Il Programma Sociale Cari Cittadini, in un Comune il ruolo della politica è quello di servire la popolazione attraverso una corretta e lungimirante azione amministrativa. E’ necessario concentrarsi sulle esigenze della gente che ogni giorno combatte cercando risposte che spesso nessuno da. Ad Ariccia, oggi come ieri, alcuni personaggi fanno politica solo per il personale tornaconto. C’è di più. Per meglio riciclarsi si iscrivono o parteggiano per questo o quel partito, per questa o quella coalizione, senza pregiudiziali ma con il solo interesse di rimanere a galla e comunque in maggioranza. A questo scopo giornalmente mettono sul mercato i propri voti. Troppe menzogne sono state dette in passato per vincere le elezioni. Qualcuno (ancor oggi -per l’ennesima volta- salta fosso) ha scritto addirittura in un volantino: “Abbiamo individuato in Cianfanelli l’uomo giusto per tutelare l’identità di Ariccia e gli interessi dei cittadini.”. Persone abituate a tradire gli Elettori; come alcuni candidati nella lista che alle elezioni comunali appoggiava la candidatura del Dott. Marmo che immediatamente dopo lo scrutinio hanno modificato la propria posizione garantendosi il potere nella nuova maggioranza ed assicurando a Cianfanelli i propri voti. Tutto questo è moralmente inaccettabile perchè con il voto il Cittadino da all’eletto il mandato per realizzare alleanze, programmi e scelte che lo stesso candidato gli ha sottoposto. Ad Ariccia, invece, questo turbinio di posizioni rende impossibile qualsiasi scelta, che non sia soddisfazione di un interesse e appagamento dei diversi soci di maggioranza, ciascuno con il proprio prezzo da riscuotere. Ciò che occorre è invece un’Amministrazione che dica chiaramente quello che vuole fare e faccia onestamente quello che ha detto. Un’amministrazione fondata su una maggioranza limpida e coesa, costruita su una base svincolata da condizionamenti, cambiali elettorali da pagare ogni giorno e da voti disponibili come prostitute che vendono i propri servigi a chi, contro l’evidenza ed i fatti politici, ha voluto il potere a tutti i costi, proprio come l’attuale Sindaco Cianfanelli. Proprio per questo, rispondendo alle sollecitazioni di tanti Cittadini, ho accettato di ripresentarmi a voi Elettrici ed Elettori di Ariccia, come candidato Sindaco alla prossima competizione elettorale. Voglio farlo, non dopo una serie di nottate trascorse nelle sedi di partito, in cui presunti politici si accalcano e accalorano per spartire le poltrone, ma con la chiarezza di chi è abituato a guardare in faccia la realtà e soprattutto a dire la verità. Mai come a livello comunale i partiti contano poco e tanto contano le persone. Non serve fare una grande coalizione che poi non riesce a governare, ma un’opera di moralizzazione che metta al bando improvvisatori e mercenari. Per questo mi candiderò appoggiato da una sola lista civica. Un gruppo di sedici persone serie, oneste e laboriose, pronte a formulare un patto con voi Cittadini: l’impegno a portare a compimento l’intero mandato tenendo sempre alto il ruolo della politica a servizio della collettività, ricordando che, nelle competizioni amministrative, non si sceglie un partito, ma un Sindaco. Se Ariccia diventa sempre più povera e disastrata sotto i colpi di un’amministrazione scriteriata, serve il coraggio delle scelte, serve mandare a casa per sempre un modo di fare (i propri interessi). La scelta di una sola lista civica mi permette di formare un gruppo coeso, necessario per amministrare bene il paese e far uscire Ariccia dai ricatti delle grandi coalizioni e ritrovare il benessere perduto. Insieme dimostriamo che, anche una lista Civica può vincere per il bene comune.
Vittorioso Frappelli
UNA CITTA’ PIU’ VIVIBILE PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DELTUTTI LA VITA Mettiamo al centro del programma le famiglie, le donne, gli anziani, i giovani , i disabili. Non solo per assistere coloro che più hanno bisogno nella nostra società, ma sopprattutto per valorizzare il ruolo e coinvolgerli nella vita sociale e politica di Ariccia, per renderli partecipi delle scelte e lavorare insieme per lo sviluppo: perchè è inutile lamentarsi che le cose non vanno bene, se non facciamo tutti insieme uno sforzo per risollevare Ariccia dal baratro, anche relazionale, in cui e sprofondata. Il nostro è un progetto per affermare la comunità dei Cittadini di Ariccia, dove non vi siano differenze precostituite, ma dove a tutti siano date uguali opportunità,e da ognuno attendersi il meglio delle proprie possibilità per un futuro di fiducia , prosperità e serenità. Viviamo in una società fortemente individulista nella quale i ritmi di vita limitano il contatto umano e sociale. Gli anziani, i disabili e, in genere, le fasce deboli della popolazione hanno bisogno di iniziative solidali, per costruire una dimensione sociale a misura d’uomo. Senza la quale non c’è comunità civile, ma solo una infinita solitudine,l’inciviltà che sfocia in violenza, le chiusure, l’intolleranza e la paura. Dobbiamo tutti riconquistare la nostra Città, accorgerci nuovamente dei suoi abitanti e rinsaldare quel legame sociale fra le persone che si è oramai deteriorato.
Vogliamo migliorare, concretamente, la qualità della vita della comunità cittadina in conseguenza delle nuove esigenze, derivanti dalle trasformazioni sociali, nell’ambito di un programma complessivo che, a fianco delle necessarie risposte socio-assistenziali inquadri lo sviluppo urbanistico gli interventi per la casa, la mobilità e il trasporto, l’istruzione e la formazione, la cultura, lo sport come costituenti essenziali delle politiche sociali. Il programma sociale prevede una forte attenzione alle persone diversamente abili, agli anziani, ai giovani e alle famiglie. L’elemento qualificante del programma è quindi costituito dalla grande attenzione al sociale, al fine di avviare un processo di rimozione della cause di disagio. Vogliamo potenziare il ruolo dalla donna, sostenere le famiglie, valorizzare gli anziani, aiutare i più deboli che vivono la loro povertà con dignità e compostezza. Pensiamo ad un sostegno economico della famiglia quale primo nucleo della nostra società. Occorre sostenere con forza la vita che nasce e la formazione di nuove famiglie, per questo, bisogna sviluppare tutte quelle sinergie sul territorio che prospettino la possibilità di nuovi posti di lavoro. La famiglia deve ritrovare il ruolo centrale che le compete nel corpo sociale, perchè solo così potrà esserci il rilancio della stessa per le speranze dei nostri giovani e con esse il futuro della città. Occorre realizzare una politica per la famiglia anche sul piano abitativo fiscale. Vogliamo trovare alloggi a prezzi accessibili per consentire l’acquisto di un nuova casa, anche per quei cittadini , che per motivi economici, non possono acquistare appartamenti o costruzioni edificate da imprenditori privati, vogliamo ridurre fortemente i tributi locali. MENO TASSE PER TUTTI ma soprattutto PER LA FAMIGLIA.
Politiche sociali - Anziani - Servizi
Sport - Infrastrutture Sportive
LE DONNE E LE POLITICHE
I SERVIZI
SPORT
Le donne oggi -per la gran parte impegnate nel lavoro- riescono con enorme difficoltà a conciliare impegni lavorativi con quelli famigliari (figli e genitori anziani) e con quelli della gestione routinaria della vita quotidiana (orari dei negozi, degli asili, delle scuole ecc...). Le donne hanno bisogno di avere un Comune amico, che sia sempre a loro fianco per risolvergli i problemi, stabilendo con loro il meglio da farsi.
I genitori debbono poter contare su un piano di iniziative, attuate dal Comune, volte ad indirizzare ed avvicinare i propri figli alle varie attività sportive, culturali, sociali,ecc..creando importanti momenti di aggregazione ed evitando in questo modo di lasciarli ad una gestione autonoma per troppo tempo durante l’arco della giornata.
Ariccia deve affermare pienamente i valori dello SPORT, realizzando una struttura di eccellenza (già iniziata con la mia Amministrazione) per la politica dello Sport e della fruizione intelligente del tempo libero, che aggrega in un unico polo numerose funzioni per un offerta culturale, sociale, sportiva e ricreativa di qualità rivolta a tutto il circondario. Si tratta di una
I disabili e le loro famiglie vivono una situazione molto grave. Anche per questi Cittadini, le iniziative sono state finora sempre sporadiche, o troppo spesso affidate all’iniziativa di volontari, siano essi singoli o costituiti in associazioni.
CITTADELLA DELLO SPORT
E’ il momento di dire basta con le politiche sociali a pioggia. Agli anziani non va data la panchina al parco pubblico e la casa di riposo, bisogna aiutarli a rimanere nella propria abitazione, insieme alla propria famiglia. Il supporto del Comune non può essere rivolto solo a quelle fasce di anziani ancora autosufficenti ed in grado di “vivere autonomamente” la Città. I nostri anziani giungono sempre più spesso ad età davvero avanzate. Non si può sottovalutare il problema della solitudine in cui spesso versano, delle difficili condizioni economiche e della impossibilità di poter contare sulla famiglia.
Per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini proponiamo, innanzi tutto, la creazione di una anagrafe sociale, intereagendo con i soggetti dell’impresa e del volontariato sociale e con le parrocchie. L’altra grande scommessa che Ariccia deve affrontare è quella legata al potenziamento e qualificazione dei servizi di interesse pubblico. Tali servizi sono stati analizzati prendendo in considerazione gli uffici comunali, le strutture sanitarie, le scuole, le aree a verde pubblico attrezzato, le aree mercatali.
La CITTADELLA DELLO SPORT rappresenta un vasto insediamento sportivo e del tempo libero, in grado di fare Ariccia un centro di attrazione per tutti e in particolare, per i suoi giovani. La Cittadella dello Sport, per raggiungere questo importante obbiettivo, avrà una copertura totale dell’intera collettività sia per fasce d’età che per discipline sportive e la sua realizzazione sarà accompagnata da interventi nelle scuole per sensibilizzare sia la pratica sportiva sia insegnare l’ alimentazione e formare le nuove generazioni alla vera cultura dello Sport e del sano divertimento. Necessitano altresì interventi di collaborazione con le associazioni sportive presenti nel territorio, per promuovere lo Sport ma, soprattutto, l’educazione allo Sport. Il progetto della Cittadella sportiva si inserisce in un programma generale d’attuare nella nostra Città per potenziare l’offerta di strutture per lo svago ed il tempo libero, oltre che per la pratica di discipline sportive di diffuso interesse,accessibili a costi contenuti, per soddisfare una domanda crescente e per ampliare il bacino della cittadinanza e/o dei turisti e degli atleti. Vogliamo quindi: *Offrire ai giovani, ma non solo, un luogo di aggregazione e di pratica di attività in un ambiente naturale e gradevole. *Realizzare percorsi ecologici. *Permettere alle associazioni sportive di organizzare tornei e manifestazioni rilevanti. *Valorizzare la consulta dello sport rendendola più partecipe alle attività programmate. *Offrire spazi maggiori alle società sportive che si occupano di discipline che riscuotono interesse a livello amatoriale.
Oltre alla realizzazione della Cittadella dello Sport, vogliamo potenziare l’offerta turistica, nella specifico settore del turismo ecologico e sportivo, con formule innovative di fruizione ecologica e sportiva dell’ambiente naturale, cercando sinergie con le associazioni che operano nel territorio e con le scuole. Per coniugare il benessere fisico con la socializzazione e la fruizione dell’ambiente naturale, prevediamo di costituire degli appositi percorsi verdi, da percorrere in bici, a cavallo e naturalmente a piedi, e dove realizzare attività didattiche, culturali e conviviali mirate verso fasce di utenza specifiche: appassionati di botanica, di enologia, di storia, persone interessate alla fruizione di ambienti naturali.
Salute a scuola
Studenti ed ergonomia
ERGONOMIA SCOLASTICA L’ergonomia scolastica risulta di fondamentale importanza in quanto compito della scuola è anche l’educare alla prevenzione di quei disturbi o di quelle patologie muscolo-scheletriche (mal di schiena, scoliosi etc.) di cui sempre più bambini e ragazzi soffrono. Nel caso delle scuole, ci riferiamo agli arredi scolastici che, spesso, non rispettano la biomeccanica dell’essere umano soprattutto quando parliamo di persone nell’età della crescita. Gli obiettivi dell’ergonomia quindi, sono sia l’analisi degli effetti di tali arredi sulla postura degli scolari, che la progettazione di nuove situazioni più adeguate alle esigenze ed alle attività scolastiche ma che rispettino il benessere degli studenti. L’ergonomia, dunque, si pone anche come disciplina preventiva, avendo lo scopo di studiare come evitare l’insorgenza di effetti dannosi sulla postura e, di conseguenza, sulla salute. Di certo le abitudini di vita dei ragazzi sono molto cambiate, ma tra le cause di questa alta incidenza di mal di schiena negli adolescenti, sembrano rivestire particolare rilievo gli zainetti (troppo pesanti e mal portati) e le posizioni viziate e fisse che si assumono e mantengono per molte ore al giorno durante la permanenza in classe. Pertanto è di vitale importanza l’elaborazione e la
realizzazione di progetti di prevenzione primaria centrati sell’educazione all’ergonomia scolastica che possano interessare gli studenti già dal periodo della seconda infanzia (6-12 anni) in avanti. A tal proposito esiste una norma che prevede l’utilizzo di certi accorgimenti negli arredi scolastici (UNI EN 1729/1-2). Si può dire dunque, che la salute cominci dai banchi di scuola, di conseguenza l’arredamento delle classi (lavagne, sedie, banchi) dovrebbe avere quelle carat teristiche idonee a rispettare la fisiologia delle curve della colonna vertebrale, salvaguardando la salute presente e futura dei nostri figli. Tali caratteristiche riguardano, per esempio: - LA SEDUTA (profondità della sedia, altezza, tipo di schienale, tipo di imbottitura) - IL BANCO (l’altezza ideale è data dalla misurazione della distanza intercorrente fra la pianta del piede in posizione seduta ed il gomito flesso a 90°) - LA LAVAGNA (la sua posizione dovrebbe essere centrale e alta). La nuova Amministrazione si farà carico di intervenire sugli arredi delle Scuole comunali e, gradatamente ne promuoverà il rinnovo in coerenza con la normativa sopraindicata e, con l’ausilio di un Medico specializzato in osteopatia-posturale, attiverà tutte le forme necessarie per la prevenzione.
I nostri soldi
La spesa pubblica
COME ABBASSARE LA PRESSIONE FISCALE
non effettuati anche se pagati (ma è possibile che ci vogliano più di 20 anni per fare i depuratori e gli allacci?); La pressione fiscale, ad Ariccia, ha raggiunto livelli - anche la TARSU (tassa) è diventa TIA (tariffa) da di guardia e, se non decisamente contrastata con pagare integralmente a Società esterne al Comune, una inversione netta di tendenza, non potrà che au- con l’aggiunta dell’IVA; mentare ulteriormente. - l’ICI è rimasta, per ora, solo sulle seconde case, Proviamo a ricordare COSA pagavano i Cittadini ma la politica si sta “industriando” per riattivarla o fino a pochi anni fa e cosa pagano ora. trasformarla in altro (IMU?), per non rinunciare anFino ad un recente passato, i Cittadini sapevano di che a questa entrata, magari con la SCUSA del FEdover pagare al Comune: DERALISMO; - La TARSU , con la quale si copriva parte del Ser- - dalla sera alla mattina, è stata introdotta retroattivizio rifiuti; vamente, una onerosa addizionale IRPEF; - L’acqua, che entrava nelle nostre case; - una cosa che è diventata scientemente una fonte - L’ICI, con la quale si finanziava la macchina ammi- di entrate alternative, sono le Contravvenzioni che, nistrativa e parte dei servizi a domanda individuale oramai giunte a livelli lunari, spesso insostenibili rie l’assistenza,. A proposito, molti Uffici comuna- spetto ai redditi medi delle Persona normali, rapli erano aperti al pubblico il Sabato mattina, cosa presentano per scelta dell’Amministrazione una IMche permetteva ai Cittadini di limitare la necessità PORTANTE posta di Bilancio, sempre in aumento di chiedere ferie, permessi o di rinunciare al lavoro, (ben 300.000 Euro “attese” dal Bilancio 2010); ALMENO per le incombenze più semplici. - i servizi a domanda individuale vengono fatti pa- Un po’ di multe (poche), se facevano “i cattivi” alla gare al costo (e, in alcuni casi, di più); guida dei loro mezzi. - anche l’Assistenza ai disabili viene ricondotta a In buona parte, tali servizi erano svolti da Dipen- soglie di reddito irrealisticamente basse che, di fatto, denti del Comune che, quindi, svolgeva anche un la annullano. ruolo di Datore di lavoro nel proprio territorio per - nessun Ufficio comunale è aperto il Sabato matServizi percepiti dai Cittadini come ad essi neces- tina e ciò rappresenta un ulteriore costo per i Cittasari. dini. Il tutto, rendicontato nel Bilancio del Comune, sul Al comune Cittadino, può legittimamente venir voquale l’Amministrazione si impegnava a mantenere glia di chiedersi: ma cosa pago a fare il Comune? un equilibrio e che, comunque, poteva essere con- Noi vogliamo poter rispondere ai nostri Concittatrollato politicamente dall’ Opposizione. dini che il Comune viene pagato per aiutarli nelle Poi, nel corso degli ultimi anni, progressivamen- loro incombenze ed assisterli quando necessario. Il te, è iniziata la politica di espulsione dal Bilancio Comune, al servizio del Cittadino e, non il Cittadino comunale dei Servizi che, pertanto, aumentavano al servizio del Comune. e, in alcuni casi, raddoppiavano i costi fatti pagare ai Cittadini, spesso senza alcun contrasto da parte dell’Amministrazione: la vicenda della TIA è emblematica, ma non da meno è quella del Servizio idrico. Contemporaneamente, non avveniva alcun contenimento di costi da parte dell’Amministrazione, per cui, per il comune Cittadino il tutto si traduceva in UN AUMENTO DELLE SUE SPESE per ottenere le stesse cose e, in alcuni casi, anche di meno. Oggi: - l’acqua è un servizio, su cui si paga una salata tariffa, comprensiva di oneri di depurazione spesso
Rispetto dei patti
Acqua bene comune
qua all’arsenico, a lungo tollerato da gestioni tendenti unicamente al profitto ed al soddisfacimento degli interessi di lobby e clientele. Anche in questa situazione, il caso è stato emblematico: grazie alla Noi riteniamo di procedere ad una riduzione della commistione dei ruoli (chi è il Controllore; chi è il pressione fiscale e del costo dei servizi, sia per quelli Controllato? Di chi occorre tutelare interessi e/o diritdi tipo generale (p.e. la TIA), che a domanda indivi- ti?) si sono tollerate per anni concentrazioni superiori duale. ai limiti considerati non pericolosi, reiterando richieLa chiave per ottenere ciò si chiama buona ammini- ste di proroga all’Unione Europea per ritardare i dostrazione e rilancio dell’economia locale, con conse- vuti adempimenti, fino a quando l’UE ha detto basta. guente aumento della ricchezza di tutti (Cittadini e I Cittadini (non solo di Ariccia) non sono stati tutelati Comune). in questa vicenda né dal Fornitore, né dal Comune, Dal lato della nuova GIUNTA, si tratta di rinunciare né dalla Provincia, né dalla Regione, né dallo Stato. a scelte velleitarie od avventurose, foriere di conten- Noi pensiamo che l’Ente pubblico più vicino ai proziosi, di costi legali e di rischi di risarcimenti anche blemi dei Cittadini sia, o, per meglio dire, dato i riin grado di distruggere gli equilibri di bilancio di una sultati, DEBBA ESSERE il Comune che, pertanto, non piccola CITTA’ come la nostra. Pensate alla vicenda può esimersi dall’assumersi precise responsabilità nei Panorama, con tutti i rischi ANCORA APERTI per la confronti dei propri Amministrati su tali temi. nostra Comunità ed la velleitaria presa in carico del Ci impegniamo, pertanto, ad esplorare tutte le posPonte di Ariccia e dei viadotti dell’Appia. sibilità, per riportare la gestione del Servizio sotto il Dal lato della macchina amministrativa, la raziona- controllo della nostra futura Amministrazione. lizzazione dell’acquisto dei beni e servizi necessari L’acqua, per noi, non è una merce: è un diritto. (acquisire solo ciò che occorre veramente, attraverso Risorse aggiuntive possono arrivare anche aumentani canali più convenienti). do il flusso turistico e sviluppare intorno allo stesso Infine, dal lato dei fornitori di servizi importanti, qua- movimenti e proposte, necessarie, non solo all’attili ad esempio il Servizio raccolta e trattamento dei vità COMMERCIALE, ma anche OCCUPAZIONALE. rifiuti, la rinegoziazione dei relativi contratti, privilegiando meccanismi concorsuali di gara non condizionati da ingombranti partecipazioni societarie da parte del Comune. In particolare, dopo la crescita non adeguatamente controllata da parte dell’Amministrazione degli oneri della TIA a carico dei Cittadini, s’impone una riduzione del costo della stessa, da ricondurre ad un costo procapite più basso e più vicino alle medie di Comuni simili al nostro. Ciò sarà un preciso impegno della nostra futura Amministrazione: l’impegno e, in alcuni casi, i disagi della raccolta differenziata dovranno trovare risarcimento attraverso una riduzione significativa della relativa TARIFFA (o per meglio dire, a sentire la CORTE COSTITUZIONALE, TASSA). Per quanto riguarda il Servizio idrico, ceduto dall’Amministrazione Cianfanelli ad ACEA ATO2, la Lista Civica Frappelli – Insieme per Ariccia si impegna ad esplorare tutte le possibilità, nel limite delle Leggi vigenti, per riportare la gestione del Servizio sotto il controllo della futura Amministrazione, per garantire LA LISTA CIVICA FRAPPELLI - INSIEME PER ARICCIA E’ FAVOREVOLE AI DUE REFERENDUM “ACQUA BENE la qualità e l’economicità del servizio stesso. COMUNE” Ciò anche a fronte della scandalosa vicenda dell’ac-
MA CIO’ DEVE ESSERE PRATICATO PER DAVVERO.
Rilancio economico turistico SEMPLIFICARE Vogliamo semplificare l’azione del Cittadino-utente, attraverso una offerta di orari di servizio degli Uffici più vicini alle sue necessità, coadiuvati anche da modalità telematiche via Internet. A tal proposito si provvederà a trasferire on-line tutte le pratiche o le fasi delle stesse che ragionevolmente potranno giovarsi di tale modalità (E-government) e verranno rese note attraverso lo stesso strumento le procedure, nonchè la modulistica necessaria e gli uffici a cui rivolgersi per completare l’iter burocratico per le diverse tipologie di pratiche, in tempi più rapidi e certi. Si tratta di migliorare la qualità del servizio verso il pubblico, attraverso l’ottimizzazione del lavoro degli uffici in termini di efficacia ed efficienza, con la razionalizzazione dei carichi di lavoro e dell’impiego delle risorse economiche al fine di un ottenere un positivo incremento della qualità del servizio.
ARICCIA COME CITTA’ PRODUTTIVA E NON QUARTIERE DORMITORIO DI ROMA Ariccia, come molte cittadine in prossimità di una grande Città, corre il rischio di trasformarsi in un quartiere-dormitorio abitato da gente che opera e guadagna altrove, con il conseguente progressivo abbandono di ogni attività produttiva, artigianale e commerciale ed un uso distruttivo del proprio territorio. E’ una spirale perversa: - si consuma territorio per un’edilizia speculativa residenziale, in grado di attrarre abitanti dalla grande Città; - chi vive di arti e mestieri legati al territorio, progressivamente li abbandona per fare “soldi facili” con i cambi di destinazione d’uso delle aree, da agricolo-produttivo a residenziale - l’abbandono delle arti e dei mestieri legati al territorio costringe le persone che ci vivono ad andare a lavorare altrove, con perdita di posti di lavoro e mestieri locali e con il progressivo abbandono e degrado del Centro storico - la Cittadina si trasforma progressivamente in un luogo di residenza senza quasi più attività economiche - l’unica prospettiva di guadagno è di consumare ulteriore territorio (fintanto che ne rimane anco-
ra). Noi pensiamo di spezzare questa spirale attraverso un forte rilancio delle attività economiche legate alle peculiarità ed a caratteristiche che, fortunatamente, ancora esistono nel nostro territorio. Si tratta di IMPORTANTISSIMI asset culturali: - Palazzo e Parco Chigi - Il Borgo storico - Il Parco archeologico della Città di Aricia
Promozione
Cultura
PALAZZO CHIGI E L’UNIVERSITA’ DI AUBURN Va proposto e promosso sia all’interno del comprensorio dei Castelli Romani come punto focale di cultura, sia a livello più ampio-NAZIONALE ed INTERNAZIONALE- come grande ricchezza storico-artistica di Ariccia, al fine di rendere la Città meta di turismo crescente e di qualità, proseguendo anche l’attività di scambi culturali con altri paesi. Ariccia, grazie al mio precedente mandato, oggi è conosciuta come CAMPUS distaccato permanentemente della UNIVERSITA’ DI AUBURN (AUBURN UNIVERSITY, ALABAMA). Nella nostra Città riceviamo attualmente (a cicli di tre mesi) circa 30 studenti che sostengono corsi specialistici di ARTE E CULTURA ITALIANA. Va ricordato inoltre che la medesima UNIVERSITA’ ha stanziato 250 mila Euro, e ha creato una foresteria all’interno dei locali di Palazzo Chigi (ex falegnameria) necessaria alla programmazione delle attività, con lo scopo di incrementare a n. 100 studenti per gruppo trimestrale, dando risposte indirettamente anche alle esigenze turistiche in campo internazionale del nostro Paese. Quanto alla realtà locale, le Associazioni operanti sul territorio, ed in modo particolare quelle attive su Ariccia, dovranno avere la certezza di godere di un rapporto agevolato attraverso l’Assessorato alla Cultura- con la struttura, in modo tale da incentivare e promuovere le attività culturali e sociali. E’ necessario istituire un ufficio di promozione e sviluppo che giornalmente promuova il prodotto “Palazzo Chigi”, sia sotto l’aspetto Museale che Cinematografico, rafforzandone anche la dotazione organica. Dovrà inoltre essere data la possibilità ai nostri ragazzi (su richiesta) di recarsi a studiare e/o effettuare stage presso l’UNIVERSITA’ americana a costi contenuti.
LA PROMOZIONE DI ARICCIA Abbiamo constatato, che PALAZZO CHIGI da solo non è sufficiente come pacchetto da consegnare ai TOUR-OPERATOR, affinchè, questi possano proporre alle agenzie turistiche Ariccia come destinazione. Perciò abbiamo individuato un paniere di offerta più ampia. L’aumento del flusso turistico abbisogna di un potenziamento dei collegamenti con Roma ed un aumento di parcheggi, per macchine e pullman. La zona dove costruirli con un PROJECTFINANCING è gia stata individuata. A ciò bisogna aggiungere il recupero urbanistico del CENTRO STORICO. Per rivitalizzarlo la prima cosa da fare, è il ripristino della viabilità per il corso fino al Venerdi, mantenendo l’isola pedonale il Sabato pomeriggio e la Domenica per l’intera giornata con parcheggi gratuiti su tutto il territorio . Naturalmente, sempre nel CENTRO STORICO si dovrà intervenire sulle strutture creando nuovi insediamenti e cambi di destinazioni d’uso per favorire un maggior interesse turistico
Rilancio occupazionale-sociale La strategia di valorizzazione si basa, in particolare, sul RIUTILIZZO DI IMMOBILI (SIA A SCOPO RESIDENZIALE-TURISTICO SIA A SCOPO PRODUTTIVO: ARTIGIANALE, COMMERCIALE E RISTORAZIONE), quale fulcro dell’intervento da porre in essere, da parte della nuova Amministrazione Comunale, per dare un volto nuovo ai disservizi collettivi e all’economia locale. Il programma sarà basato sull’idea di realizzare un vero e proprio “ALBERGO DIFFUSO”. Il progetto prevede di RECUPERARE ALL’USO RESIDENZIALE, PER FINALITA’TURISTICHE, GLI APPARTAMENTI NON UTILIZZATI NEL CENTRO STORICO, COME ANCHE SINGOLE CAMERE CHE I POROPRIETARI POTRANNO UTILIZZARE CON UN SISTEMA di “bed and breakfast”, ACCOMPAGNATO DALLA REALIZZAZIONE DI UN “ CIRCUITO COMMERCIALE NATURALE” CHE POSSA INTEGRARE LE BOTTEGHE ARTIGIANE E COMMERCIALI, NONCHE’ LE ATTIVITA’ RISTORATIVE, IN UN CIRCUITO A DISPOSIZIONE DEI RESIDENTI E DEI TURISTI. Insomma, occorre RIDARE VALORE alle proprietà del Centro storico, per arrestarne in tal modo, l’attuale progressivo degrado e concorrere alla riqualificazione dello stesso. Non deve risultare più conveniente affittare “tuguri” a basso prezzo ad emarginati e quant’altro, bensì gestirne la trasformazione e riqualificazione in senso turistico-produttivo.
IL CAMPEGGIO MUNICIPALE
Complementare al progetto di ALBERGO DIFFUSO è la realizzazione di un Campeggio Municipale, da realizzare a ridosso del Centro Storico per permettere alle attività commerciali del nostro Borgo di beneficiare della presenza dei turisti che vi saranno ospitati. Il progetto nasce da esperienze analoghe realizzate, soprattutto in Francia, grazie alle quali Centri minori riescono ad attrarre flussi turistici offrendo strutture di sosta attrezzate, a basso impatto ambientale. E’ noto che la fortuna del nostro Borgo è quella di possedere peculiarità ed emergenze storico-paesaggistiche, oltre che di prodotti enogastronomici del territorio ad esso limitrofo, di livello assolutamente mondiale, a pochi passi da una meta del turismo internazionale come la città di Roma. E’ altrettanto noto, però, che vivere nell’hinterland di una grande destinazione turistica espone all’uso del nostro territorio in maniera residuale, con prevalenza di visite giornaliere nell’ambito di programmi di soggiorno incentrati sulla destinazione principale (la città
di Roma). Si tratta, quindi, di offrire al turismo (italiano e straniero), nuove motivazioni per un soggiorno nel nostro Comune, rovesciando la metafora della nostra attuale offerta turistica: non solo il richiamo di visite “mordi e fuggi” al nostro patrimonio storico-ambientale nell’ambito di soggiorni incentrati su Roma, così come sono inevitabilmente quelli strutturati dai primari Tour operator, ma anche una nostra offerta autonoma, di nicchia, ma sufficientemente “di massa” come quella risultante dal binomio ALBERGO DIFFUSO e CAMPEGGIO MUNICIPALE. In Italia c’è una carenza significativa nell’offerta di CAMPEGGIO rispetto alla domanda: un po’ tutte le strutture private rapidamente evolvono verso logiche di VILLAGGIO RESIDENZIALE, piuttosto che di luogo di sosta attrezzato per VACANZE ITINERANTI. In particolare, nell’area romana, i Campeggi sono pochissimi e tutti in posizioni molto periferiche rispetto alla città di Roma e non c’è alcun campeggio nei Castelli Romani. Il Campeggio Municipale, che verrà realizzato con strutture a basso impatto ambientale, è in grado quindi di colmare una lacuna esistente nell’offerta turistica complessiva della nostra regione, ATTIRANDO ad Ariccia gli amanti del turismo itinerante e “plein air”.In particolare, grazie ai collegamenti pubblici esistenti con Roma ed alla posizione di prossimità alla costa ed ai laghi, nonché al Parco Regionale dei Castelli Romani, del nostro Comune, si ritiene di poter attrarre: • in estate, turismo famigliare interessato a visitare Roma nell’ambito di una vacanza che offra anche mare, sport, paesaggio, prodotti tipici; • nelle altre stagioni, il “popolo” dei turisti itineranti: camper, caravan, etc. Il Campeggio Municipale, posizionato in modo da beneficiare dell’ascensore fino alla Piazza di Corte, sarà in grado di fare da volano ai commerci del nostro Centro Storico
.L’ALBERGO
DIFFUSO
L’idea strategica è quella di valorizzare il Centro Storico assegnando ad esso una funzione ricettiva. L’iniziativa necessita, per concretizzarsi, di una serie d’interventi complementari che siano finalizzati alla riqualificazione urbanistico-architettonica del borgo, sia sotto il profilo della mobilità che di quello prettamente estetico-architettonico, in particolare prevedendo azioni che ne valorizzino l’antica bellezza. L’albergo diffuso può essere definito come un “albergo”orizzontale”, situato nel Centro Storico, con camere e servizi dislocati in edifici diversi, ma vicini tra loro. Una struttura ricettiva unitaria destinata a una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a contatto con i residenti, usufruendo dei normali servizi alberghieri. Questa tipologia ricettiva consente di recuperare e valorizzare edifici inutilizzabili, di proprietà pubblica e/o privata e camere disponibili da parte delle famiglie residenti, risolvendo il problema della ricettività turistica senza l’ausilio di nuove costruzioni e quindi con minor uso del suolo e il massimo di sostenibilità ambientale. Il progetto di Albergo Diffuso persegue l’obbiettivo strategico di valorizzare, in un contesto territoriale ricchissimo di attrattori storici, il patrimonio storico e archeologico, il tutto legato in chiave turistica ad una comunicazione integrata del progetto, con la realizzazione di un “Piano Marketing” per la promozione e la comunicazione, per dare un forte impatto ed una continuità nelle attività di promozione, con l’organizzazione di eventi, itinerari e pacchetti turistici, da mettere ance nella Rete Internet. Si tratta di realizzare un programma articolato, con una serie d’interventi complementari, finalizzati alla valorizzazione. dell’area: oltre alla ristrutturazione e alla conversione, ad uso turistico, di edifici già esistenti, sarà realizzato IL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA PARCHEGGI nelle aree del Centro Storico e di quelle immediatamente adiacenti, per consentire una maggiore accessibilità. Il progetto di Albergo Diffuso persegue l’obbiettivo strategico di valorizzare, in un contesto territoriale ricchissimo di attrattori storici, il patrimonio storico e archeologico, il tutto legato in chiave turistica ad una comunicazione integrata del progetto, con la realizzazione di un “Piano Marketing” per la promozione e la comunicazione, per dare un forte impatto ed una continuità nelle attività di promozione,
con l’organizzazione di eventi, itinerari e pacchetti turistici, da mettere ance nella Rete Internet. Si tratta di realizzare un programma articolato, con una serie d’interventi complementari, finalizzati alla valorizzazione dell’area: oltre alla ristrutturazione e alla conversione, ad uso turistico, di edifici già esistenti, sarà realizzato IL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA PARCHEGGI nelle aree del Centro Storico e di quelle immediatamente adiacenti, per consentire una maggiore accessibilità.
IL PARCO ARCHEOLOGICO Come è noto, la nostra città ha origini preromane antichissime e l’attuale Centro Storico ne rappresenta solamente l’Acropoli. Soprattutto in epoca romana, la città di Aricia si sviluppò a cavallo dell’asse stradale rappresentato dall’Appia antica, il cui tracciato corrisponde perfettamente all’attuale Via Appia antica.
LE FRASCHETTE Poichè riconosciamo alle Fraschette l’essere una risorsa occupazionale e commerciale con l’indotto che hanno creato, queste, d’accordo con L’Amministrazione dovranno collaborare affinchè il disagio dell’ordine pubblico, unitamente al disturbo della quiete pubblica, vengano a cessare. A tal proposito faremo proposte serie, necessarie a far si che sia i Gestori delle Fraschette, che i Cittadini abbiano soddisfazioni entrambi. Si opererà non in una logica di tipo punitivo (come spesso fatto dall’attuale amministrazione) ma in una
logica di coinvolgimento, partecipazione e valorizzazione.Proporremo alle Fraschette un percorso di qualificazione come Locale Tipico, da veder riconosciuto anche a livello regionale. Inoltre, proporremo modalità di gestione responsabile della clientela, congiunta con le forze dell’ordine Comunali e nazionali. Si tratterà anche di individuare modalità di minor produzione dei rifiuti della ristorazione. Riguardo a possibili nuove licenze, queste saranno valutate (se ci saranno ancora i presupposti per il rilascio) da una commissione composta da rappresentanti dei Cittadini, Operatori economici e L’Amministratore competente.
In età imperiale, venne così costituendosi, al di qua ed al di là dell’Appia, una grande città, ricca di templi, terme, fori ed edifici pubblici. La decadenza di Ariccia cominciò con le invasioni barbariche, e fu facilitata dalla stessa posizione della città, la quale, trovandosi sopra una grande via militare, fu esposta prima alle scorrerie dei Goti, poi a quelle dei Vandali, ed infine a quelle dei Saraceni, che nell’827 la distrussero. Gli abitanti superstiti trovarono rifugio sul colle dove era posta l’’Acropoli dell’antica città romana e vi formarono una nuova comunità che, da allora ha rappresentato il nucleo della nostra città e l’attuale Centro storico.
Commercio cittadino La grande antica città romana è rimasta da allora sepolta sotto i campi e le vigne di Vallericcia, anche se di essa continuano ad emergere alcuni resti : il Basto del Diavolo, il Viadotto dell’Appia Antica, il Tempio del Casale in località Orto di mezzo, resti di mura.. Noi pensiamo di riportare alla luce parte di questa città sepolta (ed ancora mai scavata), con la collaborazione di prestigiose Università internazionali, per le quali il sito della città di Aricia può rappresentare un campus di scavi archeologici e di studi in grado di dare concretezza e prestigio alle proprie attività didattiche. L’obiettivo ultimo è quello di creare un grande Parco Archeologico visitabile, da inserire nei circuiti tematici nazionali ed internazionali, in grado di completare l’offerta turistica della nostra Città.
CENTRO STORICO Rivalorizzazione del commercio cittadino attraverso l’istituzione di apposite commissioni formate da rappresentanti dei commercianti e dell’amministrazione, in grado di porre in essere progetti per rilanciare l’attività commerciale del centro storico, anche attraverso l’istituzione di bandi per nuove idee. L’Amministrazione da parte sua si attiverà per razionalizzare la parte strutturale e logistica, facendo si che la gente abbia voglia di fermarsi e passeggiare per il nostro splendido centro storico (ristrutturato) e fare acquisti. In particolare, verrà eliminato lo sconcio legato all’attuale modalità di gestione della raccolta differenziata del Borgo, ulteriormente deturpato da bidoni e sacchetti individuali. A tal fine, verranno invece realizzate all’interno del Borgo alcune ISOLE ECOLOGICHE, a scomparsa sotterranea oppure attraverso l’acquisto o l’affitto da parte del Comune di cantine o fondi non utilizzati, che verranno ristrutturati in maniera adeguata all’estetica attesa per il Borgo.
I Cittadini interessati, avranno le chiavi di tali ISO-
Scuola e sport LE, per un discreto e corretto conferimento dei rifiuti, senza disturbare la Cittadinanze e gli Ospiti attesi. Verranno infatti incentivate e valorizzate quelle attività tese alla accoglienza turistica ed alla divulgazione e conoscenza dei nostri prodotti tipici, cosa non compatibile con un Borgo dominato dai raccoglitori di rifiuti.Per arrestare forme di degrado, il Borgo storico dovrà essere altresì presidiato da parte delle forze dell’ordine municipali e nazionali, ma anche attraverso il coinvolgimento degli Operatori economici e dei Cittadini, con forme di vigilanza anche privata. Verrà inoltre potenziato il sistema della video-sorverglianza del territorio, per una maggiore sicurezza e prevenzione di fenomeni di degrado. Il Centro storico verrà riaperto al traffico veicolare, con esclusione solamente del Sabato pomeriggio e della Domenica per l’intera giornata. Infine, verrà definito un Piano di recupero architettonico ed urbanistico del Centro storico, per superarne le manomissioni antiestetiche, ottenerne un risanamento rispettoso dei suoi caratteri storico-ambientali e adeguare i suoi spazi alle esigenze del vivere contemporaneo. In sintesi, il Piano si proporrà di: - riqualificare l’immagine dell’edificato, introducendo allo scopo una serie di norme orientate alla valorizzazione delle sue specificità ambientali ed alla conservazione dei caratteri distintivi; - regolare il corretto svolgimento delle operazioni di coloritura, pulitura e restauro delle facciate o parti di esse. Gli obiettivi principali saranno: - la valorizzazione degli scenari fisici - la conservazione e la tutela del patrimonio edilizio e dei suoi caratteri distintivi - l’evoluzione nella Collettività della conoscenza storica dei luoghi - la leggibilità e la riconoscibilità delle stratificazioni dei diversi tessuti urbani - la coerenza e compatibilità delle scelte con le caratteristiche architettoniche, tipologiche, formali, dei materiali, etc) dei manufatti - la salvaguardia dell’esistente l’integrazione e compatibilità degli interventi con il contesto. Verrà avviato un progetto di costruzione di una nuova caserma dei Carabinieri completa di alloggiamenti, con localizzazione centrale rispetto al Paese. Una caserma così strutturata porterà molti vantaggi alla cittadinanza, in termini di sicurezza e
monitoraggio del territorio consentendo un pattugliamento totale per le 24h. Il trasloco della caserma ci permetterà di utilizzare i vecchi locali per il corpo dei Vigili Urbani, che avrà così una nuova sede più consona e funzionale; di contro, gli uffici comunali avranno un’organizzazione logistica più snella e finalizzata per i servizi. Si provvederà alla riqualificazione dell’ex Cinema Italia, a tal proposito riprendendo l’accordo di massima con l’Ente di Sostentamento dei Clero che lo vedrà coinvolto nella gestione dello stesso. Lo stabile verrà abbattuto per far posto ad una nuova scuola con teatro, centro congressi, e sala videoconferenze. A supporto delle presenze degli avventori delle Fraschette, e per il decoro e l’igiene pubblica, verranno realizzati dieci Bagni pubblici in località Lampioncino ed altrettanti a Borgo San Rocco. Invece della faraonica dismissione dei vecchi edifici scolastici, prevista dall’attuale Amministrazione per ricostruire altrove le Scuole (tra l’altro, con ulteriore INUTILE consumo del nostro territorio), si provvederà all’ammodernamento delle Scuole esistenti, tranne l’edificio scolastico del Crocefisso.
QUARTIERE NOCCHIENTI Infatti verrà ripreso il progetto per la realizzazione (a costo zero per il Comune) della nuova Scuola a Largo Cattani: si tratta della realizzazione di un nuovo plesso scolastico destinato ad ospitare i bambini del ciclo dell’obbligo scolastico. La struttura sarà dotata di tutti gli ambienti di supporto che consentiranno lo svolgimento di tutte le attività complementari indispensabili per la formazione dei bambini (spazio all’aperto, laboratori per le attività ludiche e creative, aule progettate secondo i più moderni standard qualitativi).
L’area sarà interessata anche alla realizzazione di parcheggi. Tale costruzione ci permetterà di chiudere la fatiscente e pericolosa scuola di Crocefisso e di creare una centralità sociale nel quartiere Nocchienti, al momento completamente privo di alcun servizio, sia pubblico che privato. Per rendere agevole l’accesso alla nuova Scuola ed al quartiere verrà finalmente realizzato l’ampliamento di via Cipresseti, con realizzazione anche di una pista ciclabile, attraverso l’utilizzo della sede della ex ferrovia, già acquisita dal Comune. Sempre nel quartiere Nocchienti, si provvederà a costruire i servizi previsti, nelle aree ad essi destinati. In particolare, si realizzerà un Centro sportivo polivalente, con Parco ed area giochi attrezzata per l’infanzia, nell’area libera compresa tra Via dei Susini, Via Delle Albicocche e Via Nocchienti. Vogliamo sostanziare ANCHE nei quartieri periferici di Ariccia, il progetto di rilancio dello sport, in coordinamento con la realizzazione della CITTADELLA DELLO SPORT, nella parte alta di Ariccia. Saranno altresì realizzati i necessari adeguamenti a standard di vivibilità urbana di Via del Melograno e di percorribilità in Via delle Cese.
QUARTIERE FONTANA DI PAPA Verranno valorizzate e riprese esperienze già avviate dalla mia precedente Amministrazione, colpevolmente ed irragionevolmente annullate dall’attuale Giunta Cianfanelli. In particolare, in una logica di valorizzazione delle esperienze di partecipazione ed associative, verrà promossa la valorizzazione del Centro Anziani di Fontana di Papa. Il centro anziani verrà dotato nuovamente di attrezzature per FARE E.C.G. direttamente collegati con l’ospedale di Albano. Appoggiandosi sempre al Centro Anziani, verrà assicurata una presenza dei Vigili urbani (Vigile di quartiere) e l’istituzione di una delegazione amministrativa telematica, per dare accesso in maniera comoda per il quartiere a quei servizi essenziali al cittadino (rilascio certificati,documenti, tributi, contravvenzioni, ecc...). Ciò verrà fatto attraverso la realizzazione di uno Sportello telematico, posto nel Centro Anziani, il cui supporto all’utilizzo verrà prestato proprio dagli
Piano Regolatore Generale Associati.
Tale realizzazione (che configura una forma di “volontariato amministrativo”) costituirà una ESPERIENZA PILOTA, in grado di permettere all’Amministrazione di mettere a punto un NUOVO MODELLO di erogazione dei servizi amministrativi, basato su Internet (per coloro che autonomamente usano i servizi WEB da casa) e su CHIOSCHI TELEMATICI presidiati dall’Associazionismo locale, in grado di superare le strozzature ed i limiti degli orari degli Uffici Comunali. In tal modi si otterrà un incremento dei servizi amministrativi offerti SENZA aumento di costi per i Contribuenti di Ariccia, cogliendo un obiettivo di Amministrazione Digitale (E-GOVERNMENT). Anche a Fontana di Papa, si realizzerà un Centro sportivo polivalente, con Parco ed area giochi attrezzata per l’infanzia, per sostanziare ANCHE in questo quartiere di Ariccia, il progetto di rilancio dello sport, in coordinamento con la realizzazione della CITTADELLA DELLO SPORT, nella parte alta di Ariccia.
PIANO REGOLATORE ED URBANISTICA Politiche urbane per combattere il declino e rilanciare la città di Ariccia: la città che vogliamo. La città che vogliamo non è un libro di sogni. In Italia non è neanche difficile immaginarla, perché basta guardare alla qualità dei nostri centri storici invidiati in tutto il mondo e legarci assieme gli obiettivi di vivibilità, innovazione e accessibilità che sono propri del vivere contemporaneo. Ma per passare dai sogni alla realtà, per aprire una
nuova stagione che abbia al centro la qualità, occorre che le città siano al centro dell’agenda politica. E’ oggi una tesi largamente condivisa che dalle città passa una fetta importante delle speranze che il nostro Paese ha di rilanciare la propria economia, combattere il declino e giocare un ruolo nella sfida della globalizzazione economica. Perché le città sono il motore dell’innovazione ma, per svolgere questo ruolo, hanno bisogno di interventi incisivi sui fattori di degrado, sul malessere urbano e sui ritardi infrastrutturali che le caratterizzano. E’ essenziale scommettere sul capitale relazionale delle città. Occorre avviare nuove politiche urbane in grado di realizzare una diffusa riqualificazione e rilanciare l’economia del territorio.
Noi riteniamo di proporre all’attenzione dei Cittadini di Ariccia quattro questioni che consideriamo centrali per guidare le trasformazioni urbane nel prossimo futuro e per innestare processi economici e sociali sostenibili ed innovativi. Su questi temi chiediamo la collaborazione dei Cittadini perché, anche se le politiche urbane non si esauriscono qui, è intorno a queste chiavi trasversali che si può innestare una nuova stagione di interventi in ambito urbano, nuove architetture, una migliore vivibilità, accessibilità e socialità, ossia la rinascita della coesione sociale ed economica della nostra città. Stop al consumo speculativo del territorio Ariccia ha un territorio di dimensioni limitate (circa 18 Km quadrati), significativamente antropizzato ma ancora con aree di pregio paesaggistico, storico, naturale quasi intatte. Con una densità di circa 1.000 abitanti per Km quadrato, ci attestiamo già su una densità abitativa DIECI VOLTE quella del livello nazionale (circa 200 abitanti per Km quadrato) e TRI-
Impronta ambientale PLA rispetto alla media del Lazio (circa 330 ab/KMq). Siamo quindi di fronte ad un bivio: - continuare in un cosiddetto modello di sviluppo basato sul consumo delle risorse (paesaggistiche, ambientali, ecologiche, energetiche) del nostro territorio, oppure - ripensare al nostro modello di sviluppo, ed adottare politiche di contenimento e di abbassamento della cosiddetta “impronta ambientale” della nostra Comunità. Noi pensiamo che questa seconda sia la soluzione giusta, per noi e per i nostri figli: ricordiamoci che, qualcuno, ha efficacemente detto che “Questo Pianeta non ci è stato regalato dai nostri progenitori: esso ci è stato prestato per i nostri figli. (proverbio africano)” e non é quindi qualcosa di cui disporre in maniera incondizionata ed esclusiva. Il territorio infatti è una risorsa scarsa, preziosa e non riproducibile, da usare con oculatezza, preservando quanto ancora di naturale, originario, antico in esso vi è. E non è soluzione il creare “isole” protette (pensate al Parco Chigi) se poi, attorno, si permette il degrado. Occorre invece, ispirandosi a tali situazioni di eccellenza, orientare la nostra quotidianità e le nostre scelte nella direzione del miglioramento dell’ambiente, non protetto, in cui operiamo quotidianamente. Questo è il nostro obiettivo.
RIQUALIFICAZIONE DEL TESSUTO URBANO Le recenti rivolte in quartieri delle città del nord hanno riportato, anche in Italia, l’attenzione sulla vivibilità degli insediamenti urbani. Qui, anche se la situazione non è socialmente esplosiva come in quelle grandi città, il degrado edilizio, ambientale e, qualche volta, anche sociale comincia ad essere rilevante e richiede un forte impegno di riqualificazione. La storia dello sviluppo urbanistico di Ariccia, così come quello dei paesi limitrofi e di molte città italiane è nota: è avvenuto in fretta, e spesso male, per rispondere alla domanda primaria della casa. Pochi interventi di edilizia residenziale pubblica e, al contrario, un’impetuosa attività edilizia privata, anche abusiva, hanno prodotto molte abitazioni, ma non quartieri capaci di essere parte della città. Sono concentrazioni di abitazioni dove l’assenza di altre funzioni, la carenza di servizi e l’assenza degli spazi
pubblici producono esclusione sociale. A ciò aggiungiamo il progressivo abbandono dei Centri storici ed una strisciante trasformazione degli stessi in ghetti abitativi a basso costo, in grado di attrarre prevalentemente emarginati od immigrati. A partire dagli anni ’90 la questione casa in Italia è finita in secondo piano senza che si mettessero in atto programmi di riqualificazione urbana consistenti, come invece è avvenuto negli altri Paesi europei. La sperimentazione avviata dallo Stato con i nuovi programmi complessi (riqualificazione urbana, recupero urbano, contratti di quartiere) ha avuto alcuni esiti positivi: ha utilizzato le risorse dell’edilizia residenziale pubblica per incentivare “buone pratiche” degli enti locali; i fondi pubblici hanno svolto un ruolo importante di moltiplicatore degli investimenti da parte dei privati. I Comuni però, al di fuori della sperimentazione dei programmi complessi, non hanno più canali ordinari di finanziamento per le necessarie azioni complesse di riqualificazione e riequilibrio del territorio: quelle che, in assenza di politiche pubbliche, rischiano un’ulteriore marginalizzazione; gli ambiti in cui gli immobili hanno problemi più rilevanti per le difficoltà di intervento da parte di inquilini e proprietari in situazioni di disagio economico. E’ fondamentale comprendere che la riqualificazione delle aree problematiche del nostro territorio rappresenta un chiave di sviluppo, che ha bisogno di nuove politiche, di canali di finanziamento, di chiare priorità di intervento. Gli interventi urbanistici sono la premessa per superare il degrado. Per aprire uno scenario di profonda riqualificazione delle aree problematiche del nostro territorio, occorre fissare obiettivi precisi: - La riqualificazione diffusa degli spazi pubblici, la bonifica ed il recupero delle aree degradate, la realizzazione di aree verdi attrezzate per lo sport ed il tempo libero. - L’inserimento di funzioni e di attività per promuovere lo sviluppo locale, e di servizi pubblici per estendere il welfare e l’inclusione sociale e per diffondere
Fonti di energia rinnovabile l’idea di cittadinanza che manca nelle periferie. - Il recupero degli edifici pubblici e privati degradati, anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione del patrimonio obsoleto, da realizzare con standard elevati di qualità energetica, tecnica e ambientale. - Il presidio del territorio, da parte delle forze dell’ordine municipali e nazionali, ma anche attraverso il coinvolgimento degli Operatori economici e dei Cittadini, con forme di vigilanza anche privata. Questi interventi si devono realizzare attraverso una trasparente concertazione pubblico-privato e una diffusa informazione e partecipazione dei cittadini in nuove forme istituzionali per il raggiungimento degli obiettivi pubblici. Il compito dello Stato, nel rispetto del principio di sussidiarietà, dovrebbe essere quello di fornire gli strumenti legislativi alle Regioni ed ai Comuni perché essi possano promuovere politiche urbane di riqualificazione, utilizzando nuovi strumenti di gestione urbanistica. L’intervento dell’Amministrazione deve invece garantire all’attività di riqualificazione urbana una base di risorse pubbliche, che funzioni da volano rispetto agli investimenti privati, e rafforzi il ruolo pubblico di indirizzo delle trasformazioni urbane.
RISPARMIO ENERGETICO E FONTI RINNOVABILI Le città sono anche l’ideale banco di prova di una nuova politica energetica che punti a ridurre consumi, costi, emissioni, in un sistema che evidenzia crescenti problemi. Nelle città italiane oggi si arriva consumare quasi il 40% dell’energia di cui l’Italia ha bisogno; questo consumo rappresenta inoltre la componente in più rapida crescita. La sfida dei prossimi anni sta nel costruire un nuovo scenario nel quale sia vantaggioso da un punto di vista economico, ma sia anche più semplice, realizzare interventi che rimettono mano al patrimonio edilizio per ridurne i consumi, aumentare l’efficienza degli impianti, realizzare una vasta diffusione delle fonti rinnovabili. Sviluppare anche localmente, un mercato del risparmio e dell’efficienza energetica: per le società energetiche, per le imprese del settore edilizio e per i cittadini deve diventare conveniente investire per realizzare risparmi energetici, installare tecnologie più efficienti e promuovere la ricerca e la sperimentazione.
Realizzare una vasta diffusione di impianti solari sui tetti delle città permette di avvicinare domanda di energia e impianti, di soddisfare fabbisogni elettrici e termici in maniera pulita e sempre più economica. Per fare un salto di scala occorrono regole più semplici e una prospettiva per le diverse tecnologie: il solare fotovoltaico deve contare su incentivi in grado di dare continuità agli investimenti nel settore, mentre una diffusione a regime del solare termico deve diventare realtà in tutti i nuovi interventi edilizi. Il Comune si farà promotore, per la parte di sua competenza, di una politica di incentivazione degli interventi da parte dei privati, attraverso una drastica riduzione degli adempimenti burocratici oggi necessari. Inoltre, avvierà un piano di installazione di pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici ove tecnicamente possibile.
Edilizia convenzionata ALLOGGI IN AFFITTO E COOPERATIVA PER GIOVANI Il tema della casa è tornato ad essere una questione sociale fondamentale in Italia, strettamente intrecciata nel ciclo economico difficile che sta attraversando il Paese. Il basso tasso di interesse e l’innalzamento della quota mutuabile hanno spinto molti lavoratori, per acquistare casa, ad accollarsi mutui che ne hanno ridotto il reddito disponibile al limite della sopravvivenza almeno nei primi anni della vita lavorativa. La possibile diminuizione dei valori immobiliari ed il rischio della crescita dei tassi di interesse stanno generando grandi impatti sociali. Le ricadute economiche dell’attuale mercato della locazione non sono meno preoccupanti: si allunga la permanenza in famiglia dei giovani, si riduce la mobilità della forza lavoro. Infine, una quota significativa della domanda, per contenere il costo dell’abitazione, si è riversata su territori sempre più esterni alle aree urbane, incrementando il consumo di suolo e la domanda di mobilità. Questo è un problema di sostenibilità ambientale e sociale. Il tema della locazione rappresenta un passaggio nevralgico per una politica economica, sociale e urbana sostenibile nel nostro Paese. In Italia oltre l’80% delle famiglie vive in una casa di proprietà: questo livello, tra i più alti in Europa, non è l’effetto di un maggiore benessere, ma della mancanza di alternative, cioè delle carenze del mercato dell’affitto, sia privato che pubblico. Le politiche abitative sono infatti ad un punto di crisi profonda. L’offerta privata di abitazioni in locazione, dopo la soppressione dell’equo canone si è riattivata, ma con valori dei canoni crescenti ad un ritmo ben superiore a quello dell’inflazione. Una questione centrale sta proprio nell’offerta pubblica di alloggi in affitto, la più bassa in Europa, che non risponde più alla domanda sociale: l’investimento pubblico in edilizia sovvenzionata, nel corso degli ultimi venti anni, si è praticamente azzerato, mentre il vecchio patrimonio immobiliare raramente è gestito con efficienti criteri di rotazione dell’inquilinato e viene progressivamente alienato, in contrasto con i compiti istituzionali di assistenza alle fasce
più deboli. In questi anni i grandi comuni hanno iniziato a sperimentare nuove strade che vanno dall’inserimento di quote di edilizia privata in locazione nelle nuove trasformazioni urbanistiche, alla concessione di aree pubbliche agli investitori privati che si impegnano a costruire alloggi per l’affitto, all’integrazione di canoni convenzionati con il “fondo per l’affitto” per dare accesso ai soggetti sociali più deboli. Come ogni sperimentazione “dal basso”, anche queste politiche locali mostrano opportunità di intervento. La nostra intenzione è favorire attraverso strumenti urbanistici la realizzazione e/o trasformazione di immobili per l’affitto di edifici nati con altre destinazioni d’uso, nei limiti di una oculata gestione del territorio. Verranno, inoltre, favoriti gli interventi di edificazione di immobili residenziali in cooperativa, in particolare per i giovani che desiderano emanciparsi dal proprio nucleo familiare.
Mezzi di trasporto TRASPORTO PUBBLICO Nei dintorni delle grandi aree urbane, si concentra larga parte della domanda di mobilità dei cittadini e delle merci in Italia: in questi anni si sono aggravati congestione del traffico e inquinamento, che oggi rappresentano una condizione quasi strutturale del vivere e lavorare nelle nostre città.Investire nella mobilità diventa dunque una scelta imprescindibile per recuperare ritardi e ridare qualità e vivibilità agli spazi urbani.
Differenziata, recupero benefici ai giusti livelli di competenza, verrà da noi ripreso e portato avanti con convinzione, rappresentando un vero contributo al miglioramento della qualità della vita delle nostre popolazioni e dei nostri territori, in grado di ridure il traffico automobilistico ed il conseguente inquinamento. Il nostro convincimento è che l’Ecologia non debba essere uno slogan propagandistico per assicurare ai “soliti noti” posizioni di rendita, ma debba essere una prassi di pura buona amministrazione, a vantaggio di tutti i Cittadini.
Occorre concentrare risorse pubbliche e private per gli interventi e le opere che riguardano la mobilità urbana ed interurbana sostenibile. Serve una politica del trasporto ferroviario che sfrutti le potenzialità delle linee che attraversano o sono limitrofe al nostro territorio, per il trasporto pendolare, con nuovi parcheggi di interscambio integrati. La direzione da perseguire è quella di rafforzare attraverso gli interventi una vera rete di trasporto pubblico efficiente e quindi competitiva, un sistema di mobilità sostenibile che offra un’alternativa più conveniente rispetto all’automobile e tale da far diventare le nostre città più pulite, libere, vivibili. In tale quadro di riferimento, nell’immediato, provvederemo attraverso appositi contatti con Trenitalia, ad ottenere il potenziamento della (unica) stazione ferroviaria presente nel ALCUNE RIFLESSIONI SU COME nostro territorio, quella di Ariccia-Cancelliera. In particolare, richiederemo il ripristino della fermata pome- L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE ridiana e serale dei treni provenienti da Roma Termi- DI ARICCIA HA IMPOSTATO IL ni, che Trenitalia ha soppresso negli ultimi anni, nella colpevole indifferenza dell’attuale Amministrazione. SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFEProvvederemo, inoltre, all’ampliamento del parcheg- RENZIATA. gio di interscambio con tale stazione, organizzando, se possibile un servizio di navetta con il Centro storico La raccolta differenziata, oltre ad essere oramai un ed il territorio circostante. obbligo per i Comuni, rappresenta per gli stessi e per Pensiamo, però, che debba fare passi avanti il pro- i Cittadini tutti, una opportunità per ridurre i costi e getto di raddoppio (costruzione del secondo binario) l’impatto ambientale delle attività che vengono svolte della linea ferroviaria Ciampino-Velletri, da noi consi- nel proprio territorio, connesse alla vita dei propri derata strategica per lo sviluppo dei territori attraver- Cittadini, sia come residenti che come operatori sati (tra cui, il nostro) e l’alleggerimento del traffico economici. automobilistico da e per Roma. Ciò permetterebbe di Ciò a patto di avere una visione completa e coerente avere finalmente una Metropolitana di superficie, con degli aspetti sociali, economici ed ambientali cointempi di percorrenza dimezzati e frequenze dei con- volti. vogli raddoppiate rispetto alle attuali. Tale progetto, colpevolmente abbandonato dalle Amministrazioni castellane, e mai seriamente supportato
Infatti, il fattore critico di successo è rappresentato dalla capacità di far si che i Cittadini (che sono i
produttori dei rifiuti), cambino significativamente i propri comportamenti, consolidati in anni/decenni di NON ATTENZIONE da parte degli stessi e delle Amministrazioni comunali, alla gestione completa del ciclo di vita dei rifiuti. Per anni le Amministrazioni si sono infatti occupate solamente di raccoglierli e di avviarli in discarica, “preoccupandosi” (se andava bene: tanto alla fine pagavano comunque i Cittadini, direttamente od indirettamente, attraverso le tasse locali) solamente del progressivo aumento del costo di conferimento in discarica, arrivato oggi a superare i 100 Euro a tonnellata. Ciò era vero già quando tutto avveniva in regime di TARSU (tassa comunale), ma lo è diventato ancora di più con il nuovo regime della TIA (tariffa), con la quale (almeno fino alla recente sentenza della Corte) i costi dei rifiuti uscivano dal bilancio del Comune, per diventare un problema economico totalmente a carico dei Cittadini, ai quali non rimaneva che pagare oneri sempre crescenti. Ciò anche per la “non visibilità” sul fatto che le attività di consumo personale comportavano, nel tempo, un cospicuo aumento della produzione procapite dei rifiuti. In sostanza, si era preda di una spirale perversa: tu consumi in maniera non consapevole (ma non lo sai) e, quindi, produci rifiuti in maniera crescente (ma non te lo dice nessuno perché a nessuno importa), che paghi sia in termini economici (ma non capisci perché, visto che nessuno te lo spiega chiaramente) che ambientali (aumento della necessità di discariche e dei relativi costi di conferimento: anche qui, sembra di avere a che fare con l’ineluttabile, perciò non modifichi i tuoi comportamenti). La raccolta differenziata, se ben impostata, è in grado si spezzare questa spirale “perversa”. Attraverso la collaborazione dei Cittadini (che devono provvedere a separare i rifiuti per frazione differenziabile), viene progressivamente ridotta la quantità di rifiuti indifferenziati dal 100% al 30-35 % del totale. Ciò permette di ottenere una riduzione dei costi totali, poiché il 65-70% dei rifiuti (la frazione differenziata) non va più in discarica (minori costi) e diventa una cosiddetta materia prima “seconda”, rivendibile sul mercato per il suo riutilizzo nel ciclo
produttivo (generazione di un ricavo). Di ciò, i Cittadini devono avere visibilità e vantaggio diretto, attraverso la riduzione della TIA, riduzione in grado di rappresentare un potente incentivo a differenziare bene i propri rifiuti, ma anche a ridurne la produzione, attraverso un consumo più consapevole: differenziare, permette di vedere con i propri occhi il proprio mix di produzione di rifiuti e, anche con l’ausilio di campagne mirate da parte di una Amministrazione lungimirante, fare delle scelte di consumo a minor impatto ambientale. E’ fondamentale in ciò, permeare la Comunità di un senso di partecipazione ad un progetto comune, in grado di creare benefici ai singoli, all’Amministrazione ed all’ambiente in cui viviamo. Vediamo ora cosa succede ad Ariccia. L’Amministrazione decide (od è costretta a decidere) che la raccolta differenziata è bella: non sto scherzando, ma nessuno, pur in avvio del progetto, ha mai spiegato in dettaglio quanto sopra, quindi, si richiede, e si rimane ad, una adesione ideologica alla faccenda (questo è bello, quest’altro è brutto, come direbbe Brunetta/Crozza). Inoltre, non si valuta a sufficienza i disagi che essa comporta per i Cittadini (soprattutto del Centro storico, ma anche di chi vive in piccoli appartamenti). Non ci si preoccupa minimamente del fatto che esporre una pluralità di bidoni e/o sacchetti per le strade, soprattutto nel Centro storico, rappresenti un ulteriore fattore di degrado (come se non bastasse). I disagi devono essere sopportati stoicamente dai Cittadini che, anzi, verranno puniti con multe se non opereranno secondo le nuove disposizioni. Nessun beneficio certo è previsto, anche se (sempre, grazie ai sacrifici dei Cittadini) tutto funzionerà perfettamente. A corredo di tutto ciò, viene firmato un contratto della durata di ben quattro anni e mezzo con la Società ASP-Ciampino, di cui il Comune di Ariccia, (è vero: NON per scelta dell’attuale Amministrazione), detiene un 5% del capitale sociale, contratto che “congela” per tale periodo un alto livello di costo medio pro capite della TIA (circa 200 Euro a Cittadino residente).
Siamo tutti uguali... Ma diversi. Sta a te sceglieIn tale contratto, tutti i benefici in termini di minori costi di conferimento e di ricavi da vendita dei materiali della raccolta differenziata (fatta con fatica, ripetiamo, dai Cittadini di Ariccia), vengono “abbandonati” alla Asp – Ciampino con la seguente motivazione: “Al fine di garantire la massima efficienza del Servizio in appalto e per incentivare il futuro Gestore ad effettuare un servizio di qualità elevata…..” (Capitolato speciale d’appalto, pag 5.). Il tutto “..qualora la percentuale di raccolta differenziata superi il 45%...” (sempre dal Capitolato speciale d’appalto). Poiché è noto agli addetti ai lavori che in Italia, ovunque si passi alla modalità di raccolta differenziata con modalità “porta a porta”, si raggiunge immediatamente il 60-65% (e, poi, si può arrivare negli anni successivi fino anche al 70%, con politiche mirate), questa clausola implica per il Fornitore la certezza di conseguire degli extraprofitti tra in 400 ed i 500 mila Euro l’anno (stima dello scrivente). Oppure, il costo reale del contratto è di 4 Milioni di Euro/annui (non i circa 3,5 Milioni/anno contrattualizzati), circa 220 Euro a Cittadino residente.
CONCLUSIONI Le conclusioni non possono che essere che l’attuale Amministrazione comunale ha impostato tutta la delicata vicenda della raccolta differenziata in maniera quantomeno irrazionale: perché non c’è alcun progetto per arrestare il degrado del Centro storico, che viene invece accentuato; perché non esiste alcuna politica di coinvolgimento e motivazione della popolazione basata su fatti concreti positivi e, al contrario, si prevede come unico deterrente l’applicazione di multe; perché, pur pagando una TIA assai elevata (i 200 od i 220? Euro pro capite), non esiste alcun meccanismo certo per premiare con una riduzioni della stessa i comportamenti collettivi virtuosi dei Cittadini per i prossimi quattro anni; perché, al contrario, si premia invece la Ditta appaltatrice senza che la stessa abbia alcun merito sul corretto conferimento dei rifiuti differenziati.
LA NOSTRA PROPOSTA Noi riteniamo che l’intera gestione della raccolta differenziata debba essere completamente ripensata. In particolare: - che vada rinegoziata la ripartizione degli oneri e dei benefici tra la Ditta fornitrice ed i Cittadini di Ariccia, pervenendo a ad un rapporto prezzo/ prestazione più favorevole a questi ultimi; - che vadano avviate politiche incentivanti, con premi economici ai Cittadini, per la riduzione dei rifiuti prodotti; - che , parimenti, vadano avviate politiche incentivanti, per la riduzione dei rifiuti prodotti anche a favore degli operatori economici (p.e. le “fraschette”, ma non solo: tutti gli operatori economici del Comune DOVRANNO ottenere un vantaggio da tale impegno); - che la necessità operative della Ditta nelle attività di ritiro dei rifiuti, siano contemperate dall’esigenza del mantenimento del decoro urbano, soprattutto nel Centro storico, con la creazione di mini Isole Ecologiche, autogestite dagli abitanti, per far sparire bidoni, catene, sacchi e sacchetti dalle nostre strade; - che per garantire ai Cittadini la necessaria trasparenza tra chi opera e chi controlla, si provveda ad eliminare gli eventuali rischi connessi, attraverso la fuoriuscita del Comune dal capitale della ASP – Ciampino, ditta vincitrice della gara di appalto per il servizio.
SU TUTTO CIO’, PRENDIAMO UN PRECISO IMPEGNO CON I CITTADINI DI ARICCIA