore politico, indipendentemente dalle dimensioni del comune, anzi, grande attenzione viene rivolta proprio verso i comuni più piccoli che delle volte hanno maggiore difficoltà nell'essere ascoltati da organi importanti come la Regione. Maurizio Lucidi
Questo incontro, nasce dalla volontà manifestata dalla giunta Polverini, - in una ottica di collaborazione con tecnici e cittadini- ,di accogliere suggerimenti , migliorare la legge regionale sul piano casa, quindi l’auspicio degli organizzatori dell'incontro ,è stato quello , che questa assemblea possa avere dia un contributo importante attraverso domande, chiarimenti e suggerimenti.Numerosi gli esponenti politici presenti all'incontro,tra i quali l'Ass. On. Mattei all'ambiente,l'Ass. On. Lollobrigida ai Trasporti, l'On. Antonio Paris consigliere Regionale e membro della commissione urbanistica,Giancarlo Righini, Vice Presidente CAL. Al meeting hanno partecipato molti tecnici ed urbanisti provenienti da diverse città,che hanno esposto le loro proposte per migliorare il piano ca Redazione sa. AD ALBANO IL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO CIOCCHETTI. Martedì 9 novembre ad Albano Laziale, nella Sala Nobile, preceduto dagli interventi tecnici dell’architetto della regione Valter Macchi, dell’avvocato amministrativo Filippo Cece e del dirigente all’urbanistica del comune di Albano Alberto Gemma, è intervenuto il vicepresidente della Regione Lazio e Assessore all’Urbanistica, Luciano Ciocchetti. Gli interventi sono stati coordinati dall’assessore all’urbanistica di Albano Maurizio Sannibale che ha affermato che il piano casa è uno strumento decisivo per il
L’eco di Ariccia e dintorni Quindicinale fondato da Fabio Ascani e Maurizio Lucidi Direttore responsabile Giuseppe Gambacorta Redazione Fabio Ascani,Lucilla Castrucci, Maurizio Lucidi ,Gianni Casciano,Federica Tetti . Sede in Ariccia Via Laziale 41 Tel. 06 96 84 21 71 Stampa Grafica Romana s.r.l. Via F. Bartolozzi 13 Roma Recapito mail ecodiariccia@gmail.com Concessionaria pubblicitaria publital@gmail.com Registrazione Tribunale di Velletri N° 13/2010 in data 18 Agosto 2010
miglioramento dell’assetto urbanistico della regione e per dare a questa un nuovo slancio economico. “Il nuovo piano regionale per la casa - ci ha detto il capogruppo UDC al comune di Ariccia Pietro di Lazzaro- è decisamente migliorativo rispetto ai piani precedenti che avevano incontrato uno scarso riscontro nella popolazione e difficoltà attuative presso le amministrazioni, con questo invece si diminuisce il peso della burocrazia”.L’incontro, come già svolti in altri comuni, è stato caratterizzato da molti interventi e domande tecniche che come è stato sottolineato dagli organizzatori servono proprio per migliorare ed avvicinare alle esigenze della gente e delle amministrazioni in nuovo Piano Casa.
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IPSE DIXIT “ Senza dubbio l’arte di parlare è un’arte eccellente, ma chi ci insegnerà l’arte di tacere?” Cardinale Camus.
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Intervista a Matteo Mauro Orciuoli Commissario del Parco dei Castelli Romani
VOGLIO SENTIRE TUTTI NEL BENE E INTERESSE DEL TERRITORIO. Commissario,ci può illustrare in poche parole cosa comporta il piano di riassetto del Parco per il futuro del territorio dei Castelli? La storia di questo piano di riassetto va avanti ormai da 12 anni, da quando nel ‘98 l’architetto Ravaldini come commissario ad acta del Parco ha surrogato quello che era il vecchio consiglio direttivo del Parco, formato allora dai sindaci dei comuni del territorio del Parco, e ha disegnato questo nuovo assetto che ampliava il perimetro del Parco rispetto alla legge istituita nell’’88, andando ad individuare una parte di territorio in più rispetto a quella che era originaria. Questo piano non ha mai avuto una definizione dal punto di vista della legge, nel senso che, seppur l’architetto Ravaldini ha prodotto un elaborato grafico, il consiglio regionale non ha mai avuto la possibilità di esprimersi sull’assetto definitivo del Parco dei Castelli. Credo che questa querelle che va avanti da 12 anni debba trovare una soluzione e il lavoro che stiamo facendo, anche con i 15 sindaci dell’area del parco, è proprio quello di andare a vedere le situazioni di territori che nel corso degli anni si sono fortemente antropizzati e che secondo alcuni punti di vista dovrebbero essere tirate fuori dalla perimetrazione come area naturale protetta. Su ciò stiamo ragionando, nel senso che la protezione dell’ambiente e della biodiversità che su questo territorio è ancora forte e ha una grande valenza; d’altra parte ci si scontra con le realizzazioni edilizie che sono avvenute nel corso degli anni. Su tutto questo vogliamo dare delle certezze sia a chi utilizza il parco in quanto ne è fruitore perchè ci vive, sia a chi vuole usufruire delle sue bellezze naturali . Dobbiamo riavvicinare il Parco, che negli ultimi anni è stato visto come qualcosa di staccato dal territorio, ai cittadini ci vivono o vi orbitano e questa è la nostra sfida che abbiamo buone possibilità di vincere. Chi vuol fare apparire questo commissariamento come la devastazione del territorio si sbaglia di grosso. L’ambiente è di tutti i cittadini e sulla sua salvaguardia siamo impegnati in prima linea. Che cosa avete trovato delle attività svolte dalla precedente gestione che non andava bene? Se alla fine, la Presidente Polverini, con l’Assessore all’Ambiente Mattei, ha ritenuto di proporre un commissariamento per le 14 aree naturali
I N T E R VISTA A GIOVANNI LIBANORI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE A NEMI.È P R E V I STA LA COSTRUZIONE DEL NUOVO PARCHEGGIO A NEMI
Costa sta facendo il L’amministrazione di Nemi per la salvaguardia del territorio ? Nemi è un paese molto particolare, sul quale ricadono tutti i vincoli esistenti oggi nella nostra Regione. Noi abbiamo adottato un piano regolatore che in senso assoluto salvaguardava i nostri territori che che sono verdi, con le tante attività che sono sulle sponde del lago e che quindi è un paese, sotto quest’aspetto immacolato. E così realizzando questo piano regolatore, l’amministrazione, all’epoca c’era il sindaco Biagi, si è tenuto sempre e costantemente in pista questo valore fondamentale che è il rispetto per la natura e del non cementificare ad occhi chiusi.
protette, probabilmente qualche problema di gestione ci deve essere stato. Personalmente ho fatto una relazione di carattere riservato che ho già presentato alla Presidente Polverini, dove ho evidenziato delle criticità, una su tutte il bilancio dell’ente su cui sono stati apportati dei tagli a spese obbligatorie e quindi, che riguardavano il funzionamento dell’ente stesso, cosa per legge non poteva essere fatta e che in alcuni casi stanno portando alla creazione debiti fuori bilancio e al fermo di alcune attività istituzionali proprie del Parco. Questa è cosa che va assolutamente corretta e con la Polverini stiamo lavorando in maniera diretta proprio per evitare che l’azione prodotta in questi anni porti alla devastazione del territorio del parco. Il nostro impegno è quello di ridare il giusto indirizzo alle attività del Parco. Nella passata gestione è stata promossa una barca elettrica per le gite sul Lago di Castel Gandolfo e poi questa in realtà funzionava con due motori a scoppio? Questa è una delle polemiche che riguardano il Parco. È strano che un’imbarcazione che è stata presa come elettrica vada a motori. Per quanto riguarda l’utilizzo di questa imbarcazione il vecchio assessore all’ambiente Zaratti è stato molto chiaro dicendo che siccome il motore elettrico non consentiva un numero di visite elevato ha preferito far funzionare i motori a scoppio. L’indirizzo politico è stato quello di far funzionare quest’imbarcazione e renderla funzionale per agevolare le visite. Ma allora paradossalmente se ci fosse stato un afflusso ancora maggiore di persone avrebbero messo motori ancora più grandi? No, apprezziamo l’onestà di Zaratti ma non ne condividiamo la scelta che non va bene per l’ecosistema! Un’ultima domanda, il parco come qualcosa per i cittadini, mentre nelle passate gestioni è apparso come qualcosa di chiuso e per “pochi intimi”. Cosa può dire su questo? L’ambiente è di tutti non è di una parte politica quindi non vogliamo caratterizzare il nostro territorio con bandiere di partiti o partitini. Siamo qui per difendere un territorio che ci invidiano in tutte le parti del mondo e lo vogliamo fare nel rispetto di tutte le diversità che ci sono all’interno di questo territorio. Probabilmente quelli che sono imputati come i maggiori devastatori dell’ambiente sono poi quelli che lo conservano in maniera migliore. Siamo aperti a qualsiasi proposta, che vengano da qualsiasi associazione ambientaliste e anche dai cacciatori che mi hanno portato le loro istanze. Voglio sentire tutti nel bene e nell’interesse del territorio. 26 dejulio
Siamo molto sensibili a queste tematiche di assoluto valore e nel piano regolatore prevedemmo la possibilità soltanto di due trecento abitanti. Quali sono i caratteri salienti della vostra azione amministrativa? Questo è il primo anno e mezzo di amministrazione Chocchi, gli altri due mandati sono stati fatti dal sindaco Biagi e questo è quindi il terzo mandato dove a Nemi Governa il centrodestra. Le linee guida sono assolutamente dare un minimo di possibilità ai residenti, nel rispetto della tutela ambientale di poter realizzare ciò che prevede il piano regolatore; dare più impulso al turismo che è la base economica del nostro paese; incentivare il commercio dando la possibilità di trovare quei giusti riconoscimenti economici che sono fondamentali per lo sviluppo sostenibile, specie oggi che c’è questa crisi che un po’ si sente anche a Nemi. Poi stiamo intensificando l’aspetto sociale: abbiamo l’istituto “Il Grembo”, che accoglie bambini e madri in difficoltà. Cosa bolle in pentola per il futuro di Nemi? Se riusciamo a chiudere l’iter, che sono anni che è iniziato, sicuramente la costruzione del nuovo parcheggio a Nemi. Per ora abbiamo istituito anche il servizio navetta che parte dai campi sportivi, però non è sufficiente, specie il sabato e la domenica. E dove sarà questo nuovo parcheggio? Presso i padri Mercedari nella zona a valle subito dopo il centro storico, c’è una zona che è stata acquistata dal comune e li oltre al parcheggio dobbiamo fare anche un’isola ecologica perché a Nemi, primo paese di tutti i Castelli Ro-
mani, la raccolta differenziata dei rifiuti l’abbiamo iniziata due anni fa. A che punto siete arrivati con la raccolta differenziata? I numeri precisi delle percentuali non li so, so che la zona Vigna Grande che conta 4/500 abitanti su 1700 fa la differenziata, è chiaro che non è sufficiente, adesso la estenderemo a Nemi Alta, alle Colombe e in fine al centro storico che ha aspetti particolare da osservare. Che posizione avete preso circa la manifestazione che c’è stata contro l’inceneritore? Finchè non si danno garanzie assolute che quell’inceneritore non sia deleterio per la salute dei cittadini e del territorio, siamo contrari, però la questione è seria: mandiamo all’estero tonnellate e tonnellate di rifiuti, pagando per questo, e chi li riceve li lavora e guadagna sulla lavorazione dei nostri rifiuti. Va trovata una soluzione bipartisan, tra governo, istituzioni, e autonomie... tra un po’ “scoppia” Malagrotta. Ma la manifestazione non risolve il problema, lo fa solo emergere. Bisogna che tutti si siedano in torno a un tavolo e insieme si risolva il problema una volta per tutte. Presidente, non pensa che una soluzione potrebbe essere nella raccolta differenziata fatta da tutta l’area di bacino? Ma questo è fondamentale! Certo che è la prima cosa, purché sia differenziata per davvero e non che parte come raccolta differenziata e poi va a finire tutto nello stesso calderone. Maurizio Lucidi
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Riceviamo e pubblichiamo una lettera al Direttore da Roberto Di Felice - Patto Sociale per Ariccia Gentile direttore, nel n. 3 del suo periodico è stato chiesto al sindaco se sia un regalo di Natale a Panorama S.p.A. la proposta, approvata dalla sua maggioranza, di portare la superficie commerciale da milleseicento metri quadrati, come da progetto originario che prevedeva altre superfici con altre destinazioni, fino a dodicimila, cioè l’intera superficie progettuale, in cambio di «una soluzione infrastrutturale esaustiva dei problemi viari della Nettunense da Pavona a Cecchina». Il sindaco, tentando di respingere da sé l’immagine, per lui fastidiosa, di di-spensatore – un Babbo Natale, appunto – di un grande regalo, ha risposto: «poi qualcuno è uscito dalla maggioranza perché non si è voluto prendere la responsabilità di bloccarlo». Se non sapessi che E. Cianfanelli è in lite irrisolvibile con la verità e la coerenza, penserei che soffra di disturbi della memoria. Ancora una volta la verità fattuale e documentale lo smentisce e, smentendolo, porta in superficie la sua pulsione endogena a comportarsi da cantautore di storielle: celebrative per lui, denigratorie per gli avversari. Lo scopo è chiaro e la pratica è antica: se vuoi accusare il tuo avversario di intenzioni o comportamenti negativi ma non ne trovi di veri, inventali e spera che trascuri di sbugiar-darti, così lo farai apparire peggiore di te. Purtroppo per lui, non trascuro. Sono uscito, con altri tre consiglieri comunali, dalla maggioranza a settembre del 2007, otto mesi dopo l’annullamento del permesso di costruire dato a Panorama S.p.A. Uscito per restare coerente, esercizio che al sindaco non riesce, e perché, tradendo il voto popolare, attuò un cambiamento della maggioranza benedetto, a livello regionale, dal massimo sponsor politico dell’inceneritore di Cecchina, per il quale il sindaco è stato alle ultime elezioni regionali procacciatore di voti, e da chi aveva a cuore il Patto territoriale delle Colline Romane, tra i cui interventi vi è quello di Panorama S.p.A. Perché il sindaco fece il ribaltone? Perché il mio gruppo era il guardiano inflessibile – cosa per lui indigesta - della corretta e integrale applicazione del programma amministrativo, che egli in larghissima parte non ha rispettato. E con chi fece il ribaltone? Con personaggi della Margherita che, in un documento firmato il 22 novembre 2004 da lui, da me e
da altri, erano accusati di intesa, stando essi formalmente all’opposizione, con la maggioranza di centrodestra, intesa che permise «scelte urbanistiche disastrose per Ariccia». Il docu-mento si concludeva con l’impegno dei firmatari a «non avere più alcun rapporto politico» con quei personaggi. Io non ho tradito l’impegno, E. Cianfanelli sì. Con quanto detto è dimostrata la falsità dell’affermazione del sindaco. Ma v’è altro. Il 28 novembre 2007 sottoposi al consiglio comunale la proposta «di non dare séguito agli interventi di patto territoriale ancora in itinere o comunque materialmente non avviati e di revocare gli interventi già avviati non pienamente rispondenti alle linee guida adottate dalla giunta regionale del Lazio con la deliberazione n. 532 del 10 luglio 2007». La proposta ebbe sette voti favorevoli e otto contrari, tra cui quello del sindaco: fu quindi respinta grazie al suo voto determinante. Le linee guida escludevano in zona agricola l’insediamento di attività produttive estranee al contesto agricolo ed escludevano automaticamente gli interventi con prevalente finalità residenziale estranei all’obiettivo del patto in quanto non annoverabili come progetti integrati di tipo produttivo. Poiché l’intervento della società era in zona agricola e prevedeva pure un insediamento re-sidenziale, v’erano i presupposti per annullare l’atto con cui era stato approvato, anche perché il fabbricato costruito era in totale difformità rispetto alla previsione approvata. Dunque, il sindaco poteva far annullare quell’atto e altri analoghi, come quello riguardante la società ACE, ma non lo fece. Nel suo programma amministrativo, parlando degli interventi di patto territoriale, accusava la passata amministrazione di centrodestra di «aver favorito un consumo esagerato e disordinato del territorio». Oggi i fatti provano che è il mantenitore del consumo esagerato e disordinato del territorio. Due domande: 1) perché il sindaco volle mantenere in vita l’atto di approvazione dell’intervento urbanistico di Panorama S.p.A., non eliminando così alla radice la possibili-tà di sanare l’abuso, e si limitò a far annullare solo il permesso di costruire? 2) Perché, dopo che il comune di Ariccia aveva incassato dalla società oltre sei milioni di euro (peraltro già volatilizzatisi) come sanzione per sanare l’abuso, il sindaco ha fatto approvare la pro-posta specificata sopra, da cui conseguirebbe, se la società la accogliesse, un notevole incremento di valore dell’area edificata?
La prima domanda non ha trovato una risposta convincente. Certo non convince la risposta di voler evitare un’altra lite giudiziaria dall’esito incerto con Panorama S.p.A., perché, essendo ogni lite dall’esito incerto, allora era del tutto avventata la decisione di far annullare, peraltro con un certo ritardo e dopo vari incontri (a che servivano?) del sindaco con i rappresentanti della società, il permesso di costruire concessole, col rischio di sottoporre il comune di Ariccia a un pesante risarcimento di danni in caso di sentenza ad esso sfavore-vole. La risposta alla seconda domanda si ricava dalla vicenda dei rendiconti della gestione finanziaria del 2007 e del 2008 non rispondenti al vero. Spiego. Nel 2009 l’amministrazione cianfanelliana si trovò a dover colmare un buco di bilancio di oltre sette milioni di euro, non fatto risultare grazie all’accertamento, come se i terreni fossero stati venduti, delle entrate che si proponeva di ricavare dalla vendita, mai realizzata, di due terreni comunali nell’area dove dovrebbe sorgere l’ospedale. Denunciata dal mio gruppo l’irregolarità contabile, il sindaco dovette correre ai ripari e così, attraverso un percorso contorto in cui – cosa incredibile – fu un tecnico incaricato da Panorama S.p.A. a dichiarare impossibile la rimozione dell’abuso, giunse a firmare il 19 marzo 2009 un’intesa del seguente tenore con la società: tu, Panorama S.p.A., paghi al comune di Ariccia la sanzione per sanare l’abuso e realizzi determinate infrastrutture, io E. Cianfanelli ti concedo la sanatoria, ti do la possibilità di destinare ad uso commerciale l’intera superficie del fabbricato costruito e di ampliarla, ti permetto infine di realizzare una stazione di servizio e altri edifici per attività artigianali (meccanico, gommista) e per ristorazione veloce. Vien da dire: quanta grazia! Dopo un paio di progetti presentati dalla società e risultati indigesti anche a membri della maggioranza, si è giunti alla proposta di cui dicevo all’inizio. A parte il fatto che Panorama S.p.A. avrebbe dovuto realizzare le infrastrutture anche col solo ottenimento della sanatoria, E. Cianfanelli è riuscito, grazie all’intesa oltremodo premiante per la società, a rendere quest’ultima forte da debole che era in séguito alla sua sconfitta giudiziaria. Questa è la verità ed è l’unica. Roberto Di Felice
Riceviamo con preghiera di pubblicazione e gentilmente pubblichiamo una lettera da Nabil Cassabgi Il Consigliere Nabil Cassabgi non le manda a dire al Consigliere Sepio. Chi ha letto l’intervista del Consigliere Sepio, immagino che avrà fatto fatica a capire cosa abbia risposto alle argute domande del giornalista. Il “politichese” dietro al quale Sepio ha cercato di nascondere l’ignavia del suo partito (PD) rispetto ai problemi della legalità all’interno delle partecipate, non ha fornito alcun chiarimento ai cittadini. La Volsca e l’Albalonga, che costano oltre 10 milioni di euro l’anno alla comunità di Albano, lo ribadiamo una volta per tutte, sono utilizzate dal Comune in modo illegale. Contro il dettato Comunitario sono stati affidati a dette Società, servizi che vanno dalla pulizia dei bagni pubblici alla gestione delle farmacie comunali, senza indire alcuna gara pubblica, come la legge impone! Non esistono capitolati tecnici dei servizi che ne determinino i livelli di qualità ed i parametri per misurarla. Questa circostanza si vede dallo stato penoso di pulizia della città, nonostante i cittadini di Albano paghino il doppio della media nazionale. Questi sono fatti il resto solo chiacchiere da politicanti. Una domanda all’ingenuo Consigliere Sepio: Ha mai letto lo Statuto Comunale? Se si conosce quello che è previsto nell’art.18 per ciò che attiene le nomine dei Consigli d’Amministrazione delle partecipate. Devono essere scelti tra professionalità adatte ai ruoli tramite valutazione dei curricula, di tutti coloro che intendono offrire la propria candidatura. La selezione di detti curricula deve essere ad evidenza pubblica. Il consigliere Sepio conosce le modalità con le quali sono state fatte le nomine una settimana fa in Albalonga ed in Albafor? Se non lo sa glielo
diciamo noi, tramite accordi di palazzo a cui sono state invitate solo alcune forze politiche e non altre. Di curricula nessuna traccia, tant’è che un consigliere d’amministrazione non credo abbia nemmeno un diploma, figurarsi un’esperienza specifica nella guida di un’azienda da 7 milioni di fatturato. Un’altra nominata ha ottenuto l’abilitazione alla professione ad aprile di quest’anno, che la dice lunga sull’esperienza che può avere nel management d’impresa. Devo ricordare a Sepio che il giorno successivo all’insediamento, il nuovo presidente di Albalonga ha acquistato la nuova sede della Società. Ha impegnato l’Amministrazione per un importo di 1,4 milioni di euro per la durata di venti anni. Come fa un’azienda che non può essere usata dal Comune, impegnare la comunità di Albano con un mutuo ventennale? Quali sono i vantaggi per i Cittadini? Quanto percepisce l’Amministrazione dagli affitti dei propri locali? A qualcuno può venire il dubbio che gli amministratori facciano come “Gasperino il carbonaro” quando vestiva i panni del Marchese del Grillo: “Quanno vendemo noi le cose nun vargono gnente, quanno compramo costeno er doppio, semo dei bei cojoni....”. Prima di aprire la bocca è sempre utile verificare di aver attaccato il cervello Consigliere Sepio, se no oltre a dire stupidaggini si corre anche il rischio di farsi ridere dietro. Invece di spiegare ai cittadini quello che non sa, vada a chiedere al suo partito come funzionano le cose. Chieda loro se per discontinuità col passato intendessero solo la sostituzione dei nomi a cui erogare benefici. Quando nell’ultima riunione di
maggioranza, feci presente a tutti i partiti ed al Sindaco che la corsa alle poltrone delle partecipate assomigliava ad una corte dei miracoli, fui insultato. Come mi permettevo di mettere in dubbio la correttezza delle persone? Accidenti fui più preciso di un veggente, quello che avevo paventato come la peggiore delle circostanze, si è puntualmente verificata. Lo sapeva Consigliere che gran parte dei consiglieri nominati all’interno delle controllate il giorno seguente, cioè il 27/10/ 2010 non avrebbero potuto essere eletti e quindi il 26 si “doveva decidere tutto”? Dato che i cittadini non sono sciocchi, spero che a nessuno di loro, magari qualcuno stanco di essere preso in giro, venga in mente di presentare un ricorso al TAR per le nomine. Nella malaugurata ipotesi che ciò accadesse torni a farsi intervistare per spiegare ai cittadini come stia operando bene il suo gruppo consiliare. Il 28 novembre ci sarà la discussione in Consiglio Comunale della mia mozione sulla Volsca, lo venga a dire in aula quello che avete fatto in questi otto mesi di governo per riportare nella legalità le partecipate, per dare alle persone un servizio più efficente ed economico. Siete ancora di sinistra no? Voti con me, la perdono per la sua leggerezza giovanile. Se no voti contro la mia mozione, un minuto dopo però vada a spiegare ai suoi elettori che ripristinare il buon governo, la legalità non è più nei nostri patti elettorali. Nabil Cassabgi Capogruppo FENICE
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La questione della sicurezza. - Immigrazione - Castelli Romani come una città dormitorio?
UNA QUESTIONE DI SICUREZZA ORDINE PUBBLICO, CRIMINALITÀ, E NON SOLO, AI CASTELLI ROMANI. Ultimi fatti di cronaca apparsi sui giornali
Che i Castelli non fossero il paradiso terrestre è una cosa che sappiamo e nessuno si è mai illuso in proposito, e se pure rimangono un luogo migliore rispetto a tanti altri, almeno per alcuni aspetti quali la qualità dell’aria e del cibo, la bellezza del paesaggio nel quale siamo immersi, per tutto il resto, mi pare, siamo più o meno nella media. Di sicuro abbiamo grandi potenzialità per cambiare, sia in meglio che in peggio, moltissimo dipende dalle scelte di chi ci amministra. L’aspetto che vogliamo considerare in questo numero de L’ECO è quello della sicurezza, sicurezza intesa come ordine pubblico, come sicurezza delle strade e come sicurezza del territorio e poi dal punto di vista della risposta sanitaria alle esigenze dei cittadini e via discorrendo. La parola sicurezza ricorrerà molte volte in queste pagine. Iniziamo con una carrellata veloce degli ultimi fatti di cronaca apparsi sui giornali nei giorni scorsi Il 3 novembre rapina in gioielleria a Grottaferrata, i rapinatori vengono arrestati due giorni dopo a Zagarolo. I carabinieri del Gruppo di Frascati, il 6 novembre, hanno arrestato un cittadino rumeno che, dopo aver perso tutti i suoi soldi, stava tentando di scassinare la gettoniera del videopoker. I carabinieri di Velletri, sempre il 6 novembre, hanno denunciato un autotrasportatore incensurato che dopo esseri rovinato con i videopoker aveva pensato bene di inscenare una finta rapina per impossessarsi dei 1200 euro che gli erano stati affidati dalla ditta per la quale lavorava. Il 27 ottobre a Montecompatri è sta scoperta un’officina per il riciclaggio delle auto rubate e un paio di giorni prima i Carabinieri hanno svolto un blitz antiprostituzione sulle strade del comune castellano. Il 5 novembre, ad Ariccia, due rapinatori armati di taglierino entrano nella filiale Unicredit di via Flora e si fanno consegnare 5000 euro ma all’uscita della banca trovano i carabinieri di Ariccia in pattugliamento antirapina che si erano accorti di ciò che stava accadendo e li arrestano. Il 4 novembre la Guardia di Fiananza di Frascati ha arrestato un cittadino residente a Monteporzio Catone per detenzione di sostanze stupefacenti.
UNA POPOLAZIONE IN AUMENTO. AI CASTELLI ROMANI LOCALI SENZA ABITABILITÀ USATI COME CASE O DORMITORI SPESSO PER IMMIGRATI CLANDESTINI DI PASSAGGIO. La popolazione della provincia di Roma è cresciuta negli ultimi dieci anni del 12,2 per cento, i dati sono della Provincia, nel rapporto “Capitale metropolitana, periferie comuni”, e sono stati illustrati qualche tempo fa dal presidente Zingaretti. In particolare la crescita della popolazione è stata maggiore nei comuni della prima cintura e non sempre a questa sono cresciute di pari passo buone condizioni per l’accoglienza di tutte queste persone, e naturalmente si parla dei dati ufficiali. Ben più complesso è avere i numeri della popolazione “non ufficiale”, di coloro che vivono tra noi senza un regolare permesso. Comunque, sempre stando al rapporto sopra citato, la maggior parte dei cittadini in provincia di Roma si sente piuttosto al sicuro dal rischio di subire reati: la preoccupazione prevalente è quella dei furti nelle abitazioni (sono preoccupati di questo il 51% degli abitanti), poi le aggressioni (42%), le rapine (42%), gli scippi (41%), il furto dell’auto(29%) e le violenze sessuali (37%).
Il 6 novembre i carabinieri di Lariano hanno arrestato un ragazzo di soli 17 anni per spaccio di marijuana. Ci fermiamo qui ma potremmo andare avanti senza difficoltà ed elencare ancora. Ciò che vogliamo mostrare è che il livello criminalità e microcriminalità presente nel nostro territorio non è da sottovalutare ma anzi da tenere ben presente. Le forze dell’ordine fanno bene il loro lavoro e questo ci da un po’ di tranquillità eppure quando i nostri figli sono in giro con gli amici l’idea che possano essere avvicinati da qualche balordo ci da un po’ d’ansia. Nelle scuole periodicamente vengono effettuati controlli antidroga e ogni tanto qualche ragazzo viene trovato in possesso di stupefacenti. Probabilmente il primo controllo, il primo atto di prevenzione, deve essere fatto proprio all’interno delle famiglie; sani principi educativi, la pratica dello sport, lo studio, sono ancora i primi baluardi efficaci contro il diffondersi di atteggiamenti criminali o pratiche asociali come le droghe, l’alcol o le dipendenze dal gioco d’azzardo. Fabio Ascani
LA POPOLAZIONE DEGLI IMMIGRATI IN FORTE AUMENTO IN ITALIA. CONSIDERAZIONI SOCIOECONOMICHE. Gli immigrati sono aumentati in Italia di venti volte negli ultimi venti anni. C’è uno straniero ogni 12 italiani:oggi gli immigrati sono 5 milioni, vent’anni fa erano mezzo milione. Attualmente non solo le metropoli debbono fare i conti con la necessità Facendo qualche domanda in giro fra le persone che vivono ai Castelli di elaborare una cultura dell’altro, ma anche i comuni piccoli e medi. abbiamo cercato di approfondire un Ai Castelli Romani le amministrazioni locali stanno lavorando perché si raggiunga una sana integrazione tra popolazione locale ed immigrati. po’ di più queste tematiche e abTuttavia non è infrequente sentire albanensi, ariccini, genzanesi e non biamo visto che la preoccupazione per i furti è davvero molto rilevante, solo lamentarsi per la presenza di stranieri ed extracomunitari nel nostro territorio. Però, stando ai dati del nuovo rapporto Caritas-Migrane non solo nelle abitazioni, a tal tes, l’Italia ha bisogno degli immigrati: tra i lavoratori dipendenti il 10% proposito particolari segnalazioni sono immigrati e 400mila sono imprenditori, amministratori e soci di abbiamo avuto per la periferia di aziende. Gli immigrati contribuiscono al pil per l’11% e con 11 miliardi Velletri, ma anche per quanto riguarda le campagne di Ariccia, Gen- di euro di contributi previdenziali hanno sostenuto il risanamento dei bilanci INPS. Al fisco dichiarano 33 miliardi l’anno. Inoltre il numero degli zano, Lanuvio, dove, non è raro che vengano rubati attrezzi agricoli irregolari, probabilmente per effetto della crisi, è in calo. Se qualcuno, anche in casa nostra si lamenta, qualche altro vive già e materiali di ogni genere. Sono prevalentemente piccoli e piccolissi- una nuova dimensione sociale e culturale, infatti i matrimoni misti aumi furti che spesso neanche vengo- mentano: più di 25 mila nell’ultimo anno e nascono ogni anno in Italia no denunciati ma che denotano un 100mila bambini da una madre straniera. Lucilla Castrucci certo stato di malessere e degrado delle nostre zone. Un altro fenomeno che abbiamo notato un po’ in tutti i Castelli è quello delle cantine, dei locali a pian terreno, spesso a livello stradale, adibite ad abitazioni di fortuna per coloro che non possono permettersi sistemazioni più accoglienti e dignitose. Probabilmente le amministrazioni comunali dovrebbero fare controlli più severi in questa direzione e verificare le reali condizioni abitabilità e vivibilità di questi alloggi, al fine di stroncare il malcostume di affittare locali impropri approfittando del bisogno di chi è in quel momento più debole. Non è giusto lasciare che venga mascherato lo sfruttamento come accoglienza. B.C.B.
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Intervista all’assessore Ezio Paluzzi.
INTERVISTA ALL’ASSESSORE EZIO PALUZZI “La sicurezza stradale è un tema che ci riguarda da sempre”
Assessore, noi siamo convinti che la prevenzione sia la prima medicina contro qualsiasi male. Sappiamo che il Suo Assessorato organizza incontri, a nostro parere molto utili, in tema di sicurezza stradale nelle scuole. Nello specifico di quali progetti si tratta? E vi hanno partecipato anche le scuole nella zona dei Castelli? La sicurezza stradale è un tema che ci riguarda da sempre, sin dall’inizio del nostro mandato amministrativo. Programmiamo attività e progetti negli istituti scolastici, elementari, medie inferiori e superiori, mettendo in contatto tutte le componenti sociali, famiglia e scuola, con le istituzioni. Con il nostro impegno, cerchiamo di formare una nuova classe di giovani che abbia una cultura della sicurezza stradale, basata non solo sulla repressione ma soprattutto sulla conoscenza e sulla previsione. Sono numerose le iniziative messe in campo dal mio Assessorato, finanziate, ci tengo a dirlo, tutte con i proventi contravvenzionali, nell’ottica che lo sbaglio degli adulti serva a formare i giovani. Iniziative alle quali hanno partecipato anche alcune scuole dei Castelli romani e che si ri peteranno nel corso del nuovo anno scolastico. Penso alle giornate di “A lezione di sicurezza stradale”, realizzate in collaborazione con il SICES (Società Italiana Centri Educazione Stradale), rivolte ai bambini delle scuole elementari della Provincia di Roma: per un’intera giornata nelle piazze dei comuni interessati viene allestito un Parco Scuola mobile, una struttura itinerante adatta ad insegnare e trasmettere i principi dell’educazione stradale ai piccoli guidatori del domani. I giovani sono protagonisti della mobilità in un percorso cittadino in scala 1:20 attrezzato di segnaletica stradale, semafori, strisce pedonali, rotatorie e altro, con la sensazione di trovarsi nel traffico urbano, alla guida di miniveicoli appositamente progettati ma in piena sicurezza. Penso agli incontri di “In strada come in rete”, rivolti agli allievi delle scuole medie inferiori e realizzati in collaborazione con Polizia Provinciale, Polizia Postale, Unicef, Microsoft, Google, YouTube, Skuola.net per contrastare i nuovi rischi della rete, in particolare il cyberbullismo e la pedopornografia ondine, e i pericoli legati alla circolazione stradale. La prima edizione di questo ambizioso progetto si è conclusa con ottimi risultati, avendo coinvolto 30 istituti del territorio provinciale, circa 11.000 alunni e 220 docenti e speriamo di fare altrettanto nell’anno scolastico in corso. E penso, infine, ai corsi che ogni anno la Polizia Provinciale tiene negli istituti superiori per
l’abilitazione al conseguimento del patentino per ciclomotori. Solo lo scorso anno abbiamo lavorato in 24 scuole della provincia e formato circa 1.440 studenti. Ariccia, ma questo è un fenomeno che se pur in proporzioni minori accade anche in altre città, ha un forte richiamo turistico dovuto ai suoi prodotti di eccellenza, la porchetta, il pane e il vino. Migliaia di persone vengono ogni settimana a cenare alle “fraschette” e, non sempre sobri, si rimettono a fine serata sulla strada di casa. Ogni tanto c’è qualche incidente. Andrebbe forse fatta un po’ di prevenzione, magari sul tipo di quella che viene fatta per i frequentatori delle discoteche? Le attività di prevenzione vengono svolte dalla nostra amministrazione in maniera abbastanza assidua su tutto il territorio della provincia nei diversi luoghi di aggregazione sociale. Una per tutte l’iniziativa di sensibilizzazione effettuata negli anni scorsi per i ragazzi frequentatori di discoteche, con incontri realizzati insieme agli agenti della Polizia Provinciale, distribuendo gli alcol test monouso e il materiale informativo sulla conoscenza del rischio e di quello che noi definiamo “divertimento consapevole” , dando informazioni sull’uso e abuso di alcol e sostanze stupefacenti e soprattutto invitando i giovani a non concepire come unico divertimento quello che viene definito
UN VECCHIO RUDERE FATISCENTE INCOMBE ALLA SCALINATA DELLO STALONE. UN PERICOLO PER I CITTADINI, SPECIE I PIÙ GIOVANI, CHE SI TROVANO A PASSARE DI LI. Per i turisti che ogni giorno fortunatamente vengono nella nostra città per fare la loro bella gita fuori porta con scorpacciata di porchetta e altri prodotti tipici, Ariccia si esaurisce in Piazza di Corte con il meraviglioso complesso berniniano, il corso con il Bel Vedere, almeno finchè rimarrà tale, e le strade dei ristoranti. Per chi ad Ariccia vive ogni giorno e ci cammina a piedi e ne sente i suoni e gli umori esistono anche altre realtà oltre a quelle belle appena descritte. Una di queste è la Scalinata Dello Stallone, una stradina fatta di gradini irregolari e insicuri, che collega via del Flora con via Strada Nuova. Un ambiente caratteristico, con le sue case di ringhiera che ne fanno un luogo particolare. Accade che al centro di questa stradina scalinata ci sia un vecchio rudere fatiscente che non ho idea di chi sia, ma che è ormai da decenni è completamente abbandonato a se stesso. Il tetto è quasi inesistente e la struttura si è svuotata ricadendo all’interno su se stessa. La sua unica funzione sembra essere quella di fornire una tana a topi o altri animali selvatici. Praticamente un allevamento maleodorante di pulci altri insetti poco raccomandabili. Ma la questione non soltanto di igiene: questo rudere ha delle entrate che sono sbarrate con sistemi di fortuna: tavole di legno, la rete di un letto. Se qualche bambino con un po’ di spirito d’avventura si facesse venire la malaugurata idea disorpassare questi sbarramenti potrebbe farlo senza troppi problemi e incorrere in rischi davvero gravi. Ripeto non so di chi sia quella struttura pericolante e maleodorante, ma l’amministrazione dovrebbe fare qualcosa per abbatterla definitivamente o farla recuperare se fosse possibile. Così, certo non può restare. Chi conosce via Scalinata dello Stallone sa bene di cosa sto parlando e penso e penso non possa non condividere l’idea che togliendo per sempre quel rudere si toglierebbe un grave pericolo, e si restituirebbe aria alla stradina che potrebbe così acquistare, con dovuti lavori di restauro, una piccola graziosa piazzetta. F.A.
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purtroppo nel linguaggio corrente lo ‘sballo del sabato sera’. In una situazione come questa, dove purtroppo l’informazione corre ancora troppo lentamente rispetto ai tempi di sviluppo e alla volontà dei ragazzi di confrontarsi con delle realtà abbastanza complesse, la prevenzione non è mai sufficiente. Noi continueremo con la nostra opera di informazione e di diffusione di materiale nei diversi punti di incontro giovanile, proseguendo, in un discorso di organizzazione e di coordinamento anche con gli altri responsabili delle forze dell’ordine, il percorso di sensibilizzazione dei giovani ad un “uso consapevole” delle loro serate di divertimento, ovunque esse siano. Assessore Paluzzi, i Castelli Romani stanno sempre più diventando un luogo a grande densità abitativa e questo si nota soprattutto nelle ore di punta quando si formano le lunghe code sulle strade che portano verso Roma. Il rischio è che le nostre piccole città ai confini della metropoli si trasformino sempre più in quartieri dormitorio, spesso anche per persone senza regolari permessi di soggiorno. Non ritiene che questo possa essere fonte rischio per la sicurezza di coloro che vi abitano e lavorano da sempre? E’ una domanda che ci siamo posti e che è stata analizzata e discussa molto spesso all’interno del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Il problema dei flussi di migrazione all’interno del territorio provinciale non riguarda però solo le popolazioni straniere ma anche quella parte di popolazione residente su Roma che per motivi economici preferisce spostarsi verso i paesi limitrofi per un abbassamento complessivo dei costi di gestione delle loro mensilità. La presenza di cittadini comunitari, non definibili nella categoria dei rom, sprovvisti di permesso di soggiorno in alcuni casi potrebbe portare ad un abbassamento dei livelli di percezione della sicurezza. E’ chiaro che le attività che si dovrebbero fare sono quelle legate soprattutto alle politiche dell’integrazione. Tra l’altro alcuni comuni dei Castelli già operano con attività e iniziative di integrazione, con l’ausilio di medici e legali che mettono a disposizione le proprie professionalità a sostegno delle famiglie più povere e degli immigrati. C’è però una normativa che sarà da rispettare e vedremo, nel corso dell’evolversi dei fatti rispetto all’applicazione del pacchetto sicurezza di nuova generazione, quali saranno le possibilità per le popolazioni migranti e sprovviste di permesso di soggiorno, ma integrate nel mondo lavorativo, di riuscire ad integrarsi attraverso un percorso di legalizzazione della loro presenza sul territorio. Fabio Ascani
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LA SICUREZZA NELLE NOSTRE CITTa’ LA SICUREZZA NON CORRE SULLE NOSTRE STRADE. STRISCE PEDONALI INVISIBILI. STRADE PERICOLOSE CON SCARSA ILLUMINAZIONE E SENZA MARCIAPIEDI Accade in molti dei nostri comuni che ci siano strade che non siano sufficientemente sicure, perché il fondo non è buono, perché sono scarsamente illuminate, perché la segnaletica non è adeguata, tanto per fare un esempio, strisce pedonali ormai diventate invisibili per l’usura. A Vallericcia, ai piedi di Ariccia, e per la quale c’è un progetto che ne in parte rivisita la viabilità, e del quale parleremo prossimamente, ci sono moltissime strade che sono senza marciapiedi e con scarsa illuminazione. Ciò è già di per se un problema, ma da quando il Ponte di Monumentale è stato interdetto al traffico pesante, quello che supera le 3,5t, questo si è riversato nelle strade della valle, aumentandone notevolmente il volume. Ovviamene, da allora, passano per via Appia Antica (decisamente stretta) e per via di Vallericcia anche i mezzi COTRAL e, specie ora che è inverno e le giornate si fanno più corte, e quindi aumenta in numero di ore in cui è scarsa la visibilità, i rischi, per i pedoni si fanno decisamente più gravi, infatti, al passare di questi autobus, le persone sono spesso costrette ad “appiattirsi” sul ciglio della strada o a ridosso di un muro. Questi problemi erano strati portati all’attenzione dell’amministrazione e dell’opinione pubblica dal Comitato di Vallericcia che a metà ottobre aveva affisso dei manifesti che denunciavano la questione.
CONTRO LE PICCOLE TRUFFE BELLA INIZIATIVA A LANUVIO. LA FIGURA DEL NONNO VIGILE CONTRIBUISCE AD AUMENTARE IL LIVELLO DI SICUREZZA NELLE NOSTRE CITTADINE
Come possiamo vedere in molti comuni dei Castelli e non solo, la figura del “Nonno Vigile” è spesso associata alla persona che aiuta a regolare e vigilare quel momento importante, all’entrata e all’uscita delle scuole, in cui, tra bambini, genitori, auto private e scuolabus c’è sempre bisogno di qualche occhio in più. Una figura importante per la sicurezza dei bambini e dei genitori, quindi, che però a Lanuvio ha anche qualche funzione in più. Nel Paese dell’uva è stato creato un gruppo di lavoro disponibile anche ad una serie di azioni a sostegno della popolazione più anziana, tanto per fare un esempio l’accompagnamento in caso di ritiro della pensione o di denaro
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contante. Questo gruppo è nato dalla collaborazione tra Polizia Locale, centri anziani ed i “Nonni Vigili” del comune di Lanuvio. L’intento è quello di aumentare il livello di sicurezza percepito all’interno della comunità, di far sentire le istituzioni realmente e sostanzialmente più vicine ai cittadini fornendo un reale supporto a chi fosse in situazioni di difficoltà psicologica o materiale a svolgere determinate pratiche. Inoltre, per scoraggiare le purtroppo frequenti truffe ai danni delle persone anziane, per aiutarle nel disbrigo di semplici pratiche o per altre esigenze, sono disponibili alcuni operatori ai seguenti numeri: 069375259 - 3487077507 - 3487077508 - 3485403883 Polizia Locale e 3288426155 Centro Anziani Lanuvio. Un plauso da parte nostra a tutti coloro che hanno pensato, aderito e portato avanti questo progetto che sicuramente potrebbe essere d’esempio per alte amministrazioni. A. F.
B.C.B.
“ Ariccia, Martedì 9 novembre 2010. Sicurezza dovrebbe anche voler dire non rischiare di cadere nella strada che si apre in voragini sotto i nostri piedi”
“ Ariccia, Martedì 9 novembre 2010. Sicurezza dovrebbe anche voler dire non rischiare di cadere nella strada che si apre in voragini sotto i nostri piedi”.
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ariccia - dal territorio
Congresso del PD ad Ariccia - Alla conta gli iscritti al partito
Si terrà presso la casa della Associazioni di Ariccia il congresso 2010 Mani al pallottoliere per gli iscritti al Partito Democratico di Ariccia.Il segretario pro tempore Valentino Cianfanelli ha indetto il congresso 2010 per potere definire le linee programmatiche da tenere anche in vista della scadenza elettorale che vedrà impegnate le forze politiche confrontarsi per le elezioni amministrative.All’interno del partito si punta tutto sulla compattezza da mantenere per potere affrontare gli impegni del suffragio in maniera vincente.Il Segretario invita tutti i simpatizzanti e le forze politiche ad una grande partecipazione.Da indiscrezioni comunque il segretario uscente dovrebbe essere riconfermato a pieno titolo. L’Eco
Pierluigi Fortini consigliere PDL Conversazione Pierluigi Fortini.
con
Consigliere cosa sta succedendo con i 54 mutui del comune di Ariccia? Si sta portando in consiglio una rinegoziazione che tale non è,rinegoziare vuol dire trattare i tassi attuali,ma qui accade qualcosa di strano,perchè si sta solo cercando di allungare la durata di detti mutui,tra i quali una buona percentuale è rimasto da pagare la sola quota capitale.Infatti questi scadevano quasi tutti entro 4-5 anni. Puo essere un po più preciso per spiegare ai lettori queste cifre? L'80% dei mutui per i quali era rimasto da pagare ancora 5 anni di quote capitale,era giunto al termine, tutti sanno che per fare un mutuo ventennale si paga una rata con una forte quota interessi iniziale ,quota che per la maggior parte dei 54 mutui in essere, il comune aveva già pagato, i mutui per i quali l'amministrazione sta "rinegoziando"allungando i tempi di per i pagamenti fino a 20 anni,porteranno ad un forte incremento dei tassi di interesse,tutto questo per risparmiare circa 700 mila euro in 5 anni,ma dovremo pagare per altri 15 anni questi mutui. A cosa dovrebbe servire allora questa rinegoziazione? Posso solo ipotizzare due ordini di motivi o il comune ha le casse totalmente disastrate per cui bisogna frettolosamente trovare 700 mila euro,ma questo risparmio va ad incidere nella parte delle spese correnti, cioè non saranno maggiori opere che vanno a beneficio della comunità, e del paese, ma saranno probabilmente fondi per attappare buchi che questi signori hanno creato questo anni, con l'allegra gestione che c'è stata da parte dell'amministrazione, o forse siccome mancano pochi mesi all'inizio della campagna elettorale,l'amministrazione vorrà andare più allegramente in campagna elettorale,quindi per dare altri incarichi ai soliti amici, per progetti che in questi anni non si sono mai visti. Sono delle affermazioni forti Consigliere. Basta prendere il piano triennale delle opere pubbliche,per rendersi conto che su uno stanziato fatto 100 il realizzato è 3.Questi sono dati forniti dalla Amministrazione comunale sull'ultimo riequilibrio di bilancio.Credo sia dati attendibili.Questo vuol dire che questa amministrazione non è lungimirante. Pensano all'oggi ed all'immediato, non alle future generazioni.infatti questi aspetti tecnici hanno un risvolto nella vita del paese.Ingesseremo per i prossimi venti anni il bilancio del comune non potendo chiedere ulteriori mutui.Cosa che era possibile allo scadere di 5 anni dei mutui che si vogliono allungare. Era necessario accendere un mutuo milionario per il Menicocci? Con le difficoltà che l'amministrazione sta palesando,sembra molto strano,che a questo mutuo oggi,con il consiglio saltato, si doveva aggiungere un ulteriore milione di euro.Forse stiamo costruendo uno stadio per qualche importante squadra romana, ma noi non lo sappiamo. Sono stati apportati danni per oltre 60 mila euro.I Sindaco ha parlato di mandanti morali e materiali. I campi sono stati completamente abbandonati in questi ultimi anni.Solo a pochi mesi dalla campagna elettorale si accorge di questi impianti sportivi. Se una amministrazione non cura i propri beni non se la può prendere con fantasiosi mandanti morali di cui non c'è traccia.Il sindaco se conosce i mandanti ha il dovere e l'obbligo di fare i nomi e non le illazioni.I danni sono esclusiva pertinenza di questa amministrazione. La domanda è rituale cosa auspicate per il futuro di Ariccia? Questa amministrazione è formata da persone che ormai fanno politica da trenta anni, non ha più la lungimiranza di guardare al futuro..L'unico auspicio è quello di vedere una amministrazione che cambi i metodi dell'agire politico.Programmare il futuro e non ingessarlo come sta accadendo con la rinegoziazione dei mutui. Maurizio Lucidi
Emilio Cianfanelli Roberto Di Felice Pierluigi Fortini Luisa Sallustio Fabrizio Iacoangeli Vittorioso Frappelli
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Ariccia salta il consiglio comunale Senza numero legale A seguito della mancanza del numero legale salta il consiglio comunale dell’11 Novembre 2010. Tutti presenti in consiglio comunale per l’approvazione di una decina di punti in discussione fra i quali spiccavano alcuni molto intertessanti almeno per gli addetti ai lavori.Mancano però all'appello due consiglieri di maggiornanza,,e l'opposizione esce dall'aula. * Una variazione di assestamento generale di bilancio del 2010. * Una rinegoziazione di circa 54 mutui tra i quali almeno 37 con una durata residua di 5 anni almeno 6 con durata residua di sei anni.Da una prima analisi superficiale sembrerebbe che Almeno l’80 per cento scadessero entro 5-6 anni * Un esame e controdeduzioni della perimetrazione dei nuclei per il recupero dell’abusivismo che sembrava vedessero interessati terreni o proprietà appartenenti a consiglieri di maggioranza,tra i quali il Cons. Marucci. * La realizzazione di una strada di collegamento con la parte alta di via dei castani e via dell’uccelliera-Via degli olmi. I consiglieri che sono venuti a mancare sono due di maggioranza e precisamente il
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ARICCIA ELEZIONI IN VISTA
In vista di possibili future alleanze elettorali, in contrapposizione alla coalizione di Centrosinistra che governa ad Ariccia da circa 5 anni,si sarebbe svolto un incontro tra esponenti del PDL, di Patto Sociale e dell'UDC di Ariccia per verificare possibili convergenze di programma e soprattutto di possibili candidati sindaco condiviso.Da indiscrezioni, che resterebbero da confermare, sembrerebbe che la centralità della discussione sia stata imperniata sul candidato sindaco da contrapporre a quello di Emilio Cianfanelli, che al momento sembrerebbe quello più probabile per le prossime amministrative.La riunione si sarebbe conclusa con un nuovo appuntamento per una prossima data,lasciando aperti spiragli ad una eventuale coalizione che potrebbe presentarsi compatta all'appuntamento per la prossima tornata elettorale. Decisioni importanti per le quali resta tutto da vedere nelle prossime settimane. L'Eco
cons. Marucci e il cons. Colini. In questa foto sottostante il cons. Marucci Bernardo (a sinistra) impegnato in una seduta consiliare.
In questa foto sottostante il cons. Colini Adriano che svolge le sue funzioni pubbliche in una seduta consiliare
Sembrerebbe che il consiglio sia stato prontamente riconvocato per questo martedi 23 novembre.Vedremo se il consiglio riuscirà ad esprimersi sui punti. Redazione
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il progetto della citta’ dei bambini GLI ADULTI DEVONO ESSERE DISPOSTI A MODIFICARE L'ATTUALE STILE DI VITA Genzano. Al secondo piano del comune di Genzano abbiamo incontrato la dott.ssa Franca Piermarteri, consigliere delegata responsabile del progetto “La Citta dei Bambini”. Questo è un progetto internazionale coordinato dalla facoltà di scienze della comunicazione e dal Cnr e coinvolge molte città italiane ed estere, unite per promuovere concretamente la convenzione dei diritti dell'infanzia che nell'articolo 12 afferma: “Il bambino ha diritto ad esprimere il proprio parere ogni volta che si prendono decisioni che lo riguardano e il suo parere deve essere tenuto nel giusto peso”. La dott.ssa Piermarteri ci ha spiegato che il comune di Genzano, con delibera del 2006 ha aderito al progetto che negli anni è stato seguito da vari assessorati, e quest'anno l'amministrazione ha di privilegiare La Città dei Bambini, delegando un consigliere che si occupasse esclusivamente di questo. Il progetto è molto ambizioso, politico e di cittadinanza attiva e propone un nuovo modo di gestire la città; non incrementa servizi per l'infanzia ma ha l'obiettivo di assumere il punto di vista del bambino come parametro rispetto alla vivibilità del contesto urbano. Ciò vuol dire che l'amministrazione, nel progettare la città o interventi di riqualificazione urbana, stimola i più piccoli ha conoscere l'ambiente e ad esprimere il proprio giudizio, soprattutto
rispetto ai propri bisogni. Il progetto, portato avanti con la collaborazione delle scuole, che lo inseriscono nel loro piano di offerta formativa, si traduce in tre linee di azione: il consiglio dei bambini, la progettazione partecipata e il recupero della pedonabilità. Gli alunni si incontrano
regolarmente per analizzare, progettare e fare proposte di cambiamento ed eleggono dei consiglieri che danno vita al Consiglio dei Bambini che si fanno portavoce delle osservazioni e dei suggerimenti elaborati. L'amministrazione stimola i bambini, attraverso dei laboratori, a pensare come vorrebbero trasformare gli spazi ed i piccoli lo esprimo liberamente attraverso disegni
o adozione di spazi verdi. Infine, i bambini, partecipano a molte esperienze educative mirate a renderli sempre più consapevoli delle caratteristiche del territorio in cui vivono e sperimentano percorsi pedonali protetti per andare a scuola da soli. A Genzano questo impegnativo progetto si integra con un altro denominato “Civico 33”, ugualmente improntato alla cittadinanza attiva e ai temi ecologici e che prevede la partecipazione alla settimana dell'Unesco che da un decennio promuove iniziative di educazione alla sostenibilità. Quest'anno il tema è la mobilità intesa come traffico e quindi dell'inquinamento atmosferico, come mobilità delle merci e promozione e promozione del commercio a km 0, come mobilità dei migranti e come mobilità storica. Il 18 novembre ci sarà l'evento conclusivo della settimana Unesco. Tempo permettendo, verrà bloccato per circa un'ora il traffico della via Appia, e i bambini si riappropieranno dello spazio urbano per proseguire verso l'oratorio di Genzano dove si insedierà il Consiglio dei Bambini. La dott.ssa Piermarteri... ci confessa che questa manifestazione provocherà una piccola crisi cittadina, vista l'importanza dell'Appia come arteria di collegamento, ma per portare avanti questo progetto bisogna essere coraggiosi ed anche un po' provocatori, perchè per recuperare lo spazio urbano e tornare a viverlo come centro delle relazioni gli adulti devono essere disposti a modificare l'attuale stile di vita. Lucilla Castrucci
Roberto Tibaldi capogruppo di maggioranza a Lariano.Premiata la sua attenzione per i giovani. Il consigliere di maggioranza del Popolo della Libertà al Comune di Lariano, Roberto Tibaldi, è stato nominato nuovo capogruppo della maggioranza consiliare che sostiene il sindaco Montecuollo. Inseguitop a questa nomina lascia la carica di vicepresidente del Consiglio comunale che sarà assegnata prossimamente.Il giovane Consigliere, che è al suo primo incarico, ha già ottenuto importanti risultati con le sue deleghe alle Politiche Giovali e allo Spettacolo: la nascita della Consulta dei giovani, il gruppo strumentale e quello folkloristico, gli spettacoli per la festa di santa Eurosia, il Presepio vivente e così via. Inoltre, con l’approvazione del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, sta portando avanti un progetto, che è ancora in fase di lavorazione, la Comunità giovanile, un punto di socializzazione e aggregazione per i ragazzi. Roberto Tibaldi, ringraziando i colleghi, gli assessori e il sindaco stesso che hanno avuto fiducia in lui ha dichiarato di essere felice per il nuovo incarico di grande importanza e ci si impegnerà a portare avanti il programma che era stato presentato agli elettori.
Considerazioni su centro storico e turismo ad Ariccia.
Se il centro storico di Ariccia deve rimanere zona a traffico limitato, occorre dare una boccata di ossigeno agli esercizi commerciali che si affacciano su Corso Garibaldi. La chiusura al traffico è un’iniziativa degna di lode. E’ bello avere a disposizione uno spazio, anche se di dimensioni limitate, per passeggiare tranquillamente e per sostare godendo del belvedere di piazza Mazzini. E’ bello vedere che i bambini, ariccini e non, sono tornati a giocare in strada con la serenità dei tempi passati e finora sconosciuta alle nuove generazioni. Sono però numerose le critiche mosse a quest’iniziativa dell’amministrazione comunale da chi al centro storico lavora e vive. I commercianti lamentano una riduzione del volume d’affari. Durante la scorsa estate sulla serranda chiusa dell’ennesimo negozio costretto a sospendere l’attività commerciale, campeggiava un manifestino listato a lutto. Denunciava come le decisioni dell’amministrazione di Ariccia fossero la causa della morte di tante attività commerciali. Gli abitanti del centro lamentano la mancanza di un adeguato piano parcheggi riservato ai residenti che si vedono costretti, per parcheggiare, a percorrere più volte via Laziale, via Flora, via Strada Nuova e via della Croce e, adesso che ci sono i lavori, la situazione si fa ancora più difficile.
Esiste una formula per conciliare l’esigenza di avere ad Ariccia un’isola pedonale con le esigenze degli abitanti e dei commercianti del centro storico? L’isola pedonale è di per se un incentivo al passeggio di persone di fronte le vetrine dei negozi.
Allora quello che occorrerebbe fare è incentivare il turismo. Questa dovrebbe essere un’operazione relativamente semplice data l’offerta paesaggistica ed artistica dei Castelli Romani. C’è una tipologia alberghiera , apparentemente ob-
soleta, quella degli ostelli della gioventù, che vede l’Italia agli ultimi posti nonostante la domanda. L’ostello Pietro Rotta di Milano, per esempio, respinge circa diecimila turisti all’anno. Un imprenditore milanese, Alessandro Enginoli,, ha rilevato a Milano la vecchia sede di un gruppo industriale e la sta trasformando in un ostello rigorosamente green. Questo per rispondere alla sensibilità dei così detti backpaker, cioè i frequentatori di ostelli, interessati ad ottenere prodotti e servizi di qualità e rispettosi dell’ambiente a prezzi competitivi. Quindi questa struttura è progettata in maniera semplice e coerente per ottenere risparmio energetico ed idrico. L’ostello milanese di Enginoli potrebbe essere il primo di una serie e potrebbe dare vita ad una catena di ostelli ecocompatibili. Questa nuova attività imprenditoriale dovrebbe interessare anche le amministrazioni locali che, come già accade per i campeggi comunali, potrebbero avere il loro ostello green, a vantaggio anche dell’occupazione in un momento di crisi economica qual è l’attuale. Se ad Ariccia giungessero anche turisti rispettosi dell’ambiente come i backpaker, la città non potrebbe che trarne vantaggi. Essi non avrebbero certo problemi ad accettare di parcheggiare lontano dal centro e sarebbero felici di poter passeggiare in un’isola pedonale alla ricerca dei prodotti tipici e non solo. Purtroppo oggi la nostra bella città non solo non ha un campeggio od un ostello ma manca anche di un ufficio turistico fosse anche concepito solo come piccolo chiosco per la distribuzione di depliant. Lucilla Castrucci
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Sicurezza Alimentare
Mangiare sano premia l’ambiente in cui viviamo Sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente. Ai Castelli Romani grande produzione di alimenti a basso impatto ambientale. Mangiare sano premia l’ambiente in cui viviamo. Ecologia è anche stile di vita e alimentazione sana. Un comportamento ecologicamente rilevante è quello della persona che quando fa la spesa sta attenta a comprare prodotti che non avranno imballaggi eccessivi e che quindi contribuiranno a diminuire la quantità dei rifiuti che produciamo ogni giorno. Ma c’è un altro aspetto che si può e si deve tenere ben presente se si vuole avere un sano rispetto per la propria salute e per l’ambiente che ci ci circonda ed è quello dell’alimentazione. Una recentissima ricerca del Barilla Center for food & nutricion (Bcfn), ha dimostrato che una buona dieta è anche ecologicamente rilevante. Di ciascun alimento è stata calcolata l’impronta ecologica, il valore dell’impatto che l’intero suo ciclo di produzione, distribuzione e consumo lascia sull’ambiente. L’impronta misura in metri quadrati quanta natura viene consumata dai comportamenti dell’uomo. Quindi se l’impronta ecologica in mq per kg di alimenti quali frutta, ortaggi, patate legumi, va da 3 a 21 mq, quelli di un
NEL CUORE
DAVVERO
kg di carne rossa arrivano fino a 105 mq. In sostanza nutrirsi in modo naturale, preferendo i cibi sani della terra, seguendo la famosa dieta mediterranea, non solo fa bene alla salute, ma bene anche all’ambiente. Qualche tempo fa un articolo uscito su RomaToday, firmato dalla giornalista
Francesca Ragno, titolava “Vallericcia: giacimento gastronomico dei Castelli Romani da salvare”, mettendo in risalto come un luogo così importante come la valle vulcanica che che è ai piedi della città di Ariccia deve essere tutelata e protetta, anche dalla costruzione di
nuove e invasive strade, anche perché è in luoghi come quello vengono coltivati alcuni dei prodotti migliori della nostra agricoltura. Le campagne di Ariccia, Albano, Genzano, Lanuvio e di tutti i Castelli producono, molto spesso in modo ecologicamente rilevante, i prodotti migliori per la nostra alimentazione e chi vive ai Castelli deve approfittare di quest’occasione e preferire i prodotti locali sicuramente buoni per la propria salute e per l’ambiente. Acquistare prodotti locali vuol dire accorciare la filiera alimentare, far percorrere ai cibi meno chilometri e quindi inquinare meno. Ma riallacciandoci allo studio del Bcfn, nel territorio dei Castelli Romani è presente una grandissima e ottima produzione di tutti quegli alimenti che sono stati da loro evidenziati non solo come i più salutari, e in fondo questo già lo sapevamo, ma anche come i più rispettosi dell’ambiente, che lasciano un’impronta ecologica più piccola: frutta, ortaggi., legumi, patate, olio, ecc. Quindi, concludendo, se amiamo l’ambiente e per la nostra sicurezza alimentare, preferiamo sempre, nell’ambito di una dieta completa ed equilibrata, i cibi a basso impatto ambientale e preferiamo quelli che vengono prodotti nel nostro amato territorio. (ulteriori informazioni ed approfondimenti sullo studio Bcfn possono trovarsi alla pagina web http://www.barillacfn.com/ ) Fabio Ascani
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Intervista Dott.ssa Antonietta Filippo
Auspico una nuova coscienza sociale dove le potenzialità di tutti siano tenute nella giusta considerazione
Intervista dott.ssa Filippo responsabile del day hospital per pazienti disabili del S.GIOVANNI DI DIO Dottssa Filippo,Lei è di Genzano di Roma. Nell’ambito del lavoro di riabilitazione quali progetti da voi portati avanti coinvolgono il territorio e le strutture comunali? Il centro accoglie utenti con disabilità importanti, che vanno dal ritardo mentale all’autismo, e il progetto riabilitativo coinvolge il territorio perchè i ragazzi frequentano il centro dalle ore 08,30 alle 15,00 e poi tornano a casa e vivono una quotidianità che comunque coinvolge tutti, sia le famiglie che l’intera comunità. Anche i servizi sociali del comune sono coinvolti perchè risultano essere uno degli invianti delle richieste di inserimento degli utenti e i prosecutori del progetto riabilitativo sul territorio: infatti la maggior parte dei ragazzi usufruisce dell’assistenza domiciliare del comune che tenta di coinvolgere l’utenza nelle attività che si svolgono sul territorio e tenta di proseguire il percorso di autonomia che il progetto riabilitativo propone. Secondo la sua esperienza questo modo di operare offre vantaggi solo agli utenti o all’intera popolazione? E’ indubbio che un progetto riabilitativo condiviso dalla famiglia e dai servizi territoriali come il C.A.D. e il Centro di Salute Mentale offre molteplici vantaggi sia agli utenti che all’intera popolazione perchè data la gravità delle patologie si riesce a trovare una nuova maniera di essere utili ed attivi e di utilizzare la diversità e la disabilità come valore aggiunto. Le attività che si svolgono all’interno del centro mirano all’attivazione
delle risorse residue e allo sviluppo delle reali potenzialità dell’utenza. I progetti vanno dall’attivazione delle autonomie di base all’inserimento dei ragazzi più abili in gruppi di formazione lavoro creati ad ok per i disabili con l’opportunità, là dove è possibile, di essere inseriti nel mondo del lavoro. Questo modo si operare offre vantaggi all’intera società perchè permette di ridare dignità e valore a chi, per diverse cause, in genere viene considerato ai margini della società moderna. Quali difficoltà incontrate nel portare avanti i progetti terapeutici che valicano i confini della struttura di riabilitazione? Le maggiori difficoltà sono il superamento dello stigma della malattia per cui tutte le risorse e le potenzialità dell’utenza non sono viste e non sono tenute in considerazione da una società che con la mentalità assistenzialistica tarpa le ali anche a chi potrebbe e vorrebbe essere inserito in un contesto di normalità. Per cui tutto il lavoro riabilitativo che viene fatto va poi perso appena l’utente esce dalla porta del centro. Cosa si auspica per il futuro? Auspico una nuova coscienza sociale dalla quale derivino nuove leggi dove la dignità delle persone disabili sia messa al primo posto dove le potenzialità di tutti siano tenute nella giusta considerazione e dove la risposta non sia solo di tipo assistenzialistico ma di raggiungimento degli obiettivi di crescita di tutti. Lucilla Castrucci
Assolutamente da non perdere lo spettacolo di Marta Scelli in scena al Teatro Comunale Bernini di Ariccia
Importante scoperta archeologica a Lanuvio. Tutti i Castelli Romani sono un’area di grande importanza archeologica e non è raro che, quando si smuova la terra, come in occasione della costruzione dell’Appia bis, o di altre opere negli anni passati, possano venire alla luce reperti dell’età antica. Già a Lanuvio sono visibili i resti di un notevole tratto urbano di strada basolata romana (Via Astura o forse, più precisamente, Via Antiatina) e il bellissimo Ponte Loreto della stessa Via Astura. E proprio a Lanuvio, che ebbe una grandissima importanza nella storia dell’antica Roma, qui nacquero ben due imperatori Antonio Pio e Commodo, c’è stato il ritrovamento della testa marmorea di fanciullo di epoca giulio-claudia rinvenuta negli scavi del tempio di Giunone Sospita, sul colle si San Lorenzo. Questo tempio fu scavato per la prima volta negli anni 1914-15 da Angelo Pasqui ed è un monumento tanto illustre della storia antica dei culti nel Lazio che ha però, negli anni, ricevuto un’attenzione decisamente scarsa. Nel 2006 furono riprese le attività di scavo, anche per constatare i rilievi esistenti e per ritrovare gli elementi che emersero ai primi del ‘900. Nel 2006, nel 2008 e nel 2009 le campagne di scavo che si sono succedute hanno portato alla luce sempre nuove acquisizioni ed è maturata una buona collaborazione tra amministrazione, Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio e l’Università La Sapienza di Roma. Nel corso della quarta campagna di scavo, iniziata a settembre di quest’anno, sotto la direzione scientifica del professor Fausto Zevi, della Sapienza e di Giuseppina Ghini, della Soprintendenza, mentre gli archeologi stavano isolando un muro di terrazzamento relativo alla sistemazione tardo repubblicana del santuario, nella zona affidata a Luca Attenni, direttore del museo civico di Lanuvio, è emersa la bella testa di fanciullo in buono stato di conservazione, gettata in un riempimento di un’intercapedine per il drenaggio delle acque. A pulitura ultimata il prezioso ritrovamento verrà presentato sulla rivista di archeologia “Forma Vrbis”. Secondoserafico
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cultura
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Motti Matti
Detti, aforismi e pensieri di persone residenti in una struttura psichiatrica “Sono così costretta a vivere quella verità, che forse, in fondo, è l’espressione dei miei desideri” signorina M.M. Questa settimana il “motto matto” fa parte della storia della letteratura psichiatrica, pur rimanendo sempre espressione di una persona che è stata ospite di una struttura riabilitativa. Anche il dipinto è un classico: “il Re della Foresta” di Antonio Ligabue
Presso l’ospedale San Giovanni di Dio (Località Torretta) il giorno 18 novembre si darà il via alla mostra di opere pittoriche dei pazienti .L’esposizione resterà aperta dalle ore 09,00 alle ore 19,00 del giorno stesso.Tutti sono invitati.
DA NON PERDERE AI CASTELLI Da non perdere ai Castelli
LUCI IN SALA
Noi credevamo
Mario Martone con questo lavoro offre una rinfrescata di memoria a quanti vorrebbero dimenticare, soprattutto lì, nel profondo Nord. C’è voluto il regista napoletano per ricordarci di quegli strani tizi, inebriati di rivoluzione, che si dimenavano sognando l’Italia unita. Ha voluto parlare del passato per raccontare il presente e lo fa attingendo, nella tecnica narrativa, dai padri del neorealismo. Molti attori non professionisti, uso del dialetto puro ed esaltazione dei primi piani. Ci sono anche pezzi da novanta come Luigi Lo Cascio, Luca Zingaretti e Toni Servillo (Mazzini). Il paradosso è che la pellicola costata sei milioni di euro, prodotta da RaiCinema, ha trovato alloggio nel territorio nazionale solo in trenta sale. Film molto banali conquistano invece più spazio, cinepanettoni su tutti. Dal punto di vista culturale è una vera sconfitta, ma è lo specchio della nostra società, c’è poco da dire. Spero, come ha detto l’autore, che il pubblico affolli i pochi cinema disponibili e premi il Film. Giuseppe Ferraro
Tre idee: abbiamo ancora qualche giorno per non perdere due importanti mostre presenti sul nostro territorio, e poi il museo di Frascati. La prima dal titolo “Verso Sud” è alla biblioteca comunale di Grottaferrata a viale Dusmet ed è mostra fotografica a cura di Marco Scataglini. Come suggerisce il titolo il tema della mostra è il Sud del Lazio ed in particolare le provincie di Latina, Frosinone e la parte meridionale della provincia di Roma. La mostra è composta complessivamente da 46 foto dell’autore che, con l’uso del bianco e nero o di immagini monocromatiche ha cercato di dare alle sue opere un senso magica atemporalità. Altra importante mostra è “Bellezza e Lusso, Abiti manufatti e stoffe antiche dal Guardaroba Chigi”, che sarà visitabile a Palazzo Chigi fino al 30 novembre e quella della quale abbiamo già accennato nel precedente numero. -La mostra costituisce l’inventario e la catalogazione dei manufatti tessili e vestimentari ritrovati nel Palazzo Chigi di Ariccia, comprensivi di tappezzerie, paliotti, frammenti, ricami, bordure, passamanerie, parati, esposti per la prima volta in assoluto alla pubblica ammirazione, il tutto rapportato ad una significativa presentazione di costumi e abiti tra ‘700 al ‘900. Sarà anche possibile ammirare ritratti dei personaggi cui gli abiti sono appartenuti.- L’orario per le visite è 10,00 – 13,00 / 15,00 – 18,00, lunedì chiuso, costo dei biglietti: intero 5€, ridotto 2€. Infine un suggerimento per chi si recasse a Frascati: visitate Le Scuderie Aldobrandini in Piazza Marconi 6, un edificio del XVII secolo, nate come struttura di servizio della Villa, sono state restaurate nel 2000 secondo i progetti dell’architetto Fuksas. Al piano terra c’è il Museo Tuscolano con importanti reperti dalla Protostoria al Medioevo, e poi reperti dell’epoca repubblicana e imperiale e in più notevoli modelli in scala 1:2000 delle ville tuscolane. Si può visitare da mart a ven h 10.00–18.00, dom e festivi 10.00-19.00. Tel 069417195/6. Secondo Serafico
DA NON PERDERE A ROMA 1861 I PITTORI DEL RISORGIMENTO In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dal 6 ottobre al 26 gennaio, le Scuderie del Quirinale presentano una grande mostra che illustra come la pittura italiana ha rappresentato gli eventi che tra il 1859 e il 1861 portarono il nostro Paese alla conquista dell’indipendenza e dell’unità nazionale. Sono presenti le opere dei maggiori artisti dell’epoca, tra i quali Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Domenico e Gerolamo Induno, Eleuterio Pagliano, Federico Faruffini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Odoardo Borrani, Michele Cammarano e Giuseppe Sciuti. Potremo vedere con i nostri occhi come i grandi pittori dell’epoca rappresentarono quei momenti così importanti per la nostra storia privilegiando l’aspetto dell’adesione popolare piuttosto che fare una retorica celebrazione dei fatti. E quindi ci sono le rappresentazioni delle battaglie, magnifica la Battaglia di Cernaia di Gerolamo Induno che partecipò personalmente alla guerra di Crimea e i dipinti di Fattori che più di ogni altro diede la dimensione epica del Risorgimento Italiano. Emozionati le tele che ci immergono nel mito delle camicie rosse, di Garibaldi e dei Mille. ORARI DI APERTURA Dal 6 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011 dalla domenica al giovedì dalle 10 alle 20; venerdì e sabato dalle 10 alle 22.30. La biglietteria chiude un’ora prima. La prenotazione deve essere richiesta con almeno 1 giorno lavorativo di anticipo Ulteriori informazioni http://www.scuderiequirinale.it Tel. 06 39967500 S.F.
I RACCONTI DI IVAN
cultura
“Vita vita … e che non si dica che io non ti ho vissuta mai …”
L’Italia è il paese dei cantanti. Ormai tutti cantano, interpretano, partecipano a reality musicali e sperano in un contratto discografico che possa cambiare loro la vita. A qualsiasi età. Si dimenticano però una cosa: per essere degli artisti, non basta saper cantare, essere intonati, avere una bellissima voce ed una bellissima presenza; occorre prima di tutto avere qualcosa da dire, qualcosa da raccontare e saperlo raccontare. Sotto questo punto di vista di artisti, vecchi e nuovi, in Italia ce ne sono molti; fanno fatica a farsi ascoltare, a diffondere la propria arte, se non, in molti casi, scendendo a compromessi.
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ironia, riesce a raccontare anche storie simpatiche, divertenti come in “Monnalisa”, dove un personaggio orgoglioso della sua nazionalità italiana, decide di andare in Francia, al museo del Louvre, per riprendersi quello che è suo, ovvero il celebre dipinto di Leonardo, la Gioconda. Il custode a cui lui ha legato le mani “si lamenta…probabilmente vuole un’altra botta in testa”. Inoltre Graziani dice “La scuola è una gran cosa, soprattutto se ti insegnano ad amare, i capolavori del passato, però peccato che tu non li puoi vedere … né toccare”. Tante altre sono le storie; quella di Federica, vittima di un paese pettegolo, un paesino pieno di “Maledette malelingue”, o la richiesta di perdono a Dio “Signore, è stata una svista. Abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista”; questo Chitarrista che sfida un uomo a poker per poter vincere una notte di sesso con la sua compagna. Ci riesce. Notte di fuoco. Ma poi si pente e chiede perdono, perché è stato sleale: ha vinto con le sue carte truccate.
L’artista di oggi, di cui voglio parlare, è uno che a compromessi non è mai sceso, che ha avuto tanto da raccontare e al quale non hanno mai interessato i grandi numeri di vendite e danaro. Determinato a scrivere e suonare quello che a lui piaceva. L’artista in questione è Ivan Graziani, un artista scomparso prematuramente e troppo presto dimenticato. E quante ancora se ne possono elencare di suoi racconti, “Fuoco Io credo che lui possa essere sulla collina”, “Il lupo ed il definito non un cantautore ma bracconiere”, “I lupi”,”Firenze”, un canta-narratore, in quanto le “Lugano Addio” e tante altre sue canzoni sono dei piccoli film, ancora. dei mini racconti. Ascoltandole si visualizzano le scene descritte In ogni sua canzone, sia ironica come se si stesse davanti ad che seria, ha sempre denunciato uno schermo. Anche ascoltando la slealtà, la corruzione, la droga, distrattamente le sue canzoni, la necessità di essere liberi improvvisamente si viene rapiti anche nei propri pensieri. dai testi, dal racconto, e si inizia a sentire con la curiosità di chi La sua carriera e la sua vita sono vuole sapere come va a finire. stati interrotti per una malattia, che lo ha stroncato all’età di 51 Prendo ad esempio “Johnny anni, il 1 gennaio del 1997. non c’entra”, la storia di Johnny, un bambino di sette anni che, Credo che il suo massimo livello continuamente maltrattato artistico lo abbia raggiunto con dal padre ubriacone, compie la canzone “Vita”, scritta durante un atto assurdo, dettato dalla la sua personale battaglia e disperazione: uccide il proprio pubblicata postuma nell’album padre con il suo fucile da caccia. “Per Sempre Ivan” del 1999 nella Il tutto è accompagnato da una quale è sintetizzato il pensiero colonna sonora spettacolare di questo grandissimo artista: e avvolgente. E che dire di un “Vita…vita, e che non si dica, che altro brano, “Dada”: la storia di io non ti ho vissuta mai … Vita, questa ragazza, innamorata anche diversa ti amerei”. di sua cugina Ivette di 15 anni, dipendente dalla droga e da tutto Se ho stimolato la vostra curiosità il mondo losco di malavita che nei confronti di Ivan Graziani, la circonda. Dada combatterà potete visitare il sito ufficiale per amore con gli spacciatori e www.ivangraziani.it. Se volete contro la dipendenza di Ivette. Il contattarmi potete farlo via e-mail lieto fine è assicurato. all’indirizzo gianni.casciano@ gmail.com. Sempre argomenti toccanti e attuali, ma Ivan Graziani nella sua Gianni Casciano
Castelli nella rete Castelli nella Rete Il WiFi della Provincia. Nuovi punti ad Albano. Un convegno il 30 novembre “WiFi esperienze pubbliche a confronto” I problemi che erano stati evidenziati anche da queste pagine riguardo il funzionamento della rete WiFi della Provincia di Roma ad Ariccia sono ormai stati risolti e anche da Piazza di Corte si può di nuovo navigare liberamente e gratuitamente. Per chi non l'avesse mai fatto è sufficiente registrarsi al sito della Provincia e seguire le istruzioni. I punti omani coperti dal servizio molti ed è recente la notizia di cinque nuovi punti WiFi gratuiti ad Albano: piazza Fagiolo, piazza San Pietro, piazza della Costituente, piazza del Museo Civico e piazza Gramsci. E presto anche a Cecchina e Pavona. Ormai il servizio è presente praticamente in tutti i Castelli da Ariccia a Marino da Velletri, Lariano e la mappa completa è consultabile sul sito della Provincia. Con l'internet libero, non si intende soltanto creare punti accesso gratuiti alla rete, che comunque sono un segno di civiltà e modernità, ma fornire la connessione a reti di servizio come ad esempio quella delle Università di Roma. Si intende, quindi, dare la possibilità ai cittadini di unire le risorse e di condividere le conoscenze con altre reti pubbliche, quelle delle biblioteche, delle università, dei centri sociali ed altro. E a proposito di WiFi, il 30 novembre si terrà in Sala di Liegro, presso Palazzo Valentini, un convegno su “WiFi: esperienze pubbliche a confronto”. Saranno discussi e illustrati vari aspetti relativi al WiFi in particolare il quadro normativo italiano, le applicazioni, i servizi erogabili per i cittadini. La Provincia di Roma lancerà, inoltre, un vero e proprio progetto Open Source di WiFi, presentando e rendendo disponibile ad altre amministrazioni, il Kit completo di tutti gli strumenti, i modelli e le architetture utilizzati per Provincia WiFi. Le amministrazioni interessate potranno adottarlo, mediante licenze Open Source e Creative Commons e, secondo la logica del riuso, migliorarlo e renderlo nuovamente disponibile. All'incontro interverranno, oltre al Presidente Zingaretti, rappresentanti di amministrazioni pubbliche ed esperti sul tema. Il dibattito sarà moderato da Riccardo Luna, direttore di “Wired Italia”.
Il sito internet sui fatti Ariccini
Secondoserafico
www.lavocediariccia.eu - mail lavocediariccia@gmail.com
PARCO PRIMOLI Riconsegnato alla città di Ariccia Parco PrimoliBonaparte Terminati i lavori diretti dall'architetto Giorgio Magistri e dall'ingegner Mario Iacoangeli è stato consegnato, a fine ottobre, alla città di Ariccia e alla sua funzione pubblica parco PrimoliBonaparte. 13000 mq a ridosso del centro storico della città, si può vedere affacciandosi dal ponte monumentale, verso Vallericcia, insieme all'area prospiciente via della Croce. Faceva parte dell'ex “Parchetto Savelli” divenuto nel '600 proprietà dei Chigi. I lavori hanno permesso di recuperare un'area che era in stato di degrado, invasa da rifiuti di ogni tipo, e hanno anche permesso di rendere sicura un'area soggetta alla pericolosa instabilità del terreno, per la sua natura e per la forza degli agenti atmosferici. Questi lavori, come mi ha spiegato l'architetto Magistri in una chiacchierata qualche tempo fa, sono stati compiuti nel pieno rispetto del territorio e con materiali e tecniche che hanno salvaguardato il territorio e l'ambiente nel totale rispetto della sua forma originale. F.A.
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Lo spazio di chi legge l’eco
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CIAO SUOR RITA!! Un commovente saluto è stato rivolto a Suor Rita che dopo una continuità fatta di presenza sul territorio e di opera caritatevole svolta ad Ariccia,lascia la nostra cittadina per recarsi a continuare l'impegno verso chi ha bisogno a Roma. Redazione
Ariccia saluta Suor Rita nel paese si spegne un’altra luce
Venerdì 12 novembre tanti ariccini si sono raccolti in Chiesa per salutare Suor Rita che da sei anni svolge il suo apostolato per le strade del paese. La presenza di bambini, giovani, adulti, credenti e non, ha dimostrato quanto Suor Rita ha amato questo paese e i suoi abitanti. Non c’è stata persona che incontrandola non abbia ricevuto da lei una parola, un abbraccio, un aiuto. E’ stato un punto di riferimento: una luce; un’altra luce che si spegne in Ariccia.
Le Figlie di Maria di Ariccia
Utilità
Numeri utili e dintorni SEGNALAZIONE GUASTI E DISSERVIZI ACQUA LUCE GAS ACEA 800130335 ENEL 8003500 ENI 800900999 NETTEZZA URBANA ALBANO 0696154012 ARICCIA 069330466 GENZANO 800867035 GUARDIA MEDICA 069334049139 CUP REGIONALE 803333 AVIS, VIA VAL D’AOSTA 29 GENZANO 069364130 FARMACIE NOTTURNE: VILLA FERRAIOLI VIA RISORGIMENTO 125 ALBANO 069320750 DE MARCHIS CORSO MATTEOTTI 132 ALBANO 0693202002 INPS ALBANO 0693019011 ASSOCIAZIONE TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL CITTADINO CORSO GARIBALDI 10 ARICCIA 3402883434 POLIZIA MUNICIPALE: ARICCIA 069334141 ALBANO 06932682 069397994 GENZANO 069364687 CENTRALINO MUNICIPI ARICCIA 06934851 ALBANO 069320268 069322757 GENZANO 06937111 BIBLIOTECA COMUNALE DI ALBANO 069320534 BIBLIOTECA COMUNALE DI GENZANO 069362411 RADIO TAXI 069320613 3392311401 069320058 CINEMA GENZANO (CYNTHIANUM E MODERNISSIMO) 069364484
Passeggiando per Ariccia un soleggiato sabato mattina, già immaginavo l’ambiente e l’atmosfera della rinomata piazza di corte, opera del Bernini arricchita dalle due fontane sempre opera dello stesso. Consapevole dell’operato di riqualifica dell’attuale amministrazione, di cui si riempie la bocca, mi accingo a ricevere il più grande bluff e scempio che un cittadino meriterebbe. A prima vista le fontane erano eclissate da una moltitudine di stand male assortiti e antiestetici da far invidia a “porta portese”. Gazebi composti da ombrelloni, tende e teli di diversa forma e colore attiravano l’attenzione dell’anima del Bernini che ben diversa popolarità aveva immaginato per la sua opera. All’improvviso un autoveicolo attraversa la piazza (pedonale) ed effettua la sosta vicino una delle fontane ricordandomi ancora della loro esistenza. Avvicinandomi scorgo due particolari,
formaggi posti sul ciglio della vasca e la totale assenza di acqua dalla fontana. Entrambe le fontane sono asciutte e con le vasche colme di immondizia (sarà questa la famosa differenziata?). Intorno un mare di cicche e persone sedute sul bordo vasca, ricordano che le uniche due panchine esistenti nella piazza sono dominio dei venditori ambulanti e la totale assenza di appositi contenitori che possano accogliere “cartacce” e “cicche”. Chiedo ai passanti cosa accada e mi viene risposto che da circa 10 giorni il comune si era preposto di ripulire e mettere in circolo l’acqua. E’ inammissibile accettare questa situazione, inaccettabile è questa gestione delle risorse culturali del nostro paese. Questo nostro primo cittadino non mi rappresenta e a Voi? Non c’è un numero accettabile di nefandezze che la nostra popolazione può accettare. D.Isopo
L’ANZIANO NON AUTOSUFFICIENTE IN FAMIGLIA TUTTO CIO' CHE C’E' DA SAPERE QUANDO C’E' BISOGNO DI UNA “BADANTE” IN CASA Ariccia. L’associazione Centro per la Promozione della Salute, con il patrocinio del comune di Ariccia, organizza presso la Casa delle Associazioni, via Strada Nuova 2, una serie di incontri su vari temi che riguardano l’anziano non autosufficiente in famiglia. Lo scopo è di promuovere e far conoscere la rete di servizi socio assistenziali presenti sul territorio e permettere a tutti coloro che si prendono cura dell’anziano di condividere esperienze e strategie assistenziali. Gli incontri avvengono tutti i lunedì dall’otto novembre al venti dicembre. La partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni tel. 3493156115 mail associazione_cps@yahoo.com L.C.